Domenico Modugno: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|gli album intitolati {{no markup|Domenico Modugno}}|Domenico Modugno (disambigua)}}
[[Immagine:modugno.gif|thumb|right|200px|Domenico Modugno]]
{{Artista musicale
'''Domenico Modugno''' ([[Polignano a Mare]], [[Bari]] [[9 gennaio]] [[1928]] - [[Lampedusa]] [[6 agosto]] [[1994]]) nasce a Polignano a Mare ed in tenera età si trasferisce con la famiglia a [[San Pietro Vernotico]], in provincia di [[Brindisi]], dove il padre aveva vinto il concorso per Comandante dei Vigli Urbani.È stato un autore, cantante e attore italiano molto famoso ed apprezzato in [[Italia]] nel secondo dopoguerra.
| nome = Domenico Modugno
| tipo artista = cantautore
| nazione = ITA
| genere = Musica leggera
| genere2 = Musica d'autore
| genere3 = Canzone napoletana
| genere4 = Folk
| anno inizio attività = 1953
| anno fine attività = 1994
| note periodo attività =
| etichetta = [[RCA Italiana]], [[Fonit Cetra|Fonit]], [[Edizioni musicali Curci|Curci]], [[Carosello (casa discografica)|Carosello]], [[Panarecord]]
| immagine = Partitissima modugno67.jpg
| didascalia = Domenico Modugno a Partitissima nel 1967
| totale album = 30
| album studio = 26
| album live = 4
| raccolte = (numerose)
}}
{{Carica pubblica
|nome = Domenico Modugno
|immagine = Domenico Modugno camera.jpg
|didascalia = Ritratto ufficiale dell'onorevole Domenico Modugno nella [[X legislatura della Repubblica Italiana|X Legislatura]]
|carica = [[Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio = 23 giugno [[1987]]
|mandatofine = 10 aprile [[1990]]
|legislatura = [[X legislatura della Repubblica Italiana|X]]
|gruppo parlamentare = Federalista Europeo
|coalizione =
|circoscrizione = [[Torino]]
|collegio =
|tipo nomina =
|incarichi = Componente della X COMMISSIONE (Attività produttive) dal 12 febbraio 1990 al 18 aprile 1990<br />Componente della XII COMMISSIONE (Affari sociali) dal 4 agosto 1987 al 12 febbraio 1990
|sito = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=X%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg10/framedeputato.asp?Deputato=d30120
|partito = [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]]
|titolo di studio = Diploma di ragioneria
|alma mater =
|professione = Artista
|firma =
|carica2 = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio2 = 11 aprile [[1990]]
|mandatofine2 = 22 maggio [[1992]]
|legislatura2 = [[X legislatura della Repubblica Italiana|X]]
|gruppo parlamentare2 = Federalista Europeo
|coalizione2 =
|circoscrizione2 = [[Roma]] IV
|collegio2 =
|tipo nomina2 =
|incarichi2 =
|sito2 = http://www.senato.it/leg/10/BGT/Schede/Attsen/00001612.htm
}}
{{Bio
|Nome = Domenico
|Cognome = Modugno
|Sesso = M
|LuogoNascita = Polignano a Mare
|GiornoMeseNascita = 9 gennaio
|AnnoNascita = 1928
|LuogoMorte = Lampedusa
|LuogoMorteLink = Lampedusa e Linosa
|GiornoMeseMorte = 6 agosto
|AnnoMorte = 1994
|Epoca = 1900
|Attività = cantautore
|Attività2 = chitarrista
|Attività3 = attore
|AttivitàAltre = , [[Regista cinematografico|regista]] e [[politico]]
|Nazionalità = italiano
|Didascalia2 = {{Premio|sanremo|1958|Campioni|}}<br />{{Premio|sanremo|1959|Campioni|}}<br />{{Premio|sanremo|1962|Campioni|}}<br />{{Premio|sanremo|1966|Campioni|}}<br/>
{{Premio|Grammy||2 volte vincitore ai Grammy awards| }}
{{Premio|Festival di Napoli 1964|}}
}}
 
Artista molto prolifico, è considerato uno dei padri della [[musica leggera]] [[italia]]na; ha scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il [[cinema]] e 7 per la [[televisione]], nonché recitato in 13 spettacoli [[teatro|teatrali]] e condotto alcuni [[Programma televisivo|programmi televisivi]]. Ha inoltre vinto quattro [[Festival di Sanremo]], il [[Festival di Sanremo 1958|primo dei quali]], nel 1958, con la canzone ''[[Nel blu dipinto di blu]]'' (di cui era anche autore, cosa che lo rende il primo cantautore in gara nella storia della manifestazione<ref>"Per la prima volta nella storia dei Festivals un autore canterà la propria composizione. Domenico Modugno infatti è stato convocato apposta per presentare la sua ''Nel blu dipinto di blu'', uno dei più felici motivi della prossima sagra sanremese, a detta di coloro che l'hanno finora giudicata", da Giorgio Mottola, ''Ecco i nomi'', pubblicato su [[Sorrisi e Canzoni]], anno VII, n. 2, 12 gennaio 1958, pag. 3</ref>), universalmente nota anche come "''Volare''" e diventata una delle canzoni italiane più conosciute, se non la più conosciuta<ref>Maurizio Ternavasio, ''La leggenda di mister volare. Domenico Modugno'' Savelli (1980), pag. 62</ref>, e dalla quale gli derivò il soprannome di ''Mr. Volare''.<ref>{{Cita web|url=http://www.nannimagazine.it/notizie/cultura-e-spettacoli/spettacoli/musica/08/05/2018/fame-di-musica-e-pubblico-cosi-mr-volare-rivive-nello-show-c-era-una-volta-mimi-/10072|titolo=Fame di musica e pubblico: così 'Mr. Volare' rivive nello show 'C'era una volta Mimi'|sito=nannimagazine.it|autore=Nanni Editore|accesso=23 maggio 2018|dataarchivio=24 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180524004336/http://www.nannimagazine.it/notizie/cultura-e-spettacoli/spettacoli/musica/08/05/2018/fame-di-musica-e-pubblico-cosi-mr-volare-rivive-nello-show-c-era-una-volta-mimi-/10072|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaitalia.pl/it/il-segretario-di-stato-adam-kwiatkowski-in-visita-alla-scuola-anders/|titolo=Il Segretario di Stato Adam Kwiatkowski in visita alla scuola Anders|accesso=23 maggio 2018}}</ref><ref name=":0" /> Modugno è anche uno dei due cantanti italiani, insieme a [[Renato Carosone]], ad aver venduto dischi all'epoca negli [[Stati Uniti]] senza inciderli in [[lingua inglese|inglese]]. Nei suoi ultimi anni fu anche [[deputato]] e dirigente del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]]. È tra gli artisti italiani che hanno venduto più dischi, con oltre 70 milioni di copie.
Nel [[1951]], grazie a una borsa di studio, entrò al [[Centro Sperimentale di Cinematografia]] di [[Roma]]. Iniziata la carriera di cantante, divenne uno dei protagonisti della musica leggera internazionale quando con [[Nel blu dipinto di blu]] (più nota come ''Volare'') trionfò al [[Festival di Sanremo]] del [[1958]] insieme a [[Johnny Dorelli]]. La canzone arrivò terza all'[[Eurofestival]] e vinse un [[Grammy Award]] (fu per molti anni l'unico per una canzone italiana).
 
Secondo i dati riportati dalla [[Società Italiana degli Autori ed Editori|SIAE]]<ref>{{Cita libro|curatore=Gianluca Testani|titolo=Enciclopedia del rock italiano|anno=2007|editore=Arcana|pp=270-271|capitolo=Modugno Domenico}}</ref>, ''Nel blu dipinto di blu'' è stata la canzone italiana più eseguita al mondo dal 1958 a oggi.
Modugno ha partecipato a 11 [[Festival di Sanremo]] vincendo quattro volte (record che detiene assieme a [[Claudio Villa]]): nel [[1958]] con ''Volare'', nel [[1959]] con ''Piove'' sempre in coppia con [[Johnny Dorelli]], nel [[1962]] in coppia con [[Claudio Villa]] con ''Addio, addio'' e nel [[1966]] con ''Dio come ti amo'' assieme a [[Gigliola Cinquetti]]. Nel [[1960]] si è classificato secondo assieme a [[Teddy Reno]] con ''Libero''.
 
== Biografia ==
Ha partecipato a tre edizioni dell'[[Eurofestival]] ([[1958]], [[1959]] e [[1966]]) classificandosi, con le stesse canzoni portate a [[Festival di Sanremo|Sanremo]], rispettivamente terzo, sesto e diciassettesimo (ultimo).
=== Infanzia e giovinezza ===
 
Domenico Modugno nasce il 9 gennaio 1928 a [[Polignano a Mare]] (dove poi gli è stato dedicato un [[lungomare]] con annessa statua) in piazza Minerva 5 (oggi piazza Caduti di via Fani), in [[provincia di Bari]], da Vito Cosimo Modugno, comandante della [[Polizia locale]], e Pasqua Lorusso, del vicino paese di [[Conversano]]; ha due fratelli maggiori, Vito Antonio e Giovanni, e una sorella maggiore, Teresa; sin da piccolo in famiglia viene chiamato ''Mimì''.<ref name="bio1">[http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=DmdBiografiaDiDomenicoModugno Biografia di Domenico Modugno - Corriere della Sera - Cinquantamila giorni] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140917213814/http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=DmdBiografiaDiDomenicoModugno |data=17 settembre 2014 }}, tratta da Cronologia biografica da: Maurizio Ternavasio, ''La leggenda di Mister Volare. Domenico Modugno'', Giunti Editore, Firenze-Milano 2004; e da: http://www.domenicomodugno.it, sito ufficiale di Domenico Modugno</ref> Nel 1932 il padre viene trasferito per lavoro a [[San Pietro Vernotico]], in [[provincia di Brindisi]], e lì Modugno impara il dialetto vernacolare sanpietrano (facente parte dell'area del [[dialetto salentino]]), che ricorda il [[lingua siciliana|siciliano]] (fa parte della medesima area linguistica), nel quale scriverà le sue prime canzoni.<ref name="bio1" /> Durante l'adolescenza impara a suonare la [[chitarra]], presso un calzolaio del limitrofo comune di [[Squinzano]], e la [[fisarmonica]], mentre nel 1945 compone le sue due prime canzoni, che non inciderà mai, ''E la luna fra le nubi che sorride al mio dolore'' e ''Il treno che fischia''; scrive anche alcune poesie che fa stampare dal padre tipografo di un suo amico; successivamente le sue canzoni verranno scritte nel dialetto del paese di San Pietro Vernotico.<ref name="bio1" /> Nel frattempo frequenta l'Istituto di Ragioneria a [[Manfredonia]]. Nel 1947 si trasferisce, all'insaputa del padre, a [[Torino]] per cercare fortuna e lavora prima come cameriere e poi come apprendista gommista alloggiando in una baracca in affitto.<ref name="bio1" /> Nel 1949, dopo il servizio militare a [[Bologna]], ritorna al paese, si lascia crescere i baffi e comincia a esibirsi con la fisarmonica nelle [[serenata|serenate]] alle ragazze con il suo gruppo di amici, conquistandosi la fama di ''fimminaru'' ([[Playboy (sociologia)|sciupafemmine]]) per via della sua prestanza e delle sue doti artistiche.<ref name="bio1" />
Nel [[1964]] ha vinto il [[Festival di Napoli]] con [[Ornella Vanoni]] con la canzone ''Tu si' 'na cosa grande''.
 
=== Gli anni cinquanta: dall'attività teatrale al successo di ''Nel blu dipinto di blu'' ===
Attore teatrale e cinematografico, recitò nella commedia musicale ''Rinaldo in campo'' (1961), di [[Garinei e Giovannini]], e in ''Liolà'', tratta dalla celebre opera di [[Luigi Pirandello]]. Al [[cinema]] interpretò [[Il giudizio universale]] di [[Vittorio De Sica]], mentre dal [[1973]] al [[1976]] fu Mackie Messer nell'[[Opera da tre soldi]] di [[Weill-Brecht]], diretta da [[Giorgio Strehler]].
Nel paese inizia anche la sua attività teatrale sotto la guida del Maestro Rolomir Piccinno, ma presto decide di tornare a [[Torino]] e poi di spostarsi a [[Roma]], dove i primi tempi alloggia presso il convento dei monaci camaldolesi al Celio. Vince un concorso per attori dilettanti<ref>{{cita web|url=https://sentireascoltare.com/artisti/domenico-modugno/|titolo=Mr Volare, l’invenzione del pop italiano|autore=Antonio Lamorte|editore=sentireascoltare.com|data=31 gennaio 2018 }}</ref> che gli consente di iscriversi alla scuola per attori del [[Centro sperimentale di cinematografia]],<ref>{{Cita news|autore = Gigi Vesigna|titolo = Sorprese VIP|pubblicazione = [[Oggi (periodico)|Oggi]]|giorno = 5|mese = giugno|anno = 2013|pp = 74-80}}</ref> riuscendo anche a vincere una borsa di studio da cinquantamila [[lira italiana|lire]] al mese. Qui conosce una giovane aspirante attrice [[sicilia]]na, [[Franca Gandolfi]], figlia di un colonnello che diventerà poi sua [[moglie]] il 26 giugno 1955. La sera comincia a esibirsi al Circolo Artistico di via Margutta, con un repertorio di canzoni in dialetto salentino di sua composizione<ref>Come ''Musciu niuru'', "gatto nero", e ''Sciccareddu 'mbriacu'', "asinello ubriaco".</ref> e di brani popolari.
 
La sua prima parte come [[Comparsa|comparsa cinematografica]] risale al 1949 nel film ''[[I pompieri di Viggiù]]''; poi nel 1951 appare in ''[[Filumena Marturano]]''. Nel 1952 è attore giovane in teatro ne ''[[Il borghese gentiluomo]]'' di [[Molière]] con la Compagnia Tatiana Pavlova e prende parte ai film ''[[Cameriera bella presenza offresi...]]'' del 1951, ''[[Anni facili]]'' del 1953, e all'episodio ''[[La giara]]'' del film ''[[Questa è la vita (film 1954)|Questa è la vita]]'' del 1954. Ottenuto l'attestato del Centro Sperimentale nel 1953, continua la sua attività cinematografica e nel frattempo si esibisce come musicista e [[rumorista]] alla radio.
Artista notissimo e dalla grande presenza scenica, fra le altre canzoni si ricordano ''Piove'', ''Vecchio frac'', ''Resta cu' mme'' (in [[dialetto napotelano]]), ''Dio, come ti amo!'' e '''U pisci spada'' (in [[dialetto siciliano]]).In realtà la sua capacità di cantare in siciliano gli deriva dall'aver vissuto a San Pietro Vernotico dove, stranamente, il dialetto è uguale al dialetto siciliano. Domenico Modugno fu colpito da un [[ictus]] nel [[1984]] e fu costretto a lasciare l'attività artistica. Si dedicò alla politica e venne eletto parlamentare nelle liste del [[Partito Radicale]] dal [[1987]] al [[1992]].
 
Nel film ''[[Carica eroica]]'' del 1952, dovendo interpretare il ruolo di un soldato siciliano che deve far dormire un bambino, Modugno canta una canzone popolare del suo paese, ''Ninna nanna'' meglio conosciuta come ''Ulìe ci tene ulìe'', grazie alla quale viene chiamato alla trasmissione ''Trampolino'' per presentarla; l'esibizione è apprezzata dal direttore del [[Radio 2|secondo canale]], [[Fulvio Palmieri]], che gli propone di ideare e condurre una trasmissione musicale in quattro puntate. Modugno coinvolge la Gandolfi e così, all'inizio del 1953, conduce ''Amuri...amuri...'', trasmesso dal secondo programma radiofonico alle 22, in cui interpreta una canzone in ogni puntata, proponendo brani che inciderà in seguito, come ''La cicoria'' o ''La barchetta dell'amore''.
 
Nasce in quei giorni la leggenda del Modugno siciliano in quanto molti scambiano il dialetto salentino di questa e di altre canzoni come lingua siciliana,<ref>{{cita news|url= https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/02/06/cosi-modugno-giocava-a-fare-il-sicilianoPalermo10.html |titolo= Così Modugno giocava a fare il siciliano |pubblicazione= la Repubblica |autore= Lorenzo Catania |data=6 febbraio 2018 }}</ref> e il cantautore, almeno in quel periodo, non smentisce, attirandosi l'astio dei compaesani di San Pietro per aver sentito lo stesso Modugno dichiarare di essere siciliano: lui affermerà poi di averlo fatto perché costretto dai dirigenti Rai e dai discografici. Si evince però facilmente che vi erano, soprattutto in seguito quando era già famoso, interessi economici e di immagine, suoi e di chi gestiva i suoi affari e la sua immagine.
 
Nel maggio 1953 [[Frank Sinatra]] è ospite di una puntata di ''Radioscrigno'', programma radiofonico condotto da [[Guido Notari]], durante il quale Modugno esegue ''[[Ninna nanna]]. Sinatra'' espresse interesse per la canzone, che poi non incise mai. L'episodio però servirà per raccogliere l'interesse dei dirigenti radiofonici della TV di Stato. L'ultima apparizione cinematografica prima del successo nel mondo della musica è del 1955 ne ''Il Mantello Rosso'' di [[Giuseppe Maria Scotese]]. Continuerà tuttavia a recitare anche successivamente.<ref name="bio1" />
==Filmografia==
*[[I pompieri di Viggiù]] ([[1949]])
*[[Filumena Marturano]] ([[1951]])
*[[Carica eroica]] ([[1952]])
*[[Anni facili]] ([[1953]])
*[[Questa è la vita]] ([[1954]])
*[[Lazzarella]] ([[1957]])
*[[Io, mammeta e tu]] ([[1958]])
{{musica}}
[[Categoria:Biografie|Modugno, Domenico]]
[[Categoria:Cantanti italiani|Modugno, Domenico]]
[[Categoria:Attori italiani|Modugno, Domenico]]
[[Categoria:Vincitori del Festival di Sanremo|Modugno, Domenico]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Puglia|Modugno, Domenico]]
 
Alla fine del 1953 Modugno ottiene un contratto discografico con l'[[RCA Italiana]], per la quale comincia a pubblicare i primi dischi a [[78 giri]] e a [[45 giri]], con canzoni composte in [[dialetto salentino]] e [[Lingua siciliana|siciliano]], per i quali si ispira al folklore di queste due regioni cantando di minatori, personaggi pittoreschi come nella canzone ''Lu Frasulinu'', pescatori, storie d'amore di pesci spada innamorati, fedeli fino alla morte nel massacro della tonnara, di cavalli diventati ciechi e spinti a morire nel gran sole rovente dopo il buio delle miniere. Il primo disco pubblicato nel 1954 è un 78 giri, ''[[La cicoria/Ninna nanna]]'' (la prima cantata con la Gandolfi); entrambi i brani erano stati presentati nella trasmissione condotta da [[Walter Chiari]] ''Controcorrente''.
[[da:Domenico Modugno]]
 
[[de:Domenico Modugno]]
I genitori si separano in quello stesso anno poiché il padre è da tempo legato a un'altra persona. La madre si trasferisce a Roma con Vito Antonio, fratello di Domenico, il quale comincia a lavorare per lui in veste di manager; l'altro fratello resta al paese e avvia il primo autosalone del paese; a San Pietro risiedono ancora i nipoti del cantautore e il fratello maggiore Tonino, mentre il padre morirà suicida il 30 dicembre 1964, provato da due anni di sofferenze dovute a gravi disturbi circolatori e a ripetuti attacchi d'asma che gli davano una continua sensazione di soffocamento.
[[en:Domenico Modugno]]
[[File:Modugno esegue Vecchio frac e, mentre fischia, percuote la cassa della chitarra.jpg|thumb|upright=1.3|Modugno esegue ''Vecchio frac'' e, mentre canta e fischia, percuote la cassa della chitarra]]
[[es:Domenico Modugno]]
 
[[nap:Domenico Modugno]]
In questo periodo pubblica altri dischi per la RCA con brani che verranno riscoperti in seguito, come ''La donna riccia'', ''La sveglietta'', ''Lu pisci spada'' e ''[[Vecchio frak]]'', una delle due canzoni in [[Lingua italiana|italiano]] di questo periodo che nel 1955 gli procurerà il primo problema con la censura a causa del verso finale «Ad un attimo d'amore che mai più ritornerà», che gli viene fatto cambiare in «Ad un abito da sposa primo e ultimo suo amor». Come egli stesso racconterà, questa canzone è ispirata alla vicenda del principe siciliano [[Raimondo Lanza di Trabia]] (marito dell'attrice [[Olga Villi]]), che si era suicidato nel novembre del 1954, all'età di 39 anni, gettandosi dalla finestra del suo palazzo in via Sistina a [[Roma]].<ref>{{cita|Maurizio Ternavasio|p. 35}}.</ref> Racconta peraltro un suo amico fraterno, il poeta e scrittore [[Giovanni Bruno]], che la canzone ebbe anche una seconda fonte di ispirazione in un racconto di spettri che la madre fece al cantante quando era bambino: la leggenda di un fantasma che usciva di notte dagli spalti del Castello di [[Conversano]] ([[Provincia di Bari|BA]]) e vagava per la città<ref>[http://www.cannibali.it/leggi.php?n=1&i=125&c=2 Intervista con Giovanni Bruno di Enzo Garofalo per la rivista culturale 'on line' cannibali.it (19 novembre 2007)]</ref>.
[[nl:Domenico Modugno]]
 
[[pt:Domenico Modugno]]
In quel periodo vengono pubblicati i primi [[Long playing|LP]]: l'album di esordio è ''[[I successi di Domenico Modugno I]]'' uscito nel 1955, che include alcuni brani già editi come 78 giri, seguito da ''[[I successi di Domenico Modugno II]]''. Spesso le canzoni di questo periodo si rifanno alla [[tradizione]] popolare siciliana e dei [[cantastorie]] siciliani, che furono del resto la sua prima esperienza musicale, anche se poi ha dichiarato: «Una notte, quando avevo tre anni, a Polignano a mare, fui svegliato da un suono bellissimo, che solo in seguito decifrai come il canto di un carrettiere; fu la mia prima esperienza musicale, quella per me fu la "musica" per molto tempo. Per questo ho iniziato a cantare con quelle canzoni; il cantastorie stava dentro di me, non era una scelta precisa».<ref>Intervista fatta da Maura Nuccetelli e Tommaso Di Francesco a Modugno il 23 ottobre del 1979, riportata in {{cita|Gianni Borgna 1980|p. 184}}.</ref>
[[sv:Domenico Modugno]]
 
Alcune di queste prime canzoni sono depositate alla [[Società Italiana degli Autori ed Editori|Siae]] avendo altri autori come cofirmatari della musica, ad esempio Romagnoli per ''La donna riccia'', in quanto - come spiegò Modugno in seguito - «Per le mie primissime composizioni dovevo ricorrere alla firma di persone già iscritte alla Siae come trascrittori, non potevo farlo io per via dei requisiti della legge vigente: io non sapevo scrivere la musica e suonavo vari strumenti a orecchio. Ero insomma un "melodista", come venivano definiti coloro che si trovavano nelle mie condizioni. Per depositare "La donna riccia" alla Siae, quindi, dovetti appoggiarmi a Romagnoli, che pur non avendo scritto nemmeno una nota incominciò in questa maniera a intascare i diritti d'autore. Molto presto riuscii a modificare la situazione: si riunì appositamente per me una commissione che, dopo aver esaminato il caso, decise che il signor Modugno poteva tranquillamente depositare le sue opere pur non sapendo scrivere la musica.»<ref>Intervista di Francesco Trisciani con Domenico Modugno, pubblicata in ''Raro!'', nº 20 del 1989, p. 77.</ref> Tuttavia uno dei suoi primi coautori, [[Franco Nebbia]], giocò un ruolo importante proprio nel favorire gli inizi della carriera di Modugno.
 
Nel 1956, con il cambio di casa discografica e il passaggio alla [[Fonit Cetra]], riesce a esordire come autore al [[Festival di Sanremo]] con ''Musetto'', già incisa in precedenza, che venne presentata alla manifestazione da [[Gianni Marzocchi]] classificandosi all'ottavo posto. Nello stesso anno conduce le sette puntate della trasmissione televisiva ''Invito a Bordo'' insieme a [[Henri Salvador]] per la regia di [[Romolo Siena]] che si concluderà nel maggio 1956. Sempre nel 1956 compone ''Io, mammeta e tu'', che contribuisce a far circolare il nome del cantautore e fa alcune tournée in [[Francia]] traducendo alcune sue canzoni come ''Vecchio Frac'' o ''Io, mammeta e tu'' in francese. Nello stesso tempo escono altri [[Long playing|33 giri]] come ''[[Domenico Modugno e la sua chitarra - Un poeta un pittore un musicista]]'' e ''[[Domenico Modugno e la sua chitarra nº 2 - Un poeta un pittore un musicista]]'', che raccolgono anche reincisioni di vecchie canzoni. Sempre in quel periodo comincia a scrivere canzoni in [[lingua napoletana|napoletano]] con testi scritti da [[Riccardo Pazzaglia]] che aveva conosciuto al Centro Sperimentale di Cinematografia.
 
Nel 1957 partecipa al [[Festival di Napoli]] in coppia con [[Aurelio Fierro]], con ''Lazzarella'', scritta insieme con Pazzaglia, che riscuote un buon successo come del resto la canzone inserita sul retro del disco, ''Strada 'nfosa'', che gli viene ispirata da un venditore ambulante parigino in una giornata di pioggia. Alla fine dell'anno ha un altro problema con la censura a causa di alcuni versi di ''Resta cu' mme'' giudicati non adeguati: «Nu' me 'mporta dô passato, nu' me 'mporta 'e chi t'ha avuto», li dovrà perciò cambiare in «Nu' me 'mporta si 'o passato, sulo lagreme m'ha dato».
 
Diviene uno dei protagonisti della musica leggera italiana e internazionale quando, con la canzone ''[[Nel blu dipinto di blu]]'', trionfa al [[Festival di Sanremo 1958]] insieme con [[Johnny Dorelli]]. Il testo di questa canzone fu scritto insieme con [[Franco Migliacci]], con il quale cooperò in molti momenti della carriera, giungendo ad altri risultati di successo come ''Addio... addio...''. Il brano tradotto successivamente in ben 13 lingue ha successo in tutto il mondo. I racconti sulla nascita del testo da parte degli autori sono contrastanti e variano a seconda della ricostruzione del momento: Gianni Borgna li ha raccolti,<ref>La ricostruzione più completa delle varie diverse affermazioni dei due autori si trova nel suo volume ''Storia della canzone italiana'', edito da Mondadori nel 1992, alle pagine 225 e 226.</ref> e così si scopre che i primi tempi Modugno sosteneva che l'idea del ritornello ''Volare, oh oh'' gli era venuta una mattina osservando il cielo azzurro dalla finestra della sua casa di piazza Consalvi a Roma, mentre Migliacci invece affermava che l'idea era venuta a lui, osservando il quadro ''Le coq rouge'' di [[Marc Chagall]], e che solo in seguito ne aveva parlato al cantautore pugliese. In seguito, poi, Modugno affermò che, trovandosi a passeggiare nei pressi di [[Ponte Milvio]], uno dei due avrebbe pronunciato il verso «Di blu m'ero dipinto» e da lì si sarebbe poi sviluppato il resto del testo. Ultimamente, però, Migliacci ha cambiato versione, sostenendo che la canzone sia nata dopo un incubo notturno. La storia era questa: "Migliacci una giornata sarebbe dovuto andare al mare con Modugno, ma quest'ultimo non veniva a prenderlo; allora Migliacci disse addio alla giornata del mare, si richiude in casa, un po' per il caldo si addormenta, sognando lui che vola nel cielo e si dipinge di blu".<ref>Intervista andata in onda nel [[Tg1]] delle 20 il 5 luglio [[2007]] in occasione del cinquantesimo anniversario della ''nascita'' della canzone.</ref> È evidente che è quasi impossibile capire quale sia la verità sulla nascita del testo, ma sulla musica, scritta dal solo Modugno, tutti sono d'accordo nel riconoscerne la carica innovativa e di novità, almeno col senno di poi, visto che, subito dopo l'esibizione sanremese alcuni musicisti non esitarono a criticarne la melodia ([[Gorni Kramer]], ad esempio, affermò: «Ma che pazzia è questa canzone? Non ha stile, non esiste!»).<ref>Citato in Gianni Borgna, ''Storia della canzone italiana'', 1992, p. 225.</ref>
[[File:Modugno durante l'esibizione al Festival di sanremo del 1958.jpg|thumb|upright=1.3|left|Modugno mentre apre le braccia durante il ritornello di "Nel blu dipinto di blu" al Festival di Sanremo del 1958]]
 
In generale, però i pareri dei critici musicali sono unanimi: «Quella di Modugno è senza dubbio la canzone più nuova, più originale e più estrosa di questo Festival: estrosa nella musica, dove la caratteristica vera e propria è data dalla frase iniziale del ritornello, ed estrosa nel soggetto<ref>Articolo di Enzo Grazzini sul ''[[Corriere della Sera]]'' di domenica 1º febbraio [[1958]]</ref>»; «La vittoria di Modugno può significare finalmente una rottura di quel clima di artificio nel quale naviga, grazie agli interessi delle case discografiche ed editrici, e alla scarsa preparazione di buona parte di autori e cantanti, la canzone italiana: Modugno ha dimostrato che una bella canzone, cantata bene, può essere apprezzata dal pubblico, e ha dimostrato che due cantanti seri e preparati come lui e il giovane Johnny Dorelli hanno la possibilità di imporsi sui "divi" costruiti e artificiosi, dai milioni in banca e dalle lacrime nel fazzoletto<ref>Articolo di Arturo Gismondi in ''[[l'Unità]]'' di domenica 1º febbraio [[1958]].</ref>».
 
La fortuna della canzone è dovuta, comunque, anche ad altri aspetti, non solo al testo o alla melodia: in particolare è da citare l'arrangiamento, opera di [[Alberto Semprini]], e l'interpretazione di Modugno che, durante l'esibizione a Sanremo, accompagna con la mimica la sua voce per arrivare, nel celebre ritornello, a una liberatoria apertura delle braccia.
 
Dopo Sanremo, la canzone arrivò terza all'[[Eurovision Song Contest]] e vinse nel 1958 due [[Grammy Award|Premi Grammy]] (fu per molti anni l'unico a vincere un tal premio per una canzone italiana), uno come disco dell'anno, uno come canzone dell'anno oltre alla nomination come "miglior interprete" del 1958.<ref>{{cita|Enciclopedia del Rock Italiano|pp. 270-271}}.</ref>
 
Anche il Cash Box Billboard gli conferì l'Oscar per la migliore canzone dell'anno e ricevette in dono dalle industrie musicali tre dischi d'oro, uno per il migliore cantante, uno per la migliore canzone e uno per il disco più venduto.
 
Ecco come il cantante racconta la nascita del suo successo negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]:
 
{{citazione|In una stazione radio del [[Michigan]] o dell'[[Indiana]], chi si ricorda, arrivò un signore con il disco mio e lo mandò in onda: il giorno dopo si ebbero duemila telefonate di gente che voleva risentirlo. Lo rimandò in onda: il giorno appresso altre duemila telefonate. L'exploit di ''Volare'' nacque così.<ref>{{cita|Vincenzo Mollica|p. 28}}.</ref>}}
Si esibisce all{{'}}''[[Ed Sullivan Show]]'', il programma televisivo più popolare degli Stati Uniti, e poi comincia un lungo ''tour'' che tocca, tra le tante città, [[Boston]], [[Buffalo]], [[Los Angeles]] e [[New York]] dove, il 18 settembre, suona alla [[Carnegie Hall]]: è proprio durante la tournée che la moglie dà alla luce con qualche settimana di anticipo il suo primogenito, ma Modugno non può ritornare in Italia a causa delle forti penali previste nel contratto (ben 100.000 dollari di danni).
 
È in questo periodo che gli americani lo soprannominano ''Mr. Volare'', e anche la sua canzone diventa nota con questo titolo, il 45 giri rimane primo nell{{'}}''hit parade'' americana per ben tredici settimane consecutive, record tuttora ineguagliato per un disco italiano.<ref name=":0">{{cita|Maurizio Ternavasio|p. 49}}.</ref>
 
L'eco di questi successi arriva anche in Italia: ''[[L'Espresso]]'' nell'agosto del 1958 può così scrivere nei titoli in copertina: ''Modugno ha conquistato l'America''; e a fine anno i dati di vendita sono esaltanti, battendo ogni record per un disco italiano fino a quel momento: ben {{formatnum:800000}} copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo.<ref>{{cita|Gianni Borgna 1980|p. 62}}.</ref>
 
Il 1958 è per il cantautore un anno frenetico: passa dal piccolo successo italiano alla grande popolarità internazionale, con ''tournée'' negli Stati Uniti e in America Latina, incisioni discografiche estere, apparizioni in vari programmi televisivi. Modugno ha attraversato l'Atlantico circa 60 volte, tutti gli Stati del nord e sud America lo hanno sentito dalla viva voce, a [[Caracas]] durante uno spettacolo si tenne la massima presenza di {{formatnum:121000}} persone.
 
Tornato in Italia, cerca di coinvolgere Migliacci nella scrittura di una nuova canzone e, mentre era in attesa che il suo treno partisse, alla stazione di [[Pittsburgh]], in [[Pennsylvania]], in un giorno di pioggia, osservando l'addio di due fidanzati sotto la pioggia, si era annotato questi versi: «Ciao ciao bambina, un bacio ancora/e poi per sempre ti perderò;/vorrei trovare parole nuove/ma piove, piove sul nostro amor».<ref>{{cita|Maurizio Ternavasio|p. 63}}.</ref> Poiché il paroliere non è interessato, Modugno coinvolge [[Dino Verde]], con cui ha già collaborato nella scrittura di ''Resta cu' mme'', e compone una musica che per certi versi ripete lo schema di ''Nel blu dipinto di blu'': un'introduzione lenta (accompagnata dall'organo hammond, suonato da [[Mario Migliardi]]), che poi si apre con un ritornello arioso. E vi è un'altra cosa che accomuna i due brani: il primo è conosciuto nel mondo con la parola del ritornello, ''Volare'', e non con il suo titolo, e lo stesso accade con il secondo, ''[[Piove (ciao ciao bambina)|Piove]]'', molto più conosciuto come ''Ciao ciao bambina''. E anche questa canzone ripete il trionfo della precedente, vincendo il [[Festival di Sanremo 1959]] e diventando una delle canzoni più note del cantautore (incisa anche da [[Caterina Valente]], [[Xavier Cugat]], [[Franck Pourcel]], [[Fred Buscaglione]] e molti altri), anche se le vendite complessive non raggiungono quelle di ''Nel blu dipinto di blu'': {{formatnum:500000}} copie in Italia e quasi 15 milioni nel mondo.<ref>{{cita|Gianni Borgna 1980|p. 63}}.</ref><ref>{{cita|Maurizio Ternavasio|p. 67}}.</ref>
[[File:Domenico Modugno - Destinazione Sanremo film 1959.JPG|thumb|Modugno al [[festival di Sanremo 1959]]. L'esibizione fu ripresa per il [[film musicarello]] di quell'anno ''[[Destinazione Sanremo (film)|Destinazione Sanremo]]'', firmato dallo specialista [[Domenico Paolella]].]]
 
=== Anni sessanta ===
Nel 1960 si classifica secondo assieme a [[Teddy Reno]] con ''Libero,'' che fu comunque un buon successo di vendita; vince nel 1962 in coppia con [[Claudio Villa]] con ''Addio... addio...'' e nel 1966 con ''[[Dio, come ti amo]]'' assieme a [[Gigliola Cinquetti]]. Pur con il successo come cantante, continua anche l'attività di attore, partecipando a numerosi film, tra cui nel 1960 ''[[Appuntamento a Ischia]]'', insieme a [[Ciccio Ingrassia]], [[Mina (cantante)|Mina]] e [[Franco Franchi]]. Nel 1961, dopo qualche mese di inattività dovuto a una frattura della gamba avuta durante le prove in teatro, esordì come protagonista nella [[commedia musicale]] ''[[Rinaldo in campo]]'' di [[Garinei e Giovannini]], di cui compose anche le musiche pubblicate nell'[[Rinaldo in campo (album)|album omonimo]] e che fu definito: "Il più grosso successo teatrale di tutti i tempi avvenuto in Italia<ref>Maurizio Ternavasio, ''La leggenda di mister volare. Domenico Modugno'', editore Giunti, 2004, p. 94</ref>", registrando record d'incassi mai raggiunti in questo campo. Lo spettacolo esordì al teatro [[Vittorio Alfieri|Alfieri]] di [[Torino]] il 12 settembre 1961 per celebrare i cent'anni dell'Unità nazionale e racconta le vicende del brigante siciliano ''Rinaldo Dragonera'', di cui si innamora Angelica, una nobildonna siciliana che sostiene la causa di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] e che alla fine lo convincerà a unirsi ai garibaldini contro i [[Borbone di Napoli|Borboni]]. Venne anche trasmessa in televisione. Il successo porta la commedia a essere rappresentata in [[Francia]] e in [[Unione Sovietica]]<ref>Da ''La grande commedia musicale di Garinei e Giovannini - Rinaldo in campo'', di Maurizio Porro, [[Fratelli Fabbri Editori]], 2007</ref> ma senza Modugno perché occupato in altri progetti. Come attore teatrale recitò anche in altri spettacoli come ''[[Tommaso d'Amalfi]]'' di [[Eduardo De Filippo]], per cui scrisse anche le musiche<ref>non furono pubblicate però in un album, ma uscirono nel corso degli anni in varie emissioni</ref><ref>Per essere più precisi, ecco le pubblicazioni:
 
* [[1964]] - Tu si' 'o mare/Risveglio (45 giri, [[Fonit Cetra|Fonit]], SPM 31; entrambi i brani dalla commedia)
* [[1965]] - L'avventura/'Nnammurato 'e te/Lacrime d'amore (45 giri, [[Carosello (casa discografica)|Curci]], SP 1012; la canzone ''L'avventura'' era cantata nella commedia da [[Giustino Durano]] con un altro testo)
* [[1971]] - [[Con l'affetto della memoria]] (LP, [[RCA Italiana]], PSL 10513; vengono inserite le seguenti canzoni tratte dalla commedia: ''Vendemmia giorno e notte'' e ''Scioscia popolo'')
* [[1997]] - ''Io, Domenico Modugno "Inedito"'' (CD, [[Compagnia Generale del Disco|CGD East West]], 3984-21417-2; vengono inserite le seguenti canzoni tratte dalla commedia: ''È bbello 'o mare (no, no, no)'' e ''E si presenta'')</ref>; recitò anche in ''[[Liolà]]'', componendo anche alcune musiche per lo spettacolo rimaste però inedite<ref>Intervista di Francesco Trisciani a Domenico Modugno, pubblicata in Raro! nº 20 del 1989, pag. 80</ref>.
 
Nel 1961 il singolo ''[[La novia (brano musicale)]]'' arriva primo in classifica per sei settimane.
 
Per il cinema realizzò come autore-attore il film autobiografico ''[[Tutto è musica (film)|Tutto è musica]]'' (1963), con [[Franco Franchi]] e [[Ciccio Ingrassia]].
 
Per la televisione recitò nel 1965 nello sceneggiato [[Scaramouche (miniserie televisiva)|Scaramouche]] di [[Daniele D'Anza]], insieme con [[Carla Gravina]], la sigla di questo telefilm, ''L'avventura'', divenne una delle sue canzoni più celebri.
 
[[File:Domenico Modugno.JPG|thumb|Domenico Modugno]]
 
Collaborò anche con i poeti [[Salvatore Quasimodo]], che dopo averlo conosciuto gli diede l'autorizzazione per mettere in musica le sue due poesie ''Ora che sale il giorno'' e ''Le morte chitarre'', e [[Pier Paolo Pasolini]], che scrisse il testo della canzone ''Che cosa sono le nuvole''.<br />Ecco come Modugno racconta l'esperienza con Quasimodo:{{citazione|Quando gli chiesero il permesso per questa operazione, lui rispose che non lo aveva mai concesso a nessuno, ma che per Modugno non ci sarebbero stati problemi. Poi ci siamo incontrati e conosciuti a casa sua: era una persona molto strana, chiusa, vulnerabile, che ispirava tenerezza.<ref>Vincenzo Mollica, ''Domenico Modugno'', edizioni Lato Side, 1981, pag. 86</ref>}}
Venne chiamato da Pasolini nel 1966 per cantare i titoli di testa del film [[Uccellacci e uccellini]], su musica di [[Ennio Morricone]]; l'anno successivo recitò nel film [[Capriccio all'italiana]] (nell'episodio ''Che cosa sono le nuvole?''), interpretando la canzone omonima:{{citazione|Il mio incontro con Pasolini fu bello. In un primo tempo voleva utilizzarmi per un'opera che doveva rappresentare alla ''Piccola Scala'' di Milano, cosa che poi non fece. Recitai invece nell'episodio ''Cosa sono le nuvole'', e dal titolo del film nacque anche una canzone, che scrivemmo insieme. È una canzone strana: mi ricordo che Pasolini realizzò il testo estrapolando una serie di parole o piccole frasi dell'[[Otello]] di [[William Shakespeare|Shakespeare]] e poi unificando il tutto<ref>Vincenzo Mollica, ''Domenico Modugno'', edizioni Lato Side, 1981, pag. 89</ref>}}
 
Nel 1966 ha partecipato per la terza volta all'[[Eurovision Song Contest]] (dopo il 1958 e il 1959) classificandosi all’ultimo posto, con le stesse canzoni portate a Sanremo. Nel 1964 vinse il [[Festival di Napoli]] con [[Ornella Vanoni]] con la canzone ''Tu si' 'na cosa grande''; nel 1965 ha partecipato a [[Un disco per l'estate 1965|Un disco per l'estate]] con ''Come si fa a non volerti bene''.
 
Dopo il periodo trascorso alla [[Fonit Cetra|Fonit]] passò alla [[Carosello (casa discografica)|Curci]] nel 1964; i dischi di questo periodo però, esclusa qualche eccezione come ''L'avventura'' o ''Dio, come ti amo'', non ebbero un grande riscontro di pubblico. Nel [[1968]] ritornò alla [[RCA Italiana]], la casa in cui aveva esordito, ma anche qui i nuovi dischi ebbero all'inizio scarso seguito; la situazione cominciò a cambiare con l'incisione di ''[[Come hai fatto/Simpatia|Come hai fatto]]'', nel [[1969]], che segnò il suo ritorno in [[hit parade]]<ref>Per queste e per le altre notizie concernenti le vendite e le posizioni in classifica sono stati consultati il volume di [[Dario Salvatori]], ''Storia dell'hit parade'', edizioni Gremese, 1989, e le classifiche pubblicate negli anni in questione dai settimanali [[Ciao 2001]] e [[TV Sorrisi e Canzoni]] e dal mensile [[Musica e dischi]]</ref>. Come ha raccontato Modugno, ''Come hai fatto'' era nata in origine appunto in dialetto partenopeo:{{citazione|Dopo tre anni di crisi, in cui non riuscivo più a comporre, ho scritto ''Come hai fatto'', che era nata però napoletana, ''Ma cumm' ha fatto''. Soltanto che mi hanno costretto a trascriverla in italiano, ma è il dialetto la vera lingua di noi<ref>dall'intervista fatta da Maura Nuccetelli e Tommaso Di Francesco a Modugno il 23 ottobre del 1979, riportata in Gianni Borgna, La grande evasione - Storia del festival di Sanremo, editore Savelli (1980), pag. 185</ref>}}
Con ''Ricordando con tenerezza'' partecipa nello stesso anno alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]] di Venezia brano autobiografico di discreto successo.
 
Al 1968 risale l'episodio dell'eliminazione di ''[[Meraviglioso/Non sia mai|Meraviglioso]]'' da parte della giuria selezionatrice:{{citazione|''Meraviglioso'' non fu capita immediatamente, e [[Renzo Arbore]] lo ha riconosciuto di recente in una trasmissione televisiva confessando che anche lui si adoperò nella giuria dell'epoca perché la canzone venisse scartata, in quanto non adatta al [[Festival di Sanremo]]. Lo stesso Arbore l'ha poi indicata come la sua canzone preferita attuale.<ref name="Trisciani a Domenico Modugno 1989">Intervista di Francesco Trisciani a Domenico Modugno, pubblicata in Raro! n° 20 del 1989, pag. 79</ref>}}
 
Modugno quell'anno partecipò cantando una canzone non sua, [[Il posto mio/Mi sei entrata nell'anima|Il posto mio]], scritta da [[Tony Renis]], che non ebbe grandi riscontri commerciali:{{citazione|''Il posto mio'', secondo disco con la RCA, è il frutto di un errore di valutazione. Non che la canzone fosse brutta, anzi, però non era adatta al mio personaggio così come veniva percepito dalla gente. Mi feci convincere da quell'impastoiavacche che è Tony Renis, e così fummo buttati fuori tutti e due alla prima serata. Forse è il caso di ricordare che un altro errore fu commesso da Renis stesso nella scelta dell'arrangiamento. [[Ennio Morricone]] ne aveva approntato uno veramente bello, ma Renis non era troppo soddisfatto e chiedeva sempre dei cambiamenti fin quando, in extremis, fu scelto quello del maestro [[Franco Pisano]].<ref name="Trisciani a Domenico Modugno 1989"/>}}
 
<br />Nel 1969 recitò nella commedia musicale ''Mi è caduta una ragazza nel piatto''.
 
=== Anni settanta ===
Il successo viene confermato l'anno successivo da ''[[La lontananza/Ti amo, amo te|La lontananza]]'', che arrivò fino al primo posto delle classifiche; il testo di questa canzone fu scritto insieme con [[Enrica Bonaccorti]], che il cantautore aveva conosciuto l'anno precedente durante l'allestimento dello spettacolo teatrale ''Mi è caduta una ragazza nel piatto'':{{citazione|''La lontananza'' esprime secondo me un grande sentimento d'amore, e possiede in sé una grande idea. il vento che spegne tutti i fuochi piccoli e accende quelli grandi. L'idea non è mia, ma io la afferrai al volo quando la Bonaccorti mi lesse una lettera che le aveva scritto il suo ragazzo: la sviluppai e nacque la canzone<ref>Intervista di Francesco Trisciani a Domenico Modugno, pubblicata in ''Raro!'' n° 20 del 1989, p. 79.</ref>.}}
Entrano in classifica anche ''La gabbia'' (sempre nel 1970), ''Come stai'' e ''Tuta blu'' (nel 1971) e ''Un calcio alla città'' (nel 1972).
[[File:Alberto Lupo, Antonello Falqui e Domenico Modugno a Teatro 10 (1971).jpg|thumb|left|Modugno durante le registrazioni del programma televisivo "[[Teatro 10]]" (1971) con [[Alberto Lupo]] (a sinistra) e il regista [[Antonello Falqui]] (al centro)]]
 
Proprio a questo periodo risalgono album come ''[[Con l'affetto della memoria]]'' e ''[[Il mio cavallo bianco]]'' e una famosa raccolta in sei dischi, ''[[Tutto Modugno]]'' del 1972, con alcuni inediti e reincisioni di vecchi brani. Nel 1974 divorziò e tornò alla [[Carosello (casa discografica)|Curci]], nel frattempo trasformata in [[Carosello (casa discografica)|Carosello]], con cui incise undici singoli e tre album; alcuni successi di questo periodo, come ''[[Piange... il telefono (singolo)|Piange... il telefono]]'' del 1974 e ''[[Il maestro di violino]]'' del 1976 (la cui musica è scritta dal maestro [[Pippo Caruso]]), vengono attaccati da molti critici e considerati una concessione agli effetti facili e strappalacrime come anche i due film - ispirati alle canzoni - che subiranno le stesse critiche.
 
Il 1971 avrebbe dovuto essere l'anno di ''[[Alleluia brava gente|Alleluja brava gente]]'', nuovamente in collaborazione con [[Garinei e Giovannini]], di cui Modugno scrisse tutte le musiche, ma a causa di problemi di salute rinuncia ed è sostituito da [[Gigi Proietti]]; in realtà pare che all'origine dell'abbandono di Modugno ci siano dei contrasti sorti con il coprotagonista dello spettacolo, [[Renato Rascel]]. Soltanto molti anni dopo Modugno confermerà quelli che, fino a quel momento, erano stati solo dei pettegolezzi dell'ambiente dello spettacolo:{{citazione|Alla base della decisione ci fu una litigata con Rascel, che era il direttore artistico. Lui si era ritenuto offeso per le difficoltà incontrate dalla moglie nell'interpretazione di una canzone semplicissima che io avevo scritto per lei. I pettegolezzi del direttore d'orchestra, che si era dato da fare per riferire a me e Rascel le rispettive reazioni avevano acuito il contrasto, così io ritenni di non poter incominciare un'avventura che sarebbe dovuta durare due anni<ref>Intervista di Francesco Trisciani a Domenico Modugno, pubblicata in ''Raro!'' n° 20 del 1989, p. 80.</ref>}}
Il cantautore inciderà una sola canzone per la commedia, ''Amaro fiore mio''.
[[File:La sbandata (1974) - Franco, Paluzzi, Modugno, Giorgi.jpg|thumb|Dall'alto, in senso orario: [[Pippo Franco]], [[Luciana Paluzzi]], Domenico Modugno ed [[Eleonora Giorgi]] sul set de ''[[La sbandata]]'' (1974).]]
 
Partecipò a diverse edizioni di ''[[Canzonissima]]'', senza però aggiudicarsi la vittoria (il suo migliore piazzamento fu il quarto posto). Nel 1974 vinse la prima edizione del [[Premio Tenco]], la rassegna della canzone d'autore di Sanremo. Dal 1973 al 1976 fu Mackie Messer ne [[L'Opera da tre soldi]] di [[Bertolt Brecht]] e [[Kurt Weill]], diretta da [[Giorgio Strehler]].
 
Nel 1976 intervenne come ospite d'onore nella serata conclusiva del [[Festival di Sanremo 1976|Festival di Sanremo]], eseguendo un [[medley]] dei suoi successi. Originariamente gli era stata affidata la conduzione del Festival ma a soli tre giorni dall'inizio rinunciò a condurre<ref>{{Cita news|url=http://recensiamomusica.com/sanremo-1976-viaggio-nella-storia-del-festival/|titolo=Sanremo 1976, viaggio nella storia del Festival|pubblicazione=Recensiamo Musica|data=15 novembre 2017|accesso=10 gennaio 2018}}</ref>, e fu per questo sostituito da [[Giancarlo Guardabassi]]. Pubblicherà però una delle sue canzoni più celebri, ''[[Malarazza]]'', ispirata a un canto popolare siciliano rielaborato insieme alla cantautrice, regista e attrice palermitana Emma Muzzi Loffredo, che verrà rieseguito anche da molti altri artisti: [[Roy Paci & Aretuska]], [[Carmen Consoli]], [[Ginevra Di Marco]], i [[Lautari]] e [[Peppe Voltarelli]]. In questa occasione Modugno fu accusato presso il Tribunale di [[Milano]] da [[Dario Fo]] di aver plagiato una sua precedente rielaborazione dello stesso canto siciliano, fatta per il suo spettacolo ''[[Ci ragiono e canto]]''<ref>{{Cita web|url= http://archivio.francarame.it/|titolo=Archivio Franca Rame Dario Fo|accesso=12 agosto 2019}}</ref>. Anche la celebre cantante folk siciliana [[Rosa Balistreri]], nel corso di un concerto avvenuto a [[Cianciana]] in provincia di [[Agrigento]], il 2 agosto 1980, accusò pubblicamente Modugno di aver copiato, come tanti altri, dalla tradizione popolare siciliana.
[[File:Domenico Modugno - Ballata pro-boicottaggio Coppa Davis 1976.jpg|thumb|left|Modugno si esibisce a Roma nell'autunno 1976, durante un incontro organizzato dall'Associazione Italia-Cile, a favore del boicottaggio italiano verso la finale di [[Coppa Davis 1976|Coppa Davis]] nel [[Cile di Pinochet]]]]
 
Famoso nel 1977 il suo concerto a [[Viareggio]] davanti a più di 5000 spettatori, da cui verrà tratto l'album ''[[Dal vivo alla Bussoladomani]]''.
 
Nel 1978 Modugno torna a teatro, anzi al [[Teatro Tenda]] di piazza Mancini di Roma, con la [[commedia musicale]] ''[[Cyrano (spettacolo teatrale)|Cyrano]]'', le cui canzoni vengono raccolte nell'album omonimo, che riscuote molto successo, ed è l'ultimo inciso per la [[Carosello (casa discografica)|Carosello]]. Lo spettacolo viene poi ripreso da Rai 2 in tre puntate. Il grande successo ottenuto prima al Teatro Tenda poi al Teatro Giulio Cesare e in alcune città italiane fu tale che venne portato in tournée in sud America.
 
=== Anni ottanta ===
[[File:Modugno e Alida Chelli in Cirano.jpg|thumb|Modugno con [[Alida Chelli]] durante lo spettacolo teatrale ''Cyrano'' (stagione 1979-1980)]]
 
Modugno viene ingaggiato nel 1981 dalla [[televisione di stato]] cilena per partecipare al programma ''Vamos A Ver'', ma proprio mentre si accinge a partire da Roma, è avvisato telefonicamente da Santiago, da parte dell'impresario Edgardo Marcel, di sospendere il viaggio perché le autorità non gli consentono di entrare in [[Cile]] a causa delle dichiarazioni che aveva fatto in precedenza sulla situazione politica cilena e sulla dittatura di [[Augusto Pinochet|Pinochet]]; l'artista in seguito darà istruzioni al suo legale per far causa alla televisione cilena<ref>[http://www.hitparadeitalia.it/voli/articoli/ch811126.htm Hit Parade Italia - Classifica Commentata del 26 settembre 1981<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Nel 1983 passa alla [[Panarecord]]: questo sodalizio, però, non durerà molto, a causa dei problemi di salute che lo colpiranno bruscamente in breve tempo.
 
==== L'ictus e i vari impegni politici ====
 
Domenico Modugno venne colpito da un [[ictus]] il 12 giugno 1984<ref>{{Cita news|autore=Enrico Bonerandi|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/06/16/modugno-semiparalizzato.html|titolo="Modugno è semiparalizzato"|pubblicazione=La Repubblica|data=16 giugno 1984}}</ref>, durante la registrazione della trasmissione di Canale 5 ''[[La luna nel pozzo]]'', negli studi televisivi di Cologno Monzese. Il medico di servizio non si accorse della gravità delle sue condizioni e gli disse di prendere un'aspirina e tornare a casa; nella notte le sue condizioni si aggravarono e venne ricoverato nell'[[ospedale San Raffaele]] di Milano; qualche giorno dopo fu trasferito nel reparto neurochirurgico di Niguarda e successivamente in una clinica romana, dove nonostante le cure a cui fu sottoposto rimase con un lato del corpo [[emiparesi|paralizzato]] e con [[disartria|difficoltà]] ad articolare la parola, cosa che lo costrinse a lasciare l'attività artistica; fu costretto a una riabilitazione di oltre tre mesi e solo attorno a settembre di quello stesso anno cominciò a migliorare.<ref>Come raccontato da alcuni numeri del settembre 1984 del settimanale "Gente".</ref> Lo stesso artista attribuì il malore alla sua fortissima [[Tabagismo|propensione al fumo]], che lo aveva portato a fumare anche sessanta sigarette al giorno per anni.<ref>{{Cita libro|autore=Maurizio Ternavaso|titolo=La leggenda di mister Volare: vita di Domenico Modugno|anno=2004|editore=Giunti|città=Firenze|p=127|pp=|ISBN=8809037685}}</ref>
 
Il suo impegno politico lo aveva portato a partecipare alle campagne del [[Partito Socialista Italiano|Partito Socialista]] al quale aveva donato i diritti d'autore della canzone ''L'anniversario'', composta nel 1973 in occasione della campagna per il referendum sull'abrogazione della legge [[Loris Fortuna|Fortuna]] - [[Antonio Baslini|Baslini]] che nel 1971 aveva introdotto il [[divorzio]] nella legislazione italiana. Nel 1986, impressionato dall'attività a favore dei disabili del Fronte Radicale Invalidi, incominciò a interessarsi alle iniziative del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], per il quale fu candidato alle [[Elezioni politiche in Italia del 1987|elezioni politiche del 1987]], venendo eletto alla Camera tra i [[Deputati della X legislatura della Repubblica Italiana|deputati della X legislatura]]; il 18 aprile del 1990, in seguito alle dimissioni di [[Gianfranco Spadaccia]] dal [[Senato della Repubblica|Senato]], rassegnò le dimissioni per assumere l'incarico di senatore, restando in carica fino al termine della legislatura. Durante la sua permanenza in Parlamento, si impegnò sui temi dei diritti delle persone disabili e sulle norme a tutela degli artisti.<ref name="bio1" />
 
Fece poi una vera e propria battaglia per l'ospedale psichiatrico di [[Agrigento]], in cui i malati vivevano in condizioni quasi disumane, riuscendo nel 1988 a far chiudere l'ospedale e dedicando ai ricoverati un concerto, che fu il primo tenuto dopo il malore.
 
=== Anni novanta ===
Nel 1990 fu eletto consigliere comunale ad Agrigento. [[Elezioni politiche in Italia del 1992|Due anni dopo]] si candidò alla Camera con la [[Federazione dei Verdi]] nella circoscrizione Palermo-Trapani-Agrigento-Caltanissetta: pur essendo il più votato della sua lista, con 1562 preferenze, non riuscì a essere eletto per lo scarso risultato del partito<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/candidati.php?tpel=C&dtel=05/04/1992&tpa=I&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=29&levsut1=1&ne1=29&es0=S&es1=S&ms=S&ne=29&nlg=14&ts=C&ccp=784 Camera del 05/04/1992, Area ITALIA, Circoscrizione PALERMO-TRAPANI-AGRIGENTO-CALTANISSETTA, Federazione dei Verdi]</ref>.
 
A luglio 1991 tenne un concerto alle [[Terme di Caracalla]]. Nell'ottobre dello stesso anno ebbe un lieve [[attacco cardiaco]].<ref name="bio1" /> Nel maggio 1992 cantò a [[Torino]], in un concerto gratuito in [[piazza San Carlo]].<ref name="bio1" /> Sempre nello stesso anno ritornò per l'ultima volta negli Stati Uniti per sette concerti conclusi il 14 dicembre. Il 26 agosto 1993 tenne l'ultimo concerto, a [[Polignano a Mare]], sua città d'origine, alla presenza di 70.000 persone in occasione della "riappacificazione con i polignanesi" per essersi sempre dichiarato siciliano.<ref name="bio1" /> La manifestazione, chiamata ''Modugno torna a casa'', lo vide sfilare lungo la costa di Polignano alla testa di un corteo di barche, per poi attraversare il paese baciando bambini e stringendo mani a bordo della [[Lancia Aurelia B24]] del ''[[Il sorpasso]]'' e il concerto nel quale dichiarò: ''«Chiedo scusa, ma per la fame avrei anche detto di essere giapponese!»''. Nel 1993 incise col [[figlio]] [[Massimo Modugno|Massimo]] l'ultima canzone ''[[Delfini (Sai che c'è)]]'', che poi presentarono a [[Domenica In]] nell'ultima apparizione televisiva,<ref name="bio1" /> occasione in cui Modugno apparve molto provato e irriconoscibile per la barba bianca.
[[File:Tomba di Domenico Modugno.jpg|thumb|Tomba di Modugno a [[Roma]]]]
Dopo un ulteriore peggioramento, Modugno morì per un [[infarto cardiaco|infarto]] il 6 agosto 1994, all'età di 66 anni, nella sua casa di [[Lampedusa]].<ref name="bio1" /> Fu portato nella sua villa sull'[[Via Appia|Appia Antica]] per la camera ardente e il funerale fu celebrato nella [[basilica di San Sebastiano fuori le mura]]. Riposa nel [[cimitero Flaminio]] di [[Roma]].<ref>[https://it.notizie.yahoo.com/2-novembre-ecco-la-mappa-dei-grandi-sotto-153629647.html ''2 novembre, ecco la mappa dei grandi sotto i cipressi''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150620213542/https://it.notizie.yahoo.com/2-novembre-ecco-la-mappa-dei-grandi-sotto-153629647.html |data=20 giugno 2015 }}</ref>
 
=== Omaggi dopo la scomparsa ===
Il 27 settembre [[2024]], su [[Rai 3]], Modugno è presente nel docufilm'' 'O Festivàl'', dove, con artisti come [[Claudio Villa]], [[Nunzio Gallo]], [[Aurelio Fierro]], [[Ornella Vanoni]], [[Mario Trevi (cantante)|Mario Trevi]] e [[Peppino Di Capri]], è testimone del [[Festival di Napoli]] attraverso filmati storici.<ref>[https://www.raiplay.it/video/2024/09/O-Festival-I-20-anni-del-Festival-della-Canzone-Napoletana-4130c237-1946-45ad-bfa0-367ed6780f0f.html?wt_mc=2.www.cpy.raiplay_vid_OFestivalI20annidelFestivaldellaCanzoneNapoletana. 'O Festivàl. I 20 anni del Festival della Canzone Napoletana]</ref>
 
== Vita privata ==
Modugno sposò nel 1955 l'attrice e soubrette [[Franca Gandolfi]], con la quale nel 1958 ebbe il primo figlio, il regista [[Marco Modugno]].<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,1581_02_1958_0195A_0008_23561803/|titolo=Modugno è diventato padre di un maschietto|data=18 agosto 1958}}</ref> Nel 1961, durante la lavorazione di ''Rinaldo in campo'', intraprese una relazione con la [[ballerina]], [[Coreografia|coreografa]] e [[costumista]] Maurizia Calì, sposata con l’ingegnere Romano Camilli, e nel 1962 ebbe da lei un secondo figlio, l'attore [[Fabio Camilli]], chiamato con il cognome del marito della madre, con il quale non ebbe rapporti. In seguito, dalla moglie ebbe nel 1966 i [[Gemelli (biologia)|gemelli]] [[Massimo Modugno|Massimo]] e [[Marcello Modugno]]. Nell'agosto 2019 la Prima sezione civile della [[Corte suprema di cassazione]] riconobbe in via definitiva (dopo 18 anni di battaglie legali) che anche Fabio Camilli, nato il 10 agosto 1962, è figlio di Modugno.<ref>{{cita news|url= https://www.corriere.it/spettacoli/cards/fabio-camilli-figlio-domenico-modugno-ha-stabilito-cassazione-18-anni-battaglie-legali/fabio-camilli-figlio-modugno_principale.shtml |titolo= Fabio Camilli è il figlio di Domenico Modugno: lo ha stabilito la Cassazione dopo 18 anni di battaglie legali |autore= Arianna Ascione |rivista= Corriere della Sera |data=19 agosto 2019 }}</ref>
 
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia di Domenico Modugno|Brani musicali di Domenico Modugno}}
== Filmografia ==
Per il cinema interpretò 46 film, due anche come compositore; dieci da protagonista.
 
=== Attore cinematografico ===
* ''[[I pompieri di Viggiù]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1949)
* ''[[Destino (film 1951)|Destino]]'', regia di [[Enzo Di Gianni]] (1951)
* ''[[Cameriera bella presenza offresi...|Cameriera bella presenza offresi]]'', regia di [[Giorgio Pàstina]] (1951)
* ''[[Filumena Marturano (film 1951)|Filumena Marturano]]'', regia di [[Eduardo De Filippo]] (1951)
* ''[[Processo contro ignoti]]'', regia di [[Guido Brignone]] (1952)
* ''[[Carica eroica]]'', regia di [[Francesco De Robertis]] (1952)
* ''[[La carovana del peccato]]'', regia di [[Pino Mercanti]] (1953)
* ''[[Anni facili]]'', regia di [[Luigi Zampa]] (1953)
* ''[[Questa è la vita (film 1954)|Questa è la vita]]'', regia di Giorgio Pàstina, episodio: ''La giara'' (1954)
* ''[[Vacanze d'amore (film 1955)|Vacanze d'amore]]'' (''Village magique''), regia di [[Jean-Paul Le Chanois]] (1954)
* ''[[Rosso e nero (film)|Rosso e nero]]'', regia di [[Domenico Paolella]] (1954)
* ''[[I cavalieri della regina]]'', regia di [[Mauro Bolognini]] (1954)
* ''[[Da qui all'eredità]]'', regia di [[Riccardo Freda]] (1955)
* ''[[I pinguini ci guardano]]'', regia di [[Guido Leoni]] (1955)
* ''Il mantello rosso'', regia di [[Giuseppe Maria Scotese]] (1955)
* ''Canzoni di tutta Italia'', regia di Domenico Paolella (1955)
* ''[[Accadde di notte]]'', regia di [[Gian Paolo Callegari]] (1956)
* ''[[I girovaghi]]'' di [[Hugo Fregonese]] (1956) – solo come compositore e cantante della canzone ''Il girovago''
* ''Le avventure dei tre moschettieri'', regia di Joseph Lerner (1957)
* ''La spada imbattibile'', regia di Hugo Fregonese (1957)
* ''[[Lazzarella (film)|Lazzarella]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1957)
* ''[[Mariti in città]]'', regia di [[Luigi Comencini]] (1957) – solo come compositore
* ''[[Io, mammeta e tu]]'', regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1958)
* ''Gli sparvieri del re'', Joseph Lerner (1958)
* ''[[Mogli pericolose]]'', regia di Luigi Comencini (1958) – solo come compositore
* ''[[Europa di notte]]'', regia di [[Alessandro Blasetti]] (1959)
* ''[[Nel blu dipinto di blu (film)|Nel blu dipinto di blu]]'', regia di [[Piero Tellini]] (1959)
* ''[[Destinazione Sanremo (film)|Destinazione Sanremo]]'', regia di Domenico Paolella (1959)
* ''[[Napoli è tutta una canzone]]'', regia di [[Ignazio Ferronetti]] (1959)
* ''[[Esterina (film)|Esterina]]'', regia di [[Carlo Lizzani]] (1959)
* ''Mantelli e spade insanguinate'', regia di [[Frank McDonald]] e [[Nathan Juran]] (1959)
* ''[[Sanremo - La grande sfida]]'', regia di [[Piero Vivarelli]] (1960)
* ''[[Adua e le compagne]]'', regia di [[Antonio Pietrangeli]] (1960)
* ''[[Appuntamento a Ischia]]'', regia di Mario Mattoli (1960)
* ''[[Vacanze in Argentina]]'', regia di Guido Leoni (1960)
* ''[[L'onorata società]]'', regia di [[Riccardo Pazzaglia]] (1961) – anche come compositore
* ''[[Il giudizio universale]]'', regia di [[Vittorio De Sica]] (1961)
* ''[[Tutto è musica (film)|Tutto è musica]]'', regia di Domenico Modugno (1963)
* ''[[Uccellacci e uccellini]]'', regia di [[Pier Paolo Pasolini]] (1966) – come compositore
* ''[[Per un pugno di canzoni]]'', regia di Josè Luis Merino (1966)
* ''[[Tre morsi nella mela]]'', regia di Alvin Ganzer (1967) –originale negli USA ''Three Bites of the Apple''
* ''[[Capriccio all'italiana]]'', regia di Pier Paolo Pasolini (1968)
* ''[[Lo scopone scientifico]]'', regia di Luigi Comencini (1972)
* ''[[La sbandata]]'', regia di Alfredo Malfatti e [[Salvatore Samperi]] (1974)
* ''[[Piange... il telefono (film)|Piange... il telefono]]'', regia di [[Lucio De Caro]] (1975)
* ''[[Il maestro di violino]]'', regia di [[Giovanni Fago]] (1976)
* ''[["FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?"]]'', regia di [[Renzo Arbore]] (1983)
 
=== Regista cinematografico ===
*''[[Tutto è musica (film)|Tutto è musica]]'' (1963) – cura anche la sceneggiatura e la produzione
 
== Televisione ==
*''[[I tre moschettieri]]'' (o ''The Three Musketeers'') – [[Serie televisiva|serie TV]] (1956)
*''[[Scaramouche (miniserie televisiva)|Scaramouche]]'', regia di [[Daniele D'Anza]] – [[Sceneggiato|sceneggiato TV]] (1965)
*''[[Il marchese di Roccaverdina (miniserie televisiva)|Il marchese di Roccaverdina]]'', regia di [[Edmo Fenoglio]] – miniserie TV (1972)
*''[[Un colpo di fortuna (programma televisivo)|Un colpo di fortuna]]'', regia di [[Beppe Recchia]] – programma TV (1975) – solo compositore
*''[[Don Giovanni in Sicilia (miniserie televisiva)|Don Giovanni in Sicilia]]'', regia di [[Guglielmo Morandi]] – sceneggiato TV (1977)
*''[[Western di cose nostre]]'', regia di [[Pino Passalacqua]] – miniserie TV (1984)
=== Prosa televisiva Rai ===
*[[L'Alfiere (miniserie televisiva)|''L'alfiere'']], regia di [[Anton Giulio Majano]] – miniserie TV (1956)
 
== Teatro ==
=== Attore teatrale ===
*1952 - ''[[Il borghese gentiluomo]]''
*1954 - ''Controcorrente''
*1955 - ''Italia sabato sera''
*1956 - ''Il diluvio''
*1958 - ''La rosa di zolfo''
*1961 - ''[[Rinaldo in campo]]''
*1963 - ''[[Tommaso d'Amalfi]]''
*1965 - ''L'isola delle capre''
*1968 - ''[[Liolà]]''
*1969 - ''Mi è cascata una ragazza nel piatto''
*1971 - ''Non svegliate la signora''
*1973 - ''[[L'opera da tre soldi]]''
*1979 - ''[[Cyrano (spettacolo teatrale)|Cyrano]]''
*1981 - ''[[L'uomo che incontrò se stesso]]''
 
== Programmi radiofonici RAI ==
* ''Tre voci e tre chitarre'', con [[Sergio Centi]] e [[Ugo Calise]], 5 ottobre 1955, Secondo Programma, ore 13.
* ''Voi ed io : punto e a capo, musiche e parole provocate dai fatti programma d'intrattenimento radiofonico del mattino tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 9 alle 11,30 su Radiouno dal 17 novembre al 18 dicembre 1976, regia di Luigi Grillo.''
* ''Gran Varietà'': più volte ospite fisso. Ne fu il presentatore dell'edizione estiva 1978.
 
== Riconoscimenti ==
[[File:Modugno_Polignano.jpg|thumb|La statua di Modugno sul lungomare di Polignano a Mare]]
 
* 1958 vincitore del [[Festival di Sanremo]] con ''Nel blu dipinto di blu''
* 1958 [[premio Grammy]] per ''Nel blu dipinto di blu'' come disco dell'anno
* 1958 premio Grammy per ''Nel blu dipinto di blu'' come canzone dell'anno
* 1959 vincitore del Festival di Sanremo con ''Piove''
* 1962 vincitore del Festival di Sanremo con ''Addio... addio...''
* 1964 vincitore del [[Festival di Napoli]] con ''Tu si' 'na cosa grande''
* 1966 vincitore del Festival di Sanremo con ''Dio, come ti amo''
* 1974 [[premio Tenco]]
* 2001 premio alla carriera "Città di Sanremo" (postumo)
 
=== Postumi ===
 
* Nel 2001, al [[Festival di Sanremo 2001|Festival di Sanremo]] il figlio [[Massimo Modugno|Massimo]] ritira il premio alla carriera e alla memoria di suo padre.
* Nel 2008, a cinquant'anni dalla presentazione di ''Volare'', gli è stato dedicato un francobollo celebrativo presentato dai comuni di [[Sanremo]] e Polignano a Mare.
* ''[[Volare - La grande storia di Domenico Modugno]]'' (2013), [[Fiction televisiva#Serialità debole|miniserie]] in due parti diretta da [[Riccardo Milani]], sulla vita del cantautore, da giovane fino alla vittoria a Sanremo del 1958; Modugno è interpretato da [[Giuseppe Fiorello]], il film è girato a [[San Pietro Vernotico]].
* Il comune di [[Polignano a Mare]] ha prodotto le "Celebrazioni ufficiali per i 50 anni di Volare" nel 2008 con la direzione artistica del regista Gianni Torres.
* Nel film del 2009 ''[[Cado dalle nubi]],'' Checco Zalone sostiene di essere di Polignano a Mare, paese di Domenico Modugno e quindi nominandolo.
* Nel film ''[[Tutto il mio folle amore]]'' (2019), [[Claudio Santamaria]] interpreta un personaggio soprannominato 'il Modugno della Dalmazia' ed omaggia l'artista cantando alcuni dei suoi brani più famosi che compongono la colonna sonora del lungometraggio.
 
== Influenza culturale ==
{{vedi anche|Brani musicali di Domenico Modugno}}Delle sue canzoni più celebri vengono di continuo eseguite delle [[cover]] e tante raccolte si trovano sul mercato, sia in Italia sia all'estero.
 
* Nell'estate del 1995, a Polignano a Mare, si è tenuto un omaggio con una manifestazione, ''Volare insieme - Napoli rende omaggio a Modugno'' con una rappresentanza di artisti [[Napoli|napoletani]] che gli resero omaggio. Il Presidente della Repubblica Italiana [[Oscar Luigi Scalfaro]] inviò all'organizzazione un pubblico telegramma per esprimere soddisfazione e rallegramenti per l'iniziativa.
* [[Mina (cantante)|Mina]] ha pubblicato nel 2001 un album di nome ''[[Sconcerto]]'', contenente cover di 11 canzoni di Modugno.
* [[Roberto Murolo]] ha nel 1994 un album dedicato a Modugno, ''[[Roberto Murolo#CD|Tu si' 'na cosa grande - Tributo a Domenico Modugno]]'' e contiene 11 brani, tutti in [[Lingua napoletana|napoletano]].
* Nel 1963 [[Claudio Villa]] incise l'album ''Claudio Villa canta Modugno'', con sue interpretazioni di alcuni classici del cantautore.
* Nel 2000, a [[Bologna]], il cantante [[Peppe Voltarelli]] scrive e mette in scena un recital dal titolo "Voleva fare l'artista" dedicato a Modugno.
*Nel capitolo 7 del romanzo "''L'estate muore giovane''" dello scrittore foggiano Mirko Sabatino, pubblicato nel 2018 dalla casa editrice [[nottetempo]], i tre ragazzini protagonisti della storia ascoltano il 45 giri "[[Vecchio frack/E vene 'o sole|Vecchio Frack]]" di Domenico Modugno. Il cantante è citato anche nel finale del romanzo.
*Nel 1984 [[Enrico Ruggeri]] inserisce nell'album "''[[Presente (Enrico Ruggeri)|Presente]]''" la cover di Modugno "''Vecchio Frack''". Nello stesso anno la canzone sarà cantata da Ruggeri al Festivalbar e incisa in versione da studio nella compilation "[[Festivalbar 1984 (compilation)|''Festivalbar'' 1984]]".
* Nel 2021 il cantautore [[Peppe Voltarelli]] ha reinterpretato ''[[Musetto/Io, mammeta e tu|Musetto]]'' nel suo album ''Planetario''.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/11/planetario-di-peppe-voltarelli-un-disco-daltri-tempi-dal-profumo-esotico/6193043/|titolo=‘Planetario’ di Peppe Voltarelli: un disco d’altri tempi, dal profumo esotico
|data=11 maggio 2021|sito=Il Fatto Quotidiano|autore=Redazione|lingua=it|accesso=01 luglio 2023}}</ref>
* Nel 2025, alla serata delle cover del Festival di Sanremo, [[Lucio Corsi]] interpreta "Volare" con [[Topo Gigio]]. Scrive Corsi in un suo post su instagram ''«Topo Gigio esordì in televisione nel 1959 proprio con la voce di Modugno, in qualche modo è come se incontrasse nuovamente la sua canzone».''
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | curatore=[[Vincenzo Mollica]] | titolo= Domenico Modugno | editore= [[Lato Side]] | città=Roma | anno=1981 |cid= Vincenzo Mollica }}
* {{cita libro | cognome=Baldazzi| nome=Gianfranco |curatore=Gino Castaldo | titolo=Il dizionario della canzone italiana|capitolo=Modugno Domenico|pp=1117-1111 | editore=Armando Curcio | città=Roma | anno=1990 }}
* {{cita libro | cognome=Borgna | nome=Gianni |wkautore=Gianni Borgna | titolo=La grande evasione: storia del Festival di Sanremo: 30 anni di costume italiano: le canzoni, i cantanti, le orchestre, i presentatori, le classifiche di tutti i festival | editore=Savelli | città=Roma | anno=1980|pp=182-185 |cid= Gianni Borgna 1980 }}
* {{cita libro | cognome=Borgna | nome=Gianni | titolo=Storia della canzone italiana | url=https://archive.org/details/storiadellacanzo0000borg | editore=Mondadori | città=Milano | anno=1992 |cid= Gianni Borgna 1992 }}
* {{cita libro | cognome=Selvaggi | nome=Alberto | titolo=Modugno: una biografia non autorizzata | editore=Stampa Alternativa | città=Roma | anno=1993 |url= http://www.stradebianchelibri.com/uploads/3/0/4/4/30440538/selvaggi_alberto_-_modugno_una_biografia_non_autorizzata.pdf }}
* {{cita libro | cognome=Selvaggi | nome=Alberto | titolo=Modugno : la vita segreta : l'infanzia, i primi amori, le serenate a Polignano a mare | editore=Comune di Polignano a Mare | città=Roma | anno=1993 }}
* Lorenzo Catania, ''Quella canzone un diario intimistico'', in ''Stilos'', Quindicinale di Lettere e Arte, n. 2, 20 febbraio 2001, abbinato al quotidiano ''La Sicilia''.
* {{cita libro | cognome=Ternavasio | nome=Maurizio | titolo=La leggenda di mister Volare. Domenico Modugno | editore=Giunti Editore | città=Milano | anno=2004 |isbn= 978-88-09-03768-7 |cid= Maurizio Ternavasio}}
* {{cita libro|curatore= [[Enrico Deregibus]] |titolo= Dizionario completo della canzone italiana |editore= Giunti Editore |anno= 2006 }}
* {{cita libro |curatore= Gianluca Testani| titolo=Enciclopedia del Rock Italiano | editore=Arcana Editrice | anno=2007 |capitolo=Modugno Domenico|pp=270-271 |cid= Enciclopedia del Rock Italiano}}
* {{cita libro | cognome=Ranaldi | nome=Marco G. | titolo=Domenico Modugno. L'uomo in frac - Guida all'ascolto, a cura di Enzo Giannelli | editore=Armando Curcio | città=Roma | anno=2008 }}
* {{cita libro | cognome=Zoppa| nome=Maria Cristina. | titolo=Nel blu, dipinto di blu. Modugno, il 1958 e il Sogno Possibile | editore=Donzelli | città=Roma | anno=2008 }}
* {{cita libro|autore= Ettore De Mura |titolo= [[Enciclopedia della canzone napoletana]] |città= Napoli |editore= Il Torchio |anno= 1969 }}
* {{cita news|autore= Lorenzo Catania |titolo= Volare, oh, oh. E l'omino scoprì il senso della libertà |periodico= La Sicilia |data=28 gennaio 2008 }}
* {{cita libro|autore= Antonio Sciotti |titolo= Cantanapoli: Enciclopedia del Festival della canzone napoletana 1952-1981 |città= Napoli |editore= Luca Torre |anno= 2011 }}
* {{cita news|autore= S. Di Giacomo |titolo= Quel legame tra Modugno, Messina e lu "pisci spada" |periodico= Gazzetta del Sud |città= Messina |data=10 agosto 2013 |p= 27 }}
* {{cita news|autore= Lorenzo Catania |titolo= Modugno e la modernità napoletana |periodico= la Repubblica (ediz. Napoli) |data=4 agosto 2014 }}
* {{cita news|autore= Lorenzo Catania |titolo= Così Modugno giocava a fare il siciliano |periodico= la Repubblica" (ediz. Palermo) |data=6 febbraio 2018 |url= https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/02/06/cosi-modugno-giocava-a-fare-il-sicilianoPalermo10.html}}
* {{cita news|autore= Lorenzo Catania |titolo= E Mimmo trionfò con un ciao |periodico= La Sicilia |data=21 gennaio 2019 }}
* {{cita news|autore= Lorenzo Catania |titolo= Quando Guttuso e Quasimodo si scoprirono fan di Modugno |periodico= la Repubblica" (ediz. Palermo) |data=6 agosto 2019 }}
* Lorenzo Catania, ''Quando Domenico Modugno cantò per i più fragili'', "Corriere della Sera", 30 luglio 2022
 
== Voci correlate ==
* [[Brani musicali di Domenico Modugno]]
* [[Discografia di Domenico Modugno]]
* [[Franco Migliacci]]
* [[Riccardo Pazzaglia]]
* [[Massimo Modugno]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{DBI|nome = MODUGNO, Domenico|nomeurl = |autore = Riccardo D'anna|anno = 2011|pagine =|volume = 75| accesso = 22 dicembre 2017}}
* {{cita web|url=http://www.musicalstore.it/INTERPRETI/MODUGNO-%20BIOGRAFIA%20.htm|titolo=Biografia con foto}}
* {{cita web | url = http://www.italica.rai.it/monografie/canzone_italiana/pionieri/modugno/index.htm | titolo = Varie informazioni con biografia | accesso = 21 luglio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070402210604/http://www.italica.rai.it/monografie/canzone_italiana/pionieri/modugno/index.htm | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://testimania.leonardo.it/artistatutti/testi_domenico_modugno_3507.html|titolo=Vari testi di canzoni|accesso=29 settembre 2007|dataarchivio=23 novembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071123052423/http://testimania.leonardo.it/artistatutti/testi_domenico_modugno_3507.html|urlmorto=sì}}
* {{cita web | url = http://www.caggiani.it/blog/2007/07/06/50-anni-di-volare-analisi-di-una-canzone-rivoluzionaria/ | titolo = Analisi di "Nel blu, dipinto di blu" | accesso = 13 luglio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070929202850/http://www.caggiani.it/blog/2007/07/06/50-anni-di-volare-analisi-di-una-canzone-rivoluzionaria/ | urlmorto = sì }}
* {{collegamento interrotto|1=[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/penso-che-un-sogno-cos%C3%AC/53/default.aspx Penso che un sogno così - La storia di Domenico Modugno] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} La Storia siamo noi
* [https://www.facebook.com/canzonenapoletanatsm/photos/a.307545186751241/425020021670423 Biografia di Domenico Modugno - Le più belle voci di Napoli]
 
{{Vincitori del Festival di Sanremo}}
{{Autori e compositori della canzone napoletana}}
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