Regno di Gerusalemme: differenze tra le versioni

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{{Stato storico
|nomeCorrente = Regno di Gerusalemme
|nomeUfficiale = ''Regnum Hierosolimitanum<br />RoiaumeRoyaume de JherusalemJérusalem''
|nomeCompleto =
|portale =
|linkStemma = ArmoiriesArms deof Jérusalemthe Kingdom of Jerusalem (Ströhl).svg
|linkBandiera = FlagVexillum ofRegni Kingdom of JerusalemHierosolymae.svg
|linkLocalizzazione = LevanteMap Crusader states 1135-it.png
|linkMappa = 1889 The Kingdom of Jerusalem, shewing the Fiefs, about 1187 A.D..jpg
|linkMappa =
|paginaStemma = Croce di Gerusalemme
|paginaBandiera = Croce di Gerusalemme
|motto =
|lingua = [[lingua latina|latino]], [[lingua francese|francese]], [[lingua italiana|italiano]] e altre lingue occidentali; [[lingua greca|greco]] e [[lingua araba|arabo]] erano inoltre molto parlate
|capitale principale = [[Gerusalemme]] (1099-1187), [[San Giovanni d'Acri]] (1191-1291)
|governoforma di stato = [[Monarchia|regnoStato crociato]]
|governo = [[Monarchia assoluta]]
|titolo capi di stato = [[Re|Re di Gerusalemme]]
|elencotitolo capi di stato = [[Re di Gerusalemme|lista]]
|elenco capi di stato = [[Re di Gerusalemme|Elenco]]
|inizio = [[1099]]
|primo sovranocapo di stato = [[BaldovinoGoffredo Idi Buglione]] (come [[Re di Gerusalemme|Advocati Sanctis Sepulcri]])<br> [[Baldovino I di Gerusalemme]] come [[Re di Gerusalemme]]
|stato precedente = [[Immagine:Fatimid{{simbolo|Solid Flaggreen flag.png|20px]]}} [[Fatimidi|Califfato fatmide]]
|evento iniziale = [[Primaprima crociata]]
|fine = [[1291]]
|ultimo sovranocapo di stato = [[Enrico II di Cipro]]
|stato successivo = [[ImmagineFile:Mameluke Flag.svg|20px|border]] [[Sultanato mamelucco (Il Cairo)|Mamelucchi]]
{{simbolo|Arms_of_the_Kingdom_of_Jerusalem_(Str%C3%B6hl).svg}}
|evento finale = [[Assedio di San Giovanni d'Acri (1291)|Assedio di Acri]]
[[Regno d’Acri]]
|dipendenti da = [[Contea di Tripoli]]
|evento finale = [[Assedio di San Giovanni d'Acri (1291)|Assedio di Acri]]
----
|dipendenze = {{simbolo|Armoiries Tripoli.svg}} [[Contea di Tripoli]]<br />{{simbolo|Blason maison fr de Courtenay.svg}}[[Contea di Edessa]]<br /> [[Signoria di Sidone]]<br /> [[Oltregiordano]]<br />[[Contea di Giaffa e Ascalona]]<br />[[Principato di Galilea]]<br />[[Vassalli del Regno di Gerusalemme|Altri vassalli]]<br />'''Formalmente:'''<br />{{simbolo|Blason Bohémond VI d'Antioche.svg}} [[principato d'Antiochia|Principato di Antiochia]] (vassallo condiviso con l'[[Impero Bizantino]])
<small>Formalmente:</small></br>[[Principato d'Antiochia]]
|area geografica =
|superficie massima = {{m|20.000|ul=km2}} circa
|province =
|superficieperiodo massima espansione = [[secolo XII]]
|territorio originale = [[Palestina]]
|periodo massima espansione =
|popolazione = 1.000.000 abitanti circa
|territorio originale =
|periodo popolazione = [[secolo XII]]
|moneta = propria
|periodo popolazione =
|risorse = [[agricoltura]], [[Bestiame|allevamento]]
|moneta =
|commerci con = Stati latini
|religioni preminenti = [[Chiesa cattolicaCattolicesimo]]
|religione di stato = [[Cattolicesimo]]
|altre religioni = [[Chiesa cristiana ortodossa|cristiana ortodossa]], [[Chiesa ortodossa siriaca|ortodossa siriaca]], [[Islam]], [[Religione ebraicaEbraismo]]
|classi sociali = [[clero]], [[nobiltà]], [[popolo]]
}}
 
Il '''Regno di Gerusalemme''' era uno degli [[Stati crociati]] fondaticostituiti nel [[MedioVicino Oriente]] in seguito alla [[prima crociata]] nel [[1099]]. La caduta[[Assedio di [[San Giovanni d'Acri]] ne(1291)|caduta decretòdi laSan distruzioneGiovanni d'Acri]], nel [[1291]], ne decretò l'estinzione.
 
==Fondazione Costituzione ==
Il Regnoregno fu fondatocreato in seguito alla [[assedio di Gerusalemme (1099)|presa]] di [[Gerusalemme]] da parte dei Crociati[[Crociato|crociati]] nel [[1099]], all'apice delladel primaprimo crociataconflitto. [[Goffredo di Buglione]], uno dei capi della spedizione, fu scelto come primo Rere, ma egli rifiutò, affermando che nessun uomo avrebbe dovuto ricevere una corona dove [[Cristo]] aveva indossato la sua [[corona di spine]], rivendicandoaccettando invece la carica di ''Advocatus Sancti Sepulcri'', "difensore (laico) del [[Santo Sepolcro]]". Goffredo morì l'anno seguente, e gli successesuccedette il fratello [[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino I]], il quale non si fece tantigli stessi scrupoli quantodel il predecessorefratello e si fece immediatamente incoronare Re[[re di Gerusalemme]].
{{dx|[[File:Jerusalem, city wall.jpg|miniatura|Una parte delle mura di [[Gerusalemme]]]]}}
Baldovino ebbe successo nel tentativo di espandere i domini del regno, occupando i porti di [[Acri (Israele)|San Giovanni d'Acri]], [[Sidone]] e [[Beirut]], e in breve tempo il Regno estese la propria sovranità sugli altri Stati crociati a nord: la [[contea di Edessa]], che lo stesso re aveva precedentemente creato, il [[Principato d'Antiochia]], e la [[contea di Tripoli]]. Egli trasse vantaggio dall'incremento numerico dell'elemento latino e germanico, dato che la [[crociata del 1101|crociata minore del 1101]] aveva comportato non esigui rinforzi, malgrado il suo fallimento militare, e agì per dare alla Città Santa un suo [[Patriarcato di Gerusalemme dei Latini|patriarca latino]].
 
BaldovinoAnche ebbe successo nel tentativo di espandere i domini del regno, catturando i porti dile [[Acri]],repubbliche [[Sidonemarinare]] edi [[Beirut]],Repubblica oltredi ad estendere la propria sovranità sugli altri stati crociati a nord: la [[Contea d'EdessaVenezia|Venezia]], che aveva fondato, il [[Principato d'Antiochia]], e la [[ConteaRepubblica di Tripoli]]. Egli vide anche una crescita del numero dei residenti latini, dato che la [[crociata del 1101Pisa|crociata minore del 1101Pisa]] aveva portato rinforzi e un [[Patriarcato di Gerusalemme dei Latini|Patriarca latino]] al regno. Anche le città-stato italiane di [[Repubblica di VeneziaGenova|Venezia]], [[Pisa]] e [[Genova]] cominciarono ad averesvolsero un ruolo sempre più importante per il Regno: esseregno, contribuironocontribuendo alla conquista delle città portuali, e guadagnando preziose ''enclave''[[Enclave|enclavi]] orientali, attrezzatedotate condi veri e propri quartieri commerciali.<ref>{{Cita|Prawer|p. 89}}.</ref>
 
Baldovino morì senza eredi nel [[1118]], e gli successesuccedette suo cugino, [[Baldovino II di Gerusalemme|Baldovino di Le BourgII]], Conteda lui fatto conte di Edessa in occasione della sua nomina. BaldovinoIl IInuovo monarca era un buon condottiero, e nonostante siafosse stato imprigionato numerose volte dai [[selgiuchidi|TurchiSelgiuchidi]] turchi, i confini dei suoi domini continuarono ada espandersi, anche con la conquista dell'importante porto di [[Tiro (città antica)|Tiro]] nel [[1124]].
 
== Vita nel regno ==
Il regno era retto essenzialmente dall'[[aristocrazia]] crociata che presto si era imparentata con famiglie nobili locali di stirpe siriaco-cristiana e armena. Le nuove generazioni di sudditi del Regno di Gerusalemme cominciarono a sentirsi più come nativi che immigrantiimmigrati, e cominciaronoragionavano ae ragionaresi ecomportavano comportarsi piùormai come orientali (Siriani[[siria]]ni) che come occidentali. Spesso imparavano il greco, l'arabo e altre lingue orientali, e sposavano donne greche o armene. Come scriveva lo storico [[Fulcherio di Chartres]], "coloro che prima erano occidentali ora sono diventati orientali".
 
Il Regnoregno aveva una struttura [[feudalesimo|feudale]] come gli Stati europei contemporanei, ma con importanti differenze. Prima di tutto il Regno si estendeva su una piccola superficie, con poca terra coltivabile; fin dai tempi antichi l'area aveva un'economia urbana, a differenza dell'Europa medioevale e la nobiltà, nonostante possedesse le terre, preferiva risiedere a Gerusalemme o in altre città.
[[File:Silver denier of Fulk V of Anjou (the Younger).jpg|miniatura|left|Moneta di [[Folco V d'Angiò|Folco]] e [[Melisenda di Gerusalemme|Melisenda]]]]
Come in Europa, i nobili avevano loro vassalli, e loro stessi erano sottoposti al re. Ma la distribuzione della produzione agricola era regolata dall'equivalente musulmano del sistema feudale (''iqṭāʿ''), che non era stato modificato dai crociati. I musulmani, come anche gli ebrei e gli ortodossi, continuarono la loro vita nelle campagne esattamente come prima. Il ''rais'', a capo della comunità, era in pratica un subordinato del proprietario della terra su cui si trovava ma, data la frequente assenza dei nobili cristiani, godevano di una certa autonomia. Essi si occupavano della coltivazione e ne consegnavano i prodotti ai crociati come i [[Servitù della gleba|servi della gleba]] europei, ma non avevano obblighi militari. Anche le repubbliche marinare italiane, nonostante occupassero parte delle città portuali, non avevano obblighi di questo tipo. L'esercito del reame rimase così sempre ridotto, composto quasi esclusivamente col contributo delle famiglie [[Franchi|franche]].
 
Inoltre avevano un notevole peso le città marinare italiane, su cui si imperniavano i commerci, grazie alle agevolazioni concesse in cambio degli aiuti militari, che permisero la fondazione di vere e proprie colonie commerciali.<br />
Come in Europa, i nobili avevano loro vassalli, e loro stessi erano vassalli del Re. Ma la distribuzione della produzione agricola era regolata dall'equivalente musulmano del sistema feudale (''iqta''), che non era stato modificato dai Crociati. Nonostante i musulmani, come anche gli ebrei e gli ortodossi, fossero a volte perseguitati nelle città, e non fossero ammessi affatto a Gerusalemme, continuarono la loro vita nelle campagne esattamente come prima. Il ''rais'', a capo della comunità, era in pratica un vassallo del nobile proprietario della terra su cui si trovava, ma data la frequente assenza dei nobili cristiani possedevano una certa autonomia. Essi si occupavano della coltivazione della terra e ne consegnavano i prodotti ai Crociati come i servi della gleba europei, ma non avevano obblighi militari. Anche le Repubbliche marinare italiane, nonostante occupassero parte delle città portuali, non avevano obblighi di questo tipo. L'esercito del Regno rimase così sempre ridotto, composto quasi esclusivamente col contributo delle famiglie franche.
La composizione urbana dell'area, unita alla presenza dei mercanti italiani, favorì lo sviluppo di un'economia molto più commerciale che agricola. La [[Palestina]] era sempre stata un crocevia per le rotte commerciali, e ora assunse importanza anche per l'Europa. I beni europei, come i prodotti tessili del nord, arrivavano nel [[Vicino Oriente|Vicino]], [[Medio Oriente|Medio]] ed [[Estremo Oriente]], mentre quelli orientali percorrevano la strada inversa.<ref>Bordonove, p. 60-65</ref>
 
Per di più furono una caratteristica originalmente gerosolimitana gli [[ordini religioso-militari]], vere e proprie comunità di [[regola monastica|regola]], ispirata a quella dei [[Ordine di Sant'Agostino|canonici agostiniani]] che poi si adattò più ai principi [[Ordine di San Benedetto|benedettini]] con la funzione anche militare di presidiare le strade e difendere i pellegrini. In questi ordini vi erano un numero relativamente esiguo di sacerdoti e un gruppo più ampio di laici, divisi tra quelli con incombenze di lavoro e quelli con compiti militari. A seconda della zona di Gerusalemme dove avevano scelto la propria sede operavano i [[Cavalieri templari]], i [[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme|Cavalieri del Santo Sepolcro]] e gli [[Cavalieri Ospitalieri|Ospitalieri]], ai quali si aggiunsero poi i Cavalieri di Santa Maria, che, essendo quasi tutti di nazionalità germanica, vennero poi indicati come [[Ordine teutonico|Cavalieri teutonici]].
Inoltre avevano un notevole peso le città marinare italiche, su cui si imperniavano i commerci grazie alle agevolazioni concesse in cambio degli aiuti militari, che permisero la fondazione di vere e proprie colonie commerciali.
La composizione urbana dell'area, unita alla presenza dei mercanti italiani, favorì lo sviluppo di un'economia molto più commerciale che agricola. La Palestina era sempre stata un crocevia per le rotte commerciali, e ora estese la sua importanza anche sull'Europa. I beni europei, come i prodotti tessili del nord, arrivavano in medio e poi in estremo oriente, mentre quelli orientali facevano la strada inversa.
 
Inoltre furono una caratteristica originalmente gerosolimitana gli [[ordini religioso-militari]], veri e propri ordini monastici di [[regola monastica|regola]] ispirata a quella dei [[Ordine di Sant'Agostino|canonici agostiniani]] che poi si adattò più alla [[Regola benedettina]], che avevano il compito anche militare di presidiare le strade e difendere i pellegrini. In questi ordini vi erano un numero relativamente esiguo di sacerdoti e un gruppo più ampio di laici, divisi tra quelli con compiti di lavoro e quelli con compiti militari. A seconda della zona di Gerusalemme dove avevano scelto la propria sede si ebbero i [[cavalieri Templari]], i [[cavalieri del Santo Sepolcro]] e gli [[Ospitalieri]], ai quali si aggiunsero poi i cavalieri di Santa Maria, che essendo quasi tutti di nazionalità germanica vennero poi indicati come [[cavalieri teutonici]]. Questi monaci armati non mancarono di generearegenerare perplessità nel mondo cattolicocristiano, ma grazie all'intervento di [[Bernardo di Clairvaux]] (fautore dell'improvvida [[seconda crociata]]), che ne sostenne la legittimità come "milizia" per la Chiesa, essi ricevettero il beneplacito generale, anche per la disciplina virtuosa che inculcarono agliai spessofrequentemente riottosiribelli ''milites''. Nonostante il quartier generale fosse a Gerusalemme, compravano molte terre e castelli che i proprietari non potevano più permettersi di mantenere. Questi Ordini, comunque, non erano sotto il controllo del Rere, ma del [[Papa]]: erano praticamente autonomi e in teoria non avevano alcun obbligo di difesa, anche se parteciparono a tutte le maggiori battaglie.<ref>{{Cita|Prawer|p. 131}}.</ref> {{Senza fonte|Un aspetto particolare riguardava l'Ordine di San Lazzaro. Dal principio costituito dai lebbrosi rimasti in vita, oltre a gestire diversi lazzaretti si trasformarono col tempo in autentici guerrieri, divenendo noti per occupare le prime file durante la carica in battaglia.}}
 
Gli ordini religioso-militari ebbero un ruolo di primo piano anche nell'edilizia e nell'organizzazione del territorio, con una notevole attività di edificazione (soprattutto fortezze e ospedali). Grazie alle cospicue donazioni di beni mobili e immobili gli ordini divennero presto ricchissimi e si sparsero con molteplici sedi in tutta la cristianità. Inoltre alcuni, come i Templaritemplari, iniziaronointrapresero delle attività bancarie con seriviziservizi anche moltopiuttosto avanzatimoderni, come le [[lettera di cambio|lettere di cambio]] (una sorta di ricevute di deposito autenticate dai sigilli dell'ordine che permettevano, senza spostamento fisico del contante, la riscossione a vista delle somme in qualsiasi sede deldell'ordine), che permisero una rivoluzione nel campo del commercio che non mancò di essere vista con sospetto.
 
La residenza in città dei nobili dava loro un'influenza maggiore sul resovrano che in [[Europa]]. Essi formavano l'''[[Alta Corte di Gerusalemme|Haute Cour]]'', l'"Alta Corte" di Gerusalemme, una prima specie di [[parlamento]] che andava sviluppandosi anche in [[Civiltà occidentale|Occidente]]. Vi partecipavano i vescovi e i nobili di maggiore importanza, e aveva il compito di confermare l'elezione del Reregia, approvarne le richieste di finanziamenti e radunare l'esercito.
 
L'organizzazione religiosa "latina" non soppiantò le diocesi di rito greco-ortodosso, ma le affiancò mantenendosi separata.
 
Le fonti più importanti per la vita nel RegnonelRegno di Gerusalemme sono [[Guglielmo di Tiro]] e [[Usama ibn Munqidh]], rispettivamente dal punto di vista cristiano e musulmano.
 
I feudi del regno maggiormente rappresentativi furono quelli di: [[Montreal (castello)|Montreal]], [[KerakAl-Karak|Crac di Moab]], [[Ascalona]], [[Hebron]], [[Blanchegarde]], [[Ibelin]], [[Giaffa]], San Giorgio di [[Lod (Israele)|LyddaSan Giorgio di Lidda]], [[Arsuf]], [[Beit She'an|Beisan]], [[Cesarea marittima|Cesarea]], [[NazarethNazaret]], [[Haifa]], [[S. Giovanni d'Acri]], [[Scandelion]], [[Tiro (città antica)|Tiro]], [[Castello di Beaufort|Beaufort]], [[Sidone]], [[Beirut]].
 
== Metà del XII secolo ==
Il travolgente successoL'affermazione dei "franchi"[[Franchi]] in [[Terrasanta]] provocò un rapido risveglio dei potentati musulmani locali, che, riavutisi dalla sorpresa, iniziarono a riorganizzarsi per il contrattacco. Spesso gli occidentali in terra Santa[[Palestina]] chiedevano aiuto militare all'[[Europa]], che veniva concesso soprattutto dalle città marinare (in prima linea [[Genova]] e [[Pisa]], un po' più tardi anche [[Venezia]]). I crociati, resisi conto delle rivalità tra [[sunniti]] di [[Baghdad]] e [[Ismailismo|ismailiti]] [[sciiti]] del [[Il Cairo|Cairo]], che proprio nella zona siro-babiloneseirachena avevano ilun confine non ben delimitato, iniziarono a sfruttare le rivalità del nemico, e grazie alle flotte provenienti dall'Italia riuscirono a conquistare gradualmente tutta la costa del [[Mar di Levante]], da [[Alessandretta]] a [[Suez]]. anche l'entroterra venne gradualmente ampliato, fino all'estrema ''enclave'' ada est rappresentata dalla fortezza di [[Kerak]]. Le strade erano comunque insicure e la [[guerriglia]] musulmana costante.<ref>Bini-Luschi, p. 38</ref>
 
A Baldovino II successesuccedette nel [[1131]] la figlia [[Melisenda di Gerusalemme|Melisenda]], che governò insieme al marito [[Folco diV Gerusalemmed'Angiò|Folco d'Angiò]]. Durante il loro regnoRegno Gerusalemme conobbe la sua massima espansione economica e culturale, testimoniata dal [[Salterio di Melisenda]], commissionato tra [[1135]] e [[1143]]. Folco, rispettato comandante, dovette affrontare un nuovo e più pericoloso nemico: [[Zengi]], ''[[atabeg]]'' di [[MossulMosul]]. Anche se Folco riuscì ada arginarecontrollare il nemicol'antagonista per tutto il suo regno, Guglielmo di Tiro lo criticò per non aver protetto i confini con un'azione decisa. Folco morì in un incidente di caccia nel [[1143]], e Zengi (Zenki) ne approfittò catturandooccupando [[Contea di Edessa|Edessa]] ([[1144]]): la caduta della città in mani turche fu un segnale d'allarme per tutto il regno. ZenquiZengi mirava a riunire sotto l'egida sunnita tutti gli [[Emiro|emirati]] tra il [[Mar di Levante]] e l'[[Eufrate]], per questo guardava con sospetto anche al [[califfato]] [[sciita]] del [[Cairo]].<ref>Bordonove, p. 120</ref>
 
Gli Europeieuropei non seppero accorgersi di come il rafforzarsi del potere di ZenqiZengi fosse visto con sospettopreoccupazione e ostilità da parte degli altri potentati musulmani della zona: mentre si stava costituendo un fronte musulmano ostile a ZenqiZengi, un'alleanza cristiano-musulmana avrebbe forse permesso la salvezza del regno crociato. Però dal lato europeo troppi erano gli interessi contrapposti ada un'eventuale alleanza con glii islamici[[musulmani]] (dalla memoria ancora viva dell'epopea del [[1096]]-[[1099]] alla volontà della stessa Chiesa romana), che diffusero una visonevisione schematica dell'[[Islam]] come blocco compatto e in antitesi al cristianesimo.
[[File:Melisenda head.jpg|miniatura|left|La regina [[Melisenda di Gerusalemme|Melisenda]]]]
La regina Melisenda, ora reggente per suo figlio [[Baldovino III di Gerusalemme|Baldovino III]], nominò un nuovo [[connestabile]], [[Manasse di Hierges]], per sostituire Folco alla guida dell'esercito, e una [[seconda crociata]] fu indetta nel [[1147]]: dopo un nuovo appello di [[papa Eugenio III]], i re europei guidati da [[Luigi VII di Francia]] (accompagnato da [[Eleonora d'Aquitania]]) e da [[Corrado III di Svevia]] si erano infatti imbarcati con le truppe al seguito per la Terra Santa. Riunitisi a [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] (nell'attuale [[Libano]]), invece di chiudere il fronte nord-orientale verso Edessa, decisero di aprirne uno nuovo, attaccando l'amichevole [[Buridi|Emirato di Damasco]], visto come un obiettivo semplice e ricchissimo, nonostante un trattato di pace tra Gerusalemme e Damasco in chiave anti-Zengi.
 
La Regina Melisenda, ora reggente per suo figlio [[Baldovino III di Gerusalemme|Baldovino III]], nominò un nuovo [[connestabile]], [[Manasse di Hierges]], per sostituire Folco alla guida dell'esercito, e una [[seconda crociata]] arrivò nel [[1147]]: dopo un nuovo appello di [[papa Eugenio III]], i re europei guidati da [[Luigi VII di Francia]] (accompagnato da [[Eleonora d'Aquitania]]) e da [[Corrado III del Sacro Romano Impero]] si erano infatti imbarcati con le truppe al seguito per la Terra Santa. Riunitisi a [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] (nell'attuale [[Libano]]), invece di chiudere il fronte nord-orientale verso Edessa, decisero di aprirne uno nuovo, attaccando l'amichevole [[Buridi|Emirato di Damasco]], visto come un obiettivo semplice e ricchissimo, nonostante un trattato di pace tra Gerusalemme e Damasco in chiave anti-Zengi. Questo era in diretta opposizione alla presa di posizione di Melisenda e Manasse, dato che essi, come altri statiStati crociati, vedevano in [[Aleppo]] lail modo più chiaveopportuno per la riconquista di Edessa. Inoltre il re francese, ascoltando alcuni pessimi consiglieri, aveva mancato di accordarsi con il re di Sicilia [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]] e con [[Manuele Comneno]], che non diedero alcun sostegno materiale o militare. La crociata si risolse con la sconfitta nel [[1148]], dopo un lungo e rovinoso [[Assedio di Damasco|assedio a Damasco]]. Le truppe europee andarono via in un clima di malcontento e rivendicazioni reciproche, lasciando strascichi di malumore tra i baroni "franco-siriaci" e facilitando la prossimasuccessiva riscossa musulmana.<ref>{{Cita|Prawer|p. 203}}.</ref>
 
Melisenda fu reggente fino a quando fu scalzatamessa da parte dal figlio Baldovino III nel [[1153]], ma questopoi la nominò propria reggentevicaria e primo consigliere l'anno successivo. Baldovino III conquistò [[Ascalona]] ai [[Fatimidi]], l'ultimo baluardo egiziano in Palestina. Nel frattempo però la situazione dei crociati era peggiorata, perché [[Nur ad-Din]] ([[Norandino]]), figlio di Zengi, aveva unificato la [[Siria]] musulmana catturandoimpossessandosi di Damasco.
 
Baldovino III morì nel [[1162]], un anno dopo sua madre Melisenda, e gli successesuccedette suoil fratello [[Amalrico I di Gerusalemme|Amalrico I]]. Il suo regno fu dedicato alla competizione con Nur ad-DinNorandino e il suo astuto subordinato (a volte) [[Saladino]] per il controllo dell'[[Egitto]]. Nonostante il supporto dell'[[Impero bizantino|Imperatoreimperatore bizantino]] [[Manuele I Comneno]], Amalrico in definitiva fallì nel suo intento. La sua morte e quella di Nur ad-DinNorandino nel [[1174]] diedero a Saladino la supremazia assoluta sull'area.<ref>Bordonove, p. 130</ref>
 
== Crollo e recupero ==
IlI mondoterritori islamico del Vicino Orientevicino-orientali nel frattempo eraerano statostati fulmineamenteprogressivamente risaldatoconquistati dal [[Saladino]], cheinizialmente conquistandoin lveste di obbediente vassallo di [[Norandino]]. Pose anche fine all'ormai esangue Imamato [[fatimidi|fatimide]], nel suo ruolo di [[vizir|wāsiṭa]], divenendo padrone così dell'Egitto erae riuscitoriuscendo a sanarericomporre la plurisecolare frattura tra sunniti e sciiitisciiti nella regione, imponendocon l'imposizione di un unico governo sunnita tra Siria eed Egitto. A questo punto egli poté maturare l'idea di riprendersi la [[Palestina]] e la costa levantina per dare continuità territoriale ai suoi possedimenti e accerchiare [[Outremer]].
 
Il regno di Gerusalemme era invece caratterizzato dai disordini e dall'indisciplinadalla disobbedienza dei vari signori al re. La successione regale era resa incerta e complicata da intrighi di corte, mentre ciascun feudatario sviluppava rivendicazioni ereditarie al proprio incarico; gli ordini religioso-militari erano spesso contrappoosticontrapposti l'uno all'altro, così come le città marinare che fornivano le flotte ai crociati ([[Pisa]] contro [[Genova]] contro [[Venezia]]). Il precario equilibrio poteva reggere solo fintanto che anche nel campo avversario fossero persistite analoghe frammentazioni, ma grazie al Saladino gli islamici vennero compattati e si preparonoprepararono all'attacco. Due erano le fazioni tra i nobili di Terra Santa: una comprendeva l'aristocrazia di vecchia data (come gli [[Ibelin]] o i [[Principato di Galilea|principi di Tiberiade]]) che desideravano il mantenimento dello ''[[status quo]]'', con l'invio di truppe dall'Europa, ma senza interventi drastici come quello - disastroso - del [[1148]]; l'altra era composta dai principi arrivati di recente che erano favorevoli a uno scontro col Saladino, il cui esito positivo avrebbe comportato nuove conquiste e possibilità di arricchimento. Appartenevano alla seconda fazione alcuni facinorosi come [[Rinaldo di Châtillon]], signore dell'[[Oltregiordano]] e della fortezza di [[Kerak]], e il Gran Maestro dei Templari [[Gerardo di Ridefort]], che con raid e azioni repentine cercavano di far precipitare la situazione stimolando l'attacco avversario.<ref>{{Cita|Prawer|p. 249}}.</ref>
 
[[File:Exterior of the Holy Sepulchre. (1841) - TIMEA.jpg|upright=1.3|thumb|left|La [[Basilica del Santo Sepolcro]], luogo di sepoltura dei [[re di Gerusalemme]]]]
Baldovino III fu succeduto dal giovane figlio [[Baldovino IV di Gerusalemme|Baldovino IV]], che in giovanissima età fu scoperto essere lebbroso. Durante il suo regno cominciò il collasso interno dello Stato, con la formazione di fazioni a lui avverse: una comandata da suo cugino, il Conte [[Raimondo III di Tripoli]], composta da nobili, e una guidata dal suo incompetente cognato, [[Guido di Lusignano]], supportato dalla famiglia reale e dai recenti arrivati nel regno. Nonostante ciò Baldovino seppe sia tenere a bada il Saladino, sia dominare le rivalità e gli intrighi che lo circondavano.
 
Ad Amalrico succedette il giovane figlio [[Baldovino IV di Gerusalemme|Baldovino IV]], che in giovanissima età fu scoperto essere lebbroso. Durante il suo regno cominciò il collasso interno dello Stato, con la formazione di fazioni a lui avverse: una comandata da suo cugino, il conte [[Raimondo III di Tripoli]], composta da nobili, e una guidata dal suo cognato, [[Guido di Lusignano]], supportato dalla famiglia reale e dai recenti personaggi arrivati nel regno. Nonostante ciò Baldovino seppe sia tenere a bada il Saladino, sia dominare le rivalità e gli intrighi che lo circondavano.
[[Baldovino IV di Gerusalemme|Baldovino IV]] morì nel [[1185]] e fu succeduto da [[Baldovino V di Gerusalemme|Baldovino V]], figlio ancora infante di sua sorella [[Sibilla di Gerusalemme|Sibilla]]. Baldovino V morì entro l'anno e il governo passò a Sibilla e a suo marito [[Guido di Lusignano]], il quale si dimostrò un uomo di Stato disastroso. Il suo alleato [[Rinaldo di Châtillon]] provocò esplicitamente [[Saladino]] fino alla guerra aperta, e nel [[1187]] [[Saladino]] attaccò e conquistò la Siria; l'esercito del Regno, mossosi da Gerusalemme verso nord per contrattaccare, fu distrutto durante la [[battaglia di Hattin]], nella quale vennero catturati sia il re Guido, sia il Maestro templare, che vennero usati come ostaggi da rilasciare in cambio della consegna di piazzeforti. [[Baliano d'Ibelin]] sopravvisse alla battaglia e organizzo' una successiva difesa della citta'. La reliquia della [[vera Croce]], portata in battaglia dai franchi come miracolosa insegna, fu presa e distrutta. [[Saladino]] decapitò di propria mano [[Rinaldo di Châtillon]] , adempiendo il voto solenne che aveva espresso per vendicare una carovana di pellegrini musulmani diretti alla Mecca spietatamente trucidati da Rinaldo. Tutti gli [[Ospitalieri]] e i [[Templari]] catturati vennero uccisi, perché la loro regola vietava di pagar riscatti per la loro liberazione e imponeva ai guerrieri liberati di tornar subito a combattere.
La strada per Gerusalemme era ormai aperta per Saladino, ed egli pose l'assedio alla città ma non ebbe bisogno di espugnarla: il suo difensore, [[Baliano d'Ibelin]], ebbe la saggezza di negoziare una resa onorevole in cambio di un'evacuazione ordinata degli Occidentali che vi erano asserragliati, i quali vennero fatti uscire e imbarcare senza subire perdite. Il Saladino entrò trionfante nella città il [[2 ottobre]] [[1187]].
 
[[Baldovino IV di Gerusalemme|Baldovino IV]] morì nel [[1185]] e gli succedette [[Baldovino V di Gerusalemme|Baldovino V]], figlio ancora infante di sua sorella [[Sibilla di Gerusalemme|Sibilla]]. Baldovino V scomparve entro l'anno e il governo passò a Sibilla e a suo marito [[Guido di Lusignano]], il quale si dimostrò un uomo di Stato non accorto.
Nel giro di pochi mesi Saladino conquistò l'intero Regno, eccezion fatta per il porto di Tiro, difeso abilmente dal nuovo arrivato [[Corrado del Monferrato]].
===Perdita di Gerusalemme===
Il suo alleato [[Rinaldo di Châtillon]] provocò esplicitamente [[Saladino]] fino alla guerra aperta, tanto che nel [[1187]] attaccò e conquistò la Siria; l'esercito regio, mossosi da Gerusalemme verso nord per contrattaccare, fu sconfitto durante la [[battaglia di Hattin]], nella quale vennero catturati sia il re Guido, sia il Gran Maestro templare, che furono usati come ostaggi da rilasciare in cambio della consegna di alcune piazzeforti. [[Baliano d'Ibelin]] sopravvisse alla battaglia e organizzò una successiva difesa della città. La reliquia della [[vera Croce]], portata in battaglia dai franchi come miracolosa insegna, fu presa e distrutta.
 
[[Saladino]] decapitò di propria mano [[Rinaldo di Châtillon]], adempiendo il voto solenne che aveva espresso per vendicare una carovana di pellegrini musulmani diretti alla [[La Mecca|Mecca]] spietatamente trucidati da Rinaldo. Tutti gli [[Ospitalieri]] e i [[Templari]] imprigionati vennero uccisi, perché la loro regola vietava di pagar riscatti per la liberazione e imponeva ai guerrieri liberati di tornar subito a combattere.
==La [[terza crociata]]==
La strada per Gerusalemme era ormai aperta per Saladino, ed egli pose l'assedio alla città ma non ebbe bisogno di espugnarla: il suo difensore, [[Baliano d'Ibelin]], ebbe la saggezza di negoziare una resa onorevole in cambio di un'evacuazione ordinata degli occidentali che vi erano asserragliati, i quali vennero fatti uscire e imbarcare senza subire perdite. Il Saladino entrò trionfante nella città il 2 ottobre [[1187]].<ref>Bordonove, p. 200</ref>
La [[assedio di Gerusalemme (1187)|caduta di Gerusalemme]] scosse l'intera Europa, facendo promulgare a [[papa Gregorio VIII]], da [[Ferrara]], la [[bolla papale|bolla]] ''[[Audita tremendi]]'', con la quale incitava una nuova spedizione. Era la [[terza crociata]], alla quale parteciparono, ancora una volta, i principali monarchi europei: [[Federico Barbarossa]], che morì in [[Anatolia]] pare per un arresto cardiaco, [[Filippo II Augusto]], re di Francia e [[Riccardo Cuor di Leone]], re d'Inghilterra.
 
Nel giro di pochi mesi Saladino conquistò l'intero regno, a eccezione del porto di Tiro, difeso abilmente da [[Corrado del Monferrato]].
Grazie agli sforzi di Riccardo d'Inghilterra, fu ottenuto almeno un risultato positivo: la [[Assedio di San Giovanni d'Acri|riconquista di San Giovanni d'Acri]], che divenne la nuova capitale del Regno. Dopo la [[battaglia di Arsuf]] fu siglata col Saladino la [[pace di Ramla]] del [[1192]].
[[Corrado del Monferrato]] sposò [[Isabella di Gerusalemme|Isabella]], figlia di [[Amalrico I di Gerusalemme|Amalrico I]], e fu nominato re di questo stato disastrato, ma fu ucciso da un ''[[hashshashin]]'' quasi immediatamente. Isabella fu data nuovamente in moglie a [[Enrico II di Champagne]]. Nel [[1192]] il re d'Inghilterra decise di ritornare in patria, dopo essere riuscito a strappare [[Cipro]] a [[Isacco Comneno|Isacco Comneno di Cipro]]. In seguito cedette l'isola ai Templari, che la vendettero a [[Guido di Lusignano]]. Quest'ultimo, che era stato privato della corona di Gerusalemme, ottenne come compensazione il titolo di re di Cipro. La sua dinastia regnò sull'isola per i successivi tre secoli, rivendicando al contempo il titolo di re di Gerusalemme.
 
== La terza crociata ==
==Agonia del regno==
{{vedi anche|terza crociata}}
La [[assedio di Gerusalemme (1187)|caduta di Gerusalemme]] scosse l'intera Europa, facendo promulgare a [[papa Gregorio VIII]], da [[Ferrara]], la [[bolla papale|bolla]] ''[[Audita tremendi]]'', con la quale incitava una nuova spedizione. Era la terza crociata, alla quale parteciparono, questa volta, i principali monarchi europei: [[Federico Barbarossa]], che morì in [[Anatolia]] pare affogando in un fiume, [[Filippo II Augusto]], re di Francia e [[Riccardo Cuor di Leone]], re d'Inghilterra.
 
Grazie agli sforzi di [[Riccardo Cuor di Leone|Riccardo Cuor di Leone (Riccardo I Plantageneto)]], fu ottenuto almeno un risultato positivo: la [[Assedio di San Giovanni d'Acri (1189-1191)|riconquista di San Giovanni d'Acri]], che divenne la nuova capitale del regno. Dopo la [[battaglia di Arsuf]] fu siglata col Saladino la [[pace di Ramla]] del [[1192]].
 
[[Corrado del Monferrato]] sposò [[Isabella di Gerusalemme|Isabella]], figlia di [[Amalrico I di Gerusalemme|Amalrico I]], e fu eletto re di questo Stato disastrato, ma fu ucciso da un ''fida'i'' (noti in Occidente come ''[[hashshashin]]'') quasi immediatamente. Isabella fu data nuovamente in moglie a [[Enrico II di Champagne]]. Nel [[1192]] il re d'Inghilterra decise di ritornare in patria, dopo essere riuscito a strappare [[Cipro]] a [[Isacco Comneno di Cipro]]. In seguito cedette l'isola ai templari, che la vendettero a [[Guido di Lusignano]]. Quest'ultimo, che era stato privato della corona di Gerusalemme, ottenne come compensazione il titolo di [[regno di Cipro|re di Cipro]]. La sua dinastia regnò sull'isola per i successivi tre secoli, rivendicando al contempo il rango di sovrani di Gerusalemme.<ref>Bini-Luschi, p. 89</ref>
 
== Agonia del regno ==
[[File:Raids mongoli in Siria e Palestina-1260.it.svg|thumb|Le [[incursioni mongole in Palestina]] del [[1260]].]]
 
Per tutto il secolo successivo il Regno di Gerusalemme sopravvisse come un piccolo Stato sulla riva palestinese, con la capitale a [[San Giovanni d'Acri]], e poche altre città importanti ([[Tiro (città antica)|Tiro]] e [[Beirut]]), oltre alla sovranità su [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] e quella contestata su [[Antiochia di Siria|Antiochia]]. Fu programmata una [[quarta crociata]] dopo il fallimento della terza, ma essa fu deviata su [[Costantinopoli]], saccheggiata nel [[1204]], e nessuno dei partecipanti arrivò mai in Terra Santa.
 
Isabella e il suo ultimo marito, [[Amalrico II di Lusignano]], morirono nel [[1205]], e il Regnoregno fu nuovamente messo nelle mani di una bambina, la figlia di Isabella e Corrado, [[Maria del Monferrato]]. EssaLa giovane fu quindi data in sposa ada un cavaliere esperto e sessantenne, [[Giovanni di Brienne]], che riuscì ad assicurare la sopravvivenza del Regnoreame. La speranza di riprendere Gerusalemme ai musulmani scemavadiminuiva anno dopo anno e il fatto che i musulmani non avessero né impedito né ostacolato il flusso dei pellegrini cristiani ai luoghi santi aveva allentato la necessità di intervento.
 
Un nuovo piano tentò la riconquista di Gerusalemme attraverso l'Egitto, durante la [[quinta crociata]] contro [[Damietta]] del [[1217]]: i crociati pensavano che occupando il prezioso scalo commerciale portuale avrebbero potuto trattare uno scambio con la Città Santa, ma si rivelò un fallimento.
 
Nel [[1229]] l'Imperatoreimperatore [[Federico II deldi Sacro Romano ImperoSvevia|Federico II]], titolare del Regnoregno per effetto delil suo matrimonio con l'erede [[Isabella II di Gerusalemme|eredeIsabella II]], riuscì a recuperare Gerusalemme attraverso unla trattato[[pace di Giaffa]] col Sultanosultano [[ayyubide]] [[al-Malik al-Kamil]] (la "[[sesta crociata]]"). Gerusalemme venne ceduta con la cinta muraria smantellata e quindi indifendibile; tra il [[1240]] e il [[1290]] si sperò poi in un soccorso da parte della nuova potenza [[tartari|tartara]]. Nel [[1244]] le truppe disperse dei [[Impero corasmio|kwarizmiani]] (da quanto rimaneva dell'enorme esercito annientato dai Mongoli) riprendevano Gerusalemme, che era ancora smantellataabbattuta secondo l'accordo tra Federico II e il sultano egizio: in quell'occasione vennero definitivamente cacciati o uccisi tutti i cristiani che vi abitavano. L'equilibrio della zona venne ulteriormente sconvolto e rovesciato con la presa di potere dei [[mamelucchi]], che rovesciaronoesautorarono i loro signori ayyubidi in Egitto con l'aiuto dei partecipanti alla [[settima crociata]] (di nuovo capeggiataguidata da [[Luigi IX di Francia]]) e la conquista di [[Baghdad]] da parte dei [[Mongoli]], che uccisero l'ultimo califfo [[abbaside]].
 
Nel periodo compreso tra [[1229]] e [[1268]] il re di Gerusalemme risiedette in Europa dove aveva un altro dominio più esteso e di maggior interesse di cui occuparsi, ed era sostituito da un reggente. Il titolo fu ereditato da [[Corrado IV del Sacro Romanodi ImperoSvevia|Corrado IV]], figlio di Federico II e [[Iolanda di Gerusalemme]], e più tardi da suo figlio [[Corrado III di Gerusalemme|Corrado]].<ref>{{Cita|Prawer|pp. 280-283}}.</ref>
 
Nel [[1274]] [[papa Gregorio X]] valutò la fattibilità e la possibilità di vittoria di una nuova spedizione, dando origine all'interessante letteratura del ''[[De recuperatione Terrae Sanctae]]'', ricca di nozioni geografiche, logistiche, strategiche, economiche e finanziarie (tra i più famosi autori vi furono [[Jacques de Molay]], [[Pietro Dubois]], [[Benedetto Zaccaria]], [[MartinMarin Sanudo Torselloil vecchio]] e [[Raimondo Lullo]]).
 
Negli anni seguenti le speranze dei Crociaticrociati erano rivolte ai [[Mongolimongoli]], i quali si ipotizzavapareva simpatizzassero per i Cristianicristiani. Essi invasero la Siria molte volte, ma furono ripetutamente sconfitti dai [[MamelucchiSultanato mamelucco (Il Cairo)|mamelucchi]] che si vendicarono sull'inerme Regno di Gerusalemme, strappandogli le città rimanenti una per una, fino alla [[Assedio di San Giovanni d'Acri (1291)|caduta di Acri]] nel [[1291]], ada opera del Sultanosultano mamelucco [[Al-Ashraf Khalil]].<ref>{{Cita|Prawer|p. 320}}.</ref>
 
In seguito a questo evento il Regnoregno cessò di esistere sul continente, ma il titolo di sovrano di Gerusalemme fu rivendicato dai [[Lusignano]] [[Regno di Cipro|Rere di Cipro]], che per anni avevano cercato di pianificare la riconquista della [[Terra Santa]]. Per tutti i sette secoli successivi alla caduta deldello RegnoStato, alcune fra le più importanti casate europee rivendicaronoreclamarono illa titolocorona di [[retitolare di Gerusalemme]]. (dagliFra [[Asburgo]]le aialtre, [[BorboneCasa Savoia]]), nonostantesi ilfregiava regnodei nontitoli esistessedi più. Tra queste casate ci fu anche quella dei [[Casa Savoia|Duchire di Savoia]]Gerusalemme, cheCipro avevanoe ereditatoArmenia, questoper titolosuccessione assieme a quello di Cipro daidei [[Lusignano]].
ComeI talesovrani comparedi Casa Savoia hanno continuato a pretendere i troni dei regni crociati, dopousando ili titolorelativi dititoli reali insieme a quelli di "[[Regno di Sardegna (1720-1861)|re di Sardegna]], [[duca di Savoia]] ecc. ecc. ecc."<ref> [[s:Italia, Regno - Statuto albertino|Testo dello Statuto Albertino]]</ref> anche negli atti ufficiali, fino alla proclamazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
In realtà il titolo passò dalla regina [[Caterina Cornaro]] alla [[Repubblica di Venezia]] quando tornò in patria e donò il regno nel 1489. Il [[doge]] veneto da questo momento detenne il titolo di monarca del Regno di Cipro, Gerusalemme ed Armenia.
 
==Cronotassi dei regnanti==
==Note==
*[[Re di Gerusalemme]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore = |curatore = Marco Bini |curatore2 = Cecilia Luschi |titolo = Castelli e Cattedrali. Sulle tracce del regno crociato di Gerusalemme |editore = Alinea |città = Firenze |anno = 2009 |isbn = 978-88-6055-435-2}}
*[[Franco Cardini]] e Marina Montesano, ''Storia medievale'', Firenze, [[Le Monnier]] Università, 2006. ISBN 8800204740
* {{Cita libro |autore = [[Georges Bordonove]] |titolo = Le crociate e il regno di Gerusalemme |traduttore = Aldo Audisio |editore = CDE |città = Milano |anno = 1999 |isbn = 88-18-12178-2}}
* {{Cita libro |autore = [[Franco Cardini]] |autore2 = Marina Montesano |titolo = Storia medievale |città = Firenze |editore = [[Le Monnier]] Università |anno = 2006 |isbn = 88-00-20474-0}}
* {{Cita libro |autore = Umberto Lorenzetti |autore2 = Cristina Belli Montanari |titolo = L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Tradizione e rinnovamento all'alba del Terzo Millennio |città = Fano |editore = |mese = settembre |anno = 2011 |sbn = URB0889085}}
* {{Cita libro |autore = Joshua Prawer |titolo = Il regno latino di Gerusalemme |traduttore = [[Franco Cardini]] |annooriginale = 1972 |anno = 1998 |editore = [[Jouvence]] |città = Roma |sbn = UMC0081815 |isbn = 88-7801-041-3 |cid = Prawer}}
 
== Voci correlate ==
* [[Crociate]]
* [[Re di Gerusalemme]]
* [[Alta Corte di Gerusalemme]]
* [[Ufficiali del regno di Gerusalemme]]
* [[Croce di Gerusalemme]]
* [[Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Kingdom of Jerusalem}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [[Wolfgang Stürner]], [http://www.stupormundi.it/regerusalemme.htm ''Federico II re di Gerusalemme''], sulla base di una relazione in Giosuè Musca, ''Atti delle XIV giornate normanno-sveve del 17-20 ottobre 2000'', [[Edizioni Dedalo]], 2002 (da stupormundi.it)
* [[Wolfgang Stürner]], [https://web.archive.org/web/20120126234221/http://www.stupormundi.it/regerusalemme.htm ''Federico II re di Gerusalemme''], sulla base di una relazione in [[Giosuè Musca]], ''Atti delle XIV giornate normanno-sveve del 17-20 ottobre 2000'', [[Edizioni Dedalo]], 2002 (da stupormundi.it)
 
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