Martano: differenze tra le versioni
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{{NN|Puglia|agosto 2018}}
{{Divisione amministrativa
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|Bandiera = Martano-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Martano-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Lecce
|Amministratore locale = Fabio Tarantino<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Partito = [[lista civica]] Ancora Insieme
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2015#Martano|1-6-2015]]
|Data rielezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2020#Martano|21-9-2020]]
|Data istituzione =
|
|Sottodivisioni =
|
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1253
|Nome abitanti = martanesi o martanì (in [[grico]])
|Patrono = [[San Domenico di Guzman]] (patrono), [[Assunzione di Maria|Maria S.S. Assunta]] (coprotettrice)
|Festivo = 8 e 15 agosto
|Mappa = Map of comune of Martano (province of Lecce, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Martano all'interno della provincia di Lecce
}}
'''Martano''' (Μαρτὰνα, traslitterato ''Martàna'' in [[grico]], ''Martanu'' in [[dialetto salentino]]<ref>{{cita libro | nome=Salvatore | cognome=Tommasi | titolo=Katalisti o kosmo | anno=2001 |p = 273 | editore=Ghetonia Editore| città=Calimera}}</ref><ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=380 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/380 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Lecce]] in [[Puglia]].
Situato nel [[Salento]] centro-orientale, è il comune più popoloso della [[Grecìa Salentina]], area ellenofona in cui si parla, in particolare fino al secolo scorso, un'antica lingua di origine [[Grecia|greca]]: il [[grico]]. È sede del [[Azienda sanitaria locale#Caratteristiche ed organizzazione|distretto socio sanitario]] 4, comprendente vari comuni della provincia leccese (Martano, [[Vernole]], [[Calimera]], [[Melendugno]],
[[Caprarica di Lecce|Caprarica]], [[Carpignano Salentino]], [[Castri di Lecce|Castrì]], [[Martignano]], [[Sternatia]], [[Zollino]]), e un importante polo scolastico del circondario.
Il paese sorge in una posizione strategica che, dall'antica via romana [[Via Traiana Calabra|Traiana Calabra]] ([[Brindisi]]-[[Lecce]]-[[Otranto]]), incrocia l'asse viario Otranto-Martano-[[Galatina]]-[[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]].
Dal 2017 è detta anche ''Città dell'[[aloe (botanica)|aloe]]'' per la presenza sul territorio comunale di aziende di coltivazione e trasformazione di tale pianta.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio del comune di Martano, che si estende su una superficie di 21,84 km², è posto nella regione della [[Grecìa Salentina]].
La Grecìa Salentina, orograficamente, è costituita da un modesto altipiano con un piccolo avvallamento centrale. Il comune di Martano si trova sopra i depositi calcarei del [[Miocene]] costituenti la [[pietra leccese]]. Il territorio risulta compreso tra i 62 e i 102 [[Livello del mare|metri sul livello del mare]] con un'escursione altimetrica complessiva pari a 40 m. L'alta permeabilità dei terreni, che assorbono la maggior parte delle precipitazioni piovose, ha determinato l'assenza di corsi d'acqua superficiali. Le acque vanno ad alimentare così la profonda [[falda acquifera]] che si colloca a oltre 80 m dalla superficie.
Confina a nord con i comuni di [[Martignano]] e [[Calimera]], a est con il comune di [[Carpignano Salentino]], a sud con i comuni di [[Castrignano de' Greci]] e [[Corigliano d'Otranto]], a ovest con il comune di [[Zollino]].
=== Clima ===
Dal punto di vista meteorologico Martano rientra nel territorio del Salento orientale che presenta un [[clima mediterraneo]], con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +14,4 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +36 °C. Le [[precipitazioni]], frequenti in [[autunno]] ed in [[inverno]], si attestano attorno ai 1 mm di pioggia/anno. Il mese di Novembre è quello con maggiori precipitazioni, con una media di 1mm. La primavera e l'estate sono caratterizzate da lunghi periodi di siccità, infatti Luglio è il mese più secco con 0mm. <br />Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del Salento orientale sono influenzati fortemente dal vento attraverso correnti fredde di origine balcanica, oppure calde di origine africana<ref>{{cita web|url=http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2664.htm|titolo=Valori climatici del Salento orientale|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722035201/http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2664.htm|dataarchivio=22 luglio 2011}}</ref>.{{ClimaAnnuale
| nome = Martano
| tempmax01 = 16.6
| tempmax02 = 18.0
| tempmax03 = 19.7
| tempmax04 = 23.3
| tempmax05 = 28.1
| tempmax06 = 34.1
| tempmax07 = 37.2
| tempmax08 = 37.7
| tempmax09 = 34.2
| tempmax10 = 29.7
| tempmax11 = 22.1
| tempmax12 = 17.8
| tempmin01 = 12.2
| tempmin02 = 14.4
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| tempmin04 = 20.8
| tempmin05 = 25.1
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| tempmin11 = 16.8
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| pioggia01 = 0
| pioggia02 = 0
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| pioggia11 = 1
| pioggia12 = 0
| umido01 = 40.4
| umido02 = 55.2
| umido03 = 39.1
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| umido08 = 0.5
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| umido10 = 43.3
| umido11 = 100.0
| umido12 = 32.1
}}
== Origini del nome ==
La presenza nello stemma civico di un centurione romano a cavallo (''Martius Pegaseus'') farebbe pensare ad un'origine romana della città, di cui è testimonianza l'evidente sistema di centuriazione del territorio.
La ricerca del [[filologia|filologo]] Luigi Pisanò attribuisce più verosimilmente l'invenzione delle origini cittadine ad un colto umanista del [[XVI secolo]], che avrebbe assunto lo pseudonimo di ''Martius'' e che si sarebbe richiamato alla leggenda del cavallo alato [[Pegaso (mitologia)|Pegaso]], il quale trasformò l'uomo in pietra. Questa ipotesi rinvia ad un'indagine più plausibile sul [[toponimo]] ''mart'', comune a tante altre località ([[Spoleto#Frazioni|Monte Martano]], [[Massa Martana]], [[Marta (Italia)|Marta]]). La radice ''mart'' potrebbe alludere, così, alla morfologia oppure, se l'origine non fosse precedente alla venuta dei romani, al culto del dio [[Marte (divinità)|Marte]].
== Storia ==
Le origini di Martano risalirebbero alla [[preistoria]] come ipotizzabile dalla presenza di monumenti megalitici quali la ''[[Specchia (megalite)|Specchia dei Mori]]'' (in grico ''secla tu demonìu'') e il ''[[menhir|Menhir del Teofilo]]'', che rappresenta il menhir più alto della regione. Questi monumenti sarebbero stati luoghi di culto delle popolazioni [[Japigi|Japigee]].
Dopo la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], la cittadina fu abitata da [[Colonia (insediamento)|coloni]] provenienti dall'Oriente e dal [[476]] cadde sotto il dominio dei [[greci]] subendo un processo di grecizzazione durato oltre cinque secoli. L'influenza greca e quindi bizantina influenzò radicalmente gli usi, i costumi e la lingua locale ([[grico]]). La cultura greca persiste ed è rinvenibile ancora oggi nelle tradizioni e nel folclore.
Nel [[1190]], durante il [[Normanni|periodo normanno]], [[Tancredi di Lecce|Tancredi d'Altavilla]] concesse il feudo a ''Giorgio Roma'' al quale succedettero ''Riccardo de Martano'' nel [[1269]], ''Goffredo de Castelli'' nel [[1300]] e ''Rinaldo de Hugot''. A partire dal [[1545]] divenne feudo dei ''Bucale'', nel [[1591]] dei ''[[De' Monti]]'', nel [[1698]] dei ''[[Belprato (famiglia)|Marchese-Belprato]]'', nel [[1742]] dei ''Brunossi'', ed infine nel [[1748]] fu acquistato dai ''Gadelata'' che furono gli ultimi feudatari.
L'Ultimo Duca di Martano è stato Salvatore Gaetani d'Aragona, del ramo dei conti Gaetani da Gaeta, essendogli stato trasmesso attraverso il matrimonio con Giuseppina Chiriatti, oggigiorno è ancora possibile visitare e ammirare il palazzo Gaetani del duca Salvatore ove entrambi dimorarono.
=== Simboli ===
[[File:Martano-Stemma.png|left|90px]]
Descrizione araldica dello stemma:
{{Citazione|''Scudo con cavaliere sannita che monta un cavallo rampante, con ai lati due rami di quercia e di alloro, sormontato da una corona merlata e con in basso la scritta VIRUM IN SILICES VERTIT MARTIUS PEGASEUS AEGIDE''.|[http://www.comuni-italiani.it/075/040/stemma.html Comuni-Italiani.it]}}
{{Clear}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Martano chiesa matrice Madonna Assunta.jpg|thumb|upright=0.7|Chiesa matrice dell'Assunta]]
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa matrice ====
La Chiesa matrice, dedicata alla [[Madonna Assunta]], fu ricostruita nel [[1596]] così come si evince dall'epigrafe posta sul portale. Edificata da maestranze [[Nardò|neretine]] con la [[pietra leccese]] delle locali cave, sostituisce l'antico edificio di [[rito greco]].
Presenta un elegante prospetto barocco scandito da alte [[lesene]] e terminante con un [[Timpano (architettura)|timpano]] triangolare spezzato. Il primo ordine ospita il portale d'accesso inquadrato da colonne finemente scolpite, sostenute da due leoni [[stilofori]] provenienti dall'antica chiesa, e sormontato da una nicchia in cui è posizionata la statua dell'Assunta recuperata dall'antico altare maggiore. L'ordine superiore è caratterizzato da una maggiore decorazione costituita da angeli, serpi, ghirlande, festoni, mascheroni e sirene.<br />L'interno, a croce latina con tre navate, ospita alcuni altari barocchi del [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]] tra i quali si distinguono quelli della [[Annunciazione|Madonna Annunziata]], con tela del celebre pittore leccese [[Oronzo Tiso]], e dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]] (1618), con tela del pittore [[Cesare Fracanzano]]. Gli altri altari sono dedicati al [[Santissimo Sacramento]] (1750), alla [[Natività]] (inizi del Seicento), alla [[Resurrezione di Gesù]], alla [[Madonna del Carmine]] (1697) e al [[Crocifisso]], questi ultimi due posti nel [[transetto]]. Interessanti sono l'organo e il soffitto ligneo settecenteschi.
==== Chiesa ed ex convento dei domenicani ====
La Chiesa con l'attiguo convento dei [[Ordine dei frati predicatori|domenicani]] è un complesso conventuale sotto il titolo del [[Madonna del Rosario|Rosario]]. La chiesa fu edificata nel [[1652]] così come riportato sulla facciata. Il convento, costruito qualche decennio prima della Chiesa attigua, durante la seconda metà del [[XIX secolo]] ospitò gli uffici comunali e della locale Pretura mandamentale, ma subì un radicale intervento di ristrutturazione a partire dal [[1893]] quando, su progetto dell'ingegnere Salvatore Bonatesta, il piano superiore venne completamente riedificato per ospitare una più ampia aula consiliare, unitamente agli edifici scolastici. In seguito a tali lavori, l'aspetto seicentesco del prospetto fu rifatto secondo il gusto [[neoclassico]]. Il [[chiostro]], a pianta quadrangolare, è quello originario. Anche la piazzetta antistante, oggi dedicata a [[Giacomo Matteotti]] venne sistemata in questi stessi anni, attraverso lavori di basolatura con pietra calcarea dura.
La facciata della chiesa, rimasta inalterata, presenta semplici linee architettoniche ed è divisa in tre zone da due poderose [[paraste]]. Il corpo centrale è costituito da un'ampia finestra, sul cui timpano spezzato è ospitata una statua a mezzo busto della ''Vergine col Bambino'', posta in asse con l'elaborato portale sormontato dalla statua di [[San Domenico di Guzman]] (venerato l'8 agosto dai martanesi è l'originario patrono della cittadina, ora compatrono insieme a [[Assunzione di Maria|Maria S.S. dell'Assunta]]. Una sua raffigurazione lignea è conservata all'interno della chiesa matrice). I due corpi laterali, leggermente più bassi, presentano un finestrone centrale incorniciato.<br />L'interno, a tre navate con [[volte a botte]] ribassate con [[lunette]], è caratterizzato da tre altari per lato dedicati a [[San Pietro Martire]] (1725), a [[Santa Caterina da Siena]] e alla [[Circoncisione di Gesù]], a sinistra, a [[San Tommaso d'Aquino]] (1741), all'[[Arcangelo Michele]] (1736) e alla [[Crocifissione]], a destra. L'altare maggiore, rifatto a [[Napoli]] nel [[1752]], è in marmo policromo ed è sovrastato dalla tela della ''Pietà'' attribuita ad ''Alessandro Fracanzano'', padre del celebre pittore [[Cesare Fracanzano]].
[[File:Martano Chiesa dell'Immacolata.jpg|thumb|upright=0.7|left|Chiesa dell'Immacolata]]
==== Chiesa dell'Immacolata ====
La Chiesa dell'Immacolata (detta anche ''Chiesa della Congrega'') è una costruzione [[barocca]] della seconda metà del [[XVII secolo]]. Presenta un prospetto timpanato a due ordini portato a termine nel 1664 e ripreso successivamente nel 1870. Scandito in tre zone da alte [[paraste]] con [[capitelli ionici]] e [[capitelli dorici|dorici]], è caratterizzato nel piano inferiore da un portale riccamente decorato, nel cui timpano spezzato è ospitata la statua dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]], e nel piano superiore da un finestrone centrale affiancato da due nicchie contenenti le statue di [[Pietro apostolo|San Pietro]] e [[Paolo di Tarso|San Paolo]].<br />L'interno, a navata unica rettangolare, possiede una copertura a volta decorata con stucchi e pitture a motivi floreali e un solo altare, quello maggiore, ospitante una tela della titolare.
==== Chiesa di Santa Maria degli Angeli ====
La Chiesa di Santa Maria degli Angeli, situata nell'area cimiteriale, risale al 1721 e fu edificata dai locali costruttori ''Margoleo'', autori fra l'altro della [[Chiesa di San Domenico al Rosario]] di [[Lecce]]. Il prospetto, ripartito in tre parti da [[paraste]], presenta nella zona centrale un finestrone e un portale d'ingresso riccamente decorati. Lateralmente insistono gli stemmi del Comune, a destra, e della famiglia Venneri-Stomeo, a sinistra. L'interno, a navata unica, ospita un pregevole altare barocco.
[[File:Chiesa della Madonnella Martano.jpg|thumb|upright|Chiesa della Madonnella]]
==== Chiesa della Madonnella ====
La Chiesa della Madonnella, dedicata alla [[Madonna Assunta]], è una chiesa rurale costruita fuori dalle mura nel 1727. Edificata dai locali maestri costruttori ''Margoleo'', la chiesa si presenta con un'elegante facciata simile, per le linee architettoniche, a quella di Santa Maria degli Angeli. Scandita da quattro alte paraste, terminanti con capitelli ionici, è caratterizzata da un finestrone posto in asse con il portale finemente scolpito e sormontato dalla statua della ''Vergine'' in pietra leccese. L'interno, ad unica navata rettangolare, ospita l'altare maggiore che custodisce un affresco della Titolare e un altare laterale dedicato a [[San Francesco da Paola]].
[[File:Monastero di Martano.jpg|thumb|upright|left|Monastero di Santa Maria della Consolazione]]
==== Chiesa e Monastero di Santa Maria della Consolazione ====
Il [[monastero di Santa Maria della Consolazione (Martano)|monastero di Santa Maria della Consolazione]] è situato in contrada "Sinobbie" (antico insediamento di monaci bizantini [[cenobiti]]) sulla via per [[Borgagne]]. Abitato da monaci [[cistercensi]], il convento intitolato a Santa Maria della Consolazione fu fondato dagli [[Frati Alcantarini|alcantarini]]. Costruito nel [[1686]] sul luogo dell'antica cappella della ''Madonna del Ligori'', l'edificio ospita i monaci cistercensi dal [[1926]] per lascito del barone Angelo Comi e del Cavaliere Cosimo Marcucci. L'archivio e la biblioteca del monastero custodiscono documenti e libri di grande valore. Rinomate sono inoltre la liquoreria, in cui viene prodotto l'amaro digestivo "San Bernardo" e numerosi altri prodotti, tra i quali olio e marmellate.<br />La chiesa, che conserva il semplice prospetto seicentesco, presenta un interno sfarzoso e ricco di decorazioni tardobarocche. A tre navate, ospita sei altari laterali dedicati a [[San Pasquale Baylon]], a [[San Domenico di Guzman]], a [[Sant'Antonio da Padova]], al [[Crocefisso]], alla [[Madonna (madre di Gesù)|Vergine]] e all'[[Annunciazione]]. L'altare maggiore (1691) conserva alla sommità un quattrocentesco affresco della Madonna della Consolazione proveniente dall'antica chiesa bizantina.
[[File:Martano chiesa San Lorenzo ad Apigliano.jpg|thumb|upright|Chiesa di San Lorenzo ad Apigliano]]
==== Altre chiese ====
* Cappella dello [[Spirito Santo]]
* Chiesa (sconsacrata) di [[San Lorenzo]], fuori dall'abitato in contrada "[[Casale di Apigliano|Apigliano]]"
* Chiesa di [[San Giovanni Bosco]]
* Cappella di [[Santa Lucia]]
* Chiesa dei [[Santi Medici]]
* Cappella Madonna del Teofilo
* Cappella della Madonna del Carmine
=== Architetture civili ===
==== Case a corte ====
Le case a corte sono un tipico modulo insediativo della Grecìa Salentina e del Salento in genere, composto da diverse unità abitative che si affacciano su un cortile comune, generalmente aperto sul lato della strada. Il cortile disponeva di servizi ad uso comune quali il granaio scavato nella roccia, la cisterna per la raccolta dell'acqua piovana e la pila (grossa vasca in pietra) per il bucato.
Case a corte sono ancora presenti nel rione della città denominato "Catumeréa", lungo la via "Zaca" e via degli Uffici.
==== Palazzi ====
* Palazzo Corina (largo Santa Sofia)
[[File:Martano Palazzo Andrichi-Moschettini.jpg|thumb|upright|Palazzo Andrichi-Moschettini]]
[[File:Martano Palazzo Pino.jpg|thumb|upright|Palazzo Pino]]
[[File:Martano torre.JPG|thumb|upright=0.7|Torrione del castello]]
[[File:Martano Castello1.jpg|thumb|upright|Palazzo Baronale]]
* Palazzo Andrichi-Moschettini (largo Santa Sofia)
:Realizzato da Maestranze martanesi tra il 1710 e il 1720 presenta un fastoso portale, un lungo balcone sorretto da sette mensoloni e una parete terminale, quasi un [[ballatoio]] sostenuto da [[Beccatello|beccatelli]] ed [[archetti pensili]].
* Palazzo Comi (via Catumerea)
* Palazzo Chiriatti (via Catumerea)
* Palazzo Corina (via Catumerea)
* Palazzo Coluccia (via degli Uffici)
* Palazzo della cardatura (via degli Uffici)
* Palazzo Marcucci (via degli Uffici)
* Palazzo Micali (via degli Uffici) Realizzato nel 1719, è esemplare per l'equilibrio tra tecnica e fantasia raggiunto dalle maestranze martanesi. Il lungo balcone è sorretto da sei [[mensole]] che reggono la raffinata balaustra ornata; sul capitello centrale della [[bifora]] è issata la statua di [[San Michele Arcangelo]].
* Palazzo Andrichi (via Zaca)
* Palazzo Chiriatti (via Zaca)
* Palazzo Pino (via Marconi)
:Oggi erroneamente conosciuto come Palazzo Pino-Granafei-Corina, nonostante la presenza di alcuni elementi ancora celati e irrisolti, grazie a studi recenti<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Sandro Montinaro|titolo = “Il cuore dei Corina. Vicende di una famiglia di Martano (Le)”|rivista = «Spicilegia Sallentina»|volume = VII (2010)}}</ref>, si è riappropriato dopo anni di oblio della sua denominazione corretta: Palazzo Grassi-Corina. Notevole, in questo edificio opera di maestranze locali, il sistema portale-balcone-arco stemmato ed, in particolare, il virtuosistico balcone traforato, sostenuto da sei elaborati mensoloni.
* Palazzo Prete-Libertini (via Marconi)
* Palazzo Stomeo (già Carretti, via Marconi)
* Palazzo Monosi (già Marcucci, via Marconi)
* Palazzo Coricciati (via Marconi)
* Palazzo Mancarella (via Marconi)
* Palazzo Scarpa (via Marconi
:Elegante edificio neoclassico con facciata tripartita, presenta un interessante sistema androne-cortile-giardino. Nell'androne sono collocati i busti di [[Paride]] e [[Minerva]].
* Palazzo Indricci (via Roma)
* Palazzo Corciulo (via Roma)
* Palazzo Della Tommasa (via Stefano Sergio)
* Palazzo Gaetani (o Ducale, via Calimera)
* Palazzo Antonaci (via Castrignano)
* Palazzo De Pascalis (già Bellisario, via Castrignano)
* Palazzo Corina (viale Savoia)
* Palazzo Grassi (via Calimera)
* Palazzo Stampacchia, oggi Conte-Aprile (via degli Uffici)
=== Architetture militari ===
==== Palazzo Baronale ====
Il Palazzo Baronale, già Castello Aragonese, è uno dei principali monumenti della cittadina. I recenti restauri hanno evidenziato tracce di una porta d'ingresso e di un antico fossato risalenti alla fine del [[Secolo IV|'300]]. Nel [[1486]], sotto il feudatario Antonello Gesualdo, Martano aveva il castello, le mura ed il fossato. Dentro queste fortificazioni si serrarono i martanesi alla notizia dell'[[Battaglia di Otranto|assalto turco di Otranto]] nel [[1480]]. Dopo la riconquista aragonese, del 1481, il castello venne ricostruito. Sorse a nord-est, attaccato alle case dell'antico abitato dal lato sud e, protetto da un fossato, si raccordava, con i suoi massicci volumi, alle mura cittadine, difese da cinque torri poste a presidio della ''Terra'' (il Borgo). Di questo fortilizio di marca aragonese, rimangono la torre di via Marconi e l'imponente torrione cilindrico del castello che presenta la base scarpata, il toro marcapiano ed, all'interno, tre [[Feritoia|feritoie]] ed una cannoniera strombata. Dalla superiore piazza d'armi, con [[Falconetto|falconetti]], [[Colubrina|colubrine]] ed [[Archibugio|archibugi]] si sparava contro gli aggressori.
Sotto i Trani, nella seconda metà del [[Secolo VII|'600]], venne trasformato in palazzo baronale dall'esimio architetto [[Corigliano d'Otranto|coriglianese]] Francesco Manuli che sostituì la vecchia facciata con l'attuale, inserendo il bel portale con l'originale motivo delle [[Bugnato|bugne]] inclinate. Pregevole la balaustra della scalinata, animata da foglie-volto con valenza [[apotropaica]]. Nei piani superiori sono interessanti alcuni pavimenti [[maiolica]]ti e le volte a mattrotta dipinte con fiorami, trombe, pifferi, tamburelli, festoni, scene bucoliche e scorci di campagna. La facciata del castello in via Pomerio, nella seconda metà del [[Secolo VIII|'700]], sotto i Gadaleta, venne rifatta integralmente dai maestri martanesi Donato Saracino e Tommaso Pasquale Margoleo, molto attivi nella Grecìa Salentina.
Alla fine del [[XIX secolo]] il palazzo divenne di proprietà del barone Mario Comi che proseguì nell'opera di ammodernamento della struttura abbattendo il torrione destro della facciata principale.
=== Siti archeologici ===
[[File:Menhir di Martano.jpg|thumb|upright|Menhir del Teofilo]]
Tra i [[monumenti megalitici della provincia di Lecce]] c'è il menhir del Teofilo, conosciuto anche con il nome di ''Santu Tòtaru'', che è il più alto [[monolite]] della [[Puglia]] con un'altezza di 4,70 m. Il [[megalite]] (33 x 46 cm), leggermente rastremato in sommità, ha una grande croce graffita sul lato N. Presenta grosse incisioni nella parte inferiore dello spigolo di NE e una buca probabile alloggio di immagine votiva sul lato S a circa 1 m dal suolo.
==== Specchia dei Mori ====
La [[Specchia (megalite)|Specchia]] dei Mori (''Segla u demonìu'' in grico) è la più imponente [[Specchia (megalite)|specchia]] del Salento. Realizzata con la sovrapposizione [[Muro a secco|a secco]] di [[calcare|lastre calcaree]] provenienti dallo [[spietramento]] a mano dei soprasuoli, la specchia è alta più di sei metri con quasi quindici metri di diametro alla base. Il nome specchia è di origine medievale e probabilmente deriva dal latino ''specula'', che significa vedetta, in relazione a supposte utilizzazioni quali posti di avvistamento.
==== Casale di Apigliano ====
Il [[Casale di Apigliano]] era un antico villaggio [[Medioevo|medievale]] della [[Terra d'Otranto]] abbandonato tra il [[XIV secolo|XIV]] e il [[XVI secolo]] per circostanze ancora da precisare. Rimane un sito archeologico unico nel suo genere.
Nel [[1997]] la Facoltà di Beni Culturali dell'[[Università del Salento]] ha avviato nella località una prima campagna di scavo che ha portato alla luce elementi in grado di fornire informazioni circa due periodi cronologici: il periodo bizantino e il periodo angioino. Le prime notizie documentate, riportanti la situazione fiscale della località, risalgono al [[XIII secolo]] d.C., anche se i primi villaggi relativamente stabili nel Salento, attraverso ricerche condotte dalla stessa Università, sono da riferire all'[[VIII secolo]]. Attualmente del casale rimane solo la chiesetta sconsacrata intitolata a Santa Maria, ma conosciuta dagli abitanti del posto come Chiesa di [[San Lorenzo]].
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Martano}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[2020]] a Martano risultano residenti 194 cittadini stranieri. La nazionalità principale è:<ref>[https://demo.istat.it/str2020/index.html Dati Istat]</ref>
* [[Romania]] - 85
[[File:Mappa dei comuni della Grecia Salentina.svg|thumb|upright=0.9|Dislocazione dei comuni della Grecìa Salentina]]
=== Lingue e dialetti ===
A Martano, comune della [[Grecìa Salentina]], oltre all'italiano e al [[dialetto salentino]] nella sua variante centrale, si parla il [[grico]]. Il ''grecanico'' o ''grico'' è un dialetto (o gruppo di dialetti) di tipo neo-greco residuato probabilmente di una più ampia e continua area linguistica ellenofona esistita anticamente nella parte costiera della [[Magna Grecia]]. I greci odierni chiamano la lingua ''Katoitaliótika'' (greco: Κατωιταλιώτικα, "Italiano meridionale"). La lingua, scritta in caratteri latini, presenta punti in comune con il neogreco e nel frattempo vocaboli che sono frutto di evidenti influenze salentine o comunque neolatine. Oggi a Martano il grico viene parlato soprattutto dalle persone più anziane, anche se viene compreso da una fascia di popolazione più ampia.
== Cultura ==
{{F|centri abitati della Puglia|agosto 2018}}
=== Documentari ===
Nel 1960 [[Cecilia Mangini]] nel cortometraggio [[Stendalì - Suonano ancora]] documentò, con testi di [[Pier Paolo Pasolini]], una delle ultime testimonianze dei canti funebri intonati in [[lingua grica|grico]] dalle [[prefiche|prèfiche]] della [[Grecìa salentina]]<ref>{{Cita web |url= https://www.youtube.com/watch?v=vziV5npthaI |accesso=25 maggio 2020 |titolo=Stendalì - Suonano ancora}}</ref>.
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
* Biblioteca Civica ''Paolo Stomeo''. Ospita circa 7.000 libri;
* Biblioteca del Centro regionale servizi educativi e culturali;
* Biblioteca del Monastero di Santa Maria della Consolazione ''Padre Placido Caputo'';
La fondazione della biblioteca di Santa Maria della Consolazione risale al [[XVII secolo|Seicento]] all'epoca della costruzione del convento da parte degli Alcantarini. Nella è rimasto dell'originaria raccolta libraria; l'attuale biblioteca venne ricostruita dai Monaci Cistercensi che si stabilirono nel monastero nel 1926. Nonostante la sua ''giovane'' età, ospita rare e pregiate opere che vanno dal '200 fino ai nostri giorni frutto di donazioni e lasciti di studiosi e nobili locali come il barone ''Comi'' che donò la sua antica e ricca biblioteca. Il patrimonio librario si aggira intorno ai 15.000 volumi.
==== Scuole ====
Esistono a Martano due istituti scolastici: l'Istituto Comprensivo "Clemente Antonaci", comprendente due [[Scuola dell'infanzia|scuole dell'infanzia]], due [[Scuola primaria in Italia|scuole primarie]], intitolate a Francesco Galiotta e ai [[Fratelli Rosselli]], e una [[scuola secondaria di primo grado in Italia|scuola secondaria di I grado]], dislocati in diversi edifici nel paese; e l'[[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore]] "[[Salvatore Trinchese]]" con i seguenti indirizzi: [[Istituto professionale]] per i Servizi Socio-Sanitari, [[Liceo Scientifico]], [[Istituto tecnico economico]] e [[Liceo Linguistico]].
==== Musei ====
* Museo e Pinacoteca ''Giulio Pagliano''
Situati presso il [[Monastero di Santa Maria della Consolazione (Martano)|monastero di Santa Maria della Consolazione]], ospitano opere donate da vari artisti e facenti parte di collezioni private. Il museo accoglie una notevole raccolta di monete del [[Regno di Napoli]], una collezione di medaglie, quadri di antiche carte geografiche, oggetti e manufatti di uso quotidiano.<br />La pinacoteca custodisce numerose opere dell'artista gallipolino [[Giulio Pagliano]] donate dalla moglie al monastero. Sono presenti opere di altri artisti di scuola napoletana, pugliese e salentina fra i quali del galatinese [[Gioacchino Toma]].
* Museo Diffuso delle Sculture in Pietra Leccese
Si tratta di un museo a cielo aperto, le cui opere sono distribuite fra le strade e le piazze della cittadina, nato nel 1992 con lo scopo di promuovere la cultura della [[pietra leccese]].
=== Eventi ===
* La domenica seguente il 2 febbraio si tiene la fiera della "Candelora";
* La seconda domenica dopo [[Pasqua]], si tiene la festa rionale del "Teofilo";
* Nella terza domenica dopo [[Pasqua]] si tiene la festa della "Madonnella";
* In febbraio si celebrano i festeggiamenti religiosi per la [[Nostra Signora di Lourdes|Madonna di Lourdes]] nella parrocchia Maria S.S. del Rosario ;
* In maggio si celebrano i festeggiamenti per la [[Madonna del Rosario]].
* Da alcuni anni, in estate, per tre giorni si svolgono i Cortili Aperti, i più bei cortili e palazzi del paese vengono aperti al pubblico per tre serate.
* Il 15 giugno ha luogo la fiera di [[San Vito]], ripristinata da alcuni anni ed allocata nel rione "Costantino", in contrada "Fiume", dove esisteva sino agli [[anni 1970|anni settanta]] la chiesetta e la masseria omonima di San Vito.
* Dall'8 al 15 agosto si celebra la festività in onore dei due patroni della città: [[Domenico di Guzmán|San Domenico di Guzmán]] e la [[Santa Maria Assunta|Madonna dell'Assunta]].
* In ottobre Martano ospita la ''Sagra de la volìa cazzata'' (Sagra dell'oliva schiacciata, edizione n° {{#expr: {{CURRENTYEAR}} - 1989}} nel {{CURRENTYEAR}}), gemellata con la Festa ''del risotto'' di [[Villimpenta]].
* Il 19 novembre si commemora la Madonna del Cattivo Tempo (''Madonna de lu Maletiempu'' in dialetto martanese e ''Madonna ù Tristu Cerù'' in [[grico]]). Secondo la leggenda il 19 novembre 1787, invocata dai cittadini che si erano riparati dalla furia di una tempesta nella Chiesa Matrice, la Madonna fu autrice del miracolo che salvò il paese.
* Il 13 dicembre si svolge la festa rionale di [[Santa Lucia]].
In Agosto,nella notte di San Lorenzo si celebra la festività agli Apigliani.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:
* ''[[Strada statale 16 Adriatica]]'' [[Lecce]]-[[Maglie]]
* ''Strada provinciale 48 Martano-[[Otranto]]''
Il centro è anche raggiungibile dalle strade provinciali interne: ''SP26'' da [[Calimera]]; ''SP28'' da [[Martignano]] e [[Caprarica di Lecce]], ''SP36 ''da [[Castrignano de' Greci]], ''SP47'' da [[Soleto]], ''SP147'' da [[Borgagne]].
=== Ferrovie ===
La stazione ferroviaria più vicina è quella di ''Zollino'' posta sulle linee [[Ferrovia Lecce-Gallipoli|Lecce-Gallipoli]] e [[Ferrovia Zollino-Gagliano del Capo|Zollino-Gagliano del Capo]] delle [[Ferrovie del Sud Est]].
== Sport ==
=== Calcio ===
La Polisportiva Martius è l'unica squadra di calcio martanese e milita in Seconda Categoria.
In precedenza era attiva la Virtus Martano, che ha militato anche in [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]].
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1861]]|[[1872]]
|Achille Andrichi|[[Sinistra storica]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1872]]|[[1874]]
|Giuseppe Gadaleta|[[Destra storica]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1874]]|[[1890]]
|Pietro Bosano Joly|[[Destra storica]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1890]]|[[1892]]
|Mario Comi|Indipendente|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1893]]|[[1901]]
|Carlo Prete|[[Moderati]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1901]]|[[1905]]
|Vito Corina|[[Partito Radicale Italiano|Radicali]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1905]]|[[1911]]
|Angelo Comi|[[Moderati]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1911]]|[[1914]]
|Stapino Comi|[[Moderati]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1914]]|[[1918]]
|Carlo Prete|[[Moderati]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1918]]|[[1919]]
|Ernesto Parisi|-|[[Commissario prefettizio|Comm. prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1919]]|[[1924]]
|Tommaso Corina|[[Partito Radicale Italiano|Radicali]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1944]]|[[1946]]
|Tommaso Corina|-|[[Commissario prefettizio|Comm. prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1946]]|[[1951]]
|Tommaso Corina|[[Partito Liberale Italiano|PLI]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1951]]|[[1956]]
|Antonio Stomeo|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1956]]|[[1960]]
|Salvatore Conte|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1960]]|[[1964]]
|Giovanni A. Coluccia|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1964]]|[[1970]]
|Luigi Palano|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1970]]|[[1980]]
|Antonio Castelluzzo|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1980]]|[[1982]]
|Donato Saracino|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1982]]|[[1983]]
|Piero A. Marati|Indipendente [[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1983]]|[[1984]]
|Francesco L. Coluccia|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1984]]|[[1989]]
|Alfredo Bonatesta|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1989]]|<small>gennaio [[1993]]</small>
|Cosimo Gallo|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|<small>gennaio [[1993]]</small>|<small>aprile [[1993]]</small>
|Mario Zacheo|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|<small>aprile [[1993]]</small>|<small>14 novembre [[1993]]</small>
|Salvatore Nuzzachi|-|[[Commissario prefettizio|Comm. prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|<small>14 novembre [[1993]]</small>|<small>16 novembre [[1997]]</small>
|Vincenzo Saracino|[[Lista civica]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|<small>16 novembre [[1997]]</small>|<small>27 maggio [[2002]]</small>
|Vincenzo Saracino|[[Lista civica]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|<small>27 maggio [[2002]]</small>|<small>28 maggio [[2007]]</small>
|Pasquale Conte|[[Lista civica]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|<small>28 maggio [[2007]]</small>|<small>13 gennaio [[2010]]</small>
|Antonio Micaglio|[[Lista civica]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|<small>13 gennaio [[2010]]</small>|<small>30 marzo [[2010]]</small>
|Claudio Sergi|-|[[Commissario prefettizio|Comm. prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|<small>30 marzo [[2010]]</small>|<small>1º giugno [[2015]]</small>
|Massimo Coricciati|[[Lista civica]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
|<small>1º giugno [[2015]]</small>|<small>in carica</small>
|Fabio Tarantino|[[Lista civica]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Grecia|Leonidion}}{{Cn}}
* {{Gemellaggio|Italia|Villimpenta}}{{Cn}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* AA.VV. e A. Pranzo (a cura di), ''Salento. Architetture antiche e siti archeologici'' - Edizioni del Grifo (2008).
* Carla Calò - Sandro Montinaro, ''La famiglia Corina di Martano fra storia e leggenda'', in «Spicilegia Sallentina», VII (2010).
* Carla Calò - Sandro Montinaro, ''L'uomo: tomoli di terra, pietre di memoria. Paesaggio agrario e società a Carpignano Salentino e a Martano nel '700'' Congedo Editore, collana "Biblioteca di cultura pugliese" (2006).
* Caputo P., ''Il Monastero di Santa Maria della Consolazione in Martano'', Editrice Salento (1988).
* Donato Saracino, ''La Jovila di Martano. Culti miti e religioni nel Salento arcaico'', Congedo editore (2010).
* Donato Saracino, ''Toponomastica urbana. Martano nella prima metà del 1600'', in ''Note di storia e cultura salentina'', anno IX (1997).
* Itaca Min Fars Hus - Città di Martano, ''Palazzi e Dimore storiche di Martano. Guida ai cortili aperti'', Partner tecnico Marconi (2010).
* Mario Cazzato, ''Guida ai Castelli Pugliesi: la Provincia di Lecce'', Congedo editore (1997).
* Mario Cazzato - Luigi Manni - Antonio Costantini, ''Guida di Martano. Dal Medioevo bizantino all'età contemporanea'', Congedo editore (1995).
* Mario Cazzato - Antonio Costantini, ''Guida alla Grecìa Salentina'', Congedo editore (1995).
* Mario De Marco, ''Martano'', Edizioni Nuovi Orientamenti Oggi (1987).
* Luigi Orlando, ''Canti, riti e tradizioni della Pasqua nella Grecìa salentina'', Grafiche Chiriatti (2000).
* Michele Paone, ''Monastero Santa Maria della Consolazione: Martano'', S. Colazzo editore (2002).
* Paolo Protopapa, ''Dopo quelle bandiere. La passione e l'idea'', Kurumuny (2009).
* Paolo Protopapa, ''Per palazzi e antiche strade. divagazioni estemporanee ironiche e quasi poetiche'' (introduzione di Anna Stomeo), Editrice Salentina (2012).
* Paolo Protopapa - Pasquale Stella (a cura di), ''Hoc cives posuere Dei matrique dicarunt 1596'', Grafiche Chiriatti (2005).
* Pasquale Stella (a cura di), ''Luoghi di culto della Martano sacra'', Grafiche Chiriatti (2007).
* Salvatore Sicuro, ''Maria e Martano'', Associazione Culturale Glossa-ma (1985).
* Salvatore Sicuro - Michele Paone, ''La Grecìa Salentina'', Editrice Salentina (1983).
* ''I monumenti megalitici in Terra d'Otranto'', Napoli (1879).
* ''I Menhirs in Terra d'Otranto'', Roma (1880).
== Voci correlate ==
* [[Grecìa Salentina]]
* [[Isola linguistica greca]]
* [[Comuni italiani di lingua greca]]
* [[Casale di Apigliano]]
* [[Monastero di Santa Maria della Consolazione (Martano)]]
* [[Via Traiana Calabra]]
* [[Salento]]
* [[Terra d'Otranto]]
* [[Arcidiocesi di Otranto]]
* [[Madonna del Pozzo]]
* [[Monumenti megalitici della provincia di Lecce]]
* [[Castelli della provincia di Lecce]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Salento}}
{{Unione dei Comuni della Grecìa Salentina}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Lecce|Puglia}}
[[
[[Categoria:Comuni italiani di lingua greca]]
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