Boeing B-29 Superfortress: differenze tra le versioni

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{{aeromobile
{{nota disambigua|il sottomarino sovietico B-29 della classe Foxtrot|[[B-29 (sottomarino)]]}}
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{{Infobox aeromobile
|Nome = Boeing B-29 Superfortress
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<!-- Propulsione -->
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}}
Il '''Boeing B-29 Superfortress''' (Model 341/345) era un [[bombardiere strategico]], quadrimotore a [[elica]] e [[ala (aeronautica)|ala media]], sviluppato dall'[[azienda aeronautica]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Boeing]] nei primi [[anni 1940|anni quaranta]], famoso per aver preso parte alla campagna di [[bombardamento strategico|bombardamento]] sul [[Giappone]] da parte dell'[[United States Army Air Forces]] (USAAF) durante la [[Seconda guerra mondiale]] e per aver inaugurato l'era nucleare.<ref>{{Cita|Niccoli 2008|p. 160}}.</ref> Fu anche il più grande e pesante tra gli [[aereo|aerei]] ad aver prestato servizio operativo nel conflitto.
 
Nato come bombardiere diurno d'alta quota, invece venne spesso utilizzato per bombardamenti incendiari notturni a bassa e media quota sul Giappone, nonché per lo sgancio delle due [[Bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki|bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki]]. I due esemplari che operarono il bombardamento atomico vennero denominati "''[[Enola Gay]]''" e "''[[BOCKSCAR]]''". Il B-29 fu il singolo progetto più costoso di tutta la Seconda guerra mondiale: il suo sviluppo richiese investimenti per tre miliardi di dollari, equivalenti a 49 miliardi dei giorni nostri. È considerato il bombardiere più efficace della guerra sotto ogni aspetto<ref>{{Cita|Boyne 1997|p. 320}}.</ref> nonché il più avanzato bombardiere [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleato]].<ref name = "Niccoli 2008 p120">{{Cita|Niccoli 2008|p. 120}}.</ref>
Il '''Boeing B-29 Superfortress''' ([[Boeing]] Model 341/345) era un [[bombardiere]] pesante quadrimotore a [[elica]], famoso per aver preso parte alla campagna di [[bombardamento strategico|bombardamento]] sul [[Giappone]] da parte dell'[[United States Army Air Forces|USAAF]] durante la [[seconda guerra mondiale]], e per aver inaugurato l'era nucleare.<ref>{{Cita|Niccoli 2008|p. 160||harv=s}}.</ref> Fu anche il più grande e pesante tra gli [[aereo|aerei]] ad aver prestato servizio operativo nel conflitto.
 
Nato come bombardiere diurno d'alta quota, venne invece spesso utilizzato per bombardamenti incendiari notturni a bassa e media quota sul Giappone, nonché per lo sgancio delle due [[Bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki|bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki]]. I due esemplari che operarono il bombardamento atomico erano chiamati [[Enola Gay]] e [[BOCKSCAR]]. Il B-29 fu il singolo progetto più costoso di tutta la seconda guerra mondiale: il suo sviluppo richiese investimenti per tre miliardi di dollari. È considerato il bombardiere più efficace della guerra sotto ogni aspetto<ref>{{Cita|Boyne 1997|p. 320||harv=s}}.</ref>nonché il più avanzato bombardiere [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleato]].<ref name="Niccoli 2008 p120">{{Cita|Niccoli 2008|p. 120||harv=s}}.</ref>
 
== Storia ==
{{dx|[[File:XB-15 Bomber.jpg|thumb|left|Il [[Boeing XB-15]] del [[19341937]]. Il più grande aereo della sua epoca e banco prova per sviluppi successivi per un "superbombardiere".]]}}
La necessità di disporre di una nuova generazione di [[bombardiere strategico|bombardieri strategici]] capaci in modo tale dadi colpire obiettivi in [[Europa]] o [[Asia]] diede luogo al programma di sviluppo per un aereo a lunghissimo raggio.<ref name="Niccoli 2008 p120"/> Il primo a concepire sin dagli [[anni 1930|anni trenta]] la necessità per gli Stati Uniti di dotarsi di bombardieri strategici, più pesanti del [[Boeing B-17 Flying Fortress]] che ancora doveva essere messo in produzione, fu il generale di divisione [[Oscar Westover]], comandante dell'[[United States Army Air Corps]], poi morto in un incidente aereo il [[21 settembre]] [[1938]]. Gli successe nell'incarico il generale [[Henry H. Arnold]] che ne continuò l'la sua opera a favore di un bombardiere "molto pesante".<ref name = "Takeoff_9">{{Cita|Takeoff||Enciclopedia Take Off 1998, vol.9|harv=s|Takeoff}}.</ref>
 
La Boeing iniziò le sue esperienze con aerei militari di dimensioni molto grandi già nel [[1934]]. Realizzò per l'USAAC il '''model 294''', un prototipo di grandi dimensioni che prese la denominazione militare di [[Boeing XB-15|XB-15]]. L'aereo, il più grande dell'epoca, era stato pensato per adottare quattro motori da 1000 &nbsp;hp, ma non essendo disponibili alla data della costruzione, venne equipaggiato con motori da 850 &nbsp;hp che lo resero troppo lento e quindi inutilizzabile per scopi militari. Il prototipo rimase unico e non venne costruito in serie. Venne allora progettato un aereo migliorato, con ala alta, carrello triciclo e gli annunciati motori Wright R-3350 Duplex Cyclone da 2000 &nbsp;hp. Il progetto, denominato '''model 316''', non venne realizzato, stante l'indisponibilità dei motori.
 
Per quanto impegnata nello sviluppo del B-17, la casa di Seattle lavorò in parallelo su una versione della "fortezza volante" a più lungo raggio e con [[cabina pressurizzata]]. L'esperienza maturata con il [[Boeing 307|307 Stratoliner]], il primo aereo commerciale pressurizzato, portò prima al disegno del '''model 332''' del marzo 1938, una versione pressurizzata del B-17 e con motori radiali Pratt & Whitney R-2180. I motori radiali Pratt & Whitney vennero sostituiti nel progettomodel successivo333A, il '''modelprogetto 333A'''successivo, disegnato a fine 1938 per utilizzare quattro Allison V-1710 a dodici cilindri raffreddati ad acqua, installati in tandem e in grado di erogare 1150 &nbsp;hp,. ma nelNel febbraio 1939, l'ufficio progetti della Boeing, tornò ai motori radiali con il '''model 333B'''.
 
=== Il model 334 ===
[[File:Boeing 307 Udvar Hazy.jpg|thumb|Il [[Boeing 307|Boeing 307 Stratoliner]], il primo aereo commerciale prodotto con [[cabina pressurizzata]] e la cui tecnologia fu poi impiegata nel B-29]]
Il mese successivo, ilNel marzo 1939, venne proposto alla forza aerea un nuovo sviluppo, il '''model 334'''. Il grande aereo, in pratica un derivato del [[Boeing B-17 Flying Fortress]], pressurizzato e con [[carrello d'atterraggio]] triciclo, adottava i nuovi motori Wright R-3350 Cyclone da 2100 CV con turbocompressore General Electric B-11.<ref name="Takeoff_9"/>. L'ala aveva una un'apertura di 120 piedi (37 metri), sufficientemente grande da ospitare carburante per una un'autonomia di 45004.500 miglia (8300 8.300&nbsp;km), e un [[Impennaggio#Impennaggio_biderivaImpennaggio bideriva|impennaggio bideriva]]. Una nuova revisione del progetto, portò nel luglio 1939 al model 334A, di fatto il capostipite della famiglia dei B-29. Il prototipo non aveva più l'impennaggio gemellato, ma utilizzava un unico grande [[Timone (aeronautica)|timone verticale]]. L'ala era stata ulteriormente allungata a 135 piedi (41 metri) e i motori scelti erano i Wright R-3350. L'aereo fu presentato all'USAAC e malgrado questa non avesse all'epoca risorse per finanziare ulteriori studi sul progetto, la Boeing continuò lo sviluppo a suo rischio e con propri fondi.<ref name = "Bowers Boeing p318">{{Cita|Bowers 1989|p. 318||harv=s}}.</ref> Un simulacro a grandezza naturale del prototipo fu pronto per il dicembre 1939.<ref name="Dicorato_761"/>
 
=== Il model 341 ===
Nello stesso dicembre 1939, il generale Arnold fu autorizzato a emettere un requisito per un velivolo più grande del B-17 e del B-24, un cosiddetto ''Very Long-Range (VLR) bomber'', in grado di trasportare 20&nbsp;000&nbsp;[[libbra|libbre]] ({{formatnum:9070}}&nbsp;kg) di bombe fino a un obiettivo distante 2&nbsp;667&nbsp;[[miglio (unità di misura)|miglia]] (4&nbsp;290{{formatnum:4290}}&nbsp;km) alla velocità di 400&nbsp;[[Miglio orario|miglia orarie]] (640&nbsp;km/h). La Boeing inizialmente valutò di aggiudicarsi la fornitura, basandosiBasandosi sugli studi già portati avanti autonomamente<ref name = "iapr22 p136-7">{{Cita|Willis 2007|pp. 136–137||harv=s136-137}}.</ref> la Boeing inizialmente valutò di aggiudicarsi la fornitura e sviluppò il '''model 341''', una ulteriore evoluzione del mod. 334, una nuova versione che differiva dalla precedente in quanto ulteriromenteancor più grande e dotato di nuovi profili alari.<ref name="Dicorato_761"/>
 
=== Il model 345 ===
L'USAAC comunicò formalmente le specifiche per il nuovo aereo il [[29 gennaio]] [[1940]] e invitò per la fornitura la Boeing, la [[Consolidated Aircraft Corporation]], la [[Lockheed Corporation|Lockheed]] e la [[Douglas Aircraft Company]]. Il nuovo bombardiere doveva trasportare 16.000{{formatnum:16000}} [[libbra|libbre]] (7.250{{formatnum:7250}}&nbsp;kg) di bombe per 5.333{{formatnum:5333}} [[miglio (unità di misura)|miglia]] (8.600{{formatnum:8600}}&nbsp;km) a una velocità media di 400 [[Miglio orario|miglia orarie]] (644&nbsp;km/h),<ref name=chant112>{{Cita|Chant 1977|p. 112||harv=s}}.</ref> garantendo un minimo di comfort a bordo per chi avesse dovuto viaggiare, viste le circostanze, per dodici/quattordici ore di fila. La Boeing rispose proponedoproponendo il '''model 345''' l'[[11 maggio]] [[1940]],<ref name = "Bowers Boeing p319">{{Cita|Bowers 1989|p. 319||harv=s}}.</ref> in competizione con un progetto [[Consolidated Aircraft]], il cui Modelmodel 33 più tardi divenne il [[Consolidated B-32 Dominator|B-32 Dominator]],<ref name = "Wegg p91">{{Cita|Wegg 1990|p. 91||harv=s}}.</ref> con la [[Lockheed Corporation|Lockheed]], che presentò il [[Lockheed XB-30]],<ref>{{Cita|nationalmuseum.af.mil|||harv=s}}.</ref> e la [[Douglas Aircraft Company]] che presentò il [[Douglas XB-31]].<ref name = "frnc Doug p713">{{Cita|Francillon 1979|p. 713||harv=s}}.</ref>
 
Il model 345 era l'ulteriore evoluzione del model 341 e differiva dal predecessore per un nuovo carrello di atterraggio, con ruote doppie e gambe che si ritraevano nelle gondole motore e non nell'ala, e per l'adozione di [[torretta (cannone)|torrette]] difensive telecomandate, in pratica le caratteristiche principali del futuro B-29. <ref name="Dicorato_761"/>
 
Il rischio tecnico e industriale era altissimo: il solo prototipo sarebbe costato molto più di quanto poteva essere stanziato, e la produzione in serie avrebbe potenzialmente portato molte delle risorse disponibili al collasso; il tutto senza contare lo sforzo tecnico e ingegneristico che, all'epoca del progetto (1940) consisteva in una vera e propria sfida. La Douglas e la Lockheed abbandonarono presto la competizione e la Boeing il [[24 agosto]] 1940 ricevette un ordine per due [[prototipo|prototipi]] volanti, aia qualicui venne assegnata la designazione XB-29, piùe una cellula per i collaudi statici. L'ordine venne modificato il [[14 dicembre]], con l'aggiunta di un terzo esemplare volante. La Consolidated continuò a lavorare sul suo Modello 33, che fu tenuto in considerazione dall'Air Corps, come riserva in caso di problemi con il progetto Boeing. <ref name = "iapr22 p138">{{Cita|Willis 2007|p. 138||harv=s}}.</ref> Nel maggio [[1941]], venne assegnato alla Boeing un ordine iniziale per la produzione di 14 aerei di preserie, piùe 250 bombardieri di produzione.<ref name = "Knaack p480">{{Cita|Knaack 1988|p. 480||harv=s}}.</ref>
 
[[File:020903Olive-o-9999bdrab painted B-04229 superfortress.jpg|thumb|right|Superfotezze volantiSuperfortress YB-29 in volo]]
I necessari stanziamenti arrivarono con l'entrata in guerra degli USA a seguito dell'[[attacco di Pearl Harbor]] il [[7 dicembre]] [[1941]]: il programma ottenne 3 miliardi di [[dollaro statunitense|dollari]] per lo sviluppo e altrettanti per la fabbricazione in serie. L'ordine fu incrementato a 500 aerei nel gennaio [[1942]]<ref name="Bowers Boeing p319"/> e poi a 1.500{{formatnum:1500}} bombardieri.<ref name="Niccoli 2008 p120"/>
 
Il velivolo da combattimento che ne derivò, dopo un'evoluzione passata attraverso la struttura stessa del B-17 (e attraverso alcune notevoli riprogettazioni, con velocità stimate anche superiori ai 640&nbsp;km/h), aveva il doppio del peso, dello spessore del rivestimento esterno, della potenza, dell'autonomia e del carico utile rispetto al predecessore, con costi unitari di un ordine di grandezza superiori rispetto a quelli del ''Fortress'', che già costava quanto una decina di [[Curtiss P-40]]: unal'esborso recentedi stima639 188 [[dollaro statunitense|dollari]] del [[1942]] per ogni aereo<ref>{{Cita|Knaack 1988|||harv=s}}.</ref> portaequivale ila costoun dell'aereoprezzo aunitario circadi 639.000quasi [[dollaro10 milioni di statunitense|dollari]] attuali (2015), il che fa del [[1942]]B-29 il sistema d'arma più costoso di tutto il secondo conflitto mondiale.<ref name=acepilots.com />
 
=== Sviluppo ===
Il primo prototipo effettuò il suo volo inaugurale da [[Boeing Field]], di [[Seattle]] il [[21 settembre]] [[1942]].<ref name="Bowers Boeing p322"/> A causa del progetto estremamente innovativo dell'aereo, la complessità dei requisiti richiesti e la grande pressione sulle linee di produzione, le fasi iniziali del progetto furono molto travagliate. Il secondo prototipo, diversamente dal primo che era disarmato, venne equipaggiato con un sistema di armamento difensivo della [[Sperry Corporation|Sperry]] che adottava [[Torretta_Torretta (cannone)|torrette]] per i mitraglieri comandate a distanza per i mitraglieri, per il cui puntamento divenivano utilizzavanoutilizzati dei [[periscopio|periscopi]].<ref name = "RCTp80">{{Cita|Brown 1977|p. 80||harv=s}}.</ref> Il primo volo di questo secondo prototipo avvenne il [[30 dicembre]] 1942 e venne interrotto a causa di un grave incendio a un motore. Il [[18 febbraio]] [[1943]] lo stesso aereo precipitò durante il suo secondo volo di prova, in quanto un altro incendio motoread questaun voltamotore si propagò all'ala efacendo precipitare l'aereo cadde su di una fabbrica posta ai margini della [[pista di atterraggio]]. Nell'incidente rimaserimasero uccisouccisi l'intero equipaggio dii 10 uomini edi alleequipaggio vittimee si aggiunsero altrialtre 20 morti tra le persone coinvolte a terra. <ref name = "Peacock1 p70-1">{{Cita|Air International agosto 1989|pp. 70–71||harv=s70-71}}.</ref> Le modifiche agli aerei di produzione furono così frequenti e così veloci, che all'inizio del 1944 i B-29 volavano dalle linee di produzione direttamente aalle officine di modifica per essere sottoposti aalle estese rilavorazioni necessarie per incorporare le ultime varianti progettuali. L'Air Force gestiva le officine di modifica lottando con la l'ampiezza delle rilavorazioni richieste e la mancanza di [[hangar]] in grado di ospitare i B-29, il tutto combinato con il gelo che rallentava i lavori. La situazione era tale, che alla fine del 1943, sebbene 100 aerei eranofossero stati consegnati dalle linee di produzione, soltanto il 15 percento% era impiegabile.<ref name = "iapr22 p144">{{Cita|Willis 2007|p. 144||harv=s}}.</ref><ref name = "Peacock1 p76">{{Cita|Air International agosto 1989|p. 76||harv=s}}.</ref> Questo stato di cose, causò un intervento del generale [[Henry H. Arnold|Henry "Hap" Arnold]] che si occupò di risolvere il problema. Venne inviato del personale dalle linee di produzione delle fabbriche, ai centri di modifica per accelerare le lavorazioni e avere un numero di aerei sufficiente a equipaggiare il primo gruppo da bombardamento, in quella che fu chiamata "la [[battaglia del Kansas]]". 150 aerei furono modificati nelle sei settimane tre il [[10 marzo]] e il [[15 aprile]] 1944.<ref name = "Knaack p484">{{Cita|Knaack 1988|p. 484||harv=s}}.</ref><ref name = "Bowers Boeing p323">{{Cita|Bowers 1989|p. 323||harv=s}}.</ref> Era passato quindi quasi un anno prima di avere aerei in grado di operare in modo affidabile.
 
=== La produzione di serie ===
Il processo di costruzione del B-29 era complesso. Erano interessati quattro stabilimenti principali per l'assemblaggio: due stabilimenti gestiti dalla Boeing a [[Renton (Washington)|Renton]] nello [[Washington (stato)|stato di [[Washington]] e a [[Wichita]] in [[Kansas]], uno stabilimento della [[Bell Aircraft Corporation]] a [[Marietta (Georgia)|Marietta]] in [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]] ("Bell-Atlanta"), ed uno stabilimento della [[Glenn L. Martin Company|Martin]] a [[Omaha]] nel [[Nebraska]] ("Martin-Omaha"). <ref name="Bowers Boeing p319"/><ref name = "Bowers Boeing p322">{{Cita|Bowers 1989|p. 322||harv=s}}.</ref> Furono coinvolti nel progetto migliaia di [[subappaltatoreappalto|subappaltatori]] .<ref name = "iapr22 p138-9">{{Cita|Willis 2007|pp. 138–139||harv=s138-139}}.</ref>
 
== Tecnica ==
[[File:Boeing B-29 Superfortress 2.jpeg|thumb|right|B-29 a terra]]
Il B-29 era un apparecchio da bombardamento pesante, con struttura [[monoplano|monoplana]] e interamente metallica, con [[fusoliera]] a sezione [[Cilindro (geometria)|cilindrica]] costante per circa il 70% della lunghezza, concepito per le alte quote, quadrimotore e complessivamente convenzionale nelle forme, anche se realizzato con tecnologie all'avanguardia: impiantistica schermata, armi telecomandate, abitacolo pressurizzato e un sistema elettrico e idraulico di complessità senza precedenti. La cellula rappresentava un'innovazione radicale rispetto alle tradizioni della Boeing, e comportò l'uso di nuove leghe metalliche e di nuove tecniche costruttive. Dove i B-17 avevano adottato una struttura in travi tubolari per le loro ali, una tecnica che risaliva al [[Boeing Monomail|Monomail]] del 1930, la sottile ala del B-29 e i massicci flap che vi erano montati richiedevano una struttura completamente nuova che avrebbe indicato la strada ai futuri sviluppi dell'era dei jet.<ref name = "Boyne 1997, p.321">{{Cita|Boyne 1997|p. 321}}.</ref> L'ala a bassa resistenza era rivoluzionaria per l'epoca e prese il nome di progetto 117. Il profilo alare utilizzato generava il doppio della [[portanza]] dell'ala del B-17. Il generale LeMay affermava che "È stata l'ala a fare l'aeroplano".<ref name="Takeoff_9"/>
La cellula rappresentava un'innovazione radicale rispetto alle tradizioni della Boeing, e comportò l'uso di nuove leghe metalliche e di nuove tecniche costruttive. Dove i B-17 avevano adottato una struttura in travi tubolari per le loro ali, una tecnica che risaliva al [[Monomail]] del 1930, la sottile ala del B-29 e i massicci flap che vi erano montati richiedevano una struttura completamente nuova, una struttura che avrebbe indicato la strada ai futuri sviluppi dell'era dei jet.<ref name="Boyne 1997, p.321">{{Cita|Boyne 1997|p.321||harv=s}}.</ref> L'ala a bassa resistenza era rivoluzionaria per l'epoca e prese il nome di progetto 117. Il profilo alare utilizzato generava il doppio della [[portanza]] dell'ala del B-17. Il generale LeMay affermava che "È stata l'ala a fare l'aeroplano".<ref name="Takeoff_9"/>
 
=== Motori ===
{{Vedi_anchevedi anche|Wright R-3350}}
{| class="wikitable" alignstyle="float:right"; style="margin:10px 10px 10px 10px;"
|+Evoluzione dei motori del B-29
! Versione!! Modello dei motori!! Potenza al decollo<br />di ogni motore<ref name = "Dicorato_761">{{Cita|Dicorato 1973|p. 761||harv=s}}.</ref>
|-
| XB-29 || [[Wright R-3350]]-13 || 2200 [[Cavallo vapore britannico|hp]] (1600 [[chilowatt|kW]])
|-
| B-29
|rowspan="2"| Wright R-3350-23
|rowspan="2"| 2230 &nbsp;hp (1660&nbsp;kW)
|-
| B-29A
|-
| XB-39 || Allison V-3420-11
|rowspan="2"|3042 &nbsp;hp (2268&nbsp;kW)
|-
| XB-44 || P&W R-4360-33
Riga 133 ⟶ 128:
| B-50A
|rowspan="2"| P&W R-4360-35
|rowspan="2"| 3549 &nbsp;hp (2646&nbsp;kW)
|-
| B-50D
|-
|}
[[File:Wright R-3350-57.jpg|thumb|right|Il [[Wright R-3350]] ]]
[[File:Fat Man and Bockscar.jpg|thumb|Primo piano delle gondole motori e delle eliche a quattro pale del B-29 [[Bockscar]], utilizzato per il lancio della [[bomba atomica]] [[Fat Man]] su [[Nagasaki]]. Una riproduzione dell'ordigno è visibile sotto l'ala]]
A muovere il B-29 erano 4 motori Wright R-3350 raffreddati ad aria, con 18 cilindri nellain configurazione a [[Motore radiale|doppia stella in tandem]], econ una cilindrata complessiva di 55 litri. Il propulsore era dotato di un serbatoio dell'olio [[Serbatoio autosigillante|autostagnante]] congruo con le proporzioni generali del gigante che sostenevano: 322 litri. Avevano una potenza al decollo di 2200 [[Cavallo vapore britannico|hp]], ma un impianto a doppio [[turbocompressore]] della [[General Electric]] consentiva a 25000 piedi (7600 metri) di ristabilire una potenza di ben 2300 &nbsp;hp, in casi d'emergenza, sviluppando un cavallo di potenza motrice per ogni libbra di peso del motore.<ref name="Boyne 1997, p.321" /> Il motore però divenne la causa più comune di incidenti gravi e quindi di preoccupazione per i manutentori. Nel tempo il Wright R-3350 divenne un "cavallo da tiro" affidabile, paragonato ad altri grandi [[Motore a combustione interna|motori a pistoni]], ma i primi modelli erano afflitti da pericolosi problemi di affidabilità, perlopiù causati dalla fretta di impiegare il B-29 nel più breve tempo possibile nei teatri operativi. Il motore aveva un impressionante [[rapporto potenza-peso]], ma questa prestazione era ottenuta a scapito della sua durata. A peggiorare la situazione, le coperture del motore furono progettate dalla Boeing troppo vicine alla meccanica, per privilegiare il miglioramento dell'[[aerodinamica]]. Il primo disegno dei [[flabello motore|flabelli motore]] utilizzati per il raffreddamento causava vibrazioni e pericolosi fenomeni di [[Flutter (dinamica delle strutture)|flutter]] nella posizione aperta nella maggior parte delle condizioni dell'[[inviluppo di volo]]. I 18 cilindri del [[motore radiale]], disposti su due stelle compatte, una anteriore e una posteriore, mostravano una preoccupante tendenza della stella posteriore a surriscaldarsi a causa dell'insufficiente flusso d'aria refrigerante, conseguenza della scelte progettuali fatte sulle carenature.
Il motore, però, divenne la causa più comune di incidenti gravi e quindi di preoccupazione per i manutentori. Nel tempo, Wright R-3350 divenne un "cavallo da tiro" affidabile, paragonandolo ad altri grandi [[Motore a combustione interna|motori a pistoni]], ma i primi modelli erano afflitti da pericolosi problemi di affidabilità, perlopiù causati dalla fretta di impiegare il B-29 nel più breve tempo possibile nei teatri operativi. Il motore aveva un impressionante [[rapporto potenza-peso]], ma questa prestazione si aveva a scapito della durata. Per peggiorare la situazione, le coperture del motore furono progettate dalla Boeing troppo vicine alla meccanica, in quanto venne privilegiato il miglioramento dell'[[aerodinamica]]. Il primo disegno dei [[flabello motore|flabelli motore]] utilizzati per il raffreddamento, causava vibrazioni e pericolosi fenomeni di [[flutter]] nella posizione aperta nella maggior parte delle condizioni dell'[[inviluppo di volo]]. I 18 cilindri del [[motore radiale]] disposti su due stelle compatte, una anteriore e una posteriore, mostravano una preoccupante tendenza della stella di cilindri posteriori a surriscaldarsi, a causa dell'insufficiente flusso d'aria refrigerante, conseguenza della scelte progettuali fatte sulle carenature. Per mitigare l'inconveniente, vennero introdotte alcune modifiche per ottenere più raffreddamento alle basse velocità e gli aerei vennero inviati in tutta fretta nel teatro del Pacifico nel 1944. La decisione non si rivelò saggia, in quanto le tattiche iniziali di impiego delle "Superfortezze", prevedevano di operare con il carico massimo e da aeroporti con alte temperature a terra. In queste condizioni, i motori si surriscaldavano regolarmente, particolarmente durante la salita dopo il decollo. Le [[Valvola di scarico|valvole di scarico]] si dilatavano e la miscela aria-combustibile agiva come un [[Ossitaglio|cannello ossiacetilenico]] sui gambi delle valvole. Quando questi si distruggevano, le valvole venivano aspirate nei cilindri e prendevano fuoco. L'incendio risultante, non essendo nella parte anteriore, ma in quella posteriore del motore, non veniva spento dagli estintori di bordo e diveniva impossibile da controllare. Inoltre, un componente ausiliario del motore realizzato con leghe ad alto contenuto di [[magnesio]] e installato nella parte posteriore, spesso prendeva fuoco e produceva un calore talmente intenso, da superare il rivestimento antifiamma del vano motore. In queste condizioni, l'incendio si propagava ai [[longherone|longheroni]] delle ali, in non più di 90 secondi, causando la rottura dell'ala dell'aereo con effetti catastrofici.<ref>{{Cita|fighter-planes.com|||harv=s}}.</ref>
 
Per mitigare l'inconveniente vennero introdotte alcune modifiche per migliorare il raffreddamento alle basse velocità e gli aerei vennero inviati in tutta fretta nel teatro del Pacifico nel 1944. La decisione non si rivelò saggia, in quanto le tattiche iniziali di impiego delle "Superfortezze", prevedevano di operare a carico massimo e da aeroporti con alte temperature a terra. In queste condizioni, i motori si surriscaldavano regolarmente, in particolare durante la salita dopo il decollo. Le [[Valvola di scarico|valvole di scarico]] si dilatavano e la miscela aria-combustibile agiva come un [[Ossitaglio|cannello ossiacetilenico]] sui gambi delle valvole: quando questi si distruggevano, le valvole venivano aspirate nei cilindri e prendevano fuoco. L'incendio risultante, essendo nella parte posteriore del motore, non veniva spento dagli estintori di bordo e diveniva impossibile da controllare. Inoltre un componente ausiliario del motore realizzato con leghe ad alto contenuto di [[magnesio]] e installato nella parte posteriore prendeva frequentemente fuoco e produceva un calore talmente intenso da sviluppare una temperatura superiore al limite termico del rivestimento antifiamma del vano motore. In queste condizioni l'incendio si propagava ai [[longherone (aeronautica)|longheroni]] delle ali in non più di 90 secondi, causando la rottura dell'ala con effetti catastrofici.<ref>{{Cita|fighter-planes.com|}}.</ref>
Oltre ad essere soggetti agli incendi per vari problemi sia strutturali che di raffreddamento, i motori Wright R-3350 erano in verità insufficienti per la mole della macchina: 8.800 cavalli non bastavano per le 60 tonnellate lorde del ''Superfortress'', e la carriera operativa svolta nel caldo torrido delle latitudini tropicali non poteva che peggiorare gli sforzi.
L'R-3350 avrebbe avuto bisogno di diversi anni di messa a punto in più di quelli che furono concessi. Entrò in servizio ancora non completamente a punto, diventando l'incubo dei meccanici e una preoccupazione per i piloti, in particolare quando si trattava di decollare a pieno carico da una corta pista in corallo.<ref name="Boyne 1997, p.321" />
 
Oltre ad essere soggetti agli incendi per vari problemi strutturali e di raffreddamento, i motori Wright R-3350 erano in verità insufficienti per la mole della macchina: 8.800 cavalli non bastavano per le 60 tonnellate lorde del ''Superfortress'' e la carriera operativa svolta nel caldo torrido delle latitudini tropicali non poteva che peggiorare gli sforzi. L'R-3350 avrebbe avuto bisogno di diversi anni di messa a punto, oltre a quelli che furono concessi; entrò in servizio ancora non completamente a punto, diventando l'incubo dei meccanici e una preoccupazione per i piloti, in particolare quando si trattava di decollare a pieno carico da una corta pista in corallo triturato.<ref name="Boyne 1997, p.321" />
Il problema non venne risolto fino a che non vennero adottati i più potenti [[Pratt & Whitney R-4360|Pratt & Whitney R-4360 "Wasp Major"]] con il programma B-29D/B-50, che però arrivò troppo tardi per la seconda guerra mondiale. Come soluzione provvisoria, vennero poste delle appendici sulle pale delle eliche per deviare una quantità maggiore di aria refrigerante nelle aperture di raffreddamento dei motori. Le aperture vennero anche dotate di deflettori per indirizzare un flusso d'aria specifico sulle valvole di scarico dei motori. Venne aumentata la quantità di olio per le valvole e furono messe guarnizioni di [[asbesto]] al motore per prevenire le perdite d'olio. I velivoli vennero sottoposti a ispezioni prevolo molto accurate, nelle quali si controllava la eventuale presenza di valvole motore fuori posto. I cinque cilindri più in alto vennero sostituiti più frequentemente (ogni 25 ore di funzionamento del motore) e l'intero motore veniva sostituito ogni 75 ore di funzionamento.<ref>Vennero installati in successione diverse versioni del motore nello sforzo di eliminare il problema. La produzione di B-29 iniziò con i motori nella variante −23, tutti poi modificati nella versione "bellica" −23A. Le altre versioni furono −41 (B-29A), −57, −59.</ref>
 
Il problema non venne risolto fino a che non vennero adottati i più potenti [[Pratt & Whitney R-4360|Pratt & Whitney R-4360 "Wasp Major"]] con il programma B-29D/B-50, che però arrivò troppo tardi per la seconda guerra mondiale. Come soluzione provvisoria vennero poste delle appendici sulle pale delle eliche per deviare una quantità maggiore di aria refrigerante nelle aperture di raffreddamento dei motori. Le aperture vennero anche dotate di deflettori per indirizzare un flusso d'aria specifico sulle valvole di scarico dei motori. Venne aumentata la quantità di olio per le valvole e furono introdotte delle guarnizioni di [[asbesto]] al motore per prevenire le perdite d'olio. I velivoli vennero sottoposti a ispezioni prevolo molto accurate, in cui si controllava l'eventuale presenza di valvole motore fuori posto. I cinque cilindri più in alto vennero sostituiti più frequentemente (ogni 25 ore di funzionamento del motore) e l'intero motore veniva sostituito ogni 75 ore di funzionamento.<ref>Vennero installati in successione diverse versioni del motore nello sforzo di eliminare il problema. La produzione di B-29 iniziò con i motori nella variante −23, tutti poi modificati nella versione "bellica" −23A. Le altre versioni furono −41 (B-29A), −57, −59.</ref>
I piloti, compresi quelli dei giorni nostri ai comandi del ''Fifi'' della [[Commemorative Air Force]], l'ultimo B-29 tuttora in grado di volare, descrivono il volo dopo il decollo come una lotta disperata per guadagnare velocità, mentre in altri velivoli, in genere il volo dopo il decollo è uno sforzo per raggiungere quota. I motori radiali necessitano di un adeguato flusso d'aria per il raffreddamento e il non riuscire a raggiungere in tempo una adeguata velocità, potrebbe avere come effetto guasti ai motori e rischio di incendio.<ref>{{Cita|oregoncounsel.com|||harv=s}}.</ref>
 
I piloti, compresi quelli dei giorni nostri ai comandi del ''Fifi'' della [[Commemorative Air Force]] (uno degli ultimi due B-29 tuttora in grado di volare; l'altro è ''Doc''), descrivono il volo dopo il decollo come una lotta disperata per guadagnare velocità, mentre in altri velivoli generalmente il volo dopo il decollo è uno sforzo per raggiungere la quota desiderata. I motori radiali necessitano di un adeguato flusso d'aria per il raffreddamento e il non riuscire a raggiungere in tempo un'adeguata velocità potrebbe avere come effetto dei guasti ai motori e rischio di incendio.<ref>{{Cita|oregoncounsel.com|}}.</ref>
 
=== Armamento difensivo ===
[[File:Boeing B-29-30-BW Superfortress 42-4494 468BG 792BS.jpg|thumb|left|Vista posteriore di un B-29. Sono riconoscibliriconoscibili le torrette posteriori e i due vani bombe, anteriore e posteriore, aperti.]]
[[File:B29 ventral turret.jpg|thumb|[[Torretta (cannone)|Torretta]] ventrale armata con due [[mitragliatrice|mitragliatrici]] [[Browning M2|M2]] [[calibro (arma)|calibro]] [[.50 BMG]] e comandata a distanza.]]
Il B-29 era in grado di volare fino ada una quota di 4000040.000 piedi (12.200 m) a velocità fino a 350 nodi (650&nbsp;km/h). Queste prestazioni rappresentavano la sua migliore difesa, in quanto i caccia giapponesi del tempo potevano a malapena raggiungere quote del generesimili e pochi potevano avvicinarsi ai B-29, qualora fossero rimasti in attesa alla quota giusta. Solo le armi antiaeree più pesanti potevano colpirli e poichèpoiché leper forzetutta dell'assela nelladurata della seconda guerra mondiale le forze dell'asse non avevano artiglieria con [[Spoletta_(armamento)#Classificazione_delle_moderne_spolette|spoletta di prossimità]], colpire o danneggiare questi bombardieri da terra era quasi impossibile.
 
Per il B-29 venne progettato il rivoluzionario ''Central Fire Control System - CFCS'' (sistema centralizzato per il controllo di fuoco). Sull'aereo erano presenti quattro torrette comandate a distanza, ognuna armata con due mitragliatrici cal .50" cal(12,7&nbsp;mm) [[M2 Browning M2|M2]].<ref>La torretta anteriore superiore fu subito modificata in una nuova versione con 4 mitragliatrici Browning calibro .50M2.</ref> Le armi erano controllate da quattro mitraglieri che si aiutavano con quattro computer analogici della [[General Electric]]. Ogni mitragliere, ad eccezione di quello di coda, poteva controllare più di una postazione difensiva contemporaneamente.<ref>{{Cita|Boyne 1997|p. 322||harv=s}}.</ref> Uno dei mitraglieri trovava posto al di sopra del [[Sistema di puntamento Norden]] nel naso<ref>La torretta nel naso veniva controllata dal puntatore.</ref> e gli altri tre erano sistemati in compartimenti pressurizatipressurizzati nella parte posteriore della fusoliera, che aveva dei finestrini a bolla. Il mitragliere della postazione posteriore superiore, era il mitragliere detto ''"Central Fire Control gunner";'', il cuisuo incarico era quello di coordinare l'operato degli altri tre addetti alle armi evitando confusione nel corso della battaglia. I sistemi CFCS avevano dei computer analogici altamente avanzati per l'epoca., in grado di compensare il tiro tenendo conto della velocità del B-29, della velocità e del peso del bersaglio, della forza di gravità, della temperatura e uniditàdell'umidità.<ref name = "RCT80-3">{{Cita|Brown 1977|pp. 80–83||harv=s80-83}}.</ref><ref name = "Flyguns p164-6">{{Cita|Williams, Gustin 2003|pp. 164–166||harv=s164-166}}.</ref> Grazie a questo ausilio, il tiro utile delle mitragliatrici calibro .50 del B-29 aveva un raggio effettivo di 10001.000 yd (914 m), il doppio del raggio di tiro utile raggiungibile con ledelle mitragliatrici puntate a mano sui B-17 Flying Fortress. Il mitragliere di coda poteva controllare solo le sue armi (due M2/ANmitragliatrici Browningcalibro più,.50 nei primi esemplari di produzione, un cannone da 20 &nbsp;mm [[Hispano-Suiza HS.404|M2]] successivamente) e la torretta inferiore posteriore. Dopo la seconda guerra mondiale, le torrette di coda furono dotate del proprio radar APG-15 di puntamento.<ref name="RCT80-3"/><ref name="Flyguns p164-6"/>
 
All'inizio del 1945, con unil cambiamentocambio nella modalità di impiego, passando da quello di bombardiere diurno da alta quota a bombardiere notturno a bassa quota, secondo resoconti, il generale LeMay ordinò la rimozione della maggior parte dell'armamento difensivo e dei sistemi di puntamento da remoto dai suoi B-29, di modo che potessero imbarcare una maggiore quantità di carburante e bombe. Come effetto di queste richieste, la Bell Marietta (BM) produsse una serie di 311 B-29B senza sistemi di mira e torrette, armate con la sola torretta di coda, nellain qualecui trovavano posto due mitragliatrici Browning calibro .50 e un cannone M2, più il radar di puntamento APG-15. Questo armamento venne subito modificato in tre mitragliatrici Browning calibro .50M2. Questa versione era dotata inoltre di un radar APQ-7 "Eagle" migliorato per il puntamento per le operazioni di bombardamento anche in condizioni di cattivo tempo. Questo radar era, installato nella parte inferiore della fusoliera, e coperto da un radome a profilo aerodinamico. La maggior parte di questi aerei venne assegnata al 315th Bomb Wing, con base Northwest Field, nell' [[isola di Guam]].<ref>{{Cita|www.315bw.org|||harv=s}}.</ref>
 
=== La cabina pressurizzata ===
[[File:040315Interior of a B-F-9999G-00329 Superfortress bomber.jpg|thumb|left|Foto dell'interno della cabina posteriore pressurizzata del B-29, giugno 1944]]
L'equipaggio, perPer la prima volta in un bombardiere, l'equipaggio poté godere del comfort di una [[cabina pressurizzata|completa pressurizzazione]]. Il sistema di pressurizzazione del B-29 fu sviluppato dalla [[Garrett AiResearch]] e si trattò del primo mai costruito per un bombardiere alleato prodotto in serie alleato. La Boeing aveva in precedenza costruito il [[Boeing 307 Stratoliner|307 Stratoliner]], che fu il primo aereo di linea commerciale con cabina completamente pressurizzata e che fu prodotto soltanto in dieci esemplari. A differenza di aerei della stessa epoca, come loil [[Junkers Ju 86|Junkers Ju 86P]]P, aia qualicui la cabina pressurizzata fu aggiunta in un secondo momento, il B-29 fu progettato dall'inizio con un sistema di pressurizzazione. La parte anteriore e il cockpit erano pressurizzati, così come la parte posteriore. I progettisti dovettero prendere la decisione se lasciare il vano bombe non pressurizzato, o mettere in pressione tutta la fusoliera, il che avrebbe creato la necessità di depressurizzare l'aereo ogni volta prima del lancio delle bombe.: Lafu decisione presa fudeciso di progettare un lungo tunnel al di sopra dei due vani bombe, di modo che i membri dell'equipaggio potessero spostarsi dalla parte anteriore alla posteriore, entrambe pressurizzate come il tunnel. Il vano bombe rimase a pressione ambiente.<ref name="Takeoff_9"/>
 
== Impiego operativo ==
=== Seconda guerra mondiale ===
[[File:Enola Gay2.jpg|thumb|''[[Enola Gay]]'', uno dei B-29 in versione modificata per il programma [[Silverplate]], mentre atterra dopo aver sganciato [[Little boyBoy]] su [[AtomicBombardamenti bombingsatomici ofdi Hiroshima ande Nagasaki|Hiroshima]]]]
Il piano iniziale di impiego, implementato secondo le direttive del presidente USA [[Franklin D. Roosevelt]], conseguenti a promesse fatte alla Cina e chiamate [[Operazione Matterhorn]], era di utilizzare i B-29 per attaccare il Giappone e altri obiettivi in base alle necessità, partendo da quattro basi avanzate nello [[Guangxi]], la regione meridionale della Cina e cinque aeroporti, da utilizzare come basi principali, in [[India]], nella regione dell'attuale [[Bangladesh]].<ref name = "iapr22 p144-5">{{Cita|Willis 2007|pp. 144-145}}.</ref> La regione dello [[Chengdu]] fu alla fine preferita a quella del [[Guilin]] per evitare di dover addestrare 50 divisioni cinesi a protezione delle basi contro gli attacchi terrestri giapponesi.<ref name = "AAFWW2 v5p18-22">{{Cita|Craven e Cate 1983|pp. 18-22}}.</ref>
 
Il piano iniziale di impiego, implementato secondo le direttive del presidente USA [[Franklin D. Roosevelt]], conseguenti a promesse fatte alla Cina e chiamate [[Operazione Matterhorn]], era di utilizzare i B-29 per attaccare il Giappone e altri obiettivi in base alle necessità, partendo da quattro basi avanzate nello [[Guangxi]], la regione meridionale della Cina e cinque aeroporti, da utilizzare come basi principali, in [[India]], nella regione dell'attuale [[Bangladesh]]. <ref name="iapr22 p144-5">{{Cita|Willis 2007|pp. 144–145||harv=s}}</ref> La regione dello [[Chengdu]] fu alla fine preferita a quella del [[Guilin]] per evitare di dover addestrare 50 divisioni cinesi a protezione delle basi contro gli attacchi terrestri giapponesi.<ref name="AAFWW2 v5p18-22">{{Cita|Craven e Cate 1983|pp. 18–22||harv=s}}.</ref>
 
Questo progetto era estremamente costoso, in quanto non esistevano collegamenti terrestri tra India e Cina e tutti i materiali necessari al funzionamento delle basi avanzate dovevano essere trasportati per via aerea scavalcando l'[[Himalaya]] attraverso aerei da trasporto, o con gli stessi B-29, impiegando alcuni esemplari ai quali venivano tolte le protezioni e le armi per trasformarli in aerei per il trasporto di carburante. I B-29 iniziarono ad arrivare in India all'inizio dell'aprile 1944. Il primo volo di trasferimento di B-29 verso gli aeroporti in Cina al di sopra dell'Himalaya, scavalcando la cosiddetta ''[[The Hump]]'' (la gobba), ebbe luogo il [[24 aprile]] [[1944]]. La prima missione di combattimento dei B-29 venne lanciata il [[5 giugno]] 1944: 77 dei 98 B-29 partirono dalle basi in India e vennero inviati a bombardare le officine ferroviarie di [[Bangkok]] in [[Thailandia]]. Cinque B-29 vennero persi per cause tecniche.<ref name="iapr22 p144-5"/><ref name = "Peacock1 p87">{{Cita|Air International agosto 1989|p. 87||harv=s}}.</ref>
 
==== Le basi avanzate in Cina ====
[[File:B-29s June 1944.jpg|thumb|B-29 fotografati prima della partenza per il [[bombardamento di Yawata]] del 15-16 giugno 1944.]]
Il 15 giugno 1944, 68 B-29 decollarono dalle basi nel Chengdu in Cina e 47 velivoli raggiunsero e [[Bombardamento di Yawata|bombardarono le ''acciaierie imperiali'']] di [[Yawata]] in [[Giappone]]. Si trattò del primo bombardamento sulle isole giapponesi dal [[raid di Doolittle]] dell'aprile 1942.<ref name = "AAFWW2 v5p100">{{Cita|Craven e Cate 1983|p. 100}}.</ref> In questa missione ci furono le prime perdite in combattimento di B-29, con uno degli aerei distrutto al suolo dai caccia giapponesi dopo un atterraggio di emergenza in Cina,<ref name = "AAFWW v5p101">{{Cita|Craven e Cate 1983|p. 101}}.</ref> uno perso a causa del fuoco antiaereo su Yawata, e un altro aereo, lo ''Stockett's Rocket'' (dal nome del capitano Marvin M. Stockett, il comandante dell'aereo)<ref>{{Cita|40thbombgroup.org|}}.</ref> scomparso dopo il decollo da [[Chakulia]] in India. Il raid causò scarsi danni all'obiettivo, con solo una bomba che colpì le installazioni<ref name = "iapr22 p145">{{Cita|Willis 2007|p. 145}}.</ref> e praticamente esaurì le riserve di carburante delle basi del Chengdu, causando un rallentamento delle operazioni fino a che le scorte non furono ricostituite.<ref name = "AAFWW2 v5p101,3">{{Cita|Craven e Cate 1983|pp. 101, 103}}.</ref>
[[File:B-29 targets from China.jpg|thumb|Mappa con la posizione di due delle principali basi di B-29: [[Chengtu]] e [[Luliang]]. Nella cartina sono riportate anche le principali missioni di bombardamento condotte dai velivoli di base in Cina su [[Manciuria]], Giappone e [[Formosa]].]]
Il [[15 giugno]] 1944, 68 B-29 decollarono dalle basi nel Chengdu in China e 47 velivoli raggiunsero e [[Bombardamento di Yawata|bombardarono le ''acciaierie imperiali'']] di [[Yawata]] in [[Giappone]]. Si trattò del primo bombardamento sulle isole giapponesi dal [[raid di Doolittle]] dell'aprile 1942.<ref name="AAFWW2 v5p100">{{Cita|Craven e Cate 1983|p. 100||harv=s}}.</ref> In questa missione ci furono le prime perdite in combattimento di B-29, con uno degli aerei distrutto al suolo dai caccia giapponesi dopo un atterraggio di emergenza in Cina,<ref name="AAFWW" v5p101">{{Cita|Craven e Cate 1983|p. 101||harv=s}}.</ref> uno perso a causa del fuoco antiaereo su Yawata, e un altro aereo, lo ''Stockett's Rocket'' (dal nome del capitano Marvin M. Stockett, il comandante dell'aereo)<ref>{{Cita|40thbombgroup.org|||harv=s}}}</ref> scomparso dopo il decollo da [[Chakulia]] in India. Il raid causò scarsi danni all'obiettivo, con solo una bomba che colpì le installazioni <ref name="iapr22 p145">{{Cita|Willis 2007|p. 145||harv=s}}.</ref> e praticamente esaurì le riserve di carburante delle basi del Chengdu, causando un rallentamento delle operazioni fino a che le scorte non furono ricostituite.<ref name="AAFWW2 v5p101,3">{{Cita|Craven e Cate 1983|pp. 101, 103||harv=s}}.</ref>
 
Contro i B-29 venne anche adottata dai giapponesi la tattica di lanciarsi intenzionalmente con aerei da caccia contro i bombardieri cercando la collisione. Il primo esempio di questa tecnica fu registrato durante il raid del 20 agosto contro le acciaierie di Yawata. Il sergente Shigeo Nobe del 4°º ''Sentai'' volò intenzionalmente con il suo [[Kawasaki Ki-45]] contro un B-29; i rottami proiettati dall'esplosione, danneggiarono gravemente anche un altro B-29 che precipitò. Le due perdite statunitensi furono il B-29 matricola B-29-10-BW 42-6334 ''Gertrude C'' con comandante il colonnello Robert Clinksale e il B-29 matricola B-29-15-BW 42-6368 ''Calamity Sue'' con comandante il capitano Ornell Stauffer, entrambi del 486th BG. Molti di questi velivoli furono distrutti in questo tipo di attacchi nei mesi successivi. Sebbene il termine "[[Kamikaze]]" venga utilizzato per identificare questo tipo di attacchi, la parola non è utilizzata dalla storiografia giapponese che distingue tra attacchi suicidi alle navi e combattimenti aerei di questo tipo, non necessariamente suicidi.<ref>{{Cita|wgordon.web.wesleyan.edu|||harv=s}}}.</ref>
 
I B-29 vennero ritirati dagli aeroporti in Cina verso la fine del gennaio 1945. Nel periodo di impiego di questi aerei con partenza da Cina e India, vennero condotte missioni contro molti obiettivi in tutto il sud est asiatico, ma fu deciso il trasferimento graduale dell'intera flotta verso le nuove basi nelle [[isole Marianne]]. L'ultima missione con partenza dall'India, venne lanciata il [[29 marzo]] 1945.<ref name = "xmission.com 16-31 marzo 1945">{{Cita|xmission.com 16-31 marzo 1945|||harv=s}}.</ref>
 
====La Le nuove basi alle Isole Marianne ====
[[File:B-29s dropping bombs.jpg|right|thumb|Un'incursione di B-29 sulle città giapponesi]]
Oltre ai problemi logistici associati con le operazioni con partenza dalla Cina, i B-29 potevano raggiungere solo una limitata parte del Giappone partendo da quelle basi. La soluzione a questo problema fu la conquista delle [[Isole Marianne]] che avrebbe portato obiettivi come [[Tokyo]], distante 2400&nbsp;km, nel raggio delle "superfortezze". Fu quindi deciso nel dicembre 1943 di conquistare le Marianne.<ref name = "iapr22 p145-6">{{Cita|Willis 2007|pp. 145–146||harv=s145-146}}.</ref>
 
[[Battaglia di Saipan|Saipan fu invasa]] dalle forze statunitensi il [[15 giugno]] 1944, e malgrado un contrattacco navale giapponese che sfociò nella [[Battagliabattaglia del Mare delle Filippine]] e gli aspri combattimenti a terra, l'isola fu resa sicura il 9 luglio.<ref name = "iapr22 p146">{{Cita|Willis 2007|p. 146||harv=s}}.</ref> Seguirono la [[Battaglia di Guam (1944)|battaglia di Guam]] e la [[battaglia di Tinian]], che portarono al possesso delle tre isole per il mese di agosto.<ref name = "Oxford p718">{{Cita|Dear e Foot 1995|p. 718||harv=s}}.</ref>
 
I lavori sulle isole iniziarono immediatamente con lo scopo di costruire aeroporti in grado di ospitare i B-29. Le operazioni iniziarono prima ancora della fine dei combattimenti sulle isole.<ref name="iapr22 p146"/> Vennero costruiti in tutto cinque grandi aeroporti, di cui due sull'isola pianeggiante di [[Tinian]], uno a [[Saipan]] e due a [[Guam]]. Ognuno era grande abbastanza per ospitare un ''bomb wing'' (stormo da bombardamento) costituito da quattro ''bomb group'' (gruppi da bombardamento), con un totatletotale di 180 B-29 per aeroporto.<ref name="Peacock1 p87"/> Questa basi, che potevano essere rifornite per nave a differenza di quelle in Cina, non erano vulnerabili ad attacchi da terra da parte dell'esercito giapponese e divennero il punto di lancio di grandi attacchi aerei contro il Giappone condotti nell'ultimo anno di guerra. Il primo B-29 arrivò a Saipan il 12 ottobre 1944, prima ancora della ultimazione della base aerea<ref name = xmission.com_ottobre_1944>{{Cita|xmission.com ottobre 1944|||harv=s}}.</ref> e la prima missione di combattimento lanciata dalle basi delle Marianne partì il 28 ottobre 1944, costituita da 14 B-29 che attaccarono la base di sommergibili giapponesi dell'atollo di [[Truk]].<ref name=xmission.com_ottobre_1944 /> La prima missione contro il Giappone partita dalle basi delle Marianne si ebbe il 24 novembre 1944, con 111 B-29 mandati ad attaccare [[Tokyo]].<ref name = "xmission.com novembre 1944">{{Cita|xmission.com novembre 1944|||harv=s}}.</ref> Da quella data, le missioni si intensificarono e vennero condotte con regolarità fino alla fine della guerra sotto il comando dell'energico generale [[Curtis LeMay]]. Gli attacchi devastarono quasi tutte le grandi città giapponesi, con l'eccezione di Kyoto e qualcunpoche altraaltre, e danneggiarono gravemente le industrie belliche giapponesi; particolarmente catastrofico fu il [[bombardamento di Tokyo]] della notte del 9/10 marzo 1945 condotto da 334 B-29 che innescò una [[tempesta di fuoco]], provocando la morte di circa 100.000 civili. Sebbene meno nota, l'[[Operazione Starvation]] (fame) consistente in un programma di sgancio di mine antinave dagli aerei, eseguita dai B-29 contro le principali rotte navali e i porti giapponesi, compromise seriamente la capacità nipponica di proseguire le operazioni belliche.
 
==== Punto di svolta con i bombardamenti atomici ====
ProbabilmenteSicuramente il più famoso B-29 è l'''[[Enola Gay]]'', che lanciò la [[bomba atomica]] "[[Little Boy]]" su [[Hiroshima]] il [[6 agosto]] 1945. ''[[Bockscar]]'', un altro B-29, sganciò "[[Fat Man]]" su [[Nagasaki]] tre giorni dopo. Queste due azioni, insieme con l'[[Guerra sovietico-giapponese (1945)|invasione sovietica della Manciuria]] del [[9 agosto]] 1945, costrinsero il Giappone alla resa e alla fine ufficiale della seconda guerra mondiale. Entrambi gli aerei utilizzati per i bombardamenti nucleari, furono scelti e poi modificati a partire da velivoli assemblati nello stabilimento di Omaha, in quella che sarebbe diventata la [[Offutt Air Force Base]].
 
Dopo la resa del Giappone, il [[Giornata della Vittoria sul Giappone|V-J Day]], i B-29 furono utilizzati per altri scopi. Un certo numero rifornì di viveri i [[prigionieri di guerra]] catturati dai Giapponesigiapponesi con cibo, medicinali e altri generi di prima necessità, sganciando con il paracadute carichi di razioni nei campi dove i Giapponesigiapponesi mantenevano i prigionieri ormai in condizioni che necessitavano interventi urgenti, ben prima della evacuazione.<ref>{{Cita|home.comcast.net|||harv=s}}.</ref>
 
Nel settembre 1945, venne completato un volo a lungo raggio per motivi propagandistici: i generali [[Barney M. Giles]], [[Curtis LeMay]] e [[Emmett O'Donnell, Jr.]] pilotarono tre B-29 modificati dalla [[Chitose Air Base]] di [[Hokkaidō]] fino al [[Chicago Municipal Airport]], proseguendo per [[Washington, D.C.]], il volo non-stop più lungo mai compiuto a quella data da aerei della Army Air Force e il primo volo senza scalo della storia tra Giappone e Stati Uniti d'America<ref>{{Cita|Findlocalweather.com|||harv=s}}.</ref><ref>{{Cita|Potts 1995|||harv=s}}.</ref> Due mesi più tardi, il colonnello Clarence S. Irvine effettuò ai comandi di un altro B-29 modificato, dal nome, ''Pacusan Dreamboat'', un altro volo da primato, che infranse il record mondiale di distanza, coprendo senza scalo la distanza tra Guam e Washington, D.C., per un totale di 1274012.740&nbsp;km in 35 ore<ref name=milestones>{{Cita|af.mil|||harv=s}}.</ref> con un peso al decollo di 7000070.000&nbsp;kg.<ref name=SetRecords>{{Cita|b-29s-over-korea.com|||harv=s}}.</ref><ref>{{Cita|Popular Science gennaio 1945|p. 91|harv=s}}.</ref>
 
==== I B-29 in Europa ====
[[ImageFile:Boeing B-29A Washington B.1 WF502 90 Sqn Hooton 20.09.52 edited-2.jpg|thumb|right|Royal Air Force Washington B.1 del [[No. 90 Squadron RAF]] di base a [[RAF Marham]]]]
Sebbene concepito per altri teatri e solo brevemente valutato in Inghilterra, il B-29 fu principalmente usato nella seconda guerra mondiale solo nel teatro del Pacifico. Il prototipo YB-29-BW ''41-36393'', dal nome ''Hobo Queen'', fu visto fare scalo in diversi aeroporti britannici, si pensa per una un'operazione di "disinformazione" dei Tedeschitedeschi, con l'idea di far credere che la "superfortezza" sarebbe stata usata anche in Europa.<ref name="Bowers Boeing p323"/> Terminato un periodo di due settimane, l'aereo venne inviato in India per unirsi al 462nd Bomb Group.<ref>{{cita web Cita|url= paaf.indexks.com/eng/content/download/550/3409/file/B29History.pdf |titolo=The History of the B-29 Superfortress |work=paaf.indexks.com |accesso=28 febbraio 2011}}.</ref>
 
Terminata la guerra, alcuni squadron del [[Bomber Command]] della [[Royal Air Force]] vennero equipaggiati con alcuni B-29 prestati dalle riserve dell'USAF. Quando in servizio con la RAF, gli aerei prendevano il nome di '''Washington B.1''' e rimasero in servizio dal marzo 1950, fino a che l'ultimo non fu restituito all'inizio del [[1954]], venendo rimpiazzati dai primi bombardieri della serie "[[V-bomber]]" britannici.
 
==== Bilancio operativo ====
[[File:Boeing SB-29.jpg|thumb|Un Boeing SB-29 impiegato per le missioni SAR]]
I bombardieri furono impiegati in 34.000 sortite con 5 tonnellate di bombe ciascuna, a conferma delle formidabili capacità di carico del bombardiere. Durante le azioni notturne, in cui gli aerei volavano a bassa quota senza quasi armi difensive e con equipaggio ridotto, era possibile caricare oltre 6 tonnellate di bombe al napalm ''M69'', costituite da 38 submunizioni da 2,7 chili che si aprivano a circa 1.500 metri di quota.
 
Nonostante la fama di sostanziale invincibilità del B-29, la campagna si risolse con la perdita di circa 500 aeroplani, in maggior parte per incidenti, con oltre 3.000 vittime tra gli equipaggi – un prezzo abbastanza elevato per un apparecchio che fu prodotto in 3.970<ref>{{Cita|boeing.com|||harv=s}}.</ref> esemplari.
 
=== Guerra di Corea e servizio postbellico ===
[[File:WarKorea B-29-korea.jpg|thumb|Un B-29 in azione in Corea del Nord, agosto 1951]]
Il B-29 fu impiegato nel periodo 1950-1953 nella [[guerra di Corea]]. All'inizio, il bombardiere fu utilizzato in missioni diurne di bombardamento strategico e le poche industrie e obiettivi strategici nord coreani furono rapidamente ridotte in macerie. Nel 1950, però apparvero i caccia a getto sovietici [[Mikoyan-Gurevich MiG-15|MiG-15 "Fagot"]], aerei specificamente progettati per abbattere i B-29, e dopo la perdita di 28 bombardieri, gli statunitensi cambiarono tecnica di impiego dei B-29, restringendo l'uso ai soli bombardamenti notturni e contro le linee di rifornimento. Nel corso della guerra, i B-29 volaronoeffettuarono 2000020.000 sortite e sganciarono 180000180.000 tonnellate di bombe. Ai mitraglieri di B-29 furono accreditati 27 abbattimenti di aerei nemici.<ref name = "Futrell">{{Cita|Futrell 1976|||harv=s}}.</ref> I B-29 lanciarono anche le bombe radio-controllate "''[[VB-3 Razon"|Razon]]'' e "Tarzon", in occasione di attacchi di precisione contro dighe e ponti principali, come quelli sul [[fiume Yalu]].
 
Le "superfortezze" vennero presto rese obsolete dalladallo sviluppo dei caccia con motore a reazione. Con l'entrata in servizio del gigantesco [[Convair B-36]], il B-29 venne riclassificato come bombardiere medio nella da poco costituita [[United States Air Force]]. La variante B-50 Superfortress, inizialmente designata B-29D, aveva prestazioni sufficientemente valide per coprire ruoli ausiliari come [[ricerca e soccorso]], [[SIGINT|spionaggio elettronico]] e anche [[Rifornimento in volo|aerocisterna]]. Il B-50D fu rimpiazzato nei primi [[anni 1950|anni cinquanta]] dal [[Boeing B-47 Stratojet]], a sua volta sostituito con il [[Boeing B-52 Stratofortress]]. Gli ultimi B-29 furono radiati dal servizio a metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] dopo un totale di 3970 esemplari costruiti.
 
== Versioni ==
{{vedi anche|Boeing B-29 (varianti)}}
Come bombardiere il B-29 era sostanzialmente una macchina monoversione:
[[File:Tu4.jpg|thumb|right|Il sovietico Tu-4]]
* '''B-29''' ''(modello base)'': costruito in 2.500 esemplari progressivamente modificati e migliorati (come il raddoppio della mitragliatrice della torretta frontale).<ref name = acepilots.com>{{Cita|acepilots.com|||harv=s}}.</ref>.
* '''B-29A''': 1.100 esemplari migliorati nella struttura della zona centrale dell'ala.<ref name=acepilots.com />.
* '''B-29B''': modello specifico, con 7-8 uomini di equipaggio, al quale è stata tolta ogni arma difensiva eccetto i mitragliatori caudali, per guadagnare spazio e velocità<ref name=acepilots.com />.
* '''SB-29''' : modello modificato, adattato ed attrezzato per la ricerca ed il salvataggio in mare. Era usato dalla US Air Force e dalla Air-sea Reescue. Si può notare che nel ventre trasporta una A-3 lifeboat cioè una scialuppa di salvataggio paracadutabile.
* '''[[Boeing B-50|B-50]]''': evoluzione dell'aereo con motori di potenza finalmente adeguata alla sua mole, oltre che varie altre migliorie.
* '''[[Tupolev Tu-4]]''': copia sovietica del B-29, con alcune migliorie ai motori e all'armamento. Fu costruita con la tecnica del [[reverse engineering]], in un clima già da [[guerra fredda]], a partire da alcuni B-29 che avevano dovuto compiere atterraggi di emergenza in territorio controllato dai sovietici.
* '''[[Ilyushin Il-9]]''': copia esatta costruita su licenza
Nel dopoguerra queste macchine vennero utilizzate in un'ampia gamma di compiti: aerocisterne, ricerca e soccorso, ricognitori, banchi di prova volanti.
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== Programmi sperimentali ==
[[File:Bell X-1A1 in the belly of a B-29.jpg|thumb|Un X-1 "caricato" nel vano bombe del B-29]]
I B-29 diedero luogo, con una serie di esperimenti, a un gran numero di innovazioni. Fu uno di loro che sganciò il [[Bell X-1]] con a bordo [[Charles Elwood Yeager]], quando questi superò il [[Velocità del suono|muro del suono]]; altri esemplari vennero usati per testare nuovi motori a getto, nel ruolo di aerocisterne o altri impieghi.
 
Oltre al programma sperimentale dell'X-1, i B-29 vennero utilizzati per le prove del [[caccia parassita]] [[McDonnell XF-85 Goblin]], destinato ad essere imbarcato sui [[Convair B-36]] e nel [[Progetto Tom-Tom]].
 
Infine, i B-29 vennero usati persino come emittenti televisive volanti per il progetto [[Stratovision]] a cavallo tra i [[anni 1960|sessanta]] e i [[anni 1970|settanta]], nell'ambito della [[Guerraguerra fredda]].
 
== Esemplari attualmente esistenti ==
Ventisei B-29 sono conservati in vari musei nel mondo, insieme con sei fusoliere parziali, tre fusoliere accantonate, inoltre è nota la posizione di quattro ulteriori relitti.<ref>{{Cita|johnweeks.com|||harv=s}}.</ref> Solo due dei 26 aerei esposti in musei sono al di fuori degli Stati Uniti, uno è all' [[Imperial War Museum Duxford]] nel Regno Unito e l'altro è al [[KAI Aerospace Museum]] di [[Sachon]] nella [[Corea del Sud]].
 
Esemplari degni di nota sono:
 
* "''Fifi''" di proprietà e tenuto in efficienza dalla [[Commemorative Air Force]] dal 1971 ha mantenuto per molti anni il titolo di unico B-29 in condizioni di volo. Il 5 agosto 2010, Fifi è tornato in volo per la prima volta dopo molti anni di fermo causati da un incidente ai motori accaduto durante un air-show.<ref>{{Cita|eaa.org|||harv=s}}.</ref><ref>{{Cita|rideb29.com|||harv=s}}.</ref> "Fifi" rimase a terra per i costi connessi con la gestione dei problemi dei motori. In un comunicato stampa congiunto,<ref>{{Cita|cavanaughflightmuseum.com|||harv=s}}.</ref> del 21 gennaio 2008, la Commemorative Air Force e il [[Cavanaugh Flight Museum]], annunciarono un impegno per 1,2 milioni di dollari per fornire nuovi motori all'aereo.<ref>{{Cita|cafb29b24.org|||harv=s}}.</ref> I Wright R-3350-57AM sono stati sostituiti con una combinazione di motori costruiti appositamente costituita da motori R-3350-95W e R-3350-26WD.<ref>{{Cita|avweb.com|||harv=s}}.</ref>
* B 29 "DOC": nel 1987, nel mezzo del deserto del Mojave, venne rinvenuto un B29s. Dopo 11 anni di trattative con la US Navy, un gruppo di volontari riuscì ad entrare in possesso dell'aereo. Solo nel 2016, dopo un lungo e costoso restauro, il B29 riprese a volare come museo volante.
* L'''[[Enola Gay]]'' è esposto allo [[Steven F. Udvar-Hazy Center]] del [[National Air and Space Museum]] presso il [[Dulles International Airport]] in [[Virginia]].
* Il ''[[Bockscar]]'' è esposto al [[National Museum of the United States Air Force]] presso la [[Wright-Patterson Air Force Base|Wright-Patterson AFB]] di [[Dayton (Ohio)|Dayton]] in [[Ohio]]. È stato portato in volo al museo il 26 settembre 1961.
* In fondo al [[lago Mead]] giace un esemplare quasi intatto precipitato il 21 luglio del 1948.
 
== Il B-29 nella cultura di massa ==
*Il Kansas Aviation Museum sta raccogliendo fondi per il restauro di un B-29 in grado di riprendere il volo dal nome "''Doc''", con l'intenzione di mantenere l'aereo con base [[Wichita]] nel [[Kansas]].<ref>{{Cita|b-29doc.com|||harv=s}}.</ref>
* In ambito videoludico, il B-29 compare nel [[videogioco]] ''[[Fallout: New Vegas]]''.<ref>https://fallout.wikia.com/wiki/Crashed_B-29 Fallout Wiki: Crashed B-29.</ref>
 
* In ambito musicale, il B-29 viene citato nella canzone ''Nuclear Attack'' del gruppo [[metal]] [[Sabaton]].<ref>{{Cita web|url=https://www.lyricsondemand.com/s/sabatonlyrics/nuclearattacklyrics.html|titolo=Sabaton Lyrics - Nuclear Attack Lyrics|accesso=10 gennaio 2013}}</ref>
*L'''[[Enola Gay]]'' è esposto allo [[Steven F. Udvar-Hazy Center]] del [[National Air and Space Museum]] presso il [[Dulles International Airport]] in [[Virginia]].
* L'abitacolo del Millennium Falcon nel film Star Wars è ispirato a quello del B-29.
 
* Il film ''[[L'ultimo viaggio dell'arca di Noè]]'' (''The Last Flight of Noah's Ark'') del [[1980]], diretto da [[Charles Jarrott]], ha per protagonista il pilota di un B-29.
*Il''[[Bockscar]]'' è esposto al [[National Museum of the United States Air Force]] presso la [[Wright-Patterson AFB]] di [[Dayton]] in [[Ohio]]. È stato portato in volo al museo il 26 settembre 1961.
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
=== Testi di riferimento ===
*<!-- Takeoff -->{{cita libro |curatore= Besostri, Elio |titolo= [[Take Off|Take Off- L'aviazione]]|anno= 1988 |editore= Istituto Geografico De Agostini |città= Novara |pagine= |capitolo= |cid=Takeoff}}
*<!-- Boyne 1997 -->{{cita libro|cognome=Walter J. |nome=Boyne |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Scontro di ali: L'aviazione militare nella Seconda guerra mondiale |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=1997 |anno= |mese= |editore=Mursia |città=Milano |linguaisbn= |id=ISBN 88-425-2256-2 |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid=Boyne 1997 }}
*<!-- Bowers 1989 -->{{Cita libro|cognome=Peter M. |nome=Bowers |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Boeing Aircraft since 1916 |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=1989 |anno= |mese= |editore=Putnam |città=London |linguaisbn= |id=ISBN 0-85177-804-6 |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid=Bowers 1989 }}
*<!-- Brown 1977-->{{cita libro|cognome=J. |nome=Brown |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=RCT Armament in the Boeing B-29 |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=1977 |anno= |mese= |editore=Air Enthusiast, Number Three |città= |lingua= |id= |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid=Brown 1977 }}
*<!-- Chant 1977-->{{cita libro|cognome=Christopher |nome=Chant|wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Aerei della seconda guerra mondiale|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=1977 |anno= |mese= |editore=Istituto geografico De Agostini |città=Novara |linguaisbn= |id={{NoISBN}} |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= no|cid=Chant 1977 }}
*<!-- Craven e Cate 1983-->{{cita libro|cognome=Craven |coautori=Wesley Frank e James Lea Cate |curatore= |altri= |titolo=The Army Air Forces In World War II: Volume Five: The Pacific: Matterhorn to Nagasaki June 1944 to August 1945 |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url=http://www.afhso.af.mil/shared/media/document/AFD-101105-012.pdf |formato=pdf |datadiaccessoaccesso=3 |annodiaccesso=marzo |mesediaccesso= |edizione=2011 |data=1983|anno= |mese= |editore=Office of Air Force History |città=Washington, DC |lingua= |id= |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid=Craven e Cate 1983 }}
*<!--Dear e Foot 1995-->{{cita libro|cognome=Dear, I.C.B. e M.R.D. Foot |nome= |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=The Oxford Companion of World War II |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=1995 |anno= |mese= |editore=Oxford University Press |città=Oxford, UK |linguaisbn= |id=ISBN 0-19-866225-4 |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid=Dear e Foot 1995 }}
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*<!-- Niccoli 2008-->{{cita libro|cognome=Riccardo |nome=Niccoli |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=La storia del volo - dalle macchine volanti di Leonardo da Vinci alla conquista dello spazio |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=2008 |anno= |mese= |editore=Edizioni White Star |città=Vercelli |lingua= |id=ISBN 978-88-540-0605-8 |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid=Niccoli 2008 }}
*<!-- Niccoli 2008-->{{cita libro|cognome=Riccardo |nome=Niccoli |titolo=La storia del volo - dalle macchine volanti di Leonardo da Vinci alla conquista dello spazio |data=2008 |anno= |editore=Edizioni White Star |città=Vercelli |isbn=978-88-540-0605-8 |cid=Niccoli 2008 }}
*<!-- Air International agosto 1989-->{{Cita news|lingua = |autore =Peacock |nome = |cognome = |coautori = |url = |titolo =Air International |pubblicazione = |editore = |giorno = |mese = |anno = |data =agosto 1989 |pagina = |pagine = |accesso = |formato = |cid =Air International agosto 1989 }}
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*<!-- Popular Science gennaio 1945 -->{{Cita news|autore = |nome = |cognome = |url =http://books.google.com/books?id=NSEDAAAAMBAJ&pg=PA91&dq=popular+science+January+1946&hl=en&ei=vb7kTIbiC4uQnwfUwpT4BQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&sqi=2&ved=0CDQQ6AEwAQ#v=onepage&q=popular%20science%20January%201946&f=true |titolo =Inside The Dreamboat |pubblicazione =Popular Science |editore =books.google.com |giorno = |mese = |anno = |data =gennaio 1945 |pagina = |pagine = |accesso = 2 marzo 2011 |formato = |cid =Popular Science gennaio 1945 }}
*<!-- Potts 1995 -->{{cita libro|autore-capitolo-cognome= J. Ivan, Jr. |autore-capitolo-nome=Potts, |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Remembrance of War: The Experiences of a B-29 Pilot in World War II |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url=httphttps://www.40thbombgroup.org/DCFlight.pdf |formato=pdf |datadiaccessoaccesso= 2 marzo 2011 |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=1995 |anno= |mese= |editore=J.I. Potts & Associates |città= |lingua= |id= |doi= |pagine= |capitolo=THE JAPAN TO WASHINGTON FLIGHT |url_capitolo= |citazione= |cid=Potts 1995 }}
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*<!--Willis 2007-->{{cita libro|cognome=David |nome=Willis |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Boeing B-29 and B-50 Superfortress - International Air Power Review Volume 22|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=2007 |anno= |mese= |editore=AIRtime Publishing |città=Westport, Connecticut |lingua= |id=SSN 1473-9917. ISBN 1-88058880588-87979-X |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid=Willis 2007 }}
 
===Altri testi===
 
=== Altri testi ===
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===Siti web===
 
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== Voci correlate ==
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* [[BOCKSCAR]]
* [[Bombardamento strategico]]
* [[Kee Bird]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=B-29 Superfortress}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [http://b-29.org/ B-29.org]
* {{cita web|1=http://b-29.org/|2=B-29.org|lingua=en|accesso=30 aprile 2006|dataarchivio=1 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111001015733/http://b-29.org/|urlmorto=sì}}
* {{en}} [http://home.att.net/%7Esallyann4/doc1.html Galleria di foto sul riadattamento di vecchi B-29]
* {{cita web|url=http://home.att.net/%7Esallyann4/doc1.html|titolo=Galleria fotografica sul riadattamento di vecchi B-29|lingua=en|accesso=30 aprile 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060613085938/http://home.att.net/%7Esallyann4/doc1.html|urlmorto=sì}}
* {{en}} [http://www.nasm.si.edu/research/aero/aircraft/boeing_b29.htm Museo dell'Aria e dello Spazio]
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