Claudio Abbado: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
| nome = Claudio Abbado
| immagine = Claudio Abbado Senato.jpg
| didascalia = {{Premio|[[Premio Imperiale]]|[[2003]]}}<br />{{Premio|Wolf|arti|2008|x}}
| carica = [[Senatore a vita (ordinamento italiano)|Senatore a vita della Repubblica Italiana]]
| mandatoinizio = 30 agosto 2013
| mandatofine = 20 gennaio 2014
| legislatura = [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII]]
| gruppo parlamentare = [[Gruppo misto]]
| coalizione =
| circoscrizione =
| collegio =
| tipo nomina = [[Senatore a vita (ordinamento italiano)#Nominati da Giorgio Napolitano|nomina presidenziale di Giorgio Napolitano]]
| incarichi =
| sito = http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Attsen/00030509.htm
| partito =
| titolo di studio = diploma di conservatorio
| alma mater =
| professione = direttore d'orchestra
| firma =
}}
{{Bio
|Nome = Claudio
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|GiornoMeseNascita = 26 giugno
|AnnoNascita = 1933
|LuogoMorte = Bologna
|GiornoMeseMorte = 20 gennaio
|AnnoMorte = 2014
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = direttore d'orchestra
|Nazionalità = italiano
}}
Considerato uno dei più grandi e celebri direttori d'orchestra contemporanei a livello internazionale, è noto per aver guidato alcune delle più prestigiose orchestre al mondo, tra cui spiccano l'[[Orchestra del Teatro alla Scala]] di [[Milano]] e i [[Berliner Philharmoniker]], di cui è stato il primo e ad oggi unico italiano a divenire direttore stabile.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/13/berliner-philharmoniker-lorchestra-piu-celebre-al-mondo-senza-direttore-fumata-nera/1677904/|titolo=Berliner Philharmoniker, l'orchestra più celebre al mondo senza direttore: fumata nera|sito=Il Fatto Quotidiano|data=13 maggio 2015|lingua=it|accesso=1º gennaio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/claudio-abbado|titolo=Abbado, Claudio nell'Enciclopedia Treccani|lingua=it|accesso=1º gennaio 2021}}</ref>
== Biografia ==
{{Approfondimento
|titolo=Date principali
|contenuto=
* '''1958''' Primo posto al concorso Koussevitsky a [[Tanglewood (centro musicale)|Tanglewood]] (USA).
* '''
* '''1963''' Vince il premio Mitropoulos della [[New York Philharmonic]] e debutto con la stessa.
* '''1968''' Debutto al Covent Garden di [[Londra]].
* '''1968'''-'''1986''' Direttore musicale del [[Teatro alla Scala]].<ref>{{cita testo|url=http://www.teatroallascala.org/it/scopri/teatro/storia_slide_8.html|titolo=La storia del Teatro alla Scala|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201163426/http://www.teatroallascala.org/it/scopri/teatro/storia_slide_8.html }}.</ref>
* '''1971''' Direttore principale dei [[Wiener Philharmoniker]].
* '''1979'''-'''1987''' Direttore musicale della [[London Symphony Orchestra]].
* '''
* '''1986'''-'''1991''' Direttore artistico della ''[[Wiener Staatsoper|Staatsoper di Vienna]]''.
* '''1989'''-'''2002''' Direttore artistico dei [[Berliner Philharmoniker]].
* '''2003'''-'''2014''' Direttore artistico dell'Orchestra del [[Festival di Lucerna]].
* '''2004'''-'''2014''' Direttore musicale e artistico dell{{'}}''Orchestra Mozart'' di [[Bologna]].
* '''2013'''-'''2014''' Senatore a vita del [[Senato della Repubblica]].
}}
=== Gioventù e anni cinquanta ===
Claudio Abbado nasce a [[Milano]] il 26 giugno 1933. Sua madre, la scrittrice Maria Carmela Savagnone, era di [[Palermo]], mentre suo nonno paterno, Michele Abbado, era di Alba, in provincia di Cuneo. Della sua famiglia hanno fatto parte diversi noti musicisti: suo padre, [[Michelangelo Abbado]], è insegnante di [[violino]] al prestigioso [[Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi (Milano)|Conservatorio '"Giuseppe Verdi" di Milano]] e poi vicedirettore dello stesso; la madre, Maria Carmela Savagnone (sorella del padre di [[Rita Savagnone|Rita]] e [[Deddi Savagnone|Deddi]]), è [[pianista]] e scrittrice per bambini; suo fratello maggiore, [[Marcello Abbado]], è pianista e in seguito [[compositore]] e direttore dello stesso conservatorio milanese. Ha anche altri due fratelli: Luciana Abbado Pestalozza, fondatrice del Festival di MilanoMusica, e Gabriele Abbado, [[architetto]].
Fino al [[1955]] compie i suoi studi presso il conservatorio meneghino, diplomandosi in composizione, [[pianoforte]] e [[direttore d'orchestra|direzione d'orchestra]]. Terminati gli studi si perfeziona con [[Friedrich Gulda]] per il pianoforte e [[Antonino Votto]] per la direzione d'orchestra. In seguito si trasferisce a [[Vienna]], avendo vinto una borsa di studio biennale per i prestigiosi corsi di perfezionamento in direzione orchestrale di [[Hans Swarowsky]].
In questo stesso periodo riesce a farsi ammettere al coro della [[Gesellschaft der Musikfreunde]], al fine di assistere alle prove dei maggiori direttori d'orchestra del mondo, fra i quali [[Bruno Walter]], [[George Szell]] e [[Herbert von Karajan]]. Nel contempo partecipa ai corsi di perfezionamento dell'[[Accademia Chigiana]] di [[Siena]], tenuti da [[Alceo Galliera]] (che dirigeva anche la [[Philharmonia Orchestra|Philharmonia]] di [[Londra]]) e [[Carlo Zecchi]], dell'[[Orchestra Filarmonica Ceca]]. Nel [[1958]] vince a Tanglewood ([[Stati Uniti d'America|USA]]) il concorso Koussevitzky della [[Boston Symphony Orchestra]], che gli permette di fare il suo debutto americano con la [[New York Philharmonic]].
=== 1959-1968. Dall'esordio alla direzione della Scala ===
Nel [[1959]] debutta a [[Trieste]] come direttore sinfonico. Nel [[1960]] dirige ''Maria d'Alessandria'' di [[Giorgio Federico Ghedini]] al [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi di Trieste]]. Lo stesso anno fa il suo esordio alla [[Teatro alla Scala|Scala]], dirigendo alcuni concerti tenutisi alla ''[[Piccola Scala]]'' e dedicati al terzo centenario della nascita di [[Alessandro Scarlatti]]. Nel [[1962]] dirige ''[[L'amore delle tre melarance]]'' al Teatro Verdi di Trieste.
Per il [[Teatro La Fenice]] nel [[1962]] dirige un concerto con [[Pietro Grossi]] al [[violoncello]] nel cortile di [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]] e un concerto con [[Alexis Weissenberg]] al pianoforte al Teatro La Fenice; sempre nello stesso anno dirige alla Fenice di Venezia due concerti con al pianoforte [[Aldo Casati]] con musiche di [[Beethoven]], [[Brahms]] e [[Rachmaninov]], nel [[1963]] un concerto con [[Tito Aprea]] al pianoforte nel Cortile di Palazzo Ducale e un concerto con Weissenberg con musiche di [[Sergej Sergeevič Prokof'ev|Prokofiev]], nel [[1964]] con [[Nikita Magaloff]] al pianoforte nel Cortile di Palazzo Ducale e con Weissenberg.
Nel [[1963]] conquista il prestigioso Premio Mitropoulos della New York Philharmonic ([[ex aequo]] con [[Pedro Calderon]] e [[Zdeněk Košler]], direttori molto più anziani e affermati, al tempo). Il suo nome inizia a diffondersi anche al di fuori dello stretto ambito degli addetti ai lavori, tanto da essere invitato da [[Herbert von Karajan]] a dirigere i [[Wiener Philharmoniker]] al [[Festival di Salisburgo]] nella ''[[Sinfonia n. 2 (Mahler)|Sinfonia n. 2]]'' di Gustav Mahler; debutta con la stessa esecuzione alla Scala e con la [[London Symphony Orchestra]].
[[File:Claudio Abbado 65.jpg|thumb|left|Claudio Abbado nel 1965]]
Nel [[1965]] dirige la première al Teatro della Piccola Scala di Milano di ''Atomtod'' di [[Giacomo Manzoni]]. Nel [[1966]]-[[1967]] dirige la sua prima opera di cartellone: ''[[I Capuleti e i Montecchi]]'' di [[Vincenzo Bellini]] con [[Renata Scotto]] e [[Luciano Pavarotti]], portando l'opera in tournée all'Expo '67 di [[Montréal]] alla Salle Wilfrid Pellettier quale rappresentante dell'[[Italia]] e all'[[Edinburgh International Festival]] del 1967 con [[Anna Moffo]] e Pavarotti; sempre nel 1967, con Margherita Rinaldi e Pavarotti nel cast dirige la stessa opera anche al [[Teatro dell'Opera di Roma]]. Nel 1967 dirige allo Holland Festival con Margherita Rinaldi, [[Giacomo Aragall]] e Pavarotti.
La sua rapida carriera lo porta a firmare il suo primo contratto con il [[Universal Music Group|Gruppo Universal]], al quale appartengono le celebri etichette [[Deutsche Grammophon]], [[Philips Classics Records|Philips Classical]] e [[Decca Records|Decca]]. Nel 1966 dirige la ripresa al Teatro alla Scala di Milano di ''[[Aida]]'' di [[Giuseppe Verdi]] per la regia di [[Franco Zeffirelli]] con [[Leyla Gencer]] e [[Fiorenza Cossotto]]. Nel 1967 dirige la ripresa al [[Teatro Comunale di Firenze]] del ''[[Requiem (Verdi)|Requiem]]'' di Giuseppe Verdi con [[Luciano Pavarotti]] e la prima rappresentazione al Teatro dell'Opera di Roma di ''I Capuleti e i Montecchi'' con Pavarotti.
Il 7 dicembre ha l'onore di dirigere la serata di gala per l'apertura della [[Stagioni liriche del Teatro alla Scala|stagione scaligera 1967/1968]] con la ''[[Lucia di Lammermoor]]'' di [[Gaetano Donizetti]] con [[Renata Scotto]]. Nel [[1968]] dirige la ripresa al Teatro alla Scala di Milano di ''I Capuleti e i Montecchi'' con la Scotto e Pavarotti. Debutta alla [[Royal Opera House]] di [[Londra]] con ''[[Don Carlos (opera)|Don Carlos]]'' di Giuseppe Verdi con [[Gwyneth Jones]] e [[Shirley Verrett]]. Debutta al [[Metropolitan Opera House]] di [[New York]] nella ripresa di ''Don Carlos''. Dirige la ripresa al Teatro alla Scala di Milano di ''Don Carlos'' di Verdi nella serata d'inaugurazione della stagione 1968/[[1969]] con [[Fiorenza Cossotto]], [[Piero Cappuccilli]], [[Nicolai Ghiaurov]] e, nelle repliche, [[Rajna Kabaivanska]]. Nel [[1969]], a soli 35 anni, è nominato direttore musicale del Teatro alla Scala.
=== 1968-1986. Dalla Scala di Milano alla Staatsoper di Vienna ===
{{Approfondimento
|titolo = Abbado e il Teatro alla Scala
|contenuto = Nel [[1968]] la scelta da parte del [[Teatro alla Scala]] di un direttore giovane e relativamente poco noto come Claudio Abbado fu considerata sorprendente, soprattutto pensando al fatto che, negli anni precedenti, il celebre teatro lirico milanese sembrava aver perso considerazione internazionale ed era ritenuto un ambiente turbolento e inaffidabile.
Scetticismo e dubbi furono rapidamente superati, soprattutto quando, nel [[1972]], gli si affiancò come sovrintendente [[Paolo Grassi]], sostituendo [[Antonio Ghiringhelli]], che aveva coperto l'incarico fin dal [[1945]]. Per la carriera di Abbado, e per la storia del teatro scaligero, è una rivoluzione copernicana: viene ampliato moltissimo il repertorio, includendo autori come [[Alban Berg]], [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]], [[Arnold Schönberg]], in precedenza raramente eseguiti. Addirittura il teatro commissiona e rappresenta prime mondiali di opere di autori contemporanei come, nel 1984, ''Samstag aus Licht'' di [[Karlheinz Stockhausen]] (evento che non accadeva dal lontano [[1926]], con la ''[[Turandot]]'' di [[Giacomo Puccini]]).
Parallelamente al rinnovamento del repertorio, Abbado impone un rinnovamento dell'approccio alla partitura: un approccio filologico ma non dogmatico, la ricerca e l'utilizzo di partiture originali e lo studio dell'esecuzione musicale dell'epoca si accoppiano con la ricerca di una musicalità spontanea ma non banale. Questo consente di ''risentire per la prima volta'' capolavori ben noti del repertorio tradizionale, così come di poter ascoltare brani di autori dei quali si conosceva solo parte della produzione (ad esempio [[Gioachino Rossini]]).
Dal punto di vista sinfonico
Parallelamente all'estensione del repertorio e alla sua reinterpretazione
Non bisogna pensare che queste iniziative di "rottura" non abbiano suscitato malumori e critiche: certo, la scelta di inserire nel cartellone operistico opere contemporanee scarsamente popolari e musicalmente lontane anni luce dal repertorio tradizionale
}}
[[File:Claudio Abbado fortepan 138433.jpg|sinistra|miniatura|Claudio Abbado nel 1968.]]
[[1969]]: viene messo in scena ''[[Oedipus rex (Stravinskij)|Oedipus rex]]'' di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]] con [[Marilyn Horne]] e ripresa la ''Lucia di Lammermoor'', entrambi con la regia di [[Giorgio De Lullo]] con [[Piero Cappuccilli]]. Dirige la prima esecuzione assoluta di "Suite da camera da Intolleranza 1960" di [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]] nel King's Theatre di [[Edimburgo]]. Viene proposto un ciclo completo delle sinfonie di [[Gustav Mahler]] (al tempo autore decisamente poco frequentato nelle sale da concerto italiane), a dicembre è allestito a Milano ''[[Il barbiere di Siviglia (Rossini)|Il barbiere di Siviglia]]'' di [[Gioachino Rossini|Rossini]] con [[Luigi Alva]] e [[Teresa Berganza]], che verrà rappresentato nel 1972 al ''[[Festival di Salisburgo]]'' per l'anniversario rossiniano.
[[1970]]: anno beethoveniano, riprende ''Don Carlos'' con [[Nicolai Ghiaurov]], [[Plácido Domingo]], Piero Cappuccilli e [[Shirley Verrett]] alla Scala, nel settembre inizia la fortunata collaborazione con la [[London Symphony Orchestra]], con la quale effettuerà la maggior parte delle registrazioni nei successivi 15 anni. Sempre nello stesso anno, diventa direttore ospite della [[Boston Symphony Orchestra]].
[[1971]]: viene nominato direttore principale dei [[Wiener Philharmoniker]]. Dal gennaio La Scala riprende l'allestimento del ''Barbiere'' con Alva (Benelli nelle repliche), [[Enzo Dara]] e [[Sesto Bruscantini]], in marzo viene allestito il ''[[Wozzeck]]'' di [[Alban Berg]], opera inusuale per il tradizionale cartellone scaligero, ma che il maestro riprenderà diverse volte nel corso degli anni. A Firenze al [[Maggio Musicale Fiorentino]] e ad [[Edimburgo]] in settembre è allestita la ''[[Cenerentola]]'' di Rossini con Teresa Berganza, Luigi Alva e [[Renato Capecchi]]. Di notevole valore artistico anche l'allestimento del ''[[Simon Boccanegra]]'' di [[Giuseppe Verdi]] che, dopo l'esordio a [[Monaco di Baviera]], apre anche la stagione scaligera '71-'72, con la regia di [[Giorgio Strehler]] e nel cast [[Mirella Freni]], Piero Cappuccilli e Nicolai Ghiaurov.
[[1972]]: viene eletto primo direttore ospite della [[London Symphony Orchestra]]. Viene nominato sovrintendente del Teatro alla Scala [[Paolo Grassi]], già fondatore, assieme a Giorgio Strehler, del [[Piccolo Teatro di Milano]] e figura carismatica della cultura milanese. Dirige la prima esecuzione assoluta di ''Como una ola de fuerza y luz'' di Luigi Nono con [[Maurizio Pollini]], ''Aida'' con [[Fiorenza Cossotto]], Domingo, Ghiaurov, Cappuccilli e, nelle riprese, [[Jessye Norman]], poi ripresa a Monaco di Baviera in occasione delle [[Olimpiadi]], assieme alla ''[[Requiem (Verdi)|Messa da Requiem]]'' di Verdi. Vi è il primo film-opera con [[Jean-Pierre Ponnelle]]: ''Il barbiere di Siviglia'' di Gioachino Rossini con Teresa Berganza, Luigi Alva, [[Hermann Prey]], Enzo Dara e [[Paolo Montarsolo]].
[[1973]]: cura la revisione delle musiche di ''I Capuleti e i Montecchi'' per il Teatro La Fenice. In aprile, porta la ''Cenerentola'' alla Scala, con Luigi Alva ([[Ugo Benelli]] nelle repliche), Capecchi e [[Lucia Valentini]]; la porta anche al [[Theater an der Wien]] con Teresa Berganza, Ugo Benelli, Paolo Montarsolo e Enzo Dara/Capecchi. Conclude la trilogia comica rossiniana, aprendo la stagione della Scala con ''L'italiana in Algeri'' come nelle precedenti rappresentazioni, con regia di Jean-Pierre Ponnelle. L'opera viene rappresentata in edizione critica e nel cast Teresa Berganza ([[Lucia Valentini Terrani]] nelle repliche), Ugo Benelli, Paolo Montarsolo ed Enzo Dara. A dicembre è ripreso il ''Simon Boccanegra'' con Cappuccilli e Mirella Freni.
[[1974]]: a febbraio riprende alla Scala ''Cenerentola'' con Alva, Dara e Valentini Terrani, quindi sono allestite ''[[Le nozze di Figaro]]'' di [[Mozart]] con [[Hermann Prey]], Freni, [[José van Dam]] e Berganza. Porta in tournée a [[Mosca (Russia)|Mosca]] ''Simon Boccanegra'', ''Aida'', ''Cenerentola'' (con Berganza Benelli, Alva nelle repliche, Montarsolo, Dara e la ''Messa di Requiem''. L'inaugurazione della stagione della Scala è ceduta a [[Karl Böhm]], che dirige il ''Fidelio''. Per la fine dell'anno allestisce una spettacolare versione de ''[[L'amore delle tre melarance]]'' di [[Sergej Prokof'ev]], con Dara ed [[Alfredo Mariotti]] per la regia di Strehler.
[[1975]]: dirige al ''Covent Garden'' di [[Londra]] ''[[Un ballo in maschera]]'', regia di Schenk con [[Reri Grist]], Plácido Domingo, Piero Cappuccilli e [[Katia Ricciarelli]]. Continua l'operazione di rinnovamento del cartellone del teatro scaligero, portando in aprile al [[Teatro Lirico di Milano]] la première di ''Al gran sole carico d'amore'' dell'amico Luigi Nono; quindi, con sollievo per gli abbonati, riprende ''L'italiana in Algeri'' con [[Marilyn Horne]]/Lucia Valentini Terrani, Luigi Alva (Benelli nelle repliche), e Dara.
La stagione '75-'76 apre col tradizionale ''[[Macbeth (opera)|Macbeth]]'' di Verdi con Verrett, Cappuccilli, Ghiaurov e Mariotti, mentre a dicembre viene riallestita la ''Cenerentola'' con Alva, Dara e Berganza.
[[1976]]: l'anno inizia col ''Simon Boccanegra'', quindi ancora la ''Cenerentola'' e il ''Requiem'' di Verdi. In settembre porta in tournée negli [[Stati Uniti d'America|USA]], ''Simon Boccanegra'', ''Macbeth'', ''Messa di Requiem'' e ''Cenerentola''.
[[1977]]: Paolo Grassi lascia la sovrintendenza del [[Teatro alla Scala]] per diventare presidente della [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]]. Al suo posto viene nominato [[Carlo Maria Badini]]. Viene presentata una nuova edizione del ''Wozzeck'' di Alban Berg, con la regia di [[Luca Ronconi]]. In seguito, con la ''London Symphony'' allestisce la ''[[Carmen (opera)|Carmen]]'' di [[Georges Bizet]] con Mirella Freni, Plácido Domingo e Teresa Berganza al Festival di Edimburgo. Per la stagione sinfonica dirige dei concerti con [[Isaac Stern]] portando in prima esecuzione assoluta anche Berceuse variata di [[Salvatore Sciarrino]] e con Margaret Price nella Sala Verdi del [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)]].
La stagione scaligera d'opera, stagione del bicentenario del teatro, apre con una versione integrale critica del ''[[Don Carlos (opera)|Don Carlos]]'' di Verdi, con regia di [[Luca Ronconi]], in una versione completa e rivista: il cast è straordinario, comprendendo alcuni fra i cantanti più in vista al mondo, come [[José Carreras]], Mirella Freni, Piero Cappuccilli, Elena Obraztsova e Nicolai Ghiaurov. In seguito collabora con [[Franco Zeffirelli]], nell'allestimento di ''Un ballo in maschera'' con Cappuccilli, Pavarotti, Obraztsova e Verrett. Inizia anche la fortunata collaborazione discografica con Deutsche Grammophon in campo sinfonico, che lo lega alla Chicago Symphony Orchestra riportata agli antichi fasti dalla direzione artistica di sir [[Georg Solti]].
[[1978]]: suona il cembalo e dirige un concerto con musiche di [[Johann Sebastian Bach]] nella [[Chiesa di Santo Stefano (Venezia)]] per il Teatro La Fenice ed è tra i fondatori dell'[[European Union Youth Orchestra]], che dirigerà fino al [[1994]]. In gennaio dirige la ''[[Messa di requiem (Verdi)|Messa di requiem]]'' di Verdi con la Freni, l'Obraztsova, Pavarotti e Ghiaurov nella [[Chiesa di San Marco (Milano)]]. A febbraio ripropone ''Al gran sole carico d'amore'' di Nono al Teatro Lirico, porta alla Scala i Wiener Philharmoniker con [[Kiri Te Kanawa]] e dirige musiche di Johann Sebastian Bach, suonando il clavicembalo nella [[chiesa di San Fedele (Milano)]] e in maggio nel [[Teatro Manzoni (Milano)]], che allora si chiamava Teatro della Via Manzoni - [[Renato Simoni]]; in settembre dirige un concerto con Lucia Valentini Terrani al [[Palasport di San Siro]] e a novembre con [[Maurizio Pollini]] nella Sala Verdi del [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)]]. Viene ripresa la ''Carmen'' con [[Ileana Cotrubaș]] e la Berganza a Edimburgo e porta all'Opéra di Parigi il ''Simon Boccanegra'', che apre anche la stagione scaligera con la Freni, Cappuccilli e Ghiaurov.
[[1979]]-[[1980]]: inizia la collaborazione fra Opéra di Parigi e La Scala, in occasione del Festival Berg. In questo ambito, presenta il ''Wozzeck'', mentre porta alla Scala la ''Lulu'', con la direzione di [[Pierre Boulez]], in edizione critica e integrale. Viene eletto direttore musicale della London Symphony Orchestra, con la quale inizierà ad approfondire (e a registrare) la ''grande'' musica sinfonica. Nel 1979 dirige la ripresa nel Teatro alla Scala di Milano di ''Don Carlos'' di Giuseppe Verdi con la Freni, Carreras, Obraztsova e [[Renato Bruson]]/[[Leo Nucci]], dirige la ''Messa di requiem'' di Verdi con Freni, Obraztsova e Ghiaurova nel [[Duomo di Cremona]] e nel [[Duomo di Como]], ''Macbeth'' con Cappuccilli, Ghiaurov e Verrett, Wozzeck, un concerto con [[Salvatore Accardo]] nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi, un concerto con musiche di Verdi con Plácido Domingo, Ileana Cotrubaș, Leo Nucci, Piero Cappuccilli, Elena Obraztsova, Katia Ricciarelli e Mirella Freni, lo ''Stabat mater'' di [[Giovanni Battista Pergolesi]] con Katia Ricciarelli e Lucia Valentini Terrani e musiche di Vivaldi nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi, un concerto con Kiri Te Kanawa e [[Rudolf Serkin]], uno con Maurizio Pollini.
[[1981]]: Dirige due concerti sinfonici per il Teatro La Fenice. Dall'orchestra giovanile europea nasce la [[Chamber Orchestra of Europe]], della quale è
[[File:Claudio Abbado (dirigent) krijgt AVROs publieksprijs Klassiek 81 Claudio Abbad, Bestanddeelnr 932-2754.jpg|thumb|left|Claudio Abbado nel 1982]]
In autunno, è ospite in Giappone con l'orchestra della Scala dove porta Simon Boccanegra con Cappuccilli, Freni, Ghiaurov nel Teatro Bunka Kaikan di Tokyo, ''Il barbiere di Siviglia'' (Rossini) con Dara, Valentini Terrani, Nucci e Furlanetto al Teatro N.H.K. di Tokyo. La stagione apre col ''[[Lohengrin (opera)|Lohengrin]]'' di [[Richard Wagner]] con Anna Tomowa-Sintow e la regia di Strehler. Dal Teatro alla Scala produce, con Jean-Pierre Ponnelle, un altro film-opera di Rossini: è ''La Cenerentola''. Nel cast [[Frederica von Stade]], [[Paolo Montarsolo]], Francisco Araiza e Claudio Desderi.
[[1982]]: dirige la ripresa nel Teatro alla Scala di Milano di ''Simon Boccanegra'' di Giuseppe Verdi con Mirella Freni, Cappuccilli e Ghiaurov; dirige la ''[[Sinfonia n. 3 (Mahler)|Sinfonia n. 3]]'' di Mahler con Valentini Terrani, un concerto con Salvatore Accardo e [[Bruno Giuranna]], riprende ''Cenerentola''; in maggio, in occasione del centenario della nascita si tiene un convegno
[[1984]]: ripropone il ''Simon Boccanegra'' con Renato Bruson e Katia Ricciarelli debuttando al'Opera di Vienna. In seguito al Rossini Opera Festival propone, dopo decenni di silenzio, la prima ripresa in tempi moderni nell'Auditorium Pedrotti di Pesaro di ''Le voyage à Reims ou L'hôtel du Lys d'or'' (''[[Viaggio a Reims]]'') di Gioachino Rossini, con un cast stellare formato da molti dei cantanti rossiniani di quegli anni come Katia Ricciarelli, [[Cecilia Gasdia]], Lucia Valentini Terrani, [[Bernadette Manca di Nissa]], [[William Matteuzzi]], Leo Nucci, [[Samuel Ramey]] e Dara per la regia di Luca Ronconi. Dirige a Venezia la prima mondiale del ''[[Prometeo. Tragedia dell'ascolto|Prometeo]]'' di Nono. La stagione 1984/1985 apre con ''Carmen'' in una nuova edizione critica con Domingo e Verrett, quindi riprende il ''Barbiere di Siviglia'' con Dara, [[Frederica von Stade]] e Nucci.
[[1985]]: dirige due concerti con Salvatore Accardo e Maurizio Pollini, riprende il ''Macbeth'' con Cappuccilli, Ghiaurov e [[Ghena Dimitrova]], quindi porta alla Scala ''Viaggio a Reims'' con Ricciarelli, Gasdia, Valentini Terrani, Matteuzzi, Nucci, Ramey e Dara, dirige la ''Messa di requiem'' di Verdi con [[Montserrat Caballé]], Valentini Terrani e Ramey nella Chiesa di San Marco (Milano) e ''Prometeo'' di Nono nello Stabilimento Ansaldo. Dirige il ''Concerto per pianoforte'' di Schönberg con Maurizio Pollini, insieme a musiche di Berg, Ives e Mahler al ''Barbican'' di Londra, nell'ambito del festival ''Mahler, Vienna e il ventesimo secolo''.
=== 1986-1991. Da Vienna a Berlino ===
Nel [[1986]] Abbado lascia la direzione artistica della Scala.
La decisione, tuttora motivo di rancore e polemiche, ha l'effetto di spaccare in due la comunità musicale italiana. Da un lato i nostalgici del suo stile, dall'altro i sostenitori del nuovo direttore, [[Riccardo Muti]]. Le ultime esecuzioni milanesi di Abbado sono il ''[[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]]'' di [[Claude Debussy]] con [[Frederica von Stade]] e Ghiaurov, a maggio e, infine, a giugno, un programma sinfonico sempre dedicato al compositore francese. Da questo momento non suonerà più nel teatro che lo ha reso celebre nel mondo, lasciando intuire la presenza di rapporti piuttosto problematici con la nuova direzione amministrativa e musicale. Nel frattempo assume il prestigioso incarico di direttore musicale della Staatsoper di Vienna e fonda la ''Gustav Mahler Jugendorchester''.
[[File:WSO-night.JPG|thumb|left|upright=1.4|La [[Wiener Staatsoper|Staatsoper]] di Vienna]]
L'esordio in qualità di direttore artistico del teatro austriaco avviene ad ottobre con ''Un ballo in maschera'' che dirige con Luciano Pavarotti, Piero Cappuccilli e Margaret Price. Nel [[1987]] viene nominato direttore musicale generale della città di Vienna, incarico che, prevedendo la supervisione dell'intero cartellone delle iniziative musicali nella capitale austriaca, gli consentì quella libertà d'iniziativa e d'azione che, probabilmente, gli era venuta a mancare nell'ultimo periodo milanese; in maggio dirige ''Il barbiere di Siviglia'' con [[William Matteuzzi]], Dara, Frederica von Stade, Leo Nucci e [[Ferruccio Furlanetto]]; in giugno, con l'Orchestra della Staatsoper, dirige il ''Wozzeck'' di Berg con Hildegard Behrens e in settembre dirige ''L'italiana in Algeri'' con [[Agnes Baltsa]], Frank Lopardo, Raimondi e Dara.
[[1988]]: dirige il [[Concerto di Capodanno di Vienna]] e fonda il festival '' Wien Modern'', dedicato alla musica contemporanea. Dopo la prima edizione, al cartellone musicale vengono affiancate altre iniziative di carattere culturale e artistico (mostre d'arte, rassegne teatrali), con la collaborazione degli istituti culturali italiani, francesi e tedeschi. Nel corso dell'anno allestisce ''Il viaggio a Reims'' di Rossini con Cecilia Gasdia, Lucia Valentini Terrani, Montserrat Caballé, [[Ferruccio Furlanetto]] e Dara, ''[[Fierrabras]]'' di [[Franz Schubert]] con Karita Mattila, ''Pelléas et Mélisande'' di Debussy con Ghiaurov, [[Christa Ludwig]] e la von Stade e ''[[Carmen (opera)|Carmen]]'' con Agnes Baltsa.
Con i Wiener Philharmoniker esegue l'integrale delle sinfonie e dei concerti per pianoforte di Beethoven, questi ultimi con [[Maurizio Pollini]] come solista. Questo programma è portato in tournée alla Scala, in Europa, Stati Uniti e Giappone (solo le sinfonie). [[1989]]: oltre a occuparsi della seconda edizione di ''Wien Modern'' (che come detto si evolve da festival musicale a festival dedicato alle varie forme d'arte), porta in scena la ''[[Chovanščina]]'' di Mussorgsky con Ghiaurov, l{{'}}''[[Elettra (Strauss)|Elettra]]'' di [[Richard Strauss]] (con due allestimenti scenici differenti) con [[Éva Marton]] e [[Cheryl Studer]], infine il ''Don Carlo'' di Verdi con Renato Bruson, la Freni e la Baltsa.
Alla fine dell'anno viene eletto direttore principale e artistico dai membri dell'Orchestra Filarmonica di Berlino. È il primo direttore non austro-tedesco eletto dagli orchestrali (il romeno [[Sergiu Celibidache]] era stato nominato ''ad interim'' dalle forze di occupazione nell'immediato dopoguerra). Sostituisce [[Herbert von Karajan]], recentemente scomparso e per 35 anni ''padrone'' incontrastato dell'orchestra berlinese. [[1990]]: presenta il ''[[Lohengrin (opera)|Lohengrin]]'' di Wagner con Domingo e la Studer e quindi il ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' di Mozart con la Studer e la Mattila; riprende il ''Fierrabras'' di Schubert, con i Wiener Philharmoniker.
[[1991]]: dirige il [[Concerto di Capodanno di Vienna]] e continua il suo ciclo [[mozart]]iano allestendo una sontuosa versione di ''[[Le nozze di Figaro]]'' alla [[Wiener Staatsoper|Staatsoper di Vienna]] con la Studer e la regia di Jonathan Miller, a preludio delle celebrazioni per il bicentenario della morte del compositore, quindi riprende il ''[[Boris Godunov (opera)|Boris Godunov]]'' nell'allestimento presentato a Londra nel 1983 con la regia di [[Andrej Tarkovskij]] nel corso di un Festival dedicato al regista recentemente scomparso. In questo ambito, dirige brani in prima esecuzione, appositamente composti per Tarkovskij, di Kurtág, Rihm, Nono e Furrer.
=== 1991-2002. Berliner Philharmoniker ===
[[File:Philharmonie 1a.jpg|thumb|upright=1.4|La [[Philharmonie Berlin|Philharmonie]] di [[Berlino]], avveniristica residenza dei Berliner Philharmoniker]]
Nel [[1992]] dirige un concerto con i [[Wiener Philharmoniker]] alla Scala.
Una volta conclusi i suoi impegni con la Staatsoper di [[Vienna]], inizia la sua attività a tempo pieno quale direttore artistico dei [[Berliner Philharmoniker]]. Anche in questo caso l'impatto sulla stagione e, in generale, la vita culturale berlinese è notevole: sull'onda delle iniziative per ristrutturare la capitale della nuova Germania riunificata, i Berliner Philharmoniker diventano uno dei fulcri di iniziative che coinvolgono tutte le forme d'arte. Inoltre, i Berliner Philharmoniker iniziano a commissionare nuove composizioni e a espandere il proprio repertorio verso la musica contemporanea. La prima stagione sinfonica è incentrata sulla figura di [[Prometeo]], con un programma eterogeneo che spazia da Beethoven a Luigi Nono. Nello stesso anno, allestisce il ''Boris Godunov'' e l'amato ''Wozzeck'' con la Chicago Symphony Orchestra.
Nel [[1992]]-[[1993|93]] organizza, con la collaborazione di [[Natal'ja Gutman]], la prima edizione degli ''Incontri berlinesi'' (''Berliner Begegnungen''), che permettono ai migliori giovani talenti di confrontarsi con grandi artisti. In occasione del bicentenario rossiniano, esegue a [[Ferrara]] ''Il viaggio a Reims'', che poi riprenderà a Vienna e [[Tokyo]]. Infine allestisce ''Da una casa di morti'' di [[Leoš Janáček]]. La seconda stagione berlinese presenta nuovamente scelte estrose: la rassegna è dedicata al poeta e filosofo [[Friedrich Hölderlin]] e il programma spazia, ancora, dalla musica romantica tedesca alla musica contemporanea.
Nel 1993 dirige ''[[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]]'' con Frederica von Stade al Royal Opera House di Londra e un concerto con i [[Berliner Philharmoniker]] alla Scala che fino ad oggi è la sua ultima apparizione scaligera. Per molti anni ha posseduto una villa fiorita con vasto appezzamento di terreno sul mare nella zona del Lazzaretto, presso [[Alghero]], dove abitualmente trascorreva le vacanze e i periodi di riposo. Per varie vicende immobiliari nel 1992 è stato coinvolto assieme alla famiglia in una disputa con oscuri risvolti e lunghi strascichi legali, dai quali uscì perfettamente pulito.<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/dicembre/22/Abbado_costretto_pagare_pizzo__co_0_92122215886.shtml|titolo=(22 dicembre 1992) - Corriere della Sera}}</ref>
Dal [[1994]] organizza, per il Festival di Pasqua, il ciclo ''Kontrapunkte'', dedicato alla musica contemporanea.
Nello stesso anno termina con le trasferte in [[Giappone]] di ''Boris Godunov'' e di ''Le nozze di Figaro'' la collaborazione con il [[Wiener Staatsoper]]. Complessivamente per questo Teatro ha diretto in 175 rappresentazioni.
Abbado sempre nel 1994 mette in scena ''Le nozze di Figaro'' a Ferrara, e il ''Boris Godunov'', sia a Berlino che a [[Salisburgo]], lo stesso percorso viene effettuato per l{{'}}''Elettra'' di Richard Strauss. Nel 1994 vince il [[Premio Ernst von Siemens]].
Il tema della stagione dei Berliner Philharmoniker è il ''[[Faust (Goethe)|Faust]]'', con musiche di [[Gustav Mahler|Mahler]], Busoni, [[Liszt]], [[Robert Alexander Schumann|Schumann]] e [[Hector Berlioz|Berlioz]]. A fine anno inizia un ciclo dedicato ai ''Miti e l'antichità greca'', con musiche di Brahms, Musorgskij, Berlioz, [[Igor Stravinskij|Stravinskij]], [[Claudio Monteverdi|Monteverdi]], Benda, Pergolesi, Purcell e durante la quale viene presentata la prima mondiale di ''Stele'' di [[György Kurtág]]. Il [[1995]] inizia con l'allestimento a Ferrara del ''Barbiere'', con la Chamber Orchestra of Europe. Per il Teatro La Fenice dirige un concerto nel PalaFenice al [[Tronchetto (isola)|Tronchetto]] ed è ideatore e direttore della proiezione del film ''Luigi Nono - Il canto sospeso'' con [[Barbara Bonney]] e [[Gian Maria Volonté]] nelle Sale Apollinee.
La stagione berlinese è dedicata alla figura di [[Shakespeare]], con lavori di Berlioz, [[Felix Mendelssohn]], Richard Strauss, [[Pëtr Il'ič Čajkovskij]] e [[Sergej Prokof'ev]]. [[1996]]: Per il Teatro La Fenice dirige un concerto nel PalaFenice al Tronchetto. A Firenze viene ripresa l{{'}}''Elettra'', quindi allestisce a Berlino (e l'anno successivo a Salisburgo) il ''Wozzeck'' di Berg, nell'ambito di un ciclo dedicato al duo ''Berg-Büchner''. In questo ambito trovano prima esecuzione brani inediti di autori contemporanei come Rihm, Kurtág e Vacchi. Entro la fine dell'anno, la [[Gustav Mahler Jugendorchester]] cambia denominazione, prendendo l'attuale nome di [[Mahler Chamber Orchestra]].
1997: anche quest'anno si apre con la presentazione a Ferrara di un'opera di grande richiamo, il ''Don Giovanni'' di Mozart. In primavera dirige al [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio di Torino]] l{{'}}''Otello'' di Verdi, con regia di [[Ermanno Olmi]] e dirige a capo dei Berliner Philharmoniker il concerto inaugurale per la riapertura del [[Teatro Massimo di Palermo]]. La stagione berlinese è dedicata al tema del ''Wanderer'' ed è inaugurata dal ''Fierrabras'' di [[Franz Schubert|Schubert]]. Altri autori toccati nella rassegna sono Mahler, Strauss, Wagner e Liszt. Nel [[1998]] riprende il ''Boris Godunov'' al festival di Salisburgo. Altre opere allestite durante l'anno: a Berlino il ''[[Falstaff (Verdi)|Falstaff]]'', al festival di [[Aix-en-Provence]] il ''Don Giovanni'', stavolta con la regia di [[Peter Brook]].
La stagione berlinese è dedicata al tema dell'amore e della morte (''Liebe und Tod'') e comprende il ''Tristano e Isotta'' di [[Richard Wagner]], oltre a lavori di Berlioz, Schönberg, R. Strauss, Henze. Il [[1999]] si apre con la ripresa, a Ferrara, del ''Falstaff''. In estate, a capo della Mahler Chamber Orchestra è in tour in America ed Europa. In questa occasione è promotore dell'iniziativa per sostenere i giovani musicisti cubani, raccogliendo strumenti musicali. Per il ciclo italiano ''Amore-morte'', nella stagione '99-2000 dei Berliner Philharmoniker, presenta ''[[Tancredi e Clorinda]]'' di Monteverdi, Simon Boccanegra in forma semi-stage (ripreso a Salisburgo, a Pasqua, con la regia di Stein) e un concerto dedicato al mito di [[Orfeo]].
Il [[2000]] si apre con l'allestimento a Ferrara del ''[[Così fan tutte]]'' di Mozart, con regia di [[Mario Martone]]. A Salisburgo riprende il ''Simon Boccanegra''. Per il Teatro La Fenice dirige il concerto Claudio Abbado per Luigi Nono nella Chiesa di Santo Stefano. Nello stesso anno la diagnosi di una grave malattia lo costringe a un intervento chirurgico d'urgenza e alla totale sospensione dell'attività per alcuni mesi. Il ritorno sulle scene avviene nell'ottobre 2000, decidendo anche, nonostante le condizioni di salute ancora precarie, di effettuare una tournée in Giappone.
L'anno 2001 s'apre con l'omaggio a Giuseppe Verdi, nel centenario della sua morte.
Il 27 gennaio dirige a Berlino la sua ''Messa di Requiem''. In seguito porta in tour a Roma e Berlino l'integrale dei concerti per pianoforte e delle sinfonie di Beethoven, con un'interpretazione filologica tuttora considerata rivoluzionaria. L'importanza di tale interpretazione è testimoniata dalla terza integrale beethoveniana firmata Abbado che la Deutsche Grammophon pubblicherà nell'estate 2008 (vedi Discografia), contenente registrazioni delle date romane (con l'eccezione della ''Nona sinfonia'', registrata a Berlino). In maggio dirige Simon Boccanegra a Ferrara con successo e in giugno a Parma e Bolzano con la Mahler Chamber Orchestra.
A Salisburgo dirige il ''Falstaff''. Nell'autunno dello stesso anno effettua una tournée negli Stati Uniti colpiti dai fatti dell'[[11 settembre 2001]]. La stagione berlinese è dedicata al tema ''Il tempo diventa spazio''.
Il [[2002]] si apre con ''Scene dal Faust di Goethe'' di Schumann a Berlino. A Salisburgo termina il suo incarico di direttore artistico del festival col ''Parsifal'' con [[Violeta Urmana]] che dirige anche all'Edinburgh International Festival. Nello stesso anno chiude anche la sua esperienza berlinese, con un concerto speciale, durante il quale riceve il ''Bundesverdienstkreuz mit Stern'', più alta decorazione della Germania, dalle mani del presidente della Repubblica Federale. La sua attività prosegue in Italia e Vienna con lavori di Mahler e Schönberg. A Palermo dirige la ''[[Sinfonia n. 9 (Dvořák)|Sinfonia del nuovo mondo]]'' di [[Antonín Dvořák|Dvořák]], il ''Concerto per violino'' di Brahms con [[Gil Shaham]] quale solista. L'ultimo concerto a Vienna il 13 maggio al Musikverein si conclude in modo trionfale, con 4000 fiori lanciati sull'orchestra, 30 minuti di applausi.
=== Dal 2002. La carriera dopo i Berliner===
Dopo l'esaurimento degli impegni berlinesi, Abbado sembra dedicarsi con maggiore costanza alla "sua" Chamber Orchestra of Europe. Nel maggio dirige a [[Parigi]] un concerto per celebrarne il ventennale dalla fondazione, nel quale esegue un programma dedicato a Schubert: due ''Lieder'' con la partecipazione di [[Anne Sofie von Otter]] e [[Thomas Quasthoff]] e le sinfonie VIII e IX. Al maggio Musicale Fiorentino porta il ''Simon Boccanegra'' con la regia di Peter Stein e con il soprano Chiara Taigi. L'anno si conclude con la Mahler Chamber Orchestra con la quale effettua una tournée estiva alla fine della quale riprende il Parsifal prima a Edimburgo e poi a [[Lucerna]].
Dal [[2003]] è impegnato con la nuova Orchestra del Festival di Lucerna la cui formazione è composta dalla Mahler Chamber Orchestra, da alcune prime parti dei [[Berliner Philharmoniker]] e dei Wiener Philharmoniker, da solisti di fama internazionale come [[Emmanuel Pahud]], Natal'ja Gutman e Kolja Blacher, dall'Ensemble [[Sabine Meyer]], dal [[Quartetto Hagen]] e da elementi dell'Alban Berg Quartett. L'inizio del [[2003]] è quasi esclusivamente dedicato al pubblico italiano, a Ferrara e Reggio Emilia. In primavera riceve il prestigioso ''Praemium Imperiale'' dell'Imperatore del Giappone.
Nel [[2004]] al Festival di Lucerna dirige ''Tristan und Isolde'' con Violeta Urmana e Rene Pape. Sempre lo stesso anno, promuove nella città di [[Bologna]] con [[Carlo Maria Badini]] e Giuseppe Fausto Modugno e sotto l'egida dell'[[Accademia Filarmonica di Bologna]] la nascita dell'Orchestra Mozart<ref>{{cita web|url=http://www.orchestramozart.com/|titolo=Orchestra Mozart}}</ref> e dell'Accademia dell'Orchestra Mozart<ref>{{cita testo|url=http://www.accademiaorchestramozart.it/|titolo=Accademia dell'Orchestra Mozart}}</ref>, di cui diviene direttore musicale e artistico.
Al [[Teatro comunale Luciano Pavarotti]] di [[Modena]] dirige ''Così fan tutte'' con la Mahler Chamber Orchestra.
Nel 2005 porta a Ferrara, a Reggio Emilia e a Modena ''[[Il flauto magico]]'' di [[Mozart]] con [[Erika Miklósa]] e la regia di [[Daniele Abbado]] e nel 2008, sempre nelle stesse città, l'attesissimo debutto nel ''[[Fidelio]]'' di [[Beethoven]], entrambe dirette con la [[Mahler Chamber Orchestra]]. Nel [[2009]] il Comune di [[Bologna]] gli ha conferito la [[cittadinanza onoraria]]<ref>{{cita testo|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2009/03/17/Cronaca/BOLOGNA-CITTADINANZA-ONORARIA-A-CLAUDIO-ABBADO_150131.php|titolo=Bologna: Cittadinanza onoraria a Claudio Abbado}}</ref>. A [[Caracas]] e all'[[l'Avana|Avana]], nel [[2005]], Abbado inizia a fare musica con l'Orquesta [[Simón Bolívar]], la cui attività si inserisce nell'iniziativa portata avanti da 30 anni da [[José Antonio Abreu]] in cui sono coinvolti {{formatnum:400000}} giovani musicisti, tanti dei quali provenienti dal mondo poverissimo dei barrios, a cui è stata data la possibilità di ricevere degli strumenti musicali e un'adeguata istruzione.
Nel [[2006]] dirige un concerto con musiche di Mozart a Modena con [[Giuliano Carmignola]], è a Torino il 29 aprile con la [[Gustav Mahler Jugendorchester]], dirige la ''[[Sinfonia n. 4 (Mahler)|Quarta sinfonia]]'' di Mahler.
Nel [[2007]] per il Teatro La Fenice e Modena dirige i ''[[Concerti brandeburghesi]]'' BWV 1046-1051 con Giuliano Carmignola al violino ed [[Ottavio Dantone]] al cembalo. Nel [[2009]] al Festival di Lucerna dirige il ''Concerto nº 3'' di Prokofiev con [[Yuja Wang]] e la ''Sinfonia nº 1'' di [[Mahler]]. Nel [[2010]] dirige ''[[Fidelio]]'' al Festival di [[Lucerna]] con Nina Stemme e [[Jonas Kaufmann]] di cui esiste un CD live della Decca e l'Orchestra Mozart per lo ''[[Stabat Mater (Pergolesi)|Stabat mater]]'' di [[Giovanni Battista Pergolesi|Pergolesi]], preceduto da musica di Bach con Sara Mingardo e Giuliano Carmignola per il Festival Pergolesi Spontini al [[Teatro Pergolesi]] di [[Jesi]] e a Modena.
=== Gli ultimi anni ===
[[File:Claudio Abbado in 2013.jpg|thumb|Abbado nel 2013]]
Nei primi anni del terzo millennio ha fondato orchestre giovanili a [[Cuba]] e in [[Venezuela]] (dove fu amico di [[Fidel Castro]] e [[Hugo Chávez]]). Nel settembre 2012 ha diretto con successo a Ferrara con [[Maurizio Pollini]] e l'Orchestra del Festival di [[Lucerna]] un concerto di beneficenza per il terremoto (tutto esaurito).
L'8 dicembre 2012 è stato il protagonista assoluto del concerto tenuto presso il [[Teatro Carlo Felice]] di [[Genova]] in occasione della Stagione del Centenario della [[Giovine Orchestra Genovese]], fondata nel 1912 e in seguito ha diretto l'Orchestra Mozart di Bologna.
Il 30 agosto del 2013 è stato nominato [[Senatore a vita]] dal Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]].<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=38099|titolo=Nominati Abbado, Cattaneo, Piano e Rubbia senatori a vita|accesso=30 agosto 2013}}</ref>
Da tempo malato, è morto il mattino del 20 gennaio 2014, all'età di 80 anni, nella sua abitazione di Bologna<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/spettacoli/14_gennaio_20/addio-grande-maestro-claudio-abbado-direttore-d-orchestra-morto-80-anni-3286bd52-81b2-11e3-8a88-1094d7bd0d52.shtml|titolo=Addio al grande maestro Claudio Abbado Il direttore d'orchestra è morto a 80 anni}}</ref> vicino a [[Piazza Santo Stefano (Bologna)|piazza Santo Stefano]]. La camera ardente, nella [[Basilica di Santo Stefano (Bologna)|Basilica di Santo Stefano]], è stata aperta nel pomeriggio del 21 gennaio e chiusa alla mezzanotte del giorno dopo. Centinaia di bolognesi e migliaia di suoi estimatori provenienti anche da altre città gli hanno reso omaggio porgendogli l'estremo saluto. Dopo mezzanotte è stata celebrata la cerimonia strettamente privata di benedizione della salma, che durante la notte è stata cremata vicino a Bologna. Proprio nel capoluogo emiliano è stato fra i promotori del progetto annunciato nel 2011, ma poi accantonato<ref>{{cita testo|url=https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cultura/2014/22-gennaio-2014/comune-archivia-auditorium-costoso-spazi-ci-sono-gia-2223956988257.shtml|titolo=''Il comune archivia l'auditorium'', Corriere della Sera del 22 gennaio 2014}}</ref>, di costruire un grande [[auditorium]] disegnato da [[Renzo Piano]] nell'area della [[Manifattura delle Arti]]. il complesso, con circa 1800 posti a sedere, sarebbe dovuto diventare la sede stabile dell'Orchestra Mozart, con un'acustica "vicina alla perfezione", studiata dal giapponese [[Yasuhisa Toyota]].<ref>{{Cita web |url=http://www.postfiera.org/archives/1814# |titolo=Renzo Piano progetta l'Auditorium di Bologna | POSTFIERA.org<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=5 febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131214103910/http://www.postfiera.org/archives/1814# |urlmorto=sì }}</ref>
[[File:GraveClaudioAbbado-FexCrastoGR RomanDeckert20072024-04.jpg|miniatura|La tomba dell'urna nel 2024 con la Val Fex sullo sfondo.]]
Il 27 gennaio 2014, alle ore 18, il [[Teatro alla Scala]] lo ha ricordato con l'esecuzione, diretta da [[Daniel Barenboim]], della ''Marcia funebre (Adagio assai)'' tratta dalla ''[[Sinfonia n. 3 (Beethoven)|Sinfonia n. 3]]'' di [[Ludwig van Beethoven]]. Dal teatro simbolicamente vuoto e a porte aperte, la ''Marcia funebre'' è fluita verso la piazza antistante gremita da 8000 persone in silenzio<ref>{{cita testo|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/01/27/news/milano_saluta_abbado_con_beethoven_ottomila_applaudono_fuori_dalla_scala-77078094/|titolo=Milano saluta Ababdo con Beethoven, ottomila applaudono fuori dalla Scala}}</ref>, per l'occasione chiusa al traffico.<ref>{{cita web|url=http://www.teatroallascala.org/it/beethoven-per-ricordare-abbado.html|titolo=Beethoven per salutare Abbado}}</ref> L'evento è stato trasmesso in diretta mondiale da [[Rai 5]] e in streaming, senza geoprotezione, sul sito internet del teatro, sulla pagina [[YouTube]].<ref>{{cita testo|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Barenboim-omaggio-ad-Abbado-in-diretta-mondiale-su-Rai5-25224493-e52a-4a90-bb76-fb1bcf199639.html|titolo=Omaggio ad Abbado in diretta mondiale}}</ref>
Il 17 giugno 2024, a dieci anni dalla scomparsa del maestro Claudio Abbado, Milano lo celebra dedicandogli uno slargo vicino al Teatro alla Scala, dove fu anche direttore musicale. Lo slargo si trova all'incrocio tra via Tommaso Grossi e via Santa Margherita, strade che Abbado percorreva frequentemente con il suo porta bacchetta. La cerimonia ha ricordato il contributo significativo di Abbado alla musica e alla città.<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/2024/06/17/largo-claudio-abbado-milano|titolo=Milano omaggia Claudio Abbado con uno slargo intitolato al Maestro|autore=Sky TG24|sito=tg24.sky.it|data=2024-06-17|lingua=it|accesso=2024-06-17}}</ref>
I resti mortali di Abbado furono cremati e un'urna con parte delle sue ceneri fu sepolta nel cimitero della [[Chiesa riformata di Fex-Crasta|chiesetta quattrocentesca di Crasta]] in Val di Fex, frazione del comune di [[Sils im Engadin|Sils-Maria]] in [[Engadina]] nel [[Canton Grigioni|cantone svizzero dei Grigioni]] dove Abbado aveva una casa di vacanza.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cultura/15_gennaio_15/ceneri-abbado-engadina-l-ultimo-viaggio-montagne-8a4b5124-9ca5-11e4-8bf6-694fc7ea2d25.shtml|titolo=Le ceneri di Abbado in Engadina L’ultimo viaggio sulle montagne|autore=Paolo Di Stefano|sito=[[Corriere della Sera]]|data=2015-01-15|lingua=it|accesso=2024-07-21}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tvsvizzera.it/tvs/cultura-e-dintorni/abbado-riposa-a-sils-maria/42678954|titolo=Abbado riposa a Sils Maria|autore=Ats/red|sito=tvsvizzera.it|data=2014-11-08|lingua=it-CH|accesso=2024-07-21}}</ref>
== Discografia ==
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La sua carriera discografica si può suddividere in tre fasi:
* la prima fase, dal 1966 fino al 1986 circa, nella quale si affida principalmente all'Orchestra del [[Teatro alla Scala]] per le registrazioni di opere e alla [[London Symphony Orchestra]] per le registrazioni di musica sinfonica. Il repertorio toccato in questo periodo comprende l'opera italiana (
* La seconda fase (dal 1986 al 2000) coincide con lo spostamento a [[Vienna]] e, in seguito, la direzione artistica a Berlino. Da questo momento in poi il repertorio di Abbado sembra cambiare completamente. Poca musica slava, poca francese, ma grande approfondimento della musica tedesca: due integrali delle sinfonie di Beethoven in studio (
* La terza fase, che coincide con la malattia e l'abbandono della direzione dei Berliner Philharmoniker, vede un notevole diradarsi della sua attività discografica: svincolato dagli obblighi contrattuali berlinesi, sceglie con oculatezza il repertorio da affrontare. Prosegue nell'integrale [[Gustav Mahler|mahleriana]], registra le celebre integrale delle sinfonie di Beethoven su spartiti originali, allestisce pochi titoli (ma di sicuro ''appeal'') al suo repertorio operistico: ''[[Il flauto magico]]'' e il ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' di Mozart e il ''[[Falstaff (Verdi)|Falstaff]]'' e il ''[[Simon Boccanegra]]'' di Verdi. A questo
Fra le punte più alte della sua produzione si possono ricordare il recentissimo ciclo beethoveniano realizzato - dopo un periodo di malattia - con degli irriconoscibili Berliner, assottigliati in una formazione quasi da camera. Accanto a [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] (3 volte: coi [[Wiener Philharmoniker]] nel 1994 e coi Berliner Philharmoniker nel 2000 e nel 2008 (registrazioni dal vivo a Roma e Berlino nel 2001) vanno ricordate le integrali delle opere di [[Gustav Mahler|Mahler]], [[Felix Mendelssohn|Mendelssohn]], [[Franz Schubert|Schubert]], [[Maurice Ravel|Ravel]] (con la [[London Symphony Orchestra]]) e Pëtr Il'ič Čajkovskij (con la [[Chicago Symphony Orchestra]]), [[Sergej Sergeevič Prokof'ev|Prokof'ev]] (con la [[London Symphony Orchestra]]), [[Antonin Dvorák|Dvorák]], senza
Un capitolo va infine dedicato ai Concerti per pianoforte n. 1 Sz.83 e n. 2 Sz.95 di [[Béla Bartók|Bartók]] con [[Maurizio Pollini]] e la [[Chicago Symphony Orchestra]] vincitori del [[Grammy Award]] per la Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra nel [[1980]], ai Kammermusik Nr. 1, Nr. 4, Nr. 5 di Hindemith con i [[Berliner Philharmoniker]] vincitore del [[Grammy Award]] [[1998]] for Best Small Ensemble Performance e ai Concerti per pianoforte n. 2 op. 19 e n. 3 op. 37 di Beethoven con [[Martha Argerich]] e la [[Mahler Chamber Orchestra]] del 2000/2004 vincitori del [[Grammy Award]] per la Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra nel [[2006]].
== Onorificenze e riconoscimenti ==
Nel corso della sua prestigiosa carriera Abbado ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: nel 1973 i Wiener Philharmoniker gli hanno conferito l'Ehrenring e nel 1980 la Medaglia d'Oro Nicolai, sempre a Vienna ha ricevuto la Mozart e la Mahler Medaille e l'Ehrenring der Stadt Wien. In Italia gli è stata conferita la [[Cavaliere di gran croce|Gran Croce]] per meriti in campo musicale e la [[Laurea honoris causa]] dell'Università di Ferrara, oltre quelle di Cambridge, Aberdeen e della Basilicata.
[[File:Teatro comunale.jpg|thumb|[[Teatro Claudio Abbado]] a Ferrara]]
Il 30 agosto 2013, il Presidente della Repubblica, [[Giorgio Napolitano]], lo ha nominato [[Senatore a vita]].<ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Attsen/00030509.htm|titolo=Claudio Abbado: XVII Legislatura|accesso=14 febbraio 2018}}</ref>
Nel comunicato ufficiale si legge il seguente profilo biografico:
"Nato nel 1933, Claudio Abbado si è diplomato al Conservatorio di Milano. Ha acquisito meriti artistici nel campo musicale attraverso l'interpretazione della letteratura musicale sinfonica e operistica alla guida di tutte le più grandi orchestre del mondo. A tali meriti si è congiunto l'impegno per la divulgazione e la conoscenza della musica in special modo a favore delle categorie sociali tradizionalmente più emarginate. Ha avuto la responsabilità della direzione stabile e musicale delle più prestigiose Istituzioni musicali del mondo come il Teatro alla Scala e i Berliner Philharmoniker; ha ideato istituzioni per lo studio e la conoscenza della nuova musica. Si è in pari tempo caratterizzato per l'opera volta a valorizzare giovani talenti anche attraverso la creazione di nuove orchestre, come la [[European Union Youth Orchestra]], la [[Chamber Orchestra of Europe]], la [[Mahler Chamber Orchestra]], la Orchestra Mozart".
In un comunicato del 4 dicembre 2013, il Maestro Abbado aveva espresso la propria intenzione di rinunciare allo stipendio da [[Senatore a vita]], devolvendolo a favore dell'istituzione di borse di studio per i giovani musicisti della [[Scuola di Musica di Fiesole]] nella convinzione che "l'educazione musicale sia fondamentale strumento per lo sviluppo della persona e la qualità del vivere civile".<ref>{{cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/abbado-devolve-onorario-alla-scuola-di-musica-di-Fiesole-1e99a962-9556-4e70-8380-f7956efa9cc7.html|titolo=Claudio Abbado: il mio onorario alla Scuola di Musica di Fiesole|accesso=14 febbraio 2018}}</ref>
Il 21 marzo 2014 il [[Teatro comunale (Ferrara)|Teatro comunale di Ferrara]] è stato dedicato alla memoria di Claudio Abbado.
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
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{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Benemeriti della cultura e dell'arte
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|luogo=13 gennaio [[1997]]<ref name= quirinale />
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{{Onorificenze
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|luogo=[[Tokyo]], [[2003]]<ref>[https://www.praemiumimperiale.org/en/laureate-en/laureates-en]</ref>
}}
* ''"Premio Freud"''
* Gold medal of the ''"International Gustav Mahler Society"''
* ''Ehrenring'' (1973)
* Medaglia
* ''"Mozart Medaille"''
* ''"Mahler Medaille"''
Riga 236 ⟶ 289:
* ''Würth-Preis'' della Jeunesses Musicales
* Premio della critica ''"Kritikerpreis des Verbandes der deutschen Kritiker"'' (2002)
* Medaglia
* ''Praemium imperiale'' della Japan Arts Association
* ''Premio "Franco Abbiati"''
* ''"Ernst Reutter Plakette"''della Città di Berlino (2004)
* [[Premio Wolf per le arti]], (2008)
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Claudio Abbado, ''La casa dei suoni'', Vallardi, Milano, 1965
* Claudio Abbado, Lidia Bramani, ''La musica sopra Berlino'', Bompiani, Milano, 2002
== Voci correlate ==
* [[Berliner Philharmoniker]]
* [[Orchestra del Teatro alla Scala]]
* [[London Symphony Orchestra]]
* [[Teatro alla Scala]]
* [[Teatro comunale (Ferrara)]]
* [[Concerto di Capodanno di Vienna]]
== Altri progetti ==
Riga 255 ⟶ 314:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita testo|url=http://www.deutschegrammophon.com/artist/biography?ART_ID=ABBCL|titolo=Pagina dedicata ad Abbado|accesso=7 giugno 2011|dataarchivio=15 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130215103653/http://www.deutschegrammophon.com/artist/biography?ART_ID=ABBCL|urlmorto=sì}} nel sito della Deutsche Grammophon, suo principale partner discografico
* {{cita web|url=http://www.mahler-chamber.de/main.php|titolo=Sito della Mahler Chamber Orchestra}}
* {{cita web|url=http://e.lucernefestival.ch/page/content/index.asp?MenuID=2809&ID=2569&Menu=13&Item=8|titolo=Sito della Lucerne Festival Orchestra|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081009210239/http://e.lucernefestival.ch/page/content/index.asp?MenuID=2809&ID=2569&Menu=13&Item=8}}
*
* {{cita web|url=http://www.nonoprojekt.de/|titolo=Nonoprojekt Il canto sospeso}}
* {{cita web|url=http://www-5.unipv.it/girardi/D2_2014/DM2_2014.htm|titolo=Il ‘compagno’ Verdi e altri operisti nella Scala ''Caput Mundi'' di Claudio Abbado (1968-1986), corso universitario, Facoltà di musicologia dell'Università di Pavia, a.a. 2013-2014|accesso=7 agosto 2015|dataarchivio=31 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160131224559/http://www-5.unipv.it/girardi/D2_2014/DM2_2014.htm|urlmorto=sì}}
*Franca Rosti, ''{{cita testo|url=https://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=CFI0101883|titolo=Musica maestri! Il direttore d'orchestra tra mito e mestiere: conversazioni con Claudio Abbado et al|accesso=13 maggio 2021|dataarchivio=13 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210513213810/https://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=CFI0101883|urlmorto=sì}}''., Milano: Feltrinelli, 1985.
{{Box successione
|carica=[[Teatro alla Scala|Direttore artistico del Teatro alla Scala]]
|periodo=[[1977]]-[[1979]]
|precedente=[[Massimo Bogianckino]]
|successivo=[[Francesco Siciliani]]
}}
{{Box successione
|carica=[[Teatro alla Scala|Direttore musicale del Teatro alla Scala]]
|periodo=[[1968]]-[[1986]]
|precedente=[[Gianandrea Gavazzeni]]
|successivo=[[Riccardo Muti]]
}}
{{Direttori d'orchestra della London Symphony Orchestra}}
{{Senatori a vita}}
{{Premio Ernst von Siemens}}
{{Premio Wolf Arti}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|musica classica}}
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[[Categoria:Benemeriti della cultura e dell'arte]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
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[[Categoria:Vincitori di Grammy]]
[[Categoria:Accademici di Santa Cecilia]]
[[Categoria:Direttori dei Wiener Philharmoniker]]
[[Categoria:Direttori dei Berliner Philharmoniker]]
[[Categoria:Direttori della London Symphony Orchestra]]
[[Categoria:Direttori della Filarmonica della Scala]]
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