Claudio Abbado: differenze tra le versioni

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Luogo di provenienza del nonno paterno
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{{Carica pubblica
| nome = Claudio Abbado
| immagine = Claudio Abbado Senato.jpg
| didascalia = {{Premio|[[Premio Imperiale]]|[[2003]]}}<br />{{Premio|Wolf|arti|2008|x}}
| carica = [[Senatore a vita (ordinamento italiano)|Senatore a vita della Repubblica Italiana]]
| mandatoinizio = 30 agosto 2013
| mandatofine = 20 gennaio 2014
| legislatura = [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII]]
| gruppo parlamentare = [[Gruppo misto]]
| coalizione =
| circoscrizione =
| collegio =
| tipo nomina = [[Senatore a vita (ordinamento italiano)#Nominati da Giorgio Napolitano|nomina presidenziale di Giorgio Napolitano]]
| incarichi =
| sito = http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Attsen/00030509.htm
| partito =
| titolo di studio = diploma di conservatorio
| alma mater =
| professione = direttore d'orchestra
| firma =
}}
{{Bio
|Nome = Claudio
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|GiornoMeseNascita = 26 giugno
|AnnoNascita = 1933
|LuogoMorte = Bologna
|GiornoMeseMorte = 20 gennaio
|AnnoMorte = 2014
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = direttore d'orchestra
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Claudio Abbado.jpg
|Didascalia = Claudio Abbado alla Waldbühne di Berlino il 18 maggio 2008
}}
 
Considerato uno dei più grandi e celebri direttori d'orchestra contemporanei a livello internazionale, è noto per aver guidato alcune delle più prestigiose orchestre al mondo, tra cui spiccano l'[[Orchestra del Teatro alla Scala]] di [[Milano]] e i [[Berliner Philharmoniker]], di cui è stato il primo e ad oggi unico italiano a divenire direttore stabile.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/13/berliner-philharmoniker-lorchestra-piu-celebre-al-mondo-senza-direttore-fumata-nera/1677904/|titolo=Berliner Philharmoniker, l'orchestra più celebre al mondo senza direttore: fumata nera|sito=Il Fatto Quotidiano|data=13 maggio 2015|lingua=it|accesso=1º gennaio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/claudio-abbado|titolo=Abbado, Claudio nell'Enciclopedia Treccani|lingua=it|accesso=1º gennaio 2021}}</ref>
 
== Biografia ==
{{Approfondimento
=== Date principali ===
|titolo=Date principali
* '''1958''' Primo posto al concorso Koussevitsky a [[Tanglewood]] (USA).
|contenuto=
* '''1960''' Debutto al [[Teatro alla Scala]] di Milano.
* '''1958''' Primo posto al concorso Koussevitsky a [[Tanglewood (centro musicale)|Tanglewood]] (USA).
* '''1963''' Vince il premio Mitropoulos della ''New York Philharmonic''.
* '''19681960''' Debutto al ''Covent[[Teatro Garden''alla Scala]] di [[LondraMilano]].
* '''1963''' Vince il premio Mitropoulos della [[New York Philharmonic]] e debutto con la stessa.
* '''1968'''-'''1986''' Direttore artistico del [[Teatro alla Scala]].
* '''1968''' Debutto al Covent Garden di [[Londra]].
* '''1968'''-'''1986''' Direttore musicale del [[Teatro alla Scala]].<ref>{{cita testo|url=http://www.teatroallascala.org/it/scopri/teatro/storia_slide_8.html|titolo=La storia del Teatro alla Scala|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201163426/http://www.teatroallascala.org/it/scopri/teatro/storia_slide_8.html }}.</ref>
* '''1971''' Direttore principale dei [[Wiener Philharmoniker]].
* '''1979'''-'''1987''' Direttore musicale della [[London Symphony Orchestra]].
* '''19861982'''-'''19911985''' Direttore artisticoospite principale della ''[[Staatsoper|StaatsoperChicago diSymphony ViennaOrchestra]]''.
* '''1986'''-'''1991''' Direttore artistico della ''[[Wiener Staatsoper|Staatsoper di Vienna]]''.
* '''1989'''-'''2002''' Direttore artistico dei [[Berliner Philharmoniker]].
* '''2003'''-'''2014''' Direttore artistico dell'Orchestra del [[Festival di Lucerna]].
* '''2004'''-'''2014''' Direttore musicale e artistico dell{{'}}''Orchestra Mozart'' di [[Bologna]].
* '''2013'''-'''2014''' Senatore a vita del [[Senato della Repubblica]].
}}
 
=== Gioventù e anni cinquanta ===
Claudio Abbado nasce a [[Milano]] il 26 giugno 1933. Sua madre, la scrittrice Maria Carmela Savagnone, era di [[Palermo]], mentre suo nonno paterno, Michele Abbado, era di Alba, in provincia di Cuneo. Della sua famiglia hanno fatto parte diversi noti musicisti: suo padre, [[Michelangelo Abbado]], è insegnante di [[violino]] al prestigioso [[Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi (Milano)|Conservatorio '"Giuseppe Verdi" di Milano]] e poi vicedirettore dello stesso; la madre, Maria Carmela Savagnone (sorella del padre di [[Rita Savagnone|Rita]] e [[Deddi Savagnone|Deddi]]), è [[pianista]] e scrittrice per bambini; suo fratello maggiore, [[Marcello Abbado]], è pianista e in seguito [[compositore]] e direttore dello stesso conservatorio milanese. Ha anche altri due fratelli: Luciana Abbado Pestalozza, fondatrice del Festival di MilanoMusica, e Gabriele Abbado, [[architetto]].
[[File:Abbado06.jpg|thumb|210px|Abbado alle prove del ''[[Wozzeck]]'' all'[[Opéra di Parigi]] del [[1979]]]]
 
Fino al [[1955]] compie i suoi studi presso il conservatorio meneghino, diplomandosi in composizione, [[pianoforte]] e [[direttore d'orchestra|direzione d'orchestra]]. Terminati gli studi si perfeziona con [[Friedrich Gulda]] per il pianoforte e [[Antonino Votto]] per la direzione d'orchestra. In seguito si trasferisce a [[Vienna]], avendo vinto una borsa di studio biennale per i prestigiosi corsi di perfezionamento in direzione orchestrale di [[Hans Swarowsky]].
Claudio Abbado nasce a [[Milano]] nel [[1933]] da una famiglia borghese e ricca di stimoli culturali: suo padre, [[Michelangelo Abbado]], è insegnante di [[violino]] al prestigioso [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)|Conservatorio '"Giuseppe Verdi"]] di [[Milano]] e poi vicedirettore dello stesso; la madre, [[Maria Carmela Savagnone]] è [[pianista]] e scrittrice per bambini, suo fratello maggiore, [[Marcello Abbado]], è [[pianista]] ed in seguito [[compositore]] e direttore dello stesso conservatorio milanese. Ha anche altri due fratelli: [[Luciana Abbado Pestalozza]], fondatrice del Festival di [[MilanoMusica]] e [[Gabriele Abbado]], [[architetto]].
 
In questo stesso periodo riesce a farsi ammettere al coro della [[Gesellschaft der Musikfreunde]], al fine di assistere alle prove dei maggiori direttori d'orchestra del mondo, fra i quali [[Bruno Walter]], [[George Szell]] e [[Herbert von Karajan]]. Nel contempo partecipa ai corsi di perfezionamento dell'[[Accademia Chigiana]] di [[Siena]], tenuti da [[Alceo Galliera]] (che dirigeva anche la [[Philharmonia Orchestra|Philharmonia]] di [[Londra]]) e [[Carlo Zecchi]], dell'[[Orchestra Filarmonica Ceca]]. Nel [[1958]] vince a Tanglewood ([[Stati Uniti d'America|USA]]) il concorso Koussevitzky della [[Boston Symphony Orchestra]], che gli permette di fare il suo debutto americano con la [[New York Philharmonic]].
Fino al [[1955]], compie i suoi studi presso il conservatorio meneghino, specializzandosi in composizione, [[pianoforte]] e [[direttore d'orchestra|direzione d'orchestra]]. Dopo il diploma, si perfeziona con [[Friedrich Gulda]] per il pianoforte e [[Antonino Votto]] per la direzione d'orchestra. In seguito, si trasferisce a [[Vienna]], avendo vinto una borsa di studio biennale per i prestigiosi corsi di perfezionamento in direzione orchestrale di [[Hans Swarowsky]].
 
=== 1959-1968. Dall'esordio alla direzione della Scala ===
In questo stesso periodo riesce a farsi ammettere al coro della ''[[Gesellschaft der Musikfreunde]]'', al fine di assistere alle prove dei maggiori direttori d'orchestra del mondo, fra i quali [[Bruno Walter]], [[George Szell]] e [[Herbert von Karajan]]. Nel contempo partecipa ai corsi di perfezionamento dell' ''[[Accademia Chigiana]]'' di [[Siena]], tenuti da [[Alceo Galliera]] (direttore della [[Philharmonia Orchestra|Philharmonia]] di [[Londra]]) e [[Carlo Zecchi]], dell'[[Orchestra Filarmonica Cecoslovacca]].
Nel [[1959]] debutta a [[Trieste]] come direttore sinfonico. Nel [[1960]] dirige ''Maria d'Alessandria'' di [[Giorgio Federico Ghedini]] al [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi di Trieste]]. Lo stesso anno fa il suo esordio alla [[Teatro alla Scala|Scala]], dirigendo alcuni concerti tenutisi alla ''[[Piccola Scala]]'' e dedicati al terzo centenario della nascita di [[Alessandro Scarlatti]]. Nel [[1962]] dirige ''[[L'amore delle tre melarance]]'' al Teatro Verdi di Trieste.
 
Per il [[Teatro La Fenice]] nel [[1962]] dirige un concerto con [[Pietro Grossi]] al [[violoncello]] nel cortile di [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]] e un concerto con [[Alexis Weissenberg]] al pianoforte al Teatro La Fenice; sempre nello stesso anno dirige alla Fenice di Venezia due concerti con al pianoforte [[Aldo Casati]] con musiche di [[Beethoven]], [[Brahms]] e [[Rachmaninov]], nel [[1963]] un concerto con [[Tito Aprea]] al pianoforte nel Cortile di Palazzo Ducale e un concerto con Weissenberg con musiche di [[Sergej Sergeevič Prokof'ev|Prokofiev]], nel [[1964]] con [[Nikita Magaloff]] al pianoforte nel Cortile di Palazzo Ducale e con Weissenberg.
Nel [[1958]] vince il concorso Koussevitzky della [[Boston Symphony Orchestra]] a Tanglewood ([[Stati Uniti d'America|USA]]), che gli permette di fare il suo debutto americano con la [[New York Philharmonic]].
 
Nel [[1963]] conquista il prestigioso Premio Mitropoulos della New York Philharmonic ([[ex aequo]] con [[Pedro Calderon]] e [[Zdeněk Košler]], direttori molto più anziani e affermati, al tempo). Il suo nome inizia a diffondersi anche al di fuori dello stretto ambito degli addetti ai lavori, tanto da essere invitato da [[Herbert von Karajan]] a dirigere i [[Wiener Philharmoniker]] al [[Festival di Salisburgo]] nella ''[[Sinfonia n. 2 (Mahler)|Sinfonia n. 2]]'' di Gustav Mahler; debutta con la stessa esecuzione alla Scala e con la [[London Symphony Orchestra]].
=== 1959-1968 Dall'esordio alla direzione de La Scala ===
[[File:Claudio Abbado 65.jpg|thumb|left|Claudio Abbado nel 1965]]
Nel [[1965]] dirige la première al Teatro della Piccola Scala di Milano di ''Atomtod'' di [[Giacomo Manzoni]]. Nel [[1966]]-[[1967]] dirige la sua prima opera di cartellone: ''[[I Capuleti e i Montecchi]]'' di [[Vincenzo Bellini]] con [[Renata Scotto]] e [[Luciano Pavarotti]], portando l'opera in tournée all'Expo '67 di [[Montréal]] alla Salle Wilfrid Pellettier quale rappresentante dell'[[Italia]] e all'[[Edinburgh International Festival]] del 1967 con [[Anna Moffo]] e Pavarotti; sempre nel 1967, con Margherita Rinaldi e Pavarotti nel cast dirige la stessa opera anche al [[Teatro dell'Opera di Roma]]. Nel 1967 dirige allo Holland Festival con Margherita Rinaldi, [[Giacomo Aragall]] e Pavarotti.
 
La sua rapida carriera lo porta a firmare il suo primo contratto con il [[Universal Music Group|Gruppo Universal]], al quale appartengono le celebri etichette [[Deutsche Grammophon]], [[Philips Classics Records|Philips Classical]] e [[Decca Records|Decca]]. Nel 1966 dirige la ripresa al Teatro alla Scala di Milano di ''[[Aida]]'' di [[Giuseppe Verdi]] per la regia di [[Franco Zeffirelli]] con [[Leyla Gencer]] e [[Fiorenza Cossotto]]. Nel 1967 dirige la ripresa al [[Teatro Comunale di Firenze]] del ''[[Requiem (Verdi)|Requiem]]'' di Giuseppe Verdi con [[Luciano Pavarotti]] e la prima rappresentazione al Teatro dell'Opera di Roma di ''I Capuleti e i Montecchi'' con Pavarotti.
Nel [[1959]] debutta a [[Trieste]] come direttore sinfonico. L'anno successivo fa il suo esordio alla [[Teatro alla Scala|Scala]], dirigendo alcuni concerti tenutesi alla ''Piccola Scala'' dedicati al terzo centenario della nascita di [[Alessandro Scarlatti]].
 
Il 7 dicembre ha l'onore di dirigere la serata di gala per l'apertura della [[Stagioni liriche del Teatro alla Scala|stagione scaligera 1967/1968]] con la ''[[Lucia di Lammermoor]]'' di [[Gaetano Donizetti]] con [[Renata Scotto]]. Nel [[1968]] dirige la ripresa al Teatro alla Scala di Milano di ''I Capuleti e i Montecchi'' con la Scotto e Pavarotti. Debutta alla [[Royal Opera House]] di [[Londra]] con ''[[Don Carlos (opera)|Don Carlos]]'' di Giuseppe Verdi con [[Gwyneth Jones]] e [[Shirley Verrett]]. Debutta al [[Metropolitan Opera House]] di [[New York]] nella ripresa di ''Don Carlos''. Dirige la ripresa al Teatro alla Scala di Milano di ''Don Carlos'' di Verdi nella serata d'inaugurazione della stagione 1968/[[1969]] con [[Fiorenza Cossotto]], [[Piero Cappuccilli]], [[Nicolai Ghiaurov]] e, nelle repliche, [[Rajna Kabaivanska]]. Nel [[1969]], a soli 35 anni, è nominato direttore musicale del Teatro alla Scala.
Nel [[1963]] conquista il prestigioso ''Premio Mitropoulos'' della [[New York Philharmonic]] ([[ex aequo]] con Pedro Calderon e Zdenek Kosler, direttori molto più anziani ed affermati, al tempo). Il suo nome inizia a diffondersi anche al di fuori dello stretto ambito degli addetti ai lavori, tanto da essere invitato da [[Herbert von Karajan]] a dirigere i [[Wiener Philharmoniker]] al ''Festival di Salisburgo'' (Seconda sinfonia di [[Gustav Mahler]]); debutta con la stessa esecuzione alla Scala e con la celebre [[London Symphony Orchestra]].
 
=== 1968-1986. Dalla Scala di Milano alla Staatsoper di Vienna ===
Nel [[1966]]-[[1967|67]] dirige la sua prima opera: i ''Capuleti e Montecchi'' di [[Vincenzo Bellini]], portando l'opera tournée all'Expo '67 di [[Montreal]] quale rappresentate dell'[[Italia]]. La sua rapida carriera lo porta a firmare il suo primo contratto con il [[Universal Music Group|Gruppo Universal]] (al quale appartengono le celebri etichette [[Deutsche Grammophon]], ''Philips Classical'' e ''Decca''), tuttora suo principale partner discografico. L'anno successivo ha l'onore di aprire la stagione scaligera con la [[Lucia di Lammermoor]] di [[Gaetano Donizetti]].
{{Approfondimento
|titolo = Abbado e il Teatro alla Scala
|contenuto = Nel [[1968]] la scelta da parte del [[Teatro alla Scala]] di un direttore giovane e relativamente poco noto come Claudio Abbado fu considerata sorprendente, soprattutto pensando al fatto che, negli anni precedenti, il celebre teatro lirico milanese sembrava aver perso considerazione internazionale ed era ritenuto un ambiente turbolento e inaffidabile.
 
Scetticismo e dubbi furono rapidamente superati, soprattutto quando, nel [[1972]], gli si affiancò come sovrintendente [[Paolo Grassi]], sostituendo [[Antonio Ghiringhelli]], che aveva coperto l'incarico fin dal [[1945]]. Per la carriera di Abbado, e per la storia del teatro scaligero, è una rivoluzione copernicana: viene ampliato moltissimo il repertorio, includendo autori come [[Alban Berg]], [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]], [[Arnold Schönberg]], in precedenza raramente eseguiti. Addirittura il teatro commissiona e rappresenta prime mondiali di opere di autori contemporanei come, nel 1984, ''Samstag aus Licht'' di [[Karlheinz Stockhausen]] (evento che non accadeva dal lontano [[1926]], con la ''[[Turandot]]'' di [[Giacomo Puccini]]).
Nel [[1969]], a soli 35 anni, è nominato ''direttore musicale'' del [[Teatro alla Scala]].
 
Parallelamente al rinnovamento del repertorio, Abbado impone un rinnovamento dell'approccio alla partitura: un approccio filologico ma non dogmatico, la ricerca e l'utilizzo di partiture originali e lo studio dell'esecuzione musicale dell'epoca si accoppiano con la ricerca di una musicalità spontanea ma non banale. Questo consente di ''risentire per la prima volta'' capolavori ben noti del repertorio tradizionale, così come di poter ascoltare brani di autori dei quali si conosceva solo parte della produzione (ad esempio [[Gioachino Rossini]]).
=== 1968-1986 Dalla Scala di Milano alla Staatsoper di Vienna ===
{{Nota
|titolo=Abbado e il Teatro alla Scala
|contenuto=
Nel [[1968]] la scelta di un direttore giovane e relativamente poco noto, come Claudio Abbado, fu considerata sorprendente. Soprattutto se pensiamo al fatto che, negli ultimi anni il [[Teatro alla Scala]] sembrava aver perso considerazione internazionale ed era ritenuto un ambiente turbolento ed inaffidabile. Tant'è che il teatro non aveva un direttore artistico fin dal tempo delle polemiche dimissioni di [[Carlo Maria Giulini]] nel [[1956]] (con l'eccezione della settimana di incarico di [[Guido Cantelli]], prima della sua tragica fine, sempre nel 1956).
 
Scetticismo e dubbi rapidamente superati, soprattutto quando, nel [[1972]], gli si affianca come sovrintendente [[Paolo Grassi]], andando a sostituire [[Antonio Ghiringhelli]], che aveva coperto l'incarico fin dal [[1945]].
 
Per la carriera di Abbado, e per la storia del teatro scaligero, è una rivoluzione copernicana: viene ampliato moltissimo il repertorio, includendo autori come [[Alban Berg]], [[Igor Stravinskij]], [[Arnold Schönberg]], in precedenza raramente eseguiti. Addirittura il teatro commissiona e rappresenta prime mondiali di opere di autori contemporanei come, nel 1984 ''Samstag aus Licht'' di [[Karlheinz Stockhausen]] (evento che non accadeva dal lontano [[1926]], con la [[Turandot]] di [[Giacomo Puccini]]).
 
Parallelamente al rinnovamento del repertorio, Abbado impone un rinnovamento dell'approccio alla partitura: approccio filologico, ma non dogmatico; la ricerca e l'utilizzo di partiture originali, lo studio dell'esecuzione musicale dell'epoca, si accoppiano con la ricerca di una musicalità spontanea ma non banale. Questo consente di ''risentire per la prima volta'', capolavori ben noti del repertorio tradizionale, così come di poter ascoltare brani di autori dei quali si conosceva solo parte della produzione (come ad esempio [[Gioachino Rossini]]).
 
Dal punto di vista sinfonico, i cicli completi delle opere di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] e [[Johannes Brahms|Brahms]], sono accoppiati all'esecuzione di autori all'epoca poco (o addirittura mai) eseguiti in Italia, come [[Gustav Mahler|Mahler]] o [[Anton Bruckner|Bruckner]]. Per questa operazione di "internazionalizzazione" del cartellone, sono sovente ospitati i maggiori direttori del panorama mondiale, come [[Karl Böhm]], [[Herbert von Karajan]], [[Carlos Kleiber]], [[Leonard Bernstein]], [[Riccardo Muti]], [[Georg Solti]]; talvolta alla guida delle rispettive orchestre, altre volte guidando l'orchestra[[Orchestra delladel Teatro alla Scala]], destinata a trasformarsi da orchestra prevalentemente operistica in [[orchestra sinfonica]] di caratura internazionale, come effettivamente accadde nel [[1982]] con l'istituzione ufficiale della [[Filarmonica della Scala]].
 
Parallelamente all'estensione del repertorio e alla sua reinterpretazione, è molto importante l'opera di divulgazione del repertorio musicale che giunge, a partire dal 1972, alla creazione dei ''Concerti per studenti e lavoratori''. Lo scopo dell'iniziativa è quello di avvicinare alla musica e alla vita del Teatro anche le classi sociali meno abbienti, con proposte e agevolazioni ad hoc. Il progetto, sviluppato sul modello di iniziative simili, comuni nel nordeuropaNord Europa, dura diversi anni e ha un successo notevole, godendo, fra l'altro, del contributo di numerosi musicisti di valore, come [[Maurizio Pollini]], che offrono il loro appoggio incondizionato.
 
Non bisogna pensare che queste iniziative di "rottura" non abbiano suscitato malumori e critiche: certo, la scelta di inserire nel cartellone operistico opere contemporanee scarsamente popolari e musicalmente lontane anni luce dal repertorio tradizionale, costrinsero gli abbonati a uno sforzo di adattamento notevole. Allo stesso modo, da più parti l'iniziativa dei ''Concerti per studenti e operai'', proposti a un prezzo nettamente antieconomico, venne accusata di populismo. Ma più in generale, alla lunga, risultò insostenibile il progetto di trasformare il [[Teatro alla Scala]] da luogo dedicato alla ''musica'' a luogo dedicato alla ''cultura in generale'', in competizione, economica e di competenze, con altre istituzioni milanesi. D'altra parte, l'enorme popolarità di Abbado nella sua città natale, oltre che il reinserimento del Teatro nei grandi circuiti mondiali della musica classica, oltrechénonché il sostegno delle amministrazioni comunali (presiedute prima da [[Aldo Aniasi]], poi da [[Carlo Tognoli]]) permisero alla coppia Abbado-Grassi, di operare, almeno nei primi anni, con eccezionale libertà.
}}
[[File:Claudio Abbado fortepan 138433.jpg|sinistra|miniatura|Claudio Abbado nel 1968.]]
[[1969]]: viene messo in scena ''[[Oedipus rex (Stravinskij)|Oedipus rex]]'' di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]] con [[Marilyn Horne]] e ripresa la ''Lucia di Lammermoor'', entrambi con la regia di [[Giorgio De Lullo]] con [[Piero Cappuccilli]]. Dirige la prima esecuzione assoluta di "Suite da camera da Intolleranza 1960" di [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]] nel King's Theatre di [[Edimburgo]]. Viene proposto un ciclo completo delle sinfonie di [[Gustav Mahler]] (al tempo autore decisamente poco frequentato nelle sale da concerto italiane), a dicembre è allestito a Milano ''[[Il barbiere di Siviglia (Rossini)|Il barbiere di Siviglia]]'' di [[Gioachino Rossini|Rossini]] con [[Luigi Alva]] e [[Teresa Berganza]], che verrà rappresentato nel 1972 al ''[[Festival di Salisburgo]]'' per l'anniversario rossiniano.
 
[[1970]]: anno beethoveniano, riprende ''Don Carlos'' con [[Nicolai Ghiaurov]], [[Plácido Domingo]], Piero Cappuccilli e [[Shirley Verrett]] alla Scala, nel settembre inizia la fortunata collaborazione con la [[London Symphony Orchestra]], con la quale effettuerà la maggior parte delle registrazioni nei successivi 15 anni. Sempre nello stesso anno, diventa direttore ospite della [[Boston Symphony Orchestra]].
[[1969]] viene messo in scena ''Oedipus Rex'' di [[Igor Stravinskij]] e ripresa la ''Lucia di Lammermoor'', entrambi con la regia di Giorgio De Lullo. Viene proposto un ciclo completo delle sinfonie di [[Gustav Mahler]] (al tempo autore decisamente poco frequentato nelle sale da concerto italiane), a dicembre è allestito a [[Milano]] ''[[Il barbiere di Siviglia (Rossini)|Il barbiere di Siviglia]]'' di [[Gioachino Rossini|Rossini]], a suo tempo rappresentato al ''Festival di Salisburgo'' per l'anniversario rossiniano.
 
[[1971]]: viene nominato direttore principale dei [[Wiener Philharmoniker]]. Dal gennaio La Scala riprende l'allestimento del ''Barbiere'' con Alva (Benelli nelle repliche), [[Enzo Dara]] e [[Sesto Bruscantini]], in marzo viene allestito il ''[[Wozzeck]]'' di [[Alban Berg]], opera inusuale per il tradizionale cartellone scaligero, ma che il maestro riprenderà diverse volte nel corso degli anni. A Firenze al [[Maggio Musicale Fiorentino]] e ad [[Edimburgo]] in settembre è allestita la ''[[Cenerentola]]'' di Rossini con Teresa Berganza, Luigi Alva e [[Renato Capecchi]]. Di notevole valore artistico anche l'allestimento del ''[[Simon Boccanegra]]'' di [[Giuseppe Verdi]] che, dopo l'esordio a [[Monaco di Baviera]], apre anche la stagione scaligera '71-'72, con la regia di [[Giorgio Strehler]] e nel cast [[Mirella Freni]], Piero Cappuccilli e Nicolai Ghiaurov.
[[1970]], anno beethoveniano riprende ''Don Carlo'' alla Scala, nel settembre inizia la fortunata collaborazione della [[London Symphony Orchestra]], con la quale effettuerà la maggior parte delle registrazioni nei successivi 15 anni. Sempre nello stesso anno, diventa conduttore ospite della ''Boston Symphony Orchestra''.
 
[[1972]]: viene eletto primo direttore ospite della [[London Symphony Orchestra]]. Viene nominato sovrintendente del Teatro alla Scala [[Paolo Grassi]], già fondatore, assieme a Giorgio Strehler, del [[Piccolo Teatro di Milano]] e figura carismatica della cultura milanese. Dirige la prima esecuzione assoluta di ''Como una ola de fuerza y luz'' di Luigi Nono con [[Maurizio Pollini]], ''Aida'' con [[Fiorenza Cossotto]], Domingo, Ghiaurov, Cappuccilli e, nelle riprese, [[Jessye Norman]], poi ripresa a Monaco di Baviera in occasione delle [[Olimpiadi]], assieme alla ''[[Requiem (Verdi)|Messa da Requiem]]'' di Verdi. Vi è il primo film-opera con [[Jean-Pierre Ponnelle]]: ''Il barbiere di Siviglia'' di Gioachino Rossini con Teresa Berganza, Luigi Alva, [[Hermann Prey]], Enzo Dara e [[Paolo Montarsolo]].
[[1971]]: viene nominato direttore principale dei [[Wiener Philharmoniker]]. Dal gennaio La Scala riprende l'allestimento del ''Barbiere'', in marzo viene allestito il ''[[Wozzeck]]'' di Alban Berg, opera inusuale per il tradizionale cartellone scaligero, ma che il maestro riprenderà diverse volte nel corso degli anni. A Firenze al [[Maggio musicale fiorentino|Maggio Musicale]] e a [[Edimburgo]] in settembre è allestita la [[Cenerentola]] di Rossini. Di notevole valore artistico anche l'allestimento del [[Simon Boccanegra]] di [[Giuseppe Verdi]], che dopo l'esordio a [[Monaco di Baviera]], apre anche la stagione scaligera '71-'72, con la regia di [[Giorgio Strehler]].
 
[[1973]]: cura la revisione delle musiche di ''I Capuleti e i Montecchi'' per il Teatro La Fenice. In aprile, porta la ''Cenerentola'' alla Scala, con Luigi Alva ([[Ugo Benelli]] nelle repliche), Capecchi e [[Lucia Valentini]]; la porta anche al [[Theater an der Wien]] con Teresa Berganza, Ugo Benelli, Paolo Montarsolo e Enzo Dara/Capecchi. Conclude la trilogia comica rossiniana, aprendo la stagione della Scala con ''L'italiana in Algeri'' come nelle precedenti rappresentazioni, con regia di Jean-Pierre Ponnelle. L'opera viene rappresentata in edizione critica e nel cast Teresa Berganza ([[Lucia Valentini Terrani]] nelle repliche), Ugo Benelli, Paolo Montarsolo ed Enzo Dara. A dicembre è ripreso il ''Simon Boccanegra'' con Cappuccilli e Mirella Freni.
[[1972]]: viene eletto primo direttore ospite della [[London Symphony Orchestra]]. Viene nominato sovrintendente del Teatro alla Scala [[Paolo Grassi]], già fondatore, assieme a [[Giorgio Strehler]], del [[Piccolo Teatro di Milano]] e figura carismatica della cultura milanese. In aprile, viene portata alla Scala la ''Cenerentola'', seguita dalla [[Aida (opera)|Aida]], poi ripresa a [[Monaco di Baviera]] in occasione delle Olimpiadi, assieme alla ''Messa di [[Requiem]]'' di Verdi.
 
[[1974]]: a febbraio riprende alla Scala ''Cenerentola'' con Alva, Dara e Valentini Terrani, quindi sono allestite ''[[Le nozze di Figaro]]'' di [[Mozart]] con [[Hermann Prey]], Freni, [[José van Dam]] e Berganza. Porta in tournée a [[Mosca (Russia)|Mosca]] ''Simon Boccanegra'', ''Aida'', ''Cenerentola'' (con Berganza Benelli, Alva nelle repliche, Montarsolo, Dara e la ''Messa di Requiem''. L'inaugurazione della stagione della Scala è ceduta a [[Karl Böhm]], che dirige il ''Fidelio''. Per la fine dell'anno allestisce una spettacolare versione de ''[[L'amore delle tre melarance]]'' di [[Sergej Prokof'ev]], con Dara ed [[Alfredo Mariotti]] per la regia di Strehler.
[[1973]]: porta la ''Cenerentola'' al ''Theater an der Wien''. Conclude la trilogia comica rossiniana, aprendo la stagione della Scala con ''L'italiana in Algeri'' come nelle precedenti rappresentazioni, con regia di Jean-Pierre Ponnelle. L'opera viene rappresentata in edizione critica. A dicembre è ripreso il [[Simon Boccanegra]].
 
[[1975]]: dirige al ''Covent Garden'' di [[Londra]] ''[[Un ballo in maschera]]'', regia di Schenk con [[Reri Grist]], Plácido Domingo, Piero Cappuccilli e [[Katia Ricciarelli]]. Continua l'operazione di rinnovamento del cartellone del teatro scaligero, portando in aprile al [[Teatro Lirico di Milano]] la première di ''Al gran sole carico d'amore'' dell'amico Luigi Nono; quindi, con sollievo per gli abbonati, riprende ''L'italiana in Algeri'' con [[Marilyn Horne]]/Lucia Valentini Terrani, Luigi Alva (Benelli nelle repliche), e Dara.
[[1974]]: a febbraio riprende alla Scala ''Cenerentola'', quindi sono allestite [[Le nozze di Figaro]] di [[Mozart]]. Porta in tournée a [[Mosca (Russia)|Mosca]] ''Simon Boccanegra'', ''Aida'', ''Cenerentola'' e la ''Messa di Requiem''. L'inaugurazione della stagione della Scala è ceduta a [[Karl Böhm]], che dirige il con ''Fidelio''. Per la fine dell'anno allestisce una spettacolare versione de ''[[L'amore delle tre melarance]]'' di [[Sergej Prokof'ev]], con la regia di Strehler.
La stagione '75-'76 apre col tradizionale ''[[Macbeth (opera)|Macbeth]]'' di Verdi con Verrett, Cappuccilli, Ghiaurov e Mariotti, mentre a dicembre viene riallestita la ''Cenerentola'' con Alva, Dara e Berganza.
 
[[1976]]: l'anno inizia col ''Simon Boccanegra'', quindi ancora la ''Cenerentola'' e il ''Requiem'' di Verdi. In settembre porta in tournée negli [[Stati Uniti d'America|USA]], ''Simon Boccanegra'', ''Macbeth'', ''Messa di Requiem'' e ''Cenerentola''.
[[1975]]: debutta al ''Covent Garden'' di [[Londra]] con [[Un ballo in maschera]], regia di Schenk. Continua l'operazione di rinnovamento del cartellone del teatro scaligero, portando in aprile ''Al gran sole carico d'amore'' dell'amico [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]], quindi, con sollievo per gli abbonati, riprende ''L'Italiana in Algeri''. La stagione '75-'76 apre col tradizionale ''[[Macbeth (opera)|Macbeth]]'' di Verdi, mentre a dicembre viene riallestita la ''Cenerentola''.
 
[[1977]]: Paolo Grassi lascia la sovrintendenza del [[Teatro alla Scala]] per diventare presidente della [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]]. Al suo posto viene nominato [[Carlo Maria Badini]]. Viene presentata una nuova edizione del ''Wozzeck'' di Alban Berg, con la regia di [[Luca Ronconi]]. In seguito, con la ''London Symphony'' allestisce la ''[[Carmen (opera)|Carmen]]'' di [[Georges Bizet]] con Mirella Freni, Plácido Domingo e Teresa Berganza al Festival di Edimburgo. Per la stagione sinfonica dirige dei concerti con [[Isaac Stern]] portando in prima esecuzione assoluta anche Berceuse variata di [[Salvatore Sciarrino]] e con Margaret Price nella Sala Verdi del [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)]].
[[1976]]: l'anno inizia col [[Simon Boccanegra]], quindi ancora la ''Cenerentola'' e il ''Requiem'' di Verdi. In settembre porta in tournée negli [[Stati Uniti d'America|USA]], ''Simon Boccanegra'', ''Macbeth'', ''Messa di Requiem'' e ''Cenerentola''.
La stagione scaligera d'opera, stagione del bicentenario del teatro, apre con una versione integrale critica del ''[[Don Carlos (opera)|Don Carlos]]'' di Verdi, con regia di [[Luca Ronconi]], in una versione completa e rivista: il cast è straordinario, comprendendo alcuni fra i cantanti più in vista al mondo, come [[José Carreras]], Mirella Freni, Piero Cappuccilli, Elena Obraztsova e Nicolai Ghiaurov. In seguito collabora con [[Franco Zeffirelli]], nell'allestimento di ''Un ballo in maschera'' con Cappuccilli, Pavarotti, Obraztsova e Verrett. Inizia anche la fortunata collaborazione discografica con Deutsche Grammophon in campo sinfonico, che lo lega alla Chicago Symphony Orchestra riportata agli antichi fasti dalla direzione artistica di sir [[Georg Solti]].
 
[[1978]]: suona il cembalo e dirige un concerto con musiche di [[Johann Sebastian Bach]] nella [[Chiesa di Santo Stefano (Venezia)]] per il Teatro La Fenice ed è tra i fondatori dell'[[European Union Youth Orchestra]], che dirigerà fino al [[1994]]. In gennaio dirige la ''[[Messa di requiem (Verdi)|Messa di requiem]]'' di Verdi con la Freni, l'Obraztsova, Pavarotti e Ghiaurov nella [[Chiesa di San Marco (Milano)]]. A febbraio ripropone ''Al gran sole carico d'amore'' di Nono al Teatro Lirico, porta alla Scala i Wiener Philharmoniker con [[Kiri Te Kanawa]] e dirige musiche di Johann Sebastian Bach, suonando il clavicembalo nella [[chiesa di San Fedele (Milano)]] e in maggio nel [[Teatro Manzoni (Milano)]], che allora si chiamava Teatro della Via Manzoni - [[Renato Simoni]]; in settembre dirige un concerto con Lucia Valentini Terrani al [[Palasport di San Siro]] e a novembre con [[Maurizio Pollini]] nella Sala Verdi del [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)]]. Viene ripresa la ''Carmen'' con [[Ileana Cotrubaș]] e la Berganza a Edimburgo e porta all'Opéra di Parigi il ''Simon Boccanegra'', che apre anche la stagione scaligera con la Freni, Cappuccilli e Ghiaurov.
[[1977]]: [[Paolo Grassi]] lascia la sovrintendenza del [[Teatro alla Scala]] per diventare presidente della [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]]. Al suo posto viene nominato [[Carlo Maria Badini]]. Viene presentata una nuova edizione del ''Wozzeck'' di Alban Berg, stavolta diretta da [[Luca Ronconi]]. In seguito, con la ''London Symphony'' allestisce la ''[[Carmen (opera)|Carmen]]'' di [[Georges Bizet]] al ''Festival di Edimburgo''. La stagione scaligera, stagione del bicentenario del teatro, apre con una versione integrale critica del [[Don Carlos (opera)|Don Carlos]] di Verdi, con regia di [[Luca Ronconi]], in una versione completa e rivista: il cast è straordinario, comprendendo alcuni fra i cantanti più in vista al mondo, come [[José Carreras]] e [[Mirella Freni]]. In seguito collabora con [[Franco Zeffirelli]], nell'allestimento di ''Un Ballo in maschera''. Inizia anche la fortunata collaborazione discografica con Deutsche Grammophon in campo sinfonico, che lo lega alla ''Chicago Symphony Orchestra'' riportata agli antichi fasti dalla direzione artistica di sir [[Georg Solti]].
 
[[1979]]-[[1980]]: inizia la collaborazione fra Opéra di Parigi e La Scala, in occasione del Festival Berg. In questo ambito, presenta il ''Wozzeck'', mentre porta alla Scala la ''Lulu'', con la direzione di [[Pierre Boulez]], in edizione critica e integrale. Viene eletto direttore musicale della London Symphony Orchestra, con la quale inizierà ad approfondire (e a registrare) la ''grande'' musica sinfonica. Nel 1979 dirige la ripresa nel Teatro alla Scala di Milano di ''Don Carlos'' di Giuseppe Verdi con la Freni, Carreras, Obraztsova e [[Renato Bruson]]/[[Leo Nucci]], dirige la ''Messa di requiem'' di Verdi con Freni, Obraztsova e Ghiaurova nel [[Duomo di Cremona]] e nel [[Duomo di Como]], ''Macbeth'' con Cappuccilli, Ghiaurov e Verrett, Wozzeck, un concerto con [[Salvatore Accardo]] nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi, un concerto con musiche di Verdi con Plácido Domingo, Ileana Cotrubaș, Leo Nucci, Piero Cappuccilli, Elena Obraztsova, Katia Ricciarelli e Mirella Freni, lo ''Stabat mater'' di [[Giovanni Battista Pergolesi]] con Katia Ricciarelli e Lucia Valentini Terrani e musiche di Vivaldi nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi, un concerto con Kiri Te Kanawa e [[Rudolf Serkin]], uno con Maurizio Pollini.
[[1978]]: fonda l' ''Orchestra Giovanile Europea''. Nel febbraio porta alla Scala i [[Wiener Philharmoniker]] e ripropone ''Al gran sole carico d'amore'' di Nono. Viene ripresa la ''Carmen'' a Edimburgo e porta all'Opéra di Parigi il ''Simon Boccanegra'', che apre anche la stagione scaligera.
 
[[1979]]-[[1980|80]]:Per iniziail laTeatro collaborazione fra ''Opéra di Parigi'' e ''La Scala'',Fenice indirige occasione dello ''FestivalStabat Bergmater''. Indi questo[[Giovanni ambito,Battista presentaPergolesi]] ile ''WozzeckPulcinella'', mentre porta alla Scala la ''Lulu'', con la direzione di [[PierreIgor' BoulezFëdorovič Stravinskij]], innella edizioneChiesa criticadi eSanto integrale. Viene eletto direttore musicale della ''London Symphony Orchestra'',Stefano con laRicciarelli qualee inizieràValentini adTerrani approfondiree (edaltri aconcerti registrare)sinfonici lanel ''grande'' musica sinfonica[[1980]]. La stagione scaligera si apre con il ''[[Boris Godunov (opera)|Boris Godunov]]'' di [[Modest Mussorgskij]] con Lucia Valentini Terrani, [[Fedora Barbieri]] e Ghiaurov, dirige la ''Messa di requiem'' di Verdi con Freni e Pavarotti nel [[Duomo di Parma]] e presenta un cartellone fortemente innovativo, che comprende l{{'}}''Oedipus Rex'' di Stravinskij con Ghiaurov e Obraztsova, ''Erwartung'' di [[Arnold Schönberg]] e il ''Mandarino meraviglioso'' di Bela Bartók. In seguito dirige un concerto con [[Alfred Brendel]].
 
[[1981]]: Dirige due concerti sinfonici per il Teatro La Fenice. Dall'orchestra giovanile europea nasce la [[Chamber Orchestra of Europe]], della quale è tuttorastato fino alla sua scomparsa "artisticconsulente adviser"artistico. Si stringe ancor di più il suo legame con la Chicago Symphony, della quale diventa ''principale direttore ospite'' principale. In occasione del bicentenariocentenario della morte di Mussorgskij (Mussorgskij festival), riprende il ''Boris Godunov'' con Ghiaurov, Valentini Terrani e Fedora Barbieri, allestisce inoltre una rassegna di musica sinfonica e corale edcon un concerto con musiche di Verdi, due con la London Symphony Orchestra e allestisce anche la ''Kovanchina''. In occasione del centenario della nascita di Bela Bartók viene allestito un ciclo, con la collaborazione del ''Teatro dell'Opera di Budapest''. Per ricambiare la collaborazione, in estate porta la ''Messa di Requiem'' di Verdi in tournée nell'Europa dell'Est. Incon autunnola Verrett e Obraztsova al Kulturalpalast di [[Dresda]], ènella ospite[[Cattedrale indi GiapponeSan Vito (Praga)|Cattedrale di San Vito]] a [[Praga]], al Teatro Erkel di [[Budapest]] con l'orchestraLucia Valentini Terrani, nel Nuovo Palazzo della Scala.Cultura Ladi stagione[[Sofia]] aprecon colGhiaurov, nell''Antico [[LohengrinTeatro (opera)|Lohengrindi Epidauro]]'' di [[Richard WagnerAtene]] cone lanel regiaTeatro [[Bunka Kaikan]] di Strehler[[Tokyo]] con la Freni.
[[File:Claudio Abbado (dirigent) krijgt AVROs publieksprijs Klassiek 81 Claudio Abbad, Bestanddeelnr 932-2754.jpg|thumb|left|Claudio Abbado nel 1982]]
In autunno, è ospite in Giappone con l'orchestra della Scala dove porta Simon Boccanegra con Cappuccilli, Freni, Ghiaurov nel Teatro Bunka Kaikan di Tokyo, ''Il barbiere di Siviglia'' (Rossini) con Dara, Valentini Terrani, Nucci e Furlanetto al Teatro N.H.K. di Tokyo. La stagione apre col ''[[Lohengrin (opera)|Lohengrin]]'' di [[Richard Wagner]] con Anna Tomowa-Sintow e la regia di Strehler. Dal Teatro alla Scala produce, con Jean-Pierre Ponnelle, un altro film-opera di Rossini: è ''La Cenerentola''. Nel cast [[Frederica von Stade]], [[Paolo Montarsolo]], Francisco Araiza e Claudio Desderi.
 
[[1982]]: dirige la ripresa nel Teatro alla Scala di Milano di ''Simon Boccanegra'' di Giuseppe Verdi con Mirella Freni, Cappuccilli e Ghiaurov; dirige la ''[[Sinfonia n. 3 (Mahler)|Sinfonia n. 3]]'' di Mahler con Valentini Terrani, un concerto con Salvatore Accardo e [[Bruno Giuranna]], riprende ''Cenerentola''; in maggio, in occasione del centenario della nascita si tiene un convegno ede una serie di concerti dedicati a [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]]. Viene fondata l'[[Filarmonica della Scala|Orchestra Filarmonica della Scala]], destinata a costituirsi, col tempo, come corpo autonomo rispetto al Teatro. [[1983]]: nuovo allestimento del ''Boris Godunov'' al Covent Garden. A Milano riprende ''Lohengrin'', dirige un concerto con Orchestra Filarmonica della Scala, la ''[[Sinfonia n. 7 (Mahler)|Sinfonia n. 7]]'' di Mahler e ''L'italiana ad Algeri'' con Lucia Valentini Terrani e Dara.
 
[[1984]]: ripropone il ''Simon Boccanegra'' con Renato Bruson e Katia Ricciarelli debuttando al'Opera di Vienna. In seguito al Rossini Opera Festival propone, dopo decenni di silenzio, la prima ripresa in tempi moderni nell'Auditorium Pedrotti di Pesaro di ''Le voyage à Reims ou L'hôtel du Lys d'or'' (''[[Viaggio a Reims]]'') di Gioachino Rossini, con un cast stellare formato da molti dei cantanti rossiniani di quegli anni come Katia Ricciarelli, [[Cecilia Gasdia]], Lucia Valentini Terrani, [[Bernadette Manca di Nissa]], [[William Matteuzzi]], Leo Nucci, [[Samuel Ramey]] e Dara per la regia di Luca Ronconi. Dirige a Venezia la prima mondiale del ''[[Prometeo. Tragedia dell'ascolto|Prometeo]]'' di Nono. La stagione 1984/1985 apre con ''Carmen'' in una nuova edizione critica con Domingo e Verrett, quindi riprende il ''Barbiere di Siviglia'' con Dara, [[Frederica von Stade]] e Nucci.
[[1983]]: nuovo allestimento del ''Boris Godunov'' al ''Covent Garden''. A Milano riprende ''Lohengrin'' e ''L'italiana ad Algeri''.
 
[[1985]]: dirige due concerti con Salvatore Accardo e Maurizio Pollini, riprende il ''Macbeth'' con Cappuccilli, Ghiaurov e [[Ghena Dimitrova]], quindi porta alla Scala ''Viaggio a Reims'' con Ricciarelli, Gasdia, Valentini Terrani, Matteuzzi, Nucci, Ramey e Dara, dirige la ''Messa di requiem'' di Verdi con [[Montserrat Caballé]], Valentini Terrani e Ramey nella Chiesa di San Marco (Milano) e ''Prometeo'' di Nono nello Stabilimento Ansaldo. Dirige il ''Concerto per pianoforte'' di Schönberg con Maurizio Pollini, insieme a musiche di Berg, Ives e Mahler al ''Barbican'' di Londra, nell'ambito del festival ''Mahler, Vienna e il ventesimo secolo''.
[[1984]]: ripropone il ''Simon Boccanegra'' all' ''Opera di Vienna''. In seguito al ''Rossini Opera Festival'' propone, dopo decenni di silenzio, la prima ripresa in tempi moderni de il [[Viaggio a Reims]] di Rossini, con un cast stellare formato da molti dei cantanti rossiniani di quegli anni. Dirige a Venezia la prima mondiale del ''Prometeo'' di Nono. La stagione 1984 apre con ''Carmen'' in una nuova edizione critica, quindi riprende il ''Barbiere di Siviglia''.
 
=== 1986-1991. Da Vienna a Berlino ===
[[1985]]: riprende il ''Macbeth'', quindi porta alla Scala ''Viaggio a Reims'' e ''Prometeo'' di Nono. Dirige il Concerto per pianoforte di Schönberg con [[Maurizio Pollini]], insieme a musiche di Berg, Ives e Mahler al ''Barbican'' di Londra, nell'ambito del Festival ''Mahler, Vienna e il Ventesimo Secolo''.
Nel [[1986]] Abbado lascia la direzione artistica della Scala.
 
La decisione, tuttora motivo di rancore e polemiche, ha l'effetto di spaccare in due la comunità musicale italiana. Da un lato i nostalgici del suo stile, dall'altro i sostenitori del nuovo direttore, [[Riccardo Muti]]. Le ultime esecuzioni milanesi di Abbado sono il ''[[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]]'' di [[Claude Debussy]] con [[Frederica von Stade]] e Ghiaurov, a maggio e, infine, a giugno, un programma sinfonico sempre dedicato al compositore francese. Da questo momento non suonerà più nel teatro che lo ha reso celebre nel mondo, lasciando intuire la presenza di rapporti piuttosto problematici con la nuova direzione amministrativa e musicale. Nel frattempo assume il prestigioso incarico di direttore musicale della Staatsoper di Vienna e fonda la ''Gustav Mahler Jugendorchester''.
=== 1986-1991 da Vienna a Berlino ===
[[File:WSO-night.JPG|thumb|left|upright=1.4|La [[Wiener Staatsoper|Staatsoper]] di Vienna]]
[[1986]]: lascia la direzione artistica della Scala.
 
L'esordio in qualità di direttore artistico del teatro austriaco avviene ad ottobre con ''Un ballo in maschera'' che dirige con Luciano Pavarotti, Piero Cappuccilli e Margaret Price. Nel [[1987]] viene nominato direttore musicale generale della città di Vienna, incarico che, prevedendo la supervisione dell'intero cartellone delle iniziative musicali nella capitale austriaca, gli consentì quella libertà d'iniziativa e d'azione che, probabilmente, gli era venuta a mancare nell'ultimo periodo milanese; in maggio dirige ''Il barbiere di Siviglia'' con [[William Matteuzzi]], Dara, Frederica von Stade, Leo Nucci e [[Ferruccio Furlanetto]]; in giugno, con l'Orchestra della Staatsoper, dirige il ''Wozzeck'' di Berg con Hildegard Behrens e in settembre dirige ''L'italiana in Algeri'' con [[Agnes Baltsa]], Frank Lopardo, Raimondi e Dara.
La decisione, tuttora motivo di rancore e polemiche, ha l'effetto di spaccare in due la comunità musicale italiana. Da un lato i nostalgici del suo stile, dall'altro i sostenitori del nuovo direttore, [[Riccardo Muti]]. Le ultime esecuzioni milanesi di Abbado sono il [[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]] di [[Claude Debussy]], a maggio e, infine, a giugno, un programma sinfonico sempre dedicato al compositore francese. Da questo momento non suonerà più nel teatro che lo ha reso celebre nel mondo, lasciando intuire la presenza rapporti piuttosto problematici con la nuova direzione amministrativa e musicale.
 
[[1988]]: dirige il [[Concerto di Capodanno di Vienna]] e fonda il festival '' Wien Modern'', dedicato alla musica contemporanea. Dopo la prima edizione, al cartellone musicale vengono affiancate altre iniziative di carattere culturale e artistico (mostre d'arte, rassegne teatrali), con la collaborazione degli istituti culturali italiani, francesi e tedeschi. Nel corso dell'anno allestisce ''Il viaggio a Reims'' di Rossini con Cecilia Gasdia, Lucia Valentini Terrani, Montserrat Caballé, [[Ferruccio Furlanetto]] e Dara, ''[[Fierrabras]]'' di [[Franz Schubert]] con Karita Mattila, ''Pelléas et Mélisande'' di Debussy con Ghiaurov, [[Christa Ludwig]] e la von Stade e ''[[Carmen (opera)|Carmen]]'' con Agnes Baltsa.
Nel frattempo assume il prestigioso incarico di direttore musicale della Staatsoper di Vienna e fonda la ''[[Gustav Mahler Jugendorchester]]''. L'esordio in qualità di direttore artistico del teatro austriaco avviene ad ottobre con ''Un ballo in maschera''.
[[File:WSO-night.JPG|thumb|left|300px|La '''Staatsoper''' di Vienna]]
 
Con i Wiener Philharmoniker esegue l'integrale delle sinfonie e dei concerti per pianoforte di Beethoven, questi ultimi con [[Maurizio Pollini]] come solista. Questo programma è portato in tournée alla Scala, in Europa, Stati Uniti e Giappone (solo le sinfonie). [[1989]]: oltre a occuparsi della seconda edizione di ''Wien Modern'' (che come detto si evolve da festival musicale a festival dedicato alle varie forme d'arte), porta in scena la ''[[Chovanščina]]'' di Mussorgsky con Ghiaurov, l{{'}}''[[Elettra (Strauss)|Elettra]]'' di [[Richard Strauss]] (con due allestimenti scenici differenti) con [[Éva Marton]] e [[Cheryl Studer]], infine il ''Don Carlo'' di Verdi con Renato Bruson, la Freni e la Baltsa.
Nel [[1987]] viene nominato ''direttore musicale generale'' della città di Vienna, incarico che prevedendo la supervisione dell'intero cartellone delle iniziative musicali nella capitale austriaca, gli consentì quella libertà d'iniziativa e d'azione che, probabilmente, gli era venuta a mancare nell'ultimo periodo milanese; in giugno, con l'Orchestra della Staatsoper, dirige il [[Wozzeck]] di Berg.
 
Alla fine dell'anno viene eletto direttore principale e artistico dai membri dell'Orchestra Filarmonica di Berlino. È il primo direttore non austro-tedesco eletto dagli orchestrali (il romeno [[Sergiu Celibidache]] era stato nominato ''ad interim'' dalle forze di occupazione nell'immediato dopoguerra). Sostituisce [[Herbert von Karajan]], recentemente scomparso e per 35 anni ''padrone'' incontrastato dell'orchestra berlinese. [[1990]]: presenta il ''[[Lohengrin (opera)|Lohengrin]]'' di Wagner con Domingo e la Studer e quindi il ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' di Mozart con la Studer e la Mattila; riprende il ''Fierrabras'' di Schubert, con i Wiener Philharmoniker.
[[1988]]: fonda il festival '' Wien Modern '', dedicato alla musica contemporanea. Dopo la prima edizione, al cartellone musicale vengono affiancate altre iniziative di carattere culturale ed artistico (mostre d'arte, rassegne teatrali), con la collaborazione degli istituti culturale italiani, francesi e tedeschi. Nel corso dell'anno allestisce [[Il viaggio a Reims]] di Rossini, ''Fierrabras'' di [[Franz Schubert]], ''Pelléas et Mélisande'' di Debussy.
 
[[1991]]: dirige il [[Concerto di Capodanno di Vienna]] e continua il suo ciclo [[mozart]]iano allestendo una sontuosa versione di ''[[Le nozze di Figaro]]'' alla [[Wiener Staatsoper|Staatsoper di Vienna]] con la Studer e la regia di Jonathan Miller, a preludio delle celebrazioni per il bicentenario della morte del compositore, quindi riprende il ''[[Boris Godunov (opera)|Boris Godunov]]'' nell'allestimento presentato a Londra nel 1983 con la regia di [[Andrej Tarkovskij]] nel corso di un Festival dedicato al regista recentemente scomparso. In questo ambito, dirige brani in prima esecuzione, appositamente composti per Tarkovskij, di Kurtág, Rihm, Nono e Furrer.
Con i Wiener Philharmoniker esegue l'integrale delle sinfonie e dei concerti per pianoforte di Beethoven, questi ultimi con [[Maurizio Pollini]] come solista. Questo programma è portato in tournée in Europa, Stati Uniti e Giappone (solo le sinfonie).
 
=== 1991-2002. Berliner Philharmoniker ===
[[1989]]: oltre a occuparsi della seconda edizione di ''Wien Moderd'' (che come detto evolve da festival musicale a festival dedicato alle varie forme d'arte), porta in scena la ''Kovanchina'' di Mussorgsky, l'''[[Elettra (Strauss)|Elektra]]'' di [[Richard Strauss]] (con due allestimenti scenici differenti), infine il ''Don Carlo'' di Verdi.
[[File:Philharmonie 1a.jpg|thumb|upright=1.4|La [[Philharmonie Berlin|Philharmonie]] di [[Berlino]], avveniristica residenza dei Berliner Philharmoniker]]
 
Nel [[1992]] dirige un concerto con i [[Wiener Philharmoniker]] alla Scala.
Alla fine dell'anno viene eletto direttore principale e artistico dai membri dell'Orchestra Filarmonica di Berlino. È il primo direttore non austro-tedesco eletto dagli orchestrali (il romeno [[Sergiu Celibidache]] era stato nominato ''ad interim'' dalle forze di occupazione nell'immediato dopoguerra). Sostituisce [[Herbert von Karajan]], recentemente scomparso e per 35 anni ''padrone'' incontrastato dell'orchestra berlinese.
Una volta conclusi i suoi impegni con la Staatsoper di [[Vienna]], inizia la sua attività a tempo pieno quale direttore artistico dei [[Berliner Philharmoniker]]. Anche in questo caso l'impatto sulla stagione e, in generale, la vita culturale berlinese è notevole: sull'onda delle iniziative per ristrutturare la capitale della nuova Germania riunificata, i Berliner Philharmoniker diventano uno dei fulcri di iniziative che coinvolgono tutte le forme d'arte. Inoltre, i Berliner Philharmoniker iniziano a commissionare nuove composizioni e a espandere il proprio repertorio verso la musica contemporanea. La prima stagione sinfonica è incentrata sulla figura di [[Prometeo]], con un programma eterogeneo che spazia da Beethoven a Luigi Nono. Nello stesso anno, allestisce il ''Boris Godunov'' e l'amato ''Wozzeck'' con la Chicago Symphony Orchestra.
 
Nel [[1992]]-[[1993|93]] organizza, con la collaborazione di [[Natal'ja Gutman]], la prima edizione degli ''Incontri berlinesi'' (''Berliner Begegnungen''), che permettono ai migliori giovani talenti di confrontarsi con grandi artisti. In occasione del bicentenario rossiniano, esegue a [[Ferrara]] ''Il viaggio a Reims'', che poi riprenderà a Vienna e [[Tokyo]]. Infine allestisce ''Da una casa di morti'' di [[Leoš Janáček]]. La seconda stagione berlinese presenta nuovamente scelte estrose: la rassegna è dedicata al poeta e filosofo [[Friedrich Hölderlin]] e il programma spazia, ancora, dalla musica romantica tedesca alla musica contemporanea.
[[1990]]: presenta il ''[[Lohengrin (opera)|Lohengrin]]'' di Wagner e quindi il ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' di Mozart; riprende il ''Fierrabras'' di Schubert, con i Wiener Philharmoniker.
 
Nel 1993 dirige ''[[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]]'' con Frederica von Stade al Royal Opera House di Londra e un concerto con i [[Berliner Philharmoniker]] alla Scala che fino ad oggi è la sua ultima apparizione scaligera. Per molti anni ha posseduto una villa fiorita con vasto appezzamento di terreno sul mare nella zona del Lazzaretto, presso [[Alghero]], dove abitualmente trascorreva le vacanze e i periodi di riposo. Per varie vicende immobiliari nel 1992 è stato coinvolto assieme alla famiglia in una disputa con oscuri risvolti e lunghi strascichi legali, dai quali uscì perfettamente pulito.<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/dicembre/22/Abbado_costretto_pagare_pizzo__co_0_92122215886.shtml|titolo=(22 dicembre 1992) - Corriere della Sera}}</ref>
[[1991]]: continua il suo ciclo [[mozart]]iano allestendo una sontuosa versione di ''[[Le nozze di Figaro]]'' alla [[Wiener Staatsoper|Staatoper di Vienna]] con la regia di Jonathan Miller, a preludio delle celebrazioni per il bicentenario della morte del compositore, quindi riprende il ''Boris Godunov'' nell'allestimento presentato a Londra nel 1983 con la regia di [[Andrej Tarkovskij]] nel corso di un Festival dedicato al regista recentemente scomparso. In questo ambito, dirige brani in prima esecuzione, appositamente composti per Tarkovskij, di Kurtág, Rihm, Nono e Furrer.
 
Dal [[1994]] organizza, per il Festival di Pasqua, il ciclo ''Kontrapunkte'', dedicato alla musica contemporanea.
=== 1991-2002 Berliner Philharmoniker ===
Nello stesso anno termina con le trasferte in [[Giappone]] di ''Boris Godunov'' e di ''Le nozze di Figaro'' la collaborazione con il [[Wiener Staatsoper]]. Complessivamente per questo Teatro ha diretto in 175 rappresentazioni.
[[File:Philharmonie 1a.jpg|thumb|right|300px|La '''Philharmonie''' di [[Berlino]], avveniristica residenza dei Berliner Philharmoniker]]
Abbado sempre nel 1994 mette in scena ''Le nozze di Figaro'' a Ferrara, e il ''Boris Godunov'', sia a Berlino che a [[Salisburgo]], lo stesso percorso viene effettuato per l{{'}}''Elettra'' di Richard Strauss. Nel 1994 vince il [[Premio Ernst von Siemens]].
 
Il tema della stagione dei Berliner Philharmoniker è il ''[[Faust (Goethe)|Faust]]'', con musiche di [[Gustav Mahler|Mahler]], Busoni, [[Liszt]], [[Robert Alexander Schumann|Schumann]] e [[Hector Berlioz|Berlioz]]. A fine anno inizia un ciclo dedicato ai ''Miti e l'antichità greca'', con musiche di Brahms, Musorgskij, Berlioz, [[Igor Stravinskij|Stravinskij]], [[Claudio Monteverdi|Monteverdi]], Benda, Pergolesi, Purcell e durante la quale viene presentata la prima mondiale di ''Stele'' di [[György Kurtág]]. Il [[1995]] inizia con l'allestimento a Ferrara del ''Barbiere'', con la Chamber Orchestra of Europe. Per il Teatro La Fenice dirige un concerto nel PalaFenice al [[Tronchetto (isola)|Tronchetto]] ed è ideatore e direttore della proiezione del film ''Luigi Nono - Il canto sospeso'' con [[Barbara Bonney]] e [[Gian Maria Volonté]] nelle Sale Apollinee.
Una volta conclusi i suoi impegni con la ''Staatsoper'' di [[Vienna]], inizia la sua attività a tempo pieno quale direttore artistico dei ''Berliner Philharmoniker''. Anche in questo caso l'impatto sulla stagione e, in generale, la vita culturale berlinese è notevole: sull'onda delle iniziative per ristrutturare la capitale della nuova Germania riunificata, i ''Berliner Philharmoniker'' diventano uno dei fulcri di iniziative che coinvolgono tutte le forme d'arte. Inoltre, i ''Berliner Philharmoniker'' iniziano a commissionare nuove composizioni ed a espandere il proprio repertorio verso la musica contemporanea. La prima stagione sinfonica è incentrata sulla figura di [[Prometeo]], con un programma eterogeneo che spazia da Beethoven a Luigi Nono. Nello stesso anno, allestisce il ''Boris Godunov'' e l'amato ''[[Wozzeck]]'' con la ''Chicago Symphony Orchestra''.
 
La stagione berlinese è dedicata alla figura di [[Shakespeare]], con lavori di Berlioz, [[Felix Mendelssohn]], Richard Strauss, [[Pëtr Il'ič Čajkovskij]] e [[Sergej Prokof'ev]]. [[1996]]: Per il Teatro La Fenice dirige un concerto nel PalaFenice al Tronchetto. A Firenze viene ripresa l{{'}}''Elettra'', quindi allestisce a Berlino (e l'anno successivo a Salisburgo) il ''Wozzeck'' di Berg, nell'ambito di un ciclo dedicato al duo ''Berg-Büchner''. In questo ambito trovano prima esecuzione brani inediti di autori contemporanei come Rihm, Kurtág e Vacchi. Entro la fine dell'anno, la [[Gustav Mahler Jugendorchester]] cambia denominazione, prendendo l'attuale nome di [[Mahler Chamber Orchestra]].
Nel [[1992]]-[[1993|93]] organizza con la collaborazione di [[Natalia Gutman]], la prima edizione degli ''Incontri Berlinesi'' (''Berliner Begegnungen''), che permettono ai migliori giovani talenti, di confrontarsi con gradi artisti. In occasione del bicentenario rossiniano, esegue a [[Ferrara]] ''[[Il viaggio a Reims]]'', che poi riprenderà a [[Vienna]] e [[Tokyo]]. Infine allestisce ''Da una casa di morti'' di [[Leóš Janáček]]. La seconda stagione berlinese presenta nuovamente scelte estrose: la rassegna è dedicata al poeta e filosofo [[Friedrich Hölderlin]] ed il programma spazia, ancora, dalla musica romantica tedesca alla musica contemporanea.
 
1997: anche quest'anno si apre con la presentazione a Ferrara di un'opera di grande richiamo, il ''Don Giovanni'' di Mozart. In primavera dirige al [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio di Torino]] l{{'}}''Otello'' di Verdi, con regia di [[Ermanno Olmi]] e dirige a capo dei Berliner Philharmoniker il concerto inaugurale per la riapertura del [[Teatro Massimo di Palermo]]. La stagione berlinese è dedicata al tema del ''Wanderer'' ed è inaugurata dal ''Fierrabras'' di [[Franz Schubert|Schubert]]. Altri autori toccati nella rassegna sono Mahler, Strauss, Wagner e Liszt. Nel [[1998]] riprende il ''Boris Godunov'' al festival di Salisburgo. Altre opere allestite durante l'anno: a Berlino il ''[[Falstaff (Verdi)|Falstaff]]'', al festival di [[Aix-en-Provence]] il ''Don Giovanni'', stavolta con la regia di [[Peter Brook]].
Da molti anni possiede una bellissima villa con vasto appezzamento di terreno sul mare nella zona del Lazzaretto, presso [[Alghero]], dove abitualmente passa le vacanze estive. Per varie vicende immobiliari nel [[1992]] è stato coinvolto assieme alla famiglia in una disputa con oscuri risvolti e lunghi strascichi legali.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/dicembre/22/Abbado_costretto_pagare_pizzo__co_0_92122215886.shtml (22 dicembre 1992) - Corriere della Sera]</ref>
 
La stagione berlinese è dedicata al tema dell'amore e della morte (''Liebe und Tod'') e comprende il ''Tristano e Isotta'' di [[Richard Wagner]], oltre a lavori di Berlioz, Schönberg, R. Strauss, Henze. Il [[1999]] si apre con la ripresa, a Ferrara, del ''Falstaff''. In estate, a capo della Mahler Chamber Orchestra è in tour in America ed Europa. In questa occasione è promotore dell'iniziativa per sostenere i giovani musicisti cubani, raccogliendo strumenti musicali. Per il ciclo italiano ''Amore-morte'', nella stagione '99-2000 dei Berliner Philharmoniker, presenta ''[[Tancredi e Clorinda]]'' di Monteverdi, Simon Boccanegra in forma semi-stage (ripreso a Salisburgo, a Pasqua, con la regia di Stein) e un concerto dedicato al mito di [[Orfeo]].
Dal [[1994]], organizza il ciclo ''Kontrapunkte'' dedicato alla musica contemporanea, per il ''Festival di Pasqua''. Nello stesso anno mette in scena ''[[Le nozze di Figaro]]'' a [[Ferrara]], e il ''[[Boris Godunov (opera)|Boris Godunov]]'', sia a Berlino che a [[Salisburgo]], lo stesso percorso viene effettuato per l<nowiki>'</nowiki>''[[Elettra (Strauss)|Elektra]]'' di [[Richard Strauss]].
 
Il [[2000]] si apre con l'allestimento a Ferrara del ''[[Così fan tutte]]'' di Mozart, con regia di [[Mario Martone]]. A Salisburgo riprende il ''Simon Boccanegra''. Per il Teatro La Fenice dirige il concerto Claudio Abbado per Luigi Nono nella Chiesa di Santo Stefano. Nello stesso anno la diagnosi di una grave malattia lo costringe a un intervento chirurgico d'urgenza e alla totale sospensione dell'attività per alcuni mesi. Il ritorno sulle scene avviene nell'ottobre 2000, decidendo anche, nonostante le condizioni di salute ancora precarie, di effettuare una tournée in Giappone.
Il tema della stagione dei ''Berliner Philharmoniker'' è il [[Faust]], con musiche di [[Gustav Mahler|Mahler]], Busoni, [[Liszt]], [[Robert Alexander Schumann|Schumann]] e [[Hector Berlioz|Berlioz]].
A fine anno inizia un ciclo dedicato ai ''Miti e l'antichità greca'', con musiche di Brahms, Musorgskij, [[Hector Berlioz|Berlioz]], [[Igor Stravinskij|Stravinskij]], [[Claudio Monteverdi|Monteverdi]], Benda, Pergolesi, Purcell e durante la quale viene presentata la prima mondiale di ''Stele'' di [[György Kurtág]].
 
L'anno 2001 s'apre con l'omaggio a Giuseppe Verdi, nel centenario della sua morte.
Il [[1995]] inizia con l'allestimento a [[Ferrara]] del ''Barbiere'', con la Chamber Orchestra of Europe. La stagione berlinese è dedicata alla figura di [[Shakespeare]], con lavori di [[Hector Berlioz|Berlioz]], [[Felix Mendelssohn]], [[Richard Strauss]], [[Pëtr Il'ič Čajkovskij]] e [[Sergej Prokofiev]].
Il 27 gennaio dirige a Berlino la sua ''Messa di Requiem''. In seguito porta in tour a Roma e Berlino l'integrale dei concerti per pianoforte e delle sinfonie di Beethoven, con un'interpretazione filologica tuttora considerata rivoluzionaria. L'importanza di tale interpretazione è testimoniata dalla terza integrale beethoveniana firmata Abbado che la Deutsche Grammophon pubblicherà nell'estate 2008 (vedi Discografia), contenente registrazioni delle date romane (con l'eccezione della ''Nona sinfonia'', registrata a Berlino). In maggio dirige Simon Boccanegra a Ferrara con successo e in giugno a Parma e Bolzano con la Mahler Chamber Orchestra.
A Salisburgo dirige il ''Falstaff''. Nell'autunno dello stesso anno effettua una tournée negli Stati Uniti colpiti dai fatti dell'[[11 settembre 2001]]. La stagione berlinese è dedicata al tema ''Il tempo diventa spazio''.
 
Il [[2002]] si apre con ''Scene dal Faust di Goethe'' di Schumann a Berlino. A Salisburgo termina il suo incarico di direttore artistico del festival col ''Parsifal'' con [[Violeta Urmana]] che dirige anche all'Edinburgh International Festival. Nello stesso anno chiude anche la sua esperienza berlinese, con un concerto speciale, durante il quale riceve il ''Bundesverdienstkreuz mit Stern'', più alta decorazione della Germania, dalle mani del presidente della Repubblica Federale. La sua attività prosegue in Italia e Vienna con lavori di Mahler e Schönberg. A Palermo dirige la ''[[Sinfonia n. 9 (Dvořák)|Sinfonia del nuovo mondo]]'' di [[Antonín Dvořák|Dvořák]], il ''Concerto per violino'' di Brahms con [[Gil Shaham]] quale solista. L'ultimo concerto a Vienna il 13 maggio al Musikverein si conclude in modo trionfale, con 4000 fiori lanciati sull'orchestra, 30 minuti di applausi.
[[1996]]: a Firenze viene ripresa l'''[[Elettra (Strauss)|Elektra]]'', quindi allestisce a Berlino (e l'anno successivo a [[Salisburgo]]) il ''Wozzeck'' di Berg, nell'ambito di un ciclo dedicato al duo ''Berg-Büchner''. In questo ambito trovano prima esecuzione brani inediti di autori contemporanei come Rihm, Kurtág e Vacchi. Entro la fine dell'anno, la [[Gustav Mahler Jugendorchester]] cambia denominazione, prendendo l'attuale nome di [[Mahler Chamber Orchestra]].
 
=== Dal 2002. La carriera dopo i Berliner===
1997: anche quest'anno si apre con la presentazione a [[Ferrara]] di un'opera di grande richiamo, vale a dire il ''Don Giovanni'' di Mozart. In primavera dirige al [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]] di Torino l'''Otello'' di Verdi, con regia di [[Ermanno Olmi]] e dirige a capo dei ''Berliner Philharmoniker'' il concerto inaugurale per la riapertura del [[Teatro Massimo di Palermo]]. La stagione berlinese è dedicata al tema del ''Wanderer'' ed è inaugurata dal ''Fierrabras'' di [[Franz Schubert|Schubert]]. Altri autori toccati nella rassegna sono [[Gustav Mahler|Mahler]], Strauss, Wagner e Liszt.
 
Dopo l'esaurimento degli impegni berlinesi, Abbado sembra dedicarsi con maggiore costanza alla "sua" Chamber Orchestra of Europe. Nel maggio dirige a [[Parigi]] un concerto per celebrarne il ventennale dalla fondazione, nel quale esegue un programma dedicato a Schubert: due ''Lieder'' con la partecipazione di [[Anne Sofie von Otter]] e [[Thomas Quasthoff]] e le sinfonie VIII e IX. Al maggio Musicale Fiorentino porta il ''Simon Boccanegra'' con la regia di Peter Stein e con il soprano Chiara Taigi. L'anno si conclude con la Mahler Chamber Orchestra con la quale effettua una tournée estiva alla fine della quale riprende il Parsifal prima a Edimburgo e poi a [[Lucerna]].
Nel [[1998]] riprende il ''Boris Godunov'' al festival di [[Salisburgo]]. Altre opere allestite durante l'anno: a Berlino il ''[[Falstaff (Verdi)|Falstaff]]'', al festival di [[Aix-en-Provence]] il ''Don Giovanni'', stavolta con la regia di [[Peter Brook]]. La stagione berlinese è dedicata al tema dell'Amore e della morte (''Liebe und Tod'') e comprende il ''Tristano e Isotta'' di [[Richard Wagner]], oltre a lavori di [[Hector Berlioz|Berlioz]], Schönberg, [[Richard Strauss|R.Strauss]], Henze.
 
Dal [[2003]] è impegnato con la nuova Orchestra del Festival di Lucerna la cui formazione è composta dalla Mahler Chamber Orchestra, da alcune prime parti dei [[Berliner Philharmoniker]] e dei Wiener Philharmoniker, da solisti di fama internazionale come [[Emmanuel Pahud]], Natal'ja Gutman e Kolja Blacher, dall'Ensemble [[Sabine Meyer]], dal [[Quartetto Hagen]] e da elementi dell'Alban Berg Quartett. L'inizio del [[2003]] è quasi esclusivamente dedicato al pubblico italiano, a Ferrara e Reggio Emilia. In primavera riceve il prestigioso ''Praemium Imperiale'' dell'Imperatore del Giappone.
Il [[1999]] si apre con la ripresa, a [[Ferrara]], del ''Falstaff''. In estate, a capo della ''Mahler Chamber Orchestra'' è in tour in America ed Europa. In questa occasione, è promotore dell'iniziativa per sostenere i giovani musicisti cubani, raccogliendo strumenti musicali. Per il ciclo italiano "Amore-morte", nella stagione '99-2000 dei ''Berliner Philharmoniker'', presenta ''[[Tancredi e Clorinda]]'' di Monteverdi, Simon Boccanegra in forma semi-stage (ripreso a [[Salisburgo]], a Pasqua, con la regia di Stein) e un concerto dedicato al mito di [[Orfeo]].
 
Nel [[2004]] al Festival di Lucerna dirige ''Tristan und Isolde'' con Violeta Urmana e Rene Pape. Sempre lo stesso anno, promuove nella città di [[Bologna]] con [[Carlo Maria Badini]] e Giuseppe Fausto Modugno e sotto l'egida dell'[[Accademia Filarmonica di Bologna]] la nascita dell'Orchestra Mozart<ref>{{cita web|url=http://www.orchestramozart.com/|titolo=Orchestra Mozart}}</ref> e dell'Accademia dell'Orchestra Mozart<ref>{{cita testo|url=http://www.accademiaorchestramozart.it/|titolo=Accademia dell'Orchestra Mozart}}</ref>, di cui diviene direttore musicale e artistico.
Il [[2000]] si apre con l'allestimento a [[Ferrara]] del ''[[Così fan tutte]]'' di Mozart, con regia di [[Mario Martone]]. A [[Salisburgo]], riprende il ''Simon Boccanegra''.
Al [[Teatro comunale Luciano Pavarotti]] di [[Modena]] dirige ''Così fan tutte'' con la Mahler Chamber Orchestra.
 
Nel 2005 porta a Ferrara, a Reggio Emilia e a Modena ''[[Il flauto magico]]'' di [[Mozart]] con [[Erika Miklósa]] e la regia di [[Daniele Abbado]] e nel 2008, sempre nelle stesse città, l'attesissimo debutto nel ''[[Fidelio]]'' di [[Beethoven]], entrambe dirette con la [[Mahler Chamber Orchestra]]. Nel [[2009]] il Comune di [[Bologna]] gli ha conferito la [[cittadinanza onoraria]]<ref>{{cita testo|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2009/03/17/Cronaca/BOLOGNA-CITTADINANZA-ONORARIA-A-CLAUDIO-ABBADO_150131.php|titolo=Bologna: Cittadinanza onoraria a Claudio Abbado}}</ref>. A [[Caracas]] e all'[[l'Avana|Avana]], nel [[2005]], Abbado inizia a fare musica con l'Orquesta [[Simón Bolívar]], la cui attività si inserisce nell'iniziativa portata avanti da 30 anni da [[José Antonio Abreu]] in cui sono coinvolti {{formatnum:400000}} giovani musicisti, tanti dei quali provenienti dal mondo poverissimo dei barrios, a cui è stata data la possibilità di ricevere degli strumenti musicali e un'adeguata istruzione.
Nello stesso anno la diagnosi di una grave malattia lo costringe a un intervento chirurgico d'urgenza e alla totale sospensione della sua attività per alcuni mesi.
Il ritorno sulle scene avviene nell'ottobre 2000, decidendo anche, nonostante le condizioni di salute ancora precarie, di effettuare una tournée in [[Giappone]].
 
Nel [[2006]] dirige un concerto con musiche di Mozart a Modena con [[Giuliano Carmignola]], è a Torino il 29 aprile con la [[Gustav Mahler Jugendorchester]], dirige la ''[[Sinfonia n. 4 (Mahler)|Quarta sinfonia]]'' di Mahler.
L'anno 2001 s'apre con l'omaggio a Giuseppe Verdi, nel centenario della sua morte. Il 27 gennaio dirige a Berlino la sua ''Messa di Requiem''. In seguito porta in tour a Roma e [[Vienna]] l'integrale dei concerti per pianoforte e delle sinfonie di Beethoven, con un'interpretazione filologica tuttora considerata rivoluzionaria. L'importanza di tale interpretazione è testimoniata dalla terza integrale beethoveniana firmata Abbado che la Deutsche Grammophone rilascerà nell'estate 2008 (vedi Discografia), contenente registrazioni delle date romane. A Salisburgo dirige il Falstaff. Nell'autunno dello stesso anno effettua una tournée negli Stati Uniti colpiti dai fatti dell'[[11 settembre 2001]].
La stagione berlinese è dedicata al tema '' Il tempo diventa spazio ''collegato al ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'' di [[Richard Wagner|Wagner]], che dirige anche nell'anno successivo, a [[Salisburgo]].
 
Nel [[2007]] per il Teatro La Fenice e Modena dirige i ''[[Concerti brandeburghesi]]'' BWV 1046-1051 con Giuliano Carmignola al violino ed [[Ottavio Dantone]] al cembalo. Nel [[2009]] al Festival di Lucerna dirige il ''Concerto nº 3'' di Prokofiev con [[Yuja Wang]] e la ''Sinfonia nº 1'' di [[Mahler]]. Nel [[2010]] dirige ''[[Fidelio]]'' al Festival di [[Lucerna]] con Nina Stemme e [[Jonas Kaufmann]] di cui esiste un CD live della Decca e l'Orchestra Mozart per lo ''[[Stabat Mater (Pergolesi)|Stabat mater]]'' di [[Giovanni Battista Pergolesi|Pergolesi]], preceduto da musica di Bach con Sara Mingardo e Giuliano Carmignola per il Festival Pergolesi Spontini al [[Teatro Pergolesi]] di [[Jesi]] e a Modena.
Il [[2002]] si apre con ''Scene dal Faust di Goethe'' di [[Robert Schumann|Schumann]] a Berlino. A [[Salisburgo]] termina il suo incarico di direttore artistico del festival col ''Parsifal''.
 
=== Gli ultimi anni ===
Nello stesso anno chiude anche la sua esperienza berlinese, con un concerto speciale, durante il quale riceve il ''Bundesverdienstkreuz mit Stern'', più alta decorazione della Germania, dalle mani del presidente della Repubblica Federale. La sua attività prosegue in Italia e [[Vienna]] con lavori di [[Gustav Mahler|Mahler]] e Schönberg. A Palermo dirige la [[Sinfonia n. 9 (Dvořák)|Sinfonia del nuovo mondo]] di [[Antonin Dvorak|Dvorak]], il ''Concerto per violino'' di Brahms con [[Gil Shaham]] quale solista. L'ultimo concerto a Vienna il 13 maggio al ''Musikverein'', si conclude in modo trionfale, con 4000 fiori lanciati sull'orchestra, 30 minuti di applausi.
[[File:Claudio Abbado in 2013.jpg|thumb|Abbado nel 2013]]
Nei primi anni del terzo millennio ha fondato orchestre giovanili a [[Cuba]] e in [[Venezuela]] (dove fu amico di [[Fidel Castro]] e [[Hugo Chávez]]). Nel settembre 2012 ha diretto con successo a Ferrara con [[Maurizio Pollini]] e l'Orchestra del Festival di [[Lucerna]] un concerto di beneficenza per il terremoto (tutto esaurito).
 
L'8 dicembre 2012 è stato il protagonista assoluto del concerto tenuto presso il [[Teatro Carlo Felice]] di [[Genova]] in occasione della Stagione del Centenario della [[Giovine Orchestra Genovese]], fondata nel 1912 e in seguito ha diretto l'Orchestra Mozart di Bologna.
=== 2002-2006 La carriera dopo i ''Berliner'' ===
 
Il 30 agosto del 2013 è stato nominato [[Senatore a vita]] dal Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]].<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=38099|titolo=Nominati Abbado, Cattaneo, Piano e Rubbia senatori a vita|accesso=30 agosto 2013}}</ref>
Dopo l'esaurimento degli impegni berlinesi, Abbado sembra dedicarsi con maggiore costanza alla "sua" Chamber Orchestra of Europe. Nel maggio dirige a [[Parigi]] un concerto per celebrarne il ventennale dalla fondazione, nel quale esegue un programma dedicato a Schubert: due ''Lieder'' con la partecipazione di [[Anne Sofie von Otter]] e [[Thomas Quasthoff]] e le sinfonie VIII e IX. Al maggio Musicale Fiorentino porta il [[Simon Boccanegra]].
 
Da tempo malato, è morto il mattino del 20 gennaio 2014, all'età di 80 anni, nella sua abitazione di Bologna<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/spettacoli/14_gennaio_20/addio-grande-maestro-claudio-abbado-direttore-d-orchestra-morto-80-anni-3286bd52-81b2-11e3-8a88-1094d7bd0d52.shtml|titolo=Addio al grande maestro Claudio Abbado Il direttore d'orchestra è morto a 80 anni}}</ref> vicino a [[Piazza Santo Stefano (Bologna)|piazza Santo Stefano]]. La camera ardente, nella [[Basilica di Santo Stefano (Bologna)|Basilica di Santo Stefano]], è stata aperta nel pomeriggio del 21 gennaio e chiusa alla mezzanotte del giorno dopo. Centinaia di bolognesi e migliaia di suoi estimatori provenienti anche da altre città gli hanno reso omaggio porgendogli l'estremo saluto. Dopo mezzanotte è stata celebrata la cerimonia strettamente privata di benedizione della salma, che durante la notte è stata cremata vicino a Bologna. Proprio nel capoluogo emiliano è stato fra i promotori del progetto annunciato nel 2011, ma poi accantonato<ref>{{cita testo|url=https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cultura/2014/22-gennaio-2014/comune-archivia-auditorium-costoso-spazi-ci-sono-gia-2223956988257.shtml|titolo=''Il comune archivia l'auditorium'', Corriere della Sera del 22 gennaio 2014}}</ref>, di costruire un grande [[auditorium]] disegnato da [[Renzo Piano]] nell'area della [[Manifattura delle Arti]]. il complesso, con circa 1800 posti a sedere, sarebbe dovuto diventare la sede stabile dell'Orchestra Mozart, con un'acustica "vicina alla perfezione", studiata dal giapponese [[Yasuhisa Toyota]].<ref>{{Cita web |url=http://www.postfiera.org/archives/1814# |titolo=Renzo Piano progetta l'Auditorium di Bologna | POSTFIERA.org<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=5 febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131214103910/http://www.postfiera.org/archives/1814# |urlmorto=sì }}</ref>
L'anno si conclude con la [[Mahler Chamber Orchestra]] con la quale effettua una tournée estiva alla fine della quale riprende il Parsifal prima a Edimburgo e poi a [[Lucerna]].
[[File:GraveClaudioAbbado-FexCrastoGR RomanDeckert20072024-04.jpg|miniatura|La tomba dell'urna nel 2024 con la Val Fex sullo sfondo.]]
Il 27 gennaio 2014, alle ore 18, il [[Teatro alla Scala]] lo ha ricordato con l'esecuzione, diretta da [[Daniel Barenboim]], della ''Marcia funebre (Adagio assai)'' tratta dalla ''[[Sinfonia n. 3 (Beethoven)|Sinfonia n. 3]]'' di [[Ludwig van Beethoven]]. Dal teatro simbolicamente vuoto e a porte aperte, la ''Marcia funebre'' è fluita verso la piazza antistante gremita da 8000 persone in silenzio<ref>{{cita testo|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/01/27/news/milano_saluta_abbado_con_beethoven_ottomila_applaudono_fuori_dalla_scala-77078094/|titolo=Milano saluta Ababdo con Beethoven, ottomila applaudono fuori dalla Scala}}</ref>, per l'occasione chiusa al traffico.<ref>{{cita web|url=http://www.teatroallascala.org/it/beethoven-per-ricordare-abbado.html|titolo=Beethoven per salutare Abbado}}</ref> L'evento è stato trasmesso in diretta mondiale da [[Rai 5]] e in streaming, senza geoprotezione, sul sito internet del teatro, sulla pagina [[YouTube]].<ref>{{cita testo|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Barenboim-omaggio-ad-Abbado-in-diretta-mondiale-su-Rai5-25224493-e52a-4a90-bb76-fb1bcf199639.html|titolo=Omaggio ad Abbado in diretta mondiale}}</ref>
 
Il 17 giugno 2024, a dieci anni dalla scomparsa del maestro Claudio Abbado, Milano lo celebra dedicandogli uno slargo vicino al Teatro alla Scala, dove fu anche direttore musicale. Lo slargo si trova all'incrocio tra via Tommaso Grossi e via Santa Margherita, strade che Abbado percorreva frequentemente con il suo porta bacchetta. La cerimonia ha ricordato il contributo significativo di Abbado alla musica e alla città.<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/2024/06/17/largo-claudio-abbado-milano|titolo=Milano omaggia Claudio Abbado con uno slargo intitolato al Maestro|autore=Sky TG24|sito=tg24.sky.it|data=2024-06-17|lingua=it|accesso=2024-06-17}}</ref>
L'inizio del [[2003]] è quasi esclusivamente dedicato al pubblico italiano, a Ferrara e Reggio Emilia.
 
I resti mortali di Abbado furono cremati e un'urna con parte delle sue ceneri fu sepolta nel cimitero della [[Chiesa riformata di Fex-Crasta|chiesetta quattrocentesca di Crasta]] in Val di Fex, frazione del comune di [[Sils im Engadin|Sils-Maria]] in [[Engadina]] nel [[Canton Grigioni|cantone svizzero dei Grigioni]] dove Abbado aveva una casa di vacanza.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cultura/15_gennaio_15/ceneri-abbado-engadina-l-ultimo-viaggio-montagne-8a4b5124-9ca5-11e4-8bf6-694fc7ea2d25.shtml|titolo=Le ceneri di Abbado in Engadina L’ultimo viaggio sulle montagne|autore=Paolo Di Stefano|sito=[[Corriere della Sera]]|data=2015-01-15|lingua=it|accesso=2024-07-21}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tvsvizzera.it/tvs/cultura-e-dintorni/abbado-riposa-a-sils-maria/42678954|titolo=Abbado riposa a Sils Maria|autore=Ats/red|sito=tvsvizzera.it|data=2014-11-08|lingua=it-CH|accesso=2024-07-21}}</ref>
In primavera riceve il prestigioso ''Premium Imperiale'' dell'Imperatore del Giappone.
 
Organizza la [[Lucerne Festival Orchestra]] che debutta nell'edizione del 2003 della rassegna svizzera. Si tratta di un'"orchestra di solisti", che comprende nomi prestigiosi come Natalia Gutman, Kolja Blacher, [[Emmanuel Pahud]], l'Ensemble Sabine Meyer e l'''Hagen quartett''.
 
Nel 2004 promuove nella città di Bologna la nascita dell' [[Orchestra Mozart]], di cui diviene direttore musicale ed artistico. Nel 2005 porta a Ferrara, a Reggio Emilia e a Modena ''[[Die Zauberflöte]]'' di [[Mozart]] con la regia di [[Daniele Abbado]] e nel 2008, sempre nelle stesse città, l'attesissimo debutto nel ''[[Fidelio]]'' di [[Beethoven]], entrambe dirette con la [[Mahler Chamber Orchestra]].
 
=== Progetti futuri ===
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== Discografia ==
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La sua carriera discografica si può suddividere in tre fasi:
* la prima fase, dal 1966 fino al 1986 circa, nella quale si affida principalmente all'Orchestra del [[Teatro alla Scala]] per le registrazioni di opere e alla [[London Symphony Orchestra]] per le registrazioni di musica sinfonica. Il repertorio toccato in questo periodo comprende l'opera italiana (Giuseppe[[Gioachino VerdiRossini]] e Gioachino[[Giuseppe RossiniVerdi]], soprattutto), musica del XX secolo ([[Paul Hindemith]], Alban Berg fra gli altri), con una peculiare predisposizione per la musica francese ([[Maurice Ravel]] soprattutto, ma anche [[Hector Berlioz]] e [[Georges Bizet]]) e slava ([[Modest Mussorgskij]] e [[SergeiSergej ProkofievProkof'ev]]). Le eccezioni in questo panorama curiosamente poco "germanico" sono le integraleintegrali delle sinfonie di [[Felix Mendelssohn]] (registrate comunque solo nel 1985) ede i concerti per pianoforte di [[Mozart]].
* La seconda fase (dal 1986 al 2000) coincide con lo spostamento a [[Vienna]] e, in seguito, la direzione artistica a Berlino. Da questo momento in poi il repertorio di Abbado sembra cambiare completamente. Poca musica slava, poca francese, ma grande approfondimento della musica tedesca: due integrali delle sinfonie di Beethoven in studio (19941986-89 e 2000) e una registrata dal vivo a Roma nel 2001 (che verrà rilasciatapubblicata nell'estate 2008 [{{cita testo|url=http://www2.deutschegrammophon.com/cat/result?&PRODUCT_NR=4775864&SearchString=4775864 |titolo=(Deutsche GrammophoneGrammophon)]|accesso=16 febbraio 2018|dataarchivio=28 marzo 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080328121825/http://www2.deutschegrammophon.com/cat/result?&PRODUCT_NR=4775864&SearchString=4775864|urlmorto=sì}}; una di [[Johannes Brahms|Brahms]]; una sola, e per di più ibrida, delle sinfonie di [[Gustav Mahler]] (ma ben 20 registrazioni delle sue sinfonie); una di [[Franz Schubert]]. In generale il baricentro dei suoi interessi musicali sembra decisamente più mirato sulla musica romantica tedesca, da lui in verità appena sfiorata nel ventennio precedente. Con la fondazione del festival ''Wien Modern'' nel 1988, si crea l'occasione per proporre con continuità autori di musica moderna o contemporanea (Georg[[György Ligeti]], Luigi Nono ma anche autori davvero poco noti, come ''Rihm''). Le orchestre più utilizzate sono, ovviamente i [[Wiener Philharmoniker]] ede i Berliner Philharmoniker per la musica sinfonica; gli stessi ''Wiener'' e l'Orchestra della Staatsoper di Vienna, per le registrazioni operistiche.
* La terza fase, che coincide con la malattia e l'abbandono della direzione dei Berliner Philharmoniker, vede un notevole diradarsi della sua attività discografica: svincolato dagli obblighi contrattuali berlinesi, sceglie con oculatezza il repertorio da affrontare. Prosegue nell'integrale [[Gustav Mahler|mahleriana]], registra le celebre integrale delle sinfonie di Beethoven su spartiti originali, allestisce pochi titoli (ma di sicuro ''appeal'') al suo repertorio operistico: ''[[Il flauto magico]]'' e il ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' di Mozart e il ''[[Falstaff (Verdi)|Falstaff]]'' e il ''[[Simon Boccanegra]]'' di Verdi. A questo disi devono aggiungere recital dei cantanti coi quali ha instaurato un rapporto privilegiato, come [[Bryn Terfel]]. Le orchestre a cui si affida sono, sempre più spesso, la ''Mahler Chamber Orchestra'', oltre ai Berliner Philharmoniker.
 
Fra le punte più alte della sua produzione si possono ricordare il recentissimo ciclo beethoveniano realizzato - dopo un periodo di malattia - con degli irriconoscibili Berliner, assottigliati in una formazione quasi da camera. Accanto a [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] (3 volte: coi [[Wiener Philharmoniker]] nel 1994 e coi Berliner Philharmoniker nel 2000 e nel 2008 (registrazioni dal vivo a Roma e Berlino nel 2001) vanno ricordate le integrali delle opere di [[Gustav Mahler|Mahler]], [[Felix Mendelssohn|Mendelssohn]], [[Franz Schubert|Schubert]], [[Maurice Ravel|Ravel]] (con la [[London Symphony Orchestra]]) e Pëtr Il'ič Čajkovskij (con la [[Chicago Symphony Orchestra]]), [[Sergej Sergeevič Prokof'ev|Prokof'ev]] (con la [[London Symphony Orchestra]]), [[Antonin Dvorák|Dvorák]], senza dimenticaretralasciare le fondamentaliindimenticabili registrazioniproduzioni operistiche di [[Gioachino Rossini|Rossini]] al [[Teatro alla Scala]].
Un capitolo va infine dedicato ai Concerti per pianoforte n. 1 Sz.83 e n. 2 Sz.95 di [[Béla Bartók|Bartók]] con [[Maurizio Pollini]] e la [[Chicago Symphony Orchestra]] vincitori del [[Grammy Award]] per la Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra nel [[1980]], ai Kammermusik Nr. 1, Nr. 4, Nr. 5 di Hindemith con i [[Berliner Philharmoniker]] vincitore del [[Grammy Award]] [[1998]] for Best Small Ensemble Performance e ai Concerti per pianoforte n. 2 op. 19 e n. 3 op. 37 di Beethoven con [[Martha Argerich]] e la [[Mahler Chamber Orchestra]] del 2000/2004 vincitori del [[Grammy Award]] per la Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra nel [[2006]].
 
== Onorificenze e riconoscimenti ==
Nel corso della sua prestigiosa carriera Abbado ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: nel 1973 i Wiener Philharmoniker gli hanno conferito l'Ehrenring e nel 1980 la Medaglia d'Oro Nicolai, sempre a Vienna ha ricevuto la Mozart e la Mahler Medaille e l'Ehrenring der Stadt Wien. In Italia gli è stata conferita la [[Cavaliere di gran croce|Gran Croce]] per meriti in campo musicale e la [[Laurea honoris causa]] dell'Università di Ferrara, oltre quelle di Cambridge, Aberdeen e della Basilicata.
Recentissimamente, haHa ricevuto inoltre dal Presidente della Repubblica tedesca Johannes Rau la "Bundesverdienstkreuz mit Stern", la più alta distinzione della Repubblica Federale. All'inizio del terzo millennio ha ricevuto premi e lauree ad honorem anche a Cuba e in Venezuela.
[[File:Teatro comunale.jpg|thumb|[[Teatro Claudio Abbado]] a Ferrara]]
Il 30 agosto 2013, il Presidente della Repubblica, [[Giorgio Napolitano]], lo ha nominato [[Senatore a vita]].<ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Attsen/00030509.htm|titolo=Claudio Abbado: XVII Legislatura|accesso=14 febbraio 2018}}</ref>
 
Nel comunicato ufficiale si legge il seguente profilo biografico:
"Nato nel 1933, Claudio Abbado si è diplomato al Conservatorio di Milano. Ha acquisito meriti artistici nel campo musicale attraverso l'interpretazione della letteratura musicale sinfonica e operistica alla guida di tutte le più grandi orchestre del mondo. A tali meriti si è congiunto l'impegno per la divulgazione e la conoscenza della musica in special modo a favore delle categorie sociali tradizionalmente più emarginate. Ha avuto la responsabilità della direzione stabile e musicale delle più prestigiose Istituzioni musicali del mondo come il Teatro alla Scala e i Berliner Philharmoniker; ha ideato istituzioni per lo studio e la conoscenza della nuova musica. Si è in pari tempo caratterizzato per l'opera volta a valorizzare giovani talenti anche attraverso la creazione di nuove orchestre, come la [[European Union Youth Orchestra]], la [[Chamber Orchestra of Europe]], la [[Mahler Chamber Orchestra]], la Orchestra Mozart".
 
In un comunicato del 4 dicembre 2013, il Maestro Abbado aveva espresso la propria intenzione di rinunciare allo stipendio da [[Senatore a vita]], devolvendolo a favore dell'istituzione di borse di studio per i giovani musicisti della [[Scuola di Musica di Fiesole]] nella convinzione che "l'educazione musicale sia fondamentale strumento per lo sviluppo della persona e la qualità del vivere civile".<ref>{{cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/abbado-devolve-onorario-alla-scuola-di-musica-di-Fiesole-1e99a962-9556-4e70-8380-f7956efa9cc7.html|titolo=Claudio Abbado: il mio onorario alla Scuola di Musica di Fiesole|accesso=14 febbraio 2018}}</ref>
 
Il 21 marzo 2014 il [[Teatro comunale (Ferrara)|Teatro comunale di Ferrara]] è stato dedicato alla memoria di Claudio Abbado.
 
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'ordineOrdine al merito della Repubblica Italianaitaliana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=[[7 dicembre]] [[1984]].<ref name= quirinale >[{{cita testo|url=http://www.quirinale.it/qrnwelementi/statico/onorificenze/decoratoDettaglioOnorificenze.aspaspx?iddecorato=14651&ono|titolo=11Sito Onorificenzaweb adel ClaudioQuirinale: Abbado]dettaglio sul sito del Quirinaledecorato.}}</ref>
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|luogo=13 gennaio [[1997]]<ref name= quirinale />
|luogo=[[13 gennaio]] [[1997]].<ref>[http://www.quirinale.it/qrnw/statico/onorificenze/decorato.asp?id=5268&ono=14 Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura a Claudio Abbado] sul sito del Quirinale</ref>
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=AUT Honour for Services to the Republic of Austria - 6th Class BAR.png
|immagine=Honour_for_Services_6.png
|nome_onorificenza=Großes Goldenes Ehrenzeichen für Verdienste um die Republik Österreich (gran comandantecommendatore di I classe)
|collegamento_onorificenza= Ordine al Merito della Repubblica Austriaca
|motivazione=
}}
|luogo=
{{Onorificenze
|immagine= GER Bundesverdienstkreuz 4 GrVK.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce al Merito dell'Ordine al Merito di Germania
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=GER_Bundesverdienstkreuz_5_GrVK_Stern.svg
|nome_onorificenza=GroßesGran VerdienstkreuzCroce mital SternMerito (grandecon ufficiale)placca dell'Ordine al Merito di Germania
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
|motivazione=''per l’altol'alto valore del lavoro artistico svolto a Berlino''
|luogodata= [[2002]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=JPN Kyokujitsu-sho blank BAR.svg
|nome_onorificenza=Premio Imperiale per la musica
|collegamento_onorificenza=Premio Imperiale
|motivazione=
|luogo=[[Tokyo]], [[2003]]<ref>[https://www.praemiumimperiale.org/en/laureate-en/laureates-en]</ref>
}}
* ''"Premio Freud"''
* Gold medal of the ''"International Gustav Mahler Society"''
* ''Ehrenring'' (1973)
* Medaglia d’orod'oro ''Nicolai'' dei Wiener Philharmoniker (1980)
* ''"Mozart Medaille"''
* ''"Mahler Medaille"''
Riga 236 ⟶ 289:
* ''Würth-Preis'' della Jeunesses Musicales
* Premio della critica ''"Kritikerpreis des Verbandes der deutschen Kritiker"'' (2002)
* Medaglia d’orod'oro della ''Royal Philharmonic Society of London'' (2003)
* ''Praemium imperiale'' della Japan Arts Association
* ''Premio "Franco Abbiati"''
* ''"Ernst Reutter Plakette"''della Città di Berlino (2004)
* [[Premio Wolf per le arti]], (2008) <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Wolf_per_le_arti[Premio Wolf per le arti]]</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Claudio Abbado, ''La casa dei suoni'', Vallardi, Milano, 1965
* Claudio Abbado, Lidia Bramani, ''La musica sopra Berlino'', Bompiani, Milano, 2002
 
== Voci correlate ==
* [[Direttore d'orchestra]]
* [[Teatro alla Scala]]
* [[Berliner Philharmoniker]]
* [[Orchestra del Teatro alla Scala]]
* [[Opera lirica]]
* [[London Symphony Orchestra]]
* [[Teatro alla Scala]]
* [[Teatro comunale (Ferrara)]]
* [[Concerto di Capodanno di Vienna]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
====Approfondimenti====
* {{cita testo|url=http://www.deutschegrammophon.com/artist/biography?ART_ID=ABBCL|titolo=Pagina dedicata ad Abbado|accesso=7 giugno 2011|dataarchivio=15 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130215103653/http://www.deutschegrammophon.com/artist/biography?ART_ID=ABBCL|urlmorto=sì}} nel sito della Deutsche Grammophon, suo principale partner discografico
* [http://www.abbadiani.it Club Abbadiani Itineranti], fan club con un ricco archivio stampa sull'attività del direttore disponibile online
* {{cita web|url=http://www.mahler-chamber.de/main.php|titolo=Sito della Mahler Chamber Orchestra}}
* [http://www.deutschegrammophon.com/home.htms?CONTENT=artist/one.htms?ART_ID=ABBCL Pagina dedicata ad Abbado] nel sito della Deutsche Grammophon, suo principale partner discografico
* {{cita web|url=http://e.lucernefestival.ch/page/content/index.asp?MenuID=2809&ID=2569&Menu=13&Item=8|titolo=Sito della Lucerne Festival Orchestra|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081009210239/http://e.lucernefestival.ch/page/content/index.asp?MenuID=2809&ID=2569&Menu=13&Item=8}}
====Orchestre====
* [{{cita web|url=http://www.mahler-chamberorchestramozart.decom/main.php |titolo=Sito delladell'Orchestra Mahler Chamber Orchestra]Mozart}}
* {{cita web|url=http://www.nonoprojekt.de/|titolo=Nonoprojekt Il canto sospeso}}
* [http://e.lucernefestival.ch/page/content/index.asp?MenuID=2809&ID=2569&Menu=13&Item=8 Sito della Lucerne Festival Orchestra]
* {{cita web|url=http://www-5.unipv.it/girardi/D2_2014/DM2_2014.htm|titolo=Il ‘compagno’ Verdi e altri operisti nella Scala&nbsp;''Caput Mundi''&nbsp;di Claudio Abbado (1968-1986), corso universitario, Facoltà di musicologia dell'Università di Pavia, a.a. 2013-2014|accesso=7 agosto 2015|dataarchivio=31 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160131224559/http://www-5.unipv.it/girardi/D2_2014/DM2_2014.htm|urlmorto=sì}}
* [http://www.orchestramozart.com/ Sito dell'Orchestra Mozart]
*Franca Rosti, ''{{cita testo|url=https://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=CFI0101883|titolo=Musica maestri! Il direttore d'orchestra tra mito e mestiere: conversazioni con Claudio Abbado et al|accesso=13 maggio 2021|dataarchivio=13 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210513213810/https://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=CFI0101883|urlmorto=sì}}''., Milano: Feltrinelli, 1985.
====Interviste====
* [http://marilenalaterza.wordpress.com/2009/06/12/claudio-abbado/ Intervista] a Claudio Abbado pubblicata su ''il manifesto'' del 13 giugno 2009
* [http://www.notiziedacaracas.it/21_luglio__2007.htm Video-Intervista] a Claudio Abbado
 
 
{{Box successione
|carica=[[Teatro alla Scala|Direttore artistico del Teatro alla Scala]]
|periodo=[[1977]]-[[1979]]
|precedente=[[Massimo Bogianckino]]
|successivo=[[Francesco Siciliani]]
}}
{{Box successione
|carica=[[Teatro alla Scala|Direttore musicale del Teatro alla Scala]]
|periodo=[[1968]]-[[1986]]
|precedente=[[Gianandrea Gavazzeni]]
|successivo=[[Riccardo Muti]]
}}
{{Direttori d'orchestra della London Symphony Orchestra}}
{{Senatori a vita}}
{{Premio Ernst von Siemens}}
{{Premio Wolf Arti}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|musica classica}}
 
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[[Categoria:Benemeriti della cultura e dell'arte]]
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[[Categoria:FigliSenatori d'artedella XVII legislatura della Repubblica Italiana]]
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[[Categoria:Direttori dei Wiener Philharmoniker]]
 
[[Categoria:Direttori dei Berliner Philharmoniker]]
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