Jovan Divjak: differenze tra le versioni

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{{Infobox militare
|Nome = Jovan Divjak
|Immagine = Jovan Divjak.jpg
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = [[11 marzo]] [[1937]]
|Nato_a = [[Belgrado]]
|Data_di_morte = vivente8 aprile [[2021]]
|Morto_a = [[Sarajevo]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = [[Serbiserbi|Serbaserbo]]
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita = [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|RSF di Jugoslavia]] </br /> [[Repubblica di Bosnia- ed Erzegovina]]
|Forza_armata = [[Armata Popolare Jugoslava|JNA]] </br /> [[Armata della Repubblica di Bosnia- ed Erzegovina]]
|Arma =
|Corpo =
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|Unità =
|Reparto = [[Teritorijalna odbrana|Difesa Territoriale]]
|Anni_di_servizio = [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] 1956 - 1991 </br /> [[Bosnia- ed Erzegovina|BiH]] 1992 - 1997
|Grado = [[Brigadier generale]]
|Ferite =
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|Comandante_di =
|Decorazioni =
|Studi_militari = Accademia Militare di Belgrado </br /> Ecole d'Etat Major </br /> Scuola di Pianificazione della difesa e guerra
|Pubblicazioni = ''Sarajevo, mon amour'' </br /> ''Ratovi u Hrvatskoj i Bosni i Hercegovini'' </br /> ''Dani'' </br /> ''Jesenski e Tura''
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro = Scrittore
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}}
{{Bio
|Nome = Jovan
|Cognome = Divjak
|Sesso = M
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|GiornoMeseNascita = 11 marzo
|AnnoNascita = 1937
|LuogoMorte = Sarajevo
|GiornoMeseMorte = 8 aprile
|AnnoMorte = 2021
|Epoca = 1900
|Attività = militare
|Epoca2 = 2000
|Attività = militaregenerale
|Attività2 = scrittore
|Nazionalità = bosniaco jugoslavo
|Epoca =
|PostNazionalità = , dal [[1992]] [[Bosnia ed Erzegovina|bosniaco]]
|Nazionalità = bosniaco
|PostNazionalità = , [[generale]] ora in pensione della JNA (Jugoslavenska Narodna Armija, in italiano [[Armata Popolare Jugoslava]])
|Immagine =
}}
 
Durante l'[[Assedio di Sarajevo]] e durante tutto il corso delle [[Guerre jugoslave]], nonostante le sue origini serbe, si è apertamente schierato con bosniaci e croati. aÈ difesaricordato diper aver raccolto le sue memorie della guerra in un libro chiamato ''Sarajevo. Mon amour'', pubblicato in diverse lingue all'estero oltreché all'impegno sociale che ha assunto fondando la associazione denominata ''Obrazovanje Bih'' ("L'istruzione costruisce la Bosnia").
è ricordato per aver raccolto le sue memorie della guerra in un libro chiamato ''Sarajevo Mon amour'' pubblicato in diverse lingue all'estero oltreché all'impegno sociale che ha assunto fondando la associazione denominata ''Obrazovanje gradi Bih'' L'istruzione costruisce la Bosnia
 
==Dall'infanzia alla vita militare==
Nacque a [[Belgrado]] da genitori di origini serbo-bosniache. Trascorse l'infanzia in varie località della Jugoslavia, al seguito del padre, maestro elementare. Dal [[1956]] al [[1959]] frequentò l'Accademia Militare a Belgrado, per passare poi un anno tra il [[1964]] e [[1965]] a [[Parigi]] per frequentare l'[[École supérieure des officiers de réserve spécialistes d'état-major]]. Nel 1966, al ritorno dalla Francia , fu nominato comandante di plotone presso la scuola militare di Sarajevo, dove visse fino alla morte.
 
Dopo diversi incarichi nella [[Jugoslovenska narodna armija|JNA]], Divjak divenne Capo della Difesa Territoriale (''Teritorijalna Obrana''), guidando il relativo dipartimento di stanza a [[Mostar]], durante il periodo [[1984]]-[[1989]]. Medesima funzione ricopre dal [[1989]] al [[1991]] per il settore di stanza a [[Sarajevo]].
Nasce a Belgrado da genitori serbi. Il padre fu trasferito in Serbia dall'Esercito Jugoslavo, la sua famiglia ha origine bosniaca. Attualmente Divjak vive a Sarajevo, città nella quale si è trasferito nel 1966.
 
Nel periodo [[1991 ]]-[[1992 ]], Jovan Divjak venne giudicato dalla Corte Marziale per aver inviato 120 pezzi di armi leggere e 20.000 pallottole alla Difesa Territoriale di [[Kiseljak]]. Gli vennero inflitti 9 mesi di carcere, evitati lasciando la [[Armata Popolare di Jugoslavia|JNA]].
Dal 1956 al 1959 frequentò l'Accademia Militare a Belgrado, per passare poi un anno tra il 1964 e 1965 a Parigi per frequentare l'Ecole d'Etat Major in Paris,dal 1969 al 1971 i Cadetti dell'Accademia di Belgrado. Infine tra il 1979 e il 1981, la scuola di Pianificazione della difesa e guerra a Belgrado.
 
Il giorno 8 aprile 1992, Divjak divenne Vice Comandantevicecomandante della Difesa Territoriale della Bosnia ed Erzegovina, lasciando l'esercito jugoslavo.<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/divjak-il-maestro-dei-bambini-di-sarajevo|titolo=Bosnia Erzegovina. Intervista al generale Divjak, il «maestro» dei bambini di Sarajevo|data=5 gennaio 2019|accesso=24 gennaio 2020}}</ref> Un mese più tardi, supervisionò la difesa di Sarajevo da un attacco di maggiori dimensioni da parte della JnaJNA. Divenne noto in [[Italia]] grazie a un'intervista sul magazine del [[Corriere della Sera]].<ref>"Il serbo buono" (di Francesco Battistini, "Sette", 22 giugno 1995)</ref>
Dopo diversi incarichi nella JNA, Divjak divenne Capo della Difesa Territoriale (Teritorijalna Obrana), guidando il relativo dipartimento di stanza a [[Mostar]], durante il periodo 1984-1989.
Medesima funzione ricopre dal 1989 al 1991 per il settore di stanza a [[Sarajevo]].
 
Tra [[1993]]-[[1997]] fu comandante del QuartiergeneraleQuartier generale dell'esercito della BihBiH, incaricato di cooperare con istituzioni civili e organizzazioni in ruoli quali amministrazione, economia, salute, istruzione).
Nel periodo 1991 1992 Jovan Divjak venne giudicato dalla Corte Marziale per aver inviato 120 pezzi di armi leggere e 20.000 pallottole alla Difesa Territoriale di Kiseljak.
Gli vennero inflitti 9 mesi di carcere, evitati lasciando la [[Armata Popolare di Jugoslavia|JNA]]
 
==La sua vita oggisuccessiva==
Il giorno 8 aprile 1992, Divjak divenne Vice Comandante della Difesa Territoriale della Bosnia-Erzegovina.Un mese più tardi, supervisionò la difesa di Sarajevo da un attacco di maggiori dimensioni da parte della Jna. Divenne noto in Italia grazie a un'intervista sul magazine del Corriere della Sera
È diventato direttore esecutivo della associazione OGBH, ''Obrazovanje Gradi BiH'' ("L'istruzione costruisce la Bosnia"), fondata da lui stesso nel [[1994]]. L'attività principale e gli obiettivi della associazione sono quelli immediatamente connessi all'aiuto degli orfani di guerra, dando loro denaro, oltre ad aiuto materiale e favorire l'aumento dell'istruzione in Bosnia ed ErzegvoinaErzegovina, anche zone e alla popolazione più povere del Paese come le campagne, dando loro supportosostegno finanziario e materiale.
<ref> "Il serbo buono" (di Francesco Battistini, "Sette", 22 giugno 1995)</ref>.
 
Prima del [[1998]], Divjak era membro attivo di altre associazioni, quali culturali sportive o Facoltà di Educazione Fisica a Sarajevo.
Tra 1993-1997 fu comandante del Quartiergenerale dell'esercito della Bih, incaricato di cooperare con istituzioni civili e organizzazioni in ruoli quali amministrazione, economia, salute, istruzione).
 
Dal [[1998,]] è diventato membro dell'Associazione Indipendente degli Intellettuali" ''Krug 99", Sarajevo''.
==La sua vita oggi==
È diventato direttore esecutivo della associazione OGBH,"OBRAZOVANJE GRADI BIH"(L'Istruzione costruisce la Bosnia)fondata da egli stesso nel 1994.
L'attività principale e gli obiettivi della associazione sono quelli immediatamente connessi all'aiuto degli orfani di guerra, dando loro denaro, oltre ad aiuto materiale e favorire l'aumento dell'istruzione in Bosnia ed Erzegvoina, anche zone e alla popolazione più povere del Paese come le campagne dando loro supporto finanziario e materiale.
 
Dal [[2004,]] è stato membro del comitato per l'ingresso delle [[Organizzazione non governativa|ONG]] straniere in Bosnia- ed Erzegovina con sede a Sarajevo; è membro di molte ONG bosniache nelle quali è molto attivo. Cerca di aiutare il Paese il più possibile sperando che il futuro della Bosnia ed Erzegovina divenga più chiaro rispetto ad un non così lontano passato.
 
Nel [[2006]] è stato nominato Ambasciatore Universale di Pace dal Consiglio degli Ambasciatori di Pace Universali a Ginevra, e premiato relativamente a taltale nomina.
Dal 1998, è membro dell'Associazione Indipendente degli Intellettuali"Krug 99", Sarajevo
 
Il 2 marzo [[2011]], su richiesta del governo serbo venne arrestato all'[[Aeroporto di Vienna-Schwechat|Aeroporto di Vienna]] mentre si sta recando in [[Italia]] per un convegno.<ref>[http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/04/news/divjak_arresto-13184793/ Austria, arrestato Jovan Divjak il generale serbo che difese Sarajevo - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> L'8 marzo 2011 venne scarcerato dietro pagamento di una cauzione, ma resta ''de facto'' obbligato a rimanere a Vienna fino alla tenuta del processo.<ref>{{cita web |url=http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110308_190137.shtml/ |titolo=Copia archiviata |accesso=9 marzo 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110310163513/http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110308_190137.shtml }}</ref> Il 29 luglio 2011 le autorità giudiziarie austriache hanno accertato la totale infondatezza delle accuse mosse avverso Jovan Divjak dall'élite politica serba (segnatamente accuse di crimini di guerra) e rifiutano la sua estradizione verso il paese balcanico, consentendo così a Jovan Divjak di tornare a Sarajevo.
Prima del 1998, Divjak era membro attivo di altre associazioni, quali culturali sportive o Facoltà di Educazione Fisica a Sarajevo.
 
Nel [[2012]] ha interpretato il ruolo di Jovan nel film ''[[Venuto al mondo (film)|Venuto al mondo]]'' di [[Sergio Castellitto]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comingsoon.it/film/venuto-al-mondo/48772/scheda/|titolo=Venuto al mondo - Film (2012)|accesso=24 gennaio 2020}}</ref>
Era ed è membro di molte ONG bosniache nelle quali è molto attivo.
Cerca di aiutare il Paese il più possibile sperando che il futuro della Bosnia Erzegovina divenga più chiaro rispetto ad un non così lontano passato.
 
L'8 aprile 2021 è deceduto a seguito di una lunga malattia.<ref>{{Cita web|url=https://www.rsi.ch/news/mondo/%C3%88-morto-lex-generale-Jovan-Divjak-13979548.html|titolo=È morto l'ex generale Jovan Divjak|accesso=16 maggio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2021/04/10/jovan-divjak-morto/|titolo=È morto Jovan Divjak, il generale serbo-bosniaco che difese Sarajevo|data=10 aprile 2021|accesso=16 maggio 2021}}</ref>
Ha raccolto le proprie memorie in due testi:
*2004 ''Sarajevo, mon amour'' Intervista con Florence La Bruyere; pubblicato da Buchet-Chastel, con prefazione di Bernard-Henri Lévy
mentre in italiano contiene prefazione di [[Paolo Rumiz]] ed esce in Italia nel 2007.
 
== Note Testimonianze==
Ha raccolto le proprie memorie in duetre testi:
*''Sarajevo, mon amour''. Intervista con Florence La Bruyere; pubblicato da Buchet-Chastel nel 2004, con prefazione di Bernard-Henri Lévy. La traduzione italiana dell'opera, a cura di Gianluca Paciucci e con prefazione di [[Paolo Rumiz]], è stata data alle stampe nel [[2008]] da [[Infinito Edizioni]];<ref>{{Cita web|url=https://www.infinitoedizioni.it/author-book/paciucci-gianluca/|titolo=Paciucci Gianluca|accesso=21 agosto 2020}}</ref>
* "Ratovi u Hrvatskoj i Bosni i Hercegovini 1991-1995", riguardo lall'aggressione contro la Bosnia Erzegovina ;
* "Dani" e "Jesenski e Tura" nel [[1999]].
 
Apparve in un documentario [[BBC]] dal titolo "The Death of Yugoslavia" nel [[1995]].<ref>{{Cita web|url=http://www.peabodyawards.com/award-profile/yugoslavia-death-of-a-nation|titolo=Yugoslavia: Death of a Nation|lingua=en|accesso=24 gennaio 2020}}</ref>
 
== Filmografia ==
*''[[Venuto al mondo (film)|Venuto al mondo]]'', regia di [[Sergio Castellitto]] (2012)
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
*In Bosniaco/Croato/Serbo,
{{interprogetto}}
"Ratovi u Hrvatskoj i Bosni i Hercegovini 1991-1995", riguardo l'aggressione contro la Bosnia Erzegovina
*"Dani" e "Jesenski e Tura" nel 1999.
 
== Collegamenti esterni ==
Aparve in un documentario BBC dal titolo The Death of Yugoslavia nel 1995.
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
Nel 2006 è nominato Ambasciatore Universale di Pace dal Consiglio degli Ambasciatori di Pace Universali a Ginevra,e premiato relativamente a tal nomina.
{{Portale|biografie|Letteraturaletteratura}}
 
[[Categoria:Generali bosniaci]]
[[bs:Jovan Divjak]]
[[Categoria:Scrittori bosniaci]]
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[[sv:Jovan Divjak]]