Saif al-Islam Gheddafi: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
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|immagine = Saif al-Islam Gaddafi 2021.png
|didascalia = Saif al-Islam Gheddafi nel 2021
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|partito = [[Fronte Popolare per la Liberazione della Libia]]
|titolo di studio =
|alma mater = [[Università di Tripoli|Università Al Fateh]] <br> [[Imadec]] <br> [[London School of Economics and Political Science]]
|professione =
|firma =
}}
{{Bio
|Nome =
|Cognome = Mu'ammar Gheddafi
|PreData = {{arabo|سيف الإسلام معمر القذافي|Sayf al-Islām Muʿammar al-Qadhdhāfī}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Tripoli
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Nazionalità = libico
|PostNazionalità = , secondogenito del leader libico [[Muʿammar Gheddafi]]}}
Dal giorno della morte del padre, è considerato il leader della resistenza nazionale della Jamāhīriyya libica al [[Consiglio nazionale di transizione]] (CNT). Il suo nome significa "la [[Spada dell'Islam]]"<ref>Risulta illogico, pertanto, amputare il suo nome nel solo "Saif" ("spada"). Questa approssimazione onomastica deriva da una diffusa ignoranza linguistica di buona parte dei ''media'', che, per fare un altro esempio, persistono a chiamare il defunto [[Primo ministro]] [[Pakistan|pakistano]], [[Zulfiqar Ali Bhutto]], con la prima parte solo del suo nome ("Dhulfiqar"), che letteralmente significa "quella delle due lame", riferita alla spada di [['Ali ibn Abi Talib]].</ref>. Detenuto nel carcere di [[Zintan]] fino al 5 luglio 2016, nel luglio 2015 venne condannato alla [[pena di morte]] da una corte libica con l'accusa di [[genocidio]]<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.repubblica.it/esteri/2015/07/28/news/libia_condanna_a_morte_per_il_figlio_di_gheddafi_saif_al_islam-119962308/|titolo=Libia, pena di morte per Saif al Islam, figlio di Gheddafi|sito=la Repubblica|data=2015-07-28|accesso=2025-08-20}}</ref>. Il 14 novembre 2021 annuncia la sua candidatura alle successive elezioni presidenziali libiche<ref>{{Cita news|titolo=Il secondogenito del colonnello si candida alle presidenziali|pubblicazione=rai news|url=https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/saif-gheddafi-cadidato-presidenziali-libia-10298cb5-1d1f-4ef0-848e-9fa108cce58d.html}}</ref>.
==Biografia==
Ha studiato presso le università al-Fātaḥ e IMADEC, perfezionandosi all'estero presso la prestigiosa [[London School of Economics and Political Science]], dove ha conseguito un [[dottorato]] nel [[2008]]<ref>[https://catalogue.lse.ac.uk/Record/1187568 Holdings: The role of civil society in the democratisation of<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110728002526/https://catalogue.lse.ac.uk/Record/1187568 |data=28 luglio 2011 }}</ref>. Si è dichiarato più incline al [[riformismo]] rispetto al padre<ref>[https://www.alarabiya.net/articles/2011/10/26/173905.html Qaddafi son Saif al-Islam may prefer surrender to death, after all<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{Cita web|url=https://notedalfronte.corriere.it/2011/06/16/saif_alislam_gheddafi_elezioni/|titolo=Saif al-Islam Gheddafi: elezioni subito in Libia. Mai più contatti con Berlusconi|sito=notedalfronte.corriere.it|accesso=2025-08-20}}</ref>. Parla correntemente [[lingua inglese|inglese]] e [[lingua tedesca|tedesco]]<ref>[http://news.xinhuanet.com/english2010/world/2011-10/22/c_131205489.htm Profile: Saif al-Islam, second son of Muammar Gaddafi<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111026045854/http://news.xinhuanet.com/english2010/world/2011-10/22/c_131205489.htm |data=26 ottobre 2011 }}</ref>. Il 2 dicembre 2003, durante una visita a [[Milano]], una sua intervista a Francesco Battistini del ''[[Corriere della Sera]]'' scatena numerose polemiche: parlando con l'intervistatore, il figlio di Gheddafi giustifica la [[strage di Nassiriya]], definendola un "atto di resistenza" e non di terrorismo. Le sue parole giudicate "inaccettabili" spingono il presidente della [[Regione Lombardia]], [[Roberto Formigoni]], e il sindaco di Milano, [[Gabriele Albertini]], ad annullare tutti gli incontri in agenda con Saif Al Islam Gheddafi<ref>Francesco Battistini, "Nella resistenza tutto è lecito, anche Nassiriya", Corriere della Sera del 2 dicembre 2003</ref>. È stato fondatore e presidente della ''Gaddafi International Foundation for Charity Associations''<ref>[http://www.stile.it/news/il-deserto-in-lombardia ''Il deserto non è silente'', mostra promossa dalla ''Gaddafi International Foundation for Charity Associations''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131231155759/http://www2.stile.it/news/il-deserto-in-lombardia/ |data=31 dicembre 2013 }}</ref>, e ha diretto la [[rete televisiva]] ''al-Lībiya'' e, più in generale, ha controllato il settore delle [[telecomunicazioni]], ma nel [[2009]] la sua televisione fu oscurata proprio dal padre, perché il figlio, a suo giudizio, si era dimostrato troppo favorevole alla promulgazione di riforme e alla [[democrazia]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/30/Gheddafi_chiude_del_figlio_delfino_co_8_090430039.shtml Gheddafi chiude la tv del figlio e (ex) delfino Saif], [[Corriere della Sera]]</ref>.
===A fianco del padre===
Il suo impegno politico al fianco del padre, ha indotto all'emanazione un mandato d'arresto da parte di [[Luis Moreno Ocampo]] il 16 maggio [[2011]], procuratore della [[Corte penale internazionale]]<ref>[http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/info_on_line/2011/05/16--Mandato-darresto-per-Gheddafi-M RSI - Radiotelevisione svizzera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, con l'accusa di "crimini contro l'umanità", provvedimento confermato il 27 giugno dello stesso anno<ref>[http://it.peacereporter.net/articolo/29148/Libia,+Cpi+spicca+mandato+di+arresto+per+Gheddafi PeaceReporter - Libia, Cpi spicca mandato di arresto per Gheddafi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Il 21 agosto [[2011]] il [[Consiglio nazionale di transizione]] ha annunciato la sua cattura durante l'occupazione di [[Tripoli]] da parte dei ribelli,<ref>[http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/416428/ Si sgretola il regime di Gheddafi Ma è mistero sulla sorte del rais I ribelli in festa: "Tripoli è nostra" ]</ref> notizia poi smentita da lui stesso<ref>[http://it.euronews.net/2011/08/23/libia-saif-al-islam-e-libero/ Libia: Saif Al-Islam è libero]</ref>. Alcune fonti riferiscono che il 21 ottobre [[2011]], giorno dopo la caduta di Sirte, si trovasse nei dintorni di [[Bani Walid]] (Beni Walid), in fuga presumibilmente verso sud, attraverso il [[deserto libico]], per riorganizzare la resistenza contro i ribelli.<ref>''[https://in.reuters.com/article/2011/10/20/idINIndia-60021520111020 Saif Al-Islam Gaddafi believed still in desert] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150404024006/http://in.reuters.com/article/2011/10/20/idINIndia-60021520111020 |date=4 aprile 2015 }}'', 21 ottobre 2011, [[Reuters]]</ref>. Saif al-Islam, alla morte del padre, gli è succeduto alla guida della resistenza libica e della cosiddetta "[[Jamāhīriyya]]". Secondo l'Agenzia di stampa russa [[RIA Novosti]], Saif al-Islam ha cercato di organizzare i clan tribali, tradizionalmente forti in Libia, per continuare la lotta contro il governo filo-occidentale.
Il 23 ottobre [[2011]], a mezzo della Tv siriana ''al-Raʾī'' (L'opinione), Saif al-Islam ha rivolto al CNT, nello stesso giorno in cui questo dichiarava ufficialmente il controllo del paese e preannunciava che la nuova Costituzione sarà fondata sulla [[Shari'a]], il seguente messaggio: «Io vi dico, andate all'inferno, voi e la NATO dietro di voi. Questo è il nostro Paese, noi ci viviamo, ci moriamo e stiamo continuando a combattere».<ref>[https://libyanfreepress.wordpress.com/2011/10/23/%E2%80%98we-continue-our-resistance-to-full-revenge-i-am-in-libya-alive-and-free%E2%80%99-%E2%80%93-gaddafi%E2%80%99s-son/ Saif al-Islam is alive and free – Saif al-Islam è vivo e libero (Eng-Ita) +Video | Libyan Free Press<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Il 28 ottobre [[2011]] ha ufficialmente smentito le voci secondo cui avesse intenzione di arrendersi alla [[NATO]], dichiarando che avrebbe continuato la lotta contro il CNT.<ref>[https://libyanfreepress.wordpress.com/2011/10/28/seif-el-islam-gaddafi-i-shall-turn-your-lives-into-nightmares-eng-ita/ Seif El Islam Gaddafi: I shall turn your lives into nightmares (Eng-Ita) Le voci che Seif al-Islam vorrebbe arrendersi sono false | Libyan Free Press<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il 19 novembre [[2011]] viene annunciato il suo arresto presso il confine tra la [[Libia]] e il [[Niger]] e il suo trasferimento in aereo presso il carcere di [[Zintan]]<ref>[https://www.aljazeera.com/news/middleeast/2011/11/20111119111936535209.html Annuncio dell'arresto sul sito di Aljazeera]</ref>. In un messaggio videotrasmesso il 22 novembre 2011, Gheddafi metteva in guardia contro [[Abd al-Hakim Balhaj]], il Presidente del Consiglio Militare di Tripoli.<ref>{{en}} [http://digitaljournal.com/article/314858 Katerina Nikolas: ''Saif Gaddafi sends warning about Abdel Hakim Belhadj''] in DigitalJournal.com of 22 november 2011.</ref>
{{Senza fonte|Il suo avvocato nel luglio 2012 ha dichiarato la mancata tutela dei diritti del figlio dell'ex leader libico: «I diritti del mio cliente Saif Al-Islam Gheddafi sono stati irrimediabilmente compromessi nel corso della mia visita a Zintan – ha detto Taylor – Fra l’altro le autorità libiche hanno deliberatamente indotto in errore la difesa riguardo alla sorveglianza dei colloqui. Hanno anche confiscato documenti coperti dal segreto professionale e tutelati dalla Corte penale internazionale».}}
Nonostante la richiesta della [[Corte penale internazionale]] di processarlo per crimini contro l'umanità e violenze contro le proteste, le milizie che lo avevano catturato si oppongono e il processo prende il via nell'aprile [[2014]]. Il 28 luglio [[2015]] viene condannato alla pena di morte dal tribunale di Tripoli con l'accusa di genocidio; il verdetto viene reso in contumacia perché è detenuto da un ex gruppo di ribelli nella regione di [[Al-Zintan|Zintan]]<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/esteri/16_aprile_12/nuova-vita-gheddafi-jr-58e7367e-00e1-11e6-8701-d21ef4c79bc6.shtml|titolo=La nuova vita di Gheddafi Jr|sito=Corriere della Sera|lingua=it|accesso=13 aprile 2016}}</ref> che si oppone al governo di Tripoli, non riconosciuto dalle potenze mondiali e difatti il governo riconosciuto di Tobruk non riconosce la sentenza.<ref>[http://www.corriere.it/esteri/15_luglio_28/libia-condannato-morte-figlio-gheddafi-saif-al-islam-e8417c10-3505-11e5-984f-1e10ffe171ae.shtml Libia: condannato a morte il figlio di Gheddafi]</ref>
===L'amnistia===
Il 5 luglio 2016, giorno di fine del [[Ramadan]], Saif è stato scarcerato dal governo di Zintan, in forza di un'amnistia varata nel 2015 dal governo di [[Tobruch]] e vive ora da uomo libero in una località segreta libica, forse sul confine con l'[[Egitto]].<ref>[http://www.agi.it/estero/2016/07/07/news/libia_liberato_saif_al-islam_gheddafi-922389/ Libia, liberato Saif al-Islam Gheddafi]</ref> All'11 giugno 2017 risultava essere libero e fonti libiche di Tobruch sostengono che si troverebbe nella città di [[Beida]] nell'est della Libia vicino a [[Bengasi]] con la regia del potente generale [[Khalifa Haftar|Haftar]]; sarebbe stato rilasciato dal battaglione Abu Bakr al-Siddiq su richiesta del governo ad interim di [[Abdullah al-Thani|Al-Thani]] che si è spostato proprio a Beida. Sia questo esecutivo che il Parlamento di Tobruch sostengono Haftar e puntano a una riconciliazione con i settori gheddafiani libici<ref>[http://www.lastampa.it/2017/06/11/esteri/libia-il-figlio-di-gheddafi-stato-liberato-MDhfh32ki432e1C43mG3eM/pagina.html Libia, il figlio di Gheddafi è stato liberato]</ref><ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2017-06-12/saif-gheddafi-libero-quale-ruolo-puo-giocare-caos-libia-160053.shtml?uuid=AEH9q4cB Saif Gheddafi libero: quale ruolo può giocare nel caos Libia]</ref> mentre il governo del premier [[Fayez al-Sarraj|Al-Sarraj]] insediatosi a [[Tripoli]] si è opposto alla concessione dell'amnistia ai familiari di Gheddafi.
Dopo mesi di assenza totale, durante i quali nessuno sapeva esattamente dove si trovava l'ufficiale Alejami Alatari, a capo del battaglione Abu Bakr al-Siddiq a cui la Corte penale internazionale aveva rivolto l'ordine di consegna, ha confermato che ''“Saif al-Islam è stato rilasciato per effetto dell’amnistia emessa dall’autorità legislativa più alta del Paese e riconosciuta a livello internazionale, ha lasciato la città di Zintan, ma ritengo che abbia deciso di non apparire in pubblico sia per via dell’ingiusta decisione politica del Consiglio di Sicurezza e della Corte penale internazionale, sia perché essendo insidiato dalle milizie non vuole che queste prendano il controllo della situazione."''<ref>{{Cita web|url=http://www.notiziegeopolitiche.net/saif-al-islam-gheddafi-ha-puo-di-riunire-i-libici-ad-un-tavolo-intervista-ad-alejami-alatari/|titolo=‘Saif al-Islam Gheddafi può riunire i libici ad un tavolo’. Intervista ad Alejami Alatari|lingua=it|accesso=17 marzo 2018}}</ref> Il 21 dicembre 2017, l’avvocato inglese Karim A. Khan ha indirizzato, su istruzione di Saif, una querela alla redazione del ''Telegraph'' per calunnia e diffamazione, in particolare sotto inchiesta due articoli riguardanti un'abitazione di lusso sita in Winningtone Close 2, a Londra, di cui in realtà il delfino libico non sarebbe nemmeno a conoscenza; articoli rimossi il 9 gennaio 2018.<ref>{{Cita web|url=http://www.notiziegeopolitiche.net/libia-il-telegraph-rimuove-gli-articoli-diffamatori-su-saif-al-islam-gheddafi/|titolo=Libia. Il Telegraph rimuove gli articoli “diffamatori” su Saif al-Islam Gheddafi|lingua=it|accesso=17 marzo 2018}}</ref>
===Il ritorno in politica===
In un'intervista del luglio 2021 al magazine del ''[[New York Times]]'', la sua prima intervista con i media occidentali in dieci anni, Gheddafi ha attaccato i politici libici per il loro governo a partire dalla [[prima guerra civile libica]] del 2011, descrivendoli come "violentatori del paese" e che "è tempo di tornare a chi ha saputo lavorare per la Libia". E ancora: "Oggi non ci sono soldi, non c'è sicurezza, non c'è vita. Non c'è benzina, mentre noi esportiamo petrolio e gas in ''Italia'': diamo la luce a metà dell'Italia ma noi abbiamo blackout continui. È più di un fallimento, è un disastro totale". Gheddafi ha lasciato intendere che si candiderà alla presidenza. Commentando la sua assenza di anni dalla vita pubblica, ha detto: "Devi tornare lentamente, lentamente. Come uno spogliarello. Devi giocare un po' con le loro menti".<ref name = "nyt">{{Cita news|cognome=Worth|nome=Robert F.|cognome2=Nga|nome2=Jehad|data=30 luglio 2021|titolo=Qaddafi's Son Is Alive. And He Wants to Take Libya Back|lingua=en|pubblicazione=The New York Times|url=https://www.nytimes.com/2021/07/30/magazine/qaddafi-libya.html|accesso=30 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210731010346/https://www.nytimes.com/2021/07/30/magazine/qaddafi-libya.html|dataarchivio=31 luglio 2021}}</ref>
Sempre nell'intervista del ''New York Times'' del luglio 2021, Saif ha difeso l'eredità del padre. Saif ha detto del Libro verde di suo padre: "Non era pazzo, parlava di cose che tutti stanno ora riconoscendo". Ha anche affermato che molte idee che guadagnano popolarità in Occidente, come frequenti referendum pubblici, programmi di proprietà azionaria dei dipendenti e i pericoli della boxe e del wrestling, hanno fatto eco alle parole del libro di suo padre.<ref name = "nyt"/>
Bocciato dalla commissione elettorale, verrà poi riammesso come candidato alle presidenziali del 24 dicembre, poi rinviate, dopo aver vinto un ricorso al tribunale di Sebha e dopo che per diversi giorni i militari del generale [[Khalifa Belqasim Haftar|Haftar]], anch’egli candidato, avevano impedito ai giudici di riunirsi.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/esteri/2021/12/02/news/libia_saif_gheddafi_riammesso_alle_elezioni-328714916/|titolo=Libia, Saif Gheddafi riammesso come candidato alle elezioni presidenziali|sito=la Repubblica|data=2021-12-02|lingua=it|accesso=2021-12-30}}</ref>
== Vita privata ==
Nel 2006, il quotidiano tedesco ''[[Der Spiegel]]'' e il quotidiano spagnolo ''La Voz de Galicia'' hanno riferito che Saif al-Islam era romanticamente legato a [[Orly Weinerman]], un'attrice e modella israeliana, dal 2005 al 2011.<ref>{{cita news| titolo = Orly Weinerman|url=http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-45424949.html| pubblicazione = Der Spiegel | data = 16 gennaio 2006| accesso =11 gennaio 2012|lingua=de}}</ref><ref>{{cita news |titolo = Terra Chá, tierra de centenarios: Hechos y figuras |url=http://www.lavozdegalicia.es/hemeroteca/2006/01/15/4425677.shtml|pubblicazione = La Voz de Galicia|città = [[La Coruña]], Spagna |data = 15 gennaio 2006|accesso = 22 agosto 2011|lingua=es|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111027001452/http://www.lavozdegalicia.es/hemeroteca/2006/01/15/4425677.shtml|dataarchivio = 27 ottobre 2011}}</ref> All'epoca, Weinerman ha pubblicamente negato di avere avuto alcun contatto con Saif al-Islam, ma in seguito lo ha ammesso e nel settembre 2012 ha chiesto all'ex primo ministro britannico [[Tony Blair]] di intervenire nel suo processo per risparmiargli la vita.<ref>{{cita news| titolo=רשות המסים נגד אורלי ויינרמן |url=http://www.ynet.co.il/articles/0,7340,L-3223937,00.html| pubblicazione = Ynet| data =5 marzo 2006| accesso =11 gennaio 2012|lingua=he}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.timesofisrael.com/israeli-model-admits-to-six-year-affair-with-gaddafis-son-begs-blair-to-help-save-his-life/|titolo=Israeli model admits to six year affair with Gaddafi's son, begs Blair to help save his life|pubblicazione=The Times of Israel|accesso=21 novembre 2014 |lingua=en}}</ref>
==Note==
<references/>
== Voci correlate ==
*[[Saif al-Arab Gheddafi]]
*[[Hannibal Gheddafi]]
*[[Muʿammar Gheddafi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web | 1 = http://www.gicdf.org/ | 2 = Gaddafi International Charity and Development Foundation | accesso = 25 febbraio 2011 | dataarchivio = 26 aprile 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110426074749/http://www.gicdf.org/ | urlmorto = sì }}
*[http://www.globalsecurity.org/military/world/libya/saif-qadhafi.htm Profile] su ''GlobalSecurity.org''
{{Famiglia Gheddafi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
[[Categoria:Gheddafi|Saif 01]]
[[Categoria:Politici figli d'arte]]
[[Categoria:Persone condannate per crimini di guerra]]
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