Regno di Baviera: differenze tra le versioni
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{{C|"solita" lenzuolata aggiunta da utente che traduce automaticamente e non controlla mai il risultato|storia|maggio 2025}}
{{Stato storico
|nomeCorrente = Regno di Baviera
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|nomeUfficiale = Königreich Bayern
|portale =
|linkStemma =
|linkBandiera = Flag of Bavaria (striped).svg
|linkLocalizzazione =
|didascaliaLocalizzazione = Il Regno di Baviera, in rosso, <br/>all'interno dell'[[Impero tedesco]]
|paginaStemma = Stemma della Germania
|paginaBandiera = Bandiera della Baviera
|linkMappa =
|motto = <br/>In Treue fest<br/>"Fermo nella lealtà"<ref>[https://books.google.it/books?id=-cVrs_hXWt0C&pg=PA102&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false Region and State in Nineteenth-Century Europe: Nation-Building, Regional ... - Google Libri]</ref>
|lingua ufficiale = [[Lingua tedesca|tedesca]]<br />[[Lingua bavarese|Bavarese]]
|lingua =
|capitale principale = [[Monaco di Baviera]]
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|capitaleAbitantiAnno = 1917
|altre capitali =
|dipendente da = {{simbolo|Flag_of_France.svg|20px}} [[Primo Impero francese]] <br/><small>(1806-1813)</small>
|parte di = {{simbolo|Commemorative_Medal_of_the_Rhine_Confederation.svg|20px}} [[Confederazione del Reno]] <small>(1806-1813)</small><br/>{{simbolo|Flag_of_the_German_Confederation_(war).svg|20px}} [[Confederazione germanica]] <small>(1815-1866)</small><br/>{{simbolo|Flag_of_Germany_(1867–1918).svg|20px}} [[Impero tedesco]] <br/><small>(1871-1918)</small>
|forma di stato = [[Stato liberale]] <br/><small>(1818-1871)</small> <br/> [[Stato federato]] <br/><small>(1871-1918)</small>
|
|titolo capi di stato = Re di Baviera
|
|titolo capi di governo =
|elenco capi di governo =
|organi deliberativi =
|inizio =
|primo capo di stato = [[Massimiliano I di Baviera|Massimiliano I]]
|stato precedente =
|evento iniziale = Elevazione a Regno <br/>dell'Elettorato di Baviera
|fine = novembre [[1918]]
|ultimo capo di stato = [[Ludovico III di Baviera|
|stato successivo =
|evento finale = Sconfitta nella [[Prima guerra mondiale]] e conseguente crollo delle monarchie tedesche
|area geografica =
|territorio originale =
|superficie massima = 75.870 km²
|periodo massima espansione = 1900
|popolazione = 6.887.291
|periodo popolazione = 1910
|moneta = [[
|risorse =
|produzioni =
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|targa =
|religioni preminenti = [[Cattolicesimo]]
|religione di stato = [[Cattolicesimo]]
|altre religioni = [[Protestantesimo]], [[ebraismo]]
|classi sociali =
|stato attuale = {{DEU}}
}}
Il '''Regno di Baviera''' ([[Lingua tedesca|tedesco]]: ''Königreich Bayern'', in [[Lingua bavarese|bavarese]]: ''Kinereich Bayern''; scritto '''Baiern''' fino al [[1825]], cambiato dal re [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludovico I]]) fu uno stato tedesco che succedette all'ex [[Elettorato di Baviera]] nel [[1806]] e si estinse nel [[1918]]. Con l'[[Unificazione tedesca|unificazione della Germania]] e la successiva creazione dell'[[Impero tedesco]] nel [[1871]], il regno bavarese divenne uno stato federato del nuovo stato imperiale e fu secondo per dimensioni, potenza e ricchezza solo allo stato principale, il [[Regno di Prussia]]<ref>{{Cita web|titolo=Bavaria Becomes a Kingdom|url=https://www.museum.bayern/en/museum/concept/generations/bavaria-becomes-a-kingdom.html|accesso=26 novembre 2023}}</ref>. La fondazione del regno risale all'ascesa al trono dell'elettore [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Massimiliano IV Giuseppe di Wittelsbach]] a [[re di Baviera]] nel [[1806]]. La corona rimase in mano ai [[Casato di Wittelsbach|Wittelsbach]] fino alla caduta nel [[1918]], quando la Germania perdette la [[Prima guerra mondiale]] e le varie monarchie tedesche caddero. Gran parte del confine dell'attuale [[Baviera|Stato Libero di Baviera]], in [[Germania]], fu stabilito dopo il [[1814]] con il [[Trattato di Parigi (1814)|Trattato di Parigi]], con il quale la Baviera cedette il [[Tirolo]] e il [[Vorarlberg]] all'[[Impero austriaco]], ricevendo [[Aschaffenburg]] e [[Granducato di Würzburg|Würzburg]].
== Storia ==
{{vedi anche|Storia della Baviera}}
===
[[File:Kurfürst Karl Theodor (Bayern).jpg|sinistra|miniatura|[[Carlo Teodoro di Baviera]], ritratto da Anna Dorothea Therbusch, nel [[1763]].]]
Il 30 dicembre [[1777]], la linea bavarese del [[Casato di Wittelsbach|Casato Wittelsbach]] si estinse con la morte di [[Massimiliano III di Baviera]], e di conseguenza l'[[Elettorato di Baviera|Elettorato]] [[Elettorato di Baviera|bavarese]] passò a [[Carlo Teodoro di Baviera|Carlo Teodoro]], [[Elettori del Palatinato|elettore palatino]] e membro di un ramo secondario della casa reale di Baviera. Dopo una separazione di quattro secoli e mezzo, il [[Elettorato del Palatinato|Palatinato Elettorale]], a cui erano stati aggiunti i [[Ducato di Jülich|ducati di Jülich]] e [[Ducato di Berg|Berg]], fu così riunito alla Baviera. Nel [[1793]], l'[[Armée révolutionnaire française|Esercito rivoluzionario francese]] invase il paese; nel [[1795]], i francesi, al comando del generale [[Jean Victor Marie Moreau|Moreau]], invasero la Baviera stessa, avanzando fino a [[Monaco di Baviera|Monaco]], dove furono accolti con gioia dai liberali a lungo repressi, ed assediando Ingolstadt. Carlo Teodoro, che non aveva fatto nulla per impedire la guerra o per resistere all'invasione, fuggì in [[Sassonia]], lasciando un [[consiglio di reggenza]], i cui membri firmarono una convenzione con Moreau, con la quale garantiva un armistizio in cambio di un pesante contributo, siglato il 7 settembre [[1796]]. La Baviera si trovava ora in una situazione difficile, trovandosi tra francesi e austriaci. Prima della morte dell'elettore Carlo Teodoro, deceduto il 16 febbraio [[1799]], gli austriaci avevano nuovamente occupato il paese, in preparazione alla ripresa della guerra con la [[Primo impero francese|Francia]]<ref>{{Cita web|titolo=Constitutional monarchy in the Kingdom of Bavaria {{!}} bavarikon|url=https://www.bavarikon.de/|accesso=26 novembre 2023|lingua=de}}</ref>. Con la morte del principe elettore [[Carlo Teodoro di Baviera|Carlo Teodoro]], [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Massimiliano]] [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Giuseppe del Palatinato-Birkenfeld-Zweibrücken]], asceso come Massimiliano IV Giuseppe, si ritrovò con un'eredità difficile; al tempo, lo stato bavarese era la terza nazione più grande del [[Sacro Romano Impero]]. Il nuovo elettore trovò l'[[Bayerische Armee|esercito bavarese]] in condizioni disastrose: quasi nessuno dei reggimenti era minimamente vicino al completo esercito, il livello di addestramento delle truppe era scarso e le [[Uniforme|uniformi]] [[Benjamin Thompson|Rumford]] erano impopolari e poco pratiche. I circa 17.000 soldati bavaresi, generalmente considerati di scarsa utilità, erano sparsi per il paese e integrati nelle unità austriache. Il nuovo sovrano, che aveva prestato servizio sotto l'[[Ancien Régime]] in [[Regno di Francia|Francia]], fece della ricostruzione dell'esercito una propria priorità<ref>''Oberpfälzisches Wochenblatt,'' 2 maggio 1799</ref><ref>Monaco Intelligence Gazette, 23 febbraio 1799, pp. 133–136</ref>. Sebbene le simpatie dell'elettore e quelle del suo primo ministro, [[Maximilian von Montgelas]], fossero, semmai, più francesi che austriache, lo stato delle finanze bavaresi e le precarie condizioni dell'esercito bavarese costrinsero la Baviera a schierarsi a fianco dell'[[Monarchia asburgica|Austria]]. Il 2 dicembre [[1800]] l'[[Bayerische Armee|esercito bavarese]] e quello [[Esercito imperiale austriaco (1806-1867)|austriaco]] furono coinvolti in una sconfitta a [[Battaglia di Hohenlinden|Hohenlinden]], di conseguenza il generale [[Jean Victor Marie Moreau|Moreau]] occupò nuovamente la capitale bavarese. Con il [[trattato di Lunéville]] (9 febbraio [[1801]]), la Baviera dovette cedere il [[Palatinato (regione)|Palatinato]] e i [[Contea palatina di Zweibrücken|ducati di Zweibrücken]] e [[Ducato di Jülich|Jülich]]. Di fronte alle ambizioni e agli intrighi appena dissimulati della corte austriaca, Montgelas credeva ora che gli interessi della Baviera dovessero spostarsi verso la [[Prima Repubblica francese|Francia]], guidata da [[Napoleone Bonaparte]].
[[File:Hornöck Maximilian I von Bayern um 1810.jpg|sinistra|miniatura|Massimiliano IV Giuseppe di Baviera.]]
[[File:Kingdom of Bavaria 1815.svg|miniatura|Mappa del Regno di Baviera nel [[1815]].]]
[[File:Kingdom of Bavaria 1812.svg|sinistra|miniatura|Mappa del Regno di Baviera nel [[1812]].]]
La [[Trattato di Presburgo|pace di Presburgo]] del [[1805]] permise a Massimiliano di elevare la Baviera al rango di regno; di conseguenza, il 1° gennaio [[1806]] Massimiliano si autoproclamò re con il nome di Massimiliano I. Il nuovo sovrano continuò a svolgere la funzione di elettore fino alla secessione della Baviera dal [[Sacro Romano Impero]], avvenuta il 1° agosto 1806, unendosi alla [[Confederazione del Reno]], stato controllato dal [[Primo Impero francese|Primo impero francese]]. Il [[Ducato di Berg]] fu ceduto a [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] solo nel 1806, che venne poi ceduto al cognato dell'imperatore, [[Gioacchino Murat]]. Nel gennaio 1806, la primogenito di re Massimiliano, [[Augusta di Baviera]], sposò [[Eugenio di Beauharnais]], figlio dell'imperatrice [[Giuseppina di Beauharnais|Giuseppina]] e adottivo di Napoleone<ref>[[Adalbert von Bayern (1886–1970)|Adalbert von Bayern]]: ''Eugen Beauharnais, der Stiefsohn Napoleons. Ein Lebensbild''. [[Berlino]] [[1940]]; 2° edizione: [[Monaco di Baviera|Monaco]] [[1950]].</ref>. Il nuovo '''Regno di Baviera''' dovette affrontare delle sfide fin dall'inizio della sua creazione, potendo contare sul sostegno della Francia napoleonica. Il regno fu costretto a fornire coscritti al sovrano francese per la [[guerra d'indipendenza spagnola]], affrontò la guerra con l'[[Impero austriaco|Austria]] nel [[1809]] e dal [[1810]] al [[1814]] perse territori a favore del [[Regno di Württemberg|Württemberg]] e dell'[[Italia]]<ref>[https://www.hdbg.eu/koenigreich/web/index.php/objekte/index/id/520 ''Edikt über die äusseren Rechts-Verhältnisse der Einwohner des Königreiches Baiern in Beziehung auf Religion und kirchliche Gesellschaften, zur näheren Bestimmung der §§ VI. und VII. des ersten Titels der Konstitution'']</ref>. Nel [[1808]] vennero aboliti tutti i residui della [[servitù della gleba]]<ref name="scotti977">Johann Josef Scotti: ''Sammlung der Gesetze und Verordnungen …'' Band 2, Düsseldorf: Joseph Wolf, 1821, S. 977 ([http://s2w.hbz-nrw.de/ulbbn/content/pageview/10403 Uni Bonn]).</ref><ref>{{de}} Volker Schäfer, ''Vertrag von Ried'', in Gerhard Taddey, Id. (Hrsg.), ''Lexikon der deutschen Geschichte.'' 2. Auflage. Kröner, Stuttgart 1982, ISBN 3-520-80002-0, p. 1050</ref>. Successivamente però la Baviera si allontanò dall'alleanza con la Francia e infatti l'8 ottobre [[1813]], appena 10 giorni prima della [[battaglia di Lipsia]], Massimiliano I Giuseppe rinunciò alla sua collaborazione con Napoleone attraverso il [[trattato di Ried]] e si alleò con l'[[Impero austriaco|Austria]] nella [[Sesta coalizione|Guerra della sesta coalizione]]. Insieme a Montgelas e al principe ereditario, [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludovico]], il generale [[Carl Philipp von Wrede]] fu una forza trainante della defezione dalla Francia, che era già stata concretamente avviata nel marzo 1813. Durante un soggiorno di re Max Joseph e del ministro Montgelas presso il quartier generale alleato a [[Magonza]] a metà novembre, il trattato fu ratificato da [[Impero austriaco|Austria]], [[Impero russo|Russia]] e [[Regno di Prussia|Prussia]]. Ci fu di conseguenza un riavvicinamento tra le monarchie di Baviera e d'Austria, ad opera soprattutto del cancelliere austriaco [[Klemens von Metternich|Metternich]]; in merito a ciò, il re disse: {{Citazione|[…] Tutto ciò che guadagniamo da tutto questo è che diventiamo indipendenti dalla Francia, il che significa che cadremo di nuovo sotto il giogo austriaco<ref>Brief von Max Joseph an Kronprinz Ludwig vom 7. Oktober 1813 nach EWII S. 683.</ref>.}}Con il [[Trattato di Parigi (1814)|trattato di Parigi]] del 3 giugno [[1814]], la Baviera restituì il [[Tirolo]] all'Austria in cambio dell'ex [[Granducato di Würzburg]]. Al [[Congresso di Vienna]], a cui partecipò personalmente, re Massimiliano di Baviera dovette fare ulteriori concessioni all'[[Impero asburgico]]. Il monarca lottò duramente per mantenere la vicinanza dei territori bavaresi, come garantito a [[Trattato di Ried|Ried]], ma il massimo che poté ottenere fu una garanzia da [[Klemens von Metternich|Metternich]] sulla questione di una possibile successione al trono del [[Granducato di Baden]], nella quale fu poi destinato a rimanere deluso<ref>Chisholm, p. 291 cita Baden History, iii, 506.</ref>. A [[Vienna]], Massimiliano si oppose fermamente a qualsiasi ricostituzione della [[Germania]] che potesse mettere in pericolo l'indipendenza della Baviera, e fu la sua insistenza sul principio della piena sovranità lasciata ai principi regnanti tedeschi che contribuì in larga misura all'istituzione della [[Confederazione tedesca]]. La Costituzione federale tedesca (8 giugno [[1815]]) del [[Congresso di Vienna]] fu proclamata in Baviera non come legge, bensì come trattato internazionale. Fu in parte per assicurarsi il sostegno popolare nella sua resistenza a qualsiasi ingerenza della dieta federale negli affari interni della Baviera, in parte per dare unità ai suoi territori piuttosto eterogenei.
=== Costituzione ===
Il 26 maggio [[1818]] venne proclamata una nuova costituzione bavarese, che istituì un [[Landtag della Baviera|Parlamento bicamerale]]. La camera alta (Kammer der Reichsräte, che significa "Camera dei Consiglieri") comprendeva l'aristocrazia e i nobili, tra cui i principi reali, coloro che appartenevano agli uffici della corona, gli arcivescovi e i membri delle case mediatizzate in Baviera. La camera bassa (Camera dei rappresentanti, che significa "Camera dei rappresentanti"), avrebbe incluso i rappresentanti dei proprietari terrieri, delle università, del clero, sia cattolico che protestante, delle città e dei contadini. Senza il consenso di entrambe le Camere, non si poteva approvare alcuna legge né imporre alcuna tassa. I diritti dei protestanti furono tutelati dalla Costituzione con articoli che sostenevano l'uguaglianza di tutte le religioni, nonostante l'opposizione dei sostenitori della [[Chiesa cattolica|Chiesa cattolica romana]]. La costituzione iniziale si rivelò quasi un disastro per la monarchia, con controversie come quella relativa al giuramento di fedeltà dell'esercito alla nuova costituzione. La monarchia chiese consiglio alla [[Regno di Prussia|Prussia]] e all'[[Impero austriaco|Austria]]; le due monarchie si rifiutarono di intervenire a favore della Baviera, ma i disordini si attenuarono e lo stato si stabilizzò con l'ascesa al trono di [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludovico I]], dopo la morte di re [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Massimiliano I di Baviera]] nel [[1825]]<ref>[[Haus der Bayerischen Geschichte]]: [https://www.hdbg.eu/koenigreich/web/index.php/ereignisse/index/herrscher_id/1/id/52 Entlassung Montgelas']</ref>.
[[File:München Maximilianeum.jpg|sinistra|miniatura|Il [[Maximilianeum]], sede del [[Landtag della Baviera|Parlamento]].]]
All'interno del Regno di Baviera, il [[Palatinato]] godeva di una posizione giuridica e amministrativa speciale, poiché il governo bavarese manteneva le conquiste sostanziali del periodo francese. Lo storico tedesco Heiner Haan<ref>{{cita web|url=http://www.uni-regensburg.de/Universitaet/Forschungsbericht/Bericht_7/phil3/prof10.html|titolo=Forschung – Universität Regensburg|editore=Uni-regensburg.de|accesso=9 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080221100401/http://www.uni-regensburg.de/Universitaet/Forschungsbericht/Bericht_7/phil3/prof10.html|urlmorto=si}}</ref> descrisse lo status speciale del Palatinato all'interno della Baviera come una relazione tra Hauptstaat (stato principale, ovvero la Baviera) e Nebenstaat (stato secondario, ovvero il Palatinato). Il 24 ottobre [[1817]] venne firmato un concordato con [[Chiesa cattolica|Roma]] con il quale i poteri del clero, ampiamente ridotti sotto l'amministrazione di Montgelas, furono ripristinati<ref name="Chisholm2">{{cita|Chisholm, 1911|p. 291}}.</ref>. Nel gennaio 1817, il principe ereditario [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludwig]], che aveva a lungo criticato la politica del padre, rovesciò il ministro Montgelas<ref>{{Cita web|url=https://www.retrobibliothek.de/retrobib/seite.html?id=110610|titolo=Maximilian I. Joseph.|accesso=12 maggio 2025}}</ref>. Nello stesso anno venne stipulato un concordato con [[Papa Pio VII|Papa Pio VI]], in base al quale vennero create le province ecclesiastiche di [[Monaco di Baviera|Monaco-]][[Frisinga]] e [[Bamberga]].
=== Moneta ===
[[File:1813 Maximilian I. Joseph Bayern.JPG|miniatura|Moneta con effigie di re [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Massimiliano I]].]]
Con la creazione del nuovo regno bavarese, dal [[1806]], entrò in vigore l'ordinamento monetario bavarese, che standardizzò il sistema monetario dello stato e pose fine al caos monetario che si era creato sotto il vecchio impero. Le banconote in Baviera apparvero solo 30 anni dopo, difatti fino ad allora si useranno solo le monete. 60 [[kreuzer]] valevano un [[fiorino]]<ref>{{Google books|id=8A9OAAAAYAAJ|titolo=Münz-Convention vom 25. August 1837|p=747}}</ref><ref>Helmut Kahnt, Bernd Knorr: ''Alte Maße, Münzen und Gewichte: ein Lexikon.'' Lizenzausgabe des Bibliographischen Instituts, Leipzig. Bibliographisches Institut, Mannheim, Wien, Zürich 1986, ISBN 978-3-411-02148-2, S. 114–116; hier: S. 115.</ref>. Le monete bavaresi venivano coniate a [[Monaco di Baviera]] dalla [[Bayerisches Hauptmünzamt|Zecca Reale]]. Anche i valori più piccoli della moneta bavarese. Le monete da uno e sei centesimi, recavano i ritratti dei re bavaresi. Sul lato opposto era sempre raffigurato lo stemma bavarese con la corona. Nel 1836 alla Bayerische Hypotheken- und Wechsel-Bank (Banca Bavarese per Ipoteche e Cambi) fu concesso il privilegio di emettere [[Banconota|banconote]] bavaresi. Ciò la rese la banca centrale della Baviera. 100.000 fiorini in banconote da 10 fiorini costituirono la base della nuova era dell'economia monetaria nel regno nel [[1836]]. Nonostante lo scetticismo dei politici e dei banchieri bavaresi, queste nuove banconote divennero presto un mezzo di pagamento accettato e popolare. Nel [[1839]] vennero stampate per la prima volta le banconote bavaresi da 100 fiorini. Dal 4 dicembre [[1871]], il fiorino bavarese fu sostituito dal nuovo [[goldmark]] uniforme in tutto il [[Impero tedesco|Secondo Reich]]<ref>[[Augsburger Allgemeine]]: [http://www.augsburger-allgemeine.de/special/augsburger-geschichte/Koenigreich-Bayern-Einstieg-in-eine-neue-Aera-der-Geldwirtschaft-id40249392.html Königreich Bayern: Einstieg in eine neue Ära der Geldwirtschaft]</ref>.
=== Regno di Baviera (1825 - 1914) ===
==== Ludovico I di Baviera ====
===== Ascesa al trono =====
[[File:Joseph Karl Stieler - King Ludwig I of Bavaria in Coronation Regalia.jpg|sinistra|miniatura|Ludovico I di Baviera, ritratto da [[Joseph Karl Stieler]], nel [[1826]], [[Neue Pinakothek]].]]
Nell'estate del [[1825]], [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Massimiliano I Giuseppe]] si indebolì e il 25 ottobre dello stesso anno morì; il primogenito gli succedette come [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludovico I di Baviera]]. Il rapporto tra padre e figlio non fu privo di tensioni fino alla fine, tuttavia, Ludovico, o Luigi I, era preparato da tempo al suo regno, inoltre la sua ascesa al trono, fu associata a grandi speranze, in parte irrealistiche, in [[Germania]], forse anche perché il nuovo sovrano era noto come tedesco ma liberale<ref>{{Cita libro|autore=Joachim Burkhard Richter|titolo=Hans Ferdinand Massmann. Altdeutscher Patriotismus im 19. Jahrhundert (Hochschulschrift)|edizione=|data=1992|editore=Walter de Gruyter|città=Berlin/München|pp=183|ISBN=|sito=}}</ref>. Uno dei primi ordini che Ludovico fece fu quello di cambiare il nome tedesco della [[Baviera]], una volta conosciuta come "Baiern" che divenne poi "Bayern", utilizzando così la lettera "[[y]]", che è collegata al pensiero filellenico del monarca. Per promuovere l'integrazione delle aree appena aggiunte al territorio bavarese, nel 1837 cambiò il suo titolo e da allora in poi si definì come "[[Sovrani di Baviera|re di Baviera]], [[Ducato di Franconia|duca di Franconia]], [[Ducato di Svevia|duca di Svevia]] e [[Elettori del Palatinato|conte palatino del Reno]]"<ref name="Bayern 2014">«Der Tradition würde der Titel „Herzog von Bayern, Franken und in Schwaben, Pfalzgraf bei Rhein“entsprechen» (Norbert Lewandowski: ''Die Familie, die Bayern erfand: Das Haus Wittelsbach: Geschichten, Traditionen, Schicksale, Skandale.'' Stiebner Verlag, 2014, S. 17); ''Ingolstädter Wochen-Blatt.'' Vol. 39, 1840, S. 409 ({{Google books|id=LdZEAAAAcAAJ|pagina=409}}); Ludwig von Gottes…: Unsern Gruß zuvor… {{Google books|id=bx1DAAAAcAAJ}}</ref>. Tuttavia, i titoli ducali e la carica di conte palatino consistevano in riedizioni di titoli medievali, poiché queste dignità non esistevano né nel moderno diritto costituzionale bavarese né nel diritto federale tedesco, che riconosceva solo il titolo di “[[Sovrani di Baviera|re di Baviera]]”. Tuttavia, tutti avevano una lunga tradizione e nessuno di loro era stato toccato dal decreto della dieta del [[Sacro Romano Impero]] del [[1803]], il [[Reichsdeputationshauptschluss]]. Il re collegò consapevolmente questi titoli e li utilizzò come legittimazione del suo governo su tutte le parti del regno<ref name="Bayern 2014"/>. Il titolo di Ludwig può quindi essere inteso anche come espressione della concezione romantica e storicizzante del governo da parte del sovrano<ref>[http://www.befreiungshalle.org/architektur_bauherr.html ''Ludwig I. / Bauherr der Befreiungshalle''], In: Befreiungshalle.org, Hrsg. Thomas Weber, ''Schau ins Land'', Ihrlerstein. Abruf am 14. Juni 2024.</ref>. Durante la riforma territoriale avviata da re Ludovico I nel novembre [[1837]], tutti i distretti statali (come venivano allora chiamati i distretti) vennero rinominati, passando dai nomi dei fiumi a nomi storici; ad esempio, il distretto dell'Isar tornò ad essere noto come [[Alta Baviera]]. Già nel [[1835]] Ludovico o Luigi I aveva decretato un nuovo stemma di Stato che rispecchiava le regioni della Baviera. In questo modo il sovrano accettò anche l'indipendenza regionale, in particolare quella dei [[Franchi]] e del [[Palatinato (regione)|Palatinato]], cosicché tali cambiamenti si sono conservati fino a oggi.
===== Politica interna ed estera =====
[[File:Royal Standard of the King of Bavaria (1835–1914).svg|miniatura|[[Bandiera della Baviera|Stendardo reale]] del Re di Baviera.]]
Re Luigi o Ludovico I perseguì una politica moderatamente liberale basata sulla [[#La costituzione|Costituzione del 1818]]. Un mese e mezzo dopo il suo insediamento, abolì la censura sulla stampa, nel [[1826]] fece trasferire l'[[Università Ludwig Maximilian di Monaco|Università Ludwig Maximilian]] da [[Landshut]] a [[Monaco di Baviera|Monaco]] e, su sua iniziativa, nel [[1829]], dopo diversi anni di trattative, venne fondata l'Unione doganale della Germania meridionale. Nel [[1834]] Ludwig aderì alla [[Zollverein]], l'unione doganale tedesca. Tuttavia, molti dei suoi progetti di legge furono respinti a causa della resistenza del [[Landtag della Baviera|parlamento statale]], come il suo tentativo di consentire che i titoli nobiliari fossero ereditati solo dal figlio primogenito. Ludovico ristrutturò il bilancio dello Stato e garantì le finanze del regno mediante risparmi in molti settori, tra cui il bilancio militare. A differenza del padre, il re bavarese non dovette intraprendere guerre e non esitò a utilizzare il “denaro per la difesa” (il bilancio della difesa) per finanziare edifici come l’Odeon, provocando però proteste. Tuttavia, sotto il suo governo, venne costruito anche un edificio per ospitare il Ministero della Guerra in Ludwigstrasse. Tuttavia, il progetto edilizio più grande e costoso del suo regno fu la ricostruzione della fortezza a [[Ingolstadt]]. Per mantenere mano libera in alcuni ambiti, nel [[1834]] Ludwig introdusse una lista civile permanente, una voce fissa nel bilancio dello Stato sui cui fondi poteva disporre liberamente. Con il restauro del [[Abbazia di Metten|monastero di Metten]] nel [[1830]], a cui seguirono altre 75 nuove fondazioni fino al [[1837]], Ludwig, che già nel [[1814]] si era mostrato ben disposto verso la [[Chiesa cattolica in Germania|Chiesa]], iniziò la sua politica di restaurazione ecclesiastica dopo che la Chiesa aveva perso influenza a causa della dura [[Secolarizzazione in Baviera|secolarizzazione]] sotto suo padre, [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Massimiliano I Giuseppe]]<ref>[[Wolfgang Weiß (Theologe, 1957)|Wolfgang Weiß]]: ''Die katholische Kirche im 19. Jahrhundert.'' In: Ulrich Wagner (Hrsg.): ''Geschichte der Stadt Würzburg.'' 4 Bände, Band I-III/2, Theiss, Stuttgart 2001–2007; III/1–2: ''Vom Übergang an Bayern bis zum 21. Jahrhundert.'' 2007, ISBN 978-3-8062-1478-9, S. 430–449 und 1303, hier: S. 430.</ref>. Molto tempo dopo che [[Salisburgo]] era passata dalla Baviera all'[[Impero austriaco|Austria]] nel [[1816]], re Ludovico poté garantire per sempre i vecchi diritti forestali del Regno di Baviera; il 18 marzo [[1829]] venne stipulata la [[Trattato bavarese-austriaco sul sale|Convenzione delle saline]], con la quale [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco I d'Asburgo-Lorena]] concesse allo stato confinante, la Baviera, tra gli altri diritti, anche i diritti sulla foresta: "Le [[Saal|foreste del Saal]] appartengono alla Baviera per un periodo irrevocabile", afferma il trattato di Stato con l'Austria. Dopo la [[Rivoluzione di luglio]] del [[1830]], scoppiata contro a [[Parigi]] contro la monarchia dei [[Borbone di Francia|Borbone]], e la diffusione del movimento rivoluzionario in gran parte d'[[Europa]], la politica di re Ludovico nel periodo [[Vormärz]], clima tedesco che anticipa i [[Rivoluzione tedesca del 1848-1849|moti del 1848]], mostrò tendenze sempre più reazionarie. Reintrodusse la censura ed eliminò la libertà di stampa. Il [[festival di Hambach]] del [[1832]] nel [[Palatinato (regione)|Palatinato]], presso il [[Castello di Hambach]] vicino a [[Neustadt an der Weinstraße]], ebbe origine dall'insoddisfazione della popolazione del Palatinato nei confronti dell'amministrazione bavarese. Il 27 maggio [[1832]], alla festa di Gaibach in occasione del Giorno della Costituzione, si pronunciarono parole critiche nei confronti del governo di Ludwig. Dopo i disordini seguiti al [[festival di Hambach]], [[Carl Philipp von Wrede]] entrò nel distretto bavarese del Reno come comandante in capo di un corpo d'armata bavarese composto da 8.000 uomini. In relazione alle rivolte del maggio [[1832]] furono avviati 142 processi politici. Il sovrano commutò le sette condanne a morte in lunghe pene detentive. Durante tutto il suo regno si verificarono circa 1000 processi politici. Ludwig intensificò la censura e provocò l'opposizione popolare.
[[File:Carl Philipp Fürst Wrede.jpg|sinistra|miniatura|Il generale [[Carl Philipp von Wrede]].]]
[[File:Stieler Joseph C. - Portrait of Othon as a young man - Google Art Project.jpg|miniatura|Ritratto del re [[Ottone di Grecia]].]]
La '''Gliptoteca''' di [[Monaco di Baviera]]
[[File:Glyptothek in München in 2013.jpg|miniatura|La Gliptoteca di [[Monaco di Baviera]] ]]
Nel maggio [[1832]], il secondogenito di Ludovico, il principe [[Ottone di Grecia|Ottone]], venne nominato [[Sovrani di Grecia|re di Grecia]] con il nome di Ottone I; il secondo [[Protocollo di Londra]], firmato da re Luigi di Baviera per il figlio Ottone, ancora minorenne, il 7 maggio 1832 e adottato all'unanimità dall'[[Parlamento ellenico|Assemblea nazionale greca]] l'8 agosto 1832, nominò Ottone sovrano di Grecia. Successivamente, l'amministrazione civile greca fu istituita sotto la guida di funzionari bavaresi e già nel [[1833]] la Baviera fornì maggiori aiuti militari alla [[Regno di Grecia|Grecia]], affidando al re ellenico il compito di assistere il generale Karl Wilhelm von Heideck. Negli anni successivi, fino al [[1837]], il giovane Otto dovette chiedere ingenti prestiti al padre per ben tre volte. Successivamente, questi non vennero mai pagati. Il mancato rimborso dei prestiti mise a dura prova le relazioni greco-bavaresi fino alla soluzione negoziata finale del 1881<ref>Wolf Seidl: ''Bayern in Griechenland.'' 2. Auflage. Süddeutscher Verlag, 1970, S. 131.</ref><ref>[http://periodika.digitale-sammlungen.de/zblg/gehezuseite/zblg26?page=339 Bayerische Bibliographie 1963, S. 339ff.]</ref>. Il 14 agosto [[1838]], nonostante una forte opposizione, Ludwig emanò il “Decreto sulla genuflessione”, che imponeva ai militari di genuflettersi nuovamente davanti al [[Santissimo Sacramento]] durante le processioni del [[Corpus Domini]] e le funzioni religiose. Questa pratica di inginocchiarsi era stata comune fino al [[1803]] in Baviera, che all'epoca era ancora quasi interamente [[Chiesa cattolica|cattolica]], ma fu poi abolita con l'annessione delle aree [[Religioni in Germania|protestanti]]. Nel marzo del [[1844]] scoppiarono delle rivolte in seguito all'aumento del prezzo del pane e al successivo aumento del prezzo della birra, durante la cosiddetta Rivoluzione della birra di [[Monaco di Baviera|Monaco]]. I militari chiamati in causa rifiutarono tutti gli ordini di intervenire contro i ribelli, quindi il re dovette arrendersi. Nel [[1847]] venne istituito in Baviera un Consiglio dei ministri, ma il re Ludovico si riservò la presidenza; in sua assenza, le riunioni erano presiedute dal ministro più anziano, sebbene in genere la posizione di precedenza spettasse al Ministro degli Affari Esteri, dal [[1806]] denominato Ministro della Casa Reale e degli Affari Esteri. Durante il regno di Ludovico I, la capitale [[Monaco di Baviera]] divenne una città d'arte e di nuovi edifici. Ludwig iniziò la sua attività di costruttore quando era ancora principe ereditario e continuò a farlo anche dopo la sua futura abdicazione nel [[1848]]. Tra gli edifici costruiti dal re spiccano la [[Chiesa di San Ludovico (Monaco di Baviera)|Ludwigskirche]], la [[Feldherrnhalle]], la [[Siegestor]], la [[Bayerische Staatsbibliothek|Biblioteca di Stato]], la [[Königsplatz]] con la [[Gliptoteca (Monaco di Baviera)|Gliptoteca]], le [[Propyläen]], l'[[Staatliche Antikensammlungen|Antikensammlung]], l'[[Alte Pinakothek]], la [[Ruhmeshalle]], il [[Walhalla (tempio)|Walhalla]] e la [[Statua della Bavaria|Statua della Baviera]] sul [[Theresienwiese]].
===== Economia =====
[[File:Schatzkammer Residenz Muenchen Krone des Koenigreichs Bayern2.jpg|miniatura|[[Gioielli della Corona bavarese]].]]
L’economia e la società bavarese rimasero dominate dall’agricoltura per tutto il [[XIX secolo]]. Nel [[1840]] la popolazione rurale rappresentava ancora oltre il 65%, l'industria era limitata ai centri di [[Augusta (Germania)|Augusta]] e [[Norimberga]], dell'[[Distretto dell'Alta Franconia|Alta Franconia]] e della [[Renania-Palatinato]]. Lo stesso re Ludwig I aveva grandi riserve sull'industrializzazione del paese<ref>[https://www.hdbg.eu/koenigreich/web/index.php/themen/index/herrscher_id/2/id/26 Haus der Bayerischen Geschichte] (HdbG - Bevölkerung, Wirtschaft und Technik in der Zeit Ludwigs I.)</ref>. Al centro della sua politica economica c’erano quindi misure di sicurezza e protezione per l’economia interna. Durante il regno di Ludovico I si diffusero per la prima volta anche le esposizioni regionali e nazionali dedicate all'artigianato, all'agricoltura e all'industria. Il sovrano bavarese promosse anche la costruzione delle ferrovie nel regno, iniziata appunto sotto il regno di Ludovico. In suo onore furono intitolate la prima ferrovia tedesca per il trasporto passeggeri tra [[Norimberga]] e [[Fürth (Baviera)|Fürth]], la [[Ferrovia Norimberga-Fürth|Ludwigseisenbahn]] ([[1835]]), e la ferrovia tra [[Bexbach]] e [[Ludwigshafen am Rhein|Ludwigshafen]] sul [[Reno]], la Pfalz-Ludwigsbahn. Tra il [[1843]] e il [[1854]] Ludwig fece costruire la linea ferroviaria Hof-Norimberga-Augusta-Kempten-Lindau (ferrovia Ludwig Sud-Nord). Iniziò inoltre la costruzione del canale Ludwig-Danubio-Meno, un collegamento tra il [[Mare del Nord]] e il [[Mar Nero]], predecessore dell'attuale [[Canale Reno-Meno-Danubio|canale Meno-Danubio]]. Nel [[1836]], [[Friedrich von Gärtner]] e Joseph Daniel Ohlmüller avviarono la costruzione della nuova Vecchia Salina nella città di [[Bad Reichenhall]] per conto di Ludovico I. L'impianto, completato nel [[1851]], è oggi considerato un monumento industriale di importanza europea. Il regno di Ludwig fu particolarmente importante per [[Bad Kissingen]]; la sua lungimirante pianificazione urbana portò alla sua ascesa a città termale di primo piano, dove ben presto si riunì l'intera nobiltà europea. Anche la vicina [[Bad Brückenau]], dove Ludwig soggiornava spesso, venne promossa. Nel 1843 Ludwigshafen fu fondata come nuovo porto bavarese sul [[Reno]] in onore di re Ludovico I, per fare da contrappunto alla città di [[Mannheim]], che era diventata parte del [[Granducato di Baden|Baden]]. Il 18 luglio [[1855]] ebbe inizio la costruzione della fabbrica di velluti sul sito degli ex giardini del castello di Oggersheim. Un anno dopo, il re abdicato, che aveva dato il nome a Ludwigshafen ed era proprietario del sito, pose la prima pietra per la nuova fabbrica insieme alla sorella, alla sorella [[Carolina Augusta di Baviera|Carolina Augusta]], imperatrice austriaca, e alle figlie [[Matilde Carolina di Baviera|Matilde]] e [[Alessandra di Baviera|Alessandra]].
===== Abdicazione =====
[[File:Stieler - Lola Montez (Schönheitengalerie).jpg|sinistra|miniatura|[[Lola Montez]], amante di re Ludovico I.]]
[[File:Prince Karl Theodor of Bavaria.jpg|miniatura|Il principe [[Carlo Teodoro di Baviera (1795-1875)|Carlo Teodoro di Baviera]].]]
Nel [[1846]], re Ludovico I cominciò una relazione con l'attrice irlandese [[Lola Montez]]; questo rapporto fu scoperta dalla regina [[Teresa di Sassonia-Hildburghausen|Teresa]] [[Teresa di Sassonia-Hildburghausen|di Baviera]], che cominciò a mettere in imbarazzo il consorte tenendosene lontana a teatro, a tavola o davanti ai diplomatici, il tutto ben visibile al pubblico<ref name="Martha Schad 2005">Martha Schad: ''Bayerns Königinnen.'' Piper 2005, S. 155.</ref><ref>[[Georg Ludwig von Maurer|von Maurer]] und [[Friedrich Freiherr von Zu Rhein|zu Rhein]] – „Ministerium der Morgenröte“</ref><ref name="schad157">Martha Schad: ''Bayerns Königinnen.'' Piper, München 2005, S. 157.</ref>. La relazione tra il sovrano e la Montez divenne pubblica e creò uno scandalo che, unito al comportamento assolutista e ad un aumento dei prezzi, suscitò nel popolo un grande risentimento, alimentato da una precedente rivolta universitaria del marzo [[1848]]. Tuttavia, il 4 marzo, l'armeria venne presa d'assalto; la folla si armò con l'equipaggiamento militare qui immagazzinato e marciò verso la [[Residenza di Monaco di Baviera|Residenza reale]]. Il principe [[Carlo Teodoro di Baviera (1795-1875)|Carlo]] [[Carlo Teodoro di Baviera (1795-1875)|Teodoro]], fratello di Ludovico e [[feldmaresciallo]] dell'[[Bayerische Armee|Esercito bavarese]], garantì la calma con la sua presenza e così la situazione si risolse pacificamente dopo che fu servita birra gratis. Sia la [[Casato di Wittelsbach|famiglia reale]] che i conservatori si rivoltarono a Ludovico I, inoltre I ministri simpatizzavano con il popolo. Ludovico fu così costretto a firmare il cosiddetto "Proclama di marzo" (che gli era stato dettato dal suo ministro [[Oettingen-Wallerstein]] in risposta ai disordini e alle dimostrazioni) con notevoli concessioni: dichiarò che avrebbe convocato immediatamente l'Assemblea degli Stati e avviato delle riforme; lo stesso giorno l'esercito prestò giuramento sulla costituzione. A Norimberga e altrove, i cittadini si riunirono per celebrare con giubilo l'annuncio della riforma. La crisi sembrava risolta, poiché l'opinione pubblica, dopo le concessioni del 6 marzo, era di nuovo dalla parte del monarca. Ludovico I non cadde quindi a causa della rivoluzione, come il principe [[Klemens von Metternich|Metternich]] o [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]] [[Luigi Filippo di Francia|d'Orléans]] in [[Monarchia di luglio|Francia]]. Ludovico I nominò il sindaco di [[Ratisbona]], Gottlieb von Thon-Dittmer, amministratore del Ministero degli Interni con il compito di istituire un Ministero di Marca e di attuare, in collaborazione con il Parlamento Regionale, le concessioni reali contenute nel proclama. Il 16 marzo [[1848]] si verificarono nuovi disordini, poiché la Montez era tornata a [[Monaco di Baviera|Monaco]] dopo l'esilio, venendo ricercata dalla polizia su ordine del monarca il 17 marzo, e questa fu per lui la peggiore umiliazione. Alla fine re [[Ludovico I di Baviera]] abdicò il 20 marzo [[1848]] in favore del primogenito, che gli successe come [[Massimiliano II di Baviera|Massimiliano II (Giuseppe) di Baviera]]<ref name="Martha Schad 2005" /><ref name="hdbg.eu">{{Cita web|url=https://hdbg.eu/koenigreich/index.php/themen/index/herrscher_id/3/id/28|titolo=Haus der Bayerischen Geschichte - Königreich - Die deutsche Revolution von 1848/49|sito=hdbg.eu|accesso=7 maggio 2025}}</ref><ref name="ReferenceA2">{{Cita libro|titolo=Chisholm 1911, p. 921}}</ref>. Non volendo dare l'impressione di essere stato costretto a dimettersi, scrisse qualche settimana dopo:
{{Citazione|Non potevo più governare e non volevo firmare una petizione. Invece di diventare uno schiavo, sono diventato un barone.}}
Con il proclama di marzo, Ludovico I legò il figlio Massimiliano II ad un programma, la cui attuazione avrebbe trasformato la Baviera in una [[monarchia costituzionale]] nel vero senso della parola. Ludovico I è quindi considerato l'ultimo monarca sovrano regnante in Baviera. Nonostante il suo lungo periodo come principe ereditario, la sua ascesa al potere nell'anno rivoluzionario del [[1848]] fu del tutto inaspettata e frettolosa. Dopo aver prestato giuramento, nel suo discorso dal trono dichiarò: "Sono orgoglioso di definirmi un re costituzionale"<ref name="Martha Schad 2005" /><ref name="hdbg.eu" /><ref name="ReferenceA2" />.
==== Massimiliano II ====
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[[File:MaximilianII.jpg|miniatura|Re [[Massimiliano II di Baviera]].]]
[[File:Bavaria RGT Flag.svg|sinistra|miniatura|Bandiera del [[Bayerische Armee|Regio Esercito Bavarese]].]]
Poco dopo il suo insediamento, re [[Massimiliano II di Baviera|Massimiliano II]] concesse una riforma della costituzione approvata dal padre Ludovico I; sotto il suo governo, il parlamento statale annunciò riforme liberali nei settori della legge elettorale statale, della censura della stampa, della legge sulle assemblee e sulle associazioni, e della magistratura, nonché dell'emancipazione dei contadini. Fu approvata una nuova legge elettorale, i membri della Seconda Camera non vennero più eletti in base a gruppi professionali ed al [[Landtag della Baviera|Parlamento statale]] fu conferito il diritto di iniziativa legislativa. Tuttavia, l'attuazione di queste riforme richiese molto tempo. Il progetto di Massimiliano di una legge sull'emancipazione degli ebrei incontrò una forte resistenza da parte del popolo. Nonostante l'ampliamento dei diritti del [[Landtag della Baviera|Landtag]], il Parlamento, re Massimiliano riuscì comunque a mantenere l'iniziativa politica decisiva per la corona. Con la nomina del ministro conservatore Ludwig von der Pfordten, la fase delle riforme durante il regno di Massimiliano II terminò nel [[1849]]. Nel [[1852]], il re riuscì a rivedere il giuramento costituzionale dell'[[Bayerische Armee|esercito bavarese]] e, sebbene continuasse a rispettare la costituzione, i loro diritti alla libertà e alla codeterminazione non potevano essere rivolti contro la monarchia. Nel [[1851]], l'istituzione di fondi di risparmio, prestiti, indennità di malattia e pensioni divenne obbligatoria per l'apertura di fabbriche. Gli anni [[Anni 1850|1850s]] segnarono la svolta definitiva dell'industrializzazione in Baviera, anche se solo in alcune regioni del paese. Sebbene il sovrano non simpatizzasse il settore manifatturiero, creò nel [[1848]] un fondo di sostegno per scopi industriali e, insieme al Ministero del commercio e dei lavori pubblici, un precursore del successivo Ministero degli affari economici. Ancora più di suo padre, re Massimiliano era aperto alle conseguenze sociali dell'industrializzazione. Nel [[1861]], con l'abolizione dei vecchi tribunali regionali, ebbe luogo la separazione tra giustizia e amministrazione<ref>{{Cita web|url=https://hdbg.eu/koenigreich/index.php/themen/index/herrscher_id/3/id/29|titolo=Haus der Bayerischen Geschichte - Königreich - Reformen in der Zeit Maximilians II.|sito=hdbg.eu|accesso=7 maggio 2025}}</ref>. La politica governativa del re Massimiliano fu caratterizzata dalle ripetute richieste di opinioni ai suoi ministri ed agli studiosi che lo circondavano, il che spesso comportava lunghi ritardi nel processo decisionale. Inoltre, il monarca bavarese viaggiò spesso in [[Italia]] ed in [[Grecia]], dove regnava il fratello minore [[Ottone di Grecia|Ottone]], lasciando il lavoro incompiuto per lunghi periodi. Il suo rapporto con il padre, che continuava il suo lavoro di costruttore, era teso; Massimiliano era considerato dai suoi contemporanei esitante e riservato. Tuttavia, il sovrano bavarese era aperto alle esigenze sociali della classe operaia<ref>[https://www.hdbg.eu/koenigreich/web/index.php/themen/index/herrscher_id/3/id/32 HdbG – Die Deutsche Frage 1848–1864]</ref><ref>{{Cita libro|autore=Heinz Häfner|titolo=Ein König wird beseitigt: Ludwig II. von Bayern|url=https://books.google.de/books?id=A3EEceHT5DUC&pg=PA38CC0Q6AEwAA&hl=de|accesso=18 febbraio 2024|data=2008|editore=C.H.Beck|ISBN=978-3-406-56888-6}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://hdbg.eu/koenigreich/index.php/herrscher/index/herrscher_id/3|titolo=Haus der Bayerischen Geschichte - Königreich - Maximilian II.|sito=hdbg.eu|accesso=7 maggio 2025}}</ref>.
[[File:Maximiliaansorde 1918 2.jpg|sinistra|miniatura|Medaglia dell'[[Ordine di Massimiliano per le scienze e le arti]], fondato dal re.]]
[[File:Glaspalast 6.jpg|miniatura|Il [[Glaspalast]] di [[Monaco di Baviera]].]]
Re Massimiliano era un mecenate della scienza e dell'arte, oltre ad essere aperto alle innovazioni tecniche del suo tempo; è il fondatore del [[Maximilianeum]], una fondazione bavarese per studenti particolarmente dotati, nel cui edificio ora ha sede il [[Landtag della Baviera|Parlamento dello Stato bavarese]]. Il 28 novembre [[1853]], Massimiliano II fondò l'[[Ordine di Massimiliano per le scienze e le arti]], con l'intento di ricompensare i benemeriti delle arti e delle scienze di origini bavaresi, e come tale viene anche definito il "premio Nobel bavarese". Dopo il [[1932]], con l'inizio del governo nazionalsocialista, cessò il conferimento della medaglia. Solo nel [[1980]] la medaglia venne nuovamente introdotta dal primo ministro bavarese [[Franz Josef Strauß]] e conferita per la prima volta nel [[1981]]. L'ordine, dalla sua fondazione, è stato concesso per un totale di 185 medaglie, di cui un centinaio di insigniti ha ricevuto l'onorificenza ancora in vita. La medaglia è divisa in differenti categorie per le scienze o le arti<ref name="ART1">Gesetz über den Bayerischen Maximiliansorden für Wissenschaft und Kunst vom 18. März 1980, Artikel 1 (German)</ref><ref name="Telegraph">{{cita news|url=https://www.telegraph.co.uk/luxury/jewellery/hemmerle-celebrates-125-years-collection-inspired-past-medal/|titolo=Hemmerle celebrates 125 years with a collection inspired by its past as a medal-maker|pubblicazione=The Telegraph|editore=Telegraph|data=9 marzo 2018|accesso=18 aprile 2018|cognome1=Royce-Greensill|nome1=Sarah}}</ref>. Durante il regno di Massimiliano II, lo stile architettonico dei progetti di edifici reali cambiò radicalmente: molti edifici a Monaco, e fuori dalla capitale, vennero costruiti nello stile [[Architettura neogotica|neogotico]] "massimiliano", come la Maximilianstraße, sotto la direzione dell'architetto [[Friedrich Bürklein]]. Furono realizzate anche nuove costruzioni in vetro e ghisa, come il [[Glaspalast|Palazzo di Vetro]], progettato da August von Voit. Nonostante le sue distanze, in fondo era vicino al popolo e patriottico, ma cercò anche di promuovere l'arte e i costumi del popolo per contrapporre il sentimento nazionale bavarese agli sforzi per l'unificazione tedesca. Sosteneva i costumi, le usanze, la musica popolare e le tradizioni bavaresi. Il re incluse addirittura ufficialmente nelle cerimonie di corte coloro che indossavano i costumi tradizionali, indossò giacche tradizionali con pantaloni di pelle durante la caccia e scrisse nel [[1849]] che considerava la conservazione dei costumi tradizionali di "grande importanza" per il sentimento nazionale. Da allora, il costume tradizionale è stato accettato alla corte di Monaco<ref>{{Cita web|lingua=de|url=https://www.munichkindl.net/aufklaerung-max-ii|titolo=Aufklärung - Max II.|sito=munichkindl|accesso=7 maggio 2025}}</ref>. Massimiliano II proibì anche le marce basate su motivi tratti dalle opere italiane durante le parate; le canzoni popolari bavaresi avrebbero dovuto formare il trio di marce militari. Nelle estati del [[1849]] e del [[1855]] viaggiò in tutto il suo regno. Dal 24 giugno al 27 luglio [[1858]] intraprese un viaggio a piedi attraverso il suo paese, che iniziò a [[Lindau]]. Tuttavia, a causa della frequente pioggia, dovette utilizzare più volte la carrozza che aveva portato con sé<ref name="ART1" /><ref name="Telegraph" /><ref>Cfr. Marion Kreis, ''Karl Hegel. Geschichtswissenschaftliche Bedeutung und wissenschaftsgeschichtlicher Standort'' (= ''Schriftenreihe der Historischen Kommission bei der Bayerischen Akademie der Wissenschaften.'' Bd. 84), Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen u. a. 2012, ISBN 978-3-525-36077-4, specialmente p. 159ss. ([http://www.v-r.de/de/karl_hegel/t-1/1007100/ E-Book und Leseprobe])</ref><ref>{{Cita libro|autore=Hans Christian Andersen|wkautore=Hans Christian Andersen|titolo=[[Mit Livs Eventyr]]|annooriginale=1855|anno=1996|editore=[[Gyldendal]]|volume=II|isbn=87-00-24708-1}}</ref>.
===== Politica estera =====
[[File:Deutscher Bund.png|sinistra|miniatura|Mappa della [[Confederazione germanica]]]]
[[File:FWIV.jpg|miniatura|Re [[Federico Guglielmo IV di Prussia]].]]
Re Massimiliano in politica estera cercò di preservare l’indipendenza della Baviera all’interno della [[Confederazione germanica|Confederazione tedesca]], creata dal [[Congresso di Vienna]] nel [[1815]]. A seguito della [[Rivoluzione tedesca del 1848-1849|Rivoluzione tedesca di marzo]], scoppiata tra gli stati della conferenza, aveva portato all'elezione dell'[[Parlamento di Francoforte|Assemblea di Francoforte]], il primo parlamento unitario della [[Germania]]. Questo organo parlamentare impose una [[Costituzione di Francoforte|costituzione]] alla Confederazione tedesca il 28 marzo [[1849]], istituendovi una monarchia costituzionale ereditaria, la cui corona fu offerta a [[Federico Guglielmo IV di Prussia]], il quale però si rifiutò di accettare il possibile titolo di sovrano tedesco, a queste condizioni. Nel regno di Baviera, le prime elezioni parlamentari si tennero il 7 dicembre [[1848]]: il risultato si dimostrò per la maggior parte favorevole alla sinistra (''die Linke''), i cosiddetti "Sostenitori della Sovranità Popolare e dell'Unità della Germania". Nel Palatinato, i votanti elessero in tutto 19 seggi al parlamento<ref>{{Cita web|url=https://www.bavariathek.bayern/medien-themen/portale/geschichte-des-bayerischen-parlaments/landtage-seit-1819/oldid/13.html|titolo=Landtage seit 1819|accesso=7 maggio 2025}}</ref>. All'apertura del parlamento il 22 gennaio [[1849]], re Massimiliano II di Baviera promise ulteriori riforme per il suo popolo. Il 9 gennaio, nel frattempo, il parlamento aveva passato una legge<ref>{{Cita web|url=https://sammlungen.ub.uni-frankfurt.de/1848/content/titleinfo/2166565|titolo=Visual Library|sito=sammlungen.ub.uni-frankfurt.de|accesso=7 maggio 2025}}</ref>, sulla base di quanto proposto dall'Assemblea di Francoforte nel dicembre del [[1848]]. Il sovrano si rifiutò di controfirmare la legge ed aggiornò il parlamento all'8 marzo, inoltre il 23 aprile, sempre Massimiliano, ed il governo rifiutarono la costituzione di Francoforte. Il 14 aprile, la Suprema Corte di Baviera rifiutò la validità del documento dei diritti fondamentali della Baviera<ref>vedi Fleischmann p. 106</ref>. I deputati di sinistra interpretarono questo gesto come un tentativo di colpo di Stato. I deputati palatini tornarono alle loro municipalità con una soluzione in merito, ovvero che l'uso della forza rimaneva infine l'unico mezzo di risoluzione<ref>vedi G. Struve, p. 241</ref>. I territori del [[Palatinato (regione)|Palatinato]], della [[Franconia]] e della [[Svevia]] proposero quindi l'adozione della costituzione, l'abolizione della monarchia e la secessione di questi stessi territori dalla Baviera<ref name="hdbg.eu" />. Il 3 maggio [[1849]], la [[Rivolta di maggio a Dresda|Rivolta di maggio di Dresda]] divampò, ma già il 9 maggio venne schiacciata dalle truppe sassoni e prussiane insieme, mentre l'11 maggio, ebbe luogo una [[Rivoluzione del Baden|terza rivolta nel Baden]] con l'ammutinamento delle truppe di stato della fortezza di [[Rastatt|Rastadt]]. Re Massimiliano chiese l'aiuto militare della [[Regno di Prussia|Prussia]] ed il 10 giugno [[1849]] un corpo d'armata bavarese marciò nel Palatinato, soffocando così la [[Rivolta del Palatinato|rivolta]]. Negli anni successivi, insieme al suo ministro Ludwig von der Pfordten, Massimiliano perseguì il concetto di politica triassica: ciò prevedeva lo sviluppo degli stati centrali tedeschi, sotto la guida della Baviera, in una terza forza accanto alle due grandi potenze della [[Regno di Prussia|Prussia]] e dell'[[Impero austriaco|Austria]]. L'"Alleanza dei Quattro Re" venne stipulata il 27 febbraio [[1850]] tra i regni di Baviera, [[Regno di Sassonia|Sassonia]], [[Regno di Hannover|Hannover]] e [[Regno di Württemberg|Württemberg]]. In questo contesto si dice che la Baviera abbia di fatto affondato il progetto dell’[[Unione di Erfurt]]. Nella [[crisi d'autunno del 1850]], la Baviera si schierò quindi dalla parte dell'Austria e fece marciare le sue truppe nell'[[Elettorato d'Assia]], dove si fronteggiarono gli [[Bayerische Armee|eserciti bavarese]]-[[Esercito imperiale austriaco (1806-1867)|austriaco]] e [[Esercito prussiano|prussiano]]. Le truppe di occupazione bavaresi e austro-bavaresi occuparono parti dell'[[Assia]] elettorale dal novembre [[1850]] all'estate del [[1851]] nell'ambito di un intervento federale per rafforzare la controrivoluzione conservatrice.
[[File:German unified 1815 1871.svg|miniatura|Le varie tappe dello [[Zollverein]]'','' Unione doganale tedesca ([[1834]] - [[1919]]).]]
[[File:Franz Adam - Kaiser Franz Joseph I. von Österreich zu Pferd.jpg|sinistra|miniatura|Ritratto equestre, pittore [[Franz Adam]], dell'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francisco Giuseppe I]].]]
Dopo l'accordo tra [[Impero austriaco|Austria]] e [[Regno di Prussia|Prussia]] nel [[Trattato di Olmütz]] del dicembre [[1850]], il concetto di [[Triassico]] perse importanza negli anni successivi. La Baviera e le altre potenze centrali tedesche tentarono invano di convincere il governo di [[Vienna]] ad aderire al [[Zollverein]], unione doganale tedesca. La conferenza di [[Bamberga]], avviata da Massimiliano durante la [[Guerra di Crimea]], si concluse nel [[1854]] con una notevole perdita di prestigio diplomatico per la Baviera, poiché l'Austria rimase neutrale ma non consultò la [[Confederazione germanica|Confederazione tedesca]] né prese atto delle condizioni degli stati centrali tedeschi. La [[Regno di Grecia|Grecia]], governata dal fratello di Massimiliano, [[Ottone di Grecia|Ottone]], si era schierata al fianco della [[Impero russo|Russia]] nel conflitto in Crimea. Dopo la sconfitta dell'Impero austriaco nella [[Seconda guerra d'indipendenza italiana]], contro la [[Secondo Impero francese|Francia]] ed il [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Piemonte]] nel [[1859]], il ministro degli Esteri austriaco, [[Johann Bernhard von Rechberg und Rothenlöwen|Von Rechberg und Rothenlöwen]], propose di aderire al [[Zollverein]], unione doganale tedesca, nel [[1862]]. Tuttavia, il [[Ministro presidente della Prussia|primo ministro]] [[Ministro presidente della Prussia|della Prussia]] [[Otto von Bismarck]] bloccò l'iniziativa minacciando i membri dello Zollverein con il ritiro della [[Regno di Prussia|Prussia]]. Le conferenze di [[Würzburg]] non portarono ad alcuna riforma della [[Confederazione germanica|Confederazione tedesca]]. Anche la [[Frankfurter Fürstentag|Dieta dei principi di Francoforte]] (la Frankfurter Fürstentag), alla quale partecipò anche re Massimiliano, fallì nel [[1863]]. [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I di Prussia]] era assente alla cerimonia di apertura, nonostante l'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe d'Austria]], presente alla dieta, lo avesse invitato. Nel febbraio [[1864]] scoppiò la Guerra prussiana-danese, conosciuta meglio come [[Seconda guerra dello Schleswig]]; fino alla fine fu evidente l'impotenza politica della Baviera e della Confederazione tedesca di fronte alle grandi potenze Austria e Prussia<ref>{{Cita web|url=https://hdbg.eu/koenigreich/index.php/themen/index/herrscher_id/3/id/32|titolo=Haus der Bayerischen Geschichte - Königreich - Die Deutsche Frage 1848–1864|sito=hdbg.eu|accesso=7 maggio 2025}}</ref>. All'inizio della campagna militare per l'[[unificazione tedesca]], la Baviera era ancora in disparte. Nell'[[Assemblea federale (Germania)|Assemblea federale]], le azioni arbitrarie delle due grandi potenze tedesche nel conflitto contro la [[Danimarca]], provocarono ripetutamente proteste da parte degli stati centrali tedeschi, preoccupati per l'illegalità. I regni di Baviera e [[Regno di Sassonia|Sassonia]] negarono quindi all'Austria il trasporto delle truppe attraverso i loro territori, cosicché dovettero passare attraverso la [[Slesia]]. Il 21 febbraio [[1856]], su proposta del Regno di Baviera, l'Assemblea federale della Confederazione tedesca istituì una commissione per redigere un codice commerciale. Si dice che il re Massimiliano II abbia personalmente avviato questo progetto. L'allora inviato prussiano al Bundestag, [[Otto von Bismarck]], non votò contro la proposta bavarese, contrariamente alle istruzioni del primo ministro prussiano [[Otto Theodor von Manteuffel]]<ref>Christoph Bergfeld: Preußen und das Allgemeine Deutsche Handelsgesetzbuch, in: Ius Commune, Bd. XIV (1987), S. 101 (108).</ref><ref>Christoph Bergfeld: ''Preußen und das Allgemeine Deutsche Handelsgesetzbuch'', in: Ius Commune, Bd. XIV (1987), S. 101 (107) Fn. 9.</ref>.
[[File:Frankfurter Fürstentag 1863 Abschlußphoto.jpg|centro|miniatura|Fotografia della [[Frankfurter Fürstentag]] con tutti i principi partecipanti riuniti al [[Palazzo Thurn und Taxis]], a [[Francoforte]] nel [[1863]]. Al centro, in uniforme chiara, [[Francesco Giuseppe d'Austria]] e '''Massimiliano II di Baviera''' alla sinistra, mentre alla destra [[Giorgio V di Hannover]], [[Luigi III d'Assia]], [[Pietro II di Oldenburg]], [[Federico I di Baden]], [[Guglielmo I del Württemberg]], [[Ernesto II di Sassonia-Coburgo-Gotha]] (primo a sinistra), il granduca [[Carlo Alessandro di Sassonia-Weimar-Eisenach]] ed il re [[Giovanni di Sassonia]] (quarto a sinistra).]]
==== Ludovico II ====
===== Ascesa al trono =====
[[File:König Ludwig II. von Bayern in Generalsuniform mit dem Krönungsmantel.jpg|sinistra|miniatura|Ritratto di re [[Ludovico II di Baviera]].]]
[[File:Bundesarchiv Bild 183-R15449, Otto von Bismarck.jpg|miniatura|Il cancelliere [[Otto von Bismarck]].]]
[[File:North German Confederation 1870.svg|miniatura|La [[Confederazione Tedesca del Nord]].]]
Massimiliano II di Baviera morì il 10 marzo [[1864]] dopo una grave malattia durata solo tre giorni; i medici spiegarono il fenomeno come una rapida diffusione dell'[[erisipela]] sul petto. A succedergli fu il primogenito, che divenne re [[Ludovico II di Baviera]]. All'inizio delle campagne militari che porteranno all'[[unificazione tedesca]], la Baviera era ancora in disparte: nell'Assemblea federale, le azioni arbitrarie delle due grandi potenze tedesche nella guerra tedesco-danese del 1864, la [[Seconda guerra dello Schleswig]], provocarono ripetute proteste da parte degli stati intermedi tedeschi, per motivi di illegalità. I regni di Baviera e [[Regno di Sassonia|Sassonia]] negarono quindi all'[[Impero austriaco|Austria]] il trasporto delle truppe attraverso i loro territori, cosicché dovettero passare attraverso la [[Slesia]]<ref>{{Cita libro|autore=Jürgen Müller|titolo=Der Deutsche Bund 1815–1866|editore=Oldenbourg|città=München|data=2006|ISBN=3-486-55028-4|pp=46–47}}</ref>. Il ministro von der Pfordten voleva raggiungere il suo obiettivo politico, ovvero garantire l’esistenza sovrana della Baviera, attraverso la conservazione della Costituzione federale. Von der Pfordten, come molti suoi contemporanei, sottovalutò la determinazione del cancelliere prussiano, [[Otto von Bismarck]] di risolvere la “questione tedesca” sotto la guida prussiana. Dopo il decreto federale del 14 giugno [[1866]] contro la [[Regno di Prussia|Prussia]], iniziò un [[Guerra austro-prussiana|conflitto]] contro l'[[Impero austriaco]]. La Baviera combatté a fianco dell'Austria contro la Prussia durante la campagna principale e subì una pesante sconfitta nella [[Battaglia di Dettingen]], il 26 luglio. Tuttavia, le successive perdite territoriali furono minori; la Baviera dovette cedere alla Prussia solo i distretti di [[Gersfeld (Rhön)|Gersfeld]], di [[Bad Orb|Orb]] e di [[Kaulsdorf]]. La [[Confederazione germanica|Confederazione tedesca]] venne sciolta nell'agosto del [[1866]] a seguito della guerra tedesca<ref>Ernst Rudolf Huber: ''Deutsche Verfassungsgeschichte seit 1789.'' Band III: ''Bismarck und das Reich.'' 3. Auflage, W. Kohlhammer, Stuttgart [u. a.] 1988, S. 576.</ref>. Nel 1867 la [[Regno di Prussia|Prussia]] fondò la [[Confederazione Tedesca del Nord|Confederazione della]] [[Confederazione Tedesca del Nord|Tedesca del Nord]], dalla quale la Baviera rimase fuori e non aderì alla confederazione della Germania meridionale che era stata proposta nella [[Trattato di Praga (1866)|Pace di Praga]]. Anche il [[Granducato di Baden|Baden]], il [[Regno di Württemberg|Württemberg]] e l'[[Granducato d'Assia|Assia-Darmstadt]] preferirono raggiungere un accordo diretto con la Prussia e non dipendere dalla Baviera. Alla fine del 1866, von der Pfordten fu sostituito al governo da Chlodwig zu Hohenlohe-Schillingsfürst, che sostenne la pretesa prussiana di egemonia nella politica tedesca ma rifiutò l'adesione della Baviera a un nuovo stato federale. In seguito del conflitto del 1866, la Baviera poté godere di altri quattro anni della sua storia (1866 - 1870), dopo il 1813 - 1816, nei quali fu [[De iure|de jure]] pienamente sovrana, cioè senza essere integrata in uno stato o in una federazione. Tuttavia, il 22 agosto 1866, re [[Ludovico II di Baviera|Ludovico II]] fu costretto a firmare un'alleanza difensiva. Ciò significava che, in caso di guerra, l'[[esercito bavarese]] sarebbe stato subordinato alla Prussia in qualità di comandante federale. Nella [[Guerra franco-prussiana]], scoppiata nel [[1870]], la Baviera combatté a fianco del [[Confederazione Tedesca del Nord]]. Da allora, l'avvocato monacense e membro del parlamento regionale, Marquard Barth, raccolse attorno a sé sempre più sostenitori che si battevano per l'unione più stretta possibile della Baviera con la Prussia.
===== Proclamazione dell'Impero =====
[[File:1879 Buelow Kaiser Wilhelm I anagoria.JPG|sinistra|miniatura|Ritratto di re [[Guglielmo I di Prussia]].]]
[[File:Stieler - Marie, Kronprinzessin von Bayern (Schönheitengalerie).jpg|miniatura|Ritratto della regina [[Maria di Prussia (regina di Baviera)|Maria di Baviera]].]]
I trattati di novembre del 1870 prepararono anche l'adesione della Baviera alla [[Confederazione Tedesca del Nord]]; Bismarck voleva anche che i principi federali tedeschi offrissero ufficialmente la corona imperiale al re [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]] [[Guglielmo I di Germania|di Prussia]]. A tal fine, il cancelliere prussiano redasse una lettera imperiale. Ludwig II di Baviera avrebbe dovuto firmare il documento in quanto principe federale di rango più elevato (non prussiano). Ludovico lo considerò un'imposizione personale. Bismarck rifiutò la proposta, irrealistica, di Ludwig di consentire al titolo imperiale di vagare tra [[Berlino]] e [[Monaco di Baviera|Monaco]]<ref>{{Cita libro|titolo=Die Deutschen II Dokumentarreihe in zehn Folgen – Materialien für den Unterricht|numero=Folge 8: Ludwig II. und die Bayern|editore=Zweites Deutsches Fernsehen / Verband der Geschichtslehrer Deutschlands |data=2010|p=3|url=http://www.diedeutschen.zdf.de/ZDF/zdfportal/blob/22563432/4/data.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140810011430/http://www.diedeutschen.zdf.de/ZDF/zdfportal/blob/22563432/4/data.pdf|urlmorto=sì|accesso=5 agosto 2022}}</ref>. Re Ludovico accettò con riluttanza il titolo di imperatore per il re prussiano, cugino di sua madre, la regina [[Maria di Prussia (regina di Baviera)|Maria di Prussia]], che teneva in scarsa considerazione, e firmò la lettera imperiale. Solo con riluttanza e tardivamente, il parlamento statale bavarese ratificò la [[Costituzione dell'Impero tedesco|Costituzione imperiale]] del 1º gennaio [[1871]]. Solo il 21 gennaio il [[Landtag della Baviera|parlamento]] di Monaco approvò il trattato della Baviera con la Confederazione tedesca del Nord con 102 voti contro 48; Con la sua firma, Ludovico II rese effettiva questa ratifica il 30 gennaio [[1871]], con effetto retroattivo all'inizio dell'anno. La resistenza all'adesione al nuovo impero dominato dalla Prussia fu notevole. Solo per un soffio e dopo una grande resistenza, soprattutto da parte del Partito Patriottico Bavarese, il governo bavarese sotto la guida di Otto von Bray-Steinburg riuscì a ottenere la maggioranza dei due terzi richiesta. Al momento della fondazione dell'Impero, il giornalista Johann Baptist Sigl mise in guardia senza pietà contro il militarismo prussiano sul popolare quotidiano ''Das bayerische Vaterland'' con le parole: "Più guerre, più storpi, più liste di morte e più bollette fiscali..." Paragonò la nuova corona imperiale a un elmo chiodato prussiano ingrandito<ref>Benno Hubensteiner: ''Bayerische Geschichte. Bayern und die Reichsgründung.'' 9. Auflage, 1981, ISBN 3-7991-5684-4, S. 431.</ref>. Il Regno di Baviera continuò ad avere diritto a una propria politica estera all'interno dell'[[Impero tedesco]] e pertanto ebbe propri diplomatici. A causa della continua competenza della Baviera in politica estera, la maggior parte degli ambasciatori stranieri rimase a Monaco e, solo durante la [[Prima guerra mondiale]], molte ambasciate chiusero e non furono riaperte dopo la fine del conflitto a causa della perdita di queste competenze da parte della Baviera<ref>[[Historisches Lexikon Bayerns]]: [https://www.historisches-lexikon-bayerns.de/Lexikon/Ausw%C3%A4rtige_Gesandtschaften_in_M%C3%BCnchen Auswärtige Gesandtschaften in München]</ref>. Con la nascita dello stato imperiale, una serie di convenzioni portò la maggior parte delle varie forze militari statali direttamente sotto l'amministrazione del Ministero della Guerra prussiano. La Baviera, tuttavia, mantenne un certo grado di autonomia in tempo di pace, con i suoi due (poi tre) corpi d'armata rimasti al di fuori dell'ordine di battaglia prussiano. I reggimenti bavaresi di fanteria e cavalleria mantennero le loro storiche uniformi azzurre e verdi, distintive del modello prussiano adottato dalla maggior parte dell'esercito. Il singolo soldato bavarese giurò fedeltà a re Ludovico, sebbene in tempo di guerra questo impegno di obbedienza fosse esteso al futuro [[Kaiser]] [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo]] [[Guglielmo II di Germania|II]] come comandante supremo. Nel luglio [[1914]], l'esercito bavarese contava 92.400 uomini, pari all'11% del totale dell'[[Deutsches Heer (1871-1919)|Esercito imperiale tedesco]]<ref>{{Cita libro|nome=Nigel|cognome=Thomas|p=3|titolo=The German Army in World War I|data=20 agosto 2003|editore=Bloomsbury USA|isbn=1-84176-565-1}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Albert|cognome=Seaton|pp=24 & 26|titolo=The Army of the German Empire 1870-1888|data=15 giugno 1973|editore=Bloomsbury USA|isbn=0-85045-150-7}}</ref>.
[[File:Deutsches Reich (1871-1918)-de.svg|miniatura|Mappa della divisione statale dell'[[Impero tedesco]], nato nel [[1871]].]]
[[File:Flag of Germany (1867–1918).svg|sinistra|miniatura|[[Bandiera della Germania|Bandiera dell'Impero tedesco]].]]
Dopo l'ingresso della Baviera nell'[[Impero tedesco|Impero]], Ludovico II si distaccò sempre più dagli affari politici bavaresi e spese ingenti somme di denaro in progetti personali, come la costruzione di numerosi castelli e palazzi da fiaba, il più famoso dei quali fu il [[Castello di Neuschwanstein]], in [[Richard Wagner|stile wagneriano]]. Ludovico usò il suo patrimonio personale per finanziare questi progetti, e non fondi statali, e i progetti di costruzione lo portarono a un profondo debito. Questi debiti causarono grande preoccupazione tra l'élite politica bavarese, che cercò di convincere Ludovico a interrompere i lavori di costruzione; egli però rifiutò, e i rapporti tra i ministri del governo e la corona si deteriorarono. Finalmente, nel [[1886]], la crisi raggiunse il culmine. Una commissione medica nominata dal governo dichiarò Ludwig pazzo e quindi incapace di regnare. Suo zio, il principe [[Luitpold di Baviera|Luitpold]], fu nominato [[Reggenza|reggente]]. Il giorno dopo la deposizione di Ludwig, il re morì misteriosamente dopo aver chiesto allo psichiatra capo della commissione di accompagnarlo a fare una passeggiata lungo il [[lago di Starnberg]] (allora chiamato lago Würm). Ludwig e lo psichiatra furono trovati morti, galleggianti nel lago. L'autopsia ufficiale indicò come causa di morte il suicidio per annegamento, ma alcune fonti sostengono che non sia stata trovata acqua nei polmoni di Ludwig. Sebbene queste affermazioni possano essere spiegate con l'annegamento a secco, hanno anche portato a teorie cospirative sull'assassinio politico<ref>{{Cita web|cognome=portiabridget|data=11 dicembre 2010|titolo=Be careful what you wish for…especially if you wish you were a king.|url=https://portiabridget.wordpress.com/2010/12/11/be-careful-what-you-wish-for-especially-if-you-wish-you-were-a-king/|accesso=26 novembre 2023|sito=portable pieces of thoughts|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Foundation of the German Reich in 1871 {{!}} bavarikon|url=https://www.bavarikon.de/|accesso=26 novembre 2023|lingua=de}}</ref>. Ludovico morì il 13 giugno [[1886]], venendo succeduto dal fratello minore [[Ottone di Baviera]]<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore=Greg King|titolo=The Mad King: The Life and Times of Ludwig II of Bavaria.|url=https://archive.org/details/madkinglifetimes00king|anno=1996|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=1-55972-362-9}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Franz Herre|titolo=Ludwig II|anno=1987|editore=Bompiani|città=Milano|p=|pp=|ISBN=}}</ref>.
===== Reggenza del principe Luitpold =====
[[File:F A Kaulbach Prinzregent Luitpold.jpg|miniatura|[[Luitpold di Baviera|Luitpold]], [[Sovrani di Baviera|principe reggente di Baviera]].]]
Il 10 giugno [[1886]] il fratello, [[Ludovico II di Baviera]], fu de facto deposto dal consiglio di ministri il quale nominò il principe [[Luitpold di Baviera|Luitpold]] quale Reggente del Regno di Baviera; tre giorni dopo, il 13 giugno [[1886]], re Ludovico morì in circostanze anche poco chiare e di conseguenza il fratello minore gli successe come Ottone I di Baviera, essendo il primo in [[Linea di successione al trono di Baviera|linea di successione al trono]]. Nel [[1886]], l'ufficiale medico reale scrisse una dichiarazione in cui dichiarava che Otto era gravemente malato di mente; si sostiene che soffrisse di schizofrenia. È stato anche sostenuto in modo convincente che i problemi del monarca fossero dovuti alla sifilide contratta, il che spiegherebbe anche i suoi problemi fisici, in particolare la paralisi di cui soffrì negli ultimi anni<ref name="alchetron.com">{{Cita web|lingua=en|autore=Predecessor Ludwig IIRole KingSuccessor Ludwig IIISiblings Ludwig II of BavariaHouse WittelsbachGrandparents Ludwig I. of BavariaName Otto BavariaReign 13 June 1886-5 November 1913Regent LuitpoldLudwigBorn 27 April 1848The Residence, MunichBurial St Michael's Church, MunichDied October 11, 1916, Furstenried Palace, Munich, GermanyParents Maximilian II of Bavaria, Marie of PrussiaCousins Ludwig III of Bavaria, Princess Theresa of Bavaria, Archduchess Mathilda of Austria, Prince Alfons of Bavaria, Prince Leopold of BavariaSimilar People Ludwig II of Bavaria, Maximilian II of Bavaria, Marie of Prussia, Ludwig I. of Bavaria, Ludwig III of Bavaria|url=https://alchetron.com/Otto-of-Bavaria|titolo=Otto of Bavaria - Alchetron, The Free Social Encyclopedia|sito=Alchetron.com|data=18 agosto 2017|accesso=6 maggio 2025}}</ref>. Poiché il nuovo sovrano non era in grado di governare a causa del suo stato di salute (ufficialmente si diceva eufemisticamente: "Il re è malinconico"), il principe Luitpoldo continuò i compiti di reggente. Non comprese il proclama della sua ascesa al trono, che fu letto a Ottone nel [[Castello di Fürstenried]] il giorno dopo il suo insediamento ufficiale. Considerava suo zio [[Luitpold di Baviera|Luitpold]] il legittimo re. Poco dopo, le truppe bavaresi giurarono fedeltà al re Ottone I e furono coniate monete con il suo ritratto. Fürstenried divenne così la residenza del [[Sovrani di Baviera|re di Baviera]]. Per ragioni di sicurezza, attorno alla residenza vennero costruite delle mura molto alte, tuttavia, il castello, nonostante alcuni dei metodi di trattamento brutali utilizzati all'epoca, era una sistemazione estremamente lussuosa con magnifiche sale, dove Ottone viveva in isolamento al primo piano dell'edificio principale con la sua corte<ref>[https://www.br.de/radio/bayern2/sendungen/kalenderblatt/1110-otto100.html BR-Kalenderblatt: König Otto von Bayern gestorben.]</ref><ref name="Munichkindl.net: Otto I">[https://www.munichkindl.net/koenig-otto Munichkindl.net: Otto I.]</ref>. Durante i suoi anni di regno, Ottone sedeva spesso in modo del tutto apatico su una pesante poltrona di pelle, fumando sigari o sigarette fatte a mano e non riconoscendo più nessuno. Il suo passatempo preferito era cercare fragole al parco e parlare con gli uccelli. A volte guardava oltre il muro verso [[Monaco di Baviera|Monaco]] da una collina e rivolgeva discorsi inascoltati al suo popolo<ref name="Munichkindl.net: Otto I" />.
[[File:Regierungsantritt Ludwigs III.jpg|sinistra|miniatura|Proclamazione di [[Ludovico III di Baviera]]]]
Dopo la morte del principe Luitpold, avvenuta il 12 dicembre [[1912]], gli succedette come reggente il figlio [[Ludovico III di Baviera|Ludovico]]; un emendamento alla [[#La costituzione|Costituzione bavarese]] del novembre [[1913]] creò la possibilità fondamentale di porre fine alla [[reggenza]] di un sovrano in caso di malattia di lunga durata e di consentire al successivo membro della [[Casato di Wittelsbach|dinastia dei Wittelsbach]] in linea di successione di salire al trono bavarese. Il 5 novembre [[1913]], il principe reggente Ludovico dichiarò la fine del regno di re Ottone I con una dichiarazione firmata dai ministri bavarese, venendo proclamato successivamente [[Ludovico III di Baviera]]<ref name="King Ludwig2">{{Cita web|lingua=EN|autore=Scott Mehl|url=https://www.unofficialroyalty.com/king-ludwig-iii-of-bavaria/|titolo=King Ludwig III of Bavaria|sito=Unofficial Royalty|data=7 luglio 2016|accesso=20 marzo 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160711034350/https://www.unofficialroyalty.com/king-ludwig-iii-of-bavaria/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://voltamusicawards.com/it/re-di-baviera-re-ludovico-iii/|titolo=Ascesa al trono come Ludovico III}}</ref>. Il nuovo sovrano allo stesso tempo stabilì che i titoli ed il trattamento dell'ex re Ottone non venissero mutati<ref>[https://www.hdbg.eu/koenigreich/frontend.php/personen/index/herrscher_id/2/id/152 HDBG: Otto I.]</ref><ref>{{Cita libro|autore=[[Dieter Albrecht]]|titolo=Der Regentenwechsel 1912, die Beendigung der Regentschaft 1913}}</ref>. Re Ludovico governerà poi fino alla sconfitta dell'Impero tedesco nella [[Prima guerra mondiale]], quando la monarchia tedesca, compresa quella bavarese, cadde<ref>{{Cita libro|autore=Desmond Chapman-Huston|titolo=Ludwig II. The Mad King of Bavaria|anno=1993|editore=Barnes & Noble|città=New York|p=|pp=|ISBN=0-88029-493-0}}</ref>.
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[[File:König Ludwig III von Bayern und Kaiser Wilhelm II während einer Zeremonie in der Befreiungshalle in Kelheim.jpg|miniatura|[[Ludovico III di Baviera]] ed il [[Guglielmo II di Germania|Kaiser Guglielmo II]] ad una cerimonia a [[Kelheim]].]]
Re Ludovico II di Baviera era principalmente interessato al miglioramento ed allo sviluppo dell'agricoltura e dei trasporti, continuando anche il tradizionale mecenatismo dei [[Casato di Wittelsbach|Wittelsbach]] nei confronti delle arti<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Louis-III-king-of-Bavaria|titolo=New King of Bavaria}}</ref>. Meno di un anno dopo della sua ascesa al trono, scoppiò la [[Prima guerra mondiale]]; Ludovico III inviò immediatamente un messaggio al [[Guglielmo II di Germania|Kaiser Guglielmo II]] a [[Berlino]], assicurando il sostegno della Baviera a fianco dell’[[Impero tedesco]]. Diversi giorni dopo fece sapere che in caso di vittoria, la Baviera avrebbe preteso l'accesso diretto al mare, conquistando parti del [[Belgio]], fino ad [[Anversa]]. Poco dopo il monarca ridusse le sue pretese su alcune zone dell'[[Alsazia]]. Non si trattava di un'ambizione personale di Ludovico III, ma della gran parte dei suoi sudditi che lo sostenevano in tali richieste<ref>{{Cita web|url=https://www.uni-wuppertal.de/en/transfer/science-communication/jahr100wissen-/-100-years-ago/100-years-ago-in-2021/the-last-bavarian-king/|titolo=Ludwig richiests for WWI's victory}}</ref>. Re Ludovico non prese parte quasi mai nelle vicende bavaresi della Grande Guerra, opponendosi inoltre alla politica militare di [[Erich Ludendorff]], di fatto Comandante dell'[[Deutsches Heer (1871-1919)|Esercito Imperiale]] della [[Impero tedesco|Germania]]<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Louis-III-king-of-Bavaria|titolo=Ludwig against Ludendorff}}</ref>. Con il protrarsi della guerra, re Ludovico divenne sempre più impopolare. Il 28 gennaio [[1918]] ci fu una protesta generale contro la guerra in tutta la Baviera, la prima che si verificò. Quando il conflitto mondiale terminò, la [[Rivoluzione di novembre|rivoluzione tedesca]] scoppiò in tutto l’[[Impero tedesco|Impero]], compresa la Baviera, tra il 1918 ed il 1919. Il 12 novembre 1918, Ludwig III emise la dichiarazione Anif (Anifer Erklärung) dal [[Castello di Anif]] in [[Prima Repubblica (Austria)|Austria]]<ref>{{Cita web|lingua=EN|url=https://alphahistory.com/weimarrepublic/kiel-mutiny/|titolo=The Kiel mutiny|accesso=10 luglio 2021}}</ref>, dove si era rifugiato il 7 novembre. Il documento liberò tutti coloro che gli avevano giurato fedeltà, inclusi soldati, funzionari governativi e funzionari pubblici. Ludovico III di Baviera fu deposto il 13 novembre 1918, sotto il Governo repubblicano di [[Kurt Eisner]], ponendo così ufficialmente fine alla monarchia bavarese e con essa il dominio dei [[Casato di Wittelsbach|Wittelsbach]] sulla nazione, dopo 738 anni<ref name="King Ludwig2"/><ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Louis-III-king-of-Bavaria|titolo=Ludwig exiled}}</ref>.
[[File:01916 Der König von Bayern; Ludwig III., besucht das Heeresgruppenkommando in Sighișoara (Schässburg, Segesvar), am 7.11..jpg|sinistra|miniatura|Re [[Ludovico III di Baviera|Ludovico]] che ispeziona le truppe.]]
Ludwig tornò poco dopo in Baviera dove sua moglie, [[Maria Teresa Enrichetta d'Austria-Este|Maria Teresa]], morì il 3 febbraio [[1919]] nel [[Castello di Wildenwart]]. Il Premier Eisner fu assassinato e, temendo che potesse diventare l’obiettivo di un contro-assassinio, Ludwig fuggì in [[Regno d'Ungheria (1920-1946)|Ungheria]], trasferendosi in seguito in [[Liechtenstein]] e poi in [[Svizzera]]. Ritornò in patria nell’aprile [[1920]] quando sentì che il pericolo immediato era passato, vivendo nella tenuta di [[Castello di Wildenwart|Wildenwart]]. Nel settembre 1921, Ludwig si recò nella sua dimora di Nádasdy, a [[Sárvár]]. Ludovico III, ultimo re di Baviera e ultimo sovrano della casa di Wittelsbach, morì in Ungheria il 18 ottobre [[1921]]<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Louis-III-king-of-Bavaria|titolo=Ludwig of Bavaria died in Unghery}}</ref>. Il suo corpo fu riportato a [[Monaco di Baviera|Monaco]] il 5 novembre 1921 e, nonostante i timori di un movimento per restaurare la monarchia, si tenne un funerale di Stato con circa 100.000 spettatori. Fu sepolto nella [[Frauenkirche (Monaco di Baviera)|Frauenkirche]] nel centro della città<ref name="King Ludwig2" /><ref>{{Cita web|url=https://voltamusicawards.com/it/re-di-baviera-re-ludovico-iii/|titolo=Morte di Ludovico III di Baviera}}</ref>.
== Geografia, regioni amministrative e popolazione ==
[[File:Karte Bayern 1858.jpg|thumb|Il Regno di Baviera nel 1858]]
[[File:Bayern von 1800 bis heute.png|thumb|left|L'Elettorato (1778) e il Regno di Baviera (1816)]]
Quando [[Napoleone]] abolì il Sacro Romano Impero e la Baviera divenne un regno indipendente nel [[1806]], la sua area fu praticamente raddoppiata. Il [[Tirolo]] (1805–1815) ed il Salisburghese (1810–1815) vennero temporaneamente uniti alla [[Baviera]] per poi essere uniti all'Austria definitivamente. In cambio, la Baviera ottenne il [[Palatinato (regione)|Palatinato]] e la [[Franconia (regione)|Franconia]] nel 1815 che vennero strappati alla [[Francia]].
Il Regno di Baviera venne diviso dal 1837 in 8 regioni amministrative chiamate ''Regierungsbezirke''.
Le regioni presero essenzialmente i loro nomi dai principali fiumi che vi scorrevano, mantenendo la situazione tale sino a quando nel Ludovico I non volle reintrodurre i vecchi nomi di ''[[Alta Baviera]]'', ''[[Bassa Baviera]]'', ''[[Franconia (regione)|Franconia]]'', ''[[Svevia]]'', ''[[Alto Palatinato]]'' e ''Palatinato''. Egli cambiò anche i suoi titoli regali in ''Ludovico, Re di Baviera, Duca di Franconia, Duca di Svevia e Conte Palatino del Reno'', titoli che vennero mantenuti anche dai suoi successori.
Dopo la guerra austro-prussiana, la Baviera venne costretta a cedere alla Prussia alcuni distretti della Bassa Franconia.
===
* '''Area''' = 75.865 km² (1900)
* '''Popolazione''' = 3 707 966 (1818) — 4 370 977 (1840) — 5 818 544 (1895) — 6 176 057 (1900) — 6 524 372 (1910)
* '''Regioni''' (1806–1837):
# Altmühlkreis (1806-1810 / dissolta)
# Eisackkreis (1806-1810 / ceduta all'Italia)
# Etschkreis (1806-1810 / ceduta all'Italia)
# Illerkreis (1806-1817 / dissolta)
# Innkreis (1806-1814 / ceduta all'Austria)
# Isarkreis (1806–1837 / trasformata nell'Alta Baviera)
# Lechkreis (1806-1810 / dissolta)
# Mainkreis (1806–1837 / trasformata nell'Alta Franconia)
# Naabkreis (1806-1810 / dissolta)
# Oberdonaukreis (1806–1837 / trasformata nella Bassa Baviera)
# Pegnitzkreis (1806-1810 / dissolta)
# Regenkreis (1806–1837 / trasformata nell'Alto Palatinato)
# Rezatkreis (1806–1837 / trasformata nella Media Franconia)
# Rheinkreis (1815-1837 / trasformata nel Palatinato)
# Salzachkreis (1810–1815 / ceduta all'Austria)
# Unterdonaukreis (1806–1837 / trasformata nella Svevia)
# Untermainkreis (1817-1837 / trasformata nella Bassa Franconia)
* '''Regioni''' (1837–1918):
# [[Alta Franconia]] ({{lang|de|''Oberfranken''}}) (Capitale:[[Bayreuth]]); 6.999 km²
# [[Media Franconia]] ({{lang|de|''Mittelfranken''}}) (Capitale:[[Ansbach]]); 7.574 km²
# [[Bassa Franconia]] ({{lang|de|''Unterfranken''}}) (Capitale:[[Würzburg]]); 8.401 km²
# [[Svevia]] ({{lang|de|''Schwaben''}}) (Capitale:[[Augusta (Germania)|Augusta]]); 9.819 km²
# [[Palatinato (regione)|Palatinato]] ({{lang|de|''Pfalz''}}) (Capitale:[[Spira (Germania)|Spira]]); 5.928 km²
# [[Alto Palatinato]] ({{lang|de|''Oberpfalz''}}) (Capitale:[[Ratisbona]]); 9.662 km²
# [[Alta Baviera]] ({{lang|de|''Oberbayern''}}) (Capitale:[[Monaco di Baviera]]); 16.725 km²
# [[Bassa Baviera]] ({{lang|de|''Niederbayern''}}) (Capitale:[[Landshut]]); 10.757 km²
== Sovrani di Baviera ==
{{vedi anche|Sovrani di Baviera}}
{| class="wikitable" width="100%" style="text-align:center"
! rowspan="2" width="15%" |Nome
! rowspan="2" width="130px" |Ritratto
! rowspan="2" width="9%" |Data di nascita
! colspan="2" |Regno
! rowspan="2" width="18%" |Matrimoni
! rowspan="2" |Note
|-
! width="9%" |Inizio
! width="9%" |Fine
|-
|[[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|'''Massimiliano I Giuseppe''']]
|[[File:Hornöck Maximilian I von Bayern um 1810.jpg|221x221px]]
|27 maggio [[1756]]
|1º gennaio [[1806]]
|13 ottobre [[1825]]
|(1) [[Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt]]
(2) [[Carolina di Baden]]
|Succeduto come [[Elettorato di Baviera|Elettore di Baviera]] a [[Carlo Teodoro di Baviera|Carlo Teodoro]]
|-
|[[Ludovico I di Baviera (re)|'''Ludovico I''']]
|[[File:König Ludwig I. von Bayern.jpg|189x189px]]
|25 agosto [[1786]]
|13 ottobre [[1825]]
|20 marzo [[1848]]
|[[Teresa di Sassonia-Hildburghausen]]
|Abdicò nel marzo [[1848]] a seguito di uno scandalo ed una crisi
|-
|[[Massimiliano II di Baviera|'''Massimiliano II''']]
([[Massimiliano II di Baviera|'''Giuseppe''']])
|[[File:Maximilian II of Bavaria.jpg|202x202px]]
|28 novembre [[1811]]
|20 marzo [[1848]]
|10 marzo [[1864]]
|[[Maria di Prussia (regina di Baviera)|Maria di Prussia]]
|Figlio di [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludovico I]] e padre dei sovrani [[Ludovico II di Baviera|Ludovico II]] e [[Ottone di Baviera|Ottone I]]
|-
|'''[[Ludovico II di Baviera|Ludovico II]]'''
|[[File:Ludwig II of Bavaria.jpg|227x227px]]
|25 agosto [[1845]]
|10 marzo [[1864]]
|13 giugno [[1886]]
|no matrimonio
|Figlio di [[Massimiliano II di Baviera]], fu dichiarato pazzo
|-
|[[Ottone di Baviera|'''Ottone I''']]
|[[File:OttoIBeieren.jpg|190x190px]]
|27 aprile [[1848]]
|13 giugno [[1886]]
|5 novembre [[1913]]
|no matrimonio
|Fu affiancato da una reggenza, guidata dallo zio [[Luitpold di Baviera|Luitpold]]
|-
|[[Ludovico III di Baviera|'''Ludovico III''']]
|[[File:Crown Prince Ludwig III of Bavaria MET DP72095.jpg|179x179px]]
|7 gennaio [[1845]]
|5 novembre [[1913]]
|13 novembre [[1918]]
|[[Maria Teresa Enrichetta d'Austria-Este]]
|Figlia di [[Luitpold di Baviera|Luitpold]], fu principe reggente e poi sovrano
|}
=== Reggenza (1886 - 1913) ===
{| class="wikitable" width="100%" style="text-align:center"
! rowspan="2" width="15%" |Nome
! rowspan="2" width="130px" |Ritratto
! rowspan="2" width="9%" |Data di nascita
! colspan="2" |Regno
! rowspan="2" width="18%" |Matrimoni
! rowspan="2" |Note
|-
! width="9%" |Inizio
! width="9%" |Fine
|-
|'''[[Luitpold di Baviera|Luitpold]]'''
|[[File:Luitpold Wittelsbach cropped.jpg|199x199px]]
|12 marzo [[1821]]
|10 giugno [[1886]]
|12 dicembre [[1912]]
|[[Augusta Ferdinanda d'Asburgo-Lorena]]
|Figlio di re [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludovico I di Baviera]] e reggente dal [[1886]] al [[1912]]
|-
|[[Ludovico III di Baviera|'''Ludovico III''']]
|[[File:Crown Prince Ludwig III of Bavaria MET DP72095.jpg|179x179px]]
|7 gennaio [[1845]]
|12 dicembre [[1912]]
|5 novembre [[1913]]
|[[Maria Teresa Enrichetta d'Austria-Este]]
|Figlia di [[Luitpold di Baviera|Luitpold]], si proclamò sovrano di Baviera nel [[1913]]
|}
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Baviera]]
* [[Confederazione germanica]]
* [[Impero tedesco]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Stati della Confederazione del Reno}}
{{Stati soggetti alla Francia rivoluzionaria e napoleonica}}
{{Stati della Confederazione germanica}}
{{Stati tedeschi (1867-1918)}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Germania|storia}}
[[Categoria:Regno di Baviera| ]]
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