Eugenio Corti: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseNascita = 21 gennaio
|AnnoNascita = 1921
|LuogoMorte = Besana in Brianza
|GiornoMeseMorte = 4 febbraio
|AnnoMorte = 2014
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scrittore
|Attività2 = saggista
|Nazionalità = italiano
}}
== Biografia ==
=== Giovinezza e guerra (1921-1945) ===
Eugenio Corti nacque a Besana in Brianza il 21 gennaio 1921 in una famiglia con radici profondamente cattoliche. La nonna paterna, Giuseppina Ratti, era prima cugina di [[Achille Ratti]] che, nel 1922, venne eletto Papa con il nome di Pio XI.
Il padre Mario, industriale tessile, aveva iniziato a lavorare a 13 anni perché, rimasto orfano, voleva essere d'aiuto alla madre vedova con cinque figli. Ancora giovanissimo, iniziò la sua attività di imprenditore che lo porterà alla fine degli anni '40 a gestire in proprio cinque stabilimenti con circa 1200 dipendenti. Della stessa educazione profondamente religiosa, era la madre Irma Bestetti, di [[Cernusco sul Naviglio]]. Eugenio e i suoi nove fratelli, con l'esempio dei genitori, furono educati ad un forte impegno caritativo e sociale: il fratello, [[Piero Corti]], come medico missionario laico, darà vita in Uganda ad un grande ospedale; la sorella Angela sposerà il medico missionario Fortunato Fasana e il fratello Corrado sarà sacerdote gesuita in [[Ciad]].
Eugenio Corti frequentò parte della scuola elementare a Besana, poi continuò gli studi classici fino alla maturità nel [[Collegio San Carlo]] di Milano. Scoprì la propria vocazione di scrittore sin dai primi anni di collegio: decisivo l'incontro con i poemi omerici, che orienteranno la sua scrittura alla ricerca della verità e della bellezza, come lui stesso ricordava spesso: «[[Omero]] trasforma in bellezza tutte le cose di cui parla. Qualsiasi fosse l'argomento affrontato, anche il dettaglio più nascosto, è segnato dalla bellezza, è come condizionato dalla bellezza. Ero in quel tempo della vita in cui s'iniziano a delineare le decisioni fondamentali. Io decisi di scrivere, anche se i miei famigliari, industriali, contavano molto su di me».<ref>{{Cita news
|url = http://www.libero-news.it/articles/view/553015
|titolo = «In Russia sulle tracce di Omero»
|autore = Eugenio Corti
|wkautore = Eugenio Corti
|giornale = [[Libero (quotidiano)|Libero]]
|data = 21 giugno 2009
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090625190213/http://www.libero-news.it/articles/view/553015
|dataarchivio = 25 giugno 2009
|urlmorto = sì
|accesso = 2 febbraio 2021
}}</ref>
Completati gli studi classici, nel [[1940]] si iscrisse all'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]], facoltà di [[Giurisprudenza]]. Dopo pochi mesi di vita universitaria, nel febbraio del '41, fu chiamato alle armi e destinato al [[Reggimenti di artiglieria dell'Esercito Italiano#Artiglieria di linea|XXI Reggimento Artiglieria di Piacenza]]. Da lì passò alla [[Castello di Moncalieri#Nel regno d'Italia|Scuola Allievi Ufficiali di Moncalieri]], da cui uscì con la nomina a [[sottotenente]] d'Artiglieria. Alla conclusione del corso, essendo nel primo decimo della graduatoria, poté scegliere la destinazione al fronte; scelse il [[Campagna italiana di Russia|fronte russo]], che raggiunse nel giugno '42. Il suo scopo preciso era «conoscere il mondo [[Comunismo|comunista]]».
Dopo aver stabilito il fronte sul [[Don (fiume Russia)|Don]], nella seconda metà di dicembre l'esercito italiano ricevette l'ordine di [[Seconda battaglia difensiva del Don|abbandonare le postazioni e di ritirarsi]]. Senza automezzi e senza alimenti sufficienti, i reparti italiani, quasi tutti appiedati, si avviarono a una disastrosa ritirata. Per il suo comportamento eroico, Corti fu decorato con la [[Ricompense al valor militare|medaglia d'argento al valore militare]]. Il 26 luglio 1943, rifiutò la licenza che i medici dell'[[Ospedale Militare di Baggio]] volevano accordargli per le sue condizioni di salute.
Rientrato in caserma a [[Bolzano]], venne trasferito a [[Nettuno (Italia)|Nettuno]]. Dopo l'[[Armistizio di Cassibile|Armistizio dell'8 settembre]], si diresse a piedi verso il sud. Dopo un periodo nei campi di riordinamento in [[Puglia]], Corti entrò volontario nei reparti dell'[[Esercito Cobelligerante Italiano|esercito regolare italiano]], nati per affiancare gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]].
=== Le prime opere (1947-1972) ===
Nel [[1947]] ottenne la laurea in [[Giurisprudenza]]. Nello stesso anno pubblicò ''I più non ritornano'', il suo primo libro, sull'esperienza autobiografica della ritirata di Russia. Originariamente pubblicato da [[Garzanti Editore|Garzanti]] (successivamente disponibile presso l'Editore [[Mursia]]), è la testimonianza di un soldato sugli avvenimenti vissuti personalmente e dai commilitoni italiani dal 19 dicembre 1942 al 17 gennaio 1943, con lo sfondamento del fronte italiano a opera delle divisioni sovietiche e la conseguente distruzione del [[XXXV Corpo d'armata (Regio Esercito)|XXXV Corpo d'armata]]. Alla sua uscita nelle librerie, il diario ottenne un grande successo, oltre a raccogliere recensioni positive di [[Benedetto Croce]] e [[Mario Apollonio]].
Dopo la laurea, Corti iniziò immediatamente la stesura del suo secondo libro, ''I poveri cristi'': l'argomento è la guerra di liberazione dell'Italia. È una sorta di continuazione del primo libro che narra le vicende del soldato Eugenio Corti, il quale, dopo essersi ripreso dalla ritirata di Russia, rimette i panni del soldato per ricostituire il nuovo esercito italiano dopo l'8 settembre, a sostegno delle truppe alleate impegnate a scacciare l'esercito [[Nazifascismo|nazista]] dall'Italia. Sempre più convinto che fosse vicina a scoppiare la rivoluzione comunista, Corti volle inserire nel racconto le proprie riflessioni su ciò che avrebbe fatto in caso di vittoria dei comunisti: avrebbe combattuto contro di loro, precisamente come aveva combattuto contro i nazisti. Le riflessioni sono mal assorbite nel racconto; l'insuccesso del libro pose fine al rapporto con la [[Garzanti Editore|Garzanti]].
Nel maggio 1951, ad [[Assisi]], Corti sposò Vanda dei [[Di Marsciano|Conti di Marsciano]], conosciuta nell'estate del 1947 all'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di Milano. Il matrimonio fu celebrato dall'amico don [[Carlo Gnocchi]]. Nello stesso anno, lo scrittore cominciò a lavorare nell'industria paterna: opererà per una decina d'anni proprio durante un periodo di grave crisi, descritta minuziosamente nel romanzo ''Il cavallo rosso''.
Il forte anticomunismo di Corti, nutrito dalla sua esperienza personale nella campagna di Russia, riemerge nella tragedia ''Processo e morte di Stalin'', scritta tra il [[1960]] e il [[1961]] e rappresentata per la prima volta il 3 aprile [[1962]] presso il Teatro della Cometa di Roma dalla Compagnia Stabile di [[Diego Fabbri]]. Mettendo in scena direttamente i protagonisti della dirigenza sovietica ([[Stalin]] nelle vesti di accusato, [[Nikita Chruščёv|Chruščёv]] e [[Berija]] come accusatori), la tragedia espone programmaticamente l'interpretazione che Corti dà alla [[destalinizzazione]] in corso in [[Unione Sovietica]], da lui vista come la prova definitiva del fallimento del [[marxismo]]. L'opera teatrale fu accolta negativamente dalla critica.<ref>{{Cita news
|url = http://www.tempi.it/eugenio-corti-napolitano-gli-conferisce-la-medaglia-doro-ai-benemeriti-della-cultura-e-dellarte#.UV_q9FeNdTs
|titolo = Eugenio Corti. Napolitano gli conferisce la Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
|giornale = [[Tempi (rivista)|Tempi]]
|data = 5 aprile 2013
|accesso = 3 febbraio 2021
}}</ref><ref>{{Cita | Parole scolpite}}.</ref>
=== ''Il cavallo rosso'' (1972-1983) ===
Agli inizi degli [[anni 1970|anni settanta]], Corti decise di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura di un imponente romanzo storico, ''[[Il cavallo rosso]]'', che vide la luce soltanto nel [[1983]]. Il lungo lavoro di documentazione storica, necessario per un romanzo che abbraccia gran parte del [[XX secolo|Novecento]], non gli impedì di dedicarsi a questioni civili: pubblicamente schierato in difesa della vita fin dal concepimento, nel [[1974]] fece parte del comitato lombardo per l'[[referendum abrogativo in Italia del 1974|abrogazione della legge sul divorzio]]. Nel [[1978]], dopo la morte del direttore Luigi Brusadelli, cominciò a collaborare con il quotidiano cattolico locale ''[[L'Ordine]]'' di Como.
''[[Il cavallo rosso]]'' fu pubblicato nel [[1983]] dalla [[Edizioni Ares|Ares]], una casa editrice di area cattolica.
Il romanzo è diviso in tre sezioni:
* ''Il cavallo rosso'', che dà il titolo a tutta l'opera e racconta le vicende della prima parte della guerra (anni 1940-1943);
* ''Il cavallo livido'', che racconta la seconda parte della guerra (biennio 1943-1945) con la scoperta dei [[gulag]], la bestialità delle repressioni naziste e la descrizione della guerra civile italiana;
* ''L'albero della vita'', che narra le vicende relative alla ripresa della vita quotidiana dopo il conflitto, spingendosi fino al 1974. Le vicende dei personaggi e delle loro famiglie hanno sullo sfondo i grandi avvenimenti di quegli anni, tra cui le inquietudini sociali del tempo, come la contestazione del [[Sessantotto]], il diffondersi della droga e il [[Anni di piombo|terrorismo]].
Il romanzo ottenne un notevole e duraturo successo di pubblico anche all'estero: nel corso degli anni furono pubblicate le traduzioni in spagnolo, lituano, rumeno, francese, inglese, giapponese (primo volume), serbo e olandese. Da ''[[Il cavallo rosso]]'' è stata tratta inoltre una riduzione per le scuole intitolata ''Storia di Manno'' ([[Mursia]], [[Milano]] [[1986]]); una seconda riduzione è uscita per la [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] scolastica nel [[1999]]. Nel [[2015]] ''Il cavallo rosso'' è giunto alla 32ª edizione.
=== Dopo ''Il cavallo rosso'' (1983-2008) ===
Dopo la pubblicazione de ''Il cavallo rosso'' Corti si dedicò alla stesura di altre opere e a numerosissimi incontri pubblici in tutto il mondo. Di questi anni sono vari saggi in cui egli analizza il [[Concilio Vaticano II]] (''Il fumo nel tempio'', [[1995]])<ref>{{Cita web
|url = http://www.eugeniocorti.net/?page_id=118
|titolo = Il fumo nel tempio
|sito = Le pagine di Eugenio Corti
}}</ref> e la [[Democrazia Cristiana]] (''Breve storia della Democrazia Cristiana, con particolare riguardo ai suoi errori'', 1995); in altri scritti ripercorre la storia della civiltà occidentale dal [[protestantesimo]] al secondo dopoguerra (''Le responsabilità della cultura occidentale nelle grandi stragi del nostro secolo'', 1998).
Dopo aver attraversato la letteratura italiana del secondo Novecento, estraneo sia al complesso dibattito sul [[Neorealismo (letteratura)|Neorealismo]] sia a quello sulla [[Neoavanguardia]], dagli [[anni 1980|anni ottanta]] Corti avvertì la necessità di dedicarsi a nuove forme di scrittura. Nasce così il ciclo dei "racconti per immagini", composizioni in forma di sceneggiatura, con notazioni espositive e con la storia affidata principalmente ai dialoghi. Con questa tecnica Eugenio Corti ha pubblicato ''La terra dell'indio'', ''L'isola del paradiso'', ''Catone l'antico'' e alcune parti dell'ultimo libro ''Il Medioevo e altri racconti''.
''La terra dell'indio'' (1998) è ambientato nell'[[America Latina]] negli anni compresi tra il 1740 e il 1788, all'epoca delle ''[[reducciones]]'' dei gesuiti. Le ''reducciones'' settecentesche del [[Paraguay]] erano dei villaggi autonomi mediante i quali i gesuiti cercarono di diffondere la religione cattolica nel nuovo mondo, in parallelo a un'organizzazione socio-economica di influenza utopista.
''L'isola del paradiso'' (2000) è invece un soggetto cinematografico originariamente abbozzato da Corti nel 1970. La storia rievoca quella dell'ammutinamento del Bounty ([[1789]]) e del suo equipaggio, che volle riprodurre il paradiso in terra vivendo in assoluta libertà in un'isola tropicale: l'esperienza ebbe esiti tragici proprio a opera degli ammutinati, che finirono con l'ammazzarsi l'un l'altro.
''Catone l'antico'' (2005) è il terzo racconto per immagini, dedicato alla figura di [[Marco Porcio Catone]], generale e uomo politico romano. Corti ne rimane affascinato perché si tratta di «una figura emblematica per il suo e per il nostro tempo. In piena epoca repubblicana impersonificò tutta la forza della più pura tradizione romana, che si fondava sul mos maiorum, il costume degli avi, [ovvero] la virtù virile, la fedeltà, la pietas religiosa, la grandezza d'animo. E inoltre il "dare a ciascuno il suo"». Un personaggio che secondo Corti è ben attuale e porta un messaggio anche per i nostri tempi: «Vedo nella sua vicenda umana un modello anche per noi: la cultura dominante, quella che si sta sempre più spandendo in occidente, è piena di marcio, come quella contro cui combatté [[Marco Porcio Catone|Catone]]. Corriamo pericoli analoghi, che minacciano la nostra cultura e la nostra civiltà. E basti pensare allo sfasciarsi della famiglia e alla nuova schiavitù prospettata dall'abuso della scienza e della tecnica. Anche la letteratura e l'arte testimoniano questo grave pericolo: quelle oggi imperanti sono piene di niente e di brutto, sono in disfacimento. Ma noi veniamo da una storia di verità e di bellezza». Il libro ha una buona eco nella stampa e nel 2015 è giunto alla terza edizione.
''Il Medioevo e altri racconti'' (2008): alla fine della sua carriera letteraria Eugenio Corti può finalmente dedicarsi al periodo storico che più ha amato. Il libro è diviso in due parti: la prima è dedicata alla beata [[Angelina di Marsciano|Angelina da Montegiove]] (1377-1435): «Desideravo scrivere un libro sul Medioevo, l'epoca che più amo. Però quando ho iniziato a trattarlo ho finito per scegliere come protagonista una lontana antenata di mia moglie, un personaggio dallo spirito moderno: la beata [[Angelina di Marsciano]], che ha lottato tutta la vita perché le donne che si consacravano a Dio e costituivano un monastero potessero unire la vita attiva a quella contemplativa». La seconda parte del volume racchiude una quindicina di testi brevi, scritti nell'arco di un quarantennio, che accanto agli indimenticabili ricordi di guerra, allineano interventi sulla [[Sessantotto|contestazione del '68]], istantanee di amici esemplari ([[Carlo Gnocchi|don Carlo Gnocchi]], in primis), una suggestiva ''Apocalisse anno duemila'' e un originalissimo ex-voto per [[Arcangelo Michele|san Michele Arcangelo]]: «San Michele ha combattuto a capo degli angeli fedeli contro gli angeli indemoniati. È la battaglia del bene contro il male: questo dovrebbe essere l'ideale dello scrittore. È questa, per quel poco che posso, la mia battaglia».
=== Gli ultimi anni (2008-2014) ===
Gli ultimi anni di Eugenio Corti trascorrono accompagnati dall'affetto dei lettori e da una insolita attenzione da parte delle istituzioni; anche se, come dirà in un'intervista a proposito della medaglia d'oro conferita dal [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]], «Sì, mi è arrivata a casa la comunicazione. Ma è andata mia moglie a ritirarla, a me quelle 'mascherate' lì…».<ref>{{Cita news
|url = https://www.tempi.it/eugenio-corti-intervista-medaglia-oro-cultura-napolitano-cavallo-rosso-ritirata-russia/
|titolo = Eugenio Corti: «La Medaglia d'oro? L'ha ritirata mia moglie. A me quelle "mascherate" lì…»
|giornale = Tempi
|data = 28 giugno 2013
|accesso = 3 febbraio 2021
}}</ref>
Nel 2007 riceve l'[[Ambrogino d'oro]] dal Comune di [[Milano]], nel [[2009]] il Premio Isimbardi della Provincia di Milano, nel [[2010]] il premio La Lombardia del Lavoro da parte della [[Lombardia|Regione Lombardia]], nel [[2011]] arriva il Premio Beato Talamoni (Provincia di Monza e Brianza), infine del [[2013]] il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica italiana]] conferisce ad Eugenio Corti la [[benemeriti della cultura e dell'arte|medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte]].
È di questi anni ([[2010]]) un documentario intitolato ''[[Uno scrittore al fronte]]'' diretto da [[Claudio Costa (regista)|Claudio Costa]] sulla storia dell'Italia dall'[[Storia del fascismo italiano#La nascita del fascismo|avvento del fascismo]] alla fine della [[seconda guerra mondiale]], narrata da Eugenio Corti in qualità di combattente del [[Regio Esercito]], in Russia nelle file dell'[[8ª Armata (Regio Esercito)|ARMIR]] e in Italia dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]] nel [[Corpo Italiano di Liberazione]].
Nel [[2011]] si costituisce un comitato per proporre la candidatura di Eugenio Corti al [[Premio Nobel per la letteratura]]; la [[Provincia di Monza e della Brianza|Provincia di Monza e Brianza]] e la [[Lombardia|Regione Lombardia]] approvano mozioni di sostegno all'iniziativa, [[François Livi]], ordinario di lingua e letteratura italiana alla [[Sorbonne Université|Sorbona di Parigi]], ne è l'entusiasta sostenitore a livello accademico («Un autore scomodo, un testimone, un vero profeta del Novecento. Meriterebbe ampiamente di vincere il Nobel della letteratura», Intervista a François Livi).
Eugenio Corti resta molto realistico sulle possibilità di vedersi attribuito il Nobel:
«Li ringrazio molto, ma per un cattolico oggi è molto difficile ricevere questo premio. C'è grande difficoltà ad accettare la cultura cristiana. Il Nobel è un'istituzione prestigiosa, ma in anni recenti è stato premiato anche chi con la cultura ha poco a che fare… A me basta che le mie opere siano conosciute e che magari Il cavallo rosso venga letto nelle scuole. Poi penso sempre che se non hanno dato il Nobel a Tolstoj, posso star tranquillo… ».<ref name = "eugeniocorti.net">{{Cita web
|url = https://www.eugeniocorti.net/?p=942
|titolo = Eugenio Corti, l'uomo che non si è mai arreso
|sito = Le pagine di Eugenio Corti
|data = 13 dicembre 2015
|accesso = 28 luglio 2019
}}</ref>
Il pensiero sull'aldilà è presente in maniera molto serena; nella stessa intervista citata poche righe fa gli viene chiesto se si vede ancora scrittore dopo la morte:
«No… Penso di aver scritto abbastanza. In cielo vorrei soltanto riabbracciare i miei genitori, i miei fratelli, tutti quelli che ho amato sulla terra. Ho sempre ammirato la carità irraggiungibile di mio fratello, missionario in Ciad e di un altro, medico, che ha fondato un ospedale in Uganda. Io mi sono impegnato con la penna a trasmettere la verità. Ma fino a che punto ci son riuscito è un punto interrogativo. Per me la cosa più importante è la misericordia divina. Ho fatto tanti errori, ma quando mi presenterò a Dio credo che mi riterrà ancora uno dei suoi».<ref name = "eugeniocorti.net" />
Il 4 febbraio 2014 muore a [[Besana in Brianza]] a seguito di complicazioni dovute all'avanzata età.<ref>{{Cita news
|url = http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/besana-e-morto-eugenio-corti-addio-allautore-di-il-cavallo-rosso_1044517_11/
|titolo = Besana, è morto Eugenio Corti. Addio all'autore di "Il cavallo rosso"
|giornale = [[Il Cittadino (quotidiano di Monza)|il Cittadino]]
|data = 5 febbraio 2014
|accesso = 3 febbraio 2021
}}</ref>
== Riconoscimenti e iniziative ==
Eugenio Corti è stato insignito del [[Premio Internazionale Medaglia d'Oro al merito della Cultura Cattolica]] nel [[2000]].
Nel maggio 2005 si è costituita a Milano l'Associazione Culturale Internazionale "Eugenio Corti". Si tratta di un network di lettori che ha lo scopo di far conoscere Eugenio Corti al mondo della cultura e al grande pubblico e, più in generale, di fare cultura ispirandosi alla sua figura e alle sue opere.<ref>{{Cita web
|url = http://www.aciec.org
|titolo = Associazione Culturale Internazionale "Eugenio Corti"
|sito = Associazione Culturale Internazionale "Eugenio Corti"
|accesso = 7 dicembre 2007
}}</ref>
Il 7 dicembre [[2007]] il Comune di [[Milano]] ha conferito ad Eugenio Corti l'[[Ambrogino d'oro]].
Il 18 dicembre [[2009]] la [[Provincia di Milano]] ha conferito ad Eugenio Corti il [[Premio Isimbardi]], destinato a cittadini e associazioni autori di iniziative benemerite svolte a favore della comunità milanese.
Il 9 febbraio [[2010]] la [[Regione Lombardia]] ha conferito ad Eugenio Corti il premio La Lombardia per il Lavoro, riconoscimento pubblico per l'impegno, l'operosità, la creatività e l'ingegno di cittadini che abbiano significativamente contribuito allo sviluppo economico e sociale della Lombardia nel mondo del lavoro, dell'impresa e delle professioni. In particolare ad Eugenio Corti è stata conferita la Benemerenza per meriti culturali.
Nel 2010 è stato realizzato un film documentario per la regia di [[Claudio Costa (regista)|Claudio Costa]] dal titolo ''[[Uno scrittore al fronte]]'', basato su una lunga intervista ad Eugenio Corti, che ha raccontato la sua esperienza di guerra, prima nelle file dell'Armir in Russia e dopo l'8 settembre nel CIL durante la guerra di liberazione. Nel maggio del 2020 è stata distribuita una nuova edizione integrale del film.
Il 21 gennaio 2011, in occasione del novantesimo compleanno di Eugenio Corti, l'astronauta italiano [[Paolo Nespoli]] ha inviato dallo spazio una sua foto che lo ritrae all'interno della Stazione Spaziale Internazionale con in mano un biglietto di auguri di buon compleanno per lo scrittore.<ref>{{Cita news
|url = http://www.ilcittadinomb.it/stories/Premio%20Nobel/372233/
|titolo = Dallo spazio, gli auguri di Paolo Nespoli
|giornale = il Cittadino
|data = 26 gennaio 2011
|urlmorto = sì
}}</ref>
Il 3 ottobre 2011 la Provincia di Monza e Brianza gli conferisce il Premio Beato Talamoni, assegnato per la prima volta e destinato a cinque eccellenze del territorio che si sono distinte nel mondo dell'impresa, della cultura, dell'arte, del sociale, dello sport o in altri settori.
Il 25 marzo 2013 il Presidente della Repubblica italiana ha conferito ad Eugenio Corti la Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte.
Il 29 e 30 gennaio 2016 l'Université Paris-Sorbonne gli dedica un convegno internazionale di studio dal titolo "Le récit par images. Eugenio Corti (1921-2014)".
In occasione dei quarant'anni dalla pubblicazione della prima edizione de ''Il cavallo rosso'', viene realizzata una mostra sul romanzo e sull'autore dall'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di Milano che viene esposta dal 20 al 25 agosto 2023 presso il [[Meeting per l'amicizia fra i popoli|Meeting per l'Amicizia tra i popoli]] di [[Rimini]].
=== Proposta di candidatura al Premio Nobel per la letteratura ===
Il 6 marzo [[2010]], in occasione del Convegno ''"Eugenio Corti, la Brianza, il mondo: la riscoperta del modello brianzolo per la società globale del Terzo millennio"'', tenutosi presso l'Associazione Industriali di [[Monza]], tramite la lettura di un Documento Programmatico<ref>{{Cita web
|url = http://www.eugeniocorti.net/?page_id=209
|titolo = Il documento programmatico
|sito = Le pagine di Eugenio Corti
}}</ref> è stata presentata ufficialmente la proposta di candidare Eugenio Corti al [[Premio Nobel per la letteratura]], per la quale si è costituito un comitato.<ref>{{Cita news
|url = https://www.ilcittadinomb.it/stories/None/135497_copia_di_corti_scrittore_che_merita_il_nobel_per_la_letteratura/
|titolo = Il comitato a sostegno di Eugenio Corti
|giornale = il Cittadino
|data = 31 maggio 2010
|accesso = 23 ottobre 2021
|dataarchivio = 23 ottobre 2021
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20211023210015/https://www.ilcittadinomb.it/stories/None/135497_copia_di_corti_scrittore_che_merita_il_nobel_per_la_letteratura/
|urlmorto = sì
}}</ref><ref name = "Raccolta di articoli">{{Cita web
|url = http://www.eugeniocorti.net/?cat=31
|titolo = Il premio Nobel
|sito = Le pagine di Eugenio Corti
}} Raccolta di articoli sulla corsa al Nobel.</ref> Pochi giorni dopo viene approvata dal Consiglio della Provincia di Monza e Brianza una mozione di sostegno all'iniziativa.<ref name = "La Brianza candida lo scrittore" >{{Cita news
|url = http://www.mbnews.it/cultura/80-cultura/12639-la-brianza-candida-lo-scrittore-eugenio-corti-al-premio-nobel.html
|autore = Marco Mologni
|titolo = La Brianza candida lo scrittore Eugenio Corti al Premio Nobel
|giornale = MBNews
|data = 8 marzo 2010
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110430194633/http://mbnews.it/cultura/80-cultura/12639-la-brianza-candida-lo-scrittore-eugenio-corti-al-premio-nobel.html
|dataarchivio = 30 aprile 2011
}}</ref><ref>{{Cita web
|url = https://www.provincia.mb.it/export/sites/monza-brianza/doc/mandato2009_2014/consiglio_decisioni/odg/ODG_2010/Ordine_del_Giorno_Repertorio_n._9-2010_-_Eugenio_Corti.pdf
|autore = Consiglio provinciale
|titolo = Ordine del giorno Eugenio Corti
|sito = Provincia di Monza e Brianza
|data = 20 maggio 2010
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|urlmorto = sì
}}</ref> Nel mese di settembre del 2010, il Consiglio della Regione Lombardia approva una mozione di simile contenuto.<ref>{{Cita web
|url = http://www2.consiglio.regione.lombardia.it/wai/Documentazione/ResocontiIntegralisito/IX/Fascicolo%2010%2014-09-2010.pdf
|autore = Consiglio regionale
|titolo = Mozione n. 18, in data 21 luglio 2010, a firma dei Consiglieri Marcora, Bettoni, Quadrini e Carugo, concernente l'adesione alla proposta di conferimento del Premio Nobel per la letteratura a Eugenio Corti
|sito = Regione Lombardia
|data = 14 settembre 2010
|pp = 30-32
}}</ref><ref name = "Raccolta di articoli" /><ref name = "La Brianza candida lo scrittore" /><ref>{{Cita web
|url = http://www.nobelcorti.org/?paged=2
|titolo = Mozione del Consiglio regionale della Lombardia
|sito = Comitato per l'assegnazione del premio Nobel per la letteratura a Eugenio corti
|urlmorto = sì
|accesso = 2 marzo 2011
|dataarchivio = 30 maggio 2015
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150530225134/http://www.nobelcorti.org/?paged=2
}}</ref>
Il 31 gennaio [[2011]] sono state inviate agli Accademici di Svezia le oltre {{formatnum:8000}} firme raccolte<ref>{{Cita web
|url = http://www.eugeniocorti.net/?p=621
|titolo = Corti candidato al Nobel: oltre 8000 firme
|sito = Le pagine di Eugenio Corti
|data = 6 febbraio 2011
}}</ref> e una lettera d'accompagnamento contenente le motivazioni di tale richiesta. Il [[Premio Nobel per la letteratura]] [[2011]] è stato poi assegnato allo scrittore svedese [[Tomas Tranströmer]].
== Opere ==
=== Narrativa ===
* ''[[I più non ritornano]]'' (Garzanti, 1947) Milano Rizzoli BUR 2004 (su licenza Milano Mursia)
* ''I poveri cristi'' (1950) - riedito, profondamente rielaborato, nel 1994 con il titolo ''Gli ultimi soldati del re''
* ''[[Il cavallo rosso]]'' (Ares, 1983)
* ''La terra dell'indio'' (1998)
* ''L'isola del paradiso'' (2000)
* ''Catone l'antico'' (2005)
* ''Il Medioevo e altri racconti'' (2008)
=== Teatro ===
* ''Processo e morte di Stalin'' (1962)
=== Saggistica ===
* ''Il fumo nel tempio'' (1995)
* ''Breve storia della Democrazia Cristiana, con particolare riguardo ai suoi errori'' (1995)
* ''Le responsabilità della cultura occidentale nelle grandi stragi del nostro secolo'' (1998)
=== Opere postume ===
* ''Io ritornerò'' (2015)
* ''Il ricordo diventa poesia'' (2017)
* ''Voglio il tuo amore'' (2019)
* ''Ciascuno è incalzato dalla sua provvidenza. Diari di guerra e di pace 1940-1949 (2021)''
==
* [[Premio Internazionale Medaglia d'Oro al merito della Cultura Cattolica]] ([[2000]])<ref>{{Cita web
|url = http://www.dondidimo.it/premio-internazionale-alla-cultura-cattolica/40-2000-dott-eugenio-corti
|titolo = I Premiati. 2000 - Dott. Eugenio Corti
|sito = la Scuola di Cultura Cattolica
}}</ref>
* [[Ambrogino d'oro]] (2007) massima onorificenza assegnata dal Comune di [[Milano]]
* Premio Isimbardi (2009) onorificenza assegnata dalla Provincia di Milano
* Premio "La Lombardia per il Lavoro" (2010) assegnato per meriti culturali, conferito dalla Regione Lombardia
* Premio speciale "BtoB Awards - Dale Carnegie Training" (2010) conferito dalla rivista Best To Brianza.
==
=== Onorificenze italiane ===
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valore militare
|collegamento_onorificenza = Valor militare
|motivazione = Pattugliere comando presso un comando di battaglione di fanteria, già valorosamente provato in precedenti azioni di guerra. Avvertiva la presenza di una batteria nemica che da vicino danneggiava la nostra fanteria infliggendole perdite notevoli, spontaneamente e arditamente, da solo, trascinandosi a carponi sul terreno intensamente battuto e trascinando con sé un collegamento telefonico volante, riusciva a portarsi a poche centinaia di metri dall'artiglieria nemica,e a farvi effettuare dal suo gruppo un concentramento micidiale e preciso che in breve metteva fuori combattimento l'intera batteria. Avvistato e fatto oggetto a violento tiro nemico, riusciva a trarsi in salvo.
|luogo = Osservatorio di Ambrossinowa sud 17 dicembre 1942
}}
{{Onorificenze
|immagine = Croce di guerra al merito BAR.svg
|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra
|collegamento_onorificenza = Croce al merito di guerra
}}
{{Onorificenze
|immagine = 1940-1943 Medaglia commemorativa del periodo bellico it BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia commemorativa della guerra in corso (1940-1943)
|collegamento_onorificenza = Medaglia commemorativa del periodo bellico 1940-43
}}
{{Onorificenze
|immagine = Guerra1943-45.png
|nome_onorificenza = Medaglia commemorativa della guerra di liberazione in corso contro i tedeschi (1943-45)
|collegamento_onorificenza = Medaglia_commemorativa_della_guerra_di_liberazione#Distintivo_della_guerra_di_liberazione_in_corso_contro_i_tedeschi
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica Italiana
|luogo = [[Roma]], 29 marzo [[1999]]<ref>{{Cita web
|url = http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=88797
|titolo = Corti Sig. Eugenio. Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana
|sito = Presidenza della Repubblica Italiana
|accesso = 5 aprile 2011
}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro ai benemeriti della Cultura e dell'Arte
|collegamento_onorificenza = Benemeriti della cultura e dell'arte
|luogo = [[Roma]], 25 marzo [[2013]]<ref>{{Cita web
|url = https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/323487
|titolo = Corti dott. Eugenio. Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
|sito = Presidenza della Repubblica Italiana
|accesso = 3 febbraio 2021
}}</ref>
}}
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = POL Polonia Restituta Kawalerski BAR.svg|100px
|nome_onorificenza = Croce di Cavaliere dell'Ordine della Polonia Restituta
|collegamento_onorificenza = Ordine della Polonia Restituta
|motivazione =
}}
==
<references/>
== Bibliografia ==
=== In italiano ===
* Paola Scaglione, ''I giorni di uno scrittore. Incontro con Eugenio Corti'', Maurizio Minchella Editore, Milano 1997.
* Paola Scaglione (a cura di), ''La trama del vero. Scritti in onore di Eugenio Corti'', Bellavite Editore, Missaglia 2000.
* Paola Scaglione, ''L'opera di Eugenio Corti e la Brianza'', Collegio Ballerini, Seregno 2000.
* {{Cita libro
|autore = Paola Scaglione
|titolo = Parole scolpite. I giorni e l'opera di Eugenio Corti
|editore = [[Edizioni Ares]]
|città = Milano
|anno = 2002
|ISBN = 88-8155-250-7
|cid = Parole scolpite
}}
* ''Presenza di Eugenio Corti. Rassegna della critica'', a cura e con traduzioni di Argia Monti, Edizioni Ares, Milano 2010
=== In francese
* Eugenio Corti, Paola Scaglione, François Livi, ''Parole d'un romancier chrétien'', [[Éditions L'
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*
* {{cita web | http://www.asseucor.it | Associazione Eugenio Corti}}
* {{cita web | http://www.aciec.org | Associazione Culturale Internazionale "Eugenio Corti"}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Biografie|Cattolicesimo|Letteratura|storia}}
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[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine della Polonia restituta]]
[[Categoria:Corpo italiano di liberazione]]
[[Categoria:Insigniti con l'Ambrogino d'oro]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
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