Giochi olimpici: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Olimpiadi (disambigua)|Olimpiadi}}
{{nd|il film documentario del 1969|Giochi olimpici (film)}}
{{Competizione sportiva
|nome = Giochi olimpici dell'era moderna
|logo = Olympic rings without rims.svg
|dimensioni logo =
|altri nomi = Olimpiadi
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|confederazione = [[Comitato Olimpico Internazionale|CIO]]
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|motto = ''citius, altius, fortius - communiter''<br/>(più veloce, più alto, più forte - insieme)<ref name=IOCNewMotto>{{Cita web|url=https://olympics.com/ioc/news/-faster-higher-stronger-together-ioc-session-approves-historic-change-in-olympic-motto|titolo=“Faster, Higher, Stronger - Together” - IOC Session approves historic change in Olympic motto - Olympic News|sito=International Olympic Committee|data=20 luglio 2021|lingua=en|accesso=20 luglio 2021}}</ref>
|titolo = campione olimpico
|cadenza = quadriennale<ref>Olimpiadi estive e invernali sfasate di due anni.</ref>
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|sito = {{cita testo|url=https://www.olympic.org/|titolo=olympic.org}}
|fondazione = [[1896]] ([[Giochi olimpici estivi|estivi]])<br/>[[1924]] ([[Giochi olimpici invernali|invernali]])
|soppressione =
|numero edizioni = 57 al 2024
|ultima edizione = Giochi della XXXIII Olimpiade
|prossima edizione = XXV Giochi olimpici invernali
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|nome trofeo = medaglie d'oro, d'argento e di bronzo
}}
I '''Giochi olimpici dell'era moderna''' sono un evento [[sport]]ivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori [[atleta|atleti]] del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque [[continente|continenti]] abitati.
Essi, pur essendo comunemente chiamati anche '''Olimpiadi''', non sono da confondere con l'[[Olimpiade]]: quest'ultima indica l'intervallo di tempo di quattro anni che intercorre tra un'edizione dei Giochi olimpici estivi e la successiva. Per questo, anche se i [[Giochi della VI Olimpiade|Giochi del 1916]], [[Giochi della XII Olimpiade|1940]] e [[Giochi della XIII Olimpiade|1944]] non sono stati disputati, si è continuato a conteggiare le Olimpiadi, cosicché i Giochi di [[Giochi della XXXIII Olimpiade|Parigi 2024]] sono stati la trentatreesima edizione.
Il nome Giochi olimpici è stato scelto per ricordare i [[Giochi olimpici antichi]] che si svolgevano nell'[[Antica Grecia]] in onore degli dei presso la città di [[Olimpia]], nei quali si sfidavano i migliori atleti greci. Il barone [[Pierre de Coubertin]] alla fine del [[XIX secolo]] ebbe l'idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell'antica Grecia, e quindi preclusi al genere femminile, ma su questo punto non venne ascoltato. Le prime Olimpiadi dell'era moderna si svolsero ad [[Atene]] nel 1896. A partire dal 1924, vennero istituiti anche dei Giochi olimpici specifici per gli [[sport invernali]]. In più, esistono anche le [[Giochi paralimpici|Paralimpiadi]], competizioni per persone disabili. Dal 1994 l'edizione invernale non si tiene più nello stesso anno di quella estiva, ma sfalsata di due anni.
La [[bandiera olimpica]], uno dei simboli più riconosciuti al mondo, raffigura cinque anelli intrecciati in campo bianco, che simboleggiano i cinque continenti. I colori scelti sono presenti nelle bandiere di tutte le nazioni, quindi la loro combinazione simboleggia tutti i Paesi, mentre l'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico.
Le regole e le linee guida per l'organizzazione dei giochi olimpici (sia quelli estivi sia quelli invernali), compreso come deve essere il simbolo delle Olimpiadi, quale deve essere la bandiera e il motto, sono contenuti nella [[Carta Olimpica]], un documento ufficiale composto da 6 capitoli e 61 paragrafi, nei quali si spiegano i valori del Movimento olimpico, come si celebrano, si organizzano e si amministrano i giochi olimpici.
== Storia ==
[[File:Olympia-stadion.jpg|thumb|upright=1.4|[[Stadio di Olimpia]]]]
===Antica Grecia===
{{vedi anche|Giochi olimpici antichi}}
I primi giochi olimpici si svolsero nel [[776 a.C.]] a [[Olimpia]], in [[antica Grecia|Grecia]]. All'inizio era essenzialmente una manifestazione locale e veniva disputata unicamente una gara di corsa. Successivamente si aggiunsero altri sport e i Giochi arrivarono a comprendere corsa (anche con i carri), [[pugilato]], lotta e [[pentathlon]].
Da quel momento in poi, i Giochi divennero lentamente sempre più importanti in tutta la Grecia antica, diventando anche il punto d'inizio dei loro calendari, raggiungendo l'apice nel [[VI secolo a.C.]] e nel [[V secolo a.C.]] Le Olimpiadi avevano anche un'importanza religiosa, in quanto si svolgevano in onore di [[Zeus]], una statua del quale si trovava a Olimpia. Il numero di gare crebbe a venti, e le celebrazioni si estendevano su più giorni. I vincitori delle gare erano ammirati e immortalati. I Giochi si tenevano ogni quattro anni e il periodo della celebrazione divenne noto come Olimpiade. Per tutta la durata dei giochi (cinque giorni) venivano sospese le guerre in tutta la Grecia: questa era chiamata [[tregua olimpica]].
La partecipazione era riservata a greci liberi che potessero vantare antenati greci. La necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti comportava che solo i membri delle classi più facoltose potessero prendere in considerazione di partecipare. Venivano esclusi dalla partecipazione gli schiavi, gli stranieri, gli assassini, i sacrileghi e le donne.
I Giochi persero gradualmente importanza con l'aumentare del potere romano in Grecia. Sorsero problemi legati alla corruzione all'interno delle competizioni sportive, nonché problemi legati alla sicurezza delle manifestazioni.
L'avvento del Cristianesimo ebbe un'influenza determinante sul declino dei Giochi e la loro estinzione. Quando il cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Impero romano, i vescovi e gli scrittori cristiani palesarono la loro avversione per le celebrazioni e i riti pagani e la loro repulsione nei confronti dell'agonismo. I Padri della Chiesa in numerosi scritti esortano i cristiani a resistere alle infatuazioni dei ludi agonali: [[Agostino d'Ippona|sant'Agostino]] deprecò con toni aspri gli spettacoli atletici.<ref>{{Treccani|olimpiadi-antiche_(Enciclopedia-dello-Sport)|Olimpiadi antiche|autore=Mario Pescante, Gianfranco Colasante|anno=2004}}</ref> Fu così che nel 393 d.C., sulla scia della [[strage di Tessalonica]] (avvenuta tre anni prima), dietro l'influenza del [[vescovo di Milano]] [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]], l'imperatore [[Teodosio I|Teodosio]] li vietò, ponendo fine a una storia durata più di {{formatnum:1000}} anni.<ref>{{cita libro|autore=Dante Tarca - Istituto Superiore di Educazione Fisica|titolo=L'educazione fisica nello sviluppo storico dell'educazione|editore=Artigianelli pavoniani|città=Monza|anno=1966}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia dei Ragazzi|editore=Arnoldo Mondadori Editore|volume=1|città=Milano|anno=1968}}</ref>
=== La rinascita dei Giochi olimpici ===
{{vedi anche|Wenlock Olympian Society Annual Games}}
[[File:Olympiade de la République 1796, Musée de la Révolution française - Vizille.jpg|thumb|left|Olimpiadi della Repubblica (1796), [[Museo della Rivoluzione francese]]]]
La memoria degli antichi Giochi olimpici rimase viva, esercitando fascino e inducendo, nell'età moderna, a delle rievocazioni: già nel XVII secolo, si teneva in Inghilterra un festival sportivo che prendeva proprio il nome dalle Olimpiadi. Nei secoli seguenti eventi simili vennero organizzati in Francia e in Grecia, ma si trattava di manifestazioni su piccola scala e sicuramente non internazionali. Questo era il caso al tempo della Rivoluzione francese quando si svolsero le [[Olympiade de la République|Olimpiadi della Repubblica]] nel 1796, 1797 e 1798. L'interesse nella rinascita dei Giochi olimpici crebbe quando le rovine dell'antica Olimpia vennero scoperte dagli archeologi tedeschi alla metà del [[XIX secolo]].
[[File:Baron Pierre de Coubertin.jpg|thumb|Il barone [[Pierre de Coubertin]]]]
Contemporaneamente un barone francese, [[Pierre de Coubertin]], cercava una spiegazione alla sconfitta francese nella [[guerra franco-prussiana]] (1870-1871). Giunse alla conclusione che i francesi non avevano ricevuto un'educazione fisica adeguata, e si impegnò per migliorarla. De Coubertin voleva anche trovare un modo di avvicinare le nazioni, di permettere ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra. La rinascita dei Giochi avrebbe permesso di raggiungere entrambi gli obiettivi.
Nel 1892, durante il quinto anniversario dell'[[Union des sociétés françaises de sports athlétiques|Unione delle società francesi degli sport atletici]], De Coubertin chiese il rilancio dei Giochi olimpici, ma senza molto successo. De Coubertin presentò ancora una volta in pubblico le sue idee nel giugno
Le [[Giochi della I Olimpiade|
== Interferenze con le Olimpiadi ==
=== Guerra ===
Contrariamente alle speranze del barone De Coubertin, le Olimpiadi non impedirono le guerre. [[Giochi della VI Olimpiade|I Giochi della VI Olimpiade nel 1916]] furono cancellati a causa dello scoppio della [[prima guerra mondiale]], e lo stesso avvenne per le edizioni [[Giochi della XII Olimpiade|del 1940]] e [[Giochi della XIII Olimpiade|del 1944]] a causa della [[seconda guerra mondiale]].<ref name=RefB/> Inoltre i vincitori della [[prima guerra mondiale]] impedirono alle nazioni sconfitte di partecipare ai Giochi di {{OE||1920}}.<ref>''Olimpiadi: da Atene a Seul'', pag. 11.</ref> Lo stesso accadde nel 1948; tutte le nazioni che persero la guerra (tranne l'Italia, a cui venne riconosciuta l'attenuante di aver dichiarato guerra, dopo l'armistizio del 1943, all'invasore tedesco<ref>''Olimpiadi: da Atene a Seul'', pag. 16.</ref>) vennero escluse [[Giochi della XIV Olimpiade|dai Giochi di Londra]]. Dal 1992 il CIO in occasione di ogni Olimpiade chiede ufficialmente alla comunità internazionale (con il supporto dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]) di osservare la [[tregua olimpica]].
[[File:Rome Olympics 1960 - Opening Day.jpg|thumb|Lo [[Stadio Olimpico (Roma)|stadio Olimpico di Roma]] nel giorno della cerimonia d'inaugurazione dei Giochi {{OE||1960}}]]
=== Politica ===
La politica interferì sullo svolgimento delle Olimpiadi anche in altre occasioni. I Giochi di {{OE||1936}} furono utilizzati come strumento di propaganda dal [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]].<ref>''Olimpiadi: da Atene a Seul'', pag. 15.</ref> In queste Olimpiadi, [[Luz Long]] diede a [[Jesse Owens]] consigli utili per vincere il salto in lungo, nonostante fosse un suo avversario; questo gesto viene considerato da molti un esempio di "vero spirito olimpico".<ref>{{cita web|url=https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Holocaust/olympics.html|titolo=The Nazi Olympics|accesso=28 dicembre 2006}}</ref> La Spagna non prese parte a queste Olimpiadi e, come contromanifestazione a queste, il governo spagnolo del [[Fronte Popolare (Spagna)|Fronte Popolare]] organizzò a [[Barcellona]] una competizione sportiva internazionale chiamata [[Olimpiade Popolare]], che non poté tuttavia avere luogo a causa dello scoppio della [[guerra civile spagnola]].
L'[[URSS]] non prese parte ai Giochi fino alle Olimpiadi di {{OE||1952}} e dal 1928 al 1956 organizzò una competizione sportiva internazionale chiamata [[Spartachiadi]]. Molti atleti comunisti scelsero di non disputare le Olimpiadi e disputarono invece le Spartachiadi.<ref>[[Grande enciclopedia sovietica]], 3rd edition, volume 24 (part 1), p. 286, Moscow, Sovetskaya Entsiklopediya publisher, 1976.</ref>
I Giochi di {{OE||1956}} furono i primi a essere boicottati: [[Paesi Bassi]], [[Spagna]] e [[Svizzera]] rifiutarono di parteciparvi in segno di protesta per la repressione da parte sovietica della [[rivoluzione ungherese del 1956|rivolta ungherese del 1956]]; inoltre anche [[Cambogia]], [[Egitto]], [[Iraq]] e [[Libano]] boicottarono i Giochi a causa della [[crisi di Suez]].<ref>{{cita web|url=https://www.olympic.org/uk/games/past/innovations_uk.asp?OLGT=1&OLGY=1956|titolo=Melbourne/Stockholm 1956: Did you know?|accesso=28 dicembre 2006}}</ref>
Durante le celebrazioni dei giochi di {{OE||1968}}, due atleti afroamericani della squadra di [[atletica leggera]] degli [[Stati Uniti d'America]], [[Tommie Smith]] e [[John Carlos]], nel corso dell'esecuzione dell'inno statunitense alla cerimonia di premiazione dei 200 metri eseguirono il saluto delle [[Pantere Nere]] per denunciare il [[razzismo]] contro gli afroamericani negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].<ref>''Olimpiadi: da Atene a Seul'', pag. 21.</ref>
Il [[massacro di Monaco di Baviera]] fu un evento terroristico avvenuto durante le Olimpiadi estive del 1972, a Monaco di Baviera (Germania Ovest). Un commando dell'organizzazione terroristica palestinese [[Settembre Nero (organizzazione)|Settembre Nero]] irruppe negli alloggi destinati agli atleti israeliani del villaggio olimpico, uccidendo subito due atleti che avevano tentato di opporre resistenza e prendendo in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica di Israele. Durante il sequestro e il successivo tentativo di liberazione da parte della polizia tedesca, tutti gli atleti sequestrati furono uccisi; morirono anche cinque [[fedayyin]] e un poliziotto tedesco.
Negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]] furono invece i boicottaggi a segnare i Giochi. Prima furono i paesi africani a boicottare {{OE||1976}} per protestare contro la tournée in [[Sudafrica]], in pieno regime di [[apartheid]], della nazionale [[Nuova Zelanda|neozelandese]] di [[rugby]].<ref>''Olimpiadi: da Atene a Seul'', pag. 23.</ref> Ai Giochi di {{OE||1980}} furono gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], assieme ad altri paesi del blocco occidentale, a rifiutarsi di partecipare a causa dell'intervento [[Unione Sovietica|sovietico]] in [[Afghanistan]].<ref>''Olimpiadi: da Atene a Seul'', pag. 24.</ref> Per reazione, i sovietici e i loro partner del blocco orientale boicottarono i successivi Giochi di {{OE||1984}}.<ref>''Olimpiadi: da Atene a Seul'', pag. 25.</ref> Inoltre la [[Corea del Nord]] boicottò le olimpiadi di {{OE||1988}} e venne appoggiata da [[Cuba]], [[Madagascar]], [[Etiopia]] e [[Nicaragua]].
===
Il 24 marzo 2020 è stato annunciato il rinvio al 2021 dei [[Giochi della XXXII Olimpiade]] per la [[Pandemia di COVID-19 nel mondo|pandemia di COVID-19]].<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/vari/2020/03/24/news/tokyo_rinvia_i_giochi_ufficiale-252152309/|titolo=Tokyo 2020, adesso è ufficiale: Giochi rinviati al 2021|sito=la Repubblica|data=24 marzo 2020|accesso=24 marzo 2020}}</ref> Per tale rinvio, per la prima volta nella storia dei Giochi olimpici estivi, la manifestazione si disputa in un anno dispari e, per l'emergenza sanitaria, senza pubblico.
== Il Comitato olimpico internazionale ==
{{Vedi anche|Comitato Olimpico Internazionale}}
Il Movimento Olimpico racchiude tutte quelle organizzazioni e federazioni sportive nazionali e internazionali, media, atleti, funzionari, giudici, e in generale ogni persona e istituzione che aderisce alle norme della [[Carta Olimpica]]. Il [[Comitato Olimpico Internazionale]], fondato il 23 giugno 1894 dal barone francese [[Pierre de Coubertin]], è l'autorità a capo del Movimento Olimpico. Il suo ruolo è quello di promuovere [[sport]], anche di alti livelli, solamente come sport, per tutti, e senza distinzioni. Inoltre, garantisce la regolare organizzazione dei Giochi e incoraggia fortemente la promozione dello sport femminile, dell'etica sportiva e dello sport pulito, senza doping. Le regole e le linee guida in base alle quali il CIO opera sono delineate nello [[Statuto Olimpico]].
Il Comitato Olimpico Internazionale è attualmente guidato dal tedesco [[Thomas Bach]].
Tre gruppi di organizzazioni operano a un livello più specialistico:
* Le Federazioni internazionali, i corpi di governo internazionali di uno sport (ad esempio la [[Fédération Internationale de Football Association|FIFA]], Federazione internazionale del [[calcio (sport)|calcio]], e la [[Federazione Internazionale Pallacanestro|FIBA]], la Federazione internazionale della [[pallacanestro]])
* I Comitati Olimpici Nazionali, che regolano il Movimento Olimpico all'interno di una nazione (ad esempio, il [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] è il Comitato Olimpico dell'[[Italia]])
* I Comitati Organizzatori dei Giochi olimpici, che si occupano dell'organizzazione di una specifica edizione delle Olimpiadi.
Attualmente, 202 Comitati Olimpici Nazionali e 35 Federazioni Internazionali fanno parte del Movimento Olimpico. I Comitati Organizzatori dei Giochi vengono disciolti dopo le celebrazioni dei Giochi, quando tutto il lavoro burocratico è stato svolto.
Il CIO ritiene tutti i diritti relativi alla organizzazione, marketing, trasmissione, e riproduzione attraverso qualunque mezzo dei Giochi olimpici. È titolare di tutti i diritti riguardanti i giochi olimpici estivi e invernali: simboli, bandiera, immagine, motto, inno, compreso il simbolo dei cinque cerchi.
Il Movimento Olimpico riceve la maggior parte dei suoi finanziamenti dai diritti dei Giochi comprati dalle televisioni di tutto il mondo. Inoltre beneficia dei Partner Olimpici, attraverso un programma di sponsorizzazione, che comprende molte società multinazionali.
La sede del [[CIO]] è a [[Losanna]], [[Svizzera]].
=== Contestazioni al CIO ===
{{NN|sport|agosto 2021}}
Il CIO è stato più volte oggetto di contestazione da parte di associazioni e della società civile. Fra i tanti aspetti che vengono contestati, il fatto che alcuni membri del CIO stesso fossero uomini politicamente legati a dittatori.
Emblematici i casi di [[Juan Antonio Samaranch]], ex presidente del CIO ed elemento di spicco della dittatura di [[Francisco Franco]], e di [[Mohamad Bob Hasan]], ex membro del CIO e ministro del dittatore [[Suharto]]. Particolari contestazioni suscitarono l'assegnazione dell'"Ordine Olimpico" a personalità dittatoriali e sanguinarie, come [[Nicolae Ceaușescu]] e a personalità discusse, come [[Henry Kissinger]].<ref>Andrew Jennings, ''The New Lord of the Ring: Olympics Corruption and How to Buy Gold Medals'', 1996, Pocket Books.</ref>
Un elemento di critica è la riproposizione del ''rito'' della marcia della fiamma olimpica, introdotto dal regime nazista di [[Adolf Hitler]] durante le olimpiadi di Berlino nel 1936.
Altre perplessità nascono dalle ragioni dell'assegnazione della sede di svolgimento dei giochi olimpici. Tale aspetto è balzato agli onori della cronaca durante i giochi invernali di [[Salt Lake City]], dove la magistratura inquirente ha ipotizzato reati di corruzione nei confronti di alcuni membri per avvantaggiare alcune candidature piuttosto di altre<ref>{{cita testo|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/233742.stm|titolo=BBC - Olympic vote buyng scandal}}</ref>. La procedura di assegnazione prevede che a circa dieci anni dalla data delle competizioni si presentino davanti al CIO le città candidate, rappresentate dai comitati promotori, sottoponendo il loro programma sportivo e infrastrutturale e ponendolo al vaglio e allo studio del CIO.
Dopo la votazione si passa alla firma di un contratto piuttosto complesso, in cui è previsto, tra l'altro, che i governi nazionali firmatari garantiscano che una percentuale degli incassi (per esempio, i proventi del [[marketing]]) andranno al CIO e che questi non sarà coinvolto in eventuali passivi dell'organizzazione, che saranno accollati al settore pubblico nazionale, visto che i comitati organizzatori sono, ''de facto'', "casse vuote".
Anche l'ingresso nel CIO ha spesso destato dubbi, in quanto non avviene attraverso elezione dei membri o nomina da parte di qualche ente governativo, ma tramite un meccanismo di cooptazione del presidente, e i membri non hanno la facoltà di esprimere opinioni ufficiali discordi dalla versione del CIO. L'amministrazione del CIO si svolge attraverso l'assemblea plenaria, ma il potere vero è in mano al comitato esecutivo, composto da quindici membri, tra cui il presidente del CIO, quattro vicepresidenti e altri dieci, che durano in carica quattro anni e sono scelti dall'assemblea con voto segreto.
== Simboli olimpici ==
{{vedi anche|Simboli olimpici}}
[[File:Olympic-flag-Victoria.jpg|miniatura|La bandiera olimpica]]
Il movimento olimpico utilizza diversi simboli, principalmente ispirati alle idee e agli ideali espressi da [[Pierre de Coubertin|De Coubertin]].
Probabilmente il simbolo più noto sono i [[Bandiera olimpica|cinque cerchi]] della bandiera olimpica, che viene issata a ogni edizione dei Giochi a partire dal 1920. Essa raffigura cinque anelli, di diverso colore, intrecciati in campo bianco. Gli anelli sono cinque come i continenti abitati: [[Africa]], [[America]], [[Asia]], [[Europa]] e [[Oceania]]. L'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico.
I colori scelti per i cinque cerchi sono, da sinistra a destra: [[azzurro]], [[giallo]], [[nero]], [[verde]] e [[rosso]]. Insieme al [[bianco]] dello sfondo, questi colori erano presenti nelle bandiere di tutte le nazioni del mondo nel momento in cui furono scelti. La combinazione dei colori simboleggia quindi tutti i Paesi<ref>Gli anelli olimpici esprimono l'attività del Movimento Olimpico, e rappresentano l'unione dei cinque continenti e l'incontro degli atleti da tutto il mondo ai giochi olimpici (''"The Olympic symbol consists of five interlaced rings of equal dimensions, used alone, in one or in five different colours, which are, from left to right, blue, yellow, black, green and red. The Olympic symbol (the Olympic rings) expresses the activity of the Olympic Movement and represents the union of the five continents and the meeting of athletes from throughout the world at the Olympic Games"'').{{cita web|url=https://www.olympic.org/uk/utilities/faq_detail_uk.asp?rdo_cat=10_39_0|titolo=International Olympic Committee|29-02-2008}}</ref>.
{{Citazione|La Bandiera Olimpica ha un fondo bianco, con cinque anelli intrecciati al centro: azzurro, giallo, nero, verde e rosso. Questo disegno è simbolico; rappresenta i cinque continenti abitati del mondo, uniti dall'Olimpismo; inoltre i cinque colori sono quelli che appaiono fino ad ora in tutte le bandiere nazionali.|Pierre de Coubertin, 1931}}
Sul Manuale Olimpico Ufficiale, fino al 1951, era riportata un'associazione tra colori dei cerchi e [[continente|continenti]]. L'associazione fu poi ritirata dal [[CIO]] e dunque non è più ufficiale<ref name=cio>^ "Decisione adottata dal Comitato Esecutivo". Bollettino del Comitato Olimpico Internazionale (Rivista Olimpica) - Losanna: IOC (25): 32. Gennaio 1951. Consultabile alla seguente {{cita testo|url=http://library.la84.org/OlympicInformationCenter/OlympicReview/1951/BDCE25/BDCE25s.pdf|titolo=pagina|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304110746/http://library.la84.org/OlympicInformationCenter/OlympicReview/1951/BDCE25/BDCE25s.pdf }}</ref>, ma ciò avvenne quando ormai essa si era diffusa a livello mondiale. L'associazione più comune è la seguente: l'[[Africa]] è rappresentata dal nero, l'[[America]] dal rosso, l'[[Asia]] dal giallo, l'[[Europa]] dal verde, l'[[Oceania]] dal blu.<ref>Alcuni esempi relativi all'associazione Europa-verde, Oceania-blu, America-rosso, Africa-nero, Asia-giallo:
*{{cita testo|url=http://www.focus.it/cultura/storia/cosa-rappresentano-i-cerchi-olimpici|titolo=articolo sulla rivista ''Focus''}};
*{{cita web | url = http://www.comune.torino.it/ragazzidel2006/006/mormora/sett-19novembre/art3.htm | titolo = Sito del comune di Torino | accesso =1º dicembre 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304203543/http://www.comune.torino.it/ragazzidel2006/006/mormora/sett-19novembre/art3.htm | urlmorto = sì }};
*Sito "Codicicolori.com", pagina {{cita testo|url=https://codicicolori.com/significato-dei-colori/significato-colori-dei-cerchi-olimpici|titolo=Significato dei colori dei cerchi olimpici}};
*Mauro Valeri, ''Black Italians: atleti neri in maglia azzurra : l'Italia multirazziale''. Consultabile alla seguente : {{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=XP6BAAAAMAAJ&q=cerchi+olimpici+%22verde+per+l%27europa%22&dq=cerchi+olimpici+%22verde+per+l%27europa%22&hl=it&sa=X&ved=0CCgQ6AEwAGoVChMIsLPfvcf0yAIVQZUPCh3Brwnj|titolo=pagina}}</ref> A volte l'Europa è invece associata al blu, per influenza della bandiera dell'[[Unione europea]], e l'Oceania al verde<ref>Esempi dell'associazione Europa-azzurro, Oceania-verde, America-rosso, Africa-nero, Asia-giallo: Pierre Germa, ''Da quando? Le origini degli oggetti della vita quotidiana'', EDIZIONI DEDALO, 1983 (pagina 187) Consultabile alla seguente{{cita testo|titolo=pagina|url=https://books.google.it/books?id=kDRXY40OAGEC&pg=PA187&dq=cerchi+olimpici+%22blu+per+l%27europa%22&hl=it&sa=X&ved=0CCkQ6AEwAGoVChMItMW58sj0yAIVBSgOCh0r7wTz#v=onepage&q=cerchi%20olimpici%20%22blu%20per%20l'europa%22&f=false}}</ref>. L'abolizione dell'associazione ufficiale tra colori dei cerchi e continenti fu dovuta al fatto che "''...non è possibile trovare una prova certa che tale assegnazione di colori sia stata un'idea originale di P. de Coubertin, che potrebbe averla approvata in un momento successivo''"<ref name=cio/>.
Il [[motto olimpico]] ufficiale è stato fino al 19 luglio 2021 ''"Citius, Altius, Fortius"'', un'espressione [[Lingua latina|latina]] che significa "più veloce, più alto, più forte". La frase fu usata per la prima volta in occasione di {{OE||1924}}. Il 20 luglio 2021, durante la 138ª sessione del CIO svoltasi a [[Tokyo]] in occasione dei [[Giochi della XXXII Olimpiade]], il motto è stato ufficialmente aggiornato in ''"Citius, Altius, Fortius - Communiter",'' traducibile in italiano come "più veloce, più alto, più forte - insieme"<ref name=IOCNewMotto />.
Un altro motto, non ufficiale ma non meno diffuso, fu la famosa frase pronunciata da De Coubertin "L'importante non è vincere ma partecipare". Egli stesso, quando la pronunciò, ne citò la fonte: la predica di un vescovo della Pennsylvania durante le [[Olimpiadi]] del 1908. La frase originale diceva: "L'importante nella vita non è solo vincere, ma aver dato il massimo. Vincere senza combattere non è vincere"<ref>Pierre Germa, ''Da quando? Le origini degli oggetti della vita quotidiana'', traduzione R. Licinio, Edizioni Dedalo, 1983, {{cita testo|titolo=p. 187|url=http://books.google.it/books?id=kDRXY40OAGEC&pg=PA187}}. ISBN 8822045025</ref>. Il vescovo si chiamava [[Ethelbert Talbot]]<ref>{{fr}}Cfr. Armando Freitas e Marcelo Barreto, ''Almanaque Olímpico Sportv'', Casa da Palavra, 2008, {{cita testo|titolo=p. 31|url=http://books.google.it/books?id=t7JvKLEpaxAC&pg=PA31}}. ISBN 8577340996.</ref>.
La [[fiamma olimpica]] viene accesa a [[Olimpia]], patria delle [[Giochi olimpici antichi|Olimpiadi dell'antichità]], e poi portata da una staffetta di [[tedoforo|tedofori]] fino alla città che ospita i Giochi, dove servirà per accendere il [[braciere olimpico]], che sarà spento una volta terminato l'evento.
== Cerimonie ==
=== Cerimonia di apertura ===
{{Vedi anche|Cerimonia di apertura dei Giochi olimpici}}
La cerimonia di apertura di un'Olimpiade comprende diversi elementi.<ref name=OCFactSheetS>{{cita libro|url=http://multimedia.olympic.org/pdf/en_report_1134.pdf|titolo=Fact sheet: Opening Ceremony of the Summer Olympic Games|accesso=14 agosto 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110429094114/http://multimedia.olympic.org/pdf/en_report_1134.pdf}}</ref><ref name=OCFactSheetW>{{cita libro|url=http://multimedia.olympic.org/pdf/en_report_1036.pdf|titolo=Fact sheet: Opening Ceremony of the Winter Olympic Games|accesso=14 agosto 2008|urlarchivio=https://www.webcitation.org/5gKi2qxLe?url=http://multimedia.olympic.org/pdf/en_report_1036.pdf}}</ref>
Dopo il conto alla rovescia all'inizio dell'evento, si comincia con le attrazioni preparate dal Paese che ospita l'evento. Esse, normalmente, prevedono danze, canti e coreografie ispirate al [[folclore]] e alla storia del paese ospitante.<ref name=OCprotocol1>{{cita libro|url=http://multimedia.olympic.org/pdf/en_report_668.pdf|titolo=The Modern Olympic Games|capitolo=The development of the Games - Between festival and tradition|urlcapitolo=http://multimedia.olympic.org/pdf/en_report_668.pdf#pages=5|accesso=10 gennaio 2007|p=5}}</ref> Si continua con la sfilata dei paesi partecipanti, con gli atleti che marciano nello stadio divisi per nazione. I paesi sfilano secondo l'[[ordine alfabetico]] della lingua del paese ospitante<ref name=OCFactSheetS/><ref name=OCFactSheetW/> (nel caso della Cina, le nazioni sono state disposte a seconda del numero dei tratti contenenti l'ideogramma del nome del Paese<ref>{{cita web|url=http://www.guardian.co.uk/sport/2008/aug/08/olympics2008.china1|titolo=Beijing Olympics open with spectacular ceremony|data=8 agosto 2008|pubblicazione=The Guardian}}</ref>), con due sole eccezioni: la Grecia entra per prima (essendo la patria dei Giochi dell'antichità e avendo ospitato la prima edizione di quelli moderni), mentre il paese ospitante entra per ultimo nello stadio.<ref name=OCprotocol1/> Ogni delegazione nazionale è preceduta da un alfiere con la bandiera del paese.<ref name=OCFactSheetS/><ref name=OCFactSheetW/> Fare il portabandiera della propria nazione alle Olimpiadi è considerato un grande onore, e spesso questo ruolo viene assegnato a uno degli atleti più rappresentativi. Al termine della sfilata, seguono i discorsi del presidente del Comitato Organizzatore dell'edizione dei giochi e del Presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Quindi il capo di Stato del paese organizzatore apre formalmente l'Olimpiade.
Infine arriva il momento in cui la torcia con la fiamma olimpica entra nello stadio, dopo la lunga staffetta che nei mesi precedenti l'ha portata da Olimpia alla sede dei Giochi. All'ultimo tedoforo (spesso un atleta famoso o una personalità del paese ospitante) spetta il compito di accendere il [[Braciere olimpico|braciere]], in cui il fuoco olimpico arderà per tutta la durata dei Giochi. Contemporaneamente vengono liberate delle colombe, simbolo di pace.
=== Cerimonia di chiusura ===
{{Vedi anche|Cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici}}
La cerimonia di chiusura è più semplice e meno formale di quella di apertura.
Gli atleti entrano nello stadio mescolati tra loro, senza distinzione per nazione. Vengono issate tre bandiere con i rispettivi inni: quella del paese ospitante, quella della Grecia, quella del paese futuro ospitante dei giochi.
Poi seguono i discorsi del presidente del comitato organizzatore e quello del presidente del CIO, il quale dichiara chiusi i giochi e invita i giovani del mondo a raccolta alla prossima edizione delle Olimpiadi tra quattro anni.
La bandiera olimpica viene calata. Una versione speciale di essa è consegnata al sindaco della città che ospiterà la successiva edizione delle Olimpiadi (il quale deve sventolarla otto volte).
Anche nella cerimonia di chiusura c'è spazio per la parte artistica, con richiami sia al paese che ha appena ospitato i Giochi, sia alla nazione che li ospiterà tra quattro anni, la quale viene presentata in un segmento di breve durata.
Dai Giochi estivi di {{OE||2004}} la premiazione della maratona maschile avviene durante la cerimonia di chiusura; dai Giochi invernali di {{OI||2006}} avviene la stessa cosa con la 50 km di fondo maschile.
Infine, la [[fiamma olimpica]] viene spenta.
L'utilizzo dei fuochi (spettacolo pirotecnico) a conclusione della cerimonia fa parte integrante del Protocollo Olimpico.
=== Consegna delle medaglie ===
Al termine di ogni evento olimpico si tiene la cerimonia di premiazione. Il vincitore, e i concorrenti o squadre al secondo e terzo posto, salgono su un podio a tre piani per ricevere da parte di un membro del CIO la propria medaglia.<ref>{{cita web|titolo=Olympic Games – The Medal Ceremonies|sito=Encyclopædia Britannica|url=https://www.britannica.com/topic/Mount-Olympus-Meets-the-Middle-Kingdom-1702245/The-Medal-Ceremonies|accesso=9 ottobre 2020}}</ref> Dopo la consegna, sono alzate le bandiere dei tre premiati mentre viene suonato l'inno della nazione dell'atleta vincente. Anche cittadini volontari della nazione ospitante possono presenziare alla cerimonia, assistendo i funzionari che presentano le medaglie e facendo da portabandiera.<ref>{{cita news|titolo=Medal ceremony hostess outfits unveiled|sito=[[Sina Corp|Sina Online]]|data=18 luglio 2008|url=http://english.sina.com/china/p/1/2008/0718/172118.html|accesso=29 agosto 2008}}</ref> Nelle Olimpiadi estive, le cerimonie avvengono nella sede dove si è svolto l'evento,<ref>{{cita news|cognome1=Madhani|nome1=Aamer|cognome2=Armour|nome2=Nancy|titolo=Medalists at 2018 Winter Olympics get precious keepsake. And a medal|opera=USA Today|data=13 febbraio 2018|url=https://www.usatoday.com/story/sports/winter-olympics-2018/2018/02/13/medalists-2018-winter-olympics-get-precious-keepsake-and-medal/332267002/|accesso=22 aprile 2018}}</ref> mentre le cerimonie invernali si tengono solitamente in un'apposita "piazza".<ref>{{cita news|titolo=Mascots come first, then medals for Olympic champions|opera=USA Today|editore=Associated Press|data=12 febbraio 2018|url=https://www.usatoday.com/story/sports/olympics/2018/02/12/mascots-come-first-then-medals-for-pyeongchang-winners/110334494/|accesso=22 aprile 2018}}</ref>
La prassi di mettere gli atleti su un podio risale ai Giochi invernali del 1932 ed è ripresa dai Giochi dell'Impero britannico del 1930, per la proposta di [[Melville Marks Robinson]].<ref>{{cita news|titolo=Prof says Olympic podiums have Canadian connection|cognome=Ogilvie|nome=Claire|data=18 ottobre 2006|pubblicazione=[[The Province]]|città=Vancouver, British Columbia|p=25|url=https://www.newspapers.com/article/the-province-barney-2006/129824314/}}</ref>
== Sport olimpici ==
{{vedi anche|Sport olimpici}}
Ai Giochi di {{OE||2000}} erano presenti 28 discipline sportive, secondo la classificazione adottata dal CIO.<ref>{{cita web|url=https://olympic.org/uk/sports/index_uk.asp|titolo=Sports|accesso=18 marzo 2007}}</ref> Bisogna comunque tenere presente che a volte più sport vengono raggruppati sotto lo stesso nome (per esempio, nel [[nuoto]] sono compresi anche i [[tuffi]]). Soltanto cinque sport sono sempre stati presenti alle Olimpiadi sin dal 1896: [[atletica leggera]], [[ciclismo]], [[scherma]], [[ginnastica]] (artistica, la ritmica fu introdotta solo nel 1984) e [[nuoto]]. All'elenco andrebbe aggiunto anche il [[canottaggio]], che era in programma nel 1896, ma le gare furono annullate a causa del maltempo<ref>{{cita web|url=http://www.aafla.org/6oic/OfficialReports/1896/1896.pdf|titolo=The Olympic Games|accesso=1º aprile 2007}}</ref>.
Nelle Olimpiadi invernali [[sci di fondo]], [[bob]] a quattro, [[pattinaggio di figura]], [[hockey su ghiaccio]], [[combinata nordica]], [[salto con gli sci]] e [[pattinaggio di velocità su ghiaccio|pattinaggio di velocità]] sono sempre stati presenti nei programmi dei Giochi olimpici invernali. Gare di pattinaggio di figura e hockey su ghiaccio erano già presenti nei giochi estivi prima dell'introduzione di giochi invernali separati. Altre, come [[sci alpino]], [[slittino]], [[curling]], [[snowboard]] e [[biathlon]] sono state aggiunte nel corso degli anni.
Negli ultimi anni il CIO ha inserito nuovi sport nel programma olimpico, tra cui lo [[snowboard]] e il [[beach volley]]. Dagli [[anni 1920|anni venti]] in poi, nessuna disciplina era mai stata tolta dal programma olimpico ma, viste le dimensioni ormai raggiunte dall'evento olimpico, dopo il 2004 il CIO si è riservata la possibilità di escludere alcuni sport. Sport con poco seguito di pubblico o molto costosi sono destinati quindi a sparire dalle Olimpiadi: il [[baseball]] e il [[softball]], ad esempio, non sono stati presenti a Londra nel 2012. Per l'edizione del 2016 il CIO ha approvato l'allargamento a 28 sport e ha quindi inserito ai 26 previsti per la rassegna precedente il [[golf]] e il [[rugby a 7]] (già presente a {{OE||1900}}, {{OE||1908}} e {{OE||1924}} come versione a 15)<ref>{{cita web|url=http://www.iht.com/articles/ap/2008/04/25/sports/OLY-New-Olympic-Sports.php|titolo=7 sports considered for 2016 Olympics}} Nella [[121ª Sessione CIO]], tenutasi il 9 ottobre 2009, è stato ufficialmente approvato l'inserimento del rugby a 7 e del golf tra gli sport olimpici in programma, oltre che per i giochi di {{OE||2016}}, anche per quelli del [[Selezione della città organizzatrice dei Giochi della XXXII Olimpiade|2020]].{{cita testo|titolo=Golf, rugby approved as 2016 Olympic sports - ESPN|url=http://sports.espn.go.com/oly/news/story?id=4545111}}</ref>.
Fino al 1992 alle Olimpiadi trovavano posto anche i cosiddetti "sport dimostrativi". Le gare di queste discipline si svolgevano contemporaneamente agli altri eventi olimpici, ma le medaglie assegnate non facevano parte del medagliere ufficiale. Spesso si trattava di sport molto popolari nel paese ospitante, ma poco noti a livello mondiale (per esempio, la [[palla basca]] a {{OE||1992}}). In alcuni casi, come il [[baseball]], il [[taekwondo]] e il [[curling]], gli sport dimostrativi sono stati successivamente inclusi a pieno titolo nel programma olimpico.
Nel 2020 il CIO ha inserito una nuova disciplina, lo skateboard.
=== Competizioni artistiche ===
L'inserimento delle competizioni d'[[arte]] nei giochi olimpici, desiderio primario del barone de Coubertin, che voleva mantenere l'impostazione originale dei [[giochi panellenici]] della [[Grecia antica]], impose al [[Comitato Olimpico Internazionale]] di dare enfasi anche all'aspetto culturale e intellettuale, oltre che a quello fisico e sportivo, nell'organizzazione delle competizioni. Fu comunque necessario un certo periodo di tempo prima che gli artisti di tutto il mondo si convincessero a partecipare ai Giochi, trovando necessariamente la fonte di ispirazione per le loro creazioni nelle discipline sportive.
A partire dall'edizione di {{OE||1912}}, fino a quella di {{OE||1936}}, i Giochi si svolsero regolarmente (con la sola eccezione del 1916, per la guerra in corso), comprendendo diverse discipline artistiche. Dalle arti figurative ([[scultura]] e [[pittura]]), alla musica ([[canto]] e [[orchestra]]), all'[[architettura]] ([[progettazione]] e [[urbanistica]]), alla letteratura ([[epica]] e [[poesia]]). La [[seconda guerra mondiale]] interruppe il ''ciclo olimpico'' (1940, 1944), che riprese, comprendendo l'[[arte]] soltanto per un'edizione, con i Giochi di {{OE||1948}}. Nelle successive edizioni, senza apparenti giustificazioni, se non la maggiore difficoltà a dimostrare la condizione ''dilettantistica'' dei concorrenti, i Giochi olimpici si svolsero senza il contributo culturale e intellettuale delle discipline artistiche, proseguendo fino ai giorni nostri nella veste attuale, pur aggiornandosi con l'esclusione o l'inserimento di discipline sportive sorpassate, ovvero di nuovo interesse. Oggi le discipline artistiche e culturali sono staccate completamente dai giochi, fatta eccezione per le esibizioni, fuori gara, di vari artisti alle cerimonie di apertura e di chiusura.<ref>{{cita web|url=http://olympic-museum.de/art/artcompetition.htm|titolo=Competizioni artistiche|accesso=18 agosto 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080216203621/http://www.olympic-museum.de/art/artcompetition.htm}}</ref>
== Doping ==
Già dagli inizi del [[XX secolo]] si iniziarono a usare droghe al fine di ottenere prestazioni sportive migliori.<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/temi-olimpici-il-doping_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Temi olimpici: il doping|autore=Claudio Gregori}}</ref>
L'unica morte per doping avvenuta durante le Olimpiadi avvenne a {{OE||1960}}, nella corsa di bici su strada. Il danese [[Knud Enemark Jensen]] cadde dalla sua bici e più tardi morì.<ref>{{cita testo|url=http://www.stefanocanali.com/dopingPrometeo.pdf|titolo=Doping|accesso=28 settembre 2017|dataarchivio=28 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120328233408/http://www.stefanocanali.com/dopingPrometeo.pdf|urlmorto=sì}}</ref> L'autopsia rivelò che l'atleta era sotto l'influenza di anfetamine.
I test anti-doping furono introdotti dal [[Comitato Olimpico Internazionale|CIO]] a partire dai Giochi del 1968. Il primo atleta a essere trovato positivo fu il pentatleta svedese [[Hans-Gunnar Liljenwall]], proprio durante le Olimpiadi di Città del Messico, cui venne revocata la medaglia di bronzo. Settantatré atleti sono stati trovati positivi nei successivi 38 anni, tra cui molti vincitori di medaglie. La squalifica per doping più nota fu quella del velocista canadese [[Ben Johnson]], che aveva vinto i 100 metri a {{OE||1988}} e fu poi trovato positivo agli steroidi anabolizzanti.
Nonostante i controlli, gli atleti hanno continuato a utilizzare sostanze dopanti nel corso degli anni. Nel 1990 la rilevazione di alcuni documenti denunciò il fatto che molte atlete della [[Repubblica Democratica Tedesca|Germania Est]] erano costrette dai propri allenatori e preparatori ad assumere sostanze dopanti.
Nel caso in cui un atleta risulti positivo al doping in una competizione a squadre, automaticamente viene squalificata tutta la squadra. Clamorosa fu la squalifica della staffetta 4x100 giamaicana di {{OE||2008}}, composta da [[Usain Bolt]], [[Asafa Powell]], [[Michael Frater]] e [[Nesta Carter]]. Fu quest'ultimo a essere trovato positivo ben otto anni dopo la gara, causando di conseguenza la squalifica dell'intera squadra e la perdita della medaglia d'oro allora conquistata.
A oggi la battaglia del [[Comitato Olimpico Internazionale|CIO]] si è fatta sempre più forte. Ne è dimostrazione il fatto che alle olimpiadi invernali di {{OI||2006}} solamente un atleta è stato trovato positivo al doping.
Il [[10 novembre]] [[1999]] a [[Losanna]] il CIO ha fondato L{{'}}[[Agenzia mondiale antidoping]], detta anche WADA, una [[fondazione (ente)|fondazione]] a partecipazione mista pubblico-privata per coordinare la lotta contro il [[doping]] nello [[sport]].
== Atleti olimpici ==
=== Dilettanti e professionisti ===
Secondo de Coubertin gli atleti non dovevano gareggiare per denaro, e quindi fu deciso di non ammettere i professionisti ai Giochi olimpici. Nella storia delle Olimpiadi moderne questa regola ha generato diverse controversie.
Ad {{OE||1896}} l'iscrizione di [[Carlo Airoldi]], [[maratoneta]] [[italia]]no che si era recato nella capitale greca a piedi impiegando 28 giorni, non venne accettata perché Airoldi fu ritenuto dalla [[giuria]] un atleta "professionista" in quanto aveva ricevuto una cifra aggirantesi fra le {{formatnum:2000}} e le {{formatnum:2500}} pesetas come premio a una competizione di qualche anno prima.<ref>{{cita web|url=http://www.villa-verde.it/carlo_airoldi.htm|titolo=Carlo Airoldi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080530023821/http://www.villa-verde.it/carlo_airoldi.htm}}</ref>
A {{OE||1912}}, [[Jim Thorpe]] vinse la medaglia d'oro nel [[pentathlon]] e nel [[decathlon]], ma venne poi squalificato perché si scoprì che in precedenza aveva giocato a [[baseball]] a livello semi-professionistico. Le medaglie gli furono restituite dal CIO solo nel 1983.<ref>''Olimpiadi: da Atene a Seul'', pag. 10.</ref>
In un'altra occasione, alle Olimpiadi invernali di {{OI||1936}}, gli sciatori svizzeri e austriaci boicottarono i Giochi per protesta contro l'esclusione dei maestri di sci dalle gare, ritenuti professionisti perché guadagnavano denaro dallo sci.<ref>{{cita web|url=http://www.sports-reference.com/olympics/winter/1936/ASK/mens-combined.html|titolo=Scheda Sports-reference sulla combinata, unica gara di sci alpino prevista|accesso=4 novembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090303204149/http://www.sports-reference.com/olympics/winter/1936/ASK/mens-combined.html}}</ref>
Con il tempo molti si resero conto che la distinzione tra dilettanti e professionisti non aveva più molto senso. Per esempio, molti atleti dei paesi dell'[[Europa orientale]] erano ufficialmente dipendenti statali (fenomeno dell'[[Atleta di stato|Atleta di Stato]]), ma in realtà erano stipendiati per allenarsi quotidianamente, quindi erano dilettanti di nome, ma non di fatto. Ciò nonostante, il CIO continuò ancora per anni a sostenere nominalmente lo sport dilettantistico.
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] le regole sul dilettantismo vennero allentate, e praticamente eliminate negli [[anni 1990|anni novanta]]. Questo permise, tra l'altro, agli [[Stati Uniti d'America|USA]] di schierare per la prima volta ai Giochi di {{OE||1992}} una squadra di [[pallacanestro]] costituita dai migliori giocatori del campionato professionistico americano, il cosiddetto "[[Nazionale di pallacanestro degli Stati Uniti d'America|Dream Team]]" ("la squadra dei sogni").
L'unica disciplina olimpica in cui non sono stati ammessi professionisti è la [[pugilato|boxe]], prima dell'olimpiade di Rio 2016, dove hanno potuto partecipare a seguito della decisione dell'AIBA di ammetterli in gara.
Per quanto riguarda il [[calcio (sport)|calcio]], altro sport dove il professionismo è molto diffuso, nella versione maschile l'unico vincolo riguarda l'età: per ogni squadra sono ammessi al massimo tre "fuoriquota" che abbiano superato i 23 anni e non c'è obbligo di convocarli. Per un certo periodo invece fu in vigore una particolare regola che consentiva alle squadre UEFA e CONMEBOL di convocare giocatori mai presenti alla Coppa del mondo, limite che non avevano le altre confederazioni per ovvi motivi di competitività.
Rimangono comunque in vigore norme molto restrittive sulla pubblicità, almeno sui campi di gara, anche se ci sono molti "sponsor ufficiali olimpici". Sulle divise degli atleti può comparire solo il marchio della ditta produttrice, e anche questo non deve comunque superare delle dimensioni stabilite.<ref>{{cita web|url=https://www.olympic.org/common/asp/download_report.asp?file=en_report_122.pdf&id=122|titolo='Advertising, Demonstrations, Propaganda', ''Olympic Charter'', pp98-100|accesso=8 agosto 2008}}</ref>
=== Campioni olimpici e medagliati ===
{{vedi anche|Sportivi con il maggior numero di medaglie olimpiche}}
Ai Giochi olimpici viene stilata una classifica per ogni gara.
Gli atleti, o le squadre, che si piazzano ai primi tre posti ricevono delle [[Medaglia olimpica|medaglie]], mentre chi si classifica ai primi otto posti riceve un [[diploma olimpico]].<ref>{{Cita web|url=http://registration.olympic.org/en/faq/detail/id/43tration.olympic.org/en/faq/detail/id/43|titolo=What do winners at the Olympic Games receive?|data=4 marzo 2016|lingua=en|accesso=21 aprile 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304065232/http://registration.olympic.org/en/faq/detail/id/43tration.olympic.org/en/faq/detail/id/43|urlmorto=sì}}</ref> Ai vincitori va la medaglia d'oro, che in realtà è di argento placcato,<ref>In realtà, pur essendo di argento placcato, ogni medaglia d'oro contiene almeno sei grammi di oro puro. {{cita testo|url=http://en.beijing2008.cn/67/83/article214028367.shtml|titolo=Medals of Beijing Olympic Games unveiled|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080903120551/http://en.beijing2008.cn/67/83/article214028367.shtml }}, {{cita testo|url=http://en.beijing2008.cn|titolo=Beijing 2008 Website|accesso=12 agosto 2008}}</ref> ai secondi classificati va la [[medaglia d'argento]], ai terzi la [[medaglia di bronzo]]. È usuale sostenere che il quarto classificato sia titolato della "''medaglia di legno''", in realtà non rappresenta nessun titolo onorifico, ma indica un modo di sottolineare la particolarità di chi per un soffio ha sfiorato l'alloro del podio olimpico. Le medaglie contribuiscono a infoltire il [[medagliere complessivo dei Giochi olimpici]] delle varie nazioni.
Questa pratica risale a {{OE||1908}}. Ad {{OE||1896}} le medaglie erano solo per i primi due classificati, mentre a {{OE||1900}} e a {{OE||1904}} erano state date coppe e altri premi, anziché medaglie.
Dato che le Olimpiadi si tengono solo una volta ogni quattro anni (due se si considerano sia le edizioni estive sia quelle invernali), il pubblico e gli atleti di quasi tutti gli sport con l'esclusione di alcuni sport di squadra, come il calcio ad esempio, spesso le considerano molto più importanti dei campionati del mondo o di altri eventi internazionali, che si disputano più di frequente. Molti atleti sono diventati eroi nazionali o celebrità internazionali dopo aver vinto le Olimpiadi, in virtù dell'unicità dell'evento.
È molto difficile stabilire chi sia il più grande atleta olimpico di tutti i tempi, data la diversità degli sport e l'evoluzione delle Olimpiadi dal 1896 ad oggi.
=== Atleti a medaglia in due differenti sport ===
{{Vedi anche|Sportivi vincitori di medaglia olimpica in differenti discipline}}
{{Lista in corso}} Sono venti<ref>Da ''[[La Gazzetta dello Sport]]'' del 7 luglio 2008: {{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Olimpiadi/Primo_Piano/2008/07_Luglio/29/popup_olimpici.shtml|titolo=I medagliati in diverse discipline}}</ref> gli atleti che nella storia delle Olimpiadi (sia invernali sia estive) sono riusciti nell'impresa. Quattro atleti: [[Frank Kugler]] (USA), [[Carl Schuhmann]] (GER), [[Edwin Flack]] (AUS) e [[Viggo Jensen]] (DAN), hanno realizzato l'impresa in una delle prime tre edizioni dei [[Giochi olimpici estivi]] e altri quattro: [[Thorleif Haug]] (NOR), [[Johan Grøttumsbråten]] (NOR), [[Thoralf Strømstad]] (NOR), [[Oddbjørn Hagen]] (NOR), vi sono riusciti invece alle [[Olimpiadi invernali]] nello [[sci di fondo]] e la [[combinata nordica]], discipline diverse ma troppo simili tra loro e che richiedono quindi una polivalenza limitata. L'elenco che segue è riferito ai restanti dodici atleti.
Ai Giochi invernali di {{OI||2018}} la [[Repubblica Ceca|ceca]] [[Ester Ledecká]] vinse la medaglia d'oro sia nella prova del super G (sci alpino) sia nello slalom gigante parallelo di snowboard.
;Estive e invernali
* [[Eddie Eagan]] (1897/1967) {{USA}} - Pugilato 1/0/0 e bob 1/0/0
* [[Jacob Tullin Thams]] (1898/1954) {{NOR}} - Sci di fondo 1/0/0 e vela 0/1/0
* [[Christa Luding]] (1959) {{DDR}} - Pattinaggio su ghiaccio 2/1/1 e ciclismo 0/1/0
* [[Clara Hughes]] (1972) {{CAN}} - Ciclismo 0/0/2 e pattinaggio su ghiaccio 1/1/2
Anche [[Gillis Grafström]] conquistò medaglie in due stagioni diverse di Olimpiadi, ma nello stesso [[sport invernale]], poiché ad {{OE|Pattinaggio di figura|1920}} il [[pattinaggio di figura]] faceva parte del programma dei [[Giochi olimpici estivi]].
;Estive
* [[Otto Herschmann]] (1877/1942) {{AUT}} - Nuoto 0/1/0 e scherma 0/1/0
* [[Paul Radmilovic]] (1896/1968) {{GBR sport}} - Nuoto 1/0/0 e pallanuoto 3/0/0
* [[Johnny Weissmuller]] (1904/1984) {{USA}} - Nuoto 5/0/0 e pallanuoto 0/0/1
* [[Roswitha Krause]] (1949) {{DEU}} - Nuoto 0/1/0 e pallamano 1/1/0
* [[Tim Shaw]] (1957) {{USA}} - Pallanuoto 0/1/0 e nuoto 0/1/0
* [[Rebecca Romero]] (1980) {{GBR sport}} - Canottaggio 0/1/0 e ciclismo 1/0/0
;Invernali
* [[Susi Erdmann]] (1968) {{DDR}} - Slittino 0/1/1 e bob 0/0/1
* [[Gerda Weissensteiner]] (1969) {{ITA}} - Slittino 1/0/0 e bob 0/0/1
* [[Ester Ledecká]] (1995) {{CZE}} - sci alpino 1/0/0 e snowboard 1/0/0
=== Atleti sia olimpici sia paralimpici ===
Alcuni atleti hanno gareggiato sia ai Giochi olimpici sia ai [[Giochi paralimpici]]. In campo femminile la prima è stata la neozelandese [[Neroli Fairhall]] e, poco dopo, l'italiana [[Paola Fantato]], nel [[tiro con l'arco]] ad {{OE||1996}}; a loro seguirono la polacca [[Natalia Partyka]] nel [[tennistavolo]] a {{OE||2008}} e la sudafricana [[Natalie du Toit]] nel [[nuoto]] sempre a Pechino 2008 e in precedenza anche l'ipovedente [[Marla Runyan]] aveva disputato [[Atletica leggera ai Giochi della XXVII Olimpiade - 1500 metri piani femminili|la finale dei 1.500 m]] a {{OE|atletica leggera|2000}}.<ref>{{cita news|autore=Claudio Arrigoni|url=http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/25/bis_dell_ipovedente_McKeever_mio_co_9_100125186.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/25/bis_dell_ipovedente_McKeever_mio_co_9_100125186.shtml|titolo=Il bis dell'ipovendente McKeever: "Il mio messaggio di speranza"|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=25|mese=gennaio|anno=2010|p=41|accesso=16 febbraio 2011}}</ref> Alla lista si è aggiunto il velocista sudafricano [[Oscar Pistorius]] che ha partecipato ai Giochi di {{OE||2012}}.
== Edizioni dell'era moderna ==
La tabella seguente riporta tutte le edizioni dei Giochi olimpici estivi e invernali fino al 2034.
{| class="wikitable" style="font-size:90%; width: 100%; text-align: center;"
|- style="background:#FFF"
! colspan="9" align="center" |{{Bandiera|Squadra Unificata|dim=50}}
|- style="background:#C1D8FF"
! colspan="4" width="65%" |[[Giochi olimpici estivi]]
! rowspan="15" width="1%" style="background:#fff" |
! colspan=
|- style="background:#C1D8FF"
!width=4%|Logo
!width=3%|Anno
!width=16%|Edizione
! width="28%" |Sede
!width=4%|Logo
!width=3%|Anno
!width=16%|Edizione
! width="28%" |Sede
|- align="center" style="background:#D0E7FF"
| align="center" style="background:#FFF" |{{simbolo|Poster I olimpiade.jpg|35}}
|[[1896]]
|[[Giochi della I Olimpiade]]
|{{Bandiera|GRC 1822-1978|dim=30}} [[Atene]], [[Regno di Grecia|Grecia]]
|align=center style="background:#FFF"|
|
|
|
|- align="center" style="background:#F5FAFF"
| align="center" style="background:#FFF" |{{simbolo|Poster van zomerspelen 1900.jpg|35}}
|[[1900]]
|[[Giochi della II Olimpiade]]
|{{Simbolo|Flag of France (1794–1815, 1830–1958).svg|30}} [[Parigi]], [[Terza Repubblica (Francia)|Francia]]
|align=center style="background:#FFF"|
|
|
|
|- align="center" style="background:#D0E7FF"
| align="center" style="background:#FFF" |{{simbolo|1904summerolympicsposter.jpg|35}}
|[[1904]]
|[[Giochi della III Olimpiade]]
|{{Bandiera|USA 1896-1908|dim=30}} [[Saint Louis]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
|align=center style="background:#FFF"|
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|- align="center" style="background:#F5FAFF"
| align="center" style="background:#FFF" |{{simbolo|Olympic games 1908 London.jpg|35}}
|[[1908]]
|[[Giochi della IV Olimpiade]]
|{{Bandiera|GBR|dim=30}} [[Londra]], [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]]
|align=center style="background:#FFF"|
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|- align="center" style="background:#D0E7FF"
| align="center" style="background:#FFF" |
|[[1912]]
|[[Giochi della V Olimpiade]]
|{{Bandiera|SWE|dim=30}} [[Stoccolma]], [[Svezia]]
|align=center style="background:#FFF"|
|
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|
|- align=center style="background:#F5FAFF"
| colspan="4" |<small>''I Giochi della VI Olimpiade non furono disputati a causa della [[prima guerra mondiale]]''.</small>
| colspan="4" |
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Poster for Amsterdam's Summer Olympics bid in 1916.jpg|35}}
|''[[1916]]''
|''[[Giochi della VI Olimpiade]]''
|{{Bandiera|DEU 1871-1918|dim=30}} ''[[Berlino]], [[Impero tedesco|Germania]]''
|align=center style="background:#FFF"|
|
|
|
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|1920 olympics poster.jpg|35}}
|[[1920]]
|[[Giochi della VII Olimpiade]]
|{{Bandiera|BEL|dim=30}} [[Anversa]], [[Belgio]]
|align=center style="background:#FFF"|
|
|
|
|- align=center style="background:#F5FAFF"
| colspan="4" |
| colspan="4" |<small>''Inizio delle celebrazioni dei '''Giochi olimpici invernali'''.''</small>
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|[[File:1924_Summer_Olympics_logo.svg|50x50px]]
|[[1924]]
|[[Giochi della VIII Olimpiade]]
|{{Simbolo|Flag of France (1794–1815, 1830–1958).svg|30}} [[Parigi]], [[Terza Repubblica Francese|Francia]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|1924WOlympicPoster.jpg|35}}
|[[1924]]
|[[I Giochi olimpici invernali]]
|{{Simbolo|Flag of France (1794–1815, 1830–1958).svg|30}} [[Chamonix-Mont-Blanc]], [[Terza Repubblica Francese|Francia]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|1928 poster.jpg|35}}
|[[1928]]
|[[Giochi della IX Olimpiade]]
|{{Bandiera|NLD|dim=30}} [[Amsterdam]], [[Paesi Bassi]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi St.Moritz 28.jpg|35}}
|[[1928]]
|[[II Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|CHE|dim=25}} [[Sankt Moritz]], [[Svizzera]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Manifesto Olimpiadi estive del 1932.jpg|35}}
|[[1932]]
|[[Giochi della X Olimpiade]]
|{{Bandiera|USA 1912-1959|dim=30}} [[Los Angeles]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Lake placid 1932 logo.gif|35}}
|[[1932]]
|[[III Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|USA 1912-1959|dim=30}} [[Lake Placid]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|
|[[1936]]
|[[Giochi della XI Olimpiade]]
|{{Bandiera|DEU 1933-1945|dim=30}} [[Berlino]], [[Germania nazista|Germania]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi Garmisch 36.png|35}}
|[[1936]]
|[[IV Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|DEU 1933-1945|dim=30}} [[Garmisch-Partenkirchen]], [[Germania nazista|Germania]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
| colspan="9" |<small>''I Giochi della XII e XIII Olimpiade e i V e VI Giochi olimpici invernali non furono disputati a causa della [[seconda guerra mondiale]].''</small>
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Poster_Olympische_Sommerspiele_Tokio_1940.jpg|35}}
|''[[1940]]''
|''[[Giochi della XII Olimpiade]]''
|{{Bandiera|JPN 1868-1945|dim=30}} ''[[Tokyo]], [[Impero giapponese|Giappone]]''
|rowspan=14 style="background:#fff"|
|align=center style="background:#FFF"|
|''[[1940]]''
|''[[Giochi olimpici invernali 1940|V Giochi olimpici invernali]]''
|{{Bandiera|JPN 1868-1945|dim=30}} ''[[Sapporo]], [[Impero giapponese|Giappone]]''
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|
|''[[1944]]''
|''[[Giochi della XIII Olimpiade]]''
|{{Bandiera|GBR|dim=30}} ''[[Londra]], [[Regno Unito]]''
|align=center style="background:#FFF"|
|''[[1944]]''
|''[[Giochi olimpici invernali 1944|VI Giochi olimpici invernali]]''
|{{Bandiera|ITA 1861-1946|dim=30}} ''[[Cortina d'Ampezzo]], [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]]''
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi Londra 1948.png|35}}
|[[1948]]
|[[Giochi della XIV Olimpiade]]
|{{Bandiera|GBR|dim=30}} [[Londra]], [[Regno Unito]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi St.Moritz 48.png|35}}
|[[1948]]
|[[V Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|CHE|dim=25}} [[Sankt Moritz]], [[Svizzera]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi Helsinki 1952.png|35}}
|[[1952]]
|[[Giochi della XV Olimpiade]]
|{{Bandiera|FIN|dim=30}} [[Helsinki]], [[Finlandia]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi Oslo 52.png|35}}
|[[1952]]
|[[VI Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|NOR|dim=30}} [[Oslo]], [[Norvegia]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi Melbourne 1956.png|35}}
|[[1956]]
|[[Giochi della XVI Olimpiade]]
|{{Bandiera|AUS|dim=30}} [[Melbourne]], [[Australia]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|1956 wolympics logo.gif|35}}
|[[1956]]
|[[VII Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|ITA|dim=30}} [[Cortina d'Ampezzo]], [[Italia]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiade Roma 1960.jpg|35}}
|[[1960]]
|[[Giochi della XVII Olimpiade]]
|{{Bandiera|ITA|dim=30}} [[Roma]], [[Italia]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi S.Valley 60.png|35}}
|[[1960]]
|[[VIII Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|USA 1959-1960|dim=30}} [[Squaw Valley]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi Tokyo 1964.png|35}}
|[[1964]]
|[[Giochi della XVIII Olimpiade]]
|{{Bandiera|JPN 1868-1945|dim=30}} [[Tokyo]], [[Giappone]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi Innsbruck 64.png|35}}
|[[1964]]
|[[IX Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|AUT|dim=30}} [[Innsbruck]], [[Austria]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|1968 Mexico emblem.svg|35}}
|[[1968]]
|[[Giochi della XIX Olimpiade]]
|{{Bandiera|MEX|dim=30}} [[Città del Messico]], [[Messico]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi Grenoble 68.gif|35}}
|[[1968]]
|[[X Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|FRA|dim=30}} [[Grenoble]], [[Francia]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Munchen 1972.jpg|35}}
|[[1972]]
|[[Giochi della XX Olimpiade]]
|{{Bandiera|FRG|dim=30}} [[Monaco di Baviera]], [[Germania Ovest]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi Sapporo 72.png|30}}
|[[1972]]
|[[XI Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|JPN 1868-1945|dim=30}} [[Sapporo]], [[Giappone]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Montreal1976 logo.png|35}}
|[[1976]]
|[[Giochi della XXI Olimpiade]]
|{{Bandiera|CAN|dim=30}} [[Montréal]], [[Canada]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Olimpiadi Innsbruck 76.png|35}}
|[[1976]]
|[[XII Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|AUT|dim=30}} [[Innsbruck]], [[Austria]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|1980 poster.jpg|35}}
|[[1980]]
|[[Giochi della XXII Olimpiade]]
|{{Bandiera|URS|dim=30}} [[Mosca (Russia)|Mosca]], [[Unione Sovietica]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|1980 Winter Olympics emblem.png|35}}
|[[1980]]
|[[XIII Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|USA|dim=30}} [[Lake Placid]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|LosAngeles1984 logo.gif|35}}
|[[1984]]
|[[Giochi della XXIII Olimpiade]]
|{{Bandiera|USA|dim=30}} [[Los Angeles]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|1984 Winter Olympics logo.svg|35}}
|[[1984]]
|[[XIV Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|YUG|dim=30}} [[Sarajevo]], [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Seul1988 logo.jpg|35}}
|[[1988]]
|[[Giochi della XXIV Olimpiade]]
|{{Bandiera|KOR|dim=30}} [[Seul]], [[Corea del Sud]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Calgary-1988-logo.svg|35}}
|[[1988]]
|[[XV Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|CAN|dim=30}} [[Calgary]], [[Canada]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Barcellona1992 logo.jpg|35}}
|[[1992]]
|[[Giochi della XXV Olimpiade]]
|{{Bandiera|ESP|dim=30}} [[Barcellona]], [[Spagna]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|1992 wolympics logo.png|35}}
|[[1992]]
|[[XVI Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|FRA|dim=30}} [[Albertville (Francia)|Albertville]], [[Francia]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
| colspan="9" |<small>''A partire dalla XVII edizione i Giochi olimpici invernali sono sfalsati di due anni rispetto ai Giochi olimpici estivi.''</small>
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Atlanta1996 logo.jpg|35}}
|[[1996]]
|[[Giochi della XXVI Olimpiade]]
|{{Bandiera|USA|dim=30}} [[Atlanta]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
| rowspan="10" style="background:#fff" |
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Invernali 1994 Lillehammer.svg|35}}
|[[1994]]
|[[XVII Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|NOR|dim=30}} [[Lillehammer]], [[Norvegia]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Sydney2000.svg|35}}
|[[2000]]
|[[Giochi della XXVII Olimpiade]]
|{{Bandiera|AUS|dim=30}} [[Sydney]], [[Australia]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Logo Nagano 1998.svg|35}}
|[[1998]]
|[[XVIII Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|JPN 1868-1945|dim=30}} [[Nagano]], [[Giappone]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Athens 2004 logo.svg|35}}
|[[2004]]
|[[Giochi della XXVIII Olimpiade]]
|{{Bandiera|GRC|dim=30}} [[Atene]], [[Grecia]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|2002 giochi invernali.svg|35}}
|[[2002]]
|[[XIX Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|USA|dim=30}} [[Salt Lake City]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Beijing 2008.svg|35}}
|[[2008]]
|[[Giochi della XXIX Olimpiade]]
|{{Bandiera|CHN|dim=30}} [[Pechino]], [[Cina]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Torino2006.svg|35}}
|[[2006]]
|[[XX Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|ITA|dim=30}} [[Torino]], [[Italia]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|London 2012 Olympics.svg|35}}
|[[2012]]
|[[Giochi della XXX Olimpiade]]
|{{Bandiera|GBR|dim=30}} [[Londra]], [[Regno Unito]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Vancouver 2010 Winter Olympics.svg|35}}
|[[2010]]
|[[XXI Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|CAN|dim=30}} [[Vancouver]], [[Canada]]
|-align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Rio giochi 2016.svg|35}}
|[[2016]]
|[[Giochi della XXXI Olimpiade]]
|{{Bandiera|BRA|dim=30}} [[Rio de Janeiro]], [[Brasile]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Winter Olympic Games 2014 logo.svg|30}}
|[[2014]]
|[[XXII Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|RUS|dim=30}} [[Soči]], [[Russia]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Tokyo2020.svg|30}}
|[[2020]]<ref>{{cita web|url=https://www.olympic.org/news/joint-statement-from-the-international-olympic-committee-and-the-tokyo-2020-organising-committee|titolo=Joint Statement from the International Olympic Committee and the Tokyo 2020 Organising Committee - Olympic News|lingua=en|accesso=24 marzo 2020}}</ref><ref>Disputati nel [[2021]].</ref>
|[[Giochi della XXXII Olimpiade]]
|{{Bandiera|JPN 1868-1945|dim=30}} [[Tokyo]], [[Giappone]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Pyeongchang 2018 Logo.svg|30}}
|[[2018]]
|[[XXIII Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|KOR|dim=30}} [[Pyeongchang]], [[Corea del Sud]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Paris 2024 logo.svg|30}}
|[[2024]]
|[[Giochi della XXXIII Olimpiade]]
|{{Bandiera|FRA|dim=30}} [[Parigi]], [[Francia]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Beijing 2022 Olympics.svg|30}}
|[[2022]]
|[[XXIV Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|CHN|dim=30}} [[Pechino]], [[Cina]]
|- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|LA28 Olympics.svg|30}}
|[[2028]]
|[[Giochi della XXXIV Olimpiade]]
|{{Bandiera|USA|dim=30}} [[Los Angeles]], [[Stati Uniti]]
|align=center style="background:#FFF"|{{simbolo|Milano Cortina 2026 Olympics.svg|30}}
|[[2026]]
|[[XXV Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|ITA|dim=30}} [[Milano]]-[[Cortina d'Ampezzo]], [[Italia]]
|- align=center style="background:#D0E7FF"
|align=center style="background:#FFF" | <!-- Aspettiamo il simbolo {{simbolo|Brisbane 2032.png|30}} -->
|[[2032]]
|[[Giochi della XXXV Olimpiade]]
|{{Bandiera|AUS|dim=30}} [[Brisbane]], [[Australia]]
|align=center style="background:#FFF"|
|[[2030]]
|[[XXVI Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|FRA|dim=30}} [[Alpi francesi]], [[Francia]]
|-- align=center style="background:#F5FAFF"
|align=center style="background:#FFF"|
|2036
|Giochi della XXXVI Olimpiade
|''[[Selezione della città organizzatrice dei Giochi della XXXVI Olimpiade|In fase di assegnazione]]''
|
|
|[[2034]]
|[[XXVII Giochi olimpici invernali]]
|{{Bandiera|USA|dim=30}} [[Salt Lake City|Salt Lake City - Utah]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
|}
== Film ufficiali dei Giochi olimpici ==
{{W|cinema|agosto 2024}}
{{Aggiornare|arg=sport|arg2=televisione|commento=ESPN Classic non trasmette più da luglio 2013}}
Nel maggio 2000 il [[Comitato Olimpico Internazionale|CIO]] ha annunciato di avere acquisito i diritti di oltre {{formatnum:20000}} ore di materiale video realizzate fra {{OE||1908}} e {{OI||1998}} sui Giochi olimpici. Il Comitato ha altresì comunicato la notizia dell'attivazione di un [[sito internet]] ufficiale,<ref>{{cita testo|url=http://www.otab.com/|titolo=OTAB.com ''Official Television Archive Bureau''}}</ref> nonché di aver comprato i diritti dei precedenti film ufficiali dei Giochi, da [[Olympia (film 1938)|Olympia]] di [[Leni Riefenstahl]] del 1936 ai film di [[Bud Greenspan]].<ref>{{cita testo|url=https://www.olympic.org/common/asp/download_report.asp?file=en_report_276.pdf&id=276|titolo=IOC Announces Launchof OTAB.COM}}</ref>
I telespettatori italiani potevano vedere la maggior parte di questi film sulla rete televisiva satellitare [[ESPN Classic Sports]] che li ha nel proprio [[palinsesto]] e li ripropone periodicamente. Inoltre i [[DVD]] dei film sono disponibili sul mercato anglosassone in lingua originale e reperibili al pubblico italiano anche in rete.
{{vedi categoria|Film ufficiali dei Giochi olimpici}}
* [[Film Ufficiale Stoccolma 1912]] (''"The Games of the V Olympiad Stockholm 1912", 2016'') di [[Adrian Wood]] (170 minuti) - Distribuito sul sito ufficiale dei Giochi olimpici
* [[Les Jeux olympiques, Paris 1924]] (''idem, 1925'') di [[Jean de Rovera]] (162 minuti)
* [[La IX Olimpiade di Amsterdam]] (''"The Olympic Games, Amsterdam 1928", 1928'') di [[Wilhelm Prager]] e [[Jules Perel]] (supervisione) - Distribuito in Italia per la prima volta nel 2016 sul sito ufficiale dei Giochi olimpici
* [[Olympia (film 1938)|Olympia]] (''Olympia: Fest der Völker & Olympia: Fest der Schönheit, 1938''), di [[Leni Riefenstahl]] (217 min) - Su {{OE||1936}}
* [[XIV Olympiad: The Glory of Sport]] (''idem, 1948'') di [[Castleton Knight]] (136 min) - Su {{OE||1948}}
* [[Olympia 52]] (''idem, 1952'') di [[Chris Marker]] (82 min) - Su {{OE||1952}}
* [[Rendez-vous à Melbourne]] (''idem, 1957'') di [[René Lucot]] (110 min)
* [[La grande olimpiade]] (''idem, 1961''), di [[Romolo Marcellini]] (142 min) - Su {{OE||1960}}
* [[Le olimpiadi di Tokyo]] (''Tôkyô orimpikku, 1965''), di [[Kon Ichikawa]] (170 min)
* [[Giochi olimpici (film)|Giochi olimpici]] (''Olimpiada en México, 1969'') di [[Alberto Isaac]] (240 min) - Su {{OE||1968}}
* [[Ciò che l'occhio non vede]] (''Visions of Eight, 1973'') di registi vari (110 min) - Su {{OE||1972}}
* [[Jeux de la XXIème olympiade]] (''idem, 1977'') di registi vari (118 min) - Su {{OE||1976}}
* [[O sport, ty - mir!]] (''О спорт, ты — мир!, 1981'') di [[Jurij Nikolaevič Ozerov]] (120 min) - Su {{OE||1980}}
* [[16 giorni di gloria]] (''16 Days of Glory, 1986''), di [[Bud Greenspan]] (145 min) - Su {{OE||1984}}
* [[Seoul '88: 16 Days of Glory]] (''idem, 1989''), di Bud Greenspan (157 min)
* [[Barcelona '92: 16 Days of Glory]] (''idem, 1993''), di Bud Greenspan (132 min)
* [[Atlanta's Olympic Glory]] (''idem, 1997''), di Bud Greenspan (210 min)
* [[Sydney 2000 Olympics: Bud Greenspan's Gold from Down Under]] (''idem, 2001''), di Bud Greenspan (120 min)
* [[Bud Greenspan's Athens 2004: Stories of Olympic Glory]] (''idem, 2005'') di Bud Greenspan (90 min) - Distribuito dalla rete televisiva [[Showtime (rete televisiva)|Showtime]]<ref>{{cita web|url=http://www.sho.com/site/schedules/product_page.do?episodeid=123350&seriesid=0|titolo=Bud Greenspan's Athens 2004: Stories of Olympic Glory|accesso=30 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080702131617/http://www.sho.com/site/schedules/product_page.do?seriesid=0&episodeid=123350}}</ref>
* [[The Everlasting Flame: Beijing 2008]] (''idem, 2009''), della regista cinese [[Gu Jun]] - Film presentato il 7 settembre 2009 al ''Montréal World Film Festival''
* [[First (film 2013)|First]] (''idem, 2013'') di [[Caroline Rowland]] (109 min) - Su {{OE||2012}}
* [[Days of Truce]] (''idem, 2017'') di [[Conspiração Filmes]] (90 min) -– Su {{OE||2016}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Emanuela|Audisio|wkautore=Emanuela Audisio|titolo=Tutti i cerchi del mondo. I volti, i paesi, le storie che fanno un'Olimpiade|url=https://archive.org/details/tuttiicerchidelm0000audi|editore=Mondadori|anno=2004|ISBN=88-04-53019-7}}
* {{cita libro|George|Jonas|titolo=Vendetta. La vera storia della caccia ai terroristi delle Olimpiadi di Monaco 1972|editore=Rizzoli|anno=2006|ISBN=88-17-01002-2}}
* {{cita libro|Achille|Mezzadri|titolo=Il fascino delle Olimpiadi|editore=Forte editore|anno=1984}}
* {{cita libro|Stefano|Bertone|coautore=Luca Degiorgis|titolo=Il libro nero delle Olimpiadi di Torino 2006|editore=F.lli Frilli Editori|anno=2006|ISBN=88-7563-142-5}}
* {{cita libro|B. Palmiro|Boschesi|titolo=Olimpiadi: da Atene a Seul|editore=Editrice Piccoli|anno=1988|ISBN=88-261-5055-9}}
* {{cita libro|G. Carbonetto|titolo=Da Olimpia a Pechino|editore=Forum Editrice universitaria udinese|anno=2008}}
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Comitato Olimpico Internazionale]]
* [[Medagliere complessivo dei Giochi olimpici]]
* [[Simboli olimpici]]
* [[Candidature olimpiche]]
* [[Fiamma olimpica]]
* [[Giuramento olimpico]]
* [[Museo olimpico]]
* [[Olimpiade]]
* [[Olimpia]]
* [[Parco olimpico]]
* [[Tedoforo]]
* [[Agenzia mondiale antidoping]]
* [[Medaglie olimpiche ritirate]]
* [[Giochi olimpici estivi]]
* [[Giochi olimpici invernali]]
* [[Giochi olimpici giovanili]]
* [[Sportivi con il maggior numero di medaglie olimpiche]]
* [[Sportivi con il maggior numero di partecipazioni olimpiche]]
* [[Giochi paralimpici]]
* [[Giochi olimpici antichi]]
* [[Giochi olimpici intermedi]]
* [[Giochi asiatici]]
* [[Giochi europei]]
* [[Giochi mondiali]]
* [[Giochi olimpici speciali]]
* [[Giochi mondiali universitari]]
* [[Giochi mondiali militari]]
* [[Giochi olimpici silenziosi]]
* [[Goodwill Games]]
* [[Gay Games]]
{{
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sui}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.coni.it|titolo=Sito ufficiale del CONI}}
* {{cita web|url=http://www.olimpiadi.it/|titolo=Olimpiadi}}
* {{cita web|url=http://www.sindromedistendhal.com/Alzheimer/proteste-olimpiadi-cina-tibet-berlino-1936-jesse-owens.htm|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090529050355/http://www.sindromedistendhal.com/Alzheimer/proteste-olimpiadi-cina-tibet-berlino-1936-jesse-owens.htm|titolo=Storia delle contestazioni olimpiche|accesso=16 maggio 2009}}
* {{cita web|url=http://www.runningmovies.com/o.htm|titolo=Film ufficiali dei Giochi olimpici|lingua=en|accesso=26 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080831035437/http://www.runningmovies.com/o.htm|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=https://www.penn.museum/sites/olympics/olympicorigins.shtml|titolo=Giochi olimpici antichi|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.olympictruce.org/|titolo=Sito ufficiale della tregua olimpica|lingua=en}}
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