La Bollène-Vésubie: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = La Bollène-Vésubie
|Nome ufficiale =
|Panorama =Vue du village de La Bollène-Vésubie depuis l’avenue Charles Romersa.JPG
|Didascalia =
|Bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = FRA
|Grado amministrativo = 5
|Divisione amm grado 1 = Provenza-Alpi-Costa Azzurra
|Divisione amm grado 2 = Alpi Marittime
|Divisione amm grado 3 = Nizza
|Divisione amm grado 4 = Roquebillière
|Amministratore locale = Martine Barengo-Ferrier
|Partito = [[Centro-destra|DVD]]
|Data elezione = 03/2014
|Data istituzione =
|Latitudine decimale = 43.983333
|Longitudine decimale = 7.333333
|Altitudine =
|Superficie = 34.22
|Abitanti = 578
|Note abitanti = [http://www.insee.fr/fr/ppp/bases-de-donnees/recensement/populations-legales/commune.asp?annee=2009&depcom=06020 INSEE popolazione legale totale 2009]
|Aggiornamento abitanti = 2009
|Divisioni confinanti = [[Belvédère (Francia)|Belvédère]], [[Saorgio]], [[Breglio]], [[Moulinet (Alpi Marittime)|Moulinet]], [[Lantosca]], [[Roquebillière]]
|Prefisso =
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti = Bollénois (FR); Bollenaschi (IT)
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Sito =
}}
'''
In [[dialetto nizzardo]], secondo il [[canonico]] di [[Nizza]] Georges Castellana, scrittore nella lingua locale, il paese si chiama ''La Boulèna'' ed i suoi abitanti sono detti ''lu Boulenasc''.
==Geografia fisica==
La Bollène-Vésubie, [[villaggio]] di 575 abitanti, detti ''Bollénois'', equivalente a ''Bollenesi'', o meglio ancora in [[lingua italiana|italiano]] ''Bollenaschi'' sul calco della [[lingua parlata|parlata locale]] [[nizza]]rda, di 357 ha (3,5 km²) di cui 1.718 ha (1,1718 km²) di [[bosco|boschi]], è un comune del [[Cantone di Roquebillière]].
Il suo [[territorio|territorio comunale]] occupa il [[bacino idrografico|bacino]] del Planchette, un [[torrente]] che viene da est e discende dal "Monte Authion", la cui [[vetta|cima]] raggiunge 2.082 m.
Alle porte del [[Mercantour]], il [[villaggio]] domina ad ovest la valle del [[fiume]] [[Vesubia]] e si può ammirare la [[foresta]] di Turini ad est.
Con i suoi [[albergo|alberghi]], [[commercio|commerci]] e [[ristorante|ristoranti]], le sue dotazioni [[sport]]ivi e la sua [[stazione sciistica]], La Bollène-Vésubie, punto di partenza di numerose [[escursionismo|escursioni]], è un luogo di villeggiatura non evitabile né rimandabile nell'alto "Paese Nizzardo".
Il paese, di forma circolare all'origine, è appollaiato a 680 m sullo sperone roccioso di [[confluenza]], che domina la [[valle]] del [[torrente]] Boréon, fu vittima di [[sisma|sismi]], notoriamente nel [[1564]]; centro di vacanze per ragazzi, grande "centro [[multimediale]]", [[museo]] d'[[entomologia]] e di un [[mulino]] per il [[grano]].
Il comune, un tempo ''Bollena'', dalla [[lingua italiana]], ha aggiunto "Vesubia" al suo [[toponimo]] [[storia|storico]] nel [[1908]]; la sua [[popolazione]] è variata tra un massimo di 800 abitanti nel [[1866]] ed un minimo di 240 attorno al [[1970]]; ha riguadagnato 145 ab. dal [[1999]] al [[2006]] (+ 35%); conta oggi 320 residenze secondarie o seconde case.
Al limite orientale del territorio comunale, è stata attrezzata la stazione di [[sport invernali]] di Turini-Camp d'Argent, condivisa con il comune di [[Moulinet (Alpi Marittime)|Moulinet]], che offre cinque piste e quattro [[sciovia]], più 15 km di piste da [[sci nordico]].
Il paese è una stazione [[clima]]tica [[estate|estiva]], che allea il benessere dell'[[acqua]] di sorgente a quello di un'aria pura e tonica, raccomandata fin dal [[XIX secolo]]. La Bollène-Vésubie sfrutta da lungo tempo la ''sorgente del Prai'', captata a 9 km dal villaggio, che possiede un'acqua molto mineralizzata, eccellente per i [[rene|reni]].
La Bollène-Vésubie è uno dei 28 comuni del [[parco nazionale del Mercantour]].
==Storia==
Il [[sito archeologico|sito]] di La Bollène-Vésubie è conosciuto sin dall'[[Antichità]], come testimoniano i [[documento|documenti]] [[medioevo|medievali]] che chiamano il primo [[castrum]] dal termine «[[lingua ligure|ligure]]» ''ABOLENA'' ([[radice (linguistica)|radice]] B-L).
Tracce di [[credenza|credenze]] [[paganesimo|pagane]] si ritrovano ancora nelle [[leggenda|leggende]] locali, che raccontano la [[storia]] delle [[fata|fate]], abitanti nelle rocce gessose dello sperone del [[villaggio]]. L'assimilazione dei [[culto|culti]] [[divinità ctonia|ctonici]] da parte dei primi [[evangelizzatore|evangelizzatori]] di tali [[luogo]] richiama la loro presenza.
"Castrum" accertato nel [[XIII secolo]], il villaggio conosce allora gli spasimi delle grandi [[guerra|guerre]] di [[riconquista|riconquiste]] francesi, dai [[tempo|tempi]] di [[Romeo di Villanova]] (''Romée o Romieu de Villeneuve'') fino ai volontari delle [[Armata|Armate]] [[rivoluzione francese|rivoluzionarie]].
Nel [[1564]], si annota la distruzione del [[villaggio]] per un violento [[terremoto]]. Nel [[1700]], con [[lettere patenti]] del [[Ducato di Savoia|Duca]] [[Vittorio Amedeo II di Savoia|Vittorio Amedeo di Savoia]] rese il 21 settembre, Bollena ottiene d'essere considerata come sua propria [[Signore (titolo nobiliare)|Signoria]] e la [[comunità]] si vede così la "[[Conte|dignità comitale]]".
Nel [[1705]], si assiste all'occupazione da parte delle truppe francesi di [[Luigi XIV]], ed i [[saccheggio|saccheggi]] si rinnoveranno nel [[1744]] e [[1747]], allorquando la [[valle]] del [[Vesubia]] sarà invasa dai [[Francesi]] e gli [[Spagnoli]], in lotta contro i [[Ducato di Savoia|Savoiardi]] e gli [[Austriaci]].
Il comune, fin dal [[1388]], ha seguito con la [[contea di Nizza]], le vicende storiche prima della [[Contea di Savoia]] e del [[Ducato di Savoia]], e poi dopo il [[Congresso di Vienna]], dal [[1815]] al [[1860]], le sorti del [[Regno di Sardegna-Piemonte]], per essere poi annesso nel [[1861]] alla [[Francia]].
Appese alla confluenza delle valli rimaste italiane dopo il [[1860]], le tensioni politiche e territoriali italo-francesi dei primi anni del [[XX secolo]], obbligarono l'Amministrazione militare francese ad installarvi il cuore della rete difensiva della [[linea Maginot]] delle [[Alpi meridionali]] (Flaut).
Dopo l'annessione alla [[Francia]] del [[1861]], La Bollène-Vésubie è diventata una vera e propria "stazione climatica" di media montagna, frequentata dalle [[aristocrazia|aristocrazie]] [[italia]]ne ed [[Inghilterra|inglesi]], ben presto imitate da quelle [[nizza]]rde e [[Francia|francesi]]. La [[tranvia]] serviva la stazione turistica, ma fu rimpiazzata da un servizio di [[autobus|corriera]] dall'inizio degli [[anni 1930]].
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/La Bollène-Vésubie}}
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Dipartimento Alpi Marittime}}
{{Portale|Francia}}
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