Epatite A: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer |medico}}
{{Infobox Malattia
|Nome=Epatite virale A
|Immagine=Jaundice eye.jpg
|Didascalia=Un caso di [[ittero]] dovuto all'epatite A
|Sinonimo1=Epatite infettiva|Sinonimo2=|...
|ICD9={{ICD9|070.1}}
|ICD10={{ICD10|B|15||b|15}}
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|Eziologia=Infettiva
|Sede=[[Fegato]]
}}
 
L{{'}}'''epatite A''' (in precedenza nota come ''[[epatite]]'' infettiva) è una [[malattia infettiva]] acuta del [[fegato]] causata dal [[Virus (biologia)|virus]] dell'epatite A (HAV).<ref name=Sherris>{{Cita libro|autore= Ryan KJ, Ray CG (editors) |titolo= Sherris Medical Microbiology |url= https://archive.org/details/sherrismedicalmi00kjry |edizione= 4th |pp= [https://archive.org/details/sherrismedicalmi00kjry/page/n558 541]–4 |editore= McGraw Hill |anno= 2004 | isbn = 0-8385-8529-9 }}</ref> Molti dei casi presentano pochi o nessun [[sintomo]], soprattutto nei soggetti giovani.<ref name=AFP2012/> Per chi li sviluppa, il tempo tra l'infezione e il manifestarsi dei sintomi è tra le due e le sei settimane<ref name="pmid16271543">{{Cita pubblicazione|autore=Connor BA|titolo=Hepatitis A vaccine in the last-minute traveler|rivista=Am. J. Med.|volume=118 |numero=Suppl 10A|pp=58S–62S|anno=2005| pmid=16271543| doi=10.1016/j.amjmed.2005.07.018}}</ref> e questi possono comprendere [[nausea]], [[vomito]], [[diarrea]], [[ittero]], [[febbre]] e dolore addominale.<ref name=AFP2012/> Dal 10% al 15% delle persone sperimentano una ricorrenza dei sintomi durante i sei mesi successivi all'infezione iniziale.<ref name=AFP2012/> Può raramente verificarsi un'[[insufficienza epatica]] acuta, evento più comune negli anziani.<ref name=AFP2012>{{Cita pubblicazione|cognome=Matheny|nome=SC|cognome2=Kingery |nome2=JE|titolo=Hepatitis A.|rivista=Am Fam Physician |data=1º dicembre 2012|volume=86|numero=11|pp=1027–34; quiz 1010–2|pmid=23198670 |url=http://www.aafp.org/afp/2012/1201/p1027.html}}</ref>
L''''epatite virale A''' è una forma di [[epatite]] virale causata dal [[Vira|virus]] dell'epatite A (HAV).
== Eziologia ==
Il virus dell'epatite A è un virus a [[RNA]] a catena lineare appartenente ai [[picornaviridae]], non dotato di ''envelope'', la cui particella virale è dotata di 4 polipeptidi capsidici (VP1,VP2,VP3 e VP4). Presenta come organo elettivo di replicazione il [[fegato]] e viene eliminato con le feci, eliminazione che è massima nell'ultimo periodo di [[incubazione]] (è presente nelle feci 7-10 giorni prima dell’esordio della malattia).
 
Solitamente l'epatite A si diffonde per via oro-fecale, ossia mangiando o bevendo cibi o acqua contaminati da [[feci]] infette.<ref name=AFP2012/> [[Molluschi]] che non sono stati sufficientemente cotti, come le cozze, sono una fonte relativamente comune.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1= Bellou |nome1= M. |cognome2= Kokkinos |nome2= P. |cognome3= Vantarakis |nome3= A. |titolo= Shellfish-borne viral outbreaks: a systematic review. |rivista= Food Environ Virol |volume= 5 |numero= 1 |pp= 13-23 |data=marzo 2013 | doi = 10.1007/s12560-012-9097-6 | pmid = 23412719 }}</ref> Il virus può anche essere diffuso attraverso il contatto con una persona contagiosa, ad esempio condividendo lo stesso bagno senza la necessaria igiene delle mani oppure anche per via sessuale, attraverso rapporti sessuali oro-anali.<ref name=AFP2012/> I bambini spesso non presentano sintomi quando vengono infettati sono però in grado di infettare gli altri.<ref name=AFP2012/> Dopo una singola infezione l'individuo acquisisce una [[sistema immunitario|immunità]] per il resto della sua vita.<ref>{{Cita libro|titolo=The Encyclopedia of Hepatitis and Other Liver Diseases|anno=2006|editore=Infobase |isbn=978-0-8160-6990-3|p=105|url=http://books.google.ca/books?id=HfPU99jIfboC&pg=PA105}}</ref> La formulazione della [[diagnosi]] prevede l'[[esame del sangue]], in quanto i sintomi sono simili a quelli di molte altre malattie.<ref name=AFP2012/>
== Vie di contagio e incubazione ==
 
Il periodo medio di [[incubazione]] è intorno alle 4 settimane.<br />
Il [[vaccino antiepatite A]] è efficace per la prevenzione.<ref name=AFP2012/><ref name=Irv2012>{{Cita pubblicazione|cognome1= Irving |nome1= GJ. |cognome2= Holden |nome2= J. |cognome3= Yang |nome3= R. |cognome4= Pope |nome4= D. |titolo= Hepatitis A immunisation in persons not previously exposed to hepatitis A. |rivista= Cochrane Database Syst Rev |volume= 7 |pp= CD009051 |anno= 2012 | doi = 10.1002/14651858.CD009051.pub2 | pmid = 22786522 }}</ref> Alcuni paesi lo raccomandano di routine per i bambini e per gli individui a più alto rischio che non sono stati precedentemente vaccinati.<ref name=AFP2012/><ref name=WHO2013/> La somministrazione di una dose di vaccino sembra essere efficace per tutta la vita.<ref name=AFP2012/> Altre misure preventive comprendono il [[lavaggio delle mani]] e la corretta e completa cottura dei cibi.<ref name=AFP2012/> Al 2014 non esiste un trattamento specifico; generalmente vengono consigliati il riposo e, a seconda delle necessità, l'assunzione di farmaci contro la nausea e la diarrea.<ref name=AFP2012/> Le infezioni di solito si risolvono completamente e senza che vi sia un danno al fegato.<ref name=AFP2012/> Se si dovesse incorrere in un caso di insufficienza epatica acuta, l'unico trattamento possibile è il [[trapianto di fegato]].<ref name=AFP2012/>
Si trasmette quasi esclusivamente per via [[Trasmissione oro-fecale|oro-fecale]], mentre del tutto insolita ma possibile è la trasmissione [[percutanea]] così come quella sessuale.<br />
 
Il contagio è più frequente in autunno e nella fase iniziale dell'inverno.<br />
A livello globale, circa 1,5 milioni di casi sintomatici si verificano ogni anno<ref name=AFP2012/>, mentre le infezioni si stima possano arrivare a qualche decina di milioni.<ref name=Was2006>{{Cita pubblicazione|cognome=Wasley|nome=A|autore2=Fiore, A |autore3=Bell, BP |titolo=Hepatitis A in the era of vaccination.|rivista=Epidemiol Rev |anno=2006|volume=28|pp=101-11|pmid=16775039 |doi=10.1093/epirev/mxj012 |url=https://epirev.oxfordjournals.org/content/28/1/101.long}}</ref> La malattia è più comune nelle regioni del mondo con scarsità di norme igieniche e con la difficoltà ad accedere a fonti d'acqua non contaminate.<ref name=WHO2013>{{Cita web|titolo=Hepatitis A Fact sheet N°328|url=http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs328/en/|sito=World Health Organization|accesso=20 febbraio 2014|data=luglio 2013}}</ref> Nei [[paesi in via di sviluppo]] circa il 90% dei bambini rimangono infettati prima dei 10 anni e quindi risultano immuni in età adulta.<ref name=WHO2013/> Nel 2010, le infezioni acute da epatite A hanno provocato {{formatnum:102000}} morti nel mondo.<ref name=Loz2012>{{Cita pubblicazione|cognome=Lozano|nome=R|titolo=Global and regional mortality from 235 causes of death for 20 age groups in 1990 and 2010: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2010|rivista=Lancet|data=15 dicembre 2012|volume=380|numero=9859|pp=2095-128|pmid=23245604|doi=10.1016/S0140-6736(12)61728-0|nome2=M|nome3=K|nome4=S|nome5=K|nome6=V|nome7=J|nome8=T|nome9=R|nome10=SY|nome11=M|nome12=HR|nome13=LM|nome14=KG|nome15=C|nome16=LM|nome17=S|nome18=DH|nome19=ML|nome20=EJ|nome21=D|nome22=K|nome23=B|nome24=A|nome25=G|nome26=F|nome27=I|nome28=S|nome29=C|nome30=M}}</ref>
In Italia fattori di rischio per infezioni da HAV sono il consumo di frutti di mare, l'abuso di alcolici, bere acqua contaminata o effettuare viaggi in aree dove l'epatite A è endemica, ma anche il lavoro in scuole materne o in unità di terapia intensiva neonatale può aumentare il rischio di infettarsi.<br />La presenza dei virus nelle feci, riscontrabile nelle 2 settimane che precedono l’esordio della malattia e nella prima settimana del decorso clinico, cessa quando la SGOT o la [[bilirubina]] raggiungono il loro picco.<br /> Durante l’incubazione e durante il primo manifestarsi della fase acuta, il paziente può aver contagiato coloro che hanno avuto contatti stretti con lui.<br />Contatti occasionali, lavoro o scuola in comune non sono da considerarsi eventi a rischio di contagio. Se la malattia interessa un bambino o un neonato, tutti coloro che hanno giocato con lui o sono venuti in contatto con i suoi pannolini, durante il periodo infettivo della patologia, potrebbero averla contratta. Nei tali casi è da prendere in considerazione la profilassi con immunoglobuline.<br />
L’epatite A è difficile, ma si potrebbe trasmettere anche per via parenterale.<br />
Dopo la guarigione si ha un’immunità permanente dal virus HAV, quale sia stata la gravità della patologia.<br />
 
== Epidemiologia ==
[[File:HAV prevalence 2005.svg|thumb|rightleft|300pxupright=1.4|Diffusione dell'Epatite A nel mondo (2005)]]
Mentre nei paesi in via di sviluppo l'esposizione e l'infezione da HAV sono già presenti in età infantile, nei paesi industrializzati col miglioramento delle condizioni socio-economiche e la diminuzione dell'esposizione in età infantile si è avuto un aumento del numero di adulti suscettibili. Essendo l'infezione da HAV più sintomatica negli adulti che in età infantile paradossalmente con la diminuzione della frequenza delle infezioni si è rilevato un aumento delle infezioni clinicamente manifeste.
 
Si ritiene che, a livello globale, le infezioni sintomatiche di epatite A si riscontrino in circa 1,4 milioni di persone all'anno,<ref name=AFP2012/> tuttavia le infezioni anche silenti potrebbero essere di alcune decine di milioni.<ref name=Was2006/> Nel 2010, l'epatite acuta A ha provocato {{formatnum:102000}} morti, un dato leggermente superiore ai {{formatnum:99000}} registrati nel 1990.<ref name=Loz2012/> I paesi sviluppati hanno bassi valori di virus dell'epatite A circolanti, mentre i [[paesi in via di sviluppo]] li hanno elevati. La maggior parte degli adolescenti e degli adulti di questi paesi hanno già avuto la malattia e sono quindi immuni.<ref name=Jacob2010/> Gli adulti nei paesi di livello medio di sviluppo possono essere a rischio della malattia.<ref name=Jacob2010>{{Cita pubblicazione|cognome=Jacobsen|nome=KH |autore2=Wiersma, ST |titolo=Hepatitis A virus seroprevalence by age and world region, 1990 and 2005 |rivista=Vaccine|data=24 settembre 2010 |volume=28 |numero=41 |pp=6653-7|pmid=20723630 |doi=10.1016/j.vaccine.2010.08.037}}</ref>
== Quadro clinico ==
A differenza dell'epatite B,C e D, l'epatite A non cronicizza, ovvero si sviluppa solo nella forma acuta e mai in quella cronica. Frequenti sono inoltre le forme [[asintomatiche]].<br />
La malattia si manifesta con i seguenti sintomi:<br />
-Periodo preitterico: [[astenia]], [[malessere]], perdita di appetito, [[nausea]], [[vomito]], [[febbre]]<br />
-Periodo itterico: urine scure, feci chiare, comparsa di [[ittero]] e [[prurito]] <br />
Nel bambino la manifestazione prevalente è la [[diarrea]], anche se come già detto nell'età infantile prevalgono le forme subcliniche. <br />
Non sono frequenti le forme fulminanti, che comunque in genere si manifestano dopo i 50 anni.<br />
 
Essendo l'infezione da HAV più sintomatica negli adulti che in età infantile paradossalmente con la diminuzione della frequenza delle infezioni si è rilevato un aumento delle infezioni clinicamente manifeste. Il periodo medio di incubazione è intorno alle 4 settimane. In Italia fattori di rischio per infezioni da HAV sono il consumo di frutti di mare, bere acqua contaminata o effettuare viaggi in aree dove l'epatite A è endemica, ma anche il lavoro in scuole materne o in unità di terapia intensiva neonatale può aumentare il rischio di infettarsi. La presenza dei virus nelle feci, riscontrabile nelle 2 settimane che precedono l'esordio della malattia e nella prima settimana del decorso clinico, cessa quando la [[Aspartato transaminasi|SGOT]] o la [[bilirubina]] raggiungono il loro picco. Durante l'incubazione e durante il primo manifestarsi della fase acuta il paziente può aver contagiato coloro che hanno avuto contatti stretti con lui.
== Diagnosi ==
La diagnosi si basa sulla ricerca di [[anticorpi]] di classe IgM anti-HAV.
 
===Paesi===
== Prognosi e complicanze ==
I pazienti senza altre malattie concomitanti che si ammalano di epatite A guariscono generalmente tutti senza sequele cliniche, e la [[mortalità]] per epatite A è in genere dello 0.1%, ma aumenta in soggetti anziani o debilitati.<br />
Raramente possono manifestarsi forme recidivanti, forme colestatiche o forme fulminanti.
 
Vi sono stati {{formatnum:30000}} casi di epatite A segnalati ai [[centri per la prevenzione e il controllo delle malattie]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel 1997, ma il numero è sceso a meno di {{formatnum:2000}} casi segnalati ogni anno.<ref>{{Cita web|url=http://www.cdc.gov/hepatitis/HAV/StatisticsHAV.htm|titolo=Hepatitis A Information for Health Professionals — Statistics and Surveillance|editore=Centers for Disease Control and Prevention|accesso=28 gennaio 2014}}</ref>
== Immunizzazione ==
È possibile sia l'immunizzazione passiva con [[immunoglobuline]] che la vaccinazione.<br />
L'immunizzazione pre-esposizione con immunoglobuline è indicata in caso di viaggi in paesi tropicali, in paesi in via di sviluppo o in zone non abitualmente frequentate da turisti. È possibile anche l'immunizzazione post-esposizione in caso di parente o convivente con epatite A o in caso di bambini di scuole materne in cui sono stati identificati casi di epatite A.<br />
Dosaggio di immunoglobuline commerciali (ISG): 0,5 ml nei bambini piccoli, 1 ml nei più grandi, 2 ml negli adulti. L’efficacia della profilassi dipende dalla tempestività con cui è praticata. L’immunizzazione dura da 3 a 6 mesi.<br />
Il [[vaccino]] conferisce protezione dopo 4 settimane dalla prima dose, è efficace fino a 20 anni dopo la vaccinazione ed è raccomandato in caso di viaggio di zone endemiche, per personale militare, per soggetti impiegati in asili nido, per tossicodipendenti che fanno uso di droghe endovenose, per soggetti che necessitano di [[trasfusioni]], per pazienti con epatopatie croniche e per personale che lavora in unità di terapia intensiva.
 
L'[[epidemia]] di epatite A più grave che ha colpito gli Stati Uniti risale al 2003 e aveva colpito almeno 640 persone (uccidendone quattro) nel nord-est dell'[[Ohio]] e in [[Pennsylvania]] sud-occidentale. Il focolaio è stato attribuito a delle cipolle verdi contaminate in un ristorante di [[Monaca]] in Pennsylvania.<ref name="pmid14647018">{{Cita pubblicazione|autore=|titolo= Hepatitis A outbreak associated with green onions at a restaurant--Monaca, Pennsylvania, 2003|rivista= MMWR Morb. Mortal. Wkly. Rep.|volume= 52|numero= 47|pp= 1155-7|data=novembre 2003| pmid = 14647018|url= http://www.cdc.gov/mmwr/PDF/wk/mm5247.pdf|autore1=Centers for Disease Control and Prevention (CDC)}}</ref><ref name="pmid16135833">{{Cita pubblicazione|autore= Wheeler C, Vogt TM, Armstrong GL, et al.|titolo= An outbreak of hepatitis A associated with green onions|rivista= [[The New England Journal of Medicine|N. Engl. J. Med.]]|volume= 353|numero= 9|pp= 890-7|data=settembre 2005| pmid = 16135833| doi = 10.1056/NEJMoa050855}}</ref> Nel 1988, più di {{formatnum:300000}} persone a [[Shanghai]], in [[Cina]] vennero infettate dal virus dell'epatite A dopo aver mangiato [[vongole]] (''Anadara subcrenata'') provenienti da un fiume contaminato.<ref name="Murray, P. r. 2005">Murray, P.R., Rosenthal, K.S. & Pfaller, M.A. (2005). Medical Microbiology 5th ed., Elsevier Mosby.</ref> Nel giugno 2013, frutti di bosco surgelati venduti da un rivenditore statunitense e acquistati da circa {{formatnum:240000}} persone sono state oggetto di un richiamo, dopo che almeno 158 persone sono risultate positive al virus HAV; per 69 di esse è stato necessario il ricovero in ospedale.<ref>{{Cita news|nome=Elizabeth |cognome=Weise |titolo=118 sickened in hepatitis A outbreak linked to berries |giornale=USA Today |data=18 giugno 2013 |url=https://www.usatoday.com/story/news/nation/2013/06/18/hepatitis-a-frozen-berries-118-sick/2434267/}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Outbreak Cases |data=28 ottobre 2013 |sito=Viral Hepatitis |editore=Centers for Disease Control and Prevention |url=http://www.cdc.gov/hepatitis/Outbreaks/2013/A1b-03-31/index.html}}</ref>
==Avvertenze==
Cosa chiedere al medico e al farmacista sull'Epatite A?<br>
Se ritieni di avere i sintomi dell'epatite A, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata l'epatite A, parlane con il tuo medico di fiducia <ref name= Pharmamedix/EpatiteA > Pharmamedix: EpatiteA http://www.pharmamedix.com/patologiavoce.php?pat=Epatite+A&vo=Avvertenze <ref name= Pharmamedix/EpatiteA />.
 
Attualmente (dal settembre del 2016 ad almeno il luglio del 2017) è presente in Europa una epidemia di Epatite A coinvolgente la categoria degli MSM (men who have sex with men), il numero di donne coinvolto risulta essere una percentuale molto esigua (1-2%).
Ecco alcune domande che potresti porre.<br>
 
== Eziologia e virologia ==
• Posso avere contratto un'infezione da epatite A?<br>
{{Tassobox
• A quali esami dovrei sottopormi?<br>
| nome = ''Hepatitis A virus''
• Qualora abbia davvero l'epatite A quali precauzioni dovrei osservare nel contatto con i miei familiari?<br>
| immagine =Hepatitis A virus 02.jpg
• I miei familiari dovrebbero vaccinarsi contro l'epatite A?<br>
| didascalia = Virus dell'epatite A visti al [[microscopio elettronico]]
• Fino a quando potrei essere contagioso?<br>
| dominio = [[Riboviria]]
• Posso continuare ad andare a lavorare o a frequentare la scuola?<br>
|regno=[[Orthornavirae]]
• Per quanto tempo durerà la malattia?<br>
|phylum=[[Pisuviricota]]
• C'è qualcosa sull'epatite A che dovrei sapere?<br>
| classe=[[Pisoniviricetes]]
• Quali conseguenze può lasciare l'epatite A?<br>
| ordine = [[Picornavirales]]
• Posso contrarre più vote l'epatite A?<br>
| famiglia = [[Picornaviridae]]
| genere = [[Hepatovirus]]
| specie = Hepatitis A virus
}}
Il virus dell'epatite A (HAV) è un virus a [[RNA]] appartenente agli ''[[Hepatovirus]]'', un genere della famiglia ''[[Picornaviridae]]''. L'HAV è privo di [[pericapside]] ed è costituito da un [[capside]] icosaedrico dal diametro di 27&nbsp;nm costituito da quattro polipeptidi (VP1, VP2, VP3, VP4 e VP5). L'insieme delle quattro proteine del capside forma un protomero, cinque protomeri formano un pentamero caratterizzato da una parte centrale costituita da cinque proteine VP1 e da una fessura che le separa dalla parte restante dei protomeri costituita da VP2, VP3, VP4 e VP5. HAV possiede un solo [[sierotipo]]. Il capside contiene un singolo filamento di [[RNA]] a polarità positiva lungo {{formatnum:7478}} [[nucleotidi]]. All'estremità 5' dell'RNA è attaccata la proteina VPg, mentre l'estremità 3' è [[poliadenilazione|poliadenilata]]. HAV si lega mediante il "canyon" formato dalle proteine del capside al recettore espresso sugli [[epatociti]] cui consegue una modificazione conformazionale del capside con rilascio di VP4.
 
Il genoma viene quindi introdotto nella cellula bersaglio attraverso il canale venutosi a creare dopo lo spostamento di VP1 e il rilascio di VP4. L'RNA virale si associa ai [[ribosomi]] tramite un'ansa simile a quella che si trova sugli [[mRNA]] e viene tradotto in 10-15 minuti, dopodiché il polipeptide che si è venuto a creare viene tagliato da una [[proteasi]] codificata dal virus. La replicazione dell'RNA del virus coinvolge una RNA-polimerasi RNA-dipendente virale che a partire dall'RNA a polarità positiva trascrive un mRNA a polarità negativa dal quale viene sintetizzato l'RNA a polarità positiva del virus.
Le raccomandazioni per l'epatite A riguardano da un lato le misure da adottare per ridurre il rischio di contagio e dall'altro le indicazioni mediche da seguire in caso di [[infezione]] <ref name= Pharmamedix/EpatiteA />.
 
L'RNA virale compete con l'mRNA cellulare per l'attacco ai ribosomi bloccandone la [[traduzione (biologia)|traduzione]]. Le proteine del capside si assemblano dapprima a formare un procapside costituito dalle proteine strutturali VP0, VP1 e VP3, successivamente la proteasi virale scinde VP0 in VP2 e VP4 determinando il completamento del capside. Completata la replicazione dell'RNA virale, questo migra all'interno del capside di HAV così da formare il [[virione]] completo. HAV, a differenza di altri picornavirus non è citolitico ma viene rilasciato dagli [[epatociti]] per [[esocitosi]].
Per ridurre il rischio di infezione è fondamentale attenersi alle norme igienico-sanitarie illustrate nel capitolo Prevenzione, che qui riassumiamo brevemente:<br>
• lavarsi scrupolasamente le mani prima di mangiare (l'epatite A si trasmette per contagio oro-fecale) <ref name= Pharmamedix/EpatiteA /><br>
• bollire gli alimenti (il virus dell'epatite A è inattivato dal calore a temperature superiori a 85 °C) <ref name= Pharmamedix/EpatiteA /><br>
• verificare la provenienza sicura delle bevande e in caso di incertezza effettuare una bollitura preventiva <ref name= Pharmamedix/EpatiteA /><br>
• sbucciare la frutta <ref name= Pharmamedix/EpatiteA /><br>
• non utilizzare per mangiare piatti, posate o bicchieri usati da altri <ref name= Pharmamedix/EpatiteA /><br>
• non utilizzare asciugamani o strofinacci usati da altri per lavarsi mani e/o viso soprattutto quando le condizioni dell'ambiente non siano ottimali <ref name= Pharmamedix/EpatiteA /><br>
• in previsione di viaggi in aree ad elevata [[endemia]] ricorrere alla [[vaccinazione]] anti epatite A <ref name= Pharmamedix/EpatiteA />.
 
HAV si trasmette quasi esclusivamente per via [[Trasmissione oro-fecale|oro-fecale]], generalmente mediante l'ingestione di acqua o cibo contaminato, spesso molluschi bivalvi come ostriche, vongole o cozze che filtrano acqua con residui fecali contenenti il virus, mentre è insolita la trasmissione parenterale così come quella sessuale. Il capside di HAV è particolarmente resistente per un picornavirus, sopravvive infatti in acqua dolce o salata, resiste ai detergenti, sopporta temperature fino a 60&nbsp;°C e ambienti a pH 1. Il contagio è più frequente in autunno e nella fase iniziale dell'inverno. Presenta come organo elettivo di replicazione il [[fegato]] e viene eliminato con le feci, eliminazione che è massima nell'ultimo [[periodo di incubazione]].
In caso di infezione, si raccomanda di:<br>
 
• contattare il medico ai primi sintomi sospetti <ref name= Pharmamedix/EpatiteA /><br>
== Trasmissione e patogenesi ==
• non ricorrere a misure di autocura, sebbene l'epatite A sia una malattia a decorso benigno, sono stati segnalati casi di [[epatite fulminante]] con esito fatale <ref name= Pharmamedix/EpatiteA /><br>
HAV una volta ingerito penetra attraverso l'epitelio [[faringe|orofaringeo]] o [[intestino tenue|intestinale]] nella [[circolazione sanguigna]]. Il [[sangue]] lo trasporta nel fegato, qui HAV si lega agli [[epatociti]] o alle [[macrofagi|cellule di Kupffer]], penetra nel loro [[citoplasma]] e si replica; i virioni così prodotti sono espulsi dall'epatocita per [[esocitosi]] nella [[bile]] per essere poi eliminati con le [[feci]]. Il virus è riscontrabile nelle feci da cinque giorni prima della comparsa dei sintomi e delle alterazioni di laboratorio, sino a dieci giorni dopo l'esordio. Nei pazienti immunodepressi la eliminazione del virus con le feci potrebbe continuare sino a 6 mesi dopo l'esordio.
• non ricorrere a rimedi alternativi su consiglio di persone non competenti. Spesso si confonde l'idea che “naturale“ sia sinonimo di “buono, non tossico“, in realtà questa asserzione è profondamente errata: in letteratura diverse segnalazioni hanno riguardato casi di epatite indotti dall'assunzione di diverse [[piante medicinali]] <ref name= Pharmamedix/EpatiteA /><br>
 
• seguire scrupolosamente la [[dieta]] consigliata dal medico, è fondamentale infatti che il fegato, già “malato“ per l'infezione virale, non sia stimolato ad un lavoro supplementare indotto dal consumo di cibi elaborati (fritto, salse/condimenti, insaccati, alimenti sotto sale, alimenti grassi, alcolici, incluso vino e birra). È indispensabile inoltre che con la dieta il fegato riceva tutte le sostanze di cui ha bisogno; può accadere infatti che in caso di epatite si instauri una condizione di malnutrizione <ref name= Pharmamedix/EpatiteA /><br>
Il sistema immunitario combatte l'infezione da HAV tramite la secrezione di [[interferone|interferoni]] che limitano la replicazione virale e per induzione di apoptosi nelle cellule infette da parte di [[linfociti NK]] e [[linfociti T]]-citotossici. Aiutano a combattere il virus anche anticorpi, in particolare [[IgG]] e [[IgM]] e il sistema del complemento mediante citotossicità cellulare anticorpo-dipendente. L'[[epatopatia]] e l'[[ittero]] conseguenti all'infezione da HAV sono da imputarsi prevalentemente alla risposta immunitaria contro il virus. Gli anticorpi anti-HAV in seguito a un'infezione permangono a vita.
• adottare misure che consentano il riposo. Non è necessario assentarsi da scuola o dal lavoro, ma è necessario evitare tutte le situazioni e gli atteggiamenti individuali che possano contribuire a diffondere l'infezione <ref name= Pharmamedix/EpatiteA />.
 
[[File:HAV Infection.png|thumb|Risposta degli anticorpi all'infezione da Epatite A]]
 
=== Decorso temporale ===
 
Tempi misurati a partire dalla contrazione del virus:
* ''Incubazione'': 2-7 settimane, mediamente 30 giorni.
* ''Prodromi'': 3-5 settimane.
* ''Virus nel sangue'': 3-6 settimane.
* ''Virus nelle feci'': 2-8 settimane, massimo dopo 3-4 settimane.
* ''Ittero'': 4-8 settimane.
* ''Enzimi epatici elevati'': 4-9 settimane.
* ''IgM anti-HAV'': a partire dalla 3ª o 4ª settimana, massimi dopo 5-7 settimane, diminuiscono dopo 7-8 settimane.
* ''IgG anti-HAV'': a partire dalla 4ª o 5ª settimana, dopo 8 settimane superano i livelli di IgM anti-HAV, raggiungono il massimo a partire da 9-10 settimane dopo la contrazione.
 
== Clinica ==
=== Segni e sintomi ===
 
I primi sintomi di epatite A possono essere scambiati per l'[[influenza]], ma in alcuni malati, soprattutto nei bambini, la condizione potrebbe essere asintomatica. I sintomi di solito appaiono da 2 a 6 settimane ([[periodo di incubazione]]) dopo l'infezione iniziale, con una media di 28 giorni.<ref name="pmid16271543"/><ref>{{Cita web|titolo= Hepatitis A Symptoms |editore= eMedicineHealth |url= http://www.emedicinehealth.com/hepatitis_a/page3_em.htm#Hepatitis%20A%20Symptoms |data= 17 maggio 2007 |accesso= 18 maggio 2007}}</ref>
 
Il rischio di infezione sintomatica è direttamente correlata all'età, con oltre l'80% degli adulti che sviluppano sintomi compatibili con l'epatite virale acuta e la maggior parte dei bambini (90%) che hanno infezioni asintomatiche o non riconosciute.<ref name="pmid10683554">{{Cita pubblicazione|doi=10.1016/S0264-410X(99)00470-3 |autore=Ciocca M. |titolo=Clinical course and consequences of hepatitis A infection |rivista=Vaccine |volume=18 |pp=71-4|anno=2000 |pmid=10683554}}</ref>
 
I sintomi dell'epatite A sono caratterizzati da esordio improvviso 15-50 giorni dopo l'ingestione e sono costituiti principalmente da malessere, perdita di appetito, [[astenia]], [[nausea]], [[vomito]], [[dolore addominale]] e [[febbre]] nella fase pre-itterica e urine scure, feci chiare, comparsa di [[ittero]] e [[prurito]] nella fase itterica. A partire da 4-5 giorni prima della fase itterica si assiste a un'intensificazione della sintomatologia che invece migliora a partire dalla fase itterica.<ref name="pmid16271543"/>
 
Nel bambino, spesso asintomatico, la manifestazione prevalente è la [[diarrea]]. L'ittero, molto frequente negli adulti (70-80%), meno frequente nei bambini dai 6-17 anni (40-50%) è invece raro (meno del 10% dei casi) nei bambini piccoli sotto i 6 anni. L'epatite A non cronicizza mai.
 
=== Diagnosi ===
 
Anche se il virus dell'epatite A viene escreto con le [[feci]] verso la fine del [[periodo di incubazione]], la [[diagnosi]] viene fatta attraverso la rilevazione di specifici [[anticorpi]] [[IgM]] nel [[sangue]].<ref name="pmid7876654">{{Cita pubblicazione|autore=Stapleton JT|titolo=Host immune response to hepatitis A virus|rivista=J. Infect. Dis.|volume=171|numero=Suppl 1|pp=S9–14|anno=1995| pmid=7876654| doi=10.1093/infdis/171.Supplement_1.S9}}</ref> L'anticorpo IgM è presente solo a seguito di una infezione acuta da epatite A. È rilevabile da una a due settimane dopo l'infezione iniziale e persiste per un massimo di 14 settimane. La presenza di anticorpi [[IgG]] nel sangue significa che la fase acuta della malattia è passata e la persona è immune da ulteriori infezioni. Gli anticorpi IgG dell'epatite A si trovano nel sangue anche dopo la [[vaccinazione]] e i test per l'[[sistema immunitario|immunità]] al virus sono basati sul loro rilevamento.<ref name="pmid7876654"/>
 
Durante la fase acuta dell'infezione, il l'[[enzima]] epatico [[alanina transaminasi]] (ALT) è presente nel sangue a livelli molto più elevati di quanto sia normale. L'enzima proviene dalle [[cellula (biologia)|cellule]] del fegato che sono state danneggiate dal virus.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Musana KA, Yale SH, Abdulkarim AS|titolo=Tests of Liver Injury|rivista=Clin Med Res|volume=2|numero=2|pp=129-31|anno=2004| pmid=15931347| doi=10.3121/cmr.2.2.129| pmc=1069083}}</ref>
 
Il virus dell'epatite A è presente nel sangue ([[viremia]]) e nelle feci delle persone infette fino a due settimane prima che la malattia clinica si sviluppi.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Musana KA, Yale SH, Abdulkarim AS |titolo=Tests of liver injury |rivista=Clin Med Res |volume=2 |numero=2 |pp=129-31 |anno=2004 |mese=maggio |pmid=15931347 |pmc=1069083 }}</ref>
 
==Trattamento==
Al 2014, non esiste un trattamento specifico per l'epatite A. I malati sono invitati al riposo, a evitare cibi grassi e [[bevanda alcolica|bevande alcoliche]] (questi possono essere mal tollerati durante la fase di recupero e causano recidive), assumere una alimentazione ben bilanciata e rimanere idratati.<ref>{{cita web|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmedhealth/PMH0001323/|titolo=Hepatitis A PubMed Health}}</ref>
 
== Prognosi ==
I pazienti senza altre malattie concomitanti che si ammalano di epatite A guariscono generalmente tutti senza sequele cliniche, e la [[mortalità]] per epatite A è in genere dello 0,1% o comunque inferiore allo 0,5%, ma aumenta in soggetti anziani o debilitati. Raramente possono manifestarsi forme recidivanti, forme colestatiche (2-3%, con durate della sintomatologia per 1-2 mesi o più) e forme fulminanti, queste ultime hanno una mortalità dell'80%.
 
Negli Stati Uniti nel 1991 ci fu un basso [[tasso di mortalità]] per epatite A, pari a 4 decessi ogni 1000 casi nella popolazione generale, ma un più alto tasso di 17,5 per 1000 guardando coloro che avevano un'età superiore ai 50 anni. Il rischio di morte per insufficienza epatica acuta in seguito all'infezione da epatite A aumenta con l'età e quando il paziente soffre già di una malattia epatica cronica.
 
I bambini che sono infettati con epatite A in genere hanno una forma più lieve della malattia, di solito della durata di 1-3 settimane, mentre gli adulti tendono a sperimentare una forma più grave della patologia.<ref name="pmid16848078">{{Cita pubblicazione|autore=Brundage SC, Fitzpatrick AN |titolo=Hepatitis A |rivista=Am Fam Physician |volume=73 |numero=12 |pp=2162-8 |data=giugno 2006 |pmid=16848078 |url= http://www.aafp.org/afp/2006/0615/p2162.pdf }}</ref>
 
==Prevenzione==
Per ridurre il rischio di infezione è fondamentale attenersi alle elementari norme igienico-sanitarie. Le misure di prevenzione consistono nel lavaggio delle mani, nell'eliminazione dei liquidi e del cibo contaminato. L'acqua contaminata può essere purificata [[Potabilizzazione dell'acqua|mediante clorazione]], essendo l'HAV sensibile al [[cloro]] o per bollitura a temperature superiori ai 60&nbsp;°C che denaturano il virus.
 
In previsione di viaggi in aree a elevata [[endemia]] è consigliato ricorrere alla [[vaccinazione]] anti epatite A, tale vaccinazione è indicata anche nella popolazione MSM e nei pazienti epatopatici.<ref name= "Pharmamedix/EpatiteA">Pharmamedix: Epatite A http://www.pharmamedix.com/patologiavoce.php?pat=Epatite+A&vo=Avvertenze {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130424015032/http://pharmamedix.com/patologiavoce.php?pat=Epatite+A&vo=Avvertenze |data=24 aprile 2013 }}.</ref>
 
=== Immunizzazione ===
{{vedi anche|Vaccino antiepatite A}}
[[File:Havrix-rokote.jpg|thumb|left|Un vaccino per l'epatite A.]]
 
È possibile sia l'immunizzazione passiva con [[immunoglobuline]] sia la vaccinazione. L'immunizzazione pre-esposizione con immunoglobuline è indicata in caso di viaggi in [[tropici|paesi tropicali]], in paesi in via di sviluppo o in zone non abitualmente frequentate da turisti. È possibile anche l'immunizzazione post-esposizione in caso di parente o convivente con epatite A o in caso di bambini di scuole materne in cui sono stati identificati casi di epatite A.
 
Dosaggio di [[immunoglobuline]] commerciali (ISG): 0,5 mL nei bambini piccoli, 1 mL nei più grandi, 2 mL negli adulti. L'efficacia della profilassi dipende dalla tempestività con cui è praticata. L'immunizzazione dura da 3 a 6 mesi.
 
Il [[vaccino]] conferisce protezione del dopo 4 settimane dalla prima dose ed è raccomandato in caso di viaggio di zone endemiche, per personale militare, per soggetti impiegati in asili nido, per tossicodipendenti che fanno uso di droghe endovenose, per gli omosessuali praticanti<ref name= "Ansa">Ansa: Istituto Superiore di Sanità invita ad incentivare la vaccinazione nella comunità gay http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2017/03/23/ansa-iss-epidemia-epatite-a-tra-omosessualicasi-quintuplicati_92b691d7-f0dd-4904-b809-04601ce63373.html</ref>, per soggetti che necessitano di [[trasfusioni]], per pazienti con epatopatie croniche e per personale che lavora in unità di terapia intensiva.
 
Il vaccino è somministrato in due dosi a tempo 0 e a 6-12 mesi di distanza, garantendo una copertura teorica di 8 anni (ma, secondo diversi studi, garantirebbe invece una copertura a vita). Esiste anche il vaccino combinato HAV-HBV somministrato a 0-3-6 mesi di distanza.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|cognome=Murray|nome=Patrick R.|titolo= Microbiologia medica|editore= EMSI| città= Roma |anno=2008|isbn=978-88-86669-56-6}}
Harrison, Principi di medicina interna
* {{Cita libro|titolo=The Encyclopedia of Hepatitis and Other Liver Diseases|anno=2006|editore=Infobase |isbn=978-0-8160-6990-3|lingua=en}}
* {{Cita libro|autore= Ryan KJ, Ray CG |titolo= Sherris Medical Microbiology |url= https://archive.org/details/sherrismedicalmi0000unse_q1i3 |edizione= 4th |editore= McGraw Hill |anno= 2004 | isbn = 0-8385-8529-9 |lingua= en }}
 
== CollegamentiVoci esternicorrelate ==
* [[Epatocita]]
* [[Fegato]]
* [[Picornaviridae]]
 
== Altri progetti ==
* {{en}} [http://stanfordu.totalh.com/viruses/hepatitis_a.htm L'epatite A Center presso l'Università di Stanford]
{{interprogetto}}
* [http://www.tramsaninasi.org/ Conoscere e prevenire le malattie del fegato]
 
* {{en}} [http://www.youngandhealthy.ca/caah/Informations/STI/t428c431s510x413/Hepatitis+A%2c+B+and+C.aspx MST - Epatite virale A: sintomi e trattamento] ''da youngandhealthy.ca''
== Collegamenti esterni ==
* {{fr}}[http://www.jeunesensante.ca/acsa/Informations/ITS+(Infections+transmissibles+sexuellement)/t60c63s218x73/Les+hepatites+A,+B+et+C.aspx Epatite virale A: Informazione]
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.tramsaninasi.org/ | titolo = Conoscere e prevenire le malattie del fegato | urlmorto = sì }}
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20141222213705/http://www.youngandhealthy.ca/caah/Informations/STI/t428c431s510x413/Hepatitis+A,+B+and+C.aspx MST - Epatite virale A: sintomi e trattamento] ''da youngandhealthy.ca''
* {{cita web|url=http://www.jeunesensante.ca/acsa/Informations/ITS+(Infections+transmissibles+sexuellement)/t60c63s218x73/Les+hepatites+A,+B+et+C.aspx|titolo=Epatite virale A: Informazione|lingua=fr|accesso=16 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090208190827/http://www.jeunesensante.ca/acsa/Informations/ITS+(Infections+transmissibles+sexuellement)/t60c63s218x73/Les+hepatites+A,+B+et+C.aspx|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.abcsalute.it/atlante-anatomico/patologie/epatite-a-hav.html|Diagnosi e terapia}}
 
{{epatiti virali}}
[[Categoria:Malattie del fegato]]
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[[fr:Hépatite A]]
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