Giulio Monteverde: differenze tra le versioni

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{{fF|biografiescultori italiani|aprile 2010|La bibliografia non è accompagnata da puntuali note testuali.|arg2=politici italiani}}
{{Carica pubblica
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome = Giulio Monteverde
|immagine = Giulio Monteverde.jpg
|istituzione=Senato del Regno
|carica = [[Senato del Regno (Italia)|Senatore del Regno d'Italia]]
|immagine =
|mandatoinizio = 5 aprile 1889
|luogo_nascita = [[Bistagno]]
|data_nascitamandatofine = [[83 ottobre]] [[1837]]1917
|legislatura = {{NumLegRegno|S|XVI|26 gennaio 1889}}
|luogo_morte = [[Roma]]
|gruppo parlamentare =
|data_morte = [[3 ottobre]] [[1917]]
|titolo =
|professione = scultore
|partito =
|legislatura = [[Senatori della XVI Legislatura del Regno d'Italia|XVI]]
|gruppo_parlamentare =
|coalizione =
|circoscrizione =
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|nomina_senatore_a_vita =
|tipo nomina = {{Categoria Senatori|21}}
|data_nomina_senatore_a_vita =
|incarichi =
|sito = {{Senatori Regno}}
|partito =
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = scultore
|firma =
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte = 3 ottobre
|AnnoMorte = 1917
|Epoca = 1800
|Attività = scultore
|Attività2 = politico
|Epoca = 1800
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , uno dei più rappresentativi scultori del gusto dell’Italiadell'Italia borghese. [[Angelo De Gubernatis]] lo definì ''scultore ligure eminentissimo, nato a [[Bistagno]] in Val di Scrivia''
}}
[[ImmagineFile:Monteverde_IdealitaMonteverde Idealita.jpg|thumbminiatura|right|300pxupright=1.4|Particolare di ''Idealità e materialismo''.]]
 
== I primi anniBiografia ==
=== I primi anni ===
Figlio di braccianti, terminati gli studi elementari fu mandato dalla famiglia a [[Genova]]. Qui venne preso come apprendista presso un intagliatore. Cominciò l'attività artistica come intagliatore del legno, dando vita a un'intensa produzione di [[crocefisso|crocifissi]] ([[Acqui Terme]], chiesa di San Francesco, [[Asti]], [[Collegiata di San Secondo]]). Dopo un periodo a [[Casale Monferrato]] presso la bottega dei [[Leonardo Bistolfi|Bistolfi]], si trasferì a Genova.
 
Contemporaneamente, frequentò nel [[1859]] i corsi di ornato e figura dell'[[Accademia Ligustica di Belle Arti]]. Rimase all'Accademia Ligustica di Belle Arti per quattro anni. Qui seguì i corsi serali di nudo di [[Santo Varni]]. Prevalse infine la sua inclinazione per la scultura.
Figlio di braccianti, terminati gli studi elementari, fu mandato dalla famiglia a [[Genova]]. Qui venne preso come apprendista presso un intagliatore. Cominciò l'attività artistica come intagliatore del legno, dando vita ad una intensa produzione di [[crocefisso|crocifissi]] ([[Acqui Terme]], [[chiesa di S. Francesco]], [[Asti]], [[Collegiata di San Secondo]]). Dopo un periodo a [[Casale Monferrato]] presso la bottega dei [[Leonardo Bistolfi|Bistolfi]], si trasferì a [[Genova]].
 
ContemporaneamenteSi frequentòtrasferì i corsi dia [[OrnatoRoma]] edopo Figuraaver dell’vinto il pensionato di perfezionamento per l'[[Accademia Ligustica di BelleS. ArtiLuca]] di Genova, nel [[18591865]].
 
=== I primi successi riscossi con soggetti tratti dal mondo infantile ===
Restò all'[[Accademia Ligustica di Belle Arti]], dove rimase quattro anni. Qui seguì i corsi serali di nudo di [[Santo Varni]]. Prevalse infine la sua inclinazione per la scultura.
Sposatosi giovanissimo e con figli, ebbe difficoltà a mantenere la famiglia, finché la sua fama di scultore non si ampliò improvvisamente dopo l'acquisto da parte del [[Regno del Württemberg|re del Württemberg]] di una sua opera, ''Bambini che giocano con il gatto''.
 
Queste prime opere monteverdiane rientrano nel gusto aneddotico in auge in un particolare momento; vanno oltre tale dimensione il ''Colombo giovinetto'' - riprodotto in molte copie - e il ''Genio di Franklin'', che esprimono al meglio il realismo dell'autore e l'intento di concretizzare l'idea positivistica di progresso e anche assumono artisticamente una novità di accento e invenzione, pur con le peculiari preoccupazioni di gusto dell'artista. Il tema del genio si associa a quello della tenera fanciullezza, esaudendo i sogni e i desideri della contemporanea cultura del secondo [[Ottocento]]. Fra le opere di questo periodo: ''I bambini che scherzano col gatto'', del [[1867]] (marmo, cm 97x55x55, Genova, [[Palazzo Bianco]]); ''Il Colombo giovinetto'', del [[1870]] (marmo, cm 146x55x64, Genova, [[Museo delle Culture del Mondo|Castello De Albertis]], più altre copie); ''Il Genio di Franklin'', del [[1871]] (bronzo e marmo, [[Museo del Cairo]], più altre copie); ''L'Ingenuità'', del 1872; ''Il putto che scherza col gallo'', del [[1875]], modellato sull'esempio del ''Bambino col gallo'' di [[Adriano Cecioni]], divenuto celebre dopo che nel [[1869]] [[Diego Martelli]] aveva portato con sé a [[Parigi]] una foto del modello in gesso.
Si trasferì a [[Roma]] dopo aver vinto il pensionato per l'[[Accademia di S. Luca]] nel [[1865]] (era un "pensionato di perfezionamento").
 
=== Il Colombo giovinetto ===
== I primi successi riscossi con soggetti tratti dal mondo infantile ==
[[File:Castello d'Albertis-DSCF5494.JPG|miniatura|'' Il Colombo giovinetto'', [[Genova]], [[Museo delle Culture del Mondo|Castello De Albertis]]]]
 
''Il Colombo giovinetto'' lo conferma come rivelazione; il tema rimanda ai valori nazionali, è il navigatore genovese fanciullo del successivo sonetto di [[Giosuè Carducci|Carducci]] dedicato a [[Giuseppe Mazzini]]: "''da quegli scogli onde Colombo infante / Nuovi pe'l mar vedea monti spuntare ...''". Questo mentre Cecioni si ribellava a tali indirizzi nel sonetto ''Realismo'': "''Mentre Colombo, allor che giovinetto / langue sul mar che traversare agogna...''". La borghesia si immedesimava nella ricerca dei germi dell'uomo di genio nell'infanzia, trovando in essa una sicurezza scientifica e razionale; [[Onorato Roux]] apriva il “''[[Giornale dei Ragazzi]]''” alla collaborazione di ''illustri italiani contemporanei'' che raccontassero episodi della loro fanciullezza in cui appariva in embrione il futuro genio. In [[Cristoforo Colombo|Colombo]] è anche una forte suggestione romantica, una carica magnetica di seduzione nello sguardo vagante e nella posa sensuale del giovinetto (elementi portati ad altro effetto nell{{'}}''[[Angelo di Monteverde|Angelo della Morte]]'' della [[Tomba Oneto]]). Il dato realistico è reso dalla bitta con l'anello per l'attracco delle navi, misura della realtà concreta del porto genovese. Questi termini sono nella statua in marmo di [[Palazzo Giovanelli (Santa Croce)|Palazzo Giovanelli]] di [[Venezia]] come nelle più copie o nel gesso della [[Galleria d'Arte Moderna]] di [[Parma]], dove la scultura fu medaglia d'oro all'[[Esposizione Italiana del 1870]].
 
*''I bambini che scherzano col gatto'', del [[1867]] (marmo, cm 97x55x55, [[Genova]], [[Palazzo Bianco]]),
*''Il Colombo giovinetto'' del [[1870]] (marmo, cm 146x55x64, [[Genova]], [[Museo delle Culture del Mondo|Castello De Albertis]], più altre copie),
*''Il Genio di Franklin'', del [[1871]], (Bronzo e Marmo, [[Museo del Cairo]], più altre copie),
*''L’Ingenuità'', del 1872,
*''Il putto che scherza col gallo'', del [[1875]], modellato sull'esempio del ''Bambino col gallo'' di [[Adriano Cecioni]].
Monteverde in questo caso fa sua una idea che soddisfa le esigenze dell'epoca. Il ''Bambino con gallo'' di [[Adriano Cecioni|Cecioni]] era divenuto celebre dacché nel [[1869]] [[Diego Martelli]] aveva portato con sé a [[Parigi]] una foto del modello in gesso; un mercante parigino che l'aveva vista ne era rimasto entusiasta ed aveva ordinato la copia in marmo. Cecioni portò personalmente la statua nel [[1870]] a Parigi e qui la espose con successo; essa fu acquistata dal milionario americano Stuart, e un mercante parigino si procurò il diritto alla riproduzione in bronzo. Grazie a questa statua rese Cecioni scultore alla moda, il che ne fece un modello per Monteverde. Cecioni interessa Monteverde anche per l'aver teorizzato la necessità, diffusa all’epoca, della scultura che sappia cogliere l’attimo altrimenti fuggente, con il parallelo della tragica fissità dei calchi pompeiani bloccati nell’attimo della morte. A differenza di Cecioni, che infine rigettò la celebrità per non rendersi servo di critici e mercanti d’arte, Monteverde la celebrità la cercava.
 
Sposatosi giovanissimo e con figli, non riusciva però a mantenere la famiglia, finché la sua fama di scultore non si ampliò improvvisamente dopo l'acquisto dal parte del re del [[Württemberg]] di una sua opera ''Bambini che giocano con il gatto''.
 
Queste prime opere monteverdiane rientrano nel gusto aneddotico in auge in un particolare momento; vanno oltre tale dimensione il ''Colombo giovinetto'' - riprodotto in molte copie - ed il ''Genio di Franklin'', che esprimono al meglio il realismo dell’autore e l'intento di concretizzare l’idea positivistica di progresso, ed anche assumono artisticamente una novità di accento ed invenzione, pur con le peculiari preoccupazioni di gusto dell'artista. Il tema del genio si associa a quello della tenera fanciullezza accordando esaudendo i sogni e i desideri della contemporanea cultura del secondo [[Ottocento]].
 
=== Il Colombo Giovinetto ===
 
[[Immagine:Castello d'Albertis-DSCF5494.JPG|thumb|right|200px|<center>''[[Cristoforo Colombo|Colombo]] giovinetto''<br />[[Genova]], [[Museo delle Culture del Mondo|Castello De Albertis]] </center>]]
 
''Il Colombo giovinetto'' lo conferma come rivelazione; il tema rimanda ai valori nazionali, è il navigatore genovese fanciullo del successivo sonetto di [[Giosuè Carducci|Carducci]] dedicato a [[Giuseppe Mazzini]]: "''da quegli scogli onde Colombo infante/Nuovi pe’l mar vedea monti spuntare ...''". Questo mentre Cecioni si ribellava a tali indirizzi nel sonetto ''Realismo'': "''Mente Colombo, allor che giovinetto/langue sul mar che traversare agogna ...''". La borghesia si immedesimava nella ricerca dei germi dell’uomo di genio nell'infanzia, trovando in essa una sicurezza scientifica e razionale; [[Onorato Roux]] apriva il “''[[Giornale dei Ragazzi]]''” alla collaborazione di ''illustri italiani contemporanei'' che raccontassero episodi della loro fanciullezza in cui appariva in embrione il futuro genio. In [[Cristoforo colombo|Colombo]] è anche una forte suggestione romantica, una carica magnetica di seduzione nello sguardo vagante e nella posa sensuale del giovinetto (elementi portati ad altro effetto nell<nowiki>'</nowiki>''[[Angelo di Monteverde|Angelo della Morte]]'' della [[Tomba Oneto]]). Il dato realistico è reso dalla bitta con l’anello per l’attracco delle navi, misura della realtà concreta del porto genovese. Questi termini sono nella statua in marmo di [[Palazzo Giovanelli]] di [[Venezia]] come nelle più copie o nel gesso della [[Galleria d'Arte Moderna]] di [[Parma]], dove la scultura fu medaglia d’oro all'[[Esposizione Italiana del 1870]].
 
=== Il Genio di Franklin ===
[[File:Il Genio Di Franklin.jpg|alt=Il Genio Di Franklin a Roma sul tetto della casa dello scultore|sinistra|miniatura|275x275px|Il Genio di Franklin sul tetto della casa dello scultore a Roma]]
Il ''Genio di Franklin'' fu esposto a [[Milano]] nel [[1872]] e acquistato dal [[KadivèChedivè]] d’d'[[Egitto]] per il [[Museo del Cairo]]. Ne vennero eseguite più copie per il successo ottenuto, una delle più famose si trova sul tetto del palazzo di [[Piazza Indipendenza (Roma)|Piazza Indipendenza]], a [[Roma]], che ospitava la casa dell'artista. Un modello in bronzo è invece custodito presso il [[Museo MichelangiolescoCasa Natale di Michelangelo Buonarroti]] di [[Caprese Michelangelo]] (AR).
 
Il bambino [[Benjamin Franklin|Franklin]] appare seduto su un comignolo e avvinghiato all’asta del [[parafulmine]]; [[Angelo De Gubernatis|De Gubernatis]] notò come il fanciullo, simbolo delle Scienze, esprimesse un supremo sforzo di potenza schiacciando la folgore, costretta nella verga metallica che la porta sottoterra dove viene resa innocua. Il corpo del giovinetto come agitato da un impulso elettrico nelle contrazioni di volto e corpo, quindi ancora fanciullezza, tema del genio, sensualità e magnetismo, esaltazione del tipo umano dello scienziato euforica esaltazione della ricerca scientifica; e la stessa perfezione e immaginazione del Colombo.
Il bambino [[Benjamin Franklin|Franklin]] appare seduto su un comignolo e avvinghiato all'asta del [[parafulmine]]; [[Angelo De Gubernatis]] notò come il fanciullo, simbolo delle Scienze, esprimesse un supremo sforzo di potenza schiacciando la folgore, costretta nella verga metallica che la porta sottoterra dove viene resa innocua. Il corpo del giovinetto come agitato da un impulso elettrico nelle contrazioni di volto e corpo, quindi ancora fanciullezza, tema del genio, sensualità e magnetismo, esaltazione del tipo umano dello scienziato euforica esaltazione della ricerca scientifica; e la stessa perfezione e immaginazione del Colombo.
 
=== Jenner inocula il vaccino del vaiolo al figlio ===
Aumenta il consenso attorno all'artista che nel [[1873]] scolpisce ''Jenner inocula il vaccino del vaiolo al figlio'', dal quale riscuote il carisma di maestro. L’operaL'opera ebbe una critica travagliata al momento dell’inviodell'invio in [[Austria]], trovandosi scartata dalla giuria dell'[[Accademia di San Luca]], incaricata dal governo di selezionare le opere da inviare all'[[Esposizione Universale]] (Internazionale) di [[Vienna]]. Il fatto era dovuto ai trascorsi contrasti del Monteverde appena giunto a [[Roma]] col [[Pietro Tenerani|Tenerani]]. Grazie all’onorevoleall'onorevole genovese [[Stefano Castagnola|Castagnola]], amico del MonteverdiMonteverde, la statua venne spedita a Vienna d’autoritàd'autorità, dove vinse la medaglia d’orod'oro. Esercitò una forte emozione il dramma dello scienziato e padre, il timore per il danno al figlio in caso di errore; è il contrasto tra scienza e coscienza, tra diritto alla ricerca e morale. Come per le altre immagini monteverdiane vale l'efficacia diretta della forma, che colpisce contemporaneamente fantasia e sentimenti, del linguaggio realisticamente essenziale, con il contrasto fra il nudo guizzante del bambino ignaro e la concentrazione tesa del padre che ne sta incidendo le tenere carni. Ne furono eseguite copie, tra cui quella in marmo di proprietà civica a Genova (cm 127x113x97, [[Palazzo Bianco]], poi a [[Nervi (Genova)|Genova Nervi]], [[Civica Galleria d'Arte Moderna]]), e quella in bronzo della [[Galleria Nazionale d'Arte Moderna|Galleria Nazionale]].
 
Per il successo ottenuto il suo studio romano di [[via Flaminia]] fuori dalla [[Porta del Popolo]], rimasto qui sino al [[1876]], si spostò in [[Piazza Indipendenza (Roma)|Piazza Indipendenza]], divenendo meta di visitatori illustri e turisti, molte le turiste ammiratrici. [[Angelo De Gubernatis|De Gubernatis]] annota il fascino pittoresco emanato da Monteverde, per la statura aitante, la rossa barba, i grandi occhi azzurri, il costume cinquecentesco che era solito indossare durante il lavoro. In un autoritratto, riprodotto in marmo e bronzo, eseguito in tarda età, restano ancora tali: il volto solcato dalle rughe della vecchiaia ma con ancora la folta barba, i grandi mustacchi, l’arial'aria autorevole, il berrettone rinascimentale.
 
=== Monteverde personaggio pubblico ===
Monteverde fu anche personaggio pubblico; a cominciare dal [[1880]] assunse più cariche, sia politiche che rappresentativarappresentative. Nel 1880 fu consigliere comunale a Roma, nel [[1889]] senatore. AssunseEbbe moltissime cariche ede onorificenze, riportate da De Gubernatis: Commendatore della [[Corona d'Italia]] e dell'[[Ordine imperiale di Francesco Giuseppe|Ordine di Francesco Giuseppe d'Austria]] e del [[KadivèSovrani dell'Egitto|Chedivè d'Egitto]]; Ufficiale della [[Legion d'Onoreonore]]; Cavaliere dell'[[Ordine civile di Savoia]]; socio di infiniti sodalizi artistici italiani; Membro corrispondente dell'[[Institut de France|Istituto di Francia]] e della [[Accademia reale di scienze, lettere e belle arti del Belgio|Reale Accademia delle Belle Arti del Belgio]], professore onorario della [[Reale Accademia di Svezia e Norvegia]] e dell'[[Imperiale Accademia di Vienna]].
 
=== Altre opere più famose di Monteverde ===
Molte le sue opere, e tra quelle che riscossero immediata fama al suo tempo è da ricordare il primo ''Monumento a Mazzini'', realizzato nel [[1876]] su richiesta degli emigranti di [[Buenos Aires]], osteggiato dai [[Gesuiti]] e poi eseguito ede inviato. La statua fu inviata dallo scultore, operante in Roma, a Genova dove veniva imbarcata alla volta di Buenos Aires. Grande fu in [[Genova]] il successo riscosso dalla statua per la somiglianza con l'appena defunto Esule. La statua, in [[marmo bianco]], alta circa 3 metri, raffigura [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] che si alza dalla sedia per leggere alcuni fogli; si trova ina [[Buenos Aires]] innella [[Piazza Roma]]. Monteverde eseguì ancora una copia di questa, in bronzo di minore dimensione con alcune piccole differenze, che si trova a [[Milano]] in [[Piazza della Repubblica (Milano)|Piazza della Repubblica]], contornata da una scenografia scultorea di [[Pietro Cascella|Cascella]].
Notevole anche il monumento a [[Vincenzo Bellini]] sito in [[Piazza Stesicoro]] a [[Catania]].
 
Notevole anche il [[monumento a Vincenzo Bellini]] sito in [[Piazza Stesicoro]] a [[Catania]].
== Accenni al simbolismo nell'ultimo Monteverde ==
Dal [[1890]] Monteverde fa sue alcune suggestioni del simbolismo, soprattutto nelle opere funerarie destinate ail [[Cimitero monumentale di Staglieno]]. Artisticamente tuttavia il miglior Monteverde resta quello dello ''Jenner''.
 
=== Simbolismo nell'ultima fase ===
La tomba della famiglia Celle ([[Cimitero monumentale di Staglieno|cimitero di Staglieno]]), intitolata ''Dramma eterno'', si fonda sulla contraddizione (simbolista) tra l’esuberante nudo femminile e lo scheletro macabro e raccolto nel sudario.
[[File:Cappella Giulio Monteverde.jpg|alt=Cappella di Giulio Monteverde nel cimitero monumentale del Verano a Roma|miniatura|255x255px|Cappella di Giulio Monteverde nel [[cimitero del Verano]] a Roma]]
[[File:Angelo di Monteverde al Verano.jpg|alt=Dettaglio dell'Angelo di Monteverde situato nella Cappella dove è sepolto lo scultore.|sinistra|miniatura|209x209px|Dettaglio dell'[[Angelo di Monteverde]] situato nella cappella dove è sepolto lo scultore]]
Dal [[1890]] Monteverde fece sue alcune suggestioni del simbolismo, soprattutto nelle opere funerarie destinate al [[cimitero monumentale di Staglieno]]. La tomba della famiglia Celle ([[Cimitero monumentale di Staglieno|cimitero di Staglieno]]), intitolata ''Dramma eterno'', si fonda sulla contraddizione (simbolista) tra l'esuberante nudo femminile e lo scheletro macabro e raccolto nel sudario.
 
La statua dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Angelo di Monteverde|Angelo della Morte]]'', per la tomba Oneto nel portico delle celebrità cittadine nel [[Cimiterocimitero monumentale di Staglieno]] colpisce per l'ambiguo aspetto androgino.
 
Giulio Monteverde morì quasi ottantenne il 3 ottobre [[1917]] a Roma. Fu sepolto nello storico [[cimitero del Verano]] a Roma, nella zona del Pincetto Nuovo, riquadro 28, presso la cappella di famiglia.<ref>{{Cita web |url=http://visite.cimitericapitolini.it/monumenti-verano/personaggio-44.html |titolo=Visite culturali al Verano - Giulio Monteverde |accesso=20 luglio 2018 |dataarchivio=21 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180721014425/http://visite.cimitericapitolini.it/monumenti-verano/personaggio-44.html |urlmorto=sì }}</ref>
Giulio Monteverde morì quasi ottantenne nel [[1917]].
 
Nella cappella, costruita in forma di un tempio aperto su tre lati, è stata collocata una replica realizzata dall'autore dell'[[Angelo di Monteverde]].
== Giudizio critico sull'opera di Monteverde ==
La scultura di Monteverde mostra un elevato livello di professionalità e qualità. Tuttavia rispetto all'Arte più elevata cede troppo alla ricerca del successo, da cui lo scadere di molti monumenti nell'allegorismo di una sorpassata moda ottocentesca o nella ripetizione di comodo. Non mancano comunque episodi di scultura più elevata.
 
== GiudiziIl sullerealismo variedi opereMonteverde ==
In [[scultura]], l'affermarsi della ricerca del dato realistico, in ordine alla più avanzata tendenza europea, viene a un certo punto a sfibrare la nitidezza della forma ereditata dall'epoca [[Neoclassicismo|neoclassica]]. Si crea allora una forma sintetico-percettiva, in Italia portata avanti dal [[Giuseppe Grandi|Grandi]] nel ''[[Cesare Beccaria]]'' ([[1871]]) e nel [[Paggio di Lara]] ([[1872]]), opere ancora collocabili entro un quadro [[Storicismo|storicista]]. E nella seconda metà del decennio questo nuovo senso della materia si accosta a una maggiore verità dei temi, ed è una ricerca che tocca anche artisti meno aperti alla sperimentazione quali [[Achille D'Orsi|D'Orsi]] e Monteverde.
Su ''Idealità e Materialismo'' e ''Pensiero'' pesano le più contorte metafore.
 
Monteverde non entra nella ricerca d'avanguardia; ma pare indirizzarsi nella prima metà degli [[1870|anni settanta]] verso ricerche ottico-percettive, non tanto nella statuaria in marmo, quanto nel bozzetto, fase che definisce un suo campo sperimentale, per la trasformazione con una materia rapida, non aneddotica, più attenta ai dati della luce che alla correttezza del disegno.
Migliori risultati li raggiunge il ''Monumento a [[Vincenzo Bellini|Bellini]]'' ([[Catania]]), con i melodrammi del musicista nelle quattro statue (''Arturo dei Puritani'', il ''Pirata'', la ''Norma'', la ''Sonnambula'').
 
Qui Monteverde, esponente del Realismo borghese quanto a tematiche e linguaggio analitico, raggiunge una certa elasticità non priva di aspetti sintetici. Da considerare in ciò i bozzetti della tomba Balduino ([[1885]] c., [[Nervi (Genova)|Genova Nervi]], [[Civica Galleria d'Arte Moderna]]), dove l'artista elabora una tecnica di maggiore sintesi, andando oltre alla prassi bozzettistica inaugurata da [[Antonio Canova]].
Artisticamente valida la statua di ''[[Giuseppe Saracco]]'', ultima opera dell'artista eseguita nel [[1917]] (muore ottantenne nello stesso anno) e inaugurata nel [[1922]]. Il ritratto di Saracco, uomo politico nativo di [[Bistagno]] come Monteverde, di cui era amico, è risolto con un realismo semplice e diretto: in piedi, appoggiato allo scanno senatoriale, nell’atto di parlare (posa di successo del ''[[Giuseppe Mazzini|Mazzini]]'' del 1876 appoggiato alla sedia). La composizione della figura è fondata sull'abbozzo di movimento: testa leggermente sollevata e girata a sinistra; busto con un'appena accennata torsione a destra, movimento non pesante ma tale da imprimere a tutta la figura un moto spontaneo e naturale, accompagnato dalle pieghe del soprabito all'altezza delle ginocchia. È il realismo personale che accompagna Monteverde dal ''Mazzini'' del [[1876]].
 
Monteverde utilizza talora nei bozzetti un modellato per sovrapposizione di materia, anziché l'usuale modo della sottrazione, così conferendo all'immagine un immediato riscontro dei dati plastici e del rapporto con la luce. Con una tecnica simile [[Giuseppe Grandi|Grandi]] aveva creato la drammaticità e il verismo ottico-percettivo nel ''Tumulo Recente'', nel ''Maresciallo Ney'' e nella ''Pleureuse''. Al contrario Monteverde nel bozzetto ''Balduino'' con la tecnica dell'aggiunta crea masse che conservano il loro un corpo, che si innalzano leggere nello spazio e sinuose nei rigonfiamenti ma non perdono il limite corporale. La differenza sta nel fatto che [[Giuseppe Grandi|Grandi]] dalle vesti spiegazzate del ''Beccaria'' arriva a sciogliere il volume, mentre Monteverde sotto le vesti spiegazzate fa sempre intendere una morbida carezza dei corpi.
== Monteverde e il realismo sintetico-percettivo (confronto tra Realismo d'Avanguardia di Grandi e Realismo Borghese di Monteverde) ==
In [[scultura]] l'affermarsi della ricerca del dato realistico, in ordine alla più avanzata tendenza europea, viene ad un certo punto a sfibrare la nitidezza della forma ereditata dall’epoca [[Neoclassicismo|neoclassica]]. Si crea allora una forma sintetico-percettiva, forma Italia portata avanti dal [[Giuseppe Grandi|Grandi]] nel ''[[Cesare Beccaria]]'' ([[1871]]) e nel [[Paggio di Lara]] ([[1872]]), opere ancora collocabili entro un quadro [[Storicismo|storicista]]. E nella seconda metà del decennio questo nuovo senso della materia si accosta ad una maggiore verità dei temi, ed è una ricerca che tocca anche artisti meno aperti alla sperimentazione quali [[Achille D'Orsi|D'Orsi]] e Monteverde.
 
Artisticamente valida la statua di ''[[Giuseppe Saracco]]'', ultima opera dell'artista eseguita nel [[1917]] (muore ottantenne nello stesso anno) e inaugurata nel [[1922]]. Il ritratto di Saracco, uomo politico nativo di [[Bistagno]] come Monteverde, di cui era amico, è risolto con un realismo semplice e diretto: in piedi, appoggiato allo scanno senatoriale, nell'atto di parlare (posa di successo del ''[[Giuseppe Mazzini|Mazzini]]'' del 1876 appoggiato alla sedia). La composizione della figura è fondata sull'abbozzo di movimento: testa leggermente sollevata e girata a sinistra; busto con un'appena accennata torsione a destra, movimento non pesante ma tale da imprimere a tutta la figura un moto spontaneo e naturale, accompagnato dalle pieghe del soprabito all'altezza delle ginocchia. È il realismo personale che accompagna Monteverde dal ''Mazzini'' del [[1876]].
Monteverde non entra mai nella ricerca d’avanguardia; ma pare indirizzarsi nella prima metà degli [[1870|anni settanta]] verso ricerche ottico-percettive, non tanto nella statuaria in marmo, quanto nel bozzetto, fase che definisce un suo campo sperimentale, per la trasformazione con una materia rapida, non aneddotica, più attenta ai dati della luce che alla correttezza del disegno.
 
Più metaforiche le opere ''Idealità e Materialismo'' e ''Pensiero'', ed efficace il ''Monumento a [[Vincenzo Bellini|Bellini]]'' ([[Catania]]), con i melodrammi del musicista nelle quattro statue (''Arturo dei Puritani'', il ''Pirata'', la ''Norma'', la ''Sonnambula'').
Qui Monteverde, esponente del Realismo Borghese quanto a tematiche e linguaggio analitico, raggiunge una certa elasticità non priva di aspetti moderatamente sintetici.
 
== Onorificenze ==
Da considerare in ciò i bozzetti della tomba Balduino ([[1885]] c., [[Genova Nervi]], [[Civica Galleria d'Arte Moderna]]), dove l’artista elabora una tecnica di maggiore sintesi, andando oltre al pittoresco “non finito” della prassi bozzettistica inaugurata da [[Antonio Canova]].
=== Onorificenze italiane ===
 
Monteverde utilizza talora nei bozzetti un modellato per sovrapposizione di materia, anziché l'usuale modo della sottrazione, così conferendo all’immagine un immediato riscontro dei dati plastici e del rapporto con la luce. Con una tecnica simile [[Giuseppe Grandi|Grandi]] aveva creato – con maggiore senso drammatico e movimentazione della materia, portati alle estreme conseguenze - la drammaticità e il verismo ottico -percettivo nel ''Tumulo Recente'', nel ''Maresciallo Ney'' e nella ''Pleureuse''. Al contrario Monteverde nel bozzetto ''Balduino'' con la tecnica dell’aggiunta crea masse che conservano il loro un corpo, che si innalzano leggere nello spazio e sinuose nei rigonfiamenti ma non perdono il limite corporale. La differenza sta nel fatto che [[Giuseppe Grandi|Grandi]] dalle vesti spiegazzate del ''Beccaria'' arriva a sciogliere il volume, mentre Monteverde sotto le vesti spiegazzate fa sempre intendere una morbida carezza dei corpi.
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine =Pour_le_Mérite Cavaliere di gran Croce Regno SSML BAR.pngsvg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine Pourdei leSanti MériteMaurizio (classe die pace)Lazzaro
|collegamento_onorificenza =Pour leOrdine dei Santi Maurizio e MériteLazzaro
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ordine Civile di Savoia BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine Civile di Savoia
|collegamento_onorificenza=Ordine Civile di Savoia
|motivazione=
|luogo=1887
}}
{{Onorificenze
|immagine=CommendatoreCavaliere di Gran Croce OCI Kingdom BAR.svg
|nome_onorificenza=CommendatoreCavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=Ord.Franz.Joseph-COM.png
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine Imperialeimperiale di Francesco Giuseppe (Impero austro-ungarico)
|collegamento_onorificenza=Ordine Imperialeimperiale di Francesco Giuseppe
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of the Medjidie - Ribbon bar.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di III classe dell'Ordine di Medjidié (Impero ottomano)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Medjidié
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine = Legion_Honneur_Officier_ribbon.svg
|nome_onorificenza =Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
}}
{{Onorificenze
|immagine=Pour_le_Mérite.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite (classe di pace)
|collegamento_onorificenza=Pour le Mérite
|motivazione=
|data=1887
|luogo=
}}
 
== Principali opere ==
[[ImmagineFile:Schio l'Omo.jpg|thumbminiatura|200px|<center>Monumento al tessitore a [[Schio]]]]
[[ImmagineFile:Rome-Italy, Vittoriano - Il Pensiero, G.Monteverde.JPG|thumb|200pxminiatura|''Il Pensiero'', [[Complesso del Vittoriano|Vittoriano]]]]
[[File:L'angelo della notte.jpg|alt=L'angelo della notte - Verano|miniatura|L'angelo della notte, [[cimitero del Verano]] ]]
[[Immagine:Giulio-Monteverdi-Vittorio-Emanuele-II-Rovigo.JPG|thumb|200px|<center>Monumento a [[Vittorio Emanuele II]] a [[Rovigo]]]]
[[File:Giulio-Monteverdi-Vittorio-Emanuele-II-Rovigo.JPG|miniatura|Monumento a [[Vittorio Emanuele II]] a [[Rovigo]]]]
* ''Bambini che giocano con il gatto'' ([[1867]])
* ''Monumento a [[Raffaele Pratolongo]]'' ([[1868]]) - [[Genova]], [[Cimitero monumentale di Staglieno]]
* La Maternità - Donna con Bambino (1869) - Roma - [[Olgiate Olona]]
* ''Colombo giovinetto'' ([[1870]])
* ''Genio di Franklin'' ([[1871]]) - [[Caprese Michelangelo]] (AR), [[Museo MichelangiolescoCasa Natale di Michelangelo Buonarroti]]
* ''Jenner colto nell'atto di inoculare il vaccino del vaiolo al proprio figlio'' ([[1873]]) - [[Roma]], [[Galleria Nazionale d'Arte Moderna]]
* ''[[Sigismund Thalberg]]'' ([[1878]]) - [[Quadrato degli uomini illustri|Napoli, Cimitero di Poggioreale - Quadrato degli Uomini Illustri]]
* ''[[Monumento al Tessitore]]'' ([[1879]]) - [[Schio]]
* ''Monumento a [[Giuseppe Mazzini]]'' ([[1879]]) - [[Buenos Aires]], [[Argentina]]
* ''Monumento a [[Giuseppe Mazzini]]'', copia di quello di Buenos Aires - [[Milano]], [[Piazza della Repubblica (Milano)|Piazza della Repubblica]]
* ''Cristo morto'' ([[1880]]) - [[Buenos Aires]], [[Cimitero de Ladella Recoleta]], [[Argentina]]
* ''[[Monumento a Vincenzo[[Vittorio Emanuele BelliniII]]'', scoperto il 21 settembre 1882([[1881]]) - [[CataniaRovigo]]
* ''[[Monumento a Vincenzo Bellini]]'', scoperto il 21 settembre 1882 - [[Catania]], [[Piazza Stesicoro]]
* ''[[Angelo di Monteverde|Angelo della Resurrezione]]'' (Monumento a Francesco Oneto) ([[1882]]) - [[Genova]], [[Cimitero monumentale di Staglieno]]
* ''Monumento a [[Giacomo Medici del Vascello]]'' ([[1884]]) - [[Roma]], [[Cimitero del Verano]]
* ''Statua equestre di [[Vittorio Emanuele II]]'' ([[1884]]) - [[Bologna]], [[Giardini Margherita]]
* ''L'angelo della notte'' (Monumento a Primo Zonca) ([[1885]]) - [[Roma]], [[Cimitero del Verano]]
* Fontana di Caserta (1878-1900)<ref>{{Cita web|url=http://palazzo.quirinale.it/luoghi/Giardini/ilgiardino.html|titolo=I Giardini del Palazzo del Quirinale}}</ref>- [[Giardini del Palazzo del Quirinale|Giardini del Quirinale]], [[Roma]]
* ''[[Angelo di Monteverde|Angelo della Resurrezione]] II'' (cappella funeraria della famiglia dell'autore) ([[1891]]) - [[Roma]], [[Cimitero del Verano]]
* ''Tomba Celle'' ([[1893]]) - [[Genova]], [[Cimitero monumentale di Staglieno]]
* ''[[Monumento a Raffaele De Ferrari]]'' (1896) - [[Genova]]
* ''[[Monumento ad Alessandro Rossi]]'' ([[1902]]) - [[Schio]]
* ''Idealità e materialismo'' ([[1911]]) - [[Roma]], [[Galleria Nazionale d'Arte Moderna]]
* ''Tessitore'' posto all’ingresso dello stabilimento tessile del senatore Alessandro Rossi - [[Schio]]
* ''Monumento a Vittorio Emanuele II'' - [[Rovigo]]
* ''Monumento a Vittorio Emanuele II'' - [[Bologna]]
* ''Monumento al duca e alla duchessa di Galliera'' - [[Genova]]
* Gruppo ''Il Pensiero'' ([[1911]]) - [[Roma]], [[Complesso del Vittoriano|Vittoriano]]
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* Numerosi i ritratti eseguiti da Monteverde.
 
== Musei ==
Elenco dei [[museo|musei]] ed enti che espongono opere dell'artista:
* [[Museo delle Culture del Mondo|Castello De Albertis]], [[Museo delle Culture del Mondo]], [[Genova]]
* [[Cimitero de Ladella Recoleta]], [[Buenos Aires]]
* [[Cimitero del Verano|Cimitero monumentale didel StaglienoVerano]], [[GenovaRoma]]
* [[CivicaCimitero Galleriamonumentale d'Artedi ModernaStaglieno]], [[Genova]] Nervi
* [[ComplessoCivica delGalleria Vittorianod'Arte Moderna]], [[RomaGenova]] Nervi
* [[GalleriaComplesso d'Artedel ModernaVittoriano]], [[GenovaRoma]]
* [[Galleria d'Arte Moderna di Genova|Galleria d'Arte Moderna]], [[PadovaGenova]]
* [[Galleria Nazionale d'Arte Moderna]], [[RomaPadova]]
* [[GipsotecaGalleria CivicaNazionale Giuliod'Arte MonteverdeModerna]], [[BistagnoRoma]] (AL)
* [[Gipsoteca Civica Giulio Monteverde]], [[Bistagno]] (AL)
*[[Museo dell'Accademica Ligustica di Belle Arti]], [[Genova]]
* Museo dell'[[Accademia Ligustica di Belle Arti]], [[Genova]]
*[[Museo Calouste Gulbenkian]], [[Lisbona]]
* [[Museo MichelangiolescoCalouste Gulbenkian]], [[Caprese MichelangeloLisbona]] (AR)
* [[Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti]], [[Caprese Michelangelo]] (AR)
*[[Palazzo Bianco]], [[Genova]]
* [[Palazzo GiovanelliBianco]], [[VeneziaGenova]]
* [[Palazzo MadamaGiovanelli (Santa Croce)|Palazzo Giovanelli]], [[RomaVenezia]]
* [[Palazzo Madama (Roma)|Palazzo Madama]], [[Roma]]
* Teatrino di Villa Gonzaga, Olgiate Olona (VA)
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia di riferimento ==
* {{DBI |autore=Monica Grasso |nomeurl=giulio-monteverde |nome=Giulio Monteverde |volume=76 |anno=2012}}
*Mario De Micheli, ''La Scultura dell’Ottocento'', in ''Storia dell’Arte in Italia'', Torino, UTET, 1992
* {{Cita libro |autore=[[Mario De Micheli]] |url=https://archive.org/details/lasculturadelnov0000demi |titolo=La Scultura dell'Ottocento |serie=Storia dell'Arte in Italia |città=Torino |editore=[[UTET]] |anno=1981 |isbn=88-02-03579-2}}
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.gipsotecamonteverde.it Sito Ufficiale della gipsoteca di Giulio Monteverde a Bistagno]
* {{cita web|http://www.gipsotecamonteverde.it|Sito ufficiale della gipsoteca di Giulio Monteverde a Bistagno}}
 
* Sito di scultura italiana, le pagine di Monteverde in: {{cita web | 1 = http://www.scultura-italiana.com/galleria/Monteverde%20Giulio/index.html | 2 = opere di Monteverde | accesso = 29 gennaio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20061231084239/http://www.scultura-italiana.com/Galleria/Monteverde%20Giulio/index.html | dataarchivio = 31 dicembre 2006 | urlmorto = sì }}
sito di scultura italiana, le pagine di Monteverde in:
* Dal sito precedente, la pagina relativa al monumento Giuseppe Saracco ad Acqui Terme, piazza Italia, 1917, in: [https://web.archive.org/web/20070312204134/http://www.scultura-italiana.com/galleria/Monteverde%20Giulio/indeximagepages/image25.html operemonumento dia MonteverdeSaracco]
* Altra pagina relativa al monumento a Saracco di Acqui Terme: [https://web.archive.org/web/20070314102553/http://www.acquiterme.it/liceoparodi/html/saracco.htm Monumento a Saracco ad Acqui Terme]
 
Dal sito precedente, la pagina relativa al monumento Giuseppe Saracco ad Acqui Terme, piazza Italia, 1917, in:
[http://www.scultura-italiana.com/galleria/Monteverde%20Giulio/imagepages/image25.html monumento a Saracco]
 
Altra pagina relativa al monumento a Saracco di Acqui Terme:
[http://www.acquiterme.it/liceoparodi/html/saracco.htm Monumento a Saracco ad Acqui Terme]
 
* [http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/e56bbbe8d7e9c734c125703d002f2a0c/00183c96522995724125646f005d9ca1?OpenDocument Scheda sul sito del Senato]
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{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Personalità legate a Genova|Monteverde]]
{{Portale|biografie|politica|scultura}}
[[Categoria:Senatori della XVI Legislatura del Regno d'Italia]]
 
[[Categoria:Cavalieri di gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]
[[ca:Giulio Monteverde]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero del Verano]]
[[de:Giulio Monteverde]]
[[en:Giulio Monteverde]]
[[es:Giulio Monteverde]]
[[nap:Giulio Monteverde]]