Claudio Lolli: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Corretto errore di battitura Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS App select source |
||
(476 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 4:
|genere = Cantautore
|anno inizio attività = 1972
|anno fine attività =
|note periodo attività =
|tipo artista = cantautore
|immagine = Claudio Lolli.jpg
|strumento = [[Canto|voce]], [[chitarra folk|chitarra]], [[pianoforte]]
|etichetta = [[EMI Italiana]], [[Ultima Spiaggia (casa discografica)|Ultima Spiaggia]], [[Hobo (casa discografica)|Hobo]], [[Storie di note]]
|
|
|
|
}}
{{Bio
|Nome = Claudio
Riga 22 ⟶ 21:
|LuogoNascita = Bologna
|GiornoMeseNascita = 28 marzo
|AnnoNascita = 1950
|LuogoMorte = Bologna
|GiornoMeseMorte = 17 agosto
|AnnoMorte = 2018
|Epoca = 1900
|
|Attività = cantautore
|Attività2 = scrittore
|Nazionalità = italiano
}}
Considerato fra i cantautori italiani più impegnati<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/claudio-lolli-morto-1.4094175|titolo=Claudio Lolli, è morto il cantore del ’77 bolognese|autore=il Resto del Carlino|sito=il Resto del Carlino|lingua=it|accesso=2021-08-22}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://auralcrave.com/2018/08/19/claudio-lolli-il-cantautore-che-racconto-unintera-generazione/|titolo=Claudio Lolli, il cantautore che raccontò un’intera generazione|autore=Luca Divelti|sito=Auralcrave|data=2018-08-19|lingua=it-IT|accesso=2021-08-22}}</ref>, ha inciso una ventina di album nell'arco di una trentina d'anni. In essi ha toccato, oltre ai temi politici 'classici' della sua generazione, problematiche esistenziali (''[[Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita]]'') e tematiche sociali e culturali (''[[Ho visto anche degli zingari felici (1976)|Ho visto anche degli zingari felici]]''). Oltre che cantautore, Lolli è stato anche [[scrittore]] e [[poeta]] e, dagli anni ottanta, [[professore]] liceale.<ref>{{Cita news|url=https://www.youtube.com/watch?v=M3R8evFFFIA|titolo=Intervista a Claudio Lolli - La notte vince sempre sul giorno? di Wilma Massucco - YouTube<!-- titolo generato automaticamente -->|}}</ref> Tra i riconoscimenti nazionali da lui ricevuti vi sono il [[Premio Ciampi]], il Premio Lunezia e la [[Targa Tenco]].
==
=== L'infanzia e l'adolescenza ===
Lolli nacque a [[Bologna]] il 28 marzo [[1950]] da una famiglia piccolo-borghese<ref>[http://www.inferetici.altervista.org/articoli/lolli_intervista.htm intervista a lolli<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, classe sociale che sarà l'oggetto della sua critica in diverse delle sue canzoni, come in ''Borghesia'' (''"Di disgrazie puoi averne tante, per esempio una figlia artista, oppure un figlio non commerciante, o peggio ancora uno comunista... Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia"''), oppure in ''Quando la morte avrà'', canzone dedicata al padre, descritto come ottuso, severo e indisponente, benché citato con rimpianto (la figura del padre tornerà spesso anche in altri testi<ref name="libertà">{{Cita web |url=http://www.audiofollia.it/una-liberta-senza-compromessi-la-musica-di-claudio-lolli.html |titolo=''Una libertà senza compromessi: la musica di Claudio Lolli'' |accesso=19 ottobre 2015 |dataarchivio=24 maggio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160524114138/http://www.audiofollia.it/una-liberta-senza-compromessi-la-musica-di-claudio-lolli.html |urlmorto=sì }}</ref>). {{citazione|Ero un adolescente abbastanza solitario, vizio che per fortuna ho abbandonato... Ascoltare e scrivere mi piaceva molto, era una delle ragioni della mia vita, mi sembrava dessero un minimo di senso alla mia vita...<ref>da Omaggio a Piero Guccini</ref>}}
Da giovane si appassiona ai [[The Beatles|Beatles]], e, poeticamente, alla [[Beat Generation]], di cui apprezza [[Allen Ginsberg|Ginsberg]], [[Lawrence Ferlinghetti|Ferlinghetti]] e [[Gregory Corso|Corso]]. Durante il liceo inizia a scrivere le prime canzoni, che riuscirà a far ascoltare a [[Francesco Guccini]], grazie all'amicizia con Piero Guccini<ref>Fratello di Francesco.</ref>. «Quando un adolescente c'ha per mano una chitarra [...] che cosa può fare se non scrivere delle poesie, delle canzoni, dei racconti...»<ref>da Omaggio a Piero Guccini, {{Cita news|url=https://www.youtube.com/watch?v=8JaZwLRNMAE|titolo=Omaggio A Piero Guccini part 1 - YouTube<!-- titolo generato automaticamente -->|}}</ref>
=== Gli esordi ===
Le sue prime esperienze musicali avvengono all'[[Osteria delle Dame]], di [[Bologna]], nei primi [[anni 1970|anni Settanta]]. I testi delle sue canzoni di quel periodo tratteggiano squarci di vita ordinaria e quotidiana. Si accompagna con la [[chitarra]], usando a volte la tecnica del ''[[Fingerstyle|fingerpicking]]''. La sua è ''"una voce da regno dei più o da festival del sottosuolo... così piena di granchi, di ragni, di rane e di altre cose un po' strane"'', così come è stata da lui stesso definita, in un suo pezzo del [[1977]] intitolato ''Autobiografia industriale''.
Sarà proprio [[Francesco Guccini]] a introdurlo alla [[EMI Italiana]], l'etichetta che pubblicherà i suoi primi 4 [[Long playing|LP]], dal [[1972]] al [[1976]]. Il primo disco, ''[[Aspettando Godot (album)|Aspettando Godot]]'' (1972), arrangiato da [[Marcello Minerbi]], si rifà alle sonorità dello stesso Guccini, a [[Fabrizio De André]] e, in alcuni pezzi (''Quello che mi resta'' o ''Quanto amore''), ai cantautori francesi degli anni cinquanta.
[[File:Claudio Lolli 2.jpg|miniatura|Lolli negli [[anni '70]]]]
Pur con le ingenuità tipiche di ogni opera prima, emergono alcune tematiche caratteristiche dei dischi successivi di Lolli: l'impegno politico (in ''Borghesia'' e in ''Quelli come noi''), il disagio esistenziale (ne ''L'isola verde'' o in ''Quanto amore''), la critica all'istituzione familiare (in ''Quando la morte avrà'', dedicata al padre), l'anticlericalismo (ancora in ''Quelli come noi''), Il senso della vita (che dà il titolo all’album). Il disco riesce ad attrarre l'attenzione sul giovane cantautore: alcune sue canzoni, come ''Michel'' (dedicata ad un vecchio amico francese), o ''Borghesia'', vengono spesso trasmesse per radio all'interno di trasmissioni dedicate alle nuove proposte.
Il disco successivo, ''[[Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita]]'' (1973), ricalca nelle atmosfere il precedente. Emerge la vena 'politica' con ''Quello lì (compagno Gramsci)'', che racconta [[Antonio Gramsci]] ancora studente, a [[Torino]], visto con gli occhi di un suo vicino di casa, ''Morire di leva'' che denuncia la vergogna dei soldati di leva suicidi, perché vittime del [[nonnismo]], ed ''Hai mai visto una città'', che riflette sul disagio della vita nelle periferie-dormitorio. I momenti più personali sono contenuti, in particolare, all'interno di ''La guerra è finita'', che descrive i condizionamenti familiari, e i disagi psicologici che questi possono provocare, e di ''Un uomo in crisi''. Musicalmente l'album vede la partecipazione di [[Andrea Carpi]], [[Piero Guccini]] e [[Stefan Grossman]] alle chitarre.
Il disco successivo, ''[[Canzoni di rabbia]]'' (1975), si avvale degli arrangiamenti di [[Ettore De Carolis]], che modifica gli arrangiamenti ormai usuali delle canzoni di Lolli, aggiungendo le percussioni di [[Giorgio Battistelli]] alle chitarre di [[Roberto Picchi]] e dello stesso Lolli. Dal punto di vista compositivo, le tematiche si ripetono, e se ''Prima comunione'' approfondisce la critica anticlericale, e ''Vent'anni'' il disagio esistenziale, è presente anche la denunzia [[Antimilitarismo|antimilitarista]] di ''Al milite ignoto:'' da segnalare anche ''Dalle capre'', una delle poche canzoni della musica italiana che descrive la vita in carcere.
=== L'affermazione ===
L'anno successivo (1976) viene pubblicato il suo album di maggior successo
Il disco nacque musicalmente dalla collaborazione di Lolli con il Collettivo Autonomo Musicisti di Bologna, composto da [[Adriano Pedini]] (ex batterista del gruppo beat psichedelico [[I Tubi Lungimiranti]]) alla batteria, [[Roberto Costa (bassista)|Roberto Costa]] al basso, [[Roberto Soldati]] alle chitarre e [[Danilo Tomasetta]] al sax e al flauto.
=== Le alterne vicende discografiche ===
Nonostante il successo, che porta Lolli tra l'altro ad effettuare un lungo tour con gli stessi musicisti del disco, il cantautore decide di non rinnovare il contratto con la [[EMI Italiana]] e di passare alla [[Ultima Spiaggia (casa discografica)|Ultima Spiaggia]], casa discografica alternativa fondata due anni prima da [[Nanni Ricordi]]
Il disco, forse perché musicalmente più difficile, forse perché non distribuito adeguatamente (i mezzi non erano certo quelli della EMI), non riscuote il successo del precedente. Lolli pensa alla pubblicazione di un disco dal vivo, ma [[Ultima Spiaggia (casa discografica)|Ultima Spiaggia]] fallisce e il progetto viene accantonato. In quegli anni partecipa alla realizzazione dell'album collettivo [[L'Eliogabalo (album)|L'Eliogabalo]] (opera di Emilio Locurcio) come voce narrante, pubblicato nel 1977.
Il cantautore, accantonati i progetti con la casa discografica [[Ultima Spiaggia (casa discografica)|Ultima Spiaggia]], decide quindi di ritornare alla EMI e, nell'aprile [[1980]], viene pubblicato ''[[Extranei]]'', disco che raccoglie canzoni con testi più 'liberi', non strettamente legati all'attualità, e che risulta interessante per gli arrangiamenti, curati da [[Bruno Mariani]] e [[Danilo Tomasetta]] (tranne la canzone ''Il ponte'' arrangiata da [[Roberto Costa (bassista)|Roberto Costa]]).
Il disco successivo, ''Antipatici antipodi'', è nuovamente prodotto dalla EMI, ed esce nel marzo [[1983]]. La copertina è disegnata da [[Andrea Pazienza]] e contiene una canzone dal titolo ''Notte americana''. Lolli partecipa alla trasmissione ''[[Azzurro 1983|Azzurro]]'', una gara estiva tra squadre di cantanti in onda sulla [[RAI]]. Il cantautore fa parte, insieme ad altri artisti della sua casa discografica (le due capitane, [[Alice (cantante)|Alice]] e [[Nada (cantante)|Nada]], [[Franco Battiato]], [[Lu Colombo]], [[Garbo (cantautore)|Garbo]], [[Richie Havens]], [[Giusto Pio]] e [[Peter Tosh]]), della squadra "Farfalla Rosa", che si aggiudica la vittoria.
Oltre che per ''Notte americana'', il disco è interessante per brani come ''L'uomo a fumetti'', ''Villeneuve'', dedicato al celebre [[Gilles Villeneuve|pilota automobilistico]] morto da poco, ''Formula uno'', su testo di [[Roberto Roversi]], e ''Non voglio mettermi il pigiama'', su testo dello scrittore [[Claudio Piersanti]]. Per la stagione [[1983]]-[[1984]] allestisce con [[Gian Piero Alloisio]] lo spettacolo ''Dolci promesse di guerra'' (documentato da un bootleg ma non da dischi ufficiali), in cui i due, oltre a eseguire i loro brani più celebri, si scambiano due canzoni e interpretano insieme ''Come un dio americano'' di Lolli.
Il cantautore bolognese nel frattempo si è laureato in lettere, e inizia la sua attività di professore di liceo. Ma non abbandona la musica: scrive alcune canzoni per un [[album tematico]] sul cinema, ossia ''Keaton'', ''La fine del cinema muto'', ''Via col vento'', ''Ballando con una sconosciuta''. Il progetto viene accantonato, tuttavia le canzoni vedono ugualmente la luce, anche se in tempi e modi diversi: ''Keaton'' verrà pubblicata da Francesco Guccini nel [[1987]] in ''[[Signora Bovary]]'', con alcune modifiche al testo che gli consentono di co-firmarla (anni dopo la inciderà Lolli stesso nell'album ''[[Viaggio in Italia (Claudio Lolli)|Viaggio in Italia]]''); ''Ballando con una sconosciuta'' viene incisa, sempre da Guccini, nel [[1990]], in ''[[Quello che non...]]''; le altre due canzoni compariranno nel nuovo disco dell'autore, ''Claudio Lolli'', che la EMI pubblica nel [[1988]], insieme ad altri brani come ''Adriatico'' e ''Aspirine'', caratterizzati da una maggiore leggerezza musicale. Le note di questo album sono di [[Stefano Benni]]. Il disco, però, passa inosservato, al punto che molti pensano che Lolli si sia ritirato dalle scene musicali. Nel 1991 scrive il testo per la canzone ''Segreteria telefonica'' degli [[Stadio (gruppo musicale)|Stadio]], contenuta nell'album ''[[Siamo tutti elefanti inventati]]'' (musica di [[Gaetano Curreri]]).
=== La seconda vita artistica ===
Negli anni novanta album come ''[[Nove pezzi facili]]'' (antologia con tre inediti, tre nuove versioni di vecchi brani e tre canzoni in versione originale), ''Intermittenze del cuore'' e ''Viaggio in Italia'' (prodotto da [[Mimmo Locasciulli]]) lo riportano all'attenzione del pubblico. Dal [[1993]] ricomincia a fare spettacoli, col solo accompagnamento del maestro [[Paolo Capodacqua]] alla [[chitarra classica]] [[Chitarra acustica amplificabile|elettrificata]], in cui spazia nel suo vastissimo repertorio. Nel [[1997]] nasce una collaborazione con [[Enrico Capuano]]. Dopo una serie di concerti in abbinata, esce (con la THM/Tide Records, diretta da David Petrosino e Capuano stesso) l'album dal titolo ''Intermittenze del cuore''. Nel [[1998]] Lolli riceve il [[Premio Ciampi|Premio Piero Ciampi]] "alla carriera", importante riconoscimento alla sua attività di cantautore. Nel [[1999]] partecipa all'album ''[[Il ponte dei maniscalchi]]'' di [[Luca Bonaffini]], scrivendo due brani con lui (''La protesta e l'amore'' e ''Qualcosa di più'') e interpretando un monologo sulle apocalissi scampate del Novecento.
Il [[2000]] è l'anno di ''[[Dalla parte del torto]]'', forse uno dei dischi più significativi di questo periodo della sua carriera
Tra questi ultimi è sicuramente da citare ''Borghesia'', qui proposta insieme ai [[Gang (gruppo musicale)|Gang]], che, come sostiene Lolli, ai concerti viene anche completamente stravolta nel suo significato: negli ultimi due versi (''"Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia / per piccina che tu sia il vento un giorno ti spazzerà via"''), viene inserito un "forse" tra le parole "il vento" e "ti spazzerà", che, dopo quasi trent'anni, tramuta il senso di certezza e di possibile speranza di allora in un dubbio non lontano dalla rassegnazione del presente: "''Vecchia piccola borghesia, [...] il vento un giorno... forse... ti spazzerà via''".
Negli anni successivi Lolli porta avanti anche la sua attività di scrittore, sia di prosa che di poesia. A Bologna, dall'Associazione Casa dei pensieri e dall'Asppi, riceve, nelle manifestazioni culturali del Comune, il Premio Oliviero Parma 2005 per i suoi testi di rimarchevole intensità poetica. Nel [[2005]] scrive una prefazione, intitolata ''Gli slittamenti del giovane Elle,'' al libro di Lauro Venturi ''L'educazione sentimentale del manager'' (Guerini, 2005), intervenendo dal vivo, insieme a [[Paolo Capodacqua]] e all'attore [[Ugo Dighero]], all'adattamento teatrale del romanzo, andato in scena nell'autunno del 2006, all'interno del congresso sulle tematiche formative ''L'orto delle competenze''.
[[File:Claudio Lolli e Il parto delle nuvole pesanti.jpg|miniatura|upright=1.5|Lolli in concerto nel 2005]]
Tra il [[2002]] e il [[2007]] gira l'Italia, proponendo, nei suoi concerti, una rivisitazione dell'album ''Ho visto anche degli zingari felici'' assieme alla band [[Calabria|calabrese]] [[Il Parto delle Nuvole Pesanti]]<ref>Gianluca Veltri, Parola di zingaro vero, la felicità non è utopia, Musica! Rock & Altro, 24 aprile 2003</ref>. Nel [[2006]] esce un nuovo disco composto da soli inediti, ''La scoperta dell'America''; l'anno successivo partecipa alla realizzazione del secondo album di [[Andrea Parodi (cantautore)|Andrea Parodi]], [[Soldati (album)|''Soldati'']], cantando nel brano ''Per non sentirsi soli''.
Nel [[2008]] [[Luca Carboni]] lo omaggia, realizzando insieme a [[Riccardo Sinigallia]] una cover della seconda parte di ''Ho visto anche degli zingari felici'' nel suo album ''[[Musiche ribelli]]''. La canzone ha un accompagnamento video che vede la partecipazione, oltre che degli autori, dello stesso Lolli. Il 25 aprile [[2009]] è uscito il nuovo album, ''[[Lovesongs (Claudio Lolli)|Lovesongs]]'', rivisitazione delle più belle canzoni d'amore del cantautore, accompagnato dall'ormai fedele chitarrista Paolo Capodacqua e dal sassofonista Nicola Alesini. Il 1º maggio [[2010]] suona al [[Concerto del Primo Maggio]], iniziando la sua esibizione con ''Primo maggio di festa''.
Il 25 settembre 2010 suona al Forum Sociale Antimafia del Nord, dopo la manifestazione per ricordare [[Peppino Impastato]] e l'intitolazione della biblioteca di [[Ponteranica]]. Il 19 luglio 2012 si esibisce a Brolo in un grande raduno per ricordare [[Paolo Borsellino]], assieme a numerosi volti dello spettacolo e della canzone italiana. Il 29 agosto 2012, dopo il successo del Raduno del Sud di Brolo, ritorna in Sicilia cantando al Lido dei Ciclopi di Acitrezza, un bene confiscato alla mafia.
Nel 2012 gli viene assegnato il riconoscimento alla carriera "Amilcare Rambaldi", nel corso della 1^ "Rassegna della Storica e Nuova Canzone d'Autore" di La Spezia, organizzata dall'associazione culturale musicale ''Aspettando Godot''.
Il 13 luglio 2013 si tiene il Raduno Concerto Nazionale Claudio Lolli edizione 2013, realizzato a Monterotondo (Roma).
Nella quarta serata del [[Festival di Sanremo 2014#Quarta serata|Festival di Sanremo 2014]] [[Riccardo Sinigallia]] interpreta la sua ''Ho visto anche degli zingari felici'' in coppia con [[Paola Turci]] e [[Marina Rei]].
Il 16 aprile 2014 è tra gli ospiti di ''We Love Freak'', un concerto in onore di [[Roberto Antoni|Roberto "Freak" Antoni]], morto il 12 febbraio 2014<ref>{{cita news|autore=Massimo Zucchetti|url=https://ilmanifesto.it/storia/beppe-starnazza-inesistente-ma-bellissimo/|titolo=Beppe Starnazza inesistente. Ma bellissimo|pubblicazione=[[il manifesto]]|data=5 maggio 2014|accesso=18 agosto 2018|dataarchivio=7 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180707144402/https://ilmanifesto.it/storia/beppe-starnazza-inesistente-ma-bellissimo/|urlmorto=sì}}</ref>; canta ''Angolo B'', brano scritto con [[Dandy Bestia]] e [[Freak Antoni]] (contenuto in ''[[Rarities (Skiantos)|Rarities]]'') accompagnato dagli [[Skiantos]], e condivide il palco con [[Eugenio Finardi]], [[Luca Carboni]], [[Marco Carena]], i [[Powerillusi]], [[Omar Pedrini]], [[Paco D'Alcatraz]], [[Johnson Righeira]] e molti altri grandi artisti della [[musica leggera]] italiana<ref>{{cita news|autore=Massimo Zucchetti|url=https://ilmanifesto.it/storia/al-concerto-per-il-freak-antoni-ho-fatto-langolista/|titolo=Al concerto per il Freak Antoni ho fatto l’angolista|pubblicazione=[[il manifesto]]|data=21 aprile 2014|accesso=18 agosto 2018|dataarchivio=2 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180702204934/https://ilmanifesto.it/storia/al-concerto-per-il-freak-antoni-ho-fatto-langolista/|urlmorto=sì}}</ref>
A marzo [[2017]] pubblica il nuovo album, intitolato ''"[[Il grande freddo (album)|Il grande freddo]]"'', oggetto di un [[crowdfunding]] lanciato via web, che vince la Targa Tenco nella categoria "Miglior disco dell'anno in assoluto".
Muore il 17 agosto 2018 all'età di 68 anni dopo un improvviso malore.<ref>{{cita news|autore=Andrea Silenzi|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2018/08/17/news/e_morto_claudio_lolli-204338266/|titolo=E' morto Claudio Lolli, cantautore senza compromessi|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=17 agosto 2018|accesso=18 agosto 2018}}</ref>
== Lolli e la politica ==
Molto presente nelle canzoni del cantautore bolognese è l'impegno politico – Lolli era comunista ma non del partito di cui era segretario Enrico Berlinguer –, che si esprime attraverso musiche e linguaggi complessi. Ne è un esempio il famosissimo album del [[1977]] "''[[Disoccupate le strade dai sogni]]''", contenente canzoni che hanno come argomento chiave le tensioni politico-sociali; tra di esse: ''Incubo numero zero'' (sulla morte della fondatrice del gruppo armato tedesco [[Rote Armee Fraktion|RAF]], [[Ulrike Meinhof]], e la repressione del [[movimento del Settantasette]]), ''La socialdemocrazia'' e ''I giornali di marzo'' (incentrata sulla morte di un militante di [[Lotta Continua]], [[Francesco Lorusso]], che riprende brani tratti dai quotidiani dell'epoca).
''«Gli uomini sono scesi a terra già in assetto da campagna,<br />''
''prudenza delle forze dello Stato,<br />''
''hanno replicato con lanci a ripetizione di candelotti lacrimogeni,<br />''
''è stato centrato alla schiena cadendo immediatamente»<br />''
(da ''I giornali di marzo'')
Il forte messaggio politico relativo ai "Movimenti" del [[1968]] e del [[1977]] in particolare, e le tensioni sanguinose fra i militanti della sinistra, della destra extraparlamentare e lo Stato durante tutti gli [[anni '70]], compare non solo nel sopracitato ''[[Disoccupate le strade dai sogni]]'', ma anche in canzoni come ''Borghesia'', di cui critica l'inerzia qualunquistica, o come ''Agosto'' e ''Piazza, bella piazza'' in cui ricorda [[strage dell'Italicus|l'attentato dell'Italicus]], avvenuto il 4 agosto [[1974]] (''"Piazza, bella piazza, ci passò una lepre pazza... / E fu il giorno dello stupore / e fu il giorno dell'impotenza, / si sentiva battere il cuore, / di Leone avrei fatto senza, / si sentiva qualcuno urlare / solo fischi per quei maiali, / siamo stanchi di ritrovarci / solamente a dei funerali"''), o ''[[La ballata del Pinelli]]'' (composta da [[Pino Masi]], [[Joe Fallisi]] e alcuni esponenti anarchici), dedicata alla figura di [[Giuseppe Pinelli]], ferroviere [[anarchico]], morto "precipitando" da una finestra della Questura di Milano, dove era stato portato per essere interrogato, il 16 dicembre [[1969]], a seguito della bomba esplosa alcuni giorni prima nella sede della [[Banca Nazionale dell'Agricoltura]], in [[Piazza Fontana]].
Nel suo canzoniere si possono ritrovare anche riferimenti a eventi di politica estera, come nella canzone ''Primo maggio di festa'':<ref>{{Cita news|url=http://www.sindromedistendhal.com/terrorismo/7b-agosto.htm|2=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402112039/http://www.sindromedistendhal.com/terrorismo/7b-agosto.htm|dataarchivio=2 aprile 2015}}</ref> contenuta nel LP ''Ho visto anche degli zingari felici,'' uscito nel 1976, nella quale celebra la fine della [[Guerra del Vietnam|guerra nel]] [[Vietnam]], e l'[[Caduta di Saigon|ingresso delle truppe nordvietnamite vittoriose a Saigon]] il 30 aprile 1975, ma nella quale inserisce anche un accenno a quello successivo del 1º maggio 1975, segnato da un personale evento doloroso, ovvero la morte del padre.<ref name="libertà"/>)
''«Primo maggio di festa oggi nel Vietnam<br />''
''e forse in tutto il mondo,<br />''
''primo maggio di morte oggi a casa mia<br />''
''ma forse mi confondo»<br />''
''(da Primo maggio di festa)''
== L'interesse per la cultura musicale del Regno Unito e del Nord America ==
Lolli dimostra già da giovane un forte interesse per la cultura musicale statunitense e del Regno Unito. Appassionato dei [[The Beatles|Beatles]], dichiara orgogliosamente di possederne tutti i dischi:
{{Citazione|Dal punto di vista musicale i Beatles... anche se avevano molto successo, avevano molti soldi, quello non era l'importante, l'importante era che ascoltare, non so... era come prender una pasticca di LSD, insomma viaggiare in un mondo assolutamente diverso, nuovo, immaginifico e questo mi ha, credo, ci ha entusiasmato|Omaggio a Piero Guccini}}
== Riconoscimenti ==
* Premio Ciampi (Premio alla carriera) Livorno 1998
* Targa Tenco 2017 come miglior album dell'anno per ''[[Il grande freddo (album)|Il grande freddo]]''
* Premio Civilia alla Canzone d'autore consegnato il 9 aprile 2016 a Bologna dall'Associazione Salentina "Civilia - Cultura, parole e musica"
* Riconoscimento alla carriera con il Premio Amilcare Rambaldi, consegnato il 31 marzo 2012 a La Spezia in occasione della prima edizione della Rassegna Storica e Nuova canzone d'Autore, organizzata dall'associazione culturale musicale Aspettando Godot<ref>[http://www.malinconicoblues-vinile.it/claudio_lolli_riconoscimento_alla_carriera.htm "Riconoscimento alla carriera Amilcare Rambaldi"]</ref>.
* Premio Durruti, consegnato il 3 maggio 2012<ref>{{Cita web |url=http://www.teledurruti.it/?p=2664 |titolo="Assegnato a Claudio Lolli... il premio Durruti 2012" |accesso=9 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150606040518/http://www.teledurruti.it/?p=2664 |dataarchivio=6 giugno 2015 |urlmorto=sì }}</ref>.
* Premio Via del Campo, consegnato il 14 febbraio 2009 a Genova<ref>[http://www.rockol.it/news-99050/Claudio-Lolli-ricever%C3%A0-il-premio--Via-del-Campo-"Lolli riceverà il premio "Via del Campo" 2009"]</ref>. La motivazione recita: "Ha tenuto insieme poesia e musica, una caratteristica fondamentale di Fabrizio De André"
* Premio Oliviero Parma 2005 alla carriera a Claudio Lolli, poeta. Promosso da ASPPI, Casa dei pensieri, Comune di Bologna-Bologna BE
* [[Premio Lunezia]] alla carriera consegnato il 16 ottobre 2017
== Discografia ==
=== Album in studio ===
* 1972 – ''[[Aspettando Godot (album)|Aspettando Godot]]''
* 1973 – ''[[Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita]]''
* 1975 – ''[[Canzoni di rabbia]]''
* 1976 – ''[[Ho visto anche degli zingari felici (1976)|Ho visto anche degli zingari felici]]''
* 1977 – ''[[Disoccupate le strade dai sogni]]''
* 1980 – ''[[Extranei]]''
* 1983 – ''[[Antipatici antipodi]]''
* 1988 – ''[[Claudio Lolli (album)|Claudio Lolli]]''
* 1992 – ''[[Nove pezzi facili]]'' [brani inediti, rieseguiti e già editi]
* 1997 – ''[[Intermittenze del cuore]]''
* 1998 – ''[[Viaggio in Italia (Claudio Lolli)|Viaggio in Italia]]'' [brani inediti, rieseguiti e già editi]
* 2000 – ''[[Dalla parte del torto]]''
* 2004 – ''[[Rumore rosa]]''
* 2006 – ''[[La scoperta dell'America]]''
* 2009 – ''[[Lovesongs (Claudio Lolli)|Lovesongs]]'' [brani editi rieseguiti]
* 2017 – ''[[Il grande freddo (album)|Il grande freddo]]''
=== Album dal vivo ===
* 2002 – ''[[La terra, la luna e l'abbondanza]]''
* 2003 – ''[[Ho visto anche degli zingari felici (2003)|Ho visto anche degli zingari felici]]''
* 2005 – ''[[La via del mare]]''
* 2017 – ''Frequenze al teatro Galliera 22/05/2014''
=== Raccolte ===
* 1995 – ''[[Piazza... strade... sogni]]''
* 2001 – ''[[Collezione (Claudio Lolli)|Collezione]]''
* 2004 – ''[[Made in Italy (Claudio Lolli)|Made in Italy]]''
* 2005 – ''[[Studio Collection (Claudio Lolli)|Studio collection]]''
* 2007 - ''[[Solo grandi successi (Claudio Lolli)|Solo grandi successi]]''
* 2007 – ''[[The Best Platinum Collection (Claudio Lolli)|The Best Platinum Collection]]''
=== Singoli ===
* 1972 – ''[[Aspettando Godot/Michel]]''
* 1973 – ''[[Un uomo in crisi/La guerra è finita]]''
* 1977 – ''[[Analfabetizzazione/I giornali di marzo]]''
== Libri ==
===
* ''L'inseguitore Peter H.'', Ancona, Il lavoro editoriale, 1984. ISBN 88-7663-035-X
* ''Giochi crudeli'', Ancona-Bologna, Transeuropa, 1990. ISBN 88-7828-034-8; con prefazione di [[Francesco Guccini]], Milano, Feltrinelli, 1992. ISBN 88-07-81191-X.
*
* ''Antipatici antipodi. 1972-1997'', Firenze, City lights Italia, 1997.
* ''Rumore rosa'', con CD con musiche di Paolo Capodacqua, Roma-Viterbo, Stampa Alternativa/Nuovi equilibri, 2004. ISBN 88-7226-827-3.
* ''
* ''Disoccupate le strade dai sogni. I testi delle canzoni, le note a margine, le fotografie, tutta la storia di uno dei maggiori cantautori italiani, raccolta per la prima volta in un libro'', Firenze, Goodfellas, 2018, ISBN 978-88-99770-12-9.
===
*
* Milena Magnani, ''Delle volte il vento'', Firenze, Vallecchi, 1996. ISBN 88-8252-064-1.
*
* Giovanni Bogani, ''L.'', Sesto Fiorentino, Apice libri, 1998; Città di Castello, Edimond, 1999.
* Maurizio
* Giorgio Cracco, ''Acrostici silenzi'', Castel Maggiore, Book, 2003. ISBN 88-7232-465-3.
* Tudor Arghezi, ''Poesie'', tradotte da [[Salvatore Quasimodo]], a cura di Marco Dotti, Viterbo, Stampa Alternativa, 2004. ISBN 88-7226-787-0.
* Maurizio
* Stanislao Donadio, ''La mandibola comunista'', Cosenza, Orizzonti meridionali, 2005. ISBN 88-89064-23-4.
* Lauro Venturi, ''L'educazione sentimentale del manager. Il valore delle radici'', Milano, Guerini, 2005. ISBN 88-8335-695-0.
* Dario Bertini, ''Distilleria di contrabbando'', Pavia, Cardano, 2009. ISBN 978-88-88936-45-1.
* Maurizio Centi, ''Fuori dalla tana'', Torre del Greco, Creativa, 2010. ISBN 978-88-96824-09-2.
* Giacinto Conte, ''Il bambino mammitico'', Livorno, Valigie rosse, 2013. ISBN 978-88-906226-7-0.
* Ottorino Andreose, ''Non solo nostalgia...'', Padova, il Torchio, 2015. ISBN 978-88-98669-37-0.
==
* ''[[Disamistade]]'', regia di [[Gianfranco Cabiddu]] (1988) [collaborazione alla sceneggiatura]
*
* ''Io e la mia sedia'', regia di Angelo Amoroso D'Aragona (2011) [documentario, partecipazione]<ref>[http://ioelamiasedia.blogspot.com/p/il-documentario.html Il documentario]</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Piero Cannizzaro, ''Claudio Lolli'', Roma, [[Lato Side]], 1982.
* Gino Castaldo (a cura di), ad vocem ''Lolli, Claudio'' in ''Il dizionario della canzone italiana'', Roma, A. Curcio, 1990.
* [[Enzo Gentile]], ad vocem ''Lolli, Claudio'' in ''Guida critica ai cantautori italiani'', Milano, Gammalibri, 1979.
* [[Mario Giammetti]], ad vocem ''Lolli Claudio, Ho visto anche degli zingari felici'', in Mauro Ronconi (a cura di), ''100 dischi ideali per capire la nuova canzone italiana'', Roma, Editori Riuniti, 2002. ISBN 88-359-5233-6.
* Jonathan Giustini, ''Claudio Lolli. La terra, la luna e l'abbondanza'', con CD, Roma-Viterbo, Stampa Alternativa-Nuovi equilibri, 2003. ISBN 88-7226-746-3.
*[[Marco Rovelli]], ''Siamo noi a far ricca la terra. Romanzo di Claudio Lolli e dei suoi mondi'', Roma, Minimum fax, 2021. ISBN 978-88-338-9237-5.
* Gianluca Veltri (a cura di), ''Da una finestra sbagliata. Gli zingari felici di Claudio Lolli'', Terni, Luciano Vanni, 2006. ISBN 88-95115-09-0.
* Gianluca Veltri, ad vocem ''Lolli Claudio'', in [[Enrico Deregibus]] (a cura di), ''Dizionario completo della canzone italiana'', Firenze, Giunti, 2006. ISBN 978-88-09-04602-3.
* Vari numeri del periodico "Ciao 2001", annate 1972-1979.
* Danilo Tomasetta (a cura di), Claudio Lolli - Disoccupate le strade dai sogni - i testi delle canzoni, Goodfellas Srl, Firenze 2018. ISBN 978-88-99770-12-9.
* Eric Toccaceli (foto e a cura di), Claudio Lolli - Rumore Rosa, poesie di Claudio Lolli, Stampa Alternativa, Speciale Eretica, Direttore Marcello Baraghini, Viterbo 2004. 103 pagine.
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.maugeri.it/claudiololli/ Claudio Lolli unOfficial] - Sito web storico, in linea dal 1997, con i testi e le date dei concerti di Claudio Lolli
* [https://www.youtube.com/watch?v=Z9yUvDYyyXY&t=524s Intervista a Claudio Lolli - 12 aprile 2006] di Giovanni D'Iàpico
* [
* {{cita web | 1 = http://www.bielle.org/Artisti/lolli.htm | 2 = La Brigata Lolli | accesso = 17 luglio 2006 | dataarchivio = 8 agosto 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060808203657/http://www.bielle.org/Artisti/lolli.htm | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.malinconicoblues-vinile.it/claudio_lolli_antenati_e_discendenti.htm|Il pessimo rapporto tra il Club Tenco e Claudio Lolli}}
* {{cita web|http://www.epinoia-prod.com/lolli/|Sito del documentario su Claudio Lolli}}
* {{cita web|http://www.aspettandogodot.it/claudio_lolli_cantautori_di_frontiera.htm|Claudio Lolli in concerto per l'Italia tramite l'associazione culturale musicale Aspettando Godot}}
* {{cita web|http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/nemico-del-grande-freddo/|Chiara Ferrari, ''Il nemico del Grande Freddo'', "Patria Indipendente", 8 settembre 2017}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Letteratura|musica}}
[[Categoria:
[[Categoria:Gruppi e musicisti
[[Categoria:Gruppi e musicisti della
[[Categoria:
|