GCM-30: differenze tra le versioni

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{{F|armi d'artiglieria|gennaio 2018}}
{{Infobox arma
|Arma = Artiglieria navale
|navale1=
|Nome=Cannone GMC-30
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|Ritiro dal servizio=
|Costo unitario=
|Peso=da 2.515 a 2910Kg2910 kg
|Lunghezza canna=
|Lunghezza=
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}}
 
QuestoI sistemacannoni [[Arma contraerea|antiaereo]] di [[artiglieria navale]] èdella serie '''GCM''' sono statostati realizzatorealizzati dalla ''Oerlikon-Buhrle'' con lo scopo di difendere meglio le unità navali da minacce aeree generiche, come anche da bersagli navali ostili su distanze brevi e medie.
== Caratteristiche tecniche ==
I [[Cannone|cannoni]] contraerei sono stati nel dopoguerra sensibilmente sottovalutati per loro efficacia complessiva nel difendere le [[Nave|Navinavi]] che li imbarcano. In effetti, i [[Missile|Missilimissili]] antiaerei sono diventati il principale motivo di interesse e la primaria capacità di difesa delle navi è passata in sostanza ad essi, mettendo in condizioni di netta trascuratezza la componente artiglieresca, quasi come contrappasso rispetto alle navi tutte cannoni dell’eradell'era precedente.
 
Il problema di fondo è che i missili dell’epocadell'epoca post-bellica erano armi piuttosto rudimentali, con una serie di inconvenienti incredibili e che ne vanificavano la loro validità operativa. Uno di questi erano le prestazioni che inizialmente erano di poco superiori a quelle dei migliori cannoni. Anche quando vi furono miglioramenti radicali in termini di [[gittata]], l’affidabilitàl'affidabilità restava scarsa, la gittata minima non trascurabile, capacità di ingaggiare i bersagli [[aereo|aerei]] a bassa quota quasi inesistente e comunque solo a breve distanza. I costi erano elevati, i tempi di reazione troppo alti per la velocità degli attacchi aerei a bassa quota. Non vi erano modi pratici di resistere ad un attacco di missili o anche aerei a pelo d’acquad'acqua.
I [[Cannone|cannoni]] contraerei sono stati nel dopoguerra sensibilmente sottovalutati per loro efficacia complessiva nel difendere le [[Nave|Navi]] che li imbarcano. In effetti, i [[Missile|Missili]] antiaerei sono diventati il principale motivo di interesse e la primaria capacità di difesa delle navi è passata in sostanza ad essi, mettendo in condizioni di netta trascuratezza la componente artiglieresca, quasi come contrappasso rispetto alle navi tutte cannoni dell’era precedente.
 
Inoltre il [[Forza peso|peso]] e l’ingombrol'ingombro dei sistemi di difesa aerea eraerano taletali che per esempio, gli incrociatori LehayLeahy, con oltre 6000 [[Tonnellata|tonnellate]] non avevano che 2 impianti di artiglieria leggera laterali, e nemmeno un hangar per un elicottero.
Il problema di fondo è che i missili dell’epoca post-bellica erano armi piuttosto rudimentali, con una serie di inconvenienti incredibili e che ne vanificavano la loro validità operativa. Uno di questi erano le prestazioni che inizialmente erano di poco superiori a quelle dei migliori cannoni. Anche quando vi furono miglioramenti radicali in termini di [[gittata]], l’affidabilità restava scarsa, la gittata minima non trascurabile, capacità di ingaggiare i bersagli [[aereo|aerei]] a bassa quota quasi inesistente e comunque solo a breve distanza. I costi erano elevati, i tempi di reazione troppo alti per la velocità degli attacchi aerei a bassa quota. Non vi erano modi pratici di resistere ad un attacco di missili o anche aerei a pelo d’acqua.
 
Le cose cominciarono a cambiare dopo l’affondamentol'affondamento del cacciatorpediniere [[HMS Zealous (R39)|INS ''Eilat'']] nell’ottobrenell'ottobre [[1967]], quando si cercò di migliorare i missili antiaerei, ma per il breve termine, vennero ideati i CIWS, sistemi di artiglieria automatici con radar e calcolatore abbinati a cannoni ad altissima cadenza di tiro. Il primo era il Phalanx, come anche i sovietici ADG-630. Ma la [[Guerra delle Falkland]] dimostrò ampiamente, nel [[1982]], che i missili antiaerei di seconda generazione non erano ancora del tutto sufficienti e affidabili, nel mentre i cannoni presenti sulle navi erano spesso privi di [[radar]] di controllo tiro (pensati per attacchi contro bersagli di superficie piuttosto che aerei), e le vecchie [[mitragliere]] da 20 mm ad azionamento manuale avevano una presenza poco più che simbolica, non essendo né potenti né numerose quanto avrebbero dovuto essere per infastidire gli aerei a reazione, le cui prestazioni elevate hanno messo in crisi i sistemi antiaerei che a suo tempo avevano ‘imbrigliato’ gli apparecchi ad elica del periodo bellico.
Inoltre il [[peso]] e l’ingombro dei sistemi di difesa aerea era tale che per esempio, gli incrociatori Lehay, con oltre 6000 [[Tonnellata|tonnellate]] non avevano che 2 impianti di artiglieria leggera laterali, e nemmeno un hangar per un elicottero.
 
I sistemi come il GCM sono stati pensati per mettere una soluzione pratica al problema di aumentare le difese aeree delle navi secondarie o comunque non abbastanza potentemente armate, senza ricorrere a sistemi troppo complessi. Infatti i sistemi CIWS come minimo pesavano 6 tonnellate, e 2 di essi potevano causare problemi di stabilità alle navi che li portavano. Inoltre, anche i [[Cacciabombardiere|cacciabombardieri]] di tipo normale sono stati individuati come minacce gravi, per cui non vi è assolutamente bisogno di un’armaun'arma di piccolo calibro, con raggio ridotto, che abbia come compito quello di abbattere un missile prima che impatti sulla nave: per un cacciabombardiere non è strettamente necessario impattare su di una nave per colpirla, ma basta posizionarsi e sganciare le bombe in traiettorie.
Le cose cominciarono a cambiare dopo l’affondamento del cacciatorpediniere [[HMS Zealous (R39)|INS ''Eilat'']] nell’ottobre [[1967]], quando si cercò di migliorare i missili antiaerei, ma per il breve termine, vennero ideati i CIWS, sistemi di artiglieria automatici con radar e calcolatore abbinati a cannoni ad altissima cadenza di tiro. Il primo era il Phalanx, come anche i sovietici ADG-630. Ma la [[Guerra delle Falkland]] dimostrò ampiamente, nel [[1982]], che i missili antiaerei di seconda generazione non erano ancora del tutto sufficienti e affidabili, nel mentre i cannoni presenti sulle navi erano spesso privi di [[radar]] di controllo tiro (pensati per attacchi contro bersagli di superficie piuttosto che aerei), e le vecchie [[mitragliere]] da 20 mm ad azionamento manuale avevano una presenza poco più che simbolica, non essendo né potenti né numerose quanto avrebbero dovuto essere per infastidire gli aerei a reazione, le cui prestazioni elevate hanno messo in crisi i sistemi antiaerei che a suo tempo avevano ‘imbrigliato’ gli apparecchi ad elica del periodo bellico.
 
Per riempire quella zona grigia che passa tra i cannoni da 20mm a puntamento manuale, che pesano al massimo 200-500 [[chilogrammo|kg]], e i CIWS da 20 o più [[millimetro|mm]] che pesano 6 tonnellate. E oltre, molti sistemi di complessità intermedia sono stati ideati, e la Oerlikon, con la sua tradizione di [[armi automatiche]] antiaeree non è rimasta senza proporre una serie di sistemi basati sulle sue tecnologie, come anche di soci esterni.
I sistemi come il GCM sono stati pensati per mettere una soluzione pratica al problema di aumentare le difese aeree delle navi secondarie o comunque non abbastanza potentemente armate, senza ricorrere a sistemi troppo complessi. Infatti i sistemi CIWS come minimo pesavano 6 tonnellate, e 2 di essi potevano causare problemi di stabilità alle navi che li portavano. Inoltre, anche i [[Cacciabombardiere|cacciabombardieri]] di tipo normale sono stati individuati come minacce gravi, per cui non vi è assolutamente bisogno di un’arma di piccolo calibro, con raggio ridotto, che abbia come compito quello di abbattere un missile prima che impatti sulla nave: per un cacciabombardiere non è strettamente necessario impattare su di una nave per colpirla, ma basta posizionarsi e sganciare le bombe in traiettorie.
 
Il sistema binato da 30 mm. GCM-A è stato sviluppato come uno dei sistemi più pesanti e potenti che potessero essere installati sulle navi senza pregiudicarne le caratteristiche di stabilità o di spazio libero.
Per riempire quella zona grigia che passa tra i cannoni da 20mm a puntamento manuale, che pesano al massimo 200-500 [[chilogrammo|kg]], e i CIWS da 20 o più[[millimetro|mm]] che pesano 6 tonnellate. E oltre, molti sistemi di complessità intermedia sono stati ideati, e la Oerlikon, con la sua tradizione di [[armi automatiche]] antiaeree non è rimasta senza proporre una serie di sistemi basati sulle sue tecnologie, come anche di soci esterni.
 
Esso si basa su una [[Torretta (cannone)|torretta]] , con o senza operatore a bordo, con una buona dotazione di munizioni e 2 cannoni a puntamento ottico. Un sistema di stabilizzazione giroscopica permette di mirare e puntare con precisione grazie alla stabilità assicurata anche se solo su 2 assi. La riserva di munizioni è di 500 colpi, sufficienti per una un'attività di fuoco vertente su diverse raffiche. La cadenza di tiro non è particolarmente elevata, come non lo è l’alzol'alzo, essendo limitato a 75 gradi, ma ha circa 10 gradi di depressione che ne permette anche l’impiegol'impiego come arma antinave per compiti di polizia e sorveglianza navale.
Il sistema binato da 30 mm. GCM-A è stato sviluppato come uno dei sistemi più pesanti e potenti che potessero essere installati sulle navi senza pregiudicarne le caratteristiche di stabilità o di spazio libero.
 
I vari tipi sviluppati sono il ''AO3-1'' con operatore in torretta con cabina coperta, possibilità di essere telecomandato a distanza dalla stazione di tiro della nave. ''AO3-2'' con cabina aperta ma peso minore, ''AO3-3'' totalmente senza operatore in quanto si tratta di una un'installazione per il solo telecomando da parte della centrale di tiro della nave. L’armamentoL'armamento ha la potente [[mitragliera]] KCB come base, che tira ad oltre 1000 ms un proiettile da 360 g a 650 colpi al secondo.
Esso si basa su una [[Torretta (cannone)|torretta]] , con o senza operatore a bordo, con una buona dotazione di munizioni e 2 cannoni a puntamento ottico. Un sistema di stabilizzazione giroscopica permette di mirare e puntare con precisione grazie alla stabilità assicurata anche se solo su 2 assi. La riserva di munizioni è di 500 colpi, sufficienti per una attività di fuoco vertente su diverse raffiche. La cadenza di tiro non è particolarmente elevata, come non lo è l’alzo, essendo limitato a 75 gradi, ma ha circa 10 gradi di depressione che ne permette anche l’impiego come arma antinave per compiti di polizia e sorveglianza navale.
 
I vari tipi sviluppati sono il ''AO3-1'' con operatore in torretta con cabina coperta, possibilità di essere telecomandato a distanza dalla stazione di tiro della nave. ''AO3-2'' con cabina aperta ma peso minore, ''AO3-3'' totalmente senza operatore in quanto si tratta di una installazione per il solo telecomando da parte della centrale di tiro della nave. L’armamento ha la potente [[mitragliera]] KCB come base, che tira ad oltre 1000 ms un proiettile da 360 g a 650 colpi al secondo.
 
La versione prescelta dalla [[Royal Navy]] è il modello -2, con abitacolo aperto, ma la possibilità di risparmiare peso della versione ha permesso di sistemarla sui cacciatorpediniere Type 42, che in seguito hanno imbarcato anche i Phalanx, in qualche modo. La massa delle armi ha imposto di togliere alcune [[scialuppa|scialuppe]] per non disequilibrare la [[nave]].
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Le installazioni scelte dagli inglesi sono state un grosso potenziamento per la difesa ravvicinata delle navi ad un peso e costo contenuti. Anziché 2 cannoni da 20 mm, in seguito ve ne sono stati installati 4, oltre ai 2 impianti binati da 30 mm. È sintomatico che navi armate di missili da 50 km di raggio hanno dovuto aggiornarsi con cannoni da 3 km di raggio operativo massimo.
 
Il sistema ''AOE-2'' caratterizzato dalla possibilità di essere telecomandato e fornito di 500 proiettili pronti al tiro e di apparati ottici computerizzati di puntamento, sarebbe stato un notevole problema per i cacciabombardieri argentini, molto più efficace di qualunque installazione inglese tranne che forse i pezzi da 40/70 mm singoli delle Type 22. Inoltre, esso ha batterie per funzionare in assenza di alimentazione della nave con 15 minuti di operatività autonoma in termini di batterie. I sistemi di struttura sono l’operatorel'operatore, il congegno di puntamento elevabile davanti per seguire bersagli anche ad alto angolo, e una coppia di cannoni con i relativi magazzini munizioni che hanno da soli un peso di circa 400 o più chilogrammi.
 
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[[Categoria:Artiglierie di calibro da 20 mm a 40 mm]]