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|GiornoMeseMorte = 3 febbraio
|AnnoMorte = 1974
|Epoca = 19001800
|Epoca2 = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = critico letterario
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Filippo Addis.jpg
|PostNazionalità =
}}
 
==Biografia==
Filippo Addis nacque a [[Luras]], ove poté frequentare solo la terza elementare;. perPer ultimare gli studi di primo grado fu costretto a recarsi quotidianamente a piedi a [[Calangianus]], e poi a [[Tempio Pausania]] per frequentare il ginnasio. Successivamente si trasferì a [[Torino]] perdove portare aportò termine gli studi liceali al Liceo Gioberti. Negli anni torinesi iniziò a collaborare con la “Gazzetta di Torino” e “Il Paese”, pubblicando le sue prime [[Novella|novelle]].
 
Addis si iscrisse poi alla facoltà di lettere dell' [[Università di Firenze]] ema sifinì laureòper alaurearsi alla Sapienza di [[Roma]] il [[15 novembre]] [[1909]]. Rientrò in [[Sardegna]] l'anno successivo, per dedicarsi all’insegnamentoall'insegnamento nelle scuole medie di [[Sassari]], e all’Istitutoall'Istituto Tecnico; pur conducendo una vita modesta e appartata, proseguì negli studi linguistici, e nella critica letteraria, partecipando al progetto della rivista “Il Nuraghe” di [[Raimondo Carta Raspi]]. Sposò Maria Nali, di [[Sorso]], dalla quale non ebbe figli.
 
Nel 1920, raccolse in volume le sue prime novelle, con il titolo: "Il Divorzio", dimostrando subito il suo distacco dai moduli narrativi propri della sua conterranea [[Grazia Deledda]]. Scrisse poi, "Giagu Iscriccia" (1924), di ambientazione tipicamente lurese <ref>Cfr.: Filippo Addis, ''Come nacque "Giagu Iscriccia"'', in: L. Falchi, ''Confidenze di scrittori sardi'', L.I.S., Sassari, 1925</ref>, cui seguirono le raccolte: "Il fior del Melograno" (1929), "I Bipedi" (1932), "I Quadrupedi" (1934), "Il Moro" (1936), e "Vecchia Sardegna" (1939). Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale pubblicò solo brevi racconti e alcune recensioni letterarie su giornali locali. Nel 1950 scrisse "La Sughera di Campanadolzu". A partire dagli anni Cinquanta si dedicò maggiormente all’attivitàall'attività di critico e polemista e, solo successivamente, alla redazione dei suoi ultimi romanzi: "Renata" (1962) e "Santina Liori" (1967). Il [[17 ottobre]] [[1954]], il [[Presidente della Repubblicarepubblica]] [[Luigi Einaudi]] gli ha conferito la medaglia d’orod'oro per i benemeriti della scuola e della cultura, come riconoscimento dell’attivitàdell'attività di insegnante. È scomparso a [[Sassari]] nel 1974.
 
== Opere ==
* ''Il Divorzio'', Baravalle e Falconieri, Torino, 1920.
* ''Giagu Iscriccia'', Casa Editrice Giovanni Chiantore, Torino, 1924.
* ''Il fior del melograno'', Chiantore, Torino, 1929.
* ''Gli indovinelli di Lucia Addis Forteleoni'', in: ''Sardegna'', 14 aprile 1930.
* ''Le Bestie dei miei Amici: I Bipedi'', Chiantore, Torino, 1932.
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* ''Santina Liori'', Tipografia Editrice Moderna, Sassari, 1967.
* ''Novelle di Sardegna, antologia per le scuole secondarie'', Editrice Fossataro, Cagliari, 1974.
 
==Onorificenze==
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== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Giorgio Bardanzellu]], ''Filippo Addis tanti anni orsonoor sono e oggi. Figure della nostra isola'', in: ''La Nuova Sardegna. Settimanale'', A. 1954, n. 200.
* Giorgio Bardanzellu, ''Filippo Addis'', in: ''La Nuova Sardegna. Settimanale'', A. 1960, n. 23.
* Giorgio Bardanzellu, ''"Renata". Un romanzo di Filippo Addis'', in: ''La Nuova Sardegna. Settimanale'', A. 1962, n. 145.
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* Carlino Sole, ''Filippo Addis e la critica: Contributo bibliografico'', S.E.I., Torino, 1935.
 
{{Controllo di autorità}}
==Onorificenze==
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==Voci correlate==
* [[Narrativa]]
* [[Novella]]
 
[[Categoria:Scrittori sardi]]
 
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