McLaren: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{Scuderia motoristica
|serie3 = IndyCar Series
|direttore = {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Stella (ingegnere)|Andrea Stella]]
|migliore1 = 10 [[Campionato mondiale costruttori di Formula 1|
|disputati1 = 989<ref>http://www.f1-fansite.com/f1-teams/mclaren/</ref>
|vittorie1 = 201
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}}
La '''McLaren
Fondata il 2 settembre [[1963]] dal pilota neozelandese [[Bruce McLaren]] ([[1937]]-[[1970]]), esordì nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1966|1966]] ed è, insieme alla [[Williams F1|Williams]], una delle più prestigiose scuderie britanniche della massima formula ancora in attività.
Il team è parte del ''McLaren Group'', [[holding]] che comprende anche le società [[McLaren Automotive]] che produce le vetture stradali, [[McLaren Electronic Systems]] che realizza le componenti elettroniche, fornite anche ad altre case nel [[campionato del mondo rally]] (oltre alla centralina ''MES'' con cui McLaren ha vinto l'appalto per la fornitura obbligatoria per tutti i team di Formula 1), [[McLaren Applied Technologies]] che fornisce consulenze tecniche, [[McLaren Marketing]] e [[Absolute Taste]]. La proprietà del gruppo è così divisa: il 25% appartiene a [[Mansour Ojjeh]], mentre il rimanente 75% è della società di investimenti [[Bahrain Mumtalakat Holding]], presente dal [[2007]] nel capitale McLaren.<ref>{{Cita news|autore=Alberto Sabbatini|titolo=Un'isola felice nel motorsport|pubblicazione=[[Autosprint]]|giorno=23|mese=08|anno=2011|pagina=8-9}}</ref> Attualmente possiede anche una quota di maggioranza della squadra [[Arrow McLaren Indycar Team]] nella [[IndyCar Series]].
La McLaren è pertanto ad oggi l'unica scuderia al mondo, oltre alla [[Mercedes AMG F1|Mercedes]], ad aver ottenuto almeno una vittoria in ciascuna delle tre più prestigiose competizioni automobilistiche (campionato di [[Formula 1]], [[500 Miglia di Indianapolis]] e [[24 Ore di Le Mans]]).
Attraverso la divisione Applied Technologies è attiva anche su altri fronti, tra cui la sperimentazione di un software per ottimizzare il traffico aereo a [[Aeroporto di Londra-Heathrow|Heathrow]] e ridurre i ritardi in atterraggio e decollo degli aerei.<ref>{{Cita web |url=http://www.f1web.it/?p=11649|titolo=Aerei al pit-stop come in F1: il software della McLaren ottimizza Heathrow|editore=F1WEB.it|data=30 gennaio 2012|accesso=5 febbraio 2012}}</ref>
Dal [[2011]] ha ripreso l'attività di costruttore di automobili producendo la 12C in versione coupé e cabrio e la supercar [[McLaren P1|P1]]. Nel 2011 sono state prodotte 400 auto mentre nel [[2012]] 1586 auto.
== Storia ==
=== Gli inizi ===
==== Formula Tasman e le prime vetture sport (1963-1965) ====
Nel [[1963]] il pilota [[Nuova Zelanda|neozelandese]] [[Bruce McLaren]], dopo i primi successi al volante di vetture [[Cooper Car Company|Cooper]], decise di fondare una propria scuderia: la ''Bruce McLaren Motor Racing Ltd'' con sede a New Malden (dal 1965 incorporato in [[Kingston upon Thames (borgo di Londra)|Kingston upon Thames]]) nei pressi di [[Londra]], in seguito la sede fu spostata a [[Colnbrook]] sempre nelle vicinanze della capitale inglese. La prima attività della squadra fu quella di schierare due Cooper, a motore [[Coventry Climax|Climax]] da {{M|2700|ul=cm³}}, alla [[Formula Tasman|coppa Tasmania]], le vetture furono guidate dallo stesso McLaren, che vinse il campionato, e dal giovane [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Timmy Mayer]] che perì nell'ultima gara della serie. Malgrado l'epilogo tragico, questa prima esperienza formò l'organizzazione della squadra per molti anni a venire, infatti il ruolo di team manager fu affidato subito a [[Teddy Mayer]], il fratello di Timmy, che si portò come capomeccanico [[Tyler Alexander]] ed entrambi rimasero poi con McLaren a dirigere la squadra.<ref name="leggenda">{{Cita news|url= https://autosprint.corrieredellosport.it/news/mondo-racing/2010/07/27-195738/la_leggenda_mclaren/ |data= 27 luglio 2010|titolo=La leggenda McLaren|pubblicazione=Autosprint|accesso=8 marzo 2012 }}</ref>
[[File:1965 McLaren M1B at the circuit de Nevers Magny-Cours.jpg|sinistra|miniatura|La [[McLaren M1B]] del 1965 a [[Circuito di Nevers Magny-Cours|Magny-Cours]] nel 2009]]
In seguito McLaren proseguì l'attività di pilota in [[Formula 1]] con la Cooper, ma contemporaneamente decise di diventare costruttore. Il primo prototipo, che non venne mai portato in gara, fu la [[McLaren M1A|M1A]], che servì come base per i primi collaudi, da cui si sviluppò la [[McLaren M1B|M1B]], questa era una [[Sport (automobile)|Sport]] con telaio a traliccio tubolare rinforzato da pannelli in lega, il motore era un [[Oldsmobile F85]] da {{M|4500|u=cc}}, elaborato dalla [[Traco]], il motore fu scelto per la sua leggerezza, infatti era costituito principalmente d'[[alluminio]] e la macchina arrivò a pesare complessivamente {{M|567|ul=kg}} con un vantaggio di {{M|90|u=kg}} sulle altre vetture della stessa categoria. Il 26 settembre 1964 McLaren la portò al debutto a [[Mosport]] cogliendo una vittoria.<ref name="leggenda"/>
Nel dicembre [[1964]] McLaren gareggiò con la M1B a [[Nassau]] nella settimana di gare delle [[Bahamas]] giungendo secondo, poi la vettura fu presentata al Salone delle auto sportive di Londra nel gennaio seguente, puntando alla sua commercializzazione, le richieste spinsero McLaren a produrne una piccola serie appoggiandosi alla fabbrica [[Elva Cars]] del gruppo [[Trojan-Tauranac Racing|Trojan]], concessionario inglese della [[Innocenti Lambretta|Lambretta]]. Nel [[1965]] McLaren corse per l'ultimo anno con la Cooper in [[Formula 1]], ma anche per la [[Ford]] con la [[Ford GT40|GT40]] e nelle Sport con la sua vettura, nel frattempo conobbe [[Robin Herd]], giovane ingegnere proveniente dall'industria aeronautica, con l'inserimento in squadra di Herd, McLaren decise di puntare tutto sulla sua squadra realizzando nuove vetture anche per la [[Formula 1]].<ref name="leggenda"/>
====
Considerati i buoni risultati, nel [[1966]] le Sport vennero modificate in vetture biposto del [[Prototipo (automobile)|Gruppo 7]] per poter partecipare, in forma ufficiale, al [[campionato CanAm]], mentre nel [[1967]] fu approntata una vettura specifica, la [[McLaren M6A|M6A]]; la M6A era un progetto in cui si era molto ricercata la leggerezza, infatti il telaio era una monoscocca in pannelli di [[Pannello a sandwich#Core|honeycomb]] e la carrozzeria era in [[fibra di vetro]] e [[poliestere]], il motore era un [[Chevrolet]] a 8 cilindri a V di {{M|5900|u=cm}}³, che sviluppava una potenza massima di {{M|500|ul=CV}} a {{M|7000|u=giri/min}}.
[[File:Dangurneycan-am1970.jpg|miniatura|[[Dan Gurney]] sulla [[McLaren M8|McLaren M8D]] a [[Circuito di Mont-Tremblant|Mont-Tremblant]] nel 1970.]]
Con la M6 e la sua evoluzione [[McLaren M8|M8]], nelle varie versioni A, B, C, D, E, F, Bruce McLaren, [[Peter Revson]] e [[Denny Hulme]] dominarono la serie Can-Am dal [[1967]] al [[1971]] vincendo ininterrottamente il campionato, alle vittorie sportive si accompagnò il successo commerciale, già nel [[1968]] si arrivò a produrre 31 esemplari della M6, ai clienti veniva offerta anche la possibilità di scegliere il motore, il Chevrolet come le vetture ufficiali, oppure il [[Ford]] V8. Nel frattempo la nuova [[McLaren M12|M12]] fu sviluppata dal team per la stagione [[1969]] e realizzata con componenti della M6 e della stessa M8, anche se la sua produzione fu destinata ai soli team privati. Non avendo, il regolamento del Gruppo 7, limiti di cilindrata, negli anni la si aumentò fino a raggiungere nel [[1972]], con il nuovo modello [[McLaren M20|M20]], gli 8300 cm³ per una potenza di 740 CV, ma proprio quell'anno le McLaren dovettero cedere alla maggior potenza delle [[Porsche 917|Porsche 917/10]] sovralimentate, gestite dal team [[Penske]]. Complessivamente tra il [[1967]] e il [[1972]] le McLaren hanno vinto 56 gare nel campionato CanAm.
=== Formula 1 ===
==== L'esordio nella massima serie e la morte di Bruce McLaren (1966-1970) ====
[[File:Grand Prix Zandvoort 1966, Bestanddeelnr 919-3827.jpg|thumb|left|Il fondatore e pilota [[Bruce McLaren]] guida la [[McLaren M2B|M2B]] (in primo piano) nelle qualifiche del [[Gran Premio d'Olanda 1966]].]]
In [[Formula 1]], Bruce McLaren partecipò con la sua prima monoposto, la [[McLaren M2B|M2B]], nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1966|1966]], anche in questo caso si fece uso di materiali innovativi, il telaio era una monoscocca di [[Mallite]], materiale prodotto dalla ''William Mallinson & Sons'' e composto da due lastre d'alluminio incollate su un pannello di [[balsa]], ma i risultati non furono soddisfacenti, anche perché i motori scelti non riuscirono a ottenere buone prestazioni e risultarono poco affidabili. Proprio quell'anno il nuovo regolamento della Formula 1, portava da 1500 cm³ a 3000 cm³ la cilindrata massima e curiosamente la [[Brabham]], che vinse il campionato, aveva un motore con monoblocco in alluminio di derivazione Oldsmobile, mentre la McLaren che usava un motore proveniente dalla stessa casa, in Formula 1 puntò erroneamente su un Ford V8 da 4700 cm³ di [[Formula Indy]] ridotto a 3000, ottenuto grazie al fatto che McLaren era pilota Ford, ma che fu poco affidabile ed erogava solo 300 CV, insufficienti per competere con il [[Repco]] della Brabham.<ref name="leggenda"/>
Poi venne adottato il [[Scuderia Serenissima|Serenissima]], un motore realizzato dall'omonima scuderia italiana, più affidabile ma ancora meno potente e infine, nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1967|1967]], si utilizzò un [[British Racing Motors|BRM]]. A complicare le cose ci fu l'abbandono di Herd a fine stagione, che fu sostituito dal suo assistente [[Gordon Coppuck]].<ref name="leggenda"/>
[[File:Hulme68.jpg|thumb|[[Denny Hulme]] al [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1968|Gran Premio degli Stati Uniti 1968]]]]
Dopo i primi due anni, in cui la partecipazione al massimo campionato non fu costante e durante i quali vennero prodotte anche 25 monoposto, [[McLaren M4A|M4A]] e [[McLaren M4B|M4B]], destinate alla commercializzazione in [[Formula 2]], il team cominciò a conquistare i primi risultati, infatti nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1968|1968]], con il nuovo motore [[Ford Cosworth DFV]] impiegato da quasi tutte le squadre con base in Inghilterra. Successivamente la McLaren realizzò la [[McLaren M5A|M5A]] e la nuova [[McLaren M7A|M7A]], l'ultimo progetto di Herd prima di abbandonare la squadra, che permisero di conquistare il secondo posto nel campionato costruttori con tre vittorie: una di Bruce McLaren e due di Denny Hulme.
Hulme vinse anche il [[Gran Premio del Messico 1969|Gran Premio del Messico]] l'[[Campionato mondiale di Formula 1 1969|anno seguente]], dopo che al [[Gran Premio di Gran Bretagna 1969|Gran Premio di Gran Bretagna]] fu sperimentato, senza successo, l'esordio della [[McLaren M9A|M9A]] a quattro ruote motrici.
Anche se partecipava in forma ufficiale alla [[Formula 1]], per la McLaren il vero business era la vendita di vetture da competizione che si era allargata a varie categorie oltre alla Can-Am: nel [[1966]] fu realizzata la [[McLaren M3|M3]] per la [[Formula Libre]], mentre nel campionato di [[Formula 2]], a cui la scuderia britannica aveva già preso parte con la [[McLaren M2A|M2A]], gareggiò la [[McLaren M21|M21]] nel [[1972]]. Nello stesso periodo la McLaren prese parte al prestigioso campionato di [[Formula 5000]], nel quale schierò nel [[1970]] la [[McLaren M10|M10A]], della quale furono realizzate diverse varianti. In totale furono commercializzate 38 di queste monoposto e si ottennero vari successi sportivi nei campionati britannici ''Guards'' e nei corrispondenti campionati oceanico di ''Tasman series'' e statunitense di ''Formula A''. Dopo le stagioni [[1971]] e [[1972]], alle quali la McLaren prese parte con la [[McLaren M18|M18]] e la [[McLaren M22|M22]], la scuderia britannica interruppe la propria partecipazione al campionato di Formula 5000, così la nuova [[McLaren M25|M25]] non vide mai la pista.
Dopo la morte di [[Bruce McLaren]] nel [[1970]], mentre stava provando la M8D sul [[circuito di Goodwood]], la società fu gestita da [[Teddy Mayer]], che fino ad allora aveva seguito la parte commerciale, che poi delegò a [[Phil Kerr]] a cui si devono gli importanti accordi con l'industria di profumi [[Yardley]], e con il produttore di tabacchi [[Marlboro]].
==== Le prime vittorie mondiali di Fittipaldi e Hunt con la M23 (1971-1977) ====
In [[Formula 1]], dopo le deludenti prestazioni della [[McLaren M14A|M14A]], nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1971|1971]] debutta la [[McLaren M19|M19]] progettata da [[Ralph Bellamy (automobilismo)|Ralph Bellamy]], che l'anno seguente permette alla McLaren di tornare alla ribalta ottenendo una vittoria con Hulme e il terzo posto nella classifica costruttori.
{{Tripla immagine verticale|sinistra|Yardley McLaren M19C Peter Revson.jpg|McLaren M16E 1975 Gatorade.jpg|1977 - Mclaren M24 (12683560663).jpg|6=La M19C targata [[Yardley London|Yardley]]|7=La M16E con i colori della [[Gatorade]]|8=La M24 con la livrea della [[Citibank]]}}
Salvo i rari casi in cui veniva impiegato il tradizionale [[Verde da corsa britannico|verde britannico]] (la M2B, limitatamente a una striscia centrale, la M3 e la M10), le vetture schierate dalla McLaren hanno sempre sfoggiato la caratteristica livrea [[Papaya (colore)|papaya]]. Viceversa, livree con altri colori erano state applicate sui modelli forniti alle squadre clienti della scuderia britannica. La situazione muta negli anni '70, quando le McLaren cambiano livrea in funzione dei contratti di sponsorizzazione firmati dalla scuderia britannica. Infatti nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1972|1972]] Mayer e Kerr siglano l'accordo con la [[Yardley London|Yardley]], portando all'adozione di una livrea bianca, mentre nelle gare americane la McLaren sfoggia prima una livrea targata [[Gatorade]] e poi una con i colori della [[Citibank]]. Nel [[1974]] la McLaren strappa alla [[British Racing Motors|BRM]] il più munifico degli sponsor, la [[Marlboro]], che resterà legato al team fino al [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]] e ne segnerà la storia. Dovendo accontentare due sponsor importanti verranno schierate 3 vetture con colorazioni diverse (due con colori [[Texaco]]-Marlboro e una Yardley). La presenza degli sponsor rifocalizzerà il business della McLaren sulla Formula 1, anche se durante la gestione di Mayer non verrà mai abbandonato l'uso di commercializzare vetture, fossero pure le vecchie Formula 1, cosa inammissibile per la successiva gestione di [[Ron Dennis]] che teneva le vetture all'interno della sede del team come fonte di motivazione per la squadra.
{{Doppia immagine verticale|destra|Emerson Fittipaldi McLaren M23 1974 Britain.jpg|Jame Hunt RoC 77.jpg|||La M23, prima McLaren a vincere un campionato costruttori, con la caratteristica livrea [[Marlboro]]. Guidata in alto da [[Emerson Fittipaldi]] nel 1974 e in basso da [[James Hunt]] alla [[Race of Champions 1977]]}}
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1973|1973]], dopo il passaggio di Bellamy alla Brabham, Coppuck si occupa di Formula 1 e sfruttando le esperienze nelle gare americane realizza la sua migliore macchina, la [[McLaren M23|M23]], che ottiene 3 vittorie con Denny Hulme e Peter Revson. La M23, che raggiungerà il miglior sviluppo l'anno dopo, era una vettura con il telaio fatto da pannelli costituiti da lastre di alluminio incollate su uno strato di poliestere, la forma era a cuneo con le pance, contenenti i radiatori, corte, questo permetteva di centrare i pesi; le sospensioni, derivate dal modello precedente, avevano una geometria a carico progressivo: la rigidità aumentava al salire della compressione, impedendo agli [[ammortizzatori]] di andare a tampone. Queste sospensioni permettevano un comportamento in frenata e in inserimento di curva che il nuovo pilota [[Emerson Fittipaldi]] giudicò eccellenti e superiori alla [[Lotus 72]] con cui aveva vinto il titolo mondiale.
Con queste premesse il [[Campionato mondiale di Formula 1 1974|1974]] non tradisce le attese, e nonostante il ritorno alla competitività della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] dopo molti anni, la McLaren vince per la prima volta il mondiale costruttori e il mondiale piloti con Fittipaldi.
In seguito arrivò il mondiale piloti [[Campionato mondiale di Formula 1 1976|1976]] con [[James Hunt]], anche se il pilota inglese fu favorito dall'incidente occorso a [[Niki Lauda]] che tenne l'austriaco lontano dalle corse per alcuni Gran Premi. Sul finire degli anni settanta però la scuderia fu relegata in secondo piano. Infatti, la stessa longevità del modello M23, che fu utilizzato anche da team clienti fino alla fine del decennio, mostra una evoluzione tecnica limitata.
La [[McLaren M26|M26]], che nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1977|1977]] sostituì la M23, ebbe diversi problemi e solo dopo un lungo lavoro di sviluppo si dimostrò superiore al modello precedente. Deludenti furono i risultati ottenuti anche dalle successive [[McLaren M28|M28]], [[McLaren M29|M29]] ed [[McLaren M30|M30]], poi con l'avvento delle [[wing-car]] Coppuck non riuscì più a realizzare vetture competitive. La vittoria di Hunt al [[Gran Premio del Giappone 1977|Gran Premio del Giappone]] sarà l'ultima della gestione di Teddy Mayer.
==== L'arrivo di Ron Dennis e il ritorno al titolo con Lauda e Prost (1978-1987) ====
All'inizio degli anni ottanta la Marlboro intervenne sulla squadra portando [[Ron Dennis]], team-manager nelle formule minori, al vertice; dal nome del team di Dennis, ''Project 4'', è stato tratto il nuovo modo di siglare le McLaren (MP4), e con la nuova gestione cambia anche la sede del team che, nel [[1981]], si trasferisce a [[Woking]].<ref>{{Cita news|autore=Alberto Sabbatini|titolo=Un'isola felice nel motorsport|pubblicazione=[[Autosprint]]|giorno=23|mese=08|anno=2011|pagina=6}}</ref> La prima monoposto della gestione Dennis, la [[McLaren MP4/1|MP4/1]] progettata da [[John Barnard]], è la prima [[Formula 1]] con il telaio in [[fibra di carbonio]], il motore è ancora il Cosworth DFV ma permette alla McLaren di tornare alla vittoria al [[Gran Premio di Gran Bretagna 1981|Gran Premio di Gran Bretagna]] con [[John Watson (pilota automobilistico)|John Watson]].
[[File:Niki Lauda 1982 British GP.jpg|miniatura|sinistra|[[Niki Lauda]] con la [[McLaren MP4/1|McLaren MP4/1B]] durante il [[Gran Premio di Gran Bretagna 1982]].]]
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1982|1982]] la gestione di Dennis si dimostra subito efficiente con il "colpo" d'immagine dell'ingaggio di [[Niki Lauda]], che si era ritirato dall'attività nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1979|1979]], e in seguito realizzando l'accordo con la [[Techniques d'Avant Garde|TAG]] di [[Mansour Ojjeh]], che poi diverrà suo socio, e la [[Porsche]] per la realizzazione di un motore sovralimentato. A livello sportivo la stagione si chiuse con quattro vittorie, due di Lauda e due di Watson.
L'[[Campionato mondiale di Formula 1 1983|anno seguente]] fu un anno di transizione in attesa dell'approntamento del motore turbo, che debuttò a fine stagione.
Dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1984|1984]], anno del titolo piloti di Lauda, all'inizio degli anni novanta arrivarono le soddisfazioni maggiori per il team inglese grazie a monoposto molto potenti e affidabili, progettate da John Barnard ed equipaggiate con i migliori motori (prima il [[TAG Porsche TTE PO1|TAG Porsche]] e poi [[Honda in Formula 1|Honda]]); inoltre Dennis puntò ad avere sempre i migliori piloti formando coppie formidabili (Lauda-[[Alain Prost|Prost]] e Prost-[[Ayrton Senna|Senna]]).
[[File:ProstAlain McLarenMP4-2B 1985.jpg|thumb|[[Alain Prost]] con la McLaren nel 1985]]
In generale la gestione di Dennis rompe con il passato in cui i team inglesi erano più versati nella telaistica e nell'aerodinamica, mentre gli italiani nella meccanica dei motori, Dennis vuole l'eccellenza in tutto, in tutte le parti dell'auto ma anche i migliori piloti e perfino il miglior motor-home nel paddock, per mostrare sempre un'immagine vincente. In alcuni casi eccederà, ad esempio chiedendo che lo spazio riservato nel paddock ai team minori non sia posto vicino al suo, questi atteggiamenti gli daranno fama di antipatico, ma i risultati gli daranno ragione e costringeranno anche gli altri team a seguire la sua strada: dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1984|1984]] al [[Campionato mondiale di Formula 1 1991|1991]] la McLaren vince ben 7 Mondiali Piloti e 6 Mondiali Costruttori. Storica l'annata [[Campionato mondiale di Formula 1 1988|1988]], quando le monoposto di [[Woking]] vinsero 15 dei 16 Gran Premi disputati.
====
Dalla stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1988|1988]] le vetture di [[Woking]] sono equipaggiate con propulsori [[Honda in Formula 1|Honda]], correndo con il nome di ''Honda [[Marlboro]] McLaren''. Il primo anno è trionfale per la scuderia di [[Ron Dennis]] che, supportata dal talento di [[Ayrton Senna]] e [[Alain Prost]], trionfa in 15 Gran Premi su 16, ottenendo inoltre 15 pole position, 10 giri più veloci in gara e 10 doppiette. Il mondiale piloti è vinto da Senna con 90 punti davanti a Prost con 87 (all'epoca erano validi per la classifica solo i migliori 11 risultati), e quello costruttori da una McLaren che accumula la bellezza di 199 punti (si consideri che allora la vittoria dava 9 punti e che venivano premiati solo i primi 6, nell'ordine con 9, 6, 4, 3, 2 e 1 punti).
Nei tre anni successivi la McLaren si ripete in entrambi i titoli; nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1989|1989]] è il francese Alain Prost a trionfare con 76 punti (al 3º alloro personale con il team dopo i precedenti successi del 1985 e 1986) davanti a Senna con 60, mentre la scuderia totalizza 141 punti, ottenendo 10 vittorie, 15 pole position, 8 giri più veloci in gara e 4 doppiette.
Il [[Campionato mondiale di Formula 1 1990|1990]] vede un clamoroso scambio di piloti tra McLaren e Ferrari, con Prost che passa alla scuderia del Cavallino Rampante, mentre l'austriaco [[Gerhard Berger]] compie il percorso inverso accasandosi al team di Woking; ma nonostante ciò, è ancora il duello Senna-Prost a tenere banco, con l'asso brasiliano che la spunta per 7 punti sul rivale francese di sempre, chiudendo a 78 punti. Il dominio della scuderia è meno netto, in quanto Berger non porta nessuna vittoria, ed accumula 121 punti, ottenendo 6 vittorie, 12 pole position e 5 giri più veloci in gara.
[[File:Ayrton Senna 1991 Monaco.jpg|thumb|[[Ayrton Senna]] con la McLaren al [[Gran Premio di Monaco 1991]]|sinistra]]
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1991|1991]] si ha un cambio nel sistema di punteggio, con il vincitore che ottiene 10 punti anziché 9, e con tutti i risultati validi per la classifica piloti anziché solo i migliori 11. Senna vince il suo 3º mondiale in 4 anni, con 96 punti, e ha un compito più agevole, visto il contemporaneo crollo di Prost e della Ferrari; solo Mansell e la Williams tenteranno invano di contendere entrambi i titoli. Il team inglese totalizza 139 punti, ottenendo 8 vittorie (tra cui il primo successo di Berger), 10 pole position e 3 doppiette.
Il [[Campionato mondiale di Formula 1 1992|1992]] segna invece la fine del dominio del binomio McLaren-Honda; sono proprio Mansell e la Williams a spezzare questa lunga egemonia. La scuderia giunge comunque al 2º posto nei costruttori con 99 punti, ottenendo 5 vittorie e 1 pole position.
Nelle cinque stagioni con la Honda la McLaren otterrà un totale di 44 vittorie e 53 pole position in 80 Gran Premi disputati, che porteranno alla conquista di 4 titoli piloti e di 4 titoli costruttori consecutivi, uno dei domini più significativi nella storia della Formula 1. L'accesa [[Rivalità Prost-Senna|rivalità tra i fuoriclasse Alain Prost e Ayrton Senna]], sorta all'interno del team e proseguita anche dopo che il francese abbandonerà la McLaren, si rivelerà tra le più entusiasmanti e senza esclusione di colpi che questo sport ricordi.
==== Periodo di transizione (1993-1994) ====
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1993|1993]] la [[Honda in Formula 1|Honda]] abbandona la McLaren e così la scuderia di Ron Dennis deve arrangiarsi con i poco competitivi [[Ford Cosworth HB]] e dispone degli pneumatici [[Goodyear Tire & Rubber Company|Goodyear]]. In quest'anno la scuderia si iscrive al campionato di [[Formula 1]] come ''Marlboro McLaren'', per via del fatto che l'iscrizione prevede che il nome come concorrente possa essere diverso da quello dato come costruttore per dare visibilità agli sponsor, ma non avendo un contratto di esclusiva con il fornitore dei motori non viene aggiunto il nome Ford. [[Ayrton Senna|Senna]] è comunque uno dei pretendenti al titolo e spinge la sua McLaren fino al limite, ma non riesce a vincere l'alloro mondiale e chiude al 2º posto nella classifica piloti con 73 punti, dietro all'eterno rivale Prost sulla Williams. Nel mondiale costruttori la McLaren chiude al 2º posto con 84 punti. Il passaggio di Ayrton Senna alla [[Williams F1|Williams]] nel [[1994]] può considerarsi come la chiusura di un ciclo d'oro per le monoposto inglesi.
Per la stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]] la McLaren è equipaggiata con i motori [[Peugeot Sport|Peugeot]]. Corre con il nome di ''Marlboro McLaren Peugeot'' e schiera come piloti ufficiali [[Mika Häkkinen]] e [[Martin Brundle]], e come collaudatore e pilota di riserva [[Philippe Alliot]]. La vettura è, nel complesso, buona, ma la poca potenza e l'inaffidabilità del motore Peugeot ne pregiudicherà i risultati. Il team conclude nel mondiale costruttori al 4º posto con 42 punti. Häkkinen conclude al quarto posto nel mondiale piloti con 26 punti, Brundle al settimo con 16.
==== La collaborazione con Mercedes (1995-2014) ====
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]] la McLaren è spinta dai motori [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] e si iscrive al campionato di Formula 1 come ''Marlboro McLaren Mercedes''. Schiera come piloti Mika Häkkinen e [[Mark Blundell]], ma nonostante tutto riesce a stento ad ottenere 30 punti chiudendo al 4º posto nel mondiale costruttori.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]] la McLaren sostituisce Mark Blundell con [[David Coulthard]] e riesce a migliorare gli scarsi risultati dell'anno precedente con un risultato complessivo di 49 punti nel mondiale costruttori chiudendo al 4º posto.
[[File:GP d'Italia 1997 - McLaren.JPG|thumb|Il box McLaren festeggia al muretto la vittoria di [[David Coulthard]] nel [[Gran Premio d'Italia 1997]]]]
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]] la McLaren cambia sponsor e quindi si iscrive come ''[[West (sigarette)|West]] McLaren Mercedes'', assumendo la livrea argentea che manterrà fino al [[Campionato mondiale di Formula 1 2016|2016]]. In questa stagione la scuderia compie il salto di qualità, vincendo tre Gran Premi (Australia, Italia ed Europa, dove ottiene anche la doppietta) e diventando la sorpresa del mondiale. Conclude la stagione ancora una volta al 4º posto nel mondiale costruttori con 63 punti. Con la fine di quest'anno si conclude anche l'epoca di crisi della McLaren.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]] la McLaren domina tutti. Vince 9 Gran Premi su 16, e ottiene 12 pole position, 9 giri più veloci in gara e 5 doppiette conquistando entrambi i titoli mondiali, di cui quello piloti vinto da Mika Häkkinen con 100 punti e quello costruttori con 156 punti. Solo la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] e Michael Schumacher riescono a tener testa alle "frecce d'argento", ma solo in alcune gare, soprattutto nella seconda parte della stagione.
[[File:Mika Hakkinen 1999 Canada.jpg|thumb|left|[[Mika Häkkinen]] impegnato nel [[Gran Premio del Canada 1999]].]]
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1999|1999]] la McLaren si riconferma campione del mondo piloti, ma non costruttori poiché vinto dalla Ferrari. Difatti la sfida con il Cavallino Rampante finisce in pareggio con [[Mika Häkkinen]] campione del mondo con soli 2 punti di vantaggio su [[Eddie Irvine]] (76 a 74), e nel mondiale costruttori la Ferrari vince con 4 punti di vantaggio (128 a 124), nonostante un Gran Premio vinto in meno rispetto al team inglese (6 a 7).
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]] la McLaren sfiora la vittoria di entrambi i titoli, con Häkkinen che deve arrendersi ai rivali Michael Schumacher e Ferrari, ma comunque ha degli ottimi risultati e si dimostra altamente competitiva con 7 vittorie e 152 punti finali, che valgono il 2º posto nei costruttori.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]] la McLaren vince solo 4 Gran Premi su 17 a causa di problemi di affidabilità e nel mondiale costruttori non va oltre i 102 punti che valgono comunque il 2º posto, mentre Mika Häkkinen dà il suo addio al mondo della Formula 1 chiudendo al 5º posto con 37 punti. Questa volta è David Coulthard ad essere vice-campione del mondo.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]] la McLaren cambia i propri pneumatici passando dalla [[Bridgestone]] alla [[Michelin]] e ingaggia [[Kimi Räikkönen]] dalla [[Sauber F1 Team|Sauber]] come sostituto di Häkkinen, ma non va oltre il 3º posto finale nella classifica costruttori con soli 65 punti ed 1 solo Gran Premio in bacheca, quello di Monaco, vinto da Coulthard.
[[File:Kimi Räikkönen 2003 Silverstone 8.jpg|miniatura|[[Kimi Räikkönen]] nel 2003.]]
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]] la McLaren deve fare ancora i conti con i problemi di affidabilità, che non permettono l'esordio della nuova vettura. Räikkönen sfiora il titolo piloti, perso per soli 2 punti, pur gareggiando con una monoposto evoluta dell'anno precedente; il titolo costruttori viene perso per 16 punti con un totale di 142 punti e 2 vittorie, chiudendo al 3º posto.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]] la McLaren entra in piena crisi a causa dei problemi di affidabilità e sprofonda in 5ª posizione nel mondiale costruttori, superata dalle emergenti [[British American Racing|BAR]] e [[Renault F1|Renault]], e pure dalla [[Williams F1|Williams]], anch'essa in calo rispetto alle stagioni precedenti. Conclude il mondiale con 69 punti ed 1 sola vittoria: quella del [[Gran Premio del Belgio 2004|Gran Premio del Belgio]].
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2005|2005]] la McLaren ingaggia [[Juan Pablo Montoya]] proveniente dalla [[Williams F1|Williams]] al posto di [[David Coulthard]] trasferitosi alla [[Red Bull Racing|Red Bull]]. Durante la stagione la McLaren perde lo sponsor [[West (sigarette)|West]], sostituendolo con [[Emirates]], ma comunque riesce ad ottenere degli ottimi risultati. Chiude il mondiale con 10 Gran Premi vinti su 19 e 182 punti nel mondiale costruttori, al 2º posto, mentre Räikkönen è di nuovo vice-campione. Fino al 2005, i colori della McLaren seguivano quelli degli sponsor West, mentre attualmente il team mantiene il colore argento, ereditato dalla Mercedes-Benz.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]] la McLaren si iscrive semplicemente come ''Team McLaren Mercedes'', ma la stagione è poco prolifica, specie a causa dei problemi di affidabilità del motore. Non vince nessuna gara, cosa che non succedeva dal 1996. Chiude al 3º posto con 110 punti. A fine stagione la McLaren licenzierà entrambi i piloti per mettere sotto contratto il fresco bi-campione del mondo con la Renault [[Fernando Alonso]] come prima guida e la giovane promessa [[Lewis Hamilton]] come seconda. Dopo aver fatto l'accordo con Mercedes per la fornitura dei motori, la casa tedesca entrò nel capitale della società acquisendo il 40% della proprietà della McLaren.
[[File:Fernando Alonso 2007.jpg|thumb|left|[[Fernando Alonso]], campione uscente, appena approdato alla McLaren nel 2007.]]
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2007|2007]] Dennis e Mansour Ojjeh cedettero metà della loro partecipazione residua (30% ciascuno) alla società del Bahrain, Mumtalakat Holding. Il team si iscrive come ''[[Vodafone]] McLaren Mercedes'' e cambia anche gli pneumatici da [[Michelin]] a [[Bridgestone]]. La McLaren torna a essere competitiva grazie ai nuovi piloti, [[Fernando Alonso]] e [[Lewis Hamilton]], ma soprattutto ad una ritrovata affidabilità che le consente di non patire alcun ritiro per problemi meccanici in tutta la stagione e di andare a punti in ogni gara. Riesce a vincere 8 Gran Premi su 17. Però durante la stagione si sviluppa una lotta interna tra Fernando e Lewis che ricorda il duello Prost-Senna, e che porterà Alonso che si sentiva penalizzato rispetto all'inglese a lasciare la squadra a fine stagione. Il team sfiora il successo, ma perde tutti i punti del campionato costruttori a causa della [[Controversia sullo spionaggio in Formula 1 del 2007|Spy-Story]] che la contrappone alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], mentre il titolo piloti lo perde all'[[Gran Premio del Brasile 2007|ultima gara]] dove Hamilton si fa beffare da [[Kimi Räikkönen]] che gli rimonta 7 punti e diventa campione del mondo con 1 solo punto di vantaggio sull'inglese e su Alonso, entrambi secondi a pari punti.
Durante la stagione 2007 è finita sotto inchiesta da parte della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] per alcuni disegni della monoposto [[Ferrari F2007|F2007]] della scuderia concorrente [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] (si parla di circa 780 pagine) rinvenuti a casa del suo capo-progettista Mike Coughlan. Il 26 luglio [[2007]] la scuderia ''Vodafone McLaren Mercedes'' è stata convocata nella sede di [[Parigi]] da parte della Federazione per chiarimenti al riguardo. Al termine del consiglio mondiale, la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] ha deciso di non infliggere alcuna penalità al team inglese, pur avendo riconosciuto da parte sua l'infrazione dell'articolo 151c del Codice Sportivo Internazionale, in quanto le informazioni in loro possesso non sarebbero state usate. Di seguito la sentenza che ha fatto molto discutere:
"Il Consiglio Mondiale ha trovato il team ''Vodafone McLaren Mercedes'' in possesso di informazioni confidenziali della Ferrari e ha quindi violato l'articolo 151c del Codice Sportivo Internazionale. Comunque, le prove sono insufficienti per dire che tale informazione sia stata usata e in che modo al fine di interferire in maniera impropria con gli esiti del mondiale di [[Formula 1]]. Per questo non commineremo penalità. Ma se in futuro rileveremo l'utilizzo delle informazioni Ferrari e la loro influenza sul campionato, ci riserviamo il diritto di invitare la McLaren di nuovo qui davanti al Consiglio Mondiale dove affronterà la possibilità di un'esclusione non solo dal mondiale 2007 ma anche da quello [[Campionato mondiale di Formula 1 2008|2008]]. Il WMSC invita anche i signori Stepney e Coughlan ad esporre le ragioni per le quali non dovrebbero essere banditi dagli sport motoristici internazionali per un lungo periodo e il Consiglio ha delegato l'autorità di trattare l'assunto al dipartimento legale della FIA."
Successivamente, [[Max Mosley]] rinviò il caso alla Corte d'Appello Internazionale il 13 settembre di quell'anno, ma la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] annullò la seduta convocando invece un nuovo Consiglio Mondiale in quello stesso giorno, a fronte di nuove prove venute in possesso della Federazione, in particolare costituite da [[e-mail]] che [[Fernando Alonso]] e [[Pedro de la Rosa]] si sono inviati in cui si parla del materiale Ferrari ottenuto da Coughlan. L'8 settembre [[2007]] inoltre, durante le qualifiche del [[Gran Premio d'Italia 2007|Gran Premio d'Italia]], a [[Autodromo nazionale di Monza|Monza]], vennero notificati a [[Ron Dennis]] e ad altri tre dirigenti del team altrettanti avvisi di garanzia su ordine della Procura di Modena che tuttora indaga sul caso.
Nella riunione del Consiglio Mondiale del 13 settembre [[2007]] la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] decise di condannare la McLaren al pagamento di 100 milioni di dollari di ammenda, oltre a stabilire l'azzeramento dei punti nella classifica costruttori 2007. Nessuna penalità venne invece inflitta ai piloti [[Fernando Alonso]] e [[Lewis Hamilton]] poiché gli fu offerta l'[[Immunità (diritto)|immunità]] in cambio della collaborazione nelle indagini, e poterono quindi continuare a lottare per il titolo piloti.
Tuttavia nell'ultima gara stagionale, tenutasi il 21 ottobre [[2007]] ad [[Circuito di Interlagos|Interlagos]], in [[Gran Premio del Brasile 2007|Brasile]], nonostante i due piloti del team si trovassero nelle prime due posizioni nel mondiale è stato l'altro candidato al titolo, il [[Finlandia|finlandese]] della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] [[Kimi Räikkönen]], ad aggiudicarsi l'iride recuperando i 7 punti di svantaggio che lo dividevano da Hamilton, vittima di numerosi contrattempi meccanici, e a concludere il campionato con un punto di vantaggio sia su Hamilton che su Alonso, secondi a pari punti. A fine Gran Premio la McLaren ha esposto appello contro [[BMW in Formula 1|BMW Sauber]] e [[Williams F1|Williams]], finite sotto inchiesta dopo la gara per temperature della benzina più basse del consentito e in seguito prosciolte dai commissari brasiliani. Ma il ricorso della scuderia inglese è stato respinto il 16 novembre, sancendo definitivamente il titolo di Räikkönen e chiudendo la stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2007|2007]] della [[Formula 1]].
[[File:Lewis hamilton - 2008 Melb GP.jpg|thumb|[[Lewis Hamilton]] nel [[Gran Premio d'Australia 2008]].]]
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2008|2008]] la McLaren rischia di subire di nuovo la beffa all'[[Gran Premio del Brasile 2008|ultima gara]], questa volta a opera dell'altro ferrarista [[Felipe Massa]]. [[Lewis Hamilton]] controlla la gara cercando solo il piazzamento necessario alla vittoria finale, ma negli ultimi giri la pioggia cambia le carte in tavola e Hamilton viene superato da [[Sebastian Vettel]] con la [[Scuderia Toro Rosso|Toro Rosso]], Massa vince la gara e sembra essere campione ma a tre curve dalla fine Hamilton riesce a superare [[Timo Glock]] con la [[Toyota Racing|Toyota]], che era in difficoltà con le gomme da asciutto, e vince il mondiale per un punto su Massa. La McLaren conclude al 2º posto nel mondiale costruttori con 151 punti.
Prima dell'inizio della stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2009|2009]], il 16 gennaio Ron Dennis annuncia la sua intenzione di abbandonare il team a partire dal successivo 1º marzo, lasciando il suo posto a Martin Whitmarsh.<ref>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/17/Dennis_oscura_McLaren_2009_Lascio_co_9_090117141.shtml|Dennis «oscura» la McLaren 2009: «Lascio a Whitmarsh»|12-09-2009}}</ref> In questa annata, dominata dalle sorprese [[Brawn GP|Brawn]] e [[Red Bull Racing|Red Bull]], la McLaren si rivela molto meno competitiva rispetto al recente passato, ottenendo solo 2 vittorie con [[Lewis Hamilton]], mentre la seconda guida [[Heikki Kovalainen]] non giunge mai a podio. Conclude il mondiale al 3º posto nei costruttori con appena 71 punti.
Al termine della stagione [[2009]] di [[Formula 1]], la [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] ha annunciato l'acquisizione della maggioranza della scuderia [[Brawn GP]], che diventa [[Mercedes AMG F1|Mercedes GP]] a partire dal [[2010]]; contestualmente, la Mercedes cederà gradualmente la propria quota in McLaren, che ricomprerà il 40% delle azioni attualmente in possesso al costruttore tedesco entro il [[2011]]. Tuttavia, Mercedes continuerà a fornire i motori gratuitamente alla McLaren almeno fino al [[2015]], anno in cui la McLaren userà nuovamente motori [[Honda in Formula 1|Honda]].<ref>{{Cita web|autore=Andrew Benson |url=http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/motorsport/formula_one/8362295.stm |titolo=BBC SPORT | Motorsport | Formula 1 | Mercedes takes over Brawn F1 team |editore=BBC News |data=16 novembre 2009 |accesso=23 novembre 2009}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.mclaren.com/formula1/inside-the-mtc/mclaren-honda-reuniting-one-greatest-partnerships-formula-1-history/|titolo=McLaren-Honda: reuniting one of the greatest partnerships in Formula 1 history|accesso=18 giugno 2013|data=16 maggio 2013|lingua=en|dataarchivio=27 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190327085954/https://www.mclaren.com/formula1/inside-the-mtc/mclaren-honda-reuniting-one-greatest-partnerships-formula-1-history/|urlmorto=sì}}</ref>
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]] il neo campione del mondo con la Brawn [[Jenson Button]] ha preso il posto di Kovalainen al fianco di Hamilton, e il team è rimasto in lotta per il titolo costruttori fino al [[Gran Premio del Brasile 2010|Gran Premio del Brasile]], dove la [[Red Bull Racing|Red Bull]] (grazie ad una doppietta) ha conquistato il suo primo mondiale, accontentandosi quindi del 2º posto con 454 punti.
Per la stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2011|2011]] il team di [[Woking]] ha realizzato una nuova monoposto (MP4-26), sempre a motore Mercedes, presentata a Berlino il 4 febbraio [[2011]]. I piloti rimangono [[Lewis Hamilton]] e [[Jenson Button]], il ruolo di collaudatore e terzo pilota viene ricoperto da [[Gary Paffett]], al quale si aggiunge poi [[Pedro de la Rosa]]. La stagione si rivela molto interessante per il team, che riesce ad essere competitivo in molte gare, non riuscendo però a vincere alcun titolo in palio. Viene quindi confermato il 2º posto nel mondiale costruttori con 497 punti.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2012|2012]] la scuderia schierò la nuova MP4-27 motorizzata Mercedes, confermando nuovamente Hamilton e Button. Quest'ultimo vinse la gara di apertura della stagione a [[Gran Premio d'Australia 2012|Melbourne]]. Dopo un lieve appannamento delle prestazioni nella parte centrale di campionato, nella quale comunque Hamilton riuscì a vincere il [[Gran Premio del Canada 2012|Gran Premio del Canada]], a partire dal [[Gran Premio d'Ungheria 2012|Gran Premio d'Ungheria]] la vettura tornò molto competitiva, tanto che Hamilton e Button conquistarono quattro pole position consecutive. Nella pausa tra il [[Gran Premio di Singapore 2012|Gran Premio di Singapore]] ed il [[Gran Premio del Giappone 2012|Gran Premio del Giappone]] la scuderia annunciò l'ingaggio di [[Sergio Pérez (pilota automobilistico)|Sergio Pérez]] in sostituzione di Hamilton, che sarebbe passato alla Mercedes nel 2013.<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/2012/09/28/sport/la-bild-schumacher-addio-in-mercedes-arriva-hamilton-MGhANAo7tJiJxihWgyU77M/pagina.html|titolo=Via Schumi, Mercedes ad Hamilton. Al volante della McLaren c'è Perez|sito=lastampa.it|data=28 settembre 2012|accesso=3 marzo 2019}}</ref> La stagione si concluse con la vittoria di Button nel [[Gran Premio del Brasile 2012|Gran Premio del Brasile]], e il 3º posto nel campionato costruttori con 378 punti.
A febbraio [[Campionato mondiale di Formula 1 2013|2013]] viene presentata nella sede della scuderia ([[Woking]]) la nuova vettura, la MP4-28, affidata al confermato [[Jenson Button]] e al nuovo acquisto [[Sergio Pérez (pilota automobilistico)|Sergio Pérez]]. Nelle prime gare il team non riesce ad ottenere risultati di livello ottenendo come miglior risultato un 5º posto in [[Gran Premio di Cina 2013|Cina]]. Inoltre, dopo 64 gare, in [[Gran Premio del Canada 2013|Canada]] nessuna delle vetture arriva in zona punti ([[Sergio Pérez (pilota automobilistico)|Sergio Pérez]] 11º e [[Jenson Button]] 12º). Il resto della stagione è analogo alle prime gare: la McLaren termina il campionato costruttori al quinto posto con 122 punti, ottenendo come miglior piazzamento un quarto posto di Button nell'ultima gara in [[Gran Premio del Brasile 2013|Brasile]]. La scuderia di Woking conclude per la prima volta dopo 32 anni una stagione senza podi, tanto che la stagione 2013 è la peggiore degli ultimi 47 anni. Nel maggio 2013 viene annunciato il ritorno della Honda in Formula 1 per la stagione 2015, come fornitore di propulsori per la McLaren.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2014|2014]] il team perde lo sponsor Vodafone, e si iscrive semplicemente come ''McLaren Mercedes''. L'anno diventa quindi una stagione di transizione, nella quale la McLaren utilizza per l'ultima volta i motori Mercedes, dopo vent'anni di collaborazione. Pérez non viene confermato, venendo sostituito dal debuttante danese [[Kevin Magnussen]]. Il campionato inizia positivamente, con Magnussen e Button a podio nell'inaugurale [[Gran Premio d'Australia 2014|Gran Premio d'Australia]]. Questo risultato è però un caso isolato e il resto della stagione si sviluppa in modo simile alla precedente, con Button e Magnussen sempre in lotta per segnare punti ma lontani dalle prime posizioni. La McLaren contende alla Force India il quinto posto nel mondiale costruttori, conquistandolo con 181 punti.
==== Il fallimentare ritorno della Honda, la partenza di Ron Dennis e la crisi (2015-2018) ====
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2015|2015]] la McLaren passa ai motori [[Honda in Formula 1|Honda]], iscrivendosi come ''McLaren Honda'', e rinnovando una collaborazione che aveva portato grandi successi tra fine [[anni 1980]] e inizio [[anni 1990]]. Sul fronte dei piloti, Button viene confermato per la sesta stagione consecutiva; al suo fianco arriva dalla Ferrari [[Fernando Alonso]], al ritorno nel team inglese dopo la turbolenta stagione 2007. Nei test pre-stagionali la monoposto percorre pochi km e palesa diversi problemi tecnici e di affidabilità. Nel corso delle prove sul [[circuito di Catalogna]], Alonso è vittima di un incidente dalle cause e dagli esiti non chiariti, che lo costringe a saltare la gara d'esordio in Australia: al suo posto viene richiamato [[Kevin Magnussen]]. Si rivela sin dall'inizio una stagione complicata per la McLaren-Honda, con entrambi i piloti costantemente fuori dalla zona punti. Il miglior risultato stagionale sarà ottenuto nel [[Gran Premio d'Ungheria 2015|Gran Premio d'Ungheria]] (350ª gara per la Honda come fornitrice di motori), con Alonso che giunge al 5º posto, mentre Button chiude 9º. La stagione si conclude con appena 27 punti, penultimo posto nel campionato costruttori.
[[File:Jenson Button Monaco GP.jpg|thumb|left|[[Jenson Button]] all'uscita della curva del Tabaccaio durante la Q1 del [[Gran Premio di Monaco 2016]]]]
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2016|2016]] le cose migliorano notevolmente. Alonso, come nel 2015, è costretto a saltare una gara per infortunio (il [[Gran Premio del Bahrein 2016|Gran Premio del Bahrein]]), per i postumi del terrificante incidente con Gutiérrez patito durante la prima corsa in Australia. Il suo sostituto, il belga [[Stoffel Vandoorne]], esordisce in F1 con un ottimo 10º posto. I migliori risultati stagionali saranno ottenuti dallo stesso pilota spagnolo a [[Gran Premio di Monaco 2016|Monaco]] e negli [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2016|Stati Uniti]], dove in entrambi i casi giungerà 5º, mentre nel [[Gran Premio d'Italia 2016|Gran Premio d'Italia]] si toglierà la soddisfazione del giro più veloce in gara. Al termine dell'anno Button chiude, almeno momentaneamente, la sua lunga carriera in F1. Rispetto alla stagione precedente il bilancio è comunque più che positivo per la scuderia, che chiude al sesto posto nei costruttori con 76 punti.
Per il [[Campionato mondiale di Formula 1 2017|2017]] al fianco di Fernando Alonso viene promosso il giovane Stoffel Vandoorne, già protagonista di una gara nel 2016 come sostituto proprio del pilota spagnolo infortunato. Jenson Button resta invece in qualità di "ambasciatore" e sviluppatore della vettura, e all'occorrenza come terzo pilota in sostituzione del duo titolare qualora ce ne fosse bisogno (come in occasione del [[Gran Premio di Monaco 2017|Gran Premio di Monaco]], concomitante con la centunesima edizione della [[500 Miglia di Indianapolis]] alla quale ha preso parte Fernando Alonso). Dopo gli incoraggianti progressi del 2016, la nuova stagione vede invece un brusco ritorno alle difficoltà del 2015, con entrambi i piloti che raramente riescono ad entrare in zona punti, e che ottengono il poco invidiabile record del maggior numero di posizioni di penalità ricevute in griglia, frutto dei continui problemi patiti dalla ''power unit'' Honda. Il miglior risultato rimane il 6º posto di Alonso, con tanto di giro più veloce in gara, nel [[Gran Premio d'Ungheria 2017|Gran Premio d'Ungheria]]. Il magro bottino finale parla di appena 30 punti conquistati, con il 9º e penultimo posto nei costruttori.
Il secondo binomio McLaren-Honda si è rivelato questa volta completamente fallimentare, e nemmeno lontanamente paragonabile in termini di risultati a quello che dominò la scena tra il 1988 e il 1992.
Il 15 settembre 2017, vista la scarsa competitività dimostrata dal propulsore Honda nell'ultimo triennio, arriva l'ufficialità del cambio di motorizzazione per il [[Campionato mondiale di Formula 1 2018|2018]], con la scuderia di Woking che firma un accordo triennale col fornitore francese [[Renault F1|Renault]].<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/formulauno/2017/09/15/news/f1_ufficiale_accordo_mclaren-renault_la_honda_fornira_toro_rosso-175575574/|titolo=F1: ufficiale accordo McLaren-Renault, la Honda fornirà Toro Rosso|sito=repubblica.it|data=15 settembre 2017|accesso=27 novembre 2017}}</ref> L'inizio di stagione è positivo, in quanto, dopo 4 gare, la scuderia ha già migliorato il bottino finale della stagione 2017. Tuttavia, il direttore tecnico [[Tim Goss]] viene sollevato dall'incarico e, alla vigilia del [[Gran Premio di Gran Bretagna 2018|Gran Premio di Gran Bretagna]], il direttore sportivo [[Éric Boullier]] rassegna le sue dimissioni, sostituito da [[Gil de Ferran]]. Il 14 agosto [[Fernando Alonso]] annuncia il suo ritiro dalla Formula 1 al termine della stagione, dopo 17 campionati da titolare.<ref>{{cita web|url=https://motori.fanpage.it/ufficiale-alonso-si-ritira-dalla-formula-1/|titolo=Ufficiale: Alonso si ritira dalla Formula 1|sito=fanpage.it|data=14 agosto 2018|accesso=3 marzo 2019}}</ref> Dal 2019 viene sostituito da un altro spagnolo, [[Carlos Sainz Jr.]] della [[Renault F1|Renault]], anche se rimane nel team come collaudatore e consigliere. Il 3 settembre viene annunciato che anche l'altro pilota [[Stoffel Vandoorne]] non guiderà più la McLaren nella stagione 2019, diventando nuovo collaudatore della [[Mercedes AMG F1|Mercedes]]; in sua sostituzione viene promosso il giovane terzo pilota [[Lando Norris]]. Nella seconda parte di campionato la storica scuderia inglese accusa un calo di competitività che relega i due piloti stabilmente nelle retrovie; soltanto in poche occasioni, infatti, arriva qualche piazzamento tra i primi dieci. Nonostante i problemi il bilancio finale, se confrontato con quello della stagione 2017, è comunque positivo per la McLaren, che chiude al sesto posto nei costruttori con 62 punti, complice la perdita da parte della [[Force India]] dei punti acquisiti nelle prime dodici gare.
==== La risalita e il ritorno alla vittoria del mondiale costruttori (2019-oggi) ====
Il [[Campionato mondiale di Formula 1 2019|2019]] vede una McLaren più competitiva rispetto alle ultime stagioni. Infatti, dopo le prime dodici gare, la scuderia ha già migliorato il bottino finale dei precedenti quattro campionati. Anche dopo la pausa estiva, la McLaren conferma i progressi della vettura, conquistando diversi piazzamenti in zona punti con entrambi i piloti. Degno di nota il risultato ottenuto nel rocambolesco [[Gran Premio del Brasile 2019|Gran Premio del Brasile]], nel quale Sainz, costretto a partire dall'ultima posizione, rimonta fino alla quarta posizione, ma dopo la penalità di 5 secondi inflitta a Lewis Hamilton, sale al terzo posto, regalando il primo podio alla McLaren dal [[Gran Premio d'Australia 2014]]. Il bilancio finale del team è di 145 punti, e vale la quarta posizione nella classifica costruttori, il miglior risultato delle ultime sette stagioni.
Anche il campionato [[Campionato mondiale di Formula 1 2020|2020]] si apre positivamente per la storica scuderia inglese, con il podio conquistato da [[Lando Norris]] nel rocambolesco [[Gran Premio d'Austria 2020|Gran Premio d'Austria]], nel quale il giovane pilota inglese taglia il traguardo in quarta posizione e, all'ultimo giro, ottiene anche il [[giro più veloce]] della corsa, ma dopo la penalità di 5 secondi inflitta a Lewis Hamilton, sale al terzo posto, conquistando il suo primo podio in Formula 1. L'altro pilota [[Carlos Sainz Jr.]] chiude con un ottimo quinto posto. Nel [[Gran Premio di Stiria 2020|Gran Premio successivo]], corso sul medesimo circuito, entrambe le vetture entrano in zona punti, con Sainz che ottiene il secondo giro veloce consecutivo per la scuderia. Nel rocambolesco [[Gran Premio d'Italia 2020|Gran Premio d'Italia]] la scuderia conquista il suo secondo podio stagionale, nel quale Sainz taglia il traguardo in seconda posizione. L'ottima giornata del team viene completata dal quarto posto di Norris. Il resto della stagione vede entrambi i piloti raggiungere costantemente piazzamenti a punti. Il bilancio finale, molto positivo, è di 202 punti, e vale la terza posizione nella classifica costruttori: era dalla stagione 2012 che la McLaren non giungeva tra le prime tre scuderie nel mondiale.
[[File:FIA F1 Austria 2021 Nr. 3 Ricciardo.jpg|miniatura|[[Daniel Ricciardo]] durante il [[Gran Premio d'Austria 2021]].]]
Il 28 settembre 2019 viene annunciato che a partire dalla stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2021|2021]], la McLaren abbandonerà le ''power unit'' [[Renault F1|Renault]], per montare nuovamente quelle [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]], come già accaduto dalla stagione 1995 alla 2014. Il 14 maggio 2020 [[Carlos Sainz Jr.]] firma un contratto con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] lasciando quindi posto a [[Daniel Ricciardo]] che accompagnerà il giovane [[Lando Norris]] per la stagione 2021. La nuova vettura è la [[McLaren MCL35M|MCL35M]], che viene presentata il 15 febbraio. Nel [[Gran Premio d'Italia 2021|Gran Premio d'Italia]] Daniel Ricciardo regala la prima vittoria alla McLaren dopo 9 anni, dal [[Gran Premio del Brasile 2012]]. A completare una giornata trionfale per la scuderia inglese il secondo posto di Lando Norris, che vale al team la prima doppietta dopo 11 anni, dal [[Gran Premio del Canada 2010]]. Nel successivo [[Gran Premio di Russia 2021|Gran Premio di Russia]] Lando Norris regala la prima ''pole position'' alla McLaren dopo 9 anni, dal [[Gran Premio del Brasile 2012]]. Paradossalmente però dopo questi ottimi risultati, nella parte finale della stagione si ha un'involuzione nelle prestazioni, con la squadra che ottiene solo piazzamenti a punti di "rincalzo", soprattutto con Norris. Ciò preclude la conferma del terzo posto nel mondiale costruttori che sembrava alla portata. Il bilancio finale infatti è di 1 vittoria, 1 doppietta e 1 pole position, per un totale di 275 punti, che valgono alla McLaren la quarta posizione nella classifica costruttori.
Nella stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2022|2022]] la ''line-up'' dei piloti rimane invariata. Nonostante un avvio di stagione difficile, nel [[Gran Premio dell'Emilia-Romagna 2022|Gran Premio dell'Emilia-Romagna]] Lando Norris regala alla McLaren l'unico podio stagionale, giungendo al terzo posto. Il resto del campionato vede come di consueto una gran regolarità da parte di Norris nel giungere in zona punti, mentre il pilota australiano al contrario è autore di un'annata molto negativa, e solo in poche occasioni riesce ad arrivare tra i primi dieci. Questo porta la scuderia britannica a totalizzare solo 159 punti, che la vedono scendere in quinta posizione nella classifica costruttori.
Il 2 settembre 2022 viene ufficializzato il trasferimento di [[Oscar Piastri]], collaudatore dell'[[Renault F1|Alpine]], alla McLaren per il [[Campionato mondiale di Formula 1 2023|2023]], al posto di Daniel Ricciardo, nuovo terzo pilota della [[Red Bull Racing|Red Bull]]. Confermato invece l'altro pilota Lando Norris. Dopo un inizio di stagione molto negativo con pochissimi punti totalizzati, nelle ultime gare prima della pausa estiva la scuderia inglese trova una gran competitività, culminata con i due secondi posti consecutivi di Norris in [[Gran Premio di Gran Bretagna 2023|Gran Bretagna]] e [[Gran Premio d'Ungheria 2023|Ungheria]], e con lo stesso piazzamento ottenuto da Piastri nella Sprint del [[Gran Premio del Belgio 2023|Gran Premio del Belgio]]. Anche dopo la sosta estiva, la McLaren si conferma molto competitiva. Norris ottiene altri due secondi posti consecutivi a [[Gran Premio di Singapore 2023|Singapore]] e in [[Gran Premio del Giappone 2023|Giappone]], dove anche Piastri sale sul podio, chiudendo terzo. Proprio il giovane australiano è grande protagonista del sabato nel successivo [[Gran Premio del Qatar 2023|Gran Premio del Qatar]], che lo vede conquistare la ''pole position'' nella Sprint Shootout e poi trovare la vittoria nella successiva gara Sprint. Oltre al successo di Piastri, da segnalare anche la prestazione di Norris: secondo nella Sprint Shootout e terzo in gara Sprint. Nella gara della domenica, malgrado partissero indietro nello schieramento (Piastri sesto e Norris decimo), concludono ancora una volta entrambi sul podio, rispettivamente secondo e terzo. Dopo due ulteriori secondi posti di Norris negli [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2023|Stati Uniti]] e a [[Gran Premio di San Paolo 2023|San Paolo]] (secondo anche nella Sprint) e altri piazzamenti a punti da parte di entrambi i piloti, una stagione cominciata in sordina per il team britannico si conclude in maniera più che soddisfacente con la quarta posizione nel mondiale costruttori con un totale di 302 punti.
[[File:FIA F1 Austria 2024 Nr. 4 Norris.jpg|miniatura|sinistra|[[Lando Norris]] durante il [[Gran Premio d'Austria 2024]].]]
Il 16 gennaio 2024, dopo aver preparato l'evento sui suoi canali social, il team di Woking ha presentato con largo anticipo la livrea ufficiale della [[McLaren MCL38|MCL38]], la monoposto che verrà utilizzata nella stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2024|2024]], e che sarà svelata il 14 febbraio.<ref>{{Cita web|url=https://www.formula1.it/news/18033/1/la-mclaren-si-oscura-sui-social-e-scrive-costi-quel-che-costi-che-succede-a-woking|titolo=La McLaren si oscura sui social e scrive «costi quel che costi». Che succede a Woking?|autore=Redazione Formula1.it|sito=FWM - Formula1.it|accesso=16 gennaio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.mclaren.com/racing/formula-1/2024/mclaren-racing-unveils-new-livery-for-2024-fia-formula-1-world-championship/|titolo=McLaren Racing unveils new livery for 2024|sito=www.mclaren.com|lingua=en|accesso=16 gennaio 2024}}</ref> Confermata la giovane coppia di piloti formata da [[Oscar Piastri]] e [[Lando Norris]]. Il campionato inizia con i due piloti che vanno regolarmente a punti, ed al terzo Gran Premio in [[Gran Premio d'Australia 2024|Australia]], Norris conquista il primo podio stagionale, classificandosi terzo davanti al compagno di squadra Piastri, che ottiene la quarta posizione e conferma l'ottima giornata del team. Norris torna sul podio in [[Gran Premio di Cina 2024|Cina]], chiudendo secondo ed ottenendo anche la [[pole position]] nella Qualifica Sprint. Al successivo [[Gran Premio di Miami 2024|Gran Premio di Miami]], la McLaren torna alla vittoria dopo quasi tre anni (dal [[Gran Premio d'Italia 2021]]) grazie al primo successo in carriera di Lando Norris, che sfruttando un precedente ingresso della ''safety car'' riesce a battere in pista [[Max Verstappen]]. Nel [[Gran Premio d'Ungheria 2024|Gran Premio d'Ungheria]] arriva la prima vittoria in Formula 1 anche per Oscar Piastri, che precede sul traguardo il suo compagno di squadra, firmando così una doppietta che in casa McLaren mancava da quasi tre anni (sempre dal Gran Premio d'Italia 2021). Subito dopo la pausa estiva, nel [[Gran Premio d'Olanda 2024|Gran Premio d'Olanda]] Norris ottiene la sua seconda vittoria stagionale e il suo primo [[Hat trick (sport)|hat trick]] in carriera. Nel [[Gran Premio d'Azerbaigian 2024|Gran Premio d'Azerbaigian]] arriva la seconda vittoria stagionale anche per Piastri, al termine di un entusiasmante e prolungato duello con il ''poleman'' di giornata [[Charles Leclerc]]. Contestualmente, grazie anche al quarto posto di Norris, la McLaren supera la [[Red Bull Racing|Red Bull]] in testa al mondiale costruttori. Una settimana più tardi, a [[Gran Premio di Singapore 2024|Singapore]], Norris vince la sua terza gara in campionato, assottigliando ulteriormente il suo svantaggio nei confronti del capoclassifica Verstappen. Il campionato piloti non viene però vinto dal pilota britannico, di nuovo vincitore ad [[Gran Premio di Abu Dhabi 2024|Abu Dhabi]], che assieme al suo compagno Piastri raccoglie invece abbastanza punti per mantenere vantaggio su una rediviva [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], in lotta fino all'ultima gara, permettendo così alla McLaren di vincere il nono titolo costruttori della propria storia a distanza di [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|26 anni]] dall'ultima volta. Il bottino finale di questa grande annata per la scuderia è di 6 vittorie, 1 doppietta e 8 pole position su 24 gare, per un totale di 666 punti.
Per la stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2025|2025]] viene confermata per il terzo anno consecutivo la coppia di piloti formata da [[Oscar Piastri]] e [[Lando Norris]]. La prima parte del campionato vede la scuderia dominare in modo quasi schiacciante il resto della concorrenza, con 11 vittorie su 14 gare (6 per Piastri e 5 per Norris), mettendo una seria ipoteca sulla conquista di entrambi i titoli mondiali. [[Gran Premio di Singapore 2025|Nell'appuntamento di Singapore]] la squadra riesce ad assicurarsi il decimo titolo costruttori della propria storia, il secondo consecutivo, con sei gare d'anticipo, record nella storia del campionato mondiale, che eguaglia quello della [[Red Bull Racing|Red Bull]] del 2023.
=== USAC e IndyCar ===
==== I successi negli anni '70 (1971-1979) ====
[[File:MarkDonohue1971.jpg|thumb|[[Mark Donohue]] guida la [[McLaren M16|McLaren M16A]] della [[Penske]] alla [[Pocono Raceway|Pocono 500]] nel 1971.]]
La McLaren nel 1971 ha disputato per la prima volta alcune gare del campionato [[United States Auto Club|USAC]], compresa la [[500 Miglia di Indianapolis]]. L'auto era la [[McLaren M15|M15]], progettata da Gordon Coppuck, e gli iscritti per la 500 Miglia erano Bruce McLaren, [[Chris Amon]] e Danny Hulme, ma dopo il ritiro di Amon e l'incidente nelle prove di Hulme, che si provocò delle bruciature alle mani, i due furono sostituiti da [[Peter Revson]], poi ritiratosi, e [[Carl Williams (pilota automobilistico)|Carl Williams]], giunto settimo al traguardo. La squadra ha poi completato altre gare del campionato. Per il 1972 fu iscritta una nuova vettura, la [[McLaren M16|M16]] con la quale il pilota [[Mark Donohue]] conquistò la pole e terminò secondo la 500 Miglia di Indianapolis, che poi vinse l'anno successivo con la McLaren M16B del team privato [[Penske]]. Nel 1973 [[Johnny Rutherford]] entrò a far parte della squadra e la McLaren vinse con lui a bordo della M16C per la prima volta la 500 Miglia nel 1974. Rutherford arrivò secondo nel 1975 vinse di nuovo la 500 Miglia nel 1976. Nel 1977 fu introdotta la [[McLaren M24|M24]] ma la McLaren non riprodusse i propri successi negli anni successivi alla 500 Miglia e ad altre gare del campionato USAC, e nel 1979 si ritirò dalla serie.
==== Il ritorno alla 500 Miglia di Indianapolis (2017, 2019) ====
Nel [[500 Miglia di Indianapolis 2017|2017]] la McLaren fece il suo ritorno alla 500 Miglia di Indianapolis, scegliendo di collaborare con un team che fosse motorizzato da [[Honda]], visto l'accordo di motorizzazione intrapreso con la casa giapponese anche in Formula 1. La vettura della McLaren, la [[Dallara DW12]] in uso nel campionato monomarca, fu quindi preparata dalla [[Andretti Autosport]], una delle migliori squadre della serie, e fu guidata da Fernando Alonso. L'asturiano saltò il [[Gran Premio di Monaco 2017|Gran Premio di Monaco]] venendo sostituito dal britannico [[Jenson Button]] per partecipare ai rookie test.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/sport/17_maggio_03/ferdinando-alonso-prova-ad-indianapolis-la-mclaren-andretti-defee48a-301c-11e7-a298-52518e2719d0.shtml|titolo=Fernando Alonso promosso a Indy. Passato il rookie-test della 500 miglia|data=3 maggio 2017|accesso=16 febbraio 2021}}</ref> Durante la gara Alonso riuscì anche a stare al comando, ma sfortunatamente a 21 giri dalla bandiera a scacchi fu costretto al ritiro a causa di un guasto al motore.
Nel [[500 Miglia di Indianapolis 2019|2019]] la McLaren si iscrisse nuovamente alla 500 Miglia, stavolta però in maniera indipendente come [[Wild card (sport)|wild card]]. Vista la conclusione dell'accordo di motorizzazione con la Honda in Formula 1, per spingere la Dallara DW12 si preferì il propulsore [[Chevrolet]] a quello Honda.<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=TYJIbXax6bQ|titolo=Indy 500 {{!}} #McLaren66 Reveal|data=8 aprile 2019|accesso=17 febbraio 2021}}</ref> Il pilota fu nuovamente Alonso, disimpegnato durante il suo momentaneo ritiro dalla Formula 1. L'epilogo della gara non fu positivo: dopo un incidente nelle prove che causò un danno al telaio della vettura, fu necessario ricostruire la macchina saltando tutte le sessioni di prove libere. Alle qualifiche Alonso si ritrovò ad avere problemi di set-up vettura e con infiniti tentativi passò al turno del [[bump day]] (alla 500 Miglia di Indianapolis il bump day è la fase di composizione dell'undicesima fila della griglia di partenza, e nel caso in cui il numero degli iscritti superi i 33 partecipanti, tutti quelli che vanno oltre il trentatreesimo tempo vengono eliminati non disputando la gara il giorno successivo). Alonso si ritrovò a lottare agli ultimi istanti di qualifica contro [[Kyle Kaiser]] della [[Juncos Racing]] (squadra Indy Lights), duellando per ottenere l'ultima posizione; alla fine della qualifica Alonso fece registrare il tempo numero 34, non qualificandosi per la gara.<ref>{{Cita web|url=https://www.autoblog.it/post/981474/500-miglia-indianapolis-2019-alonso-eliminato|titolo=500 Miglia Indianapolis 2019: Alonso eliminato!|data=20 maggio 2019|accesso=17 febbraio 2021|urlmorto=sì}}</ref>
==== La collaborazione con Schmidt Peterson Motorsports (2020-oggi) ====
[[File:McLaren speed (52112973902).jpg|miniatura|sinistra|[[Patricio O'Ward]] sulla Dallara del team Arrow McLaren SP nel 2021.]]
Dal [[IndyCar Series 2020|2020]] la McLaren ha cominciato un impegno stabile nel campionato IndyCar, intraprendendo una partnership con il team [[Schmidt Peterson Motorsports]], diventandone inizialmente co-''title sponsor'' insieme alla [[Arrow Electronics]], rinominando così il team ''Arrow McLaren SP'', fino ad acquisire una quota di maggioranza del 75% della proprietà del team nel [[IndyCar Series 2021|2021]].<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Auto/08-08-2021/mclaren-altro-passo-indycar-acquisito-75percento-team-arrow-mclaren-sp-420288235193.shtml|titolo=McLaren, altro passo in IndyCar: acquisito il 75% del team Arrow McLaren SP|sito=La Gazzetta dello Sport|lingua=it-IT|accesso=2021-10-19}}</ref>
La line-up dei piloti per il 2020 comprend''e'' il campione Indy Lights 2019 [[Oliver Askew]] e il messicano [[Patricio O'Ward]]. Il 7 febbraio 2020 è stato annunciato anche l'ingresso di una terza vettura wild card per la [[500 Miglia di Indianapolis 2020]], sponsorizzata da [[Ruoff Mortgage]] e guidata nuovamente da Alonso. La maggior parte dei migliori piazzamenti, compreso un podio, viene ottenuta da O'Ward, spingendo così il team a sostituire Askew, anch'esso autore di un piazzamento a podio, con [[Hélio Castroneves]] alla terzultima gara del campionato, ma vista la scarsità di risultati ottenuta anche da Castroneves, per l'ultima gara viene fatto gareggiare nuovamente Askew. Askew e O'Ward terminano il campionato rispettivamente al diciannovesimo e al quarto posto.
Per il 2021 la Arrow McLaren SP porta delle novità a livello di line-up: O'Ward viene riconfermato, mentre Askew viene sostituito dallo svedese [[Felix Rosenqvist]] proveniente da [[Chip Ganassi Racing]], e qualche settimana dopo viene scelto un nuovo pilota sulla terza vettura per la [[500 Miglia di Indianapolis 2021]], il colombiano [[Juan Pablo Montoya]] che torna nella IndyCar dopo tre anni d'assenza. Un altro ex pilota di Formula 1 debutta con il team: [[Kevin Magnussen]], che sostituisce l'infortunato Rosenqvist nella tappa a [[Road America]].<ref>{{Cita web|1=https://f1ingenerale.com/indycar-kevin-magnussen-debutta-a-sorpresa-con-mclaren-in-sostituzione-di-rosenqvist/|titolo=Kevin Magnussen debutta a sorpresa con McLaren in sostituzione di Rosenqvist!|autore=Francesco Ghiloni|sito=f1ingenerale.com|data=16 giugno 2021|accesso=16 giugno 2021|dataarchivio=16 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210616141713/https://f1ingenerale.com/indycar-kevin-magnussen-debutta-a-sorpresa-con-mclaren-in-sostituzione-di-rosenqvist/|urlmorto=sì}}</ref> Nel 2021 arrivano le prime vittorie grazie a O'Ward che trionfa in [[Texas Motor Speedway|Texas]] e a [[Circuito di Detroit|Detroit]], terminando terzo in campionato.
=== Formula E ===
Il 14 maggio 2022 la McLaren annuncia il suo ingresso nella [[Formula E]] rilevando la struttura della [[Mercedes EQ Formula E Team|Mercedes]]. La casa di Woking farà il suo esordio nella serie elettrica dalla stagione [[Campionato mondiale di Formula E 2022-2023|2022-2023]], la prima con le nuove vetture di [[Generazioni di Formula E|Gen3]].<ref>{{Cita web|https://www.p300.it/formula-e-mclaren-annuncia-lingresso-in-campionato/|titolo=McLaren annuncia l’ingresso in campionato|sito=italiaracing.net|autore=Marco Colletta|data=14 maggio 2022|accesso=14 maggio 2022}}</ref> Nel mese di giugno viene annunciato che sarà [[Nissan Motor|Nissan]] a fornire le powertrains al team britannico.<ref>{{Cita web|https://it.motorsport.com/formula-e/news/formula-e-mclaren-avra-i-motori-nissan-sulle-sue-gen3/10326999/|titolo=McLaren avrà i motori Nissan sulle sue Gen3|sito=it.motorsport.com|autore=Giacomo Rauli|data=23 giugno 2022|accesso=23 giugno 2022}}</ref> Nel mese di agosto viene annunciato [[René Rast]] come primo pilota del team, che viene affiancato dal britannico [[Jake Hughes]].<ref>{{Cita web|https://www.mclaren.com/racing/team/rene-rast-race-neom-mclaren-formula-e-team-season-9/|titolo=René Rast correrà per il team Neon McLaren Formula E team dalla stagione 9|sito=www.mclaren.com|data=23 agosto 2022|accesso=23 agosto 2022}}</ref> Per la stagione [[Campionato mondiale di Formula E 2023-2024|2023-2024]] il pilota tedesco non viene confermato, e al suo posto il 22 agosto 2023 viene annunciato [[Sam Bird]], anch'egli britannico.<ref>{{Cita web|url=https://it.motorsport.com/formula-e/news/fe-mclaren-annuncia-lingaggio-di-sam-bird/10510262/|titolo=FE {{!}} McLaren annuncia l'ingaggio di Sam Bird|data=22 agosto 2023|accesso=23 gennaio 2024}}</ref> Nel corso delle prove libere dell'[[E-Prix di Monaco 2024|E-Prix di Monaco]], Bird si frattura la mano sinistra in seguito a un incidente contro le barriere. Per il resto del weekend e il successivo doppio appuntamento a [[E-Prix di Berlino 2024|Berlino]] viene sostituito dal pilota di riserva, il britannico [[Taylor Barnard]]. Bird riprende regolarmente il suo posto a partire dall'[[E-Prix di Shanghai 2024|E-Prix di Shanghai]]. Proprio Barnard viene promosso titolare al fianco di Bird per la stagione [[Campionato mondiale di Formula E 2024-2025|2024-2025]], al posto del partente Hughes. Il 25 aprile 2025 arriva l'annuncio del ritiro della McLaren dalla Formula E al termine della stagione, per concentrarsi sul ritorno nel WEC previsto per il 2027.<ref>{{Cita web|url=https://www.formulapassion.it/formulae/formulae-news/ufficiale-mclaren-annuncia-ritiro-dalla-formula-e-a-fine-stagione-per-puntare-sul-wec|titolo=Ufficiale: McLaren annuncia il ritiro dalla Formula E a fine stagione per puntare sul WEC|data=25 aprile 2025|accesso=29 luglio 2025}}</ref>
== Sponsorizzazioni ==
La McLaren ha sempre avuto un rapporto molto stretto con gli sponsor già dagli [[Anni 1970|anni settanta]] quando strinse vari accordi di partnership, tra i quali quello storico con [[Marlboro]], contraddistinto dall'iconica livrea bianca con triangoli rosso-arancio e che perdurò fino al [[1996]], quando subentrò la [[West (sigarette)|West]], che con i suoi colori fece guadagnare alle vetture di Woking l'appellativo di ''Frecce d'argento'', rimasto anche dopo l'addio del [[2005]].
Dal [[2006]] diventa sponsor del team la bevanda alcolica [[Johnnie Walker]] e solo per la stagione di quell'anno è title sponsor la compagnia aerea [[Fly Emirates]].
Nel [[2007]] è stato siglato un contratto di sponsorizzazione da 100 milioni di dollari a stagione tra il team inglese e [[Vodafone]] che durerà fino al [[2013]].
Dal [[2011]] entra anche un nuovo sponsor, la [[GlaxoSmithKline]], attraverso il suo brand di [[Bevanda energetica|sport drink]] Lucozade.
Nel [[2015]] tornerà lo sponsor [[Segafredo]], e nello stesso anno la [[TAG Heuer]] lascia il team inglese per passare alla [[Red Bull Racing|Red Bull]] nel [[2016]].
A partire dalla stagione [[2020]] la [[British American Tobacco]], dopo varie apparizioni nel [[2019]], sarà il main sponsor della scuderia tornando così nel circus della [[Formula 1]] dal [[2006]], allora main sponsor della [[Honda in Formula 1|Honda]] insieme alla marca di sigarette [[Lucky Strike]]. Nello stesso anno viene trovato un accordo con la [[Gulf Oil Corporation|Gulf]], il cui marchio torna sulle vetture di Woking già nel corso della stagione 2020 e che fornirà lubrificanti a partire dal [[2021]].<ref>{{Cita web|url=http://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/mclaren-gulf-woking-oil-ritorno-fiamma-f1-le-mans-automotive-507732.html|titolo=McLaren-Gulf, ritorno di fiamma|data=28 luglio 2020|accesso=28 luglio 2020}}</ref>
== Gestione Sportiva ==
* Piloti: [[Oscar Piastri]], [[Lando Norris]]
* Team Principal: [[Andrea Stella (ingegnere)|Andrea Stella]]
* [[Amministratore delegato|CEO]]: [[Zak Brown]]
* Chief Business Affairs Officer: [[Alessandro Alunni Bravi]]
* [[Direttore sportivo]]: ''carica vacante''
* Coordinatore di produzione, ingegneria e logistica: Paul Barnes
* [[Direttore tecnico (diritto)|CTO]] reparto ingegneristico: Neil Houldey
* CTO reparto aerodinamico: [[Peter Prodromou]]
* Direttore di progettazione e sviluppo del programma: [[Neil Oatley]]
* Direttore commerciale: John Cooper
* Capo progettista: [[Rob Marshall (ingegnere)|Rob Marshall]]
* Ingegneri di pista: Will Joseph, [[Tom Stallard]]
* Collaudatori: [[Patricio O'Ward]], [[Valtteri Bottas]]
== Statistiche ==
=== Formula 1 ===
;Piloti vincitori
{| class="wikitable sortable" style="font-size:90%; width:70%"
|-
!Pilota
!Anni
!Titoli mondiali
!Gran Premi
!Pole position
!Vittorie
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|BRA}} '''[[Ayrton Senna]]'''
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|align="right" width=10%|46
|align="right" width=10%|35
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|FRA}} '''[[Alain Prost]]'''
|align="center" width=10%|[[Campionato mondiale di Formula 1 1980|1980]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1984|1984]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 1989|1989]]
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|align="right" width=10%|30
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|FIN}} '''[[Mika Häkkinen]]'''
|align="center" width=10%|[[Campionato mondiale di Formula 1 1993|1993]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]]
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|align="right" width=10%|20
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|GBR}} '''[[Lewis Hamilton]]'''
|align="center" width=10%|[[Campionato mondiale di Formula 1 2007|2007]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 2012|2012]]
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|align="right" width=10%|21
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|GBR}} '''[[James Hunt]]'''
|align="center" width=10%|[[Campionato mondiale di Formula 1 1976|1976]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 1978|1978]]
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|align="right" width=10%|9
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|AUT}} '''[[Niki Lauda]]'''
|align="center" width=10%|[[Campionato mondiale di Formula 1 1982|1982]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 1985|1985]]
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|align="right" width=10%|-
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|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|BRA 1968-1992}} '''[[Emerson Fittipaldi]]'''
|align="center" width=10%|[[Campionato mondiale di Formula 1 1974|1974]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 1975|1975]]
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|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard]]
|align="center" width=10%|[[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]]
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|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|GBR}} [[Lando Norris]]
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|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|FIN}} [[Kimi Räikkönen]]
|align="center" width=10%|[[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]]
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|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|AUS}} [[Oscar Piastri]]
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|align="left" width=40%|{{Bandiera|GBR}} [[Jenson Button]]
|align="center" width=10%|[[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 2017|2017]]
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|align="left" width=40%|{{Bandiera|NZL}} [[Denny Hulme]]
|align="center" width=10%|[[Campionato mondiale di Formula 1 1968|1968]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 1974|1974]]
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|align="left" width=40%|{{Bandiera|ESP}} [[Fernando Alonso]]
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== Risultati sportivi ==
=== Formula 1 ===
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{{RisF1Team|2|Anno=1990|Vettura='''[[McLaren MP4/5|MP4/5B]]'''|Motore='''[[Honda RA109E|Honda RA100E]]'''|Gomme={{Goodyear}}|P1={{Bandiera|BRA 1968-1992}} '''[[Ayrton Senna|Senna]]'''|P2={{Bandiera|AUT}} [[Gerhard Berger|Berger]] |A1=1|A2='''3'''|A3='''Rit'''|A4='''''1'''''|A5='''1'''|A6=20|NA6=*|A7=3|A8=3|A9='''1'''|A10=2|A11='''1'''|A12='''''1'''''|A13=2|A14='''Rit'''|A15='''Rit'''|A16='''Rit'''|B1='''''Rit'''''|B2=''2''|B3=2|B4=3|B5=''4''|B6='''3'''|B7=5|B8=14|NB8=*|B9=3|B10=16|NB10=*|B11=3|B12=3|B13=4|B14=Rit|B15=Rit|B16=4|Punti=121|Pos=1}}
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{{RisF1Team|2|Anno=1992|Vettura=[[McLaren MP4/6|MP4/6B]]<br />[[McLaren MP4/7A|MP4/7A]]|Motore=[[Honda RA122E]]|Gomme={{Goodyear}}|P1={{Bandiera|BRA 1968-1992}} [[Ayrton Senna|Senna]]|P2={{Bandiera|AUT}} [[Gerhard Berger|Berger]] |A1=3|A2=Rit|A3=Rit|A4=9|NA4=*|A5=3|A6=1|A7='''Rit'''|A8=Rit|A9=Rit|A10=2|A11=1|A12=5|A13=1|A14=''3''|A15=Rit|A16=Rit|B1=5|B2=''4''|B3=Rit|B4=4|B5=Rit|B6=Rit|B7=''1''|B8=Rit|B9=5| B10=Rit|B11=3|B12=Rit|B13=4|B14=2|B15=2|B16=1|Punti=99|Pos=2}}
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{{RisF1Team|4|Anno=1995|Vettura=[[McLaren MP4/10|MP4/10]]<br />[[McLaren MP4/10|MP4/10B]]<br />[[McLaren MP4/10|MP4/10C]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110|Gomme={{Goodyear}}|P1={{Bandiera|GBR}} [[Mark Blundell|Blundell]]|P2={{Bandiera|GBR}} [[Nigel Mansell|Mansell]]|P3={{Bandiera|FIN}} [[Mika Häkkinen|Häkkinen]]|P4={{Bandiera|DNK}} [[Jan Magnussen|J. Magnussen]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1996|Vettura=[[McLaren MP4/11|MP4/11]]<br />[[McLaren MP4/11|MP4/11B]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110D|Gomme={{Goodyear}}|P1={{Bandiera|FIN}} [[Mika Häkkinen|Häkkinen]]|P2={{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1997|Vettura=[[McLaren MP4/12|MP4/12]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110E|Gomme={{Goodyear}}|P1={{Bandiera|FIN}} [[Mika Häkkinen|Häkkinen]]|P2={{Bandiera |GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1998|Vettura='''[[McLaren MP4/13|MP4/13]]'''|Motore='''[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110G'''|Gomme={{Bridgestone}}|P1={{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]]|P2={{Bandiera|FIN}} '''[[Mika Häkkinen|Häkkinen]]'''
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{{RisF1Team|2|Anno=1999|Vettura=[[McLaren MP4/14|MP4/14]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110H|Gomme={{Bridgestone}}|P1={{Bandiera|FIN}} '''[[Mika Häkkinen|Häkkinen]]'''|P2={{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2000|Vettura=[[McLaren MP4/15|MP4/15]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110J|Gomme={{Bridgestone}}|P1={{Bandiera|FIN}} [[Mika Häkkinen|Häkkinen]]|P2={{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2001|Vettura=[[McLaren MP4-16|MP4-16]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110K|Gomme={{Bridgestone}}|P1={{Bandiera|FIN}} [[Mika Häkkinen|Häkkinen]]|P2={{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]] |A1=Rit|A2=''6''|A3=Rit|A4=4|A5=9|NA5=*|A6=Rit|A7=Rit|A8=3|A9=6|A10=NP|A11=''1''|A12=Rit|A13=5|A14=4|A15=Rit|A16=1|A17=4|B1=2|B2=3|B3=1|B4='''2'''|B5=5|B6=''1''|B7='''5'''|B8=Rit|B9=3| B10=''4''|B11=Rit|B12=Rit|B13=3|B14=2|B15=Rit|B16=3|B17=3|Punti=102|Pos=2}}
{{RisF1Team|2|Anno=2002|Vettura=[[McLaren MP4-17|MP4-17]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110M|Gomme={{Michelin}}|P1={{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]]|P2={{Bandiera|FIN}} [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]] |A1=Rit|A2=Rit|A3=3|A4=6|A5=3|A6=6|A7=1|A8=2|A9=Rit|A10=10|A11=''3''|A12=5|A13=5|A14=4|A15=7|A16=3|A17=Rit|B1=''3''|B2=Rit|B3=12|NB3=*|B4=Rit|B5=Rit|B6=Rit|B7=Rit|B8=4|B9=3| B10=Rit|B11=2|B12=Rit|B13=4|B14=Rit|B15=Rit|B16=Rit|B17=3|Punti=65|Pos=3}}
{{RisF1Team|2|Anno=2003|Vettura=[[McLaren MP4-17D|MP4-17D]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110P|Gomme={{Michelin}}|P1={{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]]|P2={{Bandiera|FIN}} [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]] |A1=1|A2=Rit|A3=4|A4=5|A5=Rit|A6=5|A7=7|A8=Rit|A9=15|NA9=*|A10=5|A11=5|A12=2|A13=5|A14=Rit|A15=Rit|A16=3|B1=''3''|B2=1|B3=2|B4=2|B5=Rit|B6=2|B7=''2''|B8=6|B9='''''Rit'''''| B10=4|B11=3|B12=Rit|B13=2|B14=4|B15='''2'''|B16=2|Punti=142|Pos=3}}
{{RisF1Team|2|Anno=2004|Vettura=[[McLaren MP4-19|MP4-19]]<br />[[McLaren MP4-19|MP4-19B]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110Q|Gomme={{Michelin}}|P1={{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]]|P2={{Bandiera|FIN}} [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]] |A1=8|A2=6|A3=Rit|A4=12|A5=10|A6=Rit|A7=Rit|A8=6|A9=7|A10=6|A11=7|A12=4|A13=9|A14=7|A15=6|A16=9|A17=Rit|A18=11|B1=Rit|B2=Rit|B3=Rit|B4=8|B5=11|B6=Rit|B7=Rit|B8=5|B9=6| B10=7|B11='''2'''|B12=''Rit''|B13=Rit|B14=''1''|B15=Rit|B16=3|B17=6|B18=2|Punti=69|Pos=5}}
{{RisF1Team|4|Anno=2005|Vettura=[[McLaren MP4-20|MP4-20]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes-Benz]] FO 110R|Gomme={{Michelin}}|P1={{Bandiera|FIN}} [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]]|P2={{Bandiera|COL}} [[Juan Pablo Montoya|Montoya]]|P3={{Bandiera|ESP}} [[Pedro de la Rosa|De La Rosa]]|P4={{Bandiera|AUT}} [[Alexander Wurz|Wurz]]
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{{RisF1Team|3|Anno=2006|Vettura=[[McLaren MP4-21|MP4-21]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] FO 108S|Gomme={{Michelin}}|P1={{Bandiera|FIN}} [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]]|P2={{Bandiera|COL}} [[Juan Pablo Montoya|Montoya]]|P3={{Bandiera|ESP}} [[Pedro de la Rosa|De La Rosa]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2007|Vettura=[[McLaren MP4-22|MP4-22]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] FO 108T|Gomme={{Bridgestone}}|P1={{Bandiera|ESP}} [[Fernando Alonso|Alonso]]|P2={{Bandiera|GBR}} [[Lewis Hamilton|Hamilton]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2008|Vettura=[[McLaren MP4-23|MP4-23]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] FO 108V|Gomme={{Bridgestone}}|P1={{Bandiera|GBR}} '''[[Lewis Hamilton|Hamilton]]'''|P2={{Bandiera|FIN}} [[Heikki Kovalainen|Kovalainen]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2009|Vettura=[[McLaren MP4-24|MP4-24]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] FO 108W|Gomme={{Bridgestone}}|P1={{Bandiera|GBR}} [[Lewis Hamilton|Hamilton]]|P2={{Bandiera|FIN}} [[Heikki Kovalainen|Kovalainen]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2010|Vettura=[[McLaren MP4-25|MP4-25]]|Motore=[[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] FO 108X|Gomme={{Bridgestone}}|P1={{Bandiera|GBR}} [[Jenson Button|Button]]|P2={{Bandiera|GBR}} [[Lewis Hamilton|Hamilton]]
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<nowiki>*</nowiki> – Indica il pilota ritirato ma ugualmente classificato avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza di gara.
=== Formula E ===
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| [[E-Prix di Città del Messico 2024|MEX]]
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== Vetture ==
=== Formula 1 ===
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* [[McLaren
* [[McLaren
* [[McLaren
* [[McLaren
* [[McLaren
* [[McLaren M9A]] (1969)
* [[McLaren
* [[McLaren
* [[McLaren
* [[McLaren
* [[McLaren
* '''[[McLaren
* [[McLaren M26]] (1976-1979) P nel 1976
* [[McLaren M28]] (1979)
* [[McLaren M29]] (1979-1980)
* [[McLaren M30]] (1980)
* [[McLaren
* [[McLaren MP4/
* [[McLaren MP4/1|McLaren MP4/1B]] (1982)
* [[McLaren MP4/1|McLaren MP4/1C]] (1983)
* [[McLaren MP4/1|McLaren MP4/1E]] (1983)
* '''[[McLaren MP4/2]]''' (1984) PC
* '''[[McLaren MP4/2|McLaren MP4/2B]]''' (1985) PC
* [[McLaren MP4/2|McLaren MP4/2C]] (1986) P
* [[McLaren MP4/3]] (1987)
* '''[[McLaren MP4/4]]''' (1988) PC
* '''[[McLaren MP4/5]]''' (1989) PC
* '''[[
* '''[[McLaren MP4/6]]''' (1991) PC
* [[McLaren MP4/6|McLaren MP4/6B]] (1992)
* [[McLaren MP4/7A]] (1992)
* [[McLaren MP4/8]] (1993)
* [[McLaren MP4/9]] (1994)
* [[McLaren MP4/10]] (1995)
* [[McLaren MP4/10|McLaren MP4/10B]] (1995)
* [[McLaren MP4/10|McLaren MP4/10C]] (1995)
* [[McLaren MP4/11]] (1996)
* [[McLaren MP4/11|McLaren MP4/11B]] (1996)
* [[McLaren MP4/12]] (1997)
* '''[[McLaren MP4/13]]''' (1998) PC
* [[McLaren MP4/14]] (1999) P
* [[McLaren MP4/15]] (2000)
* [[McLaren MP4-16]] (2001)
* [[McLaren MP4-17]] (2002)
* [[McLaren MP4-17D]] (2003)
* [[McLaren MP4-19]] (2004)
* [[McLaren MP4-19|McLaren MP4-19B]] (2004)
* [[McLaren MP4-20]] (2005)
* [[McLaren MP4-21]] (2006)
* [[McLaren MP4-22]] (2007)
* [[McLaren MP4-23]] (2008) P
* [[McLaren MP4-24]] (2009)
* [[McLaren MP4-25]] (2010)
* [[McLaren MP4-26]] (2011)
* [[McLaren MP4-27]] (2012)
* [[McLaren MP4-28]] (2013)
* [[McLaren MP4-29]] (2014)
* [[McLaren MP4-30]] (2015)
* [[McLaren MP4-31]] (2016)
* [[McLaren MCL32]] (2017)
* [[McLaren MCL33]] (2018)
* [[McLaren MCL34]] (2019)
* [[McLaren MCL35]] (2020)
* [[McLaren MCL35M]] (2021)
* [[McLaren MCL36]] (2022)
* [[McLaren MCL60]] (2023)
* '''[[McLaren MCL38]]''' (2024) C
* '''[[McLaren MCL39]]''' (2025) C
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Tra parentesi sono indicati i campionati mondiali a cui ha partecipato la vettura. "P" indica che la vettura ha vinto il campionato mondiale piloti, "C" che ha vinto quello costruttori.
=== Vetture stradali ===
* [[McLaren M6A|McLaren M6GT]] (1969)<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomclaren.it/m6gt.asp|titolo=Scheda della McLaren M6GT}}</ref>
* [[McLaren M12|McLaren M12GT]] (1969)<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomclaren.it/m12gt.asp|titolo=Scheda della McLaren M12GT}}</ref>
* [[McLaren F1|McLaren F1-F1 GTR]]
* [[Mercedes-Benz SLR McLaren|SLR McLaren]]
* [[McLaren MP4-12C]]
* [[McLaren P1]]
=== Vetture IndyCar ===
* [[McLaren M15|McLaren-Offenhauser M15]]
* [[McLaren M16|McLaren-Offenhauser M16A-B-C-C/D-E]]
* [[McLaren M24|McLaren-Cosworth M24]]
* [[Dallara DW12|Dallara-Honda DW12]] (2017)
* [[Dallara DW12|Dallara-Chevrolet DW12]] (2018-)
=== Altre vetture ===
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* [[McLaren M1|McLaren M1A-B-C]]
* [[McLaren M2A]]
* [[McLaren M3A]]
* [[McLaren M4A]]
* [[McLaren M6A|McLaren M6A-B]]
* [[McLaren M8|McLaren M8A-B-C-D-E-F-FP]]
* [[McLaren M10|McLaren M10A-B]]
* [[McLaren M12]]
* [[McLaren M18]]
* [[McLaren M20]]
* [[McLaren M21]]
* [[McLaren M22]]
* [[McLaren M25]]
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== Loghi ==
<gallery>
File:Marlboro Team McLaren.png|Il ''composit logo'' di ''[[Marlboro]] Team McLaren'' usato dal 1976 al 1990
File:West McLaren Mercedes.png|Il ''composit logo'' di ''[[West (sigarette)|West]] McLaren Mercedes'' usato dal 1997 al 2005
File:Vodafone McLaren Mercedes logo.png|Il ''composit logo'' di ''[[Vodafone]] McLaren Mercedes'' usato dal 2007 al 2013
File:McLaren 2019 logo.png|Il logo della ''McLaren'' usato dal 2019 al 2020
File:McLaren Racing logo.png|Il logo della ''McLaren Formula 1 Team'' in uso dal 2021
</gallery>
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo = From the Cockpit|autore = Bruce McLaren|editore = Evro Publishing|città = |anno = 1964|ISBN = 978-1-910505-14-4|cid = }}
== Voci correlate ==
* ''[[McLaren (film)|McLaren]]'', film del 2017 diretto da [[Roger Donaldson]].
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{interprogetto/notizia|Scandalo in Formula 1: la == Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Scuderia McLaren}}
{{Scuderie e Piloti F1
{{Scuderie e Piloti FE}}
{{Squadre campioni del mondo di F1}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|automobilismo|Formula 1}}
[[Categoria:McLaren| ]]
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