Caccia alle streghe: differenze tra le versioni
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[[File:Wickiana3.jpg|thumb|[[Morte sul rogo|Rogo]] di streghe del 1587, Jacob Truchsess (collezione [[Wickiana]])]]
[[File:Schiltach Flugblatt.JPG|thumb|Verbale del processo a una presunta strega poi [[Morte sul rogo|arsa sul rogo]]]]
La '''caccia alle streghe''' è un fenomeno storico, molto dibattuto e anche romanzato,<ref>{{Cita pubblicazione|data=2 novembre 2021|titolo=Fake News: "La caccia alle streghe tra verità e leggende" - Voce24News|accesso=16 marzo 2022|url=https://voce24news.it/fake-news-la-caccia-alle-streghe-tra-verita-e-leggende/}}</ref> di [[superstizione]] o [[isteria di massa]]<ref>[https://books.google.it/books?id=SbY2Mksi1kcC&pg=PA195&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false Erich Goode; Nachman Ben-Yehuda (2010). Moral Panics: The Social Construction of Deviance. Wiley. p. 195]</ref> consistente nella ricerca di persone ritenute [[strega|streghe]],<ref>{{Cita|Di Gesaro 1988|premessa al II libro}}.</ref> stregoni o, più in generale, praticanti la [[stregoneria]].
Il periodo storico in cui tale fenomeno fu più sviluppato in [[Europa]] fu nei tre secoli a cavallo tra fine medioevo ed età moderna, più o meno dal 1450 al 1750 e comprende l'era della [[Riforma protestante]], della [[Controriforma]] e della [[Guerra dei trent'anni]].
La caccia alle streghe in Europa causò circa 50 mila vittime;<ref>{{Cita|Levack 1997|}}.</ref> le più recenti esecuzioni per stregoneria in Europa risalgono al [[XVIII secolo]].
In altre aree, come l'[[Africa]] e l'[[Asia]], la caccia alle streghe riguarda in tempi più moderni l'[[Africa subsahariana]] e la [[Papua Nuova Guinea]]. Processi per stregoneria sono stati celebrati anche contro uomini e, in alcuni periodi storici e in determinate aree geografiche, più che contro le donne: es. in [[Carinzia]], [[Normandia]], [[Islanda]], [[Estonia]] e [[Russia]].<ref>{{Cita|Montesano 2012|capitolo IV, par. III}}.</ref>
Molta della letteratura e della [[superstizione]] popolare legata alle streghe deriva da un testo, il ''[[Malleus Maleficarum]]'', erroneamente attribuito a lungo alla diretta volontà [[papa]]le.<ref>{{Cita|Heinrich Institoris; Jacob Sprenger; Johann Prüss; Peter Drach}}.</ref>
[[Metafora|Metaforicamente]] con "caccia alle streghe" s'intende, in [[lingua italiana]], un'indagine pubblica condotta per scoprire supposte attività sovversive. Un caso particolare fu il [[maccartismo]] degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
== Premessa antropologica ==
La caccia alle streghe è stata ed è diffusa a livello mondiale in società geograficamente, culturalmente e temporalmente molto diverse e questo ha fatto nascere l'interesse dell'[[antropologia]] per studiarne cause e circostanze, trovandovi legami comuni legati al tentativo di spiegare avvenimenti umani come [[malattia]] e [[morte]], disgrazie o [[carestia|carestie]]. Spesso la strega e lo stregone sono stati associati all'idea del [[male]]<ref>{{Cita|La Fontaine 1999|pp. 34-37}}.</ref> ma è stata superata un'interpretazione monocausale, che appare riduttiva.<ref>Il modello di spiegazione monocausale, vale la pena di ricordarlo, ha costituito in passato la base di molte ricerche storiche - {{cita|Montesano 2012|p. 134}}.</ref>
Il primo accenno storico si ha nel [[II millennio a.C.]] quando il [[Codice di Hammurabi]] condanna non la magia, ma i danni che i maghi e gli stregoni possono generare con questa.<ref name=":Treccani">{{Cita|Streghe e stregoneria - Treccani}}.</ref>
Nella [[Grecia classica]], attorno al [[338 a.C.]], si ebbe il caso di Teoride di [[Lemno]] che fu giustiziata insieme con i suoi figli perché accusata di aver gettato incantesimi.<ref>{{Cita web|url =https://www.cambridge.org/core/journals/classical-quarterly/article/theoris-of-lemnos-and-the-criminalization-of-magic-in-fourthcentury-athens1/CAA3A0C6F12338FCACCC72114C978C22 |titolo =Theoris of Lemnos and the Criminalization of Magic in Fourth-Century Athens |autore =Derek Collins|sito =cambridge.org |lingua =en |accesso =1º marzo 2019}}</ref>. L'[[Antico Testamento]] riflette il rifiuto che gli Ebrei professavano nei confronti della magia e della stregoneria, che li distingueva dai popoli circostanti (Egizi, Babilonesi, Cananei) dove invece queste pratiche erano esercitate: es. [[Deuteronomio]] 18,10-12: «Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio, o l’augurio o la magia; né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore»; [[Levitico]] 19,26: «Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia».
Nel [[Origini del cristianesimo|cristianesimo delle origini]], non vi furono persecuzioni organizzate come tali nei confronti di streghe o stregoni, e l'uccisione di [[Ipazia]], nel [[415]], matematica ed erede della tradizione scientifica greca ma ritenuta capace di arti magiche da una folla inferocita, fu un caso isolato. Il [[Canon episcopi]] definì la credenza popolare un frutto di superstizione.
== Caccia alle streghe in Europa ==
{{vedi anche|Caccia alle streghe in Europa}}
Nell'immaginario popolare la [[strega]] viene rappresentata solitamente come donna molto vecchia e di brutto aspetto e la presunta strega apparteneva perlopiù alle [[Classe sociale|classi sociali]] inferiori anche se non mancò qualche caso di nobildonna condannata, come ad esempio [[Sidonia von Borcke]]. Quanto all’età, la maggior parte dei documenti posti a confronto tra loro permette di affermare che la percentuale più alta dei processi era costituita da donne sopra ai 50 anni, o, in alcune aree, ai quaranta. Questo dato aiuta a comprendere il motivo per cui fossero donne ''esperte''.<ref>{{Cita libro|titolo=Monia Montechiarini, "Stregoneria: crimine femminile. Il caso di donna Prudentia, la Lamia di Blera, e altre streghe", ed. Penne & Papiri (2018)}}</ref>
Solo una piccola minoranza di queste persone poteva essere annoverata tra i veri e propri criminali come ad esempio [[La Voisin|Catherine Deshayes]], accusata non solo di omicidio ma anche di [[satanismo]] e di aver preso parte a [[messa nera|messe nere]] con la [[Françoise-Athénaïs di Montespan|marchesa di Montespan]], pure lei criminale, favorita di [[Luigi XIV di Francia]] (r. 1643–1715), durante il celebre "[[Affare dei veleni]]". La maggioranza delle donne accusate di stregoneria era innocente, spesso semplici [[ostetrica|levatrici]], [[Prostituzione|prostitute]] o [[guaritore|guaritrici]]. Queste ultime erano figure tradizionali dedite alla [[Fitoterapia|cura con le piante officinali]] e semplici praticanti della [[medicina popolare]] che affiancavano la medicina ufficiale perché la popolazione essenzialmente rurale raramente aveva la possibilità di curarsi con metodi costosi. Si poteva essere considerata ''strega'' anche per aspetti del tutto irrilevanti, per pura superstizione.
=== Il dibattito sulle cause ===
A differenza di quanto si crede comunemente, durante il [[Medioevo]] le più celebri persecuzioni non furono rivolte contro streghe e stregoni ma contro gli [[eretico|eretici]] ([[Catari]], [[Valdese|Valdesi]], [[Albigese|Albigesi]], ecc.), le "fedi altre" (gli [[Ebrei]] e i [[Musulmano|Musulmani]]) e i [[lebbrosi]].<ref>{{cita|Ginzburg 1989|capitoli I e II}}.</ref> Solo a partire dall'[[Storia moderna|età moderna]], dopo la [[scoperta delle Americhe]], nel momento in cui nasce l'[[Umanesimo]] e in cui appare la [[Stampa (processo)|stampa,]] comincia la caccia alle streghe vera e propria: una persecuzione sistematica, [[genocidio]]/olocausto secondo taluni studiosi,<ref>Il primo ad usare questo termine fu il giurista Andrea Alciato, che all'inizio del XVI secolo definì ''Nova Holocausta'' una caccia alle streghe avvenuta in un paese delle Alpi - Cit. in {{cita|Montesano 2012|cap. IV}}.</ref> riduttivamente definita [[sessismo|sessista]] da talatri. Lo stato d'incertezza e paura suscitate in varie circostanze da questa prima [[globalizzazione]] epocale non possono però essere le uniche ragioni che condussero alla demonizzazione del sesso femminile e alla sua trasformazione in [[capro espiatorio]], specialmente se si tiene conto che i pregiudizi nei confronti delle donne risalgono fino all'epoca antica. Inoltre, come è stato già accennato, le persecuzioni contro le streghe coinvolsero in diverse occasioni anche individui di sesso maschile. Indubbiamente la [[misoginia]] rimane un presupposto importante nella costruzione del mito moderno della strega, quello cioè che la rappresenta come eretica e apostata, frequentatrice del [[sabba]] e operatrice di sortilegi a danno delle persone, delle colture e degli animali, come risulta evidente da ampie parti del ''[[Malleus Maleficarum]]''.<ref>Per questo argomento si può consultare la scelta antologica tratta dal ''Malleus'' contenuta in {{cita|Romanello 1975|}}.</ref>
C'è poi da considerare che le donne, fino alla fine del Medioevo, godevano nell'esercizio di certe professioni di una libertà ben più grande di quanto spesso sia stato fatto notare. In alcuni paesi europei erano relativamente numerose le donne dedite al commercio e all'artigianato, attività condotte talvolta in completa o pressoché completa autonomia (come lo studio dei testamenti ha dimostrato). A [[Basilea]] esisteva una corporazione all'interno della quale uomini e donne avevano i medesimi diritti. Con l'avvento dell'era moderna e delle sue grandi trasformazioni politiche, religiose, economiche e sociali, la partecipazione femminile alle attività produttive e mercantili svolte al di fuori delle mura domestiche si ridusse però fin quasi a scomparire del tutto.<ref>Sul lavoro femminile tra Medioevo ed Età moderna si veda: Claudia Opitz, ''La vita quotidiana delle donne nel tardo Medioevo (1250-1500)'', in AA. VV., ''Storia delle donne in Occidente'', opera diretta da Georges Duby e Michelle Perrot, vol. II, ''Il Medioevo'', a cura di [[Christiane Klapisch-Zuber]], Laterza, Bari, 1990.</ref>
È stato ipotizzato che le numerose cacce alle streghe dell'era moderna potessero essere fomentate da un interesse economico, dato che la condanna comportava anche la confisca dei beni della vittima, i quali venivano divisi a metà fra la Chiesa e il potere temporale. Essendo comunque i perseguitati, nella maggior parte dei casi, degli [[Emarginazione|emarginati]] nullatenenti, questo non sembrerebbe costituire un aspetto tra i più rilevanti del fenomeno, quantunque, come si è visto, non siano mancati episodi di persecuzione rivolti contro persone facoltose.
Più importante risulta essere la specificità del periodo storico. Sul piano politico, infatti, si assiste a livello europeo a una progressiva concentrazione dei poteri, che culmineranno con l'affermazione dei grandi stati nazionali e con regimi come l'[[Assolutismo monarchico|assolutismo]] in Francia. Proprio in Francia, tuttavia, l'accentramento del potere esecutivo comporterà una notevole riduzione dell'autonomia dei tribunali locali e con essa una maggiore razionalizzazione nella procedura giudiziaria contro le presunte streghe.<ref>Per gli aspetti politici e giudiziari della caccia alle streghe nella Francia dell'Antico Regime v.si {{cita|Mandrou 1971}}.</ref> Ora, a una centralizzazione dei poteri politici consegue generalmente un certo livellamento nei comportamenti pubblici e privati degli individui di una comunità. L'eventuale riavvicinarsi alla [[superstizione]], il ricorrere ai rituali magici o in ogni caso a ciò che non è riconosciuto dall'autorità suprema che sta operando questa centralizzazione, non può che spingere i [[Monarchia|monarchi]] a reprimere con crescente [[violenza]] queste pratiche non ufficiali ed eterodosse.
Come detto, per collocare il fenomeno nel suo contesto storico, coincidente con il periodo delle [[guerre di religione]] (1522–1712), occorre ricordare come, tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Settecento, l'Europa fu scossa nella sua unità religiosa, al punto da collassare praticamente in una terribile caccia al colpevole, che non poteva altri che essere, di volta in volta, il cattolico, il luterano, il calvinista, e così via. A seguito della [[Riforma protestante]], inoltre, il fenomeno del frazionamento religioso si moltiplicò, perché, contrariamente ai desideri degli stessi Riformatori, numerose altre sette si diramarono dal tronco, andando a formare le miriadi di [[sette non conformiste]].
Il fenomeno coinvolse tutti: dai contadini alle istituzioni, dai governanti alle persone del popolo. Non è dunque improbabile trovare proprio qui l'origine del fenomeno della caccia alle streghe. Soprattutto nelle [[Società preindustriale|società agricole]] (e l'Europa all'epoca lo era in massima parte) le donne svolgevano infatti un particolare ruolo, che si può definire "conservativo". Già nel Medioevo, ad esempio, fonti testimoniano come proprio le donne siano state le più attaccate alle antiche forme di culto [[Paganesimo|pagane]] nelle campagne,<ref>{{cita|Muraro 1976|}}.</ref> e, allo stesso tempo, come fin dal cristianesimo delle origini, femminili furono le prime forme di vita cristiana associata che vennero alla ribalta. In un mondo in cui era diffusa la convinzione che il diavolo fosse in agguato in ogni momento a causa della mancanza dell'unità spirituale, e, anzi, sempre più persone si allontanavano dall'ortodossia religiosa, era facile indirizzare i sospetti su un gruppo di donne che si riunivano per compiere riti non riconosciuti. A ciò inoltre va aggiunto che questo è il periodo in cui la società per la prima volta, a partire dal Medioevo, comincia a riorganizzarsi e occuparsi di ogni abitante e della sua salvezza spirituale. Se gli uomini venivano arruolati nelle guerre, le donne restavano nelle campagne o svolgevano i loro riti nelle città. Quelle che sfuggivano al controllo potevano essere quelle che furono accusate di stregoneria.
Le modalità con cui si formavano i sospetti e le accuse di stregoneria variavano, certamente, in funzione del periodo storico; ma anche la peculiare situazione sociale riscontrabile in un dato ambito geografico determinava i modi e i tempi di una specifica caccia alle streghe. Per fare un esempio, in Inghilterra e in particolare nella regione dell'Essex, furono soprattutto i difficili rapporti di parentela e di vicinato all'interno dei villaggi a scatenare le persecuzioni contro le streghe, considerate qui quasi esclusivamente come responsabili delle avversità quotidiane e delle disgrazie e solo marginalmente come eretiche e adoratrici del diavolo.<ref>Keith Thomas, ''Problemi sociali, conflitti individuali e stregoneria''; Alan Macfarlane, ''Stregoneria in Inghilterra tra il '500 e il '600'', in AA. VV., ''La stregoneria in Europa'', cit.</ref>
=== La posizione della Chiesa cattolica ===
Le streghe, per la [[Chiesa cattolica]], non esistono<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/03/12/papa-pregare-per-vittime-delle-guerre_633abb9b-9e36-4e9e-b0b4-939ac99c5dc7.html|titolo=Papa Francesco: "Le streghe non esistono ma sparlare è fare la strega"|sito=ansa.it|editore=[[ANSA]]|accesso=27 febbraio 2019}}</ref> e sono considerate il frutto di superstizione. Tale posizione si affermò però dal [[XVIII secolo]], quando cioè il fenomeno della Caccia alle streghe s'andava rarefacendo. A lungo infatti, in Europa e in vari paesi del mondo, s'era verificato il fenomeno anche se più spesso ad opera del popolo o di tribunali laici che di ufficiali tribunali religiosi.<ref>{{Cita web|url=https://www.storiaechiesa.it/la-caccia-alle-streghe/|titolo=La caccia alle streghe. La storia oltre la leggenda|autore=Author Adminsc|sito=Storia e Chiesa|data=11 maggio 2016|lingua=it|accesso=17 marzo 2022}}</ref> La stregoneria, fino all'inizio del [[XV secolo]], era vista dalla Chiesa cattolica come uno dei tanti aspetti della [[magia]], le opinioni più accreditate furono quelle dei maggiori [[Teologo|teologi]], come [[Agostino d'Ippona]] (354–430), e le tesi ufficiali furono quelle del ''[[Canon episcopi]]'' (inizio X secolo) che definivano frutto di [[immaginazione]] e [[sogno]] le testimonianze su voli notturni e trasformazioni di uomini in animali.<ref>{{Cita|Baroja 1994|cap. III}}.</ref>[[File:Witchplaque.JPG|miniatura|Targa commemorativa dell'ultima esecuzione per stregoneria in [[Inghilterra]]]]
Con l'inizio dell'Età moderna, le posizioni moderate del Medioevo furono messe in discussione da una prolifica produzione letteraria.
Tra il 1435 e il 1437 il teologo [[Johannes Nider]] scrisse un trattato, il ''Formicarius'', nel quale sosteneva l'esistenza di magia, maleficio, streghe e stregoni<ref>{{Cita|Baroja 1994|cap. VI}}.</ref> e apparvero testi che volevano dimostrare l'attendibilità del volo delle streghe, del [[sabba]] e della diffusione dell'adorazione del [[diavolo]].<ref>{{Cita|Cohn 2015|cap. XI-XII}}.</ref> [[Papa Innocenzo VIII]] nel [[XV secolo]] pubblicò la bolla [[Summis desiderantes affectibus]]. Il Papa intendeva combattere il fenomeno della stregoneria nei paesi germanici e conferì così poteri inquisitòri a due frati [[Ordine domenicano|domenicani]] tedeschi, [[Jacob Sprenger]] e [[Heinrich Kramer]]<ref>{{Cita|Agnoletto, Lazzati e Abbiati 1999|pp. 128-341}}.</ref><ref group="nota">In realtà il ''Malleus Maleficarum'' fu opera del solo Kramer {{cita| Del Col 2012|note alla parte I, cap. V}}.</ref> i quali, probabilmente fraintendendo gli intenti di Papa Innocenzo VIII, scrissero il [[Malleus Maleficarum]]: nel testo viene riportato che "Fra tutte le eresie, la più grande è quella di non credere nelle streghe e con esse, nel patto diabolico e nel sabba". Il ''Malleus Malefìcarum'' tuttavia non fu mai adottato ufficialmente dalla Chiesa anche se fu ristampato ventotto volte tra il 1487 e il 1669.<ref>{{Cita|Behringer 2004|}}.</ref><ref name="A">{{Cita|Levack 1997|cap. II}}.</ref>
Al ''Malleus'' seguirono testi che trattarono come applicare la [[tortura]] per ottenere il riconoscimento delle streghe. Già nel 1489 si avanzarono dubbi su tali metodi,<ref>{{Cita|Ulrich Molitor|pp. 100-101}}.</ref> tuttavia molti testi,<ref>{{Cita|Bartolomeo Spina}}.</ref><ref>{{Cita|Bernardus comensis}}.</ref> in particolare il [[Libro detto strega o delle illusioni del demonio]] di [[Giovanni Francesco II Pico della Mirandola]] continuarono a sostenere la necessità di tali metodi.
[[Jean Bodin]] scrisse nel 1580 ''La Démonomanie des Sorciers'' su tortura e repressione della stregoneria e a questo seguirono, tra le altre: ''Daemonolatreia'' di [[Nicolas Rémy]] nel 1595, ''Disquisitiones Magicae or Disquisitionum Magicarum Libri Sex'' di [[Martin Delrio]] nel 1600, ''Tableau de l'inconstance des mauvais anges et démons'' di [[Pierre de Lancre]] nel 1612 e ''[[Compendium maleficarum]]'' di [[Francesco Maria Guaccio]] del 1608.
In Italia fu seguito il ''De catholicis institutionibus liber'' di Diego de Simancas, del 1569, e alla fine del [[XVI secolo]] anche la ''Instructio pro formandis processibus in causis strigum et maleficorum'', una direttiva per le cause di stregoneria che il [[Sant'Uffizio]] diffuse dal 1657.<ref>{{Cita|Del Col 2012|parte III, cap. II}}.</ref>
=== Condanna della stregoneria ===
La [[condanna a morte]] sul [[Morte sul rogo|rogo]] non era inflitta direttamente dalla Chiesa ma dall'autorità civile, che faceva sua una sentenza dell'autorità ecclesiastica ed emetteva una propria sentenza di condanna e provvedeva all'esecuzione. La stregoneria era assimilabile all'eresia e, poiché questa era considerata anche un reato civile, portava alla condanna capitale.{{Senza fonte}}
[[File:Punishing-witches-Laienspiegel.jpg|miniatura|[[Tortura|Torture]] e punizioni in una incisione del [[1508]]|sinistra]]
Le condanne per stregoneria si fondavano sull'interpretazione del versetto del [[Vangelo secondo Giovanni]] (15,6) nel quale si dice che: ''Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi viene raccolto per essere gettato via e bruciato''. La condanna per le streghe nasceva da una tendenziosa (ed errata) traduzione del punto contenuto nel [[Libro dell'Esodo]], capitolo 22º, versetto 18º: ''Maleficos non patieris vivere''<ref group="nota">Nella Bibbia della C.E.I., come pure nella Bibbia interconfessionale LDC-ABU, il testo citato si trova in [[Esodo]] 22, 17. È questo indubbiamente uno dei passi più controversi delle Sacre Scritture, considerato il problema che si pone nelle traduzioni dal latino alle lingue moderne ma anche dal greco al latino e, naturalmente, dall'ebraico al greco. Le antiche versioni in greco, aramaico e siriaco, ad esempio, riportavano “colui che pratica la magia” e non “colei” (''La Bibbia. Traduzione interconfessionale in lingua corrente'', Elledici e Alleanza Biblica Universale, Torino-Roma, 1988, note al testo). Recentemente si è tornati sul fatto che la parola ebraica ''Mekhashefah'', traducibile con “avvelenatore”, veniva riportata in greco correttamente con il termine ''Pharmakous'', mentre in latino al termine ''Maleficus'' (o ''Maleficos'') sarebbe stato preferibile ''Veneficus'', più fedele al testo originale - {{cita|Montesano 2012|cap. I}}.</ref> (“Non lascerai vivere le streghe" o “Non lascerai vivere colei che pratica la magia”).<ref name="digesaro">{{cita|Di Gesaro 1988|}}.</ref><ref name="pinocchio">{{cita|Quattrina 2002|}}.</ref> In realtà la traduzione corretta del termine "''veneficam''" è "veneficio", il contrario del miracolo.
Esponenti della Chiesa cattolica parteciparono raramente in modo diretto ai processi per stregoneria e quando avvenne lo giustificarono con le [[bolla pontificia|bolle pontificie]] e altri testi [[Teologia|teologici]] e demonologici ma spesso spinsero il [[potere temporale]] a intervenire. In Francia furono molto attivi i magistrati [[Nicolas Rémy]] e [[Pierre de Lancre]], in Inghilterra [[Matthew Hopkins]]. Talvolta fu il popolo a organizzare cacce alle streghe o a improvvisare roghi inducendo potere religioso e civile a intervenire nominando [[Inquisizione|inquisitori]] e istruendo processi.<ref name="pinocchio" />
L'eresia e la stregoneria erano ritenute pericoli per la società. In alcuni casi la paura suscitata dalla superstizione fu usata dal potere temporale o dal potere religioso cattolico e protestante<ref group="nota">Questa tesi, che ha uno dei suoi principali sostenitori nello storico Rossel Hope Robbins (autore di ''Encyclopedia of Witchcraft and Demonology'', 1959), è stata messa in discussione, almeno per quanto concerne la situazione dell'Inghilterra, da Keith Thomas, per il motivo che l'equiparazione del reato di stregoneria a quello di eresia – equiparazione che poteva essere imposta solamente dagli strati alti della società – fu “importata” dal Continente nelle isole britanniche quando in queste già si era verificata più della metà dei processi contro le streghe - {{cita|Thomas e Sardi 1985|parte VI, cap. XIV}}.</ref> per il controllo dei tumulti e delle richieste di maggiore libertà del popolo, come avvenne ad esempio nel [[Tirolo]]. In quel caso il timore del [[soprannaturale]] venne sfruttato per far cessare le rivolte contadine.<ref name="digesaro" /> Gli stessi giudici temevano che se non avessero inflitto la pena di morte sarebbero stati accusati di complicità.
Di fronte a guerre, carestie, povertà e fame risultò utile trovare un capro espiatorio in streghe e stregoni.{{Senza fonte}} In seguito alla [[Riforma protestante]] l'unità della fede in Europa cadde e la logica delle persecuzioni e delle condanne divenne più complessa assumendo caratteristiche particolari secondo i paesi e le culture. Moltissime donne ritenute streghe vennero [[tortura]]te e bruciate vive con le motivazioni più diverse, spesso in base a delazioni anonime mosse anche da interesse. Ottenendo confessioni sotto tortura venivano fatti nomi di altre persone talvolta benestanti e in un processo successivo il risultato era la confisca dei beni dei condannati, come nel caso della [[famiglia Pappenheimer]], i cui membri furono ferocemente torturati e condannati a morte nel [[1600]] in [[Baviera]], compreso il piccolo Hoel di soli dieci anni.
Nel corso del XVII secolo alcuni filosofi presero posizione contro il reato di stregoneria: tra i questi vi furono, ad esempio, i tedeschi [[Balthasar Bekker]] e [[Christian Thomasius]].
L'ultima donna condannata a morte come strega in Europa fu [[Anna Göldi]], uccisa nel [[1782]] in seguito alla sentenza del Cantone di [[Glarona]], in [[Svizzera]]. La Göldi venne riabilitata dal parlamento cantonale nel 2008.<ref>{{cita web|url=https://www.swissinfo.ch/ita/societa/Riabilitata_lultima_strega_dEuropa.html?cid=411556|titolo=Riabilitata l'ultima strega d'Europa|nome=Andrea Tognina|accesso=31 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119125800/https://www.swissinfo.ch/ita/societa/Riabilitata_lultima_strega_dEuropa.html?cid=411556|urlmorto=sì}}</ref> Anche le condanne di [[Giovanna Bonanno]] a [[Palermo]] nel [[1789]]<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Brian P. Levack|titolo=New Perspectives on Witchcraft, Magic, and Demonology: Witchcraft in the Modern World|editore=Taylor & Francis|pp=261-283}}</ref>, [[Barbara Zdunk]] ([[Reszel]] [[1811]])<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Haelschner|nome= Hugo|titolo=System des Preußischen Strafrechts|editore=Adolph Marcus|città=Bonn|anno= 1868}}</ref> e Bridget Cleary nella [[contea di Tipperary]] nel [[1895]] sono casi che potrebbero rientrare nella caccia alle streghe.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://walkingwithdeadpeople.com/bridget-cleary-changeling/|titolo=Bridget Cleary changeling|accesso=21 gennaio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201163230/http://walkingwithdeadpeople.com/bridget-cleary-changeling/|urlmorto=sì}}</ref>
=== Vittime ===
[[File:Targa sulla torre - Sonico (Foto Luca Giarelli).jpg|miniatura|Targa commemorativa della caccia alle [[streghe di Valle Camonica]] sulla torre [[Federici (famiglia)|Federici]] di [[Sonico (Italia)|Sonico]]|sinistra]]
Il numero delle vittime della caccia alle streghe, durante i due secoli in cui sia i tribunali dell'[[Inquisizione]] sia quelli della [[Riforma luterana]] le condussero al rogo, è stato largamente dibattuto. Il raggiungimento di una certezza sul tema è ostacolato da molti elementi, come la perdita nel tempo di documenti affidabili relativi a gran parte dei processi. Il motivo principale fu che, per paura che gli immensi archivi inquisitoriali cadessero nelle mani degli avversari della Chiesa, molti di questi vennero dati alle fiamme, come a [[Milano]], [[Mantova]], [[Benevento]] e quelli della [[Sicilia]] con le carte di migliaia di processi<ref name="pinocchio" />, o come quelli rubati dai francesi a Roma. Pertanto le cifre che si ipotizzano in ordine alle vittime della persecuzione vanno considerate come ordini di grandezza e spesso sono oggettivamente influenzate dalle opinioni e dalle collocazioni culturali e ideologiche degli autori che le hanno determinate.
Il 15 giugno 2004 il Vaticano pubblicò il volume "L'Inquisizione", frutto del lavoro della Commissione teologico-storica del Comitato Centrale del Grande Giubileo dell'Anno 2000. I risultati tratti dagli archivi, basati sui documenti ufficiali della Chiesa, dicono che, su 100.000 processi effettuati da tribunali civili ed ecclesiastici secondo la procedura dell'Inquisizione, "le condanne al rogo comminate da tribunali ecclesiastici sono state 4 in [[Portogallo]], 59 in [[Spagna]], 36 in [[Italia]]: in tutto, quindi, meno di 100 casi".<ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/06_Giugno/15/inquisizione.shtml|sito=Corriere della Sera|data=6 giugno 2004|titolo=Il Vaticano: un centinaio di casi, nell'era moderna oltre 50 mila|accesso=9 febbraio 2022}}</ref> Altre stime parlano di circa 110.000 processi, svoltisi principalmente in [[Germania]] (50.000), [[Polonia]] (10.000), [[Francia]] (10.000), [[Svizzera]] (9.000), isole britanniche (5.000), paesi scandinavi (5.000), Spagna (5.000), Italia (5.000) e [[Russia]] (4.000).{{Senza fonte}} Lo storico statunitense [[Brian P. Levack]] ha valutato le esecuzioni capitali al 55% dei processi, giungendo pertanto a un totale di giustiziati pari a circa 60.000 persone in tre secoli.<ref name="DelCol">{{cita web|cognome=Del Col|nome=Andrea|url=http://www.incontritramontani.it/Files/Atti/ITM2008%20-%20Del%20Col.pdf|titolo=La persecuzione della stregoneria in Italia dal Medioevo all'età moderna|accesso=8 aprile 2010|formato=PDF}}</ref> In questi processi l'80% degli accusati era di sesso femminile, mentre in [[Estonia]] (60%), [[Russia]] (68%) e [[Islanda]] (90%) vi fu una predominanza maschile.<ref name="DelCol" />
La caccia alle streghe si concentrò soprattutto tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Seicento e conobbe due ondate: una dal [[1480]] al [[1520]] e l'altra dal [[1560]] al [[1650]]. In generale, la storia dei processi contro la stregoneria e la magia si può dividere in tre periodi. Il primo, compreso tra il 1300 e il 1435, è possibile dividerlo ulteriormente in tre parti (1300-1330, 1330-1375 e 1375-1435), delle quali l'ultima, principalmente a causa dell'introduzione nei tribunali locali della procedura inquisitoria, vide un aumento delle accuse di adorazione del demonio rispetto alle accuse di magia politica (diffuse nel primo trentennio del XIV secolo) e a quelle di maleficio e rituale magico (peculiari nella fase compresa fra il 1330 e il 1375). Il secondo periodo va dal 1435 alla metà del XVI secolo ed è caratterizzato da un aumento dei processi che durerà fino al 1520 circa e da un successivo calo di numero dei medesimi fino a tutto il 1550 (fenomeno, quest'ultimo, da ricondursi anche alla diminuita pubblicazione di nuovi trattati demonologici e alla minore diffusione di quelli già esistenti). Il terzo periodo, infine, è quello compreso tra il 1580 e il 1650, quando, prevalentemente in alcune aree della Svizzera, della Germania, della Scozia e della Francia, i processi per stregoneria aumentarono considerevolmente.<ref>{{cita|Levack 1997|cap. VII}}, per la prima periodizzazione, si rifà direttamente alla cronologia dei processi contenuta in {{cita libro|autore=R. Kieckhefer|titolo=European Witch trials: their Foundations in Popular and Learned Culture, 1300-1500|url=https://archive.org/details/eurotyypeanwitchtri0000kiec|anno=1976|città=Londra|lingua=en}}Così anche in Monia Montechiarini, Le Streghe di Scozia. Indagini tra fate, rituali e amuleti, (2022) Ed. Penne & Papiri.</ref>
* [[Treviri]] (368 roghi tra il 1587 e il 1593)<ref>{{cita|Di Gesaro 1988|p. 504}}.</ref>
* [[Ellwangen]] (400 roghi tra il 1611 e il 1618)<ref name="A" /><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=H.C.E. Midlefort|titolo=Witch Hunting in Southwestern Germany, 1562-1684|editore=The Social and Intellectual Foundations|città= Stanford|anno=1972}}</ref>
* [[Würzburg]] (900 roghi tra il 1623 e il 1631)<ref>{{cita|Di Gesaro 1988|p. 515}}.</ref>
* [[Ellingen]] (68 roghi nel 1590)<ref>{{cita|Di Gesaro 1988|p. 511}}.</ref>
* [[Eichstätt]] (122 roghi tra il 1603 e il 1627)<ref>{{cita|Di Gesaro 1988|p. 513}}.</ref>
* [[Bamberga]] (300 roghi tra il 1624 e il 1631)<ref name="A" /><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=C. Larner|titolo=«Crimen exceptum»? The Crime of Witchcraft in Europe|città=Londra|anno=1980}}</ref>
* [[Labourd]] (80 roghi nel 1609)<ref>{{cita|Henningsen 1990|}}.</ref><ref name="B">{{Cita|Levack 1997|cap. I}}.</ref>
* [[Lorena (regione francese)|Lorena]] (800 roghi tra il 1586 e il 1595)<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Robin Briggs|capitolo=Witchcraft and popular mentality in Lorraine, 1580–1630|titolo=Occult Scientific Mentalities|curatore=Brian Vickers|editore= Cambridge University Press|anno=1984}}</ref><ref>{{Cita|Levack 1997|cap. VII}}.</ref>
* [[Franca Contea]] (62 roghi tra il 1599 e il 1668)<ref>{{cita|Di Gesaro 1988|p. 465}}.</ref>
* [[Vaud]] (90 condanne tra il 1537 e il 1630)<ref name="B" />
* [[Ginevra]] (68 condanne tra il 1537 e il 1662)<ref name="B" />
* [[Scozia]] (216 condanne tra il 1563 e il 1727)<ref name="B" />
Un caso a sé stante è costituito dalla Polonia, dove oltre la metà delle condanne a morte per stregoneria è compresa tra il 1676 e il 1725<ref>{{Cita|Levack 1997|cap.VII}}.</ref> e circa un terzo tra il 1701 e il 1725.<ref name=":0">{{cita|Monter 1987|cap. VIII}}.</ref> Considerando anche i territori lituani, si contano per la Polonia circa 10 000 processi contro le streghe.<ref name=":0" />
[[Juan Antonio Llorente]], inquisitore madrileno, fa una stima dei condannati dall'[[Inquisizione spagnola]] dal [[1481]] al [[1808]]. I numeri dei condannati, "abbruciati in persona, abbruciati in effigie e condannati alla reclusione" sono molto alti: si tratta precisamente di 343.522 condanne alle diverse pene. Di questi, 34.382 furono bruciati sul rogo. Circa 1/3, precisamente 10.220, furono giustiziati tra il [[1481]] e il [[1498]] durante il periodo dell'inquisitore [[Tomás de Torquemada]].<ref>Juan Antonio Llorente, ''Lettera al sig. Clausel di Conssergues sulla inquisizione di Spagna'', Madrid, 1817</ref> Llorente è tuttavia giudicato dalla maggior parte degli studiosi non degno di fede, in quanto politicamente attivo nell'abolizione della suddetta. Inoltre le cifre da lui riportate sono probabilmente inventate, in quanto i veri registri dell'[[Inquisizione spagnola]] riportano cifre molto più contenute.<ref>{{Cita libro|autore=Henry Kamen|titolo=The Spanish Inquisition: A Historical Revision.|url=https://archive.org/details/spanishinquisiti0000kame_w2r5|anno=1999}}</ref>
Esistono poi molti studi che pervengono a conclusioni di poco superiori. La situazione muta, ma non di molto, se si passa a esaminare cifre parziali riferite a particolari aree geografiche che sono state oggetto di studi più particolareggiati e approfonditi, sulla base del ritrovamento di documenti processuali, non essendo stato possibile recuperare la documentazione per ogni processo celebrato. A risultati notevolmente distanti si collocano pochi autori<ref>{{cita|Soldan e Heppe 1880|}}.</ref> che arrivano a parlare di dodici milioni di processi e nove milioni di esecuzioni. Ma tali cifre appaiono del tutto inverosimili, se confrontate con l'intera popolazione europea del tempo.
Per contro, altri studi come quelli condotti dal professor [[Agostino Borromeo]] della Sapienza di Roma suggeriscono numeri molto più contenuti: circa 125.000 processi condotti dall'Inquisizione spagnola, di cui solo 2.000 conclusi con la reale esecuzione dei condannati.<ref>{{cita|Borromeo 2003|}}.</ref>
==== Italia ====
{{vedi anche|Processi per stregoneria in Italia}}
[[File:Comune di Fié.jpg|thumb|Monumento commemorativo alle persone giustiziate per stregoneria a [[Fiè allo Sciliar]].]]
La maggior parte dei roghi in Italia si ebbe nella prima parte del Cinquecento, soprattutto nell'[[Italia settentrionale]] e in [[Toscana]] (anche se ad esempio nella [[Repubblica di Lucca]] il caso di [[Polissena di San Macario]] si ebbe nel 1571), con un solo caso a [[Benevento]]. A [[Roma]], sede del papato, non ci fu mai una caccia alle streghe e nessuno venne mai mandato al rogo con l'accusa di stregoneria.<ref>Tommaso Maria Soldati. ''Confutazione degli errori e calunnie contro la Chiesa e la sovranità'', Tomo II, cap. XIV, p. 473, 1794.</ref>
Le persecuzioni più note si sono svolte in:
* [[Val Camonica]] (1518-1521), la più [[Streghe di Valle Camonica|grande caccia alle streghe]], dove vi furono tra i 62 e gli 80 roghi
* [[Como]] (1510 ca), forse 60 roghi
* [[Val di Fiemme]] (1501-1506), 18 roghi<ref>Il manoscritto contenente i verbali dei processi alle streghe tenuti a [[Cavalese]] nel 1505 è stato parzialmente pubblicato dal dott. Augusto Panizza in "Archivio Trentino", VII (1888) pp. 1-100 e 199-247; VIII (1889) pp. 131-146 e 131bis-142bis; IX (1890) pp. 49-106; poiché la rivista è di ardua reperibilità e comunque di difficile lettura (parte del testo è in latino), se ne possono leggere ampi estratti in: {{cita|Muraro 1976|pp. 46-135}}; e in: P. Di Gesaro, ''Streghe. L'ossessione del diavolo, il repertorio dei malefizi, la repressione'', Bolzano, 1988, pp. 675-755. Una sintesi monografica storicamente aggiornata la troviamo in: I. Giordani, ''Processi per stregoneria in Valle di Fiemme: 1501, 1504-1506'', Trento, 2005.</ref>
* [[Rifreddo]] (1495), tre donne (Caterina Bonivarda, Caterina Borrella e Giovanna Motossa) vennero imprigionate e torturate. Alcune testimonianze scritte sono ancora presenti e custodite nel municipio del paese<ref>{{Cita libro|autore=Grado Giovanni Merlo|titolo=Streghe|url=https://archive.org/details/streghe0000merl|anno=2006|editore=Il Mulino|città=Bologna}}</ref>
* [[Caccia alle streghe nella Signoria della Mirandola|Mirandola]] (1522-1523), 10 roghi
* [[Peveragno]] (1513), 9 roghi<ref name="DelCol" />
* [[Rossino]] (1500 ca), 40-45 roghi
* [[Bormio]] (1632 ca), 34 roghi<ref>{{Cita web|autore = Lombardia beni culturali|url = http://www.lombardiabeniculturali.it/bormio/periodi/4/|titolo = Stregoneria a Bormio - periodi storici|accesso = |data = }}</ref>
* [[Triora]] (1587-1589), decine di donne furono imprigionate e alcune morirono per le torture subite. Fu il più grande processo della fine del XVI secolo, così feroce da far soprannominare il paese la "''[[Processo alle streghe di Salem|Salem]] d'Italia''"<ref>{{Cita web|url=https://www.lavocedigenova.it/2020/10/31/leggi-notizia/argomenti/rubriche-10/articolo/streghe-in-liguria-da-triora-a-savona-il-ponente-e-ricco-di-leggende.html|titolo=Streghe in Liguria, da Triora a Savona, il ponente è ricco di leggende|sito=La Voce di Genova|data=31 ottobre 2020|lingua=it|accesso=3 gennaio 2021}}</ref>
In [[Val di Non]] i processi venivano celebrati a [[Coredo]], presso il famigerato Palazzo Nero. Nel 1611 otto donne e due uomini furono bruciati vivi davanti al palazzo, mentre altri diciannove furono condannati a pene detentive. Gli atti dei processi sono ancora oggi consultabili negli archivi della [[Provincia autonoma di Trento|Provincia]].
Secondo alcuni studiosi si noterebbe che, paradossalmente, se è in Italia che nasce la base religiosa e filosofica nonché teologica sulla caccia alle streghe attraverso bolle e manuali, non è in questo paese che si scateneranno più violentemente queste persecuzioni (eccetto nel nord del [[Piemonte]], ovvero vicino alla linea di contatto fra protestantesimo e cattolicesimo), né quello in cui mieteranno più vittime: contrariamente al fatto che la caccia alle streghe venne regolata tramite i tribunali inquisitori, secondo questi studiosi fu proprio la presenza dell'Inquisizione cattolica in Italia, generalmente avversa ai processi sommari di popolo, che avrebbero potuto minare l'autorità ecclesiale, a impedire un eccesso di questo genere di persecuzioni nella penisola italiana. Esse furono ben più numerose sia in [[Francia]] che in [[Gran Bretagna]] e in [[Germania]].<ref>{{cita|Golden 2006|}} stima tra le 30 e le 40 000 vittime in un arco di tempo di circa 350 anni.</ref> Secondo altri studiosi, come [[Giovanni Romeo]], la caccia alle streghe in Italia si spense per la crisi che i tribunali del Sant'Uffizio, attore propulsivo e necessario per la caccia alle streghe e le relative condanne, ebbero tra il Seicento e il Settecento e non per decisioni degli inquisitori generali.<ref>{{cita pubblicazione|autore=[[Giovanni Romeo]]|capitolo=Inquisizione, Chiesa e stregoneria nell'Italia della Controriforma: nuove ipotesi|curatore=Dinora Corsi|curatore2= Matteo Dini|titolo=Non lasciar vivere la malefica: le streghe nei trattati e nei processi (secoli XIV-XVII)|editore=Firenze University Press|anno= 2008|p=64}}</ref> Queste osservazioni, tuttavia, sono puramente legate alla possibilità di compiere ricerche statistiche, in quanto nei paesi sopra citati esistono ancora archivi intatti della caccia alle streghe, mentre in Italia questi archivi sono stati distrutti nel corso dei secoli.<ref group="nota">L'antropologo Massimo Centini, con [[Laura Rangoni]], in un'intervista durante la trasmissione ''L'ora delle streghe: l'olocausto dimenticato'' afferma: "Il numero delle streghe arse in Italia non è verificabile in quanto molte volte venivano distrutti i verbali insieme alle streghe perché non rimanesse traccia di quella infamia. Non solo: i parenti delle streghe comperavano i verbali per cancellare ogni prova di cattivo nome della famiglia, e non dobbiamo dimenticare che sono stati distrutti archivi interi".</ref>
Gli atti dei processi contro le [[Streghe di Valle Camonica]], già custoditi negli archivi delle parrocchie, sarebbero finiti a fine Ottocento nella raccolta privata di don Luigi Brescianelli di [[Capo di Ponte]] ma un ordine tassativo del vescovo di [[Brescia]] [[Giacinto Gaggia]] ne avrebbe imposto la distruzione al fine di «non fomentare una campagna anticlericale».<ref>{{Cita libro|cognome= Prevideprato|nome= Massimo|titolo= Tu hai renegà la fede - Stregheria ed inquisizione in Valcamonica e nelle Prealpi lombarde dal XV al XVIII secolo |anno=1992 |editore=Vannini |città=Brescia |p=5}}</ref>
=== Dissenso di laici e religiosi ===
Poco dopo il 1520, quando ancora venivano stampati e diffusi numerosi trattati contro la stregoneria, il giureconsulto [[Andrea Alciato]], pur condannando le pratiche magiche compiute intenzionalmente, espresse i suoi forti dubbi intorno alla realtà del sabba e alla veridicità delle confessioni strappate a «povere donne ignoranti».<ref>AA. VV., ''La stregoneria'', cit., pp. 248-249. La citazione, tradotta dal latino ("pauperes, et foemellae omnes sunt"), è tratta dall'opera di Alciato ''Parergon Iuris Libri XIII''.</ref>
La procedura per l'accusa e il giudizio delle streghe era puntigliosamente codificata nei vari trattati di [[demonologia]], molti dei quali ebbero un tale successo negli ambienti giuridici da essere ampiamente diffusi in tutta Europa anche nelle versioni tascabili.<ref group="nota">{{cita|Michelet 2011|}} accenna nel suo trattato a un'edizione in sedicesimo del ''Malleus Maleficarum'' che i giudici potevano tenere comodamente sotto il banco.</ref> In quei libri si raggiungeva il limite del maniacale nella descrizione dei supposti marchi demoniaci presenti sul corpo delle streghe, ma fin dal Cinquecento medici e medici-filosofi come [[Agrippa di Nettesheim]] e [[Johann Wier]], con un approccio molto più scientifico, condannarono le forti deviazioni presenti nei metodi di accusa.
Nel 1631 il [[Compagnia di Gesù|gesuita]] tedesco [[Friedrich Spee]] diede alle stampe, in forma anonima, il trattato ''Cautio criminalis. De processibus contra sagas''. Dalla sua lunga esperienza di confessore dei condannati a morte per stregoneria lo Spee aveva compreso a fondo i meccanismi di un sistema giudiziario il quale, sorretto dalla procedura inquisitoria e dalla tortura, non faceva che mandare al rogo centinaia di persone innocenti; tutto questo fu da lui duramente denunciato nel libro, i cui contenuti anonimi vennero ben presto ricondotti alla sua penna procurandogli non pochi problemi all'interno dell'ordine.<ref>{{cita|Baroja 1994|cap. XI}} e {{cita|Del Col 2012|parte III, cap. III}} - L'opera dello Spee può essere letta anche nella traduzione italiana di Mietta Timi corredata di una cronologia con le informazioni biografiche sull'autore (''Cautio criminalis. I processi contro le streghe'', a cura di Anna Foa, Salerno Editrice, Roma 2004).</ref>
== Caccia alle streghe in America ==
{{vedi anche|Processo alle streghe di Salem}}
Il processo alle streghe di [[Salem]], cittadina del [[Massachusetts]], fu l'ultimo del suo genere sul suolo [[Stati Uniti d'America|statunitense]] e uno dei più noti. Ebbe varie motivazioni, territoriali, religiose e di superstizione popolare. Si concluse, dopo la sentenza di morte decretata per numerose donne, quando l'intervento di alcuni influenti religiosi spinse il governatore a sospendere i lavori del tribunale. L'episodio storico viene ricordato ne ''[[Il crogiuolo]]'' di [[Arthur Miller]].
== Caccia alle streghe in Africa ==
{{...|storia}}
== Caccia alle streghe in Asia ==
{{...|storia}}
== Uso metaforico della locuzione ==
La [[locuzione]] ''caccia alle streghe'' viene utilizzata come [[metafora]] per indicare la ricerca sistematica finalizzata alla cattura e/o messa al bando di persone che vengono percepite come nemici pericolosi sulla base di semplici sospetti e preconcetti o tabù.
Trova spazio in più ambiti (religiosi, politici, giornalistici e altri ancora) ed è intesa in genere con connotazioni negative, a indicare ad esempio una indagine volta non tanto alla ricerca della verità o alla soluzione del problema, quanto piuttosto alla individuazione di possibili colpevoli cui addossare la responsabilità di fatti e/o eventi indagati.
Più in generale si può utilizzare per indicare ricerca e persecuzione di persone che abbiano idee contrarie a quelle ritenute soggettivamente corrette riferendosi a situazioni di accuse infondate o di opinioni non condivise o per azioni ritenute persecutorie per motivi politici, ideologici o simili.
=== Maccartismo ===
Nell'opera teatrale ''[[Il crogiuolo]]'' [[Arthur Miller]], trattando del [[processo alle streghe di Salem]], criticò indirettamente le audizioni di [[Joseph McCarthy]], descrivendone l'atmosfera generale di [[paranoia]] e persecuzione che le accompagnava. Da quel momento il ''[[maccartismo]]'' indicò la persecuzione dei sospettati di essere comunisti e divenne il simbolo di un periodo di accuse e di mancato rispetto delle [[libertà civili]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/09/maccartismo_perseguita_Hollywood_vittime_aspettano_co_0_9609099613.shtml Corriere della Sera, 9 settembre 2006]: ''Il maccartismo perseguita Hollywood: Le vittime aspettano ancora giustizia''</ref> Il maccartismo fu anche parodiato in tv attraverso il personaggio di [[Mr. Magoo|Mister Magoo]], l'anziano quasi cieco dei ''[[cartone animato|cartoon]]'' americani [[anni 1960|anni sessanta]], metafora della società americana accecata dalla paura del [[comunismo]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/agosto/05/Pronto_film_con_Mister_Magoo_co_0_9708058937.shtml Corriere della Sera] 5 agosto 1997:''Pronto un film con Mister Magoo: i ciechi contro la Disney''</ref>
== Note ==
;Annotazioni
<references group=nota/>
;Fonti
<references/>
== Bibliografia ==
{{div col}}
=== Fonti ===
* {{cita libro|lingua=lat|autore=Heinrich Institoris; Jacob Sprenger; Johann Prüss; Peter Drach|titolo=[[Malleus Maleficarum]]|città= Strasburgo?|editore= Johann Prüss? |anno=post-1484|cid=Malleus Maleficarum|oclc=67982144}}
* {{cita libro|lingua=|autore=[[Girolamo Tartarotti]]; Clemente Baroni di Cavalcabò |titolo=Apologia del congresso notturno delle lammie, o sia risposta|città= Whitefish, Mont|editore=Kessinger Publ|annooriginale=1751|anno=2009|cid=Girolamo Tartarotti Clemente Baroni di Cavalcabò|oclc=774408358}}
* {{cita libro|lingua=lat|autore= lrich Molitor|titolo=De lamiis et pythonicis mulieribus|annooriginale=1489|città= France|editore= Wierus Press|anno=2010|edizione=rist.|cid=Ulrich Molitor|oclc=893890180}}
* {{cita libro|lingua=lat|autore=Bernardus comensis|titolo=De strigiis|città=Venetiis|editore= Franciscus Zilettus|anno=1584-86|cid=Bernardus comensis|oclc=35415558}}
* {{cita libro|lingua=lat|autore=Bartolomeo Spina|titolo=Reuerendi Patris F. Bartholomaei Spinei ... Ord. Praed ... Quaestio de strigibus: vna cum tractatu de praeminentia Sacrae Theologiae & quadruplici Apologia de Lamiis contra Ponzinibium ...|città=Romae|editore=In aedibus Populi Romani|anno=1576|cid=Bartolomeo Spina|oclc=700153717}}
=== Studi ===
;In Italiano
* {{cita libro|autore=Adorisio Antonella|titolo=Stregoneria e vita religiosa tra città e campagna nel Cinquecento romano|rivista=Sociologia. Rivista di Scienze sociali|editore= Istituto L. Sturzo|città= Roma|anno=1983}}
* {{cita libro|autore= Attilio Agnoletto; Maria Rosario Lazzati; Sergio Abbiati|titolo=La stregoneria: diavoli, streghe, inquisitori dal Trecento al Settecento|città=Milano|editore= Mondadori|anno=1999|cid=Agnoletto, Lazzati e Abbiati 1999|oclc=797432548}}
* {{cita libro|autore=Michael D. Bailey|titolo=Magia e superstizione in Europa dall'Antichità ai nostri giorni|città=Torino|editore= Lindau|anno= 2008|ISBN= 978-88-7180-752-2}}
* {{cita libro|autore=Giordano Berti|titolo=Storia della [[Stregoneria]]|editore=Mondadori|città= Milano|anno= 2010| ISBN= 978-88-04-59868-8}}
* {{cita libro|curatore=Agostino Borromeo|titolo=L'inquisizione. Atti del Simposio Internazionale di Città del Vaticano del 29-31 ottobre 1998|editore=Biblioteca Apostolica Vaticana|anno=2003|ISBN= 88-210-0761-8|cid=Borromeo 2003}}
* {{cita libro|autore=Arturo Cattaneo [et al.]|titolo=La frode del Codice da Vinci. Giochi di prestigio ai danni del Cristianesimo|editore=Elledici|anno=2006}}
* {{cita libro|autore=[[Franco Cardini]]|autore2=Marina Montesano|titolo=La lunga storia dell'inquisizione. Luci e ombre della «leggenda nera»|editore=Città Nuova|anno=2005|cid=Cardini e Montesano 2005}}
* {{cita libro|autore=Julio Caro Baroja|titolo=Le streghe e il loro mondo|città=Parma|editore= Pratiche|anno=1994|cid=Baroja 1994|oclc=797525355}}
* {{cita libro|autore=Norman Cohn|titolo=I demoni dentro: le origini del sabba e la grande caccia alle streghe|città=Milano|editore= Unicopli|anno=2015|cid=Cohn 2015|oclc=935679962}}
* {{cita libro|autore=[[Vanna De Angelis]]|titolo=Il libro nero della caccia alle streghe|editore=Piemme}}
* {{cita libro|autore=Andrea Del Col|titolo=L'inquisizione in Italia: dal XII al XXI secolo|città=Milano|editore= Mondadori|anno=2012|oclc=891653422|cid=Del Col 2012}}
* {{cita libro|autore=Pinuccia Di Gesaro|titolo=Streghe: L'ossessione del diavolo, Il repertorio dei malefizî, La repressione|città=Bolzano|editore=Praxis 3|anno=1988|oclc=601617393|cid=Di Gesaro 1988}}
* {{cita libro|autore=Oscar Di Simplicio|titolo=Autunno della stregoneria. Maleficio e magia nell'Italia moderna|città= Bologna|editore= Il Mulino|anno= 2005|cid=Di Simplicio 2005}}
* {{cita libro|autore=[[Carlo Ginzburg]] |titolo=Storia notturna : una decifrazione del sabba|città= Torino|editore=Einaudi|anno=1989|oclc=5894554053|cid=Ginzburg 1989}}
* {{cita libro|titolo=L'avvocato delle streghe: stregoneria basca e Inquisizione spagnola|autore= Gustav Henningsen|città=Milano|editore=Garzanti|anno=1990|cid=Henningsen 1990|oclc=799865580}}
* {{cita libro|autore=Brian P. Levack|titolo=La caccia alle streghe: In Europa agli inizi dell'età moderna|città= Roma ; Bari|editore=Laterza|anno=1997|oclc=1088827979|isbn=88-420-6311-8|cid=Levack 1997}}
* {{cita libro|autore= Robert Mandrou|titolo=Magistrati e Streghe nella Francia del Seicento: un'analisi di psicologia storica|città=Roma|editore=Laterza|anno= 1971|oclc=955566701|cid=Mandrou 1971}}
* {{cita libro|autore=Maria Mantello|titolo=Sessuofobia Chiesa Cattolica Caccia alle Streghe|editore=Generoso Procaccini|anno=2005|url=http://www.italialaica.it/cgi-bin/news/view.pl?id=006147|edizione=Recensione di Piergiorgio Odifreddi|cid=}}
* {{cita libro|autore=[[Jules Michelet]]|titolo=La strega|traduttore=Paola Cusumano e Massimo Parizzi|editore=BUR, Rizzoli|città=Milano|anno= 2011|ISBN= 978-88-17-04642-8|Michelet 2011}}
* {{cita libro|autore= William Monter|titolo=Riti, mitologia e magia in Europa all'inizio dell'età moderna|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno= 1987|oclc=859651899|cid=Monter 1987}}
* {{cita libro|autore=Marina Montesano|titolo=Caccia alle streghe|città=Roma|editore=Salerno|anno=2012|cid=Montesano 2012|oclc=802322937|isbn = 978-88-8402-757-3}}
* {{cita libro|autore=Luisa Muraro|titolo=La signora del gioco. La caccia alle streghe interpretata dalle sue vittime|editore=La Tartaruga|anno=1976|ISBN= 88-7738-449-2|cid=Muraro 1976}}
* {{cita libro|autore=Mauro Quattrina|titolo=Pinocchio l'eretico: Strega, Sciamano, Santo, Burattino|città=Alpo|editore= Edizioni Cerchio della Luna|anno=2002|oclc=55202783|cid=Quattrina 2002}}
* {{cita libro|curatore=Andrea Richini |titolo=Ci chiamavano streghe - Atti del convegno "Incontri Tra Montani 2008" in Pisogne |anno= 2009 |editore=Laterza |città= Bari |isbn=978-88-8231-534-4 }}
* {{cita libro|curatore= Marina Romanello|titolo=La stregoneria in Europa (1450-1650)|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno= 1975|cid=Romanello 1975|oclc=1075111372}}
* {{cita libro|autore=[[Giovanni Romeo]]|titolo=Inquisitori, esorcisti e streghe nell'Italia della Controriforma|editore=Sansoni|città= Firenze|anno= 1990|cid=Romeo 1990}}
* {{cita libro|curatore=Riccarda Suitner|titolo=Gli Illuministi e i demoni. La disputa su magia e stregoneria dal Trentino all'Europa|città=Roma|editore=Edizioni di Storia e Letteratura|anno=2019|cid=Suitner 2019}}
* {{cita libro|autore=Keith Vivian Thomas|autore2=Francesco Saba Sardi|titolo=La religione e il declino della magia: le credenze popolari nell'Inghilterra del Cinquecento e del Seicento|città=Milano|editore=A. Mondadori|anno=1985|cid=Thomas e Sardi 1985|oclc=636329430}}
* {{cita libro|autore=G. Tortelli|capitolo=Inquisizione e stregoneria a Brescia e nelle valli. La difficile convivenza fra autorità laiche e religiose nei primi decenni del XVI secolo|titolo=Scritti in onore di Gaetano Panazza|città= Brescia|anno= 1994|cid=Tortelli 1994}}
;In altre lingue
* {{cita libro|lingua= en|autore=Wolfgang Behringer|titolo=Witches and witch-hunts: a global history|url=https://archive.org/details/witcheswitchhunt0000behr|città=Cambridge|editore=Polity Press|anno=2004|oclc=779922479|cid=Behringer 2004}}
* {{cita libro|lingua= fr|autore=Guy Bechtel|titolo=La sorcière en occident. La destruction de la sorcellerie en Europe des origines aux grands buchers|città=Parigi|editore=Plon|anno=2000|cid=}}
* {{cita libro|lingua= en|autore=Jean Sybil La Fontaine|titolo=Speak of the devil: tales of satanic abuse in contemporary England|url=https://archive.org/details/speakofdeviltale0000lafo|città=Cambridge|editore=Cambridge University Press|anno=1999|oclc=608149425|cid=La Fontaine 1999}}
* {{cita libro|lingua= en|autore=Richard Golden|anno=2006|titolo=The Encyclopedia of Witchcraft|città=Santa Barbara|editore=ABC-Clio|cid=Golden 2006}}
* {{cita libro|lingua= de|autore=Wilhelm Gottlieb Soldan|autore2=Heinrich Ludwig Julius Heppe|titolo=Soldan’s Geschichte der Hexenprozesse|editore= Cotta|città= Stuttgart|anno=1880|cid=Soldan e Heppe 1880}}
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== Voci correlate ==
* [[Alice Kyteler]]
* [[Anna Göldi]]
* [[Inquisizione]]
* [[
* [[
* [[Panico morale]]
* [[Pierre de Lancre]]
* [[Leggenda nera dell'Inquisizione]]
* [[Matteuccia da Todi]]
* [[Johannes Nider]]
* [[Dietrich Flade]]
* [[Nicolas Rémy]]
* [[Strega]]
* [[Streghe di Valle Camonica]]
* [[Streghe di Zugarramurdi]]
* [[Caccia alle streghe di Fulda]]
== Altri progetti ==
{{ip|preposizione=sulla}}
{{Interprogetto/notizia|Pisogne: convegno sulla caccia alle streghe|data=5 ottobre 2000}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url =http://www.raistoria.rai.it/articoli-programma-puntate/la-caccia-alle-streghe/25752/default.aspx |titolo =La caccia alle streghe |autore =Giancarlo Di Giovine con [[Alessandro Barbero]]|sito =raistoria.rai.it|editore =[[Rai]]|cid =Giancarlo Di Giovine|accesso =27 febbraio 2019}}
* {{Treccani|streghe-e-stregoneria_(Enciclopedia-Italiana)|Streghe e stregoneria|v =|accesso = 1º marzo 2019|data = 1936
|cid =Streghe e stregoneria - Treccani}}
* {{Cita web|url =http://www.lombardiabeniculturali.it/bormio/saggi/caccia-streghe/|titolo =La caccia alle streghe del 1630-32|autore =Ilario Silvestri|sito =lombardiabeniculturali.it|editore =[[Lombardia|Regione Lombardia]]|cid =Ilario Silvestri|accesso =27 febbraio 2019}}
* {{Cita web|url =https://www.youtube.com/watch?v=HSkcYd5zESM|titolo=Le streghe di Milano}}
{{Donne nel mondo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|cristianesimo|Rinascimento|storia}}
[[Categoria:Modi di dire italiani]]
[[
[[Categoria:Storia moderna del cristianesimo]]
[[Categoria:Stregoneria]]
[[Categoria:Tortura]]
[[Categoria:Vittime dell'Inquisizione| ]]
[[Categoria:Condizione femminile nel cristianesimo]]
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