Oppido Lucano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: correggo template IPA (v. richiesta), replaced: ' → ˈ
 
(280 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nomeComune Nome= Oppido Lucano
|linkStemma Panorama=Veduta panoramica su Oppido Lucano-Stemma.pngjpg
|Didascalia=Panoramica di Oppido Lucano
|siglaRegione = BAS
|Bandiera=Oppido Lucano-Gonfalone.png
|siglaProvincia = PZ
|Voce bandiera=
|latitudineGradi = 40
|Stemma=Oppido Lucano-Stemma.png
|latitudineMinuti = 46
|Voce stemma=
|latitudineSecondi = 0
|Stato=ITA
|longitudineGradi = 15
|Grado amministrativo=3
|longitudineMinuti = 59
|Divisione amm grado 1=Basilicata
|longitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 2=Potenza
|altitudine = 674
|Amministratore locale=Mirco Evangelista
|superficie = 54
|Partito=[[lista civica]] Oppido futura
|abitanti = 3.915
|Data elezione=5-10-2021
|anno = 31.12.2009
|Data istituzione=
|densita = 71,3
|Altitudine=670
|frazioni =
|comuniLimitrofiDivisioni confinanti= [[Acerenza]], [[Cancellara]], [[Genzano di Lucania]], [[Irsina]] ([[Provincia di Matera|MT]]), [[Tolve]]
|Zona sismica=2
|cap = 85015
|Gradi giorno = 2127
|prefisso = [[0971]]
|Nome abitanti=oppidesi
|istat = 076056
|Patrono=[[Antonio di Padova|sant'Antonio di Padova]]
|fiscale = G081
|Festivo=13 giugno
|nomeAbitanti = oppidesi, oppidani
|PIL=
|patrono = [[sant'Antonio di Padova]]
|PIL procapite=
|festivo = [[13 giugno]]
|Mappa=Map of comune of Oppido Lucano (province of Potenza, region Basilicata, Italy).svg
|zonaSismica = 2
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Oppido Lucano all'interno della provincia di Potenza
|sito = http://comune.oppidolucano.net/v2/
|Sito=http://comuneoppidolucano.eu
}}
'''Oppido Lucano''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ɔppidɔ]}}, ''Oppete'' in [[Dialetto lucano|oppidano]], ''Oppidum'' in [[Lingua latina|latino]], ''Opinum'' in [[Lingua osca|osco]]) è un [[comune italiano]] di 3.915 abitanti in [[provincia di Potenza]].
 
'''Oppido Lucano''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈɔppido]}}, ''Òppete'' in [[Dialetti lucani|dialetto oppidano]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Potenza]] in [[Basilicata]].
Nel [[1790]] sul monte Montrone, tra i resti di un’antichissima tomba, fu rinvenuta la [[Tabula Bantina]], il più importante reperto mai rinvenuto sulla lingua degli Osci, abitanti della [[Lucania]] e della [[Campania]].
 
Il centro è noto anche per aver dato i natali a [[Giovanni da Oppido]] (detto anche Obadiah il Proselito), viaggiatore e musicista dell'[[Normanni|età normanna]], che fu il primo a trascrivere i canti della tradizione ebraica nella notazione musicale [[Canto gregoriano|gregoriana]]<ref>Norman Golb, Obadiah the Proselyte: Scribe of a Unique Twelfth-Century Hebrew Manuscript Containing Lombardic Neumes, in The Journal of Religion, vol. 45 no. 2 (Apr., 1965) pp.153-56.</ref>.
== Territorio ==
Il territorio comunale di Oppido si estende su una superficie di 54 km² e relativamente piccola rispetto ai comuni limitrofi. Esso, per lo più collinare, comprende il monte Montrone (674 m s.l.m.), sulle cui pendici sorge il nucleo abitativo, e una serie di piane piuttosto estese, poste su vari livelli lungo il corso del fiume [[Bradano]]. È attraversato, oltre che dal Bradano, dai suoi affluenti Alvo e Gammarara.
 
==Geografia fisica==
La presenza di boschi è segnata solamente in poche aree, in particolare sul monte Belvedere (678 m s.l.m.) e ai piedi del monte Montrone. In altre zone, specie quelle più pianeggianti e utili all'agricoltura, il relativo disboscamento avvenne già in [[epoca romana]].
{{Vedi anche|Geografia della Basilicata}}
{{Immagine grande|Territorio Oppido Lucano.jpg|730px|Veduta panoramica di Oppido}}
=== Territorio ===
Il territorio comunale di Oppido si estende su una superficie di 54&nbsp;km² e relativamente piccola rispetto ai comuni limitrofi. Esso, per lo più collinare, comprende il monte Montrone (762 m s.l.m.), sulle cui pendici sorge il nucleo abitativo, e una serie di piane piuttosto estese, poste su vari livelli lungo il corso del fiume [[Bradano]]. È attraversato, oltre che dal Bradano, dai suoi affluenti Alvo e Gammarara.
 
La presenza di boschi è segnata solamente in poche aree, in particolare sul monte Belvedere (678 m s.l.m.) e ai piedi del monte Montrone. In altre zone, specie quelle più pianeggianti e utili all'agricoltura, il relativo disboscamento avvenne già in [[Storia romana|epoca romana]].
Oppido dista circa 32 km da [[Potenza]], 184 km da [[Napoli]], 104 km da [[Bari]] ed è agevolmente raggiungibile dall'[[Aeroporto_di_Bari-Palese_Macchie|aereoporto di Bari]].
[[Immagine:Lucania da The Historical Atlas, by William R. Shepherd, 1911.png|thumb|400px|Posizione dell'antica ''Opinum'' secondo ''The Historical Atlas'']]
[[Immagine:E1764a374c.jpg|thumb|400px|Ruderi dell'antico ''Castrum Magnum'']]
 
Il paese si adagia sullo sprone del monte Montrone, quasi a ridosso dell'antico centro lucano del VII-VI sec. a. C, come una specie di prototipo della condizione degli abitati lucani con le sue possibilità e i suoi limiti: vicoli, scalette. case diroccate e palazzi gentilizi si susseguono. Tutto questo ha una propria identità trascurata dalla quale è possibile mettere in luce un patrimonio culturale che non deve essere sottovalutato Gran parte dell'insediamento abitativo di Oppido sorge lungo le pendici meridionali del Monte Montrone (762 metri s.l.m.), mentre la zona di recente espansione è stata edificata su uno stretto crinale che trova la sua massima culminazione topografica in corrispondenza del Petrito (743 metri s.l.m.).(F.S.LIOI)
==Storia==
 
L'agro di Oppido è compreso nella fascia del territorio denominata Fossa Bradanica, delimitata a levante dai contrafforti della Murgia, a occidente dalle quasi impervie e più alte Serre di vaglio, con il Moltone come avamposto. È racchiuso tra il fiume Bradano e un suo affluente, il torrente Alvo, che scorre tra il monte Belvedere ed il Moltone. È circondato dall'altopiano di Genzano a Nord-est, dall'alta Acerenza a nord, dalla quale è separato dal fiume Bradano, da Pietragalla a Nord.ovest, da Cancellara a Ovest, da Tolve a Sud e da Irsina a Est. L'agro di Oppido può essere diviso in due zone nettamente distinte fra di loro. La parte alta, che circonda l'abitato, è formata dalle emergenze del Cugno del Petrito (744 m s.l.m.), del Montrone (762 m s.l.m.) e dal Monte di Belvedere (667m s.l.m.) (Il Montrone ed il Belvedere rappresentano due momenti importanti nella storia del paese. Il Montrone custodisce la necropoli lucana del VI sec. a. C., che l'archeologa Caronna Lissi ha portato alla luce, il Belvedere, da sempre, è sede del santuario della Madonna del Belvedere). La parte bassa, se si escludono le emergenze di Serra Martino (343 m s.l.m.), di Serra Canaparo (339 m s.l.m.) è formata da piccole pianure come i piani di Gorgo, i piani Caronna, i piani della Campana e la lunga striscia pianeggiante formata dalle ische della riva destra del Bradano. Il territorio è caratterizzato da accese coloristiche variazioni stagionali, che vanno dal verde cupo primaverile al colore del grano maturo di luglio, al nero dell'humus del terreno appena arato in autunno.
 
=== Clima ===
La [[stazione meteorologica]] più vicina è quella di [[Stazione meteorologica di Potenza|Potenza]]. Similmente al [[Potenza (Italia)|capoluogo lucano]], Oppido gode di un clima mediterraneo montano: freddo e nevoso d'inverno, tiepido e secco d'estate. Il mese più freddo risulta essere quello di gennaio, con temperatura media di +0,3&nbsp;°C, mentre i mesi più caldi sono ovviamente luglio ed agosto, con temperatura media di +25&nbsp;°C.
{{ClimaAnnuale
| nome = Potenza<br />città
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 5.5
| tempmax02 = 6.1
| tempmax03 = 8.7
| tempmax04 = 12.3
| tempmax05 = 18.1
| tempmax06 = 22.2
| tempmax07 = 25.5
| tempmax08 = 25.8
| tempmax09 = 21.9
| tempmax10 = 16.6
| tempmax11 = 11.5
| tempmax12 = 8.1
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 0.1
| tempmin02 = 1.0
| tempmin03 = 2.3
| tempmin04 = 4.1
| tempmin05 = 8.2
| tempmin06 = 12.7
| tempmin07 = 15.2
| tempmin08 = 15.6
| tempmin09 = 12.8
| tempmin10 = 9.0
| tempmin11 = 5.2
| tempmin12 = 2.4
| vento01 = W
| intensità01 = 5.7
| vento02 = W
| intensità02 = 6.0
| vento03 = W
| intensità03 = 5.6
| vento04 = W
| intensità04 = 5.5
| vento05 = W
| intensità05 = 5.0
| vento06 = W
| intensità06 = 4.9
| vento07 = W
| intensità07 = 5.1
| vento08 = W
| intensità08 = 4.9
| vento09 = W
| intensità09 = 4.8
| vento10 = W
| intensità10 = 4.7
| vento11 = W
| intensità11 = 5.3
| vento12 = W.
| intensità12 = 5.5
}}
 
==Storia==
{{vedi anche|Storia della Basilicata}}
===Età antica===
 
====Peuketiantes====
Che il territorio di Oppido fosse abitato da popolazioni stabili sin dall'antichità, era saputo e accertato da scritti antichi, ruderi e danumerosi ruderiritrovamenti.
Ritrovamenti archeologici risalenti al [[VI secolo a.C.]], avvenuti sul monte Montrone e in Via Appia, suggeriscono la presenza di rispettivamente una [[necropoli]] e di un villaggio formato da nuclei di capanne sparse, del popolo dei [[Peuketiantes]].
 
I Peuketiantes abitavano le aree interne montuose della [[Basilicata]] settentrionale ed erano affini alle [[Iapigi|popolazioni apule]]. Essi vengono ricordati dallo storico [[Ecateo di Mileto]] come ''«genti che, al contrario degli [[Enotri]], seppelliscono i defunti in posizione fetale, in una sorta di ricongiungimento della vita con la morte''». In [[Vaglio di Basilicata|Serra di Vaglio]] era il loro centro nevralgico, il cui insediamento si connota come un abitato di tipo Greco per la presenza di strade e di grandi edifici in muratura.
 
La cultura materiale dell’areadell'area è contraddistinta dalla ceramica a decorazione geometrica monocroma e bicroma, come quella delle fabbriche di Oppido e di altri villaggi quali [[Cancellara]], [[Ruvo del Monte]] e [[Satriano di Lucania|Satriano]]. Le sepolture rinvenute ada Oppido sono caratterizzate da ceramiche indigene a decorazioni geometriche e restituiscono raramente oggetti d’importazioned'importazione greca ed etrusca, come bacilli in bronzo, [[kylix]] per bere vino di produzione coloniale.
 
Di questa popolazione, due sono gli elementi di maggior rilievo: l’ostentazionel'ostentazione della ricchezza e l’adozionel'adozione di comportamento derivati da quelli delle aristocrazie greche. Nei vari centri, sia nelle sepolture maschili che in quelle femminili sono stati infatti rinvenuti servizi di vasi in bronzo di produzione greca ed etrusco-campana, unitamente allo strumentario da banchetto e a ceramiche da mensa d’importazioned'importazione greca. Nel suo insieme questo sistema di oggetti rimanda ai pasti comuni (i [[sissizi|syssitia]] ricordati da [[Aristotele]]) celebrati tra membri della stessa élite alla maniera degli aristocratici greci. I ritrovamenti archeologici confermano il consumo di carni arrostite (presenza di spiedi e alari) e bollite (lebeti, grandi contenitori in bronzo) e di vino miscelato ad acqua, miele e formaggio (crateri e grattuge).
 
====Lucani====
L'arrivo dei [[lucani]] avviene intorno al V secolo a.C. che riorganizza i villaggi e la società indigena. Nella Basilicata settentrionale, ritrovamenti risalenti al IV secolo a.C., si riferiscono a fattorie o a piccoli insediamenti rurali, come Seroto di [[Albano]] e altre, come Oppido ad estesi abitati con case disposte intorno a cortili comuni ed edifici monumentali.
 
L'arrivo dei [[lucani]] avviene intorno al [[V secolo a.C.]] che riorganizza i villaggi e la società indigena. Nella [[Basilicata]] settentrionale, ritrovamenti risalenti al [[IV secolo a.C.]], si riferiscono a fattorie o a piccoli insediamenti rurali, come Seroto di [[Albano di Lucania|Albano]] e altre, come Oppido a estesi abitati con case disposte intorno a cortili comuni ed edifici monumentali.
L’organizzazione delle necropolis e la distribuzione delle sepolture degli oggetti di corredo riflettono l’articolazione sociale delle comunità lucane per gruppi famigliari. Con l’arrivo di queste genti Osco-Sannite cambia il rituale di deposizione: il defunto, infatti, viene collocato nella tomba in posizione supina e non più rannicchiato sul fianco come per i Peuketiantes.
 
L'organizzazione delle [[necropoli]] e la distribuzione delle sepolture degli oggetti di corredo riflettono l'articolazione sociale delle comunità lucane per gruppi famigliari. Con l'arrivo di queste genti [[Osci|Osco-Sannite]] cambia il rituale di deposizione: il defunto, infatti, viene collocato nella tomba in posizione supina e non più rannicchiato sul fianco come usavano i [[Peuketiantes]].
Dai ritrovamenti della necropoli di Oppido sul monte Montrone, così come anche di altri centri, emerge che gli esponenti della comunità vengono sepolti in tombe monumentali, del tipo a semicamera e a camera.
Rarissimi sono i casi di bustum, con il defunto semicremato. Le donne sono accompagnate, nel lungo viaggio verso l’oltretomba, dagli ornamenti e dai simboli della cerimonia nuziale e del focolare domestico: vasi da toeletta e per le nozze ([[Lebes_Gamikos|lebes gamikos]]) a figure rosse o a vernice nera, spiedi e alari per arrostire le carni, strumenti per filare e tessere, terrecotte che riproducono i frutti della terra. Gli uomini sono caratterizzati come guerrieri e vengono sepolti con punte di lancia e giavellotti in ferro, cinturoni in bronzo. I numerosi vasi da mensa rimandano alla celebrazione dei banchetti funebri.
 
Lato A: registro superiore, ratto di [[Crisippo (mitologia)|Crisippo]], [[Laio]] e Crisippo su quadriga tra [[Pelope]] con veste orientale e [[Edipo]]; registro inferiore, corteo di offerenti presso un monumento funebre. Lato B (visibile): registro superiore, scena di [[libagione]]; registro inferiore, offerenti.
====Romani====
A partire dalla decisiva [[battaglia di Porta Collina]] (82 a.C.), i [[lucani]] vengono definitivamente sconfitti dai [[romani]] e vengono poi successivamente romanizzati.
 
Dai ritrovamenti della [[necropoli]] di Oppido sul monte Montrone, così come anche di altri centri, emerge che gli esponenti della comunità vengono sepolti in tombe monumentali, del tipo a semicamera e a camera.
L'arrivo dei [[romani]], segna il rafforzamento della centralità del territorio di Oppido con la costruzione di importanti assi viarii tra [[Lucania]] e [[Puglia]].
Rarissimi sono i casi di [[bustum]], con il defunto semicremato. Le donne sono accompagnate, nel lungo viaggio verso l'[[oltretomba]], dagli ornamenti e dai simboli della cerimonia nuziale e del focolare domestico: vasi da toeletta e per le nozze ([[lebes gamikos]]) a figure rosse o a vernice nera, spiedi e alari per arrostire le carni, strumenti per filare e tessere, terrecotte che riproducono i frutti della terra. Gli uomini sono caratterizzati come guerrieri e vengono sepolti con punte di lancia e giavellotti in ferro, cinturoni in bronzo. I numerosi vasi da mensa rimandano alla celebrazione dei banchetti funebri.
 
==== Romani ====
Numerose sono le presenze di grandi complessi romani, come le ville a scopo agricolo, tra cui quella di Masseria Ciccotti, di San Francesco e di Piano della Campana e come i grandi complessi termali, con relativi acquedotti, di Sant'Iginio e Gagliardi.
Il monumento epigrafico più importante rinvenuto nel territorio di Oppido è la ''Tabula Oppidensis'', conosciuta anche come ''Tabula Bantina'' dopo la lettura e l'interpretazione che ne fece Mommsen. La lastra bronzea porta il nome di tavola bantina, perché nel retro è graffita in osco la costituzione del municipio romano di Bantia, mentre nel recto è riportata una ''lex romana''. Questa tavola di grande valore archeologico, storico, giuridico e linguistico, costituisce il maggior reperto in lingua osca, della quale fornisce una varietà linguistica caratterizzata soprattutto dalla palatalizzazione delle consonanti, che la distingue nettamente dall'osco standard, notevolmente uniforme. L'osco della tavola bantina, giunto a noi scritto nell'alfabeto latino, costituisce il monumento dialettale più importante di questa antica lingua italica.{{S sezione|antica Roma}}
 
A partire dalla decisiva [[battaglia di Porta Collina]] (82 a.C.), i [[lucani]] furono definitivamente sconfitti dai romani e vennero successivamente [[Romanizzazione (storia)|romanizzati]].
Con l'arrivo dei romani il territorio di Oppido vide la costruzione di alcuni importanti assi viari tra la [[Lucania]] e l'[[Apulia]].
Piuttosto consistenti sono le testimonianze archeologiche risalenti a questo periodo. Tuttora sono visibili i resti di estese costruzioni romane, come le ville rustiche di San Francesco e di Piano della Campana e i complessi termali di Sant'Igino e [[Villa di Masseria Ciccotti|Masseria Ciccotti]], con i relativi acquedotti.
 
===Età medievale===
====Normanni====
{{S sezione|storia medievale}}
Tra l'anno 1000 e il 1100, sulla pendice sul lato est del monte Montrone, avvenne la costruzione del castello per opera del signore normanno [[Drochus]] che ivi si stabilì.
Tra l'anno 1000 e il 1100, sulla pendice del lato est del monte Montrone, avvenne la costruzione del castello per opera del signore normanno [[Drochus]] che ivi si stabilì.
 
Attorno all'anno 1070 nacque nel castello di Oppido [[Giovanni da Oppido]], detto Ovadiàh, figlio di Drochus. Diventò un viaggiatore e musicista, si convertì al [[giudaismo]] ed emigrò a Gerusalemme. Ha lasciato una Cronaca in lingua ebraica, presentata agli studiosi di antichità medioevali nel convegno di studi tenuto nella Sala Consiglio di Oppido dal 5 all'8 aprile 1970 e presieduto da Giacomo Devoto. Il testo ebraico è stato tradotto dal biblista Angelo Lancellotti. Giovanni Ovadiàh dice del luogo di origine: ed ecco i nomi che sono intorno ad Opide, il luogo di nascita di Johannes, figlio di Drochus. Ad ovest la città di Roma e la città di Salernum e la città di Potens e il paese di Pietragali e il paese di Ans. A oriente la città di Bari e la città di Montplus e il paese di Gensane il paese di Ban. A nord la città di Agerans e il fiume di nome Bradanu fra Opide e Agerens. E a sud la città di Tolv e la zona dei rivoli del Varco e Oppide in mezzo a loro. È questo il primo documento che si ha dell'epoca medievale di Oppido.
Attorno all'anno 1070, nacque nel castello di Oppido [[Giovanni Obadiah]], figlio di [[Drochus]], proselito, viaggiatore e musicista che si convertì al [[giudaismo]].
 
===Età moderna===
Nel [[1790]] sul monte Montrone, tra i resti di un'antica tomba, fu rinvenuta la [[Tabula Bantina]], il più importante reperto mai rinvenuto sulla lingua degli [[Osci]], abitanti della [[Lucania]] e della [[Campania]]<ref>[http://www.sanniti.info/smbantin.html Sanniti Tavola Tabula Bantina - Lex Osca Tabulae Bantinae<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Numerose testimonianze archeologiche dell'attività umana nel territorio di Oppido Lucano sono conservate presso il [[Museo archeologico nazionale della Basilicata]] a [[Potenza (Italia)|Potenza]] e il [[Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano]]. Sono presenti nel suo territorio i ruderi dell'antica [[Villa di Masseria Ciccotti|villa di epoca romana]] di Sant'Igino. Il sito è stato inserito nella [[World Monuments Fund#World Monuments Watch|World Monuments Watch List of Endangered Sites 2010]] (lista dei cento siti storico-archeologici di rilevanza mondiale più a rischio) dell'organizzazione americana [[World Monuments Fund]]<ref>[http://www.wmf.org/project/villa-san-gilio World Monuments Fund 2010 watch]</ref>. I resti del [[I secolo a.C.]] includono due estesi complessi di bagni, una fontana monumentale e una grossa cisterna.
 
===Età contemporanea===
Luogo di nascita di [[Francesco Grimaldi]] architetto e religioso italiano attivo a [[Roma]] ma soprattutto a [[Napoli]], autore di capolavori come la [[basilica di San Paolo Maggiore]], il [[complesso della Santissima Trinità delle Monache]], la [[reale cappella del Tesoro di san Gennaro]], la [[chiesa dei Santi Apostoli (Napoli)|chiesa dei Santi Apostoli]] e la [[basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone]] (tutte a Napoli).
{{...|centri abitati d'Italia}}
 
===Simboli===
==Monumenti e luoghi d'interesse==
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 23 giugno 1983.
{{citazione|Di oro, al [[Lupo (araldica)|lupo]] rapace al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo troncato di giallo e di rosso.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Architetture religiose===
====Chiesa e convento di Sant'Antonio====
{{S sezione|chiese}}
Il convento venne fondato nel 1482 per iniziativa dei signori di Oppido [[Francesco Zurlo|Francesco]] e Caterina Zurlo. Esso conserva un ciclo di dipinti murari del 1558 di [[Giovanni Todisco]], raffiguranti episodi del VT e del NT e un polittico e un trittico di [[Antonio Stabile]] di [[Potenza (Italia)|Potenza]] del 1570.
[[File:Giovanni Todisco - Oppido Lucano.png|thumb|upright=1.8|Particolare dei dipinti murari di Giovanni Todisco contenuti nel convento di Oppido Lucano]]
 
====Chiesa rupestre di Sant'Antuono====
La chiesa rupestre di Sant'Antuono, poco lontano dal centro abitato, è una delle chiese rupestri meglio conservate della [https://aemecca.blogspot.it/2015/10/s-antuono-oppido-lucano.html Basilicata], con un ciclo di affreschi dedicati alla ''Vita di Gesù'' (dalla Nascita alla Crocifissione e Deposizione nel sepolcro), databili alla prima metà del XIV secolo: si tratta di 19 scene in tutte, non tutte allo stesso stato di conservazione, dipinte secondo uno stile semplice e [https://web.archive.org/web/20171011181340/http://patrimonioculturale.regione.basilicata.it/rbc/upload/file_1443713494685.pdf popolare]. La chiesa fu realizzata dai monaci [https://web.archive.org/web/20160305114815/http://www.oppidorupestre.altervista.org/index.html Antoniani], che giunsero a Oppido verso la fine del XIII secolo e vi rimasero fino al XV secolo.
 
====Altre====
*''Chiesa Matrice dei SS. Pietro e Paolo''
*''Chiesa ematrice Conventodei diSS. Pietro e Sant'Antonio''Paolo
*''Chiesa di San Giovanni Battista''
*Santuario di Maria SS. del Belvedere
*''Chiesa rupestre di Sant'Antuono''
*Chiesa della SS. Annunziata
*''Santuario di Maria SS. del Belvedere''
*''Chiesa della SS. Annunziata
 
===Architetture militari===
==== Il castello normanno ====
{{Vedi anche|Castello di Oppido}}
 
===Architetture civili===
==== Il Castello Normanno ====
*Palazzo Lancieri
Con la costruzione del castello di Oppido si voleva raggiungere un duplice scopo, da una parte presidiare le vie di comunicazione tra il Melfese e le zone interne della Basilicata “dove maggiori ostacoli opponeva la regione montuosa, poco opportuna alla cavalleria, principale nerbo delle schiere Normanne” e dall’altra sfruttare il territorio per la sopravvivenza. Tutto lascia supporre che il castello di Oppido sia stato costruito tra il 1047 e il 1051, durante le lotte tra il conte di Acerenza Riccardo Quarel figlio di Asclittino, e Drogone uno dei figli di Tancredi d’Altavilla. Il conflitto fu vinto da Drogone i cui figli rimasero padroni di Oppido fino agli albori del secolo successivo, quando uno di essi, di nome Giovanni, uomo di notevole cultura, musicologo e musicista, affascinato dalla confessione ebraica, abbracciò la fede israelitica per concludere i suoi giorni in Egitto, dopo aver girovagato per quasi tutto il Mediterraneo e vissuta la sua nuova fede religiosa il più vicino possibile ai luoghi cari alla tradizione ebraica. La cronaca dalla sua vita, scritta in ebraico, costituisce, grazie ai numerosi riferimenti al nostro paese, una prova indiscutibile dell’esistenza nel secolo XI di Oppido, anzi di Opide, offre inoltre la testimonianza dell’effettiva dominazione normanna. Tale popolo era solito costruire chiese vistose per lo svolgimento della prassi liturgica, di cui le ben note cattedrali sono in proposito una tangibile testimonianza. Oppido non ebbe una cattedrale, come Tolve e San Chirico e tuttavia al suo castello venne di certo affiancata l’Ecclesia, cioè il luogo di incontro per esprimere comunitariamente la propria fede religiosa e il legame al papato, che reclamava continuamente in quegli anni i propri diritti. Tutto questo fa emergere un altro aspetto, non meno importante, intorno alle finalità della costruzione di quel castrum sulle pendici del Montrone. Il castello venne costruito non tanto e non solo per scopi militari, ma per ospitare cavalieri e per una nuova organizzazione dei territori circostanti; il castello di Oppido era destinato pertanto ad attirare i coltivatori della terra e nello stesso tempo proteggere il fiume Bradano a destra e a sinistra per evitare l’avanzata soprattutto dei Saraceni. Conservò comunque l’impotenza della sua mole, tant’è che nei fuochi del 1642 viene definito “castrum magnum”. Il controllo delle vie di comunicazione tra il Melfese e la Calabria risultava inoltre vitale per la sopravvivenza che per l’attuazione degli ambiziosi disegni formulati dai dodici condottieri normanni che avevano stabilito il loro punto di riferimento nella città di Melfi. Del periodo svevo non si hanno testimonianze su Oppido che, successivamente, con gli Angioini, riappare quale feudum in capite, vale a dire feudo conferito direttamente dal re. Tra i nuovi feudatari ve ne furono anche di sangue regio. Durante la dominazione angioina Oppido fu teatro dell’unico avvenimento guerresco della sua storia a noi noto, allorché nel marzo del 1348, le truppe ungheresi di re Ludovico seminarono lo scompiglio nel borgo fedele alla regina Giovanna. Nel quattrocento il feudo passò nelle mani dalla famiglia Zurlo. Agli inizi del cinquecento subentrarono gli Orsini che tennero il feudo fino ai primi del settecento. A causa dei debiti assai ingenti prodotti dalla cattiva amministrazione di alcuni membri della famiglia Orsini, all’inizio del settecento il feudo veniva posto sotto sequestro. Il Sacro Regio Consiglio ordinava al “tavolario” D. Pietro Vinaccia di effettuare la stima del borgo e del suo territorio. La relazione del funzionario è assai minuziosa, e ci consente, tra l’altro, una più che soddisfacente ricostruzione del castello e dell’antico abitato ancora racchiuso tra le mura. Molto accurata è la descrizione del castello, monito di due torri angolari e di altre due cilindriche di guardia alla porta alla quale si accedeva attraverso un ponte levatoio. È probabile che quella descritta dal Vinaccia, magari con una integrazione angioina comprendente le torri cilindriche su base scarpata, fosse la struttura primitiva, normanno-sveva, del castello. Il suo “aggiornamento” dovette diventare superfluo a causa della precoce perdita dell’importanza strategica. Del resto, se si eccettua la permanenza saltuaria di alcuni membri della famiglia Orsini, il castello non fu mai realmente abitato dai suoi padroni, spesso neanche dai loro amministratori. Certamente non fu abitato dai De Marinis, marchesi di Genzano, ultimi feudatari di Oppido. Gli eredi di costoro lo vendettero, intorno al 1880, all’avvocato Gaetano De Pilato il quale in parte lo demolì e in parte lo trasformò fino a rendere pressoché irriconoscibile la primitiva configurazione. Oggi l’ala est del castello, quella abitata dai signori, aggredita da deturpanti abitazioni, s’eleva ancora con la maestà delle sue muraglie; la maggior parte dell’edificio versa in cattive condizioni, due delle torri cilindriche non esiste più, l’altra fa bella mostra di sé ancora in una foto del 1915.
*Palazzo Lancellotti
Esso era di forma irregolare a causa dell’accidentalità del suolo su cui venne edificato, in guisa da raffigurare la sua pianta quasi un trapezio sul cui lato oblungo sorgeva il grandioso prospetto esterno, fronteggiato in origine da ben quattro torri merlate, due cioè angolari quadrate, e due mediane rotonde poste a guardia della grande porta d’ingresso. Dai reperti archeologici e difficile raggiungere conclusioni soddisfacenti sulla forma e la struttura del castello in quanto documenti a noi pervenuti sono poco chiari e approfonditi a meno che non si indaghi con meticolose metodiche il territorio e non si interroghino le pietre, testimoni di uno splendore risalente a svariati secoli prima dell’era volgare.
 
===Architetture Civili===
 
*''Palazzo Lancieri''
*''Palazzo Lancellotti''
 
===Siti archeologici===
====Complesso termale di Sant'Igino====
Questo complesso termale è una costruzione romana del I secolo a.C.
 
*''====Villa romana di Masseria Ciccotti''====
*''{{vedi anche|Villa di Sant'Iginio''Masseria Ciccotti}}
La [[villa romana]] di Masseria Ciccotti è un [[sito archeologico]] di età romana a 6&nbsp;km da Oppido Lucano, posta sull'asse viario della via Herculea, che collegava Venusia a Heraclea. La villa è tutt'oggi ancora abitata, e conserva i resti di un impianto abitativo e termale del [[II secolo|II]]-[[IV secolo]].
*''Complesso di Gagliardi''
Questo tipo di villa è paragonabile ad altre ville termali come quelli di [[Elea-Velia|Velia]] o quelli di [[Paestum]].
*''Villa di San Francesco''
*Villa di Piano della Campana''
==Cultura e Società==
 
====Altre====
*Villa di San Francesco
*Villa di Piano della Campana
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Oppido Lucano}}
===Personalità legate alla città===
*[[Francesco Grimaldi]] - ''Architetto e religioso''
*[[Giovanni Obadiah]] - ''Proselito, viaggiatore e musicista dell'età normanna''
*[[Lorenzo Cervellino]] - ''Autore seicentesco di opere legali in volgare''
*[[Angelo Lancellotti]] - ''Biblista''
*[[Gitti Europa|Mimmo Cervellino]] - ''Poeta e scrittore''
*[[Gerardo De Felice]] detto ''Ingiongiolo'', ''Brigante antirisorgimentale'' morto nel [[1867]]
*[[Francesco Pio Tamburrino]] - ''Arcivescovo''
 
==Cultura==
== Amministrazione ==
===Scuole===
{{ComuniAmministrazione
*Istituto Comprensivo Francesco Giannone, comprendente scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado
|NomeSindaco=Rocco Pappalardo
*Scuola Materna Paritaria Canio Pafundi
|DataElezione=30/05/2006
|partito=[[L'Ulivo]]
}}
 
===Teatri===
==Città gemellate==
*Cineteatro Obadiah
*{{Bandiera|Cile}} [[Iquique]], [[Cile]]
 
==Amministrazione==
===Gemellaggi===
*{{Gemellaggio|Cile|Iquique}}
 
==Sport==
===Società sportive===
A Oppido sono presenti società sportive di calcio, ciclismo e rugby.
*A.S. Angelo Cristofaro, società calcistica fondata nel [[1950]] (ha militato in serie D, girone H, nell'anno 2011/2012)
*A.S. La Fiasca, società di calcio fondata nel [[1996]]
*S.C.D. Albatros
*Società Ciclo Amatori Oppido Lucano, fondata nel [[1996]]
*A.S.D Oppido Lucano Rugby
 
===Impianti sportivi===
*Stadio comunale
*Palazzetto dello sport
*[[Velodromo comunale di Oppido Lucano|Velodromo comunale]]
*1&nbsp;km di pista ciclabile all'interno del centro cittadino
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci correlate==
*[[Comunità Montanamontana Alto Bradano]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* [http://www.oppidolucano.net/ Portale del Comune]
* {{cita web|http://www.oppidolucano.net/|Portale del Comune}}
* [http://www.ic-oppidolucano.it/ConventoOppido/AffreschiConventoOppido.html Oppido Lucano - G. Todisco 1558: affreschi nel Convento di S. Antonio]
* {{cita web | 1 = http://www.ic-oppidolucano.it/ConventoOppido/AffreschiConventoOppido.html | 2 = Oppido Lucano - G. Todisco 1558: affreschi nel Convento di S. Antonio | accesso = 20 aprile 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090403092110/http://www.ic-oppidolucano.it/ConventoOppido/AffreschiConventoOppido.html | dataarchivio = 3 aprile 2009 | urlmorto = sì }}
* [http://www.ic-oppidolucano.it/SantAntuono/SantAntuono.html Affreschi nella grotta di Sant'Antuono]
* [{{cita web | 1 = http://www.ic-oppidolucano.it/Oppido_Lucano/RepertiArcheologici/RepertiArcheologici.htm | 2 = Reperti Archeologici: frammento Tabula Bantina] | accesso = 22 aprile 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080212184521/http://www.ic-oppidolucano.it/Oppido_Lucano/RepertiArcheologici/RepertiArcheologici.htm | dataarchivio = 12 febbraio 2008 | urlmorto = sì }}
* [{{cita web|url=http://www.ic-oppidolucano.it/blog_sql/foto.asp?s=Museo+Archeologico+Nazionale+della+Basilicata |titolo=Ceramiche del IV secolo a.C. rinvenute ad Oppido Lucano]|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110423090315/http://www.ic-oppidolucano.it/blog_sql/foto.asp?s=Museo+Archeologico+Nazionale+della+Basilicata|dataarchivio=23 aprile 2011}}
* [{{cita web | 1 = http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/comuni_oggi/categorie/PZ/info_oppido%20lucano.htm | 2 = Toponimo e storia di Oppido Lucano] | accesso = 3 dicembre 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060119003028/http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/comuni_oggi/categorie/PZ/info_oppido%20lucano.htm | dataarchivio = 19 gennaio 2006 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.oppidorupestre.altervista.org/index.html | 2 = Chiesa rupestre di Sant'Antuono | accesso = 14 ottobre 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160305114815/http://www.oppidorupestre.altervista.org/index.html | dataarchivio = 5 marzo 2016 | urlmorto = sì }}
{{Portale|Basilicata}}
* {{cita web|https://aemecca.blogspot.it/2015/10/s-antuono-oppido-lucano.html|Affreschi della Chiese rupestre di Sant'Antuono}}
{{Provincia di Potenza}}
*''[http://cinetecalucana.it Cineteca Lucana]'', su cinetecalucata.it
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Potenza]]
{{Portale|Basilicata}}
{{Comuni della provincia di Potenza}}
 
[[enCategoria:Oppido Lucano| ]]
[[eo:Oppido Lucano]]
[[es:Oppido Lucano]]
[[fr:Oppido Lucano]]
[[hu:Oppido Lucano]]
[[ja:オッピド・ルカーノ]]
[[la:Oppidum Lucanum]]
[[lmo:Oppido Lucano]]
[[nap:Oppido Lucano]]
[[nl:Oppido Lucano]]
[[pl:Oppido Lucano]]
[[pms:Oppido Lucano]]
[[pt:Oppido Lucano]]
[[roa-tara:Oppido Lucano]]
[[ru:Оппидо-Лучано]]
[[uk:Оппідо-Лукано]]
[[vo:Oppido Lucano]]
[[war:Oppido Lucano]]