Beilicato di Lâdik: differenze tra le versioni

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{{Stato storico
Il Principato (o [[Bey (carica)|beylicato]] (''beylik''), [[emirato]]) di '''Lâdik''' ([[lingua turca|ˈladic]]), era stato occupato da una delle dinastie [[Turcomanni|turcomanne]], gli '''[[Oghuz]]''' che si stabilirono in [[Anatolia]] alla fine del sultanato [[selgiuchide|seldjoukide]] di [[Sultanato di Rum|Roum]], dove costituiva uno dei principati di frontiera.
|nomeCorrente = Beilicato di Lâdik
|lingua = [[Lingue turche|Turco]]
|capitale principale = [[Denizli|Lâdik]]
|governo = [[Monarchia costituzionale]]
|inizio = [[1262]]
|fine = [[1368]] o [[1390]]
|periodo massima espansione =
|periodo popolazione =
|stato precedente = [[File:Flag of Sultanate of Rum.svg|20px|borders]] [[Sultanato di Rum]]
|stato successivo = {{OTT}}
|stato attuale = {{TUR}}
}}
Il Principato (o [[Bey (carica)|beylicato]] (''beylik''), [[emirato]]) di '''Lâdik''' (in [[lingua turca|turco]]: ''ˈladic''), era stato occupato da una delle dinastie [[turkmeni|turcomanne]], gli '''[[Oghuz]]''' che si stabilirono in [[Anatolia]] alla fine del sultanato [[selgiuchide|seldjoukide]] di [[Sultanato di Rum|Roum]], dove costituiva uno dei principati di frontiera.
La dinastia cadde nella seconda parte del periodo noto come l'epoca dei [[Beilikati turchi d'Anatolia]].
 
Il suo nome deriva dalla città di [[Laodicea al Lico]], i cui resti si trovano a circa 6  km a nord-est della città di [[Denizli]] (nella [[provincia di Denizli]] in [[Turchia]]), in corrispondenza dei moderni villaggi di Eskihisar, Goncali e Bozburun.
Si chiama anche il Beylik di [[İnançoğlu]] dovuto alla dinastia che vi regnò.; in turco '''İnançoğulları'''
<ref>'''İnançoğulları''' plurale turco di '''İnançoğlu''', ''figli di İnanç''.</ref>
dal Regno di İnanç nel 1289.
Il beylicato scompare nel 1368 annesso dai [[Germiyan]]idi.
 
L'attuale provincia turca di Denizli era chiamata la ''[[sanjak]]'' (sub-provincia) di Lâdik sin dai primi anni della [[Repubblica di Turchia]].
 
== Storia ==
=== La capitale ===
La città di Denizli è costruita accanto alle rovine dell'antica città di [[Laodicea al Lico]], che fu distrutta alla fine del V secolo da un terremoto.
Laodicea è stata poi abbandonata durante le guerre tra [[Bizantini]] e [[Selgiuchidi]].
La città di Denizli fondata dai Seldjoukidi, nelle vicinanze dell'antica Laodicea, è stata prima chiamata Ladik per alterazione di Laodicea al Lico.
 
[[Ibn Battuta|Ibn Battûta]] si ferma a Ladik nel 1333.
Sulla strada è messo in guardia dal pericolo dei [[Germiyan]]idi (Germiyān nel libro) da colui che egli definisce il [[Sultano]] di [[Gölhisar]] Mehmed Çelebi, fratello dell'[[Hamididi|Hamidide]] Necmeddin Ishak bey:
{{citazione|[...] il sultano mandò un drappello di cavalieri a scortarci fino a Lādhiq, perché la zona è infestata da una banda di briganti, i cosiddetti Germiyān, che sostengono di discendere da [[Yazid ibn Mu'awiya|Yazīd]] ibn [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Mu’āwiya]] e controllano la città di [[Kütahya]] - ma Dio ce ne protesse e giungemmo quindi a Lādhiq, anche detta Ṭoñuzlu<ref>Il nome di '''Ṭoñuzlu''' dato alla città di Ladik significa ''Città dei suini'', e probabilmente dovuta alla presenza dei cristiani, allevatori di maiali, e sarà all'origine del nome attuale della città : Denizli. Un'altra ipotesi, frequentemente riportata, sull'origine del nome di Denizli sarebbe la presenza abbondante di acqua : Denizli significa vicino al mare o al lago.</ref>, ovvero «la Città dei porci».<br />Magnifica e imponente con le sue sette moschee del venerdì, Lādhiq possiede giardini stupendi, acque inestinguibili, fontane zampillanti e bei mercati. Quanto agli artigiani, quasi tutte donne bizantine, producono un eccezionale tessuto di cotone broccato d'oro, chiamato con il nome della città, che dura a lungo grazie alla qualità e alla robustezza del filato.|{{Cita libro |autore=Ibn Battûta |titolo=op. cit. |url=http://classiques.uqac.ca/classiques/ibn_battuta/voyages_tome_II/ibn_battuta_t2.pdf |volume=II |capitolo=Du sultan de Koul Hissâr |pp=120 (.pdf) }}}}
 
=== I Bey di Ladik ===
Inizialmente, Mehmed bey è nominato governatore della zona di confine con l'[[Impero bizantino]] intorno a Denizli, dai [[Selgiuchidi|Seldjoukidi]] del [[Sultanato di Rum]].
Mehmed Bey, suo fratello Ilyâs e il suo genero Ali sono della famiglia dei Germiyanidi.
Sono vassalli dei Sultani di Roum, i quali sono a loro volta vassalli dei [[Mongoli]] [[Ilkhanato|Ilkhanidi]] dopo la [[Battaglia di Köse Dağ]] (26 giugno [[1243]]).
<ref>Dopo il 26 giugno 1243 anche il periodo di egemonia mongola nel regno selgiuchide viene chiamato [[Ilkhanato]].</ref>
A quel tempo, il sultanato di Roum è ripartito tra i tre figli di [[Kaykhusraw II|Kay Khusraw II]] : il maggiore [[Kaykaus II|Kay Kâwus II]] regna solo sulla regione di [[Konya]].
Nel 1260, ''Kay Kâwus II'' abbandona Konya e si rifugia in [[Penisola di Crimea|Crimea]].
Nel 1261, ''Mehmed Bey'' approfitta della situazione e si dichiara indipendente dai Seldjoukidi del Sultanato di Roum, ma resta vassallo dell'Ilkhan [[Hulagu Khan|Hülagü]] col titolo di [[Ghazi]].
Un anno più tardi, Mehmed viene tradito da suo genero Ali, viene fatto prigioniero e giustiziato dagli Ilkhanidi.
 
Nel 1262, Ali succede a suo suocero Mehmed.
Nel 1284, l'Ilkhan [[Ahmad Teküder]] designa [[Mesud II|Ghiyâth ad-Dîn Mas`ûd II]] come successore al titolo di sultano di Roum.
Nel [[1286]], Mas`ûd (Mesud) sceglie come capitale [[Kayseri]] e non [[Konya]].
<ref name="britannica2008">{{en}} {{Cita libro |anno=2008 |editore=Encyclopædia Britannica |titolo=Encyclopædia Britannica 2007 Ultimate Reference Suite |città=Chicago |capitolo=Anatolia, Division and decline |autore=John E. Woods }}.</ref>
Mas`ûd ingaggia alcune campagne militari contro tutti gli emergenti principati turkmeni in Anatolia, sempre con il supporto dei Mongoli, anche con truppe mongole.
Conduce delle battaglie contro i [[Karamanidi]] e gli [[Eşrefoğulları]], sotto la supervisione del grande [[Visir|Vizir]] [[Sahip Ata]].
Ali Bey perde il principato (emirato).
 
İnanç
<ref>'''İnanç''', (pronuncia /i.nɑnʧ/) in turco ''fede; credo; culto''.</ref>
figlio di Ali, gli succede (prima del 1332, probabilmente già nel 1314).
Nel 1319, [[Timurtaş Noyan|Timurtaş]], è nominato governatore dell'Anatolia.
Timurtaş è il primogenito di [[Chupan]], rappresentante dell'ultimo grande Ilkhan di [[Persia]] [[Abu Sa'id|Abu Saïd Bahadur]].
<ref name="grousset-487">{{Cita libro |autore=René Grousset |titolo=op. cit. |url=http://classiques.uqac.ca/classiques/grousset_rene/empire_des_steppes/grousset_steppes.pdf |pp=487-488 (.pdf) |capitolo=Règne d’Aboû Sa’îd. }}</ref>
Nel 1324, Timurtaş sottomette i due principati degli [[Hamididi]] e del [[Tekeoğulları|Beilikato di Tekke]].
<ref name="battuta-116">{{Cita libro |autore=Ibn Battûta |titolo=op. cit. |url=http://classiques.uqac.ca/classiques/ibn_battuta/voyages_tome_II/ibn_battuta_t2.pdf |pp=116 (.pdf) note 190 |capitolo=Du Sultan d’Anthâlïah |vol= II }}</ref>
Nel 1327, Chupan, caduto in disgrazia, viene fatto giustiziare dall'Ilkhan.
Timurtaş si rifugia in Egitto dai [[Mamelucchi]], i quali, per non far torto ad Abu Saïd, lo sopprimono.
La fine di Chupan e la scomparsa di Timurtaş, seguita dalla morte di Abu Saïd otto anni dopo, lasciano l'Anatolia senza padrone e libera gli emiri turchi locali.
<ref name="grousset-487"/>
Nel 1333, Ibn Battûta incontra İnanç (Yenendj nel libro) :
{{citazione| Egli (il sultano di Ladik) è Yenendj bec (beg, bey), ed è uno dei principali sultani della terra dei Roûm. … Questo è successo durante il [[Ramadan|mese del ramadhân]].<ref>Mese del ramadhân 733 A.H., sarebbe dal 16 maggio al 14 giugno 1333.</ref> Siamo andati a trovarlo e gli abbiamo porto il saluto. … Noi abbiamo recitato col principe la preghiera al tramonto del sole ; gli servirono da mangiare ; abbiamo terminato il periodo di digiuno con lui e poi siamo ritornati. … la festa del termine del digiuno<ref>La festa del termine del digiuno ([[Id al-fitr|Aïd el-Fitr]]) è il 15 giugno 1333.</ref> noi abbiamo trovato a Lâdhik, siamo andati al luogo di preghiera ; … Suo figlio Mourâd bec ci ha convocati ; abita in un giardino situato all'esterno della città, perché era allora la stagione della frutta. |{{Cita libro |autore=Ibn Battûta |titolo=op. cit. |url=http://classiques.uqac.ca/classiques/ibn_battuta/voyages_tome_II/ibn_battuta_t2.pdf |vol =II |capitolo=Du sultan de Lâdhik |pp=122-123 (.pdf) }}}}
 
Murad Arslan<ref>'''Arslan''' in turco moderno ''aslan'' significa ''leone; coraggioso''.</ref> succede a suo padre İnanç nel 1335.
 
İshak succede a Murad Arslan. İshak è un protettore di artisti e scienziati, il suo regno termina quando i [[Germiyan]]idi conquistano Denizli nel 1368.
 
== La dinastia ==
[[File:Anadolu Beylikleri.png|thumb|upright=1.5|Carta dei beilikati d'Anatolia formatisi dopo la [[Battaglia di Köse Dağ]] (26 giugno [[1243]]). Denizli è situata approssimativamente al punto di incontro dei tre beylicati di [[Emirato di Aydın|Aydınidi]], di [[Germiyan]]oğulları e di [[Hamididi|Hamidoğulları]].]]
 
{| cellspacing="0" cellpadding="2" border="1"
|- bgcolor="#eeaaee"
!Date<ref>Date imprecise, i siti in lingua turca danno date talvolta discordanti.</ref>!!Nome !!Nome turco !!Figli di !!&nbsp;
|- bgcolor="#ffccff"
|[[1261]]-[[1262]]||Muhammad ||Mehmed || ||Fondatore del beylicato. Legato alla famiglia dei [[Germiyan]]ides.
|-
|1262-prima 1332<ref>Sui siti in lingua turca che trattano di questa dinastia si riportano date tra 1289 e 1332.</ref> ||`Alî ||Ali || ||Genero di Mehmed.
|- bgcolor="#ffccff"
|prima 1332-[[1335]]||Inantch ||İnanç ||Ali ||Eponimo degli İnançoğulları.
|-
|1335-[[1362]]||Mûrad Arslan ||Murad Arslan ||İnanç ||&nbsp;
|- bgcolor="#ffccff"
|1362-[[1368]]||Ishâq ||İshak ||Murad Arslan ||&nbsp;
|-
|1368||colspan="4"|''Annessione al beylicato di Germiyan.''
|}
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Janine et [[Dominique Sourdel]]|titolo=Dictionnaire historique de l’islam|editore=PUF|anno=2004|url=http://www.puf.com/wiki/Quadrige_dicos_poche:Dictionnaire_historique_de_l%27islam|pp=270-271|capitolo=Erzerum|isbn=978-2-13-054536-1|lingua=fr|urlmorto=sì|accesso=4 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111020013137/http://www.puf.com/wiki/Quadrige_dicos_poche%3ADictionnaire_historique_de_l%27islam|dataarchivio=20 ottobre 2011}}
* {{Cita libro|titolo=International Encyclopaedia of Islamic Dynasties (45 volumes)|autore=Nagendra Kr Singh, Nagendra Kumar Singh|editore=Anmol Publications PVT. LTD.|anno=2000|pp=1047-1048|capitolo=Saltuk Oghullari Dynasty|volume=44|url=http://books.google.fr/books?id=Q_-PZIbW6QYC&pg=PA1047|isbn=978-81-261-0403-1|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131016122108/http://books.google.fr/books?id=Q_-PZIbW6QYC&pg=PA1047}}
* [http://books.google.com/books?id=D-WaKed2iNgC&pg=PA36&lpg=PA37&vq=germiyanid&dq=beylik&ie=ISO-8859-1&output=html&sig=vzENqPi4ZWXYa6Q4oP2NLXxXo9w (limited preview)] {{Cita libro | titolo = The Origins of the Ottoman Empire ISBN 0791408191 |autore= Mehmet Fuat Köprülü (translated by Gary Leiser |lingua=inglese |editore=State University of New York Press| anno= 1992}}
* {{cita libro |cognome=Lewis |nome=Bernard |wkautore=Bernard Lewis |autore2=C. E. Bosworth |autore3=E. van Donzel |autore4=Ch. Pellat |curatore=Sir H. A. R. Gibb |titolooriginale=The Encyclopaedia of Islam |titolo=L'Enciclopedia dell'Islam |url=http://books.google.com/books?id=J5U3AAAAIAAJ&pg=PA359 |altri=limited preview |formato=pdf |accesso=2 maggio 2011 |ed=2 |anno=1980 |editore=E. J. Brill |città=Leiden |lingua=en |p=384 |capitolo=V<!--nome?--> |citazione=Mehmed}}
* {{cita libro|cognome=Bosworth |nome=Clifford Edmund |wkautore=Clifford Edmund Bosworth |titolo=The New Islamic Dynasties : A Chronological and Genealogical Manual |annooriginale=1967 |url=http://books.google.com/books?id=mKpz_2CkoWEC |formato=pdf |ed=2 |data= |anno=2004 |editore=Edinburgh University Press |città=Edimburgo |lingua=inglese |isbn = 0-7486-2137-7|p=400 }}
* {{cita libro|cognome=Grousset |nome=Renè |wkautore=René Grousset |titolooriginale= L’empire des steppes, Attila, Gengis-Khan, Tamerlan |traduttore=l francese |titolo=L'impero delle steppe, Attila, Gengis-Khan, Tamerlano |annooriginale=1938 |url=http://classiques.uqac.ca/classiques/grousset_rene/empire_des_steppes/grousset_steppes.pdf |formato=pdf |ed=4 |anno=1965 |editore=Payot |città=Parigi |lingua=fr |doi = 10.1522/24883187 }}
* {{cita libro|lingua= en |titolo= First Encyclopaedia of Islam, 1913-1936 |altri= 9 volumi |curatore= Martijn Theodoor Houtsma |curatore2= T W Arnold, A J Wensinck, Leide, E. J. Brill |anno= 1993 |ISBN= 978-90-04-09796-4 |url= http://books.google.fr/books?id=fWNpIGNFz0IC }}
* {{en}} [[Peter Malcolm Holt]], [[Ann K.S. Lambton|Ann K. S. Lambton]], [[Bernard Lewis]], ''The Cambridge History of Islam'', Cambridge, [[Università di Cambridge|Cambridge University]] Press, 1977 ([http://books.google.com/books?id=j15MBH-FIwkC The Cambridge History of Islam] ISBN 978-052129135-4)
* {{cita libro|cognome=Battuta |nome=Ibn |wkautore=Ibn Battuta |titolo= Voyages, De la Mecque aux steppes russes|altri= Introduction et notes de Stéphane Yérasimos|annooriginale=1858 |url=http://classiques.uqac.ca/classiques/ibn_battuta/voyages_tome_II/ibn_battuta_t2.pdf|formato=pdf |edizione= La Découverte |anno=1982 |editore=François Maspero |città=Parigi |lingua=fr |isbn = 2-7071-1303-4|p=392 |capitolo= Capitolo II|urlcapitolo=http://classiques.uqac.ca/classiques/ibn_battuta/voyages_tome_II/voyages_tome_II.html}} Tradotto in italiano da C. Defremery e B. R. Sanguinetti col titolo ''Viaggi, dalla Mecca alle steppe russe''.
* {{Cita libro|autore=[[Steven Runciman]], Hélène Pignot, Laurent A. Motte|anno=2007|titolo=La Chute de Constantinople 1453|editore=Tallandier|città=Paris|url=http://www.texto-legoutdelhistoire.com/ouvrage.php?id_ouvrage=282|isbn=978-2-84734-427-1|lingua=fr|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|titolo=Les derniers siècles de Byzance, 1261-1453|autore=Donald MacGillivray Nicol|traduttore=Hugues Defrance|editore=Tallandier|città=Paris|anno=2008|p=530|url=http://www.texto-legoutdelhistoire.com/ouvrage.php?id_ouvrage=364|isbn=978-2-84734-527-8|lingua=fr|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|titolo=The Last Centuries of Byzantium, 1261-1453|autore=[[Donald Nicol|Donald MacGillivray Nicol]]|editore=Cambridge University Press|anno=1993|p=463|url=http://books.google.fr/books?id=y2d6OHLqwEsC |isbn=978-0-521-43991-6|lingua=en}}
* {{Cita libro|autore=[[Steven Runciman]]|titolo=The Fall of Constantinople, 1453|editore=Cambridge University Press|anno=1990|p=270|url=http://books.google.fr/books?id=qoknt7VchfgC |isbn=978-0-521-39832-9|lingua=en}}
* {{Cita libro|autore=[[Mehmet Fuat Köprülü]]|traduttore=Gary Leiser|titolo=The Origins of the Ottoman Empire|editore=SUNY Press|anno=1992|p=155|url=http://books.google.com/books?id=D-WaKed2iNgC |isbn=978-0-7914-0819-3|lingua=en}}
* {{Cita libro|titolo=History of the Ottoman Empire and Modern Turkey : Empire of the Gazis: The Rise and Decline of the Ottoman Empire, 1280-1808|autore=[[Stanford J. Shaw]]|editore=Cambridge University Press|anno=1976|p=368|url=http://books.google.fr/books?id=Xd422lS6ezgC|isbn=978-0-521-29163-7|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131016122117/http://books.google.fr/books?id=Xd422lS6ezgC}}
* {{Cita libro|titolo=International encyclopaedia of islamic dynasties a continuing series Vol. 4: A Continuing Series|autore=Nagendra Kr Singh|editore=Anmol Publications PVT. LTD.|anno=2000|url=http://books.google.fr/books?id=le9mFr-Iw0wC|isbn=978-81-261-0403-1|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131016122136/http://books.google.fr/books?id=le9mFr-Iw0wC}}
 
== Voci correlate ==
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* [[Guerre bizantino-selgiuchidi]]
* [[Rūm]]
* [[Impero Ottomanoottomano]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}}{{citeCita web | url = http://www.turkishhan.org Turkish Hans:| titletitolo = Examples of caravanserais built by the Anatolian Seljuk Sultanate|authorautore = Katharine Branning|publisher accesso = | accessdatelingua = en| urlmorto = no| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070927115639/http://www.turkishhan.org/}}
* {{citeCita web | url = http://www.byegm.gov.tr/YAYINLARIMIZ/kitaplar/histoire-turquie/b_16.htm| title titolo= Histoire abrégée de la Turquie. Depuis les origines à l’avènement de la République; Les Beyliks anatoliens |authorautore=Yilmaz Öztuna|publishereditore=Direction générale de la presse et de l’information| accessdateaccesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101208004126/http://www.byegm.gov.tr/yayinlarimiz/kitaplar/histoire-turquie/b_16.htm|urlmorto=}}
* {{citeCita web | url = http://www.ozturkler.com/icerikler.php?id=3518&lng=1| titletitolo = Öztürkler| autore = |author accesso = |publisher urlmorto =| accessdateurlarchivio = https://web.archive.org/web/20100102171741/http://ozturkler.com/icerikler.php?id=3518&lng=1}}
* {{tr}} {{citeCita web | url = http://www.dallogosmanli700.comgen.tr/beyliklerenglish/pervanesultans.htm html| title titolo=Ottoman BeylikWeb ofSite Pervâneoğlu|author=|publisher=| accessdatelingua=en}}
* {{Cita web|url=http://www.ozturkler.com/data_english/0003/0003_01.htm|titolo=Turkish Bey Principalities and Khanates Anatolian Bey Principalities|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090109164820/http://www.ozturkler.com/data_english/0003/0003_01.htm}}
* {{en}} {{cite web|url=http://www.osmanli700.gen.tr/english/sultans.html|title=Ottoman Web Site }}
* {{Cita web|url=http://fmg.ac/Projects/MedLands/TURKS.htm|titolo=West Asia & North Africa, Chapter 2. Asia Minor|autore=Charles Cawley|anno=2006-07|sito={{Cita web|titolo=Foundation for Medieval Genealogy|url=http://fmg.ac/ }} |lingua=en}}
* {{en}} {{cite web|url=http://www.ozturkler.com/data_english/0003/0003_01.htm|title=Turkish Bey Principalities and Khanates Anatolian Bey Principalities }}
* {{en}} {{cite web|url=http://fmg.ac/Projects/MedLands/TURKS.htm|title=West Asia & North Africa, Chapter 2. Asia Minor|author=Charles Cawley|year=2006-07|site={{cite web|title=Foundation for Medieval Genealogy|url=http://fmg.ac/ }} }}
* {{ar}} {{cite web |url=http://www.hukam.net/family.php?fam=859 |title=Les Saltûq ({{arabo|آل سلتوق}})|site=Hukam.net}}
* {{en}} {{cite web|url=http://www.archnet.org/library/places/one-place.jsp?place_id=2175 |title=Tercan |site=ArchNet}}
* {{en}} {{cite web|url=http://archnet.org/library/sites/one-site.jsp?site_id=13981 |title=Erzurum / Three Tombs |site=ArchNet}}
* {{en}} {{cite web|url=http://archnet.org/library/sites/one-site.jsp?site_id=9362 |title=Great Mosque of Erzurum |site=ArchNet}}
 
== Bibliografia ==
* {{fr}}{{cite book|author=Janine et [[Dominique Sourdel]]|title=Dictionnaire historique de l’islam|publisher=PUF|collection=Quadrige|isbn=978-2-130-54536-1|year=2004|pages=1056|url=http://www.puf.com/wiki/Quadrige_dicos_poche:Dictionnaire_historique_de_l%27islam |pages=270-271 |chapter=Erzerum}}
* {{en}} {{cite book|title=The New Islamic Dynasties : A Chronological and Genealogical Manual|author=Clifford Edmund Bosworth|url=http://books.google.com/books?id=mKpz_2CkoWEC|publisher=Edinburgh University Press|year=2004|isbn=9780748621378|pages=400|url=http://books.google.fr/books?id=mKpz_2CkoWEC&pg=PA218 |pages=218 |chapter=The Saltuqids}}
* {{en}} {{cite book|title=International Encyclopaedia of Islamic Dynasties (45 volumes)|author=Nagendra Kr Singh, Nagendra Kumar Singh|publisher=Anmol Publications PVT. LTD.|year=2000|isbn=978-812610403-1|pages=1047-1048|chapter=Saltuk Oghullari Dynasty|volume=44|url=http://books.google.fr/books?id=Q_-PZIbW6QYC&pg=PA1047|url=http://books.google.fr/books?id=Q_-PZIbW6QYC}}
*<div class="references-small">
* [http://books.google.com/books?id=D-WaKed2iNgC&pg=PA36&lpg=PA37&vq=germiyanid&dq=beylik&ie=ISO-8859-1&output=html&sig=vzENqPi4ZWXYa6Q4oP2NLXxXo9w (limited preview)] {{cite book | title = The Origins of the Ottoman Empire ISBN 0791408191 |author= Mehmet Fuat Köprülü (translated by Gary Leiser |language=english |id= |publisher=[[State University of New York]] Press| year= 1992}}
</div class>
* {{cita libro|cognome=Lewis |nome=Bernard|wkautore= Bernard Lewis |coautori= C.E. Bosworth, E.van Donzel, Ch. Pellat|curatore= Sir H. A. R. Gibb|altri=titolo originale ''The Encyclopaedia of Islam'' |titolo=L'Enciclopedia dell'Islam|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url=http://books.google.com/books?id=J5U3AAAAIAAJ&pg=PA359 (limited preview)|formato= .pdf |datadiaccesso=2/5/2011|annodiaccesso=2011|mesediaccesso= 5|edizione=second edition |data= |anno=1980 |mese= |editore= E. J. Brill |città=Leiden |lingua=inglese |id= en|doi = 9780748621378|pagine= 384 |capitolo= V|url_capitolo= |citazione = Mehmed|cid= }}
* {{cita libro|cognome=Bosworth |nome=Clifford Edmund |wkautore=Clifford Edmund Bosworth |coautori= |curatore= |altri=titolo originale ''The New Islamic Dynasties : A Chronological and Genealogical Manual'', trad. dall'inglese di |titolo=Le nuove dinastie islamiche: Manuale cronologico e genealogico |dataoriginale= |annooriginale=1967 |meseoriginale= |url=http://books.google.com/books?id=mKpz_2CkoWEC |formato=.pdf |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione=second edition |data= |anno=2004 |mese= |editore=[[Università di Edimburgo|Edinburgh University]] Press |città=Edinburgo |lingua=inglese |id= en|doi = 9780748621378|pagine= 400 |capitolo= |url_capitolo= |citazione = |cid= }}
* {{cita libro|cognome=Grousset |nome=Renè |wkautore=René Grousset |coautori= |curatore= |altri=titolo originale ''L’empire des steppes, Attila, Gengis-Khan, Tamerlan'', trad. dal francese di |titolo=L' impero delle steppe, Attila, Gengis-Khan, Tamerlano |dataoriginale= |annooriginale=1938 |meseoriginale= |url=http://classiques.uqac.ca/classiques/grousset_rene/empire_des_steppes/grousset_steppes.pdf |formato=.pdf |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione=quatrième édition |data= |anno=1965 |mese= |editore=Payot |città=Parigi |lingua=francese |id=fr |doi = 10.1522/24883187|pagine= 669 |capitolo= |url_capitolo= |citazione = |cid= }}
* {{en}} ''First Encyclopaedia of Islam'', 1913-1936 (9 volumi) (a cura di Martijn Theodoor Houtsma, T W Arnold, A J Wensinck, Leide, E. J. Brill, 1993. ISBN 978-900409796-4 [http://books.google.fr/books?id=fWNpIGNFz0IC First Encyclopaedia of Islam]
* {{en}} [[Peter Malcolm Holt]], [[Ann K.S. Lambton|Ann K. S. Lambton]], [[Bernard Lewis]], ''The Cambridge History of Islam'', Cambridge, [[Università di Cambridge|Cambridge University]] Press, 1977 ([http://books.google.com/books?id=j15MBH-FIwkC The Cambridge History of Islam] ISBN 978-052129135-4)
* {{cita libro|cognome=Battuta |nome=Ibn |wkautore=Ibn Battuta |coautori= |curatore= |altri=titolo originale ''Voyages, De la Mecque aux steppes russes'', trad. dal francese da C. Defremery et B. R. Sanguinetti (1858) |titolo=Viaggi, dalla Mecca alle steppe russe |dataoriginale= |annooriginale=1858 |meseoriginale= |url=http://classiques.uqac.ca/classiques/ibn_battuta/voyages_tome_II/ibn_battuta_t2.pdf|formato=.pdf |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= La Découverte|data= |anno=1982 |mese= |editore=François Maspero |città=Parigi |lingua=francese |id=fr |doi = 2-7071-1303-4|pagine= 392 |capitolo= II|url_capitolo=http://classiques.uqac.ca/classiques/ibn_battuta/voyages_tome_II/voyages_tome_II.html |citazione = Intoduction et notes de Stéphane Yérasimos|cid= }}
* {{fr}}{{cite book|author=[[Steven Runciman]], Hélène Pignot, Laurent A. Motte|isbn=978-284734427-1|year=2007|title=La Chute de Constantinople 1453|collection=Texto|publisher=Tallandier|___location=Paris|url=http://www.texto-legoutdelhistoire.com/ouvrage.php?id_ouvrage=282 }}
* {{fr}}{{cite book|title=Les derniers siècles de Byzance, 1261-1453|author=Donald MacGillivray Nicol|trad=Hugues Defrance|publisher=Tallandier|___location=Paris|year=2008|isbn=9782847-345278|collection=TEXTO|pages=530|url=http://www.texto-legoutdelhistoire.com/ouvrage.php?id_ouvrage=364 }}
* {{en}} {{cite book|title=The Last Centuries of Byzantium, 1261-1453|author=[[Donald Nicol|Donald MacGillivray Nicol]]|publisher=Cambridge University Press|year=1993|isbn=978-052143991-6|pages=463|url=http://books.google.fr/books?id=y2d6OHLqwEsC }}
* {{en}} {{cite book|author=[[Steven Runciman]]|title=The Fall of Constantinople, 1453|publisher=Cambridge University Press|year=1990|isbn=978-052139832-9|pages=270|url=http://books.google.fr/books?id=qoknt7VchfgC }}
* {{en}} {{cite book|author=[[Mehmet Fuat Köprülü]]|trad= Gary Leiser|title=The Origins of the Ottoman Empire|publisher=SUNY Press|year=1992|isbn=978-079140819-3|pages=155|url=http://books.google.com/books?id=D-WaKed2iNgC }}
* {{en}} {{cite book|title=History of the Ottoman Empire and Modern Turkey : Empire of the Gazis: The Rise and Decline of the Ottoman Empire, 1280-1808|author=[[Stanford J. Shaw]]|publisher=Cambridge University Press|year=1976|isbn=978-052129163-7|pages=368|url=http://books.google.fr/books?id=Xd422lS6ezgC }}
* {{en}} {{cite book|title= International encyclopaedia of islamic dynasties a continuing series Vol. 4: A Continuing Series|author=Nagendra Kr Singh|publisher=Anmol Publications PVT. LTD.|year=2000|isbn=978-812610403-1|url=http://books.google.fr/books?id=le9mFr-Iw0wC }}
 
==Note==
{{references|2}}
 
{{Portale|storia}}
 
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