Cistite: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer |medico}}
{{Malattia
{{F|medicina|settembre 2009}}
|Immagine=Cystitis glandularis at trigone.jpg
La '''cistite''' è una [[infiammazione]] della [[vescica urinaria]], [[Organo (anatomia)|organo]] dedicato alla raccolta dell'[[urina]], può presentarsi in congiunzione con una [[uretrite]], se si estende anche nelle vie urinarie, si può parlare in questo caso di uretrocistite. Nella maggior parte dei casi, la cistite è riconducibile ad [[infezione batterica|infezioni batteriche]] da [[Escherichia coli]], in un minor numero di casi è dovuta ad altri [[batteri]] come [[Proteus (microbiologia)|Proteus]], [[Klebsiella]] [[Pseudomonas]], [[Staphylococcus saprophyticus]] e [[Staphylococcus aureus]]. Colpisce con maggiore frequenza le donne poiché la loro uretra è più corta (circa 5 cm) di quella degli uomini (16 cm circa) e quindi è più alto per le donne il rischio di una contaminazione da parte dei batteri fecali che possono più facilmente risalire l'[[uretra]] fino alla [[vescica]]. Si calcola che circa il 25% delle donne adulte soffre di cistite almeno una volta l'anno. In particolare, l'incidenza aumenta con l'età: è molto bassa fino ai 20 anni, dipende dall'elevata frequenza dell'attività sessuale e con le gravidanze aumenta fino a dopo la menopausa. La probabilità di cistiti ricorrenti cresce con l'aumentare del numero dei casi precedenti, mentre diminuisce tanto più lungo è stato l'intervallo tra una cistite e l'altra.
|Didascalia=[[Microfotografia]] di un reperto istopatologico ottenuto tramite [[biopsia]], in un caso di cistite ghiandolare. [[Colorazione con ematossilina eosina]].
I fattori di rischio della cistite nella donna possono essere vari: l'età, i rapporti sessuali (che favoriscono il passaggio di batteri patogeni nella vagina, poi nell'uretra ed infine nella vescica), la stitichezza, l'uso del diaframma e delle creme spermicide. I fattori di rischio per l'uomo sono spesso riconducibili a [[ipertrofia]] o a stati infiammatori della [[prostata]].
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La '''cistite''' è un'[[infiammazione]] della [[vescica urinaria]], organo dedicato alla raccolta dell'[[urina]]. Nella maggior parte dei casi la causa dell'infiammazione è un'[[infezione]] che coinvolge l'[[urotelio]], il [[tessuto (biologia)|tessuto]] che riveste internamente le vie urinarie<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Lewis SA.|titolo=Everything you wanted to know about the bladder epithelium but were afraid to ask.|rivista=Am J Physiol Renal Physiol.|numero=2000 Jun 278(6):F867-74;}}</ref>.
==Avvertenze==
 
Può manifestarsi con sintomi molto variabili a seconda delle caratteristiche del paziente (età, sesso, condizioni patologiche associate) e dell'agente responsabile (tipo di microorganismo, [[carica batterica]]). Un [[sintomo]] molto comune è la [[disuria]] (emissione stentata, con difficoltà, delle urine), associata o meno a [[pollachiuria]] (aumentata frequenza delle minzioni)<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Utet|titolo=Dizionario Medico|anno=2004|editore=Utet|città=}}</ref>. L'infezione può manifestarsi anche con sintomi non specifici (ad esempio [[febbre]]) o in assenza di sintomi, evidenziata soltanto dalla presenza di batteri nell'urina: quest'ultima condizione è definita da alcuni autori "batteriuria asintomatica"<ref name=":0" />. In alcuni casi può presentarsi in congiunzione con un'[[uretrite]]: si può parlare in questo caso anche di uretrocistite<ref name=":0" />.
Le raccomandazioni per la cistite riguardano da un lato le misure da adottare per ridurre il rischio di ammalarsi e dall’altro le indicazioni mediche da seguire in caso di infezione. <ref name= Pharmamedix/Cistite />
 
== Classificazione delle cistiti ==
Per ridurre il rischio di cistite è importante attenersi alle norme comportamentali e igienico-sanitarie illustrate nel capitolo Prevenzione, che qui riassumiamo brevemente <ref name= Pharmamedix/Cistite />:<br>
La cistite fa parte delle '''I'''nfezioni del '''T'''ratto '''U'''rinario (UTI). Le UTI sono le infezioni più frequenti dopo quelle dell'apparato respiratorio, e costituiscono, quantitativamente, il principale impegno diagnostico eziologico di un laboratorio di batteriologia<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Chung A, Mohan Arianayagam, Prem Rashid.|titolo=Bacterial cystitis in women|rivista=Australian Family Physician|volume=Vol. 39, No. 5|numero=MAY 2010}}</ref>.
• bere molta acqua (almeno 1,5 litri al giorno)<br>
• ridurre il consumo di caffè, tè, bevande alcoliche, cibi speziati<br>
• urinare frequentemente<br>
• non trattenere a lungo l'urina<br>
• usare vestiti comodi<br>
• usare biancheria bianca di cotone<br>
• regolarizzare l’alvo<br>
• preferire la doccia alla vasca da bagno<br>
• non utilizzare asciugamani usati da altri<br>
• fare un uso scrupoloso di detergenti intimi<br>
• non usare diaframma, creme spermicide, anticoncezionali ormonali
 
Dal punto di vista clinico, le UTI possono presentare un quadro sintomatologico quanto mai vario, potendo decorrere in maniera completamente silente (batteriuria asintomatica) o, nella loro massima espressività e gravità, manifestarsi con un quadro di [[pielonefrite]] acuta.
In caso di infezione si raccomanda di: <ref name= Pharmamedix/Cistite /><br>
 
• contattare il medico ai primi sintomi sospetti.<br>
Nella pratica clinica le cistiti si classificano in
• assumere i farmaci prescritti secondo le modalità indicate. Soprattutto nel caso di terapie antibiotiche prolungate (cistite ricorrente) non interrompere anticipatamente il trattamento perché questo comporterebbe, oltre ad una mancata efficacia terapeutica, la selezione di ceppi batterici resistenti al farmaco prescritto.<br>
* Cistiti non complicate, che si distinguono in acute e ricorrenti
• eseguire gli esami clinici proposti. La cistite può evolvere in pielonefrite, infezione renale, che può indurre anche danni renali permanenti. La cistite inoltre può sottendere un’infezione urogenitale (es. vaginite) o malformazioni urologiche. È importante quindi accertare, con gli opportuni esami clinici, la causa della cistite per identificare la terapia più adeguata e ridurre il rischio di complicanze successive.<br>
* Cistiti complicate<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Orenstein R, Wong ES|titolo=Urinary tract infections in adults|rivista=Am Fam Physician|volume=1999 Mar 1 ; 59(5):1225-34, 1237;}}</ref>
• attenersi al protocollo di monitoraggio per verificare il successo terapeutico delle cure intrapprese. In caso di cistite ricorrente effettuare controlli delle urine indicativamente a 7, 30 e 60 giorni dalla fine della terapia antibiotica.
Un caso particolare è la [[cistite interstiziale]]
 
== Eziologia ==
L'infezione che provoca la cistite è causata da batteri che popolano il colon e nel 65-75% dei casi si tratta dell{{'}}''[[Escherichia coli]]''<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Wiles TJ, Kulesus RR, Mulvey MA|titolo=Origins and virulence mechanisms of uropathogenic Escherichia coli.|rivista=Exp Mol Pathol|volume=2008 Aug; 85(1)}}</ref>. Altri batteri possono essere lo [[Streptococcus]], oppure altri germi aerobi della flora fecale come [[Proteus (microbiologia)|Proteus]], [[Klebsiella]], [[Serratia]], [[Enterobacter]] e [[Pseudomonas]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Foxman B.|titolo=The epidemiology of urinary tract infection|rivista=Nat. Rev.|volume=Urol. 7|numero=653-660; 2010}}</ref>
In genere da infezioni batteriche, ma si verificano anche per infezioni [[virus (biologia)|virali]] o [[micotica]], da [[farmaci]], da agenti chimici [[Veleno|tossici]], manovre strumentali, [[litiasi|calcoli]], [[tumore]] alla vescica.
 
Colpisce con maggiore frequenza le donne poiché la loro uretra è più corta (circa 5&nbsp;cm) di quella degli uomini (16&nbsp;cm circa) e quindi è più alto per le donne il rischio di una contaminazione da parte dei batteri fecali che possono più facilmente risalire l'[[uretra]] fino alla [[Vescica urinaria|vescica]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Scholes D, Hooton TM , Roberts PL, Stapleton AE, Gupta K, Stamm WE.|titolo=Risk factors for recurrent urinary tract infection in young women.|rivista=J Infect Dis2000|volume=82}}</ref>
 
Quasi 1 donna su 3 avrà avuto almeno un episodio di cistite con necessità di terapia antimicrobica all'età di 24 anni.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/03/16/cistite-cruccio-di-donna-su-10.html|titolo=Cistite, cruccio di 1 donna su 10|autore=Daniele Diena|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=16 marzo 1996|p=4}}</ref> Inoltre, circa il 50% delle donne soffrono di almeno un episodio di UTI nel corso della vita.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Foxman B.|titolo=Epidemiology of urinary tract infections: incidence, morbidity, and economic costs.|rivista=Am J Med.|volume=2002 Jul 8|numero=113 Suppl 1}}</ref>
 
In particolare, l'incidenza varia con l'età: è molto bassa fino ai 20 anni. La probabilità di cistiti ricorrenti cresce con l'aumentare del numero dei casi precedenti, mentre diminuisce tanto più lungo è stato l'intervallo tra una cistite e l'altra.
 
I fattori di rischio della cistite nella donna possono essere vari: l'età, i rapporti sessuali (che favoriscono il passaggio di batteri patogeni nella [[vagina]], poi nell'uretra ed infine nella vescica), la stitichezza, l'uso del diaframma e delle creme spermicide<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Scholes D, Hooton TM , Roberts PL, Stapleton AE, Gupta K, Stamm WE|titolo=Risk factors for recurrent urinary tract infection in young women.|rivista=J Infect Dis2000|volume=182}}</ref>. I fattori di rischio per l'uomo sono spesso riconducibili a [[ipertrofia prostatica benigna|ipertrofia]], [[uretrite]] o a stati infiammatori della [[prostata]] ([[prostatite]]).
Anche la [[stitichezza]] cronica, la [[calcolosi renale]] e [[Calcolosi vescicale|vescicale]] sono fattori di rischio.
 
== Sintomatologia ==
Dolenzìa e bruciore in sede sovrapubica, [[pollachiuria]] con sensazione di non aver svuotato la vescica. I sintomi variano a seconda del sesso e dell'età<ref>{{Cita web|url=https://www.sintomi.it/625/malattie/cistite/|titolo=Sintomi comuni della cistite|accesso=29 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref>. In caso di [[uretrite]] si aggiungono [[disuria]], [[stranguria]], [[piuria]], [[ematuria]], urina torbida e maleodorante.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Car J.|titolo=Urinary tract infections in women: diagnosis and management in primary care|rivista=BMJ. 2006|volume=Jan 14|numero=332}}</ref>
Dolenzìa in sede sovrapubica. In caso di [[uretrite]] si aggiungono [[disuria]], [[stranguria]], [[pollachiuria]], [[piuria]], [[ematuria]]. Inoltre, altri sintomi tipici della cistite, sono: dolore alla [[minzione]], minzione impellente e frequente, urine torbide e a volte (nei casi più acuti) accompagnate da presenza di sangue.
 
== Complicanze ==
Generalmente, si distinguono in acute e croniche:
 
Acute:
* Pielonefrite acuta (rara)
* Sovrainfezioni [[micosi|micotiche]] (ad esempio da funghi del genere [[Candidosi|Candida]]), favorite dalla terapia antibiotica.
 
Croniche:
* Pielonefrite cronica
* contrattura pelvica
* vestibolite vulvare
* dispareunia
* urotelioma
 
== Diagnosi ==
La diagnosi di cistite si basa, oltre che sulla presenza dei sintomi caratteristici, sulle seguenti indagini<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Colgan R,|titolo=Williams M. Diagnosis and treatment of acute uncomplicated cystitis|rivista=Am Fam Physician. 2011|volume=Oct 1|numero=84}}</ref>:
 
* [[esame delle urine]] con studio del sedimento. Consiste nell'osservazione al microscopio ottico delle urine centrifugate e permette il rilievo della piuria (cioè la presenza di globuli bianchi o leucociti nelle urine) e della batteriuria. L'urina viene osservata al microscopio.
* [[urinocoltura]] con conta delle colonie batteriche sviluppate.
 
Nella donna i disturbi delle basse vie urinarie possono esser causati anche da infezioni vaginali (''Trichomonas'' e ''Candida'' principalmente): nei casi di cistite recidivante, quindi, può essere utile l'esame colturale eseguito su tampone vaginale.
 
== Terapia ==
Il trattamento per la cistite di origine batterica, solitamente, consiste nell'assunzione di [[antibiotici]]. Nei casi non complicati, in prima battuta possono essere prescritti: [[Trimethoprim]], fosfomicina trometamolo e [[nitrofurantoina]]. Antibiotici appartenenti alla famiglia dei [[Fluorochinoloni]], come [[Ciprofloxacina]], [[Levofloxacina]] e [[Ofloxacina]] non possono essere prescritti per le cistiti non complicate, se non nei casi in cui non siano efficaci altri antibiotici. Questo, a causa delle reazioni avverse gravi ed invalidanti riportate, che devono limitare l'utilizzo di questi medicinali solo dove il rapporto rischi/benefici sia favorevole.<ref>{{Cita web|url=http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/nota-informativa-importante-su-medicinali-contenenti-fluorochinoloni-08042019|titolo=Nota Informativa Importante su medicinali contenenti fluorochinoloni (08/04/2019) {{!}} AIFA Agenzia Italiana del Farmaco|sito=www.agenziafarmaco.gov.it|accesso=2 luglio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7323814.pdf|titolo=Antibiotici fluorochinolonici informazioni utili su restrizioni e precauzioni d’uso}}</ref>
Si deve eseguire [[urinocoltura]] del mitto intermedio con eventuale [[antibiogramma]] per la scelta del più appropriato [[Antibiotico|farmaco antibatterico]]. Assumere 1,5-2 litri d'[[acqua]] al giorno. Spesso l'acqua è accompagnata dall'assunzione di succo di [[mirtillo rosso americano]], il cranberry, il quale ha dimostrato di avere buone capacità antibatteriche e depurative. Tuttavia nella pratica si è notato che il mirtillo è efficace sulle cistiti sporadiche, ma meno su quelle recidivanti. Si sta invece rivelando molto più efficae il d-mannosio, uno zucchero estratto da alberi a legno duro, che diminuisce l'adesività dei batteri alle pareti vescicali legandosi alle loro lectine. Altri rimedi che sembrano efficaci sono: le tisane di malva, equiseto e gramigna, i fermenti lattici orali e vaginali (che vanno a ripristinare l'equilibrio della flora batterica persa sia a livello vaginale che intestinale), l'uso di un lubrificante vaginale specifico per ridurre la secchezza vaginale (spesso causa delle cistiti d "luna di miele"), il magnesio per ridurre lo spasmo muscolare e doloroso causa e conseguenza di molte cistiti.
(Fonti http://www.cistite.info)
 
Il trattamento della cistite complicata prevede l'utilizzo di [[Fluorochinoloni]], sempre con attenta valutazione dei rischi/benefici e di eventuali controindicazioni, oppure di [[penicillina]] associata a un inibitore delle [[beta-lattamasi]] (amoxicillina clavulanato o [[ampicillina]] e [[sulbactam]]); in alternativa si possono utilizzare le [[cefalosporine]] di seconda o terza generazione.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Stamm WE, Hooton TM|titolo=Management of urinary tract infections in adults|rivista=N Engl J Med 1993|volume=329}}</ref>
== Complicanze ==
 
* Anomalie anatomiche, come difetti congeniti dell'[[uretra]], possono portare a [[recidiva (medicina)|recidive]].
Studi scientifici hanno dimostrato che il D-mannosio è in grado di impedire l'adesione dei batteri patogeni (ad esempio Escherichia coli, Klebsiella, Proteus, Enterococcus, Streptococcus) all'urotelio, tuttavia, questa molecola è efficace contro la cistite batterica e la sua prevenzione, riduce significativamente la frequenza delle recidive. Può essere usato come alternativa o complemento della terapia antibiotica. Nel caso di cistite non batterica il D-mannosio aiuta a ripristinare lo strato superiore dell'urotelio irritato, in quanto agevola la ristrutturazione dello strato danneggiato dei [[mucopolisaccaridi]] ([[glicosaminoglicani]]).<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Graziottin A, Zanello PP|titolo=Pathogenic Biofilms: Their Role in Recurrent Cystitis and Vaginitis.|rivista=|numero=2015}}</ref>
* Stitichezza
 
* [[Pielonefrite]]
L'efficacia è data dalla combinazione di [[d-mannosio]] con la [[morinda citrifolia]] e, nel caso di cistite ricorrente causata da [[biofilm]] batterico, con l'n-acetilcisteina.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Marchiori D, Zanello PP|titolo=Efficacy of N-acetylcysteine, D-mannose and Morinda citrifolia to Treat Recurrent Cystitis in Breast Cancer Survivals|rivista=In Vivo|numero=2017. — Sep-Oct (т. 31, № 5). — p. 931-936.}}</ref>
Sono da escludere i rapporti sessuali.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Jepson RG, Craig JC; ''Cranberries for preventing urinary tract infections'', Cochrane Database Syst Rev., 2008, Issue 1
 
== Voci correlate ==
* [[Prostatite]]
* [[Uretrite]]
* [[Uretra]]
* [[Uretere]]
* [[Urina]]
* [[Vescica urinaria]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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