=[[Corpo de Artilharia Pesada Independente]]=
=[[Isaia 7:14]]=
'''{{passo biblico2|Isaia|7,14||si}}''' è un versetto del [[Libro di Isaia]] ([[Bibbia ebraica]] e [[Vecchio Testamento]] cristiano) nel quale [[Isaia|il profeta Isaia]] promette ad [[Acaz]], [[re di Giuda]] dal 732/731 al 716/[[715 a.C.]] circa,<ref>{{Cita|Thiele|p. 217|Thiele}}.</ref> un segno che il suo oracolo era veritiero.
I primi cristiani lo interpretarono come una profezia della venuta di [[Gesù]] come [[Messia]] ed è rimasto un punto di controversia tra [[Cristianità ed Ebraismo|cristiani ed ebrei]].
{{Unità militare
==Bibbia ebraica==
| Categoria = esercito
| Nome= Corps d'artillerie lourde portugais
| Nome ufficiale =
| Traduzione = Corpo di Artiglieria Pesante Indipendente
| Abbreviazione = CAPI
| image=
| caption=
| Attivo= 1917–1918
| Nazione= {{bandiera|POR|dim=40}}<br> [[Prima Repubblica (Portogallo)|Repubblica Portoghese]]
| Servizio = [[Exército Português]]
| Ruolo= artiglieria pesante
| Tipo= [[Reggimento]]
| Dimensione = 1600
| Guarnigione = [[Bailleul-sur-Thérain]], [[Francia]]
| Descrizione_guarnigione = Base di addestramento
| nickname=
| patron=
| motto=
| colors=
| colors_label=
| march=
| mascot=
| Equipaggiamento = Cannoni ferroviari da 320 mm, 240 mm e 190 mm
| equipment_label=
| Battaglie = [[Prima guerra mondiale]], [[Fronte occidentale (1914-1918)|Fronte occidentale]]
| anniversaries=
| decorations=
| battle_honours=
| Comandante_corrente1 = Colonel João Clímaco Homem Teles
| Descrizione_comandante_corrente1 = Ufficiale comandante<br><small>(17 maggio 1917 - 15 gennaio 1918)</small>
| Comandante_corrente2 = Colonel Tristão da Câmara Pestana
| Descrizione_comandante_corrente2 = Ufficiale comandante<br><small>(15 gennaio 1918 - 30 novembre 1918)</small>}}
Il '''Corpo de Artilharia Pesada Indepedente''' (Corpo di Artiglieria Pesante Indipendente) o '''{{francese|Corps d'artillerie lourde portugais|}}''' o '''CAPI''', fu un'unità [[portoghese]] di [[Artiglieria terrestre|artiglieria pesante]] ferroviaria che operò sul [[Fronte occidentale (1914-1918)|Fronte occidentale]] durante la [[prima guerra mondiale]].
===Isaia 7:14===
Il CAPI è stato creato in risposta a una richiesta di supporto di artiglieria della Francia.
La traduzione e il significato di questo versetto è argomento di dibattito, soprattutto tra studiosi ebrei e cristiani.
Era indipendente dal ben più grande e noto ''[[Corpo Expedicionário Português]]'', che combatté anch'esso sul Fronte occidentale.
L'unità operava con [[cannoni ferroviari]] da 240 mm e 190 mm, forniti dalla [[Gran Bretagna]], sotto il controllo dell'''[[Armée de terre]]'' francese<ref name=Rodrigues>{{cita|Sintra}}</ref>.
La maggior parte del personale del CAPI proveniva dall'[[Artiglieria da campagna|artiglieria a piedi]] dell'''[[Exército Português]]'', che in patrie era responsabile dell'equipaggiamento dei [[cannoni]] pesanti delle [[Artiglieria costiera|batterie costiere]] e di [[guarnigione]]; altro personale proveniva dall'[[artiglieria navale]].
Il testo ebraico di Isaia 7:14 è:
{{quote|'''{{lang|he|לָכֵן יִתֵּן אֲדֹנָי הוּא לָכֶם אוֹת הִנֵּה הָעַלְמָה הָרָה וְיֹלֶדֶת בֵּן וְקָרָאת שְׁמוֹ עִמָּנוּאֵל}}'''}}
==Organization==
La traduzione letterale delle originali parole ebraiche è la seguente:
Il CAPI era composto da:
{{quote|Perciò darà mio-signore egli [egli stesso] a te segno vedere la-giovane-donna concepito (è incinta) e-partorire figlio e-lei chiama nome-suo Emmanuele.}}
* Quartier generale e personale;
* Tre gruppi misti (battaglioni);
* Deposito della batteria.
Ogni gruppo era composto da tre batterie, una con cannoni da 320 mm, mentre le altre due erano equipaggiate con cannoni da 190 mm o 240 mm<ref name=Rodrigues/>.
Una traduzione di questo versetto con la [[translitterazione]] delle parole ebraiche controverse ed i diversi significati in discussione è la seguente:
{{quote|Perciò, il Signore stesso ti darà un segno: ecco, una [''ha-almah''] (la giovane / vergine) [''harah''] (è incinta / sta per concepire / concepirà) e partorirà un figlio e (lei lo chiamerà / tu lo chiamerai) Emmanuele.}}
===Contesto===
Isaia 7:14 si trova in una lunga sezione del [[Libro di Isaia]] che riguarda la [[guerra siro-efraimitica]].
Nell [[VIII secolo a.C.]] l'[[Assiria]] era una grande potenza regionale.<ref name="OldTestamentToday">{{Cita|Walton|p. 164|Walton}}</ref>
Nel [[735 a.C.]] due nazioni vassalle decisero di rendersi libere: la [[Siria]] (spesso chiamata [[Aram]]) governata da re [[Resin]], ed il [[Regno di Israele]] (spesso chiamato [[Efraim (tribù)|Efraim]] dal nome della principale tribù) governato da re [[Pekah]].
[[Acaz]], il re di [[Regno di Giuda|Giuda]], rimase fedele all'Assiria e rifiutò di unirsi a loro, così Resin e Pekah si prepararono a deporlo per insediare un re scelto da loro.
Di fronte all'invasione Acaz, la sua corte e tutte il popolo ebbero paura, ma Isaia disse ad Acaz che i suoi nemici non avrebbero avuto successo.
Poiché Acaz era restio ad accettare la profezia venne invitato a chiedere a Dio un segno che dimostrasse che l'oracolo è veritiero.
Acaz rifiutò di chiedere il segno dicendo che non intendeva mettere Dio alla prova, ma Isaia rispose che avrebbe avuto il suo segno in ogni caso:
<ol>
<li value=11>'''{{Lang|he|יא שְׁאַל-לְךָ אוֹת, מֵעִם יְהוָה אֱלֹהֶיךָ; הַעְמֵק שְׁאָלָה, אוֹ הַגְבֵּהַּ לְמָעְלָה.}}'''
::“Chiedi un segno del Signore tuo Dio; lascia che sia profondo come [[Sheol]] o alto come il cielo.” <br/>
<li>'''{{Lang|he|יב וַיֹּאמֶר, אָחָז: לֹא-אֶשְׁאַל וְלֹא-אֲנַסֶּה, אֶת-יְהוָה.}}'''
::Ma Acaz disse, “Io non chiederò, e non metterò il Signore alla prova.” <br/>
<li>'''{{Lang|he|יג וַיֹּאמֶר, שִׁמְעוּ-נָא בֵּית דָּוִד: הַמְעַט מִכֶּם הַלְאוֹת אֲנָשִׁים, כִּי תַלְאוּ גַּם אֶת-אֱלֹהָי.}}'''
::Ed egli disse, “Ascolta quindi, O casa di Davide! É troppo poco per voi lo stancar gli uomini, che volete stancar anche il mio Dio? <br/>
<li>'''{{Lang|he|יד לָכֵן יִתֵּן אֲדֹנָי הוּא, לָכֶם--אוֹת: הִנֵּה הָעַלְמָה, הָרָה וְיֹלֶדֶת בֵּן, וְקָרָאת שְׁמוֹ, עִמָּנוּ אֵל.}}'''
::Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele <br/>
<li>'''{{Lang|he|טו חֶמְאָה וּדְבַשׁ, יֹאכֵל--לְדַעְתּוֹ מָאוֹס בָּרָע, וּבָחוֹר בַּטּוֹב.}}'''
::Egli mangerà [[burro e miele]] finchè saprà come rifiutare il male e scegliere il bene. <br/>
<li>'''{{Lang|he|טז כִּי בְּטֶרֶם יֵדַע הַנַּעַר, מָאֹס בָּרָע--וּבָחֹר בַּטּוֹב: תֵּעָזֵב הָאֲדָמָה אֲשֶׁר אַתָּה קָץ, מִפְּנֵי שְׁנֵי מְלָכֶיהָ.}}'''
::Ma prima che il ragazzo sappia come rifiutare il male e scegliere il bene, la terra i cui due re temi sarà deserta.<br/>
<li>'''{{Lang|he|יז יָבִיא יְהוָה עָלֶיךָ, וְעַל-עַמְּךָ וְעַל-בֵּית אָבִיךָ, יָמִים אֲשֶׁר לֹא-בָאוּ, לְמִיּוֹם סוּר-אֶפְרַיִם מֵעַל יְהוּדָה: אֵת, מֶלֶךְ אַשּׁוּר. {פ} }}'''
::Il Signore porterà su di te e sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non sono venuti dal giorno che Efraim lasciò Giuda — il [[re di Assiria]].”<ref>{{Cita libro
|nome = |cognome = |wkautore =
|autore = Childs, Brevard S.
|coautori =
|curatore =
|altri =
|titolo = Isaiah
|editore = Westminster John Knox Press
|città =
|anno = 2001
|mese =
|giorno =
|data = <!-- alternativo a anno, mese, giorno -->
|ed =
|edizione = <!-- alternativo a ed -->
|lingua = inglese
|annooriginale =
|meseoriginale =
|giornooriginale =
|dataoriginale = <!-- alternativo a annooriginale ecc. -->
|url = http://books.google.com.au/books?id=yTxixTkYagoC&printsec=frontcover&dq=Childs,+Brevard+S.++Isaiah&source=bl&ots=OJQOHRw1Ou&sig=IMMKve1mV6k2k8cPDEScFptZyKU&hl=en&ei=BlecTNDFDdKWceT24PMJ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CCUQ6AEwAg#v=onepage&q&f=false
|formato =
|annodiaccesso =
|accesso = <!-- sinonimo di annodiaccesso -->
|mesediaccesso =
|giornodiaccesso =
|datadiaccesso = <!-- alternativo a annodiaccesso ecc. -->
|pagine = pp.60-61
|volume =
|capitolo =
|url_capitolo =
|ISBN = ISBN 0664221432, 9780664221430
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid =
|citazione = }}</ref>
</ol>
==Traduzioni==
The following table provides the English translations of this verse from several well-accepted Jewish sources:
{| class="wikitable"
|-
! Source
! Translation
! Note
|-
| ArtScroll Tanach, Stone Edition
| Therefore, my Lord Himself will give you a sign: Behold, the maiden will become pregnant and bear a son, and she will name him Immanuel.
| Commentary: Either Isaiah’s (RASHI) or Ahaz’ (RADAQ) young wife will bear a son and, through prophetic inspiration, will give him the name Immanuel, which means "God is With Us," thus in effect prophesying that Judah will be saved from the threat of Rezin and Pekah.
|-
| The Jerusalem Bible, Koren Publishing
| Therefore the Lord Himself shall give you a sign: Behold, the young woman is with child, and she will bear a son, and shall call his name 'Immanu-el'.
|
|-
| JPS Hebrew-English TANAKH
| Assuredly, my Lord will give you a sign of His own accord! Look, the young woman is with child and about to give birth to a son. Let her name him Immanuel.
| Comment on "Immanuel": Meaning "with us is God."
|-
| Judaica Press Tanach
| Therefore, the Lord, of His own, shall give you a sign; behold, the young woman is with child, and she shall bear a son, and she shall call his name Immanuel.
| Detailed commentary agrees with ArtScroll Tanach commentary
|-
| Soncino Press Tanach
| Therefore the Lord himself shall give you a sign; Behold, the young woman is with child, and she will bear a son, and shall call his name Immanu-El.
|
|}
===Tempo verbale e il tempo della gravidanza===
Quindi gli ebrei ritengono che Dio annunci l'invio di un suo "segno" nei giorni di [[Acaz]], che visse molti secoli prima di Gesù.
Isaia voleva che re Acaz aspettasse l'aiuto di Dio in quel momento problematico, invece di allearsi con l'Assiria.<ref>{{cita web
|cognome= McCurdy
|nome=J. Frederic
|coautori=Kaufmann Kohler
|url=http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=971&letter=A
|titolo=Ahaz
|editore=[[Jewish Encyclopedia]]
|lingua=en
|id=JE
}}</ref>
Inoltre {{chiarire|gli ebrei|chi?}} osservano che non vi è alcuna indicazione che Emmanuel sarà il Messia, qualunque sia il momento della sua nascita.
La translitterazione dell'originale ebraico di Isaia è la seguente:{{quote|[''Hinneh ha-almah harah ve-yeldeth ben ve-karath shem-o immanuel'']}} La parola [''almah''] fa parte della frase in ebraico [''ha-almah hara''] che significa "la [''almah''] è incinta".
Poiché è usato l'[[Grammatica dell'ebraico biblico|imperfetto ebraico]] {{Chiarire|}}, alcuni<ref>{{Cita libro
|nome = Alfred J.
|cognome = Kolatch
|wkautore =
|autore = <!-- alternativo a nome, cognome, wkautore -->
|coautori =
|curatore =
|altri =
|titolo = The Second Jewish Book Of Why
|editore = J. David Publishers
|città =
|anno = 1985
|mese =
|giorno =
|data = <!-- alternativo a anno, mese, giorno -->
|ed =
|edizione = <!-- alternativo a ed -->
|lingua = inglese
|annooriginale =
|meseoriginale =
|giornooriginale =
|dataoriginale = <!-- alternativo a annooriginale ecc. -->
|url = http://books.google.it/books?id=l7_XAAAAMAAJ&q=The+Second+Jewish+Book+Of+Why&dq=The+Second+Jewish+Book+Of+Why&hl=it&ei=9KHJTdfABYqg-AaIzLnVBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CDcQ6A
|formato =
|annodiaccesso =
|accesso = <!-- sinonimo di annodiaccesso -->
|mesediaccesso =
|giornodiaccesso =
|datadiaccesso = <!-- alternativo a annodiaccesso ecc. -->
|pagine =
|volume =
|capitolo =
|url_capitolo =
|ISBN = ISBN 0824603052, 9780824603052
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid =
|citazione = }}</ref> sostengono che la giovane donna era già incinta e quindi, non vergine.
In quanto tale, il versetto non può essere considerato una predizione del futuro.
However the [[Jewish English Bible translations|Jewish Publication Society (JPS)]] (1917) version reads "Therefore the L-rd Himself shall give you a sign: behold, the young woman shall conceive, and bear a son, and shall call his name Immanuel."
La tradizione ebraica non ha mai considerato Isaia 07:14 come una profezia messianica.
Studiosi ebrei sostengono che questa è un'errata di interpretazione cristiana.
===Aggettivo [''harah''] {{lang|he|הָרָה}} e il tempo della gravidanza===
L'aggettivo [''harah''] '''{{lang|he|הָרָה}}''' è utilizzato come [[Complemento predicativo del soggetto|predicativo]], dal punto di vista del narratore.
{{chiarire|Alcuni studiosi ebrei|chi?}} sostengono che questo significa in generale una passata,
o presente, o imminente futura gravidanza<ref>{{passo biblico2|1Sam|4,19||si}}; {{passo biblico2|Gen|16,11.38,24||si}}; {{passo biblico2|2Sam|11,5||si}} e {{passo biblico2|Giudici|13,5.7||si}}.</ref>.
Con questo in mente, la traduzione di Isaia 07:14 può anche essere resa come "la [o questa] giovane donna è incinta" o "la [o questa] giovane donna sarà presto incinta".
===Significato di [''almah''] {{Lang|he|עלמה}}===
Studiosi ebrei sostengono che la parola [''betulah''] è usata al posto di [''[[almah]]''] nei versi dove si intende chiaramente far riferimento a una vergine<ref>{{passo biblico2|Gn|24,16||si}}; {{passo biblico2|Es|22,16-17||si}}; {{passo biblico2|Lv|21,14||si}} e {{passo biblico2|Dt|22,13-21||si}})</ref> e che [''almah''] è più correttamente tradotto come "giovane donna".
Secondo la tradizione ebraica la "giovane donna" era in realtà la moglie di Isaia e la nascita del bambino è ricordata poi in {{passo biblico2|Is|8,3||si}}, anche se questo bambino non è chiamato "Emanuele", ma "[[Maher-shalal-hash-baz]]".
Ecco un esempio di come [''almah''] è usato, in {{passo biblico2|Proverbi|30,18-20||si}}:
{{Colonne}}
:18.
<br/>
:19. '''{{Lang|he|יט דֶּרֶךְ הַנֶּשֶׁר, בַּשָּׁמַיִם-- דֶּרֶךְ נָחָשׁ, עֲלֵי-צוּר;}}'''<br/>
::'''{{Lang|he|דֶּרֶךְ-אֳנִיָּה בְלֶב-יָם-- וְדֶרֶךְ גֶּבֶר בְּעַלְמָה}}'''<br/>
:20. '''{{Lang|he|כ כֵּן, דֶּרֶךְ אִשָּׁה-- מְנָאָפֶת}}'''<br/>
::'''{{Lang|he|אָכְלָה, וּמָחֲתָה פִיהָ; וְאָמְרָה, לֹא-פָעַלְתִּי אָוֶן}}'''
{{Colonne spezza}}
Ci sono tre cose troppo meravigliosa per me, anzi quattro che non capisco:<br/>
<br/>
la traccia dell'aquila nell'aria, la traccia del serpente sulla roccia;<br/>
la traccia della nave in mezzo al mare e la traccia dell'uomo nella giovane donna.<br/>
<br/>
Questa è la condotta della donna adultera;<br/>
mangia, si pulisce la bocca e dice: "Non ho fatto alcun male!"<ref>{{cita web
|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=
|url=http://www.mechon-mamre.org/p/pt/pt2830.htm
|titolo=Proverbs Chapter 30
|accesso=
|formato=
|lingua={{lingue|en|he}}
|editore=
|opera=A Hebrew - English Bible According to the Masoretic Text and the JPS 1917 Edition
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=}}</ref>
{{Colonne fine}}
Si sostiene che, nel contesto de "la traccia dell'uomo nella giovane donna", [''almah''] non sembra avere le connotazioni di una vergine.
[[Apologetica|Apologisti cristiani]] hanno talvolta argomentato che la traduzione "vergine" usata in molte versioni cristiane di Isaia 7,14 è giustificata perché presa dalla versione di Isaia della ''[[Septuaginta]]'' e sostengono che se nella Bibbia dei Settanta, che è stata tradotta da ebrei, si usa la parola vergine, anche l'originale doveva essere inteso come vergine.<ref name="oj">{{cita web
|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=
|autore=Rabbi Tovia Singer
|url=http://www.outreachjudaism.org/matthew.html
|titolo=A Christian Defends Matthew by Insisting That the Author of the First Gospel Used the Septuagint in His Quote of Isaiah to Support the Virgin Birth
|accesso=
|formato=
|lingua=en
|editore=Outreach Judaism
|opera=
|volume=|pagine=|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=}}</ref>
Questo tesi ha dei problemi: la [[Lettera di Aristea]], che risale al [[II secolo a.C.]], dice che la Settanta era una traduzione elaborata dagli ebrei di Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e [[Deuteronomio]] soltanto.
Giuseppe Flavio afferma similmente che, almeno sotto [[Tolomeo II|Tolomeo Filadelfo]], solo la legge era stata tradotta, e qualcosa di simile è riportato nel Talmud.<ref name="oj"/>
Tuttavia, gli storici concordano sull'originale paternità ebraica della ''Septuaginta''.
====L'articolo in [ha-almah]====
La parola [''ha''] viene generalmente tradotto come l'[[articolo determinativo]] "la".
Alcuni interpreti (ad esempio gli autori della ''[[New English Translation]]'') tuttavia credono che il suo uso indichi che la giovane donna era presente alla conversazione e quindi traducono [''ha-almah''] con "questa giovane donna";
che viene inteso come riferimento ad un membro della famiglia reale oppure alla "profetessa" citata in Isaia 8.
===Il nome Emanuele===
Il verbo [''karat''] '''{{lang|he|קָרָאת}}''' generalmente è stato preso come una forma arcaica della terza persona singolare femminile, e tradotto "lei lo chiamerà".
Il nome stesso, che significa "Dio [è] con noi", secondo l'Ebraismo implica nobiltà non una natura divina del ragazzo.
Questi [[Nome teoforico|nomi teoforici]] sono comuni nella Bibbia Ebraica.
==Obiezioni degli ebrei a Gesù come compimento di Isaia 07:14==
Obiezioni degli ebrei a considerare Gesù come il compimento della profezia in {{passo biblico2|Isaia|7:14||si}}:<ref name="oj2">{{cita web
|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=
|autore=Rabbi Tovia Singer
|url=http://www.outreachjudaism.org/virgin.html
|titolo=The Haftorah and Isaiah 53:Are the Jews Hiding Something?
|accesso=
|formato=
|lingua=en
|editore=Outreach Judaism
|opera=
|volume=|pagine=|pagina=
|data=|anno=|mese=
|urlarchivio=|dataarchivio=
|id=}}</ref><ref>{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url= http://www.messiahtruth.com/is714a.html
|titolo=Was She, or was She not "a virgin"? Her ob/gyn would have known!
|accesso=
|formato=
|lingua=en
|editore=Messiah Truth
|opera=Counter-Missionary Education
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=}}</ref>
* Se i cristiani affermano che la profezia della nascita verginale in {{passo biblico2|Isaia|7:14||si}} si è compiuta due volte, chi fu la prima vergine ad avere con un bambino nel [[732 a.C.]]? Se essi insistono che la parola [''ha'almah''] può significare solo vergine, sostenngono allora che Maria non fu la prima e unica vergine a concepire e dare alla luce un bambino??
* Che cosa significa il riferimento al "burro e miele"? {{passo biblico2|Isaia|7:22||si}}
* Perché Gesù, che era senza peccato fin dalla nascita secondo l'interpretazione cristiana tradizionale, è descritto come uno che deve imparare a rifiutare il male e scegliere il bene? {{passo biblico2|Isaia|7:15-16||si}}
* Che età ha il bambino Gesù maturo?
* Which were the two kingdoms during Jesus' lifetime that were abandoned? {{passo biblico2|Isaia|7:16}}
* Who dreaded the Kingdom of Israel during the first century AD when there had not been a Kingdom of Israel in existence since the seventh century BC?
* Jesus' name is Jesus; his name is not Emmanuel.
* The word "parthenos" (declination "parthenon") is employed in the [[Septuaginta]] in {{passo biblico2|Genesi|34:3||si}},<ref name="oj">[http://www.outreachjudaism.org/matthew.html A Christian Defends Matthew by Insisting That the Author of the First Gospel Used the Septuagint in His Quote of Isaiah to Support the Virgin Birth] Rabbi Tovia Singer.</ref><ref>[http://bibledatabase.net/html/septuagint/01_034.htm Greek OT (Septuagint/LXX) chapter 34]. Cf. Homer, Iliad 2.514; Aristophanes, Clouds 530; Pindar, Pythian 3.34; Sophocles, Trachiniae 1219-1225.</ref> where [[Dina (Bibbia)|Dina]] is called "parthenos" (or "parthenon") even after she has been raped. Therefore, it is not necessary that the word "parthenos" from {{passo biblico2|Matteo|1:23}} be translated as "virgin".
==Punto di vista cristiano==
Il punto di vista ebraico è spesso contestato dai cristiani, ed è stato una questione controversa tra ebrei e cristiani sin dalla formazione della Chiesa moderna.
[[San Girolamo|Girolamo]] nel [[383]] scrisse in ''Adversus Helvidium'' che [[Elvidio]] ha frainteso proprio questo stesso punto di confusione tra il greco e l'ebraico..
L'interpretazione cristiana di '''Emmanuele''' in Isaia 7:14 è basata sul [[Nuovo Testamento]]: {{passo biblico2|Matteo|1.20-23}} che descrive il concepimento e la nascita di [[Gesù Cristo]].
Nella ''[[Septuaginta]]'', la traduzione (risalente al [[200 a.C.]] o antecedente) in greco del Vecchio Testamento usata dai primi cristiani, in Isaia 7:14 la parola ''almah'' è tradotta come "vergine" = {{Lang|1=grc|2=παρθενος}} = ''parthenos''.
{{quote
|δια τουτο δωσει κυριος αυτος υμιν σημειον ιδου η '''παρθενος''' εν γαστρι εξει και τεξεται υιον και καλεσεις το ονομα αυτου εμμανουηλ<ref>[http://bibledatabase.net/html/septuagint/23_007.htm Isaiah 7 LXX]</ref>}}
Dal momento che Matteo è stato scritto per un pubblico di lingua greca,<ref>Bart Ehrman, ''Jesus: Apocalyptic Prophet of the New Millennium'', Oxford University Press, p.43</ref>
si ritiene generalmente che citi il testo greco di Isaia noto ai suoi lettori.<ref>{{Cita|Clarke|p. 5|Clarke}}{{quote|(23) è una traduzione diretta del greco ''parthenos'' che Matteo ha trovato in Isaia (7:14) della Septuaginta,|}}</ref>
Sulla base di queste scritture molti cristiani credono alla che Gesù Cristo è l'Emmanuele profetizzato in Isaia 07:14 e che Egli è "Dio con noi".
Molti credono anche alla [[nascita virginale]] di Gesù, concepito per opera spirituale dello [[Spirito Santo]] e non normalmente dall'uomo.
Secondo l'opinione espressa da [[Anthony Maas]] (1912) Luca ha compilato il suo racconto da ena fonte ebraica.<ref>''[http://www.newadvent.org/cathen/15448a.htm Virgin Birth of Christ]'' in ''[[Catholic Encyclopedia]] 1912'' (in inglese){{quote|In punto di fatto la storia della prima infanzia, come si trova nel terzo Vangelo [Luca] (1:05-02:52), tradisce una fonte ebraico-cristiana sia nei suoi contenuti che nel linguaggio e lo stile.
L'intero passaggio recita come un intero capitolo del [[Primo libro dei Maccabei]]; costumi, leggi e peculiarità ebraiche vengono introdotti senza alcuna spiegazione ulteriore, il ''[[Magnificat]]'', il ''[[Benedictus]]'' e il ''[[Nunc dimittis]]'' sono pieni di idee nazionali ebraiche.
Per quanto riguarda lo stile e il linguaggio della storia dell'infanzia, entrambi sono così profondamente semitici che il passaggio deve essere ritradotta in ebraico o in aramaico, per essere adeguatamente apprezzato.
Dobbiamo concludere, quindi, che la fonte immediata di San Luca per la storia della prima infanzia non era orale ma scritta.|}} </ref>
===Ezechia e la duplice realizzazione===
Alcuni studiosi cristiani<ref>Whittaker H. A. ''Hezekiah the Great'' Birmingham</ref> collegano l'ebraico ''almah'' ad [[Abija, figlia di Zaccaria|Abija]] la sposa reale di [[Acaz]] e prossima madre dell'erede del trono di Davide, [[Ezechia]].
La base di questa identificazione è il contesto di Isaia 07:07 che prosegue
<blockquote>
'''Isaia 7'''<br/>
'''7''' Questo non avverrà, non sarà. <br/>
'''8''' Perché la capitale della Siria è [[Damasco]], e il capo di Damasco è [[Resin]]. In sessantacinque anni Efraim sarà fiaccato e non sarà più popolo. <br/>
'''9''' E Samaria è la capitale di Efraim, e il capo di Samaria è il [[figlio di Romelia]]. Se non sarete saldi nella fede, non avrete stabilità"<br/>
'''10''' Il Signore parlò ancora ad Acaz:, <br/>
'''11''' “Chiedi un segno del Signore tuo Dio; lascia che sia profondo come [[Sheol]] o alto come il cielo.” <br/>
'''12''' Ma Acaz disse, “Io non chiederò,e non metterò il Signore alla prova.” <br/>
'''13''' Ed egli disse, “Ascolta quindi, O casa di Davide! É troppo poco per voi lo stancar gli uomini, che volete stancar anche il mio Dio? <br/>
'''14''' Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele <br/>
'''15''' Egli mangerà [[burro e miele]] finchè saprà come rifiutare il male e scegliere il bene. <br/>
'''16''' Ma prima che il ragazzo sappia come rifiutare il male e scegliere il bene, la terra i cui due re temi sarà deserta.
<br/>
'''17''' Il Signore porterà su di te e sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non sono venuti dal giorno che Efraim lasciò Giuda — il [[re di Assiria]].”<br/>
</blockquote>
I due re temuti da Acaz, [[Resin]] e [[Pekah]] furono sconfitti nel [[732 a.C.]] dal re di Assiria, [[Tiglath-Pileser III]].
L'età di un bambino che "sa come rifiutare il male e scegliere il bene" è ampiamente compatibile con quella di Ezechia quando era bambino.
Secondo questa interpretazione il profeta Isaia non dava alla parola ''almah'' il senso del Nuovo Testamento, ma intendeva la regina che avrebbe presto concepito e partorito un figlio.
D'altra parte, a cominciare dalla profezia di [[Natan]], ogni re è stato il portatore dell'intera promessa che non avrebbe potuto prendere forma nel futuro, senza essere una realtà fisica nel tempo presente.
Con ogni nuovo re, ci fu un risveglio della speranza che questo nuovo portatore del sangue reale avrebbe realizzato gli ideali del sovrano a venire, il Messia.
Nella prospettiva della profezia, presente e futuro lontano sono uniti.
Il miracolo della nascita virginale nel senso più pieno della parola non è chiaramente espresso nella profezia di Emanuele.
Secondo questa interpretazione la [[Maria (madre di Gesù)|vergine Maria]] e indicata solo indirettamente dalla figura della ''almah''.
La bibbia greca ''[[Septuaginta]]'' aveva tradotto ''almah'' come ''parthenos'' (vergine), in questo modo predisponendo la sua interpretazione come "vergine" nel senso proprio della parola.<ref>Claus Schedl, ''History of the Old Testament'', Volume IV, Translation of 'Geschichte des Alten Testaments', Society of St.Paul, Staten Island, New York 10314, 1972, pages 220-221</ref>
==Interpretazioni laiche==
Secondo [[Howard Clarke]], la maggior parte degli studiosi laici della Bibbia, insieme a studiosi ebrei e alcuni studiosi cristiani, ritengono che questo versetto di Isaia faccia esplicitamente riferimento a un figlio del Re di Giudea Acaz (ca. 735-15) piuttosto che alla madre di Gesù come viene interpretato da Matteo, quando il versetto è letto nel contesto del capitolo 7 di Isaia.<ref>{{Cita|Clarke|p. 5|Clarke}}</ref>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
==Voci correlate==
*{{Cita libro
<!-- * [[Portugal in World War I]] -->
|nome = Samuel David
|cognome = Luzzatto
|wkautore = Samuel David Luzzatto
|autore = <!-- alternativo a nome, cognome, wkautore -->
|coautori =
|curatore =
|altri =
|titolo = Il Profeta Isaia volgarizzato e commentato ad uso degl'israeliti
|editore = Antonio Bianchi
|città = Padova
|anno = 1867
|mese =
|giorno =
|data = <!-- alternativo a anno, mese, giorno -->
|ed =
|edizione = <!-- alternativo a ed -->
|lingua = ebraico ed italiano
|annooriginale = 1855
|meseoriginale =
|giornooriginale =
|dataoriginale = <!-- alternativo a annooriginale ecc. -->
|url = http://books.google.com.au/books?id=NA03wiYEmMQC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false
|formato =
|annodiaccesso =
|accesso = <!-- sinonimo di annodiaccesso -->
|mesediaccesso =
|giornodiaccesso =
|datadiaccesso = <!-- alternativo a annodiaccesso ecc. -->
|pagine =
|volume =
|capitolo =
|url_capitolo =
|ISBN =
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid = Luzzatto
|citazione =
}}
==Altri progetti==
*{{Cita libro
| cognome = Walton
| nome = John H.
| coautori = Andrew E. Hill
| titolo = Old Testament Today
| editore = Zondervan
| anno = 2004
| altri =
| url = http://books.google.com/books?id=0B4XFg6H-JYC
| ISBN = ISBN 0310238269, 9780310238263
|cid = Walton}}
== Collegamenti esterni ==
*{{Cita libro
|nome = Howard W.
|cognome = Clarke
|wkautore =
|autore = <!-- alternativo a nome, cognome, wkautore -->
|coautori =
|curatore =
|altri =
|titolo = The Gospel of Matthew and its readers: a historical introduction to the First Gospel
|editore = Indiana University Press
|città =
|anno = 2003
|mese =
|giorno =
|data = <!-- alternativo a anno, mese, giorno -->
|ed =
|edizione = <!-- alternativo a ed -->
|lingua = inglese
|annooriginale =
|meseoriginale =
|giornooriginale =
|dataoriginale = <!-- alternativo a annooriginale ecc. -->
|url = http://books.google.it/books?id=5BB70m7EVPkC&printsec=frontcover&dq=The+Gospel+of+Matthew+and+its+readers:+a+historical+introduction&hl=it&ei=kk-rTZLnGtC38gP2peC4Ag&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCkQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false
|annodiaccesso =
|accesso = <!-- sinonimo di annodiaccesso -->
|mesediaccesso =
|giornodiaccesso =
|datadiaccesso = <!-- alternativo a annodiaccesso ecc. -->
|pagine =
|volume =
|capitolo =
|url_capitolo =
|ISBN = ISBN 025334235X, 9780253342355
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid = Clarke
|citazione = }}
*{{Cita libroweb
|url = http://www.momentosdehistoria.com/MH_05_03_02_Exercito.htm
|nome = Edwin Richard
|titolo = O Corpo de Artilharia Pesada Independente - C.A.P.I.
|cognome = Thiele
|titolotradotto = Il Corpo Indipendente di Artiglieria Pesante - C.A.P.I.
|autore =
|wkautore =
|sito = Momentos da História
|autore = <!-- alternativo a nome, cognome, wkautore -->
|coautorieditore =
|data = 17 marzo 2013
|curatore =
|altrilingua = pt
|titolo = The Mysterious Numbers of the Hebrew Kings
|editore = Zondervan/Kregel
|città = [[Grand Rapids]]
|anno = 1983
|mese =
|giorno =
|data = <!-- alternativo a anno, mese, giorno -->
|ed = 3
|edizione = <!-- alternativo a ed -->
|lingua = inglese
|annooriginale = 1a ed., New York, Macmillan, 1951 - 2a ed., Grand Rapids, Eerdmans, 1965
|meseoriginale =
|giornooriginale =
|dataoriginale = <!-- alternativo a annooriginale ecc. -->
|url = http://books.google.it/books?id=Wx4GsZH3dzAC&dq=The+Mysterious+Numbers+of+the+Hebrew+Kings&source=gbs_navlinks_s
|formato =
|annodiaccessop =
|pp =
|accesso = <!-- sinonimo di annodiaccesso -->
|cid = Momentos da História
|mesediaccesso =
|giornodiaccesso =
|datadiaccesso = <!-- alternativo a annodiaccesso ecc. -->
|pagine =
|volume =
|capitolo =
|url_capitolo =
|ISBN = ISBN 0-8254-3825-X, 9780825438257
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid = Thiele
|citazione =
|accesso = 24 ottobre 2024
}}
|urlarchivio =
|dataarchivio =
|urlmorto =
|postscript = }}
*{{cita libroweb
|url=http://ww1ha.org/france/portugal.htm
| cognome = Walton
|titolo=France at War: Portugal in the Great War
| nome = John H.
|autore=Hugo Rodrigues Sintra
| coautori = Hill, Andrew E.
|accesso=21 febbruaio 2014
| titolo = Old Testament Today
|urlmorto = si
| editore = Zondervan
|urlarchivio =https://web.archive.org/web/20131004213727/http://ww1ha.org/france/portugal.htm
| data = 2004
|dataarchivio = 4 Ottobre 2013
| pagine =
|cid=Sintra
| url = http://books.google.com/books?id=0B4XFg6H-JYC
|lingua=en}}
| ISBN = ISBN 0310238269, 9780310238263
|cid = Walton}}
<!-- {{Portale|Grande Guerra|Portogallo}}
==Voci correlate==
* [[Almah]]
* [[Jesus and Messianic prophecy]]
* [[Libro di Isaia]]
* [[Vangelo secondo Matteo]]
* [[Verginità di Maria]]
[[Categoria:Forze armate portoghesi]]
==Collegamenti esterni==
[[Categoria:Portogallo nella prima guerra mondiale]]
-->
=[[Manchester University Press]]=
*{{cita web
{{S|case editrici britanniche}}
|cognome=Bastia
{{Azienda
|nome=A.
| nome = Manchester University Press
|wkautore=
| logo = <!-- Manchester University Press logo.png -->
|coautori=A. Israel
| caption = <!-- Logo -->
|autore=
| parent = [[University of Manchester]]
|url=http://digilander.libero.it/Hard_Rain/Isaia%207.pdf
| status =
|titolo=Isaia 7:10-17, un problema interpretativo
| traded_as =
|accesso=
| predecessor =
|formato=PDF
| data fondazione = 1904
|lingua=
| fondatori = James Tait
|editore=
| successor =
|opera=
| nazione = GBR
|volume=
| sede = Manchester
|pagine=
| settore=editoria
|pagina=
| distribution = [[NBN International]] (UK books)<br />[[Oxford University Press]] (Americas books)<br />Footprint Books (Australia books)<ref>[http://www.manchesteruniversitypress.co.uk/resources/booksellers/ Booksellers]</ref><br />Turpin Distribution (Worldwide journals)<ref>[http://www.manchesteruniversitypress.co.uk/resources/libraries/ Librarians]</ref>
|data=02.09.2008
| keypeople =
|anno=
| prodotti = libri, [[riviste accademiche]]
|mese=
| topics =
|urlarchivio=
| genre =
|dataarchivio=
| imprints =
|id=
| revenue =
| owner =
| numemployees =
| sito = https://manchesteruniversitypress.co.uk/
}}
'''Manchester University Press''' è la [[casa editrice universitaria]] della [[Università di Manchester]], pubblica libri e riviste accademiche.
La Manchester University Press è diventata un editore internazionale, ma mantiene i collegamenti con l'Università.
È stata fondata nel 1904 da James Tai, inizialmente come Comitato delle Pubblicazioni dell'Università per pubblicare le ricerche accademiche intraprese presso la [[Victoria University of Manchester]].
<!-- [[Category:Hebrew Bible verses]]
[[Category:Christianity and Judaism]]
[[Category:Book of Isaiah]] -->
== Attività ==
[[en:Isaiah 7:14]]
[[pt:Isaías 7:14]]
[[ro:Isaia 7:14]]
[[File:Old Medical School.jpg|thumb|250px|Old Medical School in Coupland Street (fotografata nel 1908), uno degli edifici che hanno ospitato la casa editrice.]]
=[[Vescovo di Cesarea]]=
La Manchester University Press pubblica monografie e libri di testo per l'insegnamento accademico nell'istruzione superiore; ogni anno produce circa 200 nuovi libri e gestisce cinque riviste, specializzandosi in scienze umane e sociali.<ref>{{cita sito
*[[Zaccheo (personaggio del Vangelo)|Zaccheo]]<ref Name=primi>{{cita web
|titolo=About - Manchester University Press
|cognome= |nome= |wkautore= |coautori=
|url=https://manchesteruniversitypress.co.uk/about/
|autore=James Donaldson (a cura di)
|url=http://www.ccel.org/ccel/schaff/anf07.ix.viii.iv.html
|titolo=Enumeration Ordained by Apostles
|accesso=20 marzo 2011
|formato=
|lingua=en
|sito=manchesteruniversitypress.co.uk
|editore=Christian Classics Ethereal Library
|accesso=23 gennaio 2024}}</ref>
|opera=Constitutions of the Holy Apostles
|volume=VII cap. 4
|pagine= |pagina=
|data= |anno= |mese=
|urlarchivio= |dataarchivio=
|id=}}{{quote| Di Cesarea di Palestina il primo fu Zaccheo, che una volta era un pubblicano;
dopo di lui fu Cornelio e il terzo Teofilo.|}}</ref>
*Cornelio (probabilmente [[Cornelio (Bibbia)|Cornelio il Centurione]])<ref Name=primi/>
*[[Teofilo di Cesarea in Palestina|Teofilo]], (circa 189)
*Theoctisto (216–258)<ref Name=HEVIII>{{cita web
|cognome=di Cesarea
|nome=Eusebio
|wkautore=Eusebio di Cesarea
|coautori=
|autore=
|url=http://www.documentacatholicaomnia.eu/03d/0265-0339,_Eusebius_Caesariensis,_Church_History,_EN.pdf
|titolo= The Bishops that flourished at that Time
|accesso= 20 marzo 2011
|formato=pdf
|lingua=en
|editore=Documenta Catholica Omnia
|opera=[[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Historia Ecclesiastica]]
|volume=VII cap. 14
|pagine=|pagina=
|data=|anno=|mese=
|urlarchivio=|dataarchivio=
|id=}}{{quote|..; ed essendo morto Teoctisto di Cesarea di Palestina, Domnus ricevette quell'episcopato. Ma lo tenne per poco tempo e Teotecno, nostro contemporaneo,
gli successe. Egli era anche un membro della scuola di [[Origene]].|}}</ref>
*Domnus<ref Name=HEVIII/>
=== Open access ===
*[[Teotecno]]<ref Name=HEVIII/>
La Manchester University Press è stata attivamente coinvolta nell'[[open access]].<ref>{{cita web
|titolo=Open Access Books
|lingua=en
|url=https://manchesteruniversitypress.co.uk/openmonographs/
|editore=Manchester University Press
|anno=2021}}</ref><ref>{{cita web
|titolo=Open Access Journals
|lingua=en
|url=https://manchesteruniversitypress.co.uk/open-access-journals/
|editore=Manchester University Press
|archive-url=https://web.archive.org/web/20210301044751/https://manchesteruniversitypress.co.uk/open-access-journals/
|archive-date=March 1, 2021
|anno=2021}}</ref>
È uno dei tredici editori a partecipare al progetto pilota [[Knowledge Unlatched]], un approccio consortile di biblioteche globali per finanziare [[Monografia open access|libri ad accesso aperto]]s.<ref>{{cita web
|url=http://www.knowledgeunlatched.org/good-for/publishers/
|titolo=Good for publishers
|lingua=en
|sito=knowledgeunlatched.org}}</ref>
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
=[[Biblioteca teologica di Cesarea Marittima]]=
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
La '''Biblioteca teologica di Cesarea Marittima''' fu la biblioteca dei primi cristiani di [[Cesarea Marittima]] in Palestina.
*{{Collegamenti esterni}}
{{portale|editoria|università}}
==Storia==
<!-- [[Categoria:Case editrici britanniche]]
Grazie all'attività del teologo [[Origene]] (185/6–254) ed alla scuola del suo seguace [[Panfilo di Cesarea|Panfilo]] (fine del [[III secolo]] – 309), studioso ed avido collezionista di libri sulle [[Bibbia|Sacre Scritture]], Cesarea divenne un centro di formazione cristiana e la sua scuola teologica si guadagnò la reputazione di avere la più vasta biblioteca ecclesiastica dell'epoca, comprendente più di 30.000 manoscritti: [[Gregorio Nazianzeno]], [[San Basilio Magno|Basilio il Grande]], [[san Girolamo]] ed altri vi si recarono a studiare.
[[Categoria:Case editrici universitarie]]
Il [[Tipo testuale cesariense]] è riconosciuto dagli studiosi come una delle versioni più antiche del [[Nuovo Testamento]].
[[Categoria:Università a Manchester]] -->
=[[Papiro di Ossirinco 668]]=
Sul letto di morte Origene aveva lasciato alla comunità cristiana della città la sua biblioteca privata,<ref>[[Johannes Quasten|Quasten]], 3.309.</ref> che comprendeva anche i manoscritti originali delle sue opere.<ref>[[Eusebio di Cesarea]], ''[[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Historia Ecclesiastica]]'', VI.32.3–4</ref><ref>Kofsky, 12.</ref><ref>Panfilo potrebbe non avere ottenuto tutti gli scritti di Origene, comunque: il testo della biblioteca del "Commentari di Origene su Isaia" si interrompe a 30:6, mentre si dice che il commentario originale era composto da trenta volumi. - {{Cita|Barnes|333 n. 114, citando Eusebius, ''HE'' VI, 32.1|Barnes}}; ''In Is''. p. 195.20–21<!-- ?? Ziegler ?? --></ref>
Questa, insieme con i libri del suo mecenate Ambrogio, costituì il nucleo della raccolta creata da Panfilo.<ref>Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 6.32.3–4; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', 93; idem., ''Eusebius of Caesarea'', 2 col. 2.</ref>
{{Manoscritto
San Panfilo, che fu paragonato a [[Demetrio Falereo]] e [[Pisistrato]] per aver raccolto bibbie "da ogni parte del mondo",<ref>Levine, 125.</ref> dedicò la sua vita a cercare ed acquisire testi antichi che raccolse nella famosa biblioteca e furono più tardi utilizzati da [[san Girolamo]], Panfilo istituì anche una scuola per lo studio teologico<ref>[[Eusebio di Cesarea]], ''[[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Historia Ecclesiastica]]'', VII, 32.25</ref> che era simile a (o forse un ripristino di<ref>Levine, 124–25.</ref>) quella di Origene.<ref>Kofsky, 12, citando Eusebius, ''Historia Ecclesiastica'' 7.32.25. Sulla scuola di Origene vedi: Gregory, ''Oratio Panegyrica''; Kofsky, 12–13.</ref>
|classificazione = P. Oxy. IV 668<!-- nome scientifico del manoscritto -->
Nello ''[[scriptorium]]'', un complemento necessario per tutte le biblioteche dell'[[Storia antica|antichità]], egli curò la produzione di copie accurate delle [[Bibbia|Sacre Scritture]].
|immagine= Papyrus PSI 1291 - Epitome of Livy XLVII–XLVIII - Egyptian Museum, Cairo.jpg
Testimonianze dello zelo e della cura che pose in questo lavoro si trovano nei [[colophon]] dei manoscritti biblici.
|dimimmagine=<!-- larghezza seguita da "px" (opzionale) -->
Girolamo in ''[[De viris illustribus (Girolamo)|De viris illustribus]]'' (I, 25) scrive che Panfilo "trascrisse la maggior parte delle opere di [[Origene di Alessandria]] di sua mano," e che "queste sono ancora conservate nella biblioteca di Cæsarea.".
|didascalia = Papyrus PSI 1291
|classificazionealt = <!-- altre denominazioni scientifiche -->
Tra gli inestimabili, tesori perduti della biblioteca vi era il [[Vangelo degli Ebrei]].
|scrittore = <!-- nome dell'autore, se noto -->
Girolamo sapeva di questa copia del cosiddetto testo "Ebreo" o [[aramaico]] del [[Vangelo di Matteo]] ed [[Eusebio di Cesarea|Eusebio]]<ref>[[Eusebio di Cesarea]], VI, 32</ref> la cita nel catalogo della biblioteca che egli aggiunse alla sua "Vita di Panfilo".
|opera = Epitome di Livio, XXXVII-XL e XLVIII-LV.
Un passaggio di questa perduta "Vita" citato da Girolamo<ref>[[san Girolamo|Girolamo]], ''Adversus Rufinum'', I, 9</ref>
|epoca = III secolo
descrive come Panfilo forniva agli studiosi poveri, oltre al necessario per vivere, anche copie delle Scritture - non semplicemente in prestito - di cui teneva una grande scorta destinata anche alle donne dedite allo studio.
|supporto = papiro<!-- il supporto scrittorio: pergamena, carta o altro -->
Come il suo modello Origene, Panfilo manteneva stretti contatti con i suoi studenti;
|altezza = 26
Eusebio, nella sua storia delle persecuzioni, allude al fatto che molti dei martiri di Cesarea vivevano insieme, presumibilmente sotto Panfilo.<ref>Levine, 122.</ref>
|larghezza =
|lingua = [[Lingua latina|latino]]
Il grande tesoro della biblioteca di Cesarea fu la copia dell'''[[Hexapla]]'' appartenuta allo stesso Origene, probabilmente l'unico esemplare completo mai realizzato.
|scrittura = [[onciale]]<!-- tipo di scrittura: ''gotica'', ''carolina'', ''rotunda''... -->
Essa fu consultata da Girolamo.<ref>{{cita libro
|provenienza = <!-- se accertato, luogo in cui è stato prodotto il manoscritto, con wikilink -->
|cognome= |nome=
|pagine = 1<!-- numero dei folii o delle pagine -->
|autore=Girolamo
|ubicazione= [[Houghton Library]]<!-- ubicazione attuale del manoscritto -->
|wkautore= san Girolamo
|curatore = <!-- primo editore del testo o dell'edizione critica -->
|coautori= |curatore= Germain Morin
|ref = <!-- link alla scheda bibliografica del manoscritto, nel formato [http://sito.xy Scheda] -->
|altri=
|titolo= Sancti Hieronymi presbyteri qui deperditi hactenus putabantur Commentarioli in Psalmos
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
|url= http://books.google.it/books?id=YJjTQAAACAAJ&dq=Sancti+Hieronymi+presbyteri+qui+deperditi+hactenus+putabantur&source=gbs_book_other_versions
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1895
|mese=
|editore= Apud Editorem
|città= |lingua= |id= |doi=
|pagine= pp. 5, 21
|capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}</ref>
<ref>Girolamo, ''In Epist. ad Tit.''.</ref>
San Panfilo fu martirizzato nel febbraio del 309.<ref>''Lives of the Saints, for Every Day of the Year'', p. 212</ref>
Le collezioni della biblioteca soffrirono durante le persecuzioni sotto l'Imperatore [[Diocleziano]], ma in seguito furono riparate dai [[vescovo di Cesarea|vescovi di Cesarea]].<ref>Girolamo, ''Epistole'' xxxiv</ref>
La biblioteca esisteva ancora nel [[VI secolo]] ma probabilmente non sopravvisse alla conquista di Cesarea da parte dei [[Saraceni]] nel [[638]];<ref>[[Henry Barclay Swete]], ''Introduction to the Old Testament in Greek'', pp 74-75.</ref> su questo punto il consenso accademico trova eco nella maggior parte degli storici moderni: la ”grande biblioteca<ref>30,000 volumi nel [[630]] {O’Connor 1980:161}</ref> sopravvisse a Caesarea fino alla distruzione operata dagli arabi nel [[VII secolo]]”,<ref>{{Cita|F. L. Cross e E. A. Livingstone|p. 1221|Cross}}</ref> anche se uno storico moderno attribuisce le maggiori distruzioni alla precedente conquista da parte dei [[Sassanidi]] [[persiani]].
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*{{cita libro
|cognome= Barnes
|nome= Timothy David
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo= Constantine and Eusebius
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
|url= http://books.google.it/books?id=LGDjJK-JeSwC&printsec=frontcover&source=gbs_navlinks_s#v=onepage&q&f=false
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso=
|edizione= ristampa, illustrata
|data= |anno=1981 |mese=
|editore= [[Harvard University Press]]
|città=
|lingua= [[lingua inglese|inglese]]
|id=ISBN 0674165314, 9780674165311
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione=
|cid=Barnes }}
* Kofsky, Arieh. ''Eusebius of Caesarea against paganism''. Leida: [[Brill Editore]], 2000.
* Levine, Lee I. ''Caesarea under Roman rule''. Leida: [[Brill Editore]], 1975.
==Collegamenti esterni==
*{{cita web
|url=http://www.newadvent.org/cathen/11436b.htm
|titolo=St. Pamphilus of Cæsarea
|accesso=05-05-2010
|editore=[[Catholic Encyclopedia]]
|lingua=en
}}
Il '''Papiro di Ossirinco 668''' (''P. Oxy. IV 668'') reca un'[[epitome]] dei [[Ab Urbe condita libri|libri XXXVII-XL e XLVIII-LV]] di [[Tito Livio|Lvio]].
<!-- [[Categoria:biblioteche]] -->
Datato all'inizio del III o III-IV secolo, è scritto con una scrittura che può essere considerata sia il più antico semionciale sia il suo antenata, la cosiddetta scrittura rustica riformata.
[[en:Theological Library of Caesarea Maritima]]
<!--
È un [[opistografo]] e reca sul verso una piccola parte della ''[[Lettera agli Ebrei]]'', classificata come [[Papiro 13]].
{{Tradotto da|en|Theological Library of Caesarea Maritima||}}
{{Tradotto da|en|Eusebius of Caesarea||}}
Attualmente è conservato in due parti:
-->
[[British Library]], Inv. Nr. 1532, recto = P. Lit. Lond. 120 (British Library Papyrus 1532)
=[[Sede titolare di Betlemme]]=
Epitome of Livy XXXVII–XL, XLIX–LV
[[Museo egizio (Il Cairo)|Museo egizio]], [[Cairo]], SR 3796 25/1/55/2 (11) = PSI 1291 (Papyrus PSI 1291)
{{Sede titolare della chiesa cattolica
Epitome of Livy XLVII–XLVIII
|nome=Betlemme
|immagine=NativityChurch5.jpg
|didascalia=[[Basilica della Natività]] a [[Betlemme]]: mosaico del [[XII secolo]].
|vescovile=si
|latino=Bethleemitanus
|vescovo=
|suffraganeadi=[[Patriarcato di Gerusalemme dei Latini]]
|stato=
|regione=
|eretta=[[1110]]
|soppressa=si
|informazioni=
|ch=2n81
}}
==[[Collegameti esterni]]==
'''[[Betlemme]]''' è una [[sede titolare]] cattolica; nel medioevo fu [[sede episcopale]] durante il periodo delle [[crociate]].
[http://www.psi-online.it/documents/psi;12;1292]
=Vangelo copto degli Egiziani=
==Storia==
The main contents concern the [[Sethiani]] [[Gnostici]] understanding of how the earth came into being, how Seth, in the Gnostic interpretation, is incarnated as Jesus in order to release people's souls from the evil prison that is creation. More specifically, the text can be divided into four parts concerning the creation of the heavenly world: the creation of the heavenly world, the creation and significance of the race of Seth, a hymn, and the history behind the creation of the text itself
I contenuti principali riguardano la visione [[gnostica]] dei [[Sethiani]] di come è nata la terra e di come [[Set (Bibbia)|Set]] si è incarnato come Gesù per liberare le anime delle persone dalla prigione malvagia che è la creazione.
Nel [[1099]] Betlemme fu conquistata dai [[Prima crociata|crociati]] che costruirono un nuovo monastero con chiostro per gli Agostiniani a nord della [[Basilica della Natività]], a sud eressero una torre di difesa ed ad ovest l'[[vescovado|episcopio]].
Più specificamente, il testo può essere diviso in quattro parti riguardanti: la creazione del mondo celeste, la creazione e il significato della progenie di Set, un inno e la storia dietro la creazione del testo stesso
Il clero [[Chiesa ortodossa di Gerusalemme|ortodosso]] fu scacciato dalla propria sede e sostituito da religiosi [[Chiesa cattolica|latini]].
Fino a quel momento la presenza ufficiale cristiana nella regione era stata [[Chiesa greco-ortodossa|greco-ortodossa]].
<ref name="ag"/>
Il giorno di natale del 1100 [[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino I]] fu incoronato a Betlemme primo [[Re di Gerusalemme]]; quello stesso anno il [[Papa Pasquale II]], su richiesta di Baldovino I, eresse la cittadina a vescovado latino<ref name="BMH">{{cita web |url=http://www.bethlehem-city.org/English/City/index.php |titolo=History of Bethlehem
|editore=Bethlehem Municipality
|lingua=en
|accesso=2008-01-22}}</ref>.
Era direttamente sottoposta al [[Patriarcato latino di Gerusalemme]]<ref>{{Cita | Figliuolo | p. 391 | Figliuolo }}</ref>.
Prima di allora Betlemme non era mai stata sede episcopale.
It also contains a hymn, parts of which are unusual in being apparently meaningless sequences of vowels (thought to be a representation of early Christian [[glossolalia]]), although the vowels of the final paragraph (''u aei eis aei ei o ei ei os ei'') can be partitioned to read (in Greek) ''who exists as Son for ever and ever. You are what you are, you are who you are''. One explanation could be that these vowels are connected to the divine name [[Yahweh|YHWH]]. Another possibility is that the vowels could represent a secret, sacred way for the soul of the reader to move closer to gnosis.
Nel 1187 [[Saladino]] riconquistò Betlemme togliendola ai crociati.
Il clero latino fu costretto a partire permettendo a quello greco-ortodosso di tornare.
Nel 1192 Saladino permise il ritorno di due preti e due diaconi latini.
Tuttavia, l'economia di Betlemme soffrì della drastica riduzione dei pellegrini dall'Europa<ref name="BMH"/>.
Parti dell'inno sono insolite sequenze di vocali apparentemente prive di significato; ritenuto un esempio di [[glossolalia]] paleocristiana, sebbene le vocali dell'ultimo paragrafo:
Nel 1168 il crociato [[Guglielmo IV di Nevers|Guglielmo IV]], conte di [[Nevers]] aveva promesso al vescovo di Betlemme che se la città fosse caduta in mano musulmana, l'avrebbe accolto, lui stesso o i suoi successori, nella cittadina di [[Clamecy (Nièvre)|Clamency]], in [[Borgogna]].
<< u aei eis aei ei o ei ei os ei >>
La volontà del defunto conte fu rispettata nel 1223, quando il vescovo di Betlemme si insediò nell'ospedale di Panthenor a Clamency.
possono essere suddivise per leggere in greco:
Clamency rimase sede permanente del vescovo ''[[in partibus infidelium]]'' per circa 600 anni, fino alla [[Rivoluzione francese]] nel 1789<ref>L. de Sivry, ''Dictionnaire de Géographie Ecclesiastique'', pagina 375, edizione del 1852. Archivi ecclesiastici delle lettere inviate dai vescovi ''in partibus infidelium'' di Betlemme ai vescovi di [[Auxerre]].</ref>.
<<chi esiste come Figlio nei secoli dei secoli. Tu sei ciò che sei, tu sei chi sei>>.
è possibile che queste vocali siano collegate al nome divino [[Yahweh|YHWH]] oppure che rappresentino un modo segreto e sacro per l'anima del lettore di avvicinarsi alla gnosi.
<ref name="ag">{{cite book|last1=Foster|first1=Paul|title=The apocryphal Gospels : a very short introduction|date=2009|publisher=Oxford University Press|___location=Oxford|isbn=978-0-19-923694-7|pages=56–58}}</ref>
Nel [[1229]] Betlemme — insieme con Gerusalemme, [[Nazaret]] e [[Sidone]] — tornò per breve tempo al [[Regno di Gerusalemme]] in forza di un trattato tra il [[Sacro Romano Imperatore]] [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]] ed il [[Sultano]] [[ayyubide]] [[al-Malik al-Kamil]], in cambio di dieci anni di tregua tra Ayyubidi e Crociati.
Betlemme fu riconquistata dai musulmani nel [[1244]], dopo la scadenza del trattato nel [[1239]]<ref>Paul Reed, 2000, p.206.</ref>.
=== Contenuto ===
Nel [[1250]], con l'avvento al potere dei [[Mamelucchi]] sotto [[Baybars]], la tolleranza per i cristiani declinò; il clero lasciò la città le cui mura furono demolite nel [[1263]].
Il clero latino tornò a Betlemme nel secolo successivo e si stabilì nel monastero adiacente alla [[Basilica della Natività]].
I greci-ortodossi ebbero il controllo della basilica e condivisero il controllo della [[Grotta del Latte]] con i latini e gli [[Chiesa apostolica armena|armeni]]<ref name="BMH"/>.
Il testo propone una [[Teogonia (mitologia)|teogonia]] che sembra incrociare due tradizioni: quella della triade presentata nel ''[[Libro segreto di Giovanni]]'' e nella ''[[Protennoia trimorfica]]'' e un'altra, quella della pentade presente nella tradizione battesimale sethiana.
===Cronotassi dei vescovi===
* Aschetino o ''Ansquitinus'', † ([[1110]] - post [[1123]])<ref name = Cange>{{Cita | Du Cange | pp. 784-793 | 2 }}</ref>
Questo testo, caratterizzato dall'[[esoterismo]] e che sembra sottolineare una tradizione battesimale di iniziazione, è un trattato sulla rivelazione che, nella sua prima parte, descrive attraverso cinque [[dossologia|dossologie]] l'articolazione di un pantheon celeste, presieduto da una divinità autogena chiamata ''Grande Spirito Invisibile'' - caratterizzata da luce e silenzio - dalla quale deriva una triade di poteri [[ogdoade|ogdoadi]]: il padre, la madre, il figlio.
* Anselmo o ''Anseau'', † (ante [[1132]] - post [[1142]])<ref name = Cange/>
Il testo cita poi l'apparizione di un [[Eone (teologia)|Eone]] che avvolge il pantheon luminoso, il che suggerisce un'influenza del misticismo ebraico.
* Giraldo, † (ante [[1147]] - post [[1152]])<ref name = Cange/>
Il pantheon vede quindi apparire una serie di esseri trascendenti, i principali dei quali sono la ''Vergine maschio'' [[Barbelo]], il ''Bambino tre-volte-maschio'', la ''Vergine maschio'' Youel (un doppio di Barbelo) ed Esephech il figlio del bambino (un doppio del Bambino)
* Raul o Radolfo I, † ([[1155]]<ref name = Sandoli>{{Cita | De Sandoli | pp. 233-237 | 1 }}</ref> - morto nel [[1173]])<ref name = Cange/>
<ref>cf. John D. Turner, « Sethian Gnosticism : A Literary History », in ''Nag Hammadi, Gnosticism and Early Christianity'', éd. C.W. Hedrick and R. Hodgson; Peabody, MA: {{Lien|lang=en|trad=Hendrickson Publishers|fr=Hendrickson Publishers}}, 1986, {{p.|55-86}} ; [[Madeleine Scopello]], ''Femme, gnose et manichéisme : de l'espace mythique au territoire du réel'', éd. Brill, 1997, {{p.|53}} [https://books.google.be/books?id=ERY4cCTx4-kC&pg=PA53 extrait en ligne]</ref>.
* Alberto, † (ante [[1177]] - post [[1179]])<ref name = Cange/>
* Piero, † (ante [[1204]] - ucciso nel [[1205]] alla [[Battaglia di Adrianopoli (1205)|battaglia di Adrianopoli]])<ref name = Cange/>
* Tommaso, † (ante [[1207]] - ...)<ref name = Cange/>
* Rainierio, † (ante [[1210]] - [[1233]])<ref name = Sandoli/>
* [[Tommaso Agni]] di [[Lentini]] [[OP]], † ([[1258]] - [[1263]]), nel 1272 fu eletto patriarca di Gerusalemme <ref name = Sandoli/>
==Note==
<references/>
*{{cita testo|cognome=Foster|nome=Paul
==Voci correlate==
|titolo=The apocryphal Gospels : a very short introduction
|anno=2009|editore=Oxford University Press
|città=Oxford|isbn=978-0-19-923694-7|pp=56–58|cid=Foster}}
=[[Servizio dei Fari e del Segnalamento Marittimo]]=
*[[Arcivescovi nazareni]]
il '''Servizio dei Fari e del Segnalamento Marittimo''' della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] gestisce i [[faro|fari]] disposti lungo le coste italiane, inclusa la [[Lanterna di Genova]], opera al servizio dei naviganti civili e militari dal 1910, anno in cui la competenza passò all'allora [[Regia Marina]] dal [[Ministero dei trasporti]]<ref name=fari>{{cita web
*[[Patriarcato di Gerusalemme dei Latini]]
|url= http://www.marina.difesa.it/storiacultura/fari/Pagine/ChiSiamo.aspx
|titolo=Fari e segnalamenti
|sito=marina.difesa.it
|accesso=25 febbraio 2011}}</ref>.
Il servizio è gestito con personale civile e militare, ed è diviso in cinque zone, La Spezia, Venezia, Taranto (con sezione distaccata a Napoli), La Maddalena e [[Messina]], più un ufficio tecnico dei fari a La Spezia e un ispettorato per il supporto logistico e dei fari a Roma, da cui dipendono tutti i comandi di zona (a loro volta dipendenti anche dai vari comandi e dipartimenti militari marittimi) e il già citato ufficio tecnico<ref name=fari/>.
==Bibliografia==
Il Servizio dispone di 157 fari e 667 [[Fanale (nautica)|fanali]] (comprese [[Segnalamenti marittimi ottici|mede]] e [[Boa (nautica)|boe]])<ref name=fari/>.
*{{cita pubblicazione
| quotes =
| cognome = De Sandoli
| nome = Sabino
| linkautore =
| coautori =
| data =
| anno = 1974
| mese =
| titolo = Corpus Inscriptionum Crucesignatorum Terrae Sanctae
| rivista = Pubblicazioni dello Studium Biblicum Franciscanum
| volume = 21
| numero =
| pagine = 193 - 237
| doi =
| id =
| url = http://www.christusrex.org/www2/cruce5/c5193.html
| accesso = 1-1-2009
| cid = 1}}
In Italia il sistema dei segnalamenti marittimi è costituito, al [[1985]], di:<ref name="autogenerated5">{{cita web
*{{cita libro
|http://www.marina.difesa.it/storiacultura/fari/Pagine/chisiamo.aspx
|cognome= Du Cange
|Sito Marina Militare
|nome= Charles D.
|01-02-2010}}</ref>
|wkautore= Du Cange
* 58 fari principali con ottica rotante;
|coautori= Nicolas Rodolphe Taranne; Emmanuel Guillaume Rey
* 109 fari secondari con ottica fissa;
|curatore= |altri=
* 522 fanali;
|titolo= Les familles d'outre-mer
* 67 boe luminose; 18 mede luminose; 19 radiofari; 27 nautofoni;
|dataoriginale=
* 1 [[racon]], con una forza di 62 militari e 426 civili.
|annooriginale=1869
|meseoriginale=
|url= http://www.archive.org/details/lesfamillesdoutr00ducauoft
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso=
|edizione= |data= |anno= |mese=
|editore= Imprimerie Impériale
|città= Parigi
|lingua= [[lingua francese|francese]]
|id= |doi= |pagine=pp. 784-793 |capitolo=|url_capitolo= |citazione= |cid=2}}
== Mantenimento ==
La gestione del sistema è affidata al Servizio Fari della [[Marina Militare Italiana]]. Il servizio è organizzato in sei comandi-zona con rispettive sedi a:<ref name="autogenerated5"/>
# [[La Spezia]] per l'Alto Tirreno;
# [[La Maddalena]] per la Sardegna;
# [[Napoli]] per il Basso Tirreno;
# [[Messina]] per la Sicilia;
# [[Taranto]] per lo Ionio e il- Basso Adriatico;
# [[Venezia]] per l'Alto Adriatico e per l'Adriatico Centrale
ed ha alle sue dipendenze una cinquantina di militari e 362 civili, di cui 161 hanno la qualifica di faristi, ovvero personale di reggenza (i "guardiani dei fari") che provvede alla condotta e alla manutenzione dei fari e dei segnalamenti. Il numero dei faristi sta progressivamente diminuendo con la progressiva automazione degli impianti luminosi.
==Storia==
*{{cita libro
|titolo=Palestine Under the Moslems: A Description of Syria and the Holy Land from A.D. 650 to 1500
|url=http://books.google.com/books?id=ENANAAAAIAAJ&pg=PA493&dq=Lajjun+Guy+le+Strange&lr=&ei=-0MmScyML4TkygTn-J2KAg#PPP1,M1
|nome=Guy
|cognome=le Strange
|anno=1890
|editore=Committee of the [[Palestine Exploration Fund]]}}
Anche l'[[Italia]] è ricca di fari, molti di origine antica (il [[Regno delle Due Sicilie]] fu il primo Stato italiano ad organizzare una moderna rete di fari<ref>Lamberto Radogna, Storia della marina mercantile delle Due Sicilie, Mursia, pag. 149</ref>).
*{{Cita libro
|cognome=Peirs
|nome=Paul Read
|titolo=The Templars
|editore=Macmillan
|anno=2000
|id=ISBN 0312266588}}
Dopo il [[1860]], con l'[[Unità d'Italia]], il nuovo Stato dovette affrontare in modo sistematico l'illuminazione dei suoi 8000 chilometri di coste e nacquero così molti nuovi fari: i fari e i segnalamenti marittimi italiani che nel 1861 non superavano i 50, nel 1916 erano già 512.
*{{cita libro
Un esempio è il [[faro di Capo Sandalo]], sull'[[isola di San Pietro]], in [[Sardegna]], costruito nel 1864 su un alto scoglio a picco sul mare con una torre di 30 metri (138 metri l'altezza sul livello del mare) e portata 28 miglia.
|cognome= Figliuolo
|nome= Bruno
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo= Chiesa e mondo feudale nei secoli X-XII: atti della dodicesima settimana internazionale di studio Mendola, 24-28 Agosto 1992
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
|url= http://books.google.it/books?id=gZ75dhMqjYwC
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1995
|mese= |editore=Vita e Pensiero |città=
|lingua= |id= ISBN 9788834312414 |doi= |pagine=
|capitolo= Chiesa e feudalità nei principati latini d'Oriente durante il XXII secolo
|url_capitolo= http://books.google.it/books?id=gZ75dhMqjYwC&pg=PA387&dq=court+et+coins+et+justise#PPA375,M1
|citazione= |cid=Figliuolo}}
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] un programma di ristrutturazione e ammodernamento del sistema di segnalamenti ne portò il numero ai circa 1000 attuali, di cui 167 fari e 506 fanali.<ref name="autogenerated5"/>
Una nave di rilevanza storica fu la ''[[Rampino (A 5309)|Rampino]]'', che servì sotto tre marine militari e venne dismessa nel 1976.
==Note==
<references/>
<!-- [[Categoria:Infrastrutture nautiche]] -->
=[[Maione da Bari]]=
*{{cita libro
|cognome=Pringle
|nome= Denys
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo= The Churches of the Crusader Kingdom of Jerusalem: A Corpus
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
|url=http://books.google.com/books?id=2Y0tA0xLzwEC&printsec=frontcover&hl=it#PRA1-PA119,M1
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso=|edizione= |data=
|anno= 1993
|mese=
|editore= Cambridge University Press
|città= |lingua= [[lingua inglese|inglese]]
|id=ISBN 0521390370
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
Le origini di Maione da Bari sono oscure. Secondo alcuni storici come Francesco Giunta<ref>Francesco Giunta, ''Bizantini e bizantinismo nella Sicilia normanna'', Palumbo, 1974.</ref>, apparteneva ad una famiglia borghese di origine [[Grecia|greca]], mentre per [[Graham Loud|Graham A. Loud]]<ref>G. A. Loud, ''La Chiesa latina nell'Italia normanna'', Cambridge University Press, 2007.</ref> e [[Hiroshi Takayama]]<ref>Hiroshi Takayama, ''L'amministrazione del regno normanno di Sicilia'' , BRILL, 1993.</ref>, era di origine latina.
*{{cita libro
|cognome=Eubel
|nome= Konrad
|wkautore= |coautori= |curatore=
|altri= [vol. I]
|titolo= Hierarchia Catholica Medii ævi: sive, Summorum Pontificum, S[anctæ] R[omanæ] E[cclesiæ] Cardinalium, Ecclesiarum Antistitum Series. E Documentis Tabularii Præsertim Vaticani Collecta, Digesta, Edita
|dataoriginale=
|annooriginale= 1898
|meseoriginale= |url=
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1968
|mese= |editore=Patavii : Il Messagero di s. Antonio
|città=
|lingua= [[lingua latina|latino]]
|id= |doi=
|pagine=p. 318
|capitolo= Ab anno 1198 usque ad annum 1431 perducta
|url_capitolo= http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf|citazione= |cid=EubelI }}
Maione è figlio di un certo Léon de Rayza († 1155) e di Kuraza († 1158). Secondo il cronista [[Ugo Falcando]], suo principale detrattore, era di bassa estrazione e in gioventù aveva esercitato il mestiere del padre, commerciante di olio a Bari.
*{{cita libro
Per [[Ferdinand Chalandon]]<ref>Ferdinand Chalandon, ''Storia della dominazione normanna in Italia e in Sicilia'' (T. II), Parigi 1907.</ref>, che suo padre fosse un commerciante d'olio è molto probabile ma in ogni caso Léon de Reiza fu un personaggio abbastanza importante a Bari dove esercitò la funzione di [[giudice]] (menzionato tra il 1119 e il 1155).
|cognome=Eubel
Maione, che è noto per essere piuttosto colto, dovette ricevere un'educazione molto completa;
|nome= Konrad
interessato alle cose dello spirito e dilettandosi nella scrittura, compose per il figlio una ''Expositio orationis Dominicae'' (Esposizione dell'Orazione domenicale), e chiese allo studioso [[Enrico Aristippo]], arcidiacono di [[Catania]], di tradurre il filosofo greco [[Diogene Laerzio]].
|wkautore= |coautori= |curatore=
|altri= [vol. II]
|titolo= Hierarchia Catholica Medii ævi: sive, Summorum Pontificum, S[anctæ] R[omanæ] E[cclesiæ] Cardinalium, Ecclesiarum Antistitum Series. E Documentis Tabularii Præsertim Vaticani Collecta, Digesta, Edita
|dataoriginale=
|annooriginale= 1901
|meseoriginale=
|url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1968
|mese= |editore=Patavii : Il Messagero di s. Antonio
|città=
|lingua= [[lingua latina|latino]]
|id= |doi=
|pagine=p. 196
|capitolo= Ab anno 1431 usque ad annum 1503 perducta
|url_capitolo=http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf
|citazione= |cid=EubelII }}
<references/>
*{{cita libro
|cognome= Le Quien
|nome= Michel
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo= Oriens christianus in quatuor patriarchatus digestus, in quo exhibentur Ecclesiae patriarchae caeterique praesules totius Orientis
|dataoriginale=
|annooriginale= 1740
|meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data= |anno= |mese=
|editore=Typographia regia
|città=[[Parigi]]
|lingua= |id= |doi= |pagine= III, 581-8, 1271-6
|capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
=[[Ugone (arcivescovo)]]=
*{{cita opera|cognome= Schürer
|nome= Emil
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri= tre volumi
|titolo= Geschichte des jüdischen Volkes im Zeitalter Jesu Christi
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
|url=
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |ed=4 |data=
|anno=1909
|mese=
|editore= J.C. Hinrichs
|città=
|lingua= de
|id= |doi= |pagine= I e II, [[passim]]
|capitolo=
|url_capitolo=
|citazione=
|cid=Guérin}}
{{Vescovo
*{{cita opera | cid=
|nome = Ugone
| lingua=fr
|chiesa = cattolica
| autore= Fulcran Vigouroux
|arcivescovo = sì
| wkautore= | coautori= | capitolo= | url_capitolo= | curatore=
|immagine = 20181203 122158.jpg
| titolo= Dictionnaire de la Bible
|didascalia =Sarcofago dell'arcivescovo Ugone o Ugo, nella cripta della [[Cattedrale di Palermo]].
| wktitolo=
|stemma = Template-Metropolitan Archbishop.svg
| url= http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k2559226.image.r=vigouroux.f1.langFR
|motto =
| formato= | altri=[T. 1er. A-B. 2e tirage. 1907 T. 2e. C-F. 2e tirage. 1910 T. 3e. G-K. 2e tirage. 1910 T. 4e. L-PA. 1908. (L copertina del fasc. 23 riporta: L-Lit. 2e tirage. 1910) T. 5e. PE-Z. 1912]
|nato ed=
|ordinato =
| edizione=
|arcconsacrato =
| città= Parigi
|ruoliricoperti = [[arcivescovo]] di [[Arcidiocesi di Capua|Capua]] e [[Arcidiocesi di Palermo|Palermo]]
| editore=Letouzey et Ané
|deceduto = [[1161]]
| data= 1895-1912
| pagine= s.v.
| dataoriginale= | annooriginale= | datadiaccesso= | annodiaccesso= | doi= | ISBN= | id= }}
*{{cita libro
| cognome=La Monte
| nome=John Life
| wkautore=
| titolo=Feudal Monarchy in the Latin Kingdom of Jerusalem, 1100-1291
| editore=The Mediaeval Academy of America
| città= Cambridge
| anno= 1932
| lingua=[[lingua inglese|inglese]]
| id=ISBN 978-0527016852
}}
{{Bio
|Nome = Ugone o Ugo
|Cognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Palermo
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[1161]]
|Epoca = 1100
|Attività = arcivescovo cattolico
|Attività2 =
|Attività3 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = normanno
|FineIncipit = forse di origine [[normanna]] o [[Franchi|franca]], fu [[arcivescovo di Capua]] (come '''Ugo II''') dal 1129 al 1135 e [[arcivescovo di Palermo]] (come '''Ugone''' o '''Ugo I''') dal 1150 fino alla morte
|Immagine = <!-- 20181203 122158.jpg -->
|Didascalia =<!-- Sarcofago dell'arcivescovo Ugone o Ugo, nella cripta della [[Cattedrale di Palermo]]. -->}}
Secondo Graham A. Loud Ugone divenne arcivescovo di Capua prima del 1150, succedendo a [[Geoffroi Le Roux|Goffredo]], ex [[Diocesi di Dol|vescovo di Dol]], che era stato nominato alla sede capuana intorno al 1145<ref name=Loud536>{{Cita|Loud, 2007|pp. 536-37}}</ref>.
*{{cita libro
| cognome=Riley-Smith
| nome=Jonathan Simon Christopher
| wkautore=
| titolo=The Feudal Nobility and the Kingdom of Jerusalem, 1174-1277
| editore=The Macmillan Press
| città=
| anno= 1973
| lingua=[[lingua inglese|inglese]]
| id=ISBN 9780333063798
}}
Nel 1150, in seguito ad un accordo tra il re [[Ruggero II di Sicilia]] e [[papa Eugenio III]], Ugone fu trasferito da Capua alla sede di Palermo.
*{{cita libro
Il precedente arcivescovo in carica, Ruggero Fesca, menzionato l'ultima volta nel marzo 1147, nel frattempo era morto o era stato deposto<ref name=Loud230>{{Cita|Loud, 2007|p. 230}}</ref>.
| cognome=Runciman
Il trasferimento di Ugone ebbe luogo formalmente in novembre, a [[Ferentino]].
| nome=Steven
Eugenio concesse a Ugone il ''[[pallium]]'' ma rifiutò di confermare la [[sede metropolitana]] precedentemente istituita a Palermo dall'[[antipapa Anacleto II]]<ref name=Matthew61>{{Cita|Matthew|p. 61}}</ref>.
| altri=vol. II
| titolo=A History of the Crusades
| capitolo=The Kingdom of Jerusalem and the Frankish East, 1100-1187
| editore=Cambridge University Press
| città=
| anno= 1952; (traduzione italiana di E. Bianchi, A. Comba, F. Comba, in due volumi: ''Storia delle Crociate'', Torino, Einaudi, 2005. ISBN 9788806174811)
| lingua=[[lingua inglese|inglese]]
| id=
| cid= Runciman
}}
Il giorno di Pasqua del 1151 a Palermo, Ugone, usando l'autorità del ''pallium'',<ref>{{Cita|Matthew|p. 170}}</ref> incoronò [[re di Sicilia]] il figlio di re Ruggero II, [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo]], associato al potere dal padre; quando Ruggero morì nel 1154 Guglielmo rimase unico re<ref name=Matthew61/>.
*{{cita libro
| cognome=Tibble
| nome=Steven
| wkautore=
| titolo=Monarchy and Lordships in the Latin Kingdom of Jerusalem, 1099-1291
| editore=Clarendon Press
| città= Oxford
| anno= 1989
| lingua=[[lingua inglese|inglese]]
| id=ISBN 9780198227311
}}
Nel 1155 dei ribelli presero il castello di [[Butera]] e iniziarono a razziare le campagne siciliane professando lealtà al re e accusando l'arcivescovo Ugone di complottare con l'ammiraglio [[Maione da Bari]] per rovesciare Guglielmo e insediare Maione come re; ciononostante Guglielmo, durante la lunga malattia che quell'anno lo afflisse da settembre a Natale, ripose la sua fiducia in Ugone e Maione.
==Collegamenti esterni==
Successivamente Ugone, insieme a Maione e [[Romualdo di Salerno]], fu tra i negoziatori del [[Trattato di Benevento]] stipulato con [[papa Adriano IV]] nel 1156<ref name=Matthew64>{{Cita|Matthew|pp. 64-65}}</ref>, che contribuì a pacificare i rapporti tra il Papato e il regno siculo-normanno.
*{{cita web
|url=http://www.newadvent.org/cathen/02533a.htm
|titolo=Bethlehem
|accesso=01-05-2009
|editore=[[Catholic Encyclopedia]]
|lingua=en
}}
Nella notte tra il [[10 novembre|10]] e l'[[11 novembre]] [[1160]] Maione si trovava nella casa dell'arcivescovo, dove Ugone giaceva malato, quando fu aggredito e ucciso dal nobile [[Matteo Bonello]]<ref>{{Cita|Matthew|p. 213}}</ref>;
<!-- [[Categoria:Signorie ecclesiastiche crociate in Terrasanta]] -->
Ugone fu complice di Bonello nell'assassinio del potente Maione, [[Longobardi|longobardo]] divenuto [[grande ammiraglio]], era il personaggio più importante del [[Regno di Sicilia]] dopo il re, odiato dai [[Siculo-normanni|baroni italo-normanni]].
La data della morte di Ugone è incerta, il fatto che l'[[arcivescovo di Salerno]] [[Romualdo II Guarna]] officiò l'incoronazione di [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]] nel maggio 1166 suggerisce che in quel momento la sede di Palermo fosse vacante.
[[en:Archbishopric of Nazareth]]
[[Ugo Falcando]] sottintende che vi furono ripetuti tentativi falliti di eleggere un arcivescovo della sede vacante prima della nomina di [[Stefano di Perche]], nel novembre 1167.
[[en:Principality of Galilee]]
Ciò sembrerebbe collocare la morte di Ugone diversi anni prima, mentre una donazione di terreni all'arcidiocesi datata aprile 1145 dimostra che Palermo a quel tempo aveva ancora un arcivescovo<ref>{{Cita|Loud, 2007|pp. 267-68}}</ref>.
[[es:Principado de Galilea]]
[[fr:Seigneurie de Nazareth]]
Ugone commissionò [[Traduzioni nell'Occidente latino durante il XII secolo|traduzioni latine di opere greche]] a [[Enrico Aristippo]], attivo a Palermo negli anni cinquanta del XII secolo.<ref>{{Cita|Matthew|p. 119}}</ref>.
=[[Signoria di Nablus]]=
La '''Signoria di Nablus''' era uno dei [[vassallo|vassalli]] del [[crociate|regno crociato]] di [[Regno di Gerusalemme|Gerusalemme]].
Il suo territorio si estendeva nella regione a nord di [[Gerusalemme]], attorno alla città di [[Nablus]].
==Storia==
La città fu occupata senza combattere nel [[1100]] dai [[crociati]] sotto il comando di [[Tancredi, principe di Galilea|Tancredi d'Altavilla]], e ribattezzata ''Napoli''.
Alla popolazione [[musulmana]] e [[Samaritani|samaritana]], che rimase nella città, si unirono alcuni Crociati che vi si stabilirono per approfittare della abbondanti risorse di Nablus.
Nablus entrò a far parte del [[demanio regio]] del [[Regno di Gerusalemme]] del quale divenne una delle città principali.
Nel [[1120]] a Nablus si tenne un'[[Concilio di Nablus|assemblea]] di [[prelati]] e nobili nella quale furono stabilite le prime leggi scritte del regno.<ref name="STF">{{cita web
|url=http://www.christusrex.org/www1/ofm/mad/discussion/035discuss.html
|titolo=Neapolis - (Nablus)
|accesso=2008-04-19
|data=2000-12-19
|lingua=en
|editore=Studium Biblicum Franciscanum - Jerusalem}}</ref>
Durante la seconda metà del dominio crociato su Nablus le forze musulmane cominciarono a lanciare incursioni al fine di riguadagnare il controllo della città.
Nel 1137, truppe arabe e [[turchi|turche]] di stanza a [[Damasco]] fecero un'incursione penetrando in Nablus, uccisero molti cristiani e bruciarono le chiese ma non riuscirono a riconquistare la città.<ref name="STF"/>
La regina [[Melisenda di Gerusalemme]] risiedette a Nablus dal [[1150]] al [[1161]], dopo che le fu concesso il controllo della città al fine di risolvere un conflitto con il figlio [[Baldovino III di Gerusalemme|Baldovino III]].
I Crociati cominciarono a costruire istituzioni cristiane a Nablus, inclusa una chiesa dedicata alla [[Passione di Gesù|Passione]] e Resurrezione di [[Gesù]], nel 1170 essi eressero anche un ospizio per i pellegrini.<ref name="STF"/>
Il dominio dei Crociati terminò nel [[1187]], quando gli [[Ayyubidi]] guidati da [[Saladino]] conquistarono la città.
Secondo un manoscritto liturgico scritto in [[lingua siriaca]] i [[Chiesa cattolica|cattolici]] fuggirono da Nablus, ma gli originari abitanti [[Chiesa cristiana ortodossa|cristiani ortodossi]] rimasero.
Dopo la riconquista dei musulmani varie chiese crociate furono convertite in moschee, inclusa l'antica cattedrale della città che fu trasformata nella [[Grande moschea di Nablus]] dagli Ayyubidi.
Nel [[1202]] la città venne distrutta dai crociati stessi ed in seguito riedificata dagli [[arabi]].
===Signori di Nablus===
[[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino I]] dopo la conquista unì Nablus alla signoria d'[[Oltregiordano]], per poi separarla nel [[1106]] quando la diede in feudo a [[Guido de Milly]].
Il figlio di quest'ultimo [[Philippe de Milly|Filippo]] nel [[1161]] la scambiò con la signoria d'[[Oltregiordano]].
Il re [[Amalrico I di Gerusalemme|Amalrico I]] diede la signoria di Nablus come [[morgengabio]] alla moglie [[Maria Comnena]] che, rimasta vedova, la portò al suo secondo marito [[Baliano di Ibelin]].
*[[Pagano il coppiere]]
*[[Guido de Milly]] ([[1108]] - [[1126]])
* [[Philippe de Milly|Filippo de Milly]] ([[1126]]<ref>Secondo {{Cita | Du Cange | pp. 406-7 | 2 }}, Filippo divenne signore di Nablus nel 1142.</ref> - [[1161]])
*''1161-1168 : [[demanio regio]]''
*[[1168]]-[[1187]] : [[Maria Comnena]] (1154 † 1217), vedova del re [[Amalrico I di Gerusalemme]] († 1174)
:[[1177]]-[[1187]] : [[Baliano di Ibelin]], suo secondo marito.
*Stefania di Ibelin
Nablus fu, tecnicamente, parte del [[demanio regio]] ed ebbe anche dei visconti che governavano in luogo del monarca:
*Ulrico (1115-1152)
*Baldovino ''Bibalus'' (c. 1159-1162)
*Baldovino, figlio di Ulrico (c. 1162-1176)
*Amalrico (c. 1176-1187)
==Note==
==Bibliografia==
* {{Cita libro |autore=John Julius Norwich|wkautore=John Julius Norwich|titolo=Il Regno nel Sole 1130-1194|editore=[[Mursia]] |città=Milano |anno=1971|traduttore=Elena Lante Rospigliosi|postscript=nessuno}} (ediz. orig. {{Cita libro |titolo=The Kingdom in the Sun 1130-1194 |editore=[[Longman]]|lingua=en |città=Londra |anno=1970|postscript=nessuno}}).
*{{cita libro
|autore= Donald Matthew
| cognome=R<small>UNCIMAN</small>
|titolo=The Norman Kingdom of Sicily
| nome=Steven
|url=https://www.google.it/books/edition/The_Norman_Kingdom_of_Sicily/CQfub3l_ejkC?hl=it&gbpv=1&dq=The+Norman+Kingdom+of+Sicily&printsec=frontcover
| titolo= A history of the Crusades
|editore=Cambridge University Press
| altri=vol. I
|anno=1993
| capitolo= The First Crusade and the Foundations of the Kingdom of Jerusalem
|isbn=9780521269117
| editore=Cambridge University Press
|cid=Matthew
| città= Cambridge
|lingua=en}}
| annooriginale=1951
| anno= [[1965]]; (traduzione italiana di E. Bianchi, A. Comba, F. Comba, in due volumi: ''Storia delle Crociate'', Torino, Einaudi, 2005; <small>ISBN 9788806174811</small>)
| lingua=[[lingua inglese|inglese]]
| id=ISBN 978-0521061612
| cid=RuncimanI
}}
*{{cita libro
|autore1=[[Graham Loud|G. A. Loud]]
| cognome=R<small>UNCIMAN</small>
|autore2=[[Thomas E. J. Wiedemann]]
| nome=Steven
|altri= tradotto e annotato da Graham A. Loud e Thomas E. J. Wiedemann
| altri=vol. II
|url=https://books.google.com/books?id=LlkpnG1iAEwC&printsec=frontcover&dq=Hugo+Falcandus&hl=en&ei=gqKITOWFPNWI4Qbdx43SBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCkQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false
| titolo=A history of the Crusades
|titolo=The history of the tyrants of Sicily by "Hugo Falcandus," 1154-69
| capitolo=The Kingdom of Jerusalem and the Frankish East, 1100-1187
| editore=Cambridge [[Manchester University Press ]]
|anno= 1998
| città= Cambridge
|ISBN=0719054354}}
| anno= [[1952]]; (traduzione italiana di E. Bianchi, A. Comba, F. Comba, in due volumi: ''Storia delle Crociate'', Torino, Einaudi, 2005; <small>ISBN 9788806174811</small>)
| lingua=[[lingua inglese|inglese]]
| id= ISBN 978-0521061629
| cid= RuncimanII
}}
*{{cita libro
|autore= G. A. Loud
| cognome=R<small>UNCIMAN</small>
|titolo=The Latin Church in Norman Italy
| nome=Steven
|url=https://www.google.it/books/edition/The_Latin_Church_in_Norman_Italy/hmYZEhZfEYAC?hl=it&gbpv=1&dq=The+Latin+Church+in+Norman+Italy&printsec=frontcover
| titolo= A history of the Crusades
|editore=Cambridge University Press
| altri=Volume III
|anno=2007
| capitolo= The Kingdom of Acre and the Later Crusades
|isbn=978-0-521-25551-6
| editore=Cambridge University Press
|cid=Loud, 2007
| città= Cambridge
|lingua=en}}
| anno= 1954; (traduzione italiana di E. Bianchi, A. Comba, F. Comba, in due volumi: ''Storia delle Crociate'', Torino, Einaudi, 2005; <small>ISBN 9788806174811</small>)
| lingua=[[lingua inglese|inglese]]
| id=ISBN 978-0521061636
| cid=RuncimanIII
}}
*{{cita libro
|cognome= Du Cange
|nome= Charles D.
|wkautore= Du Cange
|coautori= Nicolas Rodolphe Taranne; Emmanuel Guillaume Rey
|curatore= |altri=
|titolo= Les familles d'outre-mer
|dataoriginale=
|annooriginale=1869
|meseoriginale=
|url= http://www.archive.org/details/lesfamillesdoutr00ducauoft
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso=
|edizione= |data= |anno= |mese=
|editore= Imprimerie Impériale
|città= Parigi
|lingua= [[lingua francese|francese]]
|id= |doi= |pagine=pp. 406-411
|capitolo=Les princes ou seigneurs de Naples|url_capitolo= |citazione= |cid=2}}
*{{cita pubblicazione
| quotes =
| cognome = De Sandoli
| nome = Sabino
| linkautore =
| coautori =
| data =
| anno = 1974
| mese =
| titolo = Corpus Inscriptionum Crucesignatorum Terrae Sanctae
| rivista = Pubblicazioni dello Studium Biblicum Franciscanum
| volume = 21
| numero =
| pagine = 270-4
| doi =
| id =
| url = http://www.christusrex.org/www2/cruce5/c5270.html
| accesso = 12-04-2009
| cid =
}}
*{{cita libro
|cognome= Khalidi
|nome= Walid
|wkautore= Walid Khalidi
|coautori= |curatore= |altri=
|titolo= All That Remains: The Palestinian Villages Occupied and Depopulated by Israel in 1948
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
|url=
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1992
|mese= |editore=[[Institute for Palestine Studies]] |città=[[Washington D.C.]]
|lingua= [[lingua inglese|inglese]]
|id=ISBN 0887282245
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
*{{cita libro
|cognome=Pringle
|nome= Denys
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo= The Churches of the Crusader Kingdom of Jerusalem: A Corpus
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
|url=http://books.google.com/books?id=2Y0tA0xLzwEC&pg=RA1-PA3&lpg=RA1-PA3&dq=Lajjun+village&source=bl&ots=G4gFjx8JZ_&sig=f6rOwhGW9EzSG-55R8P0yf0sgmM&hl=en&sa=X&oi=book_result&resnum=10&ct=result#PRA1-PA3,M1
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso=|edizione= |data=
|anno= 1993
|mese=
|editore= Cambridge University Press
|città= |lingua= [[lingua inglese|inglese]]
|id=ISBN 0521390370
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
*{{cita libro
|cognome=Pringle
|nome= Denys
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo= Secular Buildings in the Crusader Kingdom of Jerusalem: An Archaeological Gazetteer
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
|url=http://books.google.com/books?id=-_NbE5obqRMC&pg=PA69&dq=Majdal+Yaba&ei=DG89SYm4AYG4M6P8jbMC#PPA69,M1
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso=|edizione= |data=
|anno= 1997
|mese=
|editore= Cambridge University Press
|città= |lingua= [[lingua inglese|inglese]]
|id=ISBN 0521460107
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
==Voci correlate==
*[[Outremer]]
==Collegamenti esterni==
*{{Cita web
|url = https://www.storiologia.it/apricrono/storia/aa1154a.htm
|titolo = IL GRANDE AMMIRAGLIO MAIONE E MATTEO BONELLO
|titolotradotto =
|autore =
|wkautore =
|sito = Storiologia
|editore =
|data =
|lingua =
|formato =
|p =
|pp =
|cid =
|citazione =
|accesso = 16 gennaio 2024
|urlarchivio =
|dataarchivio =
|urlmorto =
|postscript =
}}
{{Box successione
* {{cita web
|tipologia = episcopale
|url= http://fmg.ac/Projects/MedLands/JERUSALEM%20NOBILITY.htm#_Toc226339946
|carica = [[Arcidiocesi di Palermo|Arcivescovo di Palermo]]
|titolo=JERUSALEM, NOBILITY - Chapter 9. LORDS of NABLUS [NAPLOUSE]
|immagine = ArchbishopPallium PioM.svg
|autore=Charles Cawley
|periodo = [[1150]] – [[1161]]
|mese=maggio
|precedente = Ruggero Fesca
|anno=2007
|successivo = [[Stefano di Perche]]
|lingua=en
|editore=Foundation for Medieval Genealogy
|accesso=04-06-2009
}}
{{Vescovi di Palermo}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo|Due Sicilie}}
<!--
[[Categoria:Acivescovi di Capua]]
[[Categoria:Vescovi e arcivescovi di Palermo]]
-->
=[[Pandone di Capua]]=
{{Portale|Crociate}}
{{Bio
|Titolo =
|Nome = Pandone di Capua
|Cognome =
|PostCognome =
|PostCognomeVirgola = detto '''Pandone il Rapace'''
|ForzaOrdinamento =
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|LuogoNascitaLink =
|LuogoNascitaAlt =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|NoteNascita =
|LuogoMorte =
|LuogoMorteLink =
|LuogoMorteAlt =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 862
|NoteMorte = {{sp}}o 863
|PreAttività =
|Epoca = 800
|Epoca2 =
|Attività = nobile
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = longobardo
|NazionalitàNaturalizzato =
|Cittadinanza =
|PostNazionalità = , fu [[Principato di Capua|conte di Capua]] dall'861 all'862
|Categorie =
|FineIncipit =
|Punto =
|Immagine =
|Didascalia =
|Didascalia2 =
|DimImmagine =
}}
Figlio secondogenito di [[Landolfo I di Capua]] e fratello di [[Landone I di Capua|Landone I]]. Alla morte del padre, nell'843, Landone gli succedette come conte, mentre Pandone e il loro fratello minore [[Landolfo II di Capua|Landolfo]] furono associati come co-governanti, ma senza potere reale, infatti egli risiedette a [[Salerno]], dove divenne ''[[marpahis]]''.
<!-- [[Categoria: Stati crociati|S. Abramo]]
[[Categoria:Storia d'Israele]] -->
Alla morte di Landone, nell'861, gli succedette il figlio [[Landone II di Capua|Landone II]], ma Pandone si accordò con il fratello Landolfo, frattanto divenuto Vescovo di Capua, per deporre il nipote e mandarlo in esilio insieme alla di lui madre Aloara ed ai fratelli; gli lasciò il feudo di [[Caiazzo]], si proclamò principe di Capua e si dichiarò indipendente dal [[Principe di Salerno]] (862).
[[en:Vassals of the Kingdom of Jerusalem]]
[[fr:Seigneurie de Naplouse]]
Attorno all'863 distrusse la vecchia città di [[Casertavecchia|Caserta]] catturando il nipote Landenolfo (fratello di Landone II) e una quarantina di ''primarii'' (uomini importanti) della città.
=[[Seyhan]]=
Fece poi costruito una nuova fortificazione nel luogo dove si è poi sviluppata la moderna [[Caserta]], ed una torre che attualmente è inclusa nel Palazzo della Prefettura, un tempo sede dei [[conti di Caserta]] e più tardi, residenza reale.
Pandone morì in battaglia contro [[Guaiferio di Salerno]] dopo un regno di un anno e cinque mesi.
[[Image:CatalanBaraji.JPG|thumb|Uno dei bacini artificiali del fiume Seyhan.]]
Suo figlio maggiore [[Pandenolfo di Capua|Pandenolfo]] cercò di succedergli, ma venne immediatamente espulso con i suoi fratelli dallo zio vescovo che si proclamò conte [[Landolfo II di Capua]].
== Famiglia ==
Il '''Seyhan''' (anche ''Seihan'' o ''Sihun'') è un fiume della [[Turchia]] che scorre per 560 chilometri nell'[[Anatolia]] sud-orientale.
Pandolfo sposò Arniperga con la qual ebbe tre figli :
* [[Pandenolfo]] che fu il primo dei [[conti di Caserta]]
* [[Landenolfo di Capua|Landenolfo]] vescovo di Capua nell'879.
* Arniperga di Capua, che sposò [[Radelchi II di Benevento]].
==Note==
Anticamente veniva chiamato '''''Sarus''''' e la sua pianura ''[[Cilicia]] piana''.
<references/>
Attualmente il fiume entra in mare poco più a sud di [[Tarso (Asia Minore)|Tarso]], ma ci sono chiare indicazioni che una volta si univa al Pyramus (attuale Jihun), e che i fiumi uniti si dirigevano verso il mare ad ovest di Kara-tash.
Ha origine dalla confluenza dei fiumi '''Göksu''' e '''Yenice''' che nascono entrambi nella catena dell'[[Anti-Tauro]] (province di [[Provincia di Sivas|Sivas]] e [[Kayseri]]).
Scorre verso sud-ovest dai suoi tributari, nella,[[Provincia di Adana]], e sfocia con un ampio delta nel [[Mediterraneo]], ad est di [[Mersin]].
A circa 50 chilometri dalla foce, sulla sua riva destra (ovest), si estende la città di [[Adana]], dove il fiume è attraversato dal grande [[Ponte in pietra di Adana]], costruito nel [[II secolo]].
A monte della città la più importante [[diga di Seyhan]] crea un bacino artificiale di 90 kmq., che serve per [[irrigazione]], [[energia idroelettrica]] e prevenzione delle [[inondazioni]].
==Bibliografia==
{{cita libro|cognome=|nome=|wkautore= |coautori=|curatore= |altri=direzione di Umberto Bonapace |titolo=Nuovo atlante mondiale |dataoriginale= |annooriginale=1969 |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione=edizione speciale |data=1974 |anno= |mese= |editore=[[Istituto Geografico De Agostini]] |città=[[Novara]] |lingua= |id= |doi = |pagine=p. 473 |capitolo= |url_capitolo= |citazione = |cid= }}
<!-- ==See also==
*[[Stone Bridge (Adana)]] -->
==Collegamenti esterni==
*{{en}}[http://www.hydrol-earth-syst-sci-discuss.net/4/1369/2007/hessd-4-1369-2007.pdf Artificial Intelligence Techniques for river flow forecasting in the Seyhan River Catchment, Turkey]
*{{Cita web
{{coord|36|43|20|N|34|54|27|E|display=title|region:TR_type:river}}
|url = http://www.oeaw.ac.at/gema/benedicti.htm
|titolo = Chronica Sancti Benedicti Casinensis
|autore =
|editore = Österreichische Akademie der Wissenschaften
|data =
|lingua = la
|accesso =
}}
*{{Cita web
<!-- {{MediterraneanTR-geo-stub}}
|url = http://www.thelatinlibrary.com/erchempert.html
[[Category:Rivers of Turkey]] -->
|titolo = Historia Langabardorvm Beneventarnorvm
|autore = Erchemperto
|wkautore = Erchemperto
|sito = [[The Latin Library]]
|data =
|lingua = la
|accesso =
}}
*{{Cita web
[[cs:Seyhan]]
|url = http://fmg.ac/Projects/MedLands/SOUTHERN%20ITALY,%20PRE-NORMAN.htm#_Toc375827739
[[de:Seyhan]]
|titolo = SOUTHERN ITALY (1)
[[el:Σάρος (ποταμός)]]
|capitolo= Chapter 3. CAPUA - A. LOMBARD COUNTS of CAPUA 842-1098
[[en:Seyhan River]]
|autore = Charles Cawley
[[es:Río Seyhan]]
|sito = MEDIEVAL LANDS
[[fr:Seyhan]]
|data = 19 giugmo 2014
[[hr:Seyhan (rijeka)]]
|lingua = en
[[he:סייהאן]]
|cid = Cawley
[[lt:Seihanas (upė)]]
|accesso = 7 giugno 2015
[[tr:Seyhan Nehri]]
=[[Toprakkale, Osmaniye]]=
{{Città
|nomeCitta = Toprakkale
|linkStemma =
|stato = TUR
|panorama =
|suddivisioneAmministrativa1 = [[Regione del Mar Mediterraneo|AMar Mediterraneo]]
|suddivisioneAmministrativa2 = [[Provincia di Osmaniye|Osmaniye]]
|suddivisioneAmministrativa3 = Toprakkale
|latitudine_d=
|longitudine_d=
|latitudineGradi = 37
|latitudinePrimi = 04
|latitudineSecondi =
|latitudineNS = N
|longitudineGradi = 36
|longitudinePrimi = 09
|longitudineSecondi =
|longitudineEW = E
|altitudine =
|superficie =
|abitanti = 7.109
|anno =
|densità =
|cap = 80950
|prefisso =(+90) 328
|nomeAbitanti =
|status =
|sindaco =
|sito =http://www.toprakkale.bel.tr/
}}
{{box successione
'''Toprakkale''' ("Fortezza della terra" in [[lingua turca|turco]]) o '''Tell Hamdoun''' ({{arabo|تل حمدون|tall ḥamdūn}} ; {{hy }}: '''Թիլ Համտւն''', ''T'il Hamtun'') è il capo luogo di un [[distretti della Turchia|distretto]] della [[Provincia di Osmaniye]], in [[Turchia]].
|tipologia = regnante
Si tratta di un nodo stradale e ferroviario, crocevia delle Strade Europee {{Strada europea|90}} ([[Adana]] - [[Osmaniye]]) ed {{Strada europea|91}} ([[Adana]] - [[İskenderun]] - [[Antiochia|Antakya]]).
|precedente= [[Landone II di Capua|Landone II]]
|carica=[[Principato di Capua|Conte di Capua]]
La fortezza, costruita in pietra [[Basalto|basaltica]], che le ha dato il nome si trova due chilometri a sud-ovest dell'agglomerato urbano<ref>Fortezza di Toprakkale : {{Coord |37.051067|36.136265|format=dms|dispalay=inline|type:landmark}}</ref>.
|periodo=[[861]]-[[862]]
|successivo=[[Pandenolfo di Capua|Pandenolfo]]
==Note==
<references/>
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web
|cognome=Goepp
|nome=Maxime
|coautori= Benjamin Saintamon
|site=Forteresses d'Orient
|titolo=Tell Hamdoun (Turquie)
|url=http://maxime.goepp.free.fr/site.php?site=toprakale
|lingua=fr
|opera=Forteressesd'Orient
|data=30-01-2006
|accesso=11-10-2009
}}
{{Portale|biografie|longobardi}}
[[fr:Toprakkale (Osmaniye)]]
[[en:Toprakkale, Osmaniye]]
[[fa:توپراققلعه (عثمانیه)]]
[[sw:Toprakkale, Osmaniye]]
[[tr:Toprakkale, Osmaniye]]
=[[Vardan Arewelci]]=
Kirakos' name is mentioned in 1265 by his classmate and fellow-historian Vardan Arewelc'i from whom the author requested and received a commentary on the Song of Songs (32).
The Historical Compilation of Vardan Arewelci
*{{en}}[http://rbedrosian.com/dsources.htm Vardan Arewelc'i and His Compilation of History]
= La seigneurie de Mélitène =
=[[Adelaide di Kiev]]=
Tra i laici partecipò [[Adelaide di Kiev]] (suo nome originario Prassede o Eufrasia), figlia di [[Vsevolod di Kiev|Vsevolod I]], [[Lista dei sovrani di Russia|Gran Principe di Kiev]] e sorella di [[Vladimir II di Kiev|Vladimir II Monomaco]], principe della [[Rus' di Kiev]].
Prassede incontrò [[Papa Urbano II]] e, da questi sollecitata, fece una pubblica confessione dinanzi al concilio accusando suo marito l'[[Imperatori del Sacro Romano Impero|imperatore]] [[Enrico IV del Sacro Romano Impero|Enrico IV]] di tenerla segregata contro la sua volontà, di averla costretta a partecipare ad orge offrendola anche a [[Corrado di Lorena|Corrado]] (figlio di Enrico e della sua prima moglie) e di aver tentato di tenere una [[Messa nera]] sul suo corpo nudo.<ref >{{ru}}[http://bibliotekar.ru/polk-11/5.htm ''Women of Ancient Rus'']</ref>
Queste accuse furono confermate da Corrado, che dichiarò che questa era la ragione per cui si era ribellato contro suo padre.
Entro l'anno fu concesso l'annullamento del matrimonio tra Prassede ed Enrico.
==Note==
<references/>
[[en:Eupraxia of Kiev]]
[[bg:Евпраксия Всеволодовна]]
[[de:Adelheid von Kiew]]
[[nl:Eupraxia van Kiev]]
[[pl:Eupraksja]]
[[ru:Евпраксия Всеволодовна]]
[[uk:Євпраксія Всеволодівна]]
=== La seigneurie de Mélitène ===
La città di [[Melitene]] era governata dall'armeno Gabriele, che l'aveva ricevuta da Philaretus Brakhamius.
Minacciato dai [[Danishmendidi]], egli chiese aiuto e protezione prima (nel 1100) a [[Boemondo di Taranto]], principe d'Antiochia, poi (nel 1101) a [[Baldovino di Le Bourg]], conte di Edessa, offrendo a quest'ultimo la mano di sua figlia [[Morfia di Melitene|Morfia]].
*'''Zegno II Synglitico''' (+1570), son fils, meurt en combattant l'invasion turque de 1570.
=[[Guerra tra Fatimidi e Crociati]]=
==War with Fatimid Egypt==
{{Campagnabox Guerra tra Fatimidi e Crociati}}
La guerra con il [[Fatimidi|fatimide]] [[Egitto]] iniziò quando la [[Prima crociata]] invase il territorio fatimide ed iniziò l'[[Assedio di Gerusalemme (1099)|Assedio di Gerusalemme]] nel [[1099]], in poco tempo la città fu conquistata e la guerra tra il neonato [[Regno di Gerusalemme]] e l'Egitto fatimide continuò fino a quando [[Saladino]] divenne l'effettivo governante dell'Egitto, nel [[1169]].
===Gerusalemme===
L'Egitto fatimide aveva appena conquistato [[Gerusalemme]] togliendola ai [[Selgiuchidi]] quando la [[Prima crociata]] comparve dal nord.
Il [[15 luglio]] 1099 i [[Crociati]] assaltarono con successo la città e, in un orribile massacro, assassinarono migliaia di civili [[musulmani]], [[giudei]] e persino [[Chiesa cristiana ortodossa|cristiani ortodossi]], neppure le donne ed i bambini furono risparmiati.
Con la vittoria alla [[battaglia di Ascalona]] del 1099 i Crociati respinsero un primo tentativo dei Fatimidi di recuperare la città santa.
Nondimeno gli Egiziani riuscirono a mantenere il controllo dell'importante fortezza, che servì come punto di lancio per le incursioni nel [[Regno di Gerusalemme]] fino al [[1153]], quando [[Assedio di Ascalona|cadde]] in mano ai crociati.
===Contrattacco dei Fatimidi===
Il valente [[vizir]] dell'Egitto, [[Al-Afdal Shahanshah]] organizzò una serie di invasioni "quasi ogni anno"<ref>Smail, p 84</ref> contro il Regno crociato, dal 1100 al 1107.
Gli eserciti egiziani combatterono tre importanti [[Battaglia di Ramla|battaglie a Ramla]] nel [[1101]], [[1102]] e [[1105]], ma queste furono, in ultima analisi, infruttuose.
Dopo di ciò, il vizir si accontentò di lanciare frequenti incursioni nel territorio dei crociati dalla sua fortezza costiera di [[Ascalona]]; nel [[1121]] al-Afdal fu assassinato.
Il nuovo vizir, Al-Ma'mum organizzò una grande invasione delle terre dei [[Crociati]], ma fu sconfitto alla [[battaglia di Yibneh]] nel [[1123]].
Per proteggersi dalle incursioni da Ascalona, i crociati cominciarono a circondare lo strategico porto con un anello di castelli:
tra il [[1136]] ed il [[1149]] furono costruite le piazzeforti di [[Ibelin]] (''Yibneh'') 32 chilometri a nordovest di Ascalona, Blanchegarde (''Tell es Safi'') 24 chilometri a est-nordest, Gibelin (''Bait Jibrin'') 29 chilometri ad est, e [[Gaza]] 19 chilometri a sud-sudovest.<ref>Smail, p. 211-212</ref>
===Indebolimento dei Fatimidi===
Dopo la caduta di Ascalona l'Egitto cessò di essere una minaccia per gli [[Stati Crociati]] fino all'ascesa di [[Saladino]].
Il regime fatimide si frantumò in fazioni in guerra.
Dal [[1163]] al [[1169]] l'Egitto divenne la posta di una lotta tra il re [[Amalrico I di Gerusalemme]] ed il [[Siria|siriano]] [[Nur ed-Din|Norandino]], poiché le fazioni fatimidi invitavano una parte o l'altra ad intervenire nella loro guerra civile.
Nel [[1169]] il generale di Norandino [[Shirkuh]] conquistò [[Il Cairo]] per l'ultima volta e si proclamò governante dell'Egitto, ma morì improvvisamente due mesi più tardi e Norandino nominò successore il giovane nipote di Shirkuh, Saladino.
Seguendo la volontà del suo signore Saladino represse spietatamente lo [[sciismo]] in Egitto, che era fiorito sotto i Fatimidi.
Invece di agire come vassallo di Norandino, però, Saladino si preoccupò di consolidare il potere nelle proprie mani;<ref>Reston, p 6-7</ref>
egli depose l'ultimo [[califfo]] fatimide nel [[1171]].
===Eserciti crociati===
Un tipico esercito crociato consisteva in un nocciolo duro di cavalieri in corazza di maglia, montati su grandi cavalcature, armati di lancia e spada; questi erano spalleggiati da una più numerosa fanteria, armata con archi e lance.
La carica della cavalleria crociata sviluppava una tremenda forza d'urto.
Con una piccola iperbole, la storica bizantina contemporanea [[Anna Comnena]] osserva che un crociato a cavallo avrebbe "fatto un buco attraverso le mura di [[Babilonia]]."<ref>Smail, p 115</ref>
I cavalieri a volte erano accompagnati da scudieri a cavallo o da [[Turcopolo|turcopoli]] con armi meno pesanti.
La cavalleria crociata era la principale forza offensive in battaglia ma "sarebbe stata assolutamente inutile senza il supporto della fanteria."<ref>Beeler, p. 124</ref>
Spesso, la fanteria iniziava la battaglia con una gragnola di frecce, con i cavalieri alle spalle.
Quando si intravedeva un'opportunità di successo per una carica, la fanteria apriva i suoi ranghi per permettere ai cavalieri in maglia d'acciaio di avanzare.
Se i cavalieri subivano un rovescio potevano rientrare dietro i fanti latini.
La [[fanteria]] crociata aveva una considerevole capacità difensiva ma non poteva resistere a lungo se non supportata dalla sua [[cavalleria pesante]].
===Eserciti fatimidi===
Gli eserciti egiziani dell'epoca si basava su masse di arcieri [[sudan|sudanesi]] appoggiati da cavalleria [[Arabo|araba]] e [[berberi|berbera]].
Siccome gli arcieri erano a piedi ed i cavalieri aspettavano per attaccare con lance e spade, un esercito egiziano costituiva esattamente il tipo di bersaglio immobile che la [[cavalleria pesante]] crociata eccelleva nell'attaccare.
Ad eccezione della terza [[battaglia di Ramla]], nel [[1105]], quando Toghtekin di Damasco inviò un contingente di [[turchi selgiuchidi]] per aiutare gli egiziani, i [[Fatimidi]] non usarono arcieri a cavallo.
Se da una parte i Crociati svilupparono un salutare rispetto per le tattiche - rapidi attacchi e ritirate ed accerchiamento - degli arcieri a cavallo turchi, dall'altra essi tendevano a sottovalutare l'efficacia degli eserciti egiziani.
Anche se l'eccesso di confidenza condusse i Crociati al disastro della seconda battaglia di Ramla, il risultato più frequente fu la sconfitta dei Fatimidi.
"Fino al regno del [[Saladino]] i cristiani non temettero mai gli egiziani come invece temevano gli eserciti provenienti dalla [[Siria]] e dalla [[Mesopotamia]] musulmane."<ref>Smail, op. cit., p. 87</ref>
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*{{cita libro|cognome= Smail |nome=Raymond C.|wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo= Crusading Warfare 1097-1193|dataoriginale= |annooriginale=1956 |meseoriginale= |url=http://books.google.it/books?id=t1-vAAAACAAJ&dq=Crusading+Warfare+1097-1193&source=gbs_book_other_versions_r&cad=1_0
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=|anno=1995 |mese= |editore=Barnes & Noble Books |città=[[New York]] |lingua=[[lingua inglese|inglese]] |id= ISBN 1-56619-769-4|doi = |pagine=272 pagine |capitolo= |url_capitolo= |citazione = |cid=Smail }}
*{{cita libro
|cognome= Beeler
|nome=John
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo=Warfare in Feudal Europe 730-1200
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
|url=http://books.google.it/books?id=pNdjoAT4lyoC&printsec=frontcover
|formato=
|datadiaccesso= 2008-11-02
|annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1973
|mese=
|editore=Cornell University Press
|città= Ithaca, NY
|lingua=[[lingua inglese|inglese]]
|id= ISBN 9780801491207
|doi = |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione = |cid= }}
*{{cita libro|cognome= France |nome=John|wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo= Western Warfare in the Age of the Crusades, 1000-1300|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url=http://books.google.it/books?id=Q2o8AAAACAAJ&dq=Western+Warfare+in+the+Age+of+the+Crusades|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=31-03-1999 |anno= |mese= |editore=Cornell University Press; New Ed edition |città= |lingua=inglese |id= ISBN 978-0801486074|doi = |pagine=912 pagine |capitolo= |url_capitolo= |citazione = |cid= }}
* Reston, James. Jr. ''Warriors of God.'' [[New York]]: Anchor Books, [[2001]]. ISBN 0-385-49562-5
{{Portale|crociate}}
[[en:Military history of the Crusader states]]
|