Senegal: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il fiume africano|
{{Stato
| nomeCorrente = Senegal
| nomeCompleto = Repubblica del Senegal
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| linkBandiera = Flag of Senegal.svg
| paginaBandiera = Bandiera
| linkStemma = Coat of arms of Senegal.svg
| paginaStemma = Stemma del Senegal
| linkLocalizzazione =
| linkMappa = Sg-map.png
| motto = {{fr}}Un Peuple, Un But, Une Foi<br
| lingua = [[
| capitale = {{simbolo|Dakar CoA.png}} [[Dakar]]
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| elenco capi di stato = [[Presidenti del Senegal|Presidente]]
|
| primoMinistro = [[Ousmane Sonko]]
| elenco capi di governo = [[Primi ministri del Senegal|Primo ministro]]
| indipendenza = Dalla [[Federazione del Mali]], il 20 agosto [[1960]]<ref>In realtà, tecnicamente, dal 1º febbraio [[1982]] al 30 settembre [[1989]] fece parte della [[Confederazione del Senegambia]] insieme al [[Gambia]], ma questa Unione non pregiudicò le sovranità nazionali, che restarono tali, ed ebbe il solo scòpo di aprire alla collaborazione reciproca.</ref>
| ingressoONU = 28 settembre [[1960]]<ref>Ha mantenuto il suo posto durante tutte le varie trasformazioni istituzionali, riottenendolo come paese unico il 30 settembre [[1989]].</ref>
| superficieTotale = {{formatnum:196722}}
| superficieOrdine = 85
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| popolazioneTotale = {{formatnum:16636330}}
| popolazioneAnno = 2018
| popolazioneOrdine = 72
| popolazioneDensita = 84,57
| popolazioneCrescita = 7% (2017)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|sito=CIA World Factbook|lingua=en|dataarchivio=4 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120504223114/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|urlmorto=sì}}</ref>
| nomeAbitanti = {{AggNaz|mp|SEN}}
| confini = [[Confine tra il Gambia e il Senegal|Gambia]], [[Confine tra la Guinea e il Senegal|Guinea]], [[Confine tra la Guinea-Bissau e il Senegal|Guinea-Bissau]], [[Confine tra il Mali e il Senegal|Mali]], [[Confine tra la Mauritania e il Senegal|Mauritania]]
| continente = [[Africa]]
| orario = [[UTC+0]]
| valuta = [[Franco CFA]]
| PIL = 14082<ref name=IMF>[https://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2013/02/weodata/index.aspx Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013]</ref>
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| HDI = 0,511 (basso)
| HDIAnno = 2021
| HDIOrdine = 170
| TFT = 4,7 (2011)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2011|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
| energia =
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| targa =
| inno =
| festa = 4 aprile
| stato precedente = [[File:Flag of Mali 1959-1961.svg|20px|border]] [[Federazione del Mali]]<br/>[[File:Flag of Senegal.svg|20px|border]][[File:Flag of The Gambia.svg|20px|border]] [[Confederazione del Senegambia]] (1982-1989)
| note = Sistema TV = [[SÉCAM]] K
| altrelingue = [[Lingua wolof|wolof]], [[Lingua pulaar|pulaar]], [[Lingua serer|serer]]
}}
Il '''Senegal''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/seneˈɡal/|it}} o {{IPA|/ˈsɛneɡal/|it}}<ref>{{DOP|id=1081727}}</ref><ref>{{Dipi|Senegal}}</ref>; {{wolof|Sunu Gaal|la nostra piroga}}<ref>{{cita web|url=https://www.sunugaal.org/quienes-somos|titolo=SUNU GAAL|accesso=22 ottobre 2024|lingua=es}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.itakaescolapios.org/wp-content/uploads/2017/10/ficha-senegal-EL-PAIS.pdf|titolo=SENEGAL|citazione=El país recibe el nombre del río Senegal, que a su vez podría proceder de la expresión "sunu gaal", que significa "nuestra canoa" en wólof|accesso=22 ottobre 2024|lingua=es}}</ref>), ufficialmente '''Repubblica del Senegal''' ({{francese|République du Sénégal}}, <small>AFI</small>: {{IPA|/ʁepyblik dy seneɡal/}}) è uno [[Stato]] dell'[[Africa occidentale]], con capitale [[Dakar]].
Il territorio si estende per circa {{M|200000|ul=km2}} [[Savana sudanese|nell'estrema parte occidentale dell'Africa]] [[Sudan (regione)|sudanese]], sulla sinistra idrografica del [[Senegal (fiume)|fiume omonimo]] e sui [[bacino idrografico|bacini idrografici]] di alcuni fiumi minori; ad ovest si affaccia sull'[[oceano Atlantico]]. Il territorio si estende nel [[Sahel]], la zona di transizione fra le regioni aride [[Deserto del Sahara|sahariane]] e quelle umide dell'Africa guineana. Il clima è [[clima tropicale|tropicale]], con una lunga stagione umida [[inverno|invernale]] e una stagione secca [[estate|estiva]] la cui lunghezza aumenta procedendo da nord (circa 3 mesi) verso sud (6-7 mesi); il manto [[vegetazione|vegetale]] prevalente nel paese è quindi quello della [[savana]], in alcune aree alterata a causa della presenza umana. Circonda quasi interamente lo Stato anglofono del [[Gambia]], che si estende lungo l'[[Gambia (fiume)|omonimo fiume]].
Secondo una stima del 2018 la popolazione del Senegal ammontava a 15,8 milioni di abitanti,<ref name="CIA">{{en}} [https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/sg.html CIA World Factbook] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200831041253/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/sg.html |data=31 agosto 2020 }}.</ref> con un [[densità di popolazione]] di circa 64 abitanti/km². La popolazione si addensa dove sono migliori le condizioni ambientali, lungo la fascia costiera e nell'immediato entroterra; l'interno, in buona parte arido o semi-arido, vede un popolamento più rado, addensamenti sono solo lungo il corso dei fiumi, dove maggiori sono le disponibilità [[acqua|idriche]]. La maggiore città del paese è la capitale [[Dakar]], che conta circa 2,6 milioni di abitanti<ref name="Gazetteer">{{en}} [http://www.world-gazetteer.com/wg.php?x=1112485867&men=gcis&lng=en&des=wg&geo=-1&srt=npan&col=adhoq&msz=1500&geo=-197 World Gazetteer] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121204163735/http://www.world-gazetteer.com/wg.php?x=1112485867&men=gcis&lng=en&des=wg&geo=-1&srt=npan&col=adhoq&msz=1500&geo=-197 |data=4 dicembre 2012 }}</ref> e ospita buona parte della popolazione [[Città|urbana]] del paese, infatti gli altri centri urbani di rilievo nazionale hanno dimensioni [[demografia|demografiche]] minori ({{formatnum:100000}}-{{formatnum:200000}} abitanti). La popolazione senegalese è costituita da diversi [[Etnia|gruppi etnici]], predominante quello dei [[wolof]], che costituisce circa il 43% della popolazione<ref name=CIA />. La [[lingua wolof]] costituisce una sorta di [[lingua franca]] nazionale insieme al francese.
Il popolamento del territorio senegalese è antico, con tracce risalenti al [[Paleolitico]];<ref name="Corriere">Istituto Geografico De Agostini. ''Enciclopedia geografica'', edizione speciale per il [[Corriere della Sera]], vol. 11, pagg. 348-349. RCS Quotidiani s.p.a., [[Milano]], 2005. {{ISSN|1824-9280}}.</ref> in epoche successive, il Senegal vide l'incontro di popolazioni provenienti da sud-est o da est con popolazioni provenienti dalle regioni nordafricane. [[Islam]]izzato a partire dall'[[XI secolo]], il territorio senegalese venne interessato dal prolungato dominio coloniale europeo (francese, [[Paesi Bassi|olandese]], [[inglesi|inglese]] e [[portoghesi|portoghese]]), iniziato nel [[XV secolo]] e accentuatosi nel [[XIX secolo|XIX]] quando cominciò ad interessare anche le zone interne del Paese. La Repubblica del Senegal si rese indipendente dalla [[Francia]] nel 1960, dapprima in unione con il [[Mali]], successivamente come Stato indipendente.
Dal punto di vista [[economia|economico]], il Senegal appare come una delle nazioni africane più fragili, con un alto livello di sviluppo del settore [[industria]]le ([[Attività manifatturiera|industria manifatturiera]] ed [[Industria mineraria|estrattiva]]) e dei [[settore terziario|servizi]] (nel Senegal hanno sede numerose istituzioni finanziarie africane). L'agricoltura, che occupa la maggior parte della popolazione attiva, è abbastanza diversificata ed efficiente anche se si osserva ancora un'eccessiva dipendenza dalla coltura dell'[[Arachide (seme)|arachide]], retaggio del passato coloniale.
Dal punto di vista dell'ordinamento dello Stato, il Senegal è, dal 2019, una [[repubblica semipresidenziale|repubblica presidenziale]].
== Storia ==
{{vedi anche|Storia del Senegal|Cronologia del Senegal}}
=== Origine e antichità ===
Tracce di attività neolitica sono presenti su quasi tutto il
L'epoca protostorica segna la comparsa dei metalli nella vallata del Senegal, con depositi contenenti antichi forni da fusione con i loro camini, e tombe a tumulo.
Nel centro del paese e nel [[Gambia]], in una zona di
=== La colonizzazione e l'indipendenza ===
L'[[Islam]], religione
Il primo insediamento stabile degli europei fu sull'isola di [[Gorée]] nel 1500: qui i portoghesi potevano comprare dal popolo dei [[Wolof]] gli schiavi che gli stessi Wolof avevano rapito o comprato più all'interno. Gorée divenne poi olandese, continuando pacificamente i suoi commerci coi Wolof, sinché non fu acquistata dai francesi che nel [[1677]] ne fecero uno dei principali centri africani della [[tratta degli schiavi]].<ref>Trattato di commercio del Senegal tra la Francia e il ''"Roi des Pouls"'' del 4 febbraio 1802.</ref>
Nel [[1904]] [[Dakar]], eretta colonia autonoma, divenne la capitale dell'Africa Occidentale Francese. Nel [[1914]] gli africani residenti nelle città di [[Dakar]], [[Gorée]], [[Rufisque]] e Saint-Louis ricevettero la cittadinanza francese ed elessero i loro deputati alla camera francese. Nel settembre del [[1940]] si svolse la [[Battaglia di Dakar]]. Il 1° dicembre 1944, l'esercito francese massacrò a Thiaroye, alla periferia di Dakar, diverse centinaia di [[Tirailleurs sénégalais|tirailleurs senegalesi]] che reclamavano il loro salario. Gli storici stimano il numero delle vittime tra le tre e le quattrocento.<ref>Armelle Mabon, ''Le Massacre de Thiaroye. 1er décembre 1944, histoire d'un mensonge d'État'', Le Passager clandestin, Lorient, 2024.</ref> Nel [[1946]] il Senegal entrò a far parte del territorio francese e la cittadinanza fu estesa a tutti i senegalesi. Nel [[1958]] il Senegal ottenne lo statuto di repubblica autonoma e nel [[1960]], dopo aver ottenuto l'indipendenza piena, il Senegal ed il [[Sudan francese]] (attuale [[Mali]]) si fusero a formare la [[Federazione del Mali]] che divenne completamente indipendente il 4 aprile [[1960]]. La federazione tuttavia non resse alla decolonizzazione e, già il 20 agosto 1960, Senegal e Sudan francese dichiararono la propria indipendenza.
[[Léopold Sédar Senghor]] venne eletto primo presidente del Senegal, nel settembre [[1960]], restando al potere per i successivi 20 anni. Nel [[1981]] Senghor si ritirò dalla vita politica del paese e la presidenza passò al suo successore [[Abdou Diouf]].
Un nuovo tentativo di federazione, stavolta con il [[Gambia]] (
Il 29 giugno [[2011]] Abdoulaye Wade tentò di far approvare all'Assemblea Nazionale un pacchetto di riforme che andava a modificare due articoli della [[costituzione]], proponendo la possibilità di essere eletti alla carica di presidente al primo turno con una soglia del 25% dei voti anziché del 50% e di eleggere a [[suffragio universale]] allo stesso tempo il [[presidente]] e il vicepresidente. La proposta fece scoppiare forti proteste a [[Dakar]] tra la popolazione, la [[società civile]] (da quel giorno riunitasi nella piattaforma Movimento 23 giugno – M23) e il movimento di contestazione di [[rapper]] Y'en a Marre. Wade fu dunque costretto a ritirare il provvedimento. Ormai ottantaseienne, si candidò poi dopo qualche mese alle elezioni presidenziali previste per il febbraio [[2012]], generando di nuovo scontento e proteste. Oggetto principale delle contestazioni era la discussa legittimità della sua ricandidatura: secondo l'opposizione, la maggior parte della società civile, della stampa e dei giuristi, sarebbe stata infatti la terza consecutiva e dunque anticostituzionale. Per Wade e per chi sosteneva la teoria dell'ammissibilità, invece, la sua candidatura era ufficialmente la seconda consecutiva e dunque legittima coerentemente al dibattuto principio della non retroattività, secondo cui non andava applicata la legge del 2001 che modificò la costituzione aumentando la durata del mandato presidenziale a 7 anni. Così ragionando, non bisognava dunque calcolare il primo mandato del [[2000]]. Il caso passò sotto l'esame del Consiglio Costituzionale, che il 27 gennaio approvò la candidatura di Wade rifiutandone altre, tra cui quella del cantante [[Youssou N'Dour]]. La notizia gettò il Paese nel caos e le proteste ripresero, a Dakar come in tutto il Paese, causando morti e feriti. La tensione scese tuttavia qualche giorno prima del voto che si svolse nella calma e regolarità il 26 febbraio e che decise il [[ballottaggio]] tra Abdoulaye Wade (34% dei suffragi) e [[Macky Sall]] (26%). Al secondo turno, tenutosi il 25 marzo, grazie anche all'appoggio degli altri dodici candidati, di Youssou N'Dour e della società civile, Macky Sall sconfisse il presidente uscente e divenne il quarto presidente del Senegal.
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia del Senegal}}
[[File:ISS002-E-5456 2.JPG|
Il territorio è
=== Clima ===
Il Senegal ha un clima equatoriale con un piacevole calore durante tutto l'anno, con stagioni asciutte e umide ben definite. La stagione secca (da dicembre ad aprile) è dominata dal vento caldo e secco, detto [[Harmattan|armattano]]. Le precipitazioni annuali di Dakar di circa {{M|600|u=mm}} si verificano tra giugno e ottobre quando la temperatura massima è di {{M|30|u=°C}} e minima di {{M|24.2|u=°C}}; Le temperature massime da dicembre a febbraio sono in media di {{M|25.7|u=°C}} e di minimo {{M|18|u=°C}}.
Le temperature interne sono più alte rispetto alla costa (ad esempio, le temperature medie giornaliere di [[Kaolack]] e [[Tambacounda]] a maggio sono rispettivamente di {{M|30|u=°C}} e {{M|26.7|u=°C}} rispetto a {{M|23.2|u=°C}} di Dakar) e le precipitazioni aumentano sensibilmente più a sud, superando i {{M|1500|u=mm}} all'anno in alcune aree.
A Tambacounda, nell'estremo interno, in particolare al confine con il Mali, dove inizia il deserto, le temperature possono raggiungere anche i {{M|47|u=°C}}. La parte più settentrionale del paese ha un clima desertico e caldo, la parte centrale ha un clima caldo semi-arido e la parte più meridionale ha un clima tropicale.
== Popolazione ==
[[File:Senegal-demography.svg|min|sinistra|Andamento della popolazione del Senegal dal 1950 al 2020]]
Il Senegal ha una popolazione di circa {{formatnum:16000000}} abitanti (2018) e una densità di 69,7 abitanti per km².
Presenta un tasso d'incremento pari al 2,7% (2009) per via d'un tasso di natalità elevato (36,8‰ nel 2009) e d'un tasso di mortalità relativamente contenuto (9,8‰ nel 2009). La [[Tasso di mortalità infantile|mortalità infantile]], pari al 58,9‰ nel 2009, è piuttosto diffusa.
=== Etnie ===
Il gruppo etnico dominante è quello dei [[Wolof]] (43% della popolazione), insediati soprattutto al centro del paese, a Nord-Est di
Altre due etnie dominanti sono i [[Sérèr]] (15%) e i [[Fulani|Fula]] (23%). Questi popoli e varie minoranze non sono in guerra tra loro, anche grazie al rapporto di ''cousinage'' (cioè ''cugini per scherzo'') che esiste tra loro, che consente di tenere conversazioni confidenziali e scherzose anche fra estranei.
=== Religione ===
{{vedi anche|Religioni in Senegal|Cristianesimo in Senegal}}
Secondo le statistiche ufficiali, la popolazione senegalese è composta da [[sunnismo|musulmani sunniti]] per il 95%, da [[Cristianesimo|cristiani]] per il 4% e da [[Animismo|animisti]] per il restante 1%.
Molti senegalesi si dichiarano musulmani o cristiani ma sono in realtà legati anche a forme di [[Religioni africane|religione tradizionale]]. Un profondo processo di [[sincretismo]] ha reso possibile la coesistenza delle religioni tradizionali con quelle rivelate.
=== Lingue ===
Come sancito dalla nuova [[Costituzione del Senegal|Costituzione]] (1971)<ref name=LU>{{Cita web|url=http://www.gouv.sn/Titre-premier-De-l-Etat-et-de-la.html|titolo=Constitution du Sénégal - Titre premier - De l’Etat et de la souveraineté|accesso=11 dicembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121028020136/http://www.gouv.sn/Titre-premier-De-l-Etat-et-de-la.html|dataarchivio=28 ottobre 2012}}</ref>
{{
la [[lingua ufficiale]] del Senegal è il [[Lingua francese|francese]], a cui si affiancano 6 [[lingua nazionale|lingue nazionali]]:
* [[lingua diola]]
* [[lingua malinké|lingua mandinga]]
* [[lingua pulaar]]
* [[lingua serer]]e
* [[lingua wolof]], che è la lingua più ampiamente usata.
Il Oltre alle lingue succitate sono presenti diversi dialetti.
== Ordinamento dello Stato ==
Il Senegal è una [[repubblica presidenziale]].
=== Suddivisioni amministrative ===
[[File:Regions of Senegal.svg|
Il Senegal è composto, sul piano amministrativo, da 14 regioni che prendono nome dai rispettivi capoluoghi, che figurano inoltre tra le maggiori città dello Stato: [[Dakar]], [[Diourbel]], [[Fatick]], [[Kaffrine]], [[Kaolack]], [[Kédougou]], [[Kolda]], [[Louga]], [[Matam]], [[Saint-Louis (Senegal)|Saint Louis]], [[Sédhiou]], [[Tambacounda]], [[Thiès]], [[Ziguinchor]].
La capitale Dakar, una città di {{M|550|u=km}} quadrati che costituisce una [[penisola]] e si protende sull'[[Oceano Atlantico]], è situata, inoltre, nel punto più occidentale del paese e di tutto il continente africano.
Un [[Governatore (burocrazia moderna)|Governatore]] e un'Assemblea regionale guidano ogni regione; ciascuna è suddivisa in dipartimenti divisi ulteriormente in comunità rurali, come indicato di seguito:
{|border="1" width="65%" cellpadding="4" cellspacing="0" border="3" cellpadding="4" cellspacing="0" style="margin: 1em 1em 1em 0; background: #f9f9f9; border: 1px #aaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 103%;"
!Regioni
Riga 127 ⟶ 170:
|-
|'''[[Regione di Kaffrine]]'''
|'''[[Kaffrine]]'''
|-
|'''[[Regione di Kaolack]]'''
Riga 133 ⟶ 176:
|-
|'''[[Regione di Kédougou]]'''
|'''[[
|-
|'''[[Regione di Kolda]]'''
Riga 156 ⟶ 199:
|'''[[Thiès]]'''
|-
|'''[[Regione di Ziguinchor]]'''
|'''[[Ziguinchor]]'''
|}
===
[[File:Région de Dakar - carte administrative - 2025.svg|miniatura|La regione di Dakar.]]
[[File:Dakar - Panorama urbain.jpg|miniatura|Vista su Dakar.]]
[[File:Senegal - Location Map (2011) - SEN - UNOCHA.svg|miniatura|Città del Senegal.]]
[[File:Ville touba mosquee.jpg|miniatura|Touba.]]
{|class="wikitable"
|+
|- style="background:lightgrey"
!Città||Popolazione||Comune||Popolazione||Regione
|-
|align="center" rowspan=6 | [[Area metropolitana]] <br>di '''[[Dakar]]''' ||align="center" rowspan=6 | 2 846 163 ||[[Dakar]] || 1 146 053 || [[Regione di Dakar]]
|-
| [[Dipartimento di Pikine|Niayes]] || 499 119 || [[Regione di Dakar]]
|-
| [[Dipartimento di Guédiawaye|Guédiawaye]] || 349 991 || [[Regione di Dakar]]
|-
| [[Dipartimento di Pikine|Thiaroye]] || 343 00 || [[Regione di Dakar]]
|-
| [[Dipartimento di Pikine|Pikine Dagoudane]] || 328 670 || [[Regione di Dakar]]
|-
| [[Rufisque]] || 179 797 || [[Regione di Dakar]]
|-
|align="center" rowspan=2 | [[Agglomerato urbano]] <br>di '''[[Touba (Senegal)|Touba]]''' ||align="center" rowspan=2 | 928 923 ||[[Touba (Senegal)|Touba]] || 851 668 || [[Regione di Diourbel]]
|-
| [[Mbacké]] || 77 255 || [[Regione di Diourbel]]
|-
|}
=== Altre Città ===
{|class="wikitable"
|+
|- style="background:lightgrey"
!Città||Popolazione||Regione
|-
| [[Thiès]] || 317 763 || [[Regione di Thiès]]
|-
| [[M'bour]] ||252 645|| [[Regione di Thiès]]
|-
| [[Kaolack]]||233 708|| [[Regione di Kaolack]]
|-
| [[Saint-Louis (Senegal)|Saint-Louis]] || 171 263 || [[Regione di Saint-Louis]]
|-
| [[Ziguinchor]] || 166 183 || [[Regione di Ziguinchor]]
|-
| [[Diourbel]] || 133 705 || [[Regione di Diourbel]]
|-
| [[Louga]]|| 86 841 || [[Regione di Louga]]
|-
| [[Tambacounda]] || 78 800 || [[Regione di Tambacounda]]
|-
| [[Kolda]]||62 258|| [[Regione di Kolda]]
|-
| [[Richard Toll]] || 57 878 || [[Regione di Saint-Louis]]
|-
| [[Bargny]] || 51 188 || [[Regione di Dakar]]
|-
| [[Tivaouane]] || 42 340 || [[Regione di Thiès]]
|-
| [[Kaffrine]] || 39 357 || [[Regione di Kaffrine]]
|-
| [[Fatick]] || 28 276 || [[Regione di Fatick]]
|-
| [[Sédhiou]] || 21 711 || [[Regione di Sédhiou]]
|-
| [[Bambey]] || 21 250 || [[Regione di Diourbel]]
|-
| [[Dagana (Senegal)|Dagana]] || 21 750 || [[Regione di Saint-Louis]]
|-
| [[Kédougou]] || 20 366 || [[Regione di Kédougou]]
|-
| [[Ourossogui]] || 18 076 || [[Regione di Matam]]
|-
| [[Matam]] || 17 145 || [[Regione di Matam]]
|-
|}
== Istruzione ==
=== Università ===
Il 24 febbraio 1957 venne istituita la prima e la più grande università del Senegal: l'[[Università Cheikh Anta Diop]].
== Politica ==
Il Senegal è ordinato come
La sua [[costituzione]] tutela l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzione d'origine, di razza, di sesso, di religione.
La [[sovranità]] nazionale appartiene al popolo senegalese che la esercita [[Democrazia rappresentativa|attraverso i suoi rappresentanti]] o [[Referendum|per via referendaria]].
La Costituzione senegalese dichiara l'adesione alla [[Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino]] del [[1789]], alla [[Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo]] del [[1948]], alla Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne del [[1979]], alla Convenzione relativa ai diritti dei bambini del [[1989]] e alla [[Carta Africana dei Diritti dell'Uomo e dei Popoli]] del [[1981]].
La nuova Costituzione (Constitution de la République du Sénégal) è stata approvata mediante [[referendum]] popolare il 7 gennaio 2001 e sostituisce la precedente del 1963.
Il [[potere esecutivo]] è esercitato dal [[Presidente della Repubblica]]; egli viene eletto a
Il [[potere legislativo]] è esercitato da un'
Il [[Governo]] coordina la politica dello Stato sotto la guida del Primo Ministro che è responsabile nei confronti del Presidente della Repubblica e dell'Assemblea nazionale secondo quanto espresso nella Costituzione. Dal 2019 al 2022, tuttavia, la carica è stata soppressa.
Il [[potere giudiziario]] è indipendente dal [[potere legislativo]] e dal [[potere esecutivo]].
== Forze armate ==
{{vedi anche|Forze armate del Senegal}}
== Economia ==
{{vedi anche|Economia del Senegal}}
Con l'acquisizione dell'indipendenza, il governo si impegnò a dare un aspetto sempre più "africano" all'economia senegalese e, nello stesso tempo, a realizzare una maggiore redditività dell'intero apparato produttivo.
Si tratta della cosiddetta "politica di senegalizzazione", che in effetti presenta due aspetti piuttosto contrastanti. Da un lato lo Stato interviene a controllare, mediante vari enti appositamente istituiti, soprattutto le attività primarie.
Dall'altro lato, per accelerare l'industrializzazione del Paese, lo Stato ha delegato essenzialmente ai capitalisti stranieri il compito di promuovere lo sviluppo dell'industria. A tale scopo è stata creata attorno a Dakar una vasta zona franca industriale, dove gli operatori fruiscono di complete esenzioni fiscali e non sono soggetti ai controlli governativi.
Il Senegal è un paese in via di sviluppo, ma data anche la maggior stabilità politica e sociale, la sua economia è più sviluppata rispetto a quella dei paesi vicini. Numerosi sono gli investimenti di capitali stranieri, soprattutto [[Francia|francesi]]. In passato, fino a una ventina d'anni fa, la coltura principale era quella delle [[Arachis hypogaea|arachidi]]; adesso si sono sviluppate altre coltivazioni alimentari e la pesca, che hanno dato impulso allo sviluppo recente dell'industria: oleifici, impianti per la lavorazione del pesce, dello [[zucchero]] e della [[birra]]. Particolarmente importanti sono le piantagioni di [[Cotone (botanica)|cotone]] e di [[canna da zucchero]]. L'agricoltura di sussistenza fornisce [[Panicum miliaceum|miglio]], [[mais]] e [[manioca]] ma non è sufficiente a sfamare una popolazione in rapida crescita. Consistente è l'allevamento di [[bovini]], [[caprini]] e [[ovini]]. Il sottosuolo fornisce [[fosfati]] minerali di [[titanio]] e recentemente sono stati trovati importanti giacimenti petroliferi. Le industrie principali sono quelle alimentari e tessili; in crescita l'industria chimica, meccanica e delle calzature. Discrete sono le reti stradale e ferroviaria. In progressivo sviluppo è anche il turismo, soprattutto balneare. Dal [[2000]] un cavo a fibra ottica collega il Senegal con il [[Sudamerica]] e l'[[Europa]].
Il modello economico senegalese, talvolta descritto come “[[Neocolonialismo|neocoloniale]]”, consiste nell'esportazione di materie prime a basso valore aggiunto e nell'importazione di prodotti finiti. Di conseguenza, l'economia senegalese, fortemente dipendente dal mondo esterno, produce poca ricchezza nonostante una crescita sostenuta (tra il 4 e il 7%).<ref name=":0">https://www.monde-diplomatique.fr/2025/05/CARAYOL/68353</ref>
Sebbene otto senegalesi su dieci si guadagnino da vivere con l'agricoltura, questa rappresenta appena il 17% del prodotto interno lordo (PIL). La disoccupazione è particolarmente elevata tra i giovani sotto i 24 anni (35%), molti dei quali cercano di raggiungere l'Europa illegalmente attraverso le [[Isole Canarie]] o il [[Sahara]]. Fuggono da un costo della vita molto elevato, soprattutto a Dakar, in un contesto di alta [[inflazione]] (9% nel 2022, 6% nel 2023). Il Paese si colloca al 169° posto su 192 nell'Indice di Sviluppo Umano (ISU) elaborato dal [[Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo]]. Il tasso di povertà, stimato al 37% nel 2025, non diminuisce da diversi anni.<ref name=":0" />
Il Paese è diseguale. Secondo la [[Banca Mondiale]], il 10% più ricco detiene il 30% della ricchezza, contro il 3% del 10% più povero.<ref name=":0" />
=== Agricoltura ===
Dei 19,67 milioni di ettari di superficie territoriale, il terzo settentrionale ricade nel [[Sahel]], il resto nella sottostante fascia sudanese. Del totale, 3,85 milioni di ettari sono coltivabili e 3,00 milioni sono coltivati, i [[pascoli]] occupano 5,60 milioni di ettari e le foreste coprono il 43 per cento del territorio.<ref>FAOSTAT (FAO) Data base della FAO – Ressources http://faostat.fao.org/site/377/default.aspx#ancor {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140626153237/http://faostat.fao.org/site/377/default.aspx#ancor |data=26 giugno 2014 }}</ref><ref>Detalmo Pirzio Biroli, Il Sahel, Sansoni Editore, Firenze 1988, pag. 3</ref>
L'agricoltura costituisce la base dell'economia senegalese, partecipando in buona misura nelle esportazioni. Coltura principale, come si è detto, è quella delle arachidi, di cui il Senegal è uno dei maggiori fornitori mondiali, tanto da raggiungere posizioni molto elevate. La produzione subisce però forti oscillazioni per le ricorrenti siccità. Le coltivazioni si estendono su {{M|840000|u=ha}} (oltre un terzo dell'arativo) e hanno le loro aree migliori nella regione intorno a Kaolack, che è il grande centro di raccolta delle arachidi. Dal 1975 il governo sovrintende alla commercializzazione dei prodotti oleari mediante la Société Nationale de Commercialisation des Oléagineux du Sénégal. Nell'intento però di sottrarre il Paese alla eccessiva schiacciante dipendenza da questa monocoltura sono in atto vari programmi pubblici che, avvalendosi in larga misura di aiuti dell'Unione Europea, mirano a diversificare il panorama delle produzioni agricole e soprattutto a raggiungere l'autosufficienza alimentare (buona parte delle importazioni consiste proprio in generi alimentari); in tale ottica opera anche il citato progetto di valorizzazione del fiume Senegal, avviato dopo una lunga fase preparatoria alla fine del 1981 per l'irrigazione di {{M|400000|u=ha}} di terreno nel nord del Paese. Principali colture alimentari sono quelle dei cereali, soprattutto miglio, che è il tipico cereale africano e che copre 1/4 dell'arativo; seguono il riso, coltivato nel basso Ziguinchor e in altre aree irrigue, ma la cui produzione è del tutto insufficiente a soddisfare le richieste interne, e il mais. Si coltivano altresì manioca, banane, agrumi, palma da olio e da cocco. Un certo incremento ha registrato, tra le colture industriali, quella del cotone. Non mancano belle foreste, specie nel Senegal meridionale, ma sono ancora scarsamente sfruttate anche per la mancanza di adeguate vie di comunicazione.
=== Allevamento ===
L'allevamento, che contribuisce al sostentamento del 30 per cento delle famiglie senegalesi, è praticato in forma estensiva soprattutto nelle zone pastorali settentrionali ed agropastorali al sud e riguarda principalmente i piccoli ruminanti (10,9 milioni di capi nel 2012), i bovini (3,4 milioni) ed il pollame (44 milioni di capi).
=== Pesca ===
[[File:Piroghe wikimedia.jpg|min|sinistra|Barche dei pescatori a Saint Louis]]
La pesca fornisce mediamente {{formatnum:400000}} tonnellate all'anno circa di prodotto destinato al consumo interno ed all'esportazione (250 milioni di dollari all'anno). Favorita dalla ricchezza ittica delle acque intorno al Capo Verde; essa fornisce un prodotto alimentare diffusissimo nel Paese, oltre a sostenere una fiorente industria conserviera e a consentire una rilevante esportazione. In particolare, Dakar è una grande base africana per la pesca del tonno. Nel 1982 è entrato in funzione in Casamance un modernissimo complesso conserviero, che si affianca a quelli di Dakar e di Saint-Louis.
=== Produzione, commercio e sicurezza alimentare ===
Il [[Prodotto Interno Lordo]] (PIL) per abitante si aggira intorno ai {{formatnum:1700}} dollari all'anno con una partecipazione del settore agricolo del 14,9 per cento nel 2011. L'allevamento rappresenta il 37 per cento del PIL agricolo.<ref name="autogenerato3">Livestock Sector brief Food and Agriculture Organization (FAO) http://www.fao.org/ag/againfo/resources/en/publications/sector_briefs/lsb_SEN.pdf</ref><ref>United Nations Development Programme, GDP per capita {{cita web |url=https://data.undp.org/dataset/GDP-per-capita-2005-PPP-/navj-mda7 |titolo=Copia archiviata |accesso=2 maggio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140420182129/https://data.undp.org/dataset/GDP-per-capita-2005-PPP-/navj-mda7 |dataarchivio=20 aprile 2014 }}</ref><ref>CIA, The World Factbook https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/sg.html {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200831041253/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/sg.html |data=31 agosto 2020 }}</ref>
Il settore impiega il 69 per cento della popolazione attiva, con il 48 percento di lavoro femminile (2011). Importatore di cereali ([[grano]], [[Oryza sativa|riso]], [[mais]]), oli, latte in polvere, zucchero, il paese esporta olio e panelli di arachide e prodotti agro-zootecnici alimentari lavorati vari.<ref name="autogenerato1">FAOSTAT (FAO) Data Base della FAO - Indicatori economici http://faostat.fao.org/site/666/default.aspx {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140928044430/http://faostat.fao.org/site/666/default.aspx |data=28 settembre 2014 }}</ref><ref>FAOSTAT (FAO) Data Base della FAO – Bilanci alimentari http://faostat.fao.org/site/368/DesktopDefault.aspx?PageID=368#ancor {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20161009115932/http://faostat.fao.org/site/368/DesktopDefault.aspx?PageID=368#ancor |data=9 ottobre 2016 }}</ref>
La dieta si basa su cereali (riso, miglio, sorgo costituiscono i due terzi circa dell'apporto calorico), ortaggi e pesce, fagiolo dell'occhio ed arachide. Il consumo annuo pro-capite di carne si aggira sui 15-20 chilogrammi.<ref name=autogenerato3 /><ref>FAO National country profiles Senegal http://www.fao.org/ag/agn/nutrition/sen_en.stm</ref> Il 21,5 per cento della popolazione è sottonutrita; il 46,7 per cento vive sotto la soglia della povertà (nel 2011) che colpisce in particolare la popolazione rurale (57,1 per cento).<ref>Millennium Development Goals Indicators, UNDP http://mdgs.un.org/unsd/mdg/Data.aspx {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110317081247/http://mdgs.un.org/unsd/mdg/Data.aspx |data=17 marzo 2011 }}</ref>
=== Industria ===
Il settore più dinamico dell'economia senegalese è oggi quello dell'industria. Prevalgono nettamente le attività manifatturiere, non avendo il governo potuto ancora affrontare con i necessari supporti finanziari il problema di dotare il Senegal di un'adeguata industria di base. Ben rappresentate sono le industrie alimentari (che comprendono oleifici, conservifici, zuccherifici, complessi molitori, birrifici ecc.), cui si aggiungono manifatture di tabacchi, cotonifici, calzaturifici, cementifici ecc.; i settori di più recente impianto, ma già di grande sviluppo, sono quelli chimico (fertilizzanti) e petrolchimico.
=== Vie di comunicazione ===
{| class="wikitable"
|- style="background:#EFEFEF"
! Strada
! Percorso
! Km
|-
| {{simbolo|Route 1-DJI.png|30}} [[Strada nazionale 1 (Senegal)|Strada nazionale 1]]
| [[Dakar]], [[Rufisque]], [[M'bour]], [[Fatick]], [[Kaolack]], [[Kaffrine]], [[Koungheul]], [[Tambacounda]] e [[Kidira]]
| 692
|-
| {{simbolo|Route 2-DJI.png|30}} [[Strada nazionale 2 (Senegal)|Strada nazionale 2]]
| [[Thiès]], [[Tivaouane]], [[Louga]], [[Richard Toll]], [[Saint-Louis (Senegal)|Saint-Louis]], [[Ourossogui]]
| 832
|-
| {{simbolo|A1-AT.svg}} [[Autostrada A1 (Senegal)|Autostrada A1]]
| [[Dakar]], [[Rufisque]], [[Aeroporto di Dakar-Blaise Diagne|Aeroporto]], [[Autostrada A2 (Senegal)|A2]], [[M'bour]]
| 90
|-
| {{simbolo|A2-AT.svg}} [[Autostrada A2 (Senegal)|Autostrada A2]]
| [[Autostrada A1 (Senegal)|A1]], [[Thiès]], [[Khombole]], [[Bambey]], [[Diourbel]], [[Mbacké]], [[Touba (Senegal)|Touba]]
| 124
|}
Per secoli i corsi d'acqua furono le vie più idonee alla penetrazione nell'interno del Paese; si deve ai Francesi la costruzione delle ferrovie e delle prime arterie stradali di grande comunicazione. Importantissima è la linea ferroviaria che da Dakar attraversa tutto il Senegal giungendo sino a Bamako, capitale del Mali (essa fu realizzata per dare uno sbocco al mare al Mali, già Sudan Francese, e nello stesso tempo per potenziare l'attività portuale di Dakar); un'altra linea si sviluppa lungo la costa da Dakar sino a Saint-Louis. Dopo l'indipendenza, i piani di sviluppo hanno dedicato particolare attenzione al potenziamento della rete stradale e [[Autostrade in Senegal|autostradale]] che totalizza oltre {{M|15000|u=km}}, per quasi metà agibili tutto l'anno. La già accennata navigazione fluviale conserva tutta la sua importanza; oltre che il fiume Senegal (che è al servizio anche della Mauritania) sono navigabili il Saloum e il Casamance. Il commercio marittimo è svolto quasi interamente da Dakar, che è il secondo porto dell'Africa occidentale, dopo Abidjan; la capitale senegalese è altresì un grande centro aeroportuale grazie all'aeroporto internazionale di Ndiass attivissimo scalo sulla rotta tra l'Europa e l'America Meridionale. Un buon incremento hanno registrato i servizi aerei interni gestiti dalla società SONATRA-Air Sénégal, per il 50% governativa; altri aeroporti sono quelli di Saint-Louis, Tambacounda e Ziguinchor.
=== Commercio ===
Discretamente intensi sono gli scambi interni, vivacizzati soprattutto dalla presenza della grande concentrazione urbana centro-occidentale. Per quanto riguarda il commercio con l'estero, il Senegal intrattiene rilevanti rapporti con parecchi Stati (come il Camerun, il Mali, l'Italia, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e, tra i Paesi produttori di petrolio, l'Algeria e la Nigeria); 1/3 degli scambi si svolge però tuttora con la Francia, la quale sostiene con aiuti finanziari l'economia senegalese. La bilancia commerciale è fortemente deficitaria, in quanto le esportazioni coprono appena la metà delle importazioni. Il Senegal esporta essenzialmente olio di arachidi, pesce fresco e inscatolato, fosfati ecc., mentre le principali importazioni sono rappresentate da prodotti petroliferi, macchinari e generi alimentari.
== Risorse del sottosuolo ==
A partire dagli anni 2000 sono stati scoperti numerosi giacimenti di petrolio; nel [[2017]] il presidente [[Macky Sall]] ha istituito il Ministero del Petrolio del Senegal. Il governo senegalese è fortemente interessato al potenziamento del settore minerario, le cui principali risorse sono offerte sinora dai ricchi giacimenti di fosfati; è stata però accertata la presenza al largo della costa sia di petrolio sia di gas naturale, mentre sono in corso prospezioni riguardanti l'[[uranio]] {{chiarire|fra breve i cospicui giacimenti di minerali di ferro di Falémé.}} La produzione di energia elettrica è per lo più di origine termica.<ref>{{cita web|url=https://www.agenzianova.com/a/0/1638570/2017-09-11/speciale-energia-senegal-nuovo-governo-creato-ministero-del-petrolio-e-delle-energie-rinnovabili|accesso=30 agosto 2019|titolo=Speciale energia: Senegal, nuovo governo, creato ministero del Petrolio e delle Energie rinnovabili|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170919234132/https://www.agenzianova.com/a/0/1638570/2017-09-11/speciale-energia-senegal-nuovo-governo-creato-ministero-del-petrolio-e-delle-energie-rinnovabili|data=11 settembre 2017|dataarchivio=19 settembre 2017}}</ref>
== Ambiente ==
La flora e fauna del Senegal riflette l'incontro tra ecosistemi saheliani, savanici, costieri e fluviali, che conferiscono a questo Stato dell'Africa occidentale una notevole varietà biologica. Sebbene la biodiversità senegalese sia soggetta a pressioni crescenti legate alla crescita demografica, all'agricoltura estensiva e ai cambiamenti climatici, il paese conserva ancora porzioni significative di ambienti naturali, protetti da una rete crescente di aree tutelate.<ref name="britannica">{{cita web|https://www.britannica.com/place/Senegal|Senegal|lingua=en}}</ref>
=== Ambienti naturali ===
Il territorio del Senegal è costituito da una fascia costiera atlantica, da pianure interne semi-aride e da regioni sud-orientali più umide e collinari. A nord prevalgono paesaggi steppici e savane secche, mentre procedendo verso sud si incontrano savane più rigogliose e ambienti forestali aperti. Le aree umide, costituite da lagune, estuari e zone di inondazione stagionale, sono distribuite principalmente lungo il delta del fiume Senegal, nella regione della Casamance e nel bacino del Saloum. La presenza del fiume Senegal, del Gambia e di altri corsi d'acqua stagionali favorisce la diversificazione degli habitat e la presenza di specie idrofile.<ref name="britannica"/>
=== Flora ===
La vegetazione senegalese è fortemente influenzata dal clima e dal gradiente di umidità che si estende da nord a sud. Le regioni settentrionali, più secche, sono dominate da acacie, cespugli spinosi e graminacee annuali. Nelle zone centrali e meridionali si sviluppano invece savane arborate, dove trovano spazio specie come il [[Adansonia digitata|baobab]], il [[Vitellaria paradoxa|karité]], il néré (''[[Parkia biglobosa]]''), il [[Tamarindus indica|tamarindo]] e il caicedi (''[[Khaya senegalensis]]''). Nelle aree più umide del sud e lungo i corsi d'acqua si incontrano gallerie forestali, boschi semi-decidui e formazioni palustri con [[Cyperus papyrus|papiri]] e altre piante acquatiche. La flora del Senegal comprende circa 2.100 specie vegetali superiori, alcune delle quali endemiche o limitate all'Africa occidentale.<ref name="britannica"/>
=== Fauna ===
Il Senegal ospita una fauna variegata, con specie tipiche della savana, delle foreste aperte, delle zone umide e delle aree costiere. I grandi mammiferi, un tempo diffusi in tutto il paese, sopravvivono oggi principalmente nelle aree protette. Tra le specie più emblematiche si trovano l'[[Hippopotamus amphibius|ippopotamo]], il [[Phacochoerus africanus|facocero]], diverse specie di antilopi (come il [[Kobus kob|kob]] e l'[[Hippotragus equinus|antilope roana]]), il [[Canis lupaster|lupo africano]], il [[Caracal caracal|caracal]], la [[Crocuta crocuta|iena macchiata]] e, in alcune aree forestali meridionali, scimmie come il [[Chlorocebus sabaeus|cercopiteco]] e il [[Piliocolobus badius|colobo rosso occidentale]]. I [[Panthera leo|leoni]] sono presenti soprattutto nel Parco nazionale del Niokolo-Koba, uno dei principali santuari faunistici dell'Africa occidentale. La fauna aviaria del Senegal è particolarmente ricca e comprende circa 660 specie di uccelli, sia stanziali sia migratori. Le zone umide del delta del Saloum e del fiume Senegal ospitano grandi colonie di [[Phoenicopterus|fenicotteri]], [[Pelecanus|pellicani]], [[Ardeidae|aironi]], [[Platalea|spatole]] e altre specie acquatiche. Gli uccelli della savana, come [[Bucerotidae|buceri]], [[Musophagidae|turachi]], [[Ploceidae|tessitori]] e [[Circaetus|aquile serpentarie]], sono ben rappresentati negli ecosistemi interni. La posizione geografica del paese lo rende un importante crocevia per gli uccelli migratori tra l'Europa e l'Africa subsahariana. Tra i rettili più comuni si trovano il [[Varanus niloticus|varano del Nilo]], diversi serpenti (tra cui il [[Naja (zoologia)|cobra]] e il [[Python sebae|pitone africano]]), [[Crocodylus suchus|coccodrilli]] nei grandi corsi d'acqua e numerose specie di lucertole. Gli anfibi, sebbene meno diversificati, sono presenti nelle regioni umide e svolgono un ruolo importante negli ecosistemi acquatici temporanei. Le acque dolci e marine del Senegal ospitano una fauna ittica abbondante. Nei fiumi e laghi si trovano [[Siluriformes|pesci gatto]], [[Tilapia|tilapie]] e [[Alestidae|alestes]], mentre lungo la costa atlantica prosperano numerose specie marine tra cui crostacei, cefalopodi e pesci pelagici. Le risorse ittiche costituiscono una delle principali fonti di sostentamento per le comunità costiere e fluviali.<ref name="britannica"/>
=== Conservazione ===
Il Senegal ha istituito una rete di aree protette che comprende riserve forestali, parchi nazionali e riserve della biosfera. Il [[Parco nazionale di Niokolo-Koba|Parco nazionale del Niokolo-Koba]], patrimonio mondiale dell'UNESCO, rappresenta l'area protetta più estesa e significativa del paese. Altre aree di rilevanza ecologica includono il [[Parco nazionale della Langue de Barbarie]], il [[Parco nazionale del delta del Saloum]] e le [[Santuario nazionale degli uccelli di Djoudj|riserve ornitologiche di Djoudj]], fondamentale per la conservazione degli uccelli migratori. Le principali minacce alla biodiversità senegalese includono la deforestazione, la desertificazione, il sovrasfruttamento delle risorse naturali e la crescente urbanizzazione.<ref name="britannica"/>
== Cultura ==
=== Arte ===
{{vedi anche|Arte senegalese}}
Con l'indipendenza, il primo presidente del Senegal [[Léopold Sédar Senghor]] ha avuto un ruolo centrale nel definire la politica culturale senegalese, caratterizzata tra il 1960 e il 1980 dalla creazione di molte istituzioni culturali, da una forte ingerenza politica e dal sostegno diretto del presidente alla Scuola di Dakar (École de Dakar)<ref>{{Cita libro
| editore = Duke University Press| isbn=0-8223-3395-3| cognome = Harney| nome = Elizabeth| titolo = In Senghor's Shadow: Art, Politics, and the Avant-Garde in Senegal, 1960–1995
| anno = 2004| url = https://archive.org/details/insenghorsshadow01harn| città = Durham & London| data=5 novembre 2004}}</ref>. Il pensiero del presidente Senghor - strettamente connesso alla [[Négritude]] e al [[panafricanismo]] - è anche il punto di partenza del primo [[Festival Mondial des Arts Nègres]] organizzato a [[Dakar]] nel [[1966]] e del [[Museo delle civiltà nere]] realizzato cinquant'anni più tardi. Il festival è una manifestazione di arte, musica, danza e teatro e coinvolge nazioni dell'[[Africa subsahariana]]; mentre il museo raccoglie testimonianze legate alla cultura africana dentro e fuori dal continente ([[Africa]] e [[Caraibi|area caraibica]]). Negli anni settanta la creazione senegalese viene presentata a livello internazionale all'interno di [[mostra itinerante|mostre itineranti]].
Con la presidenza di [[Abdou Diouf]] la cultura - che con Léopold Sédar Senghor era menzionata continuamente nei discorsi politici - perde centralità anche se, alla fine degli anni ottanta, è proprio il presidente Abdou Diouf<ref>{{Cita libro| editore = Africa World Press| cognome = Tracy Snipe| titolo = Arts and Politics in Senegal 1960-1996| anno = 1998| url = https://archive.org/details/artspoliticsinse0000snip| città = Asmara-Trenton
| data = 1998}}</ref> a sostenere l'iniziativa di artisti, scrittori e intellettuali senegalesi e la nascita della [[Biennale di Dakar]], che è oggi la più importante [[Biennale (evento culturale)|biennale]] internazionale di [[arte contemporanea africana]] che accoglie [[artisti]](detto artist), critici d'arte, curatori e galleristi provenienti da quasi tutte le nazioni dell'[[Africa]] e dal mondo.
La [[arte senegalese|produzione artistica senegalese]] è una produzione ampiamente studiata sia a livello locale che internazionale, caratterizzata da protagonisti e da un sistema fortemente influenzato dalla politica culturale governativa; ricoprono un ruolo molto importante, sia storico che contemporaneo, i centri e le [[Resident d' art|residenze d'arte]] ([[Village des Arts di Dakar|Village des Arts]], [[Kër Thiossane]]), le istituzioni indipendenti ([[GAW (associazione)|Associazione GAW]]) e i collettivi di artisti ([[Laboratorio Agit Art]], [[Huit Facettes Interaction]]).
=== Patrimoni dell'umanità ===
{{vedi anche|Patrimoni dell'umanità del Senegal}}
Il Senegal può vantare l'inserimento di diversi suoi siti nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
=== Produzione letteraria ===
[[File:Léopold Senghor, Pic, 5.jpg|min|sinistra|verticale|[[Léopold Sédar Senghor]] ideologo della [[negritudine]].]]
In campo letterario nel XX secolo si distinse la figura del poeta e uomo di stato di [[Léopold Sédar Senghor]], uno dei più illustri esponenti del concetto di [[negritudine]]. E ancora tra gli altri scrittori senegalesi ricordiamo [[Cheikh Hamidou Kane]] e [[Fatou Diome]].
=== Musica ===
Un tipico tamburo a calice è rappresentato dal [[djembe]]. Strumento musicale del gruppo dei [[cordofoni]] è la [[Kora]].
Tra i protagonisti della scena musicale senegalese è fondamentale ricordare [[Youssou N'Dour]], che ha sviluppato un genere musicale popolare senegalese chiamato [[mbalax]] e cantò nel 1994 in duetto con [[Neneh Cherry]] il celebre singolo famoso in tutto il mondo dal titolo [[7 Seconds (singolo)|7 seconds]], con {{formatnum:1500000}} copie vendute. Altri cantanti noti sono [[Ismaël Lô]], [[Akon]], [[Baaba Maal]], Mamady Keita.
=== Folclore ===
Tipici del folclore senegalese sono i [[Dömm]], ovvero streghe o stregoni cannibali.
=== Cinema ===
In campo cinematografico possiamo ricordare la figura del regista [[Ousmane Sembène]], tra i più noti cineasti africani, con il cortometraggio [[Borom Sarret]] (1963), Premio Opera Prima al Festival di Tours, e il film [[Moolaadé]], che ha vinto il premio come miglior film al [[Festival di Cannes 2004]] nella sezione [[Un Certain Regard]]. Inoltre il film [[Félicité (film 2017)|Félicité]] del regista [[Alain Gomis]] è stato il primo film senegalese entrato, nel 2017, nella "short-list" dei nove candidati per l' [[Oscar al miglior film in lingua straniera]]. Anche nel 2019 un altro film, [[Atlantique (film)|Atlantique]], della regista franco-senegalese [[Mati Diop]] è entrato nella ''short -list'' dei nove candidati per l' [[Oscar al miglior film in lingua straniera]].
=== Missioni spaziali ===
Il 16 agosto 2024 viene lanciato [[GaindeSat-1A]], il primo satellite del Senegal.<ref>https://spaceinafrica.com/2024/08/17/senegal-launches-its-first-satellite-gaindesat-1a/#:~:text=Senegal's%20first%20satellite%2C%20Gaindesat%2D1A,Vandenberg%20Space%20Force%20Base%2C%20USA.</ref>
== Ricorrenza nazionale ==
* [[4 aprile]]: Jour de l'indépendance: Giorno dell'indipendenza: celebra l'indipendenza dalla Francia, nel 1960
== Gastronomia ==
{{vedi anche|Cucina senegalese}}
La cucina senegalese {{Sf|viene considerata una delle migliori di tutto il continente africano}}: ciò è dovuto, in particolare, alla varietà degli alimenti e alla ricca presenza di spezie.
== Sport ==
=== Calcio ===
[[File:Sadio Mané.jpg|bordo|destra|min|verticale|Sadio Mané, un calciatore senegalese]]
Lo sport più praticato dopo la lotta senegalese è il calcio. La [[Nazionale di calcio del Senegal]], chiamata (''Les Lions du Senegal'', "I Leoni del Senegal") ottenne il suo miglior risultato nel Campionato mondiale arrivando nei quarti di finale nei [[Campionato mondiale di calcio 2002|mondiali del 2002]], e si è anche qualificata ai mondiali di Russia 2018, con l'Egitto, il Marocco, la Tunisia e la Nigeria.
il 6 febbraio 2022 ha vinto per la prima volta la [[Coppa d'Africa 2021]] disputata in [[Camerun]].
Tra i giocatori senegalesi spicca in particolare [[El Hadji Diouf]], inserito nella lista [[FIFA 100]].
=== Lotta senegalese ===
{{vedi anche|Lotta senegalese}}
La lotta con i pugni, detta anche ''Lamb'', è una disciplina sportiva tipicamente senegalese, praticata soprattutto dai giovani delle città, sia nelle regioni del sud (la [[Casamance]]), che del centro (la [[Petite Côte]]) e del nord (il [[Walo]]); anche la città di [[Dakar]] rappresenta un buon serbatoio di lottatori. Appartengono per lo più all'etnia [[lebou]], che fu la prima a installarsi nella capitale.
La lotta senegalese è una lotta tradizionale africana tra le più antiche e strutturate. È un misto tra rito, spettacolo e competizione. Nel suo paese d'origine viene vissuta alla pari di un rito sacro e seguita come un vero [[sport]] agonistico. La lotta è oggi lo sport più seguito in Senegal, al punto da subissare persino il [[calcio (sport)|calcio]]. I lottatori sono giovanissimi e su di loro si favoleggia: per i presunti poteri mistici e, molto di più, per i loro cachet miliardari.
La lotta in sé è molto tecnica, è immediatamente comprensibile da tutti, ma occorre un occhio esperto per apprezzarne le sfumature. Fondamentalmente si tratta di una sorta di lotta libera, si combatte a mani nude, all'interno di un cerchio molto ampio disegnato sulla sabbia.
La stagione dei combattimenti inizia a ottobre e finisce a maggio. Gli incontri durano 3 tempi da 15 minuti l'uno intervallati da pause di 5 minuti. Per vincere bisogna portare la testa, la schiena o i glutei dell'avversario a terra.
L'incontro è preceduto da una cerimonia folcloristica. I lottatori sono accompagnati da ''griot'' (poeti e cantanti) che suonano i tamburi, dal ''marabout'' che li benedice e da donne che cantano per incoraggiamento. Si sussurra che la lotta sia praticata da persone dotate di particolari poteri mistici; in effetti i lottatori si cingono il corpo con numerosi amuleti e, al momento di entrare in campo, si spalmano spesso con liquidi dai colori simbolici. Tale festa rituale ha una durata media di sei ore, riguarda diversi incontri di lotta ed è accompagnata dalla musica.
=== Atletica leggera ===
Nell'atletica leggera il Senegal si è affermato in campo internazionale, in particolare, con [[Amy Mbacké Thiam]], oro mondiale nei 400 metri piani, a [[Campionati del mondo di atletica leggera 2001|Edmonton 2001]], in Canada.
=== Giochi olimpici ===
{{vedi anche|Senegal ai Giochi olimpici}}
Il primo e, al momento, unico vincitore di una medaglia olimpica per il Senegal fu [[Amadou Dia Bâ]], medaglia d'argento nei 400m ostacoli maschili, a Seul 1988.
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Movimenti liberali nell'islam|Democrazia islamica]]
* [[Rotte africane dei migranti]]
* [[Cucina senegalese]]
* [[Salute in Senegal]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
*{{collegamenti esterni}}
* [https://web.archive.org/web/20070304234200/http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?senegal Scheda del Senegal dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
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{{Portale|Africa Occidentale}}
[[Categoria:Senegal| ]]
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