Angelo Brofferio: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Angelo Brofferio
|immagine = Ritratto di Angelo Brofferio, 1848 - Accademia delle Scienze di Torino - Ritratti 0134 B.jpg
|didascalia = Angelo Brofferio nel 1848
|carica = [[Deputato del Regno di Sardegna]]
|monarca = [[Carlo Alberto di Savoia]]<br />[[Vittorio Emanuele II]]
|legislatura = {{NumLegRegno|D|I|II|III|IV|V|VI}}
|gruppo parlamentare =
|collegio = [[Collegio elettorale di Caraglio|Caraglio]] (I-IV)<br/>Genova (V)<br/>Torino (VI)
|incarichi =
|sito = {{Deputati Regno}}
|carica2 = [[Deputato del Regno d'Italia]]
|sito2 = {{Deputati Regno}}
|monarca2 = [[Vittorio Emanuele II]]
|legislatura2 = {{NumLegRegno|D|VIII|IX}}
|gruppo parlamentare2 =
|collegio2 = [[Collegio elettorale di Castelnovo ne' Monti (Regno d'Italia)|Castelnovo ne' Monti]] (VIII) <br/>[[Collegio elettorale di Dronero (Regno d'Italia)|Dronero]] (IX)
|incarichi2 =
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|partito = [[Estrema sinistra storica|Democratico]] (1848-1860)<br/>[[Destra storica|Associazione Nazionale Liberale Permanente]] (1861-1866)
|titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
|alma mater =
|professione = Avvocato
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Angelo
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|Attività = poeta
|Attività2 = politico
|Attività3 = drammaturgo
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
|Didascalia =
}}
==Biografia==
[[File:Portret van Angelo Brofferio, RP-P-1909-5234.jpg|thumb|left|upright|Angelo Brofferio, litografia di Luigi Rados]]
Nato a Castelnuovo Calcea da Giuseppe Brofferio e Margherita Pavia<ref>{{DBI}}</ref>, vi trascorse la sua infanzia, e di quegli anni ne dà una descrizione commovente nella sua biografia ''I miei tempi'', mantenendo un ricordo sempre vivo del suo paese natale, che citò spesso nei suoi libri con affetto e nostalgia.
Discendente da una famiglia di dottori benestanti, ricevette un'educazione [[illuminismo|illuminista]] e [[Anticlericalismo|anticlericale]]. In quegli anni giovanili, seguendo l'esempio di [[Vittorio Alfieri]], scoprí la sua passione per il teatro e la poesia che mantenne per tutta la vita.
Frequentò il liceo ad [[Asti]] e nel 1814 si trasferì a [[Torino]] con la famiglia, dove si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza.
Nel 1821 Brofferio fu costretto a rifugiarsi nel paese natio per sfuggire alla dura repressione messa in atto dopo le sommosse [[Moti piemontesi|antimonarchiche]] sfociate a Torino e alle quali aveva preso parte.
Allontanato anche dall'università, iniziò a scrivere drammi sulla [[libertà]], ma le sue rappresentazioni furono [[censura]]te. Nel 1822, riammesso all'ateneo, si laureò in [[giurisprudenza]].
Ispirandosi all'Alfieri, continuò a scrivere commedie che furono portate in scena anche all'estero con successo. Conobbe così numerosi patrioti e rivoluzionari che rafforzarono il suo odio verso i governi reazionari<ref>Esprimendo scetticismo per le idee [[neoguelfismo|neoguelfe]]: v. [https://patrimonio.archivio.senato.it/inventario/scheda/archivio-giobertiano-raccolta-antonio-bruers/IT-SEN-013-000004/angelo-brofferio-vincenzo-gioberti#lg=1&slide=0 lettera 25 maggio 1825] da Angelo Brofferio a [[Vincenzo Gioberti]], in Archivio storico del Senato della Repubblica (ASSR), Archivio giobertiano. Raccolta di Antonio Bruers, 1.1.1.</ref>. Nel 1831 entrò a far parte delle associazioni di stampo [[Massoneria|massonico]] Franchi Muratori e [[Cavalieri della libertà]], ma fu ben presto arrestato e, dopo aver reso una confessione sull'organizzazione di tali [[società segreta|società segrete]] ed essere stato rilasciato, sembra che se ne sia allontanato<ref name=":0">{{Cita libro|autore-capitolo=Alessandro Luzio|titolo=Carlo Alberto e Giuseppe Mazzini: studi e ricerche di storia del risorgimento|url=https://books.google.it/books/about/Carlo_Alberto_e_Giuseppe_Mazzini.html?id=oMtWAAAAMAAJ&redir_esc=y|anno=1923|editore=Fratelli Bocca Editori, Torino|pp=55-124|capitolo=I Cavalieri della Libertà e il processo di A. Brofferio}}</ref>. In relazione a quanto riferito alle autorità su tali società segrete pesò per molto tempo su di lui il sospetto di essere un delatore<ref name=":0" /><ref>{{Cita news|autore=Rosario Romeo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1113_01_1974_0180_0003_16259367/|titolo=Brofferio delatore|pubblicazione=La Stampa|data=14/08/1974}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Maud Tyler|anno=1990|titolo=A dissenting voice in the Risorgimento: Angelo Brofferio in mid-nineteenth-century Piedmont|rivista=The Historical Journal, 33, 2 (1990), pp. 403-415|volume=33|numero=2|pagine=403-415}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Laurana Lajolo|anno=2011|titolo=Brofferio e il popolo|rivista=Quaderni di storia contemporanea|volume=50|pp=49-72}}</ref>.
Si sposò con [[Felicie Perret]], dalla quale ebbe tre figli<ref>https://gw.geneanet.org/accu2jal?n=brofferio&oc=&p=angelo+giuseppe.</ref>, e poi con [[Giuseppina Zauner]], dalla quale ebbe altri tre figli.
Nel 1835 iniziò la collaborazione con il giornale ''Il Messaggiere Torinese'', divenendone il direttore. Si occupava di letteratura, teatro e critica di costume. Nel 1840 curò un periodico a uscita settimanale di tono [[Progressismo|progressista]] e a finalità divulgativo-enciclopediche che, non a caso, intitolò ''Il dagherrotipo: galleria popolare enciclopedica''.
A maggio 1848 fu eletto [[Parlamento del Regno di Sardegna|parlamentare subalpino]] e appoggiò la [[Costituente italiana]] nell'anno successivo, e il riconoscimento della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]], che fu costituita il 9 febbraio 1849, che vedeva la decadenza del [[Potere temporale|governo temporale]] del papa.
Nel 1849 in Piemonte si consumò la [[battaglia di Novara (1849)|battaglia di Novara]] e il generale [[Gerolamo Ramorino|Ramorino]] fu accusato di disobbedienza per aver portato la divisione alla destra del [[Po]], contravvenendo agli ordini e causando la disfatta contro l'esercito austriaco di [[Josef Radetzky|Radetzky]]. Brofferio ne assunse le difese, ma perse la causa e il generale fu fucilato.
Nell'ottobre del
{{
Nel 1861 nel dibattito per la legge della proclamazione del
Nel
==
[[File:Pincio - busti - Brofferio P1080983.jpg|thumb|upright|Angelo Brofferio, busto al [[Pincio]]]]
Anticonformista e anticlericale, si oppose sempre al [[potere temporale]] del Papa che osteggiava l'[[Risorgimento|Unità d'Italia]] ed era molto presente nella vita politica.<br>Cercò di ripristinare i diritti all'educazione laica e una maggiore tolleranza alle confessioni religiose.<br>Si occupò di [[libertà di stampa]] e censura, diritto di associazione, abolizione della [[pena di morte]] e delle torture.
==Nei giudizi dei contemporanei==
In un [[epigramma]] contemporaneo si legge<ref>Epigrammisti dell'Ottocento, a cura di G. Scognamiglio, Salerno editore, 1988.</ref>:
{{Citazione| [[Aurelio Bianchi-Giovini|Bianchi-Giovin]], Brofferio e compagnia
si dan tra lor del ladro e della spia.
Altro sul conto lor non vi so dire
che li credo incapaci di mentire.}}
[[Carlo Dossi]], nelle ''[[Note azzurre]]'', scrive: {{Citazione|[[Vittorio Emanuele II d'Italia|Vittorio]] amava personalmente l'oratore Brofferio, altro gran chiavatore, cui domandava e quante volte facesse e come ecc. con quell'interesse con cui stava al corrente delle sorti d' Italia. Brofferio gli faceva poi da araldo e pacificatore colle nuove e vecchie amorose. ...}}
[[Francesco Poletti]] gli dedicò il suo libro ''La legge universale di conservazione né suoi rapporti con il delitto e con la repressione dei delinquenti'' (Torino 1856), scrivendo: {{Citazione|A Voi, che da più anni, con senno pari alla santità della causa, propugnate la necessità di urgenti riforme della nostra legislazione penale ...}}
==Opere==
Tra le sue tragedie:
* ''Su morre''
* ''Eudossia''
* ''Idomeneo''
* ''Vitige re dei Goti''
* ''Il vampiro''
* ''Mio cugino''
* ''Salvator Rosa''
* ''Il tartufo politico''
Tra i suoi scritti:
* ''Tradizioni italiane''
* ''Storia delle rivoluzioni italiane dal 1821 al 1848''
* ''Storia del Piemonte dal 1814 ai giorni nostri''
* ''Storia del parlamento subalpino''
* ''I miei tempi''
* ''Sulla caduta di Missolungi''
=== Piemonte ===
Fortemente legato alla cultura, scrisse moltissime canzoni in [[lingua piemontese|piemontese]], soprattutto legate al concetto di Patria Italiana e di indipendenza dallo straniero; alcune di esse furono interpretate da [[Gipo Farassino]] nell'album ''[[Guarda che bianca lun-a]]'', del 1974.
''La stèila dël Piemont'' del 1847
''Dal prim di ch' i eu fait la sapa''<br>''d' canté d'arie an stil monfrin,''<br>''për gnun Prinsi, për gnun Papa''<br>''i eu mai fait ël buratin.''<br>''Sensa mai perde l'aptit,''<br>''pr'esse pòver, pr'esse cit,''<br>''sospirand, i aussava 'l front''<br>''vers la stèila dël Piemont!''
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Rinaldo Caddeo: ''Angelo Brofferio.'' In: ''Epistolario di Carlo Cattaneo.'' Gaspero Barbèra Editore, Firenze 1949, pp. 313, 352, 354, 456, 474, 475, 487.
* Arrigo Cajumi - ''Brofferio "lepre in giubba",'' in ''Colori e Veleni, pp.199-202.'' Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1956.
* Rodolfo Ebranci, Giuseppe Bocca, ''Angelo Brofferio e il suo tempo,'' Tipografia e Legatoria di libri Vinassa, Asti, 1898.
* ''[https://web.archive.org/web/20110103121210/http://www.consiglioregionale.piemonte.it/pubblicazioni/tascabili/brofferio_siccardi/dwd/brofferio_siccardi.pdf I tascabili di Palazzo Lascaris: Bicentenario di Brofferio e Siccardi]''. Torino: Regione Piemonte (gennaio 2003)
* Barbara Innocenti: ''Il sogno dell'Europa Unita nella corrispondenza fra Victor Hugo e Angelo Brofferio'', in ''Antologia Vieusseux'', nuova serie XVI/ n.46 (2010).
* Laurana Lajolo e Elio Archimede.: ''Brofferio l'oppositore: i discorsi politici e l'attività letteraria del polemico antagonista di Cavour al Parlamento Subalpino''. Firenze: Vallecchi, 1967.
* [[Laurana Lajolo]] : ''Angelo Brofferio e l'unità incompiuta '', Viglongo editore, Torino, 2011.
* [[Alessandro Luzio]], “I Cavalieri della Libertà e il processo di A. Brofferio”, in “[https://books.google.it/books/about/Carlo_Alberto_e_Giuseppe_Mazzini.html?id=oMtWAAAAMAAJ&redir_esc=y Carlo Alberto e Giuseppe Mazzini: studi e ricerche di storia del risorgimento]”, Fratelli Bocca Editori, Torino 1923, pp. 55-124.
* Ferdinando Martini: ''[https://archive.org/details/duedellestremail00martuoft Due dell'Estrema: Il Guerrazzi e il Brofferio. Carteggi inediti (1859-1866)]''. Firenze: Le Monnier, 1920.
* Enrico Montazio: ''[http://books.google.it/books?id=HqU5AAAAcAAJ Angelo Brofferio]'', Torino: Unione Tipografico-Editrice, 1862.
* [[Giuseppe Pacotto]]: ''La letteratura in piemontese dalle origini al Risorgimento''. Torino: F. Casanova & C., 1967.
* Federico Pugno: ''[https://archive.org/details/angelobrofferio00pugnuoft Angelo Brofferio]''. Torino: Tip. Audisio, 1868.
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