Tommaso Bernabei detto il Papacello: differenze tra le versioni

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[[File:Cortona, Il palazzone (6).JPG|upright=1.4|thumbnail|''Sala del Papacello, Storie di Roma'', Palazzone Passerini, Cortona]]
'''Tommaso Bernabei (o Barnabei) detto il Papacello''' ([[Cortona]], [[1505]] ca. - Cortona, 18 maggio [[1559]]).
[[File:Tommaso bernabei detto il papacello, assunzione della vergine, 1525-27, 00.jpg|thumb|''Assunzione della Vergine'', 1525-27, Santa Maria del Calcinaio, Cortona]]
[[Pittore]] [[italiano]].
{{Bio
|Nome = Tommaso d'Arcangelo
|Cognome = Bernabei
|PostCognome = (o '''Barnabei'''), detto '''il Papacello'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Cortona
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1505
|LuogoMorte = Cortona
|GiornoMeseMorte = 18 maggio
|AnnoMorte = 1559
|Epoca = 1500
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
Formatosi probabilmente dapprima presso il concittadino [[Luca Signorelli]], successivamente, tra il 1520 e il 1524, entrò nell'orbita dei cantieri raffaelleschi a [[Roma]], dopo la morte di [[Raffaello Sanzio]], divenendo allievo diretto di [[Giulio Romano]]<ref>{{Cita|Vasari|parte II, p. 529}}.</ref>.
 
gli inizi degli anni Venti del Cinquecento e il 1524 entrò nell'orbita dei cantieri raffaelleschi a [[Roma]], dopo la morte di [[Raffaello]], divenendo allievo diretto di [[Giulio Romano]]. Durante gli anni romani partecipò alle decorazioni della [[Sala di Costantino]], a quelle di [[Villa Madama]] e [[Villa Lante]] e mantenne forse intensi rapporti con la propria patria portando probabilmente a compimento diverse commissioni della bottega del suo primo mestro Luca Signorelli. Nel 1524 alla partenza di Giulio Romano da Roma verso [[Mantova]] rientrò stabilmente a Cortona dipingendo fin da ottobre una pala, oggi perduta, per il convento delle Santucce. Nello stesso mese ricevette l'importante commissione di decorare gli interni del Palazzone Passerini presso Cortona. Qui assieme a Vittorio Cirelli e Maso Porro affrescò entro il 1525 il grande salone con storie romane ed entro il 1527 concluse completamente le decorazioni degli interni della residenza del [[Silvio Passerini|Cardinal Silvio Passerini]].
Durante gli anni romani partecipò alle decorazioni della [[Sala di Costantino]], a quelle di [[Villa Madama]] e [[Villa Lante (Roma)|Villa Lante]] e mantenne forse intensi rapporti con la propria patria portando probabilmente a compimento diverse commissioni della bottega del suo primo maestro Luca Signorelli.
Negli stessi anni, tra il 1525 e il 1528, dipinge la tavola dell'''Assunta'' presso la [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio|chiesa del Calcinaio]] a Cortona, affresca una ''Madonna col Bambino e Santi'' all'interno dell'[[Abbazia di Farneta]] e fornisce il disegno per una vetrata con il ''Martirio di San Sebastiano'' sempre al Calcinaio.
 
Nel 1529 dipinge la ''Pentecoste'' per la chiesa di San Sebastiano a Cortona (oggi nel coro del [[Duomo di Cortona]]) e nello stesso periodo, entro i primi anni Trenta del XVI secolo, affresca l'edicola dell'altare maggiore del Calcinaio, dipinge una tavola per la [[Chiesa di San Francesco (Castiglion Fiorentino)|chiesa di San Francesco]] a [[Castiglion Fiorentino]] e porta a compimento con Vittorio Cirelli la tavola con l'''Annunciazione e Santi'' per San Fedele a [[Montone]]. Negli stessi anni lavora a [[Spoleto]] dove affresca la volta della ''Cappella Eroli'' nel [[Duomo di Spoleto|Duomo]] e decora la facciata del Palazzo Racani...
gli inizi degli anni Venti del Cinquecento e il 1524 entrò nell'orbita dei cantieri raffaelleschi a [[Roma]], dopo la morte di [[Raffaello]], divenendo allievo diretto di [[Giulio Romano]]. Durante gli anni romani partecipò alle decorazioni della [[Sala di Costantino]], a quelle di [[Villa Madama]] e [[Villa Lante]] e mantenne forse intensi rapporti con la propria patria portando probabilmente a compimento diverse commissioni della bottega del suo primo mestro Luca Signorelli. Nel 1524 alla partenza di Giulio Romano da Roma verso [[Mantova]] rientrò stabilmente a Cortona dipingendo fin da ottobre una pala, oggi perduta, per il conventomonastero delle Santucce<ref> Laurence Kanter, ''Aggiunte e documenti per Tommaso Bernabei detto il Papacello'', in ''Bollettino d'Arte'', 1992, p.96, p.102. </ref>. Nello stesso mese ricevette l'importante commissione di decorare gli interni del Palazzonepalazzone Passerini presso Cortona. Qui assieme a Vittorio Cirelli e Masovari Porrocollaboratori affrescò entro il 1525 il grande salone con storie romane ed entro il 1527 concluse completamente le decorazioni degli interni della residenza del [[Silvio Passerini|Cardinalcardinal Silvio Passerini]].
Negli stessi anni, tra il 1525 e il 1528, dipingedipinse la tavola dell'''Assunta'' presso la [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio|chiesa del Calcinaio]] a Cortona, affrescae affrescò una ''Madonna col Bambino tra i santi Sebastiano e SantiRocco'' all'interno dell'[[Abbaziaabbazia di Farneta]] e fornisce il disegno per una vetrata con il ''Martirio di San Sebastiano'' sempre al Calcinaio.
 
Nel 1529 dipingedipinse la ''Pentecoste'' per la chiesa di San Sebastiano a Cortona (oggi nel coro del [[Duomo di Cortona|duomo]]) e nello stesso periodo, entro i primi anni Trentatrenta del XVI secolo, affresca l'edicola dell'altare maggiore del Calcinaio, dipinge una tavola per la [[Chiesa di San Francesco (Castiglion Fiorentino)|chiesa di San Francesco]] a [[Castiglion Fiorentino]] e portaportò a compimento con Vittorio Cirelli la tavola con l<nowiki>'</nowiki>''Annunciazione e Santisanti'' per San Fedele a [[Montone (Italia)|Montone]]. Negli stessi anni lavoralavorò a [[Spoleto]] dove affrescaaffrescò la volta della ''Cappella Eroli'' nel [[Duomo di Spoleto|Duomoduomo]] e decoradecorò la facciata del Palazzopalazzo Racani<ref> Mario Gori Sassoli, ''Di un misconosciuto raffaellesco e preteso signorelliano: Tommaso Bernabei da Cortona detto il Papacello'', in ''Bollettino d'Arte'', 1988, p.27. </ref>. A partire da questo periodo la maggior parte della sua attività si concentra tra l'[[Umbria]] e l'[[Provincia di Arezzo|Aretino]].
 
Nei primi anni quaranta compì un ciclo di affreschi all'interno della chiesa di Santa Maria a [[Cesi (Terni)|Cesi]] (di cui oggi rimane solamente una ''Madonna col Bambino benedicente''), dipinse la lunetta del grande portale del Calcinaio e lavorò a più riprese a [[Perugia]], dove già nel 1543 partecipò alle decorazioni degli interni della [[Rocca Paolina]] (affreschi oggi perduti). A partire dalla metà del quinto decennio del XVI secolo lavorò soprattutto a Perugia dove portò a compimento diverse tavole e affreschi con [[Lattanzio Pagani]], in particolare decorando alcune sale all'interno del [[Palazzo dei Priori (Perugia)|palazzo dei Priori]] (dove oggi si può ancora ammirare il fregio della sala della ''Congregazione Governativa'' con storie della famiglia [[Farnese]]) <ref>Federica Zalabra, ''Il ciclo farnesiano di Palazzo dei Priori a Perugia, in Studi di Storia dell'Arte 22/2011'', Todi 2012, pp. 65-80</ref>. Passò gli ultimi anni della sua vita a Cortona dove morì il 18 maggio del 1559.
 
== Opere ==
* ''Storie di Roma'', 1524-1525, affresco, Cortona, Palazzone Passerini.
* ''Assunzione della Vergine'', 1525-1528, olio su tavola, Cortona, Chiesa del Calcinaio.
* ''Madonna col Bambino e Santi'', 1527 ca., affresco, Cortona, Abbazia di Farneta.
* ''Pentecoste'', 1529 ca., olio su tavola, Cortona, Duomo.
* ''Annunciazione e Santi'', 1532, olio su tavola, Montone, Museo Civico.
* ''Decorazioni della volta'', 1528-1530 ca., affresco, Spoleto, Duomo, Cappella Eroli.
* ''Decorazioni della facciata'', 1528-1530 ca., affresco, Spoleto, Palazzo Racani.
* ''Madonna col Bambino Benedicente'', 1540 ca., affresco, Cesi, Chiesa di Santa Maria.
* ''Madonna col Bambino e Santi'', 1543, affresco, Cortona, Chiesa del Calcinaio.
* ''Storie della famiglia Farnese'', 1546-1548, affresco, Perugia, Sala della congregazione Governativa della state, Palazzo dei Priori.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=[[Giorgio Vasari]]|titolo=Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori|url=https://archive.org/details/levitedepiveccel01vasa/page/529/mode/1up|volume=prima e seconda parte|edizione=2|città=In Fiorenza|editore=appresso i Giunti|anno=1568|p=529|cid=Vasari}}
* Mario Salmi, ''Tommaso Barnabei detto il Papacello'', in ''Bollettino d'Arte'', 1923, pp.167-182.
* Mario Gori Sassoli, ''Di un misconosciuto raffaellesco e preteso signorelliano: Tommaso Bernabei da Cortona detto il Papacello'', in ''Bollettino d'Arte'', 1988, pp.17-34.
* Laurence Kanter, ''Aggiunte e documenti per Tommaso Bernabei detto il Papacello'', in ''Bollettino d'Arte'', 1992, pp.95-102.
* {{DBI
|nome = BERNABEI, Tommaso, detto il Papacello
|nomeurl =
|autore = Maria Teresa Calvano
|anno = 1967
|pagine =
|volume = 9
|accesso = 6 dicembre 2018
}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[https://www.treccani.it/enciclopedia/bernabei-tommaso-detto-il-papacello_(Dizionario-Biografico) Scheda nel DBI]
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura}}