Nitroglicerina: differenze tra le versioni
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{{Disclaimer|pericolo}}
{{Composto chimico
|immagine1_nome =
|immagine1_dimensioni = 240px
|immagine1_descrizione = formula di struttura e modello molecolare
|immagine2_nome = Nirtoglycerin_3D_BallStick.png
|nome_IUPAC = 1,2,3-trinitrossipropano
|nomi_alternativi = trinitrina<br />trinitrato di glicerina<br />glicerina trinitrato<br />nitrato di glicerina<br />glicerina nitrato<br />trinitroglicerina<br />trinitroglicerolo<br />nitroglicerolo<br />piroglicerina<br />trinitrato di glicerile<br />glicerile trinitrato<br />nitrato di glicerile<br />glicerile nitrato<br />trinitrato di glicerolo<br />glicerolo trinitrato<br />nitrato di glicerolo<br />glicerolo nitrato
|formula = C<sub>3</sub>H<sub>5</sub>(ONO<sub>2</sub>)<sub>3</sub>
|massa_molecolare = 227,0872 u
|aspetto = liquido oleoso incolore o giallo chiaro
|densità_condensato = 1,6 (a 15 °C)
|temperatura_di_fusione = 13,2 °C (286,4 K)
|temperatura_di_ebollizione = ~50 °C (~323 K) con detonazione
|entalpia_standard_di_formazione = −370,9
|simbolo1 = esplosivo
|simbolo2 = molto tossico
|simbolo3 = pericoloso in ambiente
|simbolo4 =
|simbolo5 =
|frasiH = {{FrasiH|200|301|311|331|370|411}}
|consigliP = {{ConsigliP|201|202|260|262|264|270|271|273|280|281|284|301+310|302+350|304+340|307+311|310|314|320|321|322|330|361|363|372|373|380|391|401|403+233|405|501}}
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}}
[[File:Nitroglycerin-3D-vdW.png|thumb|La molecola della nitroglicerina secondo le sfere di Van de Waals]]
La '''nitroglicerina''' è un composto chimico [[esplosivo]] estremamente sensibile al calore e agli urti. Inoltre, viene utilizzato come [[farmaco antianginoso]].
La nitroglicerina a [[temperatura ambiente]] è un [[liquido]] [[Olio|oleoso]] da incolore a [[giallo]] (quando è poco pura) che si decompone facilmente [[detonazione|detonando]] raggiungendo i 200 °C. Nonostante si chiami nitroglicerina, non è un composto nitro, ma un estere nitrato del glicerolo. Alla temperatura di 13 °C congela, diventando estremamente pericolosa: i cristalli al suo interno diventano sottili come aghi e si spezzano facilmente (anche toccando la provetta) dando così il via all'esplosione; quindi è consigliabile lasciare che si scongeli da sola senza avvicinarsi.
I legami delle sue [[Molecola|molecole]] sono molto deboli, quindi esse tendono a scindersi anche a temperatura ambiente, per formare [[composto chimico|composti]] più stabili, come anidride carbonica e ossidi di [[azoto]].
Con la prova della berta si è dimostrato che la nitroglicerina è molto sensibile: un peso di 2 kg che cade da 4–5 cm di altezza su un campione di quest'esplosivo provoca la detonazione. È uno degli esplosivi più veloci con una velocità di detonazione di circa 7000–7400 m/s.
È assai instabile: quindi per motivi di sicurezza non è mai usata pura, né trasportata, ma sempre mescolata con sostanze stabilizzanti che la assorbono e costituisce la base delle varie [[Dinamite|dinamiti]].
La nitroglicerina, a piccolissime dosi (dell'ordine del [[milligrammo]]), è usata nella terapia dell'[[angina pectoris]] in virtù dell'effetto [[vasi sanguigni|coronarodilatatore]] e [[vena|venodilatatore]] dei suoi metaboliti.
== Storia ==
La nitroglicerina fu sintetizzata per la prima volta nel 1847 da [[Ascanio Sobrero]], che lavorava all'[[Università di Torino]] con [[Théophile-Jules Pelouze]].<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Sobrero |nome=Ascanio |data=1847 |url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k29812/f247.item.zoom |titolo=Sur plusieur composés détonants produits avec l'acide nitrique et le sucre, la dextrine, la lactine, la mannite et la glycérine |rivista=Comptes Rendus |volume=24 |pp=247-248}}</ref> Era il primo esplosivo prodotto che era più efficace della [[polvere da sparo]]. Sobrero chiamò inizialmente il prodotto ''piroglicerina'' e mise in rilievo il rischio nell'utilizzo come esplosivo.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Sobrero |nome=Ascanio |data=1849 |url=https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=iau.31858045931643;view=1up;seq=283 |titolo=Sopra alcuni nuovi composti fulminanti ottenuti col mezzo dell'azione dell'acido nitrico sulle sostante organiche vegetali |rivista=Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino |serie=2 Serie |volume=10 |pp=195-201}} A p. 197, Sobrero descrive il nuovo prodotto: ''Quelle gocciole costituiscono il corpo nuovo di cui descriverò ora le proprietà, e che chiamerò "Piroglicerina"''.</ref>
L'esperimento della sintesi di [[nitrocellulosa]] era già stato effettuato, senza successo, nel [[1845]] dal chimico tedesco [[Christian Friedrich Schönbein]]: mise due gocce, questa volta di glicerina, in una provetta e la riscaldò, ma la piccola esplosione che ne scaturì durante l'esperimento danneggiò il laboratorio, così decise di interrompere gli esperimenti. Successivamente Sobrero riprese gli studi degli acidi e nel 1847 riuscì nella sintesi.
Sobrero, per esibire agli altri scienziati la consistenza della nitroglicerina, ne poneva una goccia su di un'incudine e la batteva con un martello, mostrando che questo, per lo scoppio, veniva lanciato via.
[[Alfred Nobel]] ne iniziò lo studio nel 1859 e, dopo la scoperta che l'esplosione poteva essere innescata con polvere da sparo, ne iniziò la commercializzazione sotto il nome di "olio esplodente". Un'esplosione distrusse la prima fabbrica svedese, uccidendo il fratello di Alfred.<ref>{{cita web|url=http://nobelprize.org/alfred_nobel/industrial/articles/vinterviken/emil.html |sito=NobelPrize.org |titolo=Emil Nobel |accesso=6 ottobre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090115085417/http://nobelprize.org/alfred_nobel/industrial/articles/vinterviken/emil.html |urlmorto=si }}</ref> Il commercio di nitroglicerina continuò fino al 1867, anno in cui Nobel adottò il [[fulminato di mercurio]] come detonatore e stabilizzò la nitroglicerina, facendola assorbire da [[farina fossile]] (una [[diatomite]]), ottenendo una pasta morbida più stabile della nitroglicerina e che poteva essere plasmata in canne di dimensioni e forma idonea per l'inserimento nei fori di perforazione che chiamò [[dinamite]], utile nelle cave, demolizioni ed agli usi bellici. Il tecnico-imprenditore svedese brevettò nel 1875 la cosiddetta "gelatina esplosiva" o [[Gelignite]] , a base di [[cotone collodio]] e nitroglicerina, con un potere esplosivo maggiore della dinamite.
== Stechiometria di sintesi ==
La nitroglicerina
:HNO<sub>3</sub> + H<sub>2</sub>SO<sub>4</sub> → H<sub>2</sub>NO<sub>3</sub><sup>+</sup> + HSO<sub>4</sub><sup>-</sup>
:H<sub>2</sub>NO<sub>3</sub><sup>+</sup> → NO<sub>2</sub><sup>+</sup> + H<sub>2</sub>O
:HSO<sub>4</sub><sup>-</sup> + H<sup>+</sup> → H<sub>2</sub>SO<sub>4</sub>
:
== Sintesi ==
La nitroglicerina si ottiene industrialmente per gocciolazione della [[glicerolo|glicerina]] in una ''miscela nitrante'', ossia una miscela di [[acido nitrico]] concentrato
Oltre al pericolo insito nella reazione stessa, che in condizioni non controllate può causare incidenti gravi, si ricorda che in Italia la produzione e la sintesi di esplosivi sono soggette a rigorose disposizioni di legge<ref>{{Cita web|url=https://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/97007dl.htm|titolo=Dlgs 7/97|sito=www.parlamento.it|accesso=2023-11-07}}</ref><ref>[http://gazzette.comune.jesi.an.it/2002/291/14.htm Allegato II al D.M. 19 settembre 2002, n.272 come disposto art. 18]</ref>.
== Uso farmacologico ==
{{Disclaimer|medico}}{{W|medicina|gennaio 2025}}{{vedi anche|Nitroderivati ad azione vasodilatatrice}}
La '''nitroglicerina''' è utilizzata in medicina come [[antianginoso]]. Possiede attività [[Vasodilatatore|vasodilatante]] a livello [[Vena|venoso]] (basse concentrazioni) e a livello [[Arteria|arterioso]] (elevate concentrazioni).
Agisce liberando [[monossido di azoto]] (NO) mediante degradazione enzimatica, grazie all'enzima glutatione-nitrato-reduttasi, attraverso l'[[aldeide deidrogenasi]]{{Chiarire}} [[Mitocondrio|mitocondriale]] ([[ALDH2]]), scoperta nel 2002.<ref name="Chen et al. 2005 12159–12164">{{Cita pubblicazione|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences |anno=2005 | volume = 102 |pp=12159-12164 | doi = 10.1073/pnas.0503723102 | pmid = 16103363 |cognome2= Foster |nome2=M. W. |cognome3= Zhang |nome3=J. |cognome4= Mao |nome4=L. |cognome5= Rockman |nome5=H. A. |cognome6= Kawamoto |nome6=T. |cognome7= Kitagawa |nome7=K. |cognome8= Nakayama |nome8=K. I. |cognome9= Hess |nome9=D. T. | cognome10 = Stamler | nome10 = J. S. |titolo=An essential role for mitochondrial aldehyde dehydrogenase in nitroglycerin bioactivation | numero = 34 | pmc = 1189320 |cognome1= Chen |nome1=Z.| bibcode = 2005PNAS..10212159C }}</ref>
Essendo questo enzima "glutatione-nitrato-reduttasi molto abbondante nel [[fegato]], se il farmaco viene assunto per [[Somministrazione orale|via orale]], avviene degradazione e liberazione di NO al livello del fegato, dove non risulterebbe molto utile; al contrario con la [[Somministrazione sublinguale|somministrazione sub-linguale]] o [[Somministrazione percutanea|percutanea]] gli effetti cardiovascolari risultano essere più marcati in quei distretti dove l'enzima è più presente, in ordine decrescente: grossi vasi venosi, arterie ed arteriole.<ref>{{Cita web|url=http://web.ebscohost.com/src/detail?vid=17&hid=7&sid=7e55c0c3-4b92-4b24-ac2d-b2091791a502@sessionmgr14&bdata=JnNpdGU9c3JjLWxpdmU= |titolo=Unknown, behind paywall, archived |accesso=14 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170510141029/http://web.ebscohost.com/src/detail?vid=17&hid=7&sid=7e55c0c3-4b92-4b24-ac2d-b2091791a502%40sessionmgr14&bdata=JnNpdGU9c3JjLWxpdmU%3d#db=hxh&AN=9703191987 |urlmorto=si }}</ref>
La nitroglicerina possiede un'[[azione dose dipendente]]:
* Basse dosi: dilatazione delle grosse vene;
* Dosi intermedie: dilatazione delle arterie;
* Alte dosi: dilatazione degli sfinteri precapillari e riduzione significativa delle resistenze periferiche.
=== Indicazioni ===
[[File:Nitroglycerin (1).JPG|thumb|upright=0.6|Tavolette sublinguali di nitroglicerina]]
* Trattamento e profilassi dell'angina pectoris da sforzo, stabile, instabile; secondaria a insufficienza coronarica o [[infarto miocardico]].
* Scompenso cardiaco anche in associazione a farmaci inotropi positivi e diuretici.
* Controllo pressorio dell'ipertensione associata a intubazione intratracheale, anestesia, sternotomia, by-pass coronarico; periodo post-operatorio.
* Trattamento dell'edema polmonare acuto e pre-edema polmonare.
* Trattamento delle emergenze ipertensive in caso di sindromi coronariche acute e nell'edema polmonare (la nitroglicerina è controindicata in caso di danno miocardico destro). * Trattamento del dolore associato a [[ragade anale]] cronica.
* Stravaso da chemioterapici.
Nei pazienti che presentano angina pectoris e ipertensione la nitroglicerina è preferita agli altri nitrati, [[beta-bloccanti]] o [[calcio-antagonisti]]<ref>Chesi G., Reverzani A., Inf. sui Farm., 1989, XIII (2), 133</ref>.
In caso di somministrazione via bocca occorre assumere il farmaco dopo i pasti ed eliminare eventuali tracce di compressa{{Chiarire|2=Da dove? E come? (lavanda gastrica?)}} prima di coricarsi. A contatto della mucosa{{Chiarire|2=quale? gastrica?}} la forma farmaceutica forma un gel che favorisce l'assorbimento del farmaco<ref>Med. Lett., 1987, 13, 65</ref>. I movimenti della lingua possono spostare la compressa o aumentare la velocità di dissoluzione; la [[xerostomia]] può ridurre l'assorbimento del farmaco.
La [[somministrazione endovena]] consente il trattamento in caso di urgenza del vasospasmo coronarico, dell'angina instabile, della [[Ischemia|sindrome ischemica]] acuta. L'infusione deve essere effettuata in ambiente ospedaliero utilizzando sistemi infusionali muniti di pompa (per la regolazione della velocità)<ref>Drug Ther. Bull., 1990, 3 (3), 9</ref>.
Si raccomanda di non somministrare nitroglicerina durante la gravidanza o l'allattamento a fini precauzionali. La nitroglicerina è stata impiegata, nella formulazione transdermica a rilascio controllato, come farmaco tocolitico, in caso di parto prematuro per i suoi effetti miorilassanti sulla muscolatura uterina (il farmaco è risultato efficace nel ridurre morbilità e mortalità nei nati pretermine e nel ritardare di 4 settimane il parto)<ref>Smith G.N. et al., Am. J. Obstet Gynecol., 2007, 196 (1), 37</ref>.
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt}}
== Collegamenti esterni ==
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