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{{nota disambigua}}
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
{{Divisione amministrativa
|nomeComune = Staiti
|linkStemma Nome= Staiti-Stemma.png
|Panorama= Staiti (Reggio Calabria) - Italy - 24 April 2016.jpg
|siglaRegione = CAL
|Didascalia=
|siglaProvincia = RC
|Bandiera=Staiti-Gonfalone.png
|latitudineGradi = 38
|Voce bandiera=
|latitudineMinuti = 0
|Stemma=Staiti-Stemma.png
|latitudineSecondi = 0
|Voce stemma=
|longitudineGradi = 16
|Stato=ITA
|longitudineMinuti = 2
|Grado amministrativo=3
|longitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 1=Calabria
|altitudine = 550
|Divisione amm grado 2=Reggio Calabria
|superficie = 15
|Amministratore locale=Giovanna Pellicanò
|abitanti = 292
|Partito=[[lista civica]] Il futuro è nelle radici
|anno = 31-05-2010
|Data elezione=12-6-2022
|densita = 19,5
|Data istituzione=
|frazioni = Farcò, Tridetti
|Sottodivisioni=Farcò, Tridetti
|comuniLimitrofi = [[Africo]], [[Bova (Italia)|Bova]], [[Brancaleone (Italia)|Brancaleone]], [[Bruzzano Zeffirio]], [[Palizzi]]
|Divisioni confinanti=[[Africo]], [[Bova (Italia)|Bova]], [[Brancaleone (Italia)|Brancaleone]], [[Bruzzano Zeffirio]], [[Palizzi]]
|cap = 89030
|Zona sismica=1
|prefisso = [[0964]]
|Gradi giorno=
|istat = 080090
|Nome abitanti=staitesi
|fiscale = I936
|Patrono=[[sant'Anna]]
|nomeAbitanti = staitesi
|Festivo=26 luglio
|patrono = [[sant'Anna]]
|PIL=
|festivo = [[26 luglio]]
|PIL procapite=
|sito = http://staiti.asmenet.it
|Mappa=Map of comune of Staiti (province of Reggio Calabria, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Staiti all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria
}}
'''Staiti''' (''Stàti'' in [[Dialetto Greco-Calabro|Greco-calabro]]) è un [[comune]] in [[provincia di Reggio Calabria]]. Il comune conta 292 abitanti ed è il più piccolo della Calabria<ref>Popolazione residente al 31 maggio 2010 secondo i [http://demo.istat.it dati Istat]</ref>.
 
'''Staiti''' (Στάτη, traslitterato ''Stàti'', in [[Dialetto greco-calabro|greco-calabro]]) è un [[Comune (ordinamento italiano)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Reggio Calabria]] in [[Calabria]]. È uno dei comuni calabresi di lingua [[dialetto greco-calabro|greca]].
{{dx|[[File:Map of comune of Staiti (province of Reggio Calabria, region Calabria, Italy).svg|thumb|Posizione del comune di Staiti nella provincia di Reggio Calabria]]}}
 
Secondo i dati [[ISTAT]] al 30 settembre 2012 è il comune meno popolato della [[Calabria]]<ref>Popolazione residente al 30 settembre 2012 secondo i [http://demo.istat.it dati Istat]</ref>.
==Notizie utili==
Arroccato sul fianco della Rocca Giambatore a 500 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]] e con vista sull’ampia valle della fiumara di [[Bruzzano]], sorge Staiti, paesino del basso [[Jonio]] della [[Regione Calabria]], all’estremo confine a sud del [[Parco nazionale dell'Aspromonte]]. Di origini incerte, questa bomboniera urbanistico-architettonica si suppone essere nato intorno al [[1500]] come luogo d’avvistamento facente parte del feudo di [[Brancaleone]] allora retto da Geronimo [[Ruffo di Calabria|Ruffo]]. Assunse l’odierna denominazione allorché fu acquistato dalla famiglia Staiti (nome tutt'oggi molto diffuso specialmente nel Messinese) che lo fortificò e lo cedette poi ai principi [[Carafa]] di [[Roccella Jonica]] che lo tennero presumibilmente fino al [[1806]] (epoca dell’eversione della feudalità).
 
==Geografia fisica==
L’abitato, come consuetudine dei paesi arroccati, segue l’ardua orografia del territorio e si incastona perfettamente su questa roccia che dà una sensazione di precarietà e sicurezza al tempo stesso.
Staiti sorge arroccato sul fianco della Rocca Giambatore (m 681) a 550 [[Livello del mare|m s.l.m.]] e con vista sull'ampia valle della [[fiumara di Bruzzano]], all'estremo confine sud del [[Parco nazionale dell'Aspromonte]]
 
== Storia ==
Tutto l’interesse ruota attorno alla Chiesa di [[Santa Maria della Vittoria]], la Piazza antistante il grande edificio religioso è il punto di incontro dei cittadini, gente umile che a fatica e combattendo l’arduo territorio è riuscita a tirare avanti lavorando con dedizione e cogliendo i frutti che la terra offriva loro. Oggi la comunità è molto piccola, la meno numerosa dell’[[Area Grecanica]], ma un tempo Staiti era fiorente, con una popolazione che si attestava intorno alle 1500 unità ed aveva una florida economia anche in epoche di crisi. Dal punto di vista delle tradizioni Staiti è rinomato per i suoi “[[maccheroni|maccarruni]] e [[Carne|carni]] i [[Capra|crapa]]”, prodotto tipico locale che viene promosso nell’ormai consueta sagra della seconda domenica di [[Agosto]]; la festa di Sant'Anna costituisce invece il momento culminante della vita religiosa e civile della comunità staitese. Tornano gli emigrati da ogni parte d'[[Italia]] e d'[[Europa]] e i devoti dei paesi vicini: Staiti diventa un paese vivace e palpitante. I giorni della [[Natale|Novena]], dal 16 al 24 [[Luglio]], sono scanditi dal suono dei tamburi che, richiamando i fedeli li accompagnano alla Chiesa della Santa. E, a proposito di tamburi, questo centro pre-aspromontano del versante Jonico meridionale si è sempre distinto per l'impegno profuso a mantenere viva sino a tutt'oggi la cultura musicale bandistica, portata avanti da tanti giovani volenterosi, succedutosi da una generazione all'altra, per quasi un secolo.
Di origini incerte, si suppone essere nato intorno al [[1500]] come luogo d'avvistamento facente parte del feudo di [[Brancaleone (Italia)|Brancaleone]] allora retto da Geronimo [[Ruffo di Calabria|Ruffo]]. Assunse l'odierna denominazione allorché fu acquistato dalla famiglia Staiti (nome tutt'oggi molto diffuso specialmente nel Messinese) che lo fortificò e lo cedette poi ai principi [[Carafa]] di [[Roccella Ionica]] che lo tennero presumibilmente fino al [[1806]] (epoca dell'eversione della feudalità).
 
L'abitato, come consuetudine dei paesi arroccati, segue l'ardua orografia del territorio e si incastona perfettamente su questa roccia che dà una sensazione di precarietà e sicurezza al tempo stesso.
=== Chiesa di Santa Maria di Tridetti ===
{{dx|[[File:Santa Maria di Tridetti (Staiti).jpg|left|upright=1.3|thumb|300 px|La chiesa basiliana di Santa Maria di Tridetti di epoca normanna (XI sec.)]]}}
 
Tutto l'interesse ruota attorno alla Chiesa di Santa [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] della Vittoria, la Piazza antistante il grande edificio religioso è il punto di incontro dei cittadini. Oggi la comunità è molto piccola, la meno numerosa dell'[[Area Grecanica]], ma un tempo Staiti era fiorente, con una popolazione che si attestava intorno alle 1500 unità ed aveva una florida economia anche in epoche di crisi.
Dichiarata Monumento Nazionale, la chiesa è dei primi tempi [[normanni]] (XI sec.), ma edificata sopra uno schema [[Grecia|greco]], perché destinata ad un [[culto]] greco, quale era praticato dai Basiliani. Infatti in origine era annessa ad un convento basiliano di cui non resta alcuna traccia.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Il connubio dell'arco ogivale con quello a pieno centro, che occorre nel presbiterio di Santa Maria di Tridetti è una prova lampante della fusione delle due maniere [[Bizantini|bizantina]] e [[Normanni|normanna]]. Come dire l’incontro tra due culture non solo costruttive, ma anche religiose e comportamentali quella [[Oriente|orientale]] bizantina e quella [[Occidente|occidentale]] normanna, che ha avuto poi successivi sviluppi in altri esempi nell’[[architettura]] religiosa calabrese. Passando tra le pareti rimaste in piedi dell’antica Chiesa si carpiscono elementi della tecnica costruttiva greca come anche la posizione che vede le tre [[abside|absidi]] rivolte ad oriente e la facciata ad occidente, ma ciò che colpisce veramente è la magia di una Chiesa che ha resistito a calamità naturali portando fino ai giorni nostri la testimonianza dell’importanza del culto religioso nella [[Calabria]] [[Medioevo|medievale]].
=== Chiesa di Santa Maria di Tridetti ===
[[File:Santa Maria di Tridetti (Staiti).jpg|thumb|left|upright=1.4|La chiesa basiliana di Santa Maria di Tridetti di epoca normanna (XI sec.)]]
Dichiarata Monumento Nazionale, la chiesa è dei primi tempi [[normanni]] (XI sec.), ma edificata sopra uno schema [[Grecia|greco]], perché destinata ad un [[culto]] greco, quale era praticato dai Basiliani. Infatti in origine era annessa ad un monastero basiliano di cui non resta alcuna traccia.
 
Il connubio dell'arco ogivale con quello a pieno centro, che occorre nel presbiterio di Santa Maria di Tridetti è una prova lampante della fusione delle due maniere [[Impero bizantino|bizantina]] e [[Normanni|normanna]]. Come dire l'incontro tra due culture non solo costruttive, ma anche religiose e comportamentali quella [[Europa orientale|orientale]] bizantina e quella [[Europa occidentale|occidentale]] normanna, che ha avuto poi successivi sviluppi in altri esempi nell'[[architettura]] religiosa calabrese. Passando tra le pareti rimaste in piedi dell'antica Chiesa si carpiscono elementi della tecnica costruttiva greca denominata a pre-cloisonné o semplicemente pre-castone, che prevede l'uso di materiali di recupero provenienti da altri edifici più antichi. Nel paramento murario che dovette essere sicuramente rivestito ad intonaco si nota uso dei blocchi di pietra attorno ai quali furono inseriti frammenti di mattoni. come anche la posizione che vede le tre [[abside|absidi]] rivolte ad oriente e la facciata ad occidente, ma ciò che colpisce veramente è la magia di una Chiesa che ha resistito a calamità naturali portando fino ai giorni nostri la testimonianza dell'importanza del culto religioso nella [[Calabria]] [[Medioevo|medievale]].
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Staiti}}
 
===Etnie e minoranze straniere===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 11 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
 
*[[Romania]] 8 2,70%
 
===Tradizioni e folclore===
La festa di Sant'Anna costituisce il momento culminante della vita religiosa e civile della comunità staitese. Tornano gli emigrati da ogni parte d'Italia e d'Europa e i devoti dei paesi vicini. I giorni della Novena, dal 16 al 24 luglio, sono scanditi dal suono dei tamburi che richiamano i fedeli.
 
== Cultura ==
Il "Museo dei Santi Italo-Greci" contiene 22 pregevoli icone di Santi che hanno vissuto nel territorio dell'antica Magna Grecia. Di notevole fattura, i 18 bassorilievi, in terracotta refrattaria, degli scultori Francesco e Fortunato Violi, rappresentanti la storia di diciotto basiliche medioevali calabresi. Le sculture, di dimensioni 170x150 cm e 300x300 cm, sono iscritte dentro una cornice in cotto. L'opera arreda l'esterno di tutte le mura della città, senza comprometterne l'identità.
 
=== Gastronomia ===
Staiti è rinomato per i suoi “[[maccheroni|maccarruni]] e [[Carne|carni]] i [[Capra (zoologia)|crapa]]”, prodotto tipico locale che viene promosso nell'ormai consueta sagra della seconda domenica di agosto.
 
Tra i prodotti coltivati in loco: la [[mela]] rossa di Staiti, di forma sferica, cresce a grappoli, è profumata, di pezzatura medio-piccola. Vengono colte verso la metà di ottobre.<ref>[http://larivieraonline.com/mela-rossa-di-staiti La mela rossa di Staiti]</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Staiti si raggiunge dalla costa jonica tramite la SP 66.
 
Staiti è servita con autobus dalla [[Stazione di Brancaleone|Stazione FS di Brancaleone]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmministrazione
{{ComuniAmminPrec
|NomeSindaco=Principato Antonio Domenico
|17 novembre [[1996]]
|DataElezione=16/05/2011
|13 maggio [[2001]]
|partito=[[lista civica]]
|Antonino Zappia
|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|13 maggio [[2001]]
|29 maggio [[2006]]
|Vincenzo Ielo
|[[lista civica]] di [[centro-destra]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 maggio [[2006]]
|16 maggio [[2011]]
|Vincenzo Ielo
|[[lista civica]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 maggio [[2011]]
|7 maggio [[2012]]
|Valerio De Joannon
|
|[[commissario straordinario]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|7 maggio [[2012]]
|11 giugno [[2017]]
|Antonio Domenico Principato
|[[lista civica]] I giovani per Staiti
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|11 giugno [[2017]]
|''in carica''
|Giovanna Pellicanò
|[[lista civica]] Il futuro è nelle radici
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
==Note==
<references />
{{Provincia di Reggio Calabria}}
 
== Bibliografia ==
{{Comuni del Parco Nazionale dell'Aspromonte}}
* Carmine Lagana, ''Lo stato dei Carafa di Bruzzano nel 1689'', Locri, Pancallo Ed., 2014.
* C. Canali e V. C. Galati, La tecnica costruttiva del castone ("cloisonné") murario nell'architettura Medio-bizantina tra struttura, accorgimenti antisismici e decorazione (IX-XV secolo), in Bollettino della Società di Studi Fiorentini, vol. 30-31, n. 2021-2022.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.locride.altervista.org/staiti.htm | STAITI, nella Locride}}
* {{cita web | 1 = http://www.turismolocride.it/attrazione/280 | 2 = La Chiesa di Santa Maria dei Tridetti | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://calabriagreca.it/blog/risorse/chiesa-di-santa-maria-de-tridetti/ | La Chiesa di Santa Maria de’ Tridetti}}
* {{cita web|http://calabriagreca.it/blog/risorse/museo-dei-santi-italo-greci-di-staiti/ | Museo dei Santi Italo-Greci}}
 
{{Comuni della città metropolitana di Reggio Calabria}}
 
{{Comuni del Parco nazionale dell'Aspromonte}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Reggio Calabria]]
 
{{Controllo di autorità}}
[[ar:ستايتي]]
{{portale|Città metropolitana di Reggio Calabria}}
[[bcl:Staiti]]
[[Categoria:Comuni della città metropolitana di Reggio Calabria]]
[[de:Staiti]]
[[Categoria:Comuni italiani di lingua greca]]
[[en:Staiti]]
[[eo:Staiti]]
[[es:Staiti]]
[[fr:Staiti]]
[[hu:Staiti]]
[[ja:スタイーティ]]
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[[nap:Staiti]]
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[[pt:Staiti]]
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