Graffitismo: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|altri significati del termine|[[Writer (disambigua)]]|Writer}}
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[[File:Mtece7.jpg|thumb|Graffiti a [[Monza]].]]
[[File:Landwehrkanal_Boecklerpark_Graffiti.JPG|thumb|right|Graffiti sulla facciata di una casa di [[Berlino]] ]]
[[File:Lungolinea_a_Roma.jpg‎|thumb|right|225px|Graffito "lungolinea" della metà degli anni '90 nei pressi di [[Roma]].]]
[[File:Solfe2.jpg|thumb|Graffiti a [[Monza]]]]
 
[[File:Landwehrkanal Boecklerpark Graffiti.JPG|thumb|Graffiti sulla facciata di una casa di [[Berlino]]. ]]
Il '''graffitismo''' (in [[lingua inglese|inglese]] ''graffiti'' o più raramente ''graffiti writing''), è una manifestazione sociale, culturale e artistica diffusa in tutto il pianeta, basata sull'espressione della propria creatività tramite interventi pittorici sul tessuto urbano. Correlata ad essa sono gli atti dello scrivere il proprio nome d'arte (tag) diffondendolo come fosse un logo. Il fenomeno, ricordando la pittura murale ([[murales]] - disegni su muro), è da alcuni ad essa accostato, e viene spesso associato ad atti di vandalismo, poiché numerosi adepti utilizzano come supporti espressivi mezzi pubblici o edifici di interesse storico e artistico.
 
[[File:Lungolinea a Roma.jpg|thumb|Graffito "lungolinea" della metà degli anni '90 nei pressi di [[Roma]].]]
Generalmente, i ''writer'' più vicini ad un lavoro di ricerca artistica tendono a esprimersi in campi più protetti, come nelle "hall of fame", spazi a disposizione dei writer in cui dipingere legalmente (siano questi muri esplicitamente dedicati dalle amministrazioni comunali all'espressione della "spray-can art" - un modo, questo, per cercare di arginare il dilagare del fenomeno nel contesto dei centri storici o di quartieri residenziali - o siano luoghi siti in periferie degradate o di poco interesse o difficilmente raggiungibili in cui, per un tacito accordo con gli organi deputati al controllo dell'ordine pubblico, si lascia ai writer "carta bianca" e una relativa tranquillità per dipingere ).
I writer che scelgono di esprimersi per lo più in contesti del genere, attraverso la scelta consapevole e responsabile del supporto per la pittura, si distinguono da quelli che intervengono anche su edifici di interesse storico e artistico.
 
[[File:Graffito coppia.jpg|miniatura|destra|Innamorati, [[Firenze]] 2010.]]
Ogni writer, qualsiasi sia la sua inclinazione e provenienza, ricerca e studia un'evoluzione personale, per arrivare ad uno stile proprio in modo tale da distinguersi dagli altri ed essere notato maggiormente.
 
[[File:Tunnel in Rome 02.jpg|thumb|[[Roma]] 2018.]]
Nel corso degli anni molti artisti hanno comunque maturato nuove tendenze creative per cui, pur mantenendo radici nel graffiti writing, si è riusciti a sconfinare nella tipografia, nel design, nell'abbigliamento, contaminando il tipico stile degli anni '80 con ideali più razionali e vicini alla grafica. Si parla di tendenze artistiche "post-graffiti" in particolare riferendosi alla '''[[street art]]''', e di '''Graffiti Design''' per le influenze oramai evidenti nelle tecniche pubblicitarie e nella moda. È possibile affermare che molti artisti oramai integrati nel sistema convenzionale del mercato dell'arte, traggono il loro valore da esperienze precedenti spesso formalmente illegali.
 
Il '''graffitismo'''<ref>{{Cita web|url=https://www.sapere.it/enciclopedia/graffitismo.html|titolo=graffitismo|accesso=2022-09-22}}</ref><ref>{{Treccani|graffitismo}}</ref> (in [[lingua inglese|inglese]] '''''graffiti writing''''') è una manifestazione sociale e culturale di [[pittura murale]] diffusa in tutto il mondo, basata sull'espressione della propria creatività tramite interventi pittorici sul tessuto urbano, frequentemente considerati atti [[Vandalismo|vandalici]] e puniti secondo le leggi vigenti. Talvolta è correlato a essa l'atto dello scrivere il proprio nome d'arte (''[[Tag (firma)|tag]]'') e il numero della strada in cui si viveva, come se fosse un logo. Il fenomeno, ricordando la pittura dei [[Murale|murali]], è da alcuni ad essa accostato, poiché numerosi graffitisti<ref>{{Treccani|graffitista|graffitista|v=x}}</ref> (in inglese ''writer'') dipingono mezzi pubblici o edifici di interesse storico e artistico.
== Graffiti writing ==
La differenza tra atti di vandalismo e il "writing" non esiste, infatti diversi writer definiscono lorostessi vandali. L'intero fenomeno del writing arriva con tale impatto allo spettatore da non poter esser frainteso: basti pensare all'evidenza delle allusioni, spesso politiche e di protesta sociale, di una sua nuova derivazione quale può esser la [[Stencil|Stencil-art]].
Il senso espressivo dovrebbe comunque esser evidente a chiunque: dietro alle forme ed all'evoluzione delle lettere c'è un lungo studio, fatto di bozze preparatorie ed ispirazioni provenienti dall'ambiente che circonda il writer in questione. Ogni persona vive in un determinato ambiente e viene influenzato direttamente
e profondamente nel proprio modo di fare e di agire. Lo stesso avviene per colui che opera nella città (come lo fanno i writers e gli street artist) e che ha al contempo una missione personale e universale: esprimersi e farsi conoscere. Di conseguenza ogni nazione e città ha scuole di stili diversi: lo stile tedesco (tendente per lo più al [[Wild Style (writing)|Wild Style]] newyorkese con lettere sottili e intrecciate o fortemente accostate), lo stile brasiliano, lo stile romano (lettere tondeggianti, tendenti al bomb-style e al [[Throw up]] ma più studiato) e via dicendo.
 
Generalmente, i graffitisti più vicini a un lavoro di ricerca artistica tendono a esprimersi in campi più protetti, come nelle "hall of fame", spazi a disposizione dei graffitisti in cui dipingere legalmente (siano questi muri esplicitamente dedicati dalle amministrazioni comunali) all'espressione della cosiddetta "arte della bomboletta" (''spray-can art'') un modo, questo, per cercare di arginare il dilagare del fenomeno nel contesto dei centri storici o di quartieri residenziali - o siano luoghi siti in periferie degradate o di poco interesse o difficilmente raggiungibili in cui, per un tacito accordo con gli organi deputati al controllo dell'ordine pubblico, si lascia ai graffitisti "carta bianca" e una relativa tranquillità per dipingere).
== Origini del graffitismo ==
 
Ogni graffitista, quale che siano la sua inclinazione e provenienza, ricerca e studia un'evoluzione personale, per arrivare a uno stile proprio in modo tale da distinguersi dagli altri.
Sebbene le sue origini si possono far risalire all'abitudine dei soldati alleati nel corso degli [[anni 1940|anni quaranta]] di disegnare lo scarabocchio [[Kilroy]], il graffitismo nasce a [[Filadelfia (Pennsylvania)|Filadelfia]] nei tardi [[anni 1960|anni sessanta]] sui treni e si sviluppa in seguito a [[New York]] negli [[anni 1970|anni settanta]] fino a raggiungere una prima maturità stilistica a metà degli [[anni 1980|anni ottanta]].
 
Nel corso degli anni molti artisti hanno comunque maturato nuove tendenze creative per cui, pur mantenendo radici nel graffitismo, sono riusciti a sconfinare nella tipografia, nel design, nell'abbigliamento, contaminando il tipico stile degli anni '80 con ideali più razionali e vicini alla grafica. Si parla di tendenze artistiche "post-graffiti" in particolare riferendosi all'[[arte di strada]], e di ''graffiti design'' per le influenze oramai evidenti nelle tecniche pubblicitarie e nella moda. È possibile affermare che molti artisti oramai integrati nel sistema convenzionale del mercato dell'arte, traggono il loro valore da esperienze precedenti spesso formalmente illegali.
''TAKI 183'' è un ''writer'' dei primi anni '70 che, insieme a Rammellzee, apre la strada al graffitismo ed allo sviluppo dell'Aerosol-art a New York.
 
== Graffiti metropolitani ==
Nel [[1972]]-[[1975|75]] appaiono i primi "pezzi", rappresentanti inizialmente una semplice evoluzione delle firme, divenute più grandi, più spesse e con i primi esempi di riempimento e di contorno ([[outline]]).
[[File:ATAC CAF Linea B 5.jpg|miniatura|Graffiti presenti su un treno della Metro di Roma]]
Ben presto, anche se un pezzo aveva bisogno di molto spray (due o più bombolette) che avrebbero permesso di fare molte tag, tutti i writer raccolsero la sfida lanciata da ''Super Kool 223'' e cominciarono a fare pezzi. Iniziarono le prime repressioni e le campagne contro il graffitismo. Le carrozze della metro vengono pulite e lavate, si mettono taglie sui ''writers'', si recintano i depositi della metro (luoghi preferiti per l'azione) e si piazzano pattuglie cinofile lungo le recinzioni.
[[File:ATAC CAF Graffiti 393.jpg|miniatura|Graffiti presenti su un treno della Metro di Roma]]
Nonostante ciò tra i graffitisti c'era una continua sfida, che portò all'evoluzione ed al miglioramento qualitativo del fenomeno, che prese ad ampliarsi.
Il "graffitismo" è un fenomeno difficilmente classificabile seguendo schemi tradizionali, essendo intrinsecamente presenti in questo una componente legata a un'espressività artistica e una forte componente di autoaffermazione che passa dalla rottura delle regole e dalla noncuranza delle leggi.
Alcuni writer inventarono nuovi stili (come loop o nuvole) o perfezionarono quelli già esistenti, aggiungendo sfondi, grazie di provenienza tipografia, personaggi di cartoni animati ([[puppets]]) e forme prese dalla segnaletica stradale o dalla [[logotipia]].
Nasce come parte della sottocultura dei ghetti newyorkesi (conosciuta come hip-hop) negli anni '70 (è questo il periodo in cui acquisisce un carattere ben definito rispetto alle prime manifestazioni assimilabili al graffitismo), ma ne supera in breve tempo i confini (geografici e culturali). Dietro alle forme e all'evoluzione delle lettere c'è spesso un lungo studio, fatto di bozze preparatorie e ispirazioni provenienti dall'ambiente che circonda il writer stesso, di conseguenza ogni nazione e ogni città ha scuole di stili diversi: lo stile tedesco (tendente per lo più al [[Wild Style (writing)|Wild Style]] newyorkese con lettere sottili e intrecciate o fortemente accostate), lo stile brasiliano, lo stile romano (lettere tondeggianti, tendenti al bomb-style e al [[Throw up]] ma più studiato) e via dicendo.
I pezzi si ingrandirono [[top-to-bottom wholecar]], diventando più elaborati e colorati [[wild Style (writing)|Wild Style]].
 
== Origini del graffitismo ==
Nei primi anni ottanta, anche grazie alla realizzazione di [[Style Wars]] ([[documentario]] sui graffiti della [[metropolitana]] newyorchese) e del [[film]] [[Wild Style (film)|Wild Style]], il fenomeno graffiti si diffuse su scala mondiale, trovando in [[Europa]] un fertile terreno.
[[File:Graffiti in Catanzaro Lido 07.jpg|thumb|Graffiti su una fontana di [[Catanzaro Lido]]]]
Sebbene le sue origini si possono fare risalire all'abitudine dei soldati alleati nel corso degli [[anni 1940|anni quaranta]] di disegnare lo scarabocchio [[Kilroy was here]], il graffittismo nasce a [[Filadelfia]] nei tardi [[anni 1960|anni sessanta]] sui treni e si sviluppa in seguito a [[New York]] negli [[anni 1970|anni settanta]] fino a raggiungere una prima maturità stilistica a metà degli [[anni 1980|anni ottanta]].
 
''TAKI 183'' è un ''writer'' dei primi anni '70 che, insieme a Rammellzee, apre la strada al graffitismo ed allo sviluppo dell'Aerosol-art a New York. Un esempio italiano è Carlo Torrighelli, meglio noto come ''[[C.T. (writer)|C.T.]]'' (1909-1983), che opera a [[Milano]] sempre negli anni '70, nella zona di [[Parco Sempione (Milano)|Parco Sempione]]<ref>[http://books.google.it/books?id=0_t2dt9ToaMC&pg=PT73&lpg=PT73&dq=%22Carlo+Torrighelli%22&source=bl&ots=kxMwb-sYu3&sig=m5hY97nPSc0sCLbEf4PAlsXACzk&hl=it&sa=X&ei=6a6CUNlIyYbiBNO3gMgC&ved=0CDQQ6AEwAQ Giancarlo Ascari, Matteo Guarnaccia] Bur, 2010</ref>.
Le [[città]] europee che meglio recepirono gli input provenienti da New York furono [[Amsterdam]] e la periferia di [[Parigi]], a seguire presero a svilupparsi le scene in [[Germania]], [[Spagna]] e [[Svezia]]. Una dura repressione rese invece abbastanza taciturna la scena inglese. Dagli anni ottanta ad oggi il fenomeno si è sviluppato grazie alla diffusione di riviste specializzate, ''[[video convention]]'' e ai frequenti viaggi di molti writer per le città europee e americane.
 
Nel 1972-75 appaiono i primi "pezzi", rappresentanti inizialmente una semplice evoluzione delle firme, divenute più grandi, più spesse e con i primi esempi di riempimento e di contorno ([[outline]]).
== Graffiti writing, Aerosol-Art e Graffiti-Logo ==
Ben presto, anche se un pezzo aveva bisogno di molto spray (due o più bombolette) che avrebbero permesso di fare molte tag, tutti i writer raccolsero la sfida lanciata da ''Super Kool 223'' e cominciarono a fare pezzi. Iniziarono le prime repressioni e le campagne contro il graffitismo. Le carrozze della metro vengono pulite e lavate, si mettono taglie sui ''writers'', si recintano i depositi della metro (luoghi preferiti per l'azione) e si piazzano pattuglie cinofile lungo le recinzioni. Nonostante ciò tra i graffitisti c'era una continua sfida, che portò all'evoluzione ed al miglioramento qualitativo del fenomeno, che prese ad ampliarsi. Alcuni writer inventarono nuovi stili (come ''loop'' o nuvole) o perfezionarono quelli già esistenti, aggiungendo sfondi, grazie di provenienza tipografia, personaggi di cartoni animati (''puppets'') e forme prese dalla segnaletica stradale o dalla [[logotipia]].
[[File:Mur_de_tags_au_Forum_de_Barcelone.jpg|thumb|Una parete del forum di [[Barcellona]] ]]
I pezzi si ingrandirono [[top-to-bottom wholecar]], diventando più elaborati e colorati [[wild Style (writing)|Wild Style]].
[[File:Graffitari in azione.jpg|thumb|right|Writers in azione a [[Genova]]]]
 
Nei primi anni ottanta, anche grazie alla realizzazione di ''[[Style Wars]]'', [[documentario]] sui graffiti della [[Metropolitana di New York|metropolitana newyorchese]]) e del film ''[[Wild Style (film)|Wild Style]]'', il fenomeno del graffitismo si diffuse su scala mondiale, trovando in [[Europa]] un fertile terreno.
Le seguenti definizioni sono state estratte dal saggio From Streets to Galleries" pubblicato nel 2002. Altri pareri sono tratti dalla conferenza "Il destino delle linee", tenuta da graffiti writer in prima persona nel 2003.
 
== Graffitismo, aerosol-art e graffiti-logo ==
Tutto è partito dal ''graffiti writing'', un fenomeno inizialmente giovanile caratterizzato da incessanti azioni di ragazzi e ragazze decisi a imporre i propri pseudonimi all'interno dei contesti urbani. Con il passare degli anni ha creato un proprio codice linguistico, differenziando le opere realizzate in categorie stilistiche e dando vita ad una fitta rete di connessioni internazionali di appassionati protagonisti.
[[File:Mur de tags au Forum de Barcelone.jpg|thumb|Una parete del forum di [[Barcellona]].]]
[[File:Graffitari in azione.jpg|thumb|Graffitisti in azione a [[Genova]].]]
 
Le seguenti definizioni sono state estratte dal saggio ''From Streets to Galleries'' pubblicato nel 2002. Altri pareri sono tratti dalla conferenza "Il destino delle linee", tenuta da graffitisti in prima persona nel 2003.
Sarebbe più esatto comunque associare il fenomeno del writing alla cultura Hip-Hop, che contiene numerosi altri elementi legati a forme di espressività a carattere urbano, e comunque nate in quell'ambiente, quali l'mc-ing, il dj-ing o [[turntablism]], la [[breakdance]].
 
Tutto è partito dal ''graffitismo'', un fenomeno inizialmente giovanile caratterizzato da incessanti azioni di ragazzi e ragazze decisi a imporre i propri pseudonimi all'interno dei contesti urbani. Con il passare degli anni ha creato un proprio codice linguistico, differenziando le opere realizzate in categorie stilistiche e dando vita ad una fitta rete di connessioni internazionali di appassionati protagonisti.
{{cn|Le linee portanti della cultura del graffiti writing, che ormai vanta oltre trent'anni di evoluzione e che ha raggiunto ogni angolo del pianeta, sono state esaustivamente trattate nel database del sito graffiti.or: prima risorsa online internazionale sul tema, ad oggi importante punto di riferimento per chi pratica o si vuole avvicinare al fenomeno.}}
 
Sarebbe più esatto comunque associare il fenomeno del graffitismo alla cultura [[hip hop]], che contiene numerosi altri elementi legati a forme di espressività a carattere urbano, e comunque nate in quell'ambiente, quali l'[[MCing|mc-ing]], il [[Disc jockey|dj-ing]] o [[turntablism]], la [[break dance]].
L'''Aerosol-Art'' è stata una delle prime espressioni artistiche accostate al graffiti writing. Si tratta dell'utilizzo della bomboletta spray con applicazioni pittoriche aerografiche simili alle produzioni aerografiche convenzionali. L'Aerosol-Art dapprima ha arricchito di significato le scritte Graffiti connotandole e rendendole appetibili al grande pubblico, e successivamente, ha trovato una propria indipendenza e dignità artistica. Molti Aerosol-Artist sono anche graffiti writer ma sempre più emergono figure che fanno dell'Aerosol-Art sia un punto di partenza che di arrivo. L'Aerosol-Art si configura quindi come una tecnica pittorica aerografica spesso associata alle produzioni graffiti writing.
 
L{{'}}''Aerosol-art'' è stata una delle prime espressioni artistiche accostate al graffitismo. Si tratta dell'utilizzo della bomboletta spray con applicazioni pittoriche aerografiche simili alle produzioni aerografiche convenzionali. L'Aerosol-Art dapprima ha arricchito di significato le scritte Graffiti connotandole e rendendole appetibili al grande pubblico, e successivamente, ha trovato una propria indipendenza e dignità artistica. Molti Aerosol-Artist sono anche graffitisti ma sempre più emergono figure che fanno dell'Aerosol-Art sia un punto di partenza che di arrivo. L'Aerosol-Art si configura quindi come una tecnica pittorica aerografica spesso associata alle produzioni di graffitismo.
[[File:GraffitiPisa01.JPG|thumb|Un tipico graffito dei sottopassaggi di [[Pisa]] ]]
 
[[File:GraffitiPisa01.JPG|thumb|Un graffito in un sottopassaggio a [[Pisa]].]]
La tendenza ''Graffiti-Logo'' si delinea quando alcuni graffiti writer cominciano ad associare il proprio nome ad un'icona che viene riprodotta serialmente sulle superfici di contesti urbani. L'efficacia comunicativa di queste produzioni sulla popolazione estranea al fenomeno è indubbiamente maggiore rispetto ai normali loghi delle produzioni graffiti writing. Questo fenomeno espressivo è stato protagonista delle prime esperienze di "street art" internazionali connotando molti artisti di successo.
 
La prima street artist in Italia ad usare nuove tecniche espressive quali la riproduzione del logo e le pitture monumentali per mezzo di spray e tempere è stata Pea Brain a Bologna all'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]], precedendo la "nouvel vague" di street art che sta nascendo da qualche anno a questa parte.
La tendenza ''graffiti-logo'' si delinea quando alcuni graffitisti cominciano ad associare il proprio nome a un'icona che viene riprodotta serialmente sulle superfici di contesti urbani. L'efficacia comunicativa di queste produzioni sulla popolazione estranea al fenomeno è indubbiamente maggiore rispetto ai loghi presenti nei normali graffiti. Questo fenomeno espressivo è stato protagonista delle prime esperienze di "arte di strada" internazionali connotando molti artisti di successo. La prima artista di strada in Italia ad usare nuove tecniche espressive quali la riproduzione del logo e le pitture monumentali per mezzo di spray e tempere è stata Pea Brain a Bologna all'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]], precedendo la "nouvelle vague" di arte di strada che sta nascendo da qualche anno a questa parte. L'incontro con Pea Brain segnerà anche il percorso creativo di un altro artista bolognese: [[Dado (artista)|Dado]], graffitista che diventa famoso negli anni '90 per lo stile del suo lettering.<ref>{{Cita web|url=https://cuoghicorsello.blogspot.com/2016/08/la-zampa-di-pea-brain-e-spaccare-tutto.html|titolo=La zampa di Pea Brain e Spaccare Tutto a Palazzo Pepoli|sito=CUOGHI CORSELLO|data=venerdì 5 agosto 2016|accesso=2024-10-20}}</ref>
 
Questo genere di risvolti è nato comunque dalla commistione delle forme iniziali con certe correnti europeiste, principalmente coinvolte nel design, forse anche a causa dei corsi di studi intrapresi da alcuni dei writer più influenti.
 
== TagGraffiti e crewstencil ==
{{vedi anche|Stencil graffiti}}
Il [[Tag (firma)|tag]] (per alcuni "La [[Tag (firma)|tag]]") è lo pseudonimo di ogni graffitista, il suo alter-ego. Il tag viene scelto dal writer stesso, partendo da giochi di parole sulla propria identità, o semplicemente scegliendo la parola che più lo aggrada, in base al suono o più frequentemente in base alle lettere che lo compongono. In alcuni casi il tag è seguito da un suffisso (molto comune il suffisso "one").
[[File:BIGGHED disegno.jpg|alt=|miniatura|Un tipico uso di uno stencil per un graffito]]
I primi writer usavano unire un numero al nome, come fece Julio 204 per primo, indicando con il numero la strada nel quartiere in cui viveva (204th street), imitato poi dal più celebre Taki 183, che spinse il suo nome oltre i confini del proprio quartiere.
Le espressioni di origine [[Lingua inglese|inglese]] ''stencil graffiti'' (in italiano talvolta resa come "graffiti stencil", "graffiti a stencil" e simili) e ''stencil art'' si riferiscono a un tipo di graffiti ottenuti per mezzo di uno [[stencil]] (maschera normografica) attraverso cui viene spruzzata vernice spray. In alcuni casi una immagine è realizzata usando più stencil e diversi colori. La maschera è realizzata tramite il taglio di alcune sezioni della superficie del materiale (ad esempio un foglio di cartoncino) per formare un negativo fisico dell'immagine che si vuole creare. Applicando della vernice o del pigmento sulla maschera, la forma ritagliata verrà impressa sulla superficie retrostante lo stencil, in quanto il colore passerà solo attraverso le sezioni asportate.
L'elaborazione del tag può seguire lo stesso percorso stilistico che intraprende un [[calligrafo]] nella definizione della propria calligrafia, con l'aggiunta di grazie o svolazzi, oppure semplicemente rappresentare lo stile personale del proprio autore. Quello che agli occhi di un profano potrebbe sembrare un semplice scarabocchio è per la maggior parte dei writer il frutto di un esercizio costante nel tentativo di coniugare estetica e rapidità.
Il principale limite dello stencil è il fatto che non permette la creazione di figure isolate all'interno dell'immagine. L'espediente a cui si deve ricorrere è l'uso di ponti che collegano la figura isolata al resto della maschera.
[[File:Tag in Malmö.jpg|thumb|right|Un esempio di [[tag (firma)|tag]]]]
 
Ogni stencil permette di creare una forma di un unico colore, quindi per creare immagini a più colori è necessario creare una maschera appositamente realizzata per ogni colore che si vuole utilizzare, applicandole in fasi successive sulla stessa superficie.
Una crew è un gruppo, spesso composto da amici, legati dal writing ma non solo ed esclusivamente da questo. Sinonimi sono il francesismo "clique", lo slang salentino "ballotta", gli inglesi "connection" e "squad" (mutuato dal linguaggio militare). Nella crew è sicuramente importante la stima e il rispetto reciproco tra i suoi componenti, non mancano comunque raggruppamenti fatti ad hoc, come i "TFP" di Cope2: potevano rientrare tra i "The Fantastic Partners" solamente i migliori studenti dell'ambiente newyorkese, che dimostrassero di essere "king", re incontrastati, in materia di writing.
 
Rispetto ad altre forme di graffiti writing e di street art, lo stencil consente una esecuzione più veloce e permette di riprodurre una stessa identica immagine in un qualsiasi numero di copie. Questi elementi ne fanno una tecnica di tagging e tag bombing particolarmente efficace.
Il nome di una crew viene scelto in base agli interessi del gruppo di amici, generalmente accordandosi sulla connotazione che si vuole dare alla propria, futura, immagine. Molte volte il nome di una crew è un acronimo, che può anche avere più di un significato, come ad esempio UA (United Artists), TCA (Tha Chrome Angelz), NTM (Nique Ta Mere), KD (Kids Destroy, in seguito Kings Destroy o Killa Dogz).
 
== Crew ==
Il tag corrisponde quindi alla firma. Evoluzione del tag è il throw-up, disegno stilizzato della propria firma (o delle prime lettere del tag) di rapida esecuzione ma di dimensioni più estese, eseguito con pochi colori, spesso spruzzati rozzamente, o anche privo di riempimento. Come un tag ingigantito il throw-up rappresenta un marchio, eseguito sempre nella stessa maniera per ricondurre immediatamente al suo autore, e come un tag lo si può trovare replicato più volte sulla stessa superficie. Con il termine "bombing" si indica la tendenza a puntare più sulla quantità che sulla qualità dei pezzi che si lasciano in circolazione; oltre ai throw-up, il cosiddetto "bomber" predilige pezzi dalla struttura semplice, quandanche molto grandi, e di semplice colorazione (un colore di out-line e uno per il riempimento, tra i colori più usati per campire le lettere sicuramente l'argento rappresenta una scelta "classica"). L'obiettivo del bomber è la fama, far girare più vagoni dipinti da lui sulla propria linea o ricoprire i muri della propria zona.
Una crew, che in inglese comune significa equipaggio, è il termine usato nello slang per indicare un gruppo, spesso composto da amici, legati dal writing ma non solo ed esclusivamente da questo. Sinonimi sono il francesismo "clique", lo slang bolognese "balotta", gli inglesi "connection" e "squad" (mutuato dal linguaggio militare). Nella crew è sicuramente importante la stima e il rispetto reciproco tra i suoi componenti, non mancano comunque raggruppamenti fatti ad hoc, come i "TFP" ("The Fantastic Partners") di Cope2: nei quali potevano entrare solamente i migliori studenti dell'ambiente newyorkese, che dimostrassero di essere "king", re incontrastati, in materia di writing.
Queste tre espressioni sono i livelli stilistici più bassi del fenomeno writing, spesso sovraesposti dai media, ma molto spesso trascurabili dal punto di vista artistico. Nella comunità è infatti emarginato abbastanza velocemente il writer che non riesce ad esprimersi in forme stilisticamente più valide, e generalmente marcato come "toy".
 
Il nome di una crew viene scelto in base agli interessi del gruppo di amici, generalmente accordandosi sulla connotazione che si vuole dare alla propria immagine. Molte volte il nome di una crew è un acronimo, che può anche avere più di un significato, come ad esempio UA (United Artists) della quale è un rappresentante significativo [[Darco]].
[[File:GraffitiPisa02.JPG|thumb|Un tipico graffito dei sottopassaggi di [[Pisa]] ]]
 
[[File:Graffitiensaopaulo.jpg|thumb|Graffiti in [[Sao Paulo]], [[Brasile]].]].
== La street art ==
==Tag, throw-up, bombing==
La [[street art]] è la definizione comunemente utilizzata per inquadrare tutte le manifestazioni artistiche compiute in spazi pubblici. A differenza del graffiti writing l'artista non vuole imporre il suo nome, ma intende creare un'opera d'arte che si contestualizzi nello spazio che la circonda, creando un impatto e interagendo con un pubblico diversificato, che peraltro non ha scelto di visionare l'opera. Il concetto è facilmente riconducibile all'idea di performance nata negli anni settanta, con l'aggiunta del tentativo di proporre un'opera duratura, che non sia ufficiale né richiesta.
{{vedi anche|Glossario del graffitismo}}
Il [[Tag (firma)|tag]] (per alcuni "la tag") è lo pseudonimo di ogni graffitista, il suo [[alter ego]]. La tag viene scelta dal writer stesso, partendo da giochi di parole sulla propria identità, o semplicemente scegliendo la parola che più lo aggrada, in base al suono o più frequentemente in base alle lettere che lo compongono. In alcuni casi la tag è seguito da un suffisso (molto comune il suffisso "one").
I primi writer usavano unire un numero al nome, come fece Julio 204 per primo, indicando con il numero la strada nel quartiere in cui viveva (204th street), imitato poi dal più celebre Taki 183, che spinse il suo nome oltre i confini del proprio quartiere.
L'elaborazione della tag può seguire lo stesso percorso stilistico che intraprende un [[calligrafo]] nella definizione della propria calligrafia, con l'aggiunta di grazie o svolazzi, oppure semplicemente rappresentare lo stile personale del proprio autore. Quello che agli occhi di un profano potrebbe sembrare un semplice scarabocchio è per la maggior parte dei writer il frutto di un esercizio costante nel tentativo di coniugare estetica e rapidità.
[[File:Tag in Malmö.jpg|thumb|Un esempio di [[tag (firma)|tag]].]]
 
Il tag corrisponde quindi alla firma. Evoluzione del tag è il throw-up, disegno stilizzato della propria firma (o delle prime lettere del tag) di rapida esecuzione ma di dimensioni più estese, eseguito con pochi colori, spesso spruzzati rozzamente, o anche privo di riempimento. Come un tag ingigantito il throw-up rappresenta un marchio, eseguito sempre nella stessa maniera per ricondurre immediatamente al suo autore, e come un tag lo si può trovare replicato più volte sulla stessa superficie.
Nonostante una maggiore eterogeneità e differenze sostanziali di tecniche in gioco, la street art ha maturato nel corso degli ultimi anni una connotazione Culturale propria. Le tecniche utilizzate, oltre allo spray, comprendono poster, sticker, stencil, installazioni, performance.
 
Con il termine "bombing" si indica la tendenza a puntare più sulla quantità che sulla qualità dei pezzi che si lasciano in circolazione; oltre ai throw-up, il cosiddetto "bomber" predilige pezzi dalla struttura semplice, quand'anche molto grandi, e di semplice colorazione (un colore di out-line e uno per il riempimento, tra i colori più usati per campire le lettere sicuramente l'argento rappresenta una scelta "classica"). L'obiettivo del bomber è ottenere la fama, come per esempio far girare più vagoni dipinti da lui sulla propria linea o ricoprire i muri della propria zona.
 
[[File:GraffitiPisa02.JPG|thumb|Un graffito in un sottopassaggio di [[Pisa]] ]]
 
== Arte di strada ==
[[Arte di strada]] (in inglese ''street art'') è la definizione comunemente utilizzata per inquadrare tutte le manifestazioni artistiche compiute, sia illegalmente che legalmente, in spazi pubblici. L'arte di strada non è da confondere con il graffitismo perché questa è da considerarsi una categoria a sé stante, facente capo alla cultura hip-hop e con elementi culturali distinti. Nel graffitismo l'artista spesso scrive il suo nome, un suo simbolo o il nome della crew di appartenenza. Chi realizza arte di strada spesso realizza invece opere più grafiche e figurative. L'arte di strada ad esempio può avere connotazione politico sociale come nel caso delle opere di Banksy, o essere commissionata per rivalutare e abbellire un quartiere periferico.
 
L'arte di strada ha maturato nel corso degli anni una connotazione culturale propria distinta dalla cultura hip-hop con artisti di rilievo, come [[Keith Haring]] e [[Banksy]], [[Maupal]] e utilizzando, oltre allo spray, varie tecniche come: manifesti, adesivi, stampi, installazioni, performance.<ref>{{cita web|url=https://st.ilsole24ore.com/art/arteconomy/2012-01-12/l-arte-strada-rivaluta-muri-073802.shtml?uuid=AazR35cE|titolo=L'arte di strada rivaluta i muri}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/street-art-strada-wynwoood-e-musei-ACJVXEt|titolo=L'arte di strada nei musei?}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/ponticelli_un_altra_stazione_riqualificata_la_street_art_pendolari_incuriositi_coloratissimo_volto-4822620.html|titolo=Riqualificazione di Napoli con la street art}}</ref>
 
== Il post-graffiti ==
[[File:Arabesque graffiti matox.jpg|thumb|postPost graffiti: arabesco abstracto di [[Matox]]]]
TrattasiCon diil termine ''post-graffiti'' si indicano quelle tendenze stilistiche che affondano le radici nella cultura del graffiti writinggraffitismo e delladell'arte streetdi artstrada e che si manifestano in molteplici discipline, quali Pittura, Scultura, Grafica, Computer grafica, Design, Illustrazione, Moda, Fotografia, Architettura, Videoarte, Calligrafia. La differenza fondamentale fra arte di strada/graffitismo e tendenze post-graffiti si esplicita nei campi di applicazione delle produzioni dell'Artista. L'artista di strada o il graffitista crea un'opera che si colloca in spazi pubblici seguendo un percorso creativo strutturato e finalizzato spesso alla notorietà, in concorrenza con artisti che vengono da esperienze comuni e si esprimono con un codice simile al loro; un Artista post-graffiti si cimenta invece in discipline "convenzionali", se non nelle Arti Maggiori, confrontandosi con creativi che non hanno una formazione e impostazione apertamente legata al gusto dei Graffiti o dell'arte di strada. È comunque evidente come gli stilemi proposti abbiano permeato in maniera quasi subdola qualsiasi produzione rivolta ai giovani, dimostrando la forza d'impatto e la persistenza di questo genere di espressione artistica.
La differenza fondamentale fra street art/graffiti writing e tendenze post-graffiti si esplicita nei campi di applicazione delle produzioni dell'Artista. Lo street artist o il graffiti writer crea un'opera che si colloca in spazi pubblici seguendo un percorso creativo strutturato e finalizzato spesso alla notorietà, in concorrenza con artisti che vengono da esperienze comuni e si esprimono con un codice simile al loro; un Artista post-graffiti si cimenta invece in discipline "convenzionali", se non nelle Arti Maggiori, confrontandosi con creativi che non hanno una formazione e impostazione apertamente legata al gusto dei Graffiti o della street art. È comunque evidente come gli stilemi proposti abbiano permeato in maniera quasi subdola qualsiasi produzione rivolta ai giovani, dimostrando la forza d'impatto e la persistenza di questo genere di espressione artistica.
 
==ControversieLegislazione==
In Italia, il [[Codice penale italiano|codice penale]] all'art. 639 ''Deturpamento e imbrattamento di cose altrui'' recita: {{citazione|Chiunque, fuori dei casi preveduti dall'articolo 635, deturpa o imbratta cose mobili altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 103.
{{C|Sezione completamente da riscrivere (tono colloquiale / semplicistico / propagandistico)|arte|aprile 2011}}
[[File:A solitary night walk in dark alleys.jpg|thumb|Uno stretto vicolo desolato nel centro di [[Milano]]]]
La "scuole di pensiero" si dividono, e se dalla parte di chi li criminalizza è facile annoverare amministrazioni comunali, proprietari di case e negozi che spesso si trovano muri e saracinesche imbrattate da tag, {{citazione necessaria|a favore dei graffiti ci sono molti ragazzi. Molti ragazzi infatti riconoscono ai graffiti una funzione di abbellimento di zone urbane che altrimenti risulterebbero grigie e anonime}}. La pratica è maggiormente condannata invece quando si toccano monumenti e beni pubblici. Ed è proprio per la tutela di questi beni che molti comuni italiani si sono mossi per cercare di arginare il fenomeno dell'imbrattamento. Nel panorama italiano però si levano anche voci contro corrente: non mancano i comuni che hanno aperto le porte ai graffitari, organizzando manifestazioni e cedendo loro spazi per realizzare i loro disegni, che in alcuni casi non possono non essere considerati opere d'arte vere e proprie. <br />
In Argentina la Street art è stata duramente perseguita sotto la dittatura militare durata dal 1976 al 1983, l'apertura del paese inizia con la debacle della guerra delle Falklands, e da allora l'applicazione della legislatura si è allentata concedendo la street art come sistema di espressione del popolo.<ref>Graffiti Argentina, Maximiliano Ruiz, 2008, Thames & Hudson, ISBN 978-0-500-51441-2</ref>
 
In Italia, il [[Codice penale italiano|codice penale]] all' ''Art. 639 Deturpamento e imbrattamento di cose altrui'' recita: ''Chiunque, fuori dei casi preveduti dall'articolo 635, deturpa o imbratta cose mobili altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 103. Se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati, si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro. Se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1.000 a 3.000 euro. Nei casi di recidiva per le ipotesi di cui al secondo comma si applica la pena della reclusione da tre mesi a due anni e della multa fino a 10.000 euro. Nei casi previsti dal secondo comma si procede d'ufficio''.
 
Nei casi di recidiva per le ipotesi di cui al secondo comma si applica la pena della reclusione da tre mesi a due anni e della multa fino a 10.000 euro.
== Influenza nei media ==
 
* Esiste un videogioco prodotto dall'[[Atari]] per [[PlayStation 2]], [[Xbox]] e [[Personal computer|PC]] sul mondo dei graffiti chiamato ''[[Marc Eckō's Getting Up: Contents Under Pressure]]''.
Nei casi previsti dal secondo comma si procede d'ufficio.}}
 
Nell'aprile del 2016 [[Manu Invisible]] viene assolto in primo e secondo grado<ref>{{Cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/02/23/news/graffiti_arte_manu_invisible_cassazione-134049542/|titolo=Milano, in Cassazione si apre il primo processo contro un writer: finora è sempre stato assolto - Repubblica.it|data=|accesso=2022-12-25|dataarchivio=21 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160821051906/http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/02/23/news/graffiti_arte_manu_invisible_cassazione-134049542/|urlmorto=sì}}</ref> e in seguito dalla [[Corte di cassazione]] per mancanza di reato<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/07/street-artist-prosciolto-in-cassazione-si-tratta-del-primo-caso-in-italia/2617372/|titolo=Street artist prosciolto in Cassazione, si tratta del primo caso in Italia|sito=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=2016-04-07|lingua=it-IT|accesso=2022-12-25}}</ref>, segnando un precedente in Italia riguardo al riconoscimento artistico dell'[[arte di strada]] e del fenomeno del graffitismo in ambito istituzionale. Tuttavia, l'artista di strada [[Alice Pasquini]], invece, è stata condannata nello stesso periodo ad una multa da 800 euro<ref>{{Cita web|autore =|url =http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/02/25/condanna-alice-arte-non-e-parametro_d9b4a99a-e43b-4874-8407-cee24c173973.html|titolo =Condanna AliCè, 'arte non è parametro'|accesso =30 set 2019|data =25 feb 2016|urlmorto =|urlarchivio =|dataarchivio =}}</ref>, segnale che mette in luce le contraddizioni dell'opinione pubblica.
 
In [[Argentina]] l'arte di strada è stata duramente perseguita durante la dittatura militare, che ha governato dal 1976 al 1983. La sconfitta militare contro il [[Regno Unito]], a seguito della [[Guerra delle Falkland|guerra delle Malvine]], favorì la caduta del regime e il ritorno alla democrazia, e da allora la repressione del fenomeno si è assai attenuata, riconoscendo l'arte di strada come una forma di espressione popolare<ref>''Graffiti Argentina'', a cura di Maximiliano Ruiz, Thames & Hudson 2008, ISBN 978-0-500-51441-2</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
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* Patanè Garsia Vincenzo, ''Hip hop. Sangue e oro. Vent'anni di cultura rap a Roma'', Arcana edizioni, 2002.
* Lucchetti Daniela, ''Writing. Storia, linguaggi, arte nei graffiti di strada'', Castelvecchi, 1999.
* Guerra Nicola, ''Il graffitismo nello spazio linguistico urbano, la città come melting pot diamesico'', Analele Universităţii din Craiova, Seria Ştiinţe Filologice Linguistică Nr. 1-2, 2012. (http://www.academia.edu/2316785/Il_graffitismo_nello_spazio_linguistico_urbano_la_citta_come_melting_pot_diamesico).
* Gian Ruggero Manzoni, ''Peso vero sclero. Dizionario del linguaggio giovanile di fine millennio'', Il Saggiatore, 1997.
* Guerra Nicola, ''Il labile discrimine tra spazio urbano e spazio linguistico. La città come dimensione spaziale costitutiva della variazione, del contatto e dell'innovazione linguistica. Il ruolo del graffitismo, del muralismo e dello stickerismo'', GRIN Verlag GmbH, Romance Languages: Italian and Sardinian Studies, 2012<ref>[https://www.academia.edu/2216208/Il_labile_discrimine_tra_spazio_urbano_e_spazio_linguistico._La_citta_come_dimensione_spaziale_costitutiva_della_variazione_del_contatto_e_dellinnovazione_linguistica._Il_ruolo_del_graffitismo_del_muralismo_e_dello_stickerismo (PDF) Il labile discrimine tra spazio urbano e spazio linguistico. La città come dimensione spaziale costitutiva della variazione, del contatto e dell'innovazione linguistica. Il ruolo del graffitismo, del muralismo e dello stickerismo.]</ref>.
* Gian Ruggero Manzoni, Emilio Dalmonte, ''Pesta duro e vai trànquilo. Dizionario del linguaggio giovanile'', Feltrinelli, 1980.
* Guerra Nicola, ''Linguaggi ed elementi del politico nel radicalismo di destra e di sinistra nel graffitismo urbano'', Analele Universităţii din Craiova, Seria Ştiinţe Filologice Linguistică Nr. 1-2, 2012. (http://www.academia.edu/2024131/Linguaggi_ed_elementi_del_politico_nel_radicalismo_di_destra_e_di_sinistra_nel_graffitismo_urbano).
* Marcello Faletra, ''Graffiti. Poetiche della rivolta'', Postmedia Books, 2015.
* A. Dal Lago, S. Giordano, ''Graffiti. Arte e ordine pubblico'', il Mulino, 2016.
* Guerra Nicola, ''Vogliamo tutto. We want it all'', Inside Art Nr. 119, 2020.(https://www.academia.edu/42151811/Vogliamo_tutto._We_want_it_all)
* Guerra Nicola, ''L'importanza e le modalità dello studio dei graffiti nel quadro generale dell'analisi delle sottoculture'', University of Zagreb - Istituto Italiano di cultura a Zagabria - XX settimana della lingua italiana, 2020 (https://www.academia.edu/44358267/Limportanza_e_le_modalit%C3%A0_dello_studio_dei_graffiti_nel_quadro_generale_dellanalisi_delle_sottoculture)
* Guerra Nicola e Kristina Blecich, ''Il graffitismo è il regno della multidisciplinarità'', in ''La Voce del Popolo'', 23 ottobre 2020 (https://www.academia.edu/44366220/Il_graffitismo_%C3%A8_il_regno_della_multidisciplinarit%C3%A0)
* Spice, ''Style Diary. Writing, my creative process'', collana editoriale Style Diary, Anno II n.2, ShowDesk Edizioni, Napoli, 2022, ISSN 2785-1656, ISBN 978-88-945393-6-3.
 
=== In lingua inglese ===
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* {{en}} "The Handwriting on the Wall: Toward a Sociology and Psychology of Graffiti", Abel, Ernest L., and Buckley, Westport, Connecticut: Greenwood Press, 1977
 
== NoteVoci correlate ==
* [[Protezione antigraffiti]]
<references/>
* [[Scratching (street art)]]
* [[Reverse graffiti]]
* [[Stencil graffiti]]
* [[Tag (firma)]]
* [[Crew (hip hop)]]
* [[Murale]]
* [[Tape art|Tape Art]]
* [[Sorveglianza naturale]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonspreposizione=Graffitisul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.inward.it INWARD Osservatorio sulla cultura del writing]
* [http://www.graffiti.org Graffiti.org]
* [http://www.pescarart.net "Sviluppo dell'Aerosol Art nell'area urbana di Pescara alla fine degli anni '80"]
 
 
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