Vado Ligure: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nomeComuneNome = Vado Ligure
|panoramaPanorama = Vado-Ligure.jpg
|Didascalia = Panorama del litorale vadese dal [[forte San Giacomo]]
|linkStemma = Vado Ligure-Stemma.png
|siglaRegioneBandiera = LIG
|Voce bandiera =
|siglaProvincia = SV
|Stemma =
|latitudineGradi = 44
|Voce stemma =
|latitudineMinuti = 16
|Stato = ITA
|latitudineSecondi = 09.03
|Grado amministrativo = 3
|longitudineGradi = 8
|Divisione amm grado 1 = Liguria
|longitudineMinuti = 26
|Divisione amm grado 2 = Savona
|longitudineSecondi = 09.85
|Amministratore locale = Fabio Gilardi
|altitudine = 12
|Partito = lista civica di [[centro-sinistra]] Vado, Prima!
|superficie = 23,38
|Data elezione = 10-06-2024
|abitanti = 8.523
|Data rielezione =
|anno = 31-12-2010 (fonte Istat)
|densitaMandato = 365
|Data istituzione =
|frazioni = Porto Vado, [[Segno (Vado Ligure)]], Sant'Ermete, San Genesio, Valle di Vado
|Altitudine =
|comuniLimitrofi = [[Bergeggi]], [[Quiliano]], [[Savona]], [[Spotorno]], [[Vezzi Portio]]
|Sottodivisioni = Porto Vado, Sant'Ermete, San Genesio, [[Segno (Vado Ligure)|Segno]], Valle di Vado
|cap = 17047
|Divisioni confinanti = [[Bergeggi]], [[Quiliano]], [[Savona]], [[Spotorno]], [[Vezzi Portio]]
|prefisso = [[019 (prefisso)|019]]
|Zona sismica = 3
|istat = 009064
|Gradi giorno = 1463
|fiscale = L528
|Nome abitanti = vadesi
|gradiGiorno = 1463
|Patrono = [[san Giovanni Battista]]
|zonaSismica = 3
|Festivo = 24 giugno
|nomeAbitanti = vadesi
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|patrono = [[san Giovanni Battista]]
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|festivo = [[24 giugno]]
|Mappa = Map of comune of Vado Ligure (province of Savona, region Liguria, Italy).svg
|sito = http://www.comune.vado-ligure.sv.it
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Vado Ligure nella provincia di Savona
}}
'''Vado Ligure''' ({{Link audio|It-Vado Ligure.ogg}} ''Voæ'' in [[lingua ligure|ligure]]<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del {{cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 8.523{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref>[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Datoname="template Istatdivisione alamministrativa-abitanti" 31/12/2010]</ref> della [[provincia di Savona]] in [[Liguria]]. E'È il decimo comune della provincia per numero di abitanti.
 
{{Mappa comune Italia|Vado Ligure||SV}}
== Geografia fisica ==
Il territorio di Vado Ligure si estende lungo l'intera vallata del [[Segno (torrente)|torrente Segno]], con ai lati le prime dorsali delle [[Alpi]]. Oltre la parte prospiciente il mare - nel tratto di costa tra [[Savona]], a nord, e [[Bergeggi]], verso sud - comprende pure una fascia montuosa che sfiora gli 800 metri sul livello del mare e una zona più collinare e pianeggiante dove gli antichi impianti del castagneto hanno a lungo conteso il territorio vadese ai terrazzamenti e coltivazioni della vite e dell'ulivo. Lungo la costa si spinge verso il mare il Capo di Vado.
Il comune è situato sulla costa della [[Riviera di Ponente]], adiacente con il capoluogo di provincia tramite il confine naturale del [[Quiliano (torrente)|torrente Quiliano]]. Fanno parte della circoscrizione territoriale del comune vadese le frazioni di [[Segno (Vado Ligure)]] che comprende le località di Ponte Isola, Ritano, Contrada, Cundan, Cunio, Marroni, Piano, San Bernardo, Bricco, Carpeneta, Bassi, Gatti, Campo Ferrato, Verma, Suenghe; Sant'Ermete che comprende le località di Ne Pessen, Carpineta, Bellandi, Bosco; Valle di Vado che comprende le località di Ne Cascine, Ne Ferrè, Coghi, Ne Vaè, Ne Viglietta, Bossarino; San Genesio; Porto Vado e dalle località di Griffi e Murate in periferia di Vado Centro. Le frazioni e località sono storicamente riconosciute dallo statuto comunale.<ref>Fonte dallo [http://autonomie.interno.it/statuti/statuti/vado_ligure.pdf Statuto Comunale]</ref>
 
Tra le vette del territorio la Rocca dei Corvi (792 m) e la [[Rocche Bianche|Cima delle Rocche]] (555 m); un'altra dorsale, dominata dalle vette del [[monte Mao]] (440 m) e bricco della Berba (560 m), divide Vado Ligure dai territori comunali di Bergeggi, [[Spotorno]] e [[Vezzi Portio]].
 
Oltre al torrente Segno sono presenti altri corsi d'acqua o rii minori: il Quiliano, il Lusso, il Valgelata, il Matogno e il San Nicolò.
Le due frazioni di Sant'Ermete e [[Segno (Vado Ligure)]], sono a monte del paese, lungo la valle percorsa dal torrente [[Segno (Vado Ligure)]] sul versante meridionale della [[Rocca dei Corvi]] a 792 m s.l.m. Dista da [[Savona]] circa 6&nbsp;km e 54&nbsp;km da [[Genova]].
 
== Storia ==
[[File:via Aemilia Scauri.jpg|thumb|left||La [[viaVia EmiliaAemilia Scauri]] terminava a ''Vada Sabatia'']]
L'antico villaggio di Vado, chiamato in [[epoca romana]] ''Vada Sabatia'', si sviluppò nel [[II secolo a.C.]] intorno ad un campo militare dell'[[Impero romano]], uno dei primi della colonizzazione romana in [[Liguria]]. Divenne quindi municipio dell'impero di [[Roma]] e importante nodo viario e commerciale anche grazie all'imponente bonifica delle [[Palude|paludi]] effettuate dai Romani. Il suo nome è citato in vari documenti descrittivi di importanti personaggi romani, tra i quali in una lettera del [[I secolo a.C.]] di [[Bruto]] a [[Cicerone]] (''Vada''); dallo storico e geografo greco [[Strabone]] (''Vada Sabatium''); da [[Plinio il Vecchio]] come ''Portus Vadorum Sabatium'' e dal geografo [[Pomponio Mela]] nel [[I secolo]].
 
L'antico villaggio di Vado, chiamato in [[Storia romana|epoca romana]] ''Vada Sabatia''<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia">{{cita web|url=http://www.comune.vado-ligure.sv.it/content/la-storia|titolo=Fonte dal sito del comune di Vado Ligure-Storia|accesso=8 ottobre 2012}}</ref>, si sviluppò nel II secolo a.C. intorno ad un campo militare [[Repubblica romana|romano]], uno dei primi in epoca repubblicana della colonizzazione romana in Liguria.
Nel [[109 a.C.]] Vado venne collegata con [[Luni]] e Roma dalla [[Via Emilia Scauri]], che valicava gli [[Appennino ligure|appennini]] per mezzo del [[passo di Cadibona]] per poi scendere verso il [[passo della Cisa]]. Al [[641]] risale la nuova dominazione dei [[Longobardi]] nel territorio ligure, la quale causerà devastazione e distruzione di alcuni centri del comprensorio vadese. La stessa [[Savona]] fu soggiogata al dominio del re [[Rotari]], ma non Vado e forse per tali motivi il vescovo della [[diocesi di Savona]] sposterà provvisoriamente la sede vescovile nel territorio vadese dal [[VII secolo|VII]] al [[IX secolo]].
<br>Divenne quindi [[Municipio (storia romana)|municipio]] dell'[[Impero romano|impero]]<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia"/> e importante nodo viario e commerciale anche grazie all'imponente bonifica delle paludi effettuate dai Romani<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia"/>.
<br>Il suo nome è citato in vari documenti descrittivi di importanti personaggi romani, tra i quali in una lettera del I secolo a.C. di [[Marco Giunio Bruto|Bruto]] a [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] (''Vada''); dello storico e geografo greco [[Strabone]] (''Vada Sabatium''); di [[Plinio il Vecchio]] come ''Portus Vadorum Sabatium'' e del geografo [[Pomponio Mela]] nel I secolo<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia"/>. Altre testimonianze della dominazione romana sul territorio sono state rinvenute nelle frazioni di San Genesio e di Sant'Ermete.
 
Nel 109 a.C. Vado venne collegata con il centro levantino di [[Luni]] e Roma dalla [[Via Aemilia Scauri]]<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia"/>, che valicava gli [[Appennino ligure|Appennini liguri]] per mezzo del [[Bocchetta di Altare|passo di Cadibona]] per poi scendere verso il [[passo della Cisa]] nello spezzino.
Con il successivo regno dei [[Franchi]] di [[Carlo Magno]] la comunità di Vado acquisì anni di prosperità e soprattutto di importanza politica nel panorama del ponente ligure grazie, oltre alla sede diocesana, anche alla nomina elettiva di comitato della circoscrizione dell'impero carolingio. Durante il possedimento degli [[Aleramici]] di [[Bonifacio del Vasto]], dove si verificò una lenta decadenza nelle ultime fasi del [[Feudalesimo|periodo feudale]], seguirono i primi tentativi di accorpamento del territorio verso il sempre più crescente Comune di Savona e tale evento si verificherà alla fine del [[XII secolo]] durante il possedimento dei [[Del Carretto|marchesi Del Carretto]], nella persona di Ottone, con la cessione dei diritti feudali su Vado e parte di [[Quiliano]] al comune e al vescovo savonese.
[[File:Vado Ligure-IMG 1572.JPG|thumb|Fontana in una piazza del centro storico]]
La rapida espansione territoriale e politica del Comune di Savona attirò le attenzioni di [[Genova]] che, per contrastare ed arginare i possedimenti savonesi nella riviera di ponente, diede inizio ad una trattativa "diplomatica" cercando l'appoggio del papato e con l'acquisto, ove possibile, delle terre costiere. La sempre più accrescente pressione di Genova, che in alcuni casi portò all'uso della forza, portarono nel [[1385]] il pontefice [[Urbano VI]] a cedere un ampio territorio del savonese ai Genovesi.
 
Tracce d'[[Impero bizantino|epoca bizantina]] sono state scoperte nella frazione di San Genesio dove probabilmente fu sede di un castrum; verso la costa, un'altra presenza bizantina è documentata nel "borgo Romano" di Porto Vado così citato nei documenti fino al Quattrocento.
Divenuto quindi possedimento della [[Repubblica di Genova]], il territorio di Vado fu eretto in [[podesteria]] e si diede inizio alla costruzione di fortini e torri per la difesa della costa e della stessa comunità. La dominazione genovese incrementò lo sviluppo commerciale del [[porto (struttura)|porto]], facendo di Vado uno dei maggiori centri portuali della riviera di ponente.
 
Al 641<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia" /> risale la nuova dominazione dei [[Longobardi]] nel territorio ligure, la quale causò devastazione e distruzione di alcuni centri del comprensorio vadese. La stessa Savona fu soggiogata al dominio del re [[Rotari]], ma non Vado e forse per tali motivi il vescovo della [[Diocesi di Savona-Noli|diocesi di Savona]] spostò provvisoriamente la sede vescovile nel territorio vadese dal VII al IX secolo<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia" />.
Nel [[1797]] [[Napoleone Bonaparte]] occupò il comune durante la [[Napoleone_Bonaparte#La_campagna_d.27Italia|campagna d'Italia]] e, dopo la caduta della Repubblica di Genova, ne inglobò il territorio nella nuova [[Repubblica Ligure]] annessa al [[Primo Impero francese]]. Nel [[1815]], entrò a far parte del [[Regno di Sardegna]], così come stabilito nel [[Congresso di Vienna]] del [[1814]] anche per gli altri comuni della repubblica ligure, e dal [[1861]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
[[File:Torrente segno a ponte dell isola.png|thumb|left|Il torrente Segno presso la località di Ponte dell'Isola]]
Storicamente fino ai primi del [[XX secolo|Novecento]] il Comune di [[Quiliano]] ha avuto una striscia di terreno comunicante con il mare adiacente al [[Quiliano (torrente)|torrente Quiliano]] nota come località Murate al fine di poter accedere alla produzione del sale ed al commercio locale senza la necessità di pagare i [[Dazio (economia)|Dazi Comunali]] vigenti all'epoca. Successivamente alla costruzione della linea ferroviaria tale località è stata compresa nel comune di Vado Ligure che assumerà tale denominazione dal [[1908]]. Risale invece al [[1929]] la soppressione e l'accorpamento dell'allora Comune di [[Segno (Vado Ligure)]] nell'odierno comune vadese.
 
Con il successivo regno dei [[Franchi]] di [[Carlo Magno]] la comunità di Vado acquisì anni di prosperità e soprattutto di importanza politica nel panorama del ponente ligure<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia" /> grazie, oltre alla sede diocesana, anche alla nomina elettiva di comitato della circoscrizione dell'[[Carolingi|impero carolingio]].
Nel XX secolo Vado conobbe uno sviluppo prevalentemente [[industria]]le. Durante gli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]] si installarono in zona diverse fabbriche tra cui la [[centrale termoelettrica]] [[Enel]], caratterizzata dalle due ciminiere cilindriche, alte circa 200 metri. <ref>Gli eventi storici sono stati confrontati con il sito del [http://www.comune.vado-ligure.sv.it/index.php?idinfo=194 Comune di Vado Ligure - Sezione Storia]</ref>
 
Durante il dominio degli [[Aleramici]] di [[Bonifacio del Vasto]], nel quale si verificò una lenta decadenza nelle ultime fasi del [[Feudalesimo|periodo feudale]], seguirono i primi tentativi di accorpamento del territorio verso il sempre più crescente potere del Comune di Savona e tale evento si verificò alla fine del XII secolo durante il possedimento dei [[Del Carretto|marchesi Del Carretto]], nella persona di [[Ottone del Carretto|Ottone]], con la cessione dei diritti feudali su Vado e parte di [[Quiliano]] al comune e al vescovo savonese<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia" />. Parallelamente a Vado, anche la comunità di Segno è documentata a partire dal 1004 e con già con una propria attività amministrativa e religiosa. Lo stesso castello di [[Segno (Vado Ligure)|Segno]] è risalente all'XI secolo, di cui rimangono modeste rovine, e che nel Duecento fu interessato da contese con la comunità di [[Noli]].
Dal [[1973]] al [[31 dicembre]] [[2008]] ha fatto parte della [[Comunità Montana del Giovo]], quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del [[29 dicembre]] [[2010]]<ref>[http://www.astrid-online.it/Riforma-de1/Valutazion/Normativa/Legge-regione-liguria-n.-23-del-2010.pdf Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010]</ref> e in vigore dal [[1º maggio]] 2011<ref>[http://www.ivg.it/2011/04/soppressione-comunita-montane-ok-della-regione-a-ricollocazione-del-personale/ Fonte sulla soppressione delle comunità montane]</ref>.
 
La rapida espansione territoriale e politica del comune savonese attirò le attenzioni di [[Genova]] che, per contrastare ed arginare i possedimenti savonesi nella riviera di ponente, diede inizio ad una trattativa "diplomatica" cercando l'appoggio del papato e con l'acquisto, ove possibile, delle terre costiere<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia"/>. La sempre più accrescente pressione genovese, che in alcuni casi portò pure all'uso della forza, convinsero nel 1385 il pontefice [[Papa Urbano VI|Urbano VI]] a cedere un ampio territorio del savonese ai Genovesi<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia"/>. Ancora diviso nelle due comunità di Vado e di Segno, solamente con la definitiva dominazione della Repubblica di Genova su Savona (1528<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia" />) l'odierno territorio vadese fu riunito sotto la competenza del governatore savonese nella podesteria della Costa dei Vadi<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia" />.
=== Simboli ===
[[Immagine:Vado Ligure-Stemma.png|border|left|150px]]
 
[[File:Fort in Vado Ligure-002.jpg|thumb|Il [[forte San Giacomo]]]]
{{Quote|Scudo azzurro con due aquile romane in basso, d'oro, al volo abbassato sulle aste d'argento, il capo di rosso caricato di due spade antiche d'acciaio con guardia e impugnatura d'oro, passate in croce di Sant'Andrea, le punte in basso, col motto Non armis sed foedere ultra Vada Sabatia posto in faccia sotto lo scudo e intrecciate di due fronde una sinistra di quercia e l'altra destra di alloro|Descrizione araldica dello stemma}}
 
Con l'età genovese si diede inizio alla costruzione di fortini e torri per la difesa della costa e della stessa comunità. La dominazione genovese incrementò lo sviluppo commerciale del porto, facendo di Vado uno dei maggiori centri portuali della riviera di ponente<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia"/>.
{{Quote|Drappo di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma del Comune con l'iscrizione in argento: Comune di Vado Ligure. Esso si compone di un'asta verticale ricoperta di velluto azzurro, di nastri tricolorati di colori nazionali frangiati d'argento e bullette argentate poste a spirale|Descrizione araldica del gonfalone}}
 
Con la caduta della Repubblica di Genova (1797), sull'onda della [[rivoluzione francese]] e a seguito della [[Campagna d'Italia (1796-1797)|prima campagna d'Italia]] di [[Napoleone Bonaparte]], i territori di Vado e di Segno rientrarono dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, rientrarono nel IV Cantone, con capoluogo Vado, della Giurisdizione di Colombo e dal 1803 centro principale del I Cantone di Savona nella Giurisdizione di Colombo. Annessi al [[Primo Impero francese]], dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel [[Dipartimento di Montenotte]].
Lo stemma ufficiale è stato approvato con l'apposito Decreto Reale datato al [[2 settembre]] del [[1932]]<ref>Tratto dal sito [http://www.comuni-italiani.it/index.html Comuni-Italiani.it]</ref> <br style="clear:left;"/>
 
Nel 1815 fu inglobato nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel I mandamento di Savona del [[circondario di Savona]] facente parte della [[provincia di Genova]]; nel 1927 anche il territorio comunale vadese passò sotto la neo costituita provincia di Savona.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Vado Ligure-IMG 1579.JPG|thumb|La [[Chiesa di San Giovanni Battista (Vado Ligure)|chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista]]]]
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Vado Ligure)|Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista]]. Eretta nel [[XVIII secolo]] è una ricostruzione in stile [[barocco]], ad unica navata sormontata dalla cupola. L'edificio, restaurato dopo la [[seconda guerra mondiale]], presenta una facciata ornata da alcune statue del [[XIX secolo]] di [[Antonio Brilla]].
* Chiesa parrocchiale di Nostra Signora della [[Visitazione]] nella frazione di Porto Vado. L'edificio fu edificato nel [[1952]] sul luogo dove già nel [[1634]] vi era la presenza di una cappella intitolata alle Grazie. Dell'antica cappella è proprio la [[campana]] e il marmo della ''[[Madonna col Bambino]]''.
* Chiesa parrocchiale di Nostra Signora Regina della Pace, costruita in epoca recente, nella frazione di Valle di Vado.
* Chiesa parrocchiale di [[Sant'Ermete]]. Eretta nel [[Medioevo]] nella frazione omonima, si presenta con struttura a due [[navate]].
* [[Chiesa di San Maurizio (Vado Ligure)|Chiesa parrocchiale di San Maurizio]] nella frazione di [[Segno (Vado Ligure)]].
* Chiesa di [[Nostra Signora della Neve]] in località Bossarino. La chiesa conserva un [[affresco]] della ''Madonna con Bambino'' del [[XVI secolo]] e la [[pala d'altare]] raffigurante la ''Madonna col Bambino, [[san Giovanni Evangelista]] e [[Paolo di Tebe|Paolo eremita]]''.
* Chiesa di [[Genesio di Arles|San Genesio]] nell'omonima frazione. Antico [[monastero]] femminile fondato nel [[XII secolo]], la struttura si presenta a due [[navate]] a pianta quadrata e con [[abside]] semi circolare. L'edificio fu rivisto del [[1734]].
 
Storicamente e fino ai primi del Novecento il comune di Quiliano ebbe una striscia di terreno comunicante con il mare adiacente al [[Quiliano (torrente)|torrente Quiliano]] - nota come località Murate - al fine di poter accedere alla produzione del sale ed al commercio locale senza la necessità di pagare i [[Dazio|dazi comunali]] vigenti all'epoca. Successivamente alla costruzione della [[Ferrovia Genova-Ventimiglia|linea ferroviaria Genova-Ventimiglia]] tale località fu compresa nel comune di Vado Ligure che, tra l'altro, assunse tale denominazione dal 1908<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia"/> per regio decreto. Risale invece al 1929 la soppressione e l'accorpamento dell'allora comune di Segno nell'odierno comune vadese<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia"/>.
* [[Cappella di San Bernardo (Vado Ligure)|Cappella di San Bernardo]] nella frazione di [[Segno (Vado Ligure)]].
* Cappella di [[Nostra Signora del Carmine]].
* Cappella dei Santi [[Giacomo il Maggiore|Giacomo]] e [[San Filippo|Filippo]].
* Cappella di [[San Filippo Neri]] del [[1732]] in località Bossarino.
 
Nel XX secolo Vado conobbe uno sviluppo prevalentemente industriale. Durante gli anni cinquanta e sessanta si installarono in zona diverse fabbriche tra cui la [[centrale termoelettrica]] [[Enel]], caratterizzata dalle due ciminiere cilindriche, alte circa 200 metri<ref name="Comune di Vado Ligure-Storia"/>.
=== Architetture militari ===
==== Forte San Lorenzo e Santo Stefano ====
Durante la dominazione della [[Repubblica di Genova]] quest'ultima decise la costruzione di due fortezze nell'area di Vado Ligure per il controllo e difesa del territorio. Presso il litorale costiero fu edificato tra il tra il [[1618]] e il [[1626]] il forte di San Lorenzo, a pianta quadrata e con quattro [[Bastione|bastioni]], mentre nella collina sovrastante e di struttura minore fu eretta la fortezza di Santo Stefano tra il [[1614]] e il [[1627]].
 
=== Simboli ===
Le due opere difensive, che avrebbero dovuto attuare un efficace fuoco incrociato con la [[fortezza del Priamar]] di [[Savona]], si rivelarono però deboli e inermi a causa delle dominazioni dalle alture vicine, soprattutto il forte di Santo Stefano, tanto che la repubblica genovese ne ordinò la loro distruzione già nel [[1649]]. Si optò per la costruzione di una nuova fortezza, il nuovo forte di San Lorenzo, nel [[1669]] presso la foce del torrente [[Segno (Vado Ligure)]].
[[File:Stemma di Vado Ligure.svg|bordo|sinistra|150px]]
{{dx|[[File:Vado Ligure-Gonfalone.svg|border|100px]]}}
 
;Stemma
==== Forte San Giacomo ====
Lo stemma è stato concesso con [[regio decreto]] del 29 marzo 1928<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6252 |titolo= Vado Ligure |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 9 aprile 2023 }}</ref>
Il forte, denominato in seguito di San Giacomo, fu edificato a partire dal [[1757]] sulle rovine del precedente forte di San Lorenzo esistente sul Capo di Vado e demolito nel [[1658]]. I lavori per la sua riedificazione furono affidati inizialmente all'architetto militare e maresciallo di campo Antonio Federico Flobert che il [[6 giugno]] diede l'inizio ai lavori. L'impiego di materiali a basso costo, le sempre più frequenti infiltrazioni d'acqua e altre problematiche legate ai tempi di realizzazione metteranno in cattiva luce l'operato del Flobert, lo stesso cartografo e ingegnere Matteo Vinzoni lo definì "poco buono ingegnere", influenzando il senato genovese a scegliere nel [[1758]] il colonnello ingegnere Decotte per il completamento dell'opera.
{{Citazione|Scudo d'azzurro, a due [[Aquila (storia romana)|aquile romane]], d'oro, al volo abbassato, poste su due aste d'argento; al [[Capo (araldica)|capo]] di rosso, caricato di due spade antiche d'acciaio, con guardia e impugnatura d'oro, passate in [[Decusse|croce di Sant'Andrea]], le punte in basso; col motto {{maiuscoletto|Non armis sed foedere ultra Vada Sabatia}} posto [[in fascia]] sotto lo scudo e intrecciato a due fronde una sinistra di quercia e l'altra destra di alloro. Ornamenti esteriori da Comune.<ref name="Araldica">{{cita testo|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-sv-vado-ligure.pdf|titolo=Statuto comunale|autore=Comune di Vado Ligure|posizione=art, 2 c. 9}}</ref>}}
 
;Gonfalone
La nuova direzione tecnica evidenziò le varie problematiche strutturali e soprattutto difensive, il forte era infatti, come i precedenti forti di San Lorenzo e Santo Stefano, ben piazzato strategicamente ma troppo esposto ad eventuali attacchi "alle spalle", le quali porteranno come unica soluzione definita la costruzione di una possente fortezza che inglobasse il già presente forte di Santo Stefano con il nuovo forte di San Giacomo. Ancora oggi le due fortezze sono collegate da mura esterne e passaggi sotterranei.
Il gonfalone è stato concesso con regio decreto del 2 settembre 1932.<ref name="ACS"/><ref name="Araldica"/>
{{Citazione|Drappo di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma del Comune con l'iscrizione in argento: {{maiuscoletto|Comune di Vado Ligure}}. Esso si compone di un'asta verticale ricoperta di velluto azzurro, di nastri tricolorati di colori nazionali frangiati d'argento e bullette argentate poste a spirale.<ref name="Araldica"/>}}
 
=== Onorificenze ===
Per la sua posizione strategica fu utilizzato dai soldati francesi di [[Napoleone Bonaparte]] durante la Guerra delle Alpi e la [[Napoleone_Bonaparte#La_campagna_d.27Italia|Prima Campagna d'Italia]] tra il [[1792]] e il [[1797]].
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|motivazione = Già all'indomani dell'8 settembre 1943, la popolazione di Vado Ligure iniziava una strenua e fiera lotta alle forze nazifasciste, che rapidamente si concretizzava nell'organizzazione di formazioni armate, dapprima Distaccamenti, poi confluiti nelle Brigate partigiane, ispirate a fulgidi esempi di cittadini coraggiosi. Donne e uomini di Vado sostennero, con generosità e abnegazione assolute e a rischio delle loro stesse esistenze, i volontari operanti nelle montagne dell'entroterra. L'indomita opposizione all'oppressore e l'adesione di massa agli scioperi nelle fabbriche, manifestatesi ancor prima dell'armistizio, costituirono esempio e sprone per l'intera provincia. Niente riuscì a piegare i suoi cittadini, né la repressione feroce, né le incursioni aeree devastanti, dirette alle fabbriche, ma che colpirono disastrosamente l'abitato, né gli efferati rastrellamenti perpetrati con soverchio impiego di forze, a cui magnificamente i volontari reagirono con mirabili e temerarie azioni, spesso a prezzo della vita. Il prodigo contributo di sangue offerto, le deportazioni da cui molti non tornarono, le devastazioni immani testimoniano alle future generazioni il coraggio indomito, l'ostinazione irriducibile e la generosità corale di un intero popolo nella dedizione ai più alti valori di libertà e giustizia. Vado Ligure (Savona), 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945.
|data = 16 luglio 2018<ref>[https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-08-10&atto.codiceRedazionale=19A05121&elenco30giorni=false Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 187 del 10-08-2019].</ref>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
==== Bastione San Giovanni ====
[[File:Vado Ligure-IMG 1579.JPG|thumb|La [[Chiesa di San Giovanni Battista (Vado Ligure)|chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista]] a Vado Ligure]]
L'edificazione del bastione, chiamato poi di San Giovanni e ubicato lungo l'arenile di Vado, ebbe inizio nella seconda metà del [[XVIII secolo]] sui resti del preesistente forte di San Lorenzo eretto dalla [[Repubblica di Genova]] nella seconda metà del Seicento. Dall'unico bastione presente, ciò che rimaneva dallo smantellamento effettuato dalla stessa repubblica verso la fine del [[XVII secolo]], si intrapresero nel [[1757]] i lavori della nuova edificazione.
[[File:Segno (Vado Ligure)-chiesa san maurizio.jpg|thumb|La chiesa parrocchiale di San Maurizio a Segno]]
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Vado Ligure)|Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista]] nel capoluogo. Eretta nel XVIII secolo è una ricostruzione in stile barocco, ad unica navata e sormontata dalla cupola. L'edificio, restaurato dopo la [[seconda guerra mondiale]], presenta una facciata ornata da alcune statue del XIX secolo di [[Antonio Brilla]].
* Chiesa di Nostra Signora della Neve nella località di Bossarino. La chiesa conserva un affresco della ''Madonna con Bambino'' del XVI secolo e la pala d'altare raffigurante la ''Madonna col Bambino, san Giovanni Evangelista e Paolo eremita''.
* Cappella di San Filippo Neri nella località di Bossarino, del 1732.
* Chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Visitazione nella frazione di Porto Vado. L'edificio fu edificato nel 1952 sul luogo dove già nel 1634 vi era la presenza di una cappella intitolata alle Grazie. Dell'antica cappella è proprio la campana e il marmo della Madonna col Bambino.
* Chiesa parrocchiale di San Maurizio nella frazione di Segno.
* [[Oratorio di Santa Margherita (Vado Ligure)|Oratorio di Santa Margherita]] nella frazione di Segno.
* Cappella di San Bernardo nella frazione di Segno.
* Chiesa di San Genesio nella frazione omonima. Antico monastero femminile fondato nel XII secolo, la struttura si presenta a due navate a pianta quadrata e con abside semi circolare. L'edificio fu rivisto del 1734.
* Chiesa parrocchiale di Sant'Ermete nella frazione omonima. Eretta nel Medioevo dai monaci benedettini del monastero di sant'Eugenio dell'[[isola di Bergeggi]] da cui dipendeva dal X secolo la cella monastica; l'edificio si presenta con struttura a due navate.
* Chiesa parrocchiale di Nostra Signora Regina della Pace, costruita in epoca recente, nella frazione di Valle di Vado.
* Cappella di Nostra Signora del Carmine.
* Cappella dei Santi Giacomo e Filippo.
 
=== Architetture civili ===
Affidati inizialmente al colonnello Flobert, con la collaborazione dal [[15 giugno]] del collega [[Matteo Vinzoni]] e suo figlio Panfilio, per varie problematiche la direzione dei lavori fu affidata all'ingegnere Decotte che ricalcolò le spese di costruzione intorno alle 20.000 lire genovesi.
[[File:Zinola1.jpg|thumb|Il [[ponte Filippo Maria Visconti]]]]
* [[Ponte Filippo Maria Visconti]] (''Punte de Pria'' nel linguaggio locale, "Ponte di Pietra" in lingua italiana), del 1434, che collega [[Savona]] a Vado Ligure sul torrente [[Quiliano]].
* Fornaci da calce di Sant'Ermete. Secondo le fonti storiche la conosciuta attività delle [[Fornace|fornaci]] è databile a parte dal tardo medioevo e importante fu per lo sviluppo edilizio del territorio del vadese e di Savona.
* Antico frantoio Vigliola azionato ad acqua adiacente al torrente Segno nella borgata Ponte dell'Isola.
 
==== AltriArchitetture fortimilitari ====
* [[Forti San Lorenzo e Santo Stefano]]. Edificati nel Seicento dalla [[Repubblica di Genova]], furono demoliti già nel 1649. Si optò per la costruzione di una nuova fortezza, il nuovo forte di San Lorenzo, nel 1669 presso la foce del [[torrente]] [[Segno]].
Presso la frazione di [[Segno (Vado Ligure)]] sono visibili i ruderi del castello eretto nel [[Medioevo]] dai marchesi [[Del Carretto]]. Sulla cima del colle della frazione di San Genesio sono stati rinvenuti i ritrovamenti del castello, detto "tomba del Re" per la presenza di alcuni scavi rettangolari, e i ruderi di un bastione di avvistamento di [[epoca romana]] o precedente.
* [[Forte San Giacomo]] - già San Lorenzo - fu edificato a partire dal 1757 sulle rovine del precedente forte di San Lorenzo esistente sul Capo di Vado e demolito nel 1658. I lavori per la sua riedificazione furono affidati inizialmente all'architetto militare e maresciallo di campo Antonio Federico Flobert; successivamente subentrò, nel 1758, il colonnello ingegnere Decotte. Per la sua posizione strategica fu utilizzato dai soldati francesi di Napoleone Bonaparte durante la Guerra delle Alpi e la [[Napoleone Bonaparte#La campagna d.27Italia|Prima Campagna d'Italia]] tra il 1792 e il 1797.
* Bastione San Giovanni. L'edificazione del bastione, chiamato poi di San Giovanni e ubicato lungo l'arenile di Vado, ebbe inizio nella seconda metà del XVIII secolo sui resti del preesistente forte di San Lorenzo eretto dalla [[Repubblica di Genova]] nella seconda metà del Seicento. Dall'unico bastione presente, ciò che rimaneva dallo smantellamento effettuato dalla stessa repubblica verso la fine del XVII secolo, si intrapresero nel 1757 i lavori della nuova edificazione. Affidati inizialmente al colonnello Flobert, con la collaborazione dal 15 giugno del collega [[Matteo Vinzoni]] e suo figlio Panfilio, per varie problematiche la direzione dei lavori fu affidata all'ingegnere Decotte che ricalcolò le spese di costruzione intorno alle 20.000 lire genovesi.
* Presso la frazione di Segno sono visibili i ruderi del castello eretto nel medioevo dai marchesi [[Del Carretto]]. Sulla cima del colle della frazione di San Genesio sono stati rinvenuti i ritrovamenti del castello, detto "tomba del Re" per la presenza di alcuni scavi rettangolari, e i ruderi di un bastione di avvistamento di epoca romana o precedente.
 
=== Altro ===
=== Siti archeologici e architettonici ===
* ''Monumento ai caduti'', opera realizzata nel 1926 dallo scultore [[Arturo Martini]], con le statue bronzee ''Il Sacrificio'', ''La Gloria'', ''La Storia'', ''La Vittoria''.
* Casa di Pertinace tra la frazione Sant'Ermete e la borgata Ponte dell'Isola resti della casa del console Romano [[Pertinace]].
* ''Monumento ad Arturo Martini'', opera bronzea realizzata da suo genero e allievo [[Roberto Bertagnin]], su un bozzetto stilizzato dallo stesso Martini per un monumento all'aviatore [[Arturo Ferrarin]].
* Fornaci da calce di Sant'Ermete. Secondo le fonti storiche la conosciuta attività delle [[Fornace|fornaci]] è databile a parte dal tardo [[medioevo]] e importante fu per lo sviluppo edilizio del territorio del vadese e di [[Savona]].
 
*[[Ponte Filippo Maria Visconti]] (''Punte de Pria'' / ''Ponte di Pietra'' nel linguaggio locale) del [[1434]] che collega [[Savona]] a Vado Ligure sul [[Quiliano (torrente)|torrente Quiliano]].
=== Siti archeologici ===
* Antico frantoio Vigliola azionato ad acqua adiacente al torrente [[Segno (Vado Ligure)]] nella borgata Ponte dell'Isola.
* Resti della casa dell'imperatore romano [[Pertinace]] tra la frazione di Sant'Ermete e la borgata Ponte dell'Isola.
 
=== Aree naturali ===
Tra i territori comunali di Vado Ligure, Bergeggi, Noli, Spotorno, Quiliano e Vezzi Portio è presente e preservato un [[sito di interesse comunitario]], proposto dalla rete [[Natura 2000]] della Liguria, per il suo particolare interesse naturale, faunistico e geologico. Il sito è collocato nell'area boschiva tra il monte Mao, Rocca dei Corni e monte Mortou in cui insistono [[macchia mediterranea]], aree erbose e coltivazioni agricole. Oltre ad alcune faggete, sugherete e lembi di calluneto (''[[Calluna vulgaris]]''), sono segnalate le presenze della [[campanula]] di Savona (''[[Campanula sabatia]]''), il convolvolo di Savona (''[[Convolvulus sabatius]]'') e il fiordaliso a pigna (''[[Leuzea conifera]]''), quest'ultimo a rischio di estinzione allo stato spontaneo. Tra le specie animali gli anfibi pelodite (''[[Pelodytes punctatus]]'') - molto raro - e il geotritone (''[[Speleomantes strinatii]]'')<ref name="Natura2000">{{cita web|url=http://www.natura2000liguria.it/sic40/index.htm|titolo=Fonte dal sito Rete Natura 2000 in Liguria|accesso=16 novembre 2012}}</ref>.
 
== Società ==
[[File:Segno (Vado Ligure)-oratorio santa margherita.jpg|thumb|L'[[Oratorio di Santa Margherita (Vado Ligure)|oratorio di Santa Margherita]] nella frazione di Segno]]
 
=== Evoluzione demografica ===
[[File:Vado Ligure-IMG 1573.JPG|thumb|right|250px|Il lungomare.]]
{{Demografia/Vado Ligure}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre 2020, i cittadini stranieri residenti a Vado Ligure sono {{formatnum:583}}<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/str2020/index.html|titolo=Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2020|accesso=14 febbraio 2022}}</ref>, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative<ref>Dati superiori alle 20 unità</ref>:
 
{{div col}}
# [[Albania]], {{formatnum:137}}
# [[Romania]], {{formatnum:114}}
# [[Marocco]], {{formatnum:53}}
# [[Egitto]], {{formatnum:39}}
# [[Ucraina]], {{formatnum:29}}
# [[Ecuador]], {{formatnum:23}}
{{div col end}}
 
== Cultura ==
[[File:Vado Ligure-IMG 1571.JPG|thumb|Il monumento ai caduti di [[Arturo Martini]], del [[1926]].]]
 
=== Istruzione ===
==== Musei ====
* Museo Civico di Villa Groppallo. Il museo, inaugurato nel [[1982]] e riallestito nel [[1999]], raccoglie materiale risalente all'[[Impero romano]] e del [[Medioevo]]medioevo. I reperti romani sono stati rinvenuti nella zona archeologica denominata ''Vada Sabatia'', mentre dell'epoca medievale sono una ricca collezione di [[moneta|monete]] antiche databili tra il [[II secolo|II]] e il [[V secolo]]. Vi è inoltre una sezione dedicata all'[[arte contemporanea]] e agli artisti locali e internazionali che hanno partecipato al "Premio Vado", quest'ultimo istituito dal [[1951]].
* Civico Museo archeologico "Cesare Queirolo". Aperto aldal pubblico1960 dalma [[1990]]mai - se non eccezionalmente - aperto al pubblico e sito nella piazza della [[Chiesa di San Giovanni Battista (Vado Ligure)|chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista]], raccoglie i reperti archeologici della città romana di ''Vada Sabatia'' rinvenuti durante la costruzione dell'odierno palazzo comunale nella medesima piazza. Tra le opere esposte vi sono epigrafi, suppellettili, corredi sepolcrali e un medagliere con la presenza di oltre quattrocento [[Moneta|monete]] databili tra il [[II secolo]] e l'inizio del [[V secolo]].
 
* Pinacoteca Civica. Il sito culturale possiede al suo interno dipinti di scuola [[Genova|genovese]], [[Lombardia|lombarda]] e [[Spagna|spagnola]] databili tra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVIII secolo]].
=== Cinema ===
Nella zona di Porto Vado sono state girate alcune scene del film ''[[Mark il poliziotto spara per primo]]'', pellicola del 1975 e diretta dal regista [[Stelvio Massi]].
 
== Geografia antropica ==
Il territorio comunale è costituito - oltre il capoluogo - dalle cinque frazioni di [[Segno (Vado Ligure)|Segno]] (che comprende le località di Ponte Isola, Ritano, Contrada, Cundan, Cunio, Marroni, Piano, San Bernardo, Bricco, Carpeneta, Bassi, Gatti, Campo Ferrato, Verma, Suenghe), Sant'Ermete (località di Ne Pessen, Carpineta, Bellandi, Bosco); Valle di Vado (località di Ne Cascine, Ne Ferrè, Coghi, Ne Vaè, Ne Viglietta, Bossarino); San Genesio; Porto Vado (località di Griffi e Murate in periferia di Vado Centro) per una superficie territoriale di 23,79&nbsp;km²<ref name="Statuto">{{cita testo|url=http://www.comune.vado-ligure.sv.it/sites/default/files/Statuto%20ultime%20modifiche%202011.pdf|titolo=Statuto comunale di Vado Ligure|accesso=8 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923210041/http://www.comune.vado-ligure.sv.it/sites/default/files/Statuto%20ultime%20modifiche%202011.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Confina a nord con i comuni di [[Quiliano]] e [[Savona]], a sud con [[Bergeggi]], [[Spotorno]] e [[Vezzi Portio]], ad ovest con Quiliano e Vezzi Portio, ad est con Bergeggi e il [[mar Ligure]].
=== Personalità legate a Vado Ligure ===
* [[Publio Elvio Pertinace]] ([[126]]-[[193]], [[Imperatore Romano]] nato nell'odierna [[Alba (Italia)|Alba]], secondo alcune fonti storiche la sua famiglia era originaria della città romana di ''Vada Sabatia''.
* [[Felice Levratto]] ([[1904]]-[[1968]]), [[calciatore]]<ref>[http://books.google.it/books?id=us436jIabZAC&pg=PA154&lpg=PA154&dq=Felice+Levratto&source=bl&ots=YsyfCrXu1i&sig=1XM3aoy377ZlZnIuV7E9RVYJXic&hl=it&ei=y90ySq2uEdGO_AarrPzFDQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2#PPA16,M1 "Storia di Felice Levratto", di Maria Angela Levratto, pg 16]</ref>.
* [[Valerio Bacigalupo]] ([[1924]]-[[1949]]), [[calciatore]].
* [[Arturo Martini]] ([[1889]]-[[1947]]), [[scultore]] nativo di [[Treviso]], realizzatore del monumento ai caduti sul lungomare vadese nel [[1926]].
 
Le due frazioni di Sant'Ermete e Segno sono a monte del paese, lungo la valle percorsa dal torrente Segno sul versante meridionale della Rocca dei Corvi a 792 m s.l.m.
=== Eventi ===
Il [[24 giugno]] si festeggia [[san Giovanni Battista]], patrono di Vado Ligure. La festa inizia il [[23 giugno]] con un tradizionale [[Fuoco d'artificio|spettacolo pirotecnico]] serale su uno dei pontili sul mare, continuando il giorno dopo con il mercato sul lungomare e la processione, durante la quale viene trascinato il carro raffigurante il Santo lungo le principali vie cittadine.
 
== Economia ==
[[File:Vado Ligure-IMG 1570.JPG|thumb|La [[Centrale termoelettrica di Vado Ligure|centrale termoelettrica]] "Tirreno Power".]]]]
Vado Ligure è un comune molto [[industria]]lizzato, in esso sorgono numerosi stabilimenti industriali ed aziende.
 
Vado Ligure è un comune molto industrializzato, in esso sorgono numerosi stabilimenti industriali ed aziende.
Da oltre 100 anni Vado Ligure ospita un grande stabilimento ferroviario dove si producono elettromotrici, venne inaugurato nel [[1905]] con la creazione della Westinghouse. Importante fu in quell'epoca pioneristica, la collaborazione con l'ingegnere ungherese [[Kálmán Kandó]], il padre della motorizzazione ferroviaria con corrente [[Sistema trifase|trifase]], che chiamò un centinaio di tecnici, anch'essi ungheresi. Con l'entrata in guerra dell'Italia durante la prima guerra mondiale tale collaborazione venne troncata. Lo stabilimento venne acquisito dalla [[Tecnomasio Italiano-Brown-Boveri]], (T.I.B.B) che ne rimarrà proprietaria fino alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] quando avverrà la fusione tra Asea e Brown Boveri con la conseguente nascita dell'[[ABB (Asea Brown Boveri)|ABB]]. Lo stabilimento diventa una filiale della "ABB Trazione" fino a metà [[anni 1990|anni novanta]] quando con una collaborazione tra ABB e [[Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft|AEG]] (acquisita poco dopo da [[Daimler-Benz]]) si darà vita alla nuova società [[AdTranz]]. AdTranz venne ceduta nel [[2001]] al colosso dei trasporti canadese [[Bombardier]].
 
Da oltre 100 anni Vado Ligure ospita un grande stabilimento ferroviario dove si producono [[Locomotiva elettrica|locomotori elettrici]], inaugurato nel 1905 con la creazione della Westinghouse. Importante fu in quell'epoca pionieristica, la collaborazione con l'ingegnere ungherese [[Kálmán Kandó]], il padre della motorizzazione ferroviaria con corrente [[Sistema trifase|trifase]], che chiamò un centinaio di tecnici, anch'essi ungheresi. Con l'entrata in guerra dell'Italia durante la [[prima guerra mondiale]] tale collaborazione venne troncata. Lo stabilimento venne acquisito dalla [[Tecnomasio Italiano Brown Boveri]] (T.I.B.B.) che ne rimase proprietaria fino alla fine degli anni ottanta quando avvenne la fusione tra Asea e Brown Boveri con la conseguente nascita dell'[[ABB (azienda)|ABB]]. Lo stabilimento diventò una filiale della "ABB Trazione" fino a metà anni novanta quando con una collaborazione tra ABB e [[AEG (azienda)|AEG]] (acquisita poco dopo da [[Daimler-Benz]]) si diede vita alla nuova società [[AdTranz]]. AdTranz venne ceduta nel 2001 al colosso dei trasporti canadese [[Bombardier]].
Oggi nell'impianto di Vado sono prodotte le elettromotrici per convogli regionali [[Locomotiva FS E.464|E464]] e locomotive per trasporti merci della categoria [[TRAXX]].
 
Nell'impianto di Vado sono prodotte le locomotive elettriche a 3&nbsp;kV per convogli regionali [[Locomotiva FS E.464|E464]] e locomotive per trasporti merci della categoria [[TRAXX]].
Inoltre è sede di una [[centrale termoelettrica]], ex [[Enel]] ora Tirreno Power, pensata e realizzata negli [[Anni 1960|anni sessanta]] le cui due ciminiere alte circa 200 metri e altre due di circa una settantina di metri dominano la vallata e anche buona parte della costa.
 
Inoltre è sede di una [[Centrale termoelettrica di Vado Ligure|centrale termoelettrica]], ex [[Enel]] ora [[Sorgenia|Tirreno Power]], pensata e realizzata negli anni sessanta le cui due ciminiere alte circa 200&nbsp;m e altre due di circa una settantina di metri dominano la vallata e anche buona parte della costa.
Intensa è l'attività [[Porto|portuale]] infatti oltre ai tanti [[traghetto|traghetti]] che collegano il comune alla [[Corsica]] e alla [[Sardegna]], attraccano [[Nave|navi]] merci, porta-[[container]] e soprattutto numerose [[petroliera|petroliere]] facendo del porto di Vado il primo porto italiano assieme a quello di [[Trieste]] per quanto riguarda il [[petrolio]] e i suoi derivati, infatti è presente uno dei più moderni e sofisticati impianti per la produzione di lubrificanti finiti del gruppo Infineum, con una capacità di oltre 100.000 tonnellate l'anno ed un impianto per la produzione di carburanti del gruppo [[ExxonMobil]]. A Vado è anche presente un importante [[oleodotto]] per mezzo del quale i combustibili vengono spediti verso [[Milano]] e la [[Germania]]. In passato un apposito pontile era attrezzato per lo scarico di [[acido solforico]] trasportato via tubo allo stabilimento di fertilizzanti dell'[[Agrimont]]
 
Intensa è l'attività portuale nel [[porto di Vado Ligure]]. Oltre ai collegamenti marittimi dei passeggeri tra la [[Corsica]], [[Sardegna]] e [[Spagna]], attraccano navi merci, porta-container e soprattutto numerose petroliere facendo del porto di Savona-Vado il primo porto italiano assieme a quello di [[Porto di Trieste|Trieste]] per quanto riguarda il [[petrolio]] e i suoi derivati. Infatti sono presenti: uno dei più moderni e sofisticati impianti per la produzione di additivi per lubrificanti del gruppo Infineum, con una capacità di oltre 100.000 tonnellate l'anno; un impianto per la produzione di lubrificanti del gruppo [[ExxonMobil]]; un deposito per la movimentazione dei carburanti del gruppo [[Eni]]. In passato un apposito pontile era attrezzato per lo scarico di [[acido solforico]] trasportato via tubo allo stabilimento di fertilizzanti dell'[[Agrimont]].
La tradizione industriale di questo comune ha radici situate durante il [[boom economico]] dove Vado visse una forte crescita economica diventando successivamente per un lungo periodo il paese a maggior concentrazione industriale d'[[Europa]], che si contrapponeva alla vicina e più grande [[Savona]] che nello stesso periodo veniva considerata unanimemente la ''piccola [[Manchester]]'' per via della sua forte industria anch'essa una delle più floride di tutta [[Europa]].
 
Dopo anni di trattative commerciali e lavori strutturali, il [[porto di Vado Ligure]] si avvia a diventare uno dei più importanti punti di snodo per il trasporto di merci con l'oriente, diventando così un tassello fondamentale nella [[Nuova via della seta]] grazie all'avvio dell’operatività del nuovo terminal container a febbraio 2020. Questo terminal infatti, denominato Vado Gateway, rappresenta la più importante infrastruttura portuale realizzata in Italia negli ultimi decenni gestita da APM Terminals Vado Ligure (società del gruppo danese APM Terminals, tra i principali operatori terminalistici al mondo). Nel mese di febbraio 2020 nella banchina del nuovo terminal deep sea di Vado Ligure è approdata la prima delle sette navi della linea marittima ME2 di Maersk che collega il Mediterraneo con il Medio Oriente e l’India.
A tutt'oggi il comune di Vado Ligure è parte fondamentale dell'economia [[Savona|savonese]] e pur mantenendo la sua indipendenza dal capoluogo è completamente asservito agli interessi della vicina [[Savona]], tanto che il suo bacino portuale è gestito dall'Autorità Portuale di Savona.
 
[[File:Port Vado Ligure.jpg|thumb|Uno scorcio del [[porto di Vado Ligure]]]]
Nel [[2008]], nonostante la vittoria dei no al referendum indetto dalla sua stessa maggioranza consiliare<ref>Fonte dal sito de [http://www.ilsecoloxix.it/savona/view.php?DIR=/savona/documenti/2008/01/19/&CODE=76c050a0-c674-11dc-aa28-0003badbebe4 Il Secolo XIX]</ref> l'amministrazione di Carlo Giacobbe avrebbe voluto far partire la costruzione della Piattaforma Maersk, progetto che prevedeva la realizzazione di una piattaforma di 210.000 m<sup>2</sup> di cemento nella rada di Vado.
 
La tradizione industriale di questo comune ha radici situate durante il [[Miracolo economico italiano|miracolo economico]] durante il quale Vado visse una forte crescita economica che si contrapponeva alla vicina e più grande Savona. Il comune di Vado Ligure è parte fondamentale dell'economia savonese e pur mantenendo la sua indipendenza dal capoluogo è completamente asservito agli interessi della vicina Savona, tanto che il suo bacino portuale è gestito dall'Autorità Portuale di Sistema di Genova e Savona.
L'attuale sindaco di Vado Ligure, Attilio Caviglia, esclude che la piattaforma possa essere costruita.
 
Nel 2014 è stata avviata la costruzione della "piattaforma [[Maersk]]", un progetto che prevede la realizzazione di una piattaforma di 210.000&nbsp;m² nella rada di Vado che è sede di un porto petroli, commerciale e traghetti. Nel 2008 si svolse un [[referendum]] - indetto dalla maggioranza consiliare<ref>Fonte dal sito de {{collegamento interrotto|1=[http://www.ilsecoloxix.it/savona/view.php?DIR=/savona/documenti/2008/01/19/&CODE=76c050a0-c674-11dc-aa28-0003badbebe4 Il Secolo XIX] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> - per sondare l'opportunità di costruire la predetta opera. Il referendum vide una netta vittoria dei No <ref>{{Cita web|url=https://www.ligurianotizie.it/grande-successo-del-referendum-sulla-piattaforma-maersk-a-vado/2008/01/23/44790|titolo=Grande successo del referendum sulla piattaforma Maersk a Vado|accesso=21 febbraio 2023/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230220230236/https://www.ligurianotizie.it/grande-successo-del-referendum-sulla-piattaforma-maersk-a-vado/2008/01/23/44790|urlmorto=sì}}</ref>, ma del risultato si preferì non tenere conto.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Vado Ligure-IMG 1575.JPG|thumb|Il municipio]]
=== Strade ===
Il territorio di Vado Ligure è attraversato principalmente dalla [[strada statale 1 Via Aurelia]] che permette il collegamento stradale con [[Savona]], a nord, e [[Bergeggi]] a sud.
Vado Ligure è situata lungo la Strada Provinciale (già Strada Statale 1) [[Strada Statale 1 Via Aurelia|Aurelia]]. Inoltre è raggiungibile anche grazie al casello autostradale di Savona-Vado sull'[[Autostrada A10 (Italia)|Autostrada A10]].
 
Inoltre è raggiungibile anche grazie al casello autostradale di Savona-Vado sull'[[Autostrada A10 (Italia)|autostrada A10]].
 
=== Ferrovie ===
La stazionelocalità ferroviariaè piùservita vicinadalla è quella[[Stazione di Quiliano-Vado Ligure]] che serve anche [[Quiliano]], sulla [[Ferrovia Genova-Ventimiglia|linea ferroviaria Ventimiglia-Genova-Ventimiglia]], posta sul confine dei due comuni.
 
=== Traghetti ===
Il porto di Vado Ligure (sotto la Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale) è un importantissimo scalo per traghetti (Calata Nord Porto Vado) di collegamento con [[Corsica]] e [[Sardegna]] e con [[Spagna]] e [[Marocco]].
 
=== Mobilità urbana ===
I collegamenti urbani e suburbani sono svolti mediante autoservizi gestiti dalla società [[TPL Linea|TPL LINEA]].
 
Dal 1912 al 1948 era attiva la [[tranvia Savona-Vado Ligure]], un collegamento extraurbano che comprendeva un'intensificazione urbana all'interno di Savona e aveva a Vado Ligure il proprio capolinea occidentale; una delle fermate tranviarie era posta nelle adiacenze della allora stazione di Vado Ligure, in seguito declassata a impianto merci in conseguenza dell'attivazione del raddoppio a monte della linea ferroviaria.
 
== Amministrazione ==
[[File:Vado Ligure-IMG 1575.JPG|thumb|Il municipio]]
{{ComuniAmministrazione
 
|NomeSindaco=Attilio Caviglia
|DataElezione= 07/06/2009
|partito= [[Lista civica]] "Con Caviglia Vado Viva"
|Indirizzo= Piazza San Giovanni Battista, 5
}}
=== Amministrazioni precedenti ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|1945|1964|Pasquale Borra|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|1964|1976|Pietro Morachioli|Partito Comunista Italiano|Sindaco|}}
|[[1985]]|[[1990]]
{{ComuniAmminPrec|1977|12 agosto 1985|Pierino Ricino|Partito Comunista Italiano|Sindaco|}}
|Pierino Ricino
{{ComuniAmminPrec|12 agosto 1985|23 luglio 1990|Pierino Ricino|[[Partito Comunista Italiano]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|23 luglio 1990|24 aprile 1995|Roberto Peluffo|Partito Comunista Italiano|Sindaco|}}
|[[Sindaco]]|
{{ComuniAmminPrec|24 aprile 1995|14 giugno 1999|Roberto Peluffo|[[Partito Democratico della Sinistra]]|Sindaco|}}
}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 1999|14 giugno 2004|Roberto Peluffo|[[Democratici di Sinistra]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 2004|8 giugno 2009|Carlo Giacobbe|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]]|Sindaco|}}
|[[1990]]|[[1995]]
{{ComuniAmminPrec|8 giugno 2009|27 maggio 2014|Attilio Caviglia|Con Caviglia Vado Viva<br/>(lista civica)|Sindaco|}}
|Roberto Peluffo
{{ComuniAmminPrec|27 maggio 2014|26 maggio 2019|Monica Giuliano|Lavoriamo con i vadesi<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|<ref>Il 14 ottobre 2014 viene eletta [[Presidenti della Provincia di Savona|presidente della Provincia di Savona]] nelle prime consultazioni a [[suffragio ristretto]]</ref>}}
|[[Partito Comunista Italiano]]
{{ComuniAmminPrec|27 maggio 2019|9 agosto 2023|Monica Giuliano|Lavoriamo con i vadesi<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|<ref>Si dimette dalla carica amministrativa</ref>}}
|[[Sindaco]]|
{{ComuniAmminPrec|21 settembre 2023|10 giugno 2024|Maurizio Gatto||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|<ref>Nominato con decreto del Presidente della Repubblica del 21 settembre 2023.</ref>}}
}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno 2024|''in carica''|Fabio Gilardi|Vado, Prima!<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrecFine}}
|[[1995]]|[[1999]]
|Roberto Peluffo
|[[Partito Democratico della Sinistra]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1999]]|[[2004]]
|Roberto Peluffo
|[[Partito Democratico della Sinistra]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2004]]|[[2009]]
|Carlo Giacobbe
|[[Lista civica]] di [[Centro-sinistra]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2009]]|''in carica''
|Attilio Caviglia
|[[Lista civica]] "Con Caviglia Vado Viva"
|[[Sindaco]]|
}}
 
=== Gemellaggi ===
Vado Ligure è gemellata con:
* {{Gemellaggio|Francia|La Ravoire|2002}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
* {{Gemellaggio|Francia|La Ravoire|[[2002]]}}
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della [[Comunità montana del Giovo]].
 
== Sport ==
=== Calcio ===
Merita* citazione[[Vado laFootball Club 1913]], squadra dicalcistica [[Calciofondata (sport)|calcio]]nel locale1913, ilmilitante nel campionato di [[FootballSerie Club VadoD]], chegirone A. Vanta tra i suoi più grandi trofei può annoverare la prima [[Coppa Italia (calcio)1922|prima edizione della Coppa Italia]] dellavinta il 16 luglio 1922, battendo in finale l'{{Calcio Udinese|N}} per il risultato di storia1-0.
 
Qui nacque [[Valerio Bacigalupo]], celebre portiere del [[Grande Torino]], morto nella [[Tragedia di Superga]] il [[4 maggio]] [[1949]].
 
=== Pallacanestro ===
* [[Riviera Vado Basket]], rifondata nel 1990 sulle ceneri della Polisportiva Vadese, ha militato dal 1990 al 2011 in diverse categorie di pallacanestro.
Vado Ligure possiede una squadra, il [[Riviera Vado Basket]], che attualmente gioca nella B2.
* Associazione Sportiva Dilettantistica Pallacanestro Vado, fondata nel 2011 e militante inizialmente nel campionato di [[Serie D regionale|Serie D]]; dal 2012-2013 è stata aggregata alla [[Serie C regionale|C Regionale]], poi diventata nel 2015-2016 C Silver. In quest'ultima stagione ha unito le forze con il Pool 2000 Loano e disputato il campionato con la denominazione Azimut BK Pool 2000 ASD.
 
=== Pallavolo ===
* Associazione Sportiva Sabazia, società di pallavolo rifondata nel 2004, militante nella [[Serie B2 (pallavolo femminile)|Serie B2]] e già promossa in [[Serie C (pallavolo femminile)|Serie C]] per la stagione 2014/2015.
Il comune possiede una squadra, [[Pallavolo Sabazia]], che attualmente gioca nella serie B2.
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Football Club VadoLiguria]]
* [[DisastroProvincia deldi forte sant'ElenaSavona]]
* [[Riviera delle Palme (Liguria)]]
* [[Savona]]
* [[QuilianoPorto di Savona-Vado]]
* [[Stazione di Vado Ligure Zona Industriale]]
* [[Zinola]]
* [[Arturo Martini]]
* [[Quiliano (torrente)|Torrente Quiliano]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Vado Ligure}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{Dmoz|/World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Liguria/Provincia_di_Savona/Località/Vado_Ligure/}}
 
{{Città romane della Regio IX Liguria}}
{{Provincia di Savona}}
{{Comuni della provincia di Savona}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Liguria}}
 
[[Categoria:ComuniVado dellaLigure| provincia di Savona]]
[[Categoria:Città romane indella ItaliaLiguria]]
 
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