Bruno Vespa: differenze tra le versioni

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Opere: nuovo libro
 
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|Sesso = M
|LuogoNascita = L'Aquila
|GiornoMeseNascita = 2726 maggio
|AnnoNascita = 1944
|NoteNascita = <ref>Nonostante sul suo certificato di nascita sia riportata come data il 27 maggio, durante la puntata di ''[[Un giorno da pecora]]'' del 2 dicembre 2015 ha detto di essere nato alle ore 23:30 del 26 maggio 1944, ma che i genitori hanno dichiarato la nascita allo stato civile il giorno successivo.</ref>
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|Attività = giornalista flessibile
|Attività2 = conduttore televisivo
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = giornalista
|Attività2 = conduttore televisivo
|Attività3 = autore televisivo
|AttivitàAltre = e [[scrittore]]
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Bruno Vespa (cropped).jpg
|Didascalia = Bruno Vespa allanel presentazione del suo libro ''L'Italia spezzata'' (2006)2009
}}
}} Già direttore del [[TG1]], ha ideato e conduce il programma televisivo ''[[Porta a Porta]]'', trasmesso dai canali [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]] a partire dal [[1996]].
Direttore del [[TG1]] dal 1990 al 1993, è ideatore e conduttore del programma televisivo ''[[Porta a Porta]]'', trasmesso da [[Rai 1]] a partire dal 1996.
 
== BiografiaCarriera ==
[[File:Vespa Berlinguer giuramento Pertini.jpg|miniatura|Bruno Vespa intervista [[Enrico Berlinguer]] nel giorno del giuramento di [[Sandro Pertini]] alla presidenza della Repubblica Italiana nel 1978|sinistra]]
È coniugato con il magistrato [[Augusta Iannini]], capo del [[Dipartimento per gli Affari di Giustizia]] del [[Ministero della Giustizia]].
Esordì giovanissimo come collaboratore per la stampa locale [[Abruzzo|abruzzese]]: a sedici anni fu autore di articoli sportivi per la sede [[L'Aquila|aquilana]] del quotidiano ''[[Il Tempo]]''. Nel 1962, a diciotto anni, divenne cronista radiofonico alla [[Rai]]; nel 1968 conseguì all'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università "La Sapienza" di Roma]] la [[laurea]] in [[giurisprudenza]] (con una tesi sul [[diritto di cronaca]]) e si classificò al primo posto in un concorso nazionale per radiotelecronisti. Fu quindi assegnato alla redazione del Telegiornale unificato e poi, dal 1976, del [[TG1]], di cui diventò inviato speciale. Nel 1969, in diretta, diede la notizia<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=mmaster16|data=2008-03-04|titolo=Scoop di Bruno Vespa|accesso=2024-10-09|url=https://www.youtube.com/watch?v=mY1S5BSFt8Q}}</ref> che [[Pietro Valpreda]] sarebbe stato il colpevole, anziché l'accusato, della [[strage di piazza Fontana]], errore del quale si è poi pentito e scusato pubblicamente.
 
Intervistò i principali personaggi della politica degli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]]. Il 10 marzo 1975 intervistò, in [[Portogallo]], il militare José Sanches Osorio, segretario democristiano (PDC), alla vigilia del fallito [[colpo di Stato]] ordito per l'indomani da quest'ultimo, scappato in [[Spagna]] l'11 marzo.<ref>L'Unità 21 marzo 1975</ref> Si ricorda anche un'intervista del 1977 all'[[arcivescovo]] di [[Cracovia]], [[cardinale]] Karol Wojtyła, che l'anno successivo sarebbe stato eletto [[papa]] con il nome di [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]]. Lo stesso Wojtyła telefonò in diretta a Vespa nel 1998 durante la trasmissione ''[[Porta a Porta]]'' dedicata al ventennale del suo pontificato, ricordando l'evento.
===Gli esordi===
Vespa esordì giovanissimo come collaboratore per la stampa locale [[Abruzzo|abruzzese]]: a sedici anni era autore di articoli sportivi per la sede [[L'Aquila|aquilana]] del quotidiano ''[[Il Tempo]]''.
 
Nel 1977 fu conduttore, insieme ad [[Arrigo Petacco]], della rubrica televisiva di attualità ''Tam Tam''; nel 1978 diede la notizia in diretta, nel corso di una edizione straordinaria del TG1 del pomeriggio del 9 maggio, del ritrovamento del cadavere di [[Aldo Moro]]; nello stesso anno divenne conduttore di ''Ping Pong'', programma giornalistico con ospiti in studio, una sorta di precursore di ''[[Porta a Porta]]''. La sera del 2 agosto 1980 fu il primo a dare in diretta la notizia che la [[strage di Bologna|strage della stazione di Bologna]] non era frutto di un incidente, come si era creduto fino a quel momento (e riportato dalle prime edizioni di tutti i giornali), ma di un [[attentato]] compiuto con una [[Bomba (ordigno)|bomba]], di cui Vespa mostrò per primo il cratere.
Nel [[1962]], a diciott'anni, divenne cronista radiofonico alla [[RAI]] e nel [[1968]] conseguì la [[laurea]] in [[giurisprudenza]] (con una tesi sul [[diritto di cronaca]]) e divenne conduttore del [[telegiornale]] RAI (in seguito [[TG1]]).
 
Nel mese di giugno del 1984 fu il commentatore ufficiale per il TG1 dei [[Funerali di Stato|funerali]] del [[segretario generale|segretario]] del [[Partito Comunista Italiano]] [[Enrico Berlinguer]], in diretta da [[piazza San Giovanni (Roma)|piazza San Giovanni]] a [[Roma]]. Nel periodo della crisi [[Iraq]]-[[ONU]] (agosto 1990-gennaio 1991) fu l'unico giornalista italiano a intervistare il dittatore iracheno [[Saddam Hussein]], nonostante il parere ufficiale contrario del [[governo italiano]]. Dal 1990 al 1993 fu direttore del TG1.
In questo periodo fu anche inviato del Telegiornale. Intervistò i principali personaggi della politica degli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]] (si ricorda in particolare un'intervista, del [[1977]], al [[cardinale]] Karol Wojtyła, futuro [[papa Giovanni Paolo II]])
[[File:VESPABRUNOROMA20052024 223A.jpg|thumb|Bruno Vespa nel 2024]]
Dal 1996 conduce su [[Rai 1]] il programma di approfondimento culturale, politico e di attualità ''[[Porta a Porta]]'', da lui ideato, considerato una delle principali sedi del dibattito politico in Italia, tanto da essere stato ironicamente definito dall'ex premier e senatore a vita [[Giulio Andreotti]] "la terza camera del parlamento italiano". È qui che cinque giorni prima delle [[elezioni politiche in Italia del 2001]], l'8 maggio 2001, [[Silvio Berlusconi]], allora capo dell'opposizione, firmò il cosiddetto "[[Contratto con gli italiani|contratto con gli Italiani]]".
Nel [[1977]] fu conduttore, insieme ad [[Arrigo Petacco]], della rubrica televisiva di attualità ''[[Tam Tam]]''; nel [[1978]] invece divenne conduttore di ''[[Ping Pong]]'', programma giornalistico con ospiti in studio, una sorta di precursore di ''[[Porta a Porta]].
Nel 1981 portò in diretta il drammatico caso di Vermicino con la morte del piccolo [[Alfredino Rampi]].
 
Il 3 aprile 2006, in occasione delle [[Elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni politiche]], è stato il moderatore del secondo confronto televisivo elettorale tra il ''leader'' del [[centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]] [[Romano Prodi]] e il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] uscente Silvio Berlusconi. Il 6 aprile 2009 conduce uno speciale di ''[[Porta a Porta]]'' sul [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto che ha colpito l'Abruzzo]] in quei giorni: lo speciale viene aperto con un servizio dello stesso Vespa che racconta, dal suo personalissimo punto di vista, i danni creati dal terremoto a [[L'Aquila]], sua città natale.
Nel mese di [[giugno]] del [[1984]] fu il commentatore ufficiale dei [[Funerali di Stato|funerali]] del [[segretario]] del [[Partito Comunista Italiano]] [[Enrico Berlinguer]], in diretta da Piazza San Giovanni a [[Roma]] e in collaborazione con il [[Tg1]].
 
Il 15 settembre 2009 conduce uno speciale di ''[[Porta a Porta]]'' sulla consegna delle case ai terremotati dell'Abruzzo, suscitando le ire dell'opposizione di centro-sinistra, che accusano il giornalista di aver fatto "propaganda" nei confronti del governo Berlusconi. In realtà, le case furono costruite a tempo di record: Vespa ha sempre sostenuto con molti altri che la gestione dell'emergenza fu eccellente, mentre la ricostruzione del centro storico presenta ancora all'inizio del 2012 fortissimi ritardi.
In diretta diede la notizia<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=mY1S5BSFt8Q Video: Bruno Vespa annuncia sul TG nazionale che Pietro Valpreda è il colpevole della strage di Piazza Fontana]</ref> che [[Pietro Valpreda]] era il colpevole, anziché l'accusato, della [[strage di Piazza Fontana]], di contro alla [[presunzione d'innocenza]]. Di ciò si è pentito pubblicamente. Allo stesso modo, nel [[1980]], sostenne per una giornata intera di diretta tv che la [[Strage di Bologna|Stazione di Bologna]] fosse stata sventrata dall'esplosione delle cucine di un vicino ristorante, e solo in tarda serata ventilò, con estrema cautela, l'ipotesi della [[Bomba (ordigno)|bomba]].
 
Nel 2009, nel 2010 e nel 2011 conduce le serate del [[Premio Campiello]]. Nel 2011 ha condotto insieme a [[Pippo Baudo]] il varietà ''[[Centocinquanta (programma televisivo)|Centocinquanta]]'', dedicato ai 150 anni dell'[[Unità d'Italia]]. Nello stesso anno ha vinto il [[Premio Saint-Vincent per il giornalismo|Premio Saint Vincent]] alla carriera, dopo averlo vinto due volte (1978 e 2000) per la televisione. Vince anche il [[Premio Estense]] alla carriera.
===Direttore del TG1===
Dal [[1989]] al [[1993]] fu direttore del [[TG1]]. In quel periodo fecero scalpore alcune sue dichiarazioni pubbliche in cui affermava di considerare il partito della [[Democrazia Cristiana]] il suo "editore di riferimento"; venne di conseguenza accusato di non considerare l'informazione un servizio pubblico, ma un'informazione subordinata agli interessi della [[partitocrazia]].<br>
 
Dal 2007 al 2020, insieme al figlio Federico, ha condotto su [[RTL 102.5]] un programma di approfondimento della fascia mattutina intitolato ''[[Non Stop News|Non Stop News: Raccontami]]'', in onda ogni venerdì mattina alle 8:00.
Nel periodo della crisi Iraq-Onu (agosto 1990-gennaio 1991) fu uno dei pochi giornalisti autorizzati ad andare in [[Iraq]] per intervistare [[Saddam Hussein]].
 
Dal 2014 al 2019 è stato direttore di QN-Quotidiano Nazionale (consorzio che riunisce i tre quotidiani ''[[La Nazione]]'', ''[[Il Giorno]]'' e ''[[Il Resto del Carlino]]''). Continua tuttora a scrivere per queste tre testate, oltre a essere [[editorialista]] dei quotidiani [[Il Mattino (quotidiano)|Il Mattino]] e [[Il Gazzettino]].
===Conduttore televisivo===
Dal [[1996]] conduce il programma di approfondimento culturale, politico e di attualità "[[Porta a Porta]]", considerato fino a qualche anno fa una delle principali sedi del dibattito politico italiano tanto da essere stato ironicamente definito ''la terza camera del parlamento italiano''. È qui che cinque giorni prima delle [[elezioni politiche italiane del 2001]], l'[[8 maggio]] [[2001]], [[Silvio Berlusconi]], allora capo dell'opposizione, firmò il cosiddetto "[[Contratto con gli italiani]]".
 
Vespa svolge anche l'attività di saggista ed in oltre cinquant'anni ha pubblicato numerosi titoli, soprattutto per [[Arnoldo Mondadori Editore]].
Il [[3 aprile]] [[2006]] è stato il moderatore del secondo confronto televisivo elettorale tra il leader del [[centrosinistra]] [[Romano Prodi]] e il [[Presidente del Consiglio]] uscente [[Silvio Berlusconi]].
 
Il 7 dicembre 2021 conduce assieme a [[Milly Carlucci]] la serata ''Prima della Scala - Macbeth'' al [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]], dedicata alla prima visione dell'[[opera]] ''[[Macbeth (opera)|Macbeth]]'' di [[Giuseppe Verdi]] introdotta dal presidente della Repubblica [[Sergio Mattarella]].
Il [[6 aprile]] [[2009]] conduce uno speciale di [[Porta a Porta]] sul [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto del 2009]] che ha colpito l'[[Abruzzo]]: lo speciale viene aperto con un servizio dello stesso Vespa che racconta, dal suo personalissimo punto di vista, i danni creati dal terremoto a [[L'Aquila]], sua città natale.
 
Dal 2023 conduce, dopo il TG1 delle 20.00, un altro programma da lui ideato, la rubrica giornaliera ''[[Cinque minuti]]'', di tale durata.
In occasione del [[15 settembre]] [[2009]] conduce uno speciale di [[Porta a Porta]] sulla consegna delle case ai terremotati dell'[[Abruzzo]], suscitando le ire dell'opposizione di centro-sinistra, che accusano il giornalista di aver fatto "propaganda" nei confronti del governo Berlusconi.
 
== Parodie ==
Nel 2009 e nel 2010 conduce le serate del ''[[Premio Campiello]]''.
Una sua celebre parodia è quella offerta regolarmente dall'imitatore [[Giampaolo Fabrizio]] nel programma ''[[Striscia la notizia]]'', in cui il giornalista viene ironicamente soprannominato "Vespone".
 
== Vita privata ==
Nel 2011 condurrà insieme a [[Pippo Baudo]] il varietà ''[[Centocinquanta (programma televisivo)|Centocinquanta]]'', dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia.
È sposato dal 14 giugno 1975<ref>{{cita TV|trasmissione=Cinque minuti|titolo=Puntata del 06/06/2023|url=https://www.raiplay.it/video/2023/06/Cinque-Minuti---Puntata-del-06062023-42ba432d-69e6-4fa1-bbc8-9e5df8e8f208.html}}</ref> con la [[Magistrato|magistrata]] Augusta Iannini, già capo dell'ufficio legislativo del [[Ministero della giustizia]] e già membro dell'Autorità [[Garante della Privacy]], da cui ha avuto due figli: [[Federico Vespa|Federico]], giornalista ed ex conduttore di [[RTL 102.5]], e Alessandro, avvocato d'affari.
 
È proprietario, insieme alla propria famiglia, di una masseria denominata ''Masseria Li Reni'' in [[Puglia]], a [[Manduria]].<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/il-gusto/2021/05/04/news/vespa_diventa_ristoratore_via_al_locale_a_manduria-299349028/|titolo=Bruno Vespa diventa ristoratore: cucina di mare a Manduria|sito=la Repubblica|data=2021-05-04|lingua=it|accesso=2024-10-09}}</ref>
===Conduttore radiofonico===
Nel 2010 inizia una collaborazione saltuaria con [[RTL 102.5]] con il figlio Federico conducendo un programma di approfondimento tutti i venerdì dalle 8 alle 9 del mattino chiamato: ''[[Non Stop News: Raccontami]]''.
 
== Controversie ==
== Critiche e aspetti controversi==
Nel periodo in cui dirigeva il principale telegiornale della televisione di Stato, fecero scalpore alcune sue dichiarazioni pubbliche in cui affermava di considerare il [[partito]] della [[Democrazia Cristiana]] il suo "[[editore]] di riferimento": venne di conseguenza accusato di non considerare l'informazione un [[servizio pubblico]] e di produrre un'informazione subordinata agli interessi della [[partitocrazia]]. Vespa si difese dicendo che, essendo il [[Parlamento]] l'editore della [[Rai]], un [[Lottizzazione (politica)|accordo tra i partiti]] aveva assegnato alla [[Democrazia Cristiana|DC]] l'influenza sul primo canale, al [[Partito Socialista Italiano|PSI]] quella sul secondo e al [[Partito Comunista Italiano|PCI]] quella sul terzo, come fu riconosciuto poi da tutti.<ref>[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/06/04/bruno-vespa-eravamo-come-il-paese.html Eravamo come il paese]</ref>
Una delle critiche più frequentemente rivolta a Vespa è quella di un atteggiamento troppo compiacente nei confronti dei potenti di area politica di destra.<ref>[http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/economia/pensioni7/scalfa/scalfa.html Repubblica, 2004]</ref><ref>[http://espresso.repubblica.it/dettaglio-archivio/451648 L'Espresso - claudio rinaldi]</ref> Questo aspetto è emerso in modo particolare in una sua conversazione telefonica col Portavoce del Ministro degli Esteri Fini intercettata dalla procura il 4 maggio 2005.
 
È stato contestato a Vespa discusseun alatteggiamento telefonoritenuto controppo compiacente nei confronti dei politici di [[Salvatoredestra Sottile(politica)|destra]].<ref>[http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/economia/pensioni7/scalfa/scalfa.html Repubblica, 2004]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://espresso.repubblica.it/dettaglio-archivio/451648 portavoceL'Espresso - claudio rinaldi] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> La polemica è stata corroborata dalla pubblicazione di una sua conversazione telefonica, intercettata dalla procura il 4 maggio 2005, con Salvatore Sottile, portavoce dell'allora ministro degli esteri [[Gianfranco Fini]]: -Vespa discusse al telefono con Sottile circa la scelta del [[Principio del contraddittorio|contraddittore]] che Fini avrebbe preferito nella puntata di ''[[Porta a porta]]'', poi ricaduta su [[Piero Fassino]]. Destò scalpore in particolare la frase di Vespa: "La puntata gliela confezioniamo addosso"<ref>http{{Cita pubblicazione|cognome=ciambotta01|data=2007-11-25|titolo=Intercettazione telefonica Vespa - Sottile|accesso=2024-10-09|url=https://www.youtube.com/watch?v=UsGFSfHjceU}}</ref>. Tale episodio provocò critiche da parte deidella verticidirigenza [[RAI]]Rai: [[Claudio Petruccioli]] chiese una inchiesta interna commentando che «se questo era l'andazzo, "''Porta a Porta"'' si fondava su un metodo giornalisticamente miserevole». Vespa affermò a sua discolpa che «con il portavoce di Fini, Sottile, abbiamo avuto un rapporto di proficua collaborazione. Quando le intercettazioni saranno pubblicate nella loro interezza, verranno fuori anche i profondi dissensi con lui, però, e con gli altri portavoce. Tipici di chi difende interessi diversi»<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/cronaca/vittorio-emanuele-2/petruccioli-scandalo-savoia/petruccioli-scandalo-savoia.html|titolo=Petruccioli: "Inchiesta interna" E scoppia il caso "Porta a porta" - cronaca - Repubblica.it|sito=www.repubblica.it|accesso=2024-10-09}}</ref>. Numerose polemiche esistono da sempre relativamente alla tendenza di Vespa a rendersi eccessivamente amichevole verso Silvio Berlusconi. In occasione di uno speciale del 15 settembre 2009, con ospite lo stesso Berlusconi, allora [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]], le puntate dei programmi potenzialmente concorrenti (''Ballarò'' su [[Rai 3]] e ''Matrix'' su [[Canale 5]]) furono sospese e rinviate ad altra data<ref>{{cita web
 
Vespa si difese affermando "Con il portavoce di Fini, Sottile, abbiamo avuto un rapporto di proficua collaborazione. Quando le intercettazioni saranno pubblicate nella loro interezza, verranno fuori anche i profondi dissensi con lui, però, e con gli altri portavoce. Tipici di chi difende interessi diversi".<ref>[http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/cronaca/vittorio-emanuele-2/petruccioli-scandalo-savoia/petruccioli-scandalo-savoia.html Petruccioli: "Inchiesta interna" E scoppia il caso "Porta a porta" - cronaca - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Vespa è stato sempre al centro di polemiche, riguardanti una tendenza del giornalista a rendersi servile verso [[Silvio Berlusconi]]. Fra i vari episodi va ricordato lo speciale del 15 settembre 2009, con ospite il [[Presidente del Consiglio dei ministri]]. Per l'occasione, le puntate dei programmi potenzialmente concorrenti (Ballarò su [[RaiTre]] e Matrix su [[Canale 5]]) sono state sospese e procrastinate<ref>{{cita web
|url= http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/rai-3/ballaro-spostato/ballaro-spostato.html
|titolo= Da Vespa la consegna delle case in Abruzzo la Rai cancella la puntata di Ballarò
|accesso= 15-09- settembre 2009
|editore= Repubblica.it
|data= 13-09- settembre 2009
}}</ref><ref>{{cita web
|url= http://www.corriere.it/politica/09_settembre_14/matrix_rinvio_trasmissione_2f9b184a-a156-11de-9cad-00144f02aabc.shtml?fr=correlati
|titolo= Vespa senza avversari, rinviato Matrix
|accesso= 15-09- settembre 2009
|editore= Corsera.it
|data= 14-09- settembre 2009
}}</ref><ref>{{cita web
|url= http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/rai-3/polemica-ballaro/polemica-ballaro.html
|titolo= Ballarò, Franceschini: "Neanche Ceausescu si sarebbe prestato a questo show"
|accesso= 15-09- settembre 2009
|editore= Repubblica.it
|data= 14-09- settembre 2009
}}</ref>.
 
Sempre nel 2009, fece scalpore la richiesta di aumento di [[stipendio]] del 33%: da 1&nbsp;200&nbsp;000 euro, il nuovo contratto avrebbe dovuto prevedere un importo di 1&nbsp;600&nbsp;000 euro<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/rai-5/contratto-vespa/contratto-vespa.html|titolo=Il contratto di Vespa � "troppo costoso" Mercoled� l'esame del Cda della Rai - Politica - Repubblica.it|sito=www.repubblica.it|accesso=2024-10-09}}</ref>. Vespa ha dichiarato in una [[intervista]] al ''[[Corriere della Sera]]'' che «il consiglio Rai ha chiesto giustamente un approfondimento. Se si rifanno conti e confronti, qualche piccola limatura tecnica è possibile. Ma vorrei andare oltre. In tempi difficili bisogna essere solidali. Alle opere umanitarie, come è noto, giro ormai quasi per intero i proventi di convegni e dibattiti. Adesso vorrei rinunciare a 150 mila euro all'anno del mio nuovo contratto (600 mila euro in quattro anni) se la Rai utilizzasse questa somma per dieci borse di studio annuali da 15 mila euro l'una per dieci giovani da ammettere, dopo una accurata selezione, a un corso-concorso serissimo come quello che quarant'anni fa portò me e altri trenta colleghi in Rai. Mi piacerebbe che una somma analoga (collettiva, non voglio impoverire nessuno...) la sottoscrivessero insieme Santoro, Fazio, Dandini, Bignardi, Annunziata, Floris in modo da raggiungere le venti borse di studio. Da sempre a 'Porta a porta' il modesto turn over si fa guardando i prodotti dei candidati prima di incontrarli. E molti, ovviamente, non li incontriamo nemmeno. Ho detto ai miei: "Non voglio sapere per chi votate, ma fate sì che io non me ne accorga mai". Vorrei che quei dieci o venti ragazzi fossero scelti così. È un sogno? E continuo a chiedermi: ma perché tutto questo capita soltanto a me?».<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_24/bruno-vespa-contratto-compenso-giovani-santoro_0cceebce-c06a-11de-9fa6-00144f02aabc.shtml|titolo=«Darò 150 mila euro per i giovani Lo facciano anche Santoro e gli altri» - Corriere della Sera|sito=www.corriere.it|accesso=2024-10-09}}</ref>
==Procedimenti giudiziari==
Vespa nel corso della sua carriera giornalistica è stato più volte querelato o citato in giudizio per quanto da lui scritto o dichiarato. Di seguito sono descritti alcuni dei procedimenti che lo hanno coinvolto:
 
Ha suscitato molte critiche e scalpore per la sua decisione di invitare alcuni esponenti del [[clan dei Casamonica]] alla sua trasmissione il 9 settembre 2015.<ref>{{cita news|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/09/09/news/l_ira_del_pd_romano_i_casamonica_in_studio_oltraggio_alla_capitale_-122499741/|titolo="Un oltraggio i Casamonica a 'Porta a Porta'": tutti contro Vespa. E il Campidoglio: la Rai chieda scusa alla città|pubblicazione=la Repubblica|data=9 settembre 2015|accesso=15 maggio 2016}}</ref> Una situazione analoga si è presentata il 7 aprile 2016, quando ha deciso di invitare il secondo figlio di [[Totò Riina]], storico esponente di primo piano dell'organizzazione [[Cosa nostra]], suscitando altrettanta indignazione.<ref>{{cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/07/riina-junior-da-vespa-i-messaggi-del-figlio-del-boss-sul-palco-rai-dallattacco-ai-pentiti-alla-negazione-della-mafia/2617093/|titolo=Riina Junior da Vespa, i messaggi del figlio del boss sul palco Rai: dall’attacco ai pentiti alla negazione della mafia|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=7 aprile 2016|accesso=15 maggio 2016}}</ref>
*nel [[gennaio]] [[2007]] è stato condannato in primo grado dal tribunale di [[Roma]] per [[diffamazione]] al pagamento di 82.000 euro a [[Roberto Zaccaria]], a titolo di risarcimento danni in seguito alle affermazioni contenute nel libro ''[[Rai, la grande guerra]]'' pubblicato nel [[2002]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/12/Vespa_condanna_82mila_euro_giudice_co_9_070112103.shtml Articolo] del ''Corriere della Sera'', 12 gennaio 2007].</ref> Vespa aveva scritto che nell'autunno del [[2000]], Zaccaria, allora presidente del consiglio di amministrazione della RAI, avrebbe incontrato in casa propria, a cena, [[Pierluigi Celli]], [[Stefano Balassone]], [[Vittorio Emiliani]] in qualità di consiglieri RAI e [[Walter Veltroni]], [[Vincenzo Vita]] e [[Giuseppe Giulietti]] in qualità di responsabili [[Democratici di Sinistra|DS]] per l'informazione, con l'intento di mettere in atto una strategia sotterranea del servizio pubblico televisivo contro Silvio Berlusconi, strategia culminata poi con la puntata di ''[[Satyricon (programma televisivo)|Satyricon]]'' del 14 marzo del [[2001]], contenente un'[[Intervista a Marco Travaglio a Satyricon|intervista a Marco Travaglio]] sulle origini della ricchezza di Berlusconi. Nel libro Vespa menziona anche un testimone, un vicino di casa di Zaccaria, che avrebbe sentito il tutto. Gli avvocati di Zaccaria chiesero di sentire il vicino, avvocato Giovanni Ferreri, il quale smentì. Altrettanto fecero i presunti commensali.<ref>Marco Travaglio, Nuova introduzione a ''L'odore dei soldi'' (nuova edizione), Editori Riuniti, 2009, ISBN 978-88-359-8008-7, pag. XLIV-XLVI. Travaglio, peraltro, riporta un totale del risarcimento di €82500, cui si aggiungono 5800 di spese legali.</ref>
 
Il 18 aprile 2024 è stata trasmessa una puntata di ''Porta a Porta'' che trattava, tra gli altri, il tema dell'[[Aborto#Aborto_indotto|aborto indotto]], di cui in studio si è discusso unicamente tra ospiti di sesso maschile. Il fatto ha attirato dure critiche di esponenti dei partiti di centrosinistra e della [[Vigilanza Rai]]. La redazione del programma ha replicato che l'assenza di donne tra gli ospiti della puntata era dovuta all'indisponibilità di quelle che erano state invitate.<ref>{{Cita news|url = https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2024/04/19/il-pd-a-porta-a-porta-parlano-di-aborto-solo-uomini_9eb4eb83-ef8a-4b4c-8719-91d08c9652d5.html|titolo = Bufera sulla puntata di Porta a Porta sull'aborto, opposizioni all'attacco. La Rai scrive a Vespa|pubblicazione = [[ANSA]]|data = 19 aprile 2024|accesso = 12 agosto 2024}}</ref> Vespa ha comunque ricevuto un richiamo da parte della presidente della Rai [[Marinella Soldi]], a cui il giornalista ha risposto che "non può essere insensibile alle presenze femminili chi da direttore del TG1 affidò a tre donne la conduzione delle 13:30" e che "ci sono soltanto 5 donne (PD e M5S) su 18 presidenti, vicepresidenti e presidenti dei gruppi parlamentari dei primi 5 partiti".<ref>{{Cita news|url = https://www.lastampa.it/spettacoli/tv/2024/04/19/news/aborto_porta_a_porta_marinella_soldi-14238986/?ref=LSHA-SN-P1-S4-L|titolo = Soldi a Vespa, richiamo sul tema sensibile dell'aborto: “Ruolo fondamentale del servizio pubblico su questo argomento”|pubblicazione = [[La Stampa]]|data = 19 aprile 2024|accesso = 12 agosto 2024}}</ref>
*nel [[novembre]] [[2008]] è stato condannato dalla III [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] del tribunale di [[Roma]], assieme a [[Valentina Finetti]], al pagamento di una multa di 1.000 euro per diffamazione nei confronti di [[Pietro Mattei]] (vedovo di Alberica Filo della Torre) e dei figli Manfredi e Domitilla in seguito ad un servizio della trasmissione ''[[Porta a Porta]]'' (di cui la Finetti è cronista), andato in onda il [[13 febbraio]] [[2002]] con a tema il [[delitto dell'Olgiata]]<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_06/vespa_condannato_80c41bfa-ac00-11dd-9d45-00144f02aabc.shtml Corriere della Sera, 6 novembre 2008]</ref>. Nel luglio [[2009]] la Cassazione ha confermato la condanna per diffamazione<ref>{{cita web| url=http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_20/vespa_condannato_11397232-752f-11de-95fa-00144f02aabc.shtml| titolo =Vespa condannato per diffamazione. La Cassazione ha confermato la condanna a 1000 euro di multa per il conduttore: diffamò Pietro Mattei| accesso =20/07/2009| editore =Corsera.it| data =20/07/2009}}</ref>.
 
Il 31 gennaio 2025, nella sua trasmissione in prima serata ''Cinque minuti'', difende l'operato del [[governo Meloni]] sulla questione del criminale internazionale [[Usāma al-Maṣrī Nağīm]], il «torturatore libico» catturato in territorio italiano pochi giorni addietro ma rimpatriato con volo di stato anziché essere consegnato alla [[Corte penale internazionale]]. Durante la trasmissione ha dichiarato che «in ogni Stato si fanno delle cose sporchissime, anche trattando con i torturatori, per la sicurezza nazionale». Questo episodio ha suscitato critiche dal mondo politico e dal sindacato [[Usigrai|USIGRai]], accusando Vespa di essere veicolo di propaganda di regime. Parte del mondo politico ha invece accusato le critiche mosse a Vespa come una ingerenza politica nel giornalismo. Successivamente alla polemica, Vespa ha ribadito la sua posizione, affermando che «operazioni moralmente discutibili vengono fatte in ogni Stato da governi di ogni colore».<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2025/01/31/bruno-vespa-difende-il-governo-sul-caso-almasri-e-polemica_eaeb4179-f567-436d-b85f-f11b6cbdc5f5.html|titolo=Bruno Vespa difende il governo sul caso Almasri, è polemica - Notizie - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=2025-01-31|accesso=2025-08-23}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/25_gennaio_31/caso-almasri-bruno-vespa-sotto-attacco-per-il-suo-commento-in-trasmissione-in-ogni-stato-si-fanno-cose-sporchissime-per-la-1dc64627-2ede-4dee-acca-8c7a73692xlk.shtml|titolo=Caso Almasri, Bruno Vespa sotto attacco per il suo commento in trasmissione: «In ogni Stato si fanno cose sporchissime per la sicurezza nazionale»|sito=Corriere della Sera|data=2025-01-31|accesso=2025-08-23}}</ref>
*nel [[giugno]] [[2010]] è stato condannato in appello per diffamazione nel processo intentato dalla professoressa Isabella De Martini dell'Università di Genova, in relazione ai [[fatti del G8 di Genova]]. Isabella De Martini, in qualità di vice-capo struttura con delega agli eventi culturali, aveva notato qualcosa di strano nella gestione degli appalti, in particolare rispetto all'attribuzione degli stessi a personaggi della cerchia di [[Gianni Letta]] (Maria Criscuolo e il consuocero di Letta, Amedeo Ottaviani) ed aveva per questo presentato un esposto alla procura di Genova (esposto poi trasferito a Roma ed archiviato). Vespa, come riconosciuto dalla Corte d'Appello, nel libro ''La Scossa''<ref>Bruno Vespa, ''La scossa'', 2001, ISBN 88-04-48952-9, pag. 395.</ref> la diffamò. Scrive Isabella De Martini: "[...] si dedicò alla mia distruzione, presentandomi come una signora genovese che doveva organizzare "sfilate di moda" (''[[sic]]'') a Portofino, e invece ficcò il naso in problematiche che non la riguardavano, quali la logistica e l'ospitalità delle delegazioni, creando malumori e imbarazzo a Gianni Letta...". La notizia della condanna è stata riportata anche dal ''Corriere Mercantile'' (articolo del 18 giugno 2010).<ref>[http://www.sanmarcoinlamisweb.it/it/2010/07/04/bruno-vespa-condannato-in-appello-per-diffamazione-della-prof-isabella-de-martini/ Articolo] in sanmarcoinlamisweb.it.</ref>
 
== Procedimenti giudiziari ==
*nel [[luglio]] [[2010]] la Corte di Cassazione conferma la sua condanna per diffamazione dei due pm napoletani che avevano ordinato l'arresto di [[Vito Gamberale]], poi assolto.<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-07-20/condanna-diffamazione-vespa-confermata-202729.shtml?uuid=AYk71j9B] Sole 24 Ore </ref>
[[File:Bruno Vespa - IJF 2012.jpg|miniatura|Bruno Vespa al [[Festival Internazionale del Giornalismo]] del 2012]]
Vespa nel corso della sua carriera giornalistica è stato più volte querelato o citato in giudizio per quanto da lui scritto o dichiarato. Di seguito sono descritti alcuni dei procedimenti che lo hanno coinvolto:
* Nel gennaio 2007 è stato condannato in primo grado dal tribunale di [[Roma]] per [[diffamazione]] al pagamento di 82&nbsp;000 euro a [[Roberto Zaccaria]], a titolo di risarcimento danni in seguito alle affermazioni contenute nel libro ''Rai, la grande guerra'' pubblicato nel 2002.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/12/Vespa_condanna_82mila_euro_giudice_co_9_070112103.shtml Articolo] del ''Corriere della Sera'', 12 gennaio 2007].</ref> Vespa aveva scritto che nell'autunno del 2000, Zaccaria, allora presidente del consiglio di amministrazione della RAI, avrebbe incontrato in casa propria, a cena, [[Pierluigi Celli]], [[Stefano Balassone]], [[Vittorio Emiliani]] in qualità di consiglieri RAI e [[Walter Veltroni]], [[Vincenzo Vita]] e [[Giuseppe Giulietti (politico)|Giuseppe Giulietti]] in qualità di responsabili [[Democratici di Sinistra|DS]] per l'informazione, con l'intento di mettere in atto una strategia sotterranea del servizio pubblico televisivo contro Silvio Berlusconi, strategia culminata poi con la puntata di ''[[Satyricon (programma televisivo)|Satyricon]]'' del 14 marzo del 2001, contenente un'[[Intervista a Marco Travaglio a Satyricon|intervista a Marco Travaglio]] sulle origini della ricchezza di Berlusconi. Nel libro Vespa menziona anche un testimone, un vicino di casa di Zaccaria, che avrebbe sentito il tutto. Gli avvocati di Zaccaria chiesero di sentire il vicino, avvocato Giovanni Ferreri, il quale smentì. Altrettanto fecero i presunti commensali.<ref>Marco Travaglio, Nuova introduzione a ''L'odore dei soldi'' (nuova edizione), Editori Riuniti, 2009, ISBN 978-88-359-8008-7, pag. XLIV-XLVI. Travaglio, peraltro, riporta un totale del risarcimento di €82500, cui si aggiungono 5800 di spese legali.</ref>
* Nel novembre 2008 è stato condannato dalla 3ª sezione della [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] di [[Roma]], assieme a Valentina Finetti, al pagamento di una multa di 1&nbsp;000 euro (e alla pubblicazione della sentenza su quattro quotidiani<ref>giornalettismo.com, [http://www.giornalettismo.com/archives/537565/bruno-vespa-e-la-condanna-su-repubblica-it/ L'estratto pubblicato] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121015041756/http://www.giornalettismo.com/archives/537565/bruno-vespa-e-la-condanna-su-repubblica-it/ |data=15 ottobre 2012 }}</ref>) per diffamazione nei confronti di Pietro Mattei (vedovo di [[Alberica Filo della Torre]]) e dei figli Manfredi e Domitilla in seguito a un servizio della trasmissione ''[[Porta a Porta]]'' (di cui la Finetti è cronista), andato in onda il 13 febbraio 2002 con tema il [[delitto dell'Olgiata]]<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_06/vespa_condannato_80c41bfa-ac00-11dd-9d45-00144f02aabc.shtml Corriere della Sera, 6 novembre 2008]</ref>. Nel luglio 2009 la Cassazione ha confermato la condanna per diffamazione<ref>{{cita web| url=http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_20/vespa_condannato_11397232-752f-11de-95fa-00144f02aabc.shtml| titolo =Vespa condannato per diffamazione. La Cassazione ha confermato la condanna a 1000 euro di multa per il conduttore: diffamò Pietro Mattei| accesso =20 luglio 2009| editore =Corsera.it| data =20 luglio 2009}}</ref>.
* Nel giugno 2010 è stato condannato in appello per diffamazione nel processo intentato dalla professoressa Isabella De Martini dell'Università di Genova, in relazione ai [[fatti del G8 di Genova]]. Isabella De Martini, in qualità di vice-capo struttura con delega agli eventi culturali, aveva notato qualcosa di strano nella gestione degli appalti, in particolare rispetto all'attribuzione degli stessi a personaggi della cerchia di [[Gianni Letta]] (Maria Criscuolo e il consuocero di Letta, Amedeo Ottaviani) e aveva per questo presentato un esposto alla procura di Genova (esposto poi trasferito a Roma e archiviato). Vespa, come riconosciuto dalla Corte d'appello, nel libro ''La Scossa''<ref>Bruno Vespa, ''La scossa'', 2001, ISBN 88-04-48952-9, pag. 395.</ref> la diffamò. Scrive Isabella De Martini: "[...] si dedicò alla mia distruzione, presentandomi come una signora genovese che doveva organizzare "sfilate di moda" (''[[sic]]'') a Portofino, e invece ficcò il naso in problematiche che non la riguardavano, quali la logistica e l'ospitalità delle delegazioni, creando malumori e imbarazzo a Gianni Letta...". La notizia della condanna è stata riportata anche dal ''[[Corriere Mercantile]]'' (articolo del 18 giugno 2010).<ref>[http://www.sanmarcoinlamisweb.it/it/2010/07/04/bruno-vespa-condannato-in-appello-per-diffamazione-della-prof-isabella-de-martini/ Articolo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722051818/http://www.sanmarcoinlamisweb.it/it/2010/07/04/bruno-vespa-condannato-in-appello-per-diffamazione-della-prof-isabella-de-martini/ |data=22 luglio 2011 }} in sanmarcoinlamisweb.it.</ref>
* Nel luglio 2010 la Corte di Cassazione conferma la sua condanna per diffamazione dei due pm napoletani che avevano ordinato l'arresto di [[Vito Gamberale]], poi assolto.<ref>{{Cita web|url=https://st.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-07-20/condanna-diffamazione-vespa-confermata-202729.shtml?uuid=AYk71j9B|titolo=Condanna per diffamazione a Bruno Vespa confermata in Cassazione - Il Sole 24 ORE|sito=st.ilsole24ore.com|accesso=2024-10-09}}</ref>
* Nel giugno 2013 è indagato per [[abuso edilizio]] e violazione dei vincoli paesaggistici, in relazione alla modifiche apportate a una grotta [[Ipogeo|ipogea]] nella propria villa di [[Ponza]]. A seguito dell'indagine la villa è stata sottoposta a sequestro.<ref>{{Cita news|autore=Michele Marangon|url=http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_giugno_7/sequestro-villa-vespa-ponza-2221528473273.shtml|titolo=Villa di Vespa a Ponza, scatta il sequestro|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=7|mese=giugno|anno=2013|accesso=7 giugno 2013}}</ref> Nell'aprile 2015 Vespa patteggia la condanna a 10 giorni di reclusione e 14&nbsp;000 euro di multa. La condanna alla pena detentiva viene commutata in ulteriori 2&nbsp;500 euro di multa, per un totale di 16&nbsp;500 euro.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/25/abusi-edilizi-nella-villa-di-ponza-vespa-patteggia-multa-da-16-500-euro/1623724/|titolo=Abusi edilizi nella villa di Ponza, Vespa patteggia: multa da 16.500 euro|sito=Il Fatto Quotidiano|data=25 aprile 2015|accesso=2 gennaio 2017}}</ref>
* Nel dicembre 2015 è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Roma, insieme a Ester Vanni, al pagamento di complessivi 45&nbsp;000 euro in favore di Pietro, Manfredi e Domitilla Mattei, prossimi congiunti della contessa Alberica Filo della Torre, per la pubblicazione, nel corso della puntata di Porta a Porta del 1º agosto 2011, di immagini del cadavere della medesima contessa. Il Tribunale ha ritenuto che "la divulgazione delle suddette immagini non possa ritenersi né assorbita dal pubblico interesse, posto che a nessuna ulteriore esigenza informativa rispondeva l'esibizione del corpo discinto e martoriato della vittima ... né conformata al rispetto del concorrente parametro della continenza delle modalità espressive, inteso come indispensabile contemperamento del diritto di cronaca e la tutela della riservatezza (Cass. 17.2.2011, n. 17215), essendo le fotografie del cadavere all'evidenza esorbitanti, in ragione del contenuto raccapricciante, rispetto alla finalità informativa perseguita".
 
== Programmi televisivi ==
==L'ipotesi della parentela con Mussolini==
* ''[[TG1]]'' ([[Rai 1|Programma Nazionale]], 1968-1975; [[Rai 1|Rete 1]], 1976-1983; [[Rai 1]], 1986-1993)<ref>inviato speciale dal 1968 al 1976, conduttore dal 1976 al 1992, direttore dal 1990 al 1993</ref>
**<small>''[[TG1|Speciale TG1]]'' (Rete 1, 1976-1982; Rai 1, 1983-1995)</small>
**<small>''[[TG1|TG1 Reporter]]'' (Rete 1, 1976)</small>
**<small>''[[TG1|TG1 - Tam Tam]]'' (Rete 1, 1977-1982; Rai 1, 1983-1986)</small>
**<small>''[[TG1|TG1 - Ping Pong]]'' (Rete 1, 1978, 1981-1982)</small>
**<small>''[[TV7 (programma televisivo)|TV7]]'' (Rai 1, 1986-1992)</small>
**<small>''[[TG1|Serata Tg1]]'' (Rai 1, 1990)</small>
**<small>''[[TV7 (programma televisivo)|UnoSette]]'' (Rai 1, 1992-1993)</small>
*''Torneo internazionale di pallavolo'' (Secondo Canale, 1969)
* ''Africa Africa'' (Rai 1, 1987)
* ''El Alamein'' ([[Rai 3]], 1988)
* ''Venezia Cinema 1988'' (Rai 1, 1988)
* ''[[Premio Campiello]]'' (Rai 1, 1988, 2004-2012)
* ''[[Domenica in]]'' (Rai 1, 1989-1991) ''ospite fisso''
* ''[[Check-up (programma televisivo)|Check-up - Malattia droga]]'' (Rai 1, 1989)
* ''Infrastrutture e sviluppo - Raccordarsi con l'Europa'' (Rai 3, 1990)
* ''Ore 23'' (Rai 1, 1993-1994)
**<small>''Speciale Ore 23'' (Rai 1, 1994)</small>
**<small>''Speciale Ore 23 - Signori, si parte!'' (Rai 1, 1994)</small>
* ''Bush-Gorbaciov - Faccia a Faccia'' (Rai 1, 1994)
* ''Tremilioni al voto - Speciale Ballottaggio'' (Rai 1, 1994)
* ''Grandi mostre Live'' (Rai 1, 1994-1995)
* ''Telering - Tg1 Speciale Referendum'' (Rai 1, 1995)
* ''Sì o No - Tg1 Speciale Referendum'' (Rai 1, 1995)
* ''Chiaro e tondo'' (Rai 1, 1994-1995)
* ''Oltre le parole'' (Rai 1, 1994)
* ''[[Porta a Porta]]'' (Rai 1, dal 1996)
**<small>'' [[Porta a Porta|Speciale Porta a Porta]]'' (Rai 1, dal 1996) </small>
**<small>'' [[Porta a Porta|Porta a Porta - Speciale Sanremo]]'' (Rai 1, 2004) </small>
**<small>'' [[Porta a Porta|Porta a Porta - Speciale Venerdì Santo]]'' (Rai 1, dal 2003) </small>
**<small>'' [[Porta a Porta|Porta a Porta allo Strega]]'' (Rai 1, 2003-2004) </small>
**<small>'' [[Porta a Porta|Porta a Porta - Speciale Premio Regia Televisiva]]'' (Rai 1, 2004) </small>
**<small>'' [[Porta a Porta|Porta a Porta Estate]]'' (Rai 1, 2008-2012) </small>
**<small>'' [[Porta a Porta|Primaserata Porta a Porta]]'' (Rai 1, 2011-2012) </small>
* ''Una giornata speciale - 2 giugno 1946'' (Rai 1, 1996)
* ''Giovanni Paolo II - 50 anni di sacerdozio'' (Rai 1, 1996)
* ''[[Partita del cuore|La partita del cuore]]'' (Rai 1, 1996-1997)
* ''[[Festival di Sanremo 1997|DopoFestival]]'' (Rai 1, 1997)
* ''Spirito di Vita'' (Rai 1, 1998)
* ''Figlio prodigo - L'abbraccio del Padre all'uomo di tutti i tempi'' (Rai 1, 1999)
* ''Ravenna Festival'' (Rai 1, 2001)
* ''Concerto inaugurale del Teatro La Fenice'' (Rai 1, 2003)
* ''Europee 2004'' (Rai 1, 2004)
* ''[[Giornata mondiale della gioventù]]'' (Rai 1, 2005)
* ''[[Con il cuore - Nel nome di Francesco|Nel nome del cuore]]'' (Rai 1, 2007)
* ''[[Centocinquanta (programma televisivo)|Centocinquanta]]'' (Rai 1, 2011)
* ''[[Expo 2015|Expo Milano 2015 - Un mondo da amare]]'' (Rai 1, 2014)
* ''Stregati dalla Luna'' (Rai 1, 2019)
* ''[[Prime stagionali al Teatro alla Scala|A riveder le stelle]]'' (Rai 1, 2020)
* ''[[Prime stagionali al Teatro alla Scala|Prima della Scala]]'' (Rai 1, 2021-2024)
* ''[[Cinque minuti]]'' (Rai 1, dal 2023)
 
== Opere ==
Nel [[2005]] venne resa pubblica una tesi, avvalorata dalla forte somiglianza di viso, secondo cui Bruno Vespa sarebbe figlio naturale di [[Benito Mussolini]], dato che sua madre avrebbe lavorato nello stesso albergo di [[Campo Imperatore]] in cui fu custodito il duce dopo il [[25 luglio]] [[1943]] e fino al 12 settembre, data dell'[[Operazione Quercia]], che lo portò in Germania. Gli otto mesi intercorsi, dalla partenza di Mussolini alla nascita di Bruno Vespa, sono uno degli elementi più forti a sostegno della tesi. Dapprima sia Vespa sia [[Alessandra Mussolini]] scherzarono sulla notizia, quindi il giornalista diede una secca smentita. Alessandra Mussolini il 21 dicembre 2005 ad una intervista a ''[[Markette]]'' ha però poi affermato: «È vero, non dobbiamo fare il test del DNA su Vespa, Vespa è mio zio. Questa è la verità» e «È del ramo con i nei della famiglia Mussolini, io sono del ramo senza nei, ma è mio zio, Bruno, è lui, è mio zio, glielo dobbiamo dire chiaro. La mascella è uguale, è identico negli occhi, lo sguardo, questa bocca, queste labbra...quello è il figlio, è mio zio»<ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/televisione/articoli/articolo288066.shtml Tgcom - Articolo Tgcom<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/notizie/ore_piccole/2010/17-maggio-2010/mussolini-scatenata-domenica-cinque-matrimonio-punti-vespa-mio-parente-1703030557711.shtml</ref>.
Bruno Vespa ha tesaurizzato le sue esperienze di giornalista di lungo corso pubblicando da oltre un trentennio, a partire dal 1993, con cadenza annuale, saggi di attualità politica, in cui mescola al riassunto dei principali eventi avvenuti nell'ultimo anno, i retroscena e le interviste ai principali protagonisti nazionali, ma anche la divulgazione storica, principalmente sul XX secolo italiano; ha scritto pure volumi sul costume d'Italia e altri argomenti, sempre accolti con grande successo di pubblico e pubblicati da [[Rai Eri]] e [[Arnoldo Mondadori Editore]].
 
* ''Uno stadio per Tommaso Fattori'', raccolta di testimonianze a cura di, L'Aquila, Penathlon International Club, 1966.
== Riconoscimenti ==
* ''Abruzzo aperto'', Roma, Società Autostrade Romane Abruzzesi, 1974.
*[[1978]] - [[Premio Saint Vincent]] per la televisione (conferito dal [[Presidente della Repubblica]] [[Sandro Pertini]])
* ''A sessant'anni dalla rivoluzione d'ottobre. Speciale TG1'', Roma, Ufficio stampa RAI radiotelevisione italiana, a cura di e con [[Pierantonio Graziani]], 1977.
*[[1990]] - Personalità europea per il giornalismo
* ''...E anche Leone votò Pertini. Cronaca di un settennato incompiuto, di una crisi e di una elezione presidenziale'', Bologna, Cappelli, 1978.
*[[1992]] - [[Premio La Madonnina]] per il giornalismo
* ''Flash 79'', Roma, Cassa di risparmio di Roma, 1980.
*[[1995]] - [[Premio Guidarello]] per il giornalismo
* ''Visita di sua santità Giovanni Paolo II al traforo del Gran Sasso'', a cura di, s.l., s.n., 1980.
*[[1997]] - [[Telegatto]] speciale
* ''Interviste sul socialismo in Europa'', Bari, Laterza, 1980.
*[[1999]] - [[Premio Ischia]] internazionale di Giornalismo, giornalista dell'anno per la televisione
* ''Flash 1980'', Roma, Cassa di risparmio di Roma, 1981.
*[[1999]] - [[Telegatto]] ''Miglior trasmissione di attualità e cultura''
* ''Italia/Libano. Storia di una spedizione di pace attraverso le testimonianze di corrispondenti giornalistici'', a cura di, Roma, Edizioni Fotogramma, 1983.
*[[2000]] - Premio Saint Vincent per la televisione (conferito dal Presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]])
* ''Ping pong'', S.l., M. Ferri, 1983.
*[[2002]] - [[Telegatto]] ''Miglior talk show''
* ''Marsica 1915'', con [[Placido Arnaldo Panecaldo]], Roma, Edizioni Fotogramma, 1984.
*[[2004]] - [[Premio Bancarella]]
* ''Abruzzo Abruzzi'', con [[Uliano Lucas]], Roma, Edizioni Fotogramma, 1986.
*[[2006]] - [[Telegatto]] di Platino
* ''Friuli-Venezia Giulia. Da un secolo all'altro'', Roma, Edizioni Fotogramma, 1988.
*[[2008]] - [[Progetto Winston Smith|Big Brother Awards]]
* ''Paesi del Gran Sasso'', Roma, Edizioni Fotogramma, 1989.
*[[2008]] - [[Premio Regia Televisiva]] categoria ''Top ten''.
* ''Veneto. La rinascita'', Roma, Edizioni Fotogramma, 1989.
* ''Telecamera con vista. Da Valpreda a Di Pietro, 25 anni di storia italiana nei retroscena del Telegiornale'', Roma, Nuova ERI, 1993, ISBN 88-04-37357-1
* ''Il cambio. Uomini e retroscena della nuova repubblica'', Milano, A. Mondadori, 1994. ISBN 88-04-38778-5; 1996. ISBN 88-04-40922-3
* ''Il duello. Chi vincerà nello scontro finale'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1995. ISBN 88-04-40496-5
* ''La svolta. Il pendolo del potere da destra a sinistra'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1996. ISBN 88-04-41743-9
* ''Il Papa eremita. Celestino V e la perdonanza all'Aquila'', a cura di, Roma, Edizioni Fotogramma, 1996. ISBN 88-86265-02-6
* ''Il duello. Storia dello scontro finale'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1997. ISBN 88-04-42327-7
* ''La sfida. Dal patto alla crisi e oltre'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1997. ISBN 88-04-43346-9
* [[Metodo Di Bella|Luigi Di Bella]], ''Si può guarire? La mia vita, il mio metodo, la mia verità'', intervista di, Milano, A. Mondadori, 1998. ISBN 88-04-45303-6
* ''La corsa. Dopo D'Alema a palazzo Chigi chi salirà al Quirinale'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1998. ISBN 88-04-45583-7
* ''Dieci anni che hanno sconvolto l'Italia. 1989-2000'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1999. ISBN 88-04-47058-5
* ''Il superpresidente. Che cosa cambia in Italia con Ciampi al Quirinale'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1999. ISBN 88-04-47159-X
* ''La corsa. La lunga strada del presidente Ciampi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1999. ISBN 88-04-47195-6
* ''Scontro finale. Chi vincerà l'ultimo duello'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2000. ISBN 88-04-48169-2
* ''La scossa. Il cambiamento italiano nel mondo che trema'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2001. ISBN 88-04-48952-9
* ''Scontro finale. Ultimo atto'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2001. ISBN 88-04-49520-0
* ''Verdi e l'Arena'', a cura di, Roma, Edizioni Fotogramma, 2001.
* ''Rai, la grande guerra. 1962-2002. Quarant'anni di battaglie a Viale Mazzini'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2002. ISBN 88-04-50932-5.
* ''La Grande Muraglia. L'Italia di Berlusconi, l'Italia dei girotondi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2002. ISBN 88-04-50992-9
* ''Il Cavaliere e il Professore. La scommessa di Berlusconi, il ritorno di Prodi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2003. ISBN 88-04-51798-0
* ''Cinquant'anni. Il miracolo del Friuli. 1953-2003 premio del lavoro e del progresso economico'', Udine-Roma, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura-Edizioni Fotogramma, 2003.
* ''Storia d'Italia da Mussolini a Berlusconi. 1943: l'arresto del duce, 2005: la sfida di Prodi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2004. ISBN 88-04-53484-2
* ''Vincitori e vinti. Le stagioni dell'odio. Dalle leggi razziali a Prodi e Berlusconi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2005. ISBN 88-04-54866-5
* ''La sfida cinese'', Roma, Edizioni Fotogramma, 2005.
* ''L'Italia spezzata. Un paese a metà tra Prodi e Berlusconi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2006. ISBN 88-04-56006-1
* ''Veneto. Una favola nel mondo'', a cura di, Roma-Vicenza, Edizioni Fotogramma-Banca popolare di Vicenza, 2006.
* ''L'amore e il potere. Da Rachele a Veronica, un secolo di storia italiana'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2007. ISBN 978-88-04-57268-8
* ''Viaggio in un'Italia diversa'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2008. ISBN 978-88-04-58311-0
* ''1938. Leggi razziali, una tragedia italiana. 70º anniversario'', a cura di e con Marcello Pezzetti, Roma, Gangemi, 2008. ISBN 978-88-492-1585-4
* ''Donne di cuori. Da Cleopatra a Carla Bruni. Da Giulio Cesare a Berlusconi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2009. ISBN 978-88-04-59362-1
* ''Auschwitz-Birkenau'', a cura di e con Marcello Pezzetti, Roma, Gangemi, 2010. ISBN 978-88-492-1842-8
* ''Nel segno del cavaliere. Silvio Berlusconi, una storia italiana'', Roma-Milano, Rai Eri-Mondadori, 2010. ISBN 978-88-04-60189-0
* ''Il cuore e la spada. Storia politica e romantica dell'Italia unita 1861-2011'', Roma-Milano, Rai Eri-Mondadori, 2010. ISBN 978-88-04-60334-4
* ''Veneto. Il vino, la vita. Veneto. Wine is life'', a cura di, Roma, Edizioni Fotogramma, 2010.
* ''Questo amore. Il sentimento misterioso che muove il mondo'', Roma-Milano, Rai Eri-Mondadori, 2011. ISBN 978-88-04-61370-1
* ''I teatri della Serenissima'', Roma-Vicenza, Fotogramma-Banca popolare di Vicenza, 2011.
* ''I ghetti nazisti'', a cura di e con [[Marcello Pezzetti]] e [[Sara Berger]], Roma, Gangemi, 2012. ISBN 978-88-492-2311-8
* ''Vino & cucina. 100 ricette della tradizione italiana abbinate a 200 dei nostri migliori vini'', con [[Antonella Clerici]], Roma-Milano, Rai Eri-Mondadori, 2012. ISBN 978-88-04-62037-2
* ''Il Palazzo e la Piazza. Crisi, consenso e protesta da Mussolini a Beppe Grillo'', Roma-Milano, Rai Eri-Mondadori, 2012. ISBN 978-88-04-62300-7
* ''Sale, zucchero e caffè. L'Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica'', Roma-Milano, Rai Eri-Mondadori, 2013. ISBN 978-88-04-63352-5
* ''Italiani voltagabbana. Dalla prima guerra mondiale alla Terza Repubblica sempre sul carro dei vincitori'', Roma-Milano, Rai Eri-Mondadori, 2014. ISBN 978-88-04-64589-4
* ''La signora dei segreti. Il romanzo di Maria Angiolillo. Amore e potere nell'ultimo salotto d'Italia'', con [[Candida Morvillo]], Milano, Rizzoli, 2015. ISBN 978-88-17-08231-0
* ''Donne d'Italia. Da Cleopatra a Maria Elena Boschi. Storia del potere femminile'', Roma-Milano, Rai Eri-Mondadori, 2015, ISBN 978-88-04-65812-2
* ''C'eravamo tanto amati. Amore, politica, riti e miti. Una storia del costume italiano'', Roma-Milano, Rai Eri-Mondadori, 2016, ISBN 978-88-04-66999-9
* {{Cita libro|titolo=Soli al comando. Da Stalin a Renzi, da Mussolini a Berlusconi, da Hitler a Grillo. Storia, amori, errori|editore=Rai Eri-Mondadori|città=Roma-Milano|anno=2017|isbn=978-88-046-8178-6}}
* {{Cita libro|titolo=Rivoluzione. Uomini e retroscena della Terza Repubblica|editore=Rai Eri-Mondadori|città=Roma-Milano|anno=2018|isbn=978-88-0470-704-2}}
* {{Cita libro|titolo=Luna. Cronaca e retroscena delle missioni che hanno cambiato per sempre i sogni dell'uomo|editore=Rai Libri|città=Roma|anno=2019|isbn=978-88-397-1772-6}}
* {{Cita libro|titolo=Perché l'Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)|editore=Rai Libri-Mondadori|città=Roma-Milano|anno=2019|isbn=978-88-047-1874-1}}
* {{Cita libro|titolo=Bellissime! Le donne dei sogni italiani dagli anni '50 a oggi|editore=Rai Libri|città=Roma|anno=2020|isbn=978-88-397-1799-3}}
* {{Cita libro|titolo=Perchè l'Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus)|editore=Rai Libri-Mondadori|città=Roma-Milano|anno=2020|isbn=978-88-047-3230-3}}
* {{Cita libro|titolo=Quirinale. Dodici Presidenti tra pubblico e privato|editore=Rai Libri|città=Roma|anno=2021|isbn=978-88-397-1822-8}}
* {{Cita libro|titolo=Perché Mussolini rovinò l'Italia (e come Draghi la sta risanando)|url=https://archive.org/details/perchemussolinir0000vesp|città=Roma-Milano|editore=Rai Libri-Mondadori|anno=2021|isbn=978-88-047-4543-3}}
* {{Cita libro|titolo=Donne al potere. 25 signore della politica, dell'impresa e della scienza tra pubblico e privato|editore=Rai Libri|città=Roma|anno=2022|isbn=978-88-397-1842-6}}
* {{Cita libro|titolo=La grande tempesta. Mussolini. <small>La guerra civile</small>. Putin. <small>Il ricatto nucleare</small>. La Nazione di Giorgia Meloni|editore=Rai Libri-Mondadori|città=Roma-Milano|anno=2022|isbn=978-88-047-5523-4}}
* ''Kennedy. Fu vera gloria? Amori e potere di un mito'', Roma, Rai Libri, 2023, ISBN 978-88-397-1865-5.
* ''Il rancore e la speranza. Ritratto di una nazione dal dopoguerra a Giorgia Meloni, in un mondo macchiato di sangue'', Roma-Milano, Rai Libri-Mondadori, 2023, ISBN 978-88-047-6389-5.
* {{Cita libro|titolo=Hitler e Mussolini. L'idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell'Italia nella nuova Europa)|collana=I libri di Vespa|editore=Rai Libri-Mondadori|città=Milano|anno=2024|isbn=978-88-047-9285-7}}
* {{Cita libro|titolo=Finimondo|editore=Mondadori|collana=I libri di Vespa|città=Milano|anno=2025|isbn=978-88-047-9286-4}}
 
== OpereCinema e televisione ==
* Nel 2006 recita un piccolo [[cameo]] nel film ''[[Commediasexi]]'' di [[Alessandro D'Alatri]], dove interpreta se stesso.
[[File:Bruno vespa.JPG|thumb|right|200px|Vespa in un'immagine del 2009]]
* Nel 2013 compare in alcuni filmati di repertorio in merito all'omicidio di [[Aldo Moro]] all'inizio del primo episodio della seconda stagione della [[serie televisiva]] [[Inghilterra|inglese]] ''[[Utopia (serie televisiva 2013)|Utopia]]''.
Bruno Vespa ha raccolto e sintetizzato le sue esperienze di giornalista scrivendo anche saggi, in genere accolti con successo, raccolti in una collana e pubblicati da [[Rai Eri]] e [[Mondadori]] con cadenza annuale dal 1993:
* Nel 2016 compare in un cameo nel ruolo di se stesso nell'episodio 17 della decima stagione della serie televisiva ''[[Don Matteo]]'', intitolato "[[Episodi di Don Matteo (decima stagione)#L'amico ritrovato|L'amico ritrovato]]".
* Nel 2022 recita un piccolo cameo nel ruolo di se stesso in una puntata della fiction Rai ''[[Episodi di Vincenzo Maliconico, avvocato d'insuccesso (prima stagione)#Un quarto d'ora di celebrità - Parte seconda|Vincenzo Maliconico, avvocato d'insuccesso]]''.
 
== Riconoscimenti ==
*''Uno stadio per Tommaso Fattori'', raccolta di testimonianze a cura di, L'Aquila, Penathlon international club, [[1966]].
* 1978 – [[Premio Saint Vincent]] per la televisione (conferito dal [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Sandro Pertini]])
*''Abruzzo aperto'', Roma, Società Autostrade Romane Abruzzesi, [[1974]].
* 1990 – Personalità europea per il giornalismo
*''A sessant'anni dalla rivoluzione d'ottobre. Speciale TG1'', Roma, Ufficio stampa RAI radiotelevisione italiana, a cura di e con [[Pierantonio Graziani]], [[1977]].
* 1992 – [[Premio La Madonnina]] per il giornalismo
*''[[...E anche Leone votò Pertini]]. Cronaca di un settennato incompiuto, di una crisi e di una elezione presidenziale'', Bologna, Cappelli, [[1978]].
* 1995 – [[Premio Guidarello]] per il giornalismo
*''Flash 79'', Roma, Cassa di risparmio di Roma, [[1980]].
* 1997 – [[Telegatto]] speciale
*''Visita di sua santità Giovanni Paolo II al traforo del Gran Sasso'', a cura di, s.l., s.n., 1980.
* 1999 – [[Premio Ischia]] internazionale di Giornalismo, giornalista dell'anno per la televisione
*''[[Intervista sul socialismo in Europa]]'', Roma-Bari, Laterza, [[1980]].
* 1999 – Telegatto ''Miglior trasmissione di attualità e cultura''
*''Flash 1980'', Roma, Cassa di risparmio di Roma, [[1981]].
* 2000 – Premio Saint Vincent per la televisione (conferito dal Presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]])
*''Italia/Libano. Storia di una spedizione di pace attraverso le testimonianze di corrispondenti giornalistici'', a cura di, Roma, Edizioni Fotogramma, [[1983]].
* 2002 – Telegatto ''Miglior talk show''
*''Ping pong'', S.l., M. Ferri, 1983.
* 2004 – [[Premio Bancarella]]
*''Marsica 1915'', con [[Placido Arnaldo Panecaldo]], Roma, Edizioni Fotogramma, [[1984]].
* 2006 – Telegatto di Platino
*''Abruzzo Abruzzi'', con [[Uliano Lucas]], Roma, Edizioni Fotogramma, [[1986]].
* 2006 – Premio Internazionale ENOGÀ
*''Friuli-Venezia Giulia. Da un secolo all'altro'', Roma, Edizioni Fotogramma, [[1988]].
* 2008 – [[Progetto Winston Smith|Big Brother Awards]]
*''Paesi del Gran Sasso'', Roma, Edizioni Fotogramma, [[1989]].
* 2008 – [[Premio Regia Televisiva]] categoria ''Top ten''
*''Veneto. La rinascita'', Roma, Edizioni Fotogramma, 1989.
* 2011 – Premio Saint Vincent per la televisione (conferito dal Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]])
*''[[Telecamera con vista]]. Da Valpreda a Di Pietro, 25 anni di storia italiana nei retroscena del Telegiornale'', Roma, Nuova ERI, [[1993]]. ISBN 88-04-37357-1
* 2011 – [[Premio Estense]] alla carriera
*''[[Il cambio]]. Uomini e retroscena della nuova repubblica'', Milano, A. Mondadori, [[1994]]. ISBN 88-04-38778-5; [[1996]]. ISBN 88-04-40922-3
* 2016 - Premio Biagio Agnes alla carriera
*''[[Il duello (libro)|Il duello]]. Chi vincerà nello scontro finale'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[1995]]. ISBN 88-04-40496-5
* 2018 – [[Premio America]] della [[Fondazione Italia USA]]
*''[[La svolta]]. Il pendolo del potere da destra a sinistra'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1996. ISBN 88-04-41743-9
* 2018 – [[Ordine della Minerva|Medaglia dell'Ordine della Minerva]]
*''Il Papa eremita. Celestino V e la perdonanza all'Aquila'', a cura di, Roma, Edizioni Fotogramma, 1996. ISBN 88-86265-02-6
* 2020 - Premio Internazionale "G. Falcone - P. Borsellino" - Sezione Impegno sociale (Giornalismo di inchiesta)
*''[[Il duello (libro)|Il duello]]. Storia dello scontro finale'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[1997]]. ISBN 88-04-42327-7
* 2021 - Premio Biagio Agnes nella categoria ''Giornalista-Scrittore''
*''[[La sfida (libro)|La sfida]]. Dal patto alla crisi e oltre'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1997. ISBN 88-04-43346-9
* 2025 - Premio internazionale Mozia (premio alla carriera)<ref>[https://www.giornalistitalia.it/premio-mozia-2025-alla-carriera-a-bruno-vespa/ Premio Mozia 2025 alla Carriera a Bruno Vespa - Sabato sull’isola dello Stagnone di Marsala seconda edizione dedicata a Mario Nanni - GIORNALISTI ITALIA]</ref><ref>[https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2025/06/premio-mozia-2025-assegnati-i-riconoscimenti--21c4382b-1403-4785-83c0-9d1b3ad3bbf5.html Premio Mozia 2025, assegnati i riconoscimenti - Sull’isola la cerimonia di premiazione. A Bruno Vespa il premio alla carriera per il giornalismo - Rainews.it]</ref>
*[[Luigi Di Bella]], ''Si può guarire? La mia vita, il mio metodo, la mia verità'', intervista di, Milano, A. Mondadori, [[1998]]. ISBN 88-04-45303-6
*''[[La corsa]]. Dopo D'Alema a palazzo Chigi chi salirà al Quirinale'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[1998]]. ISBN 88-04-45583-7
*''[[Dieci anni che hanno sconvolto l'Italia. 1989-2000]]'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[1999]]. ISBN 88-04-47058-5
*''[[Il superpresidente. Che cosa cambia in Italia con Ciampi al Quirinale]]'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1999. ISBN 88-04-47159-X
*''[[La corsa]]. La lunga strada del presidente Ciampi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 1999. ISBN 88-04-47195-6
*''Scontro finale. Chi vincerà l'ultimo duello'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2000]]. ISBN 88-04-48169-2
*''[[La scossa]]. Il cambiamento italiano nel mondo che trema'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2001]]. ISBN 88-04-48952-9
*''Scontro finale. Ultimo atto'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, 2001. ISBN 88-04-49520-0
*''Verdi e l'Arena'', a cura di, Roma, Edizioni Fotogramma, 2001.
*''[[Rai, la grande guerra]]. 1962-2002. Quarant'anni di battaglie a Viale Mazzini'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2002]]. ISBN 88-04-50932-5
*''[[La Grande Muraglia (libro)|La Grande Muraglia]]. L'Italia di Berlusconi, l'Italia dei girotondi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2002]]. ISBN 88-04-50992-9
*''[[Il Cavaliere e il Professore]]. La scommessa di Berlusconi, il ritorno di Prodi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2003]]. ISBN 88-04-51798-0
*''Cinquant'anni. Il miracolo del Friuli. 1953-2003 premio del lavoro e del progresso economico'', Udine-Roma, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura-Edizioni Fotogramma, 2003.
*''[[Storia d'Italia da Mussolini a Berlusconi]]. 1943: l'arresto del duce, 2005: la sfida di Prodi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2004]]. ISBN 88-04-53484-2
*''[[Vincitori e vinti (libro)|Vincitori e vinti]]. Le stagioni dell'odio. Dalle leggi razziali a Prodi e Berlusconi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2005]]. ISBN 88-04-54866-5
*''La sfida cinese'', Roma, Edizioni Fotogramma, 2005.
*''[[L'Italia spezzata]]. Un paese a metà tra Prodi e Berlusconi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2006]]. ISBN 88-04-56006-1
*''Veneto. Una favola nel mondo'', a cura di, Roma-Vicenza, Edizioni Fotogramma-Banca popolare di Vicenza, 2006.
*''[[L'amore e il potere]]. Da Rachele a Veronica, un secolo di storia italiana'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2007]]. ISBN 978-88-04-57268-8
*''[[Viaggio in un'Italia diversa]]'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2008]]. ISBN 978-88-04-58311-0
*''1938. Leggi razziali, una tragedia italiana. 70° anniversario'', a cura di e con Marcello Pezzetti, Roma, Gangemi, 2008. ISBN 978-88-492-1585-4
*''[[Donne di cuori]]. Da Cleopatra a Carla Bruni. Da Giulio Cesare a Berlusconi'', Roma-Milano, Nuova ERI-A. Mondadori, [[2009]]. ISBN 978-88-04-59362-1
*''Auschwitz-Birkenau'', a cura di e con Marcello Pezzetti, Roma, Gangemi, 2010. ISBN 978-88-492-1842-8
*''Nel segno del cavaliere. Silvio Berlusconi, una storia italiana'', Roma-Milano, Rai Eri-Mondadori, 2010. ISBN 978-88-04-60189-0
*''Il cuore e la spada. Storia politica e romantica dell'Italia unita 1861-2011'', Mondadori-Rai Eri, 2010. ISBN 978-88-04-60334-4
 
== Cinema ==
Nel [[2006]] recita un piccolo [[cameo]] nel film ''[[Commediasexi]]'' di [[Alessandro D'Alatri]], dove interpreta se stesso.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.brunovespa.net/ Sito ufficiale]
*[http://www.antidigitaldivide.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=638 Il pensiero di Vespa su Internet e Blog]
 
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