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'''Uzeta''' è il protagonista di una leggenda di [[Catania]] inventata agli inizi del [[XX secolo|Novecento]] dal giornalista Giuseppe Malfa e immortalata in uno dei lampioni di [[Piazza dell'Università|piazza Università]] dagli scultori [[Mimì Maria Lazzaro]] e [[Domenico Tudisco]].
{{A|motivo=La voce potrebbe essere enciclopedica se fosse sviluppata meglio|argomento=mitologia|mese=agosto 2006|firma=[[Utente:Starlight|Starlight]] &middot; <sup>[[Discussioni utente:Starlight|<font color="red">'''Ecchime!'''</font>]]</sup> 12:12, 10 ago 2006 (CEST)}}
 
La storia narra di questo ragazzo di umili origini che riuscì a diventare [[Cavalleria medievale|cavaliere]] sotto [[Federico II di Svevia|Federico II]] per la sua bravura. Quando gli venne chiesto di combattere contro gli Ursini, dei [[gigante (mitologia)|giganti]] [[saraceni]], accettò e vinse. Dal nome dei giganti sarebbe derivato, secondo la leggenda, quello del [[Castello Ursino (Catania)|Castello]] al centro del capoluogo etneo. Le vere origini del nome sono da attribuirsi all'espressione latina "castrum sinus", cioè "castello del golfo".
Uzeta è protagonista di una leggenda di Catania inventata agli inizi del Novecento: questo ragazzo di umili origini diventò cavaliere per la sua bravura e riuscì a sconfiggere gli Ursini, giganti saraceni che avrebbero dato il nome al Castello.
 
Uzeta, eroe dell'Opera dei Pupi e protagonista dell'omonima storia, nasce nel 1900 dalla fantasia del famoso puparo don Raffaele Trombetta, che volle regalare al suo pubblico un "paladino" catanese.
Figlio di un povero tessitore della via Naumachia, Uzeta, da semplice palafreniere, dopo esser stato corsaro e dopo aver salvato Catania dagli Algerini, Roma dai Berberi, Vienna dai Tartari, diventerà Principe del Simeto, Gonfaloniere della Chiesa, Arciduca di Vienna e Cavaliere della Legion d'Onore.
Il paladino di Catania indossa una magnifica armatura listata di nero con l'insegna dell'Elefante ('u Liotru). Personaggio amatissimo dal pubblico dell'Opira, le sue avventure sono rappresentate dalla Marionettistica dei fratelli Napoli, pupari in Catania dal 1921.
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore = Giuseppe Malfa |titolo = Uzeta il catanese e Magilda di Catane, ovvero Ferrantino Sant'Aquila |città = Palermo |editore = Leggio |anno = 1926 |sbn = PA10023486}}
* {{Cita libro |autore = Maria Teresa Di Blasi |titolo = Il Cicerone. Storia, itinerari e leggende di Catania |ed = 1 |città = Catania |editore = Greco |anno = 2000 |pp = 100-102 |sbn = PAL0171701}}
 
{{Portale|Sicilia}}
 
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