Sultanato selgiuchide: differenze tra le versioni

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{{NN|storia medievale|gennaio 2021|Non ci sono note, neppure una.}}
{{Avvisounicode}}
 
{{Stato storico
|nomeCorrente = ImperoSultanato Selgiuchideselgiuchide
|nomeCompleto = دولت سلجوقیان<br/>Dawlat-i SaljūqiānSaljūqyān<br/>Grande Impero Selgiuchide<br/> Büyük Selçuklu Devleti
|nomeUfficiale =
|linkStemma = Seljuk Empire.png
|portale =
|linkBandiera = Flag of the Seljuks.svg|linkLocalizzazione =
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|didascalia = Il Sultanato selgiuchide nel 1092, alla morte di [[Malik Shah I]]
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|lingua ufficiale = [[Lingua persiana|persiano]]
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|lingua = [[lingua turca|turco]]<br/>[[lingua araba|arabo]]
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|lingua ufficiale = [[lingua persiana|Persiano]]
|lingua = [[lingua turca|Turco]]<br>[[lingua araba|Arabo]]
|capitale principale = [[Isfahan]]
|altre capitali = [[Nishapur]]<br/>[[Rey (Iran)|Rey]]
|dipendente da =
|dipendenti dadipendenze = [[Sultanato di Iconio]]</br />[[Sultanato di Damasco]]</br />[[Zengidi|Emirato di Mossul]]
|forma di stato = [[monarchia]]
|governo = assoluto
|titolo capi di stato = [[ShahSultano|Gran Sultano]] o [[Sultano|Gran SultanoShah]]
|elenco capi di stato = [[Selgiuchidi|elenco]]
|titolo capi di governo = [[Visir]]
|elenco capi di governo = [[Visir selgiuchidi|elenco]]
|organi deliberativi =
|inizio = [[1037]]
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|stato precedente = [[Abassidi]]</br>[[Ghaznavidi]]
|fine = [[1153]]
|evento iniziale =
|fine = [[1194]]
|ultimo capo di stato = [[Ahmed Sanjar]]
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|stato successivo = [[Abassidi]]</br>[[Impero corasmio]]</br>[[Sultanato di Rum]]</br>[[Ayyubidi|Dinastia Ayyubide]]</br>[[Eldiguzidi]]</br>[[Buridi|Dinastia Buride]]</br>[[Zengidi|Dinastia Zengide]]</br>[[Danishmendidi|Dinastia Danishmendide]]</br>[[Artuqidi|Dinastia Artuqide]]</br>[[Saltuklu|Dinastia Saltuklu]]</br>[[Zengidi]]
|area geografica = nel 1080 stimato a 3.900.000 km²
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|religioni preminenti = [[Islam]]
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|altre religioni = [[Cristianesimo]], [[Zoroastrismo]], [[Sciismo]], [[Ebraismo]], [[Ibadismo]]
|stato precedente = {{simbolo|Abbasid banner.svg}} [[Abbasidi]]<br />[[Ghaznavidi]] <br> [[Impero bizantino]]
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|stato successivo = {{simbolo|Abbasid banner.svg}} [[Abbasidi]]<br />[[Impero corasmio]]<br />[[Sultanato di Rum]]<br />[[Ayyubidi|Dinastia Ayyubide]]<br />[[Eldiguzidi]]<br />[[Buridi|Dinastia buride]]<br />[[Danishmendidi|Dinastia danishmendide]]<br />[[Artuqidi|Dinastia artuqide]]<br />[[Saltuqidi|Dinastia saltuchide]]<br />[[Zengidi]] <br />[[Impero bizantino]] <br />[[Regno di Gerusalemme]] <br />[[Contea di Edessa]] <br />[[Principato di Antiochia]] <br />[[Contea di Tripoli]]
}}
 
L<nowiki>Il '</nowiki>'''ImperoSultanato selgiuchide''' (in [[lingua turca|turco]]: ''Büyük Selçuklu Devleti'', (Grande Stato Selgiuchide); in [[linguaLingua persiana|persiano]]: '''<span style="font-size: 120%;">دولت سلجوقیان,</span>'''; in [[linguaLingua araba|arabo]]: '''<span style="font-size: 120%;">الدولة السلجوقية</span>'''), o '''Grandi Selgiuchidi'''<ref>Per distinguerli dal [[Sultanato di Rum]] e da quello dei [[Danishmendidi]], anch'essi entità politico-amministrative selgiuchidi.</ref>, fu un grande [[impero]] medievale [[Musulmani|Musulmanomusulmano]] [[Sunniti|Sunnitasunnita]] originato dal ramo ''[[Qynyq]]'' dei [[Oghuz|Turchi]] [[Oghuz]], dominato dalla [[Selgiuchidi|dinastia selgiuchide]], esteso dall'[[Hindu Kush]], all'[[Anatolia]] e dall'[[Asia centrale]] al [[Golfo Persico]] nei secoli [[XI secolo|secoli XI]] e [[XII secolo|XII]]. Dalla loro terra natale presso il [[Lagolago d'Aral]], i Selgiuchidi avanzarono prima sul [[Khorasan]] e poi sulla [[Persia]] prima di conquistare infine l'[[Anatolia]] orientale. Il loro impero era [[imperi per estensione|il più vasto del suo tempo]], con una superficie di 3,9-4 milioni di km² all’apice.
 
L'ImperoIl SelgiuchideSultanato selgiuchide fu governato dapprima da [[Toghrul Beg]] dal [[1037]], dopo gli sforzi del fondatore della [[Selgiuchidi|Dinastia Selgiuchideselgiuchide]], [[Seljuk]], nel primo quarto dell'[[XI secolo]]. Il padre di Seljuk aveva una posizione preminente nello stato [[Stato Oghuz Yagbu]], e diede il suo nome sia all'impero chesia alla dinastia. I Selgiuchidi unirono ilgran parte del frammentato scenario politico del mondo Islamicoislamico orientale e giocarono un ruolo chiave nella [[Prima Crociata|Primaprima]] e [[Secondaseconda Crociatacrociata]]. Fortemente [[Persianizzazione|persianizzati]] nella cultura e nella lingua, i Selgiuchidi ebbero un ruolo importante anche nello sviluppo della [[turco-persiana|tradizione turco-persiana]], esportando la cultura persiana in Anatolia. L'imperoIl sultanato era governato come una sorta di [[Confederazione di Stati|confederazione]] di principi, gli [[atabeg]], nominalmente sottomessi ai [[Sultano|sultani]] e al [[Shah|Gran Sultano o Shah]].
 
== Storia ==
 
{{Vedi anche|Selgiuchidi}}
 
===Fondatore della dinastia===
 
{{Vedi anche|Seljuk}}
 
L'antenato dei Selgiuchidi fu il loro [[bey (carica)|Bey]], [[Seljuk]], che si pensa avesse prestato servizio nell'armataesercito deldei [[Cazari|Khazar]], e circafinché nel [[950]] luicirca, il Bey e i suoi uomini migrarono nella [[Corasmia]], presso la città di Jend, ora chiamata [[Khujand]], dove si convertirono all'[[Islam]].
 
=== Tughrul e la fondazione dell'Impero ===
 
=== Tughrul e la fondazione del Sultanato ===
{{Vedi anche|Toghrul Beg}}
 
I Selgiuchidi erano alleati con gli [[Shah]] [[Samanidisamanidi]] di [[Persia]], contro i [[Karakhanidi]]. I Samanidi comunque persero contro i Karakhanidi e gli emergenti [[Ghaznavidi]] e vennero coinvolti in una lotta per il potere nella regione prima di poter stabilire launa loro base indipendente.
 
[[Toghrul Beg]] era il nipote di Seljuk, e [[Chagri Beg|Çağrı]] (Chahri) era suo fratello. Sotto di lui nel [[1030]] i Selgiuchidi si ribellarono ai [[Ghaznavidi]], iniziando la conquista della [[Persia]] e del [[Khorasan]]. Inizialmente i Selgiuchidi furono respinti da [[Mahmud di Ghazna|MahmudMaḥmūd]] e si ritirarono in Corasmia, ma Toghrul e Çağrı li guidarono presto alla cattura di [[Merv]] e [[Nishapur]] ([[1028]]-[[1029]]). Successivamente continuarono a razziare e scambiare territori con il suo successore nella Corasmia ede arrivarono a saccheggiare [[Ghazni]] nel [[1037]]. Nello stesso anno, a [[Nishapur]], [[Toghrul Beg]] si proclamò [[sultano]]. Nel [[1039]] alla [[battaglia di DandanaqanDandanqan]], sconfissero decisivamente [[Mas'ud I di Ghazni]] costringendolo ad abbandonare molti dei suoi territori occidentali a vantaggio dei Selgiuchidi, ma nel [[1047]] i Selgiuchidi vennero arrestati a nord dai [[Impero Bizantinobizantino|Bizantini]] a [[Erzurum]]. Nonostante la sconfitta, i Turchi proseguirono le loro devastazioni in [[Georgia]] e riuscirono ugualmente a scacciarecacciare i Ghaznavidi, costringendoli a rifugiarsi nei loro possedimenti in [[India]]. Nel [[1050]] Toghrul entrò quindi in [[Isfahan]], rendendola [[capitale (città)|capitale]] del nuovo [[impero]].
 
Mentre ancora il potere selgiuchidaselgiuchide si andava consolidando in Persia, i Turchi, guidati daidagli principiEmiri [[Asan]] e [[Ibrahimİbrahim InalYinal]], continuarono nellele loro razzie nell'[[Armenia]] bizantina, attaccando [[Kars]] nel [[1052]] e conducendo, nel [[1054]] una campagna di saccheggio guidata dallo stesso Toghrul attorno al [[lago di Van]] e alla fortezza di [[Manzicerta]]. Pochi anni dopo la conquista di Isfahan, nel [[1055]], fu lo stesso [[califfo]] [[Abbasidi|abbaside]] a chiamare il sultano Toghrul a [[Baghdad]] perché lo liberasse dalla minaccia costituita dal [[visir]] [[sciita]] [[al-Basasiri]]: Toghrul venne proclamato [[ShahSultano]], conautorizzato il diritto dia esercitare il suo potere su tutti coloro che dovevano obbedienza spirituale al califfo. Nel [[1056]] e nel [[1057]] vennero condotte nuove campagne in Armenia, che portarono al saccheggio di [[Melitene]], mentre nel [[1059]] le forze selgiuchidi penetrarono in profondità, sino a [[Sivas|Sebastea]].
 
=== Il regno di Alp Arslan e la conquista dell'Armenia ===
{{vedi anche|Battaglia di Manzicerta|Alp Arslan}}
 
[[Alp Arslan]] era il figlio di Çağrı Beg. Nel [[1063]], alla morte di Tughril, successesuccedette comeallo Shah,zio e, desiderando proteggerecontrollare la frontiera settentrionale dalla minaccia bizantina, decise di occupare l'[[Armenia]] e la [[Georgia]]. Nel [[1064]] distrusse [[Ani (città)|Ani]], antica capitale armena, attaccando l'anno successivo [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]], che però, ben difesa, resistette. Non così accadde però nel [[1066]] a [[Cesarea]] diin [[Cappadocia]], che venne saccheggiata. Nel [[1068]] i Selgiuchidi giunsero fino a [[Niksar|Neocesarea]] ede [[Amorio]], arrivando l'anno successivo ada [[Iconio]] e a [[Khonae]] nel [[1070]], annettendo così quasi tutta l'[[Anatolia]]. Nel [[1071]] Arp Arslan, mentre si trovava in [[Siria]], nei pressi di [[Aleppo]], seppe che l'[[imperatore bizantino]] [[Romano IV di BisanzioDiogene]] stava marciando rapidamente sull'Armenia, con l'intenzione di liberarla dai Selgiuchidi. Lo scontro tra le due formazioni armate avvenne nella [[battaglia di Manzicerta]], i Turchi attaccarono prima che i Bizantini, potesseromale riunire i due tronconi in cui avevano suddiviso l'armata eaddestrati, fortisubirono anche delil tradimento dei mercenari [[franchi]] al servizio di Romano IV Diogene,. I Selgiuchidi di Alp Arslan ebbero la meglio, catturando lo stesso imperatore bizantino, che fu costretto a riconoscere il dominio selgiuchide sull'Armenia. Alp Arslan autorizzò i suoi generali Turkmeniturcomanni a stabilire i propri principati nell'Anatolia ex bizantina, come [[atabeg]] a lui leali. Nello stesso anno, il [[vassallo]] [[Atsiz ibn Abaq]], [[emiro]](o di [[Damasco]]Uvaq), conquistò [[Gerusalemme]], sottraendo ai [[Fatimidi]] d'[[Egitto]] l'intera [[Palestina]]. In due anni, i Turkmeni avevano esteso il loro controllo fino al [[Mar Egeo]] sotto numerosi "beghliksbeilicati" (i successivi [[Beilikati turchi d'Anatolia|beylik]] turchi): ili [[Saltuqidi|Saltuklu]] nell'Anatolia nordorientale, i [[Mengugekidi|mengugek]] nell'Anatolia orientale, l'gli [[Artuqidi|Artuqid]] nell'Anatolia sudorientale, ili [[Danishmendidi|Danishmendide]] nell'Anatolia Centrale, il [[Sultanato di Rum]] nell'Anatolia occidentale e il beghlikbeilicato di [[Tzachas|Chaka Bey]] a [[Smirne]] ([[Smyrna]]).
Nel [[1072]], assicurato il proprio confine settentrionale, loil ShahSultano rivolse la sua attenzione alla regione della [[Transoxiana]], con l'intenzione di sottometterla, morendo però nel corso della campagna.
 
=== Il regno di Malik ShahShāh I e la massima estensione ===
{{vedi anche|Sultanato di Iconio|Malik Shāh I}}
{{Storia dell'Iran}}
{{vedi anche|Sultanato di Iconio|Malik Shah I}}
 
Ad ArpAlp Arslan succedette il figlio [[Malik ShahShāh I]], il quale, insieme ai suoi [[visir]] persiani, Nizām al-Mulk e Tāj al-Mulk, espanse lo Stato Selgiuchideselgiuchide in varie direzioni, fino ai confini della [[Cina]] ada est e contro idei [[Bizantini]] ada ovest. Spostò la capitale da [[Rey (Iran)|Rey]] ada [[Isfahan]]. NizāmNiẓām al-Mulk stabilì il sistema militare Iqtadell{{'}}''[[iqta'|iqṭāʿ]]'' e fiformò l'amministrazione grazie all'Università NizāmīyyahNiẓāmiyya da lui edificata a [[Baghdad]],. e ilIl regno di Malik ShahShāh fu reputatoconsiderato l'età dell'oro dei "Grandi Selgiuchidi". Ile il Califfo [[Abbasidi|Abbasideabbaside]] lo intitolò Malik Shāh "Sultano dell'Est e dell'Ovest" nel [[1087]].
 
Subito dopo la sconfitta dei bizantiniBizantini a Manzicerta, Malik ShahShāh mise gli occhi sull'Anatolia, che, trasformatatrascurata in terra di pascoli dall'amministrazione delladalla nobiltà bizantina, si offriva come terra ideale per la migrazione delle [[tribù]] di [[allevamento|allevatori]]-[[guerrieroguerra|guerrieri]] [[turkmeni]] al seguito dei Selgiuchidi.
 
Malik Shāh affidò il compito al cugino [[Suleyman ibn Qutulmish]], che, tra il [[1073]] e il [[1081]] occupò gran parte dell'Anatolia, costituendovi l'autonomo [[Sultanato di Rum]], vassallo dell'impero di Malik Shah. La capitale del nuovo stato venne posta a [[Nicea]], [[Assedio di Nicea (1077)|conquistata]] nel [[1077]]. Nel [[1085]] SuleimanSuleyman ottenne anche la consegna di [[Antiochia]] e dell'intera [[Cilicia]], seguite, nel [[1086]], dalla grande città di Edessa.
 
Allo stesso tempo Malik Shāh affidò al fratello [[Tutush I]] il compito di occupare la [[Siria]], formandovi un [[Sultanato di Siria|sultanato]] vassallo. Tutush, per affermare il proprio potere, fece quindi assassinare nel [[1079]] l'emiro selgiuchide di [[Damasco]] [[Atsiz ibn-Abaq Uvak|Atsiz]], divenendo l'unico signore delle terre comprese tra l'Egitto e [[Aleppo]], sua vassalla.
 
Dopo la caduta di Antiochia ede di Edessa, però, i due sultanati di Nicea e Damasco entrarono in conflitto: nella battaglia che ne seguì SuleimanSuleyman, signore di Nicea, venne trucidato dal cugino [[Tutush I|Tutush]], signore di [[Damasco]]. All'evento seguì un periodo di caos nel dominio selgiuchide d'Anatolia, sino a quando non intervenne nel [[1092]] lo stesso Malik ShahShāh, nominando nuovo sultano di Nicea [[Qilij Arslan I]], figlio di SuleimanSuleyman. QuestiEgli, per liberarsi dalla minaccia rappresentata dal suocero [[Tzachas|Chaka]], [[emiro]] di [[Smirne]], lo fece immediatamente assassinare, liberando però in tal modo anche i Bizantini dalla minaccia rappresentata dal signore di Smirne.
 
=== Il declino ===
Dopo la morte di Malik Shāh, nel 1092, si aprì nel Sultanato un'aspra lotta di successione tra i suoi figli, destinata a durare un decennio. Nel 1095 morì anche Tutush, sultano di Damasco, il cui regno venne spartito tra i figli [[Duqaq I|Duqāq]], signore di Damasco, e [[Ridwan ibn Tutush|Riḍwān]], signore di [[Aleppo]], che però faticavano a mantenere il controllo sui signori locali, mentre i Fatimidi riprendevano l'offensiva in Palestina e [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] si rendeva indipendente e l'[[atabeg]] di [[Mosul]] minacciava la stessa Aleppo.<br />
I resti del breve Sultanato di Siria vennero travolti in pochi anni dalle nuove dinastie emergenti degli [[Artuqidi]] e dei [[Buridi]], in parte vassalle dei Selgiuchidi di Persia, in parte degli [[Abbasidi]] di [[Baghdad]] che, con il declinare della potenza turca, cercavano di sottrarsi alla tutela dei [[Grandi Selgiuchidi]].
 
Altra minaccia alla stabilità dell'impero era rappresentata poi dalla setta degli [[Ismailismo|Ismailiti]] [[Nizariti]], che, dopo essere stati al centro di numerose campagne militari di repressione durante il regno di [[Malik Shah|Malik Shāh]], avviarono, sotto la guida di [[Ḥasan-i Ṣabbāḥ]] una campagna mirante a colpire capi politici e militari selgiuchidi che essi ferocemente avversavano, anche perché [[Sunnismo|sunniti]]. Ciò servì a renderli famosi come la [[Setta degli Assassini]] e una delle prime vittime del movimento ismailita fuo il [[vizir]] di Malik Shāh, [[Nizam al-Mulk]], trucidato nel 1092.
Dopo la morte di Malik Shah, nel 1092, si aprì nell'impero un'aspra lotta di successione tra i suoi figli destinata a durare un decennio. Nel [[1095]], poi, morì anche Tutush, sultano di Damasco, il cui regno venne spartito tra i figli [[Duqaq I|Duqaq]], signore di Damasco, e [[Ridwan ibn Tutush|Riḍwān]], signore di [[Aleppo]], che però faticavano a mantenere il controllo sui signori locali, mentre i Fatimidi riprendevano l'offensiva in Palestina, [[Tripoli (Libano)|Tripoli]] si rendeva indipendente e l'[[atabeg]] di [[Mossul]] minacciava la stessa Aleppo.</br>
I resti del breve sultanato di Siria vennero travolti in pochi anni dalle nuove dinastie emergenti degli [[Artuqidi]] e dei [[Buridi]], in parte vassalle dei Selgiuchidi di Persia, in parte degli [[Abbasidi]] di [[Baghdad]] che, col declinare della potenza turca, cercavano di sottrarsi alla tutela dei [[Grandi Selgiuchidi]].
 
=== La fine del Sultanato ===
Altra minaccia alla stabilità dell'impero era rappresentata poi dalla setta degli [[Ismailismo|Ismailiti]] [[Nizariti]], che, dopo essere stati al centro di numerose campagne militari di repressione durante il regno di [[Malik Shah]], avviarono, sotto la guida di [[Ḥasan-i Ṣabbāḥ]] una campagna di esecuzioni terroristiche, mirate a colpire capi politici e militari selgiuchidi che essi ferocemente avversavano, anche perché [[Sunnismo|sunniti]]. Ciò servì a renderli famosi come la [[Setta degli Assassini]]. Una delle prime vittime della setta era stato proprio il [[vizir]] di Malik Shah, [[Nizam al-Mulk]], trucidato nel 1092.
Dopo essere emerso come Gran Sultano da una lunga serie di guerre dinastiche, nel 1141 il Sultano [[Ahmed Sanjar]], preoccupato per l'espansione dei [[mongoli]] [[Kara Khitay]], che avevano appena occupato la [[Transoxiana]], marciò contro di loro affrontandoli a [[Samarcanda]]: disastrosamente sconfitto, riuscì a stento a salvare la propria vita fuggendo. La battaglia provocò per i Selgiuchidi la perdita della [[Corasmia]], che divenne Stato vassallo dei Kara Khitai e iniziò una campagna di aggressione contro i propri precedenti signori.
 
Il sovrano corasmio [[Anushtigin]], approfittando della debolezza dei Selgiuchidi nell'Iran, iniziò una rapida espansione ai loro danni, che portò nel 1153 alla cattura dello stesso Gran Sultano Ahmed. Liberato nel 1156, Ahmed cadde l'anno successivo e venne sepolto a [[Merv]]. La sua morte segnò la fine dell'unità per il grande sultanato selgiuchide e la perdita del [[Khorasan]].
=== La fine dell'impero ===
 
Dopo essere emerso come Gran Sultano da una lunga serie di guerre dinastiche, nel [[1141]] lo shah [[Ahmed Sanjar]], preoccupato per l'espansione dei [[mongoli]] [[Kara Khitay]], che avevano appena occupato la [[Transoxiana]], marciò contro di loro affrontandoli a [[Samarcanda]]: disastrosamente sconfitto, riuscì a stento a salvare la propria vita fuggendo. La battaglia provocò per i Selgiuchidi la perdita della [[Corasmia]], che divenne stato vassallo dei Kara Khitai e iniziò una campagna di aggressione contro i propri precedenti signori.
 
Il sovrano corasmio [[Anushtigin]], approfittando della debolezza dei Selgiuchidi nell'Iran, iniziò una rapida espansione ai loro danni, che portò nel [[1153]] alla cattura dello stesso Gran Sultano Ahmed. Liberato nel [[1156]], Ahmed cadde l'anno successivo e venne sepolto a [[Merv]]. La sua morte segnò la fine dell'unità per il grande sultanato selgiuchide e la perdita del [[Khorasan]].
 
==== Destino degli ultimi domini selgiuchidi ====
In Persia occidentale e meridionale ed in [[Mesopotamia]], signorie selgiuchide sopravvissero ancora per un certo tempo, raccolte attorno ai sovrani selgiuchidi di [[Hamadan]] e [[Kerman (città)|Kerman]]. Nel 1186, tuttavia, [[Muhammad-Shah ibn Bahram-Shah]] di Kerman venne sopraffatto da altri [[Oghuz|turchi Oghuz]], fuggendo a oriente presso i [[Ghuridi]]. Nel 1194 anche [[Tughrul III]] di Hamadan perse i suoi territori a vantaggio dei [[impero Corasmio|Corasmi]].
 
Più a occidente, invece, l'anatolico [[Sultanato di Rum]] sopravvisse ancora per circa un secolo, sino all'invasione dei [[Mongoli]] dell'[[Ilkhanato]].
In Persia occidentale e meridionale e in [[Mesopotamia]], signorie selgiuchide sopravvissero ancora per un certo tempo, raccolte attorno ai sovrani selgiuchidi di [[Hamadan]] e [[Kerman]]. Nel [[1186]], tuttavia, [[Muhammad-Shah ibn Bahram-Shah]] di Kerman venne sopraffatto dai [[Oghuz|Turchi Oghuz]], fuggendo a oriente presso i [[Ghuridi]]. Mentre nel [[1194]], anche [[Tughrul III]] di Hamadan perse i suoi territori a vantaggio dei [[Impero Corasmio|Corasmi]].
 
== Governo ==
Più a occidente, invece, l'anatolico [[Sultanato di Rum]], sopravvisse ancora per circa un secolo, sino all'invasione dei [[Mongoli]] dell'[[Ilkhanato]].
Il potere selgiuchide giunse al suo apogeo sotto [[Malik Shah I|Malik Shāh]], e sia i [[Karakhanidi]] sia i [[Ghaznavidi]] dovettero riconoscere la sovranità dei Selgiuchidi. Il dominio selgiuchide fu stabilito sugli antichi domini [[sasanidi]], in [[Iran]] e [[Iraq]] e includeva l'[[Anatolia]] oltre a parti dell'[[Asia Centrale]] e del moderno [[Afghanistan]]. Il governo selgiuchide fu modellato sull'organizzazione tribale portata dai conquistatori nomadi e assomigliava a una 'federazione familiare'. Sotto questa organizzazione il leader della famiglia più importante assegnava ai membri della famiglia porzioni del suo dominio come proprietà autonome.
 
== Divisione dell'impero ==
==Governo==
[[File:Kharaghan.jpg|thumb|[[Torri Kharraqan|Le torri gemelle di Kharāghān]], costruite nel 1053 in [[Iran]], sono le tombe dei signori [[selgiuchidi]].]]
 
Quando Malik Shāh I morì nel 1092, il Sultanato si divise per i contrasti insorti tra suo fratello ed i quattro figli circa le porzioni dell'impero da spartirsi. In Anatolia, a Malik Shāh I succedette [[Qilij Arslan I]], fondatore del [[Sultanato di Rum]], e in [[Siria]] suo fratello [[Tutush I]]. In [[Persia]] gli succedette suo figlio [[Mahmud I (selgiuchide)|Maḥmūd I]] il cui regno fu contestato dai tre fratelli: [[Barkiyaruq|Berkyāruk]] in [[Iraq]], [[Mehmed I (selgiuchide)|Muḥammad I]] a [[Baghdad]] e [[Ahmed Sanjar]] in [[Khorasan]].
Il potere selgiuchide giunse al suo culmine sotto [[Malik Shah I]], e sia i [[Karakhanidi]] che i [[Ghaznavidi]] dovettero riconoscere la sovranità dei Selgiuchidi. Il dominio selgiuchide fu stabilito sugli antichi domini [[Impero Sassanide|sassanidi]], in [[Iran]] e [[Iraq]] e includeva l'[[Anatolia]] oltre a parti dell'[[Asia Centrale]] e del moderno [[Afghanistan]]. Il governo selgiuchide fu modellato sull'organizzazione tribale portata dai conquistatori nomadi e assomigliava ad una 'federazione familiare'. Sotto questa organizzazione il leader della famiglia più importante assegnava ai membri della famiglia porzioni del suo dominio come proprietà autonome.
 
Alla morte di [[Tutush I]] i suoi figli [[Ridwan ibn Tutush]] e [[Duqaq I]] ereditarono rispettivamente [[Aleppo]] e [[Damasco]] e si combatterono fra di loro fino a dividere la Siria in due [[emirati]] in aperto antagonismo.
==Divisione dell'Impero==
 
Nel 1118 il terzo figlio [[Ahmed Sanjar]] salì a capo del Sultanato. Il suo nipote, figlio di Muḥammad I, non riconobbe la sua ascesa al trono e [[Mahmud ibn Malik Shah|Maḥmūd II]] si proclamò a sua volta Sultano e stabilì la sua capitale a Baghdad, fino al 1131 quando fu ufficialmente deposto da Ahmed Sanjar.
[[Image:Kharaghan.jpg|thumb|right|220px|[[Torri di Kharraqan|Le torri gemelle di Kharāghān]], costruite nel [[1053]] in [[Iran]], sono le tombe dei principi Selgiuchidi.]]
 
Negli altri territori del sempre più nominale Sultanato selgiuchide c'erano gli [[Artuqidi]], nella Siria nord-orientale e nella [[Mesopotamia]] settentrionale, che controllarono [[Gerusalemme]] fino al 1098. Nell'Anatolia orientale e Siria settentrionale fu fondata invece la dinastia [[Danishmendidi|Danishmendide]] che si contese territori con il [[Sultanato di Rum]]. Infine [[Kerbogha]] esercitava grande indipendenza, in veste di [[atabeg]] di [[Mosul]].
Quando [[Malik Shah I]] morì nel [[1092]], l'impero si divise siccome suo fratello e i quattro figli litigarono sulle porzioni di impero da spartirsi. In Anatolia, Malik Shah I fu succeduto da [[Qilij Arslan I]] che fondò il [[Sultanato di Rum]], e in [[Siria]] da suo fratello [[Tutush I]]. In [[Persia]], fu succeduto da suo figlio [[Mahmud I (selgiuchide)|Mahmud I]] il cui regno fu contestato dai tre fratelli: [[Barkiyaruq]] in [[Iraq]], [[Muhammad I]] a [[Baghdad]] ed [[Ahmad Sanjar]] in [[Khorasan]].
 
== La prima crociata ==
Alla morte di [[Tutush I]] i suoi figli [[Radwan]] e [[Duqaq]] ereditarono rispettivamente [[Aleppo]] e [[Damasco]] e si combatterono fra di loro fino a dividere la Siria tra emiri in antagonismo gli uni con gli altri.
{{Vedi anche|Prima crociata}}
 
I divisi Stati dei Selgiuchidi erano più concentrati a consolidare i loro territori ed ottenere il controllo di quelli vicini che a cooperare contro gli invasori della [[prima crociata]]. I Selgiuchidi avevano facilmente sconfitto l'impreparata [[crociata dei poveri]] arrivata nel 1096, ma non poterono fermare l'avanzata delle formazioni armate della successiva [[prima crociata]], che prese importanti città come [[Nicea]], [[Iconio]], [[Kayseri|Cesarea]] e [[Antiochia (città moderna)|Antiochia]] nella sua marcia verso [[Gerusalemme]] e che, nel 1099, conquistò la [[Terra santa]], creando i primi [[Stato crociato|Stati crociati]]. I Selgiuchidi avevano già perso la [[Palestina]] a vantaggio dei [[Fatimidi]], che avevano occupato Gerusalemme appena prima dell'arrivo dei [[crociati]].
Nel [[1118]], il terzo figlio [[Ahmad Sanjar]] salì a capo dell'impero. Il suo nipote, figlio di Muhammad I, non riconobbe la sua ascesa al trono e Mahmud II si proclamò a sua volta sultano e stabilì la sua capitale a Baghdad, fino al [[1131]] quando fu ufficialmente deposto da Ahmad Sanjar.
 
== La seconda crociata ==
Negli altri territori del nominale Impero Selgiuchide c'erano gli [[Artuqidi]], nella Siria nord-orientale e nella [[Mesopotamia]] settentrionale. Controllarono [[Gerusalemme]] fino al [[1098]]. Nell'Anatolia orientale e Siria settentrionale fu fondata la Dinastia [[Danishmendidi|Danishmendide]], e si contese territori con il [[Sultanato di Rum]], inoltre [[Kerbogha]] esercitava grande indipendenza come [[atabeg]] di [[Mossul]].
{{Vedi anche|Seconda crociata}}
[[Ahmed Sanjar]] dovette fronteggiare le rivolte dei [[Karakhanidi]] in [[Transoxiana]], dei [[Ghuridi]] in Afghanistan e dei [[Qarluq]] nel moderno [[Kirghizistan]], oltre all'invasione dei nomadi [[Kara Khitay]] ad est, i quali distrussero lo Stato vassallo selgiuchide dei Karakhanidi orientali. Con la [[battaglia di Qatwan]] contro i Kara Khitay, nel 1141, Sanjar perse tutte le sue province orientali fino al [[Syr Darya]], incluso il vassallaggio dei Karakhanidi occidentali. In questo periodo il conflitto con gli Stati Crociati fu intermittente, e dopo la Prima Crociata sempre più spesso gli atabeg indipendenti si allearono con i Crociati contro altri atabeg gareggiando gli uni contro gli altri per territori. A Mosul, [[Zengi]] successe a [[Kerbogha]] come atabeg e cominciò con successo a consolidare gli atabeg della Siria. Nel 1144 Zengi catturò [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]], sconfiggendo l'alleanza tra la [[Contea di Edessa]] e gli [[Artuqidi]]. Questo evento scatenò la [[Seconda Crociata]]. [[Norandino]], uno dei figli di Zengi, cui era succeduto come atabeg di [[Aleppo]], creò un'alleanza nella regione in opposizione alla Seconda Crociata, che arrivò nel 1147.
 
==La PrimaLasciti Crociata==
I Selgiuchidi erano educati al servizio delle corti musulmane come schiavi o mercenari. La dinastia portò nuova vita, energie e unione alla civiltà islamica, fino ad allora dominata da [[Arabi]] e [[Persiani]]. Secondo i Selgiuchidi, essi portarono ai musulmani "spirito di combattimento ed aggressività fanatica".
 
I Selgiuchidi erano mecenati di arte e letteratura. Sotto il dominio selgiuchide furono fondate delle università. Il loro regno è stato caratterizzato da astronomi persiani come [[Omar Khayyám]] e da intellettuali come il filosofo persiano [[al-Ghazali]].
{{Vedi anche|Prima Crociata}}
 
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Gli Stati fratturati dei selgiuchidi erano più concentrati a consolidare i loro territori e ottenere il controllo di quelli vicini che nel cooperare contro gli invasori della [[Prima Crociata]]. I selgiuchidi avevano facilmente sconfitto l'impreparata [[Crociata dei poveri]] arrivata nel [[1096]], ma non poterono fermare l'avanzata delle armate della successiva [[Prima Crociata]], che prese importanti città come [[Nicea]], [[Iconium]], [[Kayseri]] ed [[Antiochia]] nella sua marcia verso [[Gerusalemme]], e nel [[1099]] infine catturò la [[Terra Santa]], creando i primi [[Stati Crociati]]. I selgiuchidi avevano già perso la [[Palestina]] a vantaggio dei [[Fatimidi]], che l'avevano occupata appena prima dell'arrivo dei Crociati.
 
==La Seconda Crociata==
 
{{Vedi anche|Seconda Crociata}}
 
[[Ahmed Sanjar]] dovette fronteggiare le rivolte dei [[Karakhanidi]] in [[Transoxiana]], dei [[Ghoridi]] in Afghanistan e dei [[Qarluq]] nel moderno [[Kirghizistan]], oltre all'invasione dei nomadi [[Kara Khitay]] ad est, i quali distrussero lo Stato vassallo selgiuchide dei Karakhanidi orientali. Alla [[battaglia di Qatwan]] contro i Kara Khitay, nel [[1141]], Sanjar perse tutte le sue province orientali fino al [[Syr Darya]], incluso il vassallaggio dei Karakhanidi occidentali. In questo periodo il conflitto con gli Stati Crociati fu intermittente, e dopo la Prima Crociata sempre più spesso gli atabeg indipendenti si allearono con i Crociati contro altri atabeg gareggiando gli uni contro gli altri per territori. A Mossul, [[Zengi]] successe a [[Kerbogha]] come atabeg e cominciò con successo a consolidare gli atabeg della Siria. Nel [[1144]] Zengi catturò [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]], sconfiggendo l'alleanza tra la [[Contea di Edessa]] e gli [[Artuqidi]]. Questo evento scatenò la [[Seconda Crociata]]. [[Nur ad-Din]], uno dei figli di Zengi che lo successe come atabeg di [[Aleppo]], creò un'alleanza nella regione in opposizione alla Seconda Crociata, che arrivò nel [[1147]].
 
==Lasciti==
 
I Selgiuchidi erano educati al servizio delle corti Musulmane come schiavi o mercenari. La dinastia portò nuova vita, energie e unione alla civiltà Islamica, fino ad allora dominata da [[Arabi]] e [[Persiani]]. Secondo i Selgiuchidi, essi portarono ai Musulmani "spirito di combattimento ed aggressività fanatica".
 
I Selgiuchidi erano anche mecenati di arte e letteratura. Sotto il dominio selgiuchide furono fondate delle università. Il loro regno è stato caratterizzato da astronomi persiani come [[Omar Khayyám]] ed il filosofo persiano [[Al-Ghazali]].
 
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Image:Borj-toghrul.jpg|La [[Torre di Tughrul|torre di Toghrol]], un monumento del [[XII secolo]] situato a sud di [[Teheran]] in [[Iran]] ain commemorazione di [[Toghrul Beg]].
Image:Male royal figure, 12-13th century, from Iran.jpg|Testa maschile di figura reale, [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]] ritrovata in [[Iran]].
Image:Seljuq Ewer.jpg|Arte dell'era selgiuchide: [[Ewer]] dall'[[Iran]], datato [[1180]]-[[1210]]. Ottone lavorato a sbalzo e intarsiato con argento e [[bitume]]. NY [[Metropolitan Museum of Art]], [[New York]].
Image:Shatranj.jpg|Scacchiera [[Shatranj]], in [[fritwareceramica vitrea]] vitrea, [[XII secolo]], dall'[[Iran]]. [[New York Metropolitan Museum of Art]]., [[New York]].
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== Conquista da parte di Corasmi e Ayyubidi ==
{{vedi anche|Ayyubidi|Impero corasmio}}
 
Nel 1153 i turchi Oghuz si ribellarono e catturarono [[Ahmed Sanjar]]. Questi riuscì a fuggire tre anni dopo ma morì l'anno successivo. Nonostante i molti tentativi di riunire il Sultanato da parte del suo successore, i [[crociati]] gli impedirono di riconquistare l'antico impero. Atabeg come gli [[Zengidi]] e gli [[Artuqidi]] sottostavano solo nominalmente al Sultano selgiuchide, e in pratica controllavano la [[Siria]] in modo indipendente. Quando Ahmed Sanjar morì l'impero si frazionò ancora di più e molti atabeg si resero del tutto indipendenti.
==Conquista da parte di Corasmi ed Ayyubidi==
 
# Selgiuchidi khorasanici in [[Khorasan]] e [[Transoxiana]]. Capitale: [[Merv]]
{{vedi anche|Ayyubidi|Impero Corasmio}}
# Selgiuchidi [[Kerman (città)|Kerman]]i
 
# [[Sultanato di Rum]] (o Selgiuchidi di Turchia). Capitale: [[İznik]] (Nicea), più tardi [[Konya]] (Iconium)
Nel [[1153]], i Turchi Oghuz si ribellarono e catturarono [[Ahmad Sanjar]]. Questi riuscì a fuggire tre anni dopo ma morì l'anno successivo. Nonostante i molti tentativi di riunire l'impero da parte del suo successore, i [[Crociati]] gli impedirono di riconquistare l'antico impero. Gli atabeg come gli [[Zengidi]] e gli [[Artuqidi]] sottostavano solo nominalmente al sultano selgiuchide, e in pratica controllavano la [[Siria]] in modo indipendente. Quando Ahmad Sanjar morì, l'impero si fratturò ancora di più e gli atabeg si resero effettivamente indipendenti.
 
# Selgiuchidi Khorasani in [[Khorasan]] e [[Transoxiana]]. Capitale: [[Merv]]
# Selgiuchidi [[Kerman|Kermani]]
# [[Sultanato di Rum]] (o Selgiuchidi di Turchia). Capitale: [[Iznik]] (Nicea), più tardi [[Konya]] (Iconium)
# Atabeghlik di Salgur in [[Iran]]
# Atabeghlik di [[Ildeniz]] in [[Iraq]] ed [[Azerbaigian]]. Capitale: [[Hamadan]]
# Atabeghlik dei [[Buridi]] in [[Siria]]. Capitale: [[Damasco]]
# Atabeghlik di Zangi ada [[Jazīra]] ([[Mesopotamia]] settentrionale). Capitale: [[MossulMosul]]
# Beghlik turcomanni: [[Danishmendidi]], [[Artuqidi]], [[Saltuklu|Saltuqidi]] e [[Mengugekidi]] in [[Asia Minore]]
# [[Impero Corasmio]] in [[Transoxiana]] e [[Corasmia]]. Capitale: [[Urganch]]
 
Dopo la [[Secondaseconda Crociatacrociata]] ilal generale di [[NurNorandino|Nūr adal-DinDīn]], [[Shirkuh]], che si era stabilito in [[Egitto]], nella terra dei [[Fatimidi]], fudi succedutofatto daponendoli sotto il suo controllo, succedette il nipote [[Saladino]]. SaladinoQuesti avviò una politica di sostanziale autonomia da Norandino (malgrado formalmente si ribellòdichiarasse asempre Nursuo ad-Dinsuddito), ede alla sua morte sposò la sua vedova e catturòconquistò gran parte della [[Siria]] creando la Dinastiadinastia [[Ayyubidi|Ayyubide]].
 
Secondo altre fonti, il [[Georgia|Regno di Georgia]] cominciò a diventare una potenza locale ed estese i suoi confini a spese dell'Impero Selgiuchideselgiuchide. Lo stesso avvenne durante la rinascita del [[Regno armeno di Cilicia]] sotto [[Leone III d'Armenia]] in Anatolia. Il califfo [[AbbassidiAbbasidi|abbassideabbaside]] [[Anal-Nasir li-din Allah]] a sua volta cominciò a riaffermare la sua autorità e si alleò con l'imperatore corasmio [[Takash]].
 
Per un breve periodo, [[Togrul III]] fu sultanoSultano di tutti i Selgiuchidi, ada eccezione dell'Anatolia. Nel [[1194]], comunque, Togrul fu sconfitto da Takash, lo shahShah dell'[[Impero Corasmiocorasmio]], ede i Selgiuchidi infine crollarono. Del passato ImperoSultanato Selgiuchideselgiuchide, solo il [[Sultanato di Rum]] in [[Anatolia]] rimasesopravvisse. Al declino della dinastia nel [[1260]], i [[Mongoli]] invasero l'Anatolia e la divisero in piccoli emirati chiamati [[Beilikatibeilikati turchi d'Anatolia]]. Infine uno di questi, quello [[Impero Ottomanoottomano|Ottomanoquello ottomano]], salì al potere e conquistòassoggettò gli altri.
 
== Lista dei Grandi selgiuchidi ==
 
{| class="wikitable" style="text-align:left"
|- style="background:#cccccc"
! colspan=2 | Grandi Selgiuchidi
|- bgcolor="#ffffff"
|[[Toghrul Beg]]
|[[1037]]-[[1063]]
|- bgcolor="#e5e5e5"
|[[Alp Arslan]]
|[[1063]]-[[1072]]
|- bgcolor="#ffffff"
|[[Malik Shah I]]
|[[1072]]-[[1092]]
|- bgcolor="#e5e5e5"
|[[Mahmud I (selgiuchide)|Mahmud I]]
|[[1092]]-[[1094]]
|- bgcolor="#ffffff"
|[[Barkiyaruq]]
|[[1094]]-[[1105]]
|- bgcolor="#e5e5e5"
|[[Malik Shah II]]
|[[1105]]
|- bgcolor="#ffffff"
|[[Mehmed I (selgiuchide)|Mehmed I]]
|[[1105]]-[[1118]]
|- bgcolor="#e5e5e5"
|[[Ahmed Sanjar]]
|[[1118]]-[[1153]]
|}
 
Dopo la morte di [[Ahmed Sanjar]] i domini selgiuchidi di Persia vennero divisi tra le signorie di [[Hamadan]] e [[Kerman (città)|Kerman]].
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* [[Steven Runciman]], ''Storia delle Crociate'', Torino, Einaudi, 1966 (4ª ed.). Trad. it. dell'originale ''A History of the Crusades'', Londra, Cambridge University Press, 1951.
 
==Altri progetti==
* Steven Runciman, ''Storia delle Crociate'', Torino, Einaudi, 1966 (4ª ed.). Trad. it. dell’originale ''A History of the Crusades'', Londra, Cambridge University Press, 1951.
{{interprogetto}}
 
{{Storia della Persia}}
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[[nn:Seldsjukkar]]
[[no:Seldsjukkene]]
[[pl:Sułtanat seldżucki]]
[[pt:Turcos Seljúcidas]]
[[ro:Selgiucizi]]
[[ru:Сельджуки]]
[[sv:Seldjuker]]
[[tr:Büyük Selçuklu Devleti]]
[[ur:سلجوقی سلطنت]]
[[zh:塞尔柱帝国]]