=== Unione civile (ordinamento civile italiano)Europea ===
=== Le proposte di legge dal 1986 ad oggi ===
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Nel 1986, grazie all'"Interparlamentare donne Comuniste" e ad Arcigay (associazione per i diritti degli omosessuali), si incominciò a discutere per la prima volta in ambito parlamentare di unioni civili. In particolare, furono la senatrice Ersilia Salvato e le onorevoli Romana Bianchi e Angela Bottari a presentare alle rispettive Camere di appartenenza un disegno di legge sulle unioni civili.
!Nazione
!Unioni Civili
Nel 1988, su insistenti pressioni di Arcigay, Alma Agata Cappiello, avvocato e parlamentare socialista, presentò la prima proposta di legge (PdL N. 2340, Disciplina della famiglia di fatto, 12 febbraio 1988), mai calendarizzata, per il riconoscimento delle convivenze tra "persone" ('''al fine di riconoscere e regolare il rapporto di convivenza tra "persone legate [...] da almeno tre anni [...] risultante da iscrizione anagrafica o da atto pubblico", senza porre alcun accenno alla diversa identità sessuale degli stessi conviventi e includendo, così, anche i rapporti tra persone dello stesso sesso''').
!Anno
!Nome e legge di riferimento
La proposta Cappiello, che ebbe ampia risonanza sulla stampa (che con una semplificazione giornalistica parlò di "matrimonio di serie b") adombrava ('''ADOMBRAVA? MEGLIO RIGUARDAVA ANCHE''') il riconoscimento delle coppie omosessuali ('''MANCA LA FONTE DELLA SEMPLIFICAZIONE GIORNALISTICA - UNICO ARTICOLO TROVATO IN RETE DEL GIORNALE "LA STAMPA" PARE ANZI SALUTARE CON FAVORE LA PROPOSTA DI LEGGE ''')
!Adozione
!Note aggiuntive
:(Nel corso degli anni novanta, il numero di proposte di legge relative alle unioni civili diventa sempre più consistente. Nel corso della XIII legislatura si registrano almeno una decina di legge, presentate da diversi esponenti politici (Nichi Vendola, Luigi Manconi, Gloria Buffo, Ersilia Salvato, Graziano Cioni, Antonio Soda, Luciana Sbarbati, Antonio Lisi, Anna Maria De Luca, e Mauro Paissan). Tuttavia, nessuno di questi arrivò mai all'ordine del giorno dei lavori delle Camere, anche per il veto espresso ed esplicito delle gerarchie cattoliche, influenti su entrambe le coalizioni.
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|Francia
: Nello stesso periodo, pressioni a favore della non discriminazione delle coppie omosessuali giungono anche dal Parlamento europeo, che l'8 febbraio del 1994 approva la "Risoluzione sulla parità di diritti per gli omosessuali nella Comunità". In essa, il Parlamento invita la Commissione, tra le altre cose, a far sì che gli Stati membri pongano fine "agli ostacoli frapposti al matrimonio di coppie omosessuali [...] garantendo pienamente diritti e vantaggi del matrimonio e consentendo la registrazione delle unioni", nonché "a qualsiasi limitazione del diritto degli omosessuali di essere genitori ovvero di adottare o avere in affidamento dei bambini". Di grande rilievo, in questo ambito, sono anche le diverse Relazione sui diritti umani, redatte annualmente, e che passano in rassegna le politiche e le azioni concernenti i diritti umani all'interno dell'Unione, svolgendo una funzione di stimolo nei confronti dei legislatori nazionali.
|Sì
|1999
: L'azione del Parlamento Europeo a favore delle coppie omosessuali continua anche nel nuovo millennio. Nel settembre del 2003, il Parlamento Europeo approva una Risoluzione sui diritti umani in Europa (conosciuta come Rapporto Sylla, dal nome del relatore Fodé Sylla) nella quale, all'interno della sezione dedicata alle discriminazioni per orientamento sessuale, "ribadisce la propria richiesta agli Stati membri di abolire qualsiasi forma di discriminazione - legislativa o de facto - di cui sono ancora vittime gli omosessuali, in particolare in materia di diritto al matrimonio e all'adozione" e "raccomanda agli Stati membri di riconoscere, in generale, i rapporti non coniugali fra persone sia di sesso diverso che dello stesso sesso, conferendo gli stessi diritti riconosciuti ai rapporti coniugali, oltretutto adottando le disposizioni necessarie per consentire alle coppie di esercitare il diritto alla libera circolazione nell'Unione".
|Pacs (Pacte civil de solidarité) - Legge n. 99-944 del 15/11/1999 (Du pacte civil de solidarité et du concubinage)
|No
: Il Italia, nel corso della XIV legislatura, con l'attività politica dell'onorevole Franco Grillini e della militanza omosessuale, il dibattito sull'approvazione di una proposta per i Pacs ha trovato un consenso trasversale. Franco Grillini, appena insediato, presentò una proposta di legge molto simile a quella firmata nella precedente legislatura dall'onorevole Antonio Soda, che ricalcava il matrimonio sul modello delle leggi nel frattempo approvate nei paesi di area scandinava a partire dalla Danimarca.)
|La legge francese prevede anche una forma "convivenza legale" che offre diritti molto limitati (affitto, immigrazione, salute ed assicurazione) ai partner che coabitano.
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Dagli anni novanta diventa consistente il numero di proposte di legge per le unioni civili presentate sia alla Camera che al Senato, così come diventano pressanti gli inviti del Parlamento Europeo a parificare coppie gay e eterosessuali ('''virgola''')così come coppie conviventi e sposate (vedi Risoluzione per la parità dei diritti degli omosessuali e delle lesbiche nella Comunità europea dell'8 febbraio del 1994 nella quale si invita la Commissione ad agire per porre fine "agli ostacoli frapposti al matrimonio di coppie omosessuali ovvero a un istituto giuridico equivalente, garantendo pienamente diritti e vantaggi del matrimonio e consentendo la registrazione delle unioni" e "a qualsiasi limitazione del diritto degli omosessuali di essere genitori ovvero di adottare o avere in affidamento dei bambini"; vedi anche Relazione annuale sui diritti umani, 11350/1999 - C5-0265/1999 – 1999/2201 (INI)).
|Germania
|Sì
Nel corso della XIII legislatura fu presentata almeno una decina di disegni di legge (da Nichi Vendola, Luigi Manconi, Gloria Buffo, Ersilia Salvato, Graziano Cioni, Antonio Soda, Luciana Sbarbati, Antonio Lisi, Anna Maria De Luca, e Mauro Paissan). Nessuno di questi disegni arrivò mai all'ordine del giorno dei lavori delle Camere, anche per il veto espresso ed esplicito delle gerarchie cattoliche, influenti su entrambe le coalizioni.
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Ciò continua anche nel nuovo millennio. Nel settembre 2003 il Parlamento Europeo approva una risoluzione sui diritti umani in Europa (conosciuta come Rapporto Sylla sul rispetto dei diritti umani nell'Unione Europea) nella quale all'interno della sezione dedicata alle discriminazioni per orientamento sessuale: "ribadisce la propria richiesta agli Stati membri di abolire qualsiasi forma di discriminazione - legislativa o de facto - di cui sono ancora vittime gli omosessuali, in particolare in materia di diritto al matrimonio e all'adozione" e "raccomanda agli Stati membri di riconoscere, in generale, i rapporti non coniugali fra persone sia di sesso diverso che dello stesso sesso, conferendo gli stessi diritti riconosciuti ai rapporti coniugali, oltretutto adottando le disposizioni necessarie per consentire alle coppie di esercitare il diritto alla libera circolazione nell'Unione".
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Nel corso della XIV legislatura, con l'attività politica dell'onorevole Franco Grillini e della militanza omosessuale, il dibattito sull'approvazione di una proposta per i Pacs ha trovato un consenso trasversale. Franco Grillini, appena insediato, presentò una proposta di legge[3], l'8 luglio 2002) molto simile a quella firmata nella precedente legislatura dall'onorevole Soda, che ricalcava il matrimonio sul modello delle leggi nel frattempo approvate nei paesi di area scandinava a partire dalla Danimarca.
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|Italia
Un avvenimento che ha dato notevole risonanza ai Pacs è stata l'unione, il 21 ottobre 2002, presso il Consolato francese a Roma, tra Alessio De Giorgi e Christian Pierre Panicucci (che possiede anche la cittadinanza francese, la Francia essendosi dotata di una legge sul Pacs nell'ottobre 1999), imprenditori e animatori della comunità virtuale Gay.it su Internet, nonché impegnati da anni nel movimento di liberazione omosessuale italiano. Il giorno stesso Franco Grillini presentava la proposta di legge, sottoscritta da 161 parlamentari di centro sinistra.
|No
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L'unione civile in Italia è stata oggetto di un disegno di legge deliberato dal Consiglio dei ministri l'8 febbraio 2007 il quale avrebbe formalizzato il riconoscimento di tali unioni, sotto il nuovo nome di DICO - distaccandosi così dalle unioni di tipo francese e britannico - l'iter è stato però interrotto dalla caduta del Governo Prodi II (e comunque non rientrava tra le priorità delle Camere una discussione su tale disegno di legge già nella seconda parte del Governo Prodi II).
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== Links alle Unioni Civili trovati ==
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Alma Agata Cappiello
|Lussemburgo
http://it.wikipedia.org/wiki/Agata_Alma_Cappiello
|Sì
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Prima proposta di legge Unioni civili dal sito della Camera su Pdl Cappiello: http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stampati/pdf/23400001.pdf
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Articolo de La Stampa a firma di Liliana Madeo del 19.02.1988 - http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,detail/id,0956_01_1988_0039_0009_23880196/
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Risoluzione citata sulla parità di diritti per gli omosessuali nella Comunità (Gazzetta ufficiale n. C 061 del 28/02/1994 pag. 0040)
|Paesi Bassi
- riferimenti sito eur-lex.europa.eu http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:51994IP0028:IT:NOT
|Sì
- testo della risoluzione in pdf http://www.informafamiglie.it/emiliaromagna/normative/le-famiglie/Risoluzione%20europea%20A3-0028_94.pdf
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Relazione annuale dell'Unione europea sui diritti dell'uomo 2002 nonché Proposta di risoluzione - Relatore Fodé Sylla: http://www.dirittiuomo.it/News/News2003/UEparlamentoRelazione.pdf
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Fodé Sylla (c'è il wiki francese) http://fr.wikipedia.org/wiki/Fod%C3%A9_Sylla
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|Danimarca
Grillini http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Grillini
|Sì
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Alessio De Giorgi http://it.wikipedia.org/wiki/Alessio_De_Giorgi
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Relazioni annuali diritti umani http://europa.eu/legislation_summaries/human_rights/fundamental_rights_within_european_union/index_it.htm
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XII Legislatura: http://it.wikipedia.org/wiki/XIII_Legislatura_della_Repubblica_Italiana
|Irlanda
|Sì
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|Regno Unito
|Sì
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|Grecia
|No
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|Portogallo
|Sì
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|Spagna
|Sì
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|Austria
|Sì
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|Finlandia
|Sì
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|Svezia
|Sì
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|Cipro
|No
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|Estonia
|No
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|Lettonia
|No
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|Lituania
|No
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|Malta
|No
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|Polonia
|No
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|Repubblica Ceca
|Sì
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|Slovacchia
|No
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|Slovenia
|Sì
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|Ungheria
|Sì
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|Bulgaria
|Sì
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|Romania
|Sì
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|}
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