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{{Edificio religioso
{{Auto da competizione
|DedicatoA = [[Stefano protomartire]]
|nome=Ferrari Dino 246 Tasmania
|NomeEdificio = Battistero di San Stefano alle Fonti
|immagine=
|Immagine = Baptistery of Santo Stefano- Milan 2.jpg
|didascalia=
|Didascalia = Resti del battistero di Santo Stefano alle Fonti, che si trovano sotto il lato settentrionale del moderno Duomo di Milano
|bandiera=Flag of Italy.svg
|Larghezza =
|costruttore=Ferrari
|SiglaStato = ITA
|categoria=Monoposto
|Regione = [[Lombardia]]
|classe=
|Città = [[Milano]]
|produzione=dal [[1968]] al [[1969]]
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]] di [[rito ambrosiano]]
|squadra=[[Scuderia Ferrari]]
|StileArchitett = [[Architettura paleocristiana|Paleocristiano]]
|progettista=
|AnnoConsacr =
|antenata=
|Architetto =
|erede=
|InizioCostr = [[313]]
|note=
|FineCostr =
<!-- Descrizione tecnica -->
|Demolizione = [[1386]] circa
|telaio=Semimonoscocca, tubi di acciaio e pannelli di alluminio
|Note =
|motore=Ferrari V6 a 65° posteriore e longitudinale.
|trasmissione=Cambio manuale a cinque rapporti. Trazione posteriore<ref name="ferrari-ufficiale1">{{cita web|url=http://www.ferrari.com/Italian/GT_Sport_Cars/Classiche/Tutti_i_modelli/Pages/Dino_246_Tasmania.aspx|titolo= Dal sito ufficiale Ferrari – Specifiche tecniche della Dino 246 Tasmania|accesso=27-07-2011}}</ref>.
|lunghezza=3960
|larghezza=
|altezza=840
|passo=2220
|peso=425<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>
|carburante=
|pneumatici=
|rivali=
<!-- Risultati sportivi-->
|debutto=
|piloti=[[Chris Amon]], [[Derek Bell (pilota)|Derek Bell]] e [[Graeme Lawrence]]<ref name="ferrari-ufficiale1 "/><ref name="ultimate">{{en}}{{cita web|url=http://www.ultimatecarpage.com/car/622/Ferrari-Dino-246-Tasman.html|titolo= La Ferrari Dino 246 Tasmania su “ultimatecarpage.com”|accesso=27-07-2011}}</ref>.
|corse=
|vittorie=
|pole=
|giri veloci=
|campionati costruttori=
|campionati piloti=
|note2=
}}
Il '''battistero di San Stefano alle Fonti''' è stato un [[battistero]] della città di [[Milano]]. Era il più antico edificio cristiano della città lombarda<ref name="milanoarcheologia">{{cita web|url=http://milanoarcheologia.beniculturali.it/?page_id=4036|titolo=Il complesso episcopale|accesso=10 marzo 2020}}</ref>. La sua costruzione iniziò nel [[313]] in [[Storia romana|epoca romana]] [[Tardo impero romano|tardoimperiale]], nell'anno dell'[[editto di Milano]]<ref name="adottaunaguglia"/>, che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai [[cristianesimo|cristiani]], la libertà di onorare le proprie divinità<ref name="storiadimilano">{{cita web|url=http://www.storiadimilano.it/citta/Piazza_Duomo/duomo_carolingi.htm|titolo=Il complesso cattedrale in età carolingia|accesso=8 marzo 2020}}</ref>.
La '''Dino 246 Tasmania''' è stata un’[[autovettura]] da [[Automobilismo|competizione]] prodotta dalla [[Ferrari]] dal [[1968]] al [[1969]] in tre esemplari. Uno di essi fu preparato nel primo anno di produzione, mentre gli altri due nel secondo<ref name="ferrari-ufficiale1 "/><ref name="ultimate "/>.
 
Nel battistero di San Stefano alle Fonti fu battezzato, nel [[374]], [[sant'Ambrogio]]<ref name="adottaunaguglia"/>. Il battistero di San Stefano alle Fonti si trovava in corrispondenza della [[sacrestia]] settentrionale del moderno [[Duomo di Milano]] e fu demolito, probabilmente insieme alla vicina ''[[basilica vetus]]'', che venne abbattuta nel 1386, per poter permettere proprio la costruzione del moderno Duomo di Milano<ref name="storiadimilano"/>.
==Il contesto==
Questo modello nasceva dalla modifica di tre esemplari della [[Ferrari Dino 166 F2|Dino 166 F2]], che fu prodotta in totale in sette vetture<ref name="ultimate "/>.
 
== Storia ==
Nell’anno in cui la Ferrari puntò nuovamente sul [[motore V12]], fu realizzato questo modello, che montava un [[motore V6]]. All’epoca la Casa di Maranello era coinvolta in diversi campionati, come la [[Formula 1]], la [[Formula 2]] e le gare per vetture [[Sport Prototipo]], ma costruiva anche dei modelli per competizioni minori, rendendo difficile ed oneroso il lavoro dei tecnici e delle maestranze. Nacque quindi la “Dino 246 Tasmania”, concepita per partecipare alla [[Formula Tasman]], che si disputava in [[Nuova Zelanda]] ed in [[Australia]]. La genesi modello era frutto dell’esperienza maturata dalla Ferrari su altre [[monoposto]] che possedevano un motore V6 montato [[Motore posteriore|posteriormente]]. Tra le peculiarità di questa vettura ci furono i [[Cerchione|cerchioni]] in [[Lega (metallurgia)|lega]] leggera in luogo delle ruote a raggi Borrani, che erano molto comuni all’epoca del lancio del modello<ref name="ferrari-ufficiale2">{{cita web|url=http://www.ferrari.com/Italian/GT_Sport_Cars/Classiche/Tutti_i_modelli/Pages/Article_Dino_246_Tasmania.aspx|titolo= Dal sito ufficiale Ferrari – Scheda di approfondimento sulla Dino 246 Tasmania|accesso=27-07-2011}}</ref>.
[[File:FORMA URBIS DI MEDIOLANUM.svg|thumb|upright=1.8|left|L'antica Milano romana (''[[Mediolanum]]'') sovrapposta alla Milano moderna. Il rettangolo più chiaro al centro, leggermente sulla destra, rappresenta la moderna [[Piazza del Duomo (Milano)|piazza del Duomo]], mentre il moderno [[Castello Sforzesco]] si trova in alto a sinistra, appena fuori il tracciato delle [[mura romane di Milano]]. Al centro, indicato in rosso salmone, il [[foro romano di Milano]], mentre in verde il quartiere del [[palazzo imperiale romano di Milano]]]]
 
La sua costruzione, che iniziò nel [[313]] e che fu precedente a quella della vicina ''basilica vetus'' (poi ridenominata [[Basilica vetus|cattedrale di Santa Maria Maggiore]]), fu effettuata durante il periodo in cui la [[città romana]] di ''[[Mediolanum]]'' (la moderna Milano) era [[Sedi imperiali romane|capitale dell'Impero romano d'Occidente]] (ruolo che ricoprì dal [[286]] al [[402]]), rendendo il battistero di Santo Stefano alle Fonti il più antico edificio religioso cristiano della città lombarda<ref name="milanoarcheologia"/>.
Il propulsore montato su questa vettura era un cosiddetto “Dino”. L’appellativo di questo tipo di motori Ferrari aveva origine dal nome del figlio di [[Enzo Ferrari]], [[Dino Ferrari|Dino]], a cui è attribuita la progettazione. Questo propulsore aveva una particolarità: era un [[Motore V6|V6]] che possedeva l’angolo tra le due [[Bancata|bancate]] di 65°. Fu progettato e costruito con questa peculiarità per limitare gli ingombri<ref>{{en}}{{cita web|url= http://www.ultimatecarpage.com/car/125/Ferrari-196-S-Dino-Fantuzzi-Spyder.html|titolo= La Ferrari Dino 196 S su “ultimatecarpage.com”|accesso=08-05-2011}}</ref>.
 
Il battistero di Santo Stefano alle Fonti fu innalzato nell'anno dell'[[editto di Milano]]<ref name="adottaunaguglia"/>, che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai [[cristianesimo|cristiani]], la libertà di onorare le proprie divinità, in [[Storia romana|epoca romana]] [[Tardo impero romano|tardoimperiale]]<ref name="storiadimilano"/>.
La sigla numerica nel nome del modello era collegata alle caratteristiche del [[Motore ad accensione comandata|motore]]; più precisamente richiamava la [[cilindrata]] totale, che era circa di 2,4 [[Litro|L]], ed il numero dei [[Cilindro (meccanica)|cilindri]], che erano [[Motore V6|6 a V]]. La dizione “Tasmania” invece era collegata alla [[Formula Tasman|tipologia di competizioni]] per cui fu progettata ed a cui prese parte.
 
Il battistero di Santo Stefano alle Fonti, insieme alle vicine ''basilica vetus'', ''basilica maior'' (poi ridenominata [[basilica di Santa Tecla]]) e [[battistero di San Giovanni alle Fonti]] formava il "complesso episcopale"<ref name="milanoarcheologia"/>. La presenza di due [[Basilica|basiliche]] molto ravvicinate era infatti comune nel [[Nord Italia]] durante l'[[Costantino I|età costantiniana]] e si poteva trovare, in particolare, in città sedi vescovili<ref name="storiadimilano"/>. Nel battistero di San Stefano alle Fonti fu battezzato, nel [[374]], [[sant'Ambrogio]]<ref name="adottaunaguglia"/>.
==Le competizioni==
Nell’[[Formula Tasman stagione 1968|edizione del 1968]] della [[Formula Tasman]] l’unico esemplare del modello costruito in quell’anno fu affidato a [[Chris Amon]], che vinse le prime due gare. In totale le corse erano otto, e ciò permise ad Amon di classificarsi al secondo posto nella classifica generale dietro a [[Jim Clark]] su [[Lotus 49]]<ref name="ferrari-ufficiale1 "/><ref name="ultimate "/>.
 
Il battistero di San Stefano alle Fonti era situato in corrispondenza della [[sacrestia]] settentrionale del moderno [[Duomo di Milano]] e fu demolito, probabilmente insieme alla ''basilica vetus'', che venne abbattuta nel 1386, per poter permettere proprio la costruzione del moderno Duomo di Milano<ref name="storiadimilano"/>.
Nella [[Formula Tasman stagione 1969|stagione 1969]] il modello, di cui furono costruiti altri due esemplari, fu affidato a Chris Amon e [[Derek Bell (pilota)|Derek Bell]]. Amon si aggiudicò quattro gare su sette, vincendo il campionato. Bell conquistò invece, tra l’altro, due secondi posti<ref name="ultimate "/>.
 
== L'edificio ==
Nell’[[Formula Tasman stagione 1970|edizione del 1970]] l’esemplare che conquistò il campionato nella stagione precedente fu venduta al pilota locale [[Graeme Lawrence]]. Questo pilota vinse una sola gara, e si classificò una volta secondo e tre volte terzo. Ciò gli permise comunque di vincere il campionato<ref name="ultimate "/>.
[[File:Baptistery of Santo Stefano- Milan 1.jpg|thumb|Resti del battistero di Santo Stefano alle Fonti, che si trovano sotto il lato settentrionale del moderno Duomo di Milano]]
 
Il battistero di Santo Stefano alle Fonti era affiancato da un altro battistero, il più grande e importante [[battistero di San Giovanni alle Fonti]], con quest'ultimo che si trovava tra la ''basilica vetus'' e la ''basilica maior'' in corrispondenza della moderna entrata al Duomo di Milano.
==Caratteristiche tecniche==
Il [[Motore ad accensione comandata|motore]] era un [[Motore V6|V6]] a 65° non [[Sovralimentazione|sovralimentato]]<ref name="ultimate "/>, [[Motore posteriore|posteriore]] e longitudinale<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>. L’[[alesaggio]] e la [[Corsa (meccanica)|corsa]] erano rispettivamente di 90 [[Millimetro|mm]] e 63 mm, che portavano la [[cilindrata]] totale a 2404,74 [[Centimetro cubo|cm<sup>3</sup>]]. Il [[rapporto di compressione]] era di 11,5:1<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>. La [[Testata (meccanica)|testata]] ed il [[monoblocco]] erano in [[Lega (metallurgia)|lega]] leggera<ref name="ultimate "/>. La [[Potenza (fisica)|potenza]] massima erogata dal propulsore era di 285 [[Cavallo vapore|CV]] a 8.900 [[giri al minuto]]<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>.
 
Il battistero di Santo Stefano alle Fonti, che era più piccolo, era invece situato in corrispondenza della [[sacrestia]] settentrionale del moderno Duomo.
La [[Distribuzione (meccanica)|distribuzione]] era formata da un [[doppio albero a camme in testa]] che comandava tre [[Valvola a fungo|valvole]] per [[Cilindro (meccanica)|cilindro]]. Come [[impianto d'alimentazione]] montava un sistema di [[iniezione indiretta]] ''[[Lucas Automotive|Lucas]]''. L’[[accensione]] era doppia ed il [[Impianto d'accensione|relativo impianto]] comprendeva uno [[spinterogeno]]. La [[lubrificazione]] era a [[carter secco]], mentre la [[Frizione (meccanica)|frizione]] era multidisco<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>.
 
In origine il battistero di San Giovanni alle Fonti era utilizzato per battezzare gli uomini, mentre il battistero di Santo Stefano alle Fonti era usato per battezzare le donne, fermo restando che con il passare dei decenni la distinzione si stemperò, visto che divenne comune il battesimo durante l'infanzia<ref name="storiadimilano"/>.
Le [[Sospensione (meccanica)|sospensioni]] anteriori erano formate da quadrilateri trasversali e molle elicoidali coassiali con gli [[Ammortizzatore|ammortizzatori]] telescopici entrobordo, mentre quelle posteriori erano costituite da un braccio superiore, un triangolo inferiore invertito, doppi puntoni e molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici. Entrambe erano indipendenti<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>. I [[Freno|freni]] erano a [[Freno a disco|a disco]] sulle quattro ruote<ref name="ultimate "/>, mentre la [[Trasmissione (meccanica)|trasmissione]] era formata da un [[Cambio (meccanica)|cambio]] manuale<ref name="ultimate "/> a cinque rapporti più la retromarcia<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>. Lo [[sterzo]] era a [[pignone e cremagliera]]<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>. La [[Trazione (meccanica)|trazione]] era [[Trazione posteriore|posteriore]]<ref name="ultimate "/>.
 
==Resti==
Il [[Telaio (meccanica)|telaio]] era a semimonoscocca, con tubi di [[acciaio]] e pannelli di [[alluminio]], mentre la [[Carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]] era [[monoposto]]<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>.
I resti del battistero di San Stefano alle Fonti sono stati scoperti nel [[1899]] e sono visitabili dal pubblico, con l'ingresso al sito archeologico che si trova in [[Corso Vittorio Emanuele II (Milano)|corso Vittorio Emanuele II]] in corrispondenza dell'ascensore settentrionale del Duomo di Milano<ref name="milanoarcheologia"/>.
 
Il battistero di San Stefano alle Fonti aveva una vasca ottagonale all'interno della quale venivano effettuati i battesimi, vasca di cui sono stati trovati resti archeologici<ref name="milanoarcheologia"/>. Il significato simbolico del numero otto dei lati della vasca è legato alla [[teologia cristiana]], che vuole il [[Storia della creazione in Genesi|settimo giorno della creazione mondo]] indicante il mistero della legge mentre l'ottavo la [[risurrezione di Gesù]]<ref name="chiesadimilano">{{cita web|url=https://www.chiesadimilano.it/news/arte-cultura/arte-cultura-arte-anno-2008/san-giovanni-alle-fonti-il-battistero-di-ambrogio-34004.html|titolo=San Giovanni alle Fonti, il battistero di Ambrogio|accesso=12 marzo 2020}}</ref><ref name="adottaunaguglia">{{cita web|url=https://adottaunaguglia.duomomilano.it/it/infopage/battistero-di-san-giovanni-alle-fonti/94e2064b-0b19-4401-be67-325d25cc4b63/|titolo=Battistero di San Giovanni alle fonti|accesso=12 marzo 2020}}</ref>.
La [[velocità]] massima raggiunta dalla “Dino 246 Tasmania” era di 300 [[Chilometro orario|km/h]]<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>.
 
Il percorso del battezzando era orientato verso nord<ref name="milanoarcheologia"/>. Richiamando il significato simbolico del numero otto dei lati della vasca, il battesimo faceva morire l'uomo precedente per poi farlo risorgere a nuova vita<ref name="adottaunaguglia"/>. La vasca era rivestita di lastre di marmo ed era dotata di [[fistula acquaria]], che portava l'acqua per il battesimo facendola sgorgare da colonne dotate di fori<ref name="milanoarcheologia"/>. All'epoca il battesimo di officiava agli adulti e durante il giorno di [[Pasqua]]<ref name="milanoarcheologia"/>. La vasca è l'unico resto giunto sino a noi del battistero di San Stefano alle Fonti<ref name="milanoarcheologia"/>.
 
== Mappa della Milano paleocristiana ==
[[File:Mediolanum Romana.svg|thumb|center|upright=3.6|Mappa dell'antica [[Milano]] romana (''Mediolanum'') (sec. III-V) con indicate le [[mura romane di Milano|mura e le porte romane di Milano]], il [[foro romano di Milano]], il [[teatro romano di Milano]], l'[[anfiteatro romano di Milano]], il [[circo romano di Milano]], l'area del [[palazzo imperiale romano di Milano]] (in rosa più tenue),<ref name="Mamertino11">[[Claudio Mamertino]], ''[[Panegyrici latini|Panegyricus genethliacus Maximiano Augusto]]'', 11; ''[[Acta Sanctorum]]'', Maggio II, pp. 287-290.</ref> la [[zecca di Mediolanum|zecca romana di Milano]], le [[terme Erculee]], il [[Mausoleo imperiale di San Vittore al Corpo|mausoleo imperiale di Milano]], la ''[[via Porticata]]'' con l'arco trionfale, i [[magazzini annonari romani di Milano]] (lat. ''horrea''), il [[porto fluviale romano di Milano]], i [[castelli romani di Milano]] e le [[basiliche paleocristiane di Milano]]]]
 
== Voci correlate ==
* [[Basilica vetus]]
* [[Basilica maior]]
* [[Battistero di San Giovanni alle Fonti]]
* [[Corso Vittorio Emanuele II (Milano)]]
* [[Duomo di Milano]]
* [[Mediolanum]]
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{Ferrari}}
{{interprogetto|preposizione=sul|commons=Category:Baptistery of Santo Stefano (Milan)}}
{{automobili}}
 
{{Portale|Ferrari|trasporti}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://milanoarcheologia.beniculturali.it/?page_id=4036|titolo=Il complesso episcopale}}
* {{cita web|url=http://www.storiadimilano.it/citta/Piazza_Duomo/duomo_carolingi.htm|titolo=Il complesso cattedrale in età carolingia}}
* {{cita web|url=https://adottaunaguglia.duomomilano.it/it/infopage/basilica-vetus-e-battistero-di-santo-stefano-alle-fonti/647c0b25-acba-4541-9965-c91c1a6326df/|titolo=Basilica Vetus e Battistero di Santo Stefano alle fonti}}
* {{cita web|url=https://www.informagiovani-italia.com/battistero_santo_stefano_milano.htm|titolo=Battistero di Santo Stefano a Milano}}
 
{{Complesso episcopale}}
{{Chiese di Milano realizzate dal IV al VI secolo}}
{{Storia dell'arte di Milano}}
{{Siti archeologici di Milano}}
{{portale|architettura|cristianesimo|Milano}}
 
<nowiki>[[Categoria:Chiese di Milano|Stefano alle Fonti]]
[[Categoria:Chiese dedicate a santo Stefano protomartire|Milano]]
[[Categoria:Siti archeologici della città metropolitana di Milano]]</nowiki>