Andrea Carlo Ferrari: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
(247 versioni intermedie di 82 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Cardinale
{{cardinale della chiesa cattolica
|nome=Andrea Carlo Ferrari
|immagine=Andrea cfCarlo Ferrari.jpg
|larghezza= 150px250px
|didascalia=Fotografia del [[cardinale]] Ferrari tratta da ''[[L'Illustrazione Italiana]]''
|stemma=stemmacf.jpg
|stemma= Coat of arms of Andrea Carlo Ferrari.svg
|motto=Tu fortitudo mea
|ruoliricoperti=
|ordinato=
|consacrato=*[[1890Vescovo]], di [[DuomoDiocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Guastalla]]<br/><small>(1890-1891)</small>
*[[Vescovo]] di [[Diocesi di Como|Como]]<br/><small>(1891-1894)</small>
|arcconsacrato=[[21 maggio]] [[1894]], [[Duomo di Milano]]
*[[Arcivescovo metropolita]] di [[Arcidiocesi di Milano|Milano]] <small>(1894-1921)</small>
|patrconsacrato=
*[[Cardinale|Cardinale presbitero]] di [[Sant'Anastasia (titolo cardinalizio)|Sant'Anastasia]] <small>(1894-1921)</small>
|proclamato=[[18 maggio]] [[1894]] da papa [[Leone XIII]]
|nato=[[13 agosto]] [[1850]], a [[Palanzano|Lalatta]]
|diacordinato=15 dicembre [[1872]]
|deceduto=[[2 febbraio]] [[1921]], [[Milano]]
|ordinato=20 dicembre [[1873]] dal [[vescovo]] [[Domenico Maria Villa]]
|ch=fer
|nomvescovo=23 giugno [[1890]] da [[papa Leone XIII]]
|consacrato=29 giugno [[1890]] dal [[cardinale]] [[Lucido Maria Parocchi]]
|arcelevato=21 maggio [[1894]] da [[papa Leone XIII]]
|creato=18 maggio [[1894]] da [[papa Leone XIII]]
|deceduto={{Calcola età3|1921|2|2|1850|8|13}} a [[Milano]]
}}
{{Santo
|nome= Beato Andrea Carlo Ferrari
|immagine=BISHOP card ferrari milan.jpg
|didascalia=Teca contenente il feretro del [[cardinale]]
|note=Cardinale e Arcivescovo di Milano
|nato=13 agosto [[Palanzano|Lalatta1850]], [[13 agosto]]a [[1850Palanzano|Lalatta]]
|morto={{Calcola [[Milano]], [[età3|1921|2|2|1850|8|13}} febbraio]]a [[1921Milano]]
|venerato da= Chiesa cattolica
|beatificazione=[[10 maggio]] [[1987]] da [[papa Giovanni Paolo II]]
|canonizzazione=
|santuario principale=
|ricorrenza= [[2 febbraio]]
|attributi=Abiti cardinalizi, bastone pastorale, mitria, crocifisso
|attributi=
|patrono di=
}}
Riga 32 ⟶ 38:
|Nome = Andrea Carlo
|Cognome = Ferrari
|PostCognome = , popolarmente noto come '''il Cardinal Ferrari''',
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lalatta di Palanzano
Riga 40 ⟶ 47:
|GiornoMeseMorte = 2 febbraio
|AnnoMorte = 1921
|Attività = arcivescovo cattolico
|Attività2 = cardinale
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = cardinale
|Attività2 = arcivescovo cattolico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = &nbsp;della [[Chiesa cattolica]]
}}
Già [[Vescovovescovo]] di [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Guastalla]] e di [[Diocesi di Como|Como]], fu in seguito [[Arcivescovoarcivescovo]] metropolita di [[Arcidiocesi di Milano|Milano]] dal [[1894]] al [[1921]],.<ref funame="CatSa" proclamato/><ref [[Beatificazione|beato]]name="SantiBeati" da [[papa Giovanni Paolo II]] nel [[1987]]./>
 
Definito dai contemporanei come ottimo pastore e teologo raffinato, venne in seguito accusato di [[modernismo]]: ciò lo portò in contrasto con [[papa Pio X]], che egli stesso aveva inizialmente sostenuto quando era patriarca di Venezia. Le relazioni tra i due si ammorbidirono infine nel 1912, ma il cardinal Ferrari riuscì a recuperare i buoni uffici con la Santa Sede solo con l'elezione di [[Benedetto XV]] al soglio di Pietro.<ref name="NCE" /><ref name="30giorni" />
 
La causa per la sua canonizzazione si aprì nel 1963, al termine della quale ottenne il titolo di Servo di Dio. Proclamato venerabile nel 1975 da [[Paolo VI]] (uno dei suoi successori alla cattedra episcopale milanese), venne [[Beatificazione|beatificato]] da [[papa Giovanni Paolo II]] nel [[1987]].<ref name="CatSa" /><ref name="SantiBeati" />
 
== Biografia ==
=== Infanzia e giovinezza ===
Nacque a Lalatta, località nel comune di [[Palanzano]] ([[Provincia di Parma|PR]]). <br/>
Andrea Ferrari<ref>Il nome Carlo fu aggiunto da lui stesso in occasione della sua nomina alla cattedra episcopale milanese, in omaggio a [[San Carlo Borromeo]]</ref> nacque a Lalatta, frazione del comune di [[Palanzano]] ([[Provincia di Parma|PR]]), poi ribattezzata in suo onore Lalatta del Cardinale, da una famiglia di modeste condizioni economiche, figlio del calzolaio Giuseppe Ferrari e di sua moglie, Maddalena Longarini. Il suo battesimo venne celebrato il 14 agosto.<ref name="CatSa" /> I suoi due zii paterni, Abbondio e Pietro, erano entrambi sacerdoti in servizio a Parma al momento della sua nascita. Ricevette la prima comunione nel 1860 da padre Giovanni Agostini e la Santa Cresima nel 1866.
Accolto presso il seminario di [[Parma]], nel [[1873]] venne ordinato sacerdote; l'anno dopo venne nominato parroco, successivamente vicerettore al seminario di Parma. Nel [[1878]] fu nominato professore di [[teologia]] dogmatica, nel [[1879]] fu promosso [[canonico]] ordinario. In seguito divenne rettore dello stesso istituto.
 
Accolto presso il seminario di [[Parma]], il 18 settembre 1869 ricevette i primi due ordini minori e gli altri due il 23 settembre 1871. Il 21 settembre 1872 ricevette il suddiaconato ed il diaconato il 15 dicembre di quello stesso anno. Il 20 dicembre [[1873]] fu ordinato sacerdote dal vescovo [[Domenico Maria Villa]], celebrando la prima messa il giorno successivo nel [[Santuario di Fontanellato|santuario della Madonna di Fontanellato]], alla quale rimase sempre molto legato. Rimase a lungo nella [[diocesi di Parma]] come delegato apostolico a [[Mariano (Parma)|Mariano]] dal febbraio del [[1874]] e poi come coadiutore dell'arciprete di [[Fornovo di Taro]] dal 4 luglio [[1874]]. Vice curato della chiesa parmense di San Leonardo dal [[1875]], in quello stesso anno divenne vicerettore del seminario di Parma nonché professore di fisica e matematica.<ref name="CatSa" />
Nel giugno [[1890]] divenne [[vescovo]] di [[diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Guastalla]], un anno dopo [[Diocesi di Como|vescovo di Como]]. Dopo tre anni a [[Como]], improvvise gli giunsero nel maggio [[1894]], da parte di [[papa Leone XIII]], la nomina a [[cardinale]] e la promozione alla [[Arcidiocesi di Milano|sede arcivescovile di Milano]], succedendo allo scomparso [[Luigi Nazari di Calabiana]].
 
Nominato rettore del medesimo istituto nel [[1877]], dal [[1875]] occupava le cattedre di [[teologia]] dogmatica, storia ecclesiastica e teologia morale dal [[1878]]. Nel [[1879]] fu promosso [[canonico]] ordinario del [[Capitolo della Cattedrale di Parma]]. Nel [[1883]] ottenne a Parma il dottorato in studi teologici<ref name="NCE" /> e nel [[1885]] il Ferrari pubblicò l'opera dal titolo ''"Summula theologiae dogmaticae generalis"'', un libro ristampato in molte edizioni e che divenne uno dei testi di teologia dogmatica più diffusi alla fine dell'Ottocento.<ref name="NCE" />
A Milano la sua missione fu, sulla scia di [[Carlo Borromeo]], di "conservare la fede" attraverso la [[predicazione]] ma soprattutto attraverso la [[catechesi]]. Sotto la sua guida si arrivò, nel [[1896]], alla preparazione del testo unico di [[catechismo]] dell'Episcopato Lombardo-Piemontese che, in sostanza, rappresenta l'ultima tappa del percorso che portò alla pubblicazione del [[Catechismo di Pio X]]. Per quanto riguarda l'educazione cristiana dei giovani, volle l'istituzione presso ogni [[parrocchia]] di un [[oratorio (centro giovanile)|oratorio]] sia maschile sia femminile, e affrontò il problema dell'[[insegnamento della religione cattolica]] nelle scuole elementari.
 
=== Vescovo a Guastalla ed a Como ===
L'impegno del cardinal Ferrari si distinse nelle [[visita pastorale|visite pastorali]] in tutte le oltre 800 parrocchie dell'arcidiocesi, in cui si mostrò particolarmente attento a cogliere le istanze sociali di quel periodo particolarmente difficile per i ceti "umili" della popolazione lombarda. <ref> Durante i fatti del 1898 era ad [[Asso (Italia)|Asso]] e la sua assenza dalla città fu criticata da alcuni ambienti che sostennero che aveva lasciato senza difesa ''il suo popolo''</ref>
[[FileImage:tombacfCardinale Andrea Ferrari, arcivescovo di Milano.jpg|thumb|200px|left|Tomba200px|Andrea del Card.Carlo Ferrari, nelgiovane [[Duomo di Milano]]vescovo]]
Il 29 maggio [[1890]] venne eletto [[vescovo]] di [[diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Guastalla]] e ricevette la [[Ordinazione episcopale nel rito romano|consacrazione episcopale]] il [[29 giugno]] di quello stesso anno nella chiesa delle religiose del Sacro Cuore di Villa Lante a [[Roma]] dalle mani del cardinale [[Lucido Maria Parocchi]], vescovo di [[Albano Laziale|Albano]] e vicario generale di [[Roma]], assistito da [[Vincenzo Leone Sallua]], arcivescovo titolare di [[Calcedonia]], commissario generale del tribunale dell'inquisizione, e da [[Giovanni Maria Maioli]], vescovo di [[Diocesi di Urbania e Sant'Angelo in Vado|Urbania e Sant'Angelo in Vado]].<ref name="NCE" /> Prese possesso ufficiale della diocesi di Guastalla il 3 ottobre [[1890]] facendo il suo ingresso nella cattedrale.
 
Appena un anno dopo, il 29 maggio [[1891]], venne trasferito alla [[Diocesi di Como]] sempre come vescovo, iniziando anche qui una campagna di visite pastorali sull'esempio delle molte che condurrà poi nella sua lunga carriera di pastore. Nel 1894 il ''[[Corriere della Sera]]'' annotava le sue "meticolose visite pastorali" e l'attenta gestione diocesana accompagnata dalla capacità di "parlare bene, con buona voce".<ref name="CatSa">[https://catholicsaints.info/blessed-andrea-carlo-ferrari/ voce "Blessed Andrea Carlo Ferrari" www.catholicsaints.info (in inglese)]</ref> Nel 1893 supportò attivamente la nomina di Giuseppe Melchiorre Sarto (futuro papa [[Pio X]]) a [[patriarca di Venezia]].<ref name="SantiBeati">[http://www.santiebeati.it/dettaglio/39400 www.santiebeati.it]</ref>
Prestò, poi, sul piano pastorale una particolare attenzione ai problemi del laicato e del suo ruolo all'interno della Chiesa. In un'epoca in cui ciò era estremamente innovativo suscitò molte diffidenze negli ambienti curiali, che formularono un'esplicita accusa di [[Modernismo teologico|modernismo]]. Per cinque anni non fu ricevuto da [[papa Pio X]] (ma i due ebbero un parziale riavvicinamento alla fine del pontificato). Solo la nomina del nuovo papa, [[Benedetto XV]], e il clima di emergenza fatto sorgere dallo scoppio del conflitto mondiale tolse il cardinal Ferrari dall'isolamento all'interno della Chiesa, in cui il gruppo di cardinali a lui avverso l'avevano confinato.
 
=== Arcivescovo a Milano ===
Nel [[1912]] promosse la fondazione di un nuovo quotidiano che sostituisse ''[[L'Unione]]''. Il nuovo organo d'informazione si chiamò ''[[L'Italia]]''.<br/>
[[Image:Andrea Carlo Ferrari - Photo.jpg|thumb|left|250px|Il cardinale Ferrari durante gli anni di episcopato a Milano]]
Fondò inoltre l'«Opera cardinal Ferrari», che si distinse per attività a favore di tutti i ceti della popolazione.
[[File:Andrea Carlo Ferrari, ante 1912 - Archivio Meraviglioso ICM BC1912n11f3.jpg|miniatura|Andrea Carlo Ferrari, arcivescovo di Milano (ritratto risalente al primo decennio del Novecento)]]
Dopo tre anni a [[Como]], improvvise gli giunsero nel maggio [[1894]], da parte di [[papa Leone XIII]], la creazione a [[cardinale]] e la nomina alla [[Arcidiocesi di Milano|sede arcivescovile di Milano]], succedendo allo scomparso [[Luigi Nazari di Calabiana]] al quale era legato da profonda amicizia.
Colpito da un [[tumore]] alla gola, morì nel [[1921]].
 
A [[Milano]] la sua missione fu, sulla scia di [[Carlo Borromeo]] (di cui decise di assumere anche il nome), di "conservare la fede" attraverso la [[Omiletica|predicazione]] ma soprattutto attraverso la [[catechismo|catechesi]]. Dal 1° al 5 settembre 1895, tenne a Milano il congresso eucaristico diocesano.<ref name="SantiBeati" /> Sotto la sua guida si arrivò, nel [[1896]], alla preparazione del testo unico di [[catechismo]] dell'Episcopato Lombardo-Piemontese che, in sostanza, rappresenta l'ultima tappa del percorso che portò alla pubblicazione del [[Catechismo di Pio X]]. Per quanto riguarda l'educazione cristiana dei giovani, volle l'istituzione presso ogni [[parrocchia]] di un [[oratorio (centro giovanile)|oratorio]] sia maschile sia femminile, e affrontò il problema dell'[[insegnamento della religione cattolica in Italia|insegnamento della religione cattolica]] nelle scuole elementari. Fervido sostenitore della ''[[Rerum Novarum]]'' di [[Leone XIII]], sposò i temi della giustizia sociale che il papa aveva posto in evidenza nel documento e nominò suo collaboratore a Milano monsignor [[Ambrogio Portaluppi]], lombardo, già prevosto a [[Treviglio]], fondatore della Cassa Rurale locale e collaboratore di [[Leone XIII]] per la stesura del documento pontificio.<ref>Andrea Balzarotti, ''Boffalora sopra Ticino - Arte e cultura lungo il Naviglio Grande'', Amministrazione Comunale di Boffalora sopra Ticino, O.L.C.A. Grafiche, Magenta, 2008, pag. 131-132</ref> Sostenne anche [[Giuseppe Toniolo]] nella sua opera di promozione sociale e di insegnante che segnò le basi per la fondazione dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di Milano nel 1921.<ref name="SantiBeati" />
Il clima di ostilità degli ambienti curiali romani, parzialmente perdurato anche in seguito, trovava contrapposto il tributo di ammirazione della Chiesa ambrosiana, in una dicotomia di giudizi che si venne a sciogliere solo con il nuovo clima del [[Concilio Vaticano II|Concilio]] dove emerse quanto il cardinal Ferrari avesse anticipato i temi della riforma della Chiesa. Il pieno riconoscimento lo si ebbe quando fu proclamato [[Beatificazione|beato]] da [[papa Giovanni Paolo II]] il [[10 maggio]] [[1987]].
 
L'impegno del cardinal Ferrari si distinse nelle [[visita pastorale|visite pastorali]] in tutte le oltre 800 parrocchie dell'arcidiocesi, compito nel quale si mostrò particolarmente attento a cogliere le istanze sociali di quel periodo particolarmente difficile per i ceti "umili" della popolazione lombarda. Venne ad ogni modo criticato duramente perché, durante le [[Moti di Milano|rivolte di piazza del 1898 a Milano]], il cardinale si trovava in visita ad [[Asso (Italia)|Asso]] e vi rimase durante tutto il periodo dell'emergenza. La sua assenza dalla città venne malvista da alcuni ambienti che sostennero come con tale atto il presule avesse lasciato senza difesa "il suo popolo".<ref>A. Canavero, ''Milano e la crisi di fine secolo (1896-1900)'', Milano, 1976, SBN IT\ICCU\RAV\0010242, pag. 62</ref>
== Conclavi ==
{{Infobox titolazione nobiliare
|nome = Andrea Carlo Ferrari
|stemma = Berretta cardinalizia.png
|ruolo = [[Arcidiocesi di Milano|Arcivescovo di Milano]]
|riferimento = Sua Eminenza
|parlato = Vostra Eminenza
|religioso = Cardinale
|postumo =
|alternativo =
|informale =
|cronologia dei titoli =
}}
Partecipò ai [[conclave|conclavi]] del [[1903]] e del [[1914]], che elessero papi rispettivamente il cardinale [[Giuseppe Sarto]] ([[papa Pio X]]) e il cardinale [[Giacomo della Chiesa]] ([[papa Benedetto XV]]).
 
Prestò, poi, sul piano pastorale una particolare attenzione ai problemi del laicato e del suo ruolo all'interno della Chiesa. In un'epoca in cui ciò era estremamente innovativo, l'atteggiamento del Ferrari suscitò molte diffidenze negli ambienti curiali tradizionalisti e intransigenti, al punto che questi giunsero a formulare contro di lui un'esplicita accusa di [[Modernismo teologico|modernismo]]. Per cinque anni non fu ricevuto da [[papa Pio X]], il quale nel 1911 si vide costretto a nominare anche un'inchiesta canonica per verificare quanto sostenuto dai suoi detrattori.<ref name="SantiBeati" /> Riconosciuto informalmente l'errore commesso dalla curia romana, nel 1912 vi fu un parziale riavvicinamento tra i due alla fine del pontificato di Pio X, ma solo la nomina del nuovo papa, [[Papa Benedetto XV|Benedetto XV]], e il clima di emergenza fatto sorgere dallo scoppio del conflitto mondiale tolse il cardinal Ferrari dall'isolamento all'interno della Chiesa, in cui un gruppo di cardinali a lui avverso l'avevano confinato.
== Note ==
<references />
 
Sempre a Milano, celebrò dei sinodi diocesani che nel capoluogo non si tenevano dal [[1867]], rispettivamente nel [[1902]], [[1910]] e [[1914]], mentre nel [[1906]] organizzò il Concilio Provinciale. Predispose inoltre l'istituzione di diversi congressi come quello eucaristico (1-5 settembre 1895), il XV Congresso della Musica Sacra (che fece conoscere il talento del giovane [[Lorenzo Perosi]]). Celebrò le feste per il XV centenario della morte di Sant'Ambrogio nel [[1897]] e celebrò solennemente il cinquantesimo anniversario del Dogma dell'Immacolata nel [[1904]], e delle apparizioni di Lourdes nel [[1908]].
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Andrea Carlo Ferrari}}
 
Nel [[1904]] fece restituire alla città di Milano parte delle reliquie dei [[Re Magi]] conservate presso il [[duomo di Colonia]] e sottratte da [[Federico Barbarossa]] durante una delle sue discese in Italia nel XII secolo. I frammenti di ossa ritornati a Milano vennero posti nella [[basilica di Sant'Eustorgio]] dove si trovavano in origine. In quello stesso anno, dopo averlo nominato vicerettore al seminario di [[Saronno]], accolse la richiesta di [[Luigi Maria Olivares]] (poi vescovo e venerabile) e gli concesse di entrare nell'ordine dei [[Società salesiana di San Giovanni Bosco|salesiani]] come da tempo desiderava.<ref>Bruno Pegoraro, Andrea Balzarotti, Luciano Redaelli, ''Profumo di santità - S. E. Mons. Luigi Maria Olivares, vescovo di Sutri e Nepi'', ed. Parrocchia di Corbetta, Corbetta, 2020, pag. 77</ref>
== [[Genealogia episcopale]] e [[successione apostolica]] ==
[[File:Cardinale.jpg|thumb|right|250px|Ultima foto scattata al cardinale nel 1920]]
*Cardinale [[Scipione Rebiba]]
*Cardinale [[Giulio Antonio Santori]]
*Cardinale [[Girolamo Bernerio]], O.P.
*Arcivescovo [[Galeazzo Sanvitale]]
*Cardinale [[Ludovico Ludovisi]]
*Cardinale [[Luigi Caetani]]
*Cardinale [[Ulderico Carpegna]]
*Cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni]]
*Cardinale [[Papa Benedetto XIII|Pietro Francesco (Vincenzo Maria) Orsini de Gravina]], O.P. (futuro Papa Benedetto XIII)
*Cardinale [[Papa Benedetto XIV|Prospero Lorenzo Lambertini]] (futuro Papa Benedetto XIV)
*Cardinale [[Papa Clemente XIII|Carlo della Torre Rezzonico]] (futuro Papa Clemente XIII)
*Cardinale [[Marcantonio Colonna (cardinale del XVIII secolo)|Marcantonio Colonna]]
*Cardinale [[Hyacinthe Sigismond Gerdil]]
*Cardinale [[Giulio Maria della Somaglia]]
*Cardinale [[Carlo Odescalchi]], S.J.
*Cardinale [[Costantino Patrizi Naro]]
*Cardinale [[Lucido Maria Parocchi]]
*'''Beato Cardinale Andrea Carlo Ferrari'''
 
Nel [[1908]] si portò a [[Londra]], a [[Westminster]], in occasione del XIX congresso eucaristico tenutosi dal 9 al 13 settembre di quell'anno.<ref name="NCE" /> Nel 1910 organizzò le festività per il terzo centenario della canonizzazione di san [[Carlo Borromeo]] a [[Milano]], celebrando per l'occasione un nuovo sinodo ed un congresso eucaristico incentrato sull'opera del santo milanese.<ref name="CatSa" />
== Ordinazioni vescovili ==
 
* [[Giovanni Gamberoni]] (futuro arcivescovo di [[Vercelli]])
Nel [[1912]] promosse la fondazione di un nuovo quotidiano che sostituisse ''L'Unione''. Il nuovo organo d'informazione si chiamò ''[[L'Italia (1912)|L'Italia]]''. Il 14 gennaio [[1912]], nel santuario della Madonna delle Lacrime di [[Treviglio]], conferisce la consacrazione episcopale a monsignor [[Pompeo Ghezzi]], eletto vescovo di [[Diocesi di Sansepolcro|Sansepolcro]]<ref>Il Ferrari e il Ghezzi mantengono una profonda amicizia; il 18 agosto 1914, ad esempio, il cardinale si reca a Sansepolcro a fare visita al vescovo il quale, accogliendolo in episcopio, invita anche il vescovo di Città di Castello, beato [[Carlo Liviero]] («Bollettino dicoesano di Sansepolcro», II/9, 1914, p. 269). Nell'episcopio di Sansepolcro si conserva un medaglione in gesso con il ritratto del card. Ferrari</ref>. Nel [[1913]] promosse le "settimane costantiniane", a ricordo del XVI centenario dell'[[Editto di Milano|editto di Costantino]] che venne pubblicato proprio a [[Milano]] nel [[313]] e che concesse la libertà di culto ai cristiani nell'[[Impero romano]].
* [[Eugenio Tosi]] (futuro cardinale e arcivescovo di Milano)
 
* [[Carlo Dalmazio Minoretti]] (futuro cardinale e arcivescovo di [[Genova]])
Fondò inoltre l'«Opera cardinal Ferrari», che si distinse per l'attività a favore di tutti i ceti della popolazione. Nel 1918 fu tra i fondatori della Gioventù Femminile Cattolica dell'[[Azione Cattolica]], affidandone la direzione ad [[Armida Barelli]]. Durante la prima guerra mondiale il gruppo si dedicò in particolare alla cura di soldati e prigionieri e lo stesso cardinale ottenne nel 1919 la gran croce dell'[[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]] per gli sforzi compiuti in tal senso alla guida della sua arcidiocesi.<ref name="NCE" /> Il cardinal Ferrari viene insignito dell'onorificenza pontificia di Cavaliere di Gran Croce del Sacro e Militare [[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme|Ordine del Santo Sepolcro.]]
[[File:Cardinale.jpg|thumb|Ultima foto scattata al cardinale nel 1920]]
Nel [[1918]] l'arcivescovo iniziò ad avvertire un forte dolore alla gola, che venne inizialmente scambiato per raucedine: la sua persistenza lo indusse a sottoporsi ad accertamenti, che portarono alla diagnosi di un [[Neoplasia|tumore]] alla gola. Invano si sottopose a diversi interventi chirurgici per la sua asportazione, che verso la fine del [[1920]] lo lasciarono completamente [[mutismo|muto]].
 
Nell'ultimo scorcio della sua vita, il cardinal Ferrari intensificò gli sforzi per il contrasto del "pericolo bolscevico", contrapponendosi con forza al [[Partito Socialista Italiano|Partito Socialista]], che dal [[1914]] era maggioritario nel [[consiglio comunale]] di [[Milano]] e ne esprimeva il sindaco, [[Emilio Caldara]]. A metà 1920, nel suo ultimo colloquio col segretario milanese del [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito Popolare]], [[Giovanni Battista Migliori]] (condotto dal suo letto e scrivendo le frasi su pezzetti di carta), il presule sollecitò un'alleanza elettorale tra cattolici e il resto delle forze conservatrici, federate nel ''Blocco di azione e difesa sociale'' (di cui facevano parte anche i [[Fasci italiani di combattimento|fascisti]]), così da poter sopravanzare la sinistra e riprendersi il municipio. Migliori, impietosito dall'infermità e dall'insistenza di Ferrari, gli promise di portare la proposta al tavolo del consiglio sezionale, il quale tuttavia, nella riunione del 2 novembre, la respinse, deliberando invece di astenersi e aprendo la strada a una nuova vittoria socialista. Ancora nella sua ultima lettera pastorale natalizia, vergata nel 1920, l'arcivescovo si scagliò contro la [[lotta di classe]] e definì le differenze sociali e di classe «un fatto voluto dalla Provvidenza divina».
 
Morì alle 17:55 del 2 febbraio [[1921]], dopo aver terminato la recita del rosario. Venne sepolto nella pavimentazione della cappella della Virgo Potens nel [[duomo di Milano]]; successivamente le spoglie sono state traslate in una teca vitrea all'interno del medesimo altare.<ref name="SantiBeati" /> L'amico [[Giovanni XXIII|cardinale Roncalli]] lo definirà più tardi un "santo autentico".<ref name="NCE">[http://www.encyclopedia.com/religion/encyclopedias-almanacs-transcripts-and-maps/ferrari-andrea-carlo-bl voce Ferrari Andrea Carlo Bl. in ''New Catholic Encyclopedia'' (in inglese)]</ref><ref name="CatSa" />
 
Il clima di ostilità degli ambienti curiali romani, parzialmente perdurato anche in seguito, trovava contrapposto il tributo di ammirazione della Chiesa ambrosiana, in una dicotomia di giudizi che si venne a sciogliere solo con il nuovo clima del [[Concilio Vaticano II|Concilio]], quando emerse quanto il cardinal Ferrari avesse anticipato i temi della riforma della Chiesa.
 
===La beatificazione===
Divenuto pontefice, [[Giovanni XXIII]], amico di lunga data del Ferrari e suo conoscitore anche a livello umano e spirituale, aprì la causa per la sua beatificazione il 10 febbraio 1963 a conclusione delle indagini avviate a livello diocesano dal suo successore alla cattedra episcopale milanese, [[Alfredo Ildefonso Schuster]], nel 1951. Papa [[Paolo VI]] (altro suo successore alla cattedra di Milano), lo proclamò venerabile il 1º febbraio 1975 in riconoscimento della sua vita di virtù eroica. Il pieno riconoscimento lo si ebbe quando fu proclamato [[Beatificazione|beato]] da [[papa Giovanni Paolo II]] il 10 maggio [[1987]].
 
Gli sono stati dedicati [[Chiesa del Beato Cardinale Ferrari|una chiesa di Legnano]], in [[provincia di Milano]], l'oratorio e il cinema-teatro di [[Galbiate]], in [[provincia di Lecco]], e nella città di [[Parma]] una chiesa che, dall'ottobre [[2014]], ne accoglie alcune [[Reliquia|reliquie]]. A Milano gli è stata dedicata una piazza.
 
Dal [[2023]] è patrono dell'[[Alta Val d'Enza]] e della [[Val Cedra]].<ref>{{cita news|autore=Maria Chiara Pezzani|titolo=Il cardinale Ferrari patrono di Alta Val d'Enza e Val Cedra|pubblicazione=[[Gazzetta di Parma]]|p=19|data=31 marzo 2023}}</ref>
 
== Conclavi ==
Partecipò ai [[conclave|conclavi]] del [[1903]] e del [[1914]], che elessero papi rispettivamente il cardinale Giuseppe Sarto ([[papa Pio X]]) e il cardinale Giacomo della Chiesa ([[papa Benedetto XV]]). Al primo di questi due conclavi venne considerato tra i papabili per le sue distinte qualità pastorali<ref name="CatSa" /><ref name="SantiBeati" />, ma si adoperò personalmente (dopo l'esclusione di [[Mariano Rampolla del Tindaro]] su veto dell'imperatore [[Francesco Giuseppe d'Austria]], circostanza da lui definita "disgustosa") affinché venisse eletto pontefice l'amico cardinale Sarto, pur volendo quest'ultimo invece promuovere il Ferrari. Fu solo l'insistenza del cardinale [[Francesco Satolli]] a convincere infine il Sarto ad accettare il pontificato quando risultò vincente all'ultimo scrutinio.<ref name="30giorni">[http://www.30giorni.it/articoli_id_1165_l1.htm "Quella volta che il veto dell’imperatore favorì l’elezione di un Papa santo", articolo di Andrea Tornielli su www.30giorni.it]</ref> Fu ottimo amico anche di [[Angelo Giuseppe Roncalli]] (poi papa Giovanni XXIII) al punto che il futuro pontefice celebrò il suo funerale. Fu anche persona particolarmente vicina ad [[Achille Ratti]] che in seguito fu suo successore a Milano e futuro papa col nome di Pio XI. Ferrari ordinò sacerdoti i futuri cardinali [[Camillo Caccia Dominioni]] (1899) e [[Carlo Confalonieri]] (1916) oltre al vescovo [[Giorgio Giovanni Elli]] (1903) e all'arcivescovo [[Mario Giardini]] (1904).
 
== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
La [[genealogia episcopale]] è:
[[File:tombacf.jpg|thumb|La tomba del cardinal Ferrari nel [[Duomo di Milano]]]]
[[File:Blessed Andrea Carlo Ferrari - Duomo - Milan 2014.jpg|thumb|right|225px|Il corpo del cardinale Ferrari nella tomba nel [[Duomo di Milano]]]]
* Cardinale [[Scipione Rebiba]]
* Cardinale [[Giulio Antonio Santori]]
* Cardinale [[Girolamo Bernerio]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]]
* Arcivescovo [[Galeazzo Sanvitale (arcivescovo)|Galeazzo Sanvitale]]
* Cardinale [[Ludovico Ludovisi]]
* Cardinale [[Luigi Caetani]]
* Cardinale [[Ulderico Carpegna]]
* Cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni]]
* [[Papa Benedetto XIII]]
* [[Papa Benedetto XIV]]
* [[Papa Clemente XIII]]
* Cardinale [[Marcantonio Colonna (cardinale XVIII secolo)|Marcantonio Colonna]]
* Cardinale [[Giacinto Sigismondo Gerdil]], [[Chierici regolari di San Paolo|B.]]
* Cardinale [[Giulio Maria della Somaglia]]
* Cardinale [[Carlo Odescalchi]], [[Compagnia di Gesù|S.I.]]
* Cardinale [[Costantino Patrizi Naro]]
* Cardinale [[Lucido Maria Parocchi]]
* Cardinale Andrea Carlo Ferrari
 
La [[successione apostolica]] è:
* Arcivescovo [[Emilio Maria Miniati]] (1894)
* Vescovo [[Angelo Maria Meraviglia Mantegazza]] (1894)
* Vescovo [[Paolo Carlo Francesco Origo]] (1895)
* Vescovo [[Giuseppe Salvatore Scatti]] (1898)
* Arcivescovo [[Pasquale Morganti]], [[Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo|O.SS.C.A.]] (1902)
* Vescovo [[Federico Domenico Sala]] (1903)
* Arcivescovo [[Carlo Castelli (arcivescovo)|Carlo Castelli]], O.SS.C.A. (1904)
* Vescovo [[Giovanni Mauri]] (1904)
* Arcivescovo [[Luigi Bignami (arcivescovo)|Luigi Bignami]] (1906)
* Arcivescovo [[Ernesto Maria Piovella]], O.SS.C.A. (1907)
* Vescovo [[Leonida Mapelli]] (1908)
* Vescovo [[Luigi Maria Marelli]] (1908)
* Vescovo [[Dionisio Vismara]], [[Pontificio istituto missioni estere|P.I.M.E.]] (1909)
* Vescovo [[Giovanni Rosi]] (1911)
* Vescovo [[Camillo Francesco Carrara]], [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]] (1911)
* Cardinale [[Eugenio Tosi]], O.SS.C.A. (1911)
* Arcivescovo [[Cleto Cassani]] (1911)
* Arcivescovo [[Giovanni Gamberoni]] (1911)
* Arcivescovo [[Pompeo Ghezzi]] (1912)
* Vescovo [[Carlo Pensa]], O.SS.C.A. (1912)
* Vescovo [[Emilio Poletti]] (1912)
* Vescovo [[Ludovico Antomelli]], [[Ordine dei frati minori|O.F.M.]] (1913)
* Vescovo [[Pietro Calchi Novati]] (1915)
* Vescovo [[Simone Pietro Grassi]] (1915)
* Cardinale [[Carlo Dalmazio Minoretti]] (1916)
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=EquestrianCavaliere orderdi ofgran theCroce HolyRegno Sepulcher of JerusalemSSML BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Grangran Crocecroce insignito del gran cordone dell'Ordineordine Equestredei delSanti SantoMaurizio Sepolcroe diLazzaro Gerusalemme
|collegamento_onorificenza=Ordine Equestredei delSanti SantoMaurizio Sepolcroe di GerusalemmeLazzaro
|motivazione=
|luogo=1919
}}
{{Onorificenze
|immagine = OESSG Cavaliere di Gran Croce BAR.jpg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Santa Sede)
|collegamento_onorificenza = Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
|motivazione =
}}
 
== FontiAraldica ==
{| border=1 cellspacing=5 width="100%"
*Dati riportati sul sito [http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bfer.html www.catholic-hierarchy.org]
|- valign=top align=center
| width="206" | '''Stemma'''
| width="206" | '''Descrizione'''
| width="206" | '''Blasonatura'''
|- valign=top
|[[File:Coat of arms of Andrea Carlo Ferrari.svg|150px|centre]]
|'''Andrea Carlo Ferrari'''<br />Cardinale presbitero di Sant'Anastasia<br />Arcivescovo di Milano
|''troncato: nel 1° al naturale con la Madonna Immacolata attorniata da dodici stelle, nel 2° d'oro al cancello aperto al naturale con un leone di nero rampante. Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di rosso. Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5.''
|}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Benedetto Galbiati, ''Il cardinale di Milano'', Milano, Vita e Pensiero, 1919 (Treviglio, Soc. Azione Giovanile).
* Giacomo Pastori, ''Il cardinal Ferrari'', Milano, Modernissima, 1919.
* ''L'Opera Cardinal Ferrari'', Treviglio, Azione giovanile, 1921.
* Cesare Mansueti, ''Il cardinale Ferrari e la guerra europea attraverso documenti inediti'', Clusone, Giudici, 1927.
* Maria Giovanna Dore, ''Il cardinal Ferrari'', Firenze, La cardinal Ferrari, 1929.
* Angelo Novelli, ''Un vescovo. Il Cardinal Andrea C. Ferrari, arcivescovo di Milano'', Milano, Casa Editrice S. Lega Eucaristica, 1929 (Romolo Ghirlanda).
* Cesare Mansueti, ''Come ho visto il cardinal Ferrari'', Milano, Como, Casa Edit. Quaderni di Poesia di E. Cavalleri, 1933.
* Maria Dolorinda Capozzi, ''Il cardinale Andrea Carlo Ferrari, arcivescovo di Milano'', Milano, Tip. ODC, 1965.
* Giovanni Colombo, ''Una vita per il popolo'', Milano, Associazione Cardinal Ferrari, 1966.
* Carlo Snider, ''L'episcopato del cardinale Andrea C. Ferrari'', Vicenza, Neri Pozza.
* ''Il cardinale Andrea Carlo Ferrari. Testimonianze e documenti'', Milano, Fondazione La Casa del Cardinale, 1981.
* Pietro Bonardi e Andrea Maggiali (a cura di), ''Un figlio di Parma per la Chiesa di Milano'', Parma, [[Novastampa]], 1987.
* Giovanni Battista Penco, ''Il cardinal Andrea Ferrari arcivescovo di Milano'', Milano, Istituto propaganda libraria, 1987.
* Giovanni Rossi, ''Il cardinal Ferrari'', Assisi, Cittadella Editrice, 1987.
* Comitato diocesano Beato cardinal Andrea C. Ferrari (a cura di), ''Il beato cardinal Ferrari nel Duomo che lo ebbe canonico-teologo'', Presezzo (BG), Lito-Press, 1995.
* Umberto Lorenzetti, Cristina Belli Montanari, ''L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Tradizione e rinnovamento all'alba del Terzo Millennio'', Fano (PU), settembre 2011.
* {{DBI|nome=FERRARI, Andrea|nomeurl= |autore=Giuseppe Pignatelli|anno=1996|volume=46|accesso=30 aprile 2017}}
 
== Voci correlate ==
* [[Opera Cardinal Ferrari]]
* [[Arcidiocesi di Milano]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Miranda|bios1894.htm#Ferrari|FERRARI, Andrea Carlo}}
* {{cita web|http://www.operacardinalferrari.it/|Opera cardinal Ferrari (sito ufficiale)}}
 
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Vescovo di Guastalla]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
|periodo = [[1890]] - [[1891]]
|periodo=23 giugno [[1890]] – 1º giugno [[1891]]
|precedente = [[Prospero Curti]]
|precedente=[[Prospero Curti]]
|successivo = [[Pietro Respighi]]
|successivo=[[Pietro Respighi]]
|immagine=Bishopcoa.png
}}
 
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Diocesi di Como|Vescovo di Como]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
|periodo = [[1891]] - [[1894]]
|periodo=1º giugno [[1891]] – 21 maggio [[1894]]
|precedente = [[Luigi Nicora]]
|precedente=[[Luigi Nicora]]<br /><small>(vescovo eletto)</small>
|successivo = [[Teodoro Valfrè di Bonzo]]
|successivo=[[Teodoro Valfrè di Bonzo]]
|immagine=Bishopcoa.png
}}
{{Box successione
 
|tipologia=episcopale
{{box successione|
|carica=[[Arcidiocesi di Milano|Arcivescovo metropolita di Milano]]
tipologia = cardinale|
|immagine=ArchbishopPallium PioM.svg
precedente=[[Carlo Laurenzi]]|
|periodo=21 maggio [[1894]] – 2 febbraio [[1921]]
successivo=[[Michael von Faulhaber]]|
|precedente=[[Luigi Nazari di Calabiana]]
carica=[[Cardinale#Ordini di cardinali|Cardinale presbitero]] di [[Sant'Anastasia (titolo cardinalizio)|Sant'Anastasia]]|
|successivo=[[Papa Pio XI|Achille Ratti]]
periodo= [[1894]] - [[1921]]|immagine=kardinalcoa.png
}}
 
{{Box successione
|tipologia = episcopalecardinale
|carica = [[ArcidiocesiSant'Anastasia di(titolo Milanocardinalizio)|ArcivescovoCardinale presbitero di MilanoSant'Anastasia]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
|periodo = [[21 maggio]] [[1894]] - [[2 febbraio]] [[1921]]
|periodo=21 maggio [[1894]] – 2 febbraio [[1921]]
|precedente = [[Luigi Nazari di Calabiana]]
|precedente=[[Carlo Laurenzi (cardinale)|Carlo Laurenzi]]
|successivo = [[Pio XI|Achille Ratti]]
|successivo=[[Michael von Faulhaber]]
|immagine=Arcbishoppallium.png
}}
{{Controllo di autorità}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.operacardinalferrari.it/ Opera cardinal Ferrari (sito ufficiale)]
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Vescovi di Guastalla]]
[[Categoria:Vescovi di Como]]
[[Categoria:Vescovi e arcivescovi di Milano]]
[[Categoria:Beati italiani|Andrea Carlo Ferrari]]
[[Categoria:Cardinali nominati da Leone XIII]]
[[Categoria:VescoviBeati diitaliani Comodel XX secolo]]
[[Categoria:Fondatori di quotidiani]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]
 
[[Categoria:Beati proclamati da Giovanni Paolo II]]
[[de:Andrea Carlo Ferrari]]
[[Categoria:Teologi morali]]
[[en:Andrea Carlo Ferrari]]
[[fr:Andrea Carlo Ferrari]]
[[la:Andreas Carolus Ferrari]]
[[nl:Andrea Carlo Ferrari]]
[[no:Andrea Carlo Ferrari]]
[[pl:Andrea Ferrari]]
[[ru:Феррари, Андреа Карло]]
[[sl:Blaženi Andrea Carlo Ferrari]]