Angelo Moratti: differenze tra le versioni
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{{F|
{{Bio
|Nome =
|Cognome = Moratti Di Valle
|Sesso = M
|LuogoNascita = Somma Lombardo
Riga 12:
|Attività = imprenditore
|Attività2 = dirigente sportivo
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = ,
|Immagine = Angelo
}}
==Biografia==
[[File:1966–67 Serie A - AC Mantova v Inter Milan - Gian Marco, Massimo and Angelo Moratti.jpg|thumb|left|Da destra: Angelo Moratti con i figli [[Massimo Moratti|Massimo]] e [[Gian Marco Moratti|Gian Marco]] nel 1967.]]
Figlio di Albino (1873-1923), [[farmacista]] in [[piazza Fontana]] a [[Milano]], rimane orfano della madre Gilda Basso molto presto. Il rapporto difficile con la matrigna lo porta ad allontanarsi dalla casa paterna ancora ragazzo, affidandosi all'indubbio ingegno personale a sostegno di una tenace forza di volontà. A 16 anni lascia quindi la famiglia per fare il piazzista di [[lubrificanti]] di diverse marche; lentamente diventa socio di una ditta genovese dello stesso ramo.<ref>{{cita libro| autore-capitolo-nome=Vito | autore-capitolo-cognome=Galasso | capitolo=La prima era Moratti e la Grande Inter| titolo=Il romanzo della Grande Inter| curatore= | anno=2017 | editore=[[Newton & Compton]] | città=Roma | ed=1 | p=73| ISBN=978-88-227-0966-0 }}</ref>
Nel [[1927]] sposa Erminia Cremonesi (1907-1989), con cui ha sei figli: Adriana (1932), [[Gian Marco Moratti|Gian Marco]] (1936-2018), [[Bedy Moratti|Bedy]] (1942), Gioia, [[Massimo Moratti|Massimo]] (1945) e Natalino Curzola (1949-2015), preso in adozione. Proprio la moglie, grande tifosa dell’{{Calcio Inter|N}}, lo avvicina al mondo del calcio portandolo nel dicembre del [[1933]] a vedere l’Ambrosiana sul campo del Testaccio di [[Roma]]; da quel momento Moratti diventa un appassionato sostenitore della squadra nerazzurra.<ref>{{cita libro| autore-capitolo-nome=Vito | autore-capitolo-cognome=Galasso | capitolo=La prima era Moratti e la Grande Inter| titolo=Il romanzo della Grande Inter| curatore= | anno=2017 | editore=[[Newton & Compton]] | città=Roma | ed=1 | p=74| ISBN=978-88-227-0966-0 }}</ref>
Al di fuori del campo energetico, dal [[1972]] al [[1976]] fu comproprietario del [[Corriere della Sera]] insieme a [[Gianni Agnelli]] ed agli eredi [[Crespi]]. Nel [[1976]], l'intera proprietà della testata fu ceduta al gruppo [[Rizzoli]]. Dal [[1972]] al [[1974]] è stato anche proprietario del giornale economico ''[[Il Globo]]''.▼
Insieme alla moglie Erminia è stato un grande collezionista di arte moderna e contemporanea.
Morì nell'estate del [[1981]], durante un soggiorno a [[Viareggio]], a causa di un [[edema polmonare acuto]]<ref>{{cita web|autore=Luciano Curino|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1053_01_1981_0191_0001_15183547/|titolo=Il petroliere Angelo Moratti morto a 72 anni e Viareggio|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=13 agosto 1981|p=1}}</ref>.
==Attività imprenditoriale==
Moratti si mostrò presto lungimirante e capace di sfruttare le opportunità offerte dalla crescente domanda di prodotti petroliferi, inserendosi in aree trascurate dai grandi operatori. Nel [[1927]], allestì una propria vasta rete di distribuzione che riforniva i marittimi di petrolio per alimentare le [[Lampara|lampare]]. L’attività si rivelò redditizia e gli permise di stabilire solide relazioni estese specialmente all’area toscana e alla Sardegna.
Successivamente Moratti lavorò proficuamente con una delle protagoniste della prima fase di crescita dell’industria della raffinazione, la Società anonima permanente olio (Permolio), proprietà dei conti Miani, stabilendo la sede della sua attività imprenditoriale a Civitavecchia e mettendo la propria rete realizzata negli anni, a servizio della distribuzione degli stessi. Nel [[1932]] fonda a [[Roma]], insieme all'armatore genovese Cerruti, la Petrocargom, una società di commercio di petroli e raffinati dall'innovativo sistema di stoccaggio dei prodotti. La mentalità imprenditoriale intuitiva e aperta lo porta successivamente a soluzioni brillanti di fronte a scenari in evoluzione. Nel [[1937]] fonda la S.M.T. (Società Minerali del Trasimeno) attraverso la quale acquista e riapre una miniera di [[lignite]] e [[carbone]] a [[Pietrafitta (Piegaro)|Pietrafitta]], nella [[Valle del Nestore]], nei pressi del [[lago Trasimeno]], dando lavoro a 1600 minatori. Nelle vicinanze realizza una grande [[centrale elettrica]] alimentata da lignite e carbone che darà luce all'Urbe oltre che ad un centro manifatturiero che si svilupperà in vetrerie e centri di lavorazione della ceramica. Terminata la [[seconda guerra mondiale]], è il primo imprenditore a realizzare un grande insediamento industriale in [[Sicilia]].
Acquista nel [[1946]] una raffineria in [[Texas]] e in breve tempo decide di trasportare via oceano i vari impianti, e fondare ad [[Augusta (Italia)|Augusta]], in [[provincia di Siracusa]], nel [[1948]] la Rasiom, ai tempi il più grande polo di raffinazione petrolifera al centro delle rotte nel [[Mediterraneo]], snodo delle grandi petroliere, e successivamente ceduta alla [[Esso]]. Negli stessi anni apre una società per il trasporto petrolifero marittimo, la Prora, le cui principali navi porteranno i nomi delle tre figlie e della moglie e che farà di Augusta la prima raffineria indipendente in Europa a dotarsi di navi proprie per il commercio dei prodotti.
È stato presidente dell'[[Inter]] dal maggio [[1955]], rilevando la società dal suo predecessore [[Carlo Masseroni]], fino al maggio [[1968]], quando lasciò la presidenza a [[Ivanoe Fraizzoli]]. Era il periodo della ''[[Grande Inter]]'' allenata da [[Helenio Herrera]]; il giovane avvocato [[Giuseppe Prisco]] venne nominato vicepresidente della squadra. Sotto la sua presidenza venne costruito il centro sportivo di [[Appiano Gentile]], noto poi negli anni come la ''Pinetina''.▼
Nel [[1962]] a [[Sarroch]] nei pressi di [[Cagliari]] la sua ultima grande realizzazione, la raffineria sarda [[Saras]], che, con 15 milioni di tonnellate di [[petrolio]] lavorate annualmente, costituisce oggi la più grande raffineria petrolifera del Mediterraneo. In seguito arriverà l'acquisto della S.P.I. (Società Petrolifera Italiana) con raffinerie a [[Livorno]] e [[La Spezia]], un grande progetto di raffinazione in Giamaica oltre che un sempre più intenso sviluppo commerciale capace di coprire il mercato petrolifero internazionale. È stato presente nel consiglio di amministrazione di [[Mobil]], [[Esso]] e [[Texaco]].
▲Al di fuori del campo energetico, dal [[1972]] al [[1976]] fu comproprietario del [[Corriere della Sera]] insieme a [[Gianni Agnelli]] ed agli eredi
===La presidenza dell'Inter===
[[File:Moratti e Facchetti.jpg|thumb|Angelo Moratti (a sinistra) con il giocatore dell'Inter [[Giacinto Facchetti]].]]
▲È stato presidente dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] dal maggio [[1955]], rilevando la società dal suo predecessore [[Carlo Masseroni]], fino al maggio [[1968]], quando lasciò la presidenza a [[Ivanoe Fraizzoli]]. Era il periodo della ''[[Grande Inter]]'' allenata da [[Helenio Herrera]]; il giovane avvocato [[Giuseppe Prisco]] venne nominato vicepresidente della squadra. Sotto la sua presidenza venne costruito il centro sportivo di [[Appiano Gentile]], noto poi negli anni come la
Nel [[1951]] fu tra i fautori dell'accordo tra i nerazzurri e la principale squadra di [[hockey su ghiaccio]] di [[Milano]], l'[[Hockey Club Milano]], la cui nuova denominazione sarà [[Hockey Club Milano Inter]]; Moratti ne divenne vicepresidente, insieme allo stesso Fraizzoli.
==Riconoscimenti postumi==▼
Nel 2009 il Comune di [[Stintino]] gli ha intitolato una via del paese in zona Capo Falcone: la nuova ''via Angelo Moratti'' è la via antistante all'''Hotel Roccaruja'', costruito da Angelo Moratti negli anni sessanta e divenuto luogo di ritrovo per le vacanze di dirigenti e giocatori della ''Grande Inter''.
▲==Riconoscimenti==
▲* "Piazzale Angelo Moratti": dal 5 novembre 2007 il piazzale antistante allo [[Stadio Giuseppe Meazza]], in San Siro a Milano porta il suo nome. Una targa è stata posta sulla cancellata dello stadio, nella zona dell'ingresso principale. Alla cerimonia ufficiale, voluta e organizzata dal Comune di Milano, hanno partecipato figli e nipoti del presidente della ''[[Grande Inter]]'', alcuni campioni nerazzurri del passato, [[Javier Zanetti]] e numerosi rappresentanti delle istituzioni milanesi e del club nerazzurro.
Nel 2015 il Comune di Panicale e il Comune di Piegaro, in provincia di Perugia, gli hanno intitolato lo stadio intercomunale di Tavernelle.
A Somma Lombardo, sua città natale, è presente "Via Angelo Moratti".
== Onorificenze ==
=== Onorificenze italiane ===
{{Onorificenze
|immagine=OrdineLavoro.png
|nome_onorificenza=Cavaliere del lavoro
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito del lavoro
|data=1955
}}
== Note ==
<references />
==Voci correlate==
* [[Presidenti del Football Club Internazionale Milano]]
==Altri progetti==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|biografie|calcio|sport invernali}}▼
* {{Collegamenti esterni}}
* ''[http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/protagonisti/scheda-protagonista?p_p_id=56_INSTANCE_6uZ0&articleId=36373&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=18701&viewMode=normal Angelo Moratti]'', su ''SAN - Portale degli archivi d'impresa''. <small>URL consultato il 26 luglio 2018</small>.
* {{Cita web|url=https://it.findagrave.com/memorial/56955781/angelo-moratti|titolo=Angelo Moratti}}
{{Controllo di autorità}}
▲{{Portale|biografie|calcio|sport invernali}}
[[Categoria:Cavalieri del lavoro|Moratti, Angelo]]
[[Categoria:Fondatori di impresa]]
[[Categoria:Presidenti del F.C. Internazionale Milano]]
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