Manicheismo: differenze tra le versioni

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[[ImmagineFile:Manicheans.jpg|thumbminiatura|250pxupright=1.1|[[Monachesimo|Monaci]] manichei intenti a copiare testi sacri, con un'iscrizione in [[Lingua sogdiana|sogdiano]]. Manoscritto da [[KhochoGaochang]], [[TarimBacino Basindel Tarim]].]]
 
Il '''manicheismo''' fu una [[religione]] fondata dal [[profeta]] [[Persia|persiano]] [[Mani (teologo)|Mani]] all'interno dell'[[Impero sasanide]].<ref>R. van den Broek, Wouter J. Hanegraaff ''Gnosis and Hermeticism from Antiquity to Modern Times''SUNY Press, 1998 {{ISBN|9780791436110}} p. 37</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.britannica.com/EBchecked/topic/362129/Mani|titolo=Mani (Iranian prophet)|editore=Encyclopædia Britannica|accesso=4 ottobre 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www-bcf.usc.edu/~sbriggs/Britannica/manichaeism.htm|titolo=Manichaeism|editore=Encyclopædia Britannica|accesso=4 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130603132721/http://www-bcf.usc.edu/~sbriggs/Britannica/manichaeism.htm|dataarchivio=3 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.newadvent.org/cathen/09591a.htm|titolo=Manichaeism|editore=New Advent Encyclopedia|accesso=4 ottobre 2013}}</ref>
Il '''Manicheismo''' è la [[religione]] fondata da [[Mani (teologo)|Mānī]] ([[215]]-[[277]] d.c.), predicatore e teologo nato nel regno dei [[Parti]] e vissuto nell'Impero [[Sasanidi|sasanide]].
 
Nel linguaggio contemporaneo comune, "manicheo" indica una concezione basata su giudizi formulati da una contrapposizione radicale di principi opposti, con forte [[Polarizzazione (psicologia sociale)|polarizzazione]].
Il Manicheismo è una religione radicalmente [[dualismo | dualista]]: due principi, la Luce e le Tenebre, coevi, indipendenti e contrapposti che influiscono in ogni aspetto dell'esistenza e della condotta umana. Altre caratteristiche rilevanti sono:
*originale e coerente universalismo
*pacifismo e vita povera e missionaria dei suoi adepti
*scrittura e arte del libro fondamentali per il patrimonio delle Sacre Scritture redatte da Mani stesso
*''Sigillo dei Profeti'': la rivelazione di Mani vista come conclusione delle profezie redentrici (non legislative come [[Mosè]]) da Adamo a Noè e soprattutto [[Zoroastro]], [[Buddha]] e [[Gesù]]
*doppia morale: rigida e inflessibile quella dei religiosi, più tollerante quella dei laici
 
Questa religione predicava un'elaborata [[cosmologia (filosofia)|cosmologia]] [[dualismo|dualistica]] che descriveva la lotta tra il [[Bene (filosofia)|bene]] e il [[male]] rappresentati il primo dalla luce e dal mondo spirituale e, il secondo, dalle tenebre e dal mondo materiale;<ref>{{Cita web|url=http://www.iranicaonline.org/articles/cosmogony-iii|titolo=COSMOGONY AND COSMOLOGY iii. In Manicheism|sito=Encyclopædia Iranica|lingua=en|accesso=24 febbraio 2018|citazione=[I]n Manicheism the world was a prison for demons...}}</ref> ove attraverso un continuo processo all'interno della storia umana, la luce (che influisce sulla condotta e sulla psicologia umana) viene gradualmente rimossa dal mondo materiale e restituita al mondo spirituale da cui proviene. In altri termini, questo estremo concetto [[Dualismo|dualistico]] con cui viene interpretata l'[[Zoroastrismo|opera divina]] riserverebbe allo stesso essere umano la missione di separare il male (il mondo materiale, l'ombra) dal bene (il mondo spirituale, la luce).
Il Manicheismo fonde in modo originale elementi cristiani di derivazione giudaico-cristiana ([[Elcasaiti]]) e [[gnosi|gnostica]] in particolare di [[Bardesane]] e di [[Marcione]] assieme ad una riformulazione del dualismo [[zoroastrismo|zoroastriano]] ed elementi della morale e dell'organizzazione [[buddhismo|buddisti]].
 
Questa forma di eresia dello [[Zoroastrismo]] si diffuse rapidamente nelle regioni di lingua aramaica<ref name="BeDuhnMirecki2007">{{Cita libro|autore1=Jason BeDuhn|autore2=Paul Allan Mirecki|titolo=Frontiers of Faith: The Christian Encounter With Manichaeism in the Acts of Archelaus|url=https://books.google.com/books?id=JQd8b5s5QBUC&pg=PA6|anno=2007|editore=BRILL|isbn=978-90-04-16180-1|p=6}}</ref> e fra il terzo e il settimo secolo fu una delle religioni più diffuse {{chiarire|al mondo}} e arrivando fino all'estremo oriente della Cina e nella parte occidentale dell'[[Impero romano]].<ref>Andrew Welburn, ''Mani, the Angel and the Column of Glory: An Anthology of Manichaean Texts'' (Edinburgh: Floris Books, 1998), p. 68</ref>
Essa si diffuse molto rapidamente nell'Impero sasanide e, grazie allo spirito missionario dei suoi seguaci, si diffuse sia in occidente nell'Impero Romano a cominciare dalla [[Siria]] e l'[[Egitto]] per diffondersi a [[Roma]], nel [[Nord Africa]] e poi in tutto l'Impero che ad Oriente nelle regioni dell'[[Asia centrale]] popolate da tribù turche, fino all'[[India]], alla [[Cina]] e la [[Siberia]].
 
Essa si diffuse molto rapidamente nell'Impero sasanide e, grazie allo spirito missionario dei suoi seguaci, si diffuse sia a Occidente nell'Impero romano, a cominciare dalla [[Siria (regione storica)|Siria]] e l'[[Egitto]] per diffondersi a [[Roma]], nel [[Nord Africa]] e poi in tutto l'Impero, sia a Oriente nelle regioni dell'[[Asia centrale]], popolate da tribù turche, fino all'[[India]], alla [[Cina]] e alla [[Siberia]].
Trovò raramente supporto e tolleranza dai governi e fu frequentemente e duramente perseguitato in ogni dove dai governi e dalle altre religioni.
In Occidente scomparve verso il [[V secolo]]; nel Medio oriente verso il [[X secolo]] mentre sopravvisse più a lungo in Estremo Oriente ([[XIV secolo]]) anche per la capacità di adattarsi e di mascherarsi alle credenze locali.
 
Divenne quindi il principale antagonista del cristianesimo prima della diffusione dell'Islam nella competizione per sostituirsi al [[paganesimo]]. Sopravvisse più a lungo in oriente e probabilmente scomparve dopo il XIV secolo nel sud della Cina.<ref>[[Jason BeDuhn|Jason David BeDuhn]] ''The Manichaean Body: In Discipline and Ritual'' Baltimore: Johns Hopkins University Press. 2000 republished 2002 p.IX</ref> La maggior parte degli scritti originali del Manicheismo sono andati perduti, ma sono sopravvissute numerose traduzioni e alcuni testi frammentari.
In occidente le leggi contro i Manichei furono utilizzate per secoli per combattere eresie cristiane basate su un dualismo di origine gnostica (si veda [[Manichei medievali]]).
 
Trovò raramente supporto e tolleranza dai governi e fu frequentemente e duramente perseguitato in ogni dove dai governi e dalle altre religioni. Al di là della ovvia competizione delle altre religioni, i governi potevano percepire nel Manicheismo una minaccia perché questo si proponeva come universalista e transnazionale e quindi non rafforzava l'identità nazionale o imperiale, e avrebbe potuto favorire legami sovranazionali tra popoli diversi sotto uno stesso "credo", potenzialmente scavalcando le realtà politiche. Inoltre la cosmologia dualista radicale rigida avrebbe comportato un forte rifiuto del mondo terreno, compresi governo e sue emanazioni come esercito, economia, proprietà privata ed una tendenza a svalutare le istituzioni mondane, viste come intrinsecamente corrotte o malvagie. In comune con altre organizzazioni religiose avrebbe inoltre avuto una struttura ecclesiastica parallela ed autonoma, gerarchica, internazionale, percepibile come "Stato nello Stato", come, ad esempio fu in seguito per i [[Templari]] o i [[Gesuiti]], con una agenda ed una catena di comando proprie. Anche le origini straniere potevano destare sospetti di spionaggio o tradimento: la sua provenienza dalla Persia e la diffusione presso l'Impero romano, India, Asia Centrale e Cina erano visti come potenziali simpatizzanti o agenti di potenze nemiche o comunque straniere. L'ascetismo ed il rifiuto dell'ordine sociale, come il divieto di matrimonio per gli eletti, la procreazione, il consumo di carne ed ogni forma di attaccamento materiale avrebbero indebolito o mirato le basi su cui poggiavano famiglia ed economia agricola e militare.<ref>Samuel N.C.Lieu - Manichaeism in the Later Roman Empire and Medieval China</ref><ref>Michael Tardieu - Minichéisme</ref><ref>Jason Bedhun - The Manichean Body</ref><ref>Peter Brown - The rise of Western Christendom</ref>
==La Chiesa manichea==
In Occidente scomparve verso il [[V secolo]], nel Medio oriente verso il [[X secolo]], mentre sopravvisse più a lungo in Estremo Oriente ([[XIV secolo]]) anche per la capacità di adattarsi e di mascherarsi con le credenze locali.
 
Diversi piccoli gruppi continuano oggigiorno a praticare il Manicheismo.<ref>{{Cita web|url=http://manichaean.org|titolo=Central Manichaean Temple|sito=manichaean.org|data=20 giugno 2014|accesso=27 agosto 2014|urlarchivio=https://archive.is/20130724114639/http://manichaean.org/|dataarchivio=24 luglio 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.shamogoloparvaneh.com/Manichaeism_Esoteric_Buddhism_and_Oriental_Theosophy_V1.pdf|titolo=Manichaeism, Esoteric Buddhism and Oriental Theosophy|formato=PDF|accesso=14 febbraio 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.oocities.org/athens/rhodes/3991/NeoMan2.html|titolo=Neo-Manichaeanism: Questions and Answers|editore=Oocities.org|data=|accesso=27 agosto 2014}}</ref>
Alla base della dottrina insegnata da Mani c'è un dualismo radicale e assoluto, metafisico ed etico, che pervade macrocosmo e microcosmo.
 
In Occidente le leggi contro i manichei furono utilizzate per secoli per combattere eresie cristiane basate su un dualismo di origine gnostica (si veda [[Manichei medievali]]).
Per informazioni sulla teologia dei Manichei vedi alla voce [[Mani (teologo)]]; il testo seguente riporta informazioni ricavate principalmente dai testi di Gnoli e Lieu.
===La morale===
Secondo Mani "virtuoso" è proteggere e salvare la Luce che è imprigionata nella Materia e quindi in ogni essere vivente.
 
Altre caratteristiche rilevanti sono:{{cn|}}
La salvezza viene raggiunta con la morte dopo aver completato il processo di liberazione della Luce che ciascuno ha in sé. Se il processo non è completato la particella di Luce sarà travasata in altre catene corporee.
Ciò comporta l'astensione dall'atto sessuale in quanto protrae la prigionia della Luce in un altro essere e l'astensione dall'uccisione della vita in ogni forma, anche per gli animali e le piante per non far soffrire la Luce che è in loro.
 
* originale e coerente universalismo
Norme così rigide hanno comportato l'individuazione di una doppia morale: l'adozione piena delle norme morali da parte di un gruppo ristretto di religiosi, chiamati "Eletti" o "Perfetti" e un'interpretazione più elastica per tutti i credenti, chiamati "Uditori" o "Catecumeni", tenuti solo ad avvicinarsi alla salvezza.
* pacifismo e vita povera e missionaria dei suoi adepti
* scrittura e arte del libro fondamentali per il patrimonio delle Sacre Scritture redatte da Mani stesso
* ''Sigillo dei Profeti'': la rivelazione di Mani vista come conclusione delle profezie redentrici (non legislative come [[Mosè]]) da Adamo a Noè e soprattutto [[Zoroastro]], [[Buddha]] e [[Gesù]]
* [[doppia morale]]: rigida e inflessibile quella dei religiosi, più tollerante quella dei laici
 
Il manicheismo fonde in modo originale elementi [[Cristianesimo|cristiani]] di derivazione giudaico-cristiana ([[Elcasaiti]]) e [[Gnosticismo cristiano|gnostica]], in particolare di [[Bardesane]] e di [[Marcione]], assieme a una riformulazione del dualismo [[zoroastrismo|zoroastriano]] e di elementi della morale e dell'organizzazione simile a quella dei [[buddhismo|buddisti]].{{cn|}}
Le due comunità avevano uno stile di vita completamente diverso e pochi eventi comuni come la preparazione dei pasti da parte degli Uditori, la confessione e il versamento delle elemosine.
 
== Organizzazione ==
La Chiesa manichea era suddivisa tra eletti, che avevano preso i [[Voto (religione)|voti]], e uditori, che non avevano preso i voti ma partecipavano comunque. Questa suddivisione era già comune ai tempi del primo cristianesimo.
 
La Chiesa era guidata da Mani e poi dai suoi successori che risiedevano a [[Babilonia (città antica)|Babilonia]] e, successivamente, a [[Samarcanda]]. Il Capo della Chiesa era aiutato da dodici "Maestri" o "Apostoli", e quindi da settantadue "Vescovi" o "Diaconi"<ref>L'organizzazione della Chiesa manichea sembra riprendere modelli occidentali sia delle Chiese romana e bizantina che della Chiesa di [[Marcione]]</ref> e da trecentosessanta "Presbiteri" o "Intendenti". Queste cariche erano riservate solo agli uomini.
 
Gli Eletti, che potevano anche essere donne, svolgevano funzioni di predicatori, scribi, cantori e addetti alle fondazioni pie. Gli Uditori provvedevano al sostentamento degli Eletti. Le elemosine, nella misura di un settimo o un decimo di quanto posseduto, erano il pilastro di funzionamento della Chiesa manichea.
Non vi è traccia di edifici per il culto manichei eccetto un tempio, ora buddista, sopravvissuto in Cina<ref>Lieu, ''Manichaeism in Central Asia and China'', Leiden, Brill, 1998, p.193</ref> ma la Chiesa poteva dotarsi di monasteri<ref>il modello sembra ispirato al monachesimo buddista</ref> nei quali gli Eletti potevano studiare ed essere preparati alla vita di missione.
 
Alla base della dottrina insegnata da Mani c'è un dualismo radicale e assoluto, metafisico ed etico, che pervade macrocosmo e microcosmo.
 
=== Gli Eletti ===
Gli Eletti erano tenuti a osservare rigorosamente cinque comandamenti:
# non mentire
# non uccidere - da intendersi in modimodo estensivo nei riguardi del mondo animale e vegetale e degli elementi naturali (luce, fuoco, acqua, vento, aria)
# essere puri - con il divieto assoluto di compiere l'atto sessuale
# non mangiare carne - che implica una serie di divieti alimentari e periodi, anche prolungati, di digiuno
# godere di una felice povertà - i Perfetti dovevano vivere dei doni della comunità, non possedere nulla eccetto una veste, bianca come simbolo di purezza, e cibo per un giorno
Queste norme vengono espresse anche parlando di ''sigilli'', precetti e divieti che riguardano la bocca, le mani e il grembo.
 
Gli Eletti dovevano rispettare le regole dei digiuni e delle preghiere, non avere fissa dimora ma dedicarsi alla predicazione del messaggio di speranza e di pace.
Non potevano inoltre svolgere opere manuali, compresa la preparazione del cibo. Questo compito era svolto dagli Uditori che venivano assolti per tale crimine.
Il pasto degli Eletti viene trasformato così in cerimonia religiosa con il suo corredo di preghiere ed inni. Il pasto viene quindi reinterpretato come un mezzo per liberare la Luce che è imprigionata nella materia.<ref> questo è stato a volte interpretato, nel mondo cattolico, come una celebrazione eucaristica</ref>.
 
=== Gli Uditori ===
Oltre a provvedere al sostentamento degli Eletti, gli Uditori, per avvicinarsi alla Salvezza, dovevano rispettare dieci comandamenti (le varie formulazioni giunteci non sono sempre uniformi), che vietavano di:
# adorare gli idoli
# seguire falsi profeti
# eseguire pratiche magiche
# essere irriverenti verso gli Eletti
# bestemmiare o mentire
# macellare animali e bere bevande fermentate
# spaventare, ferire e uccidere uomini e animali
# sposare più di un coniuge e commettere adulterio
# omettere di soccorrere bisognosi ed afflitti
# rubare e ingannare
Gli Uditori erano tenuti a quattro momenti di preghiera al giorno (alba, mezzogiorno, tramonto, notte) e ad alcuni periodi di digiuno. Le preghiere di Uditori ed Eletti erano rivolte al Sole di giorno ede alla Luna di notte.
 
===L'organizzazione Il culto e i riti ===
La principale festa dei manichei è ''Bema'' (dal greco, il "palco", la "cattedra", il "trono") in ricordo della passione di Mani e dell'ascesa al cielo della sua particella di Luce.
La Chiesa era guidata da Mani e dai suoi successori che risiedevano a [[Babilonia]] (e successivamente a [[Samarcanda]]).
 
Il Capo della Chiesa era aiutato da dodici "Maestri" o "Apostoli", e quindi da settantadue "Vescovi" o "Diaconi"<ref>L'organizzazione della Chiesa manichea sembra riprendere modelli occidentali sia delle Chiese romana e bizantina che della Chiesa di [[Marcione]]</ref> e da trecentosessanta "Presbiteri" o "Intendenti". Queste cariche erano riservate solo agli uomini.
 
Gli altri Eletti, e le Elette, svolgevano le funzioni di predicatori, scribi, cantori e addetti alle fondazioni pie.
Gli Uditori provvedevano al sostentamento degli Eletti. Le elemosine, nella misura di un settimo o un decimo di quanto posseduto, erano il pilastro di funzionamento della Chiesa manichea.
Non vi è traccia di edifici per il culto manichei eccetto un tempio, ora buddista, sopravvissuto in Cina<ref>Lieu ''Manichaeism in Central Asia and China'' p193</ref> ma la Chiesa poteva dotarsi di monasteri<ref>il modello sembra ispirato al monachesimo buddista</ref> nei quali gli Eletti potevano studiare ed essere preparati alla vita di missione.
 
===Il culto e i riti===
La principale festa dei Manichei è ''Bema'' (dal greco, il "palco", la "cattedra", il "trono") in ricordo della passione di Mani e dell'ascesa al cielo della sua particella di Luce.
 
La festa si svolgeva all'equinozio di primavera ed era preceduta da trenta giorni di digiuno e da una veglia con preghiere e canti nella notte precedente.
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La confessione, sia privata che pubblica, settimanale, annuale o in occasione del ''Bema'' rientrava fra gli obblighi gli Eletti e degli Uditori<ref>il rito della confessione e i relativi formulari sembrano ispirati alle pratiche buddiste</ref>. Gli Eletti si confessavano tra loro, e poi confessavano gli Uditori, il lunedì.
 
La musica trova ampio utilizzo nelle cerimonie manichee come mezzo di elevazione e liberazione della Luce<ref> in questo il manicheismo può essere stato influenzato dalldalle comunità cristiano -gnostiche come quella di [[Bardesane]] in [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]]</ref>; alla musica degli strumenti a corda e a fiato si aggiunge il canto, da semplici cantilene a canti corali.
 
Numerosi gesti rituali usati dai manichei come la stretta delle mani destre<ref> si ritrova nei Misteri di Mitra</ref>, il bacio della pace, la prosternazione e la genuflessione e l'imposizione delle mani sono presenti anche in altre tradizioni religiose.
 
=== La morale ===
===Elementi comuni con il Cristianesimo===
Secondo Mani "virtuoso" è proteggere e salvare la luce che è imprigionata nella materia e quindi in ogni essere vivente.
 
La salvezza viene raggiunta con la morte dopo aver completato il processo di liberazione della Luce che ciascuno ha in sé. Se il processo non è completato, la particella di Luce sarà travasata in altre catene corporee.
Nel manicheismo si ritrovano alcuni elementi comuni con il Cristianesimo in quanto Mani fu profondamente influenzato da varie formulazioni del Cristianesimo diffuse in Siria e Mesopotamia nel III secolo.<ref>il testo seguente è una sintesi da Lieu, ''Manicheaism in Late Roman Empire...'' Capitolo 2</ref>
Ciò comporta l'astensione dall'atto sessuale in quanto protrae la prigionia della luce in un altro essere e l'astensione dall'uccisione della vita in ogni forma, anche per gli animali e le piante per non far soffrire la luce che è in loro.
 
Norme così rigide hanno comportato l'individuazione di una doppia morale: l'adozione piena delle norme morali da parte di un gruppo ristretto di religiosi, chiamati "Eletti" o "Perfetti" e un'interpretazione più elastica per tutti i credenti, chiamati "Uditori" o "Catecumeni", tenuti solo ad avvicinarsi alla salvezza.
Mani pretende di aver ricevuto le sue conoscenze esoteriche da una speciale rivelazione e non ammette influenze umane nella formazione dei suoi insegnamenti.
 
I suoi primi oppositori, i battisti guideizzanti presso i quali era vissuto fino a 24 anni, lo accusano di aver ''mangiato pane greco'' probabilmente riferendosi alla contatto con la predicazione di Paolo attraverso l'interpretazione di [[Marcione]] i cui insegnamenti si erano largamente diffusi in Siria e Mesopotamia. Mani diceva di essere un ''Apostolo di Cristo'' e di aver ricevuto la sua rivelazione in modo simile a Paolo.
Le due comunità avevano uno stile di vita completamente diverso e pochi eventi comuni come la preparazione dei pasti da parte degli Uditori, la confessione e il versamento delle elemosine.
 
== Elementi comuni con il Cristianesimo ==
[[File:Jesus as a Manichaean Prophet, 13th century.jpg|miniatura|Gesù Cristo come un profeta manicheo, pittura della [[Dinastia Song del Sud]].]]
Nel manicheismo si ritrovano alcuni elementi comuni con il Cristianesimo in quanto Mani fu profondamente influenzato da varie formulazioni del Cristianesimo diffuse in Siria e Mesopotamia nel III secolo<ref>il testo seguente è una sintesi da Lieu, ''Manichaeism in Late Roman Empire...'' Capitolo 2</ref>.
 
Mani pretende di aver ricevuto le sue conoscenze esoteriche da una speciale rivelazione e non ammette influenze umane nella formazione dei suoi insegnamenti.
I suoi primi oppositori, i battisti giudaizzanti presso i quali era vissuto fino a 24 anni, lo accusano di aver ''mangiato pane greco'' probabilmente riferendosi al contatto con la predicazione di Paolo attraverso l'interpretazione di [[Marcione]] i cui insegnamenti si erano largamente diffusi in Siria e Mesopotamia. Mani diceva di essere un ''Apostolo di Cristo'' e di aver ricevuto la sua rivelazione in modo simile a Paolo.
 
L'influenza di [[Marcione]] su Mani è profonda anche se non accettata. La sua separazione del Dio Padre e di Gesù Cristo dal Dio Creatore sarà ripresa da Mani nella sua epica dei due regni. Anche l'interpretazione del ruolo salvifico di Cristo e gli argomenti utilizzati dai manichei contro l'[[Antico Testamento]] hanno aspetti che rimandano a Marcione.
Altre influenze si possono riscontrare nella organizzazione dei credenti in Perfetti (o Eletti) e Uditori e nella attenzione posta nel fissare un preciso canone delle sacre scritture.
 
Mani è stato inoltre influenzato dall'insegnamento di [[Bardesane]], specialmente per quanto riguarda la cosmogonia ed in particolare la concezione attiva dell'Oscurità, che non è solo mancanza di Luce ma una forza invadente e contaminante. Per entrambe l'universo visibile è stato creato da elementi che sono stati corrotti dall'Oscurità e che devono essere purificati.
 
[[Efrem il Siro]] riconobbe in Marcione e Bardesane importanti elementi formativi di Mani.
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Comunque centrale all'insegnamento di Mani è la lotta epica tra i regni della Luce e dell'Oscurità, un pauroso racconto di avidità, lussuria e cannibalismo, che non è parte degli insegnamenti di Marcione ed è molto più elaborata e drammatica della metafisica di [[Bardesane]].
 
Questa concezione può essere stata influenzata dal movimento [[gnostici|gnostico]], un movimento molto eterogeneo ritenuto eretico e avversato anche dai [[platonismo|neo-platonici]]. Tra gli gnostici la scuola meglio identificabile è quella di [[Valentino (filosofo)|Valentino]], setta che è documentata in Siria e Mesopotamia fino al IV secolo. Si ritrovano in Mani numerosi dettagli mitologici derivati da Valentino come gli Archeoni, gli Eoni, i Sigizi, il Demiurgo...
 
Credenze manichee trovano inoltre corrispondenza in testi apocrifi di ispirazione gnostica: ad esempio la credenza manichea che Cristo sia stato crocifisso in ogni roccia ed ogni albero trova una corrispondenza nel ''[[Vangelo di Tommaso]]'', la ''Croce di Luce'' dei manichei viene discussa negli ''[[Atti di Giovanni]]''. Mani conosceva inoltre l'''Inno della Perla'' incluso negli ''[[Atti di Tommaso]]''.
 
== Storia ==
==Diffusione e storia del Manicheismo==
Il manicheismo è caratterizzato dallo spirito missionario.
Contemporaneamente ai numerosi viaggi di Mani, suoi fedeli andarono predicando, in piccoli gruppi, oltre l'Impero sasanide sia ad occidente verso il regno di Palmira e l'Impero Romanoromano che verso oriente verso i territori delle tribù turche dell'Asia centrale, l'India e la Cina.
 
Quanto segue è ricavato dai testi di [[Gherardo Gnoli|Gnoli]] e di Lieu.
 
=== Manicheismo nell'Impero sasanide e nel mondo musulmano ===
Dopo morte di Mani (277) il re [[Bahram I]] (o anche Bahram, Vahram o Vararane, 273-277) inizia le persecuzioni dei manichei in tutto il territorio dell'impero sasanide.
 
La persecuzione prosegue durante il regno di [[Bahram II]] (277-293) e il gran sacerdote zoroastriano [[Kartir|Kartir Hangirpe]] raggiunge l'apice del suo potere; in questo periodo (291 o 292) viene ucciso Sisin (o Sisinnios) successore di Mani alla guida della Chiesa manichea. A Sisinnios succede Innaqios.
Dopo morte di Mani (277) il re [[Bahram I]] (o anche Bahram, Vahram o Vararane (273-277)) inizia le persecuzioni dei manichei in tutto il territorio dell'impero sasanide.
 
In seguito i manichei godono di un periodo di tolleranza durante il regno di [[Narseh]] (293-302) per l'appoggio del vassallo ''Amr b Adi'' o ''Amaro'', in copto, signore di [[Hira]], ma la persecuzione riprende sotto il regno di [[Ormisda II]] (303-309) e continua sotto [[Sapore II]] (309-379), per ripetersi più volte sotto altri re sasanidi.
La persecuzione prosegue durante il regno di [[Bahram II]] (277-293) e il gran sacerdote zoroastriano [[Kartir | Kartir Hangirpe]] raggiunge l'apice del suo potere; in questo periodo (291 o 292) viene ucciso Sisin (o Sisinnios) successore di Mani alla guida della Chiesa manichea. A Sisinnios succede Innaqios.
 
Non si hanno praticamente più notizie dei manichei fino al 580 quando inizia in [[Transoxiana]] lo scisma dei Denewar, gli "osservanti della vera religione", guidati da Sad Ohrmezd si separano dalla Chiesa manichea di Babilonia fino a circa al 730. Durante questo intervallo in Iran si ha, nel 531, la repressione dei seguaci [[Mazdak]] da parte del re [[Cosroe I]] Anoshakrawān (531-579).
In seguito i Manichei godono di un periodo di tolleranza durante il regno di [[Narseh]] (293-302) per l'appoggio del vassallo ''Amr b Adi'' o ''Amaro'', in copto, signore di [[Hira]], ma la persecuzione riprende sotto il regno di [[Ormisda II]] (303-309) e continua sotto [[Sapore II]] (309-379), per ripetersi più volte sotto altri re sasanidi.
 
Nel [[661]] cade l'Impero sasanide per mano dei musulmani che instaurano a [[Damasco]] il [[califfato omayyade]] (661-750); durante il califfato i manichei godono di un periodo di tranquillità.
Non si hanno praticamente più notizie dei Manichei fino al 580 quando inizia in [[Transoxiana]] lo scisma dei Denewar, gli "osservanti della vera religione", guidati da Sad Ohrmezd si separano dalla Chiesa manichea di Babilonia fino a circa al 730. Durante questo intervallo in Iran si ha, nel 531, la repressione dei seguaci [[Mazdak]] da parte del re [[Cosroe I]] Anoshakrawān (531-579).
 
Le cose cambiano con l'avvento del califfato [[Abbasidi|abbaside]] (750-1258). Tutte le sette dualistiche inclusi i cristiani gnostici e marcioniti, i manichei e mazdakiti subiscono repressioni da parte dei musulmani.
Nel [[661]] cade l'Impero sasanide per mano dei musulmani che instaurano a [[Baghdad]] il [[califfato]] [[Omayyadi|omayyade]] (661-750); durante il califfato i Manichei godono di un periodo di tranquillità.
 
La persecuzione inizia in particolare con il califfo [[al-Mahdi]] (775-785); in questo periodo (760) il capo della comunità manichea al-Dayhuri, di origine africana, si adopera per comporre dissidi nella comunità mesopotamica provocati dai seguaci di Mihr e Miqlas. La persecuzione continua con i califfi [[al-Hadi]] (785-786) e [[Hārūn al-Rashīd]] (786-809) e durante il califfato di [[al-Maʾmūn]] (813-833) prende vita un animato dibattito teologico volto alla confutazione del manicheismo.
Le cose cambiano con l'avvento del califfato [[Abbasidi|abbaside]] (749-1258). Tutte le sette dualistiche inclusi i cristiani gnostici e marcioniti, i manichei e mazdakiti subiscono repressioni da parte dei musulmani.
 
Dopo un periodo di tranquillità, il califfo [[al-Muqtadir (abbaside)|al-Muqtadir]] (908-932) riprende la persecuzione dei manichei tanto che nel 932 essi trasferirono la loro sede principale da al-Mada'in (presso [[Baghdad]]) a [[Samarcanda]], segno dell'importanza della migrazione dei manichei verso oriente.
La persecuzione inizia in particolare con il califfo [[al-Mahdi]] (775-785); in questo periodo (760) il capo della comunità manichea al-Dayhuri, di origine africana, si adopera per comporre dissidi nella comunità mesopotamica provocati dai seguaci di Mihr e Miqlas. La persecuzione continua con i califfi [[al-Hadi]] (785-786) e [[Harun al-Rashid|Hārūn al-Rashīd]] (786-809) e durante il califfato di [[al-Ma'mun]] (813-833) prende vita un animato dibattito teologico volto alla confutazione del Manicheismo.
 
Dopo un periodo di tranquillità, il califfo [[al-Muqtadir]] (908-932) riprende la persecuzione dei Manichei tanto che nel 932 essi trasferirono la loro sede principale da al-Mada'in (presso [[Bagdad]]) a [[Samarcanda]], segno dell'importanza della migrazione dei manichei verso oriente.
 
Piccole comunità sopravvissero a lungo in Mesopotamia: [[al-Biruni]] incontra manichei a Baghdad attorno al 1000.
 
=== Manicheismo ad Occidente (Impero romano d'Oriente e d'Occidente) ===
L'apostolo Patteg raggiunse Roma verso il 280 ed era stato in Egitto nel 244 e 251 assieme al discepolo Adda dopo aver ottenuto buoni risultati nel [[Regno di Palmira]] con la conversione della sorella della regina [[Zenobia]]<ref>Gnoli, Vol. 1</ref>.
 
L'apostolo Patteg raggiunse Roma verso il 280 ed era stato in Egitto nel 244 e 251 assieme al discepolo Adda dopo aver ottenuto buoni risultati nel [[Regno di Palmira]] con la conversione della sorella della regina [[Zenobia]].<ref>Gnoli, Vol. 1</ref>
Il Manicheismomanicheismo si diffuse ad Alessandria e in tutto l'Egitto, ed in particolare nella regione di Fayum dal 290, e successivamente nell'Africa settentrionale con centro Cartagine. [[Epifanio di Salamina]] (''Haereses'', LXVI, I) segnala la presenza degli apostoli manichei e il loro successo in Giudea nel 274.
 
Prima del [[296]] il proconsole d'Africa Giuliano aveva scritto all'imperatore che i manichei minavano la pace della popolazione e provocavano danno alle città. [[Diocleziano]] (Alessandria, 31 marzo 296) comandò al Proconsole di perseguitarli, definendoli "setta sordida ed impura recentemente venuta dalla Persia, da distruggere fin dalla radice" (''stirpitus amputari''). I suoi capi e propagatori avrebbero dovuto essere bruciati insieme ai loro libri; la massa dei fedeli decapitata e le persone che simpatizzavano per loro condannate alle miniere; tutti i loro beni avrebbero dovuto essere confiscati.
 
L'editto di Diocleziano combatte la religione manichea in quanto originata in un impero nemico, ed ha quindi rilevanti motivazioni politiche, comunque l'editto sarà alla base di una serie di successivi editti imperiali e interventi papali che continuano fino alla legislazione di Giustiniano che lo recepisce. La legge di [[Giustiniano]] sarà utilizzata contro tutte le sette cristiane dualiste fino al XIV secolo.<ref>Si veda [[Manichei medievali]].</ref>.
 
Nel periodo tra gli imperatori [[Costantino I]] ([[312]]) e [[Teodosio I]] ([[382]]) si hanno varie segnalazioni circa la presenza e le persecuzioni di credenti manichei nell'Impero romano. [[Papa Milziade]] segnala (''[[Liber Pontificalispontificalis]]'') che nel 312 esistevano a Roma monasteri manichei, [[Ilario di Poitiers]] segnala nel 354 la diffusione del manichei nella Francia del Sud ma questa notizia potrebbe anche riguardare la presenza di [[Priscillianesimo|Priscillianisti]], una setta cristiana dualista. Gli imperatori [[Valentiniano I]] (372) e [[Graziano]], sebbene in generaligenerale tolleranti verso le varie sette religiose, perseguitarono i manichei. [[Efrem il Siro]] (378) riporta la notizia della diffusione dei manichei nella [[Mesopotamia]] dei suoi giorni aded in particolare [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]], dove il Manicheismomanicheismo fu praticato fino al 450.
 
[[Agostino di Ippona]] divenne manicheo nel 387374, e fu "Uditore" per nove anni prima di convertirsi al cristianesimo tra il 383 e il 387. I numerosi testi di Sant'Agostino forniscono notizie su vari "Perfetti" manichei presenti in Nord Africa: per secoli l'opera di Sant'Agostino è stata la principale fonte sul Manicheismomanicheismo. Agostino confutò [[Fausto di MileveMilevi]] in un'opera di 33 libri. Il 28 e 29 agosto 392, Agostino confutò anche un certo Fortunato in una discussione pubblica tenuta nei Bagni di Sossio. Successivamente, il 7 dicembre 404, Agostino disputò con Felice, un presbitero manicheo. NegliInvece, negli ultimi 25 anni della sua vita Agostino non scrisse altro contro il Manicheismomanicheismo, il che suggerisce che in quel periodo l'importanza della setta sia decresciutadiminuita.
 
Nel 382 con l'editto di [[Teodosio I]] la religione cristiana, nella sua espressione cattolica, diviene la religione di statoStato dell'[[Impero romano]], ma già nel 381 un editto di Teodosio aveva privato i manichei dei diritti civili e li aveva dichiarati incapaci di disposizioni testamentarie. La repressione dei manichei vienevenne rafforzata dall'editto di [[Valentiniano II]] (389) che confiscò i loro beni, annullò i loro testamenti, e li esiliò. [[Onorio (imperatore)|Onorio]], primo imperatore romano del solo Impero d'Occidente nel 405, reiterò gli editti dei suoi predecessori, multò tutti i governatori di città o province che si dimostravano negligenti nell'eseguire i suoi ordini, invalidò tutti i loro contratti, li dichiarò banditi ecome criminali pubblici.
 
Negli anni dal 384 al 388 si sviluppò a Roma una setta particolare di manichei chiamata dei Martari, che, sostenuti dal capo del gruppo romano, un ricco uomo di nome Costanzo, tentò di creare una sorta di monastero per gli Eletti. La nuova setta trovò durissima opposizione fra i suoi correligionari.<ref>[http://www.newadvent.org/cathen/09591a.htm Catholic Encyclopedia: Manichaeism<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
L'elenco di interventi contro i manichei continuanocontinua fino agli inizi del [[VI secolo]], con editti di Imperatori e interventi di Papi:
* Nel 425 [[Valentiniano III]], nel 445, reiterò gli editti dei suoi predecessori.
* Nel 428 [[Teodosio II]]
* Nel 443 [[papa Leone I]] (440-461)
* L'imperatore Anastasio I di BisanzioDicoro (491 al 518) di madre manichea, iterò la condanna a morte dei manichei
* Nel 492 [[papa Gelasio I]] (492-496) condanna il manicheismo assieme alle eresie cristiane monifisitemonofisite, eutichiane, ariane
* Nel 520 circa [[papa Ormisda]] (514-523) sempre nell'ambito della lotta alle varie eresie cristiane
Nell'impero di Occidente non siasi hanno notizie di manichei successive alla fine del V secolo, anche se essi si erano diffusi in [[Dalmazia]], [[Italia]] e Francia e [[Spagna]].
 
Fuori dall'Impero, i [[Vandali]] [[arianesimo|ariani]] conquistarono l'Africa, e [[Unerico]] (477-484), re dei Vandali, perseguitò i manichei che tentavano di prendere vesti ariane.
 
Nell'Impero romano d'Oriente il Manicheismomanicheismo raggiunse lo [[zenit]] tra il 375 e il 400, ma poi declinò rapidamente. Intorno al 404 Giulia, una nobile donna antiochena, tentò con la sua ricchezza e la sua cultura di convertire la città di Gaza al manicheismo, Mama senza successo. Altre notizie ci giungono da vescovi e scrittori cattolici: a Gerusalemme, il vescovo [[Cirillo di Gerusalemme|Cirillo]] (315-387) ebbe molti convertiti manichei fra i suoi catecumeni e [[Nilo da Rossano]] (910-1004) riporta, da fonte non nota, di sette segrete manichee nel [[montePenisola del Sinai|Sinai]] fino al 430.
 
Nel 527 codifica della legislazione [[Giustino I di Bisanzio]] e [[Giustiniano I di Bisanzio]] decretarono la pena di morte, non solo contro i manichei che persistevano nella loro eresia, ma anche contro i convertiti dal Manicheismomanicheismo che rimanevano in contatto con i loro precedenti correligionari, o che non li denunciavano immediatamente ai magistrati. Pesanti sanzioni penali furono similmente decretate contro tutti gli ufficiali dello Stato che non denunciavano i loro colleghi, se erano manichei, e contro tutti quelli che possedevano libri manichei. Fu una guerra di sterminio all'interno dei confini dell'Impero, ebbe apparentemente successo.
 
Ancora alla fine del VI secolo, [[papa Gregorio I]] vedeva l'Africa come un covo di manichei. Lo stesso avvertimento fu ripetuto da [[papa Gregorio II]] (701), ma questi avvertimenti riguardano più propriamente i [[Manichei medievali]] che sono cristiani e nulla hanno a che fare con la religione di [[Mani (teologo)|Mani]].
 
=== Manicheismo ad Oriente (Asia Centrale, India e Cina) ===
 
Il manicheismo si diffuse rapidamente ad est della Persia, tanto che, nell'anno [[1000]] lo storico arabo [[al-Biruni]] scrisse: ''La maggioranza dei turchi orientali, gli abitanti della Cina e del Tibet ed un certo numero in India professano la religione di Mani'', ma anche in Oriente le persecuzioni contro i manichei fanno parte della storia della Chiesa.
 
Il primo contatto con l'India avviene nel primo viaggio di Mani (240) il quale raggiunge Rew Ardasir, quindi [[Deb]] nel delta dell'[[Indo]] e il regno di [[Turan (regione)|Turan]] dove converte il re di religione buddista. Una generazione dopo la morte di Mani i suoi seguaci si erano stabiliti sulla Costa di [[Malabar]] e gli avevano dato il nome di ''Minigrama'', ovvero ''Insediamento di Mani''.
 
Non si hanno praticamente più notizie dei Manicheimanichei fino al 580 quando inizia in [[Transoxiana]] lo scisma dei Denewar, gli "osservanti della vera religione", guidati da Sad Ohrmezd si separano dalla Chiesa manichea di Babilonia fino a circa al 730.
 
Mentre si hanno frammentarie notizie della presenza dei manichei in Cina:
* Nel 694 un vescovo manicheo, Mihr Ohrmezd, si trova alla corte dell'imperatrice cinese [[Imperatrice Wu|Wu]] ZestianZetian (684-704)
* Nel 710 Tis, sovrano del [[Tokharistan]], invia un maestro manicheo alla corte cinese
* Nel 731 un vescovo manicheo redige il ''Compendio della dottrina e della regola insegnate da Mani, Buddha della Luce'', scritto in cinese, ritrovato a [[Dunhuang]] e conservato a Londra
* Nel 732 un editto imperiale riconosce ai soli manichei il diritto di praticare il loro culto in Cina.
 
Le missionemissioni manichee hanno successo nel modomondo delle tribù turche dell'Asia centrale:
* Nel 763 Bugu Qaghan, il sovrano degli [[Uiguri]], una tribù del [[Turkestan]], si converte al Manicheismomanicheismo che diventa religione di corte
* L'imperatore cinese autorizza (nel 768 e nel 771) i manichei a costruire luoghi di culto e monasteri su richiesta degli Uiguri
* Ambasciate uigure (nell'806 e nel nell'817) introducono il manicheismo alla corte cinese
* Si data al all'[[815]] l'iscrizione trilingue (cinese-turco-sogdiano) di [[Karabalgasun]] in Cina che si riferisce ai manichei
 
Nel Nell'840, la caduta dell'impero uiguro provocata dai [[Kirghizi]] ha come conseguenza il rapido declino del manicheismo e, nel nell'843, un editto imperiale cinese lo proscrive.
 
Una nuova fioritura della ''Santa Chiesa'' si ha con la formazione di un regno uiguro con capitale [[Qoco]] nel [[Turkestan]] cinese (850 circa).
Nel 932 i Manicheimanichei trasferiscono la loro sede principale dalla Persia a Samarcanda, sotto la protezione della tribù turca dei [[Tuguzguz]] che li proteggono dal Principe di [[Chorazan]].
 
Nel 1250 circa i [[Mongoli]] pongono fine alla signoria uigura di Qoco: gruppi di Manicheimanichei continuano per secoli la loro attività, integrati nella società cinese con attività finanziarie e mercantili sulla [[Viavia della Setaseta]] ma anche prendendo vesti taoiste e buddiste ed in società segrete.
 
Nel [[1292]] [[Marco Polo|Marco]] e Maffeo Polo incontrano dei manichei a [[Fuzhou]] nella Cina meridionale.
 
Alcuni piccoli gruppi professano ancora oggi il manicheismo nella provincia cinese meridionale del [[Quanzohu]]<ref>Jennifer Marie Dan. ''[http://trace.tennessee.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1529&context=utk_chanhonoproj Manichaeism and its Spread into China]''. University of Tennessee, 2002. pp. 17-18</ref>{{sfnb|Wearring|2006|p=260}}.
===Manichei e Manichei medievali===
 
=== Manichei e manichei medievali ===
{{vedi anche|Manichei medievali}}
Numerose eresie antiche e medievali furono classificate dagli [[Inquisizione|inquisitori]] come manichee. Si tratta delle eresie dei [[Priscillianesimo|Priscillianisti]] (Spagna e Gallia), [[Tondrachiani]] (Armenia), [[Pauliciani]] (Siria), [[Bogomili]] (Bisanzio e Bulgaria), [[Patari]] o Patereni (in Italia settentrionale, Bosnia e Dalmazia) e dei [[Catari]] o [[Albigesi]] (specialmente nella Francia meridionale e Italia centro-settentrionale).
Tutti questi eretici chiamavano sé stessi "Buonibuoni Cristianicristiani"; i loro testi sacri erano un sotto-insieme del Nuovo Testamento, e non vi è traccia tra i loro testi di libri manichei e non è provato che la loro religione abbianon aveva relazione con il Manicheismomanicheismo.
 
Il termine "manicheo", o in scritti più recenti ''neo-manicheo'', è da intendersi come sinonimo di "dualista". A seguito dei numerosi editti imperiali e papali essere manicheo era da intendersi come reato sia per le autorità politiche che religiose; reato che poteva comportare la condanna al rogo e la requisizione dei beni in base alla legislazione consolidata da Giustiniano.
 
== Le fonti ==
Per un'elencazione estesa delle fonti antiche e ritrovate di recente, vedi alla voce "[[Mani (teologo)]]".
 
Per un'elencazione estesa delle fonti antiche e ritrovate di recente vedi alla voce [[Mani (teologo)]]
 
== Influenza odierna ==
{{F|religione|febbraio 2017}}
Il valore che questa religione ha assunto, nonostante tutto, nel pensiero umano è grande, tanto che ancora oggi si sente parlare spesso di "manicheo"; infatti la forte risposta che il Manicheismo dà all'interrogativo arduo dell'origine del male e dell'esistenza di un altro principio coeterno a quello divino ma malvagio ha segnato la nostra [[cultura]], con questa forte ricerca di spiritualità, che poi ha dato i suoi frutti nel pensiero medioevale, a scapito della materialità.
Il valore che questa religione ha assunto, nonostante tutto, nel pensiero umano è grande, tanto che ancora oggi si sente parlare spesso di "manicheo"; infatti la forte risposta che il manicheismo dà all'interrogativo arduo dell'origine del male e dell'esistenza di un altro principio co-eterno a quello divino ma malvagio ha segnato la nostra [[cultura]], con questa forte ricerca di spiritualità, che poi ha dato i suoi frutti nel pensiero medioevale, a scapito della materialità.
 
Inoltre, anche l'idea della dicotomia bene-male è profondamente connaturata nel nostro pensiero, tanto da essere considerata ostacolo per molte riflessioni, dal momento che la cultura occidentale non è stata saldaefficace come quella orientale anel fondere questi due principi ([[Yin e Yang]]) in un'unità non separata, né separabile, ma si è concentrata nell'esaltare e prediligere il principio positivo del divino e quindi, ad esempio, dell'anima a scapito del corpo. In tal senso, nonostante si sia perso l'aspetto [[soteriologia|soteriologico]] e molti dei caratteri eclettici derivati da religioni orientali e medio-orientali come Buddismo e Zoroastrismo, un germe del pensiero manicheo è rimasto nel pensiero occidentale moderno.
 
Nel linguaggio comune, "manicheo" indica oggi una concezione basata su giudizi formulati da una contrapposizione radicale di principi opposti.
==Note==
 
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
=== Fonti secondarie storiche===
 
== Bibliografia ==
#(LT) Thomas Hyde ''Veterum Persarum et Parthorum ed Medorum religionis historia'', 1700 - Imperial Organization for Social Services, 1976
=== Fonti primarie in traduzione italiana ===
#(FR) Isaac de Beausobre ''Historie critique de Manichee e du Manicheism'', 1734, Amsterdam - Prete (1659 Niort, 1738 Berlin) protestante francese esiliato da Luigi XIV
* {{it}} Gherardo Gnoli (a cura di), ''Il Manicheismo'', vol. I: ''Mani e il manicheismo'', Fondazione L. Valla - Mondadori, Milano 2003, ISBN 88-04-50406-4
#(LT) Abbè Foucher, vari saggi di comparazione tra Manicheismo, Cristianesimo e Zoroastrismo, Vaticano 1771
* {{it}} Gherardo Gnoli (a cura di), ''Il Manicheismo'', vol. II: ''Il mito e la dottrina. I testi manichei copti e la polemica antimanichea'', Fondazione L. Valla - Mondadori, Milano 2006, ISBN 88-04-54922-X
#(DE) F.C. Baur ''Das manicheaische Religionssystem nach den Quellen neu untersucht und entwickeit'', 1831
* {{it}} Gherardo Gnoli (a cura di), ''Il Manicheismo'', vol. III ''Il Mito e la dottrina. Testi manichei dall'Asia centrale e dalla Cina'', Fondazione L. Valla - Mondadori, Milano 2008, ISBN 88-04-57385-6
* {{it}} Aldo Magris, ''Il manicheismo. Antologia dei testi'', Brescia, Morcelliana, 2000 ISBN 978-8837217792
 
=== Fonti secondarie recenti===
* {{Cita libro|autore=[[Thomas Hyde]]|titolo=Historia religionis veterum Persarum eorumque Magorum […]. Zoroastris vita ejusque et aliorum vaticinia de Messiah e Persarum aliorumque monumentis eruuntur […]. Dantur veterum Persarum scripturæ & linguæ (ut hæ jam primo Europæ producantur & literato orbi postliminio reddantur) specimina […]|url=https://books.google.it/books?id=sr1bAAAAQAAJ&pg=PA526#v=onepage&q&f=false|città=Oxonii|editore=e Theatro Sheldoniano|anno=1700|lingua=la}}
* {{fr}} [[Isaac de Beausobre]] (Niort 1659 - Berlino, 1738), ''Historie critique de Manichée e du Manicheism'', 1734, Amsterdam (Prete protestante francese esiliato da Luigi XIV)
* {{de}} [[Ferdinand Christian Baur]], ''Das manichaeische Religionssystem nach den Quellen neu untersucht und entwickelt'', 1831
* {{fr}} [[Henri-Charles Puech]], ''Le Manichéisme, son fondateur, sa doctrine'', Parigi 1949
* {{de}} O. Klima, ''Manis Zeit und Leben'', Praga 1963
* {{en}} G. Widengren, ''Mani and Manichaeism'', New York 1965
* {{de}} A. Adam, ''Texte zum Manichäismus'' (Kleine Texte für Vorlesungen und Übungen 175), Berlino 1969
* {{it}} K. Rudolph, ''Il Manicheismo'', in ''Storia delle religioni'', a cura di G. Castellani, vol. IV, UTET, Torino 1971, pp.&nbsp;773–797
* {{en}} R. Haardt, ''Gnosis, Character and Testimony'', Leiden, Brill 1971 Archive&nbsp;– estratti da scritti gnostici e manichei - ISBN 90-04-06973-9 [https://books.google.com/books?id=RSwVAAAAIAAJ&printsec=frontcover#PPR6,M1 Consultazione parziale]
* {{fr}} F. Decret, ''Mani et la tradition manichéenne'' (Maïtres spirituels, 40), Paris 1974
* {{fr}} A. Böhlig, ''Die Gnosis''. vol. III, Der Manichäismus, Zürich-München 1980. ISBN 978-3-491-69146-9
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* {{en}} Samuel N.C. Lieu, ''Manichaeism in later Roman Empire and Medieval China'', Manchester 1992. ISBN 3-16-145820-6 [https://books.google.com/books?id=hmNPz9teHqUC&printsec=frontcover&dq=manichaeism+inauthor:lieu&lr=&as_brr=0&as_pt=ALLTYPES Consultazione parziale]
* {{en}} Samuel N.C. Lieu, ''Manichaeism in Mesopotamia and the Roman East'', Leiden 1994. ISBN 90-04-09742-2
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* {{en}} I. Gardner, Samuel N.C. Lieu, ''Manichaean Texts from the Roman Empire'', Cambridge University Press, 2004 [https://books.google.com/books?id=7wwQ8ckMpAIC&printsec=frontcover Consultazione parziale] ISBN 0-521-56822-6
* {{Cita pubblicazione|cognome= Wearring |nome= Andrew |titolo= Manichaean Studies in the 21st Century |rivista= Through a Glass Darkly: Reflections on the Sacred |editore= Sydney University Press |data= 2006 |url= http://openjournals.library.usyd.edu.au/index.php/SSR/article/viewFile/254/233 |ISSN = 1444-5158 |cid= harv}}
* Kevin Coyle, ''Manichaeism and its legacy'', Leiden, Brill 2009.
* {{it}} Julien Ries, Opera Omnia, 9/2: ''Manicheismo. Un tentativo di religione universale'', Milano, Jaca Book 2011.
 
== Voci correlate ==
#(FR) [[Henri-Charles Puech|H.C.Puech]] ''Le Manicheism, son fondateur, sa doctrine'', Parigi 1949
* [[Eresia]]
#(DE) O.Klima ''Manis Zeit und Leben'.' Praga 1963
* [[Gnosticismo]]
#(EN) G.Widengren ''Mani and Manicheaism'', Weidenfeld and Nicolson, New York 1965
* [[Dottrine cristologiche dei primi secoli]]
#(EN) R. Haardt ''Gnosis, Character and Testimony'' Brill Archive – estratti da scritti gnostici e manichei - ISBN 90-04-06973-9, 9789004069732 [http://books.google.com/books?id=RSwVAAAAIAAJ&printsec=frontcover#PPR6,M1 Consultazione parziale]
* [[Movimenti ereticali medievali]]
#(EN) S.N.C Lieu ''Manicheaism in later Roman Empire and Medieval China'', Mohr Siebeck ed-, 1992 Manchester ISBN 3-16-145820-6, 9783161458200 [http://books.google.com/books?id=hmNPz9teHqUC&printsec=frontcover&dq=manichaeism+inauthor:lieu&lr=&as_brr=0&as_pt=ALLTYPES Consultazione parziale]
#(EN) NG S.N.C Lieu ''Manicheaism in Mesopotamia and the Roman East'' Brill, 1994 ISBN 90-04-09742-2, 9789004097421
#(EN) S.N.C Lieu ''Manicheaism in Central Asia and China'', BRILL, 1998 Leiden 1998 ISBN 90-04-10405-4, 9789004104051 [http://books.google.com/books?id=Yl2DteLY8jcC&printsec=frontcover&dq=manichaeism+inauthor:lieu&lr=&as_brr=0&as_pt=ALLTYPES Consultazione parziale]
#(EN) I. Gardner, S.N. C. Lieu, ''Manichaean Texts from the Roman Empire'', Cambridge University Press, 2004 [http://books.google.com/books?id=7wwQ8ckMpAIC&printsec=frontcover Consultazione parziale] ISBN 0-521-56822-6, 9780521568227
#(EN) J.D. BeDuhn ''The manichaean Body in Discipline and Ritual'', London 2000, ISBN 0-8018-7107-7 [http://books.google.com/books?id=hwqXWySG1aQC&printsec=frontcover&dq=manichaean+inauthor:BeDuhn&lr=&as_brr=0&as_pt=ALLTYPES#PPR7,M1 Consultazione parziale]
#(EN) R.C. Foltz, ''Religions of the Silk Road: Overland Trade and Cultural Exchange from Antiquity to the Fifteenth Century'', Palgrave Macmillan ed., 2000, ISBN 0-312-23338-8, 9780312233389
#(EN) A. Welburn, ''Mani, the Angel and the Column of Glory'', Floris, 1998, ISBN 0-86315-274-0, 9780863152740
#(DE) A. Adam, ''Texte zum Manichäismus'' (Kleine Texte für Vorlesungen und šbungen 175), Berlino 1969;
#(FR) F. Decret, ''Mani et la tradition manichéenne (Maïtres spirituels 40), Paris 1974;
#(FR) A. Böhlig, ''Die Gnosis''. Terzo Volume ''Der Manichäismus'' Zürich-München 1980 ISBN 978-3-491-69146-9
#(FR) M. Tardieu, ''Etudes manichennes''. in Bibliographie critique 1977-1986, Abstacta Iranica vol. hors serie 4, Tehran and Paris, 1988.
#(IT) K. Rudolph, ''Il Manicheismo'' in G. Castellani (a cura di), Storia delle religioni, vol IV, Torino, UTET 1971, pp. 773–797;
#(IT) M. Tardieu, ''Il Manicheismo'', Cosenza, Giordano Editore, 1998, ISBN 978-88-86919-00-5
#(IT) L. Cirillo, ''Concordanze del Codex Manichaicus Coloniensis'', 2001, ISBN 978881040397
#(IT) G. Gnoli (a cura di), ''Il Manicheismo'', Vol. 1 ''Mani e il manicheismo'', Fondazione L. Valla, Mondadori Ed. 2003, isbn 8804504064
#(IT) G.Gnoli (a cura di), ''Il Manicheismo'', Vol. 2 ''Mani e il manicheismo'', Fondazione L. Valla, Mondadori Ed. 2003, isbn 8804504064
#(IT) G.Gnoli (a cura di), ''Il Manicheismo'', Vol. 3 ''Il Mito e la dottrina, Testi manichei dall'Asia centrale e dalla Cina'', Fondazione L. Valla, Mondadori Ed. 2008, isbn 8804573856
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
#(EN)* {{en}} Schaff- Herzog (m.1893) ''Enciclopedia della Conoscenza Religiosa'': [http://www.ccel.org/ccel/schaff/encyc07 CCEL: ManicheaismManichaeism]
* {{en}} Cristian Classic Ethereal Library; [http://www.ccel.org/fathers.html Early Church Fathers]
#(EN) ''Enciclopedia Cattolica 1911'': [http://www.newadvent.org/cathen/09591a.htm NewAdvent: Manicheaism]
* {{en}} I.J.S. Taraporewala: ''Introduzione al Manicheismo'' [http://www.iranchamber.com/religions/articles/manichaeism1.php Manichaeism Iran Chamber]
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#(DE) Archivio Digitale di Turfan e testi - Berlin Branderburghiche Academie: [http://www.bbaw.de/forschung/turfanforschung/dta/m/dta_m_index.htm Turfan]
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#(EN) Progetto [http://idp.bl.uk/ Dunhuang]
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