Parmalat: differenze tra le versioni
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|nome = Parmalat
|logo = Parmalat_Logo.PNG
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|borse =
|data fondazione = 1961
|forza cat anno =
|luogo fondazione = [[Collecchio]]
|data chiusura =
|causa chiusura =
|nazione = ITA
|sede = * Milano (legale)
* Collecchio (amministrativa)<ref name = "dati117">{{cita web|url=https://www.parmalat.com/en/|titolo=Parmalat|accesso=13 dicembre 2024}}</ref>
|controllate =
|persone chiave = * Francesca Silipo ([[presidente]])
* Jean Marc Bernier ([[amministratore delegato]])
|settore = Alimentare
|prodotti = * [[Latte]]
* [[Yogurt]]
* [[Panna]]
* [[Succhi di frutta]]
|fatturato = 6,6 [[Miliardo|miliardi]] [[Euro|€]]<ref name = "dati17">{{cita web|url=http://www.parmalat.com/it/investor_relations/dati_finanziari/|titolo=Dati finanziari 2017|data=aprile 2018|accesso=9 settembre 2018|dataarchivio=9 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180909185256/http://www.parmalat.com/it/investor_relations/dati_finanziari/|urlmorto=sì}}</ref>
|anno fatturato = 2017
|utile netto = 103 [[Milione|milioni]] €<ref name = "dati17"/>
|anno utile netto = 2017
|dipendenti = {{formatnum:26000}}
|anno dipendenti = 2017
|slogan = Vive con te
}}
La società è stata quotata fino al 2019 presso la [[Borsa valori]] di [[Milano]] nell'indice [[FTSE Italia Mid Cap]].
== Storia
=== La creazione e il consolidamento ===
{{Vedi anche|Calisto Tanzi}}
L'azienda venne fondata originariamente come ''Dietalat'' da [[Calisto Tanzi]], che nel 1961 aprì un piccolo caseificio a [[Collecchio]] nelle immediate vicinanze di [[Parma]]. Negli [[Anni 1970|anni settanta]] la forte richiesta di latte a lunga conservazione permise alla Parmalat di far crescere la propria fetta di mercato. Nel corso degli [[anni 1990|anni novanta]], dopo la ristrutturazione dell'organizzazione aziendale e la conseguente quotazione in Borsa mediante acquisizione della Finanziaria Centronord Spa di Giuseppe Gennari (che divenne Parmalat Finanziaria), l'impresa rafforzò la propria posizione ed iniziò ad acquisire numerose altre società in Europa, America Latina e Africa, molte delle quali non strettamente legate al settore alimentare, tra le altre in Italia ci furono la società [[Calcio (sport)|calcistica]] del [[Parma Associazione Calcio]], il gruppo di villaggi turistici [[ParmaTour]] e il [[network televisivo]] [[Euro TV]], poi divenuto [[Odeon TV]] dopo la scissione di [[Italia 7]].
Il nuovo [[gruppo societario]] rafforzò progressivamente la propria posizione sul mercato acquisendo vari marchi e società tra cui ''Latte Oro'' e ''Latte Berna''; nel 1999 vengono avviate le trattative con [[Cirio]] per l'acquisizione della [[Eurolat]], e del pacchetto azionario di controllo della [[Centrale del Latte di Roma]], operazione che si concluse nel 2004 con un costo per la società emiliana di 324 miliardi di lire.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/2004/a/sezioni/economia/parmalat7/cessioneeu/cessioneeu.html|titolo=Cessione Eurolat da Cirio a Tanzi affare da 250 milioni per Geronzi|autore=Marco Mensurati e Paolo Galbiati|data=22 gennaio 2004}}</ref>
=== Il
{{Vedi anche|Crac Parmalat}}
La crescita di Parmalat era avvenuta con profili insoliti: anzitutto la dirigenza del gruppo rimase sempre fortemente imperniata sulla famiglia Tanzi e sui suoi collaboratori storici, senza aprirsi a manager di livello internazionale. Inoltre molte acquisizioni riguardavano aziende improduttive e/o fortemente indebitate e venivano sostenute mediante emissioni di [[Obbligazione (finanza)|obbligazioni]] (ossia accumulando ulteriori debiti), a fronte delle quali il gruppo dichiarava di avere comunque riserve miliardarie di [[denaro liquido]].
L'inconsistenza finanziaria di Parmalat emerse solo alla fine del 2003, quando la scoperta di un buco di 14,3 miliardi di euro la costrinse a dichiarare [[bancarotta]].<ref>Gabriele Franzini, ''Il crac Parmalat'', op.cit., p. 210</ref> Con decreto del [[Ministero delle attività produttive]] gran parte delle società del gruppo sono state ammesse alla procedura di [[amministrazione straordinaria]] delle grandi imprese in crisi<ref>DL 347 del 23.12.2003</ref> e da dicembre 2003 a ottobre 2005 [[Enrico Bondi]] ne è stato commissario straordinario.
Con sentenza del Tribunale di Parma le società sono state dichiarate insolventi nominando giudice delegato Vittorio Zanichelli; con tali sentenze, sono state fissate le date per il deposito delle domande di insinuazione nel passivo e per la verifica dei crediti. Successivamente gli obbligazionisti hanno visto le loro [[Obbligazione (finanza)|obbligazioni]] convertite in azioni Parmalat di nuovo tipo, quotate alla [[Borsa di Milano]].
Nel frattempo nel 2005 [[Granarolo (azienda)|Granarolo]], società lattiero-casearia in mano alle cooperative e guidata da Luciano Sita, aveva iniziato a pianificare, con il contributo di [[McKinsey & Company|McKinsey]] e l'appoggio di Banca Rothschild con allora vicepresidente [[Franco Bernabè]], la possibilità di effettuare un intervento con il concorso della finanza e dei fondi d'investimento, con l'obiettivo di dare vita a un grande gruppo lattiero-caseario Granarolo-Parmalat. Tuttavia l'operazione non si concretizzerà, anche a causa dello scarso interesse mostrato dalla politica e dalle banche italiane, già impegnate con il commissario Bondi nelle trattative per transare i danni legati ai finanziamenti dati a Parmalat. Le intenzioni verranno definitivamente abbandonate a causa dei problemi di bilancio 2006 di Granarolo.<ref>Luciano Nigro e Luciano Sita, ''Latte soldi e politica'', op.cit., pp. 160-163</ref>
=== Le cessioni dei marchi e il risanamento del 2005 ===
{{Vedi anche|Grisbì (biscotti)}}
Dopo essere stata rifondata come una nuova società, nel settembre 2005 la Parmalat vende la propria "divisione forno" all'azienda [[Verona|veronese]] [[Vicenzi Group|Vicenzi]], con essa i marchi ''[[Grisbì (biscotti)|Grisbì]]'', ''Mr Day'' e ''ProntoForno'';<ref>{{cita web|url=https://www.finanzaonline.com/notizie/parmalat-vende-grisbi-misterday-115531|titolo=Parmalat vende Grisbi’ e MisterDay|data|16 settembre 2005}}</ref> tale divisione comprende anche 400 dipendenti e 4 stabilimenti: [[Bovolone]] (VR), [[Lurate Caccivio]] (CO), [[Nusco]] (AV), [[Atella (comune)|Atella]] (PZ),<ref>{{Cita web |url=http://www.vicenzi.it/it-IT/vicenzi/brand |titolo=vicenzi.it/brand |accesso=29 luglio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090318005622/http://www.vicenzi.it/it-IT/vicenzi/brand |dataarchivio=18 marzo 2009 |urlmorto=sì }}</ref> e in ottobre le azioni della rifondata società iniziarono ad essere quotate nella [[borsa italiana]].<ref>{{cita web|url=https://it.wikinews.org/wiki/Nuova_Parmalat_quotata_in_borsa|titolo=Nuova Parmalat quotata in borsa}}</ref>
Nel maggio 2007 Parmalat cede i marchi ''Pomì'', ''Pomito'' e ''Pais'' alla Boschi Luigi & Figli SpA, mentre nel luglio 2009 la controllata [[australia]]na, Parmalat Food Products Pty Ltd, completa l'acquisizione di alcune attività di National Foods nel settore del latte fresco localizzate in [[Nuovo Galles del Sud]], [[Queensland]] e in [[Australia Meridionale]].<ref>{{Cita web |url=http://www.parmalat.net/it/investor_relations/acquisizioni_dismissioni/ |titolo=Parmalat<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=28 luglio 2010 |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304130431/http://www.parmalat.net/it/investor_relations/acquisizioni_dismissioni/ |urlmorto=sì }}</ref>
=== L'acquisizione di Lactalis ===
{{Vedi anche|Lactalis}}
Nel marzo 2011 la multinazionale [[Francia|francese]] [[Lactalis]], che in Italia già possiede i marchi [[Galbani]], [[Casearia Invernizzi|Invernizzi]], [[Locatelli (azienda)|Locatelli]] e Cademartori ed è controllata dalla famiglia Besnier, inizia ad acquisire azioni Parmalat. Al 23 marzo Lactalis detiene il 29% del capitale di Parmalat, appena sotto il limite del 30% che comporta l'obbligo di OPA.<ref>{{cita web|url= http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/3/79605/Parmalat%3A_accordo_Lactalis-fondi_esteri_.html|titolo= Lactalis sempre più forte: Parmalat "accende" il dibattito politico. Il titolo perde il 7% in Borsa | sito = [[Gazzetta di Parma]] | data = 22 marzo 2011 | accesso = 1º novembre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20120804075602/http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/3/79605/Parmalat:_accordo_Lactalis-fondi_esteri_.html | dataarchivio = 4 agosto 2012 }}</ref> Il 26 aprile 2011 Lactalis annuncia il lancio di un'[[Offerta pubblica di acquisto|OPA]] totalitaria sul capitale di Parmalat, al prezzo di 2,60 euro per azione,<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-04-27/svolta-parmalat-lactalis-lancia-063640.shtml?uuid=Aaz6iESD|titolo=Svolta su Parmalat: Lactalis lancia l'Opa|sito=Il Sole 24 ORE|accesso=2025-01-02}}</ref> conclusasi con successo l'8 luglio 2011.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.repubblica.it/economia/2011/07/08/news/l_opa_di_lactalis_su_parmalat_si_chiusa_con_successo-18863798/?rss|titolo=L'Opa di Lactalis su Parmalatsi è chiusa con successo|sito=la Repubblica|data=2011-07-08|accesso=2025-01-02}}</ref> Una "scalata" costata 4 miliardi di euro.<ref name = "lac">{{cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2019-01-23/parmalat-l-addio-borsa-lactalis-adesso-smonta-gruppo-203632.shtml?uuid=AEitkdKH|titolo=Parmalat, dopo l'addio alla Borsa Lactalis adesso smonta il gruppo|data=23 gennaio 2019|autore=Simone Filippetti|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|accesso=25 gennaio 2019}}</ref>
Il 27 dicembre 2016 il gruppo francese, che controlla Parmalat per l'87,74%, attiva la procedura di ''[[delisting]]'' cercando di ritirarla dalla quotazione in Borsa. Tramite la controllata Sofil, lancia un'[[Offerta pubblica di acquisto|Opa]] sul capitale non ancora posseduto (pari al 12,26%) a 2,80 euro per azione, arrivando all’89,64% per l'opposizione del fondo attivista Amber di Joseph Onaghoulian<ref name = "lac"/> che da sempre contesta la gestione francese.
La famiglia proprietaria del gruppo d'oltralpe nel dicembre 2018 acquisì a 2,85 euro per azione un altro 6,17% dell'azienda e portò il controllo al 95,81%, in conseguenza avendo Lactalis superato il 90%, il 5 marzo 2019 è avvenuto il ''delisting'' che ha portato i francesi a possedere l'intera società.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/finanza/2018/12/04/news/parmalat_lactalis_sale_al_96_il_gruppo_dice_addio_a_piazza_affari-213366462/|titolo=Parmalat, Lactalis sale al 96%. Il gruppo dice addio a Piazza Affari|data=4 dicembre 2018|accesso=25 gennaio 2019}}</ref> Il 9 gennaio 2019 ai dipendenti della Parmalat è stata comunicata per posta elettronica<ref>Carlo Cambi, ''Lactalis fa a pezzi Parmalat e stalle italiane'', La Verità, 25 gennaio 2019, p. 5</ref> la riorganizzazione del gruppo che prevede la suddivisione in 9 divisioni di cui 3 di prodotti (formaggi, ingredienti, prodotti freschi), 5 di distribuzione geografica e 1 dedicata all'export.
==Presenza nel mondo==
[[File:Parmalat map.png|thumb|upright=1.4|Parmalat nel mondo: in blu i paesi con presenza diretta, in verde i paesi con presenza tramite licenza]]
===Presenza diretta===
{{Div col|col=2}}
*[[Australia]]
*[[Botswana]]
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*[[Italia]]
*[[Mozambico]]
*[[Nicaragua]]
*[[Paraguay]]
*[[Portogallo]]
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*[[Russia]]
*[[Sudafrica]]
*[[
*[[Venezuela]]
*[[Zambia]]
{{Div col end}}
===Presenza tramite licenza===
{{Div col|col=2}}
*[[Haiti]]
*[[Cile]]
*[[Cina]]
*[[Repubblica Dominicana]]
*[[Stati Uniti d'America]]
*[[Ungheria]]
*[[
*[[Spagna]]
*[[Brasile]]
{{Div col end}}
== Marchi ==
=== Marchi internazionali ===
{{Div col|col=2}}
*Parmalat
*Santàl
*[[Fibresse]]
*Omega 3 Plus
*Dietalat
*Physical
*Vaalia
*Zymil
{{Div col end}}
===Marchi locali italiani===
{{Div col|col=2}}
*A.L.A.
*Berna
*Blu Premium
*[[Carnini]] (tramite ''Carnini S.p.A.'')
*Centrale del Latte di Ancona
*Centrale del Latte di Monza
*[[Centrale del Latte di Napoli]]
*Chef
*Fiore
*[[Lactis]]
*Latte Brianza
*Latterie Friulane
*Latte Oro
*Pascolat
*[[Latte Sole]] (in Sicilia e Calabria; tramite ''Latte Sole S.p.A.'')
*Solac
*Silac Manfredonia (FG)
*Torvis
*Jeunesse
*Netspace
{{Div col end}}
===Marchi locali di altri paesi===
{{Div col|col=2}}
*Astro
*Beatrice
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*Len
*Proleche
{{Div col end}}
==Azionariato==
Parmalat ha attualmente un solo azionista sopra il 2%:
*Sofil SAS - Société Pour Le Financement De L'Industrie Laitière (società veicolo di [[Lactalis]] di [[Emmanuel Besnier]]) - 95,805%
(Dati [[Consob]] sulle [[partecipazioni rilevanti]] aggiornati al 4 marzo 2019).
==Dati economici==
===2010===
Nel 2010 il gruppo Parmalat ha avuto un utile di 138,50 milioni di euro (ricavi per 4,36 miliardi), di cui:<ref>{{cita web|url=http://www.parmalat.com/attach/content/3189/110302_RELAZIONI%20E%20BILANCIO%202010.pdf|titolo=Bilancio Parmalat S.p.A. al 31 dicembre 2010|accesso=26 aprile 2011|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304085951/http://www.parmalat.com/attach/content/3189/110302_RELAZIONI%20E%20BILANCIO%202010.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
*2,54 miliardi derivanti dalla Divisione Latte ([[latte]], [[panna|panne]], [[besciamella|besciamelle]])
*1,39 miliardi derivanti dalla Divisione Derivati del Latte ([[yogurt]], [[dessert]], [[formaggio|formaggi]])
*
*0,10 miliardi da altri ricavi.
Margine operativo lordo di 377,3 milioni di euro, Ebit di 334,2 milioni, utili per 282 milioni. Patrimonio netto di 3,5 miliardi, disponibilità finanziarie nette per 1,43 miliardi, {{formatnum:13930}} dipendenti. La quota del gruppo Parmalat nel mercato latte italiano è pari al 34,8% per il prodotto UHT e al 25,6 per il prodotto pastorizzato.
Solo Parmalat ha fatturato 820,5 milioni di euro (ricavi per 859,3), Margine operativo lordo di
===2011===
Nel 2011 il gruppo Parmalat ha fatturato 4,49 miliardi di euro, in aumento grazie al rialzo dei prezzi di vendita in Canada, Italia e Venezuela e ai maggiori volumi di vendita conseguiti in Australia.
<ref>{{cita web|url=http://www.parmalat.com/attach/content/3626/Parmalat%20ITA.pdf|titolo=Bilancio Parmalat S.p.A. al 31 dicembre 2011|accesso=6 novembre 2012|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304105714/http://www.parmalat.com/attach/content/3626/Parmalat%20ITA.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
*2,65 miliardi dalla Divisione Latte
*1,44 miliardi dalla Divisione Derivati del Latte
*0,27 miliardi dalla Divisione Bevande Base Frutta
*0,11 miliardi da altri ricavi
Ebitda di 374,1 milioni di euro, Ebit di 199,4 milioni, utili in calo a causa dell'esito negativo di un lodo arbitrale promosso da Ontario Teachers Pension Plan Board nei confronti di Parmalat Canada Inc. (53,9 milioni di euro) e i minori proventi da transazioni raggiunti nel corso dell'esercizio.
La quota del gruppo Parmalat nel mercato latte italiano è pari al 33,8% per il prodotto UHT, al 24,6% per quello pastorizzato. Nel mercato bevande frutta ha una quota del 14,4%, in quello Panna UHT detiene il 35,4%, negli yogurt il 5,5%. 3,63 miliardi il patrimonio netto, disponibilità finanziarie nette pari a 1,51 miliardi, {{formatnum:13932}} dipendenti, di cui {{formatnum:2042}} in Italia.
== Controversie ==
* Nel romanzo ''[[Gomorra (romanzo)|Gomorra]]'', lo scrittore [[Roberto Saviano]] parla di un presunto accordo tra [[Cirio]], Parmalat e [[camorra]], al fine di garantire il monopolio di vendita dei due marchi nel [[Napoli|napoletano]] e nel [[caserta]]no, con accordi con alcune organizzazioni criminali come il ''[[clan dei casalesi]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/a/sezioni/economia/cirio2/camorra/camorra.html|titolo=Cirio e Parmalat pagavano il "pizzo" alla camorra|editore=repubblica.it|data=2 marzo 2004}}</ref>
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* Arnaldo Mauri, ''La tutela del risparmio dopo i casi Argentina e Parmalat'', Working Paper n. 8, 2005, Dipartimento di Economia, Management e Metodi quantitativi, Università degli Studi di Milano.[http://ideas.repec.org/p/mil/wpdepa/2005-08.html La tutela del risparmio dopo i casi Argentina e Parmalat]
* Marco Vitale, ''Parmalat: crisi di sistema'', in Rinascimento Popolare, n. 2, 2004.
*[[Sabino Cassese]], Il caso Parmalat e i diritti dei consumatori, in “Consumi e Società”, 2004, n. 1, pp. 9-10.
* Gabriele Franzini, ''Il crac Parmalat'', Roma, Editori Riuniti, 2004
* Vittorio Malagutti, ''Buco nero Spa dentro il crac Parmalat'', Roma-Bari, Gius. Laterza & Figli, 2004
* Luciano Nigro e Luciano Sita, ''Latte soldi e politica'', Bologna, Società editrice Il Mulino, 2017 ISBN 978 8815274618
== Voci correlate ==
* [[Cirio]]
* [[Crac Parmalat]]
* [[Calisto Tanzi]]
* [[Enrico Bondi]]
* [[Eurolat]]
* [[Lactalis]]
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[https://ssrn.com/abstract=896940 There is Something about Parmalat (On Directors and Gatekeepers)] - di Francesco Benedetto e Simone di Castri.
*[https://ssrn.com/abstract=897042 Gatekeepers Failures (and non-independence) on Parmalat] - di Francesco Benedetto e Simone di Castri
*{{cita web | url = http://azioneparmalat.com | titolo = Azione Parmalat - Associazione Azionisti di Parmalat S.p.A. | accesso = 15 giugno 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170917180609/http://azioneparmalat.com/| urlmorto = sì }}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|
[[Categoria:Parmalat| ]]
[[Categoria:Aziende alimentari italiane]]
[[Categoria:Aziende della città metropolitana di Milano]]
[[Categoria:Aziende della provincia di Parma]]
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