Museo archeologico statale Gaio Cilnio Mecenate: differenze tra le versioni
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{{Museo
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|Immagine= Museo archeologico di arezzo, ext. 01.JPG
|Tipologia= [[Archeologia]]▼
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|Larghezza= <!-- larghezza dell'immagine precedente, default 200px -->
▲|Didascalia= <!-- testo da usare eventualmente come didascalia dell'immagine -->
| Stato = Italia
|Latitudine = 43.460489
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▲|Tipologia= [[Archeologia]]
|Gestione = [[Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo|Ministero per i beni e le attività culturali]] - [[Musei nazionali italiani#Direzioni regionali Musei|Direzione regionale Musei della Toscana]]
|Fondatori =
|Data di apertura = [[1937]]
|Data di chiusura =
|Direttore = Maria Gatto
|Visitatori = 10383
|Note visitatori = <ref>Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, [http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1452786836128_2015MuseiPerSito.pdf Visitatori e introiti dei musei]</ref>
|Anno visitatori = 2015
}}
Il '''Museo archeologico statale Gaio Cilnio Mecenate''' è il più importante [[museo archeologico]] di [[Arezzo]].
Dal dicembre 2014 il [[Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo|Ministero per i beni e le attività culturali]] lo gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto [[Musei nazionali italiani#Direzioni regionali Musei|Direzione regionale Musei]].
==Storia==
Dedicato all'aretino [[Gaio Cilnio Mecenate]], importante personaggio della Roma al tempo di [[Augusto]] dal quale viene la parola [[mecenatismo]], è ospitato dal [[1937]] nell'ex monastero di San
La raccolta si trovava precedentemente in altra sede ed esiste dal [[1823]]. Ampliata da scavi e acquisizioni, venne risistemata dopo la ristrutturazione del monastero del [[1951]], che sanava i danni bellici. Nel [[1973]] venne acquisito dallo Stato italiano. Agli anni Novanta risale l'ultimo riallestimento.
==Descrizione==
Il museo si sviluppa su due piani, con una presentazione topografica (al pian terreno) e tematica (al secondo piano, dove si trovano gli oggetti di [[paleontologia]], [[preistoria]], [[numismatica]] e le collezioni private donate da alcuni cittadini aretini).
Il pian terreno è dedicato all'arte etrusca e romana, con
[[
Nella terza sala si trova l'opera più importante del museo, un cratere attico a volute [[ceramica a figure rosse|a figure rosse]] con l'[[Amazzonomachia]], attribuito a [[Eufronio]] ([[510 a.C.|510]]-[[500 a.C.]]). Le due sale successive presentano i reperti dalla [[Val di Chiana]] e dal [[Casentino]], tra i quali spiccano un torso maschile in [[pietra fetida]] (fine del VI secolo a.C.) e l'anfora attica a figure rosse con il ''Rapimento di [[Ippodamia (moglie di Piritoo)|Ippodamia]]'' della scuola del [[pittore di Meidias]] ([[410 a.C.|410]]-[[400 a.C.]]).
Le ultime sette sale sono dedicate all'epoca romana, con ritratti e statuaria, mosaici, corredi funebri e oggetti in [[bronzo]]. Interessanti sono un ritratto di [[Livia Drusilla|Livia]], una testa fittile ellenistica, forse un'[[amazzone]], proveniente dal frontone di un tempio e la testa di un giovane in terracotta.
Al primo piano sono custoditi gli oggetti di arte applicata e di uso quotidiano. Di grande pregio è il ritratto virile in [[oro]] su [[vetro]] del III d.C., tra i più raffinati esempi di questa tecnica. Tra le ceramiche spicca la collezione di [[buccheri]] del VI secolo a.C. Un'intera sala è dedicata alla [[numismatica]], dove è particolarmente raro il grande ''[[quinipodium]]'', del quale si conosce solo un altro esemplare al mondo.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
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* Mario Torelli, ''Etruria'', Guide Archeologiche Laterza, Bari 1993.
* AA.VV., ''La chimera e il suo mito: Arezzo, Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate'', 19 maggio-19 luglio 1990, Firenze 1990.
* AA.VV., ''Arezzo romana:
* P. Bocci Pacini e S. Nocentini Sbolci, ''Catalogo delle sculture romane del Museo Archeologico di Arezzo'', Roma 1983.
==Voci correlate==
{{Portale|Musei}}▼
* [[Anfiteatro romano di Arezzo]]
*[[Chiesa di San Bernardo (Arezzo)|Chiesa di San Bernardo]]
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
▲{{Portale|Archeologia|Musei|Toscana}}
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