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{{Monarca
| nome =Fraate III<br/>Arsace XVII
| titolo =Re dei [[Parti]]
[[en:| immagine = Coin of Phraates III of Parthia]].jpg
| legenda = Moneta di Fraate III
|periodo =regno =[[70 a.C.|70]]-[[57 a.C.]]
| predecessore =[[Sanatruce]]
|successivo =successore =[[Orode II]] e [[Mitridate IIIIV di Partia|Mitridate IIIIV]]
| figli =
| dinastia =[[Arsacidi di Partia|Arsacidi]]
| padre =[[Sanatruce I]]
| data di morte =[[57 a.C.]]
|}}
{{Bio
|Nome = Fraate III di Partia
|Cognome =
|PostCognomeVirgola =
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
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|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?57 a.C.
|Epoca = I a.C.
|Attività = sovrano
|Epoca =
|Categorie = no
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato re dei [[Parti]] dal 70 al 57 a.C.
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
Veniva chiamato "il Dio" a causa delle sue monete, che venivano presumubilmentepresumibilmente associate con il dio Fraatix, che era un dio locale della [[Media (provincia persianasatrapia)|Media]].
 
== Regno ==
Quando Fraate III salì al trono nel [[70 a.C.]], il generale romano [[Lucio Licinio Lucullo]] si stava accingendo a attaccare [[Tigrane il Grande]], [[re di [[Armenia]], che aveva strappato la [[Mesopotamia]] e alcuni stati vassalli alla [[Impero partico|Partia]]. Si racconta che nel [[68 a.C.]], Tigrane e Mitridate inviarono dei messaggeri al re dei [[Parti]], per sollecitarne un concreto aiuto (paventando anche future campagne dei Romani contro gli stessi, in caso di successo contro Armeni e Pontici<ref name="Dione36.1.2">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVI, 1.2.</ref>), ma Lucullo a sua volta aveva provveduto ad inviarne dei suoi (tra cui un certo [[Secilio Sestilio]], incaricato di studiarne anche la [[esercito partico|potenza militare]]), chiedendo un'alleanza con Roma o almeno di rimanere neutrale. Fraate preferì stringere con entrambi accordi segreti, decidendo poi di non aiutare nessuno di loro, sperando che nessuno si rinforzasse troppo.<ref name="AppianoMitridatiche87">[[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''Guerre mitridatiche'', 87.</ref><ref name="Dione36.3">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVI, 3.1-3.</ref> Secondo quanto racconta Plutarco, Lucullo si accorse del doppio gioco di Fraate (che sembra avesse promesso la sua alleanza a Tigrane, in cambio della cessione della [[Mesopotamia]]), e decise di marciare contro lo stesso, lasciando perdere per il momento Mitridate e Tigrane. Egli cercava fama e gloria in questa sua nuova impresa, che lo vedeva così impegnato contro tre importanti regni orientali contemporaneamente: [[regno del Ponto|Ponto]], [[regno d'Armenia|Armenia]] e [[Parti]]a.<ref name="PlutarcoLucullo30.1-2">[[Plutarco]], ''Vita di Lucullo'', 30.1-2.</ref>
 
Un paio d'anni più tardi, nel [[66 a.C.]], sembra che Mitridate contava di farsi alleato il re dei Parti, Fraate, che però si era già accordato con Pompeo alle medesime condizioni, ed aveva ricevuto il consiglio dal proconsole romano, di assalire l'Armenia di [[Tigrane (II|Tigrane II il Grande]].<ref name="Dione36.45.3">[[GordieneCassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVI, 45.3.</ref> E così Fraate, decise di sostenere il genero, [[Tigrane minore]], che si era ribellato al padre, Tigrane II.<ref name="Leach77AppianoMitridatiche104">John[[Appiano Leachdi Alessandria]], ''Guerre mitridatiche'', 104.</ref> Tigrane minore, allora, prendendo alcuni dei maggiorenti che non approvavano l'operato di governo del padre, si rifugiò presso Fraate. E poiché quest'ultimo, avendo concluso con Pompeo un accordo di non-belligeranza, non sapeva come comportarsi, il rivalegiovane Tigrane gli consigliò di Cesareinvadere l'Armenia del padre.<ref name="Dione36.51.1">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', MilanoXXXVI, 198351.1.</ref> I due raggiunsero ''[[Artaxata]]'', soggiogando l'intero paese per il quale erano passati e posero d'assedio alla città. Il vecchio Tigrane ebbe paura e scappò sui monti. E poiché tutto lasciava supporre che l'assedio sarebbe andato per le lunghe, Fraate lasciò al giovane Tigrane una parte delle truppe e se ne tornò nel suo regno. Allora il vecchio Tigrane tornò sui suoi passi e si rivoltò contro il figlio, che era rimasto da solo, e lo vinse.<ref name="Dione36.51.2">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVI, p51.772.</ref>) Il giovane avrebbe voluto rifugiarsi presso il nonno Mitridate, ma il fatto anche questi fosse in fuga, costrinse il giovane ad arrendersi ai Romani stessi.<ref name="Dione36.4551.3">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVI, 4551.3.</ref>
 
Fraate, questo stesso anno sostenne il genero, [[Tigrane minore]], che si era ribellato al padre.<ref name="AppianoMitridatiche104">[[Appiano di Alessandria]], ''Guerre mitridatiche'', 104.</ref> Tigrane minore, allora, prendendo alcuni dei maggiorenti che non approvavano l'operato di governo del padre, si rifugiò presso Fraate. E poiché quest'ultimo, avendo concluso con Pompeo un accordo di non-belligeranza, non sapeva come comportarsi, il giovane Tigrane gli consigliò di invadere l'Armenia del padre.<ref name="Dione36.51.1">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVI, 51.1.</ref> I due raggiunsero ''[[Artaxata]]'', soggiognado l'intero paese per il quale erano passati e posero d'assedio alla città. Il vecchio Tigrane ebbe paura e scappò sui monti. E poiché tutto lasciava supporre che l'assedio sarebbe andato per le lunghe, Frate lasciò al giovane Tigrane una parte delle truppe e se ne tornò nel suo regno. Allora il vecchio Tigrane tornò sui suoi passi e si rivoltò contro il figlio, che era rimasto da solo, e lo vinse.<ref name="Dione36.51.2">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVI, 51.2.</ref> Il giovane avrebbe voluto rifugiarsi presso il nonno Mitridate, ma il fatto anche questi fosse in fuga, costrinse il giovane ad arrendersi ai Romani stessi.<ref name="Dione36.51.3">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVI, 51.3.</ref>
 
L'anno successivo (nel [[65 a.C.]]), Fraate inviò a Pompeo nuovi ambasciatori, allo scopo di rinnovare il trattato esistente, considerando che i vari luogotenenti del generale romano avevano sottomesso le restanti regioni di Armenia e Ponto, e [[Aulo Gabinio|Gabinio]] si era spinto oltre l'[[Eufrate]] fino al [[Tigri]], generando grande apprensione nel sovrano partico,<ref name="Dione37.5.2">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVII, 5.2.</ref> al quale Pompeo sembra richiese la [[Conduene]], ovvero la regione per la quale Fraate e Tigrane stavano litigando.<ref name="Dione37.5.3">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVII, 5.3.</ref> Non ricevendo, però risposta da Fraate, inviò il suo legato [[Lucio Afranio (console 60 a.C.)|Lucio Afranio]] a prenderne possesso, per poi condederlo a Tigrane.<ref name="Dione37.5.4">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVII, 5.4.</ref>
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Fraate, pur temendo Pompeo e volendo temerselo amico, avendo ricevuto un'ambasciata di Pompeo nella quale era abolita la formula di "[[Re dei re]]" a vantaggio del semplice "Re", si sdegnò a tal punto, quasi fosse stato privato della sua dignità regale, da minacciare lo stesso generale romano di non oltrepassare più l'[[Eufrate]].<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVII, 6.2-3.</ref> E poiché Pompeo non di dava alcuna risposta, Fraate marciò contro Tigrane II, accompagnato dal figlio di quest'ultimo. E se in un primo momento perse il primo scontro, nel successivo risultò vincitore.<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVII, 6.4.</ref>
 
Fu così che Tigrane padre chiamò Pompeo in suo aiuto, mentre Fraate inviò ambasciatori al generale romano, muovendo gravi accuse al rivale, come pure agli stessi Romani. Ciò indusse Pompeo a riflettere, preferendo non intervenire in questa contesa, per evitare che a causa della brama di conquista, potesse perdere quelle appena fatte a causa della [[esercito partico|potenza militare partica]], tanto più che Mitridate non era stato ancora sconfitto definitivamente.<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVII, 6.5-7.2.</ref> Pompeo accampò, quindi, come scusa ai suoi che lo spingevano ad una nuova avventura militare, che non pensava di combattere i Parti senza un decreto del Senato.<ref name="AppianoMitridatiche106">[[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''Guerre mitridatiche'', 106.</ref> Fu così che il generale romano si offrì invece di fare da pacere tra i due contendenti, poiché riteneva si trattasse di una mera questione di confini tra i due regni. Fraate e Tigrane II accettarono la proposta di Pompeo e si riconciliarono, poiché entrambi sapevano che una sconfitta, o l'annientamento di uno dei due, avrebbe solo favorito i Romani. Erano consapevoli che solo la loro sopravvivenza o una comune e futura alleanza avrebbe potuto fermare l'avanzata romana in [[limes orientale|Oriente]].<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVII, 7.3.</ref> E così Pompeo, dopo questi accordi, poté ritirarsi in [[Aspide (regione)|Aspide]] durante l'inverno.<ref name="Dione37.7.5">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', XXXVII, 7.5.</ref> Pochi anni più tardi, nel [[57 a.C.]], Fraate venne assassinato dai suoi due figli, [[Orode II]] e [[Mitridate IV di Partia|Mitridate IV]].
Ma il disperato Pompeo presto annullò il trattato; riconobbe il Tigrane maggiore, fece il figlio suo prigioniero, occupò gli stati vassalli di [[Gordiene]] e di [[Osroene]] per i Romani, e non riconobbe il titolo di "re dei re" al Re dei Parti. Nel 57 a.C. Fraate venne assassinato dai suoi due figli, [[Orode II]] e [[Mitridate III di Partia|Mitridate III]].
 
== Note ==
{{Box successione
{{<references|2}}/>
|carica = [[Parti#Lista degli arsacidi|Re di Partia]]
|periodo = [[70 a.C.|70]] – [[57 a.C.]]
|precedente = [[Sanatruce]]
|successivo = [[Orode II]] e [[Mitridate III di Partia|Mitridate III]]
}}
 
==Note Bibliografia ==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
* {{1911}}
* [[Dione Cassio]], ''Storia romana'', XXXVI-XXXVIII.
* [[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''Guerre mitridatiche''.
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* [[Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]''.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|Antica Roma|biografie|Iran}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Box successione
[[Categoria:Re dei Parti]]
|carica = [[Parti#Lista degli arsacidi|Re di Partia]]
|periodo = [[70 a.C.|70]] – [[57 a.C.]]
|precedente = [[Sanatruce I]]
|successivo = [[Orode II]] e [[Mitridate IV di Partia|Mitridate IV]]
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{{Arsacidi}}
{{Sovrani Partici}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Roma|biografie|Iran}}
 
[[Categoria:Re dei Parti]]
[[bg:Фраат III]]
[[ca:Fraates III de Pàrtia]]
[[de:Phraates III.]]
[[en:Phraates III of Parthia]]
[[eo:Fraato la 3-a]]
[[es:Fraates III de Partia]]
[[eu:Praates III.a]]
[[fa:فرهاد سوم]]
[[fr:Phraatès III]]
[[hu:XIII. Arsak pártus király]]
[[hy:Հրահատ Գ]]
[[ja:フラーテス3世]]
[[ko:프라아테스 3세]]
[[nl:Phraates III Theos]]
[[no:Fraates III av Partia]]
[[pl:Fraates III]]
[[pt:Fraates III de Pártia]]
[[ru:Фраат III]]
[[sh:Fraat III od Partije]]