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{{F|scrittori francesi|luglio 2013}}
{{Bio
|Nome = Marek
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = scrittore
|Attività2 =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scrittore
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità =  di origine ebraico-polacca
|Immagine = Marek Halter.jpg
}}
[[File:Marek Halter (1991) by Erling Mandelmann.jpg|thumb|Nel 1991]]
Halter, scrittore [[ebreo]] [[Francia|francese]], è nato da una madre [[poeta|poetessa]] [[yiddish]] e da un padre [[tipografo]]; nei suoi libri affronta molte tematiche legate alla storia del popolo ebraico.
 
==Biografia==
Nel [[1940]] Marek Halter e i suoi genitori fuggono dal ghetto di [[Varsavia]] e trovano rifugio in [[Ucraina]], dove, al loro arrivo, una pattuglia di soldati sovietici li arresta. Vengono trasferiti a [[Mosca]].
Dopo l'invasione dell'[[Unione Sovietica]] da parte della [[Germania]] nazista il [[22 giugno]] [[1941]], Marek Halter, i suoi genitori e sua sorella minore, Bénérice, vengono evacuati a [[Kokand]], nella Repubblica socialista sovietica dell'[[Uzbekistan]], una città di 300.000 abitanti, sommersa dall'arrivo di un milione di rifugiati. Bénérice muore di fame e i genitori di Marek si ammalano.
 
Halter, scrittore [[ebreo]] [[FranciaPolonia|francesepolacco]], è nato da una madre [[poeta|poetessa]] [[yiddish]] e da un padre [[tipografo]]; nei suoi libri affronta molte tematiche legate alla storia del popolo ebraico.
==Ritorno in Polonia e arrivo in Francia==
 
Nel [[1940]] Marek Halter e i suoi genitori fuggono dal [[ghetto di [[Varsavia]] e trovano rifugio in [[Ucraina]], dove, al loro arrivo, una pattuglia di soldati sovietici li arresta. Vengono trasferiti a [[Mosca (Russia)|Mosca]].
Dopo l'invasione dell'[[Unione Sovietica]] da parte della [[Germania]] nazista il [[22 giugno]] [[1941]], Marek Halter, i suoi genitori e sua sorella minore, Bénérice, vengono evacuati a [[Kokand]], nella Repubblica socialista sovietica dell'[[Uzbekistan]], una città di 300.000 abitanti, sommersa dall'arrivo di un milione di rifugiati. Bénérice muore di fame e i genitori di Marek si ammalano.
 
== Ritorno in Polonia e arrivo in Francia ==
 
Nel [[1946]], all'età di 10 anni, Marek torna in [[Polonia]], dove resterà con la famiglia fino alla sua partenza per [[Parigi]] nel [[1950]].
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Nel [[1967]], fonda il Comitato Internazionale per la Pace negoziata in Medio Oriente ed è l'artefice dei primi incontri tra leader [[Israele|israeliani]] e [[palestinesi]].
 
Nel [[1968]], crea la rivista "Elementi" che sarà diretta da sua moglie Clara Halter. Si tratta della prima testata alla quale collaborano al tempo stesso israeliani e palestinesi.
 
Nel [[1972]], da vita ad un comitato per la liberazione dello scrittore ebreo sovietico [[Eduard Kuznetsov]] e lancia numerose campagne internazionali in favore degli ebrei dell'[[Unione Sovietica]].
 
Nel [[1976]], Marek Halter pubblica il suo primo libro, che diverrà un [[best- seller]], ''Il folle e i re'' (Prix Aujourd'hui) nel quale racconta le sue esperienze in Medio Oriente.
 
Nel [[1981]], promuove un comitato Radio-[[Kabul]] libera. Nel [[1982]], è eletto presidente dell'Istituto [[Andrei Sakharov]]. Nel [[1984]], preoccupato dall'aumento del razzismo e dell'antisemitismo in Francia, crea con un gruppo di giovani il movimento [[SOS Racisme]].
 
Dopo sei anni di ricerche, completa il romanzo ''Abraham'', pubblicato in Francia nel [[1983]]. Il libro ottiene in Francia il ''Premio Livre Inter'' e resta per otto settimane nella lista dei best- seller stilata dal [[New York Times]].
 
Nel [[1991]], crea due centri universitari francesi in [[Russia]], uno a [[Mosca (Russia)|Mosca]], l'altro a [[San Pietroburgo]], di cui è attualmente il presidente.
 
Nel [[1992]], essendo amico di [[Yitzhak Rabin]], [[Shimon Peres]] e [[Yasser Arafat]], partecipa attivamente all'organizzazione degli incontri segreti tra israeliani e palestinesi, dapprima a Parigi, poi ad [[Oslo]].
 
Nel [[1994]], realizza il suo film ''I Giusti'', che apre nel [[1995]] il [[Festival di Berlino|Festival del cinema di Berlino]].
Numerose sue opere sono consacrate a figure femminili storiche e [[Bibbia|bibliche]]. Il suo ultimo libro ''La Regina di Saba'' ripercorre la vita della bellissima regina di [[Saba]], [[Makeda]], che, con la sua intelligenza e bellezza, riuscì ad affascinare il saggio [[Re Salomone]].
Marek Halter ha pubblicato una ventina di libri, romanzi e saggi. Collabora con più di una decina di testate internazionali, come ad esempio [[Libération]], [[Paris Match]], [[Die Welt]], [[VSD]], [[El Pais]], [[The Jerusalem Post]], [[The Forward]] e [[La Repubblica]].
 
Numerose sue opere sono consacrate a figure femminili storiche e [[Bibbia|bibliche]]. Il suo ultimo libro ''La Regina di Saba'' ripercorre la vita della bellissima [[regina di [[Saba]], [[Makeda]], che, con la sua intelligenza e bellezza, riuscì ad affascinare il saggio [[Re Salomone]].
==Opere pubblicate in Italia==
 
*''La Regina di Saba'', Spirali 2009
Marek Halter ha pubblicato una ventina di libri, romanzi e saggi. Collabora con più di una decina di testate internazionali, come ad esempio [[Libération]], [[Paris Match]], [[Die Welt]], [[VSD]], [[El PaisPaís]], [[The Jerusalem Post]], [[The Forward]] e [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]].
*''La mia Ira'', Spirali 2008
 
*''Abraham'', Spirali 2006 [prima edizione 1985]
== Opere pubblicate in Italia ==
*''Intrigo a Gerusalemme'', Sperling & Kupfer 2001
* ''Il cabalista di Praga'', Newton Compton, Roma 2012
*''Perché sono ebreo'', [[Sperling & Kupfer]] 2000
* ''IlLa Regina di MessiaSaba'', Spirali 19982009
* ''Un uomo,La unmia gridoIra'', Spirali 19922008
* ''Il folle e i reAbraham'', Spirali 19882006 [prima edizione 1985]
* ''Intrigo a Gerusalemme'', Sperling & Kupfer 2001
*''Argentina Argentina'', [[Spirali]] 1982
* ''Perché sono ebreo'', [[Sperling & Kupfer]] 2000
* ''La miaIl IraMessia'', Spirali 20081998
* ''LaUn Reginauomo, diun Sabagrido'', Spirali 20091992
* ''Il folle e i re'', Spirali 1988
* ''Argentina Argentina'', [[Spirali (casa editrice)|Spirali]] 1982
 
== Citazioni letterarie ==
 
Nella sua celebre raccolta di testi [[Manuale del guerriero della luce]], [[Paulo Coelho]] cita alcune parole di Halter: "Perché l'uomo del ventesimo secolo ha creato il campo di concentramento e risuscitato la tortura e ha insegnato ai suoi simili che è possibile chiudere gli occhi di fronte alle sventure degli altri". (p.90, 1997, Editore Assaggi Bompiani)
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:Persone legate al ghetto di Varsavia]]
[[pl:Marek Halter]]
[[ru:Хальтер, Марек]]