Ariperto II: differenze tra le versioni

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{{NN|storiasovrani|aprile 2009}}
{{Monarca
|nome = Ariperto II
|titolo = [[Re dei Longobardi]]<br />[[Sovrani d'Italia#Re dei Longobardi (568–774)|Re d'Italia]]
|stemma = Corona ferrea monza (heraldry).svg
|immagine =
|immagine = Regno longobardo, emissione aurea di ariperto II, zecca di pavia, 701-712, 02.JPG
|legenda =
|legenda = [[Tremisse]] di Ariperto II
|regno = [[702]]-[[712]]
|incoronazioneinizio regno = [[702]]
|fine regno = [[702]]-marzo [[712]]
|investitura =
|incoronazione =
|nome completo = Aripertus (in [[lingua latina|latino]]),<br>Aripert (in [[lingua longobarda|longobardo]])
|investitura = [[701]] <small>(associato al trono da [[Ragimperto]])</small>
|altrititoli = ''Rex Langobardaorum''<br />''Rex totius Italiae''
|nome completo = ''Aripertus'' (in [[lingua latina|latino]]),<br />''Aripert'' (in [[lingua longobarda|longobardo]])
|altrititoli =
|data di nascita =
|luogo di nascita = ?
|data di morte = [[marzo]] [[712]]
|luogo di morte = [[Pavia]]
|sepoltura = [[Basilica del Santissimo Salvatore (Pavia)|Basilica del Santissimo Salvatore]], [[Pavia]]
|sepoltura =
|predecessore = [[Liutperto]]
|erede =
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}}
{{Bio
|Nome = Ariperto II
|Cognome = Ariperto II
|PostCognome = o '''Ariberto'''
|Sesso = M
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|GiornoMeseMorte = marzo
|AnnoMorte = 712
|AttivitàEpoca = 700
|NazionalitàAttività = re
|Nazionalità = longobardo
|Categorie = no
|FineIncipit = fuè stato [[re dei Longobardi]] e [[Sovrani d'Italia#Re dei Longobardi (568–774)|re d'Italia]] dal [[702]] al [[712]]
}}
 
== Biografia ==
Figlio del [[duca di Torino]] [[Ragimperto]], nel [[700]] sostenne il padre nella sua ascesa al trono contro il figlio del defunto [[Cuniperto]], [[Liutperto]]. Il tentativo riuscì grazie al sostegno dei [[Longobardi]] di [[Neustria (Longobardi)|Neustria]] (come all'epoca era chiamata la regione nord-occidentale del regno) e Ragimperto associò il figlio al trono ([[701]]), ma pochi mesi dopo morì; Ariperto venne imprigionato dai sostenitori di LiupertoLiutperto, il reggente [[Ansprando]] e il [[duca di Bergamo]] [[Rotarit]], che riportarono sul trono il giovane figlio di [[Cuniperto]].
 
Ariperto riuscì a fuggire e l'anno successivo [[702]] sconfisse a Pavia i protettori di Liutperto; depose e fece imprigionare il giovane re e si incoronò al suo posto. Rotarit, a Bergamo, perseverò nella sua opposizione e si proclamò a sua volta re; Ariperto marciò contro di lui, lo sconfisse dopo un sanguinoso assedio e, dopo avergli fatto rasare il capo e la barba in segno di disprezzo (era il trattamento applicato a schiavi e prigionieri di guerra), lo relegò a [[Torino]] dove lo fece uccidere. Anche Liutperto venne soppresso, affogato durante un bagno. Sfuggì alla cattura Ansprando, che riparò prima sull'[[Isola Comacina]], poi presso il [[duca di Baviera]]. Ariperto imprigionò però i suoi famigliari (la moglie e i figli), che fece orribilmente mutilare; si salvò soltanto il giovanissimo figlio minore, [[Liutprando]], che venne restituito al padre.
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Ridusse, subito dopo, il [[ducato di Bergamo]] a [[gastaldato]] per controllare direttamente, attraverso suoi uomini di fiducia, il gruppo di potere che si era costituito a Bergamo divenuta, fin dalla morte di [[Clefi]], uno dei più forti ducati longobardi. Un nuovo tentativo di rivolta fu ordito, poco dopo, dal [[Ducato del Friuli|duca del Friuli]], [[Corvolo]]; Ariperto lo sconfisse, lo fece accecare e lo sostituì con il fedele [[Pemmone]].
 
Proseguì la politica filocristianafilocattolica della [[Bavarese (dinastia)|dinastia bavarese]], cui apparteneva, restituendo al papa i territori sulle [[Alpi Cozie]] occupate dai suoi predecessori<ref>Cf. O. Bertolini, "Le origini del potere temporale e del dominio temporale dei Papi", in ''I problemi dell'Occidente nel secolo VIII'', Settimane di studio del [[Centro Italianoitaliano di Studistudi sull'Altoalto Medioevomedioevo]], Spoleto 1973, p. 247.</ref> e cercando l'amicizia tanto del pontefice quanto dei [[Impero bizantino|Bizantini]], senza approfittare dalla crisi che in quel momento colpiva l'Impero e che stava portando le sue province italiane a sempre maggiori distacco e autonomia.
 
Superate le tensioni iniziali, il regno di Ariperto fu pacifico e prosperoso ma, stando a [[Paolo Diacono]], il re maturò con il tempo una crescente e profonda diffidenza verso tutti, rasentando la mania di persecuzione. Si travestiva per poter ascoltare in incognito ciò che si pensava di lui nella corte e tra il popolo di [[Pavia]]. Leggendaria era anche la sua avarizia: quando riceveva un ambasciatore straniero, si presentava in abiti grossolani e dimessi, per non incoraggiare la voglia di bottino degli altri sovrani.
 
All'inizio del [[712]] [[Ansprando]] riuscì a raccogliere un esercito in [[Baviera]] e calò in [[Italia]]; lo scontro, protratto fino al calar delle tenebre, avvenne a marzo ed ebbe un esito incerto. Ariperto sembrava avere la meglio, tanto che i [[Bavari]] erano sul punto di abbandonare il campo, ma commise il grave errore di rientrare immediatamente a Pavia. I suoi soldati, offesi da quello che ritennero un atto di viltà, lo abbandonarono. Ariperto tentò di eclissarsi abbandonando la capitale per rifugiarsi presso i [[Franchi]], mentre fuggivano anche suo fratello e suo figlio. Ariperto annegò nel [[Ticino (fiume)|Ticino]], appesantito dal tesoro con cui stava cercando di fuggire, e dopo di lui nessun altro esponente della [[Bavarese (dinastia)|dinastia bavarese]] sarebbe ritornato sul trono longobardo. Venne sepolto nella [[Basilica del Santissimo Salvatore (Pavia)|chiesa di San Salvatore]].<ref>''[[Historia Langobardorum]]'', VI, 35 ({{Cita|Zanella|p. 431}}).</ref>
 
== FontiNote ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=[[Paolo Diacono]]|titolo=Storia dei Longobardi|url=https://archive.org/details/paolo-diacono.-storia-dei-longobardi-ocr-2000/page/n3/mode/2up|edizione=traduzione e note di Antonio Zanella|altri=introduzione di Bruno Luiselli|città=Milano|editore=Rizzoli|anno=1991|lingua=la, it|ISBN=88-17-16824-6|cid=Zanella}}
* {{Cita libro|autore=[[Jörg Jarnut]]|titolo=Storia dei Longobardi|traduttore=Paola Guglielmotti|città=Torino|editore=Einaudi|anno=1995|annooriginale=1982|isbn=88-06-13658-5}}
* {{Cita libro|autore=Sergio Rovagnati, ''|titolo=I Longobardi'', |città=Milano, |editore=Xenia, [[|anno=2003]]. ISBN |isbn=88-7273-484-3}}
* {{DBI|nome=ARIPERTO II, re dei Longobardi|nomeurl=ariperto-ii-re-dei-longobardi|autore=Paolo Bertolini|anno=1962|volume=4}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
|tipologia = regnante
|carica=[[Sovrani longobardi|Re dei Longobardi]]
|immagine=Corona ferrea.png
|periodo = [[702]] - [[712]]
|precedente = [[Liutperto]]
|successivo = [[Ansprando]]
}}
{{Box successione
|immagine=Crown of Italy.svg
|carica=[[Re d'Italia]]
|periodo = [[702]] - [[712]]
|precedente = [[Liutperto]]
|successivo = [[Ansprando]]
}}
 
== Fonti ==
*[[Paolo Diacono]], ''[[Historia Langobardorum]]'' (''Storia dei Longobardi'', Lorenzo Valla/Mondadori, Milano [[1992]])
 
== Bibliografia ==
{{reflist}}
* [[Jörg Jarnut]], ''Storia dei Longobardi'', Torino, Einaudi, [[2002]]. ISBN 88-464-4085-4
* Sergio Rovagnati, ''I Longobardi'', Milano, Xenia, [[2003]]. ISBN 88-7273-484-3
 
{{Re longobardi}}
|carica=[[{{Re d'Italia]]}}
{{Portale|biografie|Longobardi}}
 
[[Categoria:Personalità legate a Bergamo]]
[[Categoria:Re dei Longobardi]]
[[Categoria:Morti per annegamento]]
 
[[bg:Ариперт II]]
[[da:Aripert 2.]]
[[de:Aripert II.]]
[[el:Αρίπερτος Β΄]]
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