De excidio Britanniae: differenze tra le versioni

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{{Libro
Il '''De excidio Britanniae''' (cioè '''Sulla rovina della Britannia''') è un sermone in tre parti in cui il [[santo]] [[britanni|britannico]] [[san Gildas|Gildas]] ([[VI secolo]]) condanna le azioni compiute dai suoi contemporanei in [[Britannia]] (odierna [[Inghilterra]]).
|titolo = De excidio Britanniae
|titoloalfa =
|annoorig = forse primo quarto del [[VI secolo]] o prima
|forza_cat_anno = 515
|genere = [[orazione (retorica)|orazione]]
|sottogenere = [[sermone]]
|editioprinceps = [[Londra]], [[Polidoro Virgili]], 1525
|lingua = latino
}}
'''''De excidio Britanniae''''' ("Sulla rovina della Britannia"; il cui titolo completo è ''De excidio et conquestu Britanniae ac flebili castigatione in reges, principes et sacerdotes''<ref name=":0">{{Cita libro|autore=[[Giovanni Polara]]|titolo=Letteratura latina tardoantica e altomedievale|editore=[[Jouvence]]|pagina=143|capitolo=I regni barbarici del VI secolo- L'Inghilterra e l'Irlanda, I grandi monaci: Gilda, Columcille e Colombano|ISBN=88-7801-069-3}}</ref>) è un [[sermone]] in tre parti in cui [[san Gildas|Gildas]] ([[VI secolo]]) condanna le azioni compiute dai suoi contemporanei in [[Britannia]] (l'odierna [[Gran Bretagna]]), accusandoli di essere la causa della disastrosa situazione in cui versava la [[Britannia post-romana]]. È una delle fonti più importanti per la storia della Britannia nei secoli [[V secolo|V]] e [[VI secolo|VI]], in quanto è l'unica fonte significativa di quel periodo, essendo l'autore quasi contemporaneo degli eventi narrati. Oggi si pensa che l'opera sia stata scritta nel primo quarto del [[VI secolo]], o anche prima<ref>{{Cita libro |autore=Richard Fletcher |titolo=Who's Who in Roman Britain and Anglo-Saxon England |url=https://archive.org/details/whoswhoinromanbr0000flet |editore=Shepheard-Walwyn |anno=1989 |pagine=21-22 |lingua=en}}</ref>
 
===La strutturaStruttura dell'opera===
La prima parte contiene una spiegazione del suo lavoro e poi una narrazione della storia britannica della [[conquista romana della Britannia|conquista romana]] fino ai suoi tempi. Include riferimenti ad [[Ambrosio Aureliano]] e alla vittoria [[britanni]]ca contro i [[Sassoni]] alla [[Battaglia del Monte Badon|battaglia del Mons Badonicus]]. La seconda parte è una condanna di cinque re per i loro peccati. Questa sezione si apre con l'asserzione "''La Britannia ha dei re, eppure sono dei tiranni; ha dei giudici, eppure essi trascurano il loro dovere''". Gildas tratta la vita e le azioni di cinque sovrani: [[San Costantino (Re della Dumnonia)|Constantino]] di [[Dumnonia]], [[Aurelio Canino]], [[Vortiporio]] dei [[Demezi]] (odierno [[Dyfed]]), [[Cuneglas]] e [[Maelgwn Hir ap Cadwallon|Maelgwn]] del [[regno di Gwynedd|Gwynedd]]. Tutti sono definiti crudeli, rapaci e [[peccato]]ri, dei veri [[tirannia|tiranni]]. Nella terza parte egli attacca il [[clero]] del suo tempo, senza però fare nessun nome. Ciò non aiuta a fare luce sulla storia della [[Chiesa (comunità)|chiesa]] della [[Britannia]] del tempo.
La prima parte consiste nella spiegazione del suo lavoro e di una breve narrazione della è[Britannia romana]] dalla conquista fino ai tempi di Gildas.
Nella seconda parte Gildas , opening with the assertion "Britain has kings, yet they are tyrants; it has judges, yet they are undutiful", Gildas tratta la vita e le azioni di cinque [[monarchia|sovrani]]: [[Constantino]] di [[Dumnonia]], [[Aurelio Canino]], [[Vortiporio]] dei [[démezi]] (odierno [[Dyfed]]), [[Cuneglaso]] e '''Maglocuno''' o [[Maelgwn Hir ap Cadwallon|Maelgwn]] del [[regno di Gwynedd|Gwynedd]]. Tutti sono definiti crudeli, rapaci e peccatori. Dei tiranni insomma.
Nella terza parte egli protesta e attacca il clero del suo tempo, senza però fare nessun nome (ragion per cui non aiuta a fare luce sulla [[storia]] della [[chiesa]] della [[Britannia]] di quel tempo).<br>
 
===Analisi dell'opera===
La visione presentata in questo lavoro di una terra devastata e saccheggiata, malgovernatamal governata da funzionari corrotti e venialivenali è stata accettata dagli studiosi per secoli, non solo perché rifletteva bene l'idea comunemente accettata di [[invasioni barbariche]] che distrusserrodistrussero la [[civiltà]] [[Roma|romana]], ma anche perché dava una spiegazione al perché la [[Britannia]] fu una delle poche [[provincia romana|province romane]] a non aver adottato una [[lingua romanza]], come invece fecero la [[Francia]], la [[Spagna]] e la [[Romania]].
 
Tuttavia, non bisogna dimenticare che l'intento di Gildas è quello di predicare ai suoi contemporanei alla maniera dei [[profeta|profeti]] dell'[[Antico testamento]], e non quindi per i posteri. Sebbene egli offra una delle prime descrizioni del [[Vallo di Adriano]] e forse del [[Vallo di Antonino]], omettetuttavia è impreciso<ref>{{Cita|John T. Koch, 2006|p. 808}}.</ref><ref>{{Cita|Antonia Gransden, 1996|p. 4}}.</ref>. Omette i particolari che non servono al suo messaggio, è sempre vago e non fornisce date certe. CiononostanteTuttavia, quest'opera resta importante non solo per la [[storia del Medio Evo[[Medioevo]], ma anche per quella inglese, essendo una delle poche del [[VI secolo]] sopravvissute.
 
Nel ''De excidio Britanniae'' Gildas afferma di essere nato nello stesso giorno della ''[[battaglia del Monte Badon]]'', che potrebbe essersi svolta nel 482<ref>{{Cita news |autore=Dáibhí Ó Cróinín e Daniel McCarthy |titolo=The 'Lost' Irish 84-year Easter Table Rediscovered |pubblicazione=Peritia |numero=6-7 |anno=1987-1988 |pagine=227-242 |lingua=en}}</ref>. Lo stile retorico con cui egli scrive indica una formazione latina classica che difficilmente si sarebbe potuta avere per qualunque britanno dopo il [[V secolo]]. Gli ''[[Annales Cambriae]]'' affermano che morì nel 570, mentre gli ''[[Annali di Tigernach]]'' anticipano questa data al 569.
Nel ''De Excidio Britanniae'', Gildas afferma di essere nato nello stesso giorno della ''[[battaglia del Monte Badon]]''.
 
==Link esterniEdizioni==
* ''Opus novum. Gildas Britannus monachus, cui sapientis cognomentum est inditum, «De calamitate, excidio et conquestu Britanniae», quam Angliam nunc uocant, author uetustus a multis desyderatus et nuper in gratiam d. Cuthberti Tonstalli Lond. episcopi formulis excusus'', [Londini], [1525] ([[editio princeps]]).
*[http://www.fordham.edu/halsall/basis/gildas-full.html ''De Excidio Britanniae''] tradotto da [[John Allen Giles]]
 
==Note==
{{letteratura}}
<references />
 
==Bibliografia==
[[Categoria:Storia]]
* {{Cita libro |autore=John Allen Giles |titolo=The Works of Gildas and Nennius |url=https://archive.org/details/b29339364 |editore=James Bohn |città=Londra |anno=1841 |lingua=en}}
[[Categoria:Storici]]
* {{Cita libro |autore=John Allen Giles |titolo=History of the Ancient Britons |editore=W. Baxter |edizione=II edizione |città=Oxford |anno=1854 |lingua=en}}
[[Categoria:Storia della letteratura]]
* {{Cita libro |autore=Antonia Gransden |titolo=Historical Writing in England: c. 500 to c. 1307 |editore=Routledge |anno=1996 |lingua=en |cid=Antonia Gransden, 1996}}
* {{Cita libro |autore=John T. Koch |titolo=Celtic Culture: A Historical Encyclopedia |editore=ABC-Clio |anno=2006 |lingua=en |cid=John T. Koch, 2006}}
* {{Cita libro |autore=John Edward Lloyd |titolo=A History of Wales from the Earliest Times to the Edwardian Conquest |volume=Volume I |editore=Longmans, Green and Co |città=Londra |anno=1912 |lingua=en}}
* {{Cita libro |autore=M. Winterbottom, ''De Excidio Britanniae'' |città=Chichester |anno=1978 |lingua=en}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Cita web |url=http://www.fordham.edu/halsall/basis/gildas-full.html |titolo=Medieval Sourcebook: Gildas (c.504-570): Works |traduttore=John Allen Giles |sito=Fordham University |lingua=en}}
 
{{Portale|cristianesimo|letteratura|medioevo}}
 
[[Categoria:Opere letterarie di autori britannici]]
[[Categoria:Opere letterarie medievali in latino]]
[[Categoria:Opere letterarie in forma di discorso|Excidio Britannie]]
[[Categoria:Discorsi del VI secolo|Excidio Britannie]]