Andreas Hofer: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{Militare
|Nome = Andreas Hofer
|
|Soprannome = "Generale Barbòne"
|Religione = [[Cattolicesimo]]
|Forza_armata = insorti tirolesi
|Grado=[[comandante (grado militare)|Comandante]]
|Guerre = guerra della quinta coalizione
|Battaglie = [[Battaglie del Monte Isel]]:<br />Prima Battaglia del Monte Isel ([[Innsbruck]]), 13 aprile [[1809]]<br />Seconda Battaglia del Monte Isel ([[Innsbruck]]), 29 maggio [[1809]]<br />Terza Battaglia del Monte Isel ([[Innsbruck]]), 13 agosto [[1809]]<br />Quarta Battaglia del Monte Isel ([[Innsbruck]]), 1º novembre [[1809]]
|Nato = [[San Leonardo in Passiria]], 22 novembre [[1767]]
|Morto = [[Mantova]], 20 febbraio [[1810]]
|Nemici = Impero Francese, Regno di Baviera, Regno d'Italia, Regno di Sassonia
|Innovazioni =
}}
{{Citazione|Noi ci batteremo come cavalieri antichi, e Dio e la Santa Vergine ci daranno la loro benedizione|Paolo Gulisano, ''Andreas Hofer. Il Tirolese che sfidò Napoleone'', Ancora, p. 97}}
{{Bio
|Nome = Andreas
|Cognome = Hofer
|Sesso = M
|LuogoNascita = San Leonardo in Passiria
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|GiornoMeseMorte = 20 febbraio
|AnnoMorte = 1810
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = condottiero
|Attività2 = guerrigliero
|Nazionalità = austriaco
}} Locandiere e commerciante di cavalli, divenne [[comandante (grado militare)|comandante]] contro l'invasione del [[Tirolo]] da parte delle truppe francesi.
Noto anche come ''Generale Barbòne'',<ref name="Bertoluzza">A. Bertoluzza, ''Andreas Hofer il generale barbone'', Curcu & Genovese, Trento 1999, p.105</ref> guidò le milizie di insorti tirolesi che combatterono assieme all'esercito dell'Impero austriaco contro francesi, bavaresi ed alleati, nel corso della [[guerra della quinta coalizione]], all'interno della quale si sviluppò l'[[Insorgenza tirolese]].
La sua fama postuma si deve in massima parte alla propaganda asburgica ottocentesca, che ne riscrisse le imprese in un'ottica romantica, in un'epoca in cui i diversi nazionalismi europei creavano i loro [[Mito di fondazione|miti nazionali]]. Inizialmente funzionale al [[Nazionalismo romantico|nazionalismo]] [[Pangermanismo|pangermanista]], il mito di Hofer ha subito, a seconda del momento e della situazione politica, diverse revisioni. Viene celebrato in accordo alla narrazione romantica di stampo ottocentesco e presentato come un eroe nazionale tirolese.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Andreas|cognome=Oberhofer|titolo=Der Andreas-Hofer-Mythos. Mehr Schein als Sein?|rivista=Claus Oberhauser/Wolfgang Knapp (Hg.), Hinter den Kulissen. Beiträge zur historischen Mythenforschung (Edited Volume Series), Innsbruck: innsbruck university press 2012|lingua=en|accesso=29 settembre 2019|url=https://www.academia.edu/10846297/Der_Andreas-Hofer-Mythos._Mehr_Schein_als_Sein}}</ref><ref name=":12" /><ref name=":16" /><ref name=":172" /><ref name=":202" /><ref name=":212" /><ref name=":22" /><ref name=":0" /><ref name=":2" /><ref name=":3" /> In passato, in italiano era conosciuto anche con il nome di '''Andrea Hofer'''.<ref>{{Cita libro|nome=Matteo|cognome=Osboli|titolo=Andrea Hofer, ossia il generale barbone: racconto storico|url=https://books.google.com/books?id=5-10zQEACAAJ&newbks=0&hl=it|accesso=2021-12-30|data=1837|editore=G. Longo|lingua=it}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Antonio|cognome=Zieger|titolo=Andrea Hofer: I corpi franchi nelle Valli di Sole e di Non ; Il tramonto della massoneria e la propaganda segreta nel Trentino|url=https://books.google.com/books?id=gcQ7MwEACAAJ&newbks=0&hl=it|accesso=2021-12-30|data=1982|editore=Cassa Rurale di Villazzano|lingua=it}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Poliorama pittoresco opera periodica diretta a spandere in tutte le classi della società utili conoscenze di ogni genere e a rendere gradevoli e proficue le letture in famiglia|url=https://books.google.com/books?id=Wq5YSGiUAMIC&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA401&dq=andrea+hofer&hl=it|accesso=2021-12-30|data=1847|editore=S. Pergola e F. Cirelli editori proprietari|lingua=it}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Studi trentini di scienze storiche: Sezione prima|url=https://books.google.com/books?id=2zQxAQAAIAAJ&newbks=0&printsec=frontcover&dq=andrea+hofer&q=andrea+hofer&hl=it|accesso=2021-12-30|data=1967|lingua=it}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Touring club|cognome=italiano|titolo=Trentino Alto Adige|url=https://books.google.com/books?id=rwFJu_3NtXAC&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA335&dq=andrea+hofer&hl=it|accesso=2021-12-30|data=1976|editore=Touring Editore|lingua=it|ISBN=978-88-365-0008-6}}</ref>
== Biografia ==
[[File:Andreas Hofer 01.jpg|thumb|Osteria di Andreas Hofer in [[San Leonardo in Passiria]] ]]
=== Famiglia ===
Nato il 22 novembre [[1767]], nel maso della famiglia ''Sandhof'', era il minore e l'unico di sesso maschile dei sei figli di Josef Hofer e Maria Aigentler.<ref>{{cita|Magenschab|pp. 43–44}}.</ref> La famiglia Hofer gestiva da tempo l'[[osteria]] "alla Corona d'oro" e il maso ad essa annesso. Questa osteria era situata lungo una strada trafficata e di notevole importanza della [[Val Passiria]] che portava al [[Passo di Monte Giovo|passo Giovo]]. Il padre Josef e altri avi di Andreas erano stati anche funzionari dell'amministrazione giudiziaria locale come avvocati difensori.
Andreas crebbe in una famiglia profondamente cattolica. Un avo di Andreas era andato in pellegrinaggio in [[Terra santa]] e al ritorno aveva fatto erigere nel suo maso una piccola cappella.<ref name=Gulisano_53>{{Cita|Gulisano|p. 53}}.</ref>
La madre Maria morì quando Andreas aveva solo tre anni e il padre, nel [[1772]], si risposò con Anna Frick. Nel 1774 morì anche il padre, e il maso ''Sandhof'' venne gestito da Josef Grüner, il marito della sorella maggiore Anna (che invece si occupò dell'educazione dei fratelli), fin quando Andreas raggiunse la maggiore età. La legge tirolese del "[[maso chiuso]]", infatti, affermava che il maso doveva essere ereditato dal primo figlio maschio.
=== Giovinezza ===
Frequentò la scuola elementare obbligatoria, introdotta nel [[1774]] dall'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria]]. Nello stesso periodo, aiutò la sua famiglia lavorando.<ref>{{cita|Magenschab|p. 48}}.</ref>
A questo scopo fu mandato in [[Trentino]] per poter imparare la [[lingua italiana]], molto utile per il lavoro che avrebbe dovuto svolgere in seguito. Dapprima lavorò a [[Cles]], il centro più importante della [[Val di Non]], come stalliere, e successivamente, per tre anni, in un albergo a [[Ballino]], un paese situato sulla strada fra [[Stenico]] e [[Riva del Garda]].<ref name="donguettilorenzo">Si veda a questo proposito la testimonianza del 1887 di [http://www.donguettilorenzo.com/ don Lorenzo Guetti], padre fondatore della cooperazione trentina, riguardo alla permanenza di Andrea Hofer a Ballino pubblicata al [http://www.donguettilorenzo.com/2013/01/Hofer-Andrea-Ballino-asinata.html seguente link]</ref>
Raggiunta la maggiore età, Andreas venne in possesso del maso di famiglia. Un suo compaesano, di nome Johann Stafler, così lo descrisse: {{Citazione|profondamente onesto e ragionevole, buono, gentile e sereno, delle volte anche spiritoso, ma sempre guidato da un senso pio e cristiano.<ref name=Gulisano_53 />}}
Si sposò con Anna Ladurner, una giovane contadina di [[Lagundo]], nel [[1789]]. Ebbe sei figlie e un figlio: Maria Geltrude, Maria Crescenzia, Rosa Anna, Anna Geltrude, Geltrude Giulia, Crescenzia Margarita e Johann Stefan.
Nel [[1796]] era in corso la [[Campagna d'Italia (1796-1797)|Campagna d'Italia]] da parte del giovane [[Napoleone Bonaparte]]. in [[Tirolo]] si iniziò a temere una probabile invasione da parte delle truppe napoleoniche, cosicché varie compagnie di ''[[Tiroler Schützen|Schützen]]'' furono mobilitate. Hofer, dalla [[Val Passiria]], presidiò il non lontano [[passo del Tonale]].
=== Guerra della quinta coalizione e insorgenza tirolese del 1809 ===
{{vedi anche|Insorgenza tirolese}}
Il Tirolo, in seguito alla sconfitta dell'[[Austria]] nella guerra della [[Terza coalizione]] ([[1805]]-[[1806]]), fu annesso alla Baviera con la [[pace di Presburgo]].
I [[Baviera|bavaresi]] cominciarono a varare nella provincia tirolese (comprendente le attuali regioni del Tirolo in Austria e Trentino-Alto Adige in Italia) appena acquisita, una serie di riforme di stampo illuministico. Suscitò (come dovunque) resistenza l'introduzione della [[Servizio militare|leva di massa]] sul modello francese, divenuta necessaria per via delle mutate esigenze belliche. Suscitarono resistenza anche le riforme per la limitazione del potere ecclesiastico, varate dal bavarese [[Maximilian von Montgelas]].<ref>Maximilian von Montgelas ([[Monaco di Baviera|Monaco]] [[1759]] - ivi [[1838]]), di origine savoiarda. Dapprima al servizio di Carlo II Augusto di Palatinato-Zweibrücken e poi segretario di Massimiliano IV Giuseppe il quale lo elesse primo ministro. Il conte di Montgelas mise in atto una serie di riforme: istituì l'eguaglianza fiscale e introdusse un'amministrazione centralizzata dei territori annessi (a partire dal 1803). Fece prevalere, poi, la sovranità statale sulle questioni ecclesiastiche. La sua politica estera era basata sull'amicizia francese, ottenendo così da [[Napoleone]], l'elezione a regno nel [[1805]] della regione bavarese. Infine, diede, costretto dal principe ereditario Luigi, le dimissioni nel [[1817]].</ref> nonché l'introduzione della vaccinazione obbligatoria contro il vaiolo.
L'insurrezione cominciò subito dopo la scoppio della [[Quinta coalizione|guerra della quinta coalizione]], che iniziò il 10 aprile 1809 con l'invasione della [[Regno di Baviera|Baviera]], alleata della Francia, da parte dell'esercito austriaco, al comando dell'[[arciduca]] [[Carlo d'Asburgo-Teschen]]. Andreas Hofer, in base agli accordi segreti stabiliti con gli Asburgo, si mise allora a capo degli insorti.
All'insorgenza parteciparono anche {{formatnum:18000}} trentini, dei quali {{formatnum:4000}} morirono.<ref>G. Faustini, ''Andreas Hofer nella storia'', Publilux, Trento 1985, p. 5.</ref>
L'11 aprile 1809 Hofer con i suoi insorgenti occupava [[Vipiteno]], già evacuata dai francobavaresi. Il 16 aprile l'esercito imperiale austriaco occupava [[Innsbruck]].
A partire dal 30 aprile, una controffensiva francobavarese al comando del generale [[François Joseph Lefebvre]] riconquistò in breve l'intera regione. Il 23 maggio tuttavia, a Lefebvre fu ordinato di abbandonare il Tirolo per ricongiungersi al grosso delle truppe napoleoniche. Gli insorti approfittarono della situazione per lanciare una nuova offensiva. Nei giorni 25 e 29 maggio vennero combattute le due [[Battaglie del Monte Isel]], in seguito alle quali le truppe bavaresi, battute infine il 29 maggio, dovettero ritirarsi sul fondovalle dell'[[Inn]].
Nel mentre l'esercito dell'Impero Austriaco era stato annichilito nella [[battaglia di Wagram]], e fu costretto a chiedere la pace ([[Armistizio di Znaim]]), che ovviamente riconfermava il possesso della Baviera sul Tirolo, che fu riconquistato dal generale Lefebvre.
In seguito ad una nuova chiamata alle armi della milizia territoriale, i tirolesi ottennero un'ulteriore vittoria il 13 agosto [[1809]] presso il Monte Isel ({{formatnum:15000}} soldati bavaresi, sassoni e francesi al comando del generale [[François Joseph Lefebvre]] affrontarono un di poco inferiore schieramento di ''[[Tiroler Schützen|Schützen]]'' sotto la guida di Hofer), dopo la quale lo stesso Andreas Hofer si insediò alla Hofburg di Innsbruck come "reggente del Tirolo".
=== Fine dell'insorgenza e morte ===
[[File:Leopold Puellacher, Franz Raffl verrät das Versteck des Andreas Hofer, 1820.jpg|thumb|''[[Franz Raffl]] rivela il nascondiglio di Andreas Hofer'' in un dipinto di Leopold Puellacher del 1820]]
Immediatamente dopo la [[Trattato di Schönbrunn|pace di Schönbrunn]], il Tirolo fu facilmente riconquistato da [[Eugenio di Beauharnais]]. Hofer offrì la resa in cambio della clemenza, e si ritirò presso la sua locanda.
Gli uomini più intransigenti raggiunsero però Hofer, convincendolo a rompere l'accordo. Si arrivò quindi ad un nuovo tentativo di insurrezione. Lo scontro si concluse di fatto il 1º novembre con la sconfitta tirolese sul Monte Isel, presso il ponte sull'[[Inn]] ad Innsbruck.
Hofer dovette fuggire; denunciato dall'ex insorto [[Franz Raffl]] (poi etichettato come il ''Giuda del Tirolo''<ref>Paolo Gulisano, ''Andreas Hofer. Il Tirolese che sfidò Napoleone'', Ancora, 2010, p. 115</ref>), il 28 gennaio [[1810]] fu preso prigioniero nella baita della malga ''Pfandler'', un pascolo alpino della fattoria di Prantago di fronte a [[San Martino in Passiria]].
Un testimone dell'arresto, Sweth, così racconta: {{Citazione|Appena un quarto d'ora dalla capanna, noi tre, e cioè Hofer, suo figlio e io, lasciammo delle tracce di sangue sul nostro sentiero, perché al nostro arresto non ci fu permesso di metterci le scarpe o gli stivali e gli altri vestiti. Il nobile Hofer, dal volto del quale scendeva il sangue e la cui barba era ridotta a un ghiacciolo sanguinante, ci ispirava coraggio, guardando devotamente verso il cielo stellato: "Pregate, gridava a noi, siate perseveranti, soffrite con pazienza e offrite le vostre sofferenze a Dio, così potete anche espiare una parte dei vostri peccati". Così parlava ripetute volte l'eroe cristiano che non era adirato contro i suoi nemici, ma che sopportava con pazienza tutte le sofferenze.<ref>F.M. Agnoli, ''Andreas Hofer eroe cristiano'', Res, Milano 1979, p. 96.</ref>}}
Condotto a [[Mantova]], fu portato dinanzi a un tribunale militare. La popolazione di Mantova fece una colletta di {{formatnum:5000}} scudi per liberare il condannato, ma non riuscendoci il denaro servì per pagare l'avvocato difensore Gioacchino Basevi. L'erudito padre [[Antonio Bresciani (letterato)|Antonio Bresciani]] riporta un aneddoto secondo il quale in una notte di prigionia una stufa esalò gas tossici. Mentre il carceriere dormiva Andreas Hofer si rese conto del pericolo e salvò il carceriere, nonostante l'occasione di fuga che gli si era presentata.<ref>A. Bresciani, ''Sopra il Tirolo tedesco e altri luoghi di Italia'', Parma 1840. Citato in F. M. Agnoli, ''Andreas Hofer, eroe cristiano'', pp. 79-83; M. Viglione, ''Rivolte dimenticate: le insorgenze degli italiani dalle origini al 1815'', p. 133.</ref>
Scrisse nella sua ultima lettera, indirizzata all'amico Puhler:
{{Citazione|Carissimo fratello, la volontà di Dio è che io passi qui a Mantova dalla vita all'eternità; che Dio sia benedetto per la sua divina grazia che mi rende la morte così facile come se mi portassero in qualche altro luogo (e non all'esecuzione). Dio mi concederà fino all'ultimo la grazia di poter giungere colà dove la mia anima potrà essere felice in eterno con tutti i santi, dove pregherò Dio per tutti e particolarmente per quelli ai quali sono più debitore, anche per Lei e la sua carissima moglie per il libriccino (di preghiere) e le altre opere buone. Anche tutti i buoni amici che qui ancora vivono devono pregare per me, per togliermi dalle fiamme ardenti se dovessi scontare ancora il Purgatorio. La mia carissima ostessa mi farà dire le messe a San Martino nel Santuario del Preziosissimo Sangue. Alla Messa dovranno essere invitati gli abitanti delle due parrocchie (di San Leonardo e San Martino) e agli amici si dovrà dare durante il banchetto funebre nell'osteria di sotto (del nipote Giovanni Griner) minestra e carne più mezza misura di vino.
Il denaro che avevo con me l'ho diviso tra i poveri. Prendi di quel che resta ancora (in Passiria) quanto ti occorre fino a quando potrai parlare con Hans Mayr. Lui parlerà sicuramente alla gente anche del denaro per i poveri. Per il resto fai tu i conti con loro, più onestamente che puoi, affinché io non debba espiare in Purgatorio.
Caro signor Phuler, vada per me e esponga la faccenda all'oste di sotto a San Martino, Lui darà certo disposizioni. Non parli però con nessuno di queste cose; si faccia dare 50 fiorini e in più (il rimborso) di tutte le spese.
State tutti bene in vita finché ci ritroveremo in cielo e vi loderemo Dio fino alla fine. Tutti gli abitanti della Passiria e i miei conoscenti mi ricordino nelle loro preghiere. Che l'ostessa non si addolori troppo, io pregherò Dio per tutti voi. Addio, mio mondo infame, la morte mi sembra così facile che gli occhi non mi si bagnano.
Scritto alle ore cinque di mattina, e alle nove con l'aiuto di tutti i santi farò il mio viaggio verso Dio.
Fatelo sapere anche a Morandell.<ref>Faustini, ''Andreas Hofer nella storia'', Publilux, Trento 1985, p. 74.</ref>}}
Il
Le sue ultime parole si ritiene siano state "''Franz, Franz, questo lo devo a te''!", con ciò riferendosi a [[Francesco II
Le esequie furono celebrate nella chiesa mantovana di San Michele, dove Hofer venne sepolto nel cimitero vicino.
La salma di Andreas Hofer fu quindi trafugata ed è sepolta dal [[1823]] nella ''[[Hofkirche (Innsbruck)|Hofkirche]]'' a Innsbruck.<ref>{{de}} Kleine Chronik. (…) Hofers Gebeine, Morgenblatt, Nr. 16343/1910, p. 11, 20/02/1910.</ref>
== Creazione del mito ==
Con la [[Restaurazione]] le vicende dell'insorgenza caddero nell'oblio. La rivolta fu dimenticata nello stesso Tirolo:<ref name=":12">{{Cita web|url=http://www.nuovomonitorenapoletano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1867:la-diversa-realta-di-andreas-hofer&catid=86:storia-xviii-sec&Itemid=28|titolo=La diversa realtà di Andreas Hofer|autore=Marco Vigna|sito=Nuovo Monitore Napoletano|accesso=8 ottobre 2017}}</ref> la situazione economica permaneva negativa ed era diffusa fra i tirolesi l’opinione che la guerra fallita, con tutte le sue devastazioni, fosse la causa principale della crisi.<ref name=":12" /> Inoltre molte delle misure legislative contro cui i rivoltosi avevano combattuto erano state conservate dall'impero d'Austria, cosicché anche sul piano politico l'insurrezione appariva un sostanziale fallimento.<ref name=":12" /> Il governo austriaco non commemorò le vicende; fra gli altri [[Klemens von Metternich|Metternich]] considerava Hofer soltanto un pericoloso ribelle.<ref name=":12" /> Il governo d'altronde non aveva interesse a celebrare uomini che prima erano stati istigati e quindi abbandonati dall'imperatore.<ref name=":12" /> A Vienna era ben noto il malcontento esistente in Tirolo per la conferma della legislazione napoleonica, cosicché le autorità imperiali non potevano certo favorire la conservazione del ricordo di chi si era sollevato in armi contro di essa.<ref name=":12" /><ref name=":172">{{Cita web|url=http://www.echoonline.at/submenu-content/geschichte/hofers-tirol/andreas-hofer/|titolo=Andreas Hofer - Echo Online|lingua=en|accesso=7 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160406235430/http://www.echoonline.at/submenu-content/geschichte/hofers-tirol/andreas-hofer/|urlmorto=sì}}</ref> Inoltre gli Asburgo non si fidavano dei tirolesi.<ref name=":12" /><ref name=":202">{{Cita news|lingua=it|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/martire-nazista-antieroe-le-mille-vite-di-hofer-nel-corso-della-storia-1.437533|titolo=Martire, nazista, antieroe Le mille vite di Hofer nel corso della storia|pubblicazione=Alto Adige|accesso=24 marzo 2018}}</ref><ref name=":212">{{Cita libro|nome=Pepi|cognome=Feichtinger|nome2=Luis|cognome2=Benedikter|titolo=Hofers fünf Hüte: eine gesprochene Anthologie, eine Dokumentation|url=https://books.google.it/books?id=VAUHaAEACAAJ&hl=it|accesso=24 marzo 2018|data=2010|editore=Ed. Raetia|lingua=de|ISBN=9788872833681}}</ref>
Furono i poeti [[Romanticismo|romantici]] a dare notorietà alle vicende dell'insorgenza,<ref name=":30">{{Cita web|url=http://www.amibrescia.it/files/File/TUTTO2010.pdf|titolo=Hofer, Mazzini e il Tirolo (Il pensiero mazziniano, Anno LXV, n.1, gennaio-aprile 2010)|autore=Rossano Pancaldi|sito=amibrescia.it|pp= 23–43 (25–45)|accesso=22 marzo 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240322175605/http://www.amibrescia.it/files/File/TUTTO2010.pdf|dataarchivio= 22 marzo 2024|urlmorto=no}}</ref> fra questi il fondatore del romanticismo inglese, [[William Wordsworth]], che compose quattro [[Sonetto|sonetti]] dedicati a Hofer. Anche [[Samuel Taylor Coleridge|Coleridge]], [[George Gordon Byron|Lord Byron]], e i [[Percy Bysshe Shelley#Shelley e Mary|coniugi Shelley]] se ne interessarono. Lo scrittore tedesco [[Theodor Körner (poeta)|Theodor Körner]] aveva dedicato ad Hofer alcuni versi prima di morire. I poeti romantici crearono lo stereotipo dei semplici montanari "combattenti per la propria libertà".<ref name=":14">{{Cita|Sévillia|pp. 204–206}}.</ref>
Nel 1823 cinque [[Kaiserjäger]], reduci dalla repressione dei [[Moti del 1820-1821|moti del 1820]] a Napoli, trafugarono la salma di Hofer da Mantova.<ref name=":12" /> Le autorità colsero l'occasione per sfruttare l'immagine di Hofer. Il corpo fu inumato nella [[Hofkirche (Innsbruck)|chiesa di corte]] di Innsbruck con una solenne cerimonia. Iniziava così l'[[Invenzione della tradizione|invenzione del mito]] dell'insorgenza in funzione nazionalistica:<ref name=":12" /><ref name=":16">{{Cita web|url=http://www.questotrentino.it/articolo/60/il_passato_incontra_il_futuro.htm|titolo=Il passato incontra il futuro|accesso=8 ottobre 2017}}</ref><ref name=":172" /><ref name=":202" /><ref name=":212" /><ref name=":22">{{Cita|Hoberhofer}}.</ref><ref name=":0">{{Cita news|lingua=it|url=https://www.cultura.trentino.it/Appuntamenti/Andreas-Hofer|titolo=Andreas Hofer|pubblicazione=Trentino Cultura|accesso=22 aprile 2018}}</ref><ref name=":2">{{Cita news|lingua=de|url=https://www.profil.at/home/warum-gluecklose-rebell-andreas-hofer-tirol-250390|titolo=Warum der bigotte glücklose Rebell Andreas Hofer in Tirol nach wie vor gefeiert wird|pubblicazione=profil.at|data=5 settembre 2009|accesso=7 aprile 2018}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.questotrentino.it/articolo/60/il_passato_incontra_il_futuro.htm|titolo=Il passato incontra il futuro|lingua=it|accesso=24 marzo 2018}}</ref> Hofer venne presentato come un patriota, fedele all'imperatore e difensore della religione, il tutto sintetizzato dal motto “Dio, Imperatore e Patria” (“''Gott, Kaiser und Vaterland''”).<ref name=":18">{{Cita news|lingua=it|url=http://www.altoadige.it/cultura-e-spettacoli/ecco-che-cosa-penso-del-mito-di-andreas-hofer-1.68495|titolo=«Ecco che cosa penso del mito di Andreas Hofer»|pubblicazione=Alto Adige|accesso=14 aprile 2018}}</ref><ref name=":19">{{Cita|Schennach}}.</ref> La retorica ufficiale comportò la rimozione dei reali obiettivi della rivolta (la crisi economica, l'opposizione alla vaccinazione, l'integralismo religioso, ecc.), anche perché molte delle riforme che avevano suscitato malcontento erano state confermate dallo stesso impero d'Austria, che aveva conservato buona parte della legislazione napoleonica,<ref name=":12" /> confermato l'obbligo vaccinale ed introdotto il servizio di leva. Scomparve inoltre dalla retorica ufficiale l'atteggiamento ambiguo tenuto da [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco I]] verso gli insorti, istigati alla rivolta quando ormai era inutile e poi abbandonati a sé stessi.<ref name=":12" />
Nel frattempo si era creato un interesse turistico sulla vicenda, alimentato dalle guide di viaggio.<ref name=":14" /> Nel 1830, grazie ai poeti romantici, Hofer era diventato nel resto d'Europa un'icona tipica tirolese, descritto come un montanaro semplice e popolare, un impavido capopopolo, un guerriero che aveva lottato contro gli invasori della sua terra.<ref name=":14" /> Cominciava inoltre ad essere un simbolo del [[pangermanismo]]. Nel 1831 fu scritto il [[Andreas-Hofer-Lied|canto di Andreas Hofer]], inno pangermanista, che ebbe un notevole successo,<ref name=":12" /><ref name=":14" /> cristallizzando gli stereotipi.
Durante le [[Guerre d'indipendenza italiane|guerre di indipendenza italiane]] (1848-1866) Hofer fu utilizzato in funzione [[Liberalismo|antiliberale]] ed anti italiana,<ref name=":12" /><ref name=":172" /> per divenire compiutamente, dopo il 1809, un'icona del pangermanismo.<ref name=":12" /><ref name=":202" /><ref name=":212" />
Altri poeti alimentarono l'immagine popolare di Hofer. Guide di viaggio, opere teatrali e musicali a fine ottocento promossero un turismo di contenuto storico. Nel primo Novecento in tutto il Tirolo si innalzarono monumenti e si dedicarono a lui strade e piazze. Si consolidò così la visione popolare ed eroica di questo personaggio e l'idea che il popolo tirolese avesse un istinto di libertà che lo porterebbe a insorgere e battersi contro il dominio degli stranieri. Questa immagine fu risaltata nel 1909 con il primo giubileo hoferiano.<ref name=":14" />
Dopo la prima guerra mondiale Hofer divenne un simbolo antifascista, per poi divenire un'icona del [[Nazionalsocialismo|nazismo]] (il suo antisemitismo lo rese particolarmente adatto questo scopo); a partire dal [[secondo dopoguerra]] ne cominciò lo sfruttamento politico da parte delle associazioni ''[[Schützen (associazioni)|Schützen]]'' dell'Alto Adige in funzione anti italiana.<ref name=":12" /><ref name=":172" /><ref name=":202" /><ref name=":212" />
A fianco delle celebrazioni ufficiali, volte a rappresentare Hofer come ''Freiheitskämpfer'' (combattente per la libertà), non mancarono voci critiche, che evidenziavano non avevano assolutamente nulla a che fare con la libertà, in quanto mirati a restaurare l'ordine religioso e sociale dell'[[Ancien Régime|antico regime]]. Fra le voci critiche [[Friedrich Engels]] si espresse duramente:{{Citazione|Il nome di Hofer merita di essere applaudito da democratici? Hofer era un contadino stupido, ignorante, bigotto, fanatico, il cui entusiasmo era quello della Vandea, quello di “Chiesa e imperatore”.<ref name="AlleanzacattolicaTirolo">{{cita web|url=http://alleanzacattolica.org/la-contro-rivoluzione-in-tirolo-1796-1814/|titolo=La Contro-Rivoluzione in Tirolo (1796-1814)|autore=Marco Respinti|accesso=10 aprile 2018}}</ref>|}}
A Merano fu innalzato nel 1914, su progetto dello scultore Emanuel Pendl, un monumento a Andreas Hofer (''Andreas-Hofer-Denkmal''), nei pressi della [[Stazione di Merano]], inaugurata però solamente il 3 aprile 1920, ovvero quando Merano faceva già parte del [[Regno d'Italia]], con l'iscrizione ''Für Gott, Kaiser und Vaterland'' (per Dio, l'imperatore e la patria).<ref>{{cita testo |lingua= |autore= [[Hannes Obermair]] |data= 2020 |titolo= Il 1920 e Franz Kafka: l’inizio di una nuova era per Merano |pubblicazione= Kafka a Merano. Cultura e politica intorno al 1920 |curatore= Patrick Rina, Veronika Rieder |editore= Edition Raetia |città= Bolzano |isbn= 978-3-85256-618-4 |pp= 67–101 (74-75)}}</ref>
=== La revisione storica del mito ===
In tempi più recenti la visione retorica del mito è stata effettuata in termini più equilibrati. Nel 1984 [[Alexander Langer]] denunciava la falsità delle celebrazioni ufficiali, senza però indulgere in acritiche demonizzazioni ed evidenziando gli aspetti positivi dell'insorgenza.<ref>{{Cita web|url=http://www.alexanderlanger.org/it/597/2485|titolo=Fondazione {{!}} Alexander Langer {{!}} Stiftung|accesso=11 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.questotrentino.it/articolo/12431/chi_e_andreas_hofer_e_perche_si_parla_tanto_di_lui.htm|titolo=Chi è Andreas Hofer e perché si parla tanto di lui|lingua=it|accesso=11 aprile 2018}}</ref> Una più rigorosa revisione storica del mito è stata quindi effettuata da storici professionisti, soprattutto in occasione del bicentenario del 2009, quando si è cercato di dare una descrizione oggettiva degli avvenimenti restituendogli la vera dimensione storica. Il tutto in contrasto con la retorica delle celebrazioni ufficiali, ma senza scendere nella denigrazione controcelebrativa.<ref name=":18" /><ref name=":19" />
Si è evidenziato che gli insorti non hanno combattuto né per la "libertà", né per la "patria", ma solo per difendere il loro modo di vita tradizionale, stravolto dalle ingerenze dello nuovo corso illuminista, che imponeva il controllo statale anche su società precedentemente isolate e lasciate libere di autogestirsi.<ref name=":18" /><ref name=":19" /> Il tentativo di ritornare sotto il dominio degli Asburgo, rinunciando così ai diritti garantiti dalla rivoluzione francese era dettato dall'illusione di sfuggire al peggioramento delle condizioni di vita che si erano avute sotto la Baviera, e che erano in realtà causate dalle continue guerre napoleoniche. In questo contesto il "prima" fu rappresentato come una specie di "età dell'oro".<ref name=":18" /><ref name=":19" />
== Citazione e omaggi ==
[[File:AndreasHofer001.jpg|thumb|Monumento ad Andreas Hofer a Innsbruck]]
Nell'autunno del [[1809]] il giornale inglese ''The Friend'' pubblicò cinque sonetti di [[William Wordsworth]] su Andreas Hofer e le sue gesta. Ecco riportato il testo:
{{Citazione
|Da genitori mortali è nato l'eroe<br />
da cui sono guidati gli intrepidi tirolesi?<br />
O si tratta del grande spirito di Guglielmo Tell,<br />
dai morti tornato ad animare un tempo disperato?<br />
Egli viene come Phobus attraverso i cancelli del mattino<br />
Quando l'oscurità tetra è sconcertata<br />
eppure la sua condizione è modesta! sulla sua testa indossa quale semplice cimiero un pennacchio di airone.<br />
O Libertà! Essi barcollano avanti e indietro sotto pressione - e con la mente si vorrebbe fuggire.<br />
Ma la meta della loro schiera è già sepolta: roccia su roccia<br />
discende: -guarda! Al di sotto di questo divino guerriero<br />
colline, torrenti, boschi, riuniti a disdignare il Tiranno,<br />
e sconvolgere la sua crudeltà.|William Wordsworth|''Of mortal parents is the Hero born''<br />
''By whom the undaunted Tyrolese are led?''<br />
''Or is it Tell's great Spirit, from the dead''<br />
''Returned to animat an age forlorn?''<br />
''He comes like Phobus through the gates of morn''<br />
''When dreary darkness is discomfited,''<br />
''Yet mark his modest state! upon his head,''<br />
''That simple crest, a heron's plume, is worn.''<br />
''O Liberty! they stagger at the shock''<br />
''From van to rear - and with one mind would flee,''<br />
''But half their host is buried: - rock on rock''<br />
''Descends: - beneath this godlike Warrior, see!''<br />
''Hills, torrents, woods, embodied to bemock''<br />
''The Tyrant, and confound his cruelty.''|lingua=en}}
Il Re d'Italia [[Vittorio Emanuele III]] nel suo viaggio in Alto Adige, dal [[Brennero]] volle passare per la [[Val Passiria]] (attraverso il [[Passo di Giovo]], allora una stradina sterrata e stretta), per visitare la casa natale dell'eroe tirolese. Sul quotidiano locale ''Tiroler'' il giorno 17 ottobre [[1921]], furono riportate alcune righe sulla visita del re, che fu accolto dalle autorità locali e ricevette, come omaggio, un mazzo di fiori da una giovane diciassettenne, Federica Ennmoser. Visitando la casa natale di Hofer, il re volle firmare il libro dei visitatori.
Nel dicembre [[1974]] [[Albino Luciani]] (futuro [[papa Giovanni Paolo I]]), nella sua rubrica sul ''Messaggero di Sant'Antonio'', pubblicò una lettera indirizzata ad Andreas Hofer in cui affermò:
{{Citazione|Vorrei che il vostro eroismo, gentile e cristiano insieme, ispirasse qualcuno. [...] La Vostra Fede cristiana, tutta d'un pezzo, la compattezza di popolo, che, con Haspinger, avete saputo realizzare nell'ora del pericolo, queste sì le desidererei con tutto il cuore.|Paolo Gulisano, ''Andreas Hofer. Il Tirolese che sfidò Napoleone'', Ancora, p. 138, raccolta nel volume Illustrissimi, Messaggero, Padova 2000}}
Nel corso del [[XIX secolo]], Hofer è stato descritto ai cittadini tirolesi come eroe nazionale, e la sua opera è raffigurata in una serie di monumenti. Con cadenza annuale viene festeggiato il 20 febbraio come eroe del Tirolo. La commemorazione si svolge presso la città di [[Mantova]], nel quartiere di Cittadella. All'interno del parco pubblico "Andreas Hofer" è presente il monumento che ne ricorda la nascita e la morte. L'iniziativa è organizzata dalla circoscrizione nord del comune di Mantova e da delegazioni di ''Schützen'' provenienti da tutto il Tirolo austriaco, nonché dal Trentino-Alto Adige.
L{{'}}''[[Andreas-Hofer-Lied]]'', canto "''Zu Mantua in Banden der treue Hofer war"'' (''Il fedele Hofer era a Mantova in catene''), è divenuto nel 1948 l'[[inno]] ufficiale del ''Land'' [[Tirolo (Austria)|Tirolo]].<ref>{{de}} [https://www.ris.bka.gv.at/Dokument.wxe?Abfrage=Landesnormen&Dokumentnummer=LTI40015128 ''Gesetz über die Tiroler Landeshymne''].</ref>
A Hofer è dedicato l'asteroide [[17459 Andreashofer]] e, nel Tirolo, un treno.<ref>[[Massimo Viglione]], ''Rivolte dimenticate: le insorgenze degli italiani dalle origini al 1815'', Città Nuova, 1999, p. 131.</ref>
== Controversie ==
{{Citazione|Il nome di Hofer merita di essere applaudito da democratici? Hofer era un contadino stupido, ignorante, bigotto, fanatico, il cui entusiasmo era quello della Vandea, quello di “Chiesa e imperatore”.<ref name="AlleanzacattolicaTirolo" />|[[Friedrich Engels]]}}
La sua figura è controversa. Un ricordo di segno inverso delle battaglie antinapoleoniche dei tirolesi hoferiani è impresso nella memoria delle vallate dolomitiche del [[Cadore]], in [[provincia di Belluno]], dove nell'agosto del [[1809]] gli ''[[Tiroler Schützen|Schützen]]'' ampezzani e sudtirolesi (guidati da Giuseppe Hirschstein e da Ferdinand Anton von Oulerich, meglio noto come ''Luxheim'') nella loro foga antifrancese si resero protagonisti di ripetute scorribande in queste zone, con violenze, incendi e saccheggi ai danni della popolazione locale.
== Filmografia ==
* ''[[Andreas Hofer (film 1909)|Andreas Hofer]]'', regia di [[Rudolf Biebrach]] (1909)
* ''Tirol in Waffen'', regia di Carl Froelich (1914)
* ''Andreas Hofer'', regia di Hanns Prechtl (1929)
* ''Andreas Hofer 1809 – Die Freiheit des Adlers'' (Andreas Hofer 1809 - La libertà dell'aquila), uscito in [[Italia]] col titolo ''[[La libertà dell'aquila]]'' (2001/2002). Interpreti principali: [[Tobias Moretti]] nei panni di Andreas Hofer, [[Franz Xaver Kroetz]] nei panni del comandante Joachim Haspinger; [[Martina Gedeck]] nel ruolo di Mariandl. Regia di [[Xaver Schwarzenberger]].
* ''Bergblut – Die Liebe einer Frau. Das Schicksal Tyrols'' (Sangue di montagna), uscito in [[Germania]] e [[Austria]] nel 2010. Interpreti principali: [[Inga Birkenfeld]] nel ruolo di Katharina, [[Klaus Gurschler]] nei panni di Andreas Hofer, [[Verena Buratti]] nei panni di sua moglie, Anna Ladurner Hofer. Regia di [[Philipp Pamer]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Aa.Vv., ''Andreas Hofer eroe della fede'', Il Cerchio, Rimini, 1998. ISBN 88-86583-48-6
* F.M. Agnoli, ''Andreas Hofer, eroe cristiano'', Milano, Res, 1991
* G. Andreis, ''Andrea Hofer e la sollevazione del Tirolo del 1809, Memorie storiche'', Gnocchi, Milano, 1856
* I. Caracciolo, ''Andrea Hofer nell'insurrezione antibavarese del 1809'', Zanichelli, Bologna, 1928
* G. Faustini, ''Andreas Hofer nella storia'', Publilux, Trento, 1985
* Paolo Gulisano, ''Andreas Hofer. Il tirolese che sfidò Napoleone'', Ancora, 2010
* {{cita libro|autore=Andreas Oberhofer|titolo=Andreas Hofer (1767-1810): dalle fonti alla storia|città=Trento|editore=Fondazione Museo storico del Trentino|anno=2010|ISBN=9788871971148|postscript=nessuno}}
* R. Sarzi, ''Andreas Hofer - A Mantova in catene...: La simpatia popolare per la vittima del dispotismo napoleonico, il processo e la condanna dell'eroe del Tirolo'', Editoriale Sometti, Mantova, 1999-2006. ISBN 88-7495-174-4
* {{Cita libro|autore=Andreas Oberhofer|curatore=Valentina Bergonzi e Rodolfo Taiani|titolo=Andreas Hofer (1767-1810): dalle fonti alla storia|url=https://www.worldcat.org/title/andreas-hofer-1767-1810-dalle-fonti-alla-storia/oclc/934512194&referer=brief_results|edizione=Edizione italiana di "Der Andere Hofer: der Mensch hinter dem Mythos"|anno=giugno 2011|editore=Fondazione Museo storico del Trentino|città=Trento|lingua=IT|p=|ISBN=9788871971148|cid=Oberhofer|postscript=nessuno}}
*{{cita libro|titolo=Il Landlibell del 1511 negli archivi trentini|curatori=Franco Cagol, Silvano Groff, Marco Stenico|città=Trento|editore=Società di studi trentini di scienze storiche|anno=2011|ISBN=978-88-8133-035-5|cid=Cagol, Groff, Stenico|postscript=nessuno}}
* {{de}} H. Fink, ''Zu Mantua in Banden, das Leben und Sterben des Volkshelden Andreas Hofer'' (''A Mantova in catene, vita e morte dell'eroe popolare Andreas Hofer''), Econ-Verlag, Düsseldorf (D), 1992. ISBN 3-430-12779-3
* {{de}} Hans Magenschab, ''Andreas Hofer. Zwischen Napoleon und Kaiser Franz'', Graz-Ratisbona 1994, ISBN 3-222-11522-2.
* {{de}} K. Paulin, ''Andreas Hofer und der Tiroler Freiheitskampf 1809'': nach geschichtlichen Quellen (''Andreas Hofer e la lotta tirolese per la libertà del 1809'': secondo le fonti storiche), Tosa-Verlag, Vienna, 1996. ISBN 3-85001-579-3
* {{de}} B. Sandbichler, ''Andreas Hofer 1809: eine Geschichte von Treue und Verrat'' (''Andreas Hofer 1809: una storia di fedeltà e tradimento''), Tyrolia-Verlag, Innsbruck, 2002. ISBN 3-7022-2488-2
* {{cita libro|autore=Meinrad Pizzinini|titolo=Andreas Hofer - Seine Zeit, sein Leben, sein Mythos|editore=Kremayr und Schierau|città=Wien|anno=1984|lingua=de|postscript=nessuno}}
* {{cita libro|autore=[http://www.jeansevillia.com/ Jean Sévillia] |titolo=Le Chouan du Tyrol : Andreas Hofer contre Napoléon|anno=1991|editore=Tempus Perrin|lingua=fr|isbn=9782262065904 |cid=Sévillia|altri=|p=|postscript=nessuno}}
* {{cita libro|autore=Digby Smith|titolo=The Greenhill Napoleonic wars data book|città=Londra|editore=Greenhill books|anno=1998|lingua=en|sbn=VEA1036843 |cid=Smith|postscript=nessuno}}
* {{cita libro|autore=Margot Hamm|titolo=Die bayerische Integrationspolitik in Tirol 1806-1814 |città=München |anno=1996 |lingua=de|postscript=nessuno}}
* {{Cita libro|autore=Laurence Cole|titolo='Für Gott, Kaiser und Vaterland'. Nationale Identität der deutschsprachigen Bevölkerung Tirols 1860-1914|anno=2000|editore=Campus|città=Frankfurt -New York|lingua=DE|ISBN=3593364530|cid=Cole|postscript=nessuno}}
* {{cita libro|autore=Michael Forcher|titolo=Tirols Geschichte - In Wort und Bild |editore=Haymon-Verlag |città=Innsbruck|anno=2000|lingua=de|postscript=nessuno}}
* {{cita libro|autore=John Haywood|titolo=Atlas der Weltgeschichte - Von der Antike bis zur Gegenwart |editore=Chronik Verlag, Gütersloh|città=München|anno=2002|lingua=de|postscript=nessuno}}
* {{cita libro|autore=Michael Forcher|titolo=Kleine Geschichte Tirols |editore=Haymon Verlag |città=Innsbruck-Wien |anno=2006 |ISBN=978-3-85218-519-4|lingua=de|postscript=nessuno}}
* {{Cita libro|autore=Hans Heiss|titolo=Andreas Hofer in seiner Zeit. Einspruch gegen den Mythos, in Mythos: Andreas Hofer|anno=2008|editore=Planetverlag|città=Wien|lingua=DE|ISBN=978-3-902555-14-4|cid=Heiss|postscript=nessuno}}
* {{cita libro|autore=Martin P. Schennach |titolo=Revolte in der Region. Zur Tiroler Erhebung 1809 |editore=Universitätsverlag Wagner|città=Innsbruck |anno=2009 |ISBN=978-3-7030-0462-9|lingua=de|cid=Schennach|postscript=nessuno}}
* {{Cita libro|nome=Oberhofer,|cognome=Andreas|titolo=Der andere Hofer: der Mensch hinter dem Mythos|editore=Wagner|città=Innsbruck|url=https://www.worldcat.org/oclc/316119228|data=2009|oclc=316119228|ISBN=9783703004544|lingua=de|p=|cid=HoberhoferDE|postscript=nessuno}}
* {{Cita libro|autore=Luis Benedikter|autore2=Josef Feichtinger|titolo=Hofers fünf Hüte: Eine gesprochene Anthologie, eine Dokumentation|anno=2010|editore=Edition Raetia SRL|città=Bolzano|lingua=DE|ISBN=978-88-7283-368-1|cid=Benedikter|postscript=nessuno}}
* {{Cita testo|autore=Adina Guarnieri|curatore1=[[Ulrike Kindl]]|curatore2= [[Hannes Obermair]] |titolo=Das Meraner Andreas-Hofer-Standbild und das Siegesdenkmal in Bozen. Spuntini mentali per una rivalutazione monumentale |opera= Die Zeit dazwischen: Südtirol 1918–1922. Vom Ende des Ersten Weltkrieges bis zum faschistischen Regime / Il tempo sospeso: L’Alto Adige tra la fine della Grande Guerra e l’ascesa del fascismo (1918-1922)|editore=Edizioni alphabeta Verlag |città=Merano |anno=2020 |lingua=DE, IT|ISBN=978-88-7223-365-8|pp=249–284|postscript=nessuno}}
== Voci correlate ==
*
* [[Peter Mayr]]
* [[Joachim Haspinger]]
* [[Bernardino
* [[Giuseppina Negrelli]]
* [[Therese von Sternbach]]
* [[Katharina Lanz]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.ilmondodeglischuetzen.it/IT/andreas%20hofer_indice.htm|''Il Mondo degli Schutzen'' su Andreas Hofer}}
* {{cita web|url=http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&file=article&sid=269|titolo=Andreas Hofer tra Napoleone e Francesco Giuseppe|accesso=4 agosto 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120805110557/http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&file=article&sid=269|urlmorto=sì}}
* {{cita web |url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/%C2%ABvi-presento-il-mio-andreas-hofer%C2%BB/2068253 |titolo=Vi presento il mio Andreas Hofer |urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://questotrentino.it/2004/17/Andreas_Hofer.html|Chi è Andreas Hofer e perché si parla tanto di lui}}
* {{cita web |url=http://www.lindipendenza.com/hofer-napoleone/ |titolo=Hofer, un indomito Tirolese fucilato dai napoleonici di Ettore Beggiato |accesso=20 febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120315132435/http://www.lindipendenza.com/hofer-napoleone/ |urlmorto=sì}}
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{{Portale|biografie|storia}}
[[Categoria:Persone giustiziate per fucilazione]]
[[Categoria:Rivolta tirolese]]
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