Piero Maria Lugli: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte = 30 giugno
|AnnoMorte = 2008
|Attività = architetto▼
|Epoca = 1900
▲|Attività = architetto
|Nazionalità = italiano
}}
==Biografia==
[[File:Palazzo Pensioni.jpg|thumb|upright=1.2|Palazzo della Direzione delle Pensioni, [[Roma]] [[1967]]]]
Figlio di Giuseppe Lugli, valente archeologo e topografo, professore ordinario di Topografia romana all'Università di Roma La Sapienza dal 1933 al 1960, scomparso nel 1967. Dal padre ereditò l'attenzione all'urbanistica ed alla topografia. Peraltro pubblicò postume alcune planimetrie lasciate da lui incompiute alla morte.▼
▲Figlio di [[Giuseppe Lugli]], valente archeologo e topografo, professore ordinario di Topografia romana all'[[Università di Roma La Sapienza]] dal [[1933]] al [[1960]], scomparso nel [[1967]]. Dal padre ereditò l'attenzione all'urbanistica ed alla topografia. Peraltro pubblicò postume alcune planimetrie dell'Italia antica lasciate da lui incompiute alla morte.
Nato nel 1923, la sua carriera di studente universitario di architettura fu sconvolta dalla seconda guerra mondiale. Si arruolò volontario nel Corpo di Liberazione Nazionale,<ref name="nota1">{{Cita|url=http://www.casadellarchitettura.it/monitor/d/profilo.asp?id=00062|titolo=Casa dell'Architettura - Piero Maria Lugli|accesso=04-10-2011}}</ref> e potè laurearsi a pieni voti nel 1947. Vinse una borsa di studio in Svezia, dove esercitò l'attività di urbanista associato agli uffici tecnici comunali di Stoccolma e Goteborg (1947-1948): egli tornato in Italia propagandò l'urbanistica svedese, specie il piano di Sven Markehus, in un numero monografico della Rassegna critica d'architettura intitolato "Aspetti dell'urbanistica svedese".▼
▲Nato nel [[1923]], la sua carriera di studente universitario di architettura fu sconvolta dalla seconda guerra mondiale. Si arruolò volontario nel [[Corpo Italiano di Liberazione
Si avvicinò all'APAO, il gruppo di giovani architetti organici capitanato da Bruno Zevi, e con essi lavorò al Tiburtino III (1949) e poi a Matera, al quartiere della Martella, nel 1951. Nel 1952 e nel 1956 intervenne a Rimini, rispettivamente per i quartieri INA CASA e GESCAL. Nel 1958 lavorò al piano intercomunale di Roma, nel 1962 collaborò alla traduzione di quello nel piano regolatore generale (celebre per le idee di Sistema Direzione Orientale ed Asse Attrezzato, in seguito cadute lettera morta). Intervenne nella Capitale con il quartiere di via Giacinta Pezzana (1963) ed il palazzo delle pensioni a Porta Maggiore (1967). Alla metà degli anni Settanta intervenne al Corviale.▼
▲Si avvicinò all'APAO, il gruppo di giovani architetti organici capitanato da [[Bruno Zevi]], e con essi lavorò al [[Tiburtino III]] (1949)<ref name=nota1/> e poi a [[Matera]], al quartiere
Realizzò progetti di piano urbanistici per i comuni di Tivoli (1975), Belluno (1978), Siracusa e Nettuno(1979), Marino ed Albano Laziale (1980), quest'ultima città in cui aveva una villetta di famiglia. Intervenne anche nei piani paesistici delle neonate Regioni: nel 1972 nelle Marche, per le valli del Tronto e del Conero; nel 1978 in Toscana, per la Maremma grossetana ed il Monte Argentario; nel Lazio per il litorale pontino tra Fondi e Terracina. ▼
▲Realizzò, anche in collaborazione, progetti di
Dopo il [[Terremoto dell'Irpinia|terremoto dell'Irpinia]] e quello [[Terremoto del 1997|dell'Umbria]] progettò la ricostruzione dei centri di Potenza ed Assisi.<ref name=nota1/> Nel 1980/1982 fu consulente del commissario straordinario per la ricostruzione di Napoli.▼
Nel [[1974]] progettò il Monumento Ossario e il Monumento Sepolcro dei Martiri della [[Resistenza italiana|Resistenza]] nel [[Cimitero Monumentale di Forlì]].
▲Dopo il [[
Entrò nell'insegnamento universitario come assistente straordinario nel [[1952]]: nel [[1963]] divenne assistente ordinario di Urbanistica e professore incaricato di Elementi di Architettura e rilievo; nel [[1970]] entrò in ruolo come ordinario alla facoltà di Architettura dell'Università di Roma La Sapienza, incarico che conservò fino al [[1996]].<ref name="nota2">{{cita web|url=http://w2.architetturavallegiulia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1237&Itemid=74|titolo=Facoltà di Architettura di Valle Giulia - Scomparsa del professore emerito Piero Maria Lugli.|accesso=27 marzo 2022|urlarchivio=https://archive.is/20120718133749/http://w2.architetturavallegiulia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1237&Itemid=74|dataarchivio=18 luglio 2012}}</ref>
Membro effettivo dell'Istituto Italiano di Urbanistica dal 1951, membro corrispondente dell'Accademia nazionale di San Luca dal 1972, membro straniero della Reale Accademia Svedese delle Arti dal 1985.<ref name=nota1/>
È morto nel 2008, ad 84 anni. La sua scomparsa ha lasciato unanime cordoglio.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/07/01/addio-piero-lugli-creo-roma-moderna.html|titolo=Paolo Boccacci, Carlo Alberto Bucci, Addio a Piero M. Lugli, creò Roma moderna, in La Repubblica (edizione di Roma) del 1
==Opere==
===Progetti===
[[File:Roma - Castel Giubileo - Serpentara.jpg|thumb|Edifici residenziali alla [[Serpentara]], [[Roma]] [[1982]]]]
====Edifici====
* Progetto per Wastra Frolunda (Stoccolma) (1947, ''non realizzato'')<ref name=nota1/>
*
* Casa Lugli, [[Albano Laziale]] (1960)<ref name=nota1/>
* Villa unifamiliare a Sabaudia, località Torre Paola (1960)<ref name=nota1/>
*
* Complesso residenziale in via Giacinta Pezzana, Roma (1963)<ref name=nota1/>
* Parco sportivo per Chianciano Terme (1967)<ref name=nota1/>
* Direzione centrale delle Pensioni a porta Maggiore, Roma (1967)<ref name=nota1/>
* Interventi al [[Cimitero Monumentale di Forlì]] (1974)<ref name=nota1/>
* [[Corviale]], Roma<ref name=nota1/>
* Edifici [[Gescal]] alla [[Serpentara]], Roma (1982)<ref name=nota1/>
* Restauro dell'edificio della Cassa di Risparmio dell'Aquila a [[Pescina]] ([[Provincia dell'Aquila|AQ]]) (1982-1985)<ref name=nota1/>
====Interventi urbanistici====
* PEEP di Forlì (1965-1966)<ref name=nota1/>
* PRG di [[Aprilia (Italia)|Aprilia]] ([[1969]])<ref name=nota1/>
* Piano particolareggiato di [[Marino (Italia)|Marino]] (1982-1985)<ref name=nota1/>
* Piano particolareggiato di [[Velletri]] (1985)<ref name=nota1/>
* Piano particolareggiato di [[Albano Laziale]] (1986)<ref name=nota1/>
* PRG di Roma del 1962 (''realizzato in parte'')<ref name=nota1/>
* Variante generale al PRG di [[Assisi]] (1993-1997, ''in collaborazione'')<ref name=nota1/>
* Piano particolareggiato di Potenza (1993-1995)<ref name=nota1/>
===Pubblicazioni===
Nel 1967 curò insieme al Comune di [[Albano Laziale]] nella persona di Alfonso Pacetti una raccolta di una decina di articoli del padre [[Giuseppe Lugli]] riguardanti la [[Villa di Domiziano (Castel Gandolfo)|villa albana di Domiziano]] ed i ''[[Castra Albana]]''.
* ''L'ambiente storico italiano'', 1966
* ''Storia e cultura della città italiana'', Laterza, 1967.
* ''Urbanistica di Roma: trenta planimetrie per trenta secoli di storia'', Bardi Editore 1998.
==Note==
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
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{{Portali|architettura|biografie}}▼
{{Controllo di autorità}}
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