Trinità: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{Nota disambigua|descrizione=altri significati del termine|titolo=[[Trinità (disambigua)]]}}
{{nota disambigua||[[Santissima Trinità (disambigua)]]|Santissima Trinità}}
{{quote biblico|Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.|Mt|28,19-20}}
[[File:Masaccio_003.jpg|thumb|La ''[[Trinità (Masaccio)|Trinità]]'' di [[Masaccio]]]]
La dottrina della '''trinità''' e [[monoteismo|unicità di Dio]] fa riferimento alle [[tre]] persone dell'unico [[Dio]].
 
[[File:Angelsatmamre-trinity-rublev-1410.jpg|thumb|upright=1.4|[[Icona (arte)|Icona]] rappresentante i tre angeli ospitati da [[Abramo]] a [[Mambre]], allegoria della Trinità. Dipinta dal monaco-pittore russo [[Andrej Rublëv]] (1360-1427) e conservata a [[Mosca (Russia)|Mosca]], [[Galleria Tret'jakov]].]]
Questa dottrina si è sviluppata nell'ambito del [[cristianesimo]] antico e venne definita come [[dogma]] nel [[325]] d.C. col [[primo concilio di Nicea]], a seguito della controversia suscitata da [[Ario]], che negava la divinità di Gesù, ed è condivisa da [[cattolici]], [[ortodossi]] e dalla maggior parte delle [[chiese protestanti]].
La '''Trinità''' è la dottrina fondamentale e più importante<ref group=Nota>{{Citazione|La dottrina trinitaria tocca virtualmente ogni aspetto della fede cristiana, della teologia e della devozione, comprese la [[cristologia]] e la [[pneumatologia]], l'[[epistemologia]] teologica (fede, rivelazione, metodologia teologica), la teologia mistica e la spiritualità e la vita ecclesiale (sacramenti, comunità, etica)|Catherine Mowry Lacugna. ''Trinity'', in ''Encyclopedia of Religion'', vol.14. NY, Macmillan, 2005, pp. 9360 e segg.|Trinitarian doctrine touches on virtually every aspect of Christian faith, theology, and piety, including Christology and pneumatology, theological epistemology (faith, revelation, theological methodology), spirituality and mystical theology, and ecclesial life (sacraments, community, ethics).|lingua=en}}</ref> delle Chiese cristiane, quali la [[Chiesa cattolica|cattolica]]<ref group=Nota>{{Citazione|non è esatto dire che i cristiani credono in Dio! Per lo meno non è esatto rispetto al fatto che essi non si contentano di affermare l'esistenza di quell'Essere supremo, onnipotente, creatore del cielo e della terra che gli "uomini chiamano Dio" (Tommaso d'Aquino) e che, nel vasto mondo e nella storia, anche tanti altri credenti riconoscono. La sola cosa che, in realtà, si possa dire se si vuole usare un linguaggio preciso, è che i cristiani credono nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo; o ancora nella ''Trinità'' del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, che insieme costituiscono l<nowiki>'</nowiki>''unico Dio'' vivo e vero.|[[Joseph Doré]]. ''Trinità'' in ''Dictionnaire des Religions'' (a cura di [[Paul Poupard]]). Parigi, Presses universitaires de France, 1984. In italiano: ''Dizionario delle religioni'', Milano, Mondadori, 2007, pp. 1918 e segg.}} Cfr. ad esempio il ''[[Catechismo della Chiesa Cattolica]]'' che al n.&nbsp;232 riportando l<nowiki>'</nowiki>''Expositio symboli (sermo 9)'' CCL 103,48 di [[Cesario d'Arles]] sostiene «La fede di tutti i cristiani si fonda sulla Trinità».</ref> e quelle [[Cristianesimo ortodosso|ortodosse]], oltre che delle [[Protestantesimo|Chiese riformate]] storiche come quella [[Luteranesimo|luterana]], quella [[Calvinismo|calvinista]] e quella [[Anglicanesimo|anglicana]].
{{P|sezione=<!-- si citi la fonte di questa affermazione, ricordando che cozza con il 99% dei cristiani attuali, e imho un motivo ci deve essere -->
Il subordinazionismo caratteristico dei primi cristiani, secondo cui Gesù era inferiore al Padre e lo Spirito Santo era una creatura sottomessa al figlio, lasciò quindi il posto alla teologia elaborata della Trinità.}}
 
Tale dottrina non viene comunque presentata in modo univoco.<ref>Catherine Mowry Lacugna, "Trinity", in ''Encyclopedia of Religion'', vol. 14. NY, Macmillan, 2006, p. 9360</ref>
Le tre persone (o, secondo il [[linguaggio]] mutuato dalla [[tradizione]] [[Grecia|greca]], ''[[ipostasi]]''), sono distinte come:
Essa si è precisata nell'ambito del [[Origini del cristianesimo|cristianesimo antico]]: prima nel credo del [[primo concilio di Nicea]] ([[325]]), poi nel [[Simbolo niceno-costantinopolitano]] (381), dove venne affermato come primo articolo di fede l'unicità di [[Dio (cristianesimo)|Dio]] e, secondariamente, la divinità di [[Gesù Cristo]] suo [[figlio di Dio|Figlio]],<ref group=Nota>Il "simbolo niceno-costantinopolitano" rispetto al credo di Nicea, amplia gli aspetti cristologici e pneumatologici:
*Dio ''Padre'': il [[creazione|creatore]] dell'[[universo]].
* Gesù Cristo figlio di Dio è generato da sempre dal Padre, è increato, è ''homoúsion'' cioè della "stessa sostanza" del Padre e per mezzo di lui si è realizzata la creazione; egli è dunque Dio vero da Dio vero, luce da luce.
*il ''Figlio'': [[generazione ab aeterno|generato]] dal [[Dio Padre|Padre]] prima della [[creazione]] del [[mondo]], [[incarnazione|fatto uomo]] nella persona di [[Gesù Cristo]] nel seno della [[Maria, madre di Gesù|Vergine Maria]], il [[redenzione|redentore]].
* Lo Spirito Santo ha parlato per mezzo dei profeti, egli è Signore e da lui proviene la vita, procede dal Padre ed è elemento di culto come il Padre e il Figlio. Cfr., ad esempio, [[Pier Cesare Bori]]. ''Dio (ebraismo e cristianesimo)'', in ''Dizionario delle religioni'' (a cura di [[Giovanni Filoramo]]) Torino, Einaudi, 1993, pagg. 203 e segg.</ref> a seguito, tra le altre, della controversia suscitata dal teologo [[Ario]], che negava quest'ultima.
*lo ''[[Spirito Santo]]'' che il Padre manda nel nome di [[Cristo]] a insegnare e comprendere le [[verità]] [[rivelazione|rivelate]].
 
==Le tre Persone della Trinità==
[[Image:Scutum-Fidei-Arma-Trinitatis.png|thumb|right|Relazione fra Padre, Figlio e Spirito]]
[[File:Shield-Trinity-Scutum-Fidei-Italian.svg|miniatura|[[Trinità (araldica)|Schema]] della relazione trinitaria fra Padre, Figlio e Spirito Santo secondo le chiese cristiane di origine latina come la [[Chiesa cattolica]].]]
Il [[dogma]] della "Trinità" è in relazione alla natura divina: esso afferma che [[Dio (cristianesimo)|Dio]] è uno solo, dalla "[[sostanza (filosofia)|sostanza]]" (o [[essenza (filosofia)|essenza]]) unica e assolutamente semplice, ma comune a tre "Persone" (o "[[ipostasi|ipòstasi]]", secondo il [[linguaggio]] mutuato dalla [[tradizione]] [[filosofia greca|greca]]) che sono [[distinzione (filosofia)|distinte]] pur condividendo la [[Homoousion|stessa sostanza]] in maniera paritaria ([[consustanzialità|consustanziali]]). Esse sono:
* [[Dio Padre]], creatore del cielo e della terra, Padre trascendente e celeste del mondo;
* il [[Dio Figlio|Figlio]]: generato dal Padre prima di tutti i secoli, [[incarnazione|fatto uomo]] come [[Gesù Cristo]] nel seno della [[Maria, madre di Gesù|Vergine Maria]], il [[Redenzione (religione)|Redentore]] del mondo;
* lo [[Spirito Santo]] che il Padre e il Figlio mandano ai discepoli di [[Gesù]] per far loro comprendere e testimoniare le [[verità]] [[rivelazione|rivelate]].
 
Talora questo rapporto fra le tre Persone è stato anche interpretato in maniera non paritaria ma [[subordinazionismo|subordinata]], nel senso di una [[processione (teologia)|processione]] gerarchica, pur rappresentando tre aspetti o modi di apparire di una medesima divinità; nei casi più eterodossi (ritenuti [[eretici]]) come se esse fossero persino [[triteismo|tre divinità]] diverse (come in una [[Triade (religione)|triade]] [[politeismo|politeista]]).
== Significato cristiano ==
Come è possibile affermare che Dio è "uno e trino"? Secondo la fede cristiana la natura divina è al di là della [[Scienza|conoscenza scientifica]], ed è incomprensibile e non conoscibile se non fosse per quanto è dato sapere attraverso la [[rivelazione]] divina. Quindi la dottrina trinitaria non è una dottrina, come quella della esistenza di Dio, conoscibile attraverso la [[ragione]] umana o la speculazione [[filosofia|filosofica]].
 
Nella dottrina trinitaria il Dio di Israele [[Yahweh]] racchiude tutta la Trinità ed è quindi Padre, Figlio e Spirito Santo.
===Ragione e rivelazione===
L'unità di Dio la si conosce attraverso la ragione, poiché il principio di tutte le cose deve essere uno solo, e anche dalla [[Bibbia|Sacra Scrittura]], dove si afferma ad esempio:
{{quote biblico|Ascolta [[Israele]], il Signore Dio nostro è uno solo, e amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza|Dt|6,4-5}}
Tuttavia, anche nelle primissime parole della Bibbia, si è vista una moltiplicità in Dio:
{{quote biblico|In principio Iddio creò il cielo e la terra. La terra era inanimata e vuota e le tenebre erano sulla faccia dell'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque|Gn|1,1-2}}
I sostenitori della dottrina della trinità si basano anche su alcuni passi tratti dal [[Nuovo Testamento]], tra cui i più significativi sono:
{{quote biblico|Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, ...|Mt|28,19}}
{{quote biblico|Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.|1Cor|12,4-6}}
{{quote biblico|La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.|2Cor|13,13}}
 
Al mistero della Trinità<ref group=Nota>Per la Chiesa cattolica la "trinità" è un mistero della fede ovvero uno dei «misteri nascosti in Dio, che non possono essere conosciuti se non sono divinamente rivelati» ([[Concilio Vaticano I]], DS 3015; FCC 1.080).</ref> è dedicata, nella [[Chiesa cattolica]], la [[Solennità]] della [[Solennità della Santissima Trinità|Santissima Trinità]], che ricorre ogni anno la domenica successiva alla [[Pentecoste]].
===Unicità di Dio===
Dio è uno solo, e la divinità unica. La [[Tanach|bibbia ebraica]] pone questo articolo di fede sopra tutti gli altri, e lo circonda di numerosi ammonimenti a non abbandonare questo fondamento della fede, mantendo la fedeltà al patto che Dio ha fatto con gli ebrei: "''Ascolta Israele, il Signore nostro Dio è uno solo"'', "''tu non avrai altri dei di fronte a me''" e anche "''Questo ha detto il Signore re d'Israele e suo redentore, il Signore delle schiere: io sono il primo e l'ultimo, e oltre a me non c'è alcun dio''".
Ogni formula di fede che non insista sull'unicità di Dio, o che associ nell'adorazione un altro essere diverso da Dio, oppure che ritenga che Dio possa venire all'esistenza nel tempo anziché essere Dio dall'eternità, è contraria alla conoscenza di Dio, secondo la comprensione trinitaria dell'Antico Testamento. Lo stesso tipo di comprensione è presente nel Nuovo Testamento: Non c'è altro Dio se non uno. Gli "altri dei" di cui parla [[San Paolo]] non sono affatto dèi, ma sostituti di dio, cioè esseri mitologici o demoni.
 
La dottrina trinitaria è stata accolta dalla maggior parte dei [[Protestantesimo|protestanti]], particolarmente dal protestantesimo storico (di cui fanno parte fra gli altri il [[luteranesimo]] e il [[calvinismo]]).
Secondo la visione trinitaria, è scorretto dire che il Padre o il Figlio, in quanto alla divinità, siano due esseri. L'affermazione centrale e cruciale della fede cristiana è che esiste un solo salvatore, Dio, e la salvezza è manifestata in Gesù Cristo, attraverso lo Spirito Santo. Lo stesso concetto può essere espresso in quest'altra forma:
#Soltanto Dio può salvare
#Gesù Cristo salva
#Gesù Cristo è Dio
 
== Origine del termine e della nozione ==
===Natura e ruolo di Gesù===
Il termine "trinità" deriva dal latino ''trīnĭtas-ātis'' (a sua volta da ''trīnus'' = di tre, aggettivo distributivo di ''trēs'', tre) e fu utilizzato per la prima volta da [[Tertulliano]] nel [[II secolo]], ad esempio nel suo ''De pudicitia'' (XXI) e nell'"Adversus Praxean".<ref>{{Cita web|url=https://www.locicommunes.it/articoli/tertulliano-il-padre-della-dottrina-della-trinit|titolo=Tertulliano, il padre della dottrina della Trinità|sito=Loci Communes|data=2022-03-23|lingua=it|accesso=2024-05-08}}</ref> Occorre ricordare che prima di lui già [[Teofilo di Antiochia]] (II secolo), apologeta cristiano di lingua greca, utilizzò nel suo ''Apologia ad Autolycum'' (II,15) il termine analogo greco di τριας (''triás'').
In ambito teologico trinitario viene fatta una distinzione fra la trinità da un punto di vista "ontologico" (cio che Dio è) e da un punto di vista "economico" (ciò che Dio fa). Secondo il primo punto di vista le persone della trinità sono uguali, mentre non lo sono dall'altro punto di vista, cioè hanno ruoli e funzioni differenti.
 
Se il termine "trinità" non è certamente antecedente al II secolo, la nozione che rappresenta sembrerebbe invece apparire già a partire dal ''[[Vangelo di Matteo]]'' (I sec.):
L'affermazione "figlio di", "Padre di" e anche "spirito di" implica una dipendenza, cioè una subordinazione delle persone. Il trinitarismo ortodosso rifiuta il "subordinazionismo ontologico", esso afferma che il Padre, essendo la fonte di tutto, ha una relazione monarchica con il Figlio e lo Spirito. [[Ireneo di Lione]], il più importante teologo del secondo secolo, scrive: "''Il Padre è Dio, e il figlio è Dio, poiché tutto ciò che è nato da Dio è Dio''."
{{Citazione|Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo|''[[Vangelo di Matteo]]'' XXVIII, 19|πορευθέντες οὖν μαθητεύσατε πάντα τὰ ἔθνη, βαπτίζοντες αὐτοὺς εἰς τὸ ὄνομα τοῦ πατρὸς καὶ τοῦ υἱοῦ καὶ τοῦ ἁγίου πνεύματος<ref group=Nota>«''poreuthentes oun mathēteusate panta ta ethnē baptizontes autous eis to onoma tou patros kai tou uiou kai tou agiou pneumatos''»</ref> |lingua=grc}}
 
A tal proposito lo studioso e teologo cattolico francese [[Joseph Doré]]<ref name="Op.cit. pag.1923">''Trinità'' in ''Dictionnaire des Religions'', pag.1923</ref> nota come l'espressione al singolare ''eis to onoma'' (εἰς τὸ ὄνομα) ovvero "nel nome" unitamente alle due ricorrenze della congiunzione ''kai'' (καὶ), "e", quindi nel significato di "del Padre 'e' del Figlio 'e' dello Spirito Santo" evidenzierebbe la presenza di un credo già trinitario.
Simili affermazioni sono presenti in altri scrittori preniceni, cioè prima dello scoppio della controversia ariana:
 
{{quote|"vediamo ciè che avviene nel caso del fuoco, che non è diminuito se serve per accenderne un altro, ma rimane invariato; e ugualmente ciò che è stato acceso esiste per sé stesso, senza inferiorità rispetto a ciò che è servito per comunicare il fuoco. La Parola di Sapienza è in se lo stesso Dio generato dal Padre di tutto."|[[Giustino Martire]]}}
Allo stesso modo e in tale senso possono essere letti alcuni altri passi dei ''Vangeli'' canonici, ad esempio:
{{Citazione|Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.|''[[Vangelo di Matteo]]'' III, 16|βαπτισθεὶς δὲ ὁ Ἰησοῦς εὐθὺς ἀνέβη ἀπὸ τοῦ ὕδατος καὶ ἰδοὺ ἠνεῴχθησαν οὶ οὐρανοί, καὶ εἶδεν πνεῦμα θεοῦ καταβαῖνον ὡσεὶ περιστερὰν ἐρχόμενον ἐπ' αὐτόν<ref group=Nota>«''baptistheis de o iēsous euthus anebē apo tou udatos kai idou ēneōchthēsan oi ouranoi kai eiden pneuma theou katabainon ōsei peristeran erchomenon ep auton''»</ref> |lingua=grc}}
 
{{Citazione|Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio|''[[Vangelo di Luca]]'' I, 35|καὶ ἀποκριθεὶς ὁ ἄγγελος εἶπεν αὐτῇ, πνεῦμα ἅγιον ἐπελεύσεται ἐπὶ σέ, καὶ δύναμις ὑψίστου ἐπισκιάσει σοι· διὸ καὶ τὸ γεννώμενον ἅγιον κληθήσεται, υἱὸς θεοῦ<ref group=Nota>«''kai apokritheis o angelos eipen autē pneuma agion epeleusetai epi se kai dunamis upsistou episkiasei soi dio kai to gennōmenon agion klēthēsetai uios theou''»</ref> |lingua=grc}}
 
e in particolar modo in alcuni passi del "discorso dopo la cena" riportato nel ''[[Vangelo di Giovanni]]'':
{{Citazione|Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.|''[[Vangelo di Giovanni]]'' XIV, 11|πιστεύετέ μοι ὅτι ἐγὼ ἐν τῷ πατρὶ καὶ ὁ πατὴρ ἐν ἐμοί· εἰ δὲ μή διὰ τὰ ἔργα αὐτὰ πιστεύετε μοι<ref group=Nota>«''pisteuete moi oti egō en tō patri kai o patēr en emoi ei de mē dia ta erga auta pisteuete''»</ref> |lingua=grc}}
 
{{Citazione|Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.|''[[Vangelo di Giovanni]]'' XIV, 16-7|καγὼ ἐρωτήσω τὸν πατέρα καὶ ἄλλον παράκλητον δώσει ὑμῖν, ἵνα ᾖ μεθ' ὑμῶν εἰς τὸν αἰῶνα τὸ πνεῦμα τῆς ἀληθείας, ὃ ὁ κόσμος οὐ δύναται λαβεῖν, ὅτι οὐ θεωρεῖ αὐτὸ οὐδὲ γινώσκει· ὑμεῖς γινώσκετε αὐτό, ὅτι παρ' ὑμῖν μένει καὶ ἐν ὑμῖν ἔστιν<ref group=Nota>«''kagō erōtēsō ton patera kai allon paraklēton dōsei umin ina ē meth umōn eis ton aiōna to pneuma tēs alētheias o o kosmos ou dunatai labein oti ou theōrei auto oude ginōskei umeis ginōskete auto oti par umin menei kai en umin estin''»</ref> |lingua=grc}}
 
{{Citazione|Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.|''[[Vangelo di Giovanni]]'' XIV, 26|ὁ δὲ παράκλητος τὸ πνεῦμα τὸ ἅγιον, ὃ πέμψει ὁ πατὴρ ἐν τῷ ὀνόματι μου ἐκεῖνος ὑμᾶς διδάξει πάντα καὶ ὑπομνήσει ὑμᾶς πάντα ἃ εἶπον ὑμῖν ἐγώ.<ref group=Nota>«''o de paraklētos to pneuma to agion o pempsei o patēr en tō onomati mou ekeinos umas didaxei panta kai upomnēsei umas panta a eipon umin egō''»</ref> |lingua=grc}}
 
{{citazione|Io e il Padre siamo una cosa sola.|''[[Vangelo di Giovanni]]'', X, 30|ἐγὼ καὶ ὁ Πατὴρ ἕν ἐσμεν.<ref group=Nota>«egō kai ho Patēr hen esmen</ref>|lingua=grc}}
 
{{Citazione|Se non compio le opere del Padre mio non credetemi, ma se le compio anche se non volete credere a me credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre.|''[[Vangelo di Giovanni]]'' X, 37-38|εἰ οὐ ποιῶ τὰ ἔργα τοῦ πατρός μου, μὴ πιστεύετέ μοι· εἰ δὲ ποιῶ, κἂν ἐμοὶ μὴ πιστεύητε τοῖς ἔργοις πιστεύετε, ἵνα γνῶτε καὶ γινώσκητε ὅτι ἐν ἐμοὶ ὁ πατὴρ κἀγὼ ἐν τῷ πατρί .<ref group=Nota>«''ei ou poiō ta erga tu patròs mou, pistèuete moi; ei dè poiō, kan emoì mē pistèuēte tòis ergòis pistèuete, ìna gnōte kai ginōskēte oti en emoi o patēr kagō en tō patrì.''»</ref> |lingua=grc}}
 
{{citazione|E Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio». Detto questo, spirò.|''[[Vangelo di Luca]]'' XXIII, 46|Καὶ φωνήσας φωνῇ μεγάλῃ, ὁ Ἰησοῦς εἶπεν, Πάτερ , εἰς χεῖράς σου παρατίθεμαι τὸ πνεῦμά μου. τοῦτο δὲ εἰπὼν , ἐξέπνευσεν .<ref> group=Nota>«''Kai phōnēsas phōnē megalē ho Iēsous eipen Pater eis cheiras sou paratithemai to pneuma mou . touto de eipōn, exepneusen</ref>|lingua=grc}}
 
{{citazione|E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.|''[[Vangelo di Matteo]]'' XXVIII, 18-19|Καὶ προσελθὼν ,ὁ Ἰησοῦς ἐλάλησεν αὐτοῖς, λέγων , Ἐδόθη μοι πᾶσα ἐξουσία ἐν οὐρανῷ καὶ ἐπὶ τῆς γῆς . πορευθέντες, οὖν ,μαθητεύσατε πάντα τὰ ἔθνη , βαπτίζοντες αὐτοὺς εἰς τὸ ὄνομα τοῦ Πατρὸς , καὶ τοῦ Υἱοῦ , καὶ τοῦ Ἁγίου Πνεύματος.<ref group=Nota>«''Kai proselthōn ho Iēsous elalēsen autois legōn Edothē moi pasa exousia en ouranō kai epì tēs gēs, poreuthentes oun mathēteusate panta ta ethnē baptizontes autous eis to onoma tou Patros kai tou Huiou kai Hagious Pneumatos.</ref>|lingua=grc}}
 
Luca 23,46 è rilevante nella Chiesa cattolica che identifica lo Spirito di Gesù con lo Spirito Santo Dio, che è anche lo Spirito di Dio Padre. Nel passo sono quindi presenti tutte e tre le divine persone.
 
La professione di fede trinitaria di Mt 28,18-19 fu ripresa dalla formula battesimale fin dalla prima Chiesa primitiva. [[Basilio di Cesarea]] e [[Gregorio di Nazianzio]] ne rilevarono l'importanza per elaborare la nozione di Trinità. [[Sant'Agostino]] (De Trinitate, XV, 28. 51)<ref>Citazione: "Signore nostro Dio, crediamo in te, Padre e Figlio e Spirito Santo. Perché la Verità non avrebbe detto: Andate, battezzate tutte le genti nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo (Mt 28, 19), se Tu non fossi Trinità. Né avresti ordinato, Signore Dio, che fossimo battezzati nel nome di chi non fosse Signore Dio."</ref>
 
[[Joseph Doré]]<ref name="Op.cit. pag.1923"/> nota anche qui che se il termine greco πνεῦμα (''pneúma'', "spirito", "soffio") è certamente neutro esso viene indicato con il pronome relativo al maschile come ad evidenziarne la personificazione.
 
Lo storico delle religioni italiano [[Pier Cesare Bori]] spiega al riguardo:
{{Citazione|La teologia degli scritti di Giovanni è diversa negli strumenti concettuali: nel Prologo del Vangelo, per comprendere la natura e il ruolo della funzione messianica di Gesù, diventa fondamentale la categoria del ''Lógos'', la parola creatrice che "è con Dio, ed è Dio" (stessa idea di preesistenza in ''Colossesi'' I,15 ed ''Ebrei'' I,6). Un ruolo importante in questi sviluppi dottrinali dovette avere, più che la filosofia ellenistica, la speculazione giudaica del tempo, che attribuiva un grande ruolo a potenze intermedie tra Dio e l'uomo, prime fra tutte il ''Lógos'' e la Sapienza divina, tendenzialmente ipostatizzate. Il risultato complessivo è l'affermazione della divinità di Gesù, e dello Spirito, uniti nell'invito finale di ''Matteo'', 28,18, a battezzare "nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Una formula trinitaria che presiede all'evoluzione che porterà alle formulazioni trinitarie e cristologiche dei concili del [[IV secolo|IV]] e [[V secolo]]. Al termine il monoteismo biblico riceve una enunciazione completamente nuova: la sostanza, o natura unica divina, contiene tre ipostasi o tre persone; la seconda ipostasi unisce in sé nell'incarnazione due nature, quella divina e quella umana.|[[Pier Cesare Bori]]. ''Dio (ebraismo e cristianesimo)'', in ''Dizionario delle religioni'' (a cura di [[Giovanni Filoramo]]) Torino, Einaudi, 1993, pag.205}}
 
Allo stesso modo vi sono dei richiami alle tre figure divine nelle lettere attribuite agli apostoli:
{{Citazione|La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi|''[[Seconda lettera ai Corinzi]]'' XIII, 14|Ἡ χάρις τοῦ κυρίου Ἰησοῦ [Χριστοῦ] καὶ ἡ ἀγάπη τοῦ θεοῦ καὶ ἡ κοινωνία τοῦ ἁγίου πνεύματος μετὰ πάντων ὑμῶν<ref group=Nota>«''ē charis tou kuriou iēsou [christou] kai ē agapē tou theou kai ē koinōnia tou agiou pneumatos meta pantōn umōn''»</ref>|lingua=grc}}
 
{{Citazione|Secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi del suo sangue: grazia e pace a voi in abbondanza.|''[[Prima lettera di Pietro]]'' I, 2|κατὰ πρόγνωσιν θεοῦ πατρὸς ἐν ἁγιασμῷ πνεύματος εἰς ὑπακοὴν καὶ ῥαντισμὸν αἵματος Ἰησοῦ Χριστοῦ, χάρις ὑμῖν καὶ εἰρήνη πληθυνθείη.<ref group=Nota>«''kata prognōsin theou patros en agiasmō pneumatos eis upakoēn kai rantismon aimatos iēsou christou charis umin kai eirēnē plēthuntheiē''»</ref>|lingua=grc}}
 
Lo sviluppo del [[dogma]] dell'unità di Dio e della trinità delle persone si è sviluppato parallelamente alla formazione del canone biblico della chiesa. Oltre ai numerosi passi neotestamentari che implicitamente o esplicitamente sostengono l'idea della presenza divina in Gesù Cristo e l'opera dello Spirito, i [[padri della chiesa]] hanno interpretato diversi passi dell'Antico Testamento come "prefigurazioni" della unità e trinità di Dio. Secondo [[Gregorio di Nazianzo]], uno dei maggiori padri della chiesa orientale che ha trattato il dogma trinitario:
 
{{Citazione|Sotto l'antica Dispensazione o Economia il Padre fu rivelato apertamente e il Figlio solo oscuramente. Quando venne concessa la nuova Economia, venne fatto conoscere il Figlio, mentre la divinità dello Spirito venne solo accennata. Ora lo Spirito dimora in noi, elargendoci una più chiara documentazione di Se Stesso... cosicché con aggiunte graduali ed ascese, come dice David, avanzando e procedendo di gloria in gloria, lo splendore della Trinità possa rifulgere su coloro che sono illuminati".|Graeg. Naz. orat. XXXVII}}
 
Verso il 150 il martire Giustino (Apologia, I, 61) dichiara che il candidato al battesimo "riceve l'abluzione con l'acqua nel nome di Dio Padre e Signore dell'universo, e del nostro Salvatore Gesù Cristo, e dello Spirito Santo". In questo senso, la nozione di Trinità era già presente nella liturgia battesimale.<ref>{{Cita web|url=https://it.aleteia.org/2015/01/13/il-battesimo-nei-primi-cristiani/|titolo=Il Battesimo nei primi cristiani|sito=Aleteia.org - Italiano|data=2015-01-13|lingua=it|accesso=2024-04-16}}</ref> [[Ireneo di Lione]] (''Dimostrazione della fede apostolica'', 6) dichiara una fede trinitaria:<ref>{{Cita web|url=http://bib26.pusc.it/teo/p_maspero/AppuntiTri3.pdf|titolo=|accesso=2024-05-02|dataarchivio=12 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190712133727/http://bib26.pusc.it/teo/p_maspero/AppuntiTri3.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
{{quote|“Per questa ragione, la nostra nuova nascita – il battesimo – ha luogo grazie a questi tre articoli, che ci portano la grazia della nuova nascita in Dio Padre, per mezzo di Dio Figlio nello Spirito Santo. Poiché coloro che portano lo Spirito di Dio sono condotti al Verbo, cioè al Figlio, ma il Figlio li presenta al Padre, ed il Padre dona la incorruttibilità. Così, dunque, senza lo Spirito non è possibile vedere il Figlio di Dio, e senza il Figlio nessuno può avvicinarsi al Padre, in quanto il Figlio è la conoscenza del Padre, e la conoscenza del Figlio avviene mediante lo Spirito Santo”.|''Dimostrazione della fede apostolica'',6}}
 
Lo studioso cattolico statunitense [[William J. Hill]] nota comunque come questo "trinitarismo elementare" sia presente anche nell'opera di [[Clemente di Roma]] (I secolo) il quale nella ''[[Prima lettera di Clemente]]'' (cfr. 58 e 46) si richiama espressamente a Dio Padre, al Figlio, allo Spirito, menzionando tutti e tre insieme. Allo stesso modo [[Ignazio di Antiochia]] (inizi II secolo) nella sua ''Lettera agli Efesini'' (cfr. 9) chiama il cristiano a "incorporarsi" nel tempio divino come per diventare uno con Cristo, nello Spirito fino alla filiazione del Padre. Ciononostante, anche per lo studioso statunitense, la soluzione trinitaria, per come successivamente verrà proposta, era ancora ben lontana<ref group="Nota">{{Citazione|In ultima analisi i risultati teologici del II secolo furono limitati. Il problema Trinitario poteva essere stato chiaro: la [[relazione (filosofia)|relazione]] fra il Figlio e (almeno nebulosamente), lo Spirito alla Divinità. Ma una soluzione Trinitaria era ancora futura. Gli apologisti parlano con troppa esitazione dello Spirito; con il valore di un'anticipazione, si potrebbe dire in modo troppo impersonale.|R.L. Richard e William J. Hill. ''Trinity, Holy''. ''The New Catholic Encyclopedia'', vol.14. NY, Gale, 2006, p. 191|In the last analysis, the 2d century theological achievement was limited. The Trinitarian problem may have been clear: the relation of the Son and (at least nebulously) Spirit to the Godhead. But a Trinitarian solution was still in the future. The apologists spoke too haltingly of the Spirit; with a measure of anticipation, one might say too impersonally.|lingua=en}}</ref>.
 
== Sviluppo della nozione nei teologi e nei confronti conciliari del IV e V secolo ==
{{F|Cristianesimo|settembre 2010}}
Come è possibile affermare che Dio è "uno e trino"? Secondo la fede cristiana la natura divina è al di là della [[Scienza|conoscenza scientifica]], ed è incomprensibile e non conoscibile se non fosse per quanto è dato sapere attraverso la [[rivelazione]] divina. Quindi la dottrina trinitaria non è una conoscenza, come quella dell'esistenza di Dio, a cui si potrebbe pervenire attraverso la [[ragione]] umana o la speculazione [[filosofia|filosofica]], sebbene anch'essa non sia univocamente dimostrabile.
 
Molti teologi e filosofi cristiani (come [[Agostino d'Ippona]]) hanno scritto numerosi trattati per spiegare l'Unità divina di Dio Padre, del suo Verbo e Spirito, pur nella [[distinzione (filosofia)|distinzione]] degli attributi. Le affermazioni dogmatiche della chiesa antica, come quelle del [[Concilio di Nicea]], costituiscono, per le chiese cristiane che si riconoscono nella continuità storica del cristianesimo antico, la terminologia appropriata per definire il paradosso del rapporto fra la trascendenza divina e il suo intervento e conseguente conoscenza nella dimensione umana.
 
=== Unicità, Unità e Trinità di Dio ===
[[File:Andrés López - The Trinities of Earth and Sky - Google Art Project.jpg|thumb|right|Completa rappresentazione [[Dio|Teo]]-[[cristo]]logica]]
Dio è uno solo, e la divinità unica. La [[Tanach|Bibbia ebraica]] pone questo articolo di fede sopra tutti gli altri, e lo circonda di numerosi ammonimenti a non abbandonare questo fondamento della fede, mantenendo la fedeltà al patto che Dio ha fatto con gli ebrei: "Ascolta Israele, il Signore nostro Dio è uno solo", "tu non avrai altri dei di fronte a me" e anche "Questo ha detto il Signore re d'Israele e suo redentore, il Signore delle schiere: io sono il primo e l'ultimo, e oltre a me non c'è alcun Dio".
Ogni formula di fede che non insista sull'unicità di Dio, o che associ nell'adorazione un altro essere diverso da Dio, oppure che ritenga che Dio possa venire all'esistenza nel tempo anziché essere Dio dall'eternità, è contraria alla conoscenza di Dio, secondo la comprensione trinitaria dell'Antico Testamento. Lo stesso tipo di comprensione è presente nel Nuovo Testamento: Non c'è altro Dio se non uno. Gli "altri dei" di cui parla [[San Paolo di Tarso|San Paolo]] non sono affatto dei, ma sostituti di Dio, cioè esseri mitologici o demoni.
 
Secondo la visione trinitaria, è scorretto dire che il Padre o il Figlio, in quanto alla divinità, siano due esseri. L'affermazione centrale e cruciale della fede cristiano-cattolica è che esiste un solo salvatore, Dio, e la salvezza è manifestata in Gesù Cristo, attraverso lo Spirito Santo. Lo stesso concetto può essere espresso in quest'altra forma:
# Soltanto Dio può salvare
# Gesù Cristo salva
# Gesù Cristo è Dio
 
In parole semplici è possibile esprimere il mistero della Trinità nell'Unità dicendo che il solo Dio si conosce (nel suo Figlio, Verbo, Pensiero, Sapienza) e si ama in esso (Spirito Santo, Amore). Il Padre è trascendente e nessun vivente poté vederlo, attraverso il corpo di uomo di Gesù poté rivelarsi ed essere visto e creduto dagli uomini.
 
=== La Trinità e Agostino ===
{{vedi anche|Pensiero di Agostino d'Ippona#Il problema trinitario|De Trinitate (Agostino d'Ippona)}}
[[File:Diego Velázquez - The Coronation of the Virgin - WGA24439.jpg|thumb|upright=1.4|''La Coronazione della Vergine'', di [[Diego Velázquez]] ([[1645]]), [[Museo del Prado]]]]
 
A tale proposito è interessante leggere quanto scritto da sant'Agostino nel ''De Trinitate'' e in altre opere per tentare una chiarificazione del concetto di unica Sostanza e tre Persone. Nell'uomo, ragiona Agostino, si può distinguere la sua realtà corporale (''esse''), la sua intelligenza (''nosse'') e la sua volontà (''velle''). Se Dio ha creato l'uomo a propria immagine e somiglianza è allora necessario che questi tre aspetti appartengano anche alla Divinità, anche se in modo perfetto e divino, non imperfetto e umano: così Dio è Essere (Padre), Verità (Figlio) e Amore (Spirito Santo).
Ecco alcune citazioni bibliche al riguardo:
{{quote biblico| Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». Poi disse: «Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi».|Es|3, 14}}
{{quote biblico| Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me".|Gv|14, 6}}
{{quote biblico| Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.|1Gv|4, 16}}
 
=== Creazione dell'Universo ===
 
La [[creazione (teologia)|creazione]] dell'[[universo]] viene attribuita alla Trinità tutta intera; [[Padre|Dio Padre]] crea l'universo per mezzo del [[Figlio di Dio|Figlio]] ("il Verbo","la Parola") e "donando" o "riempiendolo" di [[Spirito Santo]].
 
Il [[Simbolo niceno-costantinopolitano|credo]] recita infatti: {{Citazione|Per mezzo di lui [il [[Figlio di Dio|Figlio]]] tutte le cose sono state create|[[Simbolo niceno-costantinopolitano|Credo]]}}
La fonte di questa interpretazione è in [[Genesi]], al primo capitolo, Dio crea il mondo attraverso la Parola, espresso con la duplice formula: "Dio disse..." e "Dio chiamò ...". Questo è appunto il "Verbo di Dio", ossia nella visione cristiana proprio la seconda persona della Trinità, ovvero il Cristo. Valga, a titolo di esempio il racconto della creazione:
 
Primo giorno:
{{quote biblico|Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu||Genesi 1, 3}}
{{quote biblico|e chiamò la luce giorno e le tenebre notte||Genesi 1, 5}}
 
Secondo giorno:
{{quote biblico|Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque...||Genesi 1, 6}}
{{quote biblico|Dio chiamò il firmamento cielo.||Genesi 1,6}}
 
e così prosegue nei "giorni" successivi con lo stesso schema, fino alla creazione dell'Uomo:
{{quote biblico|E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza,||Genesi 1, 26}}
 
Anche lo Spirito Santo, che è la [[relazione (filosofia)|relazione]] d'amore fra il [[Padre|Dio Padre]] e il [[Figlio di Dio|Figlio]], terza persona della Trinità, partecipa alla creazione:
{{quote biblico|La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo [[Spirito di Dio|Spirito Santo]] aleggiava sulla superficie delle acque||Genesi 1, 2}}
 
=== Natura e ruolo di Gesù ===
[[File:Cairo Trinidad.jpeg|thumb|upright=1.4|''La Santísima Trinidad'', di [[Francesco Cairo]] ([[1630]]), [[Museo del Prado]]]]
In ambito teologico trinitario viene fatta una [[distinzione ontologica|distinzione]] fra la Trinità da un punto di vista "ontologico" (ciò che Dio è) e da un punto di vista "ergonomico" (ciò che Dio fa). Secondo il primo punto di vista le persone della Trinità sono uguali, mentre non lo sono dall'altro punto di vista, cioè hanno ruoli e funzioni differenti.
 
L'affermazione "figlio di", "Padre di" e anche "spirito di" implica una dipendenza, cioè una subordinazione delle persone. Il trinitarismo ortodosso rifiuta il "subordinazionismo ontologico", esso afferma che il Padre, essendo la fonte di tutto, ha una relazione monarchica con il Figlio e lo Spirito. [[Ireneo di Lione]], il più importante teologo del II secolo, scrive: "Il Padre è Dio, e il Figlio è Dio, poiché tutto ciò che è nato da Dio è Dio."
 
Simili affermazioni sono presenti in altri scrittori pre-niceni,<ref>Philippe Bobichon, "Filiation divine du Christ et filiation divine des chrétiens dans les écrits de Justin Martyr" in P. de Navascués Benlloch, M. Crespo Losada, A. Sáez Gutiérrez (dir.), ''Filiación. Cultura pagana, religión de Israel, orígenes del cristianismo'', vol. III, Madrid, pp. 337-378 [https://www.academia.edu/7279912/_Filiation_divine_du_Christ_et_filiation_divine_des_chr%C3%A9tiens_dans_les_%C3%A9crits_de_Justin_Martyr_Como_se_integra_el_tema_de_la_filiaci%C3%B3n_en_la_obra_y_en_el_pensamiento_de_Justino_ online]</ref> cioè prima dello scoppio della controversia ariana:
{{Citazione|vediamo ciò che avviene nel caso del fuoco, che non è diminuito se serve per accenderne un altro, ma rimane invariato; e ugualmente ciò che è stato acceso esiste per se stesso, senza inferiorità rispetto a ciò che è servito per comunicare il fuoco. La Parola di Sapienza è in sé lo stesso Dio generato dal Padre di tutto.|[[Giustino (filosofo)|Giustino]]}}
Immagine ripresa anche da scrittori successivi:
{{quoteCitazione|Noi non togliamo al Padre la sua Unicità divina, quando affermiamo che anche il Figlio è Dio. Poiché egli è Dio da Dio, uno da uno; perciò un Dio perché Dio è da Se stesso. D'altro lato il Figlio non è meno Dio perché il Padre è Dio uno. Poiché l'Unigenito Figlio non è senza nascita, così da privare il Padre della Sua unicità divina, né è diverso da Dio, ma poiché Egli è nato da Dio.|[[Ilario di Poitiers]], ''De Trinitate''}}
 
Se Gesù Cristo nel [[vangelo di Giovanni]] viene chiamato l'''"unigenito''" Figlio di Dio, evidenziando con questa affermazione il suo essere ontologicamente in Dio, secondo la dottrina ortodossa Gesù è anche diventato una creatura con l'incarnazione, svolgendo un ruolo "ministeriale", e in un certo senso subordinato in relazione a Dio, nei confronti dell'umanità.
Viene pertanto chiamato "''primogenito''" in altri passi, in riferimento alla creazione e redenzione, ad esempio è detto ''"immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione... egli è principio, primogenito dei risuscitati"''. La distinzione è ripresa nell'affermazione che Gesù fa quando dice che dovrà ''"ascendere al Padre mio e Padre vostro, Iddio mio e Iddio vostro"'', distinguendo così fra l'essere figlio di Dio in senso proprio (caratteristico di Gesù) e in senso figurato (caratteristico degli uomini).
 
[[Atanasio di Alessandria]] sviluppa questa distinzione commentando il passo evangelico in cui Gesù dichiara di non conoscere il giorno e l'ora della fine del mondo:
{{quoteCitazione|"Ancora un altro passo che è detto bene, viene interpretato male dagli ariani: Voglio dire che "Quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli, neppure il figlio." Ma essi ritengono che avendo detto "neppure il figlio", egli, in quanto ignorante, abbia rivelato di essere creatura. Ma la cosa non sta così, non sia mai! Come infatti dicendo: "Mi ha creato", lo ha detto in riferimento all'umanità, così, anche, dicendo: "neppure il Figlio", si è riferito alla sua umanità. ... Poiché infatti è diventato uomo, ed è proprio dell'uomo ignorare, come l'aver fame e il resto (infatti l'uomo non sa se non ascolta e apprende) egli, in quanto uomo, ha dato a vedere anche l'ignoranza propria degli uomini per questo motivo: in primo luogo per dimostrare di avere veramente un corpo umano, poi anche perché, avendo nel corpo l'ignoranza propria dell'uomo, dopo aver mondato e purificato tutta l'umanità, la presentasse al Padre perfetta e santa. ..... quando dice: "Io e il Padre siamo una cosa sola e Chi ha visto me ha visto il Padre e Io nel Padre e il Padre in me", dimostra la sua eternità e la [[consustanzialità]] col Padre. .... Nel vangelo di Giovanni i discepoli dicono al Signore: Ora sappiamo che tu sai tutto... |[[Atanasio di Alessandria|Atanasio]], ''Seconda Lettera a Serapione'', trad. M. Simonetti}}
 
Altri riferimenti biblici all'Unigenito nato prima di tutti i secoli sono: {{passo biblico2|Proverbi|8,22-31}}; {{passo biblico2|Salmi|2}} e {{passo biblico2|Colossesi|1,13.15-20}}.<ref>{{cita web|url=https://www.chiesadimilano.it/almanacco/letture-rito-ambrosiano/lra-anno-c-2018-2019/pr-822-31-sal-2-col-113b-15-20-gv-11-14-4-245566.html|titolo=Domenica nell'Ottava del Natale|editore=Arcidiocesi di Milano|anno=2018}}</ref>
== Origine e sviluppo della dottrina==
[[Image:Masaccio_003.jpg|thumb|200px|''La Trinità'' di [[Masaccio]]]]
La nozione di trinità è stata per la prima volta definita come articolo di fede al [[primo concilio di Nicea]] ([[325]]) e sviluppata nei successivi [[concili ecumenici]], sebbene il termine fosse precedente e rintracciabile già in [[scrittori ecclesiastici]] come [[Quinto Settimio Fiorente Tertulliano|Tertulliano]].
 
===Trinità immanente e Trinità economica===
Nel [[Nuovo Testamento]] il termine non compare, tuttavia la [[cristologia]] di [[San Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]], che presenta Cristo come ''[[Logos]]'' di Dio, (cioè verbo e ragione), assieme ad alcune affermazioni di [[Paolo di Tarso]], sono stati considerate dai cattolici (per cattolici si intende la Chiesa antica nel suo complesso, oriente e occidente) come le basi per lo sviluppo della dottrina trinitaria. Per la Chiesa in più punti del Nuovo Testamento si ravviserebbe il carattere trinitario di Dio, ad esempio quando Gesù dice: "Il Padre ed io siamo una cosa sola".
La dogmatica cristiana distingue tra Trinità immanente e Trinità economica. Entrambe si riferiscono allo stesso Dio Uno e Trino e alle tre medesime divine persone. La prima si riferisce a Dio in sé e a com'era prima della creazione (Gesù Cristo come Verbo); la seconda alla [[salvezza (religione)|salvezza]] che si attua dopo la venuta di Cristo nel mondo, intendendosi la sua assunzione di un corpo e di un'anima razionale umani.<ref>{{cita web|url=https://www.scrutatio.it/DizionarioTeologico/articolo/3477/trinita#:~:text=La%20Trinit%C3%A0%20%22%20economica%20%22%20indica%20il%20Dio,nella%20rivelazione%20salvifica%20e%20come%20%C3%A8%20in%20s%C3%A9.|titolo=Trinità}}</ref>
 
== Origine e sviluppo della dottrina ==
In un saggio sulla divinità di Gesù nel Nuovo Testamento il biblista americano [[Raymond E. Brown]] ipotizza che Gesù è chiamato Dio nel Nuovo Testamento, ma lo sviluppo è stato graduale e non è emerso fino a un'epoca tarda nella tradizione neotestamentaria:
La nozione dell'unicità di Dio e di Gesù Cristo come "Dio da Dio" e [[Consustanzialità|consunstanziale]] al Padre è stata affermata come articolo di fede al [[primo concilio di Nicea]] ([[325]]) e sviluppata nei successivi [[concili ecumenici]]. Il termine "trinità" non è utilizzato nel [[credo niceno]], ma il termine è precedente e rintracciabile già in [[scrittori ecclesiastici]] come [[Quinto Settimio Fiorente Tertulliano|Tertulliano]].
 
Nel [[Nuovo Testamento]] il termine non compare, tuttavia la [[cristologia]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]], che presenta Cristo come ''[[Logos]]'' di Dio, (cioè verbo e ragione), assieme ad alcune affermazioni di [[Paolo di Tarso]], sono stati considerate dai Cristiani come le basi per lo sviluppo della dottrina trinitaria. Per la Chiesa in più punti del Nuovo Testamento si ravviserebbe il carattere trinitario di Dio, ad esempio quando Gesù dice: "Il Padre ed io siamo una cosa sola" od ancora nel Prologo del Vangelo di Giovanni: " In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio."
{{quote|... nella fase più antica del cristianesimo prevale l'eredità dell'Antico Testamento nell'utilizzo del termine Dio, per cui Dio era un titolo troppo ristretto per essere applicato a Gesù. Esso si riferisce stettamente al Padre di Gesù, al Dio da lui pregato. Gradualmente, (negli anni 50 e 60 d.c. ?), con lo sviluppo del pensiero cristiano Dio venne compreso in un'accezione più ampia. Si vide che Dio rivelò così tanto di sé stesso in Gesù al punto che Dio includeva sia Padre che il Figlio."|Does the New Testament call Jesus God?}}
 
In un saggio sulla divinità di Gesù nel Nuovo Testamento il biblista americano [[Raymond E. Brown]] ipotizza che Gesù sia chiamato Dio nel Nuovo Testamento, ma lo sviluppo sarebbe stato graduale e non sarebbe emerso fino a un'epoca tarda nella tradizione neotestamentaria:
Lo sviluppo completo della dottrina si ebbe in seguito, anche in reazione alle dottrine di [[Ario]] che introdusse le sue interpretazioni subordinazioniste di Gesù come essere semidivino (vedi [[Arianesimo|eresia ariana]]).
Molti termini che si impiegano per esplicitare questo insegnamento sono stati mutuati dalla [[filosofia antica|filosofia greca]] e ulteriormente approfonditi per evitare di esprimere concetti erronei. Tra questi si possono citare: [[sostanza]], [[ipostasi]] e [[relazione]].
 
{{Citazione|... nella fase più antica del cristianesimo prevale l'eredità dell'Antico Testamento nell'utilizzo del termine Dio, per cui Dio era un titolo troppo ristretto per essere applicato a Gesù. Esso si riferisce strettamente al Padre di Gesù, al Dio da lui pregato. Gradualmente, (negli anni 50 e 60 d.C. ?), con lo sviluppo del pensiero cristiano Dio venne compreso in un'accezione più ampia. Si vide che Dio rivelò così tanto di sé stesso in Gesù al punto che Dio includeva sia Padre che il Figlio."|''Does the New Testament call Jesus God''?}}
La dottrina trinitaria è stata accolta dalla maggior parte dei [[Protestantesimo|Protestanti]], particolarmente dal protestantesimo storico (di cui fa parte fra gli altri il [[luteranesimo]] e [[calvinismo]]).
 
Il primo teologo cristiano a discutere sistematicamente la dottrina della Trinità fu forse [[Prassea]] (II secolo),<ref>Roger E. Olson, ''The Story of Christian Theology: Twenty Centuries of Tradition & Reform'', Downers Grove (IL), InterVarsity Press 1999, p. 92.</ref> la cui opera ci è nota solo attraverso la confutazione che ne fece Tertulliano nel suo ''Adversus Praxean'' (dopo il 213), opera in cui è esposta per la prima volta la formula del rapporto tra una sola sostanza e tre Persone.<ref>Tertulliano, ''Contro Prassea'', ed. critica e trad. italiana di Giuseppe Scarpat, Torino, S.E.I. 1985.</ref>
 
Lo sviluppo completo della dottrina si ebbe in seguito, anche in reazione alle dottrine di [[Ario]] che introdusse le sue interpretazioni subordinazioniste di Gesù come essere semidivino (vedi [[arianesimo]]).
 
Molti termini che si impiegano per esplicitare questo insegnamento sono stati mutuati dalla [[filosofia antica|filosofia greca]] e ulteriormente approfonditi per evitare di esprimere concetti erronei. Tra questi si possono citare: [[sostanza (filosofia)|sostanza]], [[ipostasi]] e [[relazione (filosofia)|relazione]]. La Trinità viene così definita in teologia come tre ipostasi individuali, cioè tre Persone o sussistenze, che hanno e vivono in un'unica essenza o sostanza comune.
 
{{Vedi anche|Ipostasi#Nel cristianesimo}}
 
== La controversia ariana ==
{{vedi anche|Arianesimo|Ario}}
La causa che portò alla convocazione del [[primo concilio di Nicea]] fu la [[Arianesimo|disputa ariana]], che giunse a una svolta all’inizioall'inizio del IV secolo dcd.C. I principali protagonisti furono tre teologi-filosofi provenienti da [[Alessandria d'Egitto]]. Da una parte c’erac'era [[Ario]], e dall’altradall'altra gli [[chiese ortodosse|ortodossi]] [[Alessandro di Alessandria|Alessandro]] e [[Atanasio di Alessandria|Atanasio]]. Ario affermava che il Figlio non fosse della stessa [[essenza (filosofia)|essenza]], o sostanza, del Padre e che lo Spirito Santo fosse una persona ma inferiore a entrambi. Parlava di una “triade”"triade" o “trinità”"Trinità", pur considerandola formata di persone ineguali, delle quali solo il Padre non era stato creato.
 
D’altraD'altra parte Alessandro e Atanasio sostenevano che le tre persone della Divinità fossero della stessa sostanza e che pertanto non fossero tre DèiDei, ma uno solo, sebbene il Padre fosse il "primo" e la causa delle altre due.
 
Ario, "volendo difendere il monoteismo più rigoroso, secondo cui Dio è trascendente"<ref>"Terzo millennio Cristiano", paragrafo: "Eresie cristologiche"</ref> accusò Atanasio di reintrodurre il politeismo. In effetti l'arianesimo viene considerato da molti studiosi moderni{{Senza fonte}} come il ramo più rigoroso del subordinazionismo cristologico dei primi padri della Chiesa (Giustino, Ireneo di Lione ecc.) e scrittori cristiani (Origene, Tertulliano ecc.) i quali ancora non si interrogavano sul rapporto fra le persone della divinità. Atanasio accusò Ario di reintrodurre il [[politeismo]], dal momento che distingueva la natura divina delle tre persone.
{{P|sezione=<!--"molti"??? subordinazionismo dei primi padri? se non si interrogavano sul rapporto come si può dire che erano subordinazionisti? -->
Ario,"volendo difendere il monoteismo più rigoroso, secondo cui Dio è trascendente" ("Terzo millennio Cristiano", paragrafo:eresie cristologiche) accusò Atanasio di reintrodurre il politeismo. In effetti l'arianesimo viene considerato da molti studiosi moderni come il ramo più rigoroso del subordinazionismo cristologico dei primi padri della Chiesa (Giustino, Origene, Tertuliano, Erma, Ireneo di Lione ecc.), i quali ancora non si interrogavano sul rapporto fra le persone della divinità.
}}
{{P|sezione=<!-- par condicio con l'altro pezzo disputato -->
Atanasio accusò Ario di reintrodurre il [[politeismo]], dal momento che distingueva la natura divina delle tre persone.
}}
Accanto a Dio, Ario poneva infatti una creatura "che può essere chiamata dio in modo improprio"
"Dizionario Mondadori di Storia Universale"), considerato il Figlio di Dio ma ritenuto da egli semplicemente "la prima creatura di cui il Padre si era servito per compiere la creazione", incarnatosi in Gesù, simile ma non uguale a Dio, che avrebbe avuto esistenza dal nulla, affermando che "generare" e "creare" fossero sinonimi. Gli ortodossi invece ribadivano l'assoluta unità di Dio, e se il Logos era divino, (come era affermato nel [[prologo di Giovanni]] "il Logos era Dio"), ciò non comportava una suddivisione o una moltiplicazione di dei, ma Dio era sempre uno solo. In questo senso il termine "generazione" indicava l'unità della natura e non andava inteso in senso temporale e umano, con un prima e un dopo, ma il Figlio era eternamente generato, cioè era sempre stato insito in Dio. Al tempo opportuno il Verbo si sarebbe incarnato in Gesù, in un processo di abbassamento e annichilimento, e l'unione della natura divina e di quella umana nella persona di Gesù diede origine ad un'altra serie di controversie nei secoli successivi.
 
Accanto a Dio, Ario poneva infatti una creatura "che può essere chiamata dio in modo improprio"<ref>"Dizionario Mondadori di Storia Universale"</ref>, considerato il Figlio di Dio, ma ritenuto da lui semplicemente "la prima creatura di cui il Padre si era servito per compiere la creazione", incarnatosi in Gesù, simile ma non uguale a Dio, che avrebbe avuto esistenza dal nulla, affermando che "generare" e "creare" fossero sinonimi. Gli [[chiese ortodosse|ortodossi]] invece ribadivano l'assoluta unità di Dio, e se il ''Logos'' era divino, (come era affermato nel [[prologo di Giovanni]] "il Logos era Dio"), ciò non comportava una suddivisione o una moltiplicazione di dei, ma Dio era sempre uno solo. In questo senso il termine "generazione" indicava l'unità della natura e non andava inteso in senso temporale e umano, con un "prima" e un "dopo", ma il Figlio era eternamente generato, cioè era sempre stato insito in Dio. Al tempo opportuno il Verbo si sarebbe incarnato in Gesù, in un processo di abbassamento e annichilimento, e l'unione della natura divina e di quella umana nella persona di Gesù diede origine ad un'altra serie di controversie nei secoli successivi.
La controversia ariana non terminò a Nicea. L'[[arianesimo]] ebbe grande fortuna nell'Impero romano e in certi momenti presso la corte imperiale. Molte tribù germaniche che invasero l’impero romano professavano un cristianesimo ariano e lo diffusero in gran parte dell’Europa e dell’Africa settentrionale, dove continuò a prosperare fino a gran parte del VI secolo, e in alcune zone anche più a lungo.
 
La controversia ariana non terminò a Nicea. L'[[arianesimo]] ebbe grande fortuna nell'Impero romano e in certi momenti presso la corte imperiale. Molte tribù germaniche che invasero l'impero romano professavano un cristianesimo ariano e lo diffusero in gran parte dell'Europa e dell'Africa settentrionale, dove continuò a prosperare fino a gran parte del VI secolo, e in alcune zone anche più a lungo.
==La trinità nei primi scritti cristiani==
Tratti da <ref>J H Newman: Gli Ariani del IV secolo, Jaka Book Morcelliana</ref>
{{quote|Noi non togliamo al Padre la sua Unicità divina, quando affermiamo che anche il Figlio è Dio. Poiché egli è Dio da Dio, uno da uno; perciò un Dio perché Dio è da Se stesso. D'altro lato il Figlio non è meno Dio perché il Padre è Dio uno. Poiché l'Unigenito Figlio non è senza nascita, così da privare il Padre della Sua unicità divina, né è diverso da Dio, ma poiché Egli è nato da Dio.|[[Ilario di Poitiers]] De Trinitate}}
 
== La Trinità nei primi scritti cristiani ==
{{quote|Quando affermo che il Figlio è distinto dal padre, non mi riferisco a due dèi, ma intendo, per così dire, luce da luce, la corrente dalla fonte, ed un raggio dal sole|Ippolito}}
[[File:Hendrick van balen Holy trinity.jpg|thumb|upright=1.4|''Santissima Trinità'', di [[Hendrick van Balen]] (anni 20 del [[XVII secolo]]), Sint-Jacobskerk, [[Anversa]]]]
 
I primi scrittori cristiani così si esprimono al riguardo:<ref>[[John Henry Newman]], ''Gli [[arianesimo|Ariani]] del [[IV secolo]]'', Milano, Jaca Book 1981.</ref>
{{quote|Il carattere distintivo della fede in Cristo è questo: il figlio di Dio, ch'è Logos Dio in principio infatti era il Logos, e il Logos era Dio - che è sapienza e potenza del Padre Cristo infatti è potenza di Dio e sapienza di Dio - alla fine dei tempi si è fatto uomo per la nostra salvezza. Infatti Giovanni, dopo aver detto: In principio era il Logos, poco dopo ha aggiunto e il logos si fece carne, che è come dire: diventò uomo. E il Signore dice di sé: perché cercate di uccidere me, un uomo che ha detto la verità? e Paolo, che aveva appreso da lui, scrive: Un solo Dio, un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo|[[Atanasio di Alessandria]], seconda lettera a Serapione}}
{{Citazione|Noi non togliamo al Padre la sua Unicità divina, quando affermiamo che anche il Figlio è Dio. Poiché egli è Dio da Dio, uno da uno; perciò un Dio perché Dio è da Se stesso. D'altro lato il Figlio non è meno Dio perché il Padre è Dio uno. Poiché l'Unigenito Figlio non è senza nascita, così da privare il Padre della Sua unicità divina, né è diverso da Dio, ma poiché Egli è nato da Dio.|[[Ilario di Poitiers]] ''De Trinitate''}}
 
{{Citazione|Quando affermo che il Figlio è distinto dal padre, non mi riferisco a due dèi, ma intendo, per così dire, luce da luce, la corrente dalla fonte, ed un raggio dal sole|[[Ippolito di Roma]]}}
== Oriente e Occidente ==
[[Image:Angelsatmamre-trinity-rublev-1410.jpg|thumb|200px|[[Icona (arte)|Icona]] rappresentante i tre angeli ospitati da [[Abramo (Bibbia)|Abramo]] a Mambré; allegoria della trinità. Dipinta da [[Andrej Rublëv]], [[Mosca]]]]
L'interpretazione trinitaria nella [[chiesa latina]] si differenzia da quella greca. Se entrambe le Chiese, infatti, riconoscono l'unità delle tre Persone divine nell'unica natura indivisa, per cui ciascuna di esse è pienamente Dio secondo gli attributi (eternità, onnipotenza, onniscienza ecc...), ma ciascuna è a sua volta distinta e inconfondibile rispetto alle altre due, è altresì vero che nasce il problema di comprendere le relazioni che intercorrono fra di esse.
 
{{Citazione|Il carattere distintivo della fede in Cristo è questo: il figlio di Dio, ch'è Logos Dio in principio infatti era il Logos, e il Logos era Dio - che è sapienza e potenza del Padre Cristo infatti è potenza di Dio e sapienza di Dio - alla fine dei tempi si è fatto uomo per la nostra salvezza. Infatti Giovanni, dopo aver detto: In principio era il Logos, poco dopo ha aggiunto e il logos si fece carne, che è come dire: diventò uomo. E il Signore dice di sé: perché cercate di uccidere me, un uomo che ha detto la verità? e Paolo, che aveva appreso da lui, scrive: Un solo Dio, un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo|[[Atanasio di Alessandria]], ''Seconda lettera a Serapione''}}
Con il [[simbolo niceno-costantinopolitano]], approvato nel [[primo concilio di Costantinopoli]] ([[381]] d.C.), si afferma che il Figlio è generato dal Padre, mentre lo Spirito Santo procede dal Padre. Il Padre è dunque l'unica causa della Trinità. Col [[Concilio di Toledo]], però, e con i suoi successivi sviluppi, la Chiesa latina stabiliva unilateralmente che lo Spirito Santo procede anche dal Figlio (la questione del cosiddetto [[Filioque]]), il che lo renderebbe concausa dello Spirito Santo. Gli [[ortodossi]] rifiutano tuttora tale sviluppo, preferendo parlare, secondo la teologia greca, di "processione dal Padre attraverso il Figlio" (proposta da grandi teologi come san [[Gregorio di Nissa]], san [[Massimo il Confessore]] e san [[Giovanni Damasceno]]), pur non introducendolo nel Credo. La [[Chiesa cattolica]] ritiene valide entrambe le versioni, infatti le chiese cattoliche orientali utilizzano nella liturgia la versione priva del filioque.
 
== Teologia delle Chiese orientali e della Chiesa latina ==
L'interpretazione trinitaria nella [[Chiesa latina]] si differenzia da quella greca. Se entrambe le Chiese, infatti, riconoscono l'unità delle tre Persone divine nell'unica natura indivisa, per cui ciascuna di esse è pienamente Dio secondo gli attributi (eternità, onnipotenza, onniscienza ecc.), ma ciascuna è a sua volta distinta e inconfondibile rispetto alle altre due, è altresì vero che nasce il problema di comprendere le relazioni che intercorrono fra di esse.
 
Con il [[simbolo niceno-costantinopolitano]], approvato nel [[primo concilio di Costantinopoli]] ([[381]] d.C.), si afferma che il Figlio è generato dal Padre, mentre lo Spirito Santo è spirato dal Padre. Il Padre è dunque l'unica origine della Trinità. Col [[Concilio di Toledo]], però, e con i suoi successivi sviluppi, la Chiesa latina, usando una terminologia diversa, stabiliva unilateralmente che lo Spirito Santo procede anche dal Figlio (la questione del cosiddetto [[Filioque]]), cioè che è la terza persona. Gli [[ortodossi]] rifiutano tuttora tale sviluppo, temendo che essa renda il Figlio concausa dello Spirito Santo; per questo preferiscono parlare, secondo la teologia greca, di "spirazione dal Padre attraverso il Figlio" (proposta da grandi teologi come san [[Gregorio di Nissa]], san [[Massimo il Confessore]] e san [[Giovanni Damasceno]]), pur non introducendo questa specificazione nel Credo. La [[Chiesa cattolica]] ritiene valide entrambe le versioni, infatti le chiese cattoliche orientali utilizzano nella liturgia la versione priva del Filioque.
 
Anche altri gruppi cristiani hanno rifiutato il ''[[Filioque]]''; in particolare bisogna citare il caso dei vetero-cattolici, che accettano la validità dei primi sette concili ecumenici, rifiutando le dottrine cattoliche successive.
LeInvece le Chiese nate dalla [[Riforma protestante|riforma]] hanno accettatogeneralmente generalmmenteaccettato questo dogma nella versione occidentale (comprensivo, cioè, del ''Filioque'').
 
== Simboli di fede ==
{{vedi anche|Simbolo di fede}}
La dottrina della trinitàTrinità è espressa in alcuni [[Simbolo di fede|Simboli di fede]], cioè proposizioni il più possibile chiare e prive di ambiguità che si riferiscono a punti controversi della dottrina. Ad esempio al [[primo concilio di Nicea]] venne approvato il seguente paragrafo (dal cosiddetto [[Simbolo niceno-costantinopolitano|credo di Nicea]]) relativo al significato di [[Figlio di Dio]] riferito a [[Gesù Cristo]]:
 
{{quoteCitazione|...nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create.}}
 
Tale proposizione deriva dal passo del primo capitolo della [[lettera agli Ebrei]]:
{{quoteCitazione|...il Figlio, che Dio ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il [[mondo]]. Questo Figlio, che è irradiazione della gloria (di Dio) e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola....}}
 
Il [[Simbolosimbolo Atanasianoatanasiano]] (detto anche ''Quicunque vult'' dalle parole iniziali) è invece un'esposizione sintetica della dottrina della trinitàTrinità secondo la tradizione latina, probabilmente composto in [[Gallia]] verso la fine del [[V secolo]], ed usato nelle chiese occidentali:
 
{{quoteCitazione|...veneriamo un unico Dio nella Trinità e la Trinità nell'unità. Senza confondere le persone e senza separare la sostanza. Una è infatti la persona del Padre, altra quella del Figlio ed altra quella dello Spirito Santo. Ma Padre, Figlio e Spirito Santo hanno una sola divinità, uguale gloria, coeterna maestà. ...Similmente è onnipotente il Padre, onnipotente il Figlio, onnipotente lo Spirito Santo. Tuttavia non vi sono tre onnipotenti, ma un solo onnipotente... Il Padre è Dio, il Figlio è Dio, lo Spirito Santo è Dio. E tuttavia non vi sono tre Dei, ma un solo Dio. (...)
Poiché come la verità cristiana ci obbliga a confessare che ciascuna persona è singolarmente Dio e Signore, così pure la religione cattolica ci proibisce di parlare di tre Dei o Signori. ... E in questa Trinità non v'è nulla che sia prima o poi, nulla di maggiore o di minore: ma tutte e tre le persone sono l'una all'altra coeterne e coeguali. (...)
Il Padre non è stato fatto da alcuno: né [[creazione (teologia)|creato]], né [[generazione (teologia)|generato]]. Il Figlio è dal solo Padre: non fatto, né creato, ma generato. Lo Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio: non fatto, né creato, né generato, ma da essi [[processione (teologia)|procedente]].(...)
... il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio, è Dio e uomo. È Dio, perché generato dalla sostanza del Padre fin dall'eternità; è uomo, perché nato nel tempo dalla sostanza della [[Maria, madre di Gesù|madre]]. Perfetto Dio, perfetto uomo: sussistente dall'[[anima]] [[razionalità|razionale]] e dalla carne umana. Uguale al Padre nella divinità, inferiore al Padre nell'umanità.}}
 
In seguito vennero elaborati altri simboli di fede in cui si riassumenvanoriassumevano le dottrine precedenti e si trattavano altri punti controversi, ad esempio al [[XI Sinodo di Toledo]] ([[675]]) venne elaborata un'altra "confessione" attribuita in passato ad [[Eusebio di Vercelli]], di cui si riporta solo l'inizio:
 
{{quoteCitazione|Professiamo e crediamo che la santa ed ineffabile Trinità, il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo, secondo la sua natura è un solo Dio di una sola sostanza, di una sola natura, anche di una sola maestà e forza.
E professiamo che il Padre non (è) generato, non creato, ma ingenerato. Egli infatti non prende origine da nessuno, egli dal quale ebbe sia il Figlio la nascita, come lo Spirito Santo il procedere. Egli è dunque la fonte e l'origine dell'intera divinità.}}
 
== Posizioni antitrinitarie ==
{{Vedi anche|Antitrinitarismo|Gesù nell'ebraismo|Gesù nell'islam}}
La dottrina del Dio Uno e Trino non è accettata al di fuori del cristianesimo, dato che afferma la [[divinità di Gesù Cristo]], che è caratteristica delle maggiori confessioni di questa religione. [[Ebraismo]] ed [[Islam]] rifiutano questo aspetto, e nel [[Corano]] in particolare questo punto dottrinale viene esplicitamente negato<ref group=Nota>«O Gente della Scrittura, non eccedete nella vostra religione e non dite su Allah altro che la verità. Il Messia Gesù, figlio di Maria non è altro che un messaggero di Allah, una Sua parola che Egli pose in Maria, uno spirito da Lui [proveniente]. Credete dunque in Allah e nei Suoi Messaggeri. Non dite “Tre”, smettete! Sarà meglio per voi. Invero Allah è un dio unico. Avrebbe un figlio? Gloria a Lui! A Lui appartiene tutto quello che è nei cieli e tutto quello che è sulla terra. Allah è sufficiente come garante» (Cor., IV:171).</ref><ref group=Nota>«Sono certamente miscredenti quelli che dicono: “In verità Dio è il terzo di tre”. Mentre non c’è Dio all’infuori del Dio Unico!» (Corano, Sura 5, versetto 73); «Non dite “Tre”, smettete! Sarà meglio per voi. Invero Allah è un Dio unico. Non si addice alla sua gloria avere un figlio» (Corano, Sura 4, versetto 171)</ref>
La dottrina della unità e trinità non è ovviamente accettata fuori dal cristianesimo, dato che deriva dalla dottrina della divinità di Gesù, che è caratteristica di questa religione. [[Ebraismo]] ed [[Islam]] rifiutano questo sviluppo, e nel [[Corano]] in particolare la dottrina è esplicitamente negata.
 
Anche nell'ambito del cristianesimo vi sono movimenti religiosi e diramazioni anti-trinitarie; fra queste le più note a partire dall'[[età moderna]] e [[Età contemporanea|contemporanea]] sono i [[testimoni di Geova]]<ref name="jw.org">[https://www.jw.org/it/biblioteca-digitale/riviste/wp20091101/concetto-errato-dio-%C3%A8-una-trinit%C3%A0/ Com’è nata la dottrina della Trinità?] JW.org</ref>, la [[House of Yahweh]], i [[cristadelfiani]], gli [[Antoinismo|antoinisti]], i [[mormoni]], la [[Chiesa del Regno di Dio]], la [[Chiesa cristiana millenarista]], il [[cristianesimo scientista]], la [[Chiesa dell'unificazione]] e le chiese odierne che si rifanno all'[[unitarianismo]].
Anche nell'ambito di religioni legate al cristianesimo vi sono gruppi antitrinitari, fra questi i più noti fra quelli moderni vi sono i [[Testimoni di Geova]] e i [[Mormoni]], mentre in ambito protestante vi furono il teologo [[Michele Serveto]], e poi i [[socinianesimo|Sociniani]], con [[Lelio Socini|Lelio]] e [[Fausto Socini]].
 
== Ordini e congregazioni della Santissima Trinità ==
==Riferimenti==
Numerosi istituti religiosi condividono la devozione alla Trinità e sono a essa intitolata: l'[[Ordine della Santissima Trinità]], con il ramo delle [[Monache Trinitarie|monache]] e le congregazioni delle suore di [[Suore Trinitarie (Madrid)|Madrid]], [[Suore Trinitarie (Roma)|Roma]], [[Suore della Santissima Trinità|Valence]], [[Religiose Trinitarie Scalze|Valencia]] e delle [[Suore Minime Ancelle della Santissima Trinità|Montalve]]; le statunitensi congregazioni dei [[Missionari Servi della Santissima Trinità|Missionari Servi]] e delle [[Ancelle Missionarie della Santissima Trinità]]; le canadesi [[Domenicane della Santissima Trinità]]; le spagnole [[Giuseppine della Santissima Trinità]]; le messicane [[Serve della Santissima Trinità e dei Poveri]] e le italiane [[Suore degli Angeli (Napoli)|Adoratrici della Santissima Trinità]].
 
== Note ==
<references group="Nota"/>
 
=== Riferimenti ===
<references/>
 
== Altri progettiBibliografia ==
* {{cita libro | Arthur W. | Wainwright | The Trinity in the New Testament | | SPCK | Londra|anno=1962}}
{{interprogetto|commons=Category:Holy Trinity|etichetta=Trinità}}
== Collegamenti esterni ==
 
== Voci correlate ==
* [http://www.totustuus.biz/users/denziger/toledo.htm Professione di fede del XI sinodo di Toledo]
{{div col}}
* [http://www.artcurel.it/ARTCUREL/santissimatrinita.htm Rubrica sulla Santissima Trinità a cura del Portale ARTCUREL]
* [[Corpus Domini]]
* [http://www.artcurel.it/ARTCUREL/SANTISSIMATRINITA/SantuarioapparizioneSantissimaTrinitaallaBadiadiCava.htm Il Santuario della Santissima Trinità : apparizione della SS. Trinità A.D. 1011 , presso la Santa " Grotta della SS. Trinità " della Badia Benedettina della SS. Trinità di Cava de' Tirreni (SA)]
* [[Cristologia]]
* [[Dio (cristianesimo)]]
* [[Dio (ebraismo)]]
* [[Dio Padre]]
* [[Dio Figlio]]
* [[Diofisismo]]
* [[Distinzione ontologica]]
* [[Figlio dell'uomo]]
* [[Figlio di Dio]]
* [[Gesù di Nazareth]]
* [[Gesù nel cristianesimo]]
* [[Iconografia della Trinità]]
* [[Pericoresi]]
* ''[[Prosopon]]''
* [[Spirito Santo]]
* [[Solennità della Santissima Trinità]]
* [[Triade (religione)]]
* [[Trialismo]]
* [[Trinità (araldica)]]
* [[Unione ipostatica]]
* [[Verbo (cristianesimo)]]
{{div col end}}
 
== Altri progetti ==
===punti di vista trinitari===
{{interprogetto|preposizione=sulla|wikt=Trinità}}
* [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/alpha/data/aud19851009it.html Catechesi di Papa Giovanni II sulla Trinità]
* [http://camcris.altervista.org/trinit.html La Trinità secondo le Sacre Scritture], sito evangelico [[pentecostale]]
===punti di vista antitrinitari===
* [http://www.watchtower.org/languages/italian/library/w/2002/5/15/article_02.htm Punto di vista anti-trinitario dai testimoni di Geova]
 
== Collegamenti esterni ==
{{cristianesimo}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{SEP|trinity|Trinity|Dale Tuggy}}
* {{Cita web |url=https://www.iep.utm.edu/trinity/|titolo=The Trinity|autore=H.E. Baber|sito= Internet Encyclopedia of Philosophy |lingua=en |accesso=29 luglio 2019}}
* {{Cita libro |titolo=TRINITY - Nexus of the Mysteries of Christian Faith |capitolo=The Development of Trinitarian Theology in the Patristic and Medieval Periods |autore=Anne Hunt |sito=google.it |data= |url=https://rdtwot.files.wordpress.com/2008/07/anne-hunt.pdf |lingua=en |accesso=26 aprile 2018}}
* {{Cita web|url=http://www.liberaconoscenza.it/zpdf-doc/conferenze/archiati%20-%20il%20mistero%20della%20trinita%20nel%20cristianesimo.pdf|titolo=Il mistero della Trinità nel Cristianesimo|autore=[[Pietro Archiati]]|anno=1994}}
* {{Cita web|url=http://camcris.altervista.org/trinit.html|titolo=La Trinità secondo le Sacre Scritture|altri=sito evangelico [[pentecostale]]|accesso=16 aprile 2018|dataarchivio=10 luglio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060710223524/http://camcris.altervista.org/trinit.html|urlmorto=sì}}
* ''[https://medicinaescienza.wordpress.com/2023/01/04/fede-la-divinita-del-signore-gesu-cristo-la-trinita/ La divinità del Signore Gesù Cristo – La Trinità]'' su ''medicinaescienza.wordpress.com.'' URL consultato il 6 settembre 2023.
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