Sottomarino: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il singolo di [[Mahmood]]|Sottomarini (singolo)|Sottomarini}}
[[File:Submarine M-296 2016 G2.jpg|thumb|Un sottomarino [[sovietico]]]]
Il '''sottomarino''' è un mezzo navale progettato per operare principalmente in [[immersione subacquea]]. Può essere impiegato per scopi militari, scientifici e di soccorso, i diversi ambiti d'impiego ne determinano le caratteristiche.<ref>{{cita | Luttwak, Koehl | pp. 834-836}}.</ref> Tale caratteristica lo distingue dal [[sommergibile]] di cui costituisce un'evoluzione tecnologica.
Lo sviluppo del mezzo subacqueo ha avuto impulso a partire dal 1850 in conseguenza dell'interesse militare per le sue potenzialità belliche<ref name="Jane's Submarine 2005, p.10"/> e ha portato il sommergibile a divenire un importante strumento della guerra marittima nel XX secolo. Dalle 200 [[tonnellata|tonnellate]] di dislocamento dei sommergibili realizzati nei primi anni di quel secolo<ref>{{cita | Hutchinson | p. 34}}.</ref>, si è passati alle {{formatnum:1800}} tonnellate (in immersione) dei sottomarini tedeschi [[U-Boot Tipo XXI]] del 1944<ref>{{cita | Hutchinson | p. 104}}.</ref> per arrivare ai moderni sottomarini nucleari lanciamissili balistici che possono superare le {{formatnum:20000}} tonnellate e ospitare equipaggi di oltre 170 persone.<ref>Classe Typhoon, {{cita | Hutchinson | p. 184}}.</ref>
Il progresso tecnologico nell'ingegneria navale ha avuto un ruolo fondamentale nel successo del sottomarino persino superiore a quello rappresentato dallo sviluppo di sistemi d'arma (come il [[siluro]] e i [[missile|missili]] a cambiamento d'ambiente) e di sensori (soprattutto il [[sonar]]) sempre più efficienti.<ref>{{cita | Miller, Jordon | pp. 174-175}}.</ref>
== Sottomarini e sommergibili: la terminologia ==
[[File:German submarine U-
Nel linguaggio marinaresco i termini
Il termine
Il termine
== Evoluzione e storia dei sottomarini ==
=== Gli inizi ===
Lo sviluppo tecnologico dei battelli subacquei presenta varie similitudini con quello che molto più tardi avrebbe interessato gli [[
==== Da Drebbel al ''Turtle'' ====
[[File:Hunley-1.jpg|thumb
Il primo a percorrere un breve tratto in immersione fu probabilmente l'olandese [[Cornelius Drebbel|Cornelius van Drebbel]].<ref>
L'adunanza dell'[[Accademia del cimento]] avvenuta il 16 marzo 1801<ref>Cesare Venturi, ''Il telegrafo'', 24 gennaio 1941; Gastone Razzaguta, ''Livorno nostra'', Società editrice Tirrena, 1948</ref> dà conto poi dell'invenzione di un battello sottomarino utilizzabile per operazioni di guerra e attacchi militari, la cui paternità era da ascrivere all'ingegnere [[Giovanni Antonio Ciaschi]].
==== Il ''
[[File:Brandtaucher Dresden.jpg|thumb|Il Brandtaucher nel museo a [[Dresda]]]]
Il primo
==== Il primo attacco riuscito: il CSS ''Hunley'' ====
[[File:CSSHLHunleyrecovery.jpg|thumb|I resti del CSS ''Hunley'' recuperati nel 2000
Il sommergibile più famoso del XIX secolo fu il battello [[Stati Confederati d'America|confederato]] [[CSS H. L. Hunley|CSS ''Hunley'']], che il
=== I primi veri sottomarini ===
Se pure la costruzione di Bauer e il successo del CSS ''Hunley'' avessero dimostrato l'efficienza dei sottomarini come arma, rimanevano ancora numerosi problemi da risolvere. Oltre alla mancanza di un'arma da utilizzare in modo efficace (le cariche esplosive, per quanto poste all'estremità di un'asta come nel caso
==== Il primo ''Nautilus'' ====
[[File:Fultondesign7.jpg|thumb
Il primo a prendere in considerazione un sottomarino dotato di un apparato motore fu l'americano [[Robert Fulton]], che considerò la possibilità di sfruttare il brevetto del francese [[Claude de Jouffroy d'Abbans]] per progettare un sottomarino dotato di motore.
==== L'evoluzione dei motori ====
[[File:Peral Submarine Cartagena,ES 2007.jpg
Bisognerà quindi aspettare il
Fu quindi il momento dell'irlandese [[John Philip
==== Il siluro e la diffusione del mezzo presso altre marine ====
Nel frattempo l'invenzione del [[siluro]] e alcune migliorie permisero che anche un piccolo battello come l'SS-1, la cui stazza non superava le 163 tonnellate, potesse essere dotato di un armamento proprio che era composto da tre siluri da 45 cm e successivamente da un piccolo cannone a prua. Quest'ultimo venne però rimosso dopo un breve periodo. In seguito anche altre marine, come quella inglese e giapponese, si doteranno di sottomarini simili, perlopiù evoluzioni dello stesso progetto di Holland lievemente
=== Il periodo prima della Grande Guerra ===
[[File:Bundesarchiv DVM 10 Bild-23-61-04, Versenkbares 7,5cm-U-Boot-Geschütz.jpg|thumb|Cannone per sottomarini sviluppato dalla ditta [[Krupp]] nel 1900]]
A partire dal
Sommergibili come la [[Classe L (sommergibile Stati Uniti)|classe L]] statunitense così come la [[Classe Amerikanskji Golland (sommergibile)|
Nuovo per l'epoca fu anche il concetto di far operare queste unità in squadre anziché individualmente. Questa tattica fu studiata per rimediare alle deficienze dei sottomarini rispetto alle unità navali di superficie, ma la tecnologia non era ancora matura per attuarla in modo efficace e bisognerà aspettare la [[seconda guerra mondiale]] per vedere più sottomarini attaccare in modo coordinato un bersaglio.
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=== La Grande Guerra ===
{{Vedi anche|Battaglia dell'Atlantico (1914-1918)}}
[[File:U-Boote Kiel 1914.jpg|thumb
Lo sviluppo dei sottomarini nel corso dell'ultimo decennio aveva spinto molte marine militari a dotarsene, tanto che nella [[prima guerra mondiale]] quest'arma ebbe un impiego fondamentale. I sottomarini ebbero un ruolo importante nel tentativo da parte della Germania, e in modo più limitato anche dell'[[Austria]], di porre rimedio al blocco navale alleato imposto dalla supremazia navale di
Emblema dell'evoluzione tecnica fu la [[
Con il blocco navale apparvero però anche nuovi tipi di unità che avevano come compito principale quello di aggirare la morsa alleata e rifornire Germania e Austria con materie prime provenienti dalle colonie di oltremare.<ref>
I sottomarini d'attacco (definiti nella moderna terminologia anglosassone ''hunter-killer'') vennero sviluppati però in funzione sia della scarsa velocità in immersione di un sommergibile rispetto a quella delle navi da attaccare, sia dei tempi necessari a ricaricare i [[tubo lancia siluri|tubi lancia siluri]], rispetto a quello necessario a ricaricare il cannone, il cui uso venne ampiamente privilegiato.<ref>{{cita
Ciò nonostante, alcuni affondamenti fatti tramite l'ausilio del siluro divennero storicamente rilevanti, come quello dell'[[esploratore (nave)|esploratore]] britannico ''Pathfinder'' (prima nave
Durante la prima guerra mondiale i sommergibili (soprattutto, ma non solo tedeschi) furono responsabili dell'affondamento di qualsiasi tipo di naviglio, dal piccolo mercantile a vela (nel 1914 ancora una parte importante del commercio mondiale era trasportata da imbarcazioni a vela, alcune di appena 30-50 tonnellate, fino ai clipper da 1 500-2 000 tonnellate) fino alle corazzate e agli incrociatori. Furono però le imbarcazioni più lente, e quindi soprattutto i mercantili, quelle che subirono le maggiori perdite, anche per scelta deliberata delle strategie navali tedesche di lotta al traffico. Colpirono in tutti i teatri europei, raramente fuori dalle acque europee e al di fuori del Nord Atlantico furono molto poco impiegati.
==== I sommergibili della marina italiana durante la prima guerra mondiale ====
La natura prevalentemente terrestre dell'impegno bellico italiano contro l'Austria e la notevole supremazia navale delle potenze dell'Intesa limitarono le occasioni di impiego dei sommergibili della [[Regia Marina|
=== Il periodo tra le due guerre ===
[[File:British Submarine HMS M2, 2.jpg|thumb
Al termine della prima guerra mondiale, non appena la maggior parte delle nazioni iniziò a riprendersi dalle conseguenze della guerra, si riavviò la progettazione e costruzione di nuovi sottomarini. Di conseguenza, visto il numero costantemente crescente di unità che erano state messe in servizio fino ad allora, la [[Conferenza navale di Washington]] pose alcuni limiti sulle dimensioni e sul numero delle unità che ogni paese poteva mettere in servizio<ref>{{cita web | url = https://en.wikisource.org/wiki/Washington_Naval_Treaty%2C_1922#SECTION_I.-RULES_FOR_REPLACEMENT | titolo = ''Treaty'', CHAPTER II.-RULES RELATING TO THE EXECUTION OF THE TREATY- DEFINITION OF TERMS, Part 3- Replacement, Section 1, RULES FOR REPLACEMENT, subsection (d)| accesso= 7 gennaio 2009}}</ref>. Nonostante queste apparenti limitazioni il periodo tra il 1920 e il 1939 fu certamente un periodo che vide un intenso sviluppo in questo settore. Numerose furono le soluzioni che si provarono ad adottare e una delle idee più diffuse nelle diverse marine militari fu quella di produrre sommergibili in grado di competere con le unità di superficie. Questi battelli erano dotati, oltre dei tubi lancia siluri, anche di enormi [[obice|obici]] posizionati sul ponte e talvolta persino di [[hangar]] per ospitare un velivolo, finendo per assomigliare più a unità di superficie che a sottomarini. Le dimensioni imponenti pregiudicavano la manovrabilità e l'autonomia in immersione. Tra le unità più note di questo periodo spiccano l'{{nave|USS|Argonaut|SM-1|6}}<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | pp. 34-35}}.</ref> americano, l'[[X1 (sommergibile)|X-1]]<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 91}}.</ref> britannico, le unità della [[Classe M (sommergibile Regno Unito)|classe M]]<ref name="Miller_A">{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 16}}.</ref> sempre di fabbricazione britannica e infine il {{nave||Surcouf|sommergibile|2}}<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 113}}.</ref> francese il quale andò distrutto nel corso della seconda guerra mondiale. Nonostante l'apparente fervore con il quale ci si dedicò alla progettazione di nuove unità il numero dei sottomarini messi in servizio rimase modesto fino alla metà degli anni trenta, quando lentamente aumentò il numero di unità in servizio attivo. Sebbene fosse stato proibito alla Germania di dotarsi di unità sottomarine, durante tutto il periodo compreso tra gli [[anni 1920|anni venti]] e la metà degli [[anni 1930|anni trenta]] il lavoro concettuale di sviluppo fu portato avanti, tanto che, quando a partire dal 1935 il regime [[nazismo|nazista]] iniziò a commissionare le prime unità di sottomarini violando di fatto le decisioni prese nella conferenza di Washington, il gap accumulato dalla Germania nei confronti di altre nazioni risultava pressoché irrilevante. Il rinnovo della marina sottomarina tedesca fu affidato all'allora capitano di vascello [[Karl Dönitz]], che finirà per scontrarsi più volte con il grandammiraglio [[Erich Raeder|Raeder]] e con [[Hermann Göring]].
=== La seconda guerra mondiale ===
{{Vedi anche|Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)}}
[[File:Uboatsafterthewar.jpg
Allo scoppiare della [[seconda guerra mondiale]] il numero delle marine che disponeva di sommergibili era notevolmente aumentato. Ciò nonostante la
Il progressivo smantellamento dell'armamento si spinse di conseguenza fino al punto che le nuovissime unità della [[U-Boot Tipo XXI|
Per quanto riguarda invece la marina militare statunitense, questa utilizzò come cavallo di battaglia le unità delle classi [[Classe Gato|Gato]] e [[Classe Balao
==== La marina italiana durante il conflitto della seconda guerra mondiale ====
{{Vedi anche|Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)}}
Nel
A partire dal
Tra le unità più importanti messe in servizio dalla
=== Il dopoguerra
[[File:USS Albacore (AGSS-569), launching 1953.jpg|thumb
[[File:USS Cusk;0834807.jpg|thumb
Con la fine della seconda guerra mondiale e con il successivo smantellamento di molti sottomarini, soprattutto dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, ebbe inizio una nuova epoca. Molte delle unità varate nei primi anni di guerra erano ormai obsolete, tanto da renderne necessaria la radiazione. Molte marine militari si ritrovarono con un numero spropositato di battelli il cui mantenimento in servizio comportava costi esorbitanti. Alcuni sommergibili da radiare furono quindi utilizzati come bersagli e affondati. Questa sorte spettò in particolare a molte delle unità catturate durante il conflitto. Altre invece furono sottoposte a modifiche e utilizzate occasionalmente come bersagli mobili in esercitazioni. Tra le unità divenute famose in questo ruolo spiccano certamente lo HMS ''Scotsman''<ref>{{cita | Hutchinson | p. 78}}.</ref> e lo USS ''Manta''<ref>''Dictionary of American Naval Fighting Ships'', 1969, Vol. 4, pp.225-226.</ref>. Quest'ultimo ricevette una serie di corazzature aggiuntive montate sullo scafo in modo che fosse possibile sparare contro questa unità siluri privi di una carica esplosiva (deattivati). L'[[Unione Sovietica]] invece fece costruire negli anni sessanta una classe appositamente concepita per questo compito, la [[classe Bravo]] che è rimasta in servizio per tutto il periodo della [[guerra fredda]].
==== Gli Stati Uniti ====
Tra i paesi che durante la guerra avevano messo in servizio un vasto numero di sottomarini tutti derivanti dallo stesso progetto spiccavano certamente, oltre alla [[Germania]], gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], che durante il periodo del conflitto avevano fatto affidamento sulle unità della classe Gato. All'inizio della seconda guerra mondiale questi battelli potevano definirsi all'avanguardia, ma risultavano obsoleti se paragonati a quelli della classe XXI tedesca, motivo per il quale si rese necessario il loro ammodernamento.
===== I programmi di aggiornamento GUPPY =====
[[File:Iranian kilo class submarine.jpg|thumb|
Grazie alle informazioni acquisite con i progetti catturati in Germania, ma anche grazie a quelle giunte negli Stati Uniti con l'[[U 234]]<ref>{{Cita news | cognome = Hammond | nome = Pat
===== Il secondo ''Nautilus'' =====
Nonostante il successo dei sommergibili a propulsione
Il primo [[sottomarino nucleare]] fu varato nel
===== Evoluzione delle armi =====
L'avvento delle nuove unità sviluppate a partire
==== L'Unione Sovietica ====
Nel periodo del dopoguerra fino alla fine della
===== I primi
Nonostante un grande scarto tecnologico iniziale, rapidamente colmato a partire dalla seconda metà degli anni cinquanta, lo sviluppo dei sottomarini sovietici fu simile a quello delle unità americane sia per qualità
===== Gli SSGN =====
Una categoria di sottomarini che in Unione Sovietica ebbe ampio sviluppo fu quella degli [[Sottomarino lanciamissili|SSG/SSGN]], equipaggiati con missili [[missile da crociera|da crociera]] o [[missile antinave|antinave]]. Questi mezzi erano concepiti principalmente per contrastare le grandi [[portaerei]] americane, un tipo di nave la cui costruzione richiede esperienze operative e progettuali che i cantieri sovietici non possedevano
===== Gli SSBN =====
L'Unione Sovietica avviò un vasto programma per lo sviluppo di unità [[Sottomarino lanciamissili balistici|SSBN]] allo scopo di ovviare alla carenza di basi avanzate su cui stazionare i propri missili balistici puntati contro il territorio americano. Il primo missile balistico di produzione sovietica progettato per essere lanciato da un sottomarino era
===== Gli
Durante la guerra fredda, la marina sovietica sviluppò numerose classi di sottomarini convenzionali, entrati in servizio in centinaia di esemplari. Queste unità, originariamente costruite a causa delle iniziali difficoltà tecniche incontrate nello sviluppo dei reattori nucleari per sottomarini, continuarono
Tra le classi che rientrano in questa categoria spiccano le moderne unità della [[
==== La marina italiana nel dopoguerra ====
[[File:Enrico Dandolo (S 513).jpg|thumb
Alla fine della seconda guerra mondiale alla marina italiana non fu concesso di mantenere unità subacquee in servizio e tutte le unità sopravvissute al conflitto dovettero essere cedute ai vincitori o demolite. Due di esse però, il ''[[Giada (sommergibile)|Giada]]'' e il ''[[Vortice (sommergibile)|Vortice]]'', assegnate alla Francia che non le aveva mai ritirate, furono reintegrate in servizio dalla nascente [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare italiana]], convinta della necessità di mantenere esperienze e competenze nel settore sommergibilistico. Le due unità erano ufficialmente inquadrate come ''pontoni di carica'' per le batterie ma in realtà, con il tacito assenso degli Alleati, operavano dalla base di Taranto per addestrare gli equipaggi<ref>{{cita web | url = http://www.archeologiaindustriale.it/sez_produzione_it.php?search_linked_media=sommergibile%7Cadua&content_type=nave&goto_id=890 | titolo = La storia del sommergibile Giada | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110722024227/http://www.archeologiaindustriale.it/sez_produzione_it.php?search_linked_media=sommergibile%7Cadua&content_type=nave&goto_id=890 | dataarchivio = 22 luglio 2011 }}</ref>. Le cose cambiarono con l'adesione dell'Italia alla [[NATO]] quando si manifestò l'urgente esigenza di disporre di nuove unità. Tale necessità fu soddisfatta inizialmente dalla cessione di sette sottomarini statunitensi della classe Gato modificati agli standard GUPPY II e III. A essi si aggiunsero, nei primi anni settanta, due unità della [[Classe Tang (sommergibile)|Cclasse Tang]].<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 127}}.</ref> A partire dal 1965, però, la marina italiana iniziò a commissionare nuovi progetti ai cantieri nazionali. I primi sottomarini di costruzione nazionale a entrare in servizio furono le quattro unità della [[classe Enrico Toti]]<ref name="ReferenceC">{{cita | Miller, Unterseeboote | pp. 126-127}}.</ref>, tutte varate entro il 1970.<ref name="ReferenceC"/>
Successivamente entrarono in servizio
Come molte delle marine maggiori anche l'Italia aveva avviato la progettazione per una classe di sottomarini
=== I giorni nostri e il futuro ===
La fine della [[guerra fredda]] e la dissoluzione dell'URSS e del Patto di Varsavia hanno portato a una progressiva contrazione delle spese militari e a una significativa riduzione degli arsenali strategici, fattori che hanno interessato anche i sottomarini. Gli elevati costi di sviluppo e di gestione hanno spinto Stati Uniti e Russia a ridurre il numero delle unità in servizio, radiando quelle più anziane e talvolta cancellando l'ultimazione di sottomarini (soprattutto SSN e SSBN) ancora in fase di costruzione.<ref>''World Defence Almanac'', Ed. 2006, voci "United States of America" e "Russia".</ref>
Ciò nonostante da qualche anno la Russia ha ridato impulso alle attività di sviluppo e costruzione di sottomarini.
=== Sottomarini utilizzati per scopi scientifici ===
[[File:NR-1 986.jpg|thumb|L'[[NR-1]] al momento del rientro in porto]]
Decisamente più modesto è stato il numero di sottomarini impiegati per scopi scientifici. L'importanza del sottomarino come strumento per l'esplorazione degli abissi raggiunse il culmine solo verso la metà degli anni cinquanta del secolo scorso, quando il progresso tecnologico e l'impiego di materiali avanzati permisero la costruzione di sottomarini in grado di raggiungere profondità elevatissime. Grande notorietà ebbe il [[Trieste (batiscafo)|batiscafo ''Trieste'']], che nel
Non meno famoso fu il batiscafo francese [[FNRS-2]], che per un certo periodo fu in competizione con il Trieste per la conquista degli abissi, anche se non si immerse mai a profondità superiori ai
Tra i sottomarini impiegati per scopi scientifici spiccano anche alcune unità della classe XXI tedesca che furono convertite nel dopoguerra in sottomarini di ricerca. Di queste unità la più nota fu quella che portava il nome di ''Willhelm Bauer'', unica della sua classe a essere rimasta in Germania nel dopoguerra, impiegata dalla marina militare tedesca per scopi di ricerca. Altrettanto famoso è stato inoltre il minuscolo sottomarino a propulsione nucleare [[NR-1]] della US Tra questi, il più avanzato è il ''[[Lošarik]]'': in grado di spingersi fino a {{formatnum:6000}} metri di profondità, può svolgere ricerche scientifiche e recuperare equipaggi da altri sottomarini danneggiati, oltre a essere utilizzato per operazioni speciali<ref>{{Cita web| url=http://www.globalsecurity.org/military/world/russia/210.htm| titolo=Il Losharik su globalsecurity.org|data=19 aprile 2009| accesso=}}</ref>.
== Principio di funzionamento ==
Il principio fisico in base al quale un sottomarino effettua le operazioni di emersione e immersione è sostanzialmente il [[principio di Archimede]]. Si hanno quindi due tipologie di funzionamento: in [[Assetto (subacquea)|assetto neutro]] (sott'acqua) e in assetto positivo (sulla superficie dell'acqua); l'assetto negativo viene in genere evitato in quanto rappresenta una situazione di pericolo poiché porta il mezzo ad avere una densità media maggiore di quella dell'acqua, generando così una tendenza intrinseca all'affondamento; d'altronde un'eventuale immersione rapida può essere anche effettuata con l'ausilio dei timoni verticali e la spinta del motore.
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=== Funzionamento in assetto neutro ===
Siccome la struttura del sottomarino ha una [[densità]] maggiore di quella dell'acqua, senza alcun accorgimento si avrebbe l'affondamento, per questo all'interno della struttura viene ricavata una camera stagna, contenente una quantità di aria sufficiente a fare in modo che la densità media di tutto il sottomarino sia pari a quella dell'acqua (cioè circa
=== Funzionamento in assetto positivo ===
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<gallery>
File:Submarine diving 1.svg|Sottomarino in assetto positivo (sulla superficie dell'acqua)
File:Submarine diving 2.svg|Apertura delle valvole
File:Submarine diving 3.svg|Sottomarino in assetto neutro (sott'acqua)
</gallery>
[[File:Submersible diving operations.svg|thumb|
<li>'''A''': sottomarino in superficie;</li>
<li>'''B''': manovra di immersione;</li>
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== Aspetti tecnici ==
=== Lo scafo ===
[[File:U995 2004 1.jpg|thumb|left|[[U-Boot Tipo VII]] della seconda guerra mondiale: si notino i serbatoi al lato che sporgono dallo scafo]]
Gli scafi dei primi sottomarini erano prevalentemente composti da assi di legno opportunamente fissate l'una con l'altra con l'ausilio di [[chiodo|chiodi]], [[Vite a legno|viti]] o in alternativa semplicemente fissate con dei fili. Non di rado i primi rudimentali sottomarini erano composti dallo scafo di due imbarcazioni chiuse una sopra l'altra analogamente
==== L'uso del metallo per gli scafi ====
[[File:SRH025-p40.jpg|thumb
L'ulteriore progresso tecnologico consentì alla fine del diciannovesimo secolo di realizzare i primi scafi completamente in [[acciaio]]. Apparve quindi subito conveniente trasferire i serbatoi che fungevano da zavorra all'esterno dello scafo per aumentare lo spazio all'interno dell'imbarcazione. Per migliorare la governabilità e la sicurezza di tali sottomarini nella navigazione in superficie si decise di disporre i serbatoi intorno allo scafo in modo da creare un doppio scafo, anche se va precisato che una volta in immersione, dal momento che la pressione nei serbatoi era la stessa di quella all'esterno dello scafo, questi battelli equivalevano a sottomarini dotati di uno scafo a monoscocca. Un ulteriore problema per il mantenimento
==== L'era del doppio scafo ====
[[File:USS Greeneville
Soluzione tecnica che aumentò invece decisamente il livello di sicurezza dei sottomarini fu l'introduzione del doppio scafo che era composto da due scafi indipendenti entrambi stagni e capaci di resistere alla pressione esterna anche in caso di cedimento di uno dei due.<ref>
Altro aspetto importante che ha visto nel corso dei decenni grandi innovazioni fu la resistenza degli scafi stessi, che con il progredire della tecnica fu decisamente migliorata, permettendo di aumentare in modo considerevole le profondità massime di immersione delle unità. Unità di ultima generazione concepite per scopi bellici possono raggiungere anche profondità di 600 metri<ref>Il record è rappresentato dal sottomarino sovietico [[K-278 Komsomolets]], che aveva una profondità operativa di oltre
=== Armamento ===
[[File:FS Redoutable torpilles.jpg|thumb|Tubi lancia siluri a bordo di un sottomarino]]
[[File:
L'arma principale di ogni sottomarino è rappresentato dal [[siluro]].<ref>
A seconda dell'armamento del quale dispongono, i moderni sottomarini nucleari si differenziano in [[Sottomarino nucleare|SSN]], [[Sottomarino lanciamissili|SSGN]] o [[sottomarino nucleare lanciamissili balistici|SSBN]], dove la lettera N indica appunto la propulsione
A partire dai primi anni del dopoguerra i sottomarini di nuova costruzione erano sprovvisti di armamento in coperta che fu progressivamente rimosso anche dalle unità più anziane. L'idea di ingaggiare una battaglia in superficie contro le navi nemiche si era rivelata eccessivamente rischiosa già nel corso della seconda guerra mondiale e gli sviluppi tecnologici con l'introduzione dei missili rendevano i cannoni completamente
Arma che invece dagli albori delle prime unità fino ai giorni nostri ha continuato a conservare validità pur essendo stata utilizzata in modo relativamente marginale sono state le [[Mina navale|mine]]. Infatti quasi tutti i sottomarini hanno conservato la capacità di posare mine attraverso i tubi lancia siluri.
Va infine notato come quasi tutti i sottomarini costruiti finora siano sprovvisti di armi idonee
=== Sensori ===
[[File:Attilio Bagnolini (S 505).jpg|thumb
I primi sommergibili non disponevano di alcun tipo di sensore per cui navigavano in immersione affidandosi esclusivamente alle carte nautiche e al barometro. Per la navigazione in superficie si faceva ricorso a personale di vedetta.
Il sensore principale dei moderni sottomarini è il [[sonar]], utilizzato in immersione profonda per individuare ostacoli e bersagli. Il sonar può operare in modalità attiva (emettendo onde sonore e interpretandone il riverbero) o passiva, come un [[idrofono]].<ref>[http://www.globalsecurity.org/military/systems/ship/systems/sonar.htm www.globalsecurity.org]</ref>
I sottomarini dispongono generalmente di vari tipi di sensori sonar. A quello principale, installato in un bulbo o sotto una cupola in fibra di vetro rinforzata a [[prua]], si aggiungono sensori passivi disposti lungo lo scafo e il sonar passivo rimorchiato (in [[lingua inglese|inglese]] ''towed array'')<ref>[http://www.globalsecurity.org/military/systems/ship/systems/towed-array.htm www.globalsecurity.org]</ref>. Quest'ultimo è costituito da sensori filati a distanza dal sottomarino e trainati per mezzo di un cavo. Questo accorgimento consente di allontanare i sensori dalle fonti di disturbo (eliche e impianto motore) e di estendere così la portata e la sensibilità della ricezione, nonché a coprire il settore poppiero. L'utilizzo del sonar rimorchiato, che richiede diversi minuti sia per il dispiegamento
A quota periscopica e in affioramento i sottomarini utilizzano altri sensori, montati su alberi telescopici che fuoriescono a comando dalla torretta, e in particolare il periscopio, il [[radar]] e gli apparati [[Guerra elettronica|ESM]].<ref>
=== Impianti radio ===
[[File:Enigma Machine at NSA.jpg|thumb
La comunicazione con sottomarini in superficie avviene tramite le normali apparecchiature radio utilizzate anche dalle navi militari. Molto più problematica invece risulta la comunicazione radio con unità che si trovano in immersione anche a profondità modeste. L'unico modo per comunicare in questo caso è tramite segnali radio a bassissima frequenza ([[Very low frequency|VLF]]).<ref>{{Cita web| url=http://www.geonics.com/html/vlfsystems.html| titolo=vlfsystems.html|data=14 novembre 2008| editore=geonics.com| accesso=14 marzo 2009}}</ref>
Tuttavia a partire dal 2004, alcune di queste stazioni hanno cessato di trasmettere<ref>{{Cita web| url=http://enterprise.spawar.navy.mil/UploadedFiles/fs_clam_lake_elf2003.pdf| titolo=spawar.navy.mil| data=14 novembre 2007| accesso=14 novembre 2008| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061007110748/http://enterprise.spawar.navy.mil/UploadedFiles/fs_clam_lake_elf2003.pdf| dataarchivio=7 ottobre 2006}}</ref>. Al loro posto vengono probabilmente utilizzati sistemi più sofisticati come lo statunitense SUBTACS che trasmette su frequenze comprese fra 30 e 300 Hz, dotato di apparecchiature più semplici e compatte ed è in grado di comunicare con sottomarini anche a profondità elevate, con una capacità di trasmissione dati 300 volte superiore a quella dei tradizionali apparati ELF<ref>''Jane's Underwater Warfare Systems'', 2002, voce "SUBTACS".</ref>. Gli Stati Uniti utilizzano anche velivoli speciali, conosciuti con la sigla TACAMO, per comunicare a grande distanza con i sottomarini in immersione.<ref>{{cita | Miller, Jordon | pp. 62-63}}.</ref> Tutte le moderne comunicazioni radio militari utilizzano algoritmi [[Crittografia|criptati]] che rendono particolarmente difficile la loro decodifica, garantendo un elevato livello di sicurezza.
Molto rischioso invece risulta l'invio di segnali radio dal sottomarino stesso, dato che questa attività potrebbe non solo rivelare la presenza del sottomarino ma anche la sua posizione.
=== Propulsione ===
[[File:Ocelot-DieselMotors.JPG|thumb
[[File:Walter steam generator.jpg|thumb
Uno degli aspetti più importanti di un sottomarino è sicuramente costituito dal suo apparato motore. In passato i primi sottomarini dovevano fare affidamento
[[File:HMCS VICTORIA.jpg|thumb|Spaccato di un moderno sottomarino
Per fare questo si dotarono i sottomarini di motori a [[motore a benzina|benzina]] o [[
Nel corso della seconda guerra mondiale fu messo a punto lo Snorkel, una specie di tubo telescopico attraverso il quale i sottomarini possono aspirare l'aria necessaria al funzionamento dei motori
Il primo tipo di propulsione che invece rese realmente indipendenti i sottomarini dall'aria in superficie fu quella nucleare. Le unità moderne di grandi dimensioni sono dotate di un [[Reattore nucleare a fissione|reattore nucleare]] che fornisce tutta la quantità di energia elettrica necessaria per la navigazione e il funzionamento delle apparecchiature di bordo. Tuttavia la presenza di un reattore nucleare comporta problemi notevoli, primo tra tutti la schermatura dalle [[Raggi gamma|radiazioni]].<ref>
Una diversa soluzione tecnica sviluppata in tempi recenti fu l'introduzione delle [[pile a combustibile]]<ref>{{Cita web|url=http://www.marina.difesa.it/sommergibili/classetodaro.asp|titolo = Classe Todaro
== Gli altri operatori ==
[[File:Submarine operators countries.PNG
Oltre alle nazioni già citate in precedenza (Stati Uniti, Russia, Germania, Italia), tra i principali utilizzatori di sottomarini spiccano [[Regno Unito]], [[Francia]] e [[Cina]]. Queste tre potenze nucleari dispongono di sottomarini SSBN e SSN, sia pure in numero notevolmente inferiore rispetto a Stati Uniti e Russia. L'unica grande potenza sprovvista di SSBN è ancora l'India che fino
=== Regno Unito ===
[[File:HMS Vanguard April 1994.jpg|thumb|Unità della [[Classe Vanguard (sottomarino)|classe Vanguard]]]]
L'evoluzione dei sottomarini nel Regno Unito fino allo scoppio della [[
=== Francia ===
[[File:FS Redoutable.jpg
Al termine della [[seconda guerra mondiale]] la [[Francia]] si ritrovava quasi completamente sprovvista di sottomarini e con un sensibile gap tecnologico da colmare. L'occupazione tedesca aveva impedito qualsiasi attività di sviluppo nel settore e le principali infrastrutture risultavano pressoché distrutte.<br />Ciò nonostante, l'impegno francese per recuperare il divario rispetto alle altre superpotenze fu estremamente efficace e già nei primi anni cinquanta era iniziato lo sviluppo di unità dotate di propulsione nucleare privilegiando, contrariamente ad altri paesi, gli [[SSBN]] rispetto agli [[sottomarino nucleare|SSN]].<br />Nel 1967 entrò in servizio la prima unità della [[classe Le Redoutable]]<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | pp. 8, 114}}.</ref>, composta da sei unità<ref name="Miller">{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 123}}.</ref>, sostituite solo verso la fine degli anni novanta dai sottomarini della [[classe Le Triomphant]].<br />Contrariamente alla [[Royal Navy]] la [[Marine nationale|marina militare francese]] non equipaggiò i propri [[SSBN]] con missili di fabbricazione statunitense ma sviluppò un proprio sistema d'arma.<br />A partire dal 1979 gli [[SSBN]] francesi furono affiancati dagli SSN della [[classe Rubis]]<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 124}}.</ref> che a partire dal 2017 dovrebbero essere sostituiti dagli SSN della [[Classe Suffren (sottomarino)|classe Suffren]].<br />Nel dopoguerra, la [[Francia]] costruì per la [[Marine nationale]] i seguenti sottomarini: sei della {{nave|classe|Narval|sottomarino|6}}, quattro della {{nave|classe|Aréthuse}}, undici della {{nave|classe|Daphné||2}}, due sottomarini sperimentali {{nave||Q244||2}} e {{nave||Gymnote|S 655|2}}, sei della {{nave|classe|Le Redoutable}}, quattro della {{nave|classe|Agosta}}, sei della {{nave|classe|Rubis}}, quattro della {{nave|classe|Le Triomphant}} e sei della {{nave|classe|Suffren|sottomarino|6}} (questi ultimi in costruzione).
=== Cina ===
[[File:Han class.jpg|thumb
La [[Cina]] è stata l'ultima, tra le grandi potenze nucleari,
=== Giappone ===
[[File:Holland 1 Class Submarine in the IJN.jpg|thumb
Tra le nazioni con una delle più lunghe tradizioni nella progettazione e costruzione di sottomarini spicca anche il [[Giappone]], che mise in servizio i suoi primi battelli già a partire dalla [[guerra russo giapponese]] nel
Alla fine del conflitto dopo la capitolazione del Giappone tutte le unità ancora operative dovettero essere cedute agli
== Incidenti avvenuti a bordo di sottomarini ==
[[File:USS Thresher (SSN-593) stern.jpg|thumb
Molti sottomarini sono andati perduti a causa di incidenti provocati da vari fattori, come errori di costruzione ed errori umani. Già a partire dagli albori si sono registrate numerose sciagure
I principali utilizzatori di sottomarini hanno considerato l'evenienza che un battello resti bloccato sul fondo con l'equipaggio intrappolato nello scafo e hanno messo a punto tecniche e sistemi per l'evacuazione. Questi comprendono sia procedure implementabili autonomamente
[[File:Submarine Yankee I damaged.jpg|thumb
=== I francesi ===
Tra le unità
=== Il K-19 ===
Le vicende del ''[[K-19 (sottomarino)|K-19]]'', primo SSBN sovietico, sono particolarmente note nella casistica degli incidenti dei sottomarini, in quanto l'esigenza di schierare rapidamente il battello, simbolo di potenza strategica, mise in secondo piano i requisiti di sicurezza e determinò una serie funesta di avarie e malfunzionamenti. Già nel corso della sua prima missione si registrò l'avaria di una delle pompe del refrigerante del reattore nucleare, che causò la fuoriuscita di materiale radioattivo e di conseguenza la contaminazione di alcuni membri dell'equipaggio. Un'avaria al circuito di raffreddamento nel luglio del 1961 determinò il surriscaldamento incontrollato del reattore. La fusione catastrofica fu evitata grazie al sacrificio di alcuni uomini dell'equipaggio che ripararono il circuito esponendosi a dosi letali di radiazioni. Un altro incidente nel 1972 determinò un incendio che causò la morte di 28 marinai. Nonostante queste e altre disavventure, il sottomarino restò in servizio fino al 1991.<ref>{{cita web | url =
=== Stati Uniti d'America ===
La marina americana perse in circostanze misteriose due sottomarini nucleari, l'[[USS Thresher (SSN-593)|USS ''Thresher'']] e l'[[USS Scorpion (SSN-589)|USS ''Scorpion'']]<ref name="submarinehistory">{{Cita web
=== Altri incidenti sovietici ===
Sorte altrettanto misteriosa è toccata al
Particolarmente tragici e spettacolari furono invece gli eventi che videro l'affondamento del ''[[K-219]]'',
Ultimo grave avvenimento che causò la morte di più di un centinaio di persone e che scosse l'opinione pubblica fu l'affondamento del ''[[K-141 Kursk|Kursk]]'' il
== Sottomarini nella cinematografia e nella letteratura ==
=== I sottomarini nella cinematografia ===
{{vedi anche|Film di sottomarini}}
Numerosi film e serie televisive sono stati dedicati ai sottomarini, molti dei quali tratti anche da vicende realmente accadute. Molti sono inoltre i film dedicati a vicende avvenute durante la seconda guerra mondiale o che prendono spunto da esse, come il film ''[[U-Boot 96]]'', tratto parzialmente da un [[
Celebre è poi il sottomarino giallo del film a cartone animato ''[[Yellow Submarine (film)|Yellow Submarine]]'' sui [[The Beatles|Beatles]], ispirato all'[[Yellow Submarine (brano musicale)|omonima canzone]] del 1966. Dal 2019 è in onda su Sky la serie [[Das Boot]], di produzione angloamericana/tedesca, tratta dai romanzi Das Boot e Die Festung di [[Lothar-Günther Buchheim]].
=== I sottomarini nella letteratura ===
Molti autori hanno scritto romanzi imperniati su sottomarini o su mezzi in grado di esplorare gli abissi marini, tra i quali spicca la celeberrima opera ''[[Ventimila leghe sotto i mari]]'' di [[Jules Verne]]. Il più celebre tra tutti i romanzi ispirati
=== Hull classification symbol ===
* '''SS''': Attack Submarine (Diesel-Electric Power), sottomarino convenzionale d'attacco;
* '''SSN''': Attack Submarine (Nuclear-Powered), [[sottomarino nucleare]] d'attacco ('''SNA''' in francese);
* '''SSB''': Ballistic Missile Submarine (Diesel Electric Power), [[sottomarino lanciamissili balistici]];
* '''SSBN''': Ballistic Missile Submarine (Nuclear-Powered), [[sottomarino lanciamissili balistici]] [[sottomarino nucleare|nucleare]] ('''SNLE''' in francese);
* '''SSG''': Guided Missile Submarine (Diesel-Electric Power), [[sottomarino lanciamissili|sottomarino lanciamissili di crociera]];
* '''SSGN''': Guided Missile Submarine (Nuclear-Powered), [[sottomarino lanciamissili|sottomarino lanciamissili di crociera]] [[sottomarino nucleare|nucleare]];
* '''SSK''': Hunter-Killer/ASW Submarine, sottomarino anti-sottomarino.
==Note==
<references/>
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== Voci correlate ==
* [[Affondamenti di sottomarini nucleari]]
* [[Batiscafo]]
* [[Film di sottomarini]]
* [[Guerra sottomarina indiscriminata]]
* [[Mesoscafo]]
* [[Sommergibile]]
* [[Sottomarino nucleare]]
* [[Sottomarino lanciamissili]]
* [[Sottomarino lanciamissili balistici]]
* [[Snorkel]]
* [[U-Boot]]
* [[Veicolo da salvataggio subacqueo di profondità]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
{{Interprogetto/notizia|etichetta=sottomarino|wikt=sottomarino|Oceano Pacifico: a fuoco un sottomarino nucleare russo, almeno 20 morti|data=9 novembre 2008}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|lingua=en|http://www.submarine-history.com/ |titolo=Submarine History Timeline|accesso=23 aprile 2009}} Presenta la storia dei sottomarini in timeline dal 1580 al 2000.
* {{cita web|lingua=en|http://www.maritime.org/fleetsub/index.htm|titolo=The Fleet Type Submarine Online|accesso=23 giugno 2009}} Riproduzione in linea di un manuale tecnico generico statunitense per sommergibilisti del giugno 1946.
* {{cita web|lingua=en|http://www.uboat.net/index.html |titolo=The U-boat War 1939-1945|accesso=23 aprile 2009}} Il sito è dedicato ai sottomarini tedeschi durante la II GM.
* {{cita web|lingua=en|http://www.navy.mil/navydata/cno/n87/history.html |titolo=Submarine History|accesso=23 aprile 2009}} Sito ufficiale dell'US Navy.
* {{cita web|lingua=en|http://www.
* {{cita web|lingua=en|http://www.
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|guerra|marina}}
{{vetrina|29|aprile|2009|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Sottomarino|arg=
[[Categoria:Sottomarini| ]]
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