Montorio al Vomano: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati dell'Abruzzo|agosto 2020}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Montorio al Vomano
|Panorama = Montorioalvomano.jpg
|Didascalia = Centro storico
|Bandiera = Montorio al Vomano-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Montorio al Vomano-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Abruzzo
|Divisione amm grado 2 = Teramo
|Amministratore locale =Alessandro DiFabio GiambattistaAltitonante
|Partito = [[centrosinistraForza Italia (2013)|Forza Italia]]
|Data elezione =08/06/2009 22-9-2020
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Altavilla, Case Vernesi, Colledonico, [[Collevecchio (Montorio al Vomano)|Collevecchio]], Cusciano, Faiano, [[Leognano (Montorio al Vomano)|Leognano]], [[Collevecchio (Montorio al Vomano)|Piane di Collevecchio]], San Lorenzo, San Giovanni, San Mauro, Schiaviano, Villa Brozzi,Valle cupa, Villa Maggiore, Villa Vallucci,
|Latitudine gradi=42
|Divisioni confinanti = [[Basciano]], [[Colledara]], [[Cortino]], [[Crognaleto]], [[Fano Adriano]], [[Teramo]], [[Tossicia]]
|Latitudine minuti=35
|Zona sismica = 1
|Latitudine secondi=0
|Gradi giorno = 1744
|Latitudine NS=N
|Nome abitanti = montoriesi
|Longitudine gradi=13
|Patrono = [[san Rocco]]
|Longitudine minuti=38
|Festivo = 16 agosto
|Longitudine secondi=0
|PIL = {{formatnum:130.7}} [[Milione|mln]] [[Euro|€]]<ref name="PIL">{{Cita news|url=https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/05/27/lajatico-comune-piu-ricco-ditalia-la-mappa-dei-redditi-degli-italiani-pre-pandemia/|titolo=Lajatico è il Comune più ricco d'Italia. La mappa dei redditi degli italiani pre-pandemia|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|data=27 maggio 2021}}</ref>
|Longitudine EW=E
|PIL procapite = {{formatnum:16715}} [[Euro|€]]<ref name="PIL"/>
|Altitudine=262
|Mappa = Map of comune of Montorio al Vomano (province of Teramo, region Abruzzo, Italy).svg
|Superficie=53
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Montorio al Vomano nella provincia di Teramo
|Note superficie=
|Abitanti=8319
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-04-2011
|Sottodivisioni=Altavilla, Case Vernesi, Colledonico, [[Collevecchio (Montorio al Vomano)|Collevecchio]], Cusciano, Faiano, Leognano, [[Collevecchio (Montorio al Vomano)|Piane di Collevecchio]], San Lorenzo, San Giorgio, San Giovanni, San Mauro, Schiaviano, Villa Brozzi, Villa Maggiore, Villa Vallucci
|Divisioni confinanti=[[Basciano]], [[Colledara]], [[Cortino]], [[Crognaleto]], [[Fano Adriano]], [[Teramo]], [[Tossicia]]
|Codice postale=64046
|Prefisso=[[0861]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=067028
|Codice catastale=F690
|Targa=TE
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=1744
|Diffusività=
|Nome abitanti=montoriesi
|Patrono=[[san Rocco]]
|Festivo=[[16 agosto]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map_of_comune_of_Montorio_al_Vomano_(province_of_Teramo,_region_Abruzzo,_Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Montorio al Vomano nella provincia di Teramo
|Sito=http://www.comune.montorio.te.it
}}
 
'''Montorio al Vomano''' (''Mundurje'' in [[Dialetti dell'Abruzzo|abruzzese]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 8.319{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref>[http://demo.istat.it/pop2010/index.html Datoname="template Istatdivisione alamministrativa-abitanti" 31/03/2011].</ref> della [[provincia di Teramo]] in [[Abruzzo]]. Fa parte della [[Comunitàcomunità montana]] ''[[Comunità Montana Gran Sasso|Gran Sasso]]''.
 
==Il nomeOrigini edel lenome origini==
[[File:Chiostrozoccolanti1.jpg|240 px|left|thumb|Il chiostro della chiesa degli Zoccolanti, nel centro storico di Montorio al Vomano]]
Il nome Montorio deriva da "''Mons Aureus''", monte"Monte d'oro", come dimostra la presenza di stemmi nel centro storico della cittadina, risalente al [[XIV secolo|XIV]] e [[XV secolo]]. In realtà già dagli anni [[940]] e [[948]], con la ''Cartula de Terra Montoriana'' contenuta nel Cartulariocartulario della Chiesachiesa teramana, risulta una prima trasformazione del termine "''Mons Aureus''" in Montorio, sebbene la cittadina mantennemantenesse l'antico nome per almeno un altro secolo.
 
Montorio sarebbe sortastorta sulle rovine o nei pressi della dell'antica località pretuziana di Beregra o Beretra (Bέρεγρα ή Bέρετρα), e anche se alcuni storici hanno voluto identificare questa antica città nell'odierna [[Civitella del Tronto]], [[Felice Barnabei]] nel suo saggio archeologico sul tratto montano della via Salaria che scorreva lungo il Vomano, sembrerebbe avvalorare tale ipotesi, sia in base alla descrizione del geografo greco [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]], che indicava come Beretra fosse la prima città del Pretuzio per chi giungesse dalla regione dei Marsi cioè da [[Amiternum|Amiterno]], sia sulla base di alcuni brevi saggi archeologici effettuati poco distante ad est di Montorio in un campo dei Sig.risignori Patrizi, dove furono ritrovati ampi tratti di mura e pavimenti marmorei e a mosaico, con notevoli quantità di legno bruciato facendo pensare che un incendio ne fosse stata la causa della distruzione<ref>''Relazione di un viaggio archeologico sulla via Salaria, lungo il corso del Vomano'', in ''Giornale degli scavi di Pompei'', n. I1, a.1868, Appendiceapp. cc. 76-83; tale ipotesi di collocazione nell'alta valle del Vomano ai piedi del Gran Sasso è stata ulteriormente validata da Christiane Delplace nel suo studio sulla ''Romanisation du Picene'' del 1993.</ref>.
 
== Storia ==
Dai manoscritti dell'[[Anton Ludovico Antinori|Antinori]] risulta che già nel 1173 Montorio era [[feudo]] di Guillelmo, fratello del conte ''de [[Storia di Teramo|Aprutio]]''<ref>Non è tuttavia chiaro di quale Montorio si tratti se della scomparsa Montorio a mare nei pressi dell'attuale [[Tortoreto]], o se invece non siasisia da identificare con la Montorio riportata nell'edizione di E. Jamison del 1972, appartenente a Roberto, conte ''de Aprutio'', per un contributo di Xdieci ''milites''.</ref>''; ceduta con gli [[Angioini]] dafu Federicodominio dedi TulloRiccardo nipoteDe dellaBeauvoir contessa(de Bellovidere) e quindi di Manoppello,Matteo TommasaII ''deDel Palearia''Plessis intorno al 1284, aimarito della figlia Luisa De Beauvoir. (deAlla Bellovidere)morte edi quindicostui anel Matteo1293 fu posseduto da Adamo De PlessiacoDussiaco arcivescovo di Cosenza e cancelliere del regno, passando poi nel 13051304 a Gilberto diDe SaldanoSaltay, ciambellano regio. Acquistato dalla città di Teramo, èfu signoreceduto dellanel cittadina.1337 Dopoa variCarlo passaggi[[d'Artus]], morto il quale nel 1348-501346 Montoriopassò con titolo di contea, insieme ad altri feudi, passerà nelle mani della famiglia aquilana dei [[Camponeschi]]. che terranno la contea anche per buona parte del XV secolo con una breve pausa tra XIV e XV secolo quando se ne attesta il passaggio agli [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]]<ref>{{Cita libro|titolo=Palear la dinastia dei maestri di Federico II|autore=Walter Morico|editore=Streetlib|città=Roma|anno=2016|pp=360-361|ISBN=978-88-925-9880-5}}</ref>.
Si ritiene che il centro fu teatro di una storica battaglia, il 7 maggio 1486 durante la quale si affrontarono i montoriesi capeggiati dal conte Camponeschi contro il Duca di Calabria, figlio di Ferdinando D'Aragona.
[[Immagine:Chiostrozoccolanti.jpg|200px|left|thumb|Il chiostro degli zoccolanti, nel centro storico di Montorio al Vomano]]
In quell'occasione la piazza principale venne denominata "Piazza della Vittoria". Dopo i Camponeschi, che riebbero la contea a metà '400 unitamente ad altri feudi quali [[Frunti]] ([[Valle San Giovanni]]), Moriconi, [[Colle Caruno|Colle Caruni]], Macchia del Conte e San Vito; Montorio passerà ai [[Carafa (famiglia)|Carafa]] del ramo della Stadera, per il matrimonio celebrato nel 1467 tra Vittoria Camponeschi, figlia di Pietro Lalle ultimo conte di questa famiglia, con Giovanni Antonio dei conti di [[Maddaloni]], genitori del futuro papa [[Paolo IV]]. Decaduta la famiglia a seguito del [[Trattato di Cave]] per le vicende legate al possesso del ducato di [[Giovanni Carafa|Paliano]] conteso ai [[Colonna]], con Alfonso morto senza eredi maschi; i feudi vennero devoluti alla Regia Corte che tentò di reinfeudare ai loro parenti i [[Caracciolo]] di Vico, da cui però i montoriesi si affrancarono; per tornare ad essere nuovamente rifeudalizzata, fino ai marchesi Spiriti di Napoli. Tra gli altri feudatari, i [[Crescenzi]] di Roma furono marchesi di Montorio dal 1597 al 1761 insieme ad alcune località dell'attuale comune di [[Rocca Santa Maria]] e [[Valle Castellana]]. Nella Chiesa di San Rocco eretta da Vittoria Camponeschi, istituita in Collegiata nel 1559 con bolla di Paolo IV, si conserva una tela col ritratto del Card. Marcello Crescenzi, amico dei Canonici della Collegiata, cui aveva donato un piviale, una pianeta ed una mitra lavorata con perle e pietre e datati 1746 (ricordati nella lettera del 7 maggio 1752, tuttora esistente nell'archivio parrocchiale).
 
Si è a lungo ritenuto, sia pure erroneamente, che il centro abruzzese sia stato teatro della storica [[battaglia di Montorio]], avvenuta il 7 o 8 maggio 1486 nell'ambito della [[congiura dei baroni]]. Tale erronea attribuzione si riscontra per la prima volta in ordine di tempo nel testo ''La congiura de' baroni del Regno di Napoli contra il re Ferdinando primo'' di [[Camillo Porzio]], risalente al 1565. Essa viene ripresa nel lavoro di [[Muzio Muzii (storico)|Muzio Muzii]]<ref>{{Cita libro|titolo=Della storia di Teramo dialoghi sette|autore=Muzio Muzii|editore=Tipografia del Corriere Abruzzese|anno=1893|pp=198-199}}</ref> (scritto nel 1596) e in quello di [[Niccola Palma]]<ref>{{Cita libro|titolo=Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli detta dagli antichi Praetutium, ne' bassi tempi Aprutium oggi città di Teramo e diocesi aprutina|autore=Niccola Palma|editore=Ubaldo Angeletti|città=Teramo|anno=1832|volume=2|pp=407-409}}</ref> (redatto a partire dagli inizi del XIX secolo e pubblicato tra il 1832 e il 1836). La storiografia moderna sulla base di nuove risultanze e dispacci dell'epoca è tuttavia concorde nel collocare l'evento bellico nell'omonima località di [[Montorio (Sorano)|Montorio]], frazione del comune di [[Sorano]] nell'attuale [[provincia di Grosseto]].<ref>{{Cita libro|titolo=Le signorie|autore=Luigi Simeoni|wkautore=Luigi Simeoni (storico)|editore=F. Vallardi|anno=1950|volume=1|p=560}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Dispacci della diplomazia fiorentina|autore-capitolo=Ernesto Pontieri|wkautore-capitolo=Ernesto Pontieri|editore=Archivio storico per le province napoletane|anno=1972|volume=89|capitolo=La guerra dei baroni napoletani e di papa Innocenzo VIII contro Ferrante d'Aragona|pp=125-126}}</ref><ref>{{Enciclopedia italiana|nome=Congiura dei Baroni|nomeurl=congiura-dei-baroni|autore=Giuseppe Paladino|anno=1930}}</ref> Va inoltre sottolineato come un altro cronista del XVI secolo, [[Scipione Ammirato]], avesse già evidenziato nelle sue ''Istorie fiorentine'' (scritte avvalendosi dei materiali custoditi nell'Archivio Pubblico di Firenze) l'incongruità della collocazione della battaglia in Abruzzo fatta da Porzio.<ref>{{Cita libro|titolo=Istorie fiorentine|autore=Scipione Ammirato|editore=Amador Massi e Lorenzo Landi|città=Firenze|anno=1641|volume=2|p=174}}</ref>
===Il fiume Vomano===
[[File:LungofiumetorremontorioChiostrozoccolanti.jpg|250 pxthumb|left|thumbupright|Il fiumechiostro Vomanodegli ezoccolanti, ilnel lungofiumecentro Badenstorico Powell pressodi Montorio al Vomano. Sul lato destro una torretta del centro storico.]]
Dopo i Camponeschi – che riebbero la contea a metà Quattrocento unitamente ad altri feudi quali [[Frunti]], Moriconi, [[Colle Caruno|Colle Caruni]], Macchia del Conte e San Vito – Montorio passerà ai [[Carafa]] del ramo della Stadera, per il matrimonio celebrato nel 1467 tra Vittoria Camponeschi, figlia di Pietro Lalle ultimo conte di questa famiglia, con Giovanni Antonio dei conti di [[Maddaloni]], genitori del futuro [[papa Paolo IV]]. Decaduta la famiglia a seguito del [[trattato di Cave]] per le vicende legate al possesso del ducato di [[Giovanni Carafa|Paliano]] conteso ai [[Colonna (famiglia)|Colonna]], con Alfonso morto senza eredi maschi, i feudi vennero devoluti alla Regia Corte che tentò di reinfeudare ai loro parenti i [[Caracciolo]] di Vico, da cui però i montoriesi si affrancarono, per tornare infine ad essere nuovamente rifeudalizzata, fino ai marchesi Spiriti di Napoli.
La storia di Montorio è inevitabilmente legata al fiume [[Vomano]], chiamato da [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]] "Flumen Vomanum", che divideva i pretuziani che abitavano la sponda sinistra, dai Vestini-Pinnensi e dagli Atriani, che si trovavano alla sua destra nella zona prossima all'Adriatico. Le interpretazioni sull'origine del nome sono diverse: Strabone, in epoca romana, avrebbe chiamato il Vomano "Matrinus" o "Macrinus". Secondo [[Melchiorre Delfico]] il nome Macrinus sarebbe stato dato invece dagli [[Etruschi]] e quello di Vomano dai Romani. Quest'ultimo potrebbe derivare, secondo un'antica tradizione, dal termine "Inumano" a causa dell'impeto distruttore delle sue piene, o da Vox Humana, dal confronto del mormorio delle sue acque con il timbro della voce umana. Fu anche chiamato Cumano o Gumanum, come testimonia la Bolla spedita il 27 novembre 1153 da Papa [[Anastasio IV]] al vescovo aprutino Guido II.
 
Tra gli altri feudatari, i [[Crescenzi]] di Roma furono marchesi di Montorio dal 1597 al 1761 insieme ad alcune località dell'attuale comune di [[Rocca Santa Maria]] e [[Valle Castellana]]. Nella Chiesa di San Rocco eretta da Vittoria Camponeschi, istituita in Collegiata nel 1559 con bolla di Paolo IV, si conserva una tela col ritratto del Card. Marcello Crescenzi, amico dei Canonici della Collegiata, cui aveva donato un piviale, una pianeta ed una mitra lavorata con perle e pietre e datati 1746 (ricordati nella lettera del 7 maggio 1752, tuttora esistente nell'archivio parrocchiale).
===Il primato della luce elettrica===
A Montorio l'inaugurazione della luce elettrica avvenne il 10 dicembre 1899. In precedenza il sindaco di Montorio si era rivolto all'ingegner Conti di Vicenza per valutare l'effettiva convenienza dell'operazione e ai sindaci delle città di [[Tagliacozzo]], [[Terni]] e [[Macerata]], dove gli impianti erano stati "testati" per le prime volte in Italia.
[[File:Piazzamontorioalvomano.JPG|250 px|left|thumb| Piazza della Vittoria (oggi Piazza Orsini) durante una Domenica dell'anno.]]
La giunta comunale decise dunque di andare avanti con il progetto. Questo fu rallentato da vicissitudini nella vita politica cittadina ma il contratto fu formalizzato il 2 aprile 1899. Il Municipio di Montorio al Vomano avrebbe concesso e appaltato il servizio della pubblica illuminazione elettrica delle piazze, vie e vicoli della città nonché l'esclusività della illuminazione privata per la durata di trent'anni. Al termine della concessione l'impianto sarebbe rimasto di proprietà comunale. L'inaugurazione avvenne alla presenza del sindaco di Montorio cav. Martegiani, l'on. Barnabei, l'avv. Rocco per il Corriere, Rodomonte per il [[Resto del Carlino]] e il sindaco di [[Teramo]] avv. Paris, che si complimentò con la giunta per il primato della cittadina nell'Abruzzo teramano.
Nel complesso furono installate dall'impresa Geraci di Napoli 71 lampadine: 16 in Piazza della Vittoria (attuale Piazza Orsini), 11 in via Nazionale (attuale corso Valentini), 12 in via del Municipio (attuale via Urbani), 2 in via Camponeschi Carafa (attuale via Di Giammarco), 6 in via del Forte (attuale via Scarselli), 8 in via Beretra, 6 nella zona alta del Colle, 1 in via delle Fornaci, 1 in via delle Carceri Vecchie, 1 nella fontana della piazza, 2 nella fontana della porta, 1 in piazza della Corte (attuale piazza Martiri della Libertà), 1 in via dell'Ospedale Vecchio, 1 in via dei Fornari, 1 presso la Madonna del Ponte e 1 all'angolo di casa Mancini<ref>"Aprutium", Organo dell'Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche - Teramo, 1998</ref>.
 
=== Il fiume Vomano ===
La [[Centrale idroelettrica di Montorio|località]] inoltre è integrata come estremità a valle del sistema idroelettrico della alta [[valle del Vomano]], che prende inizio come primo punto di raccolta delle acque dal [[lago di Campotosto]].
[[File:Lungofiumetorremontorio.jpg|thumb|left|upright|Il fiume Vomano e il lungofiume Baden Powell presso Montorio al Vomano. Sul lato destro una torretta del centro storico]]
La storia di Montorio è inevitabilmente legata al fiume [[Vomano]], chiamato da [[Plinio il Vecchio|Plinio]] "Flumen Vomanum", che divideva i pretuziani che abitavano la sponda sinistra, dai Vestini-Pinnensi e dagli Atriani, che si trovavano alla sua destra nella zona prossima all'Adriatico. Le interpretazioni sull'origine del nome sono diverse: Strabone, in epoca romana, avrebbe chiamato il Vomano "Matrinus" o "Macrinus". Secondo [[Melchiorre Delfico]] il nome Macrinus sarebbe stato dato invece dagli [[Etruschi]] e quello di Vomano dai Romani. Quest'ultimo potrebbe derivare, secondo un'antica tradizione, dal termine "Inumano" a causa dell'impeto distruttore delle sue piene, o da Vox Humana, dal confronto del mormorio delle sue acque con il timbro della voce umana. Fu anche chiamato Cumano o Gumanum, come testimonia la Bolla spedita il 27 novembre 1153 da [[papa Anastasio IV]] al vescovo aprutino Guido II.
 
=== Il primato della luce elettrica ===
===Eventi sismici===
A Montorio l'inaugurazione della luce elettrica avvenne il 10 dicembre 1899. In precedenza il sindaco di Montorio si era rivolto all'ingegner Conti di Vicenza per valutare l'effettiva convenienza dell'operazione e ai sindaci delle città di [[Tagliacozzo]], [[Terni]] e [[Macerata]], dove gli impianti erano stati "testati" per le prime volte in Italia.
[[File:Piazzamontorioalvomano.JPG|left|thumb|Piazza della Vittoria (la contemporanea Piazza Orsini) durante una domenica dell'anno]]
La giunta comunale decise dunque di andare avanti con il progetto. Questo fu rallentato da vicissitudini nella vita politica cittadina ma il contratto fu formalizzato il 2 aprile 1899. Il Municipio di Montorio al Vomano avrebbe concesso e appaltato il servizio della pubblica illuminazione elettrica delle piazze, vie e vicoli della città nonché l'esclusività della illuminazione privata per la durata di trent'anni. Al termine della concessione l'impianto sarebbe rimasto di proprietà comunale. L'inaugurazione avvenne alla presenza del sindaco di Montorio cav. Martegiani, l'on. Barnabei, l'avv. Rocco per il Corriere, Rodomonte per [[il Resto del Carlino]] e il sindaco di [[Teramo]] avv. Paris, che si complimentò con la giunta per il primato della cittadina nell'Abruzzo teramano.
 
Nel complesso furono installate dall'impresa Geraci di Napoli 71 lampadine: 16 in Piazza della Vittoria (attuale Piazza Orsini), 11 in via Nazionale (attuale corso Valentini), 12 in via del Municipio (attuale via Urbani), 2 in via Camponeschi Carafa (attuale via Di Giammarco), 6 in via del Forte (attuale via Scarselli), 8 in via Beretra, 6 nella zona alta del Colle, 1 in via delle Fornaci, 1 in via delle Carceri Vecchie, 1 nella fontana della piazza, 2 nella fontana della porta, 1 in piazza della Corte (attuale piazza Martiri della Libertà), 1 in via dell'Ospedale Vecchio, 1 in via dei Fornari, 1 presso la Madonna del Ponte e 1 all'angolo di casa Mancini<ref>{{Cita testo|titolo=Aprutium|editore=Organo dell'Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche|città=Teramo|anno=1998}}</ref>.
Il [[21 aprile]] [[1958]], alle ore 3:22:39, si verificò una notevole scossa di terremoto pari al 5º grado della [[Scala Mercalli]], sentita anche a [[Campli]].
 
La [[Centrale idroelettrica di Montorio|località]] inoltre è integrata come estremità a valle del sistema idroelettrico dell'alta [[valle del Vomano]], che prende inizio come primo punto di raccolta delle acque dal [[lago di Campotosto]].
L'[[8 maggio]] [[1958]], alle ore 19:55:00, si verificò una scossa sempre del 5º grado.
Il [[26 settembre]] [[1969]] si ebbero due scosse: la prima alle ore 23:40:25 di intensità stimata al 5º grado della Scala Mercalli e la seconda alle ore 4:39:00 di intensità stimata al 6º grado<ref>M. Baratta, ''I terremoti in Abruzzo'', fratelli Bocca editori, Torino, 1901</ref>.
 
=== Eventi sismici ===
A seguito della scossa di magnitudo 6,3 che ha sconvolto l'Abruzzo intero il [[6 aprile]] [[2009]], Montorio al Vomano è stata inserita nella lista dei 49 comuni che usufruiranno dei benefici del decreto Bertolaso, insieme ad altri quattro comuni della provincia teramana. Notevoli danni hanno subito il centro storico della cittadina e la frazione di Faiano, completamente evacuata.
Il 21 aprile 1958, alle ore 3:22:39, si verificò una notevole scossa di terremoto pari al 5º grado della [[scala Mercalli]], sentita anche a [[Campli]].
 
L'8 maggio 1958, alle ore 19:55:00, si verificò una scossa sempre del 5º grado.
==Economia==
Il 26 settembre 1969 si ebbero due scosse: la prima alle ore 23:40:25 di intensità stimata al 5º grado della Scala Mercalli e la seconda alle ore 4:39:00 di intensità stimata al 6º grado<ref>{{Cita libro|titolo=I terremoti in Abruzzo|autore=M. Baratta|editore=Fratelli Bocca|città=Torino|anno=1901}}</ref>.
Un settore di primaria importanza per la cittadina è il commercio, mentre la zona artigianale di Via Piane e quella industriale di Contrada Trinità sono ricche di insediamenti produttivi. Numerose sono le piccole e medie imprese sul territorio, in particolare nel settore del mobile, calzaturiero e delle costruzioni. Nella zona industriale inoltre, è presente l’Ardagh Glass, multinazionale irlandese che produce bottiglie per famosi marchi nazionali di birra e che occupa più di cento operai. Un’altra ampia fetta di popolazione invece è impiegata nel settore dei servizi, nel vicinissimo capoluogo [[Teramo]].
 
A seguito della scossa di magnitudo 6.3 che ha sconvolto l'Abruzzo intero il 6 aprile 2009, Montorio al Vomano è stata inserita nella lista dei 49 comuni che usufruiranno dei benefici del decreto Bertolaso, insieme ad altri quattro comuni della provincia teramana. Notevoli danni hanno subito il centro storico della cittadina e la frazione di Faiano, completamente evacuata.
 
Gli eventi sismici del 24 agosto di magnitudo 6°, del 26 Ottobre di magnitudo 5.9 e del 30 ottobre 2016 di magnitudo 6.5 hanno aggravato i danni già subiti dalla cittadina dal terremoto del 6 aprile 2009 ma causandone anche di nuovi, tanto da avere più di 2000 sfollati<ref>{{Cita news|url=http://www.tio.ch/estero/cronaca/1113987/terremoto-in-centro-italia--3-200-sfollati-nel-teramano|titolo=Terremoto in centro Italia, 3.200 sfollati nel teramano|data=31 ottobre 2016}}</ref>.
 
Nel gennaio 2017 la città è stata nuovamente colpita dagli eventi sismici avvenuti il 18 gennaio nelle vicine cittadine aquilane. Delle 6 scosse verificatesi, 4 di queste superiori al 5° hanno aggravato la situazione della cittadina già provata dall'assenza di elettricità e di mezzi di comunicazione dovuta all'abbondante nevicata dei giorni precedenti.
 
A seguito degli eventi sismici del 2016 e del 2017, Montorio al Vomano viene nuovamente inserita nella lista dei 131 comuni del cratere.
 
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone del comune di Montorio al Vomano sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 maggio 2010.<ref>{{cita web|url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2010/comuni/Montorio_al_Vomano.html |titolo= Montorio al Vomano (Teramo) D.P.R. 03.05.2010 concessione di stemma e gonfalone|accesso= 22 marzo 2022 }}</ref>
{{citazione|Stemma di azzurro, ai tre colli all'italiana, di verde, uniti, fondati sulla [[Campagna (araldica)|campagna]] diminuita, di rosso, il colle centrale più alto, i tre colli cimati ognuno dalla [[spiga di grano]], d'oro, la centrale posta in palo, le laterali curvate verso i fianchi. Ornamenti esteriori da Comune.}}
 
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di rosso.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* [[Tempio di Ercole (Montorio al Vomano)|Tempio di Ercole]]: rimane il basamento di epoca italica, posto poco fuori dal centro. Esso è protetto da una tettoia con pannelli informativi.
* [[Chiesa di San Rocco (Montorio al Vomano)|Chiesa parrocchiale di San Rocco]]: rimaneggiata più volte a causa dei terremoti, la chiesa ha una struttura irregolare. La facciata è decorata da un piccolo rosone, ed a sinistra si fonde con la pianta quadrata del campanile che termina a vela, e a destra si unisce alla struttura della seconda navata. Il campanile moderno risale al Novecento ed è posto all'indietro della struttura. Costruito con mattoni rossi ed a pianta quadrata. Fino all'Ottocento le campane stavano dentro due archi della facciata, ora murati. La chiesa è custodita devotamente da secoli dall'antica Confraternita di San Rocco.
* Chiesa di San Filippo Neri: la chiesa, costruita fra il XIII ed il XVI secolo nel luogo ove sorgeva in epoca medievale l'antica chiesa di S.Giacomo, innanzi all'ex Convento di San Domenico, ha subito un'importante ristrutturazione nel corso del secolo XVIII. È un corpo unico simmetrico innalzato su di un'alta scalinata che conduce al sagrato. Il portale centrale è articolato in un doppio sistema marmoreo sovrapposto: uno composto di paraste con capitello dorico su cui imposta l'archivolto a tutto sesto con volto demoniaco scolpito in chiave e teste di cherubini laterali, e l'altro con due semicolonne recanti capitello composito su cui poggia la trabeazione con timpano triangolare superiore contenente lo stemma lapideo di Montorio. Lo spazio interno è articolato in una navata unica. Sulla bussola dell'ingresso poggia una cantoria lignea. La zona presbiteriale, è sollevata su un podio di un'alzata ed è individuata da una balaustra in marmi policromi. La chiesa è custodita devotamente da secoli dall'antica Confraternita di San Filippo Neri.
* Chiesa di Sant'Antonio: la chiesa è documentata gia’ esistente nel secolo XV. È un corpo simmetrico inserito all'interno di un aggregato urbano a chiudere un angolo retto della piazza Ercole Vincenzo Orsini. Presenta finitura superficiale in intonaco colorato. Il campanile a pianta quadrata risulta arretrato rispetto al filo della facciata su di un lato e si eleva al di sopra della copertura della chiesa. Lo spazio interno è articolato in una navata unica e in un coro semicircolare coperto con cupola situato oltre il presbiterio e diviso da un muro trasversale con alto fornice centrale di passaggio e due aperture ai lati. Lo spazio d'ingresso è caratterizzato da un vestibolo all'interno del quale, in posizione centrale, si individua la bussola con i diversi accessi e al di sopra del quale poggia la cantoria. La chiesa è custodita devotamente da secoli dall'antica Confraternita di Sant'Antonio.
* Chiesa della Immacolata Concezione (detta Chiesa degli Zoccolanti): la chiesa è documentata esistente nel 1580; nel 1775 re Carlo di Borbone la fece ingrandire e restaurare dalle fondamenta e arricchire di volte a tutto sesto, cornicioni, colonne, stucchi, come attesta una lapide collocata in facciata; l'edificio ha poi subito modifiche nel corso del secolo XX. È inserita all'interno dell’abitato urbano e prosegue il suo sviluppo nel corpo monastico dell'ex Convento dei Frati Zoccolanti. Lo spazio interno è articolato in una navata unica coperta con volta a botte con lunette entro le quali si aprono finestre rettangolari. Al di sopra della zona d'ingresso aggetta una cantoria in marmi policromi. Nei muri laterali si aprono, attraverso archi a tutto sesto, nicchie con altari. La zona presbiteriale è sollevata su di un podio di un'alzata ed è individuata da una balaustra in marmi policromi. La Chiesa è custodita devotamente da secoli dall'antica Confraternita degli Zoccolanti.
* Cappella della Madonna del Ponte: piccola cappella che ogni anno ospita la statua della Vergine durante la relativa processione. Sulla facciata è apposta una lapide in ricordo del fatto, ritenuto miracoloso dai Montoriesi, della totale conservazione del tempietto malgrado il ponte limitrofo, che attraversava il sottostante fiume Vomano, fu minato e distrutto dai soldati tedeschi in ritirata nel 1944.
* Convento della [[Immacolata Concezione|Santissima Concezione]] dei [[Ordine dei frati minori|Frati Zoccolanti]]: fu costruito nel Settecento presso il fiume Vomano. Ha una navata unica barocca, mentre l'esterno ricorda i monasteri trecenteschi. Ha la forma di una capanna con la facciata rettangolare decorata da rosone e porticato. L'interno circola attorno a un chiostro ornato da un pozzo. Gli stucchi interni sono di Carlo Piazzoli.
* Monastero dei Cappuccini: è legato al convento dei Zoccolanti. Ha una forma a capanna rafforza da contrafforti.
* [[Chiesa di San Lorenzo (Montorio al Vomano)|Chiesa di San Lorenzo]]: è una piccola chiesa privata situata all'inizio di Montorio colpita fortemente dal terremoto da cui ha perso parzialmente il campanile e il tetto, vi sono lavori per cercare di "riportarla in vita".
* Chiesa della Madonna delle Lacrime detta Madonna della Sgrima: la chiesa costruita nel 1324 e modificata fino al secolo XVI, è situata su di un colle nei pressi della frazione Schiaviano. Presenta una facciata dotata di due ingressi simmetrici. L'interno è composto da due navate, dotate di altare. Esse sono separate da due archi a tutto sesto in laterizio che confluiscono in un pilastro rivestito in marmo e sono coperte da tetto a doppia falda con capriate lignee. La costruzione e la particolare localizzazione della chiesa fuori da centri abitati è ascrivibile presumibilmente all'antico culto delle Sette Madonne Sorelle della Vallata del Vomano, sette antiche chiese tutt'ora esistenti e tutte consacrate a sette Madonne diverse, tutte visibili l'una dall'altra, situate lungo la valle del Vomano nei comuni di Montorio al Vomano, di Fano Adriano e di Crognaleto in provincia di Teramo, sulle rovine di antichi templi pagani, localizzati in quasi perfetta corrispondenza della posizione astrale delle sette stelle delle Pleiadi, le sette ninfe che nell'antica mitologia greca sono figlie del titano Atlante che sorregge la volta celeste, il cui antichissimo culto pagano (riferimenti ad esse compaiono in quasi tutte le religioni antiche a livello mondiale ed anche nella Bibbia, nell'Antico Testamento) è stato successivamente inglobato nella tradizione popolare cristiana, rinvenibile comunemente in numerose località dell'Italia centrale e meridionale.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Montorio al Vomano}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
A Montorio al Vomano sono presenti, al 31 dicembregennaio 20082011, 404542 cittadini stranieri., Toccavanoossia leil 323 unità al 1 gennaio dello stesso anno6,51% condella unpopolazione incrementototale. diToccavano circale 80323 unità. Ala 31inizio dicembre 20092008, invece, la popolazione straniera residente404 a Montorioinizio al2009 Vomano è die 485 unità,nel con una crescita rispetto all'anno precedente di ulteriori 80 unità2010. La comunità più numerosa al 2008 è quella serbakosovara che arriva a toccaretocca le 157219 presenzeunità. Nel 2009 invece, a seguito del riconoscimento da parte dell'Italia dell'indipendenza del [[Kosovo]], le presenze serbe nel comune si azzerano a favore di quelle kosovare,. cheDi toccanoseguito le 201nazionalità unità.più rappresentate:
# [[Kosovo]], 219;
{| {{prettytable|width=20%}}
# [[Romania]], 96;
|-
# [[Albania]], 65;
! Bandiera
# [[Macedonia del Nord|Repubblica di Macedonia]], 58;
! Nazione di origine
# [[Polonia]], 33.
! Numero di presenze
|-----
! {{Bandiera|Kosovo}}
| [[Kosovo]]
| '''201'''
|-----
! {{Bandiera|Romania}}
| [[Romania]]
| '''81'''
|-----
! {{Bandiera|Macedonia}}
| [[Repubblica di Macedonia]]
| '''54'''
|-----
! {{Bandiera|Albania}}
| [[Albania]]
| '''52'''
|-----
! {{Bandiera|Polonia}}
| [[Polonia]]
| '''31'''
|-----
! {{Bandiera|Cina}}
| [[Cina]]
| '''11'''
|-----
! {{Bandiera|Francia}}
| [[Francia]]
| '''8'''
|-----
! {{Bandiera|Venezuela}}
| [[Venezuela]]
| '''6'''
|-----
|}
 
==Sport Economia ==
Un settore di primaria importanza per la cittadina è il commercio, mentre la zona artigianale di via Piane e quella industriale di contrada Trinità sono ricche di insediamenti produttivi. Numerose sono le piccole e medie imprese sul territorio, in particolare nel settore del mobile, calzaturiero e delle costruzioni. Nella zona industriale, inoltre, è presente l'Ardagh Glass, multinazionale irlandese che produce bottiglie per famosi marchi nazionali di birra e che occupa più di cento operai. Un'altra ampia fetta di popolazione invece è impiegata nel settore dei servizi, nel vicinissimo capoluogo di [[Teramo]].
La cittadina può vantare il titolo di “European Town of Sport 2010”<ref>http://www.aces-europa.eu/</ref>, ovvero “Città Europea dello Sport 2010”. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato annualmente dall'Aces (Associazione Capitali Europee dello Sport), a comuni al di sotto di 25.000 abitanti, valutando la presenza di impianti sportivi e numero di associazioni presenti sul territorio<ref>http://www.aces-europa.eu/Portals/0/Aces_Documenti/Presentazione%20MONTORIO%20esec.pdf</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
===Calcio===
La principale compagine calcistica è il Montorio88, fondata nel 1988 e militante da numerosi anni nel [[campionato regionale di Eccellenza]]. Tuttavia a Montorio il calcio fece la sua comparsa molti anni prima, intorno agli anni ‘20, quando la squadra aveva tra i propri sfidanti le prestigiose Teramo Calcio e Giulianova. Il culmine arrivò proprio in quel periodo quando i giallo neri, vincendo lo spareggio con il vicino Teramo sul campo comunale del capoluogo fu promosso in serie C, categoria però mai disputata.
Il panorama calcistico cittadino si completa inoltre con una formazione di calcio a 5, due formazioni di terza categoria e una militante nel campionato amatoriale.
Gli impianti presenti sul territorio sono due, entrambi in via Piane, ma quello utilizzato per le sfide casalinghe è lo Stadio “Giampiero Pigliacelli”, con annessa tribuna da 800 spettatori.
 
===Pallavolo Strade ===
Nel 2023 è stato approvato la costruzione di un nuovo svincolo sulla [[Autostrada A24 (Italia)|autostrada A24]] a servizio della cittadina.
Montorio è sede di una delle più importanti società di volley del panorama regionale, sebbene fondata solamente nel 1996. La prima squadra maschile del Montorio volley milita nella serie nazionale di B2, dove si confronta settimanalmente con formazioni provenienti da tutt’Italia. La prima squadra femminile milita invece nel campionato regionale di serie C, ma ha alle spalle anche un’esperienza di serie B2. Il settore giovanile inoltre è il punto di forza della società, potendo contare su oltre 200 atleti. Le partite casalinghe si svolgono nel Palazzetto del centro sportivo di via Piane, complesso con una tribuna da 500 posti a sedere e due campi con fondo [[Mondoflex]].
 
il comune è attraversato dalla [[Strada statale 80 del Gran Sasso d'Italia]] è termine della [[Strada statale 150 della Valle del Vomano]] ed era caposaldo di partenza della ex [[Strada statale 491 di Isola del Gran Sasso]], a completare è servito da altre strade provinciali di minore importanza.
== Cultura ==
=== Personalità legate a Montorio al Vomano ===
*[[Francesco Sebastiani]], (Montorio al Vomano, 1827 - [[Giulianova]], [[1878]]), deputato al Parlamento per il collegio di Teramo;
*[[Melchiorre Delfico]], filosofo illuminista ed economista italiano, nacque nella frazione di Leognano, il [[1 agosto]] del [[1744]]. La famiglia Dèlfico, durante l’invasione degli austriaci, si era rifugiata nella casa dei Civico, la famiglia della madre di Melchiorre, Margherita.
*[[Francesco Marcacci]], (Montorio al Vomano, 25 maggio 1884 - [[Roma]], 23 giugno 1960), musicista, maestro compositore e direttore d'orchestra.
*[[Crescenzio Scarselli]], (Montorio al Vomano, 26 aprile 1837 - 17 gennaio 1893), rappresentante del mandamento di Montorio al Vomano nel Consiglio provinciale. Fu deputato al Parlamento nel gruppo liberale di Giuseppe Zanardelli, godendo della stima dello [[Zanardelli]] stesso, di [[Francesco Crispi|Crispi]] e Cavallotti.
*[[Barone Luigi Bernardi Patrizii]], (Montorio al Vomano 30 settembre 1842 - Roma 1915), entra alla [[Camera dei deputati]] nel 1876 nel gruppo della sinistra liberale e partecipa ai lavori parlamentari per cinque legislature non consecutive (XIII - XIV - XV - XVII - XX). Amato per la sua bontà e la sua generosità si schierò contro la tassa sul macinato.
*[[Tonino Valerii]] (Montorio al Vomano, 20 maggio 1934) regista, noto per i suoi film spaghetti-western come [[I giorni dell'ira]] e [[Il mio nome è Nessuno]].
*[[Francesco Martegiani]] (Montorio al Vomano, 11 giugno 1791 - Pescara, 1851) scienziato, autore dello scritto [[Novae observationes de oculo umano]].
*[[Gina Martegiani]] (Montorio al Vomano, 22 gennaio 1886 - Roma, 3 gennaio 1981) scrittrice, autrice dello scritto [[Il Romanticismo italiano non esiste]].
*[[Vincenzo Runcini]] (Montorio al Vomano, 20 febbraio 1833 - Genova, 10 settembre 1907) scrittore, autore dell'opera [[La difesa di Montorio]].
*[[Vittorino Scarselli]] (Montorio al Vomano, 1873 - Teramo, 1950) pittore [[Allievo di Teofilo Patini]].
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Montorio al Vomano}}
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco=Alessandro Di Giambattista
|DataElezione=08/06/2009
|partito=[[centrosinistra]]
}}
 
=== Gemellaggi ===
===I sindaci di Montorio al Vomano===
* {{Gemellaggio|Italia|Amatrice}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.amatrice.rieti.it/index.php?option=com_content&view=article&id=25&Itemid=33|titolo=Comune di Amatrice. Benvenuti ad Amatrice|accesso=10 febbraio 2013}}</ref>
{|{{Prettytable|}}
* {{Gemellaggio|Italia|Aprilia (Italia){{!}}Aprilia|2000}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 1806
|
| Sebastiani Giuseppe
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1807
|
| Pacini Giammatteo
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1808
|
| Romanelli Giuseppe
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1809
|
| Petrei Gasparo
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1810
|
| Perotti Rocco
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1811
|
| Falchini Stefano
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1812
| 1813
| Perotti Rocco
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1813
| 1814
| Martegiani Vincenzo
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1815
|
| De Panicis Giuseppe
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1816
| 1817
| Candelori Pacifico
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1818
| 1821
| Cancrini Emanuele
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1822
|
| Falchini Alessio
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1823
| 1824
| Perotti Giacomo
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1825
| 1831
| Setta Amico
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1831
| 1833
| Sebastiani Giovanni
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1834
| 1835
| Scarselli Carlo
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1836
| 1838
| De Angelis Camillo
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1839
| 1842
| Pacini Giuseppe
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1843
| 1844
| Martellucci Felice
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1845
| 1848
| Scarselli Carlo
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1849
|
| Cancrini Emanuele
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1850
| 1851
| Salvatori Pio
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1852
| 1853
| Scarselli Carlo
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1854
|
| Martellucci Rocco
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1855
| 1858
| Pacini Giuseppe
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1859
| 1861
| Sebastiani On. Francesco
| Destra Storica
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1861
| 1862
| Polacchi Tommaso
|
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1862
| 1864
| Nardi Luigi
| Destra Storica
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1865
| 1866
| Candelori Pacifico
| Destra Storico
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1867
| 1869
| De Panicis Guglielmo
| Destra Storica
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1869
| 1870
| Forgella Luca
| Destra Storica
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1871
| 1872
| De Panicis Francesco
| Sinistra Storica
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1873
| 1875
| Costanzi Pasquale
| Destra Storica
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1875
| 1883
| De Panicis Francesco
| Sinistra Storica
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1885
| 1887
| Paolini Antonio
| Indipendente
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1890
| 1895
| Martegiani Filippo
| Partito Municipale
| Nomina regia
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1896
| 1897
| Patrizii Bernardi On. Luigi
| Sinistra Storica
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1897
| 1906
| Martegiani Filippo
| Partito Municipale
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1906
| 1910
| Scarselli Giorgio
| Partito Municipale
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1910
| 1914
| Martegiani Filippo
| Partito Municipale
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1914
| 1920
| Scarselli Carlo
| Partito Municipale
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 13-10-1920
| 8-11-1920
| De Angelis Poliseo
| Partito Socialista
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1922
| 1923
| Candelori Rocco
| Blocco d'ordine
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1924
| 1927
| Martegiani Francesco
| Partito Fascista
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1927
| 1928
| Martegiani Francesco
| Partito Fascista
| Podestà di nomina governativa
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1930
| 1934
| Valeri Riccardo
| Partito Fascista
| Podestà di nomina governativa
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1934
| 1938
| Ferretti Tito
| Partito Fascista
| Podestà di nomina governativa
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1944
| 1946
| De Angelis Poliseo
| Partito Comunista
| Elezione consigliare
| Nomina prefettizia su designazione del CNL
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1946
|
| Paolini Rocco
| Democrazia Cristiana
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1946
| 1948
| Magno Carlo
| Democrazia Cristiana
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1948
| 1949
| Paolini Rocco
| Democrazia Cristiana
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1951
| 1960
| Marinaro Salvatore
| Partito Comunista
| Elezione consigliare (lista PCI-PSI)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1960
| 1965
| Furia Oscar
| Democrazia Cristiana
| Elezione consigliare
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1965
| 1968
| Altitonante Vincenzo
| Democrazia Cristiana
| Maggioranza consigliare (DC-PSI-PSDI)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1968
| 1970
| D'Andrea Vittorio
| Partito Comunista
| Maggioranza consigliare (PCI-PSI)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1970
| 1972
| Petrarca Bruno
| Partito Comunista
| Maggioranza Consigliare (PCI-PSI)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1972
| 1975
| Trullo Riccardo
| Partito Comunista
| Maggioranza consigliare (PCI-PSI)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1975
| 1980
| D'Alessio Antonietta
| Partito Comunista
| Maggioranza consigliare (PCI-PSI)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1980
| 1982
| D'Andrea Vittorio
| Partito Comunista
| Maggioranza consigliare (PCI-PSI)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1982
| 1989
| Pellanera Sandro
| Partito Socialista
| Maggioranza consigliare (DC-PSI)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1989
| 1990
| Valleriani Arturo
| Partito Socialista
| Maggioranza consigliare (DC-PSI)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1990
| 1995
| De Dominicis Dino
| Democrazia Cristiana
| Maggioranza consigliare (DC-PCI/PDS)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1995
| 2004
| Nori Ugo
| DS
| Elezione diretta (centro sinistra)
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 2004
| in corso
| Di Giambattista Alessandro
| DS/PD
| Elezione diretta (centro sinistra)
|}}
 
====Citta gemellate==Sport ==
La cittadina si è aggiudicata il titolo di "Città Europea dello Sport 2010", riconoscimento annuale dell'Associazione Capitali Europee dello Sport (ACES), a comuni al di sotto di {{formatnum:25000}} abitanti, che valuta la presenza di impianti sportivi e numero di associazioni presenti sul territorio<ref>{{Cita web|url=http://www.aces-europa.eu/Portals/0/Aces_Documenti/Presentazione%20MONTORIO%20esec.pdf|titolo=Montorio al Vomano}}</ref>.
*{{Gemellaggio|Italia|Aprilia (Italia){{!}}Aprilia|2000}}
 
;Calcio
==Note==
La squadra del paese, il Montorio88, milita nel campionato di Eccellenza Abruzzese e detiene il record di partecipazioni continuative nel massimo campionato regionale, girone unico di Eccellenza, con 23 anni ininterrotti di presenza.
 
Gli impianti presenti sul territorio sono due, il "Giampiero Pigliacelli", con annessa tribuna da 800 spettatori sede delle gare interne delle locali compagini e il campo "ex Parrozzani".
 
;Pallavolo:
Nel 1996 venne fondata la società Montorio Volley, con sezioni maschile e femminile. Dal momento della fondazione partecipa a campionati provinciali e regionali, compresi tutti i vari livelli giovanili. Le partite casalinghe si svolgono nel palazzetto del centro sportivo di via Piane, complesso con una tribuna da 500 posti a sedere.<ref>{{Cita web|url=http://www.montoriovolley.it/chi-siamo/|titolo=Chi siamo – Montorio Volley|accesso=7 novembre 2018|dataarchivio=7 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181107145334/http://www.montoriovolley.it/chi-siamo/|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Strada maestraValle del ParcoVomano]]
*[[Valle del Vomano]]
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
*[http://www.comune.montorio.te.it/ Comune di Montorio al Vomano]
*[http://www.altavillanature.altervista.org/ sito frazione di Altavilla]
*[http://www.15delpresidente.org/ Le Regole dello STU]
 
== Collegamenti esterni ==
{{Provincia di Teramo}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni della provincia di Teramo}}
{{Comuni del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga}}
{{Città romane della Regio V Picenum}}
{{Via Cecilia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Abruzzo}}
 
[[Categoria:ComuniMontorio dellaal provinciaVomano| di Teramo]]
 
[[bcl:Montorio al Vomano]]
[[de:Montorio al Vomano]]
[[en:Montorio al Vomano]]
[[eo:Montorio al Vomano]]
[[es:Montorio al Vomano]]
[[fr:Montorio al Vomano]]
[[gl:Montorio al Vomano]]
[[hu:Montorio al Vomano]]
[[ja:モントーリオ・アル・ヴォマーノ]]
[[lmo:Montorio al Vomano]]
[[nap:Montorio al Vomano]]
[[nl:Montorio al Vomano]]
[[pl:Montorio al Vomano]]
[[pms:Montorio al Vomano]]
[[pt:Montorio al Vomano]]
[[roa-rup:Montorio al Vomano]]
[[roa-tara:Mondorie a 'u Vomano]]
[[ru:Монторио-аль-Вомано]]
[[scn:Munturiu ô Vomanu]]
[[uk:Монторіо-аль-Вомано]]
[[vi:Montorio al Vomano]]
[[vo:Montorio al Vomano]]
[[war:Montorio al Vomano]]