Utente:Puxanto/Sandbox/Romanzo: differenze tra le versioni

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== Storia del romanzo ==
=== Origini del romanzo ===
==== IntroduzioneTeorie sulle origini del romanzo ====
L'opinione, da parte degli studiosi, su quale siano l'origine del romanzo non è unanime data la complessità di struttura che rappresenta il genere del romanzo. Si possono identificare in linea generale due filoni di pensiero, il primo di tipo storico<ref>alcuni studiosi soprattutto in riferimento alle origini ''[[romanzo inglese]]'' preferiscono rintracciare i primi romanzi al XVII secolo mentre altri dal medioevo cavalleresco, soprattutto da parte francese</ref> che si divide nella:
Il romanzo così detto in prosa si incontra solo a partire dalla fine del XVI secolo ma alcuni studiosi ritengono che il romanzo all'inizio non sia stato in prosa ma in versi e che le sue origini siano plurime e provienenti da molte popolazioni troviamo caratteristiche del romanzo ancora prima che ne sia stabilito il genere letterario in Francia con termine ''romanz'', le prime opere romanzate infatti nascono in versi non in prosa perciò per le origini del romanzo il quale ha di certo plurime radici prendiamo ogni storia caratterizzata da una certa complessità nel racconto. Ci sono tre linee di tendenza per definire le origini del romanzo. Una vede l'origine a partire dal XVII secolo col [[romanzo moderno]], la seconda lo fa partire dalle prime opere greche e latine in prosa e la terza da origini sumeriche e egiziane. Per completezza si inizierà dall'epoca sumerica.
 
* La corrente di pensiero che fa risalire il romanzo alle romanzi epici cavallereschi in versi e in prosa dal XII-XIII secolo in Francia
 
* La corrente di pensiero che fa risalire l'origine ai veri propri romanzi in senso moderno del XVII secolo (seguita soprattutto da storici inglesi)
 
il secondo di tipo retrospettivo, elaborata in particolare tra il XVIII e il XX secolo che vede in alcune opere letterarie antiche dei pre-romanzi che hanno elementi comuni al romanzo che si divide nella:
 
* corrente che vede nelle opere letterarie antiche mesopotamiche, egiziane e orientali epico mitologiche degli antecedenti al genere del romanzo se pur non è presente la differenza tra la novella, romanzo e canto
 
* Corrente che vede nelle prime racconti in prosa degli antichi greci e romani degli antecedenti al romanzo moderno e considera questi i primi romanzi della storia
 
Questa semplicazione non da l'idea del numero delle teorie, le principali<ref> per sapere le teorie principali sul romanzo vedi http://www.liceoberchet.it/ricerche/stalin/romanzo/barchiesi.htm
http://www.scanzo.altervista.org/testi_04_05/romanzo_3.pdf
http://www.homolaicus.com/letteratura/romanzo-antico.htm</ref> sono:
 
*Il romanzo sarebbe un'amplificazione della [[novella]]
*Il vescovo Pierre Daniel ritiene che le radici del romanzo sarebbero da ricercarsi nelle opere in prosa orientali alcune raccolte ne [[Le Mille e una notte]]
*Secondo Kerényi (1927), grande storico delle religioni, il romanzo, come l'epica e la tragedia avrebbe avuto un'origine sacrale; esso avrebbe rielaborato antichissimo materiale mitologico, adattandolo ad una realtà umana e «borghese». La sua tesi vede riflesse nel romanzo le vicende della coppia divina Iside - Osiride.
*Merkelbach (1962) osserva che tutti gli autori di romanzi antichi erano seguaci di una divinità o iniziati ai misteri. Le sue teorie focalizzano l'attenzione sull'importanza dell'elemento religioso, fondamentale anche come principio motore della trama separazione - peripezia - salvezza - ricongiungimento, alla quale possono essere ricondotti tutti i romanzi greci.
* Weinreich evidenzia l'affinità tematica col mondo dell'epica, di cui il romanzo sarebbe una sorta di riedizione sotto nuove forme, in grado di meglio interpretare le mutate esigenze del tempo.
* Secondo il Rohd il romanzo sarebbe maturato sotto l'influsso della seconda sofistica, dalla fusione dei racconti di viaggio con racconti d'amore. Ma al rinvenimento di papiri contenenti parti del romanzo di Caritone (I o II secolo d.C.) e del “romanzo di Nino” (I secolo a.C.), databili entro il II s. d.C., escluse un'influenza della neoretorica (II s. d.C.).
* La sua tesi fu condivisa da Cataudella, che attribuisce al romanzo un'origine scolastica come prodotto dell'ambiente culturale proprio delle scuole di retorica.
* Schwartz considerò la storiografia una delle fonti più cospicue di spunti, personaggi e situazioni per la nascita e lo sviluppo del romanzo.
*Gli intrecci della Commedia Nuova contengono già elementi che preannunciano la trama dei romanzi.
* Jaroslav Ludvikovsky definiva, nel secolo scorso, il genere letterario del romanzo, che sarebbe nato come figlio “illegittimo” della storiografia
* La tesi del Lavagnini mette in relazione la nascita del romanzo con la rielaborazione di leggende locali: il tutto maturato in un ambito di cultura popolare
*Rivoluzionaria fu la tesi del Barchiesi: non è interessante il luogo o il genere connesso al romanzo, quanto piuttosto gli influssi formativi che lo interessarono, come l'etica, la storiografia, la commedia nuova, l'elegia alessandrina, le orazioni della II Sofistica.
* W. Benjamin ritiene che il romanzo moderno sia nato in conseguenza dell'isolamento e la solitudine dell'uomo moderno
 
==== tra III millennio a.C. e II millennio a.C. ====
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{{quote|Di colui che vide ogni cosa, voglio narrare al mondo;<br /> di colui che apprese e che fu saggio in tutte le cose.|Proemio dell'Epopea di Gilgamesh}}
*[[Adapa|La leggenda di Adapa]] (XVIII secolo a.C.)
*[[Atrahasis|Epopea di Atrahasis]] (XVIII secolo a.C.)
*[[Enûma Elish]] (circa XVIII secolo a.C.)
*[[Discesa di Ištar negli Inferi]] (le tavolette trovate risalgono al [[II millennio a.C.]])
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==Altre fonti==
http://www.liceoberchet.it/ricerche/stalin/romanzo/barchiesi.htm
www.unich.it/filosofia/.../etimologia_del_termine_romanzo.ppt
http://www.scanzo.altervista.org/testi_04_05/romanzo_3.pdf
http://www.homolaicus.com/letteratura/romanzo-antico.htm
http://www.unich.it/filosofia/.../etimologia_del_termine_romanzo.ppt
*http://www.treccani.it/enciclopedia/romanzo/
*http://kidslink.bo.cnr.it/irrsaeer/frankie/romanzo/origini.html
*http://books.google.com/books?id=eMaQxdZVB_MC&printsec=frontcover&dq=storia+del+Romanzo&lr=&as_brr=3&ei=FIsFS7TCLoqGzASo07S2Dg&hl=it#v=onepage&q=&f=false
*http://doc.studenti.it/appunti/letteratura-greca/ipotesi-origini-romanzo.html
*http://doc.studenti.it/appunti/letteratura-italiana/storia-romanzo.html
*http://www.anticoegitto.net
*http://www.parodos.it/profili/assirobabilonese.htm
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== Romanzo: origini etimologiche del termine e i vari significati che assume nelle diverse zone europee ==
== Etimologia ==
La parola "romanzo" origina dalle forme del [[francese antico]] ''romans'', ''romant'', ''roman'' o ''romanz''<ref>La -z finale, sorta per ragioni etimologiche come continuazione della ''c'' di ''romanice'', è stata poi sentita come [[morfema]] segnacaso: da ''romanz'', sentito come nominativo, discese un ''romant'' accusativale. Con la crisi del sistema della declinazione finì per prevalere la forma ''romant''. Perdendosi però il valore fonetico della -t finale, questa finì per scomparire e ''roman'' sarà la forma corrente a partire dal [[XVI secolo]] (cfr. [[Aurelio Roncaglia]], ''[http://www.italicon.it/schede/T263-003.pdf "Romanzo". Scheda anamnestica d'un termine chiave]'', p. 3).</ref> e dal [[lingua catalana|catalano]]<ref name=etimo13>[http://www.etimo.it/?cmd=id&id=15002&md=da321ef12334d70f6cd7d7f82cba2845 Dizionario etimologico online]</ref> ''romans'' . ''Romanz'', in particolare, è forma sostantivata dell'aggettivo ''romanz'', che deriva dall'[[avverbio]] [[Lingua latina|latino]] ''romanice'' (''romanice loqui'', cioè "parlare alla romana").
La parola "romanzo", che già [[Dante Alighieri|Dante]] e poi [[Francesco Petrarca|Petrarca]] utilizzarono in italiano identificando la "narrazione in prosa"<ref name=slide>[http://www.slidefinder.net/E/etimologia_termine_romanzo/8476383 Slide riassuntive sull'evoluzione del termine romanzo]</ref>: {{quote|Versi d'amore e prose di romanzi|[[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'', Purgatorio XXVI, 118}}
{{quote|sogno d'infermi e fola di romanzi|[[Francesco Petrarca]], ''[[I Trionfi]]'', IV, 66}}
origina dalle forme del [[francese antico]] ''romans'', ''romant'', ''roman'' o ''romanz''<ref>La -z finale, sorta per ragioni etimologiche come continuazione della ''c'' di ''romanice'', è stata poi sentita come [[morfema]] segnacaso: da ''romanz'', sentito come nominativo, discese un ''romant'' accusativale. Con la crisi del sistema della declinazione finì per prevalere la forma ''romant''. Perdendosi però il valore fonetico della -t finale, questa finì per scomparire e ''roman'' sarà la forma corrente a partire dal [[XVI secolo]] (cfr. [[Aurelio Roncaglia]], ''[http://www.italicon.it/schede/T263-003.pdf "Romanzo". Scheda anamnestica d'un termine chiave]'', p. 3).</ref>. ''Romanz'', in particolare, è forma sostantivata dell'aggettivo ''romanz'', che deriva dall'[[avverbio]] [[Lingua latina|latino]] ''romanice'' (''romanice loqui'', cioè "parlare alla romana").
 
La lingua latina già nella cultura [[classica]] era giàpresente scisso nelil latino usato nei documenti ufficiali (''latino letterario'') e nellaquello della lingua parlata dai ceti inferiori ma anche dall'aristocrazia e in particolari occasioni anche i clerici (''mediolatino'' o ''[[latino medievale]]''<ref name=baldi12>Baldi, 1999, op cit pp 12 e 28</ref>) dove ogni territorio dell'Impero ha la sua variante ''[[linguaneolatina|neolatina]]''<ref name=baldi12/>. Così questo fenomeno linguistico dalla cultura del tempo viene identificato dall'[[avverbio]] ''romanice'' (o ''romanice loqui'' ''parlare in lingua romana'') e a partire dal [[VI secolo]] avviene una scissione tra il latino dei scritti e quello parlato che nell' [[Età carolingia]] porterà a parlare di ''romana lingua'' (spesso chiamata ''rustica romana lingua'')<ref name=ferroni56/> :{{quote|ut...homilias...transferre in rusticam romanam linguam aut theotiscam| ''[[Concilio di Tours]]'' dell' [[813]]<ref name=slide/>[http://www.slidefinder.net/E/etimologia_termine_romanzo/8476383 Slide riassuntive sull'evoluzione del termine romanzo]</ref>}}
mentre il ceppo [[Barbari|barbarico]] era indicato complessivamente come ''teudisca lingua'':{{quote|Ludhovicus romana, Karolus vero teudisca lingua| ''[[Giuramenti di Strasburgo]]'' dell' [[842]]<ref name=slide/>}}
 
Poichè la ''lingua volgare'' non veniva usata in nessun ambito letterario alto, ma solo in ambito divulgativo di cui alcuni esempi sono i [[giuramenti di Strasburbo]], l'[[indovinello veronese]] ([[tra VIII]] al [[IX secolo]]): {{quote|Se pareba boves, alba pratilia araba, et albo versorio teneba; et negro semen seminaba. Gratias tibi agimus omnipotens sempiterne Deus| ''[[Indovinello veronese]]''<ref>Baldi, 1999, op cit pp 28-29</ref>}} e il [[Placito capuano]] non si hanno molti documenti per osservare le modifiche del termine<ref>Baldi, 1999, op cit p 28</ref>, in particolare nella dallenelle forme del [[francese antico]] declinanti di ''romans'', ''romant'', ''roman'' o ''romanz''<ref>La -z finale, sorta per ragioni etimologiche come continuazione della ''c'' di ''romanice'', è stata poi sentita come [[morfema]] segnacaso: da ''romanz'', sentito come nominativo, discese un ''romant'' accusativale. Con la crisi del sistema della declinazione finì per prevalere la forma ''romant''. Perdendosi però il valore fonetico della -t finale, questa finì per scomparire e ''roman'' sarà la forma corrente a partire dal [[XVI secolo]] (cfr. [[Aurelio Roncaglia]], ''[http://www.italicon.it/schede/T263-003.pdf "Romanzo". Scheda anamnestica d'un termine chiave]'', p. 3).</ref>. ''Romanz'', in particolare, è forma sostantivata dell'aggettivo ''romanz'', che deriva dall'[[avverbio]] [[Lingua latina|latino]] ''romanice'' che si presentano in varie opere divulgative volgari del [[XI secolo|XI]] e del [[XII secolo]], dove troviamo le varie variati:{{quote|A la simple gent</br>ai fait simplement</br>un simple sermun</br>nel fis as lettrez</br>car il unt asez</br>escriz e raisun.</br>Por icel enfantz</br>lo fis en ''romanz''</br>qui ne sunt letrè:</br>car mielz enterdrunt</br>la langue dont sunt</br>des enfances usè|[[predica]] rimata della I metà del [[XII secolo]].}}
{{quote|Da come parlate il volgare mi sembrate francese.<ref name=roncagliatrad>Traduzione di [[Aurelio Roncaglia]], cit., p. 1.</ref>|Vous me sanblez François au parler lo roman.}}
 
dove ''romanz'' s'applicò inizialmente al volgare "preso in blocco"<ref name=roncaglia2>Roncaglia, cit., p. 2.</ref>
Quando invece [[Brunetto Latini]], esule fiorentino in Francia, sente di specificare a proposito del suo ''[[Li livres dou Tresor|Tresor]]''
{{quote|E se qualcuno domandasse perché questo libro è scritto in volgare alla maniera dei francesi, mentre noi siamo italiani, dirò che è per due ragioni: primo perché mi trovo in Francia, secondo perché questa lingua è più gradevole e più accessibile a tutti.<ref name=roncagliatrad/>|Et se aucuns demandoit pour quoi cis livres est escris en roumanç, selonc le raison de France, puis ke nous somes italien, je diroie que c'est pour {{sic|.ii.}} raisons, l'une ke nous somes en France, l'autre por çou que la parleure est plus delitable et plus commune a tous langages.}}
non parla di una sola lingua ''romanz'', ma di due, quella ''selonc le raison de France'' e quella che Dante e [[Boccaccio]] avrebbero indicato come "[[volgare]]" (intendendo con ciò distinguere dal latino una lingua neolatina).
 
A partire dal [[XII secolo]] in [[Francia]] ''romanz'' e le varie varianti (tra cui ''romans'') indicano anche particolari opere narrative in lingua volgare derivate da opere liriche in latino:
{{quote|Mais or puis ico long ico lunge penser, livres escrire e traslater faire rumanz e serventeis|[[Wace, Rou, III vv. 151-153]]<ref name=slide/><ref>[[Aurelio Roncaglia]], ''[http://www.italicon.it/schede/T263-003.pdf "Romanzo". Scheda anamnestica d'un termine chiave]'', p. 6</ref>.}}
 
Sino a indicare nel medesimo secolo col termine ''romans'' sia [[canzone di gesta|canzoni di gesta]] (francese: ''chanson de geste'') che il romanzo dove a partire dal [[XIII secolo]] assistiamo a una separazione sempre più marcata dei due generi poesia/romanzo. Come termine si afferma sempre di più ''roman''.
 
LaQuesto parolagenere "romanzo"in prosa si viene quasi subito a diffondere anche in [[Italia]] sempre nel [[XIII secolo]], cheinfatti già [[Dante Alighieri|Dante]] e poi [[Francesco Petrarca|Petrarca]] utilizzarono inil termine italiano ''romanzo'' identificando la "narrazione in prosa"<ref name=slide>[http://www.slidefinder.net/E/etimologia_termine_romanzo/8476383 Slide riassuntive sull'evoluzione del termine romanzo]</ref>: {{quote|Versi d'amore e prose di romanzi|[[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'', Purgatorio XXVI, 118}}
{{quote|sogno d'infermi e fola di romanzi|[[Francesco Petrarca]], ''[[I Trionfi]]'', IV, 66}}
 
Nel [[XV secolo|XV]]-[[XVI secolo]] il termine ''roman'' indica un opera narrativa, in versi o in prosa cavalleresco-avventuroso erioco amoroso-pastorale che si concentrano sull'analisi e evoluzione dell'eroe.
 
Nel [[XVII secolo]] ''roman'' indica il romanzo moderno vicino a come noi lo conosciamo<ref>(cfr. [[Aurelio Roncaglia]], ''[http://www.italicon.it/schede/T263-003.pdf "Romanzo". Scheda anamnestica d'un termine chiave]'', p. 3)</ref>.
 
È comunque al francese che più specificamente è stato applicato il termine romanz ed è il francese la lingua che ha lasciato sul termine la sua impronta fonetica.È comunque al francese che più specificamente è stato applicato il termine romanz ed è il francese la lingua che ha lasciato sul termine la sua impronta fonetica.<ref name=roncaglia2/> I diversi destini del termine hanno anche modellato le diverse "vite" del romanz inteso come genere letterario nelle diverse lingue neolatine e in lingua inglese.
''[[Romance (poesia)|romance]]'' nella concezione iberica non si modifica nel termine ma è una composizione dotata di uno specifico [[metro (poesia)|metro]], un [[poema]] che discende dalla tradizione orale, nella [[lingua catalana]]<ref name=etimo13/> ''romance'' si tramuta ''romans'' per poi diventare in epoca moderna ''romanso'', mentre il termine ''romance'' in [[lingua inglese|inglese]] sta ad indicare le forme narrative di carattere eroico e mitico, propense all'utilizzo dell'[[allegoria]] e densamente affollate di elementi [[Fantastico|fantastici]], mentre le narrazioni in cui la rappresentazione della vita e la cornice sociale sono realistiche vengono invece indicate con il termine ''novel'' .
 
 
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*[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/R/romanzo_2.shtml Dizionario corriere.it]
*[http://www.sapere.it/sapere/search.html?tipo_dizionario=Italiano&q=romanzo&cerca=dizionari&x=16&y=7 Dizionario Sapere.it]
*[http://www.inftube.com/letteratura/letteratura-greca/IPOTESI-SULLE-ORIGINI-DEL-ROMA83236.php Ipotesi sulle origini del romanzo]