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Il '''symbel''' (dall'[[antico inglese]]) o '''sumbel''' (dal [[lingua norrena|norreno]]) era un importante rituale della tradizione
▲[[Immagine:Drinking scene on an image stone.jpg|thumb|right|300px|Una scena di bevuta su una stele incisa a [[Gotland]].]]
▲Il '''symbel''' (dall'[[antico inglese]]) o '''sumbel''' (dal [[lingua norrena|norreno]]) era un importante rituale della tradizione germanica. Avveniva sempre al coperto, in una sala denominata "[[Sala dell'idromele]]" ed era caratterizzato da grandi bevute di [[birra|birre]] [[ale (birra)|ale]] e [[idromele]] (da qui l'etimologia della stanza). Oltre alle bevute, questo rituale comportava discussioni e scambio dei doni, mentre il mangiare era specificatamente escluso.<ref>Bauschatz pp.74-75</ref>
Racconti del rituale permangono nei [[poema|poemi]] [[anglosassoni]] ''[[Beowulf]]'' (versi 489-675 e 1491-1500), [[Sogno della Croce]] (''Dream of the Rood'') e ''[[Giuditta (poema)|Giuditta]]'', nel poema in [[antico sassone]] ''[[Heliand]]'', e nel [[lingua norrena|norreno]] ''[[Lokasenna]]'' così come in altre [[saga (letteratura)|saghe]] come la ''[[Heimskringla]]'' o la ''[[Fagrskinna]]''.
==Bragarfull==
[[File:Olav Tryggvasons saga - Sigvalde jarl - H. Egedius.jpg|thumb|''Bragarfull''. Giuramento commemorativo alla memoria del padre, e di insediamento, di [[Sigvaldi Strut-Haraldsson]], [[jarl]] di [[Scania (provincia)|Scania]], col quale giura di recarsi in Norvegia ed uccidere o cacciare [[Haakon Sigurdsson]], [[Jarl di Lade]]. Illustrazione di Erik Werenskiold (1897).]]
Il ''Bragarfull'', il "calice del migliore" o "calice del capo", era un rito solenne che si poteva tenere durante il Symbel. Esso consisteva nel recitare un giuramento seguito dalla bevuta da un apposito calice, talvolta esplicitamente descritto come un [[corno potorio]] ricavato da un corno di toro.
Il nome appare in una forma di cui potrebbe avere due significati. ''Brag'' "il migliore, il primo" potrebbe essere la radice. La forma bragafull (ma non bragarfull) potrebbe essere anche interpretata come ''calice di Bragi'', riferendosi al dio della poesia [[Bragi]].
[[Snorri Sturluson]] fornisce dettagli su tale rituale descrivendo la successione di [[Ingjald]]r al trono di suo padre [[Anund]]:
{{Citazione|Era costume di quei tempi che, alla festa funeraria<ref>Era d'uso effettuare una cerimonia commemorativa separatamente alla cerimonia di sepoltura, che consisteva essenzialmente nel bere alla memoria del defunto. Nel caso di re o jarl, fungeva anche da cerimonia di insediamento, con l'elenco dei propositi del nuovo sovrano o signore.</ref> per re o [[jarl]], il suo erede rimanesse sul gradino di fronte al trono finché il ''bragarfull'' non veniva portato dentro; poi si sarebbe alzato e, di fronte al ''bragarfull'', avrebbe fatto un giuramento solenne, per poi berne il contenuto. Al che si poteva sedere sul trono del padre ed entrare in pieno possesso dell'eredità dopo di lui. Così fu fatto in tale occasione. Quando fu l'ora del ''bragarfull'', Ingjaldr si mise in piedi, accettò il largo corno di toro e fece il voto solenne di allagare il suo regno della metà verso tutte le quattro direzioni degli angoli della Terra, che indicò col suo corno, o morire nel tentativo, e poi bevve il contenuto del corno.|[[:en:s:Heimskringla/Ynglinga Saga#The Burning in Upsal.|''Ynglinga Saga - Incendio a Uppsala'']]<ref name="Finlay ">Le traduzioni variano leggermente. Confrontare questa: {{cita libro |Sorri Sturlunson |titolo=Heimskringla |traduttore=Alison Finlay e Anthony Faulkes |capitolo=Ynglingal - Capitolo 36 |url=http://www.vsnrweb-publications.org.uk/Heimskringla%20I.pdf |p=37 |anno=2011 |editore=Viking society for Nothern research - University College of London |lingua=en }} con questa: {{cita libro |autore=Bruce Lincoln |titolo=Between History and Myth: Stories of Harald Fairhair and the Founding of the State |url=http://books.google.com/books?id=_yuOBAAAQBAJ&pg=PA98 |data=1º settembre 2014 |editore=University of Chicago Press |isbn=978-0-226-14092-6 |p=96, 98 |lingua=en}}</ref>}}
==Etimologia==
Linguisticamente, il termine è derivato dall'[[
==Note==
==Bibliografia==
* {{Cita libro | nome=Paul C. | cognome=Bauschatz
*Robert E. Bjork, ''Speech as Gift in Beowulf'', Speculum (1994).
* {{Cita libro | nome=Stephen O. | cognome=Glosecki
*Marie Nelson, ''Beowulf's Boast Words'', Neophilologus vol. 89, nr. 2 / April (2005), 299-310.
* {{Cita libro | nome=Jeff | cognome=Opland
* {{Cita libro | nome=Stephen | cognome=Pollington
*Conquergood, Dwight, ''Boasting in Anglo-Saxon England, Performance and the Heroic Ethos,'' Literature and Performance, vol. I April 1991
*''Enright, M. J. , Lady with a Mead Cup: Ritual, Prophecy, and Lordship in the European Warband'', Dublin, 1976
*Pollington, Steven, ''The Mead-Hall: Feasting in Anglo-Saxon England'', Anglo-Saxon Books; Norfolk, 2003
==
*[[Blót]]
*[[Kvasir]]
==Collegamenti esterni==
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{{mitologia norrena}}
{{Portale|mitologia|storia}}
[[Categoria:Rituali vichinghi]]
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